Categorie
Borghi Emilia Romagna Firenze itinerari culturali Notizie Ravenna Toscana treni Viaggi viaggiare

Riparte il Treno di Dante con nuove e suggestive tappe

Viaggia lungo la storica linea Faentina che collega Firenze a Ravenna, il Treno di Dante, un treno speciale che tocca i luoghi e i borghi che hanno ispirato il Sommo Poeta.

Nato nel 2020 per celebrare il 700° anniversario della morte di Dante, da allora questo convoglio storico non ha mai smesso di viaggiare. Piace agli italiani, ma anche agli stranieri, ai giovani, alle famiglie ma anche ai più âgé perché è un viaggio “slow”, che lentamente attraversa paesaggi meravigliosi, quelli dell’Appennino tosco-emiliano, fa sosta nei borghi più caratteristici a cavallo delle due Regioni, permettendo di scendere e di visitarli o di prendere parte a una delle tate sagre stagionali, ma è soprattutto un viaggio ricco di storia e di cultura che appassiona davvero tutti, indipendentemente dall’età.

Il Treno di Dante riparte con la bella stagione e con alcune novità. Alle tappe previste se ne aggiungono altre due inedite, legate al genio fiorentino che, forse, aveva altre origini. Inoltre, si potrà estendere lìesperienza soggiornando nei borghi che si attraversano con il treno.

treno-dante

Fonte: Fondazione FS

Il Treno di Dante, un itinerario storico-culturale ma anche enogastronomico

Le tappe del Treno di Dante

Lungo i 136 chilometri di binari il treno fa tappa in sei dei luoghi legati alla figura del poeta: Firenze, Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella, Faenza e Ravenna.

A partire da aprile, però, si aggiungono anche le tappe di Ferrara e di Bologna. Queste due città sono molto legate a Dante. A Ferrara, infatti, viveva la famiglia Aldighieri, da cui potrebbe discendere la famiglia Alighieri. A Bologna, invece, Dante era molto legato, come molti altri giovani della sua epoca, in quanto patria di poeti e filosofi, e la frequentava regolarmente per ragioni di studio oltre che di amicizia.

brisighella-dante-treno-storico

Fonte: 123rf

Il borgo di Brisighella, tappa del Treno di Dante

Borgo San Lorenzo

Borgo San Lorenzo fu, in passato, un importante crocevia al centro del Mugello. È legato alla figura di Dante in quanto, nel 1290, il Comune di Firenze acquisì i diritti sul borgo, che rimase fedele al guelfismo, subendo più volte gli attacchi ghibellini nei decenni seguenti; Borgo San Lorenzo divenne, infatti, terreno di scontro già subito dopo il convegno dell’8 giugno 1302 di San Godenzo, a cui presero parte sia Dante sia gli Ubaldini.

Marradi

Su Marradi esiste una curiosa leggenda legata al Sommo Poeta e ai primi anni del suo esilio, secondo la quale l’Alighieri denunciò il furto del cavallo con il quale stava fuggendo da Firenze. Gli venne obbiettato che gli abitanti del luogo erano tutti galantuomini. Al che, Dante rispose con un arguto gioco di parole: “Sì, ma-radi!”. Secondo altri avrebbe esclamato: “Marradi, piantan fagioli e nascon ladri”. Le origini di Marradi, in realtà, sono molto più antiche. Qui vissero i Liguri, gli Etruschi e i Celti, prima della conquista Romana, in seguito alla quale venne costruita, intorno al 59 a.C., la strada di collegamento tra Faenza e Firenze. Marradi divenne così un luogo di sosta e di ristoro per i viandanti.

Brisighella

L’antico borgo di Brisighella, uno dei Borghi più belli d’Italia, è famoso per la rocca manfrediana del XIV secolo che ospitò Dante Alighieri all’inizio delle sue peregrinazioni per l’Italia, per il santuario del Monticino (secolo XVIII) e per la torre dell’Orologio (XIX secolo), ma anche per le sue terme.

Faenza

E poi c’è Faenza che è una delle città più note a Dante che, nella “Divina Commedia”, citò diversi personaggi faentini o collegati con Faenza. Il 25 marzo (il “Dantedì”) c’è un ricchissimo calendario di eventi, incontri e attività legate al Poeta in città. La splendida piazza del Popolo è il cuore pulsante di Faenza, tra due eleganti porticati, uno sul fianco del Palazzo Comunale e l’altro su quello del Palazzo del Podestà. La città è famosa per la ceramica, che vanta una tradizione plurisecolare, espressione di un artigianato artistico di eccezionale qualità.

Cosa vedere a Faenza

Fonte: Shutterstock

Tutte le bellezze di Faenza, in Emilia Romagna

Le soste intermedie a Faenza, Brisighella e Marradi dei sabati e delle domeniche durano un’ora e mezza.

I Grand Tour

Il viaggio a bordo del Treno di Dante solitamente dura una giornata, si parte la mattina per fare rientro la sera. Tuttavia, da quest’anno si potrà anche soggiornare fuori durante le tappe facendo dei veri e propri Grand Tour culturali.

Il Grand Tour chiamato “Crociera delle città d’arte” può durare 3 o 7 giorni (quest’ultima sicuramente apprezzata dai turisti stranieri che, in una settimana, potranno andare alla scoperta di un meraviglioso territorio italiano).

Treno-di-Dante-interno

Fonte: Treno-di-Dante-interno

I vagoni “Centoporte” del treno storico

Tour di 3 giorni

Il tour di tre giorni parte da Firenze e prevede di pernottare a Faenza o a Brisighella consentendo, così, di viaggiare con calma e di godere appieno di queste località anche grazie alle visite guidate organizzate. Il giorno successivo si parte alla volta di Ravenna per il tour “Tra Dante e i mosaici” per poi proseguire verso Ferrara dove si può visitare il delizioso centro storico cittadino con il celebre Castello estense e pernottare per riprendere il viaggio il terzo giorno in direzione di Bologna dove i passeggeri vengono accompagnati nel tour guidato intitolato “Dante e il medioevo”.

