Categorie
Alsazia Borghi itinerari culturali turismo enogastronomico Viaggi viaggiare vini

Eguisheim, il più bel villaggio della Francia è in Alsazia

Eguisheim è un piccolo borgo francese che conta poco più di 1500 abitanti che si trova in Alsazia, nel Nord Ovest della Francia, a pochi chilometri dalla più famosa Colmar, una cittadina di 70mila abitanti tra le mete più visitate della regione. Il villaggio di Eguisheim è considerato uno dei più affascinanti della Francia ed è infatti stato spesso premiato come il “più bel villaggio della Francia”, per via dell’incanto che suscita nei visitatori con le sue case a graticcio, le stradine acciottolate e l’atmosfera fiabesca che lo caratterizza. Se vi trovate a visitare l’Alsazia, dedicare una giornata a esplorare Eguisheim vi regalerà un’esperienza indimenticabile, tra storia, architettura e sapori locali.

Oltre a essere inserito nella lista dei borghi più belli di Francia, però, Eguisheim ha ottenuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Molti sono legati al vino prodotto nei vigneti sulle colline circostanti e alle sue coltivazioni di fiori che non mancano mai alle finestre delle case a graticcio. Poiché Eguisheim è molto piccolo, il turista ha l’impressione di essere entrato in un parco a tema. Invece non è così: si tratta di un vero e proprio villaggio abitato da vere persone e non da folletti e fatine.

Cosa vedere in un giorno a Eguisheim

Passeggiare per le vie del villaggio in Francia vi farà sentire come se foste tornati indietro nel tempo. Le case color pastello, decorate con fiori, sono un tratto distintivo di Eguisheim. Il villaggio ha una struttura circolare unica, e percorrere la sua via principale, Rue des Remparts, vi condurrà in un percorso ad anello attorno alle mura medievali. Uno dei luoghi da non perdere è sicuramente la Piazza del Castello, dove si erge la fontana centrale e la suggestiva chiesa di San Pietro e Paolo. Qui potrete ammirare anche la statua di papa Leone IX, nativo proprio di Eguisheim: questa piazza è il cuore della città vecchia, passeggiando a piedi si possono ammirare belle case rinascimentali e il Castello dei Conti di Eguisheim dove nacque Papa Leone IX. La fontana di papa Leone IX, tra l’altro, è una delle più grandi dell’Alsazia.

Fonte: iStock

La fontana di Papa Leone IX a Eguisheim

Un altro punto di interesse è, come sopracitato, il castello dei Conti d’Eguisheim. Nel Medioevo la necessità di difendersi ha reso fondamentale la costruzione di una cinta muraria a doppia parete attorno al villaggio e al suo castello. Oggi, invece, il castello è circondato da un recinto ottagonale del XIII secolo. Le stanze, invece, sono utilizzate per mostre ed eventi.

La cappella è stata costruita sul sito del vecchio mastio del castello, in stile neoromanico. Dalla metà del XVI secolo molte case sono state costruite appoggiate contro queste alte pareti difensive poste attorno al castello, così che la città appare un anello di case antiche, quasi tutte con il telaio di legno. Pur essendo in parte in rovina, le torri del castello sono ancora imponenti e raccontano la lunga storia di questo luogo, che affonda le radici nel Medioevo.

La chiesa principale si trova nel centro storico di Eguisheim, all’interno delle mura della città. Al suo interno si può ammirare il vecchio portico, con quattro colonne scolpite e un bellissimo timpano. Il portale ospita una scultura di legno policromo d’eccezionale bellezza, chiamata “la Vergine che s’apre”, risalente al XIV secolo e unico esempio di questo tipo in Alsazia.

Salendo verso la parte alta del borgo, potrete godere di una vista panoramica sulla campagna alsaziana, ricca di vigneti e dolci colline. Eguisheim, infatti, si trova al centro della Strada dei Vini d’Alsazia, una delle più celebri regioni vinicole della Francia. Durante la vostra visita, non potete rinunciare a una sosta in una delle tante cantine del villaggio, dove potrete degustare i famosi vini alsaziani, come il Gewürztraminer e il Riesling. Molte di queste cantine si trovano in edifici storici che contribuiscono al fascino del borgo.

Le feste da non perdere a Eguisheim

Oltre alla bellezza architettonica e paesaggistica, Eguisheim è anche un villaggio che vive delle sue tradizioni. Infatti, tre volte l’anno il villaggio alsaziano diventa ancora più pittoresco in occasione delle feste. L’ultimo fine settimana di agosto si svolge la festa del vino per cui Eguisheim è famosa: è la festa più antica di tutta l’Alsazia. A settembre si svolge il festival dei sapori musicali, un connubio di musica e vino. A dicembre l’appuntamento è con il mercatino di Natale, che rende ancora più magico questo villeggio delle favole. In tutte queste tre occasioni, le stradine di Eguisheim si riempiono di bancarelle, musica e profumi che raccontano la storia e la cultura dell’Alsazia. Gli artigiani locali espongono le loro creazioni e potrete trovare prodotti tipici della zona, come i famosi bretzel o i biscotti alsaziani, da portare con voi come ricordo.

Eguisheim, piazza

Fonte: iStock

La piazza principale di Eguisheim

Al termine della vostra visita, prendetevi un momento per rilassarvi in uno dei tanti caffè che punteggiano il villaggio. Qui potrete assaporare una fetta di kougelhopf, un dolce tipico alsaziano, mentre vi godete la tranquillità di questo angolo di paradiso fiabesco. Se amate l’arte e la fotografia, Eguisheim offre innumerevoli scorci da catturare: le sue stradine deliziose, le facciate delle case che sembrano uscite da una fiaba, le finestre adornate di fiori e le antiche insegne delle botteghe saranno lo scenario perfetto per ricordi indimenticabili da immortalare per sempre.

Categorie
Notizie Piemonte tradizioni turismo enogastronomico Viaggi vini

In Piemonte parte il Treno della Vendemmia, l’itinerario

Parte il 22 settembre il treno storico con la locomotiva a vapore che porta i viaggiatori alla scoperta del territorio della Val Sesia, in Piemonte, dei suoi vigneti e della centenaria tradizione delle vendemmia.

Cosa comprende il viaggio

I partecipanti vivranno un’intera giornata all’aria aperta, con una passeggiata tra i vigneti su un percorso in parte asfaltato e in parte sterrato (è disponibile un servizio navetta per chi avesse difficoltà, con obbligo di segnalarlo in fase di prenotazione), un pranzo del contadino in collina a base di prodotti tipici, la pigiatura dell’uva, la visita a chiese e ad altri palazzi del paese di Sizzano, situato ai piedi di 12 colline degradanti verso il fiume Sesia, che ospita l’evento “Benvenuta vendemmia”.

