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Sogni il Pianeta Rosso? C’è un luogo sulla terra che assomiglia a Marte

Tutto ciò che si trova sopra alle nostre teste ci affascina e ci suggestiona da sempre. Del resto non è un mistero che quel cielo stellato che illumina le nostre serate è stato la più grande fonte d’ispirazione per l’uomo sin dalla sua nascita.

Sono tanti gli spettacoli che possiamo ammirare nel cielo, ma a rendere tutto ancora più affascinante è proprio ciò che non possiamo vedere. Come sono fatti i pianeti? Come sono le loro superfici? Quali esseri viventi li abitano se ce ne sono? La scienza, così come la tecnologia, indagano tutt’ora per fornire tutte le risposte. E se con il tempo quello verso la Luna è diventato un viaggio non più impossibile, anche se estremamente esclusivo, lo stesso non possiamo dire per gli altri pianeti.

Eppure c’è un modo per esplorare il Pianeta Rosso, o quanto meno guardarlo da lontano. E no, per raggiungerlo non bisogna attraversare lo spazio perché nell’Arcipelago artico canadese esiste un luogo che gli esperti hanno ribattezzato Marte sulla terra. Pronti a partire?

L’isola di Devon

Ci troviamo nel territorio di Nunavut, in Canada, sull’isola disabitata più grande del pianeta. Un territorio, questo, che non ha niente a che fare con tutto ciò che conosciamo del mondo che abitiamo e che anzi, per forme, lineamenti e superfici, assomiglia più a un pianeta. Non a uno qualsiasi, intendiamoci, ma a Marte.

L’Isola di Devon, infatti, è considerata dagli esperti come l’area che più assomiglia a Marte, non solo per la conformazione della superficie, ma anche per le sue condizioni meteorologiche. Ribattezzata Marte sulla Terra, l’isola è davvero suggestiva ed è frequentata da scienziati che ogni anno effettuano qui ricerche e studi per preparare le prossime missioni verso il Pianeta Rosso.

Le informazioni diffuse fino a questo momento ci parlano di un terreno completamente disabitato dagli esseri umani, con una temperatura media annuale di -16 ° C., e popolato solo da poche colonie di piccoli animali come mammiferi e uccelli.

L’isola di Devon è caratterizzata da un grandissimo cratere d’impatto che misura un diametro di 23 chilometri. Il suo nome è Haughton e le sue origini risalgono a 39 milioni di anni fa, quando un meteorite di circa 2 chilometri si è colliso su questa terra.

Con l’impatto, e la conseguente creazione del cratere, le numerose rocce presenti sul territorio si sono frantumate e hanno creato un paesaggio estremamente suggestivo e affascinante che si estende tutto intorno al cratere.

Marte sulla Terra

Come abbiamo anticipato l’isola di Devon è completamente disabitata, lo è perché il clima desertico polare e il terreno roccioso e arido non consentirebbero all’uomo di creare un habitat. Certo è che resta un luogo di grande fascino, quello che più assomiglia a Marte, che possiamo esplorare comodamente da casa grazie al tour virtuale messo a disposizione da Google Earth.

Cosa troveremo sull’isola? Una grandissima e frammentata distesa di pietra, attraversata da vallate e profondi canyon più o meno profondi. Il paesaggio, poi, è puntellato da tutto una serie di blocchi rocciosi, di diverse dimensioni, espulse dalla cavità del cratere a seguito dell’impatto del meteorite.

Visto dall’alto, il terreno assomiglia a una grande texture dipinta e caratterizzata da sfumature chiare e scure intervallate da blocchi di ghiaccio. Il suolo è congelato in profondità per 400 metri, mentre la parte più vicina alla superficie si congela e si scongela con il susseguirsi delle stagioni.

Le somiglianze che Devon condivide con Marte sono tante, motivo per il quale gli scienziati della Nasa che fanno parte del progetto Haughton-Mars giungono qui ogni estate per effettuare ricerche e simulazioni per possibili e future missioni su Marte.

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Sogni un’esperienza da Re Artù? Questo è il posto giusto

Può un solo hotel rendere magica un’intera avventura di viaggio? Assolutamente sì, sopratutto se in questo vivono e sopravvivono leggende di regnanti, cavalieri e maghi che da bambini ci hanno fatto sognare e che da grandi continuano a suggestionare.

Come quelle di Re Artù e del regno di Camelot, di Mago Merlino, della spada nella roccia e di tutti i cavalieri della tavola rotonda che oggi vivono e rivivono non solo nell’immaginario collettivo, ma anche in un hotel spettacolare dove poter vivere un’esperienza leggendaria.

Ci troviamo all’Excalibur Hotel and Casino, un resort di lusso situato a Las Vegas, considerato uno dei più belli e suggestivi del mondo proprio per il suo tema portante.

