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Cinque vacanze epiche nel Paese dei treni panoramici

Quando si tratta di viaggi in treno, pochi Paesi possono eguagliare la Svizzera: la sua puntualissima rete ferroviaria comprende non soltanto straordinari viaggi in alta quota come il Bernina Express che attraversa le Alpi fino all’Italia o il Glacier Express da Zermatt a St. Moritz ma anche una serie di entusiasmanti itinerari che collegano le splendide città e i laghi scintillanti.

Scopriamo allora cinque vacanze epiche a bordo dei treni panoramici elvetici.

La Riviera Svizzera

Vevey

Fonte: iStock

Funicolare a Vevey in salita al Monte Pelerin

Da Ginevra, fulcro gastronomico e capitale dell’orologeria, i treni seguono la sponda settentrionale del Lago di Ginevra fino a Losanna, gioiello medievale rinomato per la vivace vita notturna.

Subito dopo ecco Vevey, “perla della Riviera Svizzera“, dalla vista meravigliosa sull’arco alpino e il microclima mite, dove si staglia la villa di Charlie Chaplin, Manoir de Ban, che è oggi il centro del Chaplin’s World, un museo incentrato sulla sua vita ed eredità.

Infine, la magia della riviera si svela a Montreux, famosa per il festival jazz estivo: il vicino castello di Chillon, perfettamente conservato, attrae visitatori da quando Lord Byron incise il suo nome sulle pareti del dungeon e compose la poesia “Il prigioniero di Chillon”.

Un’altra tappa obbligatoria da Montreux, viaggiando sui coloratissimi trenini svizzeri, è la graziosa cittadina murata di Gruyeres: qui merita una visita il museo dedicato a H.R. Giger, l’artista d’avanguardia che ha disegnato il mondo unico dei film di Alien, con mobili esoscheletrici, dipinti fantastici e immaginari erotici alieni.

Montagne e mistero

Un itinerario che parte dalla capitale svizzera, Berna, dal caratteristico centro medievale, abbracciata su tre lati dal fiume Aare, dove il Paul Klee Center, progettato da Renzo Piano, è la grande attrazione culturale.

A 45 minuti di treno verso sud imperdibile è Interlaken, tra il Lago di Thun, ampio, tranquillo e blu cobalto, e il Lago di Brienz, lungo, stretto e color acquamarina, dove praticare parapendio, paracadutismo, jetboat, e prendere il treno locale fino alla stazione più alta d’Europa a Jungfraujoch per il panorama mozzafiato sul ghiacciaio dell’Aletsch.

Proseguite poi verso est fino a Meiringen, nota per essere la patria della meringa. È anche porta di accesso alle cascate di Reichenbach, luogo della resa dei conti tra Sherlock Holmes e il professor Moriarty. Una sosta al Museo di Sherlock Holmes è un must per i fan.

Infine, prendete il treno per Lucerna, dalla bellissima architettura medievale, assicurandovi di sedervi sulla sinistra per una vista unica sul Lago di Sarnen e sul Lago di Lungern.

Due Paesi in uno

basilea

Fonte: iStock

Vista di Basilea dal fiume Reno

Basilea, adagiata lungo il Reno, offre una miriade di opportunità ma non perdete l’eccentrico Museo Jean Tinguely, con le incredibili sculture di arte cinetica.

Da qui, dirigetevi a sud verso Soletta (il treno impiega un’ora) per ammirare la sua architettura barocca e l’eccezionale Museo delle Belle Arti, prima del viaggio verso Bienne, città di confine sul Röstigraben, l’invisibile “linea divisoria” tra la Svizzera tedesca e quella francofona. È ufficialmente bilingue, con strade e piazze segnalate in entrambe le lingue.

Procedete infine verso Neuchâtel, dal ricco passato con il castello gotico e i palazzi rinascimentali. Concludete il viaggio con stile a Yverdon-les-Bains, sulle rive del Lago di Neuchâtel, con un bagno al Centre Thermal le cui acque sgorgano da sorgenti termali sotterranee.

Zurigo e il Lago di Costanza

Zurigo, dalla movimentata vita notturna, è una tappa in Svizzera da non lasciarsi sfuggire e da scoprire girovagando lungo i tortuosi vicoli di Niederdorf, passeggiando lungo il fiume e lungolago e facendo shopping nell’esclusiva Bahnhofstrasse.

Prendete il treno per San Gallo dove svetta una delle più belle abbazie barocche della Svizzera, e poi proseguite per Rorschach, pittoresca cittadina sul Lago di Costanza che attira i visitatori con la straordinaria Hundertwasser Hall, le cui cupole a cipolla dorate sono davvero bellissime.

Gli amanti del cicloturismo potranno pedalare lungo la sponda meridionale del lago fino a Costanza, dove inizia il Reno.

Infine, concedetevi una gita in barca a Sciaffusa, dalle suggestive case medievali affrescate e punto di partenza per fare un’escursione alle fragorose cascate del Reno.

La Svizzera per gli appassionati di ferrovie

panorama zermatt
Panorama di Zermatt

Da Zurigo salite sul treno per Coira, antica città con reperti romani e un affascinante centro medievale, seguendo le sponde occidentali dei laghi di Zurigo e Obersee, dai panorami spettacolari.

Lasciate poi Coira sulla linea via Landquart per St Moritz, meta vip affacciata sul lago che d’inverno si trasforma in una pista di pattinaggio.

Da qui, a bordo del Glacier Express, uno dei viaggi ferroviari più iconici del mondo, dopo otto ore sarete a Zermatt, villaggio sciistico dalle impareggiabili viste sul Cervino.

Infine, scoprite Sion, l’accogliente capitale del Vallese, dove degustare il vino tipico della regione.

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Foreste urbane: in Lombardia si riscopre il verde fuori città

Una serie di giornate interamente dedicate alla scoperta, o ri-scoperta, delle aree boschive, ma anche dei parchi, delle zone verdi e del paesaggio naturale che sorge intorno alle città lombarde. Un viaggio a tappe, che dal 5 al 27 novembre, accompagnerà i visitatori verso una presa di coscienza e conoscenza di ciò che li circonda, in una serie di escursioni guidate volte alla scoperta dei luoghi e dei boschi dietro casa e che meritano di essere tutelati e preservati nel tempo.

L’iniziativa

Cammina Foreste Urbane”, questo il nome del progetto, è un’iniziativa promossa da Ersaf in collaborazione con Legambiente Lombardia e realizzata con il sostegno di Lipu, CAI e Federparchi, che si sviluppa in ben 50 appuntamenti sparsi per tutta la Lombardia, con lo scopo di far conoscere le aree boschive urbane e periurbane delle Regione, promuovendo la progettazione di nuove aree e di una più massiccia “cura partecipata” del verde comune.

Tra le tappe previste dall’iniziativa e che verranno visitate, spiccano parchi molto noti come il Bosconcittà o il Parco Nord, intorno a Milano, e altre zone verdi che sono state formalizzate solo di recente. Ma non solo. Tra i protagonisti green di questo tour nella natura ci sono anche le aree curate da comitati spontanei e il cui lavoro punta sia al mantenimento delle zone stesse che alla possibilità di farle diventare aree protette, in un’esperienza che vuole aumentare la consapevolezza del patrimonio naturale regionale e dell’importanza che l’uomo ha nella sua tutela.

La tappe di “Cammina Foreste Urbane”

Per esempio visitando il PLIS “Parco delle Roggìe”, a Magnago, in una visita a cura di Legambiente Busto che, a partire dalle 14 del 6 di novembre, donerà la possibilità di scoprire un’area boschiva di querce davvero unica, un vero e proprio corridoio verde che collega il Parco Alto Milanese al Ticino, o provando l’ebrezza di passeggiare tra i colori del foliage dei boschi di Sumirago, il 13 Novembre dalle ore 9.30, in una visita a cura di Legambiente Castronno che vale davvero la pena di vivere.

Ma non solo, perché le tappe dell’iniziativa “Cammina Foreste Urbane” sono davvero tante, alcune della quali verranno proposte nel weekend del 19 e 20 novembre e che andranno a toccare le aree verdi e boschive tra i territori del Varesotto, Alto Milanese e Bassa Comasca. Come quello promosso da Legambiente Parabiago, che il 19 novembre porterà alla scoperta del Plis del Roccolo, un caratteristico bosco di pianura che una volta veniva usato per il “roccolo” appunto, un sistema utilizzato per la caccia degli uccelli.

Nell’area del Saronnese, invece, il 19 e 20 Novembre si andrà a fa visita al Lura, un torrente intorno al quale sono nate delle aree verdi periurbane e di cui beneficiano i cittadini del posto.

Uscite pensate per rendere più partecipe la comunità verso la salvaguardia del patrimonio boschivo e naturale delle aree che circondano le città in cui si vive, promuovendo un concetto di cura partecipativa e attenzione mirata alla tutela delle stesse, per preservare l’estremo valore naturale di queste aree e incrementare la possibilità di crearne di nuove, prendendosi cura dell’ambiente e, di conseguenza, anche di sé.

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Viaggiare da soli a Praga

Praga è una delle capitali d’Europa meglio collegata con le principali città italiane ed in molti casi è servita da compagnie low cost, questo vi permette di poter organizzare anche una fuga all’ultimo momento per staccare la spina, divertivi e fare nuove amicizie.

Praga per una donna in solitaria

È una città facilmente visitabile per una viaggiatrice solitaria, il centro storico si gira tutto comodamente a piedi, è un ambiente sicuro, sempre piuttosto popolato anche di sera. Se vi doveste spostare in alte aree della città i taxi costano davvero pochissimo, così come gli alloggi. Come ho detto più volte nei miei articoli, per me una soluzione ottimale quando viaggio da sola e ho voglia di fare nuove amicizie è scegliere di dormire in un ostelli, magari in camera privata con bagno, ma prediligo una struttura che abbia dei bei ambienti in comune in modo da mettere in contatto gli ospiti e a Praga ci sono alcuni dei boutique hostel più belli d’Europa. Si incontrano sempre persone interessanti con le quali confrontarsi e magari trascorrere una serata. Un’altra opzione che in città ricche di storia può essere molto utile è unirmi ad un free walking tour, generalmente durano circa 2 ore quindi ti danno la possibilità di avere una visione globale del centro per poi scegliere cosa approfondire, in città molto turistiche come Praga esistono anche in Italiano, ma io vi consiglio di farlo in inglese così incontrerete persone da tutto il mondo. A Praga vale il consiglio universale quando si viaggia in solitaria, qualora vi trovaste in un luogo che vi mette a disagio, che vi sembra angusto, che vi trasmette paura, prendete un taxi e andate via, non proseguite a piedi, ascoltate sempre il vostro sesto senso. Se siete pronte ad una scorpacciata di arte e cultura io vi suggerisco di munirvi della Praga Card, vi farà risparmiare parecchio e anche saltare diverse file. Una chicca per un viaggio in solitaria al femminile a Praga, è regalarvi una beer spa, ossia un trattamento di bellezza in cui verrete immerse in una tinozza di birra, dalla quale si può anche bere. I lieviti e i principi attivi della birra, vi lasceranno una pelle morbidissima, e a seguire vi potrete riposare in un caldo letto di fieno. Un’esperienza da fare se vi piace la birra!

Cosa vedere a Praga in un Weekend

  • Il Quartiere ebraico:

È sicuramente un luogo che non dimenticherete facilmente, sia perché ci sono delle sinagoghe meravigliose e riccamente adorante come la Sinagoga Spagnola, che ha uno stile moresco, sia perché questi luoghi raccontano storie e come potete immaginare, sono storie molto tristi, a dire il vero più tristi di come ce le immaginiamo. Basti pensare che durante la shoa ne siano stati ammazzati 76.883 nella sola regione Ceca e Morava, immaginavate un numero così grande? Io no, a dire il vero non riesco ad immaginare neanche al livello visivo quanto siano tutte queste persone. Vi suggerisco una visita alla Sinagoga Pinkas, sui cui muri sono scritti i nomi di tutte le persone uccise nei campi di sterminio, ricoprono l’intera sinagoga, davvero da brividi. Ricordatevi che a seconda di quanti monumenti volete vedere nel quartiere ebraico potete comprare diversi tipi di biglietti, che hanno una settimana, quindi i vari monumenti si possono vedere anche in più giorni.

  • Kostantinum

Un luogo davvero magico, si accede solo tramite visita guidata è un ex monastero diventato una scuola gesuita, ha una delle più belle biblioteche del mondo, conserva manoscritti antichissimi e orologi astronomici di enorme valore. Vi suggerisco anche di salire sulla torre c’è una vista indimenticabile sui tetti di Praga.

  • L’Orologio astronomico

È sicuramente uno dei più belli del mondo ogni ora delle figure animate che rappresentano i 12 apostoli escono da una porticina e tutto si anima. Meraviglioso ma per i miei gusti c’è troppa gente che aspetta il cambio di ora, se avete modo venite la mattina presto o di notte.

 

  • Il Castello di Praga

Il complesso è piuttosto grande, ci sono diversi tipi di biglietti, io vi consiglio quello del circuito B che comprende Cattedrale di San Vito, l’Antico Palazzo Reale, la Basilica di San Giorgio e il Vicolo d’Oro con la Torre di Daliborka, diciamo che vi occorrerà tutta una mattina per vederlo bene. Ho trovato molto carino il vicolo d’oro che è una strada cristallizzata nel tempo, con casa e botteghe come centinaia di anni fa.

  • Il Ponte Carlo

Per me il simbolo di Praga, le sue bellissime statue mi sono rimaste dal mio primo viaggio a Praga quando avevo 12 anni. Oggi è un luogo super turistico, consiglio di percorrerlo la mattina molto presto se non si vuole incontrare gente.

  • Mala Strana

È il famoso quartiere dall’altro lato del ponte, ossia dalla stessa parte del castello. Infatti quello che vi suggerisco è di andare la mattina al castello e poi passeggiare per Mala Strana, magari mangiare in zona e godervi gli angoli di questo quartiere. Non perdetevi il Lennon Wall, un simbolo di lotta e ribellione molto forte a Praga. Dopo la morte di Lennon questo muro venne usato come luogo dove raccontare, gridare, urlare il dissenzo verso il regime comunista, verso le limitazioni di libertà. Ha subito diverse “imbiancate” e quindi cambiamenti, ma ancora oggi è dove chiunque voglia lasciare un messaggio di rottura scrive.

  • Nove Mesto

Letteralmente si traduce “la città nuova” anche se ha più di 600 anni, fu fatta costruire da Carlo IV per contapporsi alla città vecchia che era piena di vicoli e strade anguste, infatti quello che caratterizza questa zona è la vastità degli spazi, dalle piazze ai boulevard. L’architettura predominante che troviamo adesso è sicuramente quella dell’Art Noveau, anche se spiccano edifici più moderni come la famosissima Casa Danzante. Buona parte del quartiere costeggia la Moldava, ci sono tanti caffè anche con deor all’aperto, negozi, centri commerciali. Attraverserete di sicuro Piazza San Vinceslao, la piazza più grande, 750 metri, ma soprattutto più iconica della città. In questa piazza sono iniziati tutti i momenti storici più importanti del paese, dall’indipendenza della Cecoslovacchia, alla Primavera di Praga alla Rivoluzione di Velluto.

Vi suggerisco di non perdere il Museo del Comunismo, a me è piaciuto molto, vale la pena vederlo per capire meglio come era vivere qui quando c’era l’URSS ovviamente nn solo come assetto polico ma soprattutto come privazione di libertà, di espressione, come continua repressione dell’individuo. L’ultima parte molto bella è dedicata alla Rivoluzione di Velluto. Come sempre conoscere la storia serve a non ripetere gli stessi errori, o almeno ci speriamo.

  • Il Quartiere di Zizkov

Siamo in una delle realtà più hipster e alternative della città. Nacque come quartiere operaio, ma negli anni si è evoluto molto fino a diventare il posto più trandy per giovani e per gli artisti che orbitano a Praga. È vicino al centro ma fuori dalla super calca, è local, a buon mercato, autentico e ci sono decine e decine di birrerie. Si dice che nella birreria di U Sadu, dove sono andata e che consiglio moltissimo, si contiuasse a spillare birra durante il coprifuoco imposto dal regime comunista. Io lo consiglio sicuramente per uscire la sera ed immergersi nella vera vita dei praghesi.