In caso di pioggia, in sostituzione della vendemmia turistica, è prevista una visita in cantina,  pranzo e pigiatura delle uve sotto una struttura al riparo dalle intemperie. Non mancherà un banco di assaggi dei vini DOC delle colline novaresi tra cui il Sizzano, che quest’anno è stato insignito del titolo di “Città Europea del Vino”, vino le cui lodi sono state tessute anche da Camillo Benso Conte di Cavour.

Treno della Vendemmia: info utili

Il treno, composto da una locomotiva a vapore e carrozze d’epoca “Corbellini”, parte da Novara alle 9.40 per arrivare a Sizzano alle 10.29 dove si ha l’opportunità di trascorrere una bellissima giornata in vigna in compagnia di tutta la famiglia. Il ritorno a bordo del treno storico è previsto per le 17.33 con arrivo a Novara alle 18.25. L’esperienza costa 60 euro pe gli adulti e 30 per i bambini dai 4 ai 12 anni. Gratis per i bambini sotto i 4 anni (senza garanzia del posto a sedere e senza pranzo). Chi lo desidera, può portare gratuitamente la propria bicicletta sistemandola nell’apposito bagagliaio attrezzato.

Il Treno della Vendemmia percorre la Ferrovia della Valsesia, nel cuore di una delle valli più verdi d’Italia, dominata dal massiccio del Monte Rosa. Questa linea ferroviaria, aperta alla fine dell’800, contribuì allo sviluppo sociale, economico e culturale di tutti i territori attraversati dalla ferrovia dall’alto novarese fino alla Val Sesia.

Categorie
Notizie Sagre turismo enogastronomico Viaggi vini

Le sagre dell’uva e del vino in Italia

L’Italia, si sa, è un Paese dove il vino è buono, altroché: i nostri vigneti, da Nord a Sud, sono rinomati in tutto il mondo per le eccellenze che produciamo ed esportiamo internazionalmente, dal Barolo al Chianti, dall’Amarone al Franciacorta (ma la scuderia italiana ha molti altri cavalli di battaglia!).

Ecco perché, ovviamente, nel Paese sono numerose le sagre enogastronomiche che hanno per protagonista proprio il vino, nettare degli dei: soprattutto, da citare, nel periodo autunnale che è quello appena successivo alla vendemmia. Ecco alcune delle sagre dedicate al vino più belle e da non perdere in Italia da settembre a novembre.

Alla scoperta delle cantine di Morbegno

Le strette stradine della splendida Morbegno (Sondrio) si animano tra la fontana di piazzetta Marconi e la via San Marco, per regalarvi un’immersione nei sapori della Valtellina, alla scoperta delle cantine più suggestive della zona. Si tratta infatti di un evento esclusivo: Morbegno in Cantina porterà i visitatori a scoprire le cantine sotterranee tradizionali, prima di sorseggiare un calice presso i verdi giardini del settecentesco Palazzo Malacrida. Vi abbiamo convinto? L’evento in provincia di Sondrio a Morbegno vi aspetta nei weekend del 28 e 29 settembre, 5 e 6 ottobre e 12 e 13 ottobre.

Gustando un Vermouth ad Asti

Originario della fine dell’Ottocento e nato a Torino, il Vermouth vi dà appuntamento il prossimo martedì 10 e mercoledì 11 settembre ad Asti con l’evento “L’Ora del Vermouth®”. Si tratta di un’occasione per celebrare questo protagonista indiscusso dell’aperitivo italiano, che prevederà una serie di eventi e talk dedicati a temi attuali del panorama politico ed economico italiano, nonché la presenza di vari ospiti (tra cui alcuni autori che presenteranno le loro ultime uscite letterarie) e, naturalmente, tema centrale sarà il mondo enologico del territorio di Asti.

La Festa dell’Uva di Cerreto d’Esi a Camerano

Dal 14 al 17 settembre a Camerano (Ancona), il vino sarà celebrato ancora una volta, come da trent’anni a questa parte, con una sagra in cui i partecipanti potranno deliziare il loro palato con le prelibatezze tipiche marchigiane e le migliori etichette vinicole del territorio. Alla Festa dell’Uva di Cerreto d’Esi a Camerano sarà anche possibile visitare le grotte sotterranee di Camerano e partecipare alla sorprendente (e divertente) pigiatura dell’uva.

Barbera d’Asti Wine Festival 

Primissima edizione per questo evento nel cuore del Monferrato: il Barbera d’Asti Wine Festival si terrà dal 6 al 15 settembre, con un programma volto alla celebrazione dei vini di eccellenza del territorio che prevederà anche incontri a tema culturale e artistico.

Protagonista di questi giorni sarà comunque la tradizione vinicola locale: nel corso di questo speciale festival dedicato al Barbera d’Asti, gli ospiti potranno anche intrattenersi con momenti musicali e degustazioni guidate.

La Festa in Cantina a Santo Stefano Belbo

Ogni weekend del mese di settembre, la tradizione della vendemmia prende vita alla Cascina Fontanette per La Festa in Cantina: in provincia di Cuneo, a Santo Stefano Belbo i partecipanti all’evento potranno intrattenersi tra diverse attività didattiche, degustazioni di vini locali e piatti tipici. Inoltre, sarà anche possibile guardare più da vicino le fasi della produzione vinicola sperimentando quella della pigiatura, o prendendo parte a una visita guidata in cantina e nelle vigne. A seguire, dulcis in fundo, un pranzo o una cena a base di vino e piatti tradizionali.

Cantine aperte a Varignana

In provincia di Bologna, proprio tra le verdi colline bolognesi, il 15 settembre, per celebrare la vendemmia, sarà possibile immergersi nella natura locale e scoprire la tradizione dei vini Palazzo di Varignana. Durante questa domenica, i partecipanti assisteranno al ciclo produttivo del vino, a partire dalla fase di raccolta dell’uva fino alla degustazione del prodotto in calice.

Inoltre, sia grandi che piccini potranno mettere le mani in vigna, guidati dai più esperti vignaioli.

Festival Franciacorta in Cantina

In provincia di Brescia, torna il Festival Franciacorta in Cantina: nei giorni del 13, 14 e 15 settembre, le cantine del territorio accoglieranno i visitatori per degustazioni enogastromiche e altre attività outdoor. Sarà infatti possibile fare passeggiate al tramonto tra le vigne, anche in compagnia dei fedeli amici a quattro zampe, nonché fare tour a galoppo o in bicicletta. Su sito ufficiale franciacorta.wine è possibile consultare l’elenco completo delle cantine aderenti al festival.

Franciacorta, calici

Fonte: iStock

Un brindisi tra le vigne della Franciacorta

Weekend tra le vigne a Casa Valdo a Conegliano Valdobbiadene

Cantina Valdo è una delle cantine che hanno letteralmente fatto la storia del Prosecco Superiore, posta proprio tar quelle colline ormai Patrimonio Unesco: nel cuore del territorio di Conegliano Valdobbiadene, vi aspetta un emozionante e intrigante weekend d’autunno a spasso tra le vigne.