Una vacanza tra storia, mitologia e leggenda

Se c’è una cosa che abbiamo imparato durante i nostri ultimi viaggi è che non è tanto la destinazione a fare la differenza, quanto le esperienze che scegliamo di vivere. È per questo che negli ultimi anni la scelta dell’hotel è diventata caratterizzante per le nostre avventure.

Le strutture ricettive del mondo, infatti, si sono adeguate a quella crescente domanda di vivere esperienze e avventure uniche. Così sono nati gli hotel tematici, i lodge immersi nella natura, le case sugli alberi e i castelli a picco sul mare. Così è nato anche l’Excalibur Hotel and Casino.

Non stupisce che questo grandioso hotel che a prima vista, per forme e dimensioni, rimanda a mondi leggendari si trovi proprio a Las Vegas, e più precisamente sulla celebre Las Vegas Strip. Del resto è proprio su questa strada che troviamo alcune delle strutture ricettive più iconiche e stravaganti del mondo intero. Il Venetian Resort vi dice qualcosa?

Ispirato alle leggende di Re Artù e al mondo di Camelot l’Excalibur Hotel and Casino offre un’esperienza unica, un viaggio all’interno di un mondo a metà tra storia e fantasia che fino a questo momento aveva preso vita solo attraverso i cartoni animati, i film e i libri che avevamo letto.

Excalibur Hotel & Casino, Las Vegas

Fonte: Getty Images

Excalibur Hotel & Casino, Las Vegas

Excalibur Hotel and Casino: benvenuti a Camelot

Impossibile non notare quell’imponente struttura che campeggia sull’incrocio tra Las Vegas Boulevard con Tropicana Avenue, che più che una struttura ricettiva sembra un castello. E in effetti, per forme e architetture, è proprio a quello che vuole somigliare.

Excalibur Hotel and Casino è caratterizzato da torri sovrastate da guglie colorate, da grandi portoni di accesso e da un fossato che circonda la struttura, e che ricorda in tutto e per tutto il castello dove si riunivano Re Artù e i suoi cavalieri.

L’hotel è stato inaugurato il 19 giugno del 1990 e sin dalla sua apertura ha attirato la curiosità e l’interesse di viaggiatori da tutto il mondo per la sua originalità. Nonostante il passaggio di proprietà nel tempo, questa struttura ricettiva è rimasta una grande attrazione a Las Vegas, complici anche i numerosi spettacoli incentrati proprio sulle leggende di Re Artù che si tengono ogni giorno all’interno del resort.

Gli interni dell’Excalibur Hotel and Casino, poi, sono grandiosi. L’hotel ospita oltre 4000 stanze, 6 ristoranti a tema, 9 bar, un’area dedicata agli show, 2 piscine, 2 cappelle e un grandissimo casinò che si estende su una superficie di quasi 10000 metri quadrati.

Le due cappelle interne alla struttura, inoltre, offrono la possibilità di sposarsi. L’hotel mette a disposizione degli ospiti tutto ciò che serve per celebrare un matrimonio in perfetto stile medievale.

Excalibur Hotel & Casino, Las Vegas

Fonte: Getty Images

Excalibur Hotel & Casino, Las Vegas
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Puoi dormire insieme a Godzilla (se non ti fa paura) in questo hotel

Se è vero che sono i luoghi che esploriamo a rendere unici i nostri viaggi, è vero anche che sono le esperienze che viviamo a renderli indimenticabili. E questo accade tutte le volte che, spinti dalla curiosità o dall’interesse, scegliamo di lanciarci in sorprendenti e inedite avventure.

Possono essere romantiche, magiche o incantate, adrenaliniche e coraggiose. Altre volte, però, possono essere davvero spaventose e quindi riservate solo ai cuori più impavidi.

E questo è il caso di tutte le persone che scelgono di alloggiare all’ottavo piano dell’Hotel Gracery Shinjuku insieme a un inquilino davvero inquietante. Il suo nome è Godzilla e siamo certi che non abbiamo bisogno di aggiungere altro.

Dormire insieme a Godzilla

Per vivere questa esperienza da brividi, ma sicuramente unica del suo genere, dobbiamo recarci a Tokyo e più precisamente in uno dei quartieri più vivaci e animati della città. Stiamo parlando del distretto di Shinjuku, conosciuto soprattutto per i nightclub, le insegne al neon che campeggiano sui locali e gli straordinari grattacieli che svettano verso il cielo. E poi ancora i campus universitari, le gallerie d’arte, i teatri e i centri culturali.

Se è un un’esperienza unica e instancabile che cercate nel cuore della città, allora, il quartiere di Shinjuku è quello che fa al caso vostro. Ma non è finita qui perché è proprio tra i grandi agglomerati di grattacieli che si nasconde Godzilla, che ha fatto una sosta permanente all’ottavo piano dell’Hotel Gracery Shinjuku.

