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Son Doong, la cattedrale segreta della Terra che contiene persino una Grande Muraglia

Nel comune di Son Trach, in Vietnam, sorge un posto eccezionale e che da anni attira visitatori e studiosi che desiderano conoscerne le bellezze e i tanti misteri. Il posto in questione si chiama Son Doong Cave, il cui nome significa “la caverna con i fiumi e le montagne”, ed è stata creata dai 2 ai 5 milioni di anni fa dall’erosione dell’acqua di un fiume. Attualmente è conosciuta come la grotta naturale più grande del mondo grazie ad una larghezza di più di 200 metri, altezza di 150 e una lunghezza di circa 9 km. Vi basti pensare che per la sua estensione potrebbe persino contenere un intero villaggio, anche perché dotata di un microclima con ecosistemi autonomi, o una flotta di Boeing 747. Un vero e proprio capolavoro della natura, che possiamo definire la “Cattedrale della Terra”.

Dove si trova e come arrivare alla Grotta di Son Doong

Come accennato, la Grotta di Son Doong sorge nel comune di Son Trach, in Vietnam e, più precisamente, all’interno del magnifico Parco Nazionale Phong Nha-Ke, che sua volta ospita circa 200 km in lunghezza di grotte e formazioni naturali, molte delle quali ancora sconosciute e da mappare.

Arrivarci non è facile, perché questa immensa caverna si fa spazio proprio nel bel mezzo della foresta pluviale, tanto che il suo ingresso è ricoperto dalla vegetazione della giungla, quasi come fosse il portale di un altro mondo. Bisogna quindi partire da Son Trach e poi dedicarsi a un trekking (è necessario avere esperienza, essere flessibili e sapersi adattare) di almeno 4 giorni, passando le notti di viaggio in tenda. L’aeroporto più vicino, invece, è quello di Dong Hoi che si trova a circa 500 km di distanza da Hanoi.

Come visitare la Grotta di Son Doong

Son Doong potrebbe risalire a milioni e milioni di anni fa, ma la realtà dei fatti è che se ne è venuti a conoscenza in tempi molto recenti: è stata scoperta solo nel 1991. L’esplorazione, quindi, è ancora “circoscritta” in quanto si stima che i suoi passaggi vadano oltre la sua lunghezza totale.

Vi basti sapere che il primo team che ha avuto l’opportunità di addentrarsi al suo interno si è dovuto fermare dopo due chilometri e mezzo a causa di un muro di fango calcareo alto 200 metri. Un anno dopo, questa sorta di “Grande Muraglia del Vietnam” (è proprio così che l’han chiamata), è stata scavalcata da coraggiosi esploratori che si sono ritrovati poi al cospetto di stalagmiti alte come palazzi e di meraviglie indescrivibili.

Inoltre, l’accesso a questa posto incredibile è destinato a circa 1000 persone all’anno, a date fisse ed esclusivamente possibile tramite un unico operatore autorizzato. In molti casi, infatti, è necessario prenotare persino con un anno di anticipo. Occorre anche essere consapevoli che le opportunità di vedere questo capolavoro naturale dipendono soprattutto dalle condizioni meteo. Per questo motivo, durante la stagione dei monsoni (da novembre a gennaio) è praticamente chiusa al pubblico.

Cosa vedere

Attualmente, grazie ai molti fiumi e laghi sotterranei, è concesso nuotare nella Grotta di Son Doong che presenta acqua molto pulita e fresca, ma sempre seguendo le istruzioni della guida. Si possono anche fare tantissime foto e passare le notti in campeggi all’interno della stessa cavità, tutti nel bel mezzo di veri e propri miracoli della natura.

Tra le cose più suggestive da vedere segnaliamo:

  • La stalagmite più alta del mondo: ben 80 metri;
  • Fiume sotterraneo: con piccole cascate lungo il percorso che creano forti rimbombi;
  • Fossil Passage: sezione della caverna caratterizzata dalla presenza di antichi fossili incastonati nelle pareti rocciose;
  • Dolina 1: grande apertura (un lucernario) che è il punto in cui il fiume sotterraneo scompare e che nei giorni di sole, tra le 11:00 e le 13:00 (soprattutto tra gennaio e marzo) si caratterizza per la penetrazione di enormi fasci di luce solare;
  • Dolina 2: con una foresta primordiale che cresce a 200 metri di profondità;
  • Perle di grotta: si formano dalle gocce d’acqua che cadono dal soffitto e hanno dimensioni e forme diverse;
  • Passaggio di Passchendaele: serve per attraversare uno splendido lago di colore verde giada a bordo di zattere o barche;
  • La “Grande Muraglia del Vietnam”: un vero e proprio gigantesco flusso di calcite.
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Viaggio in Indocina nella magia del Sud-Est Asiatico

L’Indocina rievoca tempi passati, ricchi di fascino e di magia. Ricorda quei coloni francesi che arrivarono nella lontana zona del Sud-Est Asiatico per interessi puramente economici, ma che raccontarono di questo luogo ameno quanto ammaliante, che comprendeva gli attuali Laos, Vietnam e Cambogia.

Ancora oggi, il fascino esotico di questi luoghi è inequivocabile ed è motivo di interesse da parte di numerosi viaggiatori che vengono a scoprire lo charme dell’antica Indocina, fatta di luoghi ricchi di storia, ambienti naturali tropicali e incontaminati, cucina fusion e anche un po’ di modernità. Lo dimostra il fatto che nel 2024 il turismo in Indocina è cresciuto del 30%, secondo i dati di CartOrange.

E il 2025, secondo il Feng Shui, è l’anno dell’Indocina. A sostenerlo è il Gran Maestro Han – com’è conosciuto in Oriente il massimo esperto dell’antica arte geomantica – che ha individuato nel fuoco l’elemento che plasmerà il successo del Sud-Est Asiatico quest’anno. Siete pronti per un viaggio alla scoperta dell’Indocina? Ecco le tappe consigliate.

Tour dell’Indocina

Per visitare l’Indocina e fare il tour di Laos, Vietnam e Cambogia, ci vogliono almeno 15-20 giorni. L’itinerario, a forte vocazione culturale e naturale, è considerato il best seller dei tour operator. Non a caso è una delle scelte preferite dagli honeymooner.

Laos

Il viaggio muove dall’incantevole Capitale del Laos, Vientiane, la più piccola Capitale del mondo, per puntare niente meno che a Luang Prabang, Patrimonio Unesco dal 1995, la città alla confluenza fra il Mekong e il Nahm Khan nonché antica Capitale della provincia di Luang Prabang, nel Nord del Laos, che conserva i templi laotiani più spettacolari e invita a unirsi alla cerimonia della questua dei monaci buddhisti, ma si trova anche a pochi chilometri a Nord-Est dalle cascate turchesi di Kuang Si.

La pace e l’energia che trasmettono le loro acque purissime sono solo un’anticipazione della beautitudine dispensata dalla visione delle 4mila statue del Buddha nelle Pak Ou Caves, affacciate sul placido corso del Mekong e comodamente raggiungibili con una crociera sul fiume sacro del Sud-Est Asiatico. Non si può lasciare il Laos senza aver visitato le piantagioni di caffè dell’altopiano di Bolaven, punteggiato di villaggi e caratterizzato da incredibili cascate.

laos

Fonte: Ufficio stampa

I paesaggi sconfinati del Laos

Vietnam

Sarà perciò ancor più sorprendente atterrare poco dopo nella brulicante vitalità di Hanoi, la Capitale del Vietnam dove lo “zio” Ho Chi Minh riposa ancora in un enorme mausoleo a forma di fiore di loto. A breve distanza si apre l’idilliaca Baia di Halong nel Golfo del Tonchino, per alcuni la più pittoresca cartolina dell’intera Indocina, per i più accorti il misterioso rifugio carsico del drago Con Rong.