La cantina Casa Valdo, infatti, accoglie i visitatori all’interno di un suggestivo podere restaurato, originario dell’Ottocento dove sembra che addirittura vi soggiornò lo stesso Napoleone. Casa Valdo si occupa dal 1926 alla produzione di spumanti e del Prosecco Superiore di Valdobbiadene.

In questa accogliente e romantica country house, i viaggiatori possono soggiornare in una delle sei camere con vista esclusiva sugli storici vigneti del Prosecco, nonché intrattenersi prendendo parte ai vari eventi organizzati in autunno nella zona, tra cui il Prosecco Cycling e il Valdobbiadene Jazz.

Categorie
Idee di Viaggio Neive Piemonte turismo enogastronomico vacanza natura Viaggi vini

Da Barbaresco a Neive, a spasso tra i vigneti Patrimonio Mondiale dell’Umanità

Gli splendidi paesaggi vitivinicoli del Piemonte, inseriti nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità dall’UNESCO, offrono numerosi itinerari per gli amanti della natura e del buon vino. Sono, in particolar modo, le colline del Barbaresco a regalare una vera e propria full immersion tra i vigneti, alla scoperta di due borghi incredibilmente belli che sorgono nel cuore di una terra baciata dal sole e ricca di fertili distese. Ecco la meravigliosa camminata tra Barbaresco e Neive, un viaggio assolutamente da non perdere.

Le colline del Barbaresco, una meraviglia

Il Piemonte è una terra fertile, che la coltivazione di numerosi vitigni ha reso celebre in tutto il mondo: le sue colline, distribuite tra Langhe, Roero e Monferrato, hanno fatto di questa regione un prezioso tesoro che oggi viene riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’UNESCO. Sono ben 6 le aree appartenenti al sito, tra cui quella delle colline del Barbaresco. Comprendente solo due comuni (quello di Barbaresco e quello di Neive), è adagiata lungo la riva destra del fiume Tanaro, su cui i vigneti si affacciano rigogliosi.

Qui si produce un vitigno di altissima qualità, il pregiato Barbaresco: è un rosso a lungo invecchiamento, dal sapore intenso e robusto, con sentori floreali, di noce moscata e di nocciola tostata – un’altra specialità tipica di questa regione. Il paesaggio è poi uno dei più spettacolari del Piemonte, con lunghi filari che risplendono sotto il sole e zone boscose dove perdersi nella natura. Gli appassionati di trekking possono approfittare di questi luoghi meravigliosi per percorrere la Strada Romantica, ben 130 km di camminata tra i vigneti con 11 tappe per scoprire le specialità (sia naturali che culturali) del posto.

L’itinerario tra Barbaresco e Neive

Ma le colline del Barbaresco, in particolare, offrono un breve trekking adatto proprio a tutti, per immergersi nel panorama magnificente di queste terre così rigogliose. Si tratta dell’itinerario che collega i paesi di Barbaresco e Neive, parte di un percorso ad anello ben più lungo – la Bar to Bar (Barbaresco – Barolo) – che si snoda tra i paesaggi delle Langhe e del Roero. Il sentiero cicloescursionistico offre la possibilità di fare trekking o di godersi una bella pedalata nella natura, andando alla scoperta di due borghi incantevoli e dei loro dintorni.

Si parte proprio dal centro storico di Barbaresco, che conserva ancora il suo tipico impianto urbanistico medievale. All’interno della chiesa barocca di San Donato (ormai da tempo sconsacrata), si può visitare l’Enoteca Regionale del Barbaresco, ottimo punto di inizio per questo viaggio tra i vigneti. Esplorato il borgo, con la sua splendida torre medievale che offre una vista spettacolare sulle colline, ecco che ci si può lasciare alle spalle l’abitato e ci si dirige proprio nel bel mezzo dei filari, affrontando una stradina sterrata che si immerge tra vigneti, rose, ciliegi, pioppi e noccioli.

Il percorso continua in questo panorama da sogno, con piccoli dislivelli e lievi difficoltà che sono affrontabili anche con bimbi piccini – un’ottima idea, dunque, per un’escursione autunnale o primaverile in famiglia. Una volta tornati lungo la strada asfaltata, basta seguire le indicazioni per arrivare a Neive, il cui centro storico è un coacervo di viuzze concentriche che conducono alla Torre dell’Orologio. Meritano una visita gli antichi palazzi nobiliari che si affacciano lungo le stradine del paese, un prezioso tesoro architettonico che custodisce un legame profondo con la tradizione vitivinicola piemontese (ad esempio tra le cantine ancora intatte che celano nei sotterranei).

Categorie
Africa Idee di Viaggio panorami Sudafrica turismo enogastronomico Viaggi viaggiare vini

Stellenbosch, sulla Strada del Vino in Sudafrica: un gioiello pittoresco

Il tuo prossimo viaggio è in Sudafrica? A circa 50 km da Cape Town, puoi scoprire la Capitale del Vino: stiamo parlando di Stellenbosch, un gioiello pittoresco nel cuore delle Winelands, zona che si caratterizza per la produzione dei vini sudafricani e che è molto amata dai turisti per il paesaggio pittoresco. Cosa vedere nel cuore enologico del Sudafrica, dove la tradizione vinicola consente di degustare degli ottimi vini?

Stellenbosch, cosa sapere prima di prenotare il viaggio

Fondata nel 1679, esattamente sulle sponde dell’Eerste River, il territorio è conosciuto a livello internazionale proprio per la presenza delle aziende vinicole, dei caffè all’aperto, dei ristoranti dove si possono gustare vini di qualità. Secondo insediamento del Sudafrica, è stato Simon van der Steel a dare il nome a Stellenbosch, l’ex governatore del Capo. E oggi è il posto perfetto dove ritagliarsi un weekend da sogno.

La Strada del Vino in Sudafrica è un itinerario ricco, dove puoi fermarti in una delle tante farm, pronte a offrirti prodotti tipici e, ovviamente, una degustazione di vini del territorio. In appena 43 minuti di auto da Cape Town (dove consigliamo di visitare Waterfront), arricchisci il tuo itinerario con tante cose da vedere (e da fare).

Cosa vedere e cosa fare a Stellenbosch

Non solo vini: è vero che qui si viene per staccare la spina dalla frenesia della città, ma la degustazione non è l’unica attività del luogo. C’è il Museo di Stellenbosch per fermare le lancette e fare un tuffo indietro nel tempo, alla scoperta dello stile di vita di un tempo, degli inizi di questa cittadina. Ad attenderti trovi un giardino botanico, l’Old Lutheran Church, ovvero una chiesa in stile olandese, e la possibilità di vivere gli itinerari nei dintorni in bicicletta.

