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Trekking urbano: un giorno alla scoperta dell’Italia. A piedi

Un nuovo modo di fare turismo dolce, che accompagna i visitatori lontano dai circuiti più conosciuti. È la proposta della “Giornata Nazionale del Trekking Urbano”, giunta, alla 19esima edizione, che si svolgerà lunedì 31 ottobre in 71 comuni delle 17 regioni che vi aderiscono, tra città d’arte e borghi meno noti. Un’esperienza di viaggio che coniuga natura, sport, arte, gusto e voglia di scoprire gli angoli più curiosi e nascosti, attraverso itinerari incredibilmente suggestivi.

Giornata del Trekking Urbano: alla conquista del Portogallo

Ideata dal Comune di Siena, l’evento si propone di promuovere il turismo sostenibile, incentivare la scoperta del territorio da Nord a Sud e valorizzarne le bellezze paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche, allargando il raggio delle visite alle aree più periferiche dei centri urbani.

Con lo slogan “Che Spettacolo di Trekking”, quest’anno la manifestazione è dedicata ai luoghi della musica, del cinema, dello spettacolo, e alla scoperta delle eccellenze artistiche che rendono unico e meraviglioso il nostro Paese. Inoltre, per la prima volta si estenderà oltre i confini italiani, conquistando anche la città portoghese di Porto, grazie alla collaborazione con il progetto URBiNAT, finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020 dell’Unione Europea.

Alcuni degli itinerari più emozionanti

A Siena, il percorso di trekking di quest’anno porterà a scoprire luoghi solitamente non aperti al pubblico, come Palazzo Sergardi, offrendo l’imperdibile occasione di ammirare il Piccolo Teatro e accedere in ambienti poco noti della prestigiosa Accademia Musicale Chigiana, fondata quasi cento anni fa e realtà rinomata al livello internazionale.

Altamente suggestivo è anche il piccolo itinerario intorno al magico borgo fortificato di Murlo, che dal Medioevo è stato il “castello” del vescovo di Siena fino alla annessione del feudo vescovile al Granducato di Toscana nel 1778. Si arriverà al castello attraverso le strade bianche che lo circondano, tra cui quella conosciuta come “La Corta”, lungo le mura esterne, attraversando oliveti, seminativi e piccoli orti, compresi quelli dove viene coltivata la Fagiola di Venanzio, antica varietà locale di fagiolo, grani antichi e olio di qualità.

In Piemonte, c’è lo spettacolare trekking promosso alla scoperta di Ivrea, Capitale Italiana del Libro 2022, che accoglierà i visitatori con un itinerario d’eccezione, i cui protagonisti saranno – per l’appunto – i libri, con soste davanti ai principali monumenti della città. Oltre ad ammirare le bellezze del centro storico, si costeggerà il fiume Dora Baltea, molto ambito dagli amanti della canoa e lo storico Naviglio, con un passaggio nei Giardini Giusiana.

Alla Giornata Nazionale del Trekking Urbano partecipa anche Este, culla dei Veneti antichi, con le sue ‘100 meraviglie’. Il percorso partirà dalla Basilica di S. M. delle Grazie e avrà come punto di arrivo il Museo Nazionale Atestino, offrendo l’occasione di visitare la Basilica delle Grazie, il Duomo di S. Tecla, la Chiesa della B.V. della Salute, il Mastio Sommitale e la Torre Civica. È inoltre prevista la facoltativa deviazione per il Sentiero del Principe nel Parco dei Colli Euganei.

Spostandoci in Campania, Ercolano propone un suggestivo percorso della durata di circa tre ore, alla scoperta di alcuni siti di interesse storico e artistico della città degli Scavi. Si partirà dal Parco Inferiore di Villa Favorita, tra i viali alberati che conducono alla Casina dei Mosaici, dalla quale si può ammirare uno dei panorami più suggestivi del Golfo di Napoli. Da qui, si proseguirà alla volta del settecentesco Palazzo Arcucci, di Villa Maiuri e Villa Campolieto, passeggiando lungo il tratto di strada denominato “Miglio d’Oro”, che ha conservato il suo fascino inalterato nel tempo.

A Cagliari, si avrà l’occasione di fare un tour tra i quartieri storici del capoluogo sardo, ripercorrendo oltre settecento anni di storia, dalle splendide fortificazioni di Castello, tra cui le bellissime torri di San Pancrazio e dell’Elefante, le mura spagnole e i bastioni, ai quartieri di Stampace e Villanova, fulcro della religiosità popolare.

Durata e difficoltà dei percorsi

I percorsi urbani hanno una durata che varia da 1 a 4 ore e una difficoltà che viene incontro alle esigenze di tutti. Tra i centri che si percorrono più facilmente e lungo itinerari sotto i 2 chilometri spiccano: Anagni, Ancona, Macerata, Murlo, Terracina e Chieti. Tra le località che, invece, richiedono più tempo e maggiore difficoltà con itinerari guidati superiori ai 6 chilometri ci sono: Colli al Metauro, Passirano, Sestri Levante, Sondrio e Venaria Reale.

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È questa la nuova tendenza di viaggio italiana

Tutela del territorio e dell’ambiente, conoscenza delle culture locali e la volontà di ridurre il proprio impatto sul Pianeta optando per mezzi di trasporto più ecologici. Sono questi i nuovi desideri dei viaggiatori che decretano al primo posto tra le tendenze di viaggio le mete e i soggiorni sostenibili.

A rivelare questo nuovo trend nel settore turistico è stato uno studio condotto da Deloitte in collaborazione con l’Associazione Italiana Ceo, dal titolo “Obiettivo sostenibilità: nuove traiettorie di sviluppo per il turismo italiano”. Un report che ha messo in luce anche il crescente interesse per le realtà locali, per i borghi del nostro Paese e per l’offerta legata al territorio “di prossimità”. Ma non solo.

Lo studio

Secondo quanto riportato dallo studio, questo interesse e questa attenzione maggiore verso l’ambiente e la sua tutela si manifesta anche nelle scelte gastronomiche delle persone, che sempre più spesso optano per ristoranti con un’offerta di prodotti a Km 0 (nel 45% dei casi). O per quelle che riguardano il proprio tempo libero affidando le proprie escursioni, e quindi una parte integrante della propria vacanza, ai tour operator della zona scelta per il soggiorno. E prestando anche la massima attenzione alle diverse attività organizzate nel rispetto e a tutela dell’ambiente.

