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L’ultima frontiera dei viaggi: l’apiturismo, dove farlo in Italia

Cresce il desiderio di fare le vacanze a stretto contatto con la natura, carpendone tutti i segreti più belli e antichi. Un nuovo modo di esplorare il territorio, sano, ecologico e sostenibile, andando alla scoperta di aziende locali che producono mieli prestigiosi e gustosi. L’apiturismo è la nuova frontiera dei viaggi a stretto contatto con le bellezze che ci circondano. E un ruolo importante nella diffusione del mondo delle api è quello delle Città del Miele, che ogni anno promuovono tantissimi appuntamenti in 17 città di 12 regioni italiane, che vedono la partecipazione di oltre 400 mila persone.

Si ha così la possibilità di viaggiare da Nord a Sud dell’Italia tra feste, sagre, fiere e incontri per degustare e conoscere i prodotti dell’alveare e le ricette locali di oltre 60 tipologie di miele, alcune delle quali uniche al mondo, poco conosciute e molto pregiate, come il corbezzolo della Sardegna, il rododendro delle regioni di montagna, il miele al girasole del Centro Italia o all’arancio e all’eucalipto delle regioni del Sud. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, l’associazione valorizza i mieli tradizionali di tutta Italia, coinvolgendo non soltanto gli apicoltori locali ma tutto il territorio e realtà ben integrate come “La Strada del miele tra Liguria e la Lunigiana” e “La strada del miele del Roero”.

La strada del miele tra Liguria e la Lunigiana

La strada del miele tra Liguria e la Lunigiana nasce dall’accordo tra tre città: Calice al Cornoviglio, Mulazzo e Tresana. L’itinerario ha lo scopo di valorizzare la qualità del prodotto, espressione delle tradizioni più antiche del comprensorio. L’apicoltura, infatti, ha radici antiche in questa terra, capace di offrire una produzione di qualità grazie agli apicoltori del territorio.

Si tratta della prima vera Strada del Miele che consente ai visitatori di esplorare il prezioso nettare degli Dei in tutte le sue sfaccettature: dal visitare le aziende apistiche per assistere ai metodi di lavorazione, con possibilità di acquisti diretti, al degustare il miele utilizzato nella gastronomia, in ristoranti, trattorie e agriturismi. A guidare i turisti un’ottima segnaletica che facilita il percorso itinerante in un ambiente naturalistico incontaminato, che attraversa l’Altavia dei Monti liguri toccando centri d’interesse storico e artistico ben conservati e meritevoli di essere scoperti.

La strada del miele del Roero

La strada del miele che si snoda nel cuore del Roero è un ‘corridoio paesaggistico-culturale’ di circa 38 Km che parte da Bra e giunge a Cisterna d’Asti, passando per Ceresole d’Alba. Il percorso coinvolge 13 comuni, ognuno dei quali è un capitolo di sosta che propone uno specifico tema apistico. Un itinerario che valorizza il singolare intreccio tra un prodotto come il miele e le bellezze naturalistiche uniche delle ‘rocche’.

Il percorso è stato suddiviso in più anelli, percorribili anche per tratti più brevi e con diversi mezzi, a piedi o in mountain bike. L’obiettivo di fondo del progetto è quello di creare un’opportunità per i visitatori di assaporare e apprezzare ciò che il Roero offre: dai luoghi che conservano una bellezza incontaminata e selvaggia quali gli orridi, le forre e i pinnacoli di nuda sabbia delle rocche coi loro boscosi contorni, alle aziende agricole dedite all’apicoltura, dove osservare da vicino le diverse fasi del processo di creazione del dolcificante più antico conosciuto dall’essere umano.

L’apiario nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Tra le tappe più imperdibili dell’apiturismo c’è la mieloteca del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga presso la sede di Isola del Gran Sasso, in Abruzzo. Si tratta della prima mieloteca in un Parco Nazionale e una delle primissime a livello nazionale, dove si possono imparare a riconoscere le molteplici caratteristiche organolettiche dei mieli uniflorali e tipici del territorio, nonché perdersi negli aromi di erbe e fiori di montagna dei numerosissimi millefiori prodotti nelle aree protette.

La struttura è inserita in un percorso didattico che include un apiario, vero e proprio laboratorio a cielo aperto dove i visitatori hanno modo di conoscere le api e gli altri pronubi selvatici, apprezzarne l’importanza per la biodiversità e osservare da vicino questi operosi, quanto utili e preziosi insetti.

Châtillon, capitale valdostana del miele 

L’ultimo fine settimana di ottobre, il paese di Châtillon (meta imperdibile per gli amanti del foliage)si trasforma nella capitale valdostana del miele, ospitando la sagra dedicata a questo prodotto naturale e ai suoi derivati. Il centro storico diventa un allegro alveare di bancarelle e vetrine, e nelle vie del borgo si possono degustare e acquistare i mieli direttamente dai produttori, partecipando a tante manifestazioni: dalle esposizioni di antichi attrezzi per l’apicoltura presso il Museo del Miele agli show cooking, fino dalle degustazioni dei mieli vincitori del concorso a loro dedicato, e alle cene a tema. Si può, inoltre, abbinare la degustazione dei mieli di montagna alla visita del novecentesco castello Gamba, con i suoi affascinanti giardini, e dell’antico maniero di Ussel in posizione dominante sul borgo.

I giorni del Miele a Lazise

Un’altra tappa imperdibile per gli amanti dell’apiturismo è Lazise, sul lago di Garda, dove dal 30 settembre al 2 ottobre si tiene la fiera nazionale “I giorni del Miele”. 2400 mq di area espositiva accolgono la più grande mostra a livello italiano dove produttori e consumatori possono incontrarsi e valorizzare un prodotto di grande qualità. Qui, oltre a visitare le aziende dove si raccolgono i mieli di acacia, castagno e millefiori, ci sono tante attrazioni da scoprire, come le fortificazioni medievali che proteggevano il borgo, l’antica Dogana Veneta a ridosso del Porto vecchio e la suggestiva chiesetta romanica di San Nicolò.

La scuola di apicoltura dell’Etruria a Lubriano

I veri appassionati non possono perdersi la scuola di apicoltura dell’Etruria Lubriano, splendido borgo medievale i provincia di Viterbo, arroccato su una rupe tufacea tra la Valle del Tevere e il lago di Bolsena, al confine con l’Umbria.

