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Muralla Roja: puoi dormire nell’edificio rosso che ha incantato il mondo

Organizzare un viaggio in Spagna è sempre un’ottima idea, sopratutto quando ci muoviamo per inseguire e soddisfare quell’esigenza di vivere nuove e inedite esperienze. E le avventure che ci aspettano nel Paese della penisola iberica, questo è certo, sono destinate a incantare.

Lo fanno perché il paesaggio, così vasto e variegato, lascia senza fiato, così come stupiscono e travolgono le culture e le tradizioni che appartengono ai diversi territori. Lo fanno anche le grandi città, con un patrimonio architettonico immenso, e le vaste e sterminate pianure, così l’acqua azzurra e cristallina del mare che brilla sotto il sole.

Ma le esperienze, lo sappiamo, non passano solo per le attrazioni turistiche e per i paesaggi che possiamo ammirare, ma anche e soprattutto per gli alloggi. E in Spagna ce n’è uno davvero spettacolare: la Muralla Roja di Ricardo Bofill.

La Muralla Roja di Ricardo Bofill

Il nostro viaggio inizia a Calp, nel comune spagnolo situato sulla costa settentrionale in provincia di Alicante che con gli anni è diventato la meta prediletta di tutti gli amanti del mare. È qui che esiste un edificio celebre in tutto il mondo che non ha bisogno di presentazioni: la Muralla Roja.

Una fortezza labirintica progettata dall’architetto Ricardo Bofil nei primi anni 70′ destinata a catturare lo sguardo di chiunque arrivi fin qui. L’edificio a strapiombo sul mare, è caratterizzato da colori accesi e cangianti che mostrano tutte le tonalità di rosa e di rosso, con sprazzi di azzurro, e che fanno da contrasto al verde circostante e al colore del cielo e del mare.

Sin dalla sua costruzione, l’edificio post moderno ha catturato l’attenzione di tutti, e sono stati molti i cittadini che si sono spinti fin quaggiù per ammirare la Muralla Roja, e fotografarla, anche solo dall’esterno.

La struttura, del resto, lascia senza fiato. Il complesso colorato, infatti, è caratterizzato da motivi geometrici che formano torri, cortili e scale, e che sono ispirati alla cittadina fortificata di Kasbah.

L’edificio per molti anni è stato il sogno proibito di tutti gli amanti del design e anche di quelli che, arrivati a Calp, sono rimasti affascinati dalle forme geometriche e dai colori di questo incredibile gioiello architettonico che affaccia sul mare. Accedervi, dopo la sua inaugurazione nel 1973, era possibile solo su invito, essendo questo di proprietà privata.

Ora, però, tutto è cambiato. Perché alcuni dei 50 appartamenti privati che caratterizzano il complesso architettonico sono prenotabili su Airbnb e promettono esperienze indimenticabili e sensazionali.

Muralla Roja

Fonte: iStock

Muralla Roja

Dormire nell’edificio più bello della Spagna

È stato un sogno a lungo rimandato, quello di poter esplorare il capolavoro di design firmato da Ricardo Bofil dall’interno, che però oggi può essere realizzato in occasione di una vacanza a Calp.

Sono diversi, infatti, gli appartamenti della Muralla Roja prenotabili su Airbnb, nella sezione dedicata agli alloggi del design, all’interno dei quali è possibile godere di una vista mozzafiato, direttamente sul Mediterraneo, e vivere un’esperienza di viaggio unica e straordinaria.

L’atmosfera degli interni, così come quella degli esterni è davvero incredibile, così particolare da catapultare gli ospiti all’interno di un paesaggio onirico e surreale.

La stessa fortezza, inoltre, per colori, geometrie e atmosfere labirintiche, rimanda proprio alla location di Squid Game, la celebre serie televisiva coreana tra le più viste su Netflix. In questo caso, però, la struttura non è il teatro di un gioco spaventoso, al contrario, è un alloggio straordinario che promette di vivere un’esperienza di viaggio unica.

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Turisti peggiori (e da evitare): uno studio svela quali sono

Chi ha fatto del viaggio una vera e propria missione di vita ha sempre una certa difficoltà nel ritrovarsi etichettato come un turista, soprattutto quando l’esigenza di esplorazione spinge ad allontanarsi da quelli che sono i sentieri più battuti e popolari tra i vacanzieri.

Ma la verità è che quando siamo in terra straniera non è raro apparire agli occhi dei local come i turisti della situazione, perché in fondo siamo sempre dei forestieri.

Sul titolo che le persone ci danno non abbiamo potere, quello che possiamo fare, invece, è scegliere che tipi di turisti vogliamo essere. Se rispettosi e benvoluti da tutti, oppure odiosi, come quelli che nessun residente vorrebbe mai incontrare.

I turisti che i residenti non vorrebbero mai incontrare

Nella parola turista, come abbiamo detto, rientrano i diversi tipi di viaggiatori, tra cui anche quelli che risultano insopportabili agli occhi dei residenti di un determinato luogo. E sappiamo che non si tratta di qualcosa di raro, perché capita molto spesso di incontrare turisti che non rispettano le regole delle destinazioni che visitano, né tanto meno le persone e i territori.