Insomma, una vera svolta green, che trova ampio margine di crescita anche a fronte della manifesta volontà di chi sceglie una vacanza all’insegna della sostenibilità, di pagare un sovrapprezzo purché la tutela del territorio venga garantita e rispettata, anche attraverso azioni efficaci e riconoscibili. Un cambiamento di mentalità che sembra essere dovuto in gran parte ai gravi effetti che il cambiamento climatico sta portando al nostro Pianeta e che sono sempre più visibili e impattanti, anche nella nostra vita quotidiana.

Consapevolezza e tutela ambientale

Sempre secondo lo studio effettuato, non sono solo le mete e la tipologia di viaggio ad aver subito una decisa virata verso una modalità più consapevole e attenta a ciò che ci sta intorno. Dati alla mano, sembra che anche le abitudini dei novelli viaggiatori green siano coerenti con questa nuova visione del turismo. Sette intervistati su dieci, infatti, fanno della consapevolezza e della tutela ambientale il filo conduttore delle proprie vite, adottando comportamenti sostenibili anche nella vita di tutti i giorni (e ovviamente durante il viaggio), evitando sprechi, per esempio con il riutilizzo delle bottigliette di plastica acquistate o evitandone l’uso, riducendo il consumo di acqua ed elettricità e optando per soluzioni e mezzi di trasporto a basso impatto ambientale e il meno inquinanti possibile.

Tutti aspetti che rendono la comunicazione del proprio impegno verso la sostenibilità uno dei requisiti fondamentali nella scelta della meta o della struttura del proprio viaggio, nonché della soddisfazione verso la stessa. Fattori che dovrebbero obbligare a creare un’offerta ad hoc, che sappia donare la possibilità di vivere un viaggio all’insegna del rispetto dell’ambiente, tramite l’ottenimento di certificazioni di sostenibilità, servizi appositamente studiati e modalità di gestione più etiche e sostenibili. Seguendo questa nuova tendenza e diventando parte attiva della transizione ecologica, sarà possibile essere, in prima persona, promotori di una maggior attenzione e consapevolezza verso il bene più prezioso che abbiamo: il Pianeta Terra.

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Perché questi parchi italiani sono i migliori di tutti

Dopo avervi raccontato quali sono le zone italiane più amate dai turisti e che hanno ricevuto il premio come migliori destinazioni di viaggio, oggi vogliamo parlarvi di un altro riconoscimento speciale: l’Oscar dell’Ecoturismo 2022.

Oscar dell’Ecoturismo 2022, chi ha vinto

L’Italia e gli italiani vanno sempre più verso un turismo green, sostenibile e responsabile. A sostenere quanto appena affermato è Legambiente che anche quest’anno ha assegnato gli Oscar dell’Ecoturismo, i premi dedicato a strutture ricettive, aree protette, network e progetti attenti all’ambiente, all’inclusività e alla valorizzazione della natura e dei territori.

A vincere un premio particolarmente speciale, ossia l’Oscar dell’Ecoturismo 2022, sono stati il Parco Nazionale del Gran Paradiso e il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Le motivazioni sono piuttosto evidenti: “rappresentano un esempio positivo per la conservazione della natura e la salvaguardia di specie e habitat a rischio di estinzione e un modello virtuoso per lo sviluppo sostenibile delle comunità locali in particolare per il settore dell’ecoturismo di cui sono stati antesignani nel nostro Paese”.

Ma del resto, queste due meraviglie italiane quest’anno hanno unito le loro forze per festeggiare il loro primo secolo di vita confezionando un programma intitolato “Cento anni insieme per la natura” che prevede tantissime proposte tra eventi, esperienze, attività nella natura, così come convegni, incontri e approfondimenti dedicati allo sviluppo sostenibile e alla conservazione della biodiversità.

Gli altri premi assegnati

Nella categoria “Aree protette e naturalistiche” il Parco Nazionale del Vesuvio, che è un vero e proprio mondo di biodiversità da esplorare passo dopo passo, à stato premiato per aver dato vita alla Vesuvio-Ercolano Card, un innovativo circuito tra archeologia, tecnologia e natura. In poche parole, consiste in un biglietto unico per visitare il gran cono del vulcano, il MAV (Museo archeologico virtuale), le ville vesuviane e gli scavi di Ercolano.

A ricevere un Oscar anche l’Area marina protetta dell’Asinara. Questa meraviglia italiana è stata premiata per aver realizzato un sentiero subacqueo a Cala Reale attrezzato anche per persone non vedenti e con difficoltà motorie, con cime sommerse e placchette descrittive con scritte in braille nei punti di interesse.

Ma non è finita qui, perché il Parco Nord di Milano, oasi verde davvero eccezionale, è stato premiato per il suo Festival della Biodiversità, un’iniziativa nata nel 2007 per sensibilizzare sui temi della sostenibilità ambientale e della salvaguardia del pianeta.

Ulteriori Oscar dell’Ecoturismo 2022 sono arrivati per quattro spettacoli che si trovano nella provincia di Chieti, in Abruzzo: la Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci, sulla costa di questa splendida regione dalla spiaggia di Punta Penna alla foce fiume Sinello, la Riserva Naturale del Bosco Di Don Venanzio tra i comuni di Vasto e Pollutri, la Riserva Naturale Regionale Lecceta di Torino di Sangro, uno dei pochi boschi litoranei sull’Adriatico, e il Giardino Botanico Mediterraneo di San Salvo Marina.

Il motivo di questo riconoscimento risiede soprattutto nel fatto che tutti e quattro hanno partecipato al progetto cicloturistico Costa dei Trabocchi mob con i Green HUB, i punti di noleggio biciclette a prezzo agevolato per escursioni su percorsi naturalistici che legano la costa all’entroterra.

Insomma, l’Italia è una vera e propria culla di meraviglie naturali da scoprire a passo lento.

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Guida di Monaco, viaggio alla scoperta della capitale del Principato di Monaco

Monaco, città-stato del Principato di Monaco, è situata sulla costa sud della Francia con cui confina. L’antica Rocca, oggi Palazzo del Principe, fu edificata nel XIII secolo dalla famiglia dei Ghibellini.