  • Passeggiare per Vinohrady

Anche questo è un quartiere residenziale poco fuori dal centro, ma a differenza di Zizkov questo è il quartiere più chic della città, anche più caro degli altri, dove ci sono bellssime case e palazzetti liberty. Quando fu creata la zona era una zona vinicola, gli edifici che si trovavano in questa parte della città erano cantine dimore di vinicoltori, nei secoli si è urbanizzato sempre di più, fino alla fine dell’800, inizi del ‘900 dove si è scelto di edificare diversi palazzi e boulevard. Da queste parti è molto piacevole passeggiare, magari entare in qualche giardino comunale e prendere un caffè al sole.

Un weekend a Praga è un ottimo modo per staccare, collegarsi con una nuova cultura, imparare tasselli di storia che fose ci mancano e fare tante nuove amicizie, come in ogni vero viaggio in solitaria.

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È questa la destinazione migliore per un viaggio in solitaria

Ogni giorno migliaia di persone si mettono in viaggio per esplorare le meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo. Lo fanno per vivere esperienze autentiche e sensazionali destinate a cambiare la vita.

Ma se fino a qualche tempo fa le grandi avventure di viaggio venivano sempre organizzate con gli amici, con la famiglia o con il partner, negli ultimi anni le cose sono cambiate e sono sempre di più le persone che scelgono di affrontare viaggi in solitaria.

Il motivo è presto detto, si tratta di una grandissima opportunità che tutti ci meritiamo, un’esperienza che ci permette di andare oltre i nostri stessi limiti, di fare quello che più ci piace e per scoprire il mondo a modo nostro. Ma quali sono le destinazioni migliori da raggiungere per un viaggio in solitaria? Ne abbiamo individuata una e vi stupirà.

Bentornati in Brasile: la destinazione perfetta per chi viaggia da solo

È il Brasile la destinazione migliore per un viaggio in solitaria. A confermarlo sono le stesse scelte dei viaggiatori che hanno raggiunto il vasto Paese sudamericano per le più belle esperienze di sempre. A rivelarlo è stato il rapporto annuale di US News & World Report secondo il quale negli ultimi tre anni, prima dell’emergenza sanitaria, il numero di viaggiatori solitari che ha raggiunto il Brasile è aumentato in maniera importante.

Lo stesso rapporto, basato su un’indagine che ha coinvolto 17000 persone provenienti da ogni parte del mondo, ha stilato una lista dei migliori Paesi per chi viaggia in solitaria mettendo il Brasile al nono posto della classifica.

Sono più di 30000 le persone che, ogni anno, scelgono di visitare il vasto Paese sudamericano e la notizia non dovrebbe sorprenderci poi molto. Il vastissimo e variegato territorio che caratterizza il Brasile, infatti, è straordinariamente unico e comprende alcune delle meraviglie naturali e paesaggistiche più belle del nostro pianeta.

Parchi, spiagge paradisiache, foreste tropicali e cascate maestose: sono tantissime le attrazioni naturali nel Paese, alle quali si aggiunge l’esuberante cultura brasiliana che da sempre affascina e incanta. Ma quali sono i luoghi assolutamente da non perdere in un viaggio in solitaria in Brasile? A svelarli è stato proprio l’Ente Brasiliano per il Turismo. Scopriamoli!

Brasile: destinazioni imperdibili per un viaggio da sogno

Tra le mete imprescindibili da raggiungere, durante un viaggio in solitaria, troviamo Brotas, città dello Stato di San Paolo. Si tratta di una destinazione tanto popolare quanto apprezzata dagli amanti della natura, proprio per la sua offerta di turismo responsabile e sostenibile. Sono tante le avventure da vivere qui, dalle più adrenaliniche a quelle silenziose e rilassanti che prevedono una totale immersione nella natura. Assolutamente da non perdere è il Rio Jacaré Pepira, uno dei pochi fiumi al mondo che ancora non presenta alcun livello di inquinamento.

Un’altra destinazione da raggiungere è la Chapada dos Veadeiros, un’area naturale protetta situata nello Stato del Goiás, a 250 chilometri da Brasilia. Si tratta di un microcosmo di meraviglie all’interno del quale perdersi e immergersi per scoprire l’incredibile natura che lo caratterizza e tutti gli animali che qui vivono. Il parco nazionale si snoda su una superficie di 65.515 ettari ed è ricco di grandi paesaggi, splendide cascate e laghi meravigliosi.

Da inserire nella travel wish list dei viaggi in solitaria anche Jericoacoara, un piccolo villaggio di pescatori, mecca del windsurf e del kitesurf nel Ceará. Situato a circa 300 km da Fortaleza, il villaggio incanta e stupisce per la sua atmosfera sospesa, ma anche per tutte le bellezze naturali che conserva. Una sosta d’obbligo è quella conduce direttamente sulla spiaggia dorata, che si è guadagnata la fama internazionale tra quelle più belle del mondo. Jericoacoara è un piccolo paradiso terrestre dove l’inquinamento luminoso non è arrivato: quando il sole tramonta lasciatevi guidare dalla luce delle stelle per andare alla scoperta del suo immenso patrimonio.

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Giordania, la terra che ha conquistato anche Chiara Ferragni

Terra ospitale fin dai tempi antichissimi, la Giordania racchiude monumenti spettacolari che da sempre attirano viaggiatori da tutto il mondo. Non stupisce, quindi, che il suo fascino abbia stregato anche Chiara Ferragni, che ha approfittato del ponte dei morti per la sua prima vacanza nella perla del Medio Oriente insieme agli amici. Per l’occasione, la nota influencer ha scelto di soggiornare nel cuore di Amman, al Ritz-Carlton, iconico hotel di lusso situato in posizione centrale nel quinto circolo della città, che spicca con eleganza nello skyline occidentale della capitale. L’inizio perfetto di un’esperienza da mille e una notte.

Amman, cosa vedere nella capitale della Giordania

La Giordania è una destinazione appagante anche per un viaggio breve, grazie alle sue dimensioni relativamente ridotte. Il miglior punto di partenza per conoscerne la storia è sicuramente Amman, una città ricca di contrasti di cui ci si innamora al primo sguardo. Situata in una zona collinare tra il deserto e la fertile Valle del Giordano, sorprende con il suo incomparabile mix di antico e moderno.

Nel suo cuore commerciale, lo sguardo si perde tra edifici ultra contemporanei, alberghi e ristoranti eleganti, boutique e gallerie d’arte che si affiancano a piccole botteghe artigiane e caffè tradizionali. Sulla sommità della sua collina più alta (Al Qala’a), invece, svela la sua anima più antica con la Cittadella, uno dei luoghi più seducenti della capitale, non a caso la prima attrazione visitata da Chiara Ferragni.

Il sito archeologico è situato a 850 metri sul livello del mare e custodisce i resti dell’antica Rabbat-Ammon. Le sue origini risalgono all’Età del Bronzo, ed è famoso per l’incredibile concentrazione di reperti risalenti a diverse civiltà e per monumenti straordinari come il Tempio di Ercole, di epoca romana, il complesso del Palazzo Omayyadi e i resti della Basilica Bizantina. Una delle magie imperdibili è il panorama dell’Anfiteatro Romano che sorge ai piedi della collina, dall’alto dell’acropoli: la veduta è ancora più emozionante al tramonto.

La capitale giordana è anche la meta preferita dagli appassionati dei Souk. Dal mercato di frutta, verdura e spezie nel centro storico della città a quello dei vestiti vintage, passando per prodotti di artigianato locale, tappeti, pop-up cafè, cibo di strada e spettacoli dal vivo di bande e musicisti locali. Un tripudio di sapori, profumi, colori, voci che porta alla scoperta di veri tesori.

Le meraviglie imperdibili della Giordania

Se volete sorprendervi ancora di più, c’è il magnifico sito archeologico di Petra, a circa 250 km a sud della capitale Amman, uno dei tesori nazionali della Giordania, Conosciuta come la ‘Città Rosa’ o la ‘Città Perduta’, è l’eredità dei Nabatei, un popolo arabo che si stabilì nel sud dell Paese più di 2.000 anni fa. Ammirata un tempo per l’architettura massiccia e l’ingegnoso complesso di dighe e canali d’acqua, è Patrimonio dell’umanità UNESCO e una delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno.

Se amate le escursioni, un altro luogo senza tempo da visitare è il deserto roccioso Wadi Rum, dove il tempo e i venti hanno scolpito gli imponenti e maestosi grattacieli di roccia. Una destinazione perfetta per il benessere della mente e del corpo, con le sorgenti di Lawrence d’Arabia e la montagna dei “Sette Pilastri della Saggezza”. Lo scrittore gallese ed ufficiale Thomas Edward Lawrence, che qui stabilì la sua base operativa per guidare la rivolta araba nel 1917-18, definì questo luogo meraviglioso “immenso, echeggiante, simile ad una divinità”. Un influencer di altri tempi.

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National Geographic: la via Appia tra i migliori viaggi da fare nel 2023

Come ogni anno, il National Geographic elegge alcune mete come “Best of the World“, un suggerimento per chi desidera visitare un posto nuovo e che gli esperti del magazine vanno spesso a esplorare in anteprima.

Non è il caso della meta italiana che si è aggiudicata il premio adesso, ma sicuramente la menzione speciale data dal National contribuirà a fare scoprire, anche a chi non lo conosce, questo luogo unico al mondo e di enorme importanza storico-culturale.

Per il 2023 ci sono diverse mete segnalate, divise per categoria: Avventura, Natura, Famiglia, Community e Cultura. Ed è proprio in quest’ultima categoria che l’Italia viene segnalata. Tra i migliori luoghi culturali del mondo da visitare l’anno prossimo c’è la nostra antica via Appia, “l’autostrada romana”, come la definisce il National.

Cosa scrive il National Geographic sulla via Appia

“Se tutte le strade portano a Roma”, scrive il National “questa antica autostrada costruita 2.300 anni fa è la madre di tutte le strade”. Ed elogia un progetto tutto italiano che, quindi, farà il giro del mondo.

“Trascurata dopo la caduta di Roma, ma mai dimenticata”, prosegue il magazine “questa strada sta attraversando un momento di rinascita grazie al governo italiano che sta cercando di ripristinarla e di sistemare le antiche pietre al fine di trasformare la via Appia in una strada pedonale per viaggiatori moderni. L’intento è quello di dare vita a un pellegrinaggio attraverso la storia, con tappe in villaggi pittoreschi e siti archeologici, provvedendo anche all’organizzazione di sistemazioni per ogni tappa”.

Con i tempi italiani, però, chissà quando vedrà la luce questo bellissimo progetto di sviluppo turistico-culturale della via Appia.

“Nel frattempo”, scrive quindi la giornalista del National Geographic Nina Strochlic, che proprio di recente ha camminato sulla via Appia, “gli amanti dei cammini possono approfittare della cucina moderna italiana. In Puglia, andate dritti nella prima panetteria e chiedete del Rustico, una pasta sfoglia ripiena di besciamella, mozzarella e pomodoro”.

La via Appia

L’antica strada romana, che collegava Roma con Brindisi – e quindi con gli sbocchi verso l’Oriente allora conosciuto -, era considerata dai Romani la “Regina Viarum”, la regina delle strade.

Quando, verso la fine del IV secolo a.C., fu tracciata, era una delle più grandi opere di ingegneria civile al mondo, con un enorme impatto economico, militare ma anche culturale.

Questa strada fece da esempio per tutte le successive in quanto era larga poco più di quattro metri – 4,1 corrispondenti a 14 piedi romani – consentendo di essere percorsa in entrambi i sensi, oltre era fiancheggiata da larghi marciapiedi così da poter andare anche a piedi e raggiungere facilmente i villaggi che s’incrociavano.

Lungo l’intero tracciato, s’incontrano luoghi che costituiscono un patrimonio culturale importantissimo, tra cui le antiche terme di Caracalla, splendide ville (Villa di Massenzio con il Circo di Massenzio, per esempio) e persino sepolcri, come il Sepolcro degli Scipioni. L’Appia fu anche la prima delle grandi strade romane a prendere il nome non dal luogo verso cui era diretta, bensì dal magistrato – Appio Claudio Cieco – che l’aveva costruita.

terme-caracalla

Fonte: 123rf

Le Terme di Caracalla lungo la via Appia

Buona parte dell’Appia Antica oggi è scomparsa, ma ne restano ancora ben visibili e percorribili dei tratti, specie nei dintorni di Roma, divenuti meta di turismo archeologico. Nel 2016, infatti, è nato il Parco archeologico dell’Appia Antica, che ha lo scopo di tutelare e valorizzare i monumenti antichi dell’area della Capitale e dei Comuni di Ciampino e di Marino.

Oltre ad aver vinto questa prestigiosa menzione, è candidata all’Unesco.

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Il caffè si beve a Dublino, nel primo bar firmato LEGO

Organizzare un viaggio a Dublino è sempre un’ottima idea. La capitale dell’Irlanda, situata sulla costa orientale del Paese, è una città che non smette mai di sorprendere. Non è un caso che, proprio qui, migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo scelgono di organizzare viaggi e vacanze in ogni periodo dell’anno.

Lo fanno per raggiungere il castello cittadino, che conserva i resti di una storia che risale al XII secolo, ma anche per esplorare l’imponente e maestosa Cattedrale di San Patrizio. Lo fanno per passeggiare nel centro urbano, tra gli edifici storici e caratteristici, ma anche per raggiungere i parchi e per esplorare lo straordinario patrimonio naturalistico e paesaggistico che si snoda fuori ai dintorni di Dublino.

E come se tutto questo non fosse già abbastanza, per prendere un’aereo e raggiungere la capitale dell’Isola di Smeraldo, c’è un altro motivo per andare a Dublino adesso. Si tratta dell’apertura di un nuovo bar, non uno qualsiasi, ma la il primo Brick Café firmato LEGO.

Si beve caffè e si gioca con i mattoncini: succede a Dublino

Uomini e donne, adulti e bambini, nessuno resta immune dal fascino dei mattoncini più celebri del mondo, quelli firmati LEGO. Lo dimostra il fatto che qualsiasi attrazione a tema, si rivela sempre un successo.

E dopo il parco a tema LEGO in Italia, il Legoland Resort in Germania e il Brick Burger nelle Filippine, giusto per citarne alcuni, tocca alla città di Dublino che, proprio in questi giorni, ha inaugurato il primo LEGO Brick Café.

Ci troviamo nel cuore della capitale irlandese, e più precisamente nel quartiere Blackpitts, uno dei più cool di tutta la città. A circa un chilometro dal centro, in questa zona possiamo trovare l’Hen’s Teeth, un concept store che ospita un ristorante, un negozio, una caffetteria e anche una galleria. Ed è proprio al suo interno che è stato inaugurato il Brick Café firmato LEGO.

Si tratta di un progetto sperimentale dedicato esclusivamente agli adulti. Tutti qui sono invitati a entrare, a mettersi alla prova e a costruire, mattone dopo mattone, creazioni incredibili tra un caffè, una cioccolata calda o una birra.

LEGO Brick Cafe
LEGO Brick Cafe

LEGO Brick Café

È un progetto sperimentale, unico e sensazionale che sta entusiasmando tutti i fan del celebre mattoncino. Il LEGO Brick Café, infatti, è il primo del suo genere e ha una missione: quella di assistere e stimolare le persone nello sviluppo della creatività e nel gioco. Lo spazio creato all’interno dell’Hen’s Teeth di Dublino, infatti, è dedicato esclusivamente agli adulti.

Inaugurato in occasione del mese dedicato alla salute mentale, questo spazio è nato grazie alla collaborazione tra Lego Lead User Lab e l’agenzia creativa Boys+Girls. Come abbiamo anticipato, però, si tratta di un progetto sperimentale che permetterà a cittadini e viaggiatori, in visita a Dublino, di immergersi all’interno del fantastico mondo dei LEGO il 26 e il 27 ottobre.

All’interno del bar le persone possono scegliere tra un’ampia selezione di set e mattoncini LEGO, per giocare, sperimentare e creare case, castelli, città e qualsiasi altro progetto. Durante i due giorni saranno organizzati anche dei workshop sulle infinite possibilità creative che i mattoncini in questione offrono.

LEGO Brick Cafe

Fonte: IPA

LEGO Brick Cafe
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Puoi dormire in una villa nascosta nella foresta

Sono tante, anzi tantissime, le ricerche scientifiche che confermano quanto il contatto con la natura autentica e selvaggia faccia bene al corpo e alle mente. Evidenze, queste, confermate anche dalle nostre stesse esperienze e da tutti quei benefici che traiamo tutte le volte che trascorriamo del tempo nei parchi, nelle foreste e nelle aree verdi e fiorite.

Anche l’organizzazione dei nostri viaggi, spesso, è influenzata proprio dall’esigenza di trascorrere del tempo a contatto con la natura. Così ecco che quelle meraviglie che compongono l’immenso patrimonio naturalistico del nostro pianeta, si trasformano nelle più belle e suggestive destinazioni di viaggio da raggiungere.

Passeggiate nei boschi, esplorazione di foreste incantate e picnic con vista su laghi che sembrano usciti da una fiaba, queste sono solo alcune delle avventure più incredibili da vivere. A queste, poi, si aggiunge la possibilità di dormire all’interno di alloggi immersi nella natura. Come quello situato in Estonia: una villa solitaria e nascosta nella foresta che si mimetizza con l’ambiente.

Estonia: l’esperienza più bella a contatto con la natura

Il nostro viaggio di oggi ci porta alla scoperta delle meraviglie straordinarie che appartengono a un Paese incredibile. Ci troviamo in Estonia, in un territorio vasto e variegato caratterizzato da paesaggi da fiaba che ospitano spiagge rocciose, antiche foreste, laghi, castelli e fortezze arroccate sulle colline che incorniciano panorami mozzafiato.

La capitale del Paese, poi, è un vero incanto. Celebre per il suo centro storico perfettamente intatto, attira ogni anno migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Ed è proprio partendo da Tallinn che possiamo raggiungere un luogo straordinario dove vivere l’esperienza più magica e suggestiva di una vita intera.

A circa 50 minuti di auto dalla capitale, nell’Estonia nord-occidentale, troviamo un piccolo villaggio situato nella contea di Rapla dove il tempo scorre lento, seguendo solo ritmo scandito dalla natura che qui è assoluta protagonista.

Ed è sempre qui, che immersa in una foresta, sorge una villa incredibile che si mimetizza completamente con la natura e tra questa si nasconde, consentendo agli ospiti di vivere un’avventura al di fuori dall’ordinario a contatto con la flora e la fauna che popolano il meraviglioso territorio estone.

Maidla Nature Villa

Fonte: Ufficio Stampa

Maidla Nature Villa

La villa nascosta e immersa tra la natura

Il suo nome è Maidla Nature Villa, ed è l’alloggio che promette di vivere un sogno, quello che prende vita tra le bellezze naturalistiche dell’Estonia. Situata a circa 50 minuti di auto da Tallinn, la villa è stata costruita vicino a un maniero del XV secolo che oggi è la sede del Maidla Nature Resort.

La villa sorge in una zona solitaria e completamente immersa in un paesaggio silenzioso in cui a farsi spazio sono solo i suoni della natura. Nascosta fra le betulle e appoggiata su una struttura a palafitta, la casa si mimetizza completamente con l’ambiente circostante. Numerosi sono i punti panoramici che offrono una vista diretta dal paesaggio che si snoda tutto intorno, come la grande terrazza sul tetto e i balconi sulla natura. Da qui è possibile anche avvistare gli animali che popolano la foresta.

Gli interni della villa, che si snoda su un totale di 28 metri quadri, sono pensati per offrire il massimo confort agli ospiti, due per volta, per una vacanza all’insegna del vero lusso, quello di trascorrere il proprio tempo immersi nella natura.

Maidla Nature Villa

Fonte: Ufficio Stampa

Maidla Nature Villa
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Riapre il relitto più famoso del Mondo, in un tour unico ed esclusivo

A circa 3800 metri sotto il livello del mare, ormai da oltre 100 anni, giace la “nave” più famosa di tutti tempi, il Titanic. Il transatlantico britannico che, durante il suo viaggio inaugurale, a causa del forte impatto subito contro un iceberg nella notte tra il 14 e il 15 Aprile del 1912, affondò nell’oceano, sprofondando nell’oscurità dell’acqua. Un evento catastrofico che si portò via più di 1500 dei suoi passeggeri in solo due ore e 40 minuti e che, proprio per la portata del fatto, ha interessato e continua tutt’oggi a interessare moltissime persone.

Su questo evento, infatti, sono stati girati innumerevoli documentari, oltre al celebre film diretto dal regista James Cameron e uscito nella sale di tutto il mondo nel corso del 1998 e che hanno portato alla luce dettagli storici e immagini reali del relitto addormentato sul fondale marino, alimentando la curiosità di molti e l’interesse verso questo gigante e la sua tragica fine.