Il corso è organizzato come un vero e proprio itinerario guidato alla conduzione biotecnica dell’alveare. La scuola è nata in collaborazione con il Museo Naturalistico di Lubriano, laboratorio affacciato nella Valle dei Calanchi che offre un “Percorso delle acque, dei fiori, dei frutti e delle erbe mangerecce”, portando a conoscere ed esplorare i segreti di questo splendido territorio.

In Sicilia per scoprire ‘l’oro dell’Etna’

Tra le tappe più belle dell’apiturismo non si può, infine, non menzionare Zafferana Etnea, alle porte di Catania, una delle città del miele per eccellenza. Qui si producono alcuni dei mieli più pregiati grazie alla presenza degli agrumi, del nespolo, della sulla, del timo, del castagno e soprattutto dell’ape nera, specie autoctona ormai quasi in via d’estinzione.

Un’occasione ideale anche per visitare questo delizioso borgo situato alle pendici orientali dell’Etna, con il suo interessante patrimonio architettonico, e scoprirne le affascinanti tradizioni.

Zafferana Etnea
In Sicilia, alla scoperta dell’oro dell’Etna
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Turismo con i pescatori: per vivere il mare da protagonisti

Da tempo la filiera ittica si è aperta al turismo, creando possibilità di incontro attraverso l’esperienza diretta. Uscire in barca con i pescatori, sperimentare le tecniche di pesca più selettive e sostenibili, assaporare il pescato a chilometro zero, godere delle bellezze della costa dalla prospettiva del mare, nuotare al largo, sono solo alcune delle tante esperienze che si possono vivere insieme a chi svolge questo antico e affascinante mestiere. Attività volte alla diffusione della cultura del mare e del patrimonio di conoscenze e saperi legati alle tradizioni marinare, annoverate a pieno titolo nel settore del turismo responsabile e sostenibile.

Ittiturismo e pescaturismo: conoscere mestieri e segreti del mare

Ittiturismo e pescaturismo aiutano senza dubbio a comprendere meglio il lavoro dei pescatori che si è evoluto, ma che rimane fortemente caratterizzante nella storia delle diverse marinerie e delle comunità nelle quali le attività di pesca si inseriscono, nonché il valore di una risorsa che fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea.

Per questa ragione, Legacoop Agroalimentare ha scelto di essere partner del progetto “FISH MED NET”, cofinanziato dall’Unione europea nell’ambito del Programma ENI CBC Med “Mediterranean Sea Basin” 2014-2020. Da qui nasce una pubblicazione che mette insieme tutte le esperienze del territorio nazionale, proponendo un’offerta articolata a chiunque desideri vivere il mare, i suoi mestieri e le sue risorse. Nelle escursioni e tramite l’ospitalità, i pescatori riescono a condividere con i partecipanti sapori, profumi, storie, in poche parole il mestiere antico del pescatore e l’importanza di questa attività per le comunità costiere.

Ogni esperienza regala qualcosa di nuovo da scoprire e imparare, spingendo il turista consapevole a ripetere questo viaggio tutte le volte che sente il bisogno di approfondire le proprie conoscenze, a volte le proprie radici e, non ultimo, le proprie soddisfazioni culinarie. Dal Veneto alla Sardegna, passando per Emilia-Romagna, Liguria, Marche e Puglia, l’offerta è molto variegata, in funzione delle diverse ricchezze e delle vocazioni territoriali, di coste, lagune, laghi o fiumi. Tante le imbarcazioni che accolgono, lungo alcuni dei litorali più belli della Penisola, gli amanti del mare in cerca di nuove emozioni.

Dal Veneto alla Sardegna, le esperienze più belle in mare

Tra le esperienze da fare in Veneto, si può può sperimentare il pescaturismo in laguna, nei dintorni delle isole di Burano e Torcello, apprendendo le attività professionali di pesca e immergendosi pienamente nella cultura e nella tradizione peschereccia locale, assistendo all’utilizzo di tecniche utilizzate secolari. Oppure provare la pesca ricreativa, le escursioni all’alba e i tour fotografici nelle meraviglie naturali e storiche della laguna di Chioggia e lungo gli antichi borghi che si affacciano sull’acqua.

In Emilia-Romagna, si possono svolgere in prima persona alcune attività della piccola pesca durante le escursioni in barca, visitando gli impianti di mitilicoltura o i luoghi caratteristici dell’attività ittica a Cesenatico, come il Mercato ittico, il Museo della Marineria e i Borghi dei Marinai. In Liguria non mancano le opportunità di ittiturismo in diverse località costiere, dove condividere con i pescatori la loro passione per il mare e degustare pesce freschissimo e specialità del territorio direttamente in banchina o sulle spiagge.

Anche in Puglia questa formula di turismo non manca e tra Fasano e Polignano a Mare è possibile scoprire splendidi paesaggi, partecipando attivamente a una battuta di pesca, totalmente immersi in alcuni dei tratti di costa più affascinanti della regione. Pescaturismo e ittiturismo sono un’occasione unica, infine, per scoprire con occhi nuovi i luoghi più incantevoli della Sardegna, entrando in contatto con i pescatori del posto, pronti a raccontare tutti i segreti del loro antico mestiere, dell’isola e del mare più bello d’Europa.

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Viaggio nella Terra di Mezzo, tra Hobbit e Anelli

Chi non vorrebbe trovarsi, almeno per una volta, a camminare tra i paesaggi e nelle terre che hanno caratterizzato le storie descritte nel celebre libro di J.R.R. Tolkien, “Il Signore degli Anelli”? Grazie a Preply, piattaforma globale di apprendimento delle lingue, potrebbe essere molto più semplice di quanto si possa pensare. Come?

Attraverso una guida di viaggio interamente dedicata agli appassionati della Terra di Mezzo, e a chiunque ne voglia sapere di più, in cui sono state inserite tutte le informazioni utili a compiere questo viaggio nella fantasia. Dai luoghi narrati nel romanzo a quelli in cui è stato girato il film, dalla lingua parlata dagli algidi ed eterei Elfi, a tutto ciò che riguarda gli Hobbit e il loro pittoresco stile di vita. Per vivere un tour a 360° nel magico mondo della Terra di Mezzo.