Tour di 7 giorni

Il tour di sette giorni e sei notti parte anch’esso da Firenze, dove si può soggiornare due notti ed esplorare la città del Rinascimento in tutti i suoi mille aspetti, con visite guidate. Poi si sale a bordo del treno e si parte per il borgo medievale di Brisighella o la città della ceramica, Faenza, a scelta, dove si pernotta per poi ripartire diretti a Ravenna, città che ha ospitato Dante Alighieri fino alla sua morte (è qui che c’è la tomba) famosa per gli splendidi mosaici bizantini. Il viaggio si conclude a Bologna, ma, volendo, anche a Venezia,

Un viaggio nel tempo

Il convoglio su cui si viaggia è composto da tre carrozze “Centoporte”, uno dei simboli della locomozione ferroviaria italiana, ispirato alle diligenze dei primi del ‘900, e caratterizzato da interni fatti interamente in legno, con scomparti composti da due divanetti a tre posti ognuno dei quali con la propria porta d’accesso alla banchina della stazione (da cui il nome cento porte). C’è un vagone di Prima classe con divani di velluto e boiserie, un vagone bagagliaio attrezzato per il trasporto delle biciclette, un vagone bar e uno ristorante. Il treno è guidato una locomotiva storica che può essere un diesel D445 oppure a vapore, ancor più suggestivo. I posti a bordo sono in tutto 280.

A bordo del treno, per tutta la durata del viaggio, è presente un assistente che ha il compito di aiutare i passeggeri e di accompagnarli nelle loro esperienze oltre che di intrattenerli narrando loro la storia dei luoghi toccati e legati a Dante. In questo caso è un vero e proprio Dante Alighieri che indossa la guarnacca rossa, la lunga veste dell’Ordine dei Medici e degli Speziali, il copricapo e la corona d’alloro a decantare i versi dei suoi Canti durante il lungo viaggio.

Le date dei treni

Il treno riparte per le vacane di Pasqua. Il primo Treno di Dante, infatti, inizia a viaggiare l’8 aprile e ogni weekend, fino al 1° novembre (con una breve pausa durante l’estate, dal 4 giugno al 2 settembre), partirà dalla stazione di Firenze. Durante il fine settimana pasquale e il ponte del 2 giugno partirà due volte al giorno. Le viaggi che durano tre giorni partono: 8-9-10 aprile e 2-3-4 giugno 2023.

I prezzi

Il viaggio di una giornata a bordo del Treno di Dante costa 75 euro A/R. Il tour di tre giorni, incluso il pernottamento in camera doppia, costa a partire da 399 euro (pacchetto Smart con posto in Classe standard e pernottamenti in alberghi “smart”) a 489 euro (pacchetto Charme, in Prima classe con hotel di charme). Ci sono anche offerte famiglia.

I biglietti del treno danno accesso anche a musei, rocche, teatri e palazzi e ad alcune convenzioni con ristoranti e trattorie selezionate e possono essere usufruite nelle giornate di utilizzo del treno, ma anche in altre giornate.

Categorie
Notizie vacanze Viaggi viaggiare

Vacanze: gli italiani viaggeranno (e spenderanno) di più

Viaggerà un terzo degli italiani in più e spenderà quasi il doppio per le proprie vacanze. È quanto è emerso da un osservatorio condotto da Compass, la società di credito al consumo del Gruppo Mediobanca, relativa alle previsioni di viaggio di quest’anno.

Secondo i dati, il 36% in più dei nostri connazionali ha tutta l’intenzione di mettersi in viaggio. Per quasi la metà delle persone interpellate (il 49%) viaggiare è il miglior modo per impiegare il tempo libero. E anche il budget previsto per le vacanze è molto più alto, con una media di 1.928 euro, quasi 500 euro in più rispetto allo scorso anno.

Perché quest’anno si viaggerà di più

I motivi di questo boom dei viaggi sono diversi. Da una parte, dopo due anni di stop e di tira e molla la gente si sente finalmente libera di potersi muovere praticamente ovunque, senza vincoli – green pass, mascherine ecc. – né limiti – Paesi chiusi, quarantene ecc. -. Dall’altra, secondo l’osservatorio Compass, si sta diffondendo sempre più una nuova abitudine tra i viaggiatori chiamata “Buy Now Pay Later” (“compra ora e paga dopo”). Questa nuova forma di pagamento sembra essere ormai divenuta una pratica consolidata.

Infatti, circa la metà degli intervistati (il 42%) sa di cosa si tratta, una percentuale che sale nel Nord Italia (46%), tra i giovani della Gen Z (48%) e tra i Millennial (51%).

In generale, il “Buy Now Pay Later” è uno strumento a supporto della gestione del budget dedicato alle vacanze, con oltre la metà degli italiani che lo ritiene utile (52%), specie le famiglie. I Millennial, in particolare, si dimostrano i veri promotori di questa tipologia di pagamento e lo ritengono anche un valido incentivo per viaggiare di più.

I nuovi trend delle vacanze

Più vacanze e più soldi per viaggiare, dunque, ma per andare dove? Secondo i dati dell’osservatorio, agli italiani piace sempre più girovagare nei centri storici dei borghi e delle città (lo apprezza il 41%, con un picco del 51% per la Gen Z). Per molti è addirittura irrinunciabile potersi dedicare al relax completo e al dolce far niente (24%).

Cammini ed escursioni, entrare in contatto con nuove culture e tradizioni, visitare musei e dedicarsi all’enogastronomia sono gli altri elementi ritenuti chiave per una vacanza ben riuscita.

A livello generazionale, ai Boomer piace molto partire in compagnia (66%), mentre la Gen Z predilige un’esperienza basata sull’esplorazione (56%). Anche quando si parla di viaggi, chi fa da sé fa per tre o almeno è quello che gli italiani dimostrano con le loro abitudini sull’organizzazione delle vacanze. Il 54% prenota tutto da solo, dal trasporto alle attività fino all’alloggio.

Quasi un terzo (il 28%) si rivolge alle agenzie di viaggio, anche se i senior sono molto più soliti farlo: tra Gen Silent e Boomer si tocca quota 66%.

All’estremo opposto, un italiano su dieci viaggia, ma non organizza nulla a eccezione del trasporto. Per chi si organizza in anticipo, la prenotazione avviene in media tre mesi prima, con il 25% che preferisce il last minute (non più di due settimane prima). I più previdenti sono i Millennial (32%) che pianificano le vacanze circa sei mesi prima.

Categorie
Europa Idee di Viaggio itinerari luoghi misteriosi Romania Viaggi viaggiare

Tour della Transilvania, tra luoghi indimenticabili e leggende affascinanti

Tra le regioni più belle della Romania c’è senza ombra di dubbio la Transilvania, una terra dal fascino pregno di mistero, ma anche impreziosita da sontuosi palazzi e natura incontaminata.

Sorprendentemente verde e luminosa, un viaggio in Transilvania vuol dire scoprire paesini medievali dove il tempo sembra essersi fermato, castelli da favola (o se vogliamo da brivido), foreste e boschi fitti di grande pregio naturalistico.

Ma prima di arrivare in Transilvania vale la pena prevedere una sosta a Timişoara, Capitale Europea della Cultura 2023.

Timişoara, Capitale Europea della Cultura 2023

Fonte: Caldana Europe Travel

Timişoara

Timişoara è la Capitale Europea della Cultura 2023. Ciò vuol dire che per 365 giorni ci saranno eventi e manifestazioni di particolare interesse.

Si distingue per essere una località multiculturale ma anche per essere detentrice di numerosi primati:

  • è stata la prima in Europa a dotarsi, nel 1884, della rete elettrica;
  • dal 1760 fu la prima città dell’Impero Asburgico a illuminare le proprie strade con lampade e la prima a convertirle a gas nel 1855;
  • è stata la prima città dell’Impero austro-ungarico a creare un canale navigabile, a realizzare una rete telefonica, a utilizzare il servizio telegrafico, a fare uso dell’asfalto per la pavimentazione stradale, ad avere tre teatri di stato a presentare opere in lingua romena, ungherese e tedesca.

In sostanza, Timişoara è una città ricca di luoghi culturali che sono tutti da scoprire e bellezze architettoniche che lasciano senza fiato.

Piața Unirii è la piazza più bella e antica della capitale del Banato. Decorata in stile barocco, ospita alcuni dei più importanti monumenti come il Palazzo Barocco, la Cattedrale Cattolica, il Vicariato Serbo e il Monumento alla Santa Trinità.

Molto interessante anche Piața Victoriei che per i rumeni è un luogo estremamente importante poiché proprio qui i rivoluzionari, il 20 dicembre 1989, proclamarono Timişoara la prima città libera della Romania dal regime comunista. È circondata da palazzi signorili del primo ‘900, ma anche da meravigliosi edifici religiosi come la Cattedrale ortodossa.

Poi ancora i musei come il Memorialul Revolutiei, con foto e documenti che raccontano le tragedie e gli eventi vissuti nel 1989; Banat Museum, con una collezione di reperti archeologici provenienti da tutto il Banato e il Muzeul de Arta, dove ammirare le opere d’arte di Ormós Zsigmond, ricco aristocratico, collezionista e storico dell’arte.

Viaggio in Transilvania, le tappe da non perdere

Fonte: Caldana Europe Travel

Sibiu

La Transilvania è una regione di rara bellezza che prende vita ai piedi dei Carpazi. Per questo è caratterizzata da un bellissimo paesaggio naturale dove svettano alcune tra le città medievali meglio conservate in Europa.

Sibiu, capitale della Transilvania, è una località circondata da un sistema di antiche fortificazioni, ma anche un luogo dove pregevoli testimonianze medievali si alternano a eleganti palazzi barocchi.

Decisamente peculiare anche Brasov che fu uno dei maggiori centri della rivoluzione antiasburgica. Poi ancora Cluj Napoca, capoluogo della Transilvania che sfoggia un centro storico caratterizzato da un autentico mix di stili architettonici.

In Transilvania sulle orme di Dracula

Un viaggio in Transilvania non può di certo prescindere da una serie di tappe all’insegna del suo personaggio più famoso: Dracula. Un vero e proprio mito che si deve al celebre Conte Vlad, protagonista del romanzo di Bram Stoker.

Probabilmente non tutti sanno che il vampiro della Transilvania è ispirato a una persona realmente vissuta: il sanguinoso sovrano che regnò sulla Valacchia dal 1456 al 1462.

Non era un vero vampiro, ma comunque era un uomo spietato che è passato alla storia con il soprannome di “impalatore” in quanto aveva l’abitudine di uccidere in questa maniera i suoi nemici. Va detto, però, che è anche ricordato come eroe e padre della patria per avere lottato a lungo contro le invasioni turche.

Un tour sulle orme di Dracula non può non iniziare dalla casa dove ha vissuto nel romanzo: il castello di Bran, una misteriosa e suggestiva fortezza che custodisce pregevoli pezzi d’arredamento appartenuti alla famiglia reale rumena.

Edificato nel XIV secolo da Ludovico I D’Angiò, è arroccato su una parete rocciosa nel cuore di una gola buia e sinistra, un paesaggio che ha contribuito ad alimentare il fascino “noir” della casa e del suo padrone.

Altra tappa obbligata se si vuole fare un viaggio in Transilvania sulle tracce del vampiro più famoso del mondo è Sighisoara, luogo in cui Vlad III nacque nel 1431. Dichiarato patrimonio UNESCO, è un villaggio medievale perfettamente conservato.

Insomma, la Transilvania tra meraviglie e fitto mistero è una regione tutta da scoprire.

Categorie
meteo Notizie Viaggi viaggiare

Quanto costerà viaggiare questa estate: le previsioni

Dopo l’anno che si è appena concluso in cui i prezzi relativi a viaggi – ma non solo – sono arrivati alle stelle, è giusto domandarsi cosa ci aspetti questa estate. Le previsioni sono sia positive che negative, e ora scopriremo insieme cosa significa questa affermazione.

Ci saranno tariffe pazze anche nel 2023?