Il mitico Godzilla, enorme mostro marino nato dalle ceneri delle radiazioni nucleari, è un inquilino davvero molto particolare e anche un po’ spaventoso. Quello che possiamo dirvi è che durante la permanenza in questa struttura ricettiva non vi sentirete mai soli perché il suo sguardo vigile sarà sempre posato sulla vostra stanza.

Hotel Gracery Shinjuku, Godzilla Room

Fonte: Getty Images

Hotel Gracery Shinjuku, Godzilla Room

Dentro la Godzilla Room

L’hotel giapponese, che fa parte dell’area Shinjuku Toho Building, si snoda per trenta piani e ospita ben due stanze dove è possibile incontrare il mostro leggendario. Sono le Godzilla rooms, appunto, che si trovano all’ottavo piano, proprio lì dove campeggia imponente una gigantesca testa di Godzilla costruita sul tetto del cinema Toho che si trova al piano terra della torre che ospita l’hotel.

La testa del mostro arriva fino alla finestra di una di queste stanze. La vera domanda è: riuscirete a dormire sotto gli occhi di Godzilla?

L’altra stanza, invece, è ancora più inquietante, soprattutto perché mostra il segno della devastazione compiuta dal leggendario mostro. Una mano gigantesca dell’animale, infatti, campeggia proprio in un angolo dell’ambiente sovrastando i letti.

Non mancano ovviamente, altri elementi inquietanti che rimandano e raffigurano Godzilla e che si possono trovare nei bagni, nei corridoi e nelle aree condivise dell’hotel.

Insomma, se dormire con Godzilla non vi spaventa, non vi resta che prenotare una di queste stanze a tema in occasione del prossimo viaggio a Tokyo. E non dimenticate di inserire nel vostro itinerario di viaggio altri luoghi che omaggiano Godzilla nel Paese. Questa creatura mostruosa, infatti, è stata nominata ufficialmente cittadino onorario del Giappone.

Hotel Gracery Shinjuku, Godzilla Room

Fonte: Getty Images

Hotel Gracery Shinjuku, Godzilla Room
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Si chiama La Estrecha ed è la casa più stretta d’Europa

Inutile negare che la nostra attenzione è quasi sempre catturata da cose grandi, maestose e gigantesche, soprattutto quando siamo in viaggio. Ci lasciamo conquistare e sedurre dai grattacieli che sembrano sfiorare il cielo, dalle montagne che svettano verso il sole e da quelle monumentali attrazioni che sono diventate simbolo e icona di città e Paesi interi.

Ma un vero viaggiatore sa bene che spesso, la bellezza inaspettata, si rivela proprio in tutti quegli angoli che passano inosservati e che si trovano all’ombra delle case colorate, dei quartieri trafficati e del caos cittadino. Ed è proprio qui che vale la pena di fermarsi per scoprire nuove e inedite meraviglie.

E questo è il caso de La Estrecha, una casa così stretta che è quasi invisibile tra quei palazzi alti che sembrano quasi schiacciarla. E invece non si tratta di una compressione, perché la casa più stretta d’Europa è nata proprio così e si trova a Valencia.

Bentornati a Valencia

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio a Valencia. La Città delle arti e della scienza, chiamata così per le sue strutture futuristiche, per i musei interattivi e per il parco marino più grande d’Europa, non smette mai di sorprendere a ogni visita.

Sono tante, qui, le cose da fare e da vedere che incontrano i gusti e le esigenze di ogni singolo viaggiatore. Ci sono le spiagge e le riserve, i gioielli architettonici e la cattedrale, ma ci sono anche le tradizioni gastronomiche e le storie locali che permettono di scoprire il lato più autentico e caratteristico della città portuale che sorge sulla costa orientale della Spagna.

Anche una semplice passeggiata per le strade principali di Valencia può trasformarsi in un’avventura emozionante. Lo avevamo già visto quando ci siamo trovati a camminare per Carrer del Museu, la popolare strada che collega Plaza del Carmen con l’antica Plaza de Na Jordana e che ospita la piccola Casa de los Gatos. E lo vediamo adesso che ci troviamo davanti a quella che è la casa più stretta d’Europa.

La Estrecha: la casa più stretta d’Europa

Quando parliamo de La Estrecha come la casa più stretta d’Europa non stiamo utilizzando una metafora, perché questo edificio è davvero il più stretto che abbiamo mai visto. Purtroppo al suo interno non si può entrare, ma basta contemplare la facciata per renderci conto delle sue dimensioni extra slim, le stesse che negli anni hanno trasformato questa abitazione in un’attrazione popolare e turistica.

Per raggiungere e fotografare La Estrecha dobbiamo recarci nella piazza Lope de Vega, proprio lì dove si affaccia la Chiesa di Santa Caterina, una delle più antiche di Valencia nonché tappa imprescindibile di un tour cittadino. Una volta giunti fin qui è necessario aguzzare la vista per scorgere quella casa stretta e alta incastrata tra i palazzi.

La riconoscete facilmente, se non per le sue dimensioni che passano inosservate, per quella targa apposta proprio sopra la porta di ingresso. Quel 107 non è messo lì a caso, ma fa riferimento ai centimetri che compongono la sua larghezza. Del resto La Estrecha è la casa più stretta d’Europa.

Negli anni sono state fatte diverse modifiche all’interno dell’abitazione e il piano terra è stato annesso alla locanda adiacente. Eppure, in origine, questa era davvero la casa più stretta mai vista. Secondo le storie locali, infatti, ogni piano era caratterizzato da una piccola stanzetta con un arredamento minimale e indispensabile.

Le modifiche recenti hanno fatto perdere alla casa il suo primato, ma resta comunque quella facciata suggestiva e bizzarra che è la più stretta d’Europa. Mettetevi sull’uscio e scattatevi una foto: sarà la vostra cartolina di viaggio da Valencia.

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Per soggiornare in questo hotel a 1 euro devi diventare “youtuber” per un giorno

Viaggiare intorno al mondo per esplorare Paesi e culture, per conoscere le storie e contemplare i monumenti iconici, per scoprire tutte quelle meraviglie che appartengono alla terra che abitiamo, è il sogno di tutti. Un sogno che però, molto spesso, non può essere realizzato anche per una questione di budget.

Non possiamo ignorare, infatti, i costi da sostenere per gli spostamenti, per i treni e gli aerei, e quelli per i pernottamenti. Tuttavia, facendo qualche ricerca e scegliendo i posti giusti dove alloggiare possiamo sicuramente risparmiare.

In Giappone, per esempio, esiste un hotel che offre la possibilità di prenotare una stanza a meno di un euro a notte, 100 yen per la precisione. L’unica cosa che dovrete fare, per accedere a questo prezzo incredibile, è accendere la webcam della stanza e tenerla attiva giorno e notte.

L’hotel che costa solo 1 euro a notte

Se sognate di visitare il Giappone, di conoscere la cultura, la storia e le tradizioni di un Paese straordinariamente variegato, allora Fukuoka potrebbe diventare la vostra base di partenza per un viaggio low budget.

Ci troviamo sulla costa settentrionale dell’isola di Kyushu, un luogo pieno di meraviglie storiche, culturali e paesaggistiche tutte da scoprire. Un posto che alterna la visione di antichi templi con quella di spiagge popolate e grandi e contemporanei centri commerciali. Di cose da fare, qui, ce ne sono tantissime. Del resto stiamo parlando della quinta città più grande del Paese.

Perché Fukuoka è il luogo ideale da raggiungere, per chi sogna il Giappone, è presto detto. In città, infatti, esiste un hotel che costa meno di 1 euro a notte e che promette un’esperienza, bizzarra, ma sicuramente originale e low cost.

Dormire in diretta su streaming

100 yen, è questo il conto da pagare per chi sceglie di dormire all’interno dell’Asahi Ryokan. E non ci sono trucchi né inganni, né tanto meno qualche amara sorpresa al momento del pagamento. Tutto quello che dovete fare, per ottenere questo super prezzo, è dormire in diretta streaming.

La struttura, situata nel cuore della città e vicinissima alle principali vie dello shopping, offre diverse stanze con vari servizi, destinati a coppie, famiglie e viaggiatori solitari.

Tuttavia, se volete risparmiare sul pernottamento e ottenere una camera a meno di 1 euro, dovete prenotare la stanza numero 8. È proprio qui, infatti, che c’è una webcam accesa h24 che trasmette in diretta su YouTube tutto quello che succede al suo interno.

Il motivo? Lo ha spiegato direttamente il proprietario della struttura. Testuya Inoue, questo il suo nome, ha ereditato l’Asahi Ryokan da sua nonna, e ha pensato bene di introdurre questa novità per fare pubblicità all’hotel sfruttando il potere del web.

Tutto ciò che succederà nella camera 8 dell’hotel, infatti, sarà trasmetto in diretta streaming su YouTube. Gli spettatori non potranno interagire direttamente con gli ospiti ma potranno seguire le loro attività quotidiane, e guardarli mentre dormono. Prima di accedere alla stanza, ovviamente, agli ospiti è richiesto di firmare un consenso per la ripresa, così come è chiesto di non trasmettere contenuti volgari e osceni.

Se pensate che la vista di viaggiatori che dormono o che trascorrono il tempo in camera a leggere sia poco allettante, lasciatevi dire che vi sbagliate, perché il canale YouTube dell’hotel conta oltre 13000 iscritti con altrettante migliaia di visualizzazioni per ogni video.

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Borghi Smart Working Viaggi Wanderlust

Smart Working: lavorare in questo borgo rurale è ancora più bello

Esistono luoghi di incantevole bellezza che vivono e sopravvivono all’ombra delle metropoli e delle grandi capitali che ogni giorno attirano migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo. Eppure questi posti solitari e silenziosi hanno l’onere e l’onore di conservare e preservare un patrimonio immenso per l’intera umanità.

Si tratta dei borghi del nostro Paese, scrigni di tesori preziosi che si confondono con la natura circostante, che conservano arti e mestieri e tramandano le tradizioni più antiche da generazioni. Sono quei luoghi lontani dai sentieri più battuti dal turismo di massa e quindi perfetti per chi cerca pace e relax, per chi desidera vivere esperienze autentiche a ritmo slow.

Ma un borgo, ora lo sappiamo, può trasformarsi anche nella destinazione ideale per tutte le persone che hanno fatto dello smart working uno stile di vita, come è successo a Tursi, lo splendido borgo rurale della Basilicata che è diventato la casa dei nomadi digitali.

I nomadi digitali scelgono ancora il south working

In principio era smart working, la modalità di lavoro che ha cambiato per sempre le nostre abitudini, che ci ha permesso di viaggiare senza smettere di lavorare e viceversa. Poi è nato il south working, il termine che indica lo spostamento dei flussi di lavoro, e nello specifico dei professionisti del nostro Paese, verso il sud Italia.

Una sorta di pellegrinaggio che ci ha condotto proprio lì, nei luoghi più belli del nostro stivale. Quelli bagnati dal mare, quelli immersi nella natura e quelli baciati dal sole. Tursi è uno di questi, un borgo rurale e straordinario incastonato in un paesaggio quasi surreale plasmato dalla natura e da nessun altro.

Un borgo di appena 4700 anime che si è sviluppato attorno al centro storico e al suo castello, e che poi si è esteso fino alla valle, lì dove canyon, pinnacoli e dune rocciose hanno caratterizzato in maniera univoca l’intero paesaggio. Un gioiello della Basilicata e dell’Italia intera che si è trasformato nella casa dei lavoratori da remoto che, proprio qui, hanno avviato un grandioso progetto al quale tutti possiamo prendere parte.

Tursi e la sua comunità di nomadi digitali

Nello splendido scenario dei Sassi di Matera ecco che spicca un borgo collinare e solitario, ma estremamente suggestivo e affascinante. Si tratta di Tursi, il gioiello della Basilica, che mostra i suoi tesori passo dopo passo. Il territorio, che fu teatro di scontri tra i Romani e Pirro, conserva ancora le testimonianze di una storia travagliata, antica e mai dimenticata.

La Rabatana, primo nucleo abitativo del villaggio, la Cattedrale dell’Annunziata e il Santuario di Santa Maria d’Anglona, e poi ancora il centro storico e il rione San Filippo, non c’è un angolo di Tursi che non sappia incantare e sorprendere.

Ed è proprio in questo contesto ricco di storia, fascino e cultura, che ogni anno centinaia di visitatori giungono da ogni parte del mondo per scoprire questa perla in provincia di Matera. Ed è proprio per le sue bellezze e per quell’atmosfera che sembra sospesa nel tempo, che il borgo è stato scelto per avviare il Tursi Digital Nomads.

Un progetto, questo, che vuole valorizzare i borghi e combattere lo spopolamento, ma al contempo consentire ai lavoratori di tutto il mondo di trovare una casa, per lunghi o brevi periodi, dove poter stimolare la creatività e la produttività grazie a uno scenario incredibile.

L’idea è nata proprio durante l’emergenza sanitaria, quando la modalità dello smart working è diventata predominante. Il progetto di Tursi Digital Nomads, ha avuto grande supporto da parte del comune che ha affidato alla comunità di professionisti un antico convento del 1600 completamente ristrutturato.

E ora quello spazio, che è simbolo del borgo e della sua storia, è diventato un hub multiculturale che da una parte ospita eventi artistici e manifestazioni, e dall’altra mette a disposizione uffici per i nomadi digitali che giungono qui per ricominciare.

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Chiese Europa itinerari culturali turismo religioso Viaggi Wanderlust

Queste chiese dipinte si trovano in Europa e sono spettacolari

Un contraltare di colori, tra volute e tinte che colpiscono e lasciano senza fiato: esistono delle chiese dipinte che, nel corso dei secoli, si sono affermati come veri e propri scorci di meraviglia. E che, ogni anno, attirano migliaia di turisti. Di quali chiese stiamo parlando?

Delle chiese dipinte nella regione dei monti Troodos, sull’isola di Cipro. Per chi non lo sapesse si tratta di circa 10 edifici che si distinguono per i loro interni incantevoli, quasi sempre in contrasto con gli esterni austeri e rurali. Un vero e proprio percorso tutto da scoprire.

