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Tra serpenti, birra e fieno: ecco i trattamenti benessere che puoi provare in viaggio

Vacanze all’insegna della scoperta e del relax, anche in ambito beauty. Quando si è in viaggio si ha molta più voglia di provare cose nuove, ancora di più se promettono di farci rilassare e sentire più belli. E, magari, ottenere tutto questo sperimentando trattamenti benessere diversi dal solito.

Da chi si fa bagni nel latte, a quelli che optano per birra e fieno, sino ai massaggi con i serpenti, ci sono luoghi che offrono trattamenti di bellezza davvero particolari. Forse alcuni non sono per tutti ma, spinti dal desiderio di immergersi in tradizioni diverse, oppure di testare con mano proprietà benefiche nuove, si possono superare dubbi e paure per cimentarsi con terapie particolarissime e, per noi, innovative. Alcuni dei trattamenti più particolari che si possono provare durante una vacanza in Italia, oppure in giro per il mondo: il risultato è un aspetto più fresco, rilassato, ma anche la sensazione di aver provato qualcosa di nuovo e di essersi regalati una vera e propria immersione nei segreti di bellezza e nelle tradizioni di altre culture.

I trattamenti benessere da provare in giro per l’Italia

L’Italia è un luogo dalle mille bellezze: artistiche, paesaggistiche, enogastronomiche. Ma è anche il posto dove trovare oasi di pace e relax. Con tanto di particolarissimi trattamenti beauty, che potrebbero diventare un’ottima scusa per regalarsi una coccola in vacanza mentre si sperimenta qualcosa di nuovo.

Tra quelli più peculiari che si possono trovare in Italia c’è il bagno nel fieno. Tradizione antica e contadina, questo trattamento regala benefici per la pelle, ma anche a chi soffre di dolori alle ossa e di reumatismi. In genere ci si immerge in una vasca di legno con del fieno in fermentazione e la temperatura che si raggiunge è piuttosto alta. Si tratta di un servizio tipico delle zone dell’Alto Adige.

È possibile sperimentare la vinoterapia, invece, in diverse zone d’ Italia (ma non solo): consiste in bagni o maschere che sfruttano le sue proprietà tonicizzanti e detossinanti. Non guasta anche il fatto che questi trattamenti in genere vengono proposti da strutture che offrono anche percorsi enogastronomici.

Dal vino alla birra con i bagni che promettono di rilassare il corpo e di regalare una pelle più bella. Il percorso, a volte, prevede l’immersione in vasche di birra calda, sauna, nuovamente immersione, ma questa volta in tini per rinfrescarsi, e massaggi. Le strutture che offrono questi pacchetti benessere si trovano in Alto Adige, oppure nell’Europa del Nord.

E infine il bagno più amato dalle donne celebri del passato: quello nel latte. In particolare d’asina, ma in giro per l’Italia si trovano anche di altre tipologie da quello di bufala, all’uso di prodotti derivati. Dal nord al sud della penisola si può sperimentare questo trattamento amato sin dai tempi più antichi.

Dall’oro al caviale: i trattamenti più lussuosi

Lusso sfrenato, ma anche benessere e bellezza: ci sono trattamenti che sono amatissimi dalle star e che si possono provare per farsi un regalo durante una vacanza o un viaggio. I più famosi sono ormai noti in tutto il mondo e stanno prendendo piede in diverse strutture che offrono pacchetti completi, del resto quando un un prodotto regala risultati soddisfacenti allora è normale che diventi all’ultima moda tra i vip, ma non solo.

Tra i più celebri, quelli realizzati con l’uso di oro 24 carati. Ma quali sono i suoi benefici? Rende più giovane la pelle riducendo i segni del tempo e migliorandone l’elasticità: ci sono diversi istituti in tutto il mondo che offrono trattamenti a base di questo metallo prezioso. Il costo è abbastanza elevato, ma sembra che ne valga la pena: è amato anche dalle star.

E se invece si utilizzasse il caviale? Da sempre considerato un alimento di lusso, forse non è noto a tutti che è anche un perfetto alleato in campo beauty. I suoi super poteri sono quelli di riuscire a far rigenerare e nutrire la pelle, ma è anche ottimo per i capelli. Viene proposto in centri benessere di tutto il mondo come Parigi dove, nella spa dell’Hotel Giorgio V, offrono un pacchetto di bellezza che prevede l’uso di caviale (in questo caso verde), Chardonnay e oro.

I trattamenti più particolari nel mondo

Serpenti, cactus o lumache per rilassarsi e regalarsi momenti speciali per rigenerare il corpo e lo spirito? Assolutamente sì. Serve un pizzico di coraggio e la voglia di sperimentare rituali di bellezza che appartengono ad altre culture. Del resto viaggiare, oltre a regalarci la possibilità di esplorare il mondo e immergersi in luoghi bellissimi e sempre diversi, significa anche scoprire cose nuove, comprendere altre culture e magari carpirne i segreti. Un po’ come accade quando si decide di partire per il Marocco o la Turchia e di sperimentare lì i percorsi benessere proposti dai tantissimi hammam: rituali antichi, che promettono purificazione dalle tossine, una pelle più bella e relax per il corpo e per la mente.