Il 2022 è stato, senza ombra di dubbio, l’anno in cui abbiamo ripreso a viaggiare oltreoceano, ma anche quello delle tariffe pazze. Per quanto riguarda i costi, attualmente le dinamiche sembrerebbero ancora incontrollate. Come riporta TTG Italia, infatti, esperti del settore registrano ancora problematiche come una richiesta elevatissima di preventivi, alla quale però non corrisponde una conversione in prenotazioni.

Questo vuol dire che la domanda c’è, ma che spesso il cliente dopo aver valutato il preventivo proposto dall’agenzia, finisce per rinunciare al viaggio.

Quel che è certo è che nel travel bisogna smetterla di prendere come riferimento l’anno del boom dei viaggi, ovvero il 2019 che è stato quello precedente all’arrivo della pandemia. Le condizioni, attualmente, sono profondamente mutate, a cominciare dalla disponibilità di collegamenti aerei e quindi di tariffe concorrenziali e trasparenti sulle quali poter fare affidamento.

Si registrano problemi anche sul fronte incoming, ciò vuol dire che gli albergatori non sono esenti da questioni legate ai prezzi. Anche loro, infatti, sono costretti a rivederli al rialzo per adattarli a un quadro in costante mutamento sia sul fronte dei rincari energetici, sia per la difficoltà di reperimento delle materie prime.

Un po’ di speranza arriva dall’America

Se questo inizio di anno a livello di prezzi alle stelle non sembra essere molto rassicurante, segnali di luce e speranza arrivano dall’America. Attenzione, ciò non vuol dire che saranno ai livelli pre-pandemia, ma che avremo dei costi più cari rispetto a quel periodo, ma inferiori ai massimi registrati nel 2022.

O almeno questa è la previsione sui costi dei biglietti aerei per la prossima stagione primavera-estate che riguarda in particolare il mercato nordamericano ma che, come di consuetudine, rispecchierà il trend che coinvolgerà anche l’Europa.

Ad affermare quanto appena detto è uno studio che viene effettuato periodicamente da Hopper nell’Airfare Index, che analizza l’andamento dei prezzi ed fa previsioni sulla base di diversi indicatori macroeconomici.

Per esempio, avevano evidenziato che lo scorso mese di gennaio le tariffe sarebbero cresciute del 20% rispetto allo stesso periodo del 2022, ma contemporaneamente hanno sottolineato che per l’alta stagione potrebbe arrivare una piccola boccata d’ossigeno se paragonata all’estate dell’anno che si è appena concluso.

Prendendo in esame le tariffe domestiche negli Stati Uniti, la stima prevede che quest’anno la media dovrebbe aggirarsi intorno ai 350 dollari, mentre lo scorso anno avevano raggiunto la cifra di 400 dollari. Sembrerebbero esserci dei miglioramenti in vista, quindi, anche se nel confronto con il 2019 siamo ancora sopra del 10%.

Arriva la deflazione

Ulteriori notizie positive arrivano sempre degli Stati Uniti in quanto sembrerebbe che la febbre dell’inflazione stia scendendo e, con essa cali anche quella dei tassi: la Federal Reserve che a novembre aveva alzato il costo del denaro dello 0,75% per cercare di spegnere la fiamma dei prezzi e a dicembre aveva deciso un ulteriore aumento dello 0,50%, il primo febbraio ha deliberato un altro ritocco, stavolta ridotto allo 0,25. Tutto questo si traduce in un processo di deflazione.

Ciò vuol dire che le cose vanno a migliorare in quanto non c’è più lo spettro di una crescita incontrollabile dei prezzi delle materie prime, dell’energia e del cibo.

È bene specificare, però, che la stessa Federal Reserve, come si può leggere sul Corriere della Sera, frena i facili entusiasmi precisando che è ancora troppo presto per cantare vittoria. Tuttavia, il pericolo più temuto, quindi quello di una crescita incontrollata dei prezzi, sembra essere realmente scongiurato.

Categorie
Notizie Viaggi viaggiare

Viaggi del benessere: le tendenze del 2023

Quali sono le tendenze di viaggio per il 2023? Secondo il nuovo report stilato dal Global Wellness Institute, i turisti sono tornati a cercare esperienze dedicate al benessere, ora più che mai dopo tre anni difficili a causa del Covid e delle conseguenti restrizioni in fatto di vacanze. Quello del wellness è tuttavia un settore che include tantissime attività diverse: quest’anno, a quanto pare, i viaggiatori hanno voglia di tornare alle origini dei trattamenti più famosi al mondo, per poter vivere un’esperienza autentica. Tra gli altri trend, inoltre, spiccano il desiderio di socialità legato al benessere e le immancabili terme.

Wellness, l’acqua al centro dei trend del 2023

Quando si parla di benessere, il pensiero vola subito ai centri termali e alle loro sorgenti d’acqua calda minerale, ricca di benefici per la salute. In Italia c’è davvero l’imbarazzo della scelta: dagli stabilimenti extra lusso alle terme libere, dove potersi godere qualche ora di relax senza dover pagare un biglietto d’ingresso, ci sono tantissime possibilità. Non è un caso che il nostro Paese sia una delle mete preferite per il turismo termale, assieme ad altre destinazioni come la Slovenia e la Romania (dove si trovano le piscine termali più grandi d’Europa).

“La pandemia ha stimolato fame di esperienze in natura che non mostra segni di diminuzione. Ma quando parliamo dell’ondata di fame di natura di solito rimaniamo sulla terraferma. Nel 2023, invece, le persone salteranno nelle acque selvagge del mondo per in po’ di benessere blu, con un’ondata globale senza precedenti di nuove destinazioni termali, nuoto selvaggio e di fondo che diventerà presto mondiale” – si legge nel report del Global Wellness Institute. Naturalmente, il benessere termale è solo parte del nuovo trend di quest’anno.

I turisti sono infatti alla ricerca di esperienze sociali, che permettano loro di entrare in comunicazione con altre persone. Se fino a pochi anni fa l’idea di relax era spesso associata alla solitudine, oggi più che mai si sente il bisogno di stringere rapporti umani, forse anche a causa della pandemia e dell’isolamento che ci ha portato. Ecco dunque spopolare attività come lezioni di gruppo in acqua, intrattenimento dal vivo e bar negli stabilimenti termali, dove fare amicizie e passare qualche ora in compagnia.

Le esperienze autentiche: la nuova tendenza wellness

Al di là delle terme, c’è un mondo intero legato al wellness. Tanti sono i trattamenti terapeutici divenuti famosi a livello globale, che però oggi assumono un nuovo fascino. C’è infatti una spinta notevole nell’andare a scoprire le origini di questi trattamenti, partendo per viaggi in Paesi meravigliosi dove immergersi in tradizioni e culture completamente diverse. È il caso dell’India, dove c’è un ampio ventaglio di attività wellness – d’altra parte, è proprio qui che ha avuto origine lo yoga, una delle esperienze più amate dalle persone di tutto il mondo.

Secondo l’analisi del Global Wellness Institute, si spazia dal Giappone, con “i tradizionali ryokan o locande termali, che stanno vivendo un’incredibile rinascita”, al Medio Oriente con la medicina tradizionale araba e islamica o all’Inghilterra con il druidismo. È l’occasione perfetta per andare alla scoperta di luoghi incantevoli e regalarsi nel contempo qualche esperienza di benessere a tutto tondo, andando alle origini di questi trattamenti.

Categorie
Notizie Viaggi viaggiare

L’appetito vien viaggiando, visitando le città dove si mangia meglio al mondo

Città che vai, cibo che trovi. Lo sanno bene tutti i viaggiatori che si mettono in viaggio ogni giorno con un solo obiettivo, quello di immergersi e perdersi nella cultura locale delle destinazioni che visitano attraverso i sensi, primo fra tutti quello del gusto. Del resto lo sappiamo anche noi che quello della gola è l’unico peccato concesso, soprattutto quando siamo in movimento.

E se è vero che ogni luogo del mondo merita di essere scoperto anche attraverso le prelibatezze che appartengono alla cucina locale, è altrettanto vero che ci sono alcune destinazioni che, più di altre, sono capaci di inebriare il palato in maniera unica e straordinaria.

A stilare la lista dei luoghi da raggiungere per appagare il senso del gusto ci ha pensato Tripadvisor. Il popolare sito di recensioni, infatti, ha raccolto le opinioni di milioni di viaggiatori arrivando a stilare la lista delle città dove si mangia meglio al mondo. E vi anticipiamo che nella top ten ci sono ben tre italiane.

La città dove si mangia meglio al mondo è in Italia

Il nostro viaggio di oggi ci conduce alla scoperta di una città meravigliosa, un territorio che conserva e preserva da secoli un patrimonio artistico, architettonico e culturale che ha influenzato tutto il mondo e che, probabilmente, non conosce eguali. Stiamo parlando di Roma, la Capitale italiana, infatti, si è guadagnata il primato di città dove si mangia meglio al mondo.

La classifica, stilata da Tripadvisor, ha preso in considerazione le tantissime recensioni lasciate da viaggiatori di tutto il mondo su determinate destinazioni, e il loro gradimento rispetto a ristoranti e prodotti caratteristici. Come lo scorso anno, Roma ha conquistato di nuovo un posto d’onore nella classifica delle città dove si mangia meglio al mondo, guadagnandosi un primato globale.

Oltre a essere al quarto posto nei Travellers’ Choice Best of the Best, come meta più visitata al mondo, Roma è riuscita a battere concorrenti agguerrite con le sue ricette locali e una cucina unica al mondo che è entrata nel cuore di milioni di viaggiatori.

Al secondo posto della stessa classifica, invece, troviamo l’isola di Creta, la maggiore e più popolosa del Paese, seguita poi dalla città di Hanoi in Vietnam. Il cibo italiano, però, resta il preferito dei viaggiatori, come conferma il fatto che nella top ten della medesima lista sono comparse anche altre due città italiane.

Roma, Napoli e Firenze nella top ten

Dopo Roma, che ha conquistato il primato assoluto nel BelPaese, ci sono altre due città italiane nella top ten. Al quarto posto, subito dopo il podio, troviamo Firenze con i piatti toscani, caratterizzati da sapori autentici e genuini. Nella stessa classifica troviamo anche Napoli, con le sue pizze, i dolci e le altre prelibatezze territoriali che hanno conquistato i viaggiatori del mondo, e che hanno fatto arrivare il capoluogo campano all’ottavo posto.

Le altre città presenti nella top ten, oltre alle nostre italiane, sono Creta e Hanoi, che si sono guadagnate il secondo e il terzo posto. Parigi, invece, si è posizionata in quinta posizione dopo Firenze. Dopo di lei troviamo Barcellona e Lisbona, rispettivamente al sesto e al settimo posto. Concludono la classifica dopo Napoli, invece, le città di New Orleans in Lousiana e Jamaica.

Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta tra le destinazioni da raggiungere. A noi non resta che augurarvi buon appetito.

Categorie
lusso Notizie Viaggi viaggiare

Viaggi di lusso nel 2023: le mete più gettonate

Se tra le mete più gettonate per i viaggiatori di lusso fino a poco tempo fa c’erano Italia e Europa, quest’anno le cose sembrano essere un pochino diverse.

O meglio, il nostro Paese e la Francia sono destinazioni di lusso particolarmente ricercate da chi arriva dai mercati lontani, ma nel 2023 l’obiettivo principale sembrerebbe essere recuperare il tempo perduto e i viaggi rimandati a tempi migliori.

Top destinazioni per i viaggi di lusso

A condurre l’analisi sulle mete più desiderate del 2023 dai viaggiatori di lusso è stata la rivista di settore statunitense Luxury Travel Advisor – e riportata da TTG Italia – che ha intervistato alcuni dei big player del mercato del lusso. Quel che emerge in sostanza è che il fascino dell’Europa è indiscutibile, ma che le destinazioni che hanno riaperto le loro porte al turismo da poco attraggono più delle altre.

Stando a quanto si legge, le mete di viaggio più desiderate per il 2023 sono l’Asia, l’Australia e la Nuova Zelanda. Per andare più nel dettaglio scopriamo che Katie Cadar, direttrice di luxury leisure sales di TravelStore, ha spiegato che i viaggiatori di lusso “Vogliono andare dove non sono stati in grado di andare”.

In particolare le richieste arriverebbero per l’Asia, Sud Pacifico, Australia, Nuova Zelanda, Fiji e Giappone. A confermare quanto detto è Marett Taylor, vice presidente di Abercrombie & Kent: “Tutti stanno cercando di recuperare il tempo perduto nei luoghi che si stanno aprendo. Stanno risorgendo il Pacifico meridionale, il Giappone, il Sud Est asiatico. C’è un’ondata di richieste anche per Australia e Nuova Zelanda”.

Non meno interessanti sono le parole di Victoria Batten, vice presidente  di Langham Hospitality Group: “Abbiamo appena aperto The Langham Gold Coast, e stiamo iniziando a vedere molto interesse. Siamo anche a Sydney, Melbourne e in Nuova Zelanda a Auckland, e in effetti riceviamo numerose richieste”.

Come sta messa l’Europa

Tornando al nostro continente, quello che si può leggere sull’intervista è che il boom di viaggi di lusso che c’è stato nel 2022 sembra si stia spegnendo. A tal proposito Wendy Taylor, senior luxury advisor and director of luxury leisure di Preferred Travel of Naples, ha fatto sapere che: “Lo scorso anno sembrava che i clienti volessero fare più Europa; l’Europa era davvero in fiamme, ma ora che il Sud Pacifico si sta aprendo e si stanno aggiungendo altre destinazioni più esotiche i clienti si chiedono ‘Perché aspettare?’”

Mina Agnos, presidente di Travelive, ha dichiarato alla rivista statunitense che: “La Grecia rimane forte e la Croazia lo è altrettanto. Anche l’Egitto sta crescendo parecchio grazie alla prossima apertura del nuovo Grande Museo Egizio. E poi c’è l’Italia, che va sempre bene”.

Emerge però una critica che gli operatori muovono all’Italia: di aprire poche nuove mete. Come sostenuto da Carole Pertusini, product coordinator di IC Bellagio: “In Italia ci sono poche destinazioni nuove. Abbiamo molte richieste di viaggi attivi e all’aria aperta: proponiamo l’Umbria, e anche la Puglia, perché sanno coniugare il lato culturale con quello naturale. E infine la Sicilia, che è stata di grande tendenza nel 2022, e sarà ancora più gettonata quest’anno”.

Categorie
Notizie resort Viaggi viaggiare

Sleep Tourism, il nuovo trend di viaggio del 2023

Il mondo del viaggio è in costante evoluzione e, di anno in anno, nascono nuovi trend.

Per il 2023, oltre al turismo olfattivo, all’ascesa di lussuose lounge aeroportuali, di eleganti resort all-inclusive, di hotel di proprietà di artisti, sta prendendo il via anche lo “Sleep tourism“, il cosiddetto “turismo del sonno”.

Cresce l’attenzione per la qualità del sonno in vacanza

I viaggiatori sono sempre più attenti al tema del riposo in vacanza: ogni persona ha una propria sensibilità che influenza il sonno e risponde in modo differente alla temperatura, ai suoni, agli aromi, ai materassi e alle lenzuola.
Alcuni hanno difficoltà a dormire lontano da casa e dalle abitudini consolidate.

Alla luce di tutto ciò, è ormai chiaro che il sonno sta diventando una priorità assoluta per i viaggiatori e gli operatori del settore ne stanno prendendo atto, riservando una maggiore attenzione e creatività a questo importante lato dell’esperienza alberghiera.

E sono molte le possibilità per migliorare il sonno durante i viaggi: l’aromaterapia, la melatonina in camera, una vasta scelta di tisane, letti personalizzabili, e spazi dedicati al riposo, silenziosi e bui, soltanto per fare qualche esempio.

Gli hotel pionieri del turismo del sonno

Nel cuore della vivace ed energica Midtown Manhattan, a due isolati da Central Park South e dall’altra parte della strada rispetto alla Carnegie Hall, svetta il Park Hyatt New York, che occupa i primi 25 piani di un grattacielo di 90 piani sulla 57th Street.
L’hotel newyorchese è uno dei pionieri dello “Sleep tourism”: le stanze sono buie, silenziose e serene, isolate dal caos della città che ronza sotto. In particolare, sono sei le “suite del sonno” esclusivamente dedicate al riposo.

Non da meno è il cinque stelle Ark Hyatt New York, uno dei molti hotel che stanno innovando l’esperienza del sonno da offrire agli ospiti.

L’idea per le nuove suite dove dormire con il massimo comfort ha preso forma in un momento in cui l’hotel stava reinventando la sua proposta di benessere, nell’aprile 2021, al momento della riapertura dopo una chiusura di 376 giorni a causa della pandemia.

I materassi Bryte sono il segno distintivo delle suite per il riposo: ognuno vanta 90 “cuscini intelligenti” che rilevano, si adattano e alleviano i punti di pressione del corpo. Inoltre, monitorano la temperatura, tengono traccia e forniscono statistiche e approfondimenti sul sonno cui è possibile accedere via telefono.

Ogni suite dona vedute uniche su Central Park, un letto king-size, un ampio bagno, un soggiorno, e servizi che migliorano il sonno tra cui diffusore di oli essenziali Vitruvi, biancheria Nollapelli, mascherine per dormire e una mini biblioteca di libri che trattano l’argomento del sonno.