A fare una lista, dei peggiori turisti di sempre, ci ha pensato l’International Journal of Tourism Research che ha pubblicato uno studio che elenca tutte quelle categorie che i residenti non vorrebbero incontrare, né ospitare.

Scoprire chi sono, e perché infastidiscono così tanto, può aiutarci a evitarli, ma soprattutto può insegnarci a diventare viaggiatori più responsabili e rispettosi.

Lo studio

Lo studio condotto dall’International Journal of Tourism Research ha preso in analisi oltre 2000 commenti postati su Reddit dai cittadini residenti che hanno espresso il loro parere sui comportamenti dei turisti. Dall’analisi completa sono emersi 13 diversi comportamenti differenti che impattano in maniera negativa sulla percezione che le persone hanno sui viaggiatori.

A capeggiare, senza orgoglio, la lista dei peggiori turisti di sempre ci sono quelli che non sanno niente della cultura di un luogo. Il 20,9% dei residenti ha lamentato l’ignoranza di alcuni viaggiatori che non solo non conosco la cultura, ma spesso ignorano e infrangono le norme sociali delle popolazioni e delle comunità che li ospitano.

Al secondo posto, invece, con il 19,7% ci sono i disturbatori. In questa categoria rientrano tutte quelle persone che infastidiscono gli altri nei luoghi e negli spazi condivisione, sopratutto quando questi sono adibiti al relax e al silenzio. Ne sono un esempio le urla e gli schiamazzi sulle spiagge isolate, nei parchi urbani e persino nei luoghi di cultura.

Al terzo posto, con un netto distacco dalle precedenti, ci sono i turisti ossessionati dalle fotografie. Il 9,7% dei residenti ha dichiarato che tra i turisti peggiori ci sono quelli che scattano in continuazione istantanee anche quando non dovrebbero, per le norme in vigore, ma anche per il buon senso.

Al quarto e al quinto posto, con un 7,8% e un 7,6%, ci sono rispettivamente le persone che sporcano e che gettano rifiuti ovunque, e quelli che non rispettano le misure di sicurezza e i vari regolamenti delle attrazioni turistiche.

Seguono poi gli “abusatori”, ovvero le persone che approfittano della gentilezza e della disponibilità degli host e degli operatori del turismo utilizzando modi e toni maleducati e aggressivi.

Al settimo e all’ottavo posto troviamo i turisti ubriachi, a ogni ora del giorno e della notte, e i vandali che danneggiano natura, infrastrutture e più in generale il patrimonio di un determinato luogo. Seguono nella lista i piloti spericolati, e i turisti che mettono in pericolo la vita degli animali, anche solo per scattarsi un selfie.

Le ultime tre categorie della lista dei turisti insopportabili comprendono i viaggiatori che saltano le file e creano confusione mentre si è in coda per un’attrazione turistica, i genitori negligenti e tutte le persone che violano le leggi mentre sono in vacanza.

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100 cani e gatti ti aiutano a superare la paura di volare in questo aeroporto

Viaggiare permette di scoprire nuovi posti, di entrare in contatto con culture totalmente differenti e di ampliare la propria visione. Per molti prendere un aereo e affrontare una nuova avventura è un gioco da ragazzi, per altri, invece, salire su questo mezzo di trasporto diventa una vera e propria fonte di stress e ansia.

Se per anni la paura di volare ha precluso un’esperienza meravigliosa a molti viaggiatori, adesso non ci sono più limiti grazie alla presenza di animali per il supporto emotivo, utili anche per chi soffre di depressione, per le persone autistiche, con sindrome di Asperger o per i militari e i veterani di guerra.

In particolare l’aeroporto internazionale di Denver è diventato una vera e propria eccellenza in questo campo.

Un programma da Guinness dei primati

Il benessere del viaggiatore è al centro degli interessi di molti hub disseminati negli Stati Uniti. Ma cosa ha di diverso l’aeroporto internazionale di Denver? Quello di essere destinato a entrare nel Guinness Word Record nel 2023 per avere il più grande programma di terapia animale nel mondo. La Canine Airport Therapy Squad (CATS), iniziata nel 2015, ha fatto passi da gigante nel giro di pochi anni. Mentre all’inizio dell’esperienza a sostegno dei viaggiatori c’erano solo 28 cani, appartenenti a 14 razze differenti, oggi la scelta si è ampliata notevolmente tanto da farlo diventare l’aeroporto dei record.

Il supporto emotivo dei pet a Denver

Fonte: Getty Images

Una piccola passeggera con un pet di supporto emotivo a Denver

Le persone che temono di viaggiare possono scegliere di farsi supportare da quasi 100 cani appartenenti a 40 razze differenti e dal simpatico Xeli, un gatto domestico a pelo corto.

I quattro zampe sono presenti all’interno dell’aeroporto e riconoscerli è davvero semplice perché indossano un gilet a quadri viola con su scritto “Pet Me”, pronti a farsi coccolare e dare il loro sostegno prima di salire sull’aereo.

Gli aeroporti mondiali con un programma di supporto emotivo

L’aeroporto di Denver rappresenta un’eccezione per l’ampia scelta di animali, ma nel mondo ci sono altri scali che hanno deciso di fornire ai loro viaggiatori lo stesso servizio utilizzando soprattutto cani. Sul suolo americano i pet antistress sono apparsi per la prima volta dopo l’attentato alle Torri Gemelle del 2001 a New York, e ora sono diffusi in ben 58 aeroporti come il Minneapolis Saint Paul International, il Los Angeles International e il Fort Lauderdale-Hollywood International.

A San Francisco, nell’aeroporto internazionale oltre ai cani c’è anche Lilou, un simpatico maiale addestrato per il sostegno emotivo. È il primo della sua specie a rendere più allegra e divertente l’atmosfera dell’hub con i suoi grugniti e la capacità di suonare un pianoforte giocattolo.

Avere accanto un animale che possa allontanare ansia e stress è molto importante e lo sanno bene anche alcuni hub italiani che hanno deciso di inserire il supporto emotivo. Il primo a farlo è stato quello di Genova che ha messo a disposizione dei passeggeri 16 cani in grado di socializzare e adattarsi al contesto perché avevano avuto in precedenza un’esperienza di pet therapy. L’esempio del capoluogo ligure, poi, è stato seguito anche da Milano Linate e Milano Malpensa.

Simpatici, divertenti e pronti a farsi coccolare, i pet sono i “compagni” giusti che tranquillizzano e fanno affrontare il viaggio in maniera più serena.

Aeroporto di Denver, i pet per superare la paura di volare

Fonte: Getty Images

Uno dei tanti cani utilizzati all’aeroporto di Denver per il supporto emotivo
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Sono colorate, affascinanti e super instagrammabili: le strade con gli ombrelli

I nostri viaggi ci insegnano che a volte, in qualsiasi posto del mondo siamo, basta una semplice passeggiata per vivere quelle che sono destinate a diventare le esperienze più belle e magiche di sempre.

Vie dello shopping, corridoi panoramici, vicoli stretti e grandi strade ci permettono di osservare da vicino le città, i borghi e le destinazioni che raggiungiamo per scorgere nuovi dettagli che ci lasciano ogni volta senza fiato.

E questo succede anche tutte le volte che ci troviamo ad attraversare quelle strade incredibili che ci invitano a volgere lo sguardo all’in sù, proprio lì dove ci sono tantissimi ombrelli colorati che tingono tutto di meraviglia.

Le strade con gli ombrelli colorati

Sono inedite, bellissime e inaspettate, sono le strade con gli ombrelli colorati che troviamo in molte città di tutto il mondo. Le vediamo su Instagram, e sugli altri social network, e le inseriamo nelle tappe del nostro itinerario di viaggio per scattare le fotografie più belle delle nostre avventure.

Le strade con gli ombrelli colorati affascinano da sempre, e tutti le abbiamo attraversate almeno una volta nella vita, sia nei viaggi a lungo raggio che nelle gite fuori porta.

Perché vengono appesi gli ombrelli colorati su queste vie ce lo siamo chiesti tutti almeno una volta, la risposta sta nel fatto che, oltre a dare un tocco di colore che incanta, e che vivacizza il quartiere, gli ombrelli sono in grado di creare una piacevole ombra durante le giornate più calde e afose.

Sembra proprio che questa idea, che poi si è diffusa ovunque, sia nata ad Águeda, cittadina portoghese del distretto di Aveiro, che vanta una delle strade con gli ombrelli colorati più famosa di tutto il mondo. La prima installazione risale al 2012, in occasione del Festival di Arte e Cultura della città che si svolge ogni anno a luglio, dove è stato lanciato l’Umbrella Sky Project.

Un po’ per colorare la città per l’occasione e un po’ per rinfrescare cittadini e viaggiatori arrivati in città proprio per l’occasione, è nata quella che si è trasformata in una vera e propria mania, che ha raccolto l’entusiasmo di molti Paesi tra i quali anche l’Italia.

Umbrella Sky Project, Agueda

Fonte: Getty Images

Umbrella Sky Project, Agueda

Le strade da non perdere

Gli ombrelli, da sempre considerati oggetti fondamentali per le giornate di pioggia, si sono trasformati così in opere d’arte fluttuanti che colorano i quartieri e le vie della città, nonché nei protagonisti delle nostre instantanee più belle di viaggio.

Se state cercando un luogo super instagrammabile, per creare un feed coloratissimo sui vostri profili social, allora non vi resta che inserire nei prossimi viaggi gli indirizzi delle strade con gli ombrelli colorati più belle del mondo.

Agueda è sicuramente la protagonista assoluta di questo viaggio colorato, non solo perché risulta la pioniera di questa idea, ma anche perché il centro storico sapientemente addobbato con gli ombrelli è una vera meraviglia. Potete ammirarli e fotografarli sia nella principale via Rua Luís de Camões che nelle strade adiacenti per tutto il mese di luglio. L’installazione prosegue anche nel periodo natalizio durante il quale gli ombrelli vengono illuminati, sostituendosi alle più classiche luci di Natale.

In Italia sono tantissime le zone dove poter ammirare gli ombrelli colorati. Non solo città, ma anche grandi centri dedicati allo shopping come quello di Castel Romano Designer Outlet, alle porte di Roma. Anche Iglesias, cittadina situata nel territorio sud occidentale della Sardegna, ogni estate colora Via Nuova con centinaia di ombrelli colorati e fluttuanti.

Anche Cipro ha subìto il fascino di questa mania, e ogni estate tra le strade di Limassol e di Nicosia è possibile passeggiare sotto ombrelli coloratissimi. Lo si può fare anche a Londra, tra le strade di Camden Town dove si scorge una piccola viuzza caratterizzata da un tetto di ombrelli di mille colori. Anche la deliziosa Sóller, a Maiorca, ogni estate tinge di colore la via dello shopping adiacente a Plaça Constitució, la piazza attraversata dal tram storico della città.

Ma i luoghi dove ammirare le strade addobbate con gli ombrelli colorati, nel mondo, sono davvero tantissime e il loro numero aumenta anno dopo anno. Il consiglio è quello di fare una ricerca, prima di partire, per vedere se nella vostra prossima destinazione di viaggio c’è una via colorata da attraversare e fotografare.

Ombrelli colorati a Londra

Fonte: 123rf

Ombrelli colorati a Londra
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In Francia esiste un albero straordinario: si donano vestiti per guarire

Viaggiare non vuol dire solo staccare la spina e organizzare una fuga dalla quotidianità, anche se non possiamo negare che farlo fa bene al corpo e alla mente, ma è molto altro. Vuol dire concedersi una possibilità per esplorare il mondo, per arricchire il bagaglio personale e per scoprire i popoli, le culture e i territori che ci circondano.

Ma vuol dire anche crescita, opportunità e coraggio, vuol dire riconoscere i propri limiti, affrontarli e superarli. Vuol dire aprirsi in maniera totale e assoluta a un’esperienza, a volte ignota, che ci permette di condurre un duplice viaggio, quello verso il mondo e quello dentro noi stessi. Ecco perché ogni partenza può trasformarsi in una terapia per l’anima.

E se è vero che ogni avventura, vicina o lontana che sia, ci insegna sempre qualcosa, è altrettanto vero che esistono luoghi incredibili che ci costringono a metterci a nudo. Che ci invitano ad andare oltre il visibile e a connetterci con lo spirito, prima che con il corpo. Hasnon è uno di questi, perché è qui che esiste un albero, situato ai margini della foresta, dove i pellegrini giungono per donare i loro abiti in cambio della guarigione.

Hasnon, l’albero della guarigione

Il nostro viaggio di oggi ci porta lontano dai sentieri più battuti dal turismo di massa, in un comune francese di appena 3000 abitanti situato nel dipartimento del Nord della regione dell’Alta Francia.

Hasnon è una piccola cittadina incorniciata da paludi, boschi e salici, dove la vita scorre a ritmo lento tra passeggiate tra i negozi, circa una ventina, sport e attività outdoor. Non ci sono molti turisti qui, se non quelli che giungono durante la stagione invernale, e nel periodo natalizio, per ammirare le luci e i presepi, per vivere la magica atmosfera dell’Avvento.

Non ci sono molti turisti, dicevamo, ma ci sono i pellegrini che arrivano ad Hasnon per raggiungere la foresta di Raismes Saint Amand Wallers. Non lo fanno solo per un’immersione totale nella natura, o per avvistare gli animali che popolano l’area, ma per raggiungere l’albero della guarigione.

Immerso nella natura, e avvolto in un mistico silenzio, questo albero situato nei pressi di una piccola cappella viene raggiunto ogni giorno da persone di ogni età, e provenienti da ogni parte del Paese. Si tratta di pellegrini che donano capi d’abbigliamento con la speranza di guarire una malattia o una ferita.

Albero della guarigione, Hasnon

Fonte: IPA

Albero della guarigione, Hasnon

Un viaggio dell’anima

Quello di Hasnon non è l’unico esempio di albero della guarigione. L’usanza di appendere capi d’abbigliamento e parti di questi sui rami affonda le sue origini in una tradizione celtica, tanto antica quanto affascinante che è ancora vivida in molte parti del mondo, come in Francia, in Irlanda, in Scozia e in Inghilterra.

Le persone che arrivano nei pressi dell’arbusto, che si trova quasi sempre vicino a una fonte o a un pozzo sacro, appendono abiti o parti di essi con l’intendo di donarli all’albero, invocando con una preghiera lo spirito del bene. Lo fanno con la speranza di ottenere una cura, di guarire da una malattia o una ferita, ma anche come buon auspicio per il futuro.

Così l’albero, immerso in un silenzio mistico e spirituale, si riempie di lembi di stoffa che svolazzano al vento e che conservano e preservano la speranza di viaggiatori e dei pellegrini provenienti da ogni parte del mondo.

Albero della guarigione, Hasnon

Fonte: IPA

Albero della guarigione, Hasnon
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Halloween: puoi nuotare in una piscina a forma di croce nella tua suite

Ottobre è un mese molto stimolante per i viaggiatori di tutto il mondo, perché è questo il periodo durante il quale è possibile organizzare le avventure più incredibili e originali di sempre.

E non solo perché entriamo nel vivo dell’autunno, e ci prepariamo ad assistere agli incantati spettacoli firmati da Madre Natura, ma anche perché sta per arrivare la notte più attesa e temuta dell’anno, quella di Halloween.

Se volete festeggiare il 31 ottobre in maniera inedita e alternativa, senza però rinunciare al comfort e al lusso, allora, abbiamo l’alloggio che fa per voi. Si tratta di una suite intrigante e misteriosa, e anche un po’ spaventosa, con tanto di piscina a forma di croce che campeggia al centro della stanza. Pronti a entrare?

Aspettando Halloween

Gli amanti delle pellicole horror la chiamano La notte delle streghe, come omaggio al celebre film diretto da John Carpenter. E in effetti, il 31 ottobre, di streghe se ne vedono molte in giro e non sono sole, perché accompagnate da zombie, mostri e altri personaggi spaventosi mentre, tutto intorno, zucche intagliate di diverse dimensioni incorniciano un’atmosfera inquietante e al tempo stesso seducente.

È la notte di Halloween, e come tale merita di essere celebrata in grande stile. Gli Americani, in questo, sono bravissimi, ed è proprio da loro che abbiamo ereditato alcune delle tradizioni più celebri per festeggiare questa notte come gli eventi in maschera e il famoso rito del “Dolcetto o scherzetto”, perpetuato da grandi e bambini per trascorrere in maniera inedita questo giorno dedicato al terrore.

Ma c’è anche chi approfitta di Halloween per organizzare viaggi unici e straordinari destinati a far restare con il fiato sospeso. Le proposte sono tantissime e vanno dal dark tourism, che riguarda tutti quei luoghi storicamente associati a tragedie reali, ai parchi giochi sapientemente addobbati e destinati a grandi e bambini, passando anche per gli alloggi, che diventano elementi caratterizzanti per un’esperienza da brividi.

Ed è proprio in un alloggio che vogliamo portarvi oggi, una suite di un motel situato tra i colli novaresi che non assomiglia a nulla di tutto ciò che avete prenotato, e visto, fino a questo momento.

Suite Gotica dell’EGM Hotel

Fonte: Ufficio Stampa

Suite Gotica dell’EGM Hotel

Dormire in una suite gotica in un motel

Non c’è bisogno di volare dall’altra parte del mondo per vivere un’esperienza unica durante la notte di Halloween, basta solo prenotare l’alloggio giusto. E noi lo abbiamo trovato, proprio li tra Borgomanero e Novara.

Si tratta dell’Emotional Gran Motel, una struttura ricettiva che sorge a pochi chilometri dal casello autostradale e che, in occasione di questo Halloween, ha pensato bene di creare un’atmosfera misteriosa e seducente dedicata a tutti gli amanti del brivido.

All’interno della suite gotica, infatti, è possibile vivere un’esperienza incredibile. Tutto merito di un arredamento ricercato e suggestivo che gioca con materiali, forme e colori che stimolano i sensi di tutti gli amanti del genere horror.

La stanza, infatti, è arredata in stile gotico ed è caratterizzata da un grande letto in pelle rossa e una stanza del trono. Completa la suggestione la scelta dei colori, che alterna il nero al rosso e viceversa. Ma la vera star dell’alloggio è quella piscina a forma di croce che campeggia al centro della camera e che è illuminata di rosso. Chi vuole tuffarsi?

Suite Gotica dell’EGM Hotel

Fonte: Ufficio Stampa

Suite Gotica dell’EGM Hotel
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autunno feste tradizioni Viaggi Wanderlust

Feste, riti e tradizioni dal mondo per celebrare l’equinozio d’autunno

È un momento magico e sempre affascinante quello che segna, in maniera definitiva, la fine di una stagione e l’inizio di un’altra. Perché la natura che ci circonda cambia e si trasforma, mettendo in scena i suoi spettacoli più belli, e con lei cambiano anche le nostre abitudini e la quotidianità. Cambiamo anche noi.

E ora che il calendario si avvicina alla fine di settembre è tempo di salutare l’estate e dare il benvenuto all’autunno. Quest’anno, l’appuntamento è previsto venerdì 23 settembre nell’emisfero boreale, dove si attende e si celebra l’equinozio d’autunno.

Gli amanti di questa stagione, che si prepara come ogni anno a regalarci paesaggi e atmosfere magiche e suggestive, potranno festeggiare il suo arrivo con feste, riti e tradizioni dal mondo. Scopriamo le più affascinanti.

Benvenuto autunno

Le foglie che cambiano colore, e che infiammano il paesaggio con tinte che vanno dal rosso all’arancione, passando per il giallo e il marrone, la natura che silenziosamente ci saluta per lasciarsi andare a un meritato letargo e poi, ancora, i frutti autunnali che popolano i boschi e che arrivano sulle nostre tavole: tutto questo è l’autunno.