Vietnam

Fonte: 123RF

I paesaggi del Vietnam

Calcando l’immancabile cappello conico dei contadini-vietcong, la visita dell’antica Capitale Hué, punto chiave dell’offensiva del Tet nella guerra contro gli Stati Uniti, così come dell’incantevole porto mercantile di Hoi An, regalerà la sensazione di attraversare secoli di storia vietnamita in soli pochi chilometri. Ancor più, quando si arriva a Saigon, una città dal nome che, da solo, evoca l’intero immaginario hollywoodiano da “Apocalypse Now” a “Platoon”, sostituendo al surf sul Mekong sotto l’ineffabile sguardo del soldato Charlie una ben più rilassata navigazione nel suo delta.

Cambogia

Anziché risalire al “Cuore di Tenebra” di Marlon Brando, destinazione del viaggio fluviale è l’ombelico della civiltà khmer a Siem Reap, dove si trovano i più bei templi cambogiani. Dopo la visita di Phnom Penh, schiva testimone della distopia di Pol Pot negli Anni Settanta e odierna Capitale della Cambogia, le acque del lago Tonle Sap danno modo di specchiarsi nelle impressionanti architetture di Angkor, il sito archeologico più importante della Cambogia e uno dei più importanti del Sud-Est Asiatico, e di ricongiungere la terra al cielo.

Cambogia

Fonte: Ufficio stampa

Cambogia, il Paese dei templi

Nel mezzo di quest’esperienza unica e indescrivibile, come avveniva nel Gran Tour non devono mancare alcune esperienze local e molto tipiche, come le escursioni in barca, le visite ai mercati etnici e ai villaggi galleggianti oppure corsi e degustazioni di cucina locale, oltre all’emozione di provare il nuovo e veloce treno del Laos e ai soggiorni principeschi nei resort tradizionali.

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Visto per il Vietnam: tutto quello che bisogna sapere

Il Vietnam è una delle mete turistiche asiatiche più popolari, e per i cittadini italiani esistono diverse opzioni per entrare nel Paese senza troppi ostacoli burocratici. Tuttavia, capire quale sia il tipo di visto più adatto può essere complicato, soprattutto per chi pianifica soggiorni prolungati o viaggi che includono altre tappe nel Sud-est asiatico. In questo articolo vediamo tutti i dettagli sull’esenzione del visto, oltre a modalità e costi per ottenere un visto turistico o di altro tipo per il Vietnam.

Esenzione dal visto per il Vietnam: chi ne può usufruire e per quanto tempo

Grazie ad accordi bilaterali tra il nostro paese e il Vietnam, i cittadini italiani possono entrare senza visto per soggiorni di breve durata, fino a 45 giorni consecutivi. Per sfruttare questa esenzione, è necessario:

  • Un passaporto con almeno sei mesi di validità residua alla data di arrivo.
  • Un biglietto di uscita dal Paese entro il termine del soggiorno.

Al momento, non è possibile estendere questa esenzione per soggiorni superiori ai 45 giorni. Pertanto, chi desidera rimanere più a lungo in Vietnam deve richiedere un visto specifico prima di partire.

Cosa fare al termine dei 45 giorni

Alla scadenza del periodo di esenzione, ai cittadini italiani è consentito uscire e rientrare in Vietnam, ricevendo un nuovo timbro all’ingresso che garantisce un’ulteriore permanenza di 45 giorni. Questo consente di prolungare il soggiorno lasciando brevemente il Paese. Una modalità particolarmente utile per chi vuole fare viaggi in Cambogia, Laos o altri Paesi limitrofi, con la possibilità di rientrare in Vietnam senza dover fare un visto aggiuntivo.

Visto turistico: E-Visa per viaggi fino a 90 giorni

Se l’intenzione è quella di restare più di 45 giorni, l’opzione migliore è il visto turistico elettronico (E-Visa), un documento digitale che consente un soggiorno massimo di 90 giorni, valido per ingressi singoli o multipli. Il processo è semplice e si effettua completamente online:

  1. Richiesta online: collegarsi al sito ufficiale dell’ufficio govvernativo d’immigrazione del Vietnam e inserire i propri dati personali, allegando una foto recente e una copia della pagina del passaporto.
  2. Pagamento: la tariffa varia a seconda del tipo di visto. L’E-Visa per ingresso singolo costa 25 dollari, mentre quello per ingressi multipli ha un costo di 50 dollari.
  3. Conferma: entro tre giorni lavorativi il visto sarà approvato e disponibile per il download. Sarà poi necessario stamparlo per presentarlo all’ingresso nel Paese.

Il visto a ingressi multipli è consigliato a chi vuole fare del Vietnam una “base” per esplorare altri Paesi vicini. Ad esempio, è l’ideale per quei viaggiatori che vogliono visitare anche Cambogia e Laos, garantendosi la massima flessibilità senza costi aggiuntivi per rientrare in Vietnam.

Ai possessori dell’E-Visa è consentito l’ingresso nel Paese attraverso:

  • 13 aeroporti internazionali: Noi Bai (Ha Noi), Tan Son Nhat (Ho Chi Minh City), Cam Ranh (Khanh Hoa), Da Nang, Cat Bi (Hai Phong), Can Tho, Phu Quoc (Kien Giang), Phu Bai (Thua Thien Hue), Van Don (Quang Ninh), Tho Xuan (Thanh Hoa), Dong Hoi (Quang Binh), Phu Cat (Binh Dinh), Lien Khuong (Lam Dong);
  • 16 posti di frontiera terrestri: Tay Trang (Dien Bien), Mong Cai (Quang Ninh), Huu Nghi (Lang Son), Lao Cai, Na Meo (Thanh Hoa), Nam Can (Nghe An), Cau Treo (Ha Tinh), Cha Lo (Quang Binh), La Lay and Lao Bao (Quang Tri), Bo Y (Kon Tum), Moc Bai and Xa Mat (Tay Ninh), Tinh Bien and Vinh Xuong (An Giang), Ha Tien (Kien Giang);
  • 13 posti di frontiera marittimi: Hon Gai and Cam Pha (Quang Ninh), Hai Phong, Nghi Son (Thanh Hoa), Vung Ang (Ha Tinh), Chan May (Thua Thien Hue), Da Nang, Nha Trang (Khanh Hoa), Quy Nhon (Binh Dinh), Dung Quat (Quang Ngai), Vung Tau (Ba Ria – Vung Tau), Ho Chi Minh City, Duong Dong (Kien Giang).

Esenzione del visto per Phu Quoc: un caso particolare

L’isola di Phu Quoc, una delle più frequentate mete turistiche vietnamite, gode di una condizione speciale che permette ai turisti di soggiornare fino a 30 giorni senza visto, purché arrivino con un volo diretto dall’estero. Questa opzione è ideale per chi desidera soggiornare esclusivamente sull’isola, ma diventa limitante se si prevede di visitare altre zone del Vietnam.

Per chi, partendo da Phu Quoc, desidera continuare il viaggio verso altre destinazioni vietnamite, è necessario ottenere un visto. L’ingresso nelle località della terraferma richiederà il pagamento di 25 dollari per un visto aggiuntivo, o un visto turistico completo.

Quando utilizzare il visto “on arrival”

Il visto “on arrival” (all’arrivo) è un’opzione disponibile per situazioni eccezionali, non è quindi destinato ai turisti regolari. Può essere rilasciato a chi proviene da Paesi senza ambasciate o consolati vietnamiti, in casi di emergenza o per missioni speciali. In questi casi, il visto deve essere richiesto tramite un’agenzia di viaggi accreditata, che notificherà le autorità vietnamite almeno 12 ore prima dell’arrivo.
Al momento dell’arrivo, il viaggiatore deve avere:

  • Fotografie recenti.
  • Autorizzazione rilasciata dal Dipartimento dell’Immigrazione del Vietnam.

In assenza di questi documenti, le compagnie aeree possono negare l’imbarco sul volo con destinazione uno scalo in Vietnam.