Alla scoperta delle chiese dipinte di Cipro

Nove chiese e un monastero: tra i monti di Cipro si trova, dunque, un vero tesoro. Una delle loro particolarità è che, sulle prime, non si distinguono neanche in quanto chiese. Dall’esterno, infatti, possono sembrare delle vecchie fattorie, delle stalle o, addirittura, dei fienili, nonostante abbiano la forma classica delle chiese bizantine. Anche questo particolare contrasto ha fatto sì che diventassero Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

Chiesa di Panagia a Cipro: una delle chiese dipinte più belle

Queste chiese sono una sono una testimonianza eccezionale della civiltà bizantina dal tempo della famiglia dei Comneni in poi. In base a quanto scoperto, alcuni affreschi furono eseguiti da artisti di Costantinopoli mentre i successivi furono affidati ad artisti dell’Isola. Seguendo un preciso percorso è possibile rilevare le evoluzioni della pittura e, conseguentemente, i cambiamenti della società.

Il percorso ideale per scoprire le chiese dipinte

Ma qual è il percorso? Partendo dal presupposto che bisogna recarsi sui Monti Troodos per trovare le chiese dipinte, la cosa migliore da fare sarebbe dedicare un paio di giorni alla loro scoperta. Dopodiché, bisognerebbe, idealmente, partire dalla Chiesa di San Nicola del Tetto, che presenta un ciclo di affreschi realizzati tra l’XI e il XVI secolo. Poi, occorrerebbe visitare il Monastero di Agios Ioannis Lampadistis, al cui interno spiccano affreschi risalenti al XIII secolo (tra cui il Cristo Pantocratore con i profeti e gli evangelisti).

Chiesa di Panayia Podhithou a Cipro: una delle chiese dipinte più belle

A seguire, si dovrebbero visitare la Chiesa di Panagia Phorviotissa, qualla di Panagia tou Arakou e quella di Panagia a Moutoullas, per poi recarsi nelle chiese dell’Arcangelo Michele, di Timios Stravos, Podhitou, Stravos Agiasmati e Metamorphosis tou Soteros. Seguendo quest’ordine si rimane stupefatti dall’evoluzione artistica e si percepisce chiaramente il rapporto tra l’arte cipriota e quella cristiana occidentale.

Come si visitano le chiese dipinte?

Purtroppo non esiste ancora un tour guidato per scoprire le chiese dipinte, ma attenzione: chi si reca a Cipro durante l’estate può visitare il sito web del Dipartimento delle Antichità cipriote per inviare una domanda e richiedere informazioni. In genere si viene messi in contatto con i custodi delle singole chiese, che provvederanno ad aprirle con le chiavi in loro possesso e permetteranno la visita.

Chiesa di Chiesa di Stavros a Cipro: una delle chiese dipinte più belle

Il suggerimento, per chi vuole scoprire tutti e dieci gli edifici, è quello di noleggiare un auto per spostarsi agevolmente da un punto all’altro della regione dei Monti Troodos. Le chiese, infatti, non sono vicine tra loro, ma viaggiando in auto ci si può fermare tra paesini e piazzole e raggiungerle facilmente a piedi. Può sembrare faticoso, ma ne vale assolutamente la pena.

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Ode al mare della Sardegna: il più bello d’Europa

Esistono luoghi che non smettono mai di incantarci, lo fanno per tutte quelle meraviglie che naturalmente gli appartengono. Le stesse che ci conquistano, che ci ammaliano e che ci spingono ogni volta a ritornare lì. Perché di osservare la grande bellezza che appartiene al mondo che abitiamo non smetteremmo mai.

E non può essere un caso che, ogni anno, migliaia di persone provenienti da tutto il mondo scelgono di tornare proprio lì. In quella straordinaria isola fatta di storia, cultura e meraviglie naturalistiche, di un entroterra selvaggio e incontaminato, di un mare turchese e cristallino e di baie segrete da esplorare.

Ed è qui che vi portiamo anche noi, oggi. In questo paesaggio frastagliato e sorprendente, in questa terra meravigliosa dove ogni giorno persone vanno, vengono e ritornano. Perché è qui, in Sardegna, che esiste il mare più bello d’Europa.

Il mare della Sardegna

C’è un motivo che spinge i viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo ad andare e tornare in Sardegna, ogni volta. E non sono solo tutte quelle meraviglie naturalistiche e quel patrimonio storico e culturale che appartengono a quest’isola nostrana, ma è anche e soprattutto il mare.

Sì, il mare di Sardegna è uno dei più belli d’Italia, uno dei più belli del mondo, da vedere e vivere almeno una volta nella vita. E potranno confermarvelo tutte quelle le persone che qui scelgono di tornare per una vacanza vista mare in quelli che sembrano dei veri e proprio paradisi terrestri che nulla hanno da invidiare alle isole tropicali.

Fare un tuffo in questo mare vuol dire immergersi e perdersi dentro a un tripudio di sfumature blu, che degradano e si intensificano, fino a sparire e a fondersi con l’azzurro del cielo. Un mare che bagna delicatamente e poi prepotentemente le lingue di sabbia bianca o dorata, le baie nascoste e quelle massicce scogliere che svettano verso il cielo e affondano nei preziosi fondali.

Ecco, questo è il mare della Sardegna: ed è una poesia visiva che incanta gli occhi e scalda il cuore.

Perché questo è il mare più bello d’Europa

Fotografie, racconti di viaggio e avventure vissute in prima persona dovrebbero essere sufficienti a raccontare e a descrivere tutta la meraviglia che appartiene per natura a questa terra circondata dal mare.

Ma se avete ancora dubbi sul fatto che qui si trovino le distese marine più suggestive e straordinarie del mondo, allora, vi diamo noi qualche motivo in più per ricredervi.

Il mare che bagna la Sardegna è una tavolozza di colori che vanno dall’azzurro al verde smeraldo. Le sue acque sono così trasparenti e cristalline che da qui è possibile ammirare il mondo sottomarino che viene custodito e preservato alla stregua di un tesoro prezioso. Lo stesso mondo sommerso che appartiene alle aree marine protette che si snodano intorno a tutta l’isola.

“Questa terra non assomiglia a nessun altro luogo”, aveva scritto David Herbert Lawrence, e aveva ragione. I contrasti visivi dati dai colori creano visioni suggestive e uniche. Da una parte c’è il mare, verde, azzurro e turchese, dall’altra le lunghe distese di sabbia bianca e dorata che brillano al sole e creano scenografie fiabesche.

E poi ci sono i fondali che ospitano le meraviglie del mondo sommerso. Un vero e proprio universo che rivela i suoi tesori preziosi solo a chi ha il coraggio di esplorare. Qui vive una quantità infinita di flora e fauna marina che raccontano la preziosa biodiversità che appartiene all’isola.

C’è la Posidonia oceanica, che crea i meravigliosi habitat che appartengono al mediterraneo, e ci sono i pesci, tra cui i dentici, le corvine e le spigole, e pure i delfini. E poi ci sono loro, gli straordinari coralli rossi, il tesoro del Mediterraneo. Uno dei tesori del mare della Sardegna che è uno dei più belli del mondo.

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La casa dei tuoi sogni esiste: è prenotabile per la prossima vacanza

I sogni sono desideri che nascono con un solo obiettivo: essere realizzati. E questo è vero soprattutto quando parliamo di avventure destinate a farci vivere le esperienze più straordinarie e incredibili di sempre.

Ed è vero che ogni viaggio ci lascia sempre qualcosa, così come è vero che esistono alcune destinazioni che porteremo sempre dentro il cuore. Ma è vero anche che a volte a fare la differenza sono i piccoli dettagli, che poi tanto piccoli non sono.

Gli alloggi, per esempio, fino a ieri avevano solo la funzione di offrire ristoro e riposo durante le nostre avventure, stava a noi scegliere se avere tutti i comfort del caso oppure optare per soluzioni più wilde. Oggi, invece, questi ricoprono un ruolo sempre più importante nella scelta delle nostre destinazioni di viaggio perché sono loro, spesso, a caratterizzare l’intera esperienza. E lo conferma il fatto che siamo disposti ad andare fino all’altro capo del mondo per dormire all’interno di strutture ricettive stravaganti, straordinarie e uniche.

Perché oggi vi parliamo di desideri e di alloggi ve lo diciamo subito: abbiamo trovato la casa dei vostri sogni e può essere prenotata per la prossima vacanza.

Come a casa, ma in mezzo alla natura

Come dovrebbe essere una casa dei sogni? Probabilmente spaziosa, confortevole e bellissima. Aggiungiamoci anche una posizione d’eccellenza e un panorama mozzafiato sulla natura circostante, ed eccola qua, l’abbiamo trovata. Si tratta di una casa sull’albero immersa in un’oasi dove regnano pace e serenità.

Per scoprirla, e viverla in occasione delle prossime vacanze, dobbiamo recarci a Lütetsburg, un piccolo comune di appena mille abitanti della Bassa Sassonia, in Germania. Questo alloggio è situato ad Aurich, non lontano dalla costa bagnata dal Mare dei Wadden.

Qui, nella Frisia Orientale, la vita scorre a ritmo lento. Una destinazione, questa, perfetta per tutti quelli che sono alla ricerca di una vacanza all’insegna del dolce far niente, senza però rinunciare alle meraviglie del mondo che abitiamo che, in questo caso, sono a due passi da noi. Come il Mare dei Wadden che dista meno di dieci chilometri e l’affascinante castello di Lütetsburg con il suo parco.

È proprio qui che, incastonati nella natura, si trovano i Lütetsburg Lodges, alloggi straordinari che fanno parte di un complesso turistico che offre diverse soluzioni, tra cui anche tre splendide case sugli alberi.

Lütetsburg Lodges

Fonte: Getty Images

Lütetsburg Lodges

La casa sull’albero nella Frisia Orientale

Le case sull’albero sono tre, e tutte offrono un’esperienza unica. I loro nomi, Voss, Dacks e Reei, che fanno riferimento, rispettivamente, a volpe, tasso e cervo, confermano il diretto legame tra la natura e questi alloggi.