Il progetto

Un progetto nato in occasione dell’Hobbit Day 2022 (che si celebra proprio oggi) e dell’uscita de “Gli anelli del Potere”, la serie tv prequel de “Il Signore degli Anelli”, disponibile in streaming su Amazon Prime Video dal 2 di settembre. Una storia che narra le vicende antecedenti agli eventi che hanno conquistato milioni di seguaci in tutto il mondo, donando una panoramica diversa e più completa di Nani, Elfi, Hobbit, Orchi e uomini.

Una vera chicca per andare a fondo e scoprire tutti i segreti del più amato e famoso capolavoro fantasy degli ultimi anni, immergendosi nella fantasia e nel genio creativo del suo autore.

La guida si struttura come un viaggio all’interno del mondo tolkieniano, realizzata sia per gli amanti dello stesso sia per chi non ne ha una grande conoscenza. Mettendo in evidenza tutto ciò che lo caratterizza e che l’ha reso così unico e inimitabile. Un tour pieno di dettagli e informazioni per poter conoscere meglio i luoghi, le lingue e i diversi protagonisti che orbitano intorno agli anelli e alla Terra di Mezzo.

Il luoghi e le lingue della Terra di Mezzo

Partendo proprio da questa, dalla scoperta della Contea (sia quella immaginaria del libro che quella in cui è stato girato il film) abitata dai pacifici e vivaci Hobbit e proseguendo fino a Gran Burrone, luogo pregno della magia elfica e loro santuario. Ma non solo. Altro luogo descritto è Moria, il regno dei Nani, Fangorn, dove dimorano gli Ent, alberi antichissimi e parlanti. Ma anche Valinor, un reame beato guidato dai Valar e Númenor, un’isola a forma di stella e tutti i regni degli uomini.

Un intero universo creato dalla mente di J.R.R. Tolkien, fatto di personaggi, regni, luoghi incantanti e lingue. Come il Quenya, il latino degli Elfi o il Sindarin, il comune linguaggio utilizzato da Grand Burrone a Lothlorien. Fino all’Ovestron, l’idioma parlato dagli umani e dagli Hobbit e diffuso nella maggior parte della Terra di Mezzo. E tantissimi altri dettagli, informazioni e particolarità che hanno reso indimenticabile e che hanno donato un fascino irresistibile alla storia stessa.

Una guida completa alla scoperta del magico mondo nato dalla penna di J. R. R. Tolkien che vi accompagnerà nell’anima più vera e nascosta de “Il Signore degli Anelli”, fornendo spunti di lettura e film da guardare per comprendere meglio l’intera saga e appassionarvi ancora di più alla vita e alle vicende di tutti i fantastici protagonisti della Terra di Mezzo e della loro lotta tra bene e male.

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Addio a tutte le restrizioni Covid anche in questo Paese

Un Paese che potremmo definire magico, una zona del mondo che si trova esattamente alla parte opposta della nostra, un territorio che regala panorami immensi, spiagge da sogno e una qualità di vita abbastanza elevata. Di questo e di molto altro vi vogliamo parlare, ma non prima di avervi dato la buona notizia: anche questo Paese ha eliminato tutte le restrizioni Covid.

Nuova Zelanda, le regole di viaggio

Il Paese in questione è la Nuova Zelanda che, dopo mesi, ha finalmente riaperto le sue frontiere a tutti i viaggiatori, senza alcuna distinzione. Il 90% dei cittadini, di età pari o superiore a 12 anni, è adesso vaccinato con almeno due dosi. Condizione che permette di riaccogliere i turisti provenienti da tutto il mondo in sicurezza.

Il primo ministro, Jacinda Ardern, ha fatto sapere che è stata eliminata l’obbligatorietà del vaccino per i turisti in arrivo e la necessità di eseguire un autotest una volta atterrati in Nuova Zelanda. Abolita persino la mascherina, anche se è bene sapere che le singole strutture possono ancora decidere di adottarla.

Stop ai dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche sui voli nazionali e internazionali, ma la Air New Zealand, compagnia di bandiera del Paese, continuerà comunque a fornirli ai clienti che preferiscono indossarli.

Parco Nazionale di Abel Tasman nuova zelanda
Un angolo del Parco Nazionale di Abel Tasman in Nuova Zelanda

Per viaggiare verso la Nuova Zelanda, quindi, attualmente c’è bisogno di avere un passaporto con validità residua, rispetto alla data prevista per la partenza, di almeno 3 mesi.

È necessario, inoltre, richiedere una “Electronic Travel Authority” (NZeTA) prima di partire, che è obbligatoria per tutti i viaggiatori in transito in Nuova Zelanda anche qualora quest’ultima non fosse la destinazione finale del viaggio.

Se la vostra villeggiatura sarà inferiore ai 90 giorni, non avrete bisogno di un visto turistico. Sono richiesti, tuttavia, alcuni requisiti come il biglietto di andata e ritorno.

Perché fare un viaggio in Nuova Zelanda

Ci sono tanti motivi per cui vale la pena fare un viaggio in Nuova Zelanda, ma il primo in assoluto è che è la destinazione perfetta per chi ama la natura. Da queste parti, infatti, i paesaggi sono magnifici e tutto sembra un vero e proprio paradiso in terra.

Spiagge che si stendono a vista d’occhio, laghi incastonati nei massicci montani, colline verdi che creano profili perfetti e così via. Insomma, in molte situazioni pare quasi che qui l’uomo non sia mai arrivato.

Marlborough Sounds nuova zelanda
Marlborough Sounds dall’alto, Nuova Zelanda

Un altro motivo per cui vale la pena fare un viaggio in Nuova Zelanda è la cultura locale che, come potete immaginare, è completamente diversa dalla nostra. Ciò non toglie che abbia un fascino assolutamente irresistibile. Questa, del resto, è la terra del popolo Maori e nella parte centrale dell’Isola del Nord ci sono le maggiori testimonianze storiche di questa popolazione. Una cultura millenaria fatta di guerrieri, cacciatori e navigatori, arrivata fino ai giorni nostri ancora in tutta la sua ricchezza.