Tra i pionieri del turismo del sonno, perfetti per chi cerca anche in vacanza un piacevole riposo ristoratore, vi sono altri otto hotel dislocati in tutto il mondo dove vivere un’esperienza di sonno di alta qualità:

  • La Spa del sonno Hästens a Coimbra, in Portogallo, dove dormire su materassi da sogno;
  • Glamping StarStruck, in Texas, dove i viaggiatori dormono in tende geodetiche a forma di cupola, ognuna dotata del proprio telescopio, lontano dall’inquinamento luminoso;
  • Carillon Miami Wellness Resort, che prepara gli ospiti a vivere la migliore esperienza di sonno della loro vita;
  • Quattro stagioni Bali dove gli ospiti possono sonnecchiare sospesi dal soffitto di bambù su un’amaca di seta aerea, ascoltando i suoni della natura e la storia della vita di Buddha raccontata da Ibu Fera;
  • Hôtel de Crillon, a Parigi, che accoglie gli ospiti con un set “La bella addormentata” in camera, che dispone di servizi che aiutano a dormire bene la notte;
  • Champagne Reale, in Francia, dove gli ospiti ricevono prodotti che promuovono un sonno di qualità, come spray calmanti agli oli essenziali e gocce a base di melatonina che aiutano a rigenerare la pelle durante la notte;
  • Sei sensi Ibiza con un programma specifico di benessere dedicato a chi vuole riacquistare una buona qualità del sonno;
  • Cadogan, a Londra, dove è disponibile un servizio di concierge del sonno, che include una meditazione dell’ipnoterapeuta di Harley Street ed esperto del sonno Malminder Gill.
Categorie
crociere Groenlandia isole itinerari mare Notizie Viaggi viaggiare

Parte la crociera dei sogni, tour epico tra le isole della Groenlandia

La prossima estate parte una crociera da sogno, in uno dei luoghi più remoti e incredibili d’Europa. La nave su cui si viaggia navigherà tra i mari ghiacciati della Groenlandia, attraversando uno dei punti più mozzafiato che si possano visitare: il Prins Christian Sund.

Trattasi di uno stretto lungo circa 100 chilometri che separa la Groenlandia da un gruppo di piccole isole dove si trova Capo Farvel, il punto più meridionale di questa gigantesca terra dei ghiacci. Lo stretto si trova all’estremo meridionale della Costa di Re Federico VI e mette in comunicazione l’Oceano Atlantico con il Mare del Labrador.

Un posto meraviglioso, questo fiordo, che affascina chiunque lo visiti. Pensate che l’unico abitato che c’è in questo luogo altrimenti disabitato è un piccolo villaggio di poche case colorate chiamato Kujalleq, dove vivono al massimo 150 abitanti i quali riescono a muoversi soltanto con la motoslitta o la slitta trainata dai cani.

Prins-Christian-Sund-iceberg

Fonte: @MSC Crociere

Lo stretto di Prins Christian Sund in Groenlandia

Lo chiamano “l’autostrada degli iceberg” questo magnifico stretto in Groenlandia, che si attraversa in 6-8 ore.

Qui, tra imponenti ghiacciai, montagne alte fino a mille metri, scogliere di granito, cascate, iceberg e fiordi, navigherà lenta la nave Poesia di MSC Crociere, che ha inserito nella programmazione estiva un tour epico.

Quando parte la crociera tra i ghiacci

La MSC Poesia parte per la prima crociera in Groenlandia il 10 luglio da Warnemunde, in Germania, alle porte di Berlino. Si naviga per ben 22 giorni facendo soste nei mari del Nord, con tappe nel Regno Unito, in Islanda e alle Orcadi, in Scozia.

Una volta giunti in Groenlandia, si fa tappa a Nuuk, la Capitale più a Nord del mondo, raggiungibile solo via mare o aereo, poi nel villaggio colorato di Ilulissat (il cui nome significa “gli iceberg” e fa già capire il tipo di paesaggio che ci aspetta), nella Baia di Disko, a circa 300 km a Nord del Circolo polare artico. Un posto pazzesco, dove osservare il Sole di mezzanotte, osservare giganteschi iceberg e godere di cieli incredibilmente tersi. Questa zona della Groenlandia, infatti, è chiamata “il capolinea dell’alta pressione” proprio per la prevalenza di giornate serene tutto l’anno.

Prins-Christian-Sund-sole-mezzanotte

Fonte: @MSC Crociere

Il Sole di mezzantte nel fiordo di Prins Christian Sund

Altra tappa è a Qaqorto, la più grande città del Sud della Groenlandia, il cui nome significa “la bianca”, anche se d’estate sbocciano fiori selvatici di ogni colore.

Eppure, non è un luogo inanimato. Padrone di casa sono le foche blueberry e le foche barbute. Ma ci sono anche balene e balenottere azzurre, molto rare, il cui show è riservato ai più fortunati crocieristi. E poi, renne, volpi e orsi polari, buoi muschiati e naturalmente molte specie di uccelli.

L’itinerario completo comprende, quindi, Warnemunde, da dove si salpa, Akureyri e Isafjordur (Islanda), lo stretto di Prins Christian Sund, Nuuk, Ilulissat, Qaqortoq, Reykjavik (ancora in Islanda), Kirkwall (Isole Orcadi), Copenhagen (Danimarca) e ritorno al porto di partenza.

Categorie
Destinazioni Europa isole Isole Canarie lusso mare piscine Viaggi viaggiare

Viaggio alla Canarie, le piscine naturali più belle

Le Canarie sono dei paradisi in terra, un arcipelago spagnolo situato al largo della costa Nord-Occidentale dell’Africa che anche d’inverno riesce a regalare giornate in cui sembra di stare in piena estate. Di origine vulcanica, sono lambite dalle fresche e potenti acque dell’Atlantico che, grazie alla sua potenza, riesce a creare dei piccoli angoli di pura bellezza e tranquillità: le piscine naturali.

Le piscine naturali delle Canarie

Partiamo col dire che le Canarie si compongono di 7 isole maggiori, diverse ed affascinanti, e numerosi isolotti minori. Andando più nel dettaglio, Tenerife, Gran Canaria, Fuerteventura, Lanzarote, La Palma, El Hierro e La Gomera sono delle perle naturali ricchi di fascino, vegetazione lussureggiante e splendidi paesaggi.

Famose per le spiagge di sabbia nera, i litorali di sabbia bianca e le scogliere frastagliate, il loro clima eccezionale permette di praticare sport acquatici, windsurf, immersioni subacquee e molto altro ancora, come concedersi momenti di relax in favolose piscine naturali. Vere e proprie pozze d’acqua che spesso si sono formate a causa di eruzioni vulcaniche e che si rivelano anche ideali per il benessere: l’acqua dell’Atlantico è ricca di elementi benefici per il corpo umano come sali minerali, magnesio, iodio, litio, zinco e altro.