Immerse in un paesaggio silenzioso e straordinario, queste case sugli alberi garantiscono una vacanza fatta di relax e serenità con tutti i comfort di un hotel di lusso. Gli interni, infatti, sono dotati di camera da letto, sala da pranzo e cucina, bagno e soggiorno. Non manca, ovviamente, una terrazza per rilassarsi. Sarà come sentirsi a casa anche in vacanza.

Gli alloggi, inoltre, sono dotati di un’ampia finestra panoramica, che permette di ammirare e contemplare il panorama circostante che si perde all’orizzonte. La quiete che regna sovrana è interrotta solo dal suono della natura.

Il consiglio è quello di aguzzare sempre la vista perché cervi, volpi e altri animali della foresta potrebbero fare capolino tra gli esterni della casa durante il vostro soggiorno.

Lütetsburg Lodges

Fonte: Getty Images

Lütetsburg Lodges
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L’edificio più instagrammato di Parigi non è reale

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio a Parigi. Che sia per scoprire tutte le novità che ci sono in città, per nostalgia delle meraviglie della capitale francese o per una fuga romantica, quello che è certo è che la bellezza della Ville Lumière è destinata a incantare e stupire ogni volta, come se fosse la prima.

Dall’elegante e maestosa dama di ferro che domina la città e la rappresenta, alla suggestiva Rive Gauche, passando per i musei che custodiscono l’arte e la cultura del Paese e del mondo interno.

Tappa imprescindibile dei viaggi a Parigi è Montmartre, il quartiere dei pittori e degli artisti. Quello che custodisce il più antico cabaret della città, la meravigliosa Basilica del Sacro Cuore e i numerosi ristoranti in cui è possibile deliziarsi con le prelibatezze della gastronomia locale. È sempre qui che, durante una passeggiata, è possibile scorgere un edificio bizzarro e particolare che sembra affondare dietro a un prato verde. Si tratta della casa storta di Parigi, che poi storta non è.

Bentornati a Montmartre

Montmartre, dicevamo, è il quartiere iconico di Parigi che merita sempre una visita. Non una soltanto, intendiamoci. Per scoprire l’anima della città, nascosta tra le strade e le vie del XVIII arrondissement, infatti, è necessario indagare ed esplorare ogni angolo di questo luogo meraviglioso.

Situato sulla collina nella zona nord di Parigi, rappresentando il suo punto più alto, questo quartiere ha un fascino indescrivibile che seduce e conquista oggi, esattamente come ieri.

Una passeggiata qui sembra quasi trasportarci nel sogno della Belle Époque che rivive in qualche modo anche in quegli artisti di strada che popolano il quartiere. È sempre qui che troviamo alcuni dei simboli dell’intera città, come la Basilica del Sacro Cuore, il Moulin de la Galette e l’iconico Moulin Rouge. Ma anche il cimitero omonimo che ospita, tra le tante tombe, anche quelle di Stendhal, di Dalida e di Degas, per citarne alcune.

A Montmartre è presente anche il Café des 2 Moulins, il celebre locale che ha fatto da scenografia a uno dei film più amati di sempre: Il favoloso mondo di Amélie. È qui che si ferma a prendere un caffè chi viene in viaggio, sognando di essere proprio come la protagonista della pellicola.

C’è un altro luogo, però, che attira l’attenzione e la curiosità dei viaggiatori ispirati dalle numerose fotografie della città. Si tratta di una casa storta e in pendenza situata a pochi passi dalla Basilica del Sacro Cuore e diventata con gli anni la protagonista assoluta degli scatti parigini condivisi su Instagram. Ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze perché nel quartiere degli artisti nulla è come sembra, neanche questa casa.

La casa storta di Parigi

Appare così, in tutta la sua prorompente particolarità questa casa storta che cadere da un momento all’altro. In realtà, quel momento non arriverà mai perché quella residenza altro non è che un normale palazzo parigino come tanti gli altri.

La pendenza è data dal particolare effetto ottico creato dalle persone attraverso la fotocamera dello smartphone o della macchina fotografica.

L’edificio, infatti, fa capolino proprio da un prato che è in pendenza. Inclinando di poco la fotocamera, la collina sembra completamente orizzontale, mentre l’edifico che appare dietro sembra sia per precipitare.

La casa storta di Montmartre è diventata col tempo uno dei luoghi più instagrammabili di Parigi, anche se in realtà come abbiamo visto si tratta solo di un’illusione. Se però volete creare delle foto di viaggio che stupiscano chi vi segue, allora vi basterà salire le scale che conducono alla Basilica del Sacro Cuore.

È proprio quando si attraversa l’ultima rampa che, sulla destra, un prato in pendenza rivela l’edificio. Prendete il vostro smartphone e scattate la fotografia migliore.