L’altra ragione per cui dovreste assolutamente organizzare un viaggio in Nuova Zelanda è che, difficilmente, incontrerete orde di turisti. Da queste parti, infatti, si vive all’insegna della tranquillità e delle emozioni intense. Essendo poi molto lontana da tutto, non è mai presa d’assalto dai viaggiatori.

La Nuova Zelanda, inoltre, è il Paese perfetto per gli amanti degli animali. Qui vive, per esempio, il kiwi, un uccello difficilmente osservabile, ma anche il pinguino dagli occhi gialli. Senza lasciare in secondo piano i mammiferi marini, come il simpatico delfino hector.

Infine, la Nuova Zelanda è uno dei migliori Paesi in cui viaggiare soprattutto per gli appassionati dell’universo “Hobbit” e del “Signore degli Anelli”. Sono diversi, infatti, i posti magnifici del Paese in cui sono state girate le due trilogie.

Cinque cose da vedere assolutamente in Nuova Zelanda

È veramente complicato scegliere solo cinque cose da vedere assolutamente in Nuova Zelanda. Del resto, questo è un Paese dai paesaggi incantati e dalla mille possibilità all’aria aperta e non solo. Nonostante ciò ci abbiamo provato.

Il primo luogo che vi consigliamo è Auckland, la principale città del Paese e dove si può fare di tutto di più. La sua particolarità più interessante è che è costruita su un vulcano. Passeggiandovi scoprirete un bel mix di antico e moderno, di palazzi coloniali e grattacieli. Interessanti anche i musei, così come la Sky Tower che regala una vista davvero mozzafiato.

Auckland nuova zelanda

Fonte: iStock

La bellissima Auckland in Nuova Zelanda

Straordinario anche il Parco Nazionale di Abel Tasman, probabilmente uno dei più spettacolari del mondo. Qui l’attrazione principale è l’Abel Tasman Coast Track, la passeggiata più famosa e più frequentata tra le lunghe camminate che si possono fare nel Paese. Un percorso contrassegnato in maniera chiara che vi permetterà di ammirare la natura più incredibile che esista. Il tutto passeggiando attraverso foreste e scogliere, fino ad arrivare a meravigliose spiagge incontaminate.

Poi Marlborough Sounds, nell’Isola Sud, un posto dove la natura dà il meglio di sé. Da queste parti, infatti, la costa è movimentata da chilometri e chilometri di fiordi che si insinuano nella costa montuosa e collinare. Dei paesaggi che vi resteranno nel cuore per sempre e delle zone dove scoprire la tipica tranquillità neozelandese.

Un altro luogo da non perdere in Nuova Zelanda è il ghiacciaio Franz Josef che vanta una lunghezza di 12 km e che è situato a soli 300 metri sul livello del mare. Si può visitare in diversi modi: a piedi camminando sul ghiaccio, dal cielo in elicottero o con escursioni nella parte anteriore. Molto particolari anche le diverse cascate che si notano lungo la strada.

Infine, il Milford Sound che è un famosissimo fiordo che si trova all’interno del Fiordland National Park. Vi basti pensare che, secondo i neozelandesi, è “l’ottava meraviglia del mondo” se non la più bella. Vi ritroverete al cospetto di pareti rocciose e cascate che si gettano nel mare, qualcosa di davvero fuori dal comune.

Insomma, la Nuova Zelanda è un Paese che vale assolutamente la pena scoprire soprattutto ora che sono state, finalmente, eliminate tutte le norme Covid.

Per maggiori informazioni e chiarezza sui requisiti di ingresso vi invitiamo a contattare l’ambasciata del Paese e a visionare il sito ViaggiareSicuri, un servizio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

ghiacciaio Franz Josef nuova zelanda

Fonte: iStock

Veduta aerea del ghiacciaio Franz Josef, Nuova Zelanda
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Destinazioni vacanze estive Viaggi viaggiare

Puoi allungare le tue vacanze estive raggiungendo queste destinazioni

L’arrivo di settembre, lo sappiamo, segna inevitabilmente il passaggio dall’estate all’autunno. E se da una parte sono tantissime le persone che non vedono l’ora di perdersi e immergersi nei caldi colori autunnali, dall’altra ci sono tutti quelli che non vorrebbero mai dire addio alla stagione dei divertimenti.

Anche se in questo periodo dell’anno, i viaggi all’insegna del sole e del mare sono già un lontanissimo e nostalgico ricordo da rimpiangere, esiste un modo riviverli e farlo ancora.

Chi desidera allungare o ripetere le proprie vacanze estive, nel periodo che va da settembre a ottobre, potrà realizzare il suo sogno organizzando un nuovo viaggio. Attenzione, però, a scegliere le destinazioni giuste. Ecco quali sono le migliori secondo noi.

Sharm el-Sheikh: tra mare da sogno e barriera corallina

Sharm el-Sheikh non ha bisogno di presentazioni. Meta prediletta di tutti gli amanti del mare, la località balneare dell’Egitto, situata tra la penisola del Sinai e il Mar Rosso, è la destinazione perfetta da raggiungere per tutti coloro che sognano una fuga dal freddo, o per chi vuole allungare le vacanze estive.

Tra spiagge sabbiose, acque turchesi e cristalline e barriere coralline, avrete come l’impressione di non aver mai salutato l’estate. E questo è vero anche e soprattutto tra settembre e ottobre, quando le temperature mantengono una media di 28/30 gradi.

Sharm el-Sheikh

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Sharm el-Sheikh

Tenerife: viaggio nel clima più bello del mondo

Quello delle Canarie è stato riconosciuto all’unanimità come il clima più bello del mondo perché è proprio sulle isole dell’arcipelago spagnolo situato al largo della costa nord occidentale africana che è possibile vivere un’atmosfera di eterna primavera.

Se sognate di fare una vacanza all’insegna di mare, sole, cultura e siti naturali, allora Tenerife è l’isola che fa per voi. La temperatura media è di 27 gradi, tra la fine di settembre e ottobre, mentre le piogge sono quasi totalmente assenti.

Mare, arte e cultura: destinazione Cipro

Sono molti i Paesi d’Europa e del mondo che consento di allungare le vacanze estive. Cipro, isola immersa nel Mediterraneo orientale, è uno di questi. Se è una vacanza vista mare all’insegna del clima mite che sognate, pur non rinunciando all’arte, alla storia, al mito e alla cultura, allora questa destinazione è il posto giusto.

Tra mare e safari: benvenuti in Kenya

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio in Kenya. Il Paese dell’Africa orientale, che affaccia sull’Oceano Indiano, offre un paesaggio eccezionale e variegato che comprende savane, zone lacustri e rilievi montuosi. Non mancano le spiagge, ovviamente, che durante la bassa marea offrono visioni eccezionali: atolli bianchi affiorano in superficie tra le acque limpide e trasparenti all’interno delle quali è possibile immergersi anche in questo periodo dell’anno.

Il caldo torrido dell’estate, infatti, lascia spazio a temperature piacevoli che permettono di vivere avventure incredibili all’insegna di mare e safari.

Dubai: tra mare, shopping e relax

C’è un altro luogo da segnalare per tutti quelli che non vogliono allungare le vacanze estive. Si tratta di Dubai, una fantastica meta autunnale per tutte le persone che vogliono rilassarsi al mare, fare shopping e scoprire tutto il fascino della città degli Emirati Arabi Uniti.

Tra settembre e ottobre il sole è assoluto protagonista delle giornate, ma l’afa dei mesi precedenti lascia spazio a un clima decisamente più godibile. È questo il momento perfetto per scoprire il deserto e il mare, per visitare il Burj Khalifa e concedervi qualche sessione di shopping di lusso.

Dubai

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Dubai
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Il viaggio mozzafiato che conduce al faro più alto d’Europa

Torri luminose che illuminano sentieri notturni, marini e terrestri, guardiani orgogliosi e solitari di paesaggi e territori selvaggi, custodi sempre vigili di storie, leggende e aneddoti. Questi sono i fari del mondo.

Funzionali e strategici, bellissimi e suggestivi, alcuni fari si sono trasformati col tempo in vere e proprie attrazioni turistiche senza eguali. Torri da incorniciare tra le istantanee più belle di un viaggio indimenticabile che caratterizzano in maniera univoca scenari straordinari che lasciano senza fiato.

Ed è proprio all’interno di uno di questi paesaggi che vogliamo portarvi oggi, lì dove svetta verso il cielo il faro più alto d’Europa che segna il confine tra la Manica e l’Atlantico. Benvenuti al cospetto del faro dell’Île Vierge, nel cuore azzurro della Bretagna.

Viaggio sull’Île Vierge

Esiste un luogo nel territorio di Finistère, che incanta e stupisce da sempre. Un piccolo isolotto immerso nel mare e incorniciato tra gli scogli e le rocce che affiorano dall’acqua, un luogo che incanta per il suo paesaggio solitario e selvaggio. È qui che è stato innalzato quello che è uno dei fari più suggestivi del mondo. È sempre qui che è possibile perdersi e immergersi all’interno di uno degli scenari più straordinari d’Europa

Ci troviamo in Bretagna, e più precisamente sull’Île Vierge. Questa piccola isola di appena 6 ettari, si trova a meno di due chilometri dalla costa nord occidentale della regione francese, proprio di fronte al villaggio di Lilia. È qui che è stato creato il faro di più alto di tutta Europa.

Con i suoi oltre 80 metri di altezza, il faro dell’dell’Île Vierge domina sull’intero scenario svolgendo la sua originaria funzione di guardiano. Ed è così bello che da secoli si è trasformato in una vera e propria attrazione turistica da raggiungere almeno una volta nella vita.

Il faro più alto d’Europa

Immersa tra la costa frastagliata e pericolosa della zona nord occidentale del Paese, Île Vierge è stata scelta per costruire quel faro che avrebbe illuminato l’intero tratto di mare.

La bellezza del paesaggio di questo luogo, però, era stata già scovata secoli prima quando, nel XV secolo, un gruppo di frati scelse di fondare proprio qui un convento. Il nome stesso dell’isola, sembra essere legato alla cappella dedicata alla Vergine qui costruita. Purtroppo però, a causa della scarsità di risorse dell’isola, i frati furono costretti a lasciarla.

Nel 1840 fu il governo francese ad acquistare l’isola e a costruire una grande torre in granito di 32 metri. Sul finire dello stesso secolo, le autorità decisero di costruire un nuovo faro senza abbattere la struttura preesistente, che si è poi trasformata nella residenza dei guardiani. I lavori terminarono nel 1902: nasceva così il faro più alto d’Europa. Quello del faro di Île Vierge è un primato che, fino a quel momento, era detenuto solo dalla Lanterna di Genova, conosciuta anche con il nome di Dominante dei mari.

Il faro può essere osservato anche dalla costa e restituisce un’immagine bellissima. L’Île Vierge, invece, può essere raggiunta via mare.

Salire sulla cima del faro dell’Île Vierge è una vera e propria esperienza sensoriale che incanta la vista e riscalda il cuore, perché è qui che si può ammirare uno dei panorami più selvaggi e incontaminati di tutta Europa. Per farlo occorre salire 365 gradini, ma la fatica viene ripagata da una vista sublime.

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Sognando i Caraibi: qual è il momento migliore per andare?

Se è vero che ogni destinazione di viaggio è una scoperta destinata a regalarci sempre emozioni uniche e ricordi indelebili, è vero anche che esistono luoghi che possono esaudire quelli che sono, probabilmente, i desideri di quasi tutti i viaggiatori. I Caraibi sono tra questi.

Perché ammettiamolo, chi non ha mai sognato di vivere un’avventura di lusso in un paradiso terrestre? Un’esperienza di riposo e relax incorniciata da uno dei paesaggi più belli del mondo, tra acque turchesi e cristalline, spiagge bianche e dorate, palme e natura incontaminata.

Un vacanza che ha come destinazione i Caraibi è davvero un’esperienza che dovremmo vivere tutti, almeno una volta nella vita. Ma prima di organizzare questo viaggio tanto agognato scopriamo insieme qual è il periodo migliore per andare.