Quest’anno, la stagione più magica di sempre, è attesa venerdì 23 settembre. Più che un giorno, quello dell’equinozio, è un’istante che in Italia si verificherà alle 3.03 di notte.

Sono tantissime le usanze del mondo che celebrano questo momento. Alcune affondano le loro radici in riti pagani e antichissimi, altre in tradizioni secolari e in feste che si protraggono anche per il mese di ottobre.

Abbiamo selezionato, per voi, le più affascinanti e suggestive da scoprire, magari proprio con un viaggio che celebra l’inizio dell’autunno.

Mabon, la festa pagana della Wicca

Con il termine Mabon ci si riferisce all’equinozio d’autunno, uno degli otto Sabbat della Wicca. Conosciuto anche come Festa del Secondo Raccolto, questo giorno che si trova a metà tra i due solstizi, e che è caratterizzato dalle stesse ore di luce e bui, rappresenta l’equilibrio di tutte le cose.

È celebrato con l’introspezione. L’invito di questa festa è quello di riflettere sul passato e sul presente, di prendersi del tempo per sé per trovare armonia ed equilibrio e per celebrare i frutti raccolti dopo una lunga semina.

Giappone: Shūbun No Hi

La Shūbun No Hi è una delle feste più sentite di tutto il Giappone e fa parte dei 24 Setsubun, i giorni di transizione considerati i più importanti dell’anno. Le celebrazioni, che cadono di 23 settembre, sono dedicate alla nuova stagione, ai raccolti e ai buon auspici, ma anche a tutte le persone che non ci sono più.

In tutto il Paese, infatti, le persone fanno visita ai propri defunti portando loro in dono cibo e fiori. Poi la tradizione si conclude con lunghe passeggiate tra le foglie d’acero che si preparano a cambiare colore e che anticipano la meravigliosa tradizione della caccia ai colori autunnali.

In questo stesso periodo, in Giappone, si celebra anche lo Tsukimi, la festa dedicata all’osservazione della Luna. Una tradizione antichissima, questa, che secondo gli esperti affonda le sue origini nel festival autunnale che si tiene in Cina ogni anno, e che da questo è stato ispirato e influenzato.

Durante lo Tsukimi i cittadini si riuniscono per celebrare la Luna con cibo tradizionale e passeggiate al chiaro della Luna, visita ai santuari e osservazione delle bellezze naturali.

L’Equinozio in Lituania

Organizzare un viaggio in Lituania, in questo periodo, ci consente di prendere parte a una tradizione davvero straordinaria che si celebra ogni anno a Vilnius. Nella capitale, infatti, centinaia di candele illuminano il fiume Neris per dare il benvenuto all’autunno. Nel resto della città, invece, si snodano diversi mercatini locali che espongono sui banchi gli ultimi frutti del raccolto.

Machu Picchu: il luogo dove il sole è legato

Esiste un luogo nelle Ande peruviane che da sempre attira viaggiatori da tutto il mondo per il suo fascino e il suo mistero. Stiamo parlando di Machu Picchu, l’incredibile fortezza del Perù. È qui che esiste la pietra intihuatana che nella lingua quechua vuol dire luogo dove il sole è legato. Gli esperti ritengono che questa pietra abbia funzionato da osservatorio dell’anno solare che poteva definire l’arrivo dei solstizi e degli equinozi.

E in effetti è proprio qui che si recano miglia di persone durante l’equinozio d’autunno, per ammirare la proiezione dei raggi del sole sulla pietra che, proprio in questa occasione, annulla ogni ombra.

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Caraibi Viaggi viaggiare Wanderlust

Sognando i Caraibi: qual è il momento migliore per andare?

Se è vero che ogni destinazione di viaggio è una scoperta destinata a regalarci sempre emozioni uniche e ricordi indelebili, è vero anche che esistono luoghi che possono esaudire quelli che sono, probabilmente, i desideri di quasi tutti i viaggiatori. I Caraibi sono tra questi.

Perché ammettiamolo, chi non ha mai sognato di vivere un’avventura di lusso in un paradiso terrestre? Un’esperienza di riposo e relax incorniciata da uno dei paesaggi più belli del mondo, tra acque turchesi e cristalline, spiagge bianche e dorate, palme e natura incontaminata.

Un vacanza che ha come destinazione i Caraibi è davvero un’esperienza che dovremmo vivere tutti, almeno una volta nella vita. Ma prima di organizzare questo viaggio tanto agognato scopriamo insieme qual è il periodo migliore per andare.

Sognando i Caraibi: la pianificazione del viaggio

Non abbiamo bisogno di elencare tutti i motivi per raggiungere i Caraibi, per organizzare quella che si prepara a diventare una meravigliosa fuga dalla realtà che tutti ci meritiamo. Quello che invece vogliamo fare oggi, insieme a voi, è pianificare il miglior viaggio di sempre, quello destinato a farvi vivere un’esperienza da sogno tra tutti quei territori bagnati dal mare più bello del mondo.