Oggi attorno al Palazzo sorgono numerosi edifici di residenze private, scuole, ristoranti, hotel e servizi. Tra i quartieri più importanti nota è certamente Montecarlo, meta fashion di molti turisti, sede dell’omonimo Casinò e una delle tappe più importanti del Gran Premio di Formula 1.

Come tutte le città anche Monaco ha il suo centro storico, la Rocher. Arroccata su uno spuntone di roccia in posizione dominante.

Monaco è stata inclusa nella Francia in diversi periodi storici e l’influenza francese è dominante in tutta la città, dalla lingua alla cucina. I residenti a Monaco non sono molti e godono di numerose agevolazioni fiscali. Molti personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport hanno residenza a Monaco, considerata una delle destinazioni più chic d’Europa.

Oltre al suo lato mondano Monaco offre spunti per visite culturali e storiche. Sempre affascinante non lascia mai i visitatori delusi.

Quando andare a Monaco: clima

Situata a Sud della Francia, sul Mar Mediterraneo, Monaco gode di un clima mite tutto l’anno ed è piacevole da visitare anche in inverno quando solitamente la temperatura non scende sotto i 10°.

Cosa vedere a Monaco

Casinò di Monte Carlo: il Casinò di Monte Carlo è una vera istituzione in città. Costruito a metà del 1800 da Charles Garnier, noto per i suoi palazzi a Parigi, come l’Operà, è ancora oggi un edificio storico, elegante e ben tenuto. L’attività del Casinò è sempre aperta dal pomeriggio sino a mezzanotte. Ospita anche il teatro e numerosi eventi cittadini. Frequentatissimo non solo dagli amanti del gioco ma anche dai turisti che amano ammirarne la bellezza architettonica e la sfarzosità dei suoi interni.

Palazzo dei Principi di Monaco: edificato sopra l’originaria fortezza del 1215, il Palazzo dei Principi è un sontuoso palazzo del quale è possibile visitare gli appartamenti in alcuni periodi dell’anno. Una collezione ricchissima di arredi e oggetti preziosi, conservati del corso dei secoli e, ancora, dipinti e, foto storiche. Il Palazzo è ancora oggi infatti residenza del Principe, dunque le visite non sono sempre possibili. Per verificare la disponibilità è necessario consultare il sito del palazzo in base al periodo prescelto. Immancabile, inoltre, ogni giorno alle 11:55, al di fuori del Palazzo, il cambio della guardia.

Giardino esotico di Monaco: per gli amanti della natura, il giardino esotico di Monaco è davvero uno spettacolo da non perdere. Voluto dal Principe Luigi II nel 1933, ospita una incredibile varietà di piante esotiche e mediterranee, giardini colorati con fiori rarissimi. Sono presenti, inoltre, la Grotta dell’Osservatorio ed il Museo di Antropologia.

Cattedrale dell’Immacolata Concezione: è la Cattedrale simbolo della città. In stile romanico-bizantino, fu costruita nel 1868 quando Monaco si staccò dalla Francia al posto della Chiesa di San Nicola di cui restano ancora la campana. Dedicata a Maria, ospita al suo interno sculture ed affreschi a lei dedicati.

Come arrivare a Monaco

Monaco è raggiungibile dall’Italia in auto o bus attraverso la Liguria di Ponente, oppure in treno.

L’aeroporto più vicino è Nizza che dista circa 30 km. In aeroporto è presente il servizio di bus navetta per Monaco.

Come spostarsi a Monaco

Il mezzo pubblico presente a Monaco è il bus, attivo con 6 linee diverse durante tutta giornata, con riduzione di orario nelle ore notturne.

Dove dormire a Monaco

Nonostante sia una città elegante e frequentata da VIP di tutto il mondo, Monaco offre diverse soluzioni di pernottamento. Certamente vi sono numerosi grandi alberghi di lusso, ma anche hotel boutique più raccolti e B&B tipici e certamente meno dispendiosi.

Cosa mangiare a Monaco

  • Alta cucina francese
  • Barbagiuan: mezzaluna di pasta ripiena di barbabietola o zucca rossa
  • Branzino alla monegasca (con verdure)
  • Pavés du Rocher: piccoli dolci di marzapane con miele e arancia

Documenti per viaggiare a Monaco

Per andare a Monaco è sufficiente la carta di identità in corso di validità.

Monaco informazioni turistiche

  • Valuta: EUR – Euro
  • Lingua: francese, inglese, italiano
  • Fuso orario: stessa ora dell’Italia
  • Corrente elettrica: 220V/50Hz
  • Numeri utili: Ambasciata Italiana a Monaco, Av. de l’Annonciade – Tel: 00377 93 50 79 02 // Numero Unico europeo per emergenza – Tel: 112

Cosa vedere nei dintorni di Monaco

 

 

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In camper per ammirare il foliage italiano: gli itinerari

L‘autunno, con i suoi colori caldi e spesso temperature piacevoli, è una delle stagioni più amate dell’anno. Del resto, in questo periodo di può ammirare il famigerato foliage che regala una sorta di festa cromatica grazie alla tonalità delle foglie che dagli alberi cadono in terra.

Un fascino a dir poco unico e che si assapora al meglio con un viaggio on the road a bordo di un camper. Per questo motivo, la piattaforma europea di camper sharing, Yescapa, ha deciso di proporre le migliori destinazioni italiane per partire per un’avventura autunnale a bordo di un camper. Scopriamo insieme gli itinerari selezionati.

Langhe a bordo di un camper, tra tartufo, vino e panorami mozzafiato

Regione straordinaria durante tutto l’anno, ma certamente dal fascino irresistibile in autunno, è il Piemonte e in particolare le Langhe. L’itinerario suggerito parte da Alba, in provincia di Cuneo, dove le colline che abbracciano il borgo sono punteggiate da magnifiche distese di alberi ambrati e dorati.

Fino al 4 dicembre da queste parti c’è la celebre Fiera internazionale del Tartufo bianco d’Alba, un appuntamento ricco di eventi enogastronomici che vedono come protagonista indiscusso il tartufo, ma anche diverse rievocazioni folkloristiche come il Palio degli Asini, l’investitura del Podestà e Il Baccanale del tartufo.