Come richiedere un visto per chi viaggia con minori

Le famiglie che viaggiano con bambini devono prestare attenzione alle normative locali. Per i minori, la legge italiana richiede un passaporto individuale, la cui validità varia in base all’età del bambino. Per evitare problemi durante il viaggio, si consiglia di verificare le disposizioni vigenti presso ambasciate e consolati vietnamiti, nonché presso le questure italiane. Alcuni Paesi richiedono dichiarazioni di consenso per l’accompagnatore, da parte dei genitori o tutori legali. Si suggerisce di consultare l’agente di viaggio per assicurarsi che tutti i documenti necessari siano in regola.

Durata e costi del visto per il Vietnam

Le tariffe dei visti per il Vietnam possono variare a seconda della durata e del tipo di ingresso:

  • Esenzione per 45 giorni: Gratuita.
  • E-Visa (90 giorni, ingresso singolo): 25 dollari.
  • E-Visa (90 giorni, ingressi multipli): 50 dollari.
  • Visto on arrival: Tariffe variabili e soggette a condizioni particolari.

È importante ricordare che, per tutti i visti elettronici, il pagamento deve essere effettuato online e non è rimborsabile in caso di rifiuto da parte delle autorità vietnamite.

Scegliere il tipo di visto più adatto per viaggiare in Vietnam dipende dalle proprie esigenze e dalla durata del soggiorno. Se si prevede un soggiorno breve e circoscritto, l’esenzione fino a 45 giorni è la soluzione più semplice ed economica. Chi vuole esplorare il Paese per un periodo più prolungato dovrebbe invece optare per l’E-Visa, che permette una permanenza fino a tre mesi con ingressi multipli, ideale per viaggiatori che hanno in programma di spostarsi frequentemente tra Vietnam e altri Paesi asiatici senza preoccupazioni burocratiche.

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Tempio della Letteratura di Hanoi, guida completa

Il Tempio della Letteratura di Hanoi, conosciuto come Van Mieu nella lingua locale, è uno dei più antichi e prestigiosi complessi religiosi del Vietnam. Oltre a essere un importante sito storico e culturale, rappresenta un luogo di culto per molti studenti che vi si recano per pregare in vista di esami e studi futuri. Fondato nel 1070, è considerato il primo ateneo del Paese, noto come l’Accademia Imperiale, dove per secoli si sono formati i più illustri studiosi del paese. Oggi è una tappa obbligata per chi visita Hanoi, non solo per la sua bellezza architettonica ma in quanto rappresenta una vera immersione nella cultura e nella storia del Vietnam.

Storia del Tempio della Letteratura

Il Tempio della Letteratura fu fondato dall’imperatore Ly Thanh Tong per onorare il filosofo cinese Confucio. In seguito, il figlio del sovrano creò un nuovo complesso, l’Accademia Imperiale, destinato a formare i membri della famiglia e della corte reale, inclusi nobili, principi e burocrati, secondo i principi del Confucianesimo, una dottrina che ha avuto una profonda influenza sulla vita politica, sociale ed etica del Vietnam. Nel 1253, il tempio aprì le porte anche ai comuni cittadini più meritevoli, che potevano studiare per un periodo variabile tra 3 e 7 anni. Il curriculum era fortemente influenzato dalla cultura imperiale cinese, includendo lo studio della calligrafia, della letteratura e della poesia.

L’architettura del Tempio della Letteratura

Nonostante il passare del tempo e le devastazioni causate dalle guerre, il tempio ha conservato intatta la sua bellezza architettonica e il suo valore culturale, e tuttora è possibile ammirare l’architettura unica del complesso Van Mieu in tutto il suo splendore. Circondato da mura in mattoni, il tempio si estende su un’area di circa 54.000 metri quadrati ed è articolato in cinque cortili principali, ognuno con uno stile distintivo.

Il Grande Cancello Centrale

L’ingresso avviene attraverso il Grande Cancello Centrale, composto da tre ingressi, i cui elementi architettonici sono disposti in modo armonioso e simmetrico, conferendo alla struttura un aspetto maestoso e imponente. In passato, la porta centrale veniva aperta solo in occasioni speciali ed era riservata al re e agli alti funzionari, mentre i comuni cittadini e gli studiosi confuciani potevano accedere attraverso i due portali laterali, chiamati rispettivamente “Ta mon” e “Huu mon” (La Porta Sinistra e La Porta Destra).

Sulla sommità campeggia la figura di un pesce, simbolo di perseveranza e successo negli studi. Secondo una leggenda vietnamita, i pesci che riuscivano a superare le onde più alte dell’oceano venivano trasformati in potenti draghi, un’analogia utilizzata per incoraggiare gli studenti a superare tutte le difficoltà per raggiungere il successo negli esami.

Il Primo Cortile (Dai Trung Mon)

Dopo aver attraversato il Grande Cancello, ci si ritrova nel cortile Dai Trung Mon, caratterizzato da un’atmosfera serena e verdeggiante. A destra e a sinistra, si trovano due cancelli chiamati rispettivamente Cancello del Talento e Cancello della Virtù, che simboleggiano le aspettative della nobiltà vietnamita per l’educazione nazionale.

Il Secondo Cortile (Khue Van Cac)

Il padiglione Khue Van Cac, noto come il Padiglione della Costellazione, è il simbolo del Tempio della Letteratura. Costruito nel 1805, è composto da quattro pilastri di mattoni con una struttura in legno sopraelevata. Ogni dettaglio è stato scolpito con motivi tradizionali dai migliori artigiani reali, che hanno reso questo padiglione una delle opere d’arte più apprezzate nel tempio.

Tempio della Letteratura, Hanoi

Fonte: iStock

Accademia Imperiale, Tempio della Letteratura, Hanoi, Vietnam

Il Terzo Cortile (Pozzo di Thien Quang)

Il Pozzo di Thien Quang, è un ampio bacino d’acqua di forma quadrata che rappresenta la terra, mentre il cerchio in cima al padiglione rappresenta il cielo. Questo simbolismo esprime il desiderio di armonia tra cielo e terra, fondamentale per la prosperità di una nazione. Nel cortile, si possono ammirare anche le famose tartarughe di pietra con grandi steli, che simboleggiano il rispetto per i dottori del confucianesimo e la venerazione per gli studiosi nazionali.

Il Quarto Cortile (Dai Thanh Mon)

Il cortile Dai Thanh Mon, che significa “grande successo”, è uno dei luoghi più sacri del tempio, dove si trova il santuario dedicato a Confucio e la Casa delle Cerimonie. Al centro del santuario si trova un altare decorato secondo la tradizione vietnamita, con i cinque elementi di base: fuoco, metallo, acqua, legno e terra. L’altare è sempre adornato con offerte e incenso, a dimostrazione del forte rispetto dei vietnamiti per gli antenati.

Il Quinto Cortile (Accademia Imperiale)

Il Quinto Cortile ospita l’Accademia Imperiale, il cuore educativo del tempio e anche l’unico edificio a due piani presente nel complesso. Al piano terra, si può vedere una statua del famoso insegnante vietnamita Chu Van An, insieme a immagini e manufatti che illustrano il sistema educativo confuciano delle dinastie feudali vietnamite. Al piano superiore, vengono venerati tre re, Ly Thanh Tong, Ly Nhan Tong e Le Thanh Tong, che hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo del sistema formativo vietnamita e a tramandarlo nel corso dei secoli.

Info utili per visitare il Tempio della Letteratura

Il Tempio della Letteratura si trova in Quoc Tu Giam Street, 58, nel distretto di Dong Da, a circa 3 chilometri dal centro di Hanoi. È facilmente raggiungibile da diversi punti della città, trovandosi nelle vicinanze di strade importanti come Ton Duc Thang, Nguyen Thai Hoc, e Van Mieu.
Il tempio è visitabile tutto l’anno, ma per ammirare al meglio la sua architettura e godere della sua atmosfera particolare, è consigliabile evitare i giorni del Capodanno Lunare e il periodo delle lauree, tra novembre e gennaio. Durante questi mesi, il tempio è molto frequentato da studenti e visitatori che si recano per pregare e chiedere fortuna per i loro studi e carriere, rendendo difficile esplorare in tranquillità tutte le sue aree.