La prima cosa da fare, quando si pianifica un viaggio verso i Caraibi, è scegliere la destinazione da raggiungere. Sognate di vivere emozioni forti e mozzafiato oppure preferite una vacanza all’insegna del relax assoluto?

Le Bahamas, per esempio, sono perfette per tutti gli amanti del mare. L’oceano, che è assoluto protagonista di questo incredibile arcipelago, ospita quella che è una delle più grandi barriere coralline del mondo intero trasformando questo territorio in un vero e proprio paradiso per lo snorkeling e il diving.

Se è una vacanza all’insegna del dolce far niente, quella che sognate di vivere, allora Martinica è il posto giusto per voi. L’isola di origini vulcaniche offre un paesaggio variegato e mozzafiato che alterna chilometriche spiagge paradisiache a lussureggianti foreste tropicali, un eden senza tempo all’interno del quale perdersi e immergersi.

Si aggiungono poi alle proposte le Grandi Antille, che comprendono Cuba, Hispaniola, Giamaica e Porto Rico, destinazioni perfette per chi vuole immergersi in culture e tradizioni straordinarie incorniciate dalla grande bellezza dei paesaggi.

Insomma, ogni isola è un sogno da realizzare. Vi basterà solo scegliere quella che più si adatta alle vostre personali esigenze e prenotare il viaggio nel periodo giusto.

Caraibi: quando partire

Se avete deciso di raggiungere uno dei paradisi terrestri bagnati dal Mar dei Caraibi, non vi resta solo che organizzare il viaggio nei mesi giusti. Il clima di questa vasta regione geografica è principalmente tropicale con un clima che sfiora i 30 gradi durante tutto l’anno. Anche se le giornate sono prevalentemente soleggiate, ci sono alcuni periodi le precipitazioni sono più frequenti.

Per evitare le piogge, quindi, il periodo migliore per raggiungere i Caraibi è quello che va da dicembre a fine aprile. Durante questi mesi, a cavallo tra inverno e primavera, le temperature sono miti e le precipitazioni sono molto scarse. Al contrario, invece, durante l’estate il clima è umido e le piogge frequenti.

Raggiungere i Caraibi in inverno e in primavera, quindi, è davvero un’ottima idea. Non solo perché così possiamo sfuggire alle fredde temperature del nostro Paese, rifugiandoci tra il calore di un paradiso terrestre, ma anche perché tra febbraio e marzo è possibile assistere ai festeggiamenti di Carnevale che sono coloratissimi e vivaci.

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In questo piccolo villaggio puoi dormire in una libreria

Le esperienze di viaggio, quelle che ci permettono di costruire ricordi indelebili, passano anche per gli alloggi, sopratutto quando questi sembrano riuscire a esaudire quelli che sono i desideri di tutti gli avventurieri.

Chi sogna di vivere a stretto contatto con la natura, e recuperare con lei un rapporto primordiale, per esempio, può trascorrere il suo tempo nei lodge immersi nella foresta e nelle case sugli alberi, così come chi è appassionato di cartoni animati può prenotare una stanza nei numerosi hotel a tema che si snodano nel mondo. Ma questi sono solo alcuni degli alloggi straordinari che possiamo trovare, e prenotare, in giro per il globo.

In Scozia, per esempio, c’è quello che possiamo definire il paradiso di tutti gli appassionati della lettura. Si tratta di una libreria all’interno della quale si può leggere, acquistare libri e soprattutto dormire. Benvenuti a The Open Book.

Wigtown: dormire in una libreria in Scozia

Ci troviamo sulla costa sud-occidentale della Scozia, in una deliziosa cittadina incastonata in un’insenatura del Mare d’Irlanda. Il suo nome è Wigtown, ed è qui che si può vivere un’esperienza di viaggio al di fuori dell’ordinario.

Abitata da appena 900 persone, Wigtown è conosciuta come la città del libro della Scozia, perché numerose sono le librerie che si snodano su tutto il territorio. Si contano sicuramente più libri che abitanti, e questo è uno dei motivi per cui i viaggiatori di tutto il mondo, appassionati di lettura, scelgono di trascorrere qui vacanze a ritmo slow.

Ma c’è una nuova esperienza che arricchisce quella che sembra un’avventura all’insegna del sapere, della conoscenza e della curiosità, ed è quella che permette di dormire tra il profumo della carta stampata e l’inchiostro delle parole. Perché è qui che la libreria The Open Book è stata trasformata in parte in un bed and breakfast.

The Open Book: la libreria che diventa un bed and breakfast

Ribattezzata Scotland’s National Book Town, la cittadina di Wigtown ospita dieci incredibili librerie all’interno delle quali è possibile perdersi e immergersi tra tantissimi testi, ma solo una permette di dormire immersi tra i libri.

Il suo nome è The Open Book ed è l’alloggio straordinario che consente a tutti i viaggiatori di vivere una vacanza alternativa e diversa dalle solite. La stanza messa a disposizione degli ospiti è stata ricavata in uno spazio al secondo piano della piccola libreria e può ospitare un massimo di due persone.

L’alloggio è prenotabile su Airbnb, tuttavia gli host e i gestori scelgono di affittare lo spazio solo durante alcuni periodi dell’anno. La libreria, invece, è sempre aperta e pronta ad accogliere tutti gli avventurieri che giungono fino in Scozia.

Il prezzo è di circa 40 euro a notte, ma l’esperienza offerta da The Open Book non si limita al solo pernottamento. Agli ospiti dell’inedito bed and breakfast, infatti, è richiesto di collaborare attivamente nella gestione della libreria. I viaggiatori saranno chiamati a indossare i panni di libraio per tutta la durata del soggiorno, accogliendo gli altri visitatori e consigliando le letture migliori.

Ma non è tutto perché gli ospiti potranno anche organizzare eventi all’interno dello spazio della libreria come letture, degustazioni e dibattiti.

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Viaggi Wanderlust

Se sei un amante della moda questi sono gli alloggi perfetti per te

I viaggi che intraprendiamo, giorno dopo giorno, sono sempre più influenzati dall’esigenza personale di vivere esperienze uniche e indelebili. E sono proprio queste a spingerci a organizzare avventure, vicine o lontane, destinate a farci innamorare del mondo che abitiamo e delle sue meraviglie.

Ma il turismo esperienziale che tanto andiamo cercando, non passa più solo per la scelta della destinazione, ma anche e soprattutto per gli alloggi. Oltre alle più tradizionali strutture ricettive, infatti, possiamo scegliere di pernottare all’interno di edifici capaci di definire il nostro stesso viaggio. Ne sono un esempio le case sugli alberi, i lodge nella foresta, le suite sottomarine e poi, ancora, le case dalle forme bizzarre e favolistiche.

Ma se è la vista il senso che più desiderate appagare durante una vacanza in giro per il mondo, allora non potete perdervi questi alloggi incredibili prenotabili su Airbnb e destinati proprio agli amanti del design e del fashion.

Dimmi che stile sei e ti dirò quale alloggio prenotare

Dimmi che stile sei e ti dirò quale alloggio prenotare: è un po’ questa la scommessa di Airbnb che in occasione del fashion month, e del susseguirsi delle varie settimane della moda in giro per il mondo, ha stilato una lista delle migliori soluzioni di soggiorno dove lo stile è assoluto protagonista.

C’è un po’ di tutto: dalla casa minimal, a quella dall’arredamento vintage, passando per lo stile pop e quello super glamour. Tra le tante proposte di Airbnb ne abbiamo selezionate alcune da prenotare adesso per un viaggio indimenticabile all’insegna della bellezza, della moda e del design.

Per vivere un’avventura a vostra immagine e somiglianza non avrete bisogno di andare dall’altra parte del mondo perché tra gli alloggi fashion proposti da Airbnb ce ne sono due che si trovano in Italia. Ecco i nostri preferiti.

Una casa “pop” in provincia di Lecce

Se è un’esperienza all’insegna dei colori e dello stile, che volete vivere, allora c’è solo un alloggio che dovete prenotare, ed è la casa pop situata in provincia di Lecce. Ci troviamo a Casamassella, l’unica frazione del comune di Uggiano la Chiesa, un luogo abitato da meno di 1000 persone dove vivere una vacanza a ritmo slow.

Questo appartamento in stile Pop Art è caratterizzato da tutta una serie di elementi d’arredo giocosi e colorati scelti e creati da artigiani salentini e giovani artisti. Impossibile non scattarsi un selfie all’interno di questa dimora.

Casa pop, Casamassella. Lecce

Fonte: Airbnb Press Room

Casa pop, Casamassella. Lecce

Lo chalet “vintage” nel Canton Vallese

Se è un’esperienza di altri tempi che vorreste vivere, lo chalet nel Canton Vallese (che vedete nella foto di apertura) esaudirà tutti i vostri desideri. Situato appena fuori dal villaggio svizzero di Martisberg, un abitato solitario e silenzioso dove vivono appena 19 anime, questo alloggio straordinario rappresenta tutto ciò che gli amanti dello stile vintage possono desiderare.

L’ambiente caldo e accogliente, con gli arredamenti d’epoca, fa da sfondo a un’esperienza di viaggio all’insegna del relax e della natura. Completa l’avventura la vicinanza dell’alloggio al comprensorio sciistico di Aletsch Arena.

La casa glam nel cuore di Roma

Divani e sedie in velluto, pattern geometrici ispirati all’iconico design Versace e tantissimo oro: è questa la vacanza di lusso che tutti desideriamo fare almeno una volta nella vita. Un’esperienza che passa per lo splendido alloggio in stile glamour situato nel cuore della capitale.

A pochi passi da Piazza di Spagna, sulla cima di Trinità dei Monti, questo alloggio extra lusso garantisce un pernottamento unico. Completa l’offerta anche una jacuzzi emozionale.

Casa Glam, Piazza di Spagna. Roma

Fonte: Airbnb Press Room

Casa Glam, Piazza di Spagna. Roma