A pochi chilometri da qui da non perdere è La Morra, una delle città più alte della Bassa Langa, un meraviglioso belvedere che è tra i più panoramici di tutto il territorio. L’ideale è arrivare verso il momento del tramonto o poco prima per godersi appieno lo spettacolo del foliage, per poi proseguire la giornata in uno dei tanti locali dove fare una degustazione di vini e prodotti tipici.

Le ultime due tappe a bordo camper sono Monforte e Barolo. Due borghi indiscutibilmente meravigliosi, ma senza ombra di dubbio a entrare nel cuore del viaggiatore è il percorso per arrivarci: un reticolo di strade panoramiche immerse in distese di viti e noccioli a perdita d’occhio.

langhe autunno

Fonte: iStock

Paesaggio delle Langhe in autunno

Val di Non: qui il blu dei laghi incontra i colori dell’autunno

Un altro bellissimo itinerario autunnale da percorre in camper è quello che attraversa la Val di Non, in Trentino. Un percorso che fa scoprire laghi, sentieri e tappeti di foglie policromi. La prima tappa è l’affascinante Lago di Tovel, uno specchio d’acqua incastonato fra le Dolomiti di Brenta in cui si riflettono i colori degli alberi attorno.

Subito dopo direzione borgo di Casez, dove svetta un castello che domina gli edifici dell’antico abitato. Un luogo che non ha perso il suo fascino nonostante i pesanti rimaneggiamenti di fine Ottocento.

Poi ancora i Laghi di Coredo e Tavon, dai quali è possibile percorrere la Via dei Sogni fino a Coredo, e ultimo (ma non meno bello) il Lago Smeraldo: un paradiso per gli amanti del foliage che da qui potranno passeggiare lungo il Sentiero dell’Erica.

Val di Non autunno

Fonte: iStock

Lago di Tovel in autunno

Carso: tra colori e sorprese

Il terzo itinerario consigliato riguarda l‘altopiano carsico in Friuli-Venezia Giulia. Qui l’arrivo dell’autunno porta con sé un caleidoscopio di colori che vanno dal giallo al porpora e che trasformano il paesaggio in una landa infuocata.

Il punto di partenza suggerito è Basovizza, in provincia di Trieste, da dove poter iniziare a percorrere i sentieri fino alle pendici del Monte Cocusso, costellati dal sommaco, arbusto simbolo di questi luoghi dalle accese colorazioni in piena palette autunnale.

Si prosegue, poi, verso il paesino di Padriciano per addentrarsi nei boschi circostanti. Qui si possono prenotare gite a cavallo per godersi un’esperienza suggestiva, circondati da un incantevole scenario naturale. L’itinerario in camper si chiude lungo la costa sul percorso panoramico che unisce Santa Croce ad Aurisina, il Sentiero della Salvia, che regala magnifici belvedere sul Golfo di Trieste, mentre i contrasti cromatici delle foglie dorate e rosse col bianco delle rocce calcaree rendono il tutto quasi magico .

Inoltre, fino al 5 novembre il Carso triestino e goriziano ospita la manifestazione “Sapori del Carso” che propone eventi ed esperienze culinarie per promuovere i sapori della tradizione, i prodotti e i produttori locali.

carso autunno

Fonte: iStock

Vista autunnale dell’altopiano carsico

Abruzzo in camper per scoprire i castelli immersi nella natura

L’Abruzzo è una delle regioni italiane che più di altre conserva una natura incontaminata e un paesaggio che si sviluppa tra mare e montagna. L’itinerario, in questo caso, si inerpica sulle colline del chietino fino ad arrivare sulla costa, in un on the road a caccia dei castelli, natura e buon vino.

Si parte da Crecchio, sede dell’omonimo castello medievale nel centro storico del paese. Da qui, si può percorrere la Via dei Mulini: un sentiero di 10 chilometri fra i bellissimi vigneti abruzzesi.

Si prosegue poi verso il castello più fotografato d’Abruzzo: Roccascalegna, che si trova arroccato su una scenografica sporgenza rocciosa circondata da vegetazione che in questa stagione si dipinge di rosso e giallo. Virando verso il litorale si incontra, poi, il Castello di Monteodorisio e poco oltre la Riserva Naturale Regionale Bosco Don Venanzio: uno degli ultimi lembi di foresta planiziale della costa adriatica, perfetta per una passeggiata ottobrina.

Questa stagione, inoltre, da queste parti sinonimo di vendemmia. Per questo motivo, con lo scopo di festeggiare il vino nuovo molti produttori locali partecipano all’evento “Cantine Aperte”, accogliendo i visitatori e proponendo degustazioni dei loro prodotti.

Roccascalegna, autunno

Fonte: iStock – Ph: ROMAOSLO

Roccascalegna, Abruzzo

Irpinia: borghi, parchi e profumo di castagne

L’ultimo itinerario consigliato, ma non per bellezza e importanza, si sviluppa in Irpinia, in provincia di Avellino. Da queste parti il tempo sembra essersi fermato. Un lembo di terra italiana ricco di storia e bellezze naturali, composto da antichi borghi immersi nei boschi. Non è un caso, infatti, che sia nota anche come “la verde Irpinia”,  terra che in autunno diventa scenario di una vera e propria esplosione cromatica.

Il percorso in camper parte dal Parco Regionale del Pertenio, in particolare da Ospedaletto d’Alpinolo, da cui si può percorrere il Sentiero del Pellegrino per arrivare al Santuario di Montevergine. Lungo il cammino, di circa due ore, si può godere della maestosità del bosco e dei suoi bellissimi giochi di colore. Il viaggio, poi, continua verso Serino, borgo dalla storia ultramillenaria che si mescola con il mito di Sabatia.

Gli amanti del trekking potranno poi proseguire verso Santa Lucia di Serino alla volta del Monte Faggeto, un’escursione di un’ora e mezza che conduce attraverso le splendide faggete del Piano della Guardia. Ultima tappa è il delizioso borgo di Nusco, chiamato anche “Balcone dell’Irpinia”: dall’alto dei suoi 914 metri, regala ai visitatori una vista panoramica mozzafiato sul Massiccio del Vulture e sui monti dell’Appennino campano.

Insomma, il nostro Paese durante l’autunno è ancora più incantevole.

Irpinia autunno

Fonte: iStock

Irpinia in autunno
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Il più bel viaggio da regalare ai bambini quest’autunno

Qualunque bambino sarebbe il più felice del mondo se lo portassero un giorno a Disneyland. Il parco a tema più grande d’Europa è quello che si trova alle porte di Parigi e che ha già reso felici intere generazioni di bimbi e di ragazzi.

Quest’autunno più che mai un viaggio a Disneyland Paris è il più bel regalo che si possa fare. Vi spieghiamo il perché.

Proprio quest’anno Disneyland Paris festeggia il suo 30° anniversario, con eventi inediti.

Halloween a Disneyland Paris

Inoltre, è il momento del Festival di Halloween Disney, finalmente, senza restrizioni Covid. Non solo faccine sorridenti come quelle di Minnie e Topolino, delle principesse e di tutti i personaggi dei cartoon e dei film d’animazione, nel parco, in questo periodo escono allo scoperto anche i Cattivi Disney: Maleficent, Capitan Uncino, la Regina di Cuori, Crudelia De Mon e i più spaventosi del gruppo.

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Fonte: @Disneyland Paris

Topolino sul carro durante la parata di Halloween

Il 29 e il 31 ottobre sono previsti due party serali esclusivi che durano fino alle due di notte, ma fino al 6 novembre è previsto un calendario fitto di spettacoli, attrazioni adrenaliniche, incontri, avvolti in un’atmosfera spettrale.

Sì, perché in occasione di Halloween il parco è stato decorato a tema. Una volta entrati, si possono ammirare gli addobbi tipici di questa festa, dalle zucche sorridenti alle ghirlande di luci, lanterne, spettri e scheletri alti fino a 3 metri. E quest’anno, per la prima volta, le decorazioni abbelliscono anche gli hotel del parco.

Durante il giorno sono previsti diversi appuntamenti a tema Halloween: sul Royal Castle Stage due volte al giorno ci sarà uno spettacolo con luci ed effetti speciali; sulla Main Street U.S.A. più volte al giorno sfilerà la parata Mickey’s Halloween capitanata da Topolino a bordo del carro “Mickey’s Illusion Manor” decorato da alcuni spaventosi fantasmi; davanti al Castello della Bella Addormentata al calar della sera i Cattivi Disney cercheranno di spaventare gi ospiti del parco durante lo show Nightfall with Disney Villains.

Il 30° anniversario di Disneyland Paris

Tutto ciò prima del grande appuntamento quotidiano ideato per festeggiare i trent’anni di Disneyland Paris, lo spettacolo Disney D-Light, e di Disney Illuminations. Sempre considerando il fatto che di appuntamenti qui ce ne sono tanti al di là dell’anniversario e di Halloween.

Quindi, gli ospiti potranno assistere ad altre parate tra un’attrazione e l’altra come la “Disney Stars on Parade” o visitare i “Giardini delle Meraviglie”, un’esposizione di 30 opere d’arte raffiguranti i personaggi come Maleficent, Ursula e Jafar o incontrare i personaggi Disney in giro per il parco.

Tantissime sono le attrazioni all’intero dei due parchi Disneyland (l’altro è Walt Disney Studios, dedicato ai più grandi), ma per restare in tema di Halloween ce ne sono due assolutamente consigliate a chi ama il brivido: una è Phantom Manor, una dimora abbandonata dove gli spiriti luminescenti sono impegnati a godersi il loro banchetto e a ballare il valzer nella grande sala da pranzo; l’altra è la Tower of Terror, un ascensore che precipita dal 13° piano di un grattacielo in fiamme tra ambienti bui e fantasmi.

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Fonte: @Disneyland Paris

La terribile Phantom Manor dentro Disneyland Paris

Il viaggio nel viaggio

Non solo divertimenti una volta arrivati nel parco. Il viaggio a tema inizia appena fuori casa. E questo i bambini lo adoreranno. Infatti, a Parigi si può arrivare benissimo in treno, specie se a bordo di uno speciale dedicato ai personaggi Marvel.

Il treno francese ad alta velocità TGV INOUI, in occasione della recente apertura dell’Avengers Campus, l’area tematica dedicata ai Supereroi Marvel, all’interno di Disneyland Paris, ha tematizzato uno dei tre treni giornalieri che, a partire dal 13 ottobre, tutti i giorni viaggiano da Milano (Stazione Garibaldi) alla Capitale francese con una fermata a Torino Porta Susa. Il treno degli Avengers è quello che parte da Milano alle 14.10 e che arriva a Parigi alle 21.19.

I bambini tra i 4 e gli 11 anni compiuti hanno uno sconto del 50% sul biglietto ferroviario, mentre sotto i 4 anni è previsto un biglietto da 9 euro, ma può essere gratuito senza posto assegnato.

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Fonte: @TGV INOUI

Il treno ad alta velocità a tema Avengers
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Le crociere diventano veri e propri viaggi

È finita l’era delle crociere le cui tappe diventano più uno stress che un divertimento. Sveglia presto, tour veloce della tappa, che sia organizzata o fai-da-te, e ritorno in tutta fretta sulla nave onde evitare di essere lasciti a terra.

Ora le crociere cambiano volto. Diventano più rilassanti e sempre più simili e veri e propri viaggi.

La prima nave a regalare tempo ai propri ospiti sarà quella che quest’inverno li porterà alla scoperta degli Emirati Arabi Uniti e di alcuni Paesi del Medioriente. La Costa Toscana che nella stagione invernale 2022-23 navigherà nel Golfo Persico e farà tappe a Dubai, Muscat (in Oman) e ad Abu Dhabi farà soste molto lunghe di due giorni e una notte per consentire i passeggeri di scendere dalla nave con tutta calma e di visitare tutto ciò che c’è da vedere.

Le escursioni lunghe di Costa Crociere

La compagnia di navigazione offre una vasta scelta di nuove escursioni che consentono di fare esperienze autentiche in ogni luogo. A Dubai, per esempio, c’è tutto il tempo per fare un tour sopra la città in elicottero o un’escursione nel deserto con il fuoristrada.

A Muscat si può provare una crociera lungo le coste dell’Oman a bordo di una tipica imbarcazione di legno, il Dhow.