Biglietti d’ingresso
Adulti: 1,5 USD a persona (sia per locali che per turisti internazionali)
Studenti: 1 USD a persona (con presentazione della tessera studenti)
Bambini sotto i 15 anni: ingresso gratuito

Orari di visita
Il tempio è aperto tutti i giorni, ma gli orari variano in base alla stagione:
• Estate (aprile-ottobre): ore 7,30-17,30
• Inverno (ottobre-aprile): ore 8-17

Regolamenti del Tempio
Per la visita al Tempio della Letteratura è importante rispettare alcune regole: vestire in modo rispettoso, evitando abiti corti o trasparenti; togliersi il cappello quando si entra nelle aree sacre; è permesso scattare foto, ma con rispetto per i luoghi di culto; evitare di fare rumore, soprattutto nelle zone di preghiera; munirsi di contanti, poiché alla biglietteria non sono accettate carte di credito.

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Prossima fermata Hoa Lu, l’antica capitale del Vietnam

A pochi chilometri da Hanoi – nella provincia di Ninh Binh – si trova, immersa in un luogo placido, tranquillo e, a tratti, sonnolento Hoa Lu: l’antica capitale del Vietnam. Più di mille anni fa questa città era un vivace punto di riferimento politico e culturale, scelta appositamente dal re Dinh Tien Hoang durante la dinastia Dinh (968-980 d.C.) come capitale grazie alla sua lontananza dai confini settentrionali della Cina, condizione che la faceva godere di una grande posizione strategica. Oggi, buona parte dei fasti, della ricchezza e dello splendore che la caratterizzavano sono andati perduti e, con essi, anche molti templi, mura e santuari. Nonostante ciò, ci sono ancora molte cose che l’ex capitale vietnamita può offrire a chiunque si accinga ad attraversare le sue strade, offrendo una fotografia affascinante di questa splendida terra. In questa guida abbiamo raccolto tutto quello che devi sapere su Hoa Lu per organizzare al meglio il tuo viaggio. Dalla storia alle cose da vedere, prepara lo zaino e parti per un viaggio nella storia del Vietnam!

Un tuffo nel passato: la storia di Hoa Lu

Per capire le origini di Hoa Lu è fondamentale ripassare la storia delle tre dinastie che ne hanno plasmato la storia. Di seguito trovi un piccolo riassunto dei protagonisti e delle vicende delle tre dinastie.

La dinastia Dinh (968-980)

Prima dell’unificazione, il Vietnam era suddiviso in piccoli regni e territori controllati da sovrani locali. Fu solo con l’ascesa di Dinh Bo Linh, generale militare di grande carisma e dalla forte leadership che, nel 968, il paese venne unificato e a governarlo fu proprio il generale che si autoproclamò imperatore prendendo il nome di Dinh Tien Hoang. Una delle prime mosse politiche dell’imperatore fu la fondazione del primo stato centralizzato del Vietnam, il Dai Co Viet. Come la storia ci insegna, non c’è Stato che tenga senza una capitale. Così, l’imperatore Dinh Tien Hoang scelse la città di Hoa Lu per questo ruolo centrale, proprio perché era immersa tra le montagne e circondata da corsi d’acqua diventando un punto di difficile accesso da parte degli invasori. Hoa Lu, in questo periodo storico, vide un e enorme sviluppo urbano con la costruzione di edifici, strade e templi. Tuttavia, il regno della dinastia Dinh ebbe vita breve, il suo imperatore venne ucciso insieme alla sua famiglia e il Vietnam piombò in un lungo periodo buio e incerto.

La dinastia Le (980-1009)

A succedere Dinh Tien Hoang, fu il generale Le Hoan che prese le redini dello stato mantenendo Hoa Lu come capitale. In questa fase storica, il Vietnam fu vittima di molti tentativi di invasione ma Le Hoan riuscì a difendere il suo Stato in modo impeccabile, accompagnandolo in una nuova fase di florido sviluppo del quale beneficiò anche la capitale stessa. Il suo status di centro di potere continuò ad accrescere a consolidarsi. Oltre all’importanza politica, Hoa Lu divenne anche un importante centro spirituale poiché la dinastia Le ne promosse lo sviluppo religioso e culturale ordinando la costruzione di templi e luoghi sacri dove poter onorare antenati e divinità.

La dinastia Ly (1009-1225)

Dopo la fine della dinastia Le, prese il trono Ly Thai To dando vita a una delle dinastie più longeve di tutta la storia del Vietnam: la dinastia Ly. Una delle mosse strategiche più significative del nuovo imperatore fu proprio il trasferimento della capitale del Vietnam dalla prosperosa Hoa Lu a Thang Long (quella che oggi conosciamo come Hanoi). La scelta di spostare la capitale fu giustificata dalla posizione strategica dell’attuale Hanoi su importanti rotte commerciali per l’intera regione e per l’epoca. Anche se Hoa Lu perse il suo titolo di capitale, la dinastia Ly ne promosse comunque lo sviluppo mantenendola un fulcro spirituale e culturale di grande rilevanza per il popolo vietnamita.

Hoa Lu oggi: cosa vedere cosa fare nell’antica capitale del Vietnam

Grazie al suo mantenimento nel corso dei secoli, oggi Hoa Lu è un’importante pagina di storia capace di raccontare l’identità culturale del Vietnam, nonché un luogo di grande bellezza naturale. Tra i resti delle sue mura e dei suoi templi sopravvissuti si rincorrono fatti storici, leggende e miti che ti invitiamo a scoprire qualora stessi progettando un viaggio in quella splendida terra che è il Vietnam. Abbiamo raccolto, in questa guida, tutte le esperienze da provare e le attrazioni da visitare durante la tua visita a Hoa Lu. Partiamo!

Cosa vedere a Hoa Lu: le attrazioni più importanti

Se ami la storia e le grandi testimonianze del passato, allora Hoa Lu ha molte cose da offrirti. Esplorandole una a una, le sue attrazioni ti prenderanno per mano e ti accompagneranno in un viaggio alla scoperta delle radici della splendida Hoa Lu. Ecco tutte le attrazioni che non devono assolutamente mancare all’interno del tuo itinerario di viaggio.

Tempio di Re Dinh Tien Hoang

Costruito in onore del primo imperatore del Dai Co Viet, il tempio dedicato a Dinh Tien Hoang, è una costruzione spettacolare, maestosa e imponente. Ad aggiungere un tocco di magia è senza dubbio la posizione del tempio in una cornice di splendide montagne che regalano uno scenario suggestivo capace di fare gola agli appassionati di fotografia. Varcando la soglia del tempio ti troverai di fronte a una grande statua raffigurante l’imperatore Dinh Tien Hoang e i suoi tre figli. Il tempio, costruito in legno, trasmette una forte sensazione di solennità che palesemente affonda le radici in una storia millenaria.

Tempio di Re Le Dai Hanh

Più piccolo del tempio Dinh, nelle vicinanze di quest’ultimo si trova il santuario dedicato a Le Dai Hanh, fondatore della dinastia Le. Nonostante le dimensioni più ridotte, l’esterno del tempio gode di una bellezza eterea e la sua presenza è, ancora oggi, simbolo di grande rilevanza per la vita spirituale vietnamita. L’interno è altrettanto suggestivo, con la statua dell’imperatore e con il suo piccolo museo di reperti storici.