La vita quotidiana è lenta, mai frenetica: percorri la Wine Route, fermati nelle aziende vinicole, scopri cantine e degustazioni, come Chenin Blanc, Sauvignon Blanc, Cabernet Sauvignon, Pinotage e molto altro. In bicicletta, è possibile vivere i sentieri lungo i vigneti, oppure con la jeep, che di solito viene usata per i safari. Da non perdere la possibilità di vivere un’esperienza immersi nella natura con un picnic gourmet, sempre a base di prodotti tipici del Sudafrica e dell’immancabile vino.

Le escursioni da fare in giornata a Stellenbosch sono molteplici, magari verso la Garden Route. L’architettura della località, che è di origine olandese, come il suo fondatore, si rifà proprio sullo stile coloniale olandese, quindi puoi ammirare, in giro per le zone, case bianche e tetti di paglia: non perderti la Stellenbosch University, uno dei centri universitari più importanti del Paese.

Per scoprire davvero come vivono le persone a Stellenbosch, basta fare un salto al Dorp Museum, che spiega l’incedere del tempo in questa magnifica località. A 17 minuti in auto, invece, segna nel tuo itinerario una visita al Butterfly World, un parco tropicale in cui potrai ammirare tantissime farfalle libere, oltre a pipistrelli e un rettilario. Conosciuto con il nome di “Santuario per animali esotici”, è una struttura da non perdere per scoprire qualcosa di più sul luogo.

Categorie
Barolo Langhe Monferrato Notizie Piemonte turismo enogastronomico Viaggi vini

Parte l’Espresso Langhe-Monferrato, le informazioni sul treno turistico

Le Langhe e il Monferrato sono rinomate in tutto il mondo per la loro bellezza paesaggistica, i loro vigneti che si perdono a vista d’occhio verso l’orizzonte delle colline, gli antichi e affascinanti borghi medievali e la gastronomia di alta qualità, da leccarsi i baffi.

Insomma, questa regione dell’Italia nord-occidentale, nel cuore del Piemonte, è celebre internazionalmente e lo è soprattutto per i suoi vini pregiati, in particolare i rinomati Barolo e Barbaresco, prodotti dalle uve Nebbiolo. Oltre ai vini, però, qui si possono gustare specialità culinarie come il tartufo, i formaggi artigianali e i salumi tipici.

Il territorio di Langhe e Monferrato, inoltre, offre anche numerose attività da fare se si è in viaggio da queste parti, tra cui degustazioni in cantine prestigiose, corsi di cucina tradizionale e visite ai mercati locali. Per gli amanti della natura, la regione è ideale anche per escursioni a piedi o in bicicletta tra le colline, i vigneti e i frutteti, regalando panorami mozzafiato e un’atmosfera unica. Inoltre, i borghi medievali che punteggiano il territorio permettono di fare un vero e proprio viaggio nel tempo, con le loro stradine acciottolate, le torri storiche e le antiche chiese, creando un’esperienza autentica e affascinante per chiunque decida di visitare queste terre.

Se vi abbiamo già convinto a visitare questo territorio, vi diamo un motivo in più per farlo: in autunno avrà il via il progetto di Ferrovie dello Stato che porterà in attivo un treno express con partenza da Roma Termini per le Langhe e il Monferrato. Ecco i dettagli.

L’espresso Langhe-Monferrato da Roma Termini

Una novità del periodo autunnale è il lancio dell’Espresso Langhe-Monferrato: un treno notturno che collega Roma ad Alba con tappe a Nizza Monferrato e Asti. Le partenze da Roma Termini sono programmate ogni venerdì di ottobre e sabato 31 ottobre alle 19.57 con arrivo alle 10.35.

Il ritorno a Roma è previsto ogni domenica dal 6 al 27 ottobre e il 3 novembre alle 18.55 con arrivo alle 6.33. A bordo, il viaggiatore troverà un servizio bar/ristorante e carrozze letto con personale dedicato. Su tutti i treni Espressi di FS TTI c’è una carrozza bagagliaio per bagagli e attrezzatura sportiva. Con la tariffa “TTI Special” si può ottenere uno sconto del 50% sui biglietti acquistati entro 48 ore dalla partenza. I biglietti per l’Espresso Langhe-Monferrato sono disponibili sul sito web fstrenituristici.it e sui canali di vendita di Trenitalia.

Quali città visitare nelle Langhe e nel Monferrato

Il territorio delle Langhe e del Monferrato include diverse città e paesi di rilievo storico e culturale: Alba è famosa per il tartufo bianco e i suoi vini, mentre Asti è conosciuta per il vino spumante Asti e per il Palio, una manifestazione storica biennale. Barolo è celebre per il suo omonimo vino e il suggestivo paesaggio di vigneti circostanti. Bra è la città natale del movimento gastronomico Slow Food, nota per la sua gustosa salsiccia tipica. Nizza Monferrato è rinomata per i suoi vigneti e le colline che la circondano. Infine, Canelli è famosa per le sue cantine sotterranee, molte delle quali sono Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Categorie
Brescia eventi festival lago Lago D'iseo Notizie turismo enogastronomico Viaggi vini

Festival Franciacorta in Cantina 2024, con visite, degustazioni ed eventi esclusivi

Torna anche quest’anno l’attesissimo Festival Franciacorta in Cantina. Un programma ricco di visite guidate, degustazioni ed eventi esclusivi immersi nei panorami unici del territorio franciacortino, adagiato sulle colline moreniche ai piedi delle Alpi e affacciato allo splendido lago d’Iseo, nella provincia occidentale di Brescia. Un insieme di appuntamenti che richiamano appassionati di enologia, amanti del buon cibo e chiunque voglia trascorrere piacevoli momenti in un ambiente suggestivo tra colline ricoperte da vigneti, boschi rigogliosi, antichi borghi medievali, castelli e abbazie.

Anche nel 2024 c’è l’imbarazzo della scelta suoi luoghi e sugli eventi ai quali partecipare, per non mancare all’ormai celebre festival, giunto alla sua quattordicesima edizione. L’appuntamento è per il 13, 14 e 15 settembre, quando la vendemmia giunge al termine e si festeggiano i frutti di quel duro lavoro che darà vita a pregevoli bottiglie di vino realizzate con il metodo Franciacorta. Noi di SiViaggia abbiamo selezionato alcuni degli appuntamenti da non perdere quest’anno.

Cantine aperte in Franciacorta: degustazioni e visite guidate

Quello che va dal 13 al 15 settembre 2024 promette di essere un interessante weekend alla scoperta delle cantine lungo la Strada del Franciacorta, visitabili durante tutto l’anno, ma che per l’occasione indossano il loro vestito migliore.