Ad Abu Dhabi si può scegliere di visitare uno dei tre parchi a tema più famosi della città: il Ferrari World, per coloro che amano la velocità e il mondo delle corse, o il Warner Brothers World, per incontrare i famosi personaggi dei cartoon oppure il Yas Waterworld, un enorme parco acquatico con 43 attrazioni tra scivoli, giochi d’acqua e piscine. C’è tutto il tempo anche per rilassarsi sulla spiaggia dell’isola di Al Maya, un vero paradiso terreste a pochi minuti da Abu Dhabi.

Per gli amanti del golf, a breve sarà disponibile anche un pacchetto “cruise and golf”, che permetterà di giocare in alcuni dei più bei club di Emirati Arabi e dell’Oman durante le soste in porto della nave.

Escursioni fai-da-te

Per chi vuole scoprire queste città in completa autonomia, ecco alcune dritte che possiamo darvi su cosa vedere in due giorni visto che ci siamo già stati.

Dubai: è famosa per essere la città dei record, quindi bisognerà fare alcune scelte perché tutto non si può vedere. Di giorno, andate a visitare uno dei suq, per respirare la vera storia della città. Per arrivarci dovrete prendere un’abra, la barca tradizionale che attraversa il Creek. È un’esperienza sicuramente autentica. Poi, vi consigliamo sicuramente di salire sul Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo. Bisogna prenotare l’ingresso, quindi fatelo prima di sbarcare dalla nave.

Andateci verso l’ora del tramonto per diversi motivi: il grattacielo e tutto lo skyline di Dubai inizia a illuminarsi, sull’edificio vengono proiettati splendidi videomapping con musica. Dall’alto dei suoi oltre 800 metri vedrete anche le enormi fontane di Burj Park con i loro giochi d’acqua. A due passi si trova anche il Dubai Mall, il centro commerciale più grande del mondo che chiude a mezzanotte (il venerdì e il sabato all’una di notte).

L’ultima attrazione nata è il Museo del futuro, MOTF, un’icona ormai con la sua forma sferica e i testi scritti in arabo che decorano l’intera superficie. Bellissimo l’edificio di giorno, è ancora più incredibile illuminato di notte. Dentro c’è tutto ciò che accadrà nel futuro. Da vedere,

Non perdetevi neppure la Dubai Frame, una gigantesca cornice dorata sulla quale è possibile entrare per un’altra vista di Dubai dall’alto. Si trova a due passi da uno dei parchi cittadini più famosi, il Zabeel Park. Se non siete mai stati a Dubai, infine, non potete perdervi uno dei quartieri che l’hanno resa una meta famosa: Jumeirah, dove c’è JBR The Beach. Chiusa da una lunga fila di grattacieli che ospitano hotel e appartamenti – dove vivono tantissimi expat – è la cartolina più classica di Dubai.

Muscat: antica città di navigatori, la Capitale dell’Oman si presenta oggi orgogliosa del proprio passato, ma con una veste tutta nuova. Da visitare assolutamente in città è la Sultan Qaboos Grand Mosque, una delle più grandi al mondo, con il gigantesco lampadario di cristallo Swarovski, l’enorme tappeto persiano realizzato a mano e il rivestimento di marmo.

Da non perdere, poi, il Forte al Jalali, costruito come una prigione nelle montagne rocciose durante il XVI secolo (durante l’occupazione portoghese dell’Oman). Oggi è stato convertito in museo dedicato al patrimonio culturale del Paese. Un tempo villaggio di pescatori, la zona Mutrah è conosciuta principalmente per il suo borgo e per il lungomare. E sempre nel porto si può ammirare lo yacht del sultano dell’Oman.

C’è poi l’area della corniche recentemente riqualificata, una zona popolare per fare due passi dove si trovano anche numerosi ristoranti (anche da asporto a un pezzo ragionevole). Non mancate il Sohar boat, un vascello costruito nei cantieri di Dhow. Nel 1980, Tim Severin, con un equipaggio omanita, salpò con questa nave dall’Oman diretto verso Guangzhou, in Cina, sulle orme del leggendario viaggio di Sinbad il marinaio.

Abu Dhabi: non vuole affatto competere con Dubai la seconda città più importante degli Emirati. Tanti sono infatti i luoghi culturali che si possono visitare ad Abu Dhabi. A partire dalla Gran Moschea dello Sceicco Zayed, da vedere perché c’è molto di Italia in questo sontuoso palazzo. Costruita dall’impresa italiana Impregilo, con il meraviglioso marmo di Lasa, in Alto Adige, è un vero orgoglio per il nostro Paese. Occupa una superficie di 12 ettari. Spiccano le sue 80 cupole e le vasche d’acqua riflettenti che circondano la moschea, amplificandone la bellezza.

Da non perdere è anche il museo del Louvre di Abu Dhabi, progettato da Jean Nouvel. Ruota attorno a una cupola dai 180 metri di diametro, sormontata da 8mila stelle metalliche che, filtrando la luce, la proiettano all’esterno, creando un gioco di ombre dall’effetto sorprendente. I suoi 8.600 metri quadrati ospitano 23 gallerie permanenti e 600 opere.

Per gli appassionati (ma non solo), un giorno intero lo merita il Ferrari World, dove ci sono le montagne russe più veloci del mondo (240 km orari) e un vero circuito di Formula Uno. Il tetto dell’edificio ha impresso il logo Ferrari più grande del mondo.

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Fonte: Costa Crociere

La splendida Costa Toscana
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Turisti peggiori (e da evitare): uno studio svela quali sono

Chi ha fatto del viaggio una vera e propria missione di vita ha sempre una certa difficoltà nel ritrovarsi etichettato come un turista, soprattutto quando l’esigenza di esplorazione spinge ad allontanarsi da quelli che sono i sentieri più battuti e popolari tra i vacanzieri.

Ma la verità è che quando siamo in terra straniera non è raro apparire agli occhi dei local come i turisti della situazione, perché in fondo siamo sempre dei forestieri.

Sul titolo che le persone ci danno non abbiamo potere, quello che possiamo fare, invece, è scegliere che tipi di turisti vogliamo essere. Se rispettosi e benvoluti da tutti, oppure odiosi, come quelli che nessun residente vorrebbe mai incontrare.

I turisti che i residenti non vorrebbero mai incontrare

Nella parola turista, come abbiamo detto, rientrano i diversi tipi di viaggiatori, tra cui anche quelli che risultano insopportabili agli occhi dei residenti di un determinato luogo. E sappiamo che non si tratta di qualcosa di raro, perché capita molto spesso di incontrare turisti che non rispettano le regole delle destinazioni che visitano, né tanto meno le persone e i territori.

A fare una lista, dei peggiori turisti di sempre, ci ha pensato l’International Journal of Tourism Research che ha pubblicato uno studio che elenca tutte quelle categorie che i residenti non vorrebbero incontrare, né ospitare.

Scoprire chi sono, e perché infastidiscono così tanto, può aiutarci a evitarli, ma soprattutto può insegnarci a diventare viaggiatori più responsabili e rispettosi.

Lo studio

Lo studio condotto dall’International Journal of Tourism Research ha preso in analisi oltre 2000 commenti postati su Reddit dai cittadini residenti che hanno espresso il loro parere sui comportamenti dei turisti. Dall’analisi completa sono emersi 13 diversi comportamenti differenti che impattano in maniera negativa sulla percezione che le persone hanno sui viaggiatori.

A capeggiare, senza orgoglio, la lista dei peggiori turisti di sempre ci sono quelli che non sanno niente della cultura di un luogo. Il 20,9% dei residenti ha lamentato l’ignoranza di alcuni viaggiatori che non solo non conosco la cultura, ma spesso ignorano e infrangono le norme sociali delle popolazioni e delle comunità che li ospitano.

Al secondo posto, invece, con il 19,7% ci sono i disturbatori. In questa categoria rientrano tutte quelle persone che infastidiscono gli altri nei luoghi e negli spazi condivisione, sopratutto quando questi sono adibiti al relax e al silenzio. Ne sono un esempio le urla e gli schiamazzi sulle spiagge isolate, nei parchi urbani e persino nei luoghi di cultura.

Al terzo posto, con un netto distacco dalle precedenti, ci sono i turisti ossessionati dalle fotografie. Il 9,7% dei residenti ha dichiarato che tra i turisti peggiori ci sono quelli che scattano in continuazione istantanee anche quando non dovrebbero, per le norme in vigore, ma anche per il buon senso.

Al quarto e al quinto posto, con un 7,8% e un 7,6%, ci sono rispettivamente le persone che sporcano e che gettano rifiuti ovunque, e quelli che non rispettano le misure di sicurezza e i vari regolamenti delle attrazioni turistiche.

Seguono poi gli “abusatori”, ovvero le persone che approfittano della gentilezza e della disponibilità degli host e degli operatori del turismo utilizzando modi e toni maleducati e aggressivi.

Al settimo e all’ottavo posto troviamo i turisti ubriachi, a ogni ora del giorno e della notte, e i vandali che danneggiano natura, infrastrutture e più in generale il patrimonio di un determinato luogo. Seguono nella lista i piloti spericolati, e i turisti che mettono in pericolo la vita degli animali, anche solo per scattarsi un selfie.

Le ultime tre categorie della lista dei turisti insopportabili comprendono i viaggiatori che saltano le file e creano confusione mentre si è in coda per un’attrazione turistica, i genitori negligenti e tutte le persone che violano le leggi mentre sono in vacanza.

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Guida di Tallinn, viaggio alla scoperta della capitale dell’Estonia

Affacciata sul Mar Baltico, nel golfo di Finlandia, Tallinn capitale dell’Estonia, è uno dei paesi baltici più suggestivi. Con il suo centro medievale, i tetti delle case rossi, le piccole vie, la grande basilica ed il castello, la città è cinta da antiche mura e risulta davvero un piccolo gioiello.

Nel corso degli ultimi 20 anni è in continua evoluzione, combinando storia e modernità, piccola ma ricca di luoghi da visitare, accogliente e alla moda ma mai eccessiva.

Dichiarata Capitale Europea della Cultura nel 2011, dopo che nel 1997 il suo centro medievale è stato incluso tra i patrimoni dell’UNESCO, Tallinn ha tanti contrasti come palazzi in stile barocco affiancati da edifici ipermoderni come il KUMU, la galleria d’arte.

Una storia che ha visto passaggi e dominazioni dovuti ad interessi commerciali e strategici come quella svedese, e poi russa.

Infine, nuove aree urbane in totale armonia con l’ambiente si trovano intorno alle mura e verso il mare, e lo spettacolo della vista sul mare è sempre di grande impatto, in tutte le stagioni.

Quando andare a Tallinn: clima

Il clima a Tallinn è sempre piuttosto fresco. In particolare, in inverno non è insolito che la temperatura scenda sotto lo zero di qualche grado. Le ore di sole sono molto ridotte rispetto all’estate quando, pur restando sempre una città fresca, il sole tramonta molto tardi e le temperature possono superare i 20°

Cosa vedere a Tallinn

Old Town: la città vecchia, o città medievale è certamente la parte più suggestiva e ospita diversi monumenti da visitare: partendo dalla piazza principale, Piazza del Municipio ci si addentra nelle piccole e antiche vie, in particolare Vene e Pikk Tanav, per poi passare attraverso il Passaggio di Santa Caterina. Da vedere: la chiesa dello Spirito Santo, la chiesa di San Olav e la Cattedrale Ortodossa, di fronte al Palazzo del Parlamento.

Cattedrale di Aleksandr Nevskij: la cattedrale ortodossa, nella città vecchia, merita una visita accurata in quanto è davvero di alto valore architettonico e artistico. Ben visibile dalla collina di Troompea, è la più grande testimonianza di chiesa russa in tutta l’Estonia. Costruita tra il 1895 e il 1897, fu un progetto nato da San Pietroburgo per includere le province baltiche nello spirito e nella cultura russa. Fu a lungo segno del potere zarista.

Palazzo Kadriorg: poco a est rispetto alla città medievale, circondato da magnifici giardini sorge il Palazzo Kadriorg, palazzo di grande pregio, in stile barocco, commissionato da Caterina i° di Russia e oggi sede del Museo d’Arte d’Estonia. Ma solo ammirando i decori e la realizzazione delle sue sale la visita è già molto interessante. Durante l’estate i giardini sono ancora più incantevoli grazie a giochi d’acqua e fontane.

Come arrivare a Tallinn

Per arrivare a Tallinn dall’Italia sono disponibili diversi voli low cost. La durata del volo è di circa 3 ore da Roma e 2 da Milano. L’aeroporto è piuttosto vicino al centro città ed è raggiungibile in taxi o con il servizio diurno del bus.

Come spostarsi a Tallinn

I mezzi pubblici sono costituiti da diverse linee di bus. In orari notturni le attese sono piuttosto lunghe. Dall’aeroporto è previsto servizio bus con partenze ogni 30 minuti circa.

Dove dormire a Tallinn

Come per tutte le capitali europee, il centro storico offre sempre soluzioni per pernottare tra hotel di alto livello, B&B e ostelli. Ma non è solo il centro storico ad offrire opportunità ai turisti. Sono diversi i quartieri dove poter prenotare, come il quartiere di Pirita che in estate è molto amato perché sul mare, con tanto verde e luoghi di incontro, culturali e di divertimento. Gli hotel più eleganti si trovano invece a Kadriog, elegante quartiere con musei e gallerie d’arte, in perfetta posizione, tra il centro storico e Pirita.

Cosa mangiare a Tallinn

  • Kama: dolce con cereali misti tostati con latte e zucchero
  • Mulgikapsad: carne di maiale con crauti e patate bollite
  • Mulgipuder: porridge di orzo, patate e carne
  • Verivorst: sanguinaccio

Documenti per viaggiare a Tallinn

L’Estonia fa parte della comunità europea ed è inclusa nello spazio aereo Schengen. Per l’ingresso è dunque richiesta solo la carta di identità in corso di validità e non è necessario passare al controllo documenti all’arrivo dall’Italia.

Tallinn informazioni turistiche

  • Valuta: EUR – Euro
  • Lingua: estone, inglese
  • Fuso orario: +1h rispetto all’Italia
  • Corrente elettrica: 220V/50Hz
  • Numeri utili: Ambasciata italiana, Vene 2 – Tel: 00372 6276160 // Numero Unico europeo per emergenza – Tel: 112

 

Cosa vedere nei dintorni di Tallinn

 

 

I luoghi insoliti da vedere a Tallinn

 

 

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Nasce la “Napoleone Experience”, un viaggio nel cuore dell’Elba

Splendida destinazione estiva, l’isola d’Elba è un luogo davvero magico: spiagge da sogno attirano ogni anno migliaia di turisti alla ricerca di un po’ di relax, ma anche tantissimi esploratori pronti ad andare alla scoperta del selvaggio entroterra dell’isola o del mondo sottomarino che la circonda. Ora, questa fantastica località si appresta a diventare ancora più ricca grazie alla “Napoleone Experience”, una vera e propria avventura che ci riporta indietro nel tempo.

Isola d’Elba, nasce la “Napoleone Experience”

Quasi 200 anni fa, l’isola d’Elba visse un periodo tanto breve quanto intenso e ricco di sorprese: pochi giorni dopo aver firmato la sua abdicazione, a seguito della durissima sconfitta di Lipsia, l’imperatore Napoleone Bonaparte venne costretto all’esilio proprio in questa sperduta località italiana, che gli venne affidata come principato (una piccola ricompensa a confronto delle enormi perdite subite). Era il 4 maggio 1814 quando egli sbarcò a Portoferraio, dando inizio ad una frenetica “vacanza” di appena dieci mesi che modificò profondamente l’isola e la vita dei suoi cittadini.

Proprio per omaggiare il grande Napoleone Bonaparte e l’influenza che ebbe sull’Elba, nasce oggi la “Napoleone Experience”: si tratta di un vero e proprio tuffo indietro nel tempo, un viaggio sulle tracce dell’imperatore nel suo esilio sull’isola, alla scoperta delle testimonianze di quel passato che ancora oggi vivono e splendono più che mai. Nel 2023 prenderà il via questa interessante iniziativa che ci porterà ad esplorare l’isola d’Elba con occhi diversi, alla ricerca di emozioni, paesaggi e sapori di una volta.

La “Napoleone Experience” si svolgerà in sette settimane – ciascuna dedicata ad una precisa località – a cavallo tra maggio e settembre, per vivere appieno quelli che sono stati i primi mesi di esilio dell’imperatore corso. Sarà possibile prenotare pacchetti di viaggio già pronti, ognuno dei quali conterrà diverse esperienze tra cui scegliere, così da poter creare su misura la propria “vacanza napoleonica”. Dai luoghi in cui si tennero feste incredibili in suo onore ai banchetti deliziosi che ebbe l’occasione di degustare assieme a vini buonissimi, dalla natura incontaminata in cui immergersi ai negozietti d’artigianato locale: tutto parla di un tempo che non c’è più, ma che ancora risuona tra le stradine dell’Elba.

Le tracce di Napoleone sull’isola d’Elba

Nonostante il suo primo esilio sia durato pochi mesi, Napoleone Bonaparte lasciò molte tracce del suo passaggio all’isola d’Elba. A partire dalla bandiera bianca con una fascia diagonale rossa impreziosita da tre api d’oro, voluta proprio dall’imperatore nel 1814, che è ancora oggi simbolo di questa splendida località turistica. A Portoferraio, luogo in cui sbarcò, è possibile vedere l’esatto punto in cui Napoleone posò i piedi per la prima volta, presso il Molo Elba. E fu proprio questa piccola cittadina ad aver visto i principali cambiamenti, sotto la sua egida.

L’imperatore ristrutturò infatti due palazzine che scelse come residenze dove trascorrere il tempo del suo esilio. La prima è Villa dei Mulini, che utilizzò soprattutto per la sua vita pubblica: oggi trasformata in museo, accoglie sale molto lussuose che conservano ancora gli arredi originali e molte altre testimonianze lasciate da Napoleone, come la sua ricca biblioteca. All’esterno, i giardini vedono la presenza di statue marmoree e di un panorama mozzafiato sulla scogliera sottostante, lambita dal mare. L’altra è invece Villa di San Martino, destinata alla vita privata di Bonaparte: anch’essa è diventata un museo e ospita preziosissime opere d’arte.