Pagoda Nhat Tru

Tempio buddista a Hoa Lu in Vietnam

Fonte: iStock

Meravigliosa porta del Tempio buddista a Hoa Lu, Vietnam

Un altro edificio d’importanza spirituale è la Pagoda Nhat Tru, la cui traduzione letterale è: pagoda della colonna unica. Visitando questo splendido monumento religioso del X secolo ti troverai a fare i conti con una delle testimonianze più antiche di architettura religiosa vietnamita. Questa pagoda deve il suo nome alla grande colonna in pietra che si erge al suo centro e sulla quale sono incise decorazioni e iscrizioni buddiste. Quando sarai qui chiudi gli occhi, goditi il silenzio e la tranquillità che questo luogo ti trasmette e, se lo vorrai, potrai anche provare a chiuderti in un momento di profonda meditazione.

Grotta di Am Tien

Questo sito storico è, senza dubbio, uno dei luoghi più intrisi di fascino dell’ex capitale del Vietnam. Incastonata in un meraviglioso scenario naturale, la grotta è circondata da un lago placido e da scogliere che si tuffano a picco nelle sue acque. Oltre al forte impatto visivo di questo luogo, ciò che ne determina il fascino è soprattutto la sua storia. La Grotta di Am Tien, infatti, fu adibita in origine a prigione durante la dinastia Dinh e questa vicenda diede vita ad alcune splendide leggende che continuano a essere narrate e trasmesse di generazione in generazione. Una visita in questo luogo siamo sicuri ti toglierà il fiato.

Cosa fare a Hoa Lu: le esperienze da provare assolutamente

Oltre a passeggiare per l’antica capitale del Vietnam, respirare la sua atmosfera storica e visitare le sue attrazioni più iconiche, ci sono anche diverse esperienze che potrai provare mentre ti troverai lì e sono:

  • Partecipare a escursioni in barca: da Hoa Lu partono diverse escursioni organizzate in barca alla scoperta delle località limitrofe di Trang An o Tam Coc. Queste due destinazioni sono celebri per la loro bellezza surreale, punteggiate da grotte carsiche, corsi d’acqua cristallini e grandi formazioni rocciose.
  • Visitare le colline vietnamite e i campi di riso: un’altra attività imperdibile è un’escursione attraverso i sentieri che ti conducono ai campi di riso e alle colline circostanti. Lasciati trasportare dalla voglia di scoperta ed esplora gli incredibili paesaggi rurali del Vietnam.
  • Prova la cucina tipica di Hoa Lu: se sei uno di quei viaggiatori che per entrare in sintonia con un luogo ha bisogno di scoprire a tutti i costi la sua tradizione culinaria, allora Hoa Lu saprà stupirti. Potrai sederti in qualche ristorante locale e provare i piatti tipici della capitale, come la carne di capra di montagna, il riso bruciato o la lumaca di montagna.

Hoa Lu: informazioni utili per organizzare il viaggio

Dopo averti narrato la storia dell’antica capitale del Vietnam e dopo averti mostrato cosa puoi vedere e cosa puoi fare in questa splendida città, è il momento di aiutarti a organizzare la tua visita. Di seguito trovi una schema con tutte le informazioni utili e pratiche per la pianificazione della tua esplorazione di Hoa Lu.

  • Quando visitarla: il momento migliore per visitare Hoa Lu è la stagione secca, e cioè da ottobre ad aprile. In questi mesi potrai godere di un clima ottimale caratterizzato da temperature miti e assenza di piogge. I mesi estivi, invece, andrebbero evitati in quanto il caldo potrebbe diventare particolarmente aggressivo e le piogge più frequenti.
  • Come raggiungerla: l’antica capitale del Vietnam si trova a circa 100 km a sud di Hanoi. Le modalità più semplici per raggiungerla sono l’autobus – prendendolo dalle stazioni di Giap Bat o My Dinh di Hanoi – e il treno i cui biglietti costano da 90.000 a 200.000 VND.
  • Costi di accesso: visitare Hoa Lu richiederà il pagamento degli ingressi ai luoghi principali, inclusi i due templi. La maggior parte delle attrazioni costano circa 20.000 VND (meno di 1 euro). Alcune attrazioni – tra cui la Grotta di Am Tien – possono richiedere un biglietto extra con prezzi che oscillano intorno ai 30.000 VND.

Con questa guida ti abbiamo raccontato tutto su Hoa Lu, l’antica capitale del Vietnam. Ora non ti resta che preparare le valigie e partire per questo incredibile viaggio nel tempo, alla scoperta di una delle epoche più affascinanti dell’intera storia del Vietnam. Lasciati accompagnare dai fatti e dalle leggende, per scoprire i templi dedicati ai grandi imperatori, le sue mura storiche e i suoi magnifici palazzi. Ascolta le storie degli antenati, ammira le splendide bellezze naturali che Hoa Lu ha da offrire e tuffati in un’esperienza senza eguali. Nonostante il tempo sia passato come una grande pioggia monsonica e abbia cancellato molti degli edifici storici, Hoa Lu è, ancora oggi, un luogo estremamente affascinante e suggestivo dove storia e leggenda, miti e racconti – trasmessi di generazione in generazione – riecheggiano tra i suoi edifici narrando incredibili storie fatte di disfatte e di conquiste, di successi e di insuccessi. Lasciati stupire dalla tranquillità della Grotta di Am Tien, dall’imponenza dei templi di Dinh Tien Hoang e Le Dai Hanh e dalla serenità della Pagoda Nhat Tru e rifletti sul coraggio e la resilienza che il popolo vietnamita ha sempre dimostrato di avere, superando enormi avversità. Noi siamo pronti a scommettere che Hoa Lu sarà capace di rubarti un pezzetto di cuore, e tu?

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Alla scoperta di Sapa, l’estremo nord del Vietnam

Nel cuore dell’estremo nord del Vietnam si nasconde Sapa, un luogo che sembra uscito da un sogno. Tra montagne avvolte nella nebbia, terrazzamenti di riso che sembrano estendersi all’infinito e villaggi che conservano tradizioni antiche, Sapa è un mondo a parte lontano dal caos delle città e perfetto per chi cerca natura, autenticità e avventura da fissare nei ricordi di viaggio. Se stai cercando un posto dove il tempo sembra scorrere ad un ritmo diverso, dovei paesaggi si trasformano in quadri viventi, Sapa ti conquisterà al primo sguardo. Ti sarà utile sapere che Sapa può essere visitata in qualsiasi periodo dell’anno, ma le stagioni migliori sono la primavera e l’autunno quando il clima è più mite e i paesaggi sono al loro massimo splendore. Se sceglierai di visitare Sapa in inverno, sappi che troverai temperature molto fredde e nevicate a volte intense, porta con te abbigliamento comodo da trekking e un impermeabile, le piogge possono arrivare improvvisamente.

Le risaie terrazzate di Muong Hoa

Uno degli scenari più iconici di Sapa sono sicuramente le risaie terrazzate di Muong Hoa, un capolavoro della natura e dell’ingegneria contadina. Le colline, scolpite dai contadini Hmong e Dao per coltivare il riso, formano paesaggi spettacolari soprattutto durante la stagione del raccolto. Tra maggio e ottobre, queste risaie si tingono di un verde brillante per trasformarsi via via in un dorato intenso avvicinandosi ad ottobre e al periodo del raccolto. Camminare tra questa risaia terrazzata è un’esperienza che immerge nella vita locale e si potrebbero incontrare sia contadini al lavoro che bambini che giocano tra i campi.

Il villaggio di Cat Cat

Situato a pochissimi km da Sapa c’è il villaggio di Cat Cat, una delle mete più amate del Vietnam per chi ama scoprire le culture autoctone e in questo caso quella degli Hmong. Nonostante il turismo abbia apportato alcuni cambiamenti, qui è ancora possibile assaporare uno stile di vita autentico. Le case tradizionali sono costruite con legno e bambù, ma a rendere tutto molto idilliaco sono i piccoli ruscelli e le cascate adiacenti, tra cui la Cat Cat Waterfall, la cascata più bella della regione. Fare un tuffo nelle tradizioni locali significa scoprire che il villaggio Cat Cat è famoso per la tessitura e la produzione di indumenti di lino.