Ma dove provare tecniche nuove e, magari, davvero uniche? Ci sono diversi paesi che propongono rituali bizzarri e non per tutti.

Ecco che, allora, il massaggio con i serpenti non solo può essere un’esperienza ringenerante ma anche un ricordo da portare sempre con sé. Dove farlo? A Jakarta, capitale dell’Indonesia, ma sembra essere apprezzato anche in Israele e in Thailandia. E sarebbero proprio le forti emozioni che si provano, come la paura e l’adrenalina, ad avere effetti sul benessere del corpo aiutandolo a rilassarsi.

A Tokyo in Giappone, invece, ha preso piede la moda di farsi massaggiarsi dalle lumache: gli animali vengono fatti strisciare sul volto regalando alla pelle un vero e proprio peeling. Anche in questo caso, però, bisogna superare la paura.

Nessun timore, invece, per il massaggio con i cactus che arriva direttamente dal Messico. Di che cosa si tratta? Vengono passate sul corpo le foglie, private in precedenza delle spine, riscaldate e che rilasciano sulla pelle tutte le loro proprietà benefiche. Una coccola rigenerante e rilassante per corpo e mente, che regala anche una pelle più idratata e pura. Un rituale di bellezza perfetto, privo di controindicazioni (come la paura) e adatto a tutti.

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Cascata delle Due Rocche, meraviglia a due passi dalla città

Una vera e propria meraviglia naturale che si trova a due passi dalla città e che sembra uscita direttamente da un libro di favole. Parliamo della Cascata delle due Rocche, un affascinante flusso d’acqua da raggiungere attraversando paesaggi nascosti, spesso poco noti al turismo nazionale e internazionale.

Dove si trova la Cascata delle Due Rocche

La fragorosa Cascata delle Due Rocche si trova a Corleone, una cittadina che svetta fiera nel cuore dell’entroterra della provincia di Palermo. Si tratta di una vera e propria meraviglia naturale che prende vita a pochi passi dal centro storico e in un contesto che per le sue caratteristiche morfologiche è chiamato Canyon.

Un fascino assolutamente unico nel suo genere che viene amplificato anche dalla presenza di alcuni resti di un acquedotto, forse di origine medievale.

Cosa aspettarsi

La Cascata delle Due Rocche non è di certo paragonabile alle ben più famose Cascate del Niagara o alla più familiare Cascata delle Marmore. Essa, infatti, possiede un salto che raggiunge un altezza di soli 4 metri, eppure ritrovarsela di fronte catapulta direttamente in un luogo magico.

Cayon di Corleone

Fonte: iStock

Il meraviglioso Canyon di Corleone

Situata all’interno del Parco delle due Rocche, è il frutto del salto del fiume San Leonardo, un affluente del fiume Belice. Il flusso dell’acqua nel corso dei secoli ha creato un ambiente davvero soprendente, comprensivo anche di una piccola conca circondata da pareti a strapiombo che amplificano i suoni della natura rendendo la visita ancor più speciale.

Il paesaggio è uno di quelli in grado di lasciare senza fiato, di quelli che si vedono solo nei film americani. E invece no, siamo in Italia e a due passi dalla città, un sito di notevole interesse e dove a dominare incontrastato è il silenzio, che ben si mescola ai suoni della natura.

I più avventurosi saranno felici di sapere che attorno al Canyon ci sono alcuni sentieri, non facili da percorrere, dai quali si ha una veduta piuttosto suggestiva. Inoltre, vale la pena imboccare una strada che collega in salita il Convento del Ss. Salvatore, altro luogo suggestivo da visitare.

Come raggiungere la Cascata delle Due Rocche

Lo abbiamo già detto sopra: la Cascata delle Due Rocche si trova a due passi dal centro cittadino di Corleone eppure è poco nota, o almeno non lo è quanto meriterebbe. Non vi sorprenderà sapere, quindi, che raggiungerla prevede la necessità di organizzarsi per benino perché la segnaletica è sfortunatamente scarsa.

Dopo aver attraversato una serie di viuzze nel quartiere San Giuliano, si giunge davanti a una piccola chiesa dedicata alla Madonna delle Due Rocche. Ed è proprio alla sinistra di questa chiesetta che si può scorgere un sentiero dove si fanno spazio pioppi, salici e olmi.

In sostanza occorre innanzitutto raggiungere Corleone e da lì affidarsi al navigatore, oppure chiedere informazioni ai passanti. Si può raggiungere anche in auto ma, come indicato dalla polizia municipale di Corleone, meglio parcheggiare in aree apposite individuate e percorrere una quindicina di minuti a piedi: le strade non sono il massimo della sicurezza.

Informazioni utili per la visita

Il momento migliore per inebriarsi del potere della natura che si percepisce presso la Cascata delle Due Rocche è la primavera: durante questa stagione si sciolgono i ghiacciai ed il fiume è ricco di acqua. Ma non solo, perché questo periodo dell’anno è anche pregno di colori che invitano alla vita come il blu intenso del cielo, il giallo, bianco e il viola dei fiori che sbocciano e le tante farfalle dalle mