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Viaggi di lusso: i jet privati diventano “politically incorrect”

Raccolgono migliaia di Like e suscitano grande invidia da parte dei follower i post di politici, vip, sportivi e influencer che mostrano le immagini dei loro viaggi di lusso a bordo di costosissimi jet privati, seduti comodamente su ampie poltrone in pelle, gustando piatti di frutta esotica (magari fuori stagione), flûte di Champagne e ogni ben di Dio serviti da personale di bordo dedicato ed esclusivo su bellissimi tavolini in radica. Piccoli ed eleganti aerei costosissimi, ma soprattutto super inquinanti.

Il punto infatti è proprio questo. Spesso questi personaggi cercano di convincere i loro fan ad avere uno stile di vita sostenibile, magari mentre si stanno recando a un evento mondiale sul clima viaggiando proprio su un jet privato.

Ma, chi di social ferisce di social perisce pure. Questi personaggi, proprio a causa dell’uso spropositato di jet privati per viaggi di lavoro, per andare in vacanza, per un’ospitata di una sera o per un concerto, sono ora nel mirino di organizzazioni specifiche, ma anche di media e di conseguenza anche di follower per la loro incongruenza e per i danni che stanno causando all’ambiente in cui tutti noi dobbiamo vivere.

Sì, perché mentre noi ci stipiamo in abitacoli stretti e poltrone rigide a bordo di compagnie aeree low cost per spendere il meno possibile per viaggiare e vedere il mondo, loro se la godono ci fanno respirare l’aria inquinata che producono, Non si tratta di invidia ma di fatti.

Quanto consuma un jet privato

Andiamo al dunque e scopriamo quanto inquina un jet privato rispetto a un volo di linea. Un aereo Cessna Citation XLS, che è uno dei jet più diffusi al mondo, consuma 857 litri di carburante per ogni ora di utilizzo, il che significa che rilascia circa 2,5 chilogrammi di anidride carbonica (Co2) nell’atmosfera terrestre per ogni litro di carburante consumato. In un’ora di viaggio, quindi, un solo jet privato può emettere due tonnellate di Co2. A dirlo sono i dati di Transport and Environment, la Ong europea che si sta battendo per riuscire a sensibilizzare il mondo dell’aviazione e i governi e ottenere trasporti più puliti.

Per non parlare pii dei costi. Per rifornire un jet privato si può spendere da poco più di 500 dollari a quasi 2.000 all’ora. Inoltre, per riempire un jet privato da zero a pieno può costare tra i 2.000 agli oltre 30.000 dollari.

Quanto consuma un aereo di linea

Per fare un confronto, basti sapere che un Jumbo 747, per esempio, consuma in un’ora circa 14.750 litri di cherosene, vale a dire oltre 4 litri al secondo. Calcolatrice alla mano: per consumare quanto un 747 bastano quindi 17 jet privati che, d’estate o in occasione di grandi eventi si fa presto a farli volare. Basti pensare che lo scorso anno, in occasione del World Economic Forum che si tiene ogni inverno a Davos, in Svizzera, dove i potenti del mondo s’incontrano per discutere proprio di clima, sono stati contati 1.040 jet privati in una settimana ovvero 148 al giorno, generando emissioni di Co2 quattro volte superiori a quelle che in media sono attribuite a questo tipo di velivoli nelle altre settimane dell’anno.

Jet privati nell’occhio del ciclone

Stando al profilo Instagram Jet dei ricchi, che monitora l’utilizzo di jet privati da parte di volti noti italiani (e non risparmia proprio nessuno), il rapper Fedez – marito della nota imprenditrice digitale Chiara Ferragni, anch’essa amante del lusso dei jet – avrebbe usato quattro voli privati per andare da Ibiza a Tirana per tenere dei concerti che hanno emesso 12 tonnellate di Co2 ovvero l’equivalente, in media, del consumo annuo per tutti gli spostamenti di quattro persone.

Persino i tanto acclamati e pluripremiati Måneskin, secondo i calcoli degli attivisti avrebbero provocato 11 tonnellate di emissioni per tenere due concerti in Europa. In due giorni il jet che li ha trasportati i avrebbe infatti emesso nell’atmosfera la stessa quantità di anidride carbonica che una persona normale emette in quattro anni per tutti i trasporti.

Non si risparmiano neppure i politici che, diciamo la verità, per primi, dovrebbero dare l’esempio. Maggiormente preso di mira è Matteo Renzi. Scrivono in un post, infatti, che il noto politico abbia partecipato in Arabia Saudita alla Future Investment Initiative, considerata la “Davos del deserto” viaggiando molto probabilmente a bordo di un aereo privato modello Falcon Jet 2000. Questo volo vrebbe emesso, secondo i calcoli, 15,8 tonnellate di Co2 ovvero quanto una persona normale emette in cinque anni e mezzo per tutti i suoi trasporti.

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Aeroporti italiani: i migliori e i peggiori scali

Dopo un periodo estivo di cancellazioni e ritardi nei voli, con l’arrivo di gennaio e dell’anno nuovo anche le prenotazioni dei viaggi sono ripartite più numerose che mai. Se da una parte, però, la voglia di viaggiare è sempre tanta, dall’altra il sapere quali sono gli aeroporti italiani migliori (o peggiori) nel nostro Paese fa sempre comodo. Soprattutto se si cerca di rendere perfetto ogni singolo istante del proprio viaggio.

Proprio per questa ragione, ParkVia, fornitore di parcheggio aeroportuale, ha portato avanti un’indagine approfondita sugli aeroporti italiani e sui servizi offerti dagli stessi, dalla possibilità di accedere alla rete Wi-Fi alla presenza di parcheggi, dalla distanza in termini chilometrici dalla città, alla frequenza dei voli fino alla quantità di destinazioni coperte. Un’indagine che ha visto partecipare ben 33 scali italiani e che, ovviamente, ha fatto emergere quali siano gli aeroporti migliori e “peggiori” del nostro Paese.

I migliori

Secondo questo studio, infatti, si sono aggiudicati i tre gradini del podio l’aeroporto di Roma-Fiumicino, primo della classifica, seguito da Napoli Capodichino al secondo posto e da Milano Malpensa al terzo.

Nel primo, infatti, i viaggiatori in partenza hanno a disposizione Wi-Fi gratuito e illimitato, cosa non da poco in un’epoca in cui tutti vogliono essere connessi H24, ma anche lounge aeroportuali e servizi come il fast track. L’aeroporto di Napoli Capodichino, invece, pur offrendo un numero di voli e di destinazioni inferiore rispetto a quello di Roma-Fiumicino, ha però il grande vantaggio di essere più vicino al centro della città di Napoli, a soli 4,4 km, offrendo gli stessi servizi del precedente e anche un parcheggio coperto. Al terzo posto, poi, come detto, spicca Milano Malpensa, che si aggiudica il gradino più basso del podio e un trofeo come aeroporto internazionale più grande del nord Italia.

Appena fuori dal podio, al quarto posto della classifica, ecco l’aeroporto di Olbia, che ha anche ottenuto il voto migliore secondo le recensioni su Google, seguito da un altro milanese, l’aeroporto di Milano Linate e gli scali di Bari, Cagliari, Torino, Venezia e Milano Orio al Serio.

Gli ultimi della classifica

Ma chi sono, invece, gli aeroporti agli ultimi posti di questa indagine? All’ultimo posto dei 33 scali italiani presi in esame, spunta l’aeroporto di Crotone, poiché qui, oltre a mancare il Wi-Fi, il parcheggio coperto e i servizi di fast-track e lounge, anche l’offerta scarseggia, con soli 50 voli al mese e quattro destinazioni coperte.

Poco più su, al penultimo posto si posiziona l’aeroporto internazionale d’Abruzzo, sito a Pescara, con qualche volo in più rispetto allo scalo precedente, circa 300 e 18 destinazioni di volo, ma con la mancanza degli stessi servizi dello scalo di Crotone. Al terzo posto di questa classifica degli aeroporti risultati tra i “peggiori” del nostro Paese, poi, c’è l’aeroporto di Perugia, dotato di Wi-Fi gratuito ma limitato e che offre solo 15 destinazioni ai suoi utenti, seguito da Cuneo, Parma, Firenze e Alghero.

Una lista molto utile ai viaggiatori che, in questo modo, sanno cosa aspettarsi e come comportarsi. Ma che può essere utile anche agli aeroporti stessi, spronandoli ad aumentare i propri servizi e le destinazioni coperte dai voli e assecondando la richiesta crescente di chi parte e le esigenze attuali dei viaggiatori moderni, iper connessi e desiderosi di avere la massima possibilità di scelta.

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L’offerta per volare a prezzi bassissimi (scade a mezzanotte)

Nel giorno in cui ha annunciato le nuove rotte aeree che ci saranno quest’anno, Ryanair ha anche lanciato una nuova offerta per volare a prezzi molto convenienti.

L’offerta è valida solo per oggi 12 gennaio e scade a mezzanotte e si può viaggiare in tutte le destinazioni raggiunte dalla compagnia volando entro la fine di febbraio.

Ci sono biglietti aerei a partire da 9,99 euro (a tratta) per tantissime destinazioni, in Italia, Europa, Nord Africa e Medioriente. In attesa di poter raggiungere le nuove mete annunciate in partenza dagli aeroporti di Milano Malpensa e da Bergamo ovvero Fiume, in Croazia, Zara, sulla costa della Dalmazia, Zante, in Grecia, Belfast, in Irlanda, Brno, nella Repubblica Ceca, Cluj e Iasi, in Romania, e Düsseldorf, in Germania, ecco i nostri consigli di viaggio per partire in questo periodo.

Andare in Giordania

È il momento giusto per visitare la Giordania, con tutte le sue bellezze storiche e naturalistiche, spendendo davvero poco. Oltre ai voli in offerta, viaggiare in queto Paese non + affatto costoso. Si arriva ad Amman dove fondamentale è visitare l’antica città di Jerash. Le tappe obbligate per chi visita la Giordania per la prima volta sono naturalmente Petra, magnifica come non mai, e il deserto del Wadi Rum, ma in realtà ci sono tantissimi altri luoghi da visitare.

Petra

Fonte: istock

La magnificienza di Petra

Come Madaba, l’antica città nota per la magnifica moschea dorata, i minareti e per le splendide opere di arte bizantina. Oppure la Valle del Giordano con la città di Al-Karak e la sua Cittadella, il castello più importante della Giordania, ma soprattutto il luogo dove venne battezzato Cristo e il famoso Monte Nebo, da cui Mosè scorse per la prima volta la Terra Promessa. E per chi desidera anche rilassarsi al mare, si può scegliere tra Mar Rosso o Mar Morto. Un viaggio pieno di emozioni che vi consigliamo assolutamente di fare.

Viaggio in Israele

Un altro viaggio che vale la pena fare ora con le tariffe aeree così basse è quello in Israele e in Terra Santa. Questo Paese offre un’infinità di itinerari davvero per tutti i gusti. Dalla Capitale Tel Aviv, con i suoi edifici moderni, la spiaggia meravigliosa e i locali notturni per cui è famosa alla meravigliosa Gerusalemme, com le sue antiche mura, Patrimonio Unesco, e la storia e la spiritualità che si respira dentro a ogni pietra, davanti al Muro del pianto, nel Santo sepolcro e sulla Spianata delle Moschee.

Masada

Fonte: iStock

Masada, l’antica fortezza d’Israele

Ma c’è una Gerusalemme più contemporanea, quella degli ampi viali, dei locali e del famoso Yad Vashe, il Museo dell’Olocausto, un luogo da visitare una volta nella vita. E poi c’è il deserto del Negev, il Mar Morto e l’antica fortezza di Masada, oltre ai luoghi religiosi, come Nazaret, il Lago di Tiberiade, Betlemme e Cesarea. Un viaggio in Israele è un tuffo nella storia.

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Parco Nazionale del Durmitor, un viaggio tra cime, laghi e canyon

Un viaggio in Montenegro è l’occasione ideale per lasciarsi sorprendere da un capolavoro naturalistico e paesaggistico di rara bellezza, uno scrigno di tesori solcato da profondi canyon e disegnato da 48 imponenti cime di roccia calcarea che superano i 2000 metri, 18 laghetti alpini dai colori mozzafiato e una verdeggiante distesa, a perdita d’occhio, di abeti e pini.

Si tratta del Parco Nazionale del Durmitor, il più grande dei cinque del Paese, nella zona nord-ovest, a circa due ore di auto dalla capitale Podgorica, una meta imperdibile per fare il pieno di natura, meraviglia e relax.

Il Parco, il luogo più affascinante delle Alpi Dinariche

Proclamati Parco Nazionale già nel 1952 e dichiarati Patrimonio UNESCO nel 1980, gli straordinari paesaggi del massiccio del Durmitor (“il più potente e maestoso tra i giganti montuosi dei paesi slavi del sud” per citare le parole del geografo Hussert, con un’altezza di 2522 metri) risplendono di un fascino unico, luoghi incontaminati plasmati da rocce carsiche, dalle caverne più profonde della penisola Balcanica, e da limpidi fiumi che, con la loro azione incessante, hanno dato vita a superbi canyon come nel caso del fiume Tara: di ben 1300 metri, è il più esteso e profondo d’Europa, secondo soltanto a quello del Colorado.

Ma non è tutto: il Parco vanta un’estensione di 321 chilometri, un’impagabile ricchezza di fauna e flora (sono più di 1300 le specie di piante vascolari) con autentiche rarità naturali quali, ad esempio, le foreste di pini neri a Crna poda dove svettano tronchi a oltre 50 metri di altezza che superano i 400 anni di vita.

Fonte d’ispirazione per chi ama la natura e paradiso per i trekker e gli escursionisti, dona anche la possibilità di scoprire antichi, e più recenti, monumenti culturali: i più significativi sono quelli di origine medievale tra cui ponti, torri di guardia, resti di fortificazioni e città, necropoli e i monasteri nella Valle del fiume Tara.

Meritano una menzione particolare anche i mulini che si incontrano lungo i torrenti del Durmitor e i “katuni” (villaggi), e le tipiche case rurali chiamate “savardak”.

Le chicche da non perdere assolutamente

lago nero

Fonte: iStock

Il Lago Nero

Il Parco è una delle destinazioni più interessanti per il turismo montenegrino e pullula di meraviglie tutte da scoprire e ammirare con una passeggiata, una gita in bicicletta, un percorso di rafting, un’escursione e un sentiero per il trekking.

Ma quali sono i punti da non lasciarsi sfuggire? Il Lago Nero (Crno Jezero), ombreggiato dal Picco di Meded e abbracciato da foreste di abete bianco europeo, abete rosso e pino silvestre, è il più suggestivo dei 18 laghi, composto da due piccoli laghetti, perfetto per nuotare e andare in barca o rilassarsi sulle sue sponde in uno scenario da fiaba.

Centro turistico del Parco e punto di partenza per le escursioni, è la raccolta città di montagna di Zabljak, stazione sciistica con 11 chilometri di piste da sci e snowboard. Immersa tra radure silenziose, pure sorgenti e torrenti, è l’ideale per riscoprire il contatto con la natura incontaminata e praticare attività sportive all’aria aperta nonché per assaggiare le specialità locali tra cui va citata la focaccia di granturco.

Ancora, da vedere il Ponte sul fiume Tara, conosciuto come “ponte di Djurdjevica“: con 5 arcate e una lunghezza di 365 metri, svetta al di sopra del canyon più grande del Montenegro. Lo splendido fiume, dalle acque cristalline, è perfetto per gli amanti del rafting.

Infine, meritano una visita il Lago di Zminje dal colore verde intenso, nel cuore della foresta a 1500 metri di altitudine, e il Lago di Jablan, vegliato dalla montagna Crvena Greda, tra il volo delle farfalle e il canto degli uccellini.

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Viaggi illimitati sui treni con un solo biglietto: la nuova offerta

Basta un solo biglietto per viaggiare illimitatamente su tutti i treni regionali, per un mese intero: è questa la nuova offerta di cui approfittare subito, così da poter tornare a scoprire le infinite bellezze del nostro Paese senza spendere troppo. D’altra parte, il treno è forse il mezzo di trasporto migliore per i tragitti brevi, oltre ad essere una vera e propria esperienza da non lasciarsi sfuggire.

La nuova offerta per viaggiare in treno

Si chiama Promo FULL, ed è l’offerta lanciata da Trenitalia per iniziare alla grande il nuovo anno. Attiva da gennaio 2023, la promozione prevede l’acquisto di un unico biglietto per poter viaggiare senza limiti all’interno di una sola regione italiana. I passeggeri che decidono di aderire, dovranno comprare il tagliando di viaggio una sola volta e potranno sfruttarlo per un intero mese solare su tutti i treni regionali, regionali veloci e metropolitani (in seconda classe). Al momento, l’offerta è valida per le seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto.

Questa è una splendida notizia non solo per i tantissimi passeggeri che viaggiano quotidianamente per lavoro, ma anche per i turisti. Ora potremo infatti scegliere una meta a nostro piacere tra le tantissime splendide località italiane coperte dalla promozione, e poi semplicemente acquistare il biglietto unico e viaggiare in lungo e in largo entro i confini regionali, regalandoci un vero e proprio viaggio on the road (ma sui binari!). Il prezzo? Varia da regione a regione, e si va dai 90€ della Basilicata ai 145€ della Puglia.

Turismo, il treno è un vero trend

Perché viaggiare in treno? Questo è il mezzo di trasporto più amato dai turisti, soprattutto negli ultimi anni: un tempo considerata la scelta più veloce e comoda per spostarsi anche sui lunghi tragitti, era stato soppiantato dal boom dei viaggi in aereo. Ma da qualche tempo a questa parte abbiamo riscoperto il fascino dei treni, il loro muoversi “lento” attraversando splendidi paesaggi che possiamo ammirare dal finestrino senza doverci preoccupare della guida. Inoltre è un modo green di spostarsi, in particolar modo rispetto all’auto.

Approfittando delle offerte (proprio come la Promo FULL appena lanciata da Trenitalia), muoversi in treno è anche conveniente: mai come in questi ultimi mesi gli italiani guardano al risparmio, visti i prezzi ormai alle stelle per le vacanze. In realtà, c’è molto di più. Il treno può essere vissuto come una vera e propria esperienza, soprattutto nelle tratte “storiche” più affascinanti come quella leggendaria dell’Orient Express. In tutto il mondo stanno nascendo itinerari meravigliosi da percorrere a bordo di convogli d’epoca, e uno di questi (l’Orient Express La Dolce Vita) presto attraverserà il nostro Belpaese in tutto il suo splendore.

E che dire dei treni panoramici? Percorsi semplicemente incantevoli come quello affrontato dal Bernina Express, a cavallo tra Italia e Svizzera, permettono di godere di paesaggi unici al mondo comodamente seduti davanti a enormi vetrate che sostituiscono i più classici finestrini. Nel nostro Paese ce ne sono diversi da scoprire, come ad esempio il Treno del Foliage (che percorre la Val Vigezzo) o la Circumetnea, per andare alla scoperta dei deliziosi borghi abbarbicati alle pendici del vulcano siciliano.

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Notte gratis ogni 3 prenotate: l’iniziativa di una città italiana

Il 2022 è stato l’anno della quasi totale ripresa dopo il periodo di pandemia e il turismo ha beneficiato delle riaperture e del ritorno alla quasi normalità.

Il bilancio è stato molto positivo in Sicilia, tra le mete predilette dai turisti italiani e stranieri, grazie al suo mare, alla natura, al buon cibo, alle tradizioni e alla storia e all’arte delle città isolane, prima tra tutte Palermo.

Il capoluogo, infatti, è una località turistica sempre più ambita, come dimostra anche il crescente interessamento da parte delle compagnie aeree che investono sempre più nello scalo aeroportuale palermitano.

Con un grande obiettivo: destagionalizzare i flussi turistici e offrire ai viaggiatori la possibilità di scoprire, ammirare e vivere appieno la città in ogni periodo dell’anno.

L’iniziativa “Fly to Palermo Winter”, una notte gratis

Il progetto inizia alla grande con l’iniziativa “Fly to Palermo Winter“, nata dal lavoro in sinergia tra il Comune di Palermo, Federalberghi e Gesap.

Dal 10 gennaio al 21 marzo 2023, i passeggeri dei voli in arrivo all’aeroporto “Falcone Borsellino” avranno in regalo un pernottamento gratuito ogni tre notti.

Ma non è tutto: chi aderirà all’iniziativa, potrà anche usufruire di un walking tour gratis su due (grazie al coinvolgimento e alla collaborazione delle guide turistiche autorizzate aderenti ad Agt e Gta) e uno sconto riservato per i tour in Cityseeinsight, gli inconfondibili pullman turistici rossi a due piani.

L’offerta di una notte gratis ogni tre si completa poi con agevolazioni sui servizi taxi e sulle auto a noleggio con conducente nonché con le proposte gastronomiche scontate in vari ristoranti e pizzerie aderenti alla Fipe.

In più, vengono messe in risalto le botteghe artigiane grazie all’adesione della Cidec e sono previste offerte nel mondo del benessere e dello sport con le società affiliate al settore benessere di Confesercenti e all’ASC.

Il Comune, poi, aderisce inserendo in agenda agevolazioni sui principali luoghi di interesse turistico e Coopculture lancia un programma con attività dedicate ai viaggiatori che riceveranno gratuitamente l’app per visitare il Castello della Zisa, il Museo Archeologico Salinas e l’Orto Botanico.
Inoltre, avranno l’opportunità di prenotare visite speciali per le collezioni e attività laboratoriali per i più piccoli a tariffe scontate.

“Palermo Welcome”, città da amare 365 giorni l’anno

Come ottenere un pernottamento gratis ogni tre notti e le altre numerose agevolazioni per visitare Palermo?

Ai turisti sarà sufficiente collegarsi all’apposita piattaforma dell’iniziativa sul sito dell’aeroporto di Palermo e inserire il numero della carta d’imbarco: si aprirà una schermata con gli aderenti.

Tutte le informazioni sono altresì presenti sul sito del Comune “Palermo Welcome” e reperibili presso i centri di informazione turistica gestiti dal Comune.

Il Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha dichiarato: “In questo pacchetto di offerte c’è tutto quello che può servire al turista: dai servizi alla cultura, passando per la gastronomia. Quando l’amministrazione comunale lavora fianco a fianco con le associazioni di categoria si può arrivare a questi risultati che possono stimolare il turismo a Palermo, specie in un periodo storicamente considerato di bassa stagione nel capoluogo“. Ha poi aggiunto: “Ecco, l’obiettivo è fare diventare Palermo una città di turismo 12 mesi all’anno, sulla scia dei buoni dati che ci arrivano dall’Osservatorio nazionale del Turismo che vedono Palermo sul podio delle città italiane con più prenotazioni in questo periodo di festività di fine anno”.

Sabrina Figuccia, assessore al turismo del Comune di Palermo, ha affermato: “Un lavoro di grande sinergia che nasce dall’idea che l’amministrazione possa essere soggetto facilitatore rispetto ad un mercato in forte ripresa, che va sostenuto concretamente. L’obiettivo principale è quello di incentivare il turismo in un periodo di bassa stagione, puntando sul brand Palermo in tutte le sue declinazioni”.

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Turismo olfattivo, la nuova tendenza di viaggio

Tra le nuove tendenze di viaggio spicca anche il cosiddetto “turismo olfattivo“, sulla scia di un turismo sempre più ricco di esperienze e sensazioni che rimangono indelebili.

L’olfatto, infatti, è l’unico (tra i cinque sensi) direttamente collegato ai centri di apprendimento emozionale del cervello e alla memoria e permette, così, di esperire il mondo che ci circonda mediante l’istinto e l’emozione, una modalità inedita per conoscere le località e le mete prescelte.

Ma non soltanto: i profumi svolgono la funzione di “vere e proprie macchine del tempo” riportando alla memoria ricordi in apparenza sopiti. Nonostante ciò, la storia dell’olfatto è stata molto sottovalutata in passato ma oggi gli esperti si impegnano per preservare e proteggere gli odori come “elementi integranti del patrimonio culturale” e l’invito ai viaggiatori è quello di sperimentare come siano in grado di “narrare storie” su tradizioni, ambienti naturali e luoghi dimenticati.

Inoltre, un numero crescente di hotel e musei propongono avventure olfattive per consentire ai turisti di provare una maggiore sintonia con le relative destinazioni.

Il patrimonio olfattivo al museo

Il Museo di Ulm, Germania, lo scorso anno ha realizzato la mostra “Follow Your Nose” (Segui il tuo naso) per permettere ai visitatori di immergersi in profondità nell’ampia e ricca collezione associando le opere che ritraggono elementi quali, ad esempio, tavole imbandite, boccette di profumo, giardini fioriti, a profumi appositamente ricreati.

É anche il caso del dipinto del XVI secolo “Cristo nel Limbo” di Martin Schaffner: grazie ai diffusori di profumo, i turisti hanno la possibilità di percepire gli odori di zolfo e fumo suggeriti dai cancelli tra le fiamme dell’inferno.

I profumi e gli odori della mostra sono stati realizzati dai profumieri di International Flavors and Fragrances (IFF) mescolando ricostruzioni autentiche degli odori dal punto di vista chimico con oli e materiali che non recano alcun danno alle opere d’arte.

Inserire l’esperienza olfattiva al museo si sta rivelando come un’occasione importante per offrire ai visitatori un’esperienza “a tutto tondo”, proprio come quelle reali.

Seguendo il trend, per il 2023 il Museo del Louvre ha previsto una serie di “tour olfattivi” collegati alle collezioni di nature morte mentre il Museo del Prado di Madrid ha già inaugurato una “mostra olfattiva” che si ispira alla serie “I cinque sensi” dipinta, nel Seicento, dalla coppia di pittori fiamminghi Jan Brueghel il Vecchio e Peter Paul Rubens.

La mappa dei paesaggi olfattivi

L’olfatto diventa protagonista anche come canale privilegiato per conoscere i luoghi e le città.

L’artista e docente Kate McLean, ad esempio, ha dato vita a una pratica che ha battezzato “smellwalking” basandosi su quanto i profumi e gli odori giochino un ruolo chiave sui primi ricordi e impressioni di un posto: organizza tour a piedi in varie città del mondo e “traduce” gli odori scoperti dai partecipanti in “mappe dei paesaggi olfattivi” che disegna a mano.

Nel 2022, invece, il Museo di Amsterdam aveva lanciato un tour autoguidato, “City Sniffers: A Smell Tour of Amsterdam’s Ecohistory”, che comprendeva una mappa da grattare per annusare alcuni odori storici tra cui quello della tradizionale pomander (o pomo d’ambra), sfera profumata che si pensava potesse proteggere dalla peste.

Il patrimonio olfattivo, lungi dall’essere ormai trascurato, diviene un modo per essere presenti all’esperienza che si sta vivendo e per sentirsi davvero connessi con il paesaggio che si sta esplorando.

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Tra i paesaggi innevati sul treno più romantico d’Italia

Per il percorso che effettua e i paesaggi che attraversa, dicono sia il treno più romantico che esista in Italia. Un viaggio, quello a bordo della Ferrovia Vigezzina-Centovalli, da fare in ogni stagione, ma che d’inverno diventa davvero magico.

Attraversa paesaggi innevati, solitari e silenziosi, tra boschi di piani carichi di neve fresca, borghi che sembrano usciti da un libro di fiabe e cittadine tutte da scoprire.

A bordo del treno più romantico

La Vigezzina-Centovalli è una ferrovia a scartamento ridotto. Il percorso di questo particolare treno si snoda tra la Val Vigezzo conosciuta come la Valle dei Pittori, per la storica presenza di paesaggisti e ritrattisti, e le Centovalli, per concludersi nel Canton Ticino.

Attraversa un territorio di un’assoluta bellezza e di un altissimo valore ambientale e paesaggistico. Fare questo viaggio con il proprio o la propria partner è incredibilmente romantico. E, fino alla fine di febbraio, sulla Ferrovia Vigezzina-Centovalli si viaggia in due pagando un solo biglietto. E proprio nell’anno del suo centenario. Infatti, da cent’anni, questa ferrovia alpina collega ogni giorno l’Italia con la Svizzera. Un viaggio iniziato il 23 novembre del 1923.

La Vigezzina-Centovalli offre una promozione inedita e particolarmente vantaggiosa per tutti coloro che acquistano due biglietti per la tratta Domodossola-Locarno o Locarno-Domodossola, validi uno o due giorni, con la possibilità di effettuare una sosta intermedia.

La storia della Ferrovia Vigezzina-Centovalli

La Ferrovia Vigezzina-Centovalli nacque dall’esigenza delle popolazioni locali di avere un proprio sistema di collegamento che servisse le valli alpine nel modo migliore possibile e che si inerpicasse facilmente lungo i pendii montani.

La costruzione di questa linea, complementare a quella del Sempione, è stata il simbolo del progresso portato dal nuovo secolo. La Vigezzina (così è conosciuta la parte italiana della Centovalli) parte da Domodossola e si snoda attraverso paesaggi suggestivi dominati da fitti boschi, montagne che si alternano a verdi vallate, profonde forre scavate dai torrenti, corsi d’acqua e cascate di rara bellezza. Tutto ciò viene visionato dal viaggiatore che resta letteralmente a bocca aperta e incantato dal susseguirsi di scenari incantevoli.

Il percorso è lungo poco più di 50 chilometri e prevede 83 ponti e 31 gallerie e s’immerge totalmente nella natura. Il caratteristico trenino blu, non appena supera la Val Vigezzo, si insinua in territorio svizzero, attraversando il Canton Ticino. Si possono ammirare le Cento Valli, caratterizzate da una fitta vegetazione composta da boschi di faggio, corsi d’acqua e montagne dai fianchi frastagliati che donano al viaggiatore la bellezza di paesaggi unici.

Info utili

Il biglietto è acquistabile online sul sito della Ferrovia Vigezzina-Centovalli e include un viaggio di andata e ritorno in Seconda classe, con prenotazione del posto a sedere. Fino a fine febbraio, con la promo “Inverno per due” si viaggia tutti i giorni in due pagando un solo biglietto.

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Viaggio a Guilin, uno dei paesaggi più belli della Cina (e non solo)

La Cina è uno scrigno di sorprese affascinanti, di paesaggi variegati e di città meravigliose: una di queste è Guilin, considerata tra le più pittoresche di tutto il Paese. Una reputazione assolutamente meritata, dal momento che si trova incastonata in un panorama mozzafiato caratterizzato da colline rigogliose e verdi campagne, dove si snoda un lungo nastro turchese che conosciamo come Lijang, un bellissimo fiume. Scopriamo quali sono le attrazioni più suggestive di Guilin, una città così sorprendente da essere stata persino ritratta in una delle banconote in uso nella Repubblica Popolare Cinese.

Guilin, cosa vedere nella splendida città cinese

Situata nella regione del Guangxi, nell’area meridionale della Cina, la bellissima città di Guilin è incastonata in una cornice naturale da sogno. Si snoda lungo la sponda occidentale del fiume Lijang, in una posizione che storicamente aveva grande rilievo politico e commerciale: è qui infatti che in antichità venne scavato un importante canale che collegava il fiume Azzurro con il fiume delle Perle, due fondamentali vie di comunicazione cinesi. Nel suo passato più recente, la città è stata un grande polo industriale. Ma negli ultimi anni molte fabbriche hanno chiuso per lasciar spazio ad un turismo sempre più importante.

Caratterizzata da uno dei paesaggi carsici più spettacolari al mondo, Guilin offre molte attrazioni naturali davvero fantastiche. La più famosa è forse la Collina della Proboscide dell’Elefante, un imponente promontorio roccioso con uno spuntone che si tuffa nell’acqua del fiume Lijang quasi come fosse un elefante che si sta abbeverando. È qui che la roccia ha dato vita ad una grotta di rara bellezza, che alla luce della luna offre un panorama fatato. Al suo interno, ci sono incise bellissime poesie. A poca distanza si può visitare il Parco delle Sette Stelle, un’importante area verde che sorge nel cuore della città. Vi trovano spazio un bellissimo zoo, giardini fioriti a non finire e alcune splendide grotte tutte da visitare.

Collina della Proboscide dell'Elefante

Fonte: iStock | Ph. pawopa3336

La Collina della Proboscide dell’Elefante

Per chi ama la vita mondana, c’è poi la strada pedonale Zhengyang: tra negozi dove fare un po’ di shopping, bar e locali di ogni tipo e ristoranti per una pausa ricca di sapori, qui il tempo corre velocissimo. La sera, invece, il mercato notturno di Guilin prende vita e si anima di decine di bancarelle rosse dove trovano spazio prodotti di artigianato, souvenir e prelibatezze tipiche locali. Un’ultima tappa da non perdere è il Lijang Waterfall Hotel, che di notte, sotto la luce della luna, apre le sue cascate artificiali di ben 40 metri d’altezza per regalare uno spettacolo unico al mondo ai visitatori.

Le bellezze da visitare nei dintorni di Guilin

La città di Guilin, seconda solo a Pechino in quanto alle principali attrazioni turistiche della Cina, è immersa in un paesaggio d’acqua meraviglioso: oltre al fiume Lijian e ai suoi affluenti che si snodano nei dintorni, ci sono anche quattro laghi affascinanti assolutamente da esplorare, tutti collegati da una serie di canali. Perché non farlo a bordo di una crociera suggestiva, che percorre l’intero itinerario acquatico? Questo è il modo migliore per ammirare i panorami incredibili di Guilin: i ponti illuminati che collegano le isole alla terraferma e le pagode costruite a pelo d’acqua sono tra le attrazioni più belle di tutta la città.

I laghi di Guilin

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I laghi di Guilin
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Viaggia in Europa ed è il treno più veloce del mondo

Un tempo, il treno era il mezzo di trasporto per eccellenza: comodo e veloce (almeno per gli standard dell’epoca), permetteva di raggiungere mete lontane senza troppa fatica. Poi gli aerei hanno cambiato la nostra concezione di viaggio, riducendo notevolmente i tempi per ogni spostamento. Ma al giorno d’oggi ci sono molti treni velocissimi, che si rivelano persino meglio di un volo per mete intercontinentali. Qual è quello che si muove più rapidamente al mondo? A sorpresa, si tratta di un locomotore europeo.

Il treno più veloce al mondo

Per molti anni, sono stati i treni giapponesi – modello di efficienza e sostenibilità – hanno detenuto il record di più veloci al mondo. Oggi non è più così: secondo un’indagine condotta da Esquire, quello attualmente in attività che ha raggiunto la velocità più alta mai vista è un treno che viaggia in Europa. Stiamo parlando del Tgv POS, progettato dalla SNCF (Société Nationale des Chemins de fer Français): il locomotore appartiene alla scuderia francese, e nel 2007 ha toccato la vertiginosa velocità di 575 km/h, battendo qualsiasi altro treno adibito al trasporto “tradizionale”. Naturalmente, questa non è la consuetudine: di norma, il treno può arrivare ad “appena” 322 km/h.

Nella top 10 dei treni più veloci al mondo troviamo poi il cinese CRH380A, in servizio sulla linea ferroviaria Pechino-Shanghai, che ha raggiunto la velocità massima di 486 km/h, e poi l’HEMU-430X, un prototipo della Corea del Sud esistente in un unico esemplare, che può arrivare a ben 422 km/h. In classifica troviamo persino un treno italiano: stiamo parlando del Frecciarossa 1000, in attività dal giugno 20215, che durante i test ha raggiunto la velocità di 394 km/h – sebbene quotidianamente si muova a non più di 360 km/h.

Dunque, il treno più veloce al mondo viaggia in Francia: un record europeo di tutto rispetto. Che, però, è destinato a scomparire ben presto. Il Giappone ha infatti pronto un nuovo locomotore che – non appena entrerà in servizio, probabilmente nel 2027 – ruberà l’ambito titolo al Tgv POS. Si tratta del Shinkansen Serie L0, costruito da Mitsubishi e appartenente alla Central Japan Railway Company (cui fanno parte alcuni dei treni più veloci di sempre). Durante i test, questo gioiello ha infranto ogni record di velocità per ben due volte: nel 2015 ha raggiunto i 590 km/h, e appena una manciata di giorni dopo ha toccato addirittura i 603 km/h.

Viaggi in treno, i più belli da scoprire

Muoversi in treno è non solamente molto comodo (e in alcuni casi rapidissimo, come abbiamo visto), ma è una vera e propria esperienza. Soprattutto se si sale a bordo di convogli storici, per fare un tuffo indietro nel tempo: ci sono alcuni viaggi che rappresentano essi stessi un’avventura, a riprova del fatto che il treno può essere considerato molto di più che un semplice mezzo di trasporto. Un esempio è il celebre Orient Express, che per decenni ha rappresentato il top dei viaggi di lusso su rotaia.

Nei prossimi mesi, debutterà la versione italiana, l’Orient Express La Dolce Vita, che ci permetterà di andare alla scoperta dei più suggestivi paesaggi del nostro Paese su vagoni d’epoca. Ma in tutto il mondo ci sono itinerari panoramici di una bellezza sconvolgente: dalla Cina agli Stati Uniti, passando per il Galles e la Svizzera, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il 2023 potrebbe essere proprio all’insegna di questo rinnovato modo di viaggiare, per esplorare alcune delle località più affascinanti mai esistite.