Sognando i Caraibi: la pianificazione del viaggio

Non abbiamo bisogno di elencare tutti i motivi per raggiungere i Caraibi, per organizzare quella che si prepara a diventare una meravigliosa fuga dalla realtà che tutti ci meritiamo. Quello che invece vogliamo fare oggi, insieme a voi, è pianificare il miglior viaggio di sempre, quello destinato a farvi vivere un’esperienza da sogno tra tutti quei territori bagnati dal mare più bello del mondo.

La prima cosa da fare, quando si pianifica un viaggio verso i Caraibi, è scegliere la destinazione da raggiungere. Sognate di vivere emozioni forti e mozzafiato oppure preferite una vacanza all’insegna del relax assoluto?

Le Bahamas, per esempio, sono perfette per tutti gli amanti del mare. L’oceano, che è assoluto protagonista di questo incredibile arcipelago, ospita quella che è una delle più grandi barriere coralline del mondo intero trasformando questo territorio in un vero e proprio paradiso per lo snorkeling e il diving.

Se è una vacanza all’insegna del dolce far niente, quella che sognate di vivere, allora Martinica è il posto giusto per voi. L’isola di origini vulcaniche offre un paesaggio variegato e mozzafiato che alterna chilometriche spiagge paradisiache a lussureggianti foreste tropicali, un eden senza tempo all’interno del quale perdersi e immergersi.

Si aggiungono poi alle proposte le Grandi Antille, che comprendono Cuba, Hispaniola, Giamaica e Porto Rico, destinazioni perfette per chi vuole immergersi in culture e tradizioni straordinarie incorniciate dalla grande bellezza dei paesaggi.

Insomma, ogni isola è un sogno da realizzare. Vi basterà solo scegliere quella che più si adatta alle vostre personali esigenze e prenotare il viaggio nel periodo giusto.

Caraibi: quando partire

Se avete deciso di raggiungere uno dei paradisi terrestri bagnati dal Mar dei Caraibi, non vi resta solo che organizzare il viaggio nei mesi giusti. Il clima di questa vasta regione geografica è principalmente tropicale con un clima che sfiora i 30 gradi durante tutto l’anno. Anche se le giornate sono prevalentemente soleggiate, ci sono alcuni periodi le precipitazioni sono più frequenti.

Per evitare le piogge, quindi, il periodo migliore per raggiungere i Caraibi è quello che va da dicembre a fine aprile. Durante questi mesi, a cavallo tra inverno e primavera, le temperature sono miti e le precipitazioni sono molto scarse. Al contrario, invece, durante l’estate il clima è umido e le piogge frequenti.

Raggiungere i Caraibi in inverno e in primavera, quindi, è davvero un’ottima idea. Non solo perché così possiamo sfuggire alle fredde temperature del nostro Paese, rifugiandoci tra il calore di un paradiso terrestre, ma anche perché tra febbraio e marzo è possibile assistere ai festeggiamenti di Carnevale che sono coloratissimi e vivaci.

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Ritorna Discover EU: come viaggiare gratis in treno

Saranno 35.000 i giovani che, per la seconda volta quest’anno, potranno viaggiare in treno gratis alla volta di splendide destinazioni europee. Riparte, infatti, il progetto DiscoverEU, dedicato ai viaggiatori che abbiano compiuto 18 anni e risiedano in uno degli Stati membri dell’Ue o dei paesi terzi associati a Erasmus+. Un programma su misura per i neo-maggiorenni desiderosi di scoprire i tesori più belli d’Europa.

Cos’è DiscoverEU e come si ottengono i pass gratuiti

DiscoverEU è un’azione del programma Erasmus+ che offre ai diciottenni l’opportunità di scoprire l’Europa attraverso esperienze di apprendimento (quest’anno sono state aggiunte anche sei nuove mete). Ci si sposta principalmente in treno (sono previste eccezioni per consentire di partecipare a coloro che vivono su isole o in zone remote), alla volta dei posti più belli del Vecchio Continente.

I candidati selezionati sono premiati con un pass di viaggio, che offre loro la possibilità di apprezzare il patrimonio storico, artistico e culturale di destinazioni ricche di fascino e storia, e di entrare in contatto con persone, usi, costumi e tradizioni. Inoltre, l’iniziativa permette di sviluppare competenze preziose per il futuro, ad esempio l’indipendenza, la fiducia e l’apertura verso altre culture. A partire da quest’anno, i partecipanti selezionati ricevono anche una carta sconto, da utilizzare per oltre 40 mila servizi tra trasporti pubblici, visite culturali, alloggio, vitto e sport.

Quando fare domanda e i requisiti per partecipare

La prossima tornata di candidature avrà luogo dalle ore 12 di martedì 11 ottobre alle ore 12 di martedì 25 ottobre 2022, quando sul sito comparirà la scritta “Partecipa”.

Per poter ottenere i pass di viaggio, è necessario:

  • essere nato tra il 1º gennaio 2004 (incluso) e il 31 dicembre 2004 (incluso);
  • inserire correttamente il numero della carta d’identità, del passaporto o della carta di soggiorno legale nel modulo di domanda online;
  • essere cittadino o residente legale a lungo termine in uno degli Stati membri dell’Unione europea, compresi i Paesi e territori d’oltremare o in uno dei paesi terzi associati al programma Erasmus+ (Islanda, Liechtenstein, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Turchia).

Non è finita qui, perché bisogna partecipare anche a un quiz sul Portale europeo dei giovani, il sito online di supporto e informazione per questo tipo di progetti. Si tratta di 5 domande a risposta multipla, più una domanda di spareggio. Chi verrà selezionato potrà viaggiare in treno gratuitamente per un periodo di almeno 1 giorno e al massimo 30 giorni tra il 1º marzo 2023 e il 29 febbraio 2024. Si può partire da soli o in gruppo con un massimo di 4 amici, a condizione che soddisfino le condizioni di ammissibilità.

Se siete tra quelli che non raggiungeranno la maggiore età prima dell’anno prossimo, non disperate, perché potrete partecipare alla prossima estrazione nella prima metà del2023. Invece, i giovani che hanno vinto un pass DiscoverEU nell’ambito delle tornate precedenti dell’iniziativa non possono presentare di nuovo domanda.