La spedizione

Una storia che solo in pochi hanno potuto “rivivere” da vicino, immergendosi con appositi macchinari e strumenti ad hoc, per osservare ciò che resta del Titanic e che non è ancora stato consumato dall’acqua del mare e da chi la abita. E che, grazie alla volontà di una società americana, l’OceanGate Expeditions, potrà essere vissuta nuovamente nel corso del 2023, dall’11 al 19 maggio, da un gruppo limitato di sub che partiranno dal porto di  St. John’s Newfoundland in Canada, per un’immersione unica nel suo genere alla scoperta di ciò che resta del relitto più famoso al Mondo.

La spedizione offrirà la possibilità ai turisti partecipanti di accompagnare i ricercatori, vivendo attivamente l’esperienza della raccolta dei dati e delle diverse informazioni riguardo lo stato di deterioramento attuale del Titanic, lavorando a fianco di persone competenti e degli studiosi a bordo che seguono il progetto. Un “tour” e una discesa negli abissi di circa due ore, che darà anche la possibilità di entrare a pieno nella spedizione stessa, aiutando il pilota con le varie comunicazioni e la localizzazione della nave, oltre che a poter prendere appunti per l’equipe scientifica al lavoro. E provando tutte le esperienze che si vivono durante un viaggio di ricerca di questo tipo, entrando a pieno nella storia del Titanic e di tutto ciò che ha saputo alimentare negli anni seguenti al suo naufragio.

Una possibilità e un’esperienza non adatta a tutti, quindi, e non solo per la particolarità e la difficoltà del viaggio in sé, ma anche per il costo dello stesso. Un biglietto per “salire” sul Titanic, infatti, costa circa 250 mila dollari. Certo, la possibilità di osservare da vicino ciò che il tempo lentamente si sta portando via, è una di quelle cose che tutti vorremmo vivere, anche solo per ricordare meglio un passato destinato a restare solo nella memoria. Ma questo desiderio deve necessariamente fare i conti con questi aspetti della spedizione, che la rendono di fatto, una fantastica opportunità per pochi. Un numero limitato di fortunati sognatori, che potranno vedere realizzato il loro desiderio di entrare anche solo per un attimo (e forse per l’ultima volta) nella storia del Titanic.

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Il viaggio più lungo nella storia della Royal Family

Il nuovo regno d’Inghilterra, guidato da Re Carlo III, è già pronto a entrare definitivamente nella storia. Come rivelato dal Mirror, noto quotidiano britannico di tipo tabloid, il sovrano si sta preparando ad affrontare il più grande tour mondiale della Royal Family.

Le tappe del viaggio di Carlo III

Stando a quanto si legge, Re Carlo d’Inghilterra in circa due anni intraprenderà una serie di spostamenti che lo porteranno in vari splendidi territori, tra cui l’Australia, il Canada, la Nuova Zelanda e diversi Paesi dei Caraibi. A volte avrà il piacere di avere accanto a sé la regina consorte Camilla altre, invece, viaggerà da solo.

Lo scopo, come hanno rivelato alcuni insider, è rafforzare i rapporti con le ex colonie britanniche dove, attualmente, spirano forti i venti di indipendenza dalla Corona.

La questione della Commonwealth

Il nuovo sovrano deve affrontare la spinosa questione del Commonwealth, la comunità che riunisce i Paesi che un tempo erano parte dell’Impero Britannico e che, anche se indipendenti, mantengono legami più o meno formali con la Corona inglese.

A seguito della morte della Regina Madre, infatti, diverse ex colonie del Regno Unito hanno annunciato di volere abbandonare il Commonwealth. Attualmente questa organizzazione intergovernativa è composta da 56 Stati indipendenti e rappresenta da più di 2 miliardi di persone, quasi tutte accomunate dalla passata appartenenza all’impero britannico.

La parola Commonwealth deriva dall’unione di common e wealth, ossia  benessere comune. Chi ne fa parte, quindi, condivide i principi di sviluppo, democrazia e pace, uguaglianza di genere, il riconoscimento degli Stati più vulnerabili e molto altro ancora.

A quanto pare, però, tirerebbe un forte spirito di cambiamento e soprattutto nei Caraibi. Il motivo è molto semplice: da queste parti il ricordo dell’impero si accompagna a quello del colonialismo insieme alle sue conseguenze negative come il passato schiavismo.

Nel corso degli anni, infatti, la corona britannica ha perso diversi paradisi caraibici. La Guyana, per esempio, è diventata Repubblica nel 1970, Trinidad e Tobago lo sono divenute nel 1976 e la Dominica nel 1978. Ma non è finita qui, perché nel novembre 2021 anche l’affascinante isola di Barbados ha formalizzato l’addio alla monarchia. Poi Antigua e Barbuda che di recente ha annunciato un referendum che potrebbe portare allo stesso risultato. A voler intraprendere la medesima strada sembrerebbero anche Giamaica e Belize.

Poi ancora il Canada, che deve fare i conti con la forte componente antimonarchica nel Québec e la Nuova Zelanda, dove la premier Jacinda Ardern ha parlato di un futuro repubblicano, ma senza fissare date.

Un differenza sostanziale, invece, la fa l’Australia che è una monarchia parlamentare costituzionale e che, a quanto pare, continuerà a esserlo almeno per i prossimi quattro anni.

Secondo le varie fonti, Re Carlo III vorrebbe iniziare il suo viaggio da record a partire dall’Australia e dal Canada. Ma del resto non c’è da sorprendersi del suo girare il mondo: Carlo è figlio di Elisabetta, la Regina che ha viaggiato di più al mondo. Vi basti pensare che dal 1952, fino alla sua recente dipartita, ha vistato 117 Nazioni e ha fatto più di 150 visite nei Paesi del Commonwealth.