Una costellazione di eventi animano i borghi e alcune delle cantine più rinomate d’Italia. A partire dalle più celebri Bellavista e Cà del Bosco (a Erbusco), che non rappresentano soltanto luoghi di produzione di eccellenze tra le “bollicine”, ma anche veri e propri musei ricchi di opere d’arte ispirate al mondo vitivinicolo e non solo. Ne sono un esempio, tra le varie installazioni, il “Cancello solare” di Arnaldo Pomodoro e l’opera “Il Peso del Tempo Sospeso” di Stefano Bombardieri: un rinoceronte a grandezza naturale appeso al soffitto dell’area vinificazione di Cà del Bosco. E così la visita in cantina si trasforma in un viaggio che unisce sapori, tradizioni e maestria all’arte e all’innovazione.

E l’arte è il perno anche della visita con degustazione della cantina Majolini (a Ome), che per l’occasione ospiterà giovani artisti che utilizzeranno le bottiglie di vino in formato magnum come tele per creare le loro opere d’arte, mentre si sorseggiano i vini più pregiati. Anche la cantina Montina (a Monticelli Brusati) propone visite guidate che si snodano tra i luoghi di vinificazione e la collezione d’arte contemporanea aziendale e pic-nic in vigna.

Non mancano le visite in cantina con degustazione di altre grandi protagoniste come Contadi Castaldi (ad Adro), che propone, tra i vari appuntamenti, l’evento “Wine it cool” per assaporare i suoi vini migliori tra le antiche gallerie che contengono il prezioso nettare degli dei.

Gli eventi imperdibili tra le vigne

Non sarebbe un festival tanto amato, quello che si svolge a settembre in Franciacorta, senza gli appuntamenti più particolari, che richiamano gli amanti della convivialità, degli aperitivi in musica e delle location più suggestive. Ecco allora che diverse cantine propongono party, pranzi e cene immersi in ambientazioni suggestive e panoramiche. Ne è un esempio la cantina Bersi Serlini (a Provaglio d’Iseo), che organizza un pic-nic tra le vigne che dalla collina guardano verso il panorama unico sull’incantevole Riserva Naturale Torbiere del Sebino, assaporando prodotti tipici abbinati a calici di bollicine. Anche Ferghettina (ad Adro) propone pic-nic tra i filari con menu completo e degustazione di vini Franciacorta dopo un’interessante visita in cantina.

Per un coinvolgimento ancor più profondo sono molti anche gli eventi in cui la musica fa da padrona, insieme al vino. La cantina Abrami Elisabetta (a Provaglio d’Iseo) propone una degustazione di vini e prodotti tipici accompagnata da piacevole musica jazz nella splendida cornice del suo vigneto, mentre tra gli eventi più attesi ci sono quelli di Contadi Castaldi, con il suo “Drink it cool” in terrazza con dj (in tutte e tre le date del Festival), e di San Cristoforo con la sua festa di apertura della tre giorni franciacortina con dj set, vino e buon cibo, il 13 settembre.

Una novità è l’evento “Corte dei Sapori & Silent aperichic”: un aperitivo negli spazi all’aperto di Bersi Serlini che si trasforma dalle 18:00 in un suggestivo silent party accompagnato da brindisi dei migliori vini della cantina e sfiziosità culinarie acquistabili dai vari operatori lì presenti.

Le esperienze più originali da non perdere

Immaginate di trovarvi senza Maps sul telefono immersi nelle verdeggianti colline tappezzate di filari e di dovervi orientare affidandovi esclusivamente al vostro intuito (o all’amica che non si perde mai nemmeno in auto). È ciò che prevede la “Caccia al Tesoro-Orienteering” organizzata per il 14 settembre dall’agriturismo e cantina La Fiorita (a Ome). Un gioco alla ricerca di lanterne nascoste tra i vigneti, muniti soltanto di una mappa cartacea, e guidati da indovinelli e simpatiche domande. I più ingegnosi e astuti riceveranno una sorpresa finale.

Ma gli eventi più originali ed esclusivi non finiscono qui. Bersi Serlini organizza appuntamenti nei quali i partecipanti potranno improvvisarsi mixologist per un giorno, provando a creare con le proprie mani un personale cocktail a base di Franciacorta, muniti di tutto il necessario e guidati da un esperto. Chi riuscirà a creare il cocktail più sorprendente?

C’è anche chi ha pensato ai bambini, in questa edizione del Festival Franciacorta: la cantina La Torre (a Torbiato) è pronta per il 14 e 15 settembre con il “Franciacorta Baby Festival”: uno spazio interamente dedicato ai bambini dai 5 ai 10 anni ideato per far vivere anche ai più piccoli le emozioni del Festival.

E chi vorrebbe trascorrere del tempo all’aria aperta con il proprio amico a quattro zampe, può partecipare alle passeggiate nei vigneti insieme agli educatori cinofili di Cani&Persone, che sapranno dare importanti suggerimenti sulla gestione quotidiana dei cani, per poi fare una visita alla cantina Turra (a Cologne) con una squisita degustazione finale.

Infine, chi vorrebbe provare l’emozione di salire su una mongolfiera e ammirare la Franciacorta dall’alto, il 14 e 15 settembre Aeronord mette a disposizione voli di circa 1 ora (a pagamento e da prenotare in anticipo) per un massimo di 4 persone, a bordo di colorati palloni aerostatici. Si parte all’alba e una volta rientrati vi aspetta una ricca colazione con prodotti tipici locali.

Come prenotare le visite in cantina e gli eventi

Sul sito ufficiale del Consorzio Franciacorta è presente l’elenco completo degli appuntamenti della prossima edizione 2024 del Festival. Per ciascun evento sono indicati i costi e le indicazioni da seguire per la prenotazione, che nella maggior parte dei casi andrà fatta contattando direttamente la struttura. In altre occasioni, invece, non sarà necessario prenotare e si potrà quindi accedere liberamente agli spazi comuni della cantina per sorseggiare un calice di bollicine in compagnia.

Come arrivare in Franciacorta

È possibile raggiungere la Franciacorta in auto, in treno oppure in aereo. Il mezzo migliore per esplorare il territorio è l’auto, poiché l’intera zona copre 20 comuni e un’area di quasi 300 km², partendo dalla città di Brescia e toccando la costa sud del lago d’Iseo, fino al confine con la provincia di Bergamo tracciata dal fiume Oglio. In auto si arriva quindi percorrendo l’autostrada A4 Milano-Venezia, uscendo ai caselli di Palazzolo, Rovato oppure Ospitaletto (in base alle località scelte per il vostro tour franciacortino). In alternativa, è possibile arrivare ai caselli di Chiari, Rovato o Travagliato, percorrendo la A35 Bre.Be.Mi.

In treno, si può salire su uno dei regionali appartenenti alla tratta Milano-Venezia o Milano-Bergamo-Venezia di Trenitalia, per scendere poi alle stazioni di Rovato, Coccaglio, Cologne oppure Palazzolo. In alternativa, si può viaggiare sulla linea Trenord Brescia-Rovato-Iseo-Edolo, scendendo alle stazioni di Bornato-Calino oppure di Iseo. Consigliamo di optare per il treno solo nel caso in cui l’evento a cui vorreste partecipare sia facilmente raggiungibile a piedi o in autobus partendo dalla stazione (tratte e orari sono consultabili sul sito ufficiale di Arriva Italia, cercando la zona Sebino-Franciacorta).

In aereo, il più vicino scalo è l’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio (a circa 35 km). Gli altri sono gli aeroporti di Verona (75 k), di Milano-Linate (80 km) e di Milano-Malpensa (110 km). In ogni aeroporto potrete quindi noleggiare un’auto per raggiungere le colline franciacortine e muoversi liberamente tra i borghi e le cantine scelte per il vostro tour all’insegna del buon vino e della convivialità.

Colline con vigneti in Franciacorta, provincia di Brescia

Fonte: iStock

Vigneti in Franciacorta, Brescia
Categorie
itinerari culturali Monferrato Notizie panorami Piemonte turismo enogastronomico Viaggi viaggiare vini

Il più bel viaggio da fare nel weekend a settembre è nel Monferrato

Italics, la prima rete istituzionale nata per riunire settantaquattro gallerie d’arte moderna e contemporanea attive sul territorio nazionale, ha scelto il Monferrato come location del suo progetto Panorama, alla sua quarta edizione. Una decisione che non stupisce considerando la bellezza di questa terra, contraddistinta da un paesaggio dolce composto da collineborghicastelli e vigneti. Ed è proprio in questo scenario che si terrà la mostra itinerante e diffusa che, coinvolgendo 15 sedi, 4 paesi, 63 artisti e 62 gallerie, ha l’obiettivo di mettere in relazione arte, architettura, antichità e contemporaneo con il territorio e le sue comunità.

Settembre diventa quindi il mese ideale per scoprire il Monferrato: situato tra Asti e Alessandria, rappresenta una meta turistica molto amata da chi desidera staccare la spina e scoprire un’area riconosciuta Patrimonio UNESCO che vanta un ricco patrimonio artistico, culturale e vinicolo. Ecco un assaggio del programma Panorama e cosa fare e vedere durante un weekend in questo territorio.

Panorama 2024: una mostra itinerante

A cura di Carlo Falciani, storico dell’arte, insegnante e curatore indipendente, la quarta edizione di Panorama trasformerà Monferrato in un museo a cielo aperto da scoprire con lentezza. Dal 4 all’8 settembre, i paesi di Camagna, Vignale, Montemagno e Castagnole ospiteranno un percorso espositivo pensato per riscoprire il paesaggio attraverso un viaggio artistico creato con le diverse opere e installazioni sparse per i borghi. Quello creato da Panorama, infatti, è un racconto inedito che unisce antico, moderno e contemporaneo nei luoghi più belli d’Italia.

Sono 15 le sedi scelte, dall’Ex Cottolengo al Palazzo Comunale di Camagna, da Palazzo Callori alla Chiesa dei Battuti a Vignale, dal Castello ai Voltoni Scalea Barocca a Montemagno all’Ex Asilo Regina Elena a Castagnole. In particolare, l’edizione di quest’anno si ispira ai principi de La civil conversazione, un testo scritto da Stefano Guazzo e pubblicato nel 1574, scelto perché mostra come alcune idee nate in Monferrato siano state fondamentali per l’Europa tra il Cinquecento e Seicento.

Weekend nel Monferrato a settembre: cosa vedere

All’itinerario artistico offerto da Panorama, potete aggiungere una visita alle altre zone del Monferrato, un paesaggio unico da scoprire sia a piedi che in bicicletta. Qui potete trascorrere un’intera giornata a spasso fra borghi e castelli: dalle architetture barocche di Casale Monferrato agli Infernot di Rosignano Monferrato, termine piemontese che fa riferimento a un luogo sotterraneo utilizzato come cantina. Per gli amanti dei castelli, invece, da non perdere sono sicuramente il Castello di Tagliolo, considerata una delle fortezze meglio conservate di tutto l’Alto Monferrato, il Castello Malaspina a Cremolino, quello di Razzano e il castello di Gabiano.

Infine, impossibile organizzare l’itinerario perfetto nel Monferrato senza regalarsi una degustazione dei suoi vini. Settembre, mese della vendemmia, è il periodo ideale per scoprire la cultura vinicola del territorio perché viene organizzata la Festa del Vino: un’occasione unica per scoprire gli 11 vitigni locali dai quali nascono i vini D.O.C. del Monferrato, apprezzati in tutto il mondo. A rendere questa esperienza ancora più speciale ci penserà la natura, che proprio in questo periodo farà spazio alle splendide tonalità dei paesaggi autunnali che in questo territorio si mostrano in tutta la loro bellezza.

Categorie
Alsazia Europa Francia Idee di Viaggio itinerari culturali tradizioni turismo enogastronomico vacanza natura Viaggi vini

Viaggio in Alsazia: Strasburgo, Colmar e la Strada dei Vini

L’Alsazia, piccola ma incantevole regione della Francia, è un territorio famoso per i suoi paesaggi pittoreschi ed i suoi affascinanti borghi antichi. La regione, situata al confine con Svizzera e Germania, lungo la sponda occidentale del Reno, è un vero e proprio paradiso per tutti gli amanti della natura e per chi cerca paesini da esplorare, che sembrano appena usciti dalle fiabe più famose. Con le sue vallate colorate, le sue colline ed i preziosi vitigni, dominata dai monti Vosgi, la regione dell’Alsazia è celebre per le sue due principali città più conosciute: Strasburgo e Colmar.

Questa regione è un mix unico di arte e storia, si tratta di una terra che, pur conservando le sue antiche tradizioni, accoglie al suo interno anche le influenze dei Paesi vicini, creando una regione senza eguali in Europa, per il suo mix di culture. Le case colorate a graticcio, conosciute con il nome di “colombages”, i suoi eccellenti vini e la ricca storia renderanno il viaggio in questa regione francese assolutamente indimenticabile.

Cosa vedere a Strasburgo

La città di Strasburgo è il capoluogo dell’Alsazia e sede del Parlamento Europeo e si trova al confine con la Germania, con una doppia influenza culturale, sia francese che tedesca, che le è valsa il soprannome di “città dalle due anime”. Strasburgo è una città in grado di affascinare i propri visitatori, provenienti da tutto il mondo, con il suo mix di modernità e tradizione.