Il monte Fansipan, tetto dell’Indocina

Per chi ama le montagne, una delle attrazioni imperdibili di Sapa è senza dubbio il monte Fansipan, chiamato ‘’il tetto dell’Indocina’’, con i suoi 3143 metri è la vetta più alta del Vietnam ed è anche una delle sfide irresistibili per gli escursionisti. Ma se non sei appassionato di trekking, sappi che è possibile raggiungerne la cima con una moderna funivia in pochissimi minuti. Una volta in vetta,  la vista è mozzafiato con le montagne a perdita d’occhio e le nuvole che sembrano quasi sfiorarti, esperienza che ti farà sentire letteralmente in cima al mondo.

Il mercato di Bac Ha

Per vivere un’experience autentica e scoprire la cultura delle minoranze etniche che popolano la regione, il mercato di Bac Ha è una tappa obbligatoria. Qui ogni domenica i gruppi etnici del nord del Vietnam si radunano per poter vendere i proprio prodotti agricoli, artigianali e tessili. I colori dei costumi tradizionali delle donne Flower Hmong con abiti riccamente decorati, creano un contrasto affascinante con il verde delle montagne circostanti, qui inoltre potrai acquistare tessuti fatti a mano, gioielli artigianali e provare piatti tipici.

Il villaggio di Ta Phin

Se cerchi un’esperienza più intima e meno turistica il villaggio di Ta Phin è il luogo giusto. Qui vive la minoranza etnica Dao, conosciuti per i loro costumi rossi e i bagni curativi, qui potrai scoprire la vita rurale nel suo stato più autentico. Potrai visitare le vicine grotte, immergendoti in un paesaggio incontaminato o rilassarti con un tradizionale bagno alle erbe Dao, queste erbe sono famose per i loro effetti benefici e rilassanti sul corpo, soprattutto dopo aver affrontato una giornata di trekking.

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La Baia di Ha Long in Vietnam, creata da draghi leggendari

C’è un posto, in Vietnam, che è Patrimonio dell’Umanità e che sembrerebbe essere stata creato dal potere di alcuni draghi. Parliamo della Baia di Ha Long, prezioso tratto di mare nel Sud del Paese che si distingue per essere costellato di isole, isolotti e faraglioni calcarei, tanto da attirare numerossissimi visitatori provenienti da ogni angolo del mondo.

Baia di Ha Long, info utili

La Baia di Ha Long (o di Halong) è una suggestiva insenatura che sorge nel golfo del Tonchino, in territorio vietnamita. Parte della provincia di Quang Ninh, è un susseguirsi di migliaia di isolette calcaree (se ne contano circa 2000) con numerose grotte carsiche, che creano un paesaggio che pare uscito direttamente da un libro di fiabe.

Una baia da sogno, quindi, e che si trova 164 km a est della Capitale Hanoi, non lontano dal confine con la Cina, il cui nome tradotto vuol dire “dove il drago scende in mare”.

Delle varie isole presenti, solamente una quarantina sono abitate, mentre le restanti, o almeno la maggior parte di loro, sono dei piccoli affioramenti. Quando ci si ritrova al cospetto di una meraviglia della natura come questa l’emozione è più che assicurata, anche perché l’area copre oltre 1500km², trasmettendo la sensazione di essere di fronte a un quadro infinito impreziosito da spettacolari faraglioni risalenti a 500 milioni di anni fa.

Non vi sorprenderà sapere, quindi, che oltre a rientrare ufficialmente tra i Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, la Baia di Ha Long è anche una delle Sette Meraviglie Naturali del Mondo.

Halong Bay, Vietnam

Fonte: iStock

La Baia di Ha Long al tramonto

Come visitare la Baia di Ha Long

Senza ombra di dubbio, il modo migliore per visitare questo spettacolo della natura è salendo a bordo di una crociera, che può essere effettuata in giornata oppure nell’arco di 2 o 3 giorni, con pernottamento direttamente nell’imbarcazione.

L’offerta è ampissima, e come è possibile intuire i prezzi possono variare in base al periodo, alla durata della crociera, l’itinerario proposto e la categoria della barca (più o meno lussuosa). Se siete interessati a una gita di un giorno con pranzo incluso, potete approfittare di questa crociera su un’imbarcazione particolarmente interessante e che permette di godersi il viaggio al massimo.

A disposizione ci sono anche crociere in partenza da Hanoi con sosta presso l’Isola di Ti Top, la meta regina della Baia di Ha Long, da dove osservare il panorama più famoso e fotografato di questo angolo di Vietnam. Anche in questo caso il pranzo è incluso.

Cosa vere ad Ha Long

Come accennato in precedenza, le crociere che conducono al cospetto di questo luogo da sogno possono variare il loro itinerario anche in base al periodo dell’anno, ma qual che è certo è che alcune tappe sono assolutamente imprescindibili. Grotte e piccoli villaggi dei pescatori non passeranno di certo inosservati, così come alcune spiagge che lasciano senza fiato.

Le grotte più belle

Le grotte più belle della Baia di Ha Long sono:

  • Hang Dau Go: composta di tre camere raggiungibili tramite 90 gradini. Sfoggia soffitti che raggiungono i 25 metri di altezza e il suo nome deriva dal ruolo che essa stessa svolse durante le battaglie del XIII secolo con i mongoli, quando la gente del posto immagazzinava pali di legno, usati per distruggere le navi degli invasori;
  • Hang Thien Cung: parte dello stesso sistema di grotte di Hang Dau Go, presenta formazioni calcaree a forma di “cavolfiore”, nonché stalattiti e stalagmiti.
  • Hang Sung Sot: ovvero la Grotta della Sorpresa, la più grande e più bella di tutta la Baia di Ha Long grazie alle sue stalattiti luccicanti e dalle forme particolarmente bizzarre.
Hang Thien Cung, Vietnam

Fonte: iStock

Hang Thien Cung, spettacolo vietnamita

Le isole più belle

Presso la Baia di Ha Long ci sono tantissime isole che vale la pena esplorare in kayak, in barca a remi o a piedi:

  • Isola di Tuan Chau: piena di spiagge, ville, resort, campi da golf, caffè, negozi di souvenir e spettacoli quotidiani;
  • Isola di Ti Top: bisogna salire circa 450 scalini per raggiungere la sua cima, ma lo spettacolo da lassù vale davvero tutta la fatica provata. Dalla sommità, inoltre, si può persino prendere il sole per poi scendere a fare un bagno in una spiaggia lambita da un mare da sogno;
  • Isola di Soi Sim: il suo nome vuol dire pianta di mirto rosa, perché il suo territorio ne è pieno al punto che in estate si riempie di fiori viola. Ideale per il kayak e il nuoto, offre anche diverse possibilità di trekking;
  • Isola di Cat Ba: è una delle più grandi ma anche un paradiso per coloro che amano la natura e l’esplorazione.

Le spiagge da non perdere

Infine le spiagge, che di certo sono una delle meraviglie di questo prezioso angolo di mondo:

  • Spiaggia di Ti Top: situata sull’omonima isola, ha un fascino incontaminato grazie alla sua sabbia bianca posta a forma di mezzaluna, a sua volta accarezzata da acque cristalline in cui osservare facilmente i fondali;
  • Spiaggia di Soi Sim: anch’essa si trova sull’isola che porta il suo nome e seppur piccola è un vero gioiellino.
  • Spiaggia di Dao Khi: bellissima e situata su Monkey Island.
Ha Long, spiagge top

Fonte: iStock

Una delle spiagge della Baia di Ha Long

La leggenda del Drago di Ha Long

Secondo una curiosa leggenda, in un tempo assai lontano gli abitanti di Ha Long vennero attaccati ripetute volte da invasori provenienti dal mare. La situazione era davvero drammatica, fino a che una famiglia di draghi decise di aiutare la popolazione locale.