Le piscine naturali di Tenerife

Iniziamo questo viaggio alle Canarie da Tenerife, l’isola più visitata dell’arcipelago ricca di parchi naturali e spiagge da sogno. Da queste parti le piscine naturali si trovano soprattutto nella zona Nord. Raccontarvele tutte diventerebbe particolarmente complesso, per questo ne abbiamo selezionate due che sono più che affascinanti.

La prima di cui vi vogliamo parlare è El Caletón de Garachico che è situata vicino al bellissimo castello di San Miguel. Emblema dell’eruzione che rase al suolo Garachico nel 1706, si distingue per essere un’area di pura lava che combina armoniosamente le insenature del mare aperto con le tranquille pozze naturali. Qui si potrà godere della rigenerazione donata dall’oceano e contemporaneamente ammirare uno dei centri storici più belli delle Canarie.

El Caletón de Garachico tenerifle

Fonte: iStock

El Caletón de Garachico, Tenerife

Molto interessante è anche Charco del Viento, un’area piuttosto frequentata in quanto è composta da ben 4 piscine naturali. Una delle più belle è La Guancha.

Le piscine naturali di Fuerteventura

Voliamo poi a Fuerteventura, un vero paradiso per gli amanti del mare in quanto vanta oltre 150 spiagge strepitose di sabbia bianca o di sabbia nera. Non sono da meno le sue piscine naturali come Puertito de Lobos che un tempo era il parco giochi dei leoni marini. Oggi, invece, è una meraviglia della natura situata su un isolotto con vista su Fuerteventura. Una vera e propria perla dell’Atlantico in cui prendono vita diverse preziose piscine naturali dall’azzurro cristallino.

Non da meno è Aguas Verdes a Betancuria con ben sei chilometri di pozze e insenature aperte al mare. Insieme al sole e all’acqua, potrete ammirare persino gli scoiattoli del posto, attrattiva che si aggiunge ai grandi granchi che popolano gli scogli.

Le piscine naturali di Gran Canaria

Voliamo poi a Gran Canaria che vanta oltre 500 spiagge e bellissimi villaggi tradizionali. Tra le sue piscine naturali più affascinanti vi citiamo Los Charcones, una pozza doppia e di grandi dimensioni ubicata nel nord dell’isola.

Non meno affascinanti sono le piscine naturali di Roque Prieto, vicino a Santa María de Guía, dove poter comprendere il vero significato della parola “sconnettersi”. A sorprendere particolarmente è che sono due pozze naturali dove immergersi in bagni tranquilli su una costa di mare impetuoso.

Roque Prieto gran canaria

Fonte: iStock

Roque Prieto, Gran Canaria

L’acqua cristallina, tra le altre cose, mostra un favoloso fondale roccioso, oltre al fatto che questa zona si trova accanto alle estese coltivazioni delle celebri banane delle Canarie.

Le piscine naturali di Lanzarote

Lanzarote sfoggia incredibili paesaggi vulcanici che stregano chiunque. Famosa per le sue spiagge di sabbia nera e i paesaggi lunari, è probabilmente l’isola più desiderata dagli amanti del mare. Tra le sue piscine naturali migliori meritano una menzione Punta Mujeres e Los Charcones de Lanzarote.

La prima si distingue per essere un tratto di ben due chilometri in cui prendono vita diverse piscine naturali, due delle quali ben protette dal mare aperto. Si trovano nel Nord-Est dell’isola e la mano dell’uomo si avverte riflessa solo in alcune scalinate e nelle zone per prendere il sole.

Le seconda, invece, si trovano al Sud di questa perla dell’Atlantico e più o meno nei pressi della meravigliosa Playa Blanca. Sono spettacolari, ma è necessario essere a conoscenza che l’accesso è un po’ complicato in quanto dipende delle condizioni del mare.

Le piscine naturali di La Palma

È il momento di scoprire La Palma, un’isola ultimamente nota a causa dell’eruzione vulcanica iniziata il 19 settembre e durata tre mesi. Ma nei fatti La Palma è molto di più: un micromondo dai paesaggi naturali incontaminati, i sentieri e i panorami infiniti.

Charco Azul offre una possibilità diversa e singolare per godersi il mare: una pozza naturale di grandi dimensioni e riparata dalle onde, ma anche con una piscina infantile con fondo levigato, una piccola cascata e molto altro ancora, tanto da vincere persino la bandiera Ecoplayas 2013.

Charco Azul la palma

Fonte: iStock

Charco Azul, La Palma

Molto bella anche la zona denominata la Fajana di Barlovento con le sue tre bellissime piscine naturali. Un paradiso in cui passare da una piscina all’altra e ricco di sentieri.

Le piscine naturali del La Gomera

La Gomera è un’isola che lascia senza fiato e, soprattutto, poco esplorata. Chi è in cerca di piscine naturali da sogno deve dirigersi verso Charco del Conde nella Valle Gran Rey, uno degli angoli più belli e più ricchi di contrasti di tutte le Canarie.

Una meravigliosa piscina naturale in grado di rendere felici sia adulti che bambini.

Le piscine naturali di El Hierro

Terminiamo questo viaggio alle Canarie presso El Hierro, un vero paradiso per gli amanti delle immersioni, e anche l’isola più piccola e selvaggia dell’arcipelago.

Qui le piscine naturali sono davvero numerose, ma tra le imperdibili senza ombra di dubbio c’è Charco Azul, uno dei posti per fare il bagno più spettacolari e accattivanti dell’isola. A proteggere i bagnanti c’è una fascinosa e imponente roccia.

Infine, sempre a El Hierro vi consigliamo di fare un salto presso la pozza naturale di Las Calcosas a El Mocanal, un villaggio puntellato di antichi tetti di paglia dove svetta fiera una piscina naturale dalle acque tranquille. Una zona in cui è anche possibile fare il bagno in mare aperto, sempre che le onde lo permettano.

Las Calcosas el hierro
Las Calcosas, El Hierro