Bisogna, infine, tenere a mente che la Commissione europea desidera ricevere un resoconto dai giovani viaggiatori e li incoraggerà a condividere le loro esperienze e avventure in Europa. Per questo motivo i candidati selezionati diventano ambasciatori DiscoverEU. Ciò vuol dire che sono invitati a raccontare le loro esperienze di viaggio attraverso i social media, o a fare una presentazione a scuola o nella loro comunità locale. I candidati sono invitati anche ad aderire al gruppo Facebook ufficiale #DiscoverEU.

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Voli low cost per partire per un viaggio last minute

C’è chi non ha fatto vacanze quest’estate e c’è anche chi ci è andato ma ha già voglia di ripartire. Specie con le offerte di voli low cost che ci sono ora.

La compagnia aerea easyJet sta promuovendo tantissime rotte aeree a prezzi davvero bassissimi.

Pensate che si può andare a Napoli con 12,49 euro (solo andata, naturalmente) o a Milano con 16,99 euro o ancora a Catania con 19,49 euro. E di offerte come queste ce ne sono tantissime.

Chi ha ancora voglia di mare può infatti scegliere una meta del Sud, dove essere abbastanza certi di trovare ancora caldo. Da Napoli, per esempio, si può prendere la Trans vesuviana e arrivare sulla Costiera sorrentina in poco tempo. Da Catania si può arrivare facilmente alla vicina Riviera dei Ciclopi o a Taormina e ai Giardini Naxos o ad altre bellissime spiagge.

Perché andare a Catania

Ma questa è la stagione ideale anche per visitare le città d’arte. Catania è senza dubbio una delle città d’arte più belle della Sicilia, meta ogni anno di migliaia di turisti innamorati e affascinati dalla sua architettura, dai suoi panorami mozzafiato, in bilico tra il bianco che ammanta il vulcano fumante e l’azzurro del Mediterraneo, proprio di fronte.

Catania mete italiane

Fonte: 123rf

Catania, tra vulcano e mare

La città stessa sembra mettere in comunicazione queste due forze della natura, perfettamente opposte e complementari. Lungo le strade, la vita scorre al di sopra e al di sotto della pietra lavica dell’Etna con la quale molti palazzi, storici e no, sono costruiti, nelle rovine greco-romane che testimoniano il passaggio millenario dei popoli in quest’area estremamente ricca; nella Catania Barocca e in quella medievale; nel fermento dei suoi vicoli, dei suoi mercati storici, la sua Piscarìa, da secoli cuore pulsante dei catanesi.

Insieme a Caltagirone, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli, Catania fa parte dei Comuni del Barocco siciliano dichiarati nel 2002 patrimonio dell’umanità dell’Unesco. E anche questo è un tour che varrebbe la pena fare.

Weekend a Napoli

Napoli, invece, offre un’infinità di cose da fare. Solo nel quartiere di Forcella, in una sola occhiata si possono scorgere tre imperdibili monumenti: la Chiesa del Gesù Nuovo, l’Obelisco dell’Immacolata e il Monastero di Santa Chiara.

Tra i luoghi irrinunciabili troviamo il Palazzo Reale dalla lunga facciata e un’opera suggestiva, conosciuta in tutto il mondo, da vedere almeno una volta nella vita, è sicuramente il Cristo Velato, all’interno della Cappella di San Severo. E poi c’è la Cappella che contiene il tesoro di San Gennaro, tra le meraviglie ebanistiche della tradizione napoletana.

galleria borbonica

Fonte: Francesca Di Pietro

La Napoli sotterranea

E che dire della città nella città, quella cioè creata dalla fitta rete di cunicoli sotterranei – l’antica Neapolis -che affascina per la sua imponenza e per il mistero attorno a cui si celano leggende come quella del “munaciello”. Per scoprire di che si tratta bisogna andarci…

Milano, la meta no. 1

Poi vi abbiamo anche consigliato Milano tra le mete di stagione. Questa città non ha bisogno di promuoversi. Proprio di recente l’hanno definita la Capitale culturale d’Italia. Ogni giorno sono decine gli eventi, le inaugurazioni e gli happening socioculturali che si tengono nel Capoluogo lombardo. Proprio in questi giorni è stato inaugurato l’ennesimo museo, la Fondazione Luigi Rovati che raccoglie un’importante collezione di reperti etruschi ma anche opere d’arte contemporanea.

Ma Milano è anche la Capitale italiana del design e della moda. Qualcuno sostiene lo sia anche della gastronomia, non per le sue specialità gastronomiche, intendiamoci, ma per i suoi ristoranti, stellati e d’altissima qualità, dove è possibile provare di tutto. E poi lo è anche dell’intrattenimento con i suoi concerti, gli spettacoli teatrali e le manifestazioni che regolarmente si tengono in città.

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Fonte: IPA

La Fondazione Rovati a Milano
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La Regina che ha viaggiato più di ogni altra al mondo

Impeccabile e longeva, Elisabetta II ha viaggiato tantissimo durante la sua intensa vita. Senza ombra di dubbio, è stata la Regina che lo ha fatto di più, considerando che ha trascorso decenni conoscendo culture diverse dalla sua e attraversando ripetutamente (quasi) tutto il mondo.

La Regina dei record

La Regina Elisabetta nel corso della sua vita ha raggiunto diversi primati. Per esempio, il suo regno è durato ben 70 anni, 7 mesi e 2 giorni. Durante questo periodo ha posato per oltre 200 ritratti, ha conosciuto 15 primi ministri, ha incontrato 13 dei 14 presidenti americani, ha avuto modo di interfacciarsi con 4 papi e, tra le altre cose, è rimasta sposata per più di 73 anni con il Principe Filippo, venuto a mancare nell’aprile 2021, un vero e proprio primato per un monarca britannico.

Ma la Regina era anche una globetrotter: dal 1952 Elisabetta ha viaggiato in 117 Nazioni e ha fatto più di 150 visite nei Paesi del Commonwealth. Tra le altre cose, è stata 22 volte in Canada e 13 volte in Francia. In totale ha percorso 1,7 milioni di chilometri, di cui 48 mila solo nel 2002, anno del suo giubileo d’oro che ha segnato i 50 anni sul trono.

In sostanza, è come se la Regina avesse fatto il giro del mondo 42 volte prima di interrompere i viaggi all’estero nel novembre 2015, all’età di 89 anni. Il più lungo? È stato di 168 giorni (dal novembre 1953 al maggio 1964) durante i quali ha visitato 13 Paesi. Infine, è stata la prima monarca britannica ad andare in Cina nel lontano 1986. Strano a dirlo visti suoi numeri, ma ci sono che luoghi che non ha mai potuto raggiungere come Israele, per motivi politici, e la Grecia a causa della storia familiare del Principe Filippo nel Paese.

cina regina elisabetta

Fonte: Getty Images – Ph: Hulton Archive

La Regina Elisabetta in Cina nel 1986

I viaggi della Regina Elisabetta in Italia

Nel corso della sua vita trascorsa in giro per il mondo, sia per dovere che per piacere, la Regina Elisabetta ha fatto tappa anche nel nostro Paese. Più precisamente c’è stata 5 volte, l’ultima nel 2014 per 24 ore di fitte di impegni tra il Quirinale, con l’allora presidente Giorgio Napolitano, e l’udienza in Vaticano con Papa Francesco.

Per la sovrana più amata della storia, l’Italia era uno dei luoghi preferiti soprattutto per le vacanze personali. In particolare nel 1951, anno in cui, l’allora Principessa, si concesse una visita di due settimane a Roma, dove festeggiò i suoi 25 anni nello spettacolare scenario di Villa Adriana a Tivoli.

Il 3 maggio 1961 Elisabetta, ormai Regina, attraversò la splendida Roma a bordo di una Flaminia 335. Il motivo della visita, in questo caso, fu incontrare il capo dello Stato, Giuseppe Gronchi. Mentre due giorni dopo, il 5 maggio, a conoscerla fu Papa Giovanni XXIII. Poi andò a Venezia e a Firenze. In questo stesso anno sbarcò anche sulla piccola isola siciliana di Vulcano dove girovagò con il Principe Filippo tra i villaggi di pescatori.

Tornò nel nostro Paese anche il 14 ottobre 1980, ma questa volta a riceverla furono Sandro Pertini e Papa Giovanni Paolo II. Lasciata la Capitale, sua Maestà decise di esplorare di nuovo il territorio italiano. La tappa, questa volta, fu Palermo, dove Elisabetta tornò anche nel 1992.

Nell’ottobre del 2000 la Regina fece ritorno a Roma. Ad accoglierla, in questa circostanza, ci fu Carlo Azeglio Ciampi, con cui Elisabetta assistette al concorso ippico in piazza di Siena. Poi si spostò di nuovo, ma questa volta a Milano al Teatro La Scala, dove Riccardo Muti diresse un concerto in suo onore.

Infine, l’ultimo viaggio istituzionale nel nostro Paese avvenne nel 2014, anno in cui conobbe anche Papa Francesco.

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Fonte: Getty Images – Ph: Tim Graham

Elisabetta II e Sandro Pertini al Quirinale nel 1980

Cosa metteva in valigia la Regina Elisabetta

Innanzitutto, la Regina Elisabetta II poteva recarsi all’estero senza utilizzare il passaporto. Il motivo? In Gran Bretagna tale documento viene emesso “a nome di Sua Maestà”, quindi era lei stessa che li rilasciava, senza averne di conseguenza bisogno.

Portava sempre in valigia, tra le altre cose, un abito scuro. Una regola che aveva, e che ha anche ora, lo scopo di essere una sorta di prevenzione: nel caso in cui un membro della famiglia dovesse venir meno, tutti gli altri membri sono obbligati a indossare completi neri per onorare il lutto, in qualsiasi parte del mondo si trovino.

Inoltre, i Reali devono avere con loro anche un kit di sopravvivenza che, insieme ad aspirine e cerotti, contiene sangue d’emergenza per trasfusioni.

Infine, come avevano rivelato qualche anno fa i media inglesi, il set di valigie personali della Regina era firmato dal brand britannico Globe-Trotter. Al suo interno c’era sempre anche una scorta di Earl Grey, il suo tè preferito, con tanto di bollitore con il suo monogramma.

dove viaggiava regina

Fonte: Getty Images – Ph: Anwar Hussein

La Regina Elisabetta in Nuova Zelanda nel 1977

I mezzi di trasporto utilizzati dalla Regina

Ogni apparizione pubblica della Royal Family deve essere organizzata nei minimi dettagli, tanto che esiste anche un ufficio specifico, il Royal Travel Office, che si occupa delle visite ufficiali sia dal punto di vista della programmazione che dalla sicurezza.

A seconda dell’evento a cui i rappresentanti della famiglia devono partecipare, viene scelto un diverso mezzo di trasporto, anche se il più delle volte sono privilegiati i jet privati e ministeriali, così da garantire una certa privacy agli eredi al trono.

Ma tra quelli prediletti da sua Maestà c’era un treno costruito negli anni ’40 del XIX secolo caratterizzato da interni particolarmente eleganti. Un convoglio che, nel corso del tempo, è stato anche ampliato e rinnovato nel design, distinguendosi per essere uno dei treni più all’avanguardia del mondo. Elisabetta preferiva utilizzare il Royal Train per raggiungere le diverse destinazioni del suo Regno Unito.

Un altro grande amore in fatto di viaggi della Regina Elisabetta, definito da lei “come sentirsi a casa”, era il Royal Yacht Britannia. Parliamo di una gigantesca nave utilizzata per ben 968 viaggi ufficiali della Famiglia Reale. Un monumento, più che un’imbarcazione, in quanto nei suoi anni di servizio ha percorso più di un milione di miglia marine, facendo scalo in 600 porti di più di 130 Paesi differenti: una media di un giro del mondo all’anno.

Infine, il trasporto aereo della Royal Family è fornito, a seconda delle circostanze e della disponibilità, da una varietà di operatori militari e civili. Ciò include un Airbus Voyager della Royal Air Force e il volo in elicottero della Regina. Aeromobili che vengono utilizzati anche come aerei civili e voli commerciali di linea.

In sostanza, la Regina nel corso della sua vita è stata anche una vera e fiera viaggiatrice.

Royal Yacht Britannia regina

Fonte: Getty Images – Ph: Serge Lemoine

La Regina Elisabetta e il Principe Filippo a bordo del Royal Yacht Britannia nel 1977