Il centro storico e la Petite France

Il centro storico di Strasburgo è una zona completamente pedonale, che si affaccia sui canali che scorrono in città e lo rendono un luogo spettacolare da esplorare a piedi. Passeggiando tra le sue stradine, inoltre, si possono scoprire angoli davvero suggestivi, piazzette nascoste e viste mozzafiato sui canali. Un modo ancora più affascinante ed unico per scoprire la città è fare un giro in battello, ammirando i magnifici palazzi che incorniciano i corsi d’acqua, il giusto luogo per gli amanti della fotografia.

La Petite France è la parte più antica e pittoresca del centro storico ed è anche nota come il quartiere dei conciatori. Qui, tra case a graticcio colorate, si trova la famosa Maison de Tanneurs, uno degli edifici più antichi della città, oggi Patrimonio dell’Unesco. L’edificio originale a due piani presenta delle soffitte ventilate, che offrivano ai conciatori dell’epoca le condizioni ideali per la trasformazione del cuoio e l’essiccazione delle pelli.

La cattedrale di Notre Dame di Strasburgo e la sua piazza

C’è poi la Cattedrale di Notre Dame, uno dei monumenti più iconici della città di Strasburgo. Questa struttura venne definita da Victor Hugo come un “prodigio di grandezza e leggiadria”, ed è anche famosa per la sua guglia alta ben 142 metri, la facciata ornata da statue e le imponenti e colorate vetrate. All’interno si trova, inoltre, l’Orologio Astronomico, un capolavoro rinascimentale del sedicesimo secolo. L’Orologio attira soprattutto per il gioco dei meccanismi che, ogni giorno, a mezzo giorno e mezzo, si mettono in moto contemporaneamente, quando si possono vedere le diverse età della vita, che sfilano davanti alla morte. Più in alto, invece, sfilano davanti a Gesù gli apostoli, il cui passaggio è segnato dal canto e dal battito d’ali di un grande gallo.

Foto della città di Strasburgo all'alba con la cattedrale sullo sfondo

Fonte: iStock

Vista della città di Strasburgo, Francia

Durante il periodo natalizio, la Piazza della Cattedrale di Strasburgo, conosciuta anche come la capitale del Natale, si trasforma in un magico regno delle fiabe con i suoi mercatini natalizi, tra i più antichi d’Europa e conosciuti in tutto il mondo. In questa piazza è possibile trovare anche Maison Kammerzell, situata in Piazza della Cattedrale, una delle più antiche ed importanti case della città di Strasburgo, conosciuta anche per la sua facciata in legno, unica, decorata con diverse figure che rappresentano: I cinque sensi, I segni zodiacali, Scene sacre e profane I quattro stadi della vita.

Piazza della Repubblica nel quartiere tedesco

Piazza della Repubblica è una delle più importanti della città di Strasburgo ed è situata nel quartiere tedesco della città. Questa piazza è ricca di edifici amministrativi e culturali, tra cui il Palais du Rhin, il Palazzo della Giustizia ed il Teatro Nazionale di Strasburgo. Si tratta della piazza più grande di Strasburgo, un luogo ideale dove potere fare shopping e gustare un caffè in uno dei suoi numerosi locali.

Arte e cultura a Strasburgo

Per gli amanti di storia, cultura ed appassionati di arte, Strasburgo è una città che ha molto da offrire. Tra i musei da visitare, si consigliano ai visitatori sicuramente il Museo di arte Moderna e contemporanea, uno dei più grandi dell’intera Francia, ed i Musei di Palazzo Rohan, che ospitano al loro interno il Museo Archeologico, il Museo delle Arti Decorative ed il Museo delle Belle Arti. C’è poi anche il famoso Museo dell’Opera di Notre-Dame, conosciuto per la sua collezione di arte decorativa e plastica della regione del Reno.

Cosa mangiare a Strasburgo?

Strasburgo è una città da scoprire anche attraverso i suoi gusti e la sua cucina. Tra i piatti tipici dell’Alsazia spiccano sicuramente la Tarte Flambée, una sorta di pizza con cipolla, formaggio, pancetta e uova, la Choucroute, un piatto a base di carne di maiale con verza e cavolo e, infine, i Pretzel, un pane salato a forma di cuore o fiocco. Da non perdere, poi, il Foie Gras, patè di fegato d’oca, e i croissant di ogni tipo, che sono una specialitá del Paese.

Cosa vedere a Colmar?

Colmar è una piccola cittadina che incanta con le sue casette colorate a graticcio, le sue chiesette gotiche, i piccoli ponti ed i canali, fra le città più incantevoli d’Europa, anche grazie al suo aspetto medievale. È conosciuta anche come “Petite Venice”, la Piccola Venezia, per la presenza di numerosi e affascinanti canali che ricordano Venezia. Passeggiare per le vie di Colmar offre un’atmosfera fiabesca, con le sue botteghe artigianali e le deliziose pasticcerie.

È anche capoluogo dell’alto Reno e fu fondata durante il Sacro Romano Impero. Colmar, grazie anche alla sua posizione, ha una doppia anima, francese e tedesca, ed il suo nome deriva probabilmente dal latino columbarium, dovutato alla presenza dell’allevamento delle colombe del Re ai tempi di Carlo Magno.

La Collégiale Saint-Martin e gli edifici storici di Colmar

La Collégiale Saint-Martin è il luogo di culto principale di questa città dell’Alsazia e si tratta di un maestoso esempio di architettura gotica tipica della regione alsaziana. Passeggiando fra le vie così suggestive di Colmar, è possibile ammirare numerosi edifici storici e caratteristici. Fra questi spiccano sicuramente la Maison des Tetes e la Maison Pfister, due case storiche rinascimentali: la prima è famosa per le 106 teste scolpite che decorano la facciata e la seconda per la tipica finestra sporgente “erker” e gli affreschi presenti sulle sue facciate.

Un’altra attrazione turistica della città di Colmar è la sua vecchia dogana, con i suoi tetti spioventi e le maioliche colorate, che oggi è sede del mercato degli artigiani. La città è anche famosa per la Statua della Libertà e il Museo Bartholdi, dedicato allo scultore che progettò la statua di New York. Inoltre, il museo del giocattolo è un luogo magico ed unico, dove scoprire l’evoluzione dei giocattoli dal diciannovesimo secolo ad oggi, adatto a tutti, adulti e bambini.

I mercatini di Natale a Colmar

Durante il periodo natalizio, Colmar si trasforma in un vero e proprio villaggio di Babbo Natale, con strade, piazze, ponti e canali addobbati con luci e decorazioni natalizie. A Colmar sono presenti cinque mercatini di Natale, in grado di offrire un’esperienza unica, con casette colorate, dolci, giocattoli e tanto divertimento per grandi e piccini.