Fu così che queste creature leggendarie iniziarono a sputare gemme e diamanti nella baia, che poco dopo si trasformarono in migliaia di isole e faraglioni che diedero vita a una sorta di (meravigliosa) barriera naturale, contro la quale molte imbarcazioni nemiche andarono a schiantarsi.

Gli invasori vennero piano piano eliminati e al temine delle battaglia i draghi s’insediarono stabilmente in questa affascinante baia. Ecco perché Ha Long, in vietnamita, significa “Il luogo in cui il drago scese in mare”.

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Clima e temperature di Hanoi: quando fare un viaggio in Vietnam?

Il Vietnam è un paese che suscita spesso un grande interesse: la sua posizione geografica e la sua forma sono due elementi chiave da conoscere per organizzare un viaggio da quelle parti. Ci possono essere, infatti, delle decise differenze geografiche tra le varie parti di questa nazione. Per esempio, il clima e la temperatura di Hanoi possono non essere le stesse di un’altra città molto visitata come Ho Chi Mihn, ovvero l’antica Saigon. La capitale del Vietnam è un luogo molto buono per iniziare la scoperta di questa nazione asiatica.

Questa città non si trova sulla costa e si è sviluppata lungo il corso del Fiume Rosso, altro elemento che contribuisce molto all’umidità presente in tutto l’arco dell’anno. Cosa aspettarsi dal meteo in una città come Hanoi?

L’inverno ad Hanoi: probabilmente la stagione migliore per il Vietnam

Fare un viaggio in Vietnam è un qualcosa che riempie gli occhi e l’anima di ricordi belli. A maggior ragione se vissuto nella stagione migliore per avventurarsi in giro per Hanoi o magari puntare dritti a esplorare il Nord del Vietnam. Tra la fine di dicembre e la fine di febbraio, Hanoi registra solitamente un clima più fresco del solito ma, soprattutto, molto più secco.

Questo periodo viene accompagnato dalla consueta pioggia che arriva di sovente sui cieli del Vietnam ma, di norma, si tratta sempre di precipitazioni leggere e poco persistenti. Questo è il momento dell’anno in cui si registrano sempre i valori minimi di precipitazioni: stiamo parlando di circa 25 mm in un mese. La temperatura si aggira tra i 15° e i 20°, rendendo la scoperta delle cose più belle da vedere ad Hanoi più semplice e piacevole, data la mancanza di forte caldo e pesante umidità.

La primavera ad Hanoi: temperature ancora miti e piacevoli

La primavera, in questa parte del Vietnam si vive soprattutto nei mesi di marzo e di aprile. Dopo questo range temporale, si inizia già a parlare di estate. Anche questi mesi primaverili rendono molto piacevole un viaggio in Vietnam. Le temperature si alzano leggermente rispetto all’inverno ma va tenuto conto che le piogge passano a a circa 120 mm medi in un mese.

L’aumento delle precipitazioni porta anche a un lieve innalzarsi dell’umidità che resta, comunque, più contenuta rispetto ad altri momenti. Questa stagione rende il Vietnam un giardino fiorito.

Tempio della Letteratura ad Hanoi

Fonte: iStock

Tempio della Letteratura ad Hanoi

L’estate ad Hanoi: la stagione per veri avventurieri

In Vietnam, si considera estate il periodo tra maggio e la fine di settembre. Questi mesi corrispondono a quelli utilizzati maggiormente dai viaggiatori italiani per recarsi in Vietnam e, in generale, in Asia. Se stai progettando la tua avventura proprio in quel periodo, sappi che affronterai la vera umidità che solo il sud-est asiatico sa regalare.

L’estate ad Hanoi porta con sé temperature che vanno dai 35° ai 38°, spesso con una percentuale di umidità che tocca il 90%. Questo è considerato il vero periodo delle piogge in Vietnam: le precipitazioni medie di un mese, in questo momento dell’anno, si aggirano attorno 270 mm, ovvero dieci volte tanto il mese di gennaio.

Questo non deve spaventare nessun viaggiatore perché il Vietnam sa dare tanto in tutte le stagioni. Basta partire con la giusta attrezzatura e restare aggiornati il più possibile sulle condizioni meteo locali.

Autunno ad Hanoi: una stagione affascinante

L’autunno è il momento dell’anno considerato quello più affascinante per fare un viaggio in Vietnam. L’umidità dell’estate si affievolisce e le temperature restano molto buone, senza portare le ondate di calore eccessive tipiche dell’estate. La colonnina di mercurio registra un range climatico tra i 18°e i 28°. La media delle precipitazioni si attesta intorno ai 70 mm in un mese, quantità decisamente più leggera rispetto a quella dei mesi estivi.

In questo momento dell’anno, per esempio, è particolarmente indicato per visitare Da Nang o per recarsi nella meravigliosa Ha Long Bay.

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Mausoleo di Ho Chi Minh, tutto quello che c’è da sapere: info e consigli

Stai pianificando il tuo viaggio ad Hanoi, la Capitale del Vietnam? C’è un’attrazione che devi assolutamente inserire nel tuo itinerario, ovvero il Mausoleo di Ho Chi Minh, l’ultima dimora di un eroe nazionale. Monumento funebre dedicato ad Ho Chi Minh, leader vietnamita, è stato costruito dal 1973 al 1975, e si trova in piazza Ba Ðình, luogo di fondamentale importanza per tutti i vietnamiti, perché è qui che Ho ha letto la dichiarazione di indipendenza. A una prima occhiata, siamo certi che ti ricorderà il Mausoleo di Lenin a Mosca e, in effetti, è stato fondato prendendo ispirazione dal monumento.

Cosa sapere prima di visitare il Mausoleo di Ho Chi Minh

L’attrazione turistica più visitata e amata ad Hanoi è un luogo sacro, di fatto, per tutti i vietnamiti. Le sue dimensioni sono monumentali e al suo interno è presente il sarcofago di vetro con la salma imbalsamata di Ho Chi Minh (scelta che, in realtà, è andata “contro” ai suoi desideri, poiché avrebbe voluto essere cremato). L’accesso viene regolato dalle guardie ed è chiuso al pubblico per due mesi all’anno, quando la salma viene trasferita in Russia per la conservazione, solitamente da ottobre a dicembre.

Aperto al mattino dalle 8 alle 11, è chiuso il lunedì e il venerdì e l’ingresso è gratuito. Per visitare il Mausoleo di Ho Chi Minh, bisogna rispettare delle regole. Iniziamo dall’abbigliamento: devi recarti sul posto con un dress code semplice e casual, maglietta a maniche lunghe e pantaloni lunghi, o abiti lunghi (vietati i pantaloncini, minigonne, abiti cortissimi). Altra cosa da sapere è che è vietato l’accesso con la macchina fotografica. Infine, devi sempre mantenere un comportamento rispettoso delle regole (non parlare a voce alta, il silenzio è d’oro).

Informazioni utili su cosa vedere al Mausoleo di Ho Chi Minh

Nella lingua vietnamita, è conosciuto come Lăng Chủ tịch Hồ Chí Minh. Questo monumento funebre, che, come abbiamo visto, è ispirato al Mausoleo di Lenin a Mosca (ma non mancano influenze vietnamite), rappresenta il cuore di Hanoi, la Capitale del Vietnam, tra i luoghi da visitare assolutamente nel Paese. Con un pizzico di fortuna, puoi assistere al cambio della guardia fuori dal Mausoleo: la cerimonia non ha nulla da invidiare al cambio della guardia a Buckingham Palace a Londra. In ogni caso, avviene dopo ogni ora, alla mattina e alla sera, dalle 6. Alle 21, invece, è prevista la cerimonia dell’alzabandiera. Uno spettacolo culturale da ammirare in rigoroso silenzio.

All’ingresso, puoi notare sin da subito una delle frasi più famose di Ho Chi Minh, ovvero “Niente è più prezioso dell’Indipendenza e della Libertà”. L’atmosfera è di certo particolare, e puoi proseguire la visita osservando la salma nella bara di vetro (sono presenti quattro guardiani intorno) o visitare il giardino botanico (il costo di ingresso, però, è di 40000 vnd). Simbolo del Vietnam e della storia dell’epoca socialista, la struttura è a dir poco imponente – mastodontica, in realtà – alta 21,6 metri e larga 41,2 metri. Proprio di fianco al Mausoleo, inoltre, si trovano altre due piattaforme con sette gradini. Milioni di visitatori sono stati proprio qui… sulle tracce della storia vietnamita. Della libertà e dell’indipendenza.

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Sulla Rotta del dragone, come in “Pechino Express”

“Pechino Express 2024” conduce le otto coppie di sfidanti in Estremo Oriente. La nuova stagione parte dal Vietnam, dal delta del Fiume Rosso fino alle montagne del Nord, alla scoperta delle tribù montane. Seguendo le sponde del fiume Mekong, i viaggiatori arrivano nel Laos, un Paese dalla cultura millenaria. Infine, sbarcano nello Sri Lanka e terminano il viaggio alla maestosa Rocca di Sigiriya.

L’itinerario, lungo oltre 5.000 chilometri, attraversa luoghi meravigliosi che spaziano dalle regioni settentrionali del Vietnam, fra distese infinite di verdi risaie e di antiche testimonianze, passando per le città ricche di spiritualità del Laos, fino a concludersi tra i panorami mozzafiato dello Sri Lanka.

Dieci le tappe nelle altrettante puntate del programma Tv Sky e in streaming su NOW giunto all’undicesima edizione, condotto come sempre da Costantino Della Gherardesca e dall’inviato speciale Gianluca “Fru” Colucci del gruppo comico The Jackal.

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Fonte: @Sky

Costantino Della Gherardesca conduttore di “Pechino Express 2024”

La tappa in Vietnam

La Rotta del dragone porta le coppie di viaggiatori in corsa tra Lang Son, una delle città più a Nord del Vietnam quasi al confine con la Cina, fino a Cao Bang, passando per Dong Dang, Hung Viet e Phúc Sen. Tra i luoghi più spettacolari del Vietnam dove fanno tappa i viaggiatori di “Pechino Express” ci sono le Mua Caves Ninh Binh, a pochi chilometri da Tam Coc. Si tratta di uno lei luoghi più simbolici del Paese.

Un’arrampicata di 500 scalini conduce sulla collina di Hang Mùa, da dove si può godere di un panorama mozzafiato sulla vallata alluvionale del fiume Tam Coc, navigabile a bordo di imbarcazioni su cui si rwma con i piedi.

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Fonte: 123rf

Le Mua Caves in Vietnam

Impossibile visitare il Vietnam senza fare tappa ad Honoi, la Capitale, la migliore occasione per scoprire la leggendaria ospitalità del popolo vietnamita. La storia di questa città rispecchia anche quella dell’intero Paese. Fino al 1976 era stata la Capitale del Vietnam del Nord mentre Saigon era quella del Vietnam del Sud.

La scoperta della città parte dal suo centro storico, il quartiere più caratteristico. Il dedalo di stradine affollate cattura il visitatore con i suoi profumi e i suoi colori. Anticamente, ogni strada ospitava negozi e locali specializzati nella stessa merce e da questo commercio derivava il nome della via. Oggi, di questa divisione è rimasto solo il nome delle vie: i negozi e le bancarelle sono tantissimi e i venditori si presentano offrendo ai passanti i loro variegati prodotti, dalla seta ai gioielli, e naturalmente non mancano i numerosi locali dove gustare i piatti tipici.

Questo antico quartiere si trova vicino al lago Hoan Kiem. Il lago costituisce una delle principali attrazioni della Capitale del Vietnam. La sua fama è anche legata alla leggenda che avvolge di mistero le sue acque. Si narra, infatti, che il re guerriero Thai To avesse avuto in dono dal Dio Tartaruga una spada con cui sconfisse i nemici. Ottenuta l’indipendenza del Paese, una tartaruga gigante emerse dalle acque del lago e chiese al re di restituire la spada al proprietario. Thai To la lanciò nel lago e l’animale sacro lo prese inabissandosi nuovamente nelle acque profonde. Da quel giorno il lago fu chiamato “lago della spada restituita”. Su una piccola isola di questo lago si trova il Tempio Ngoc Son, raggiungibile attraversando un caratteristico ponte rosso.

Il Tempio della Montagna di Giada è un’altra delle tappe da non perdere ad Hanoi. I turisti vengono fin qui non solo per ammirare il simbolo di un’antichissima tradizione, ma anche per le rappresentazioni della tartaruga gigante, simbolo della città.

La tappa nel Laos

Laos è sinonimo di avventura pura. I protagonisti dell’edizione 2024 di “Pechino Express” sono quindi messi a dura prova, ma sono anche affascinati dai luoghi incantevoli di questo splendido Paese ancora troppo poco.

Luang Prabang è probabilmente la destinazione turistica più frequentata del Laos. Questa splendida cittadina mantiene intatto il suo fascino orientale grazie alla presenza di numerosi templi buddhisti. Tra i luoghi imperdibili durante un viaggio nel Laos c’è sicuramente la Piana delle Giare che racchiude in sé un mistero ancora irrisolto e che consiste in migliaia di gigantesche giare che ricoprono la piana di Phonsavan che si pensa abbiano avuto una funzione funeraria.

La natura qui la fa da padrona. Ci sono angoli di un’incredibile bellezza che valgono il viaggio. Come le Cascate Kuang Si che si trovano nel cuore del Paese. Il loro flusso dà origine a diverse piscine naturali e non è un caso che siano considerate una delle tappe più amate dai viaggiatori di tutto il mondo.

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Fonte: 123rf

Le Cascate Kuang Si nel Laos

Anche qui ci son delle caverne considerate sacre: sono le Pak Ou Caves, grotte spirituali dove “vivono” dei piccoli Buddha intagliati nella roccia (e non). Dalle origini molto antiche, regalano anche vedute spettacolari sul paesaggio sottostante. Un luogo davvero eccezionale.

La tappa nello Sri Lanka

Secondo Marco Polo, lo Sri Lanka era l’isola più bella della Terra. Se oggi la concorrenza è grandissima, resta il fatto che è ancora la meta perfetta per chi vuole fare un viaggio a contatto con la natura e con le tradizioni locali. Conosciuta anche come “Perla d’Oriente“, quest’isola meravigliosa immersa nell’Oceano Indiano è famosa per le spiagge sconfinate, per gli elefanti, le antiche rovine e alcune curiosità come i treni colorati e i tè pregiati, uno dei lasciti della colonizzazione britannica.

Un viaggio a bordo del famoso treno panoramico che attraversa Hill Country è un must nello Sri Lanka. In particolare, il tratto che va da Ella a Nuwara Eliya è unico in quanto attraversa meravigliose cascate e piantagioni di tè. Il viaggio è lento e i vagoni affollati tanto che si viaggia con le porte aperte, ammirando quelle distese infinite dove i sari colorati delle donne che raccolgono le foglie del tè spiccano in mezzo al verde infinito.

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Fonte: 123rf

Il treno colorato che attraversa le piantagioni di tè dello Sri Lanka

Storia, tradizione e religione sono un tutt’uno in questo Paese. Ci sono luoghi come la città sacra di Anuradhapura dove si trova l’albero più antico del mondo, lo Sri Maha Bodhi, che secondo l’antica credenza locale sarebbe il luogo esatto dove il Buddha avrebbe avuto l’illuminazione. O come l’antica città reale di Sigiriya, un sito archeologico patrimonio Unesco, arroccata sulla cima di una roccia e per questo nota anche come Roccia del Leone, per via della forma che ricorda le zampe di un felino.