Route des Vins d’Alsace, la strada dei vini

Il territorio dell’Alsazia è molto conosciuto a livello internazionale anche per le sue specialità enogastronomiche, oltre che per i suoi spettacolari paesaggi. In questo territorio è presente la Route des Vins d’Alsace, un vero e proprio itinerario enogastronomico che si estende per circa 170 chilometri ed attraversa l’intera regione, fra le regioni vinicole migliori d’Europa

Questa strada del vino, che venne creata ufficialmente nel 1953, parte da Marlenheim, a nord di Strasburgo, fino a Thann, vicino a Mulhouse, passando attraverso diversi territori. È una delle più antiche vie del vino in Francia ed offre un’esperienza unica tra vigneti storici, villaggi pittoreschi e famosi vini pregiati.

Lungo la strada dei vini dell’Alsazia si possono visitare piccoli villaggi come Riquewihr, noto per la sua architettura medievale e le case colorate, Eguisheim, spesso votato come uno dei più bei villaggi di Francia e Obernai, villaggio situato vicino a Strasburgo, una città affascinante con una ricca storia e numerose cantine da esplorare.

Distesa di vigneti nelle colline francesi dell'Alsazia

Fonte: iStock

Vigneti nelle colline francesi dell’Alsazia, in Francia

A livello internazionale, l’Alsazia è rinomata per i suoi vini bianchi freschi e aromatici, come il Riesling, il Gewurztraminer, il Pinot Grigio ed il Muscat e per assaporarli, lungo la via dei vini, è possibile effettuare numerose attività ed esperienze, come tour guidati e degustazioni nelle cantine locali, o anche passeggiare tra i vigneti durante i diversi festival di vino locali. Questo percorso non solo celebra i vini eccellenti dell’Alsazia, ma offre anche un’immersione completa nella cultura, nella storia e nelle tradizioni di questa affascinante regione francese.

Un viaggio in Alsazia, alla scoperta di Strasburgo, Colmar e la Strada dei Vini è sicuramente un’esperienza indimenticabile, ricca di storia, cultura, paesaggi mozzafiato e prelibatezze culinarie, che renderanno la visita in questa regione della Francia un’esperienza indimenticabile, anche dal punto di vista dei sapori.

Categorie
Europa Idee di Viaggio Monasteri Spagna turismo enogastronomico turismo religioso Viaggi vini

Ribeira Sacra, regione incontaminata e ricca storia

Nel cuore della Galizia, lontano dalle rotte turistiche più battute, si cela la Ribeira Sacra, una fiabesca regione che incanta grazie alla bellezza naturale, alla storia millenaria e alla preziosa tradizione vinicola. Si tratta davvero di una terra affascinante, che si estende lungo le rive dei fiumi Miño e Sil, e dona a chi la raggiunge un’esperienza unica, al cospetto di canyon spettacolari, antichi monasteri e vigneti terrazzati: insomma, un viaggio dai ricordi indelebili.

Il nome “Ribeira Sacra” significa “riva sacra” e deriva dalla straordinaria presenza di monasteri, costruiti in posizioni spesso inaccessibili e suggestive, luoghi destinati alla contemplazione e alla preghiera che ancora oggi rievocano un’atmosfera intrisa di silenzio e pace. La loro presenza ha, inoltre, lasciato un’impronta profonda nella cultura e nella storia della regione, rendendola meta di pellegrinaggio e riflessione.

Ribeira Sacra, un patrimonio artistico e culturale d’eccellenza

La Ribeira Sacra è una di quelle località per cui dire che “il tempo sembra essersi fermato” non è un’esagerazione. Le sue radici, infatti, affondano nell’epoca romana (come dimostrano le numerose vestigia archeologiche del periodo) ed è durante il Medioevo che assume il suo carattere distintivo, diventando un centro spirituale di primaria importanza.

I monasteri e le chiese romaniche sono vive testimonianze di un passato in cui la vita monastica giocava un ruolo importante e rappresentano il principale esempio di architettura romanica rurale in Europa, un patrimonio culturale e artistico di assoluto valore.

A questo proposito, seguendo il corso del fiume Sil, si possono visitare svariati monasteri benedettini di notevole interesse culturale, come Santo Estevo de Ribas de Sil, edificato tra il XII e il XVIII secolo e oggi trasformato in un lussuoso hotel, di cui sono ancora accessibili i chiostri e la chiesa, Santa Cristina de Ribas de Sil, Santa María de Montederramo e San Pedro de Rocas, un monastero scavato nella roccia che, secondo le iscrizioni rinvenute, ospitò una delle prime comunità monastiche della zona.

Proseguendo il cammino nel territorio vegliato dai pendii affacciati sul Miño, si incontrano altri importanti monasteri come Santo Estevo de Ribas de Miño e San Paio de Diomondi, oltre a chiese di spicco quali San Miguel de Eiré, San Martiño da Cova e San Fiz de Cangas.

Le attrazioni naturalistiche da non perdere

Uno dei tesori naturali più spettacolari della Ribeira Sacra è il Canyon del Sil. Le sue pareti rocciose, che si innalzano in maniera vertiginosa sopra il fiume, creano un panorama di rara bellezza. Non manca l’occasione di esplorare il canyon a bordo di piccole imbarcazioni che solcano le placide acque del fiume e offrono una prospettiva inedita sulle scogliere e sui vigneti terrazzati che si arrampicano lungo i pendii. Per chi invece preferisce “rimanere con i piedi per terra”, i numerosi punti panoramici, come il Mirador de Cabezoás, regalano a loro volta viste che lasciano senza fiato.

Una menzione a parte la merita poi la viticoltura che qui è un’arte antica, risalente ai tempi dei Romani: non a caso, i già citati vigneti terrazzati sono il risultato di secoli di lavoro e dedizione. Oggi, i viticoltori coltivano uve autoctone come il Mencía e il Godello da cui si ottengono vini di grande qualità e carattere, e le cantine locali propongono tour e degustazioni per scoprire i segreti di una tradizione millenaria e assaporare il nettare di Bacco in un contesto senza eguali.

Un paradiso per le escursioni e i tour enogastronomici

Ma non è tutto. La Ribeira Sacra è un autentico paradiso per gli amanti della natura, delle escursioni, del trekking, delle passeggiate a cavallo e della mountain bike.

I percorsi escursionistici, come il Ruta de los Monasterios e il Sendero del Cañón del Río Mao, attraversano paesaggi indimenticabili e permettono di immergersi nella storia e nella natura incontaminata: camminare lungo questi sentieri significa ammirare monasteri nascosti, lussureggianti boschi incantati e vedute panoramiche sui fiumi che scorrono a valle.

Infine, chi desidera unire una vacanza attiva all’aria aperta con le bontà della gastronomia tipica, oltre alle degustazioni dei vini pregiati, deve provare la cucina galiziana che, con i suoi sapori autentici e i piatti della tradizione, è un viaggio nel viaggio. Tra le specialità da assaggiare ci sono il pulpo a la gallega, antipasto servito con paprica e olio d’oliva, e la tarta de Santiago, un dolce a base di mandorle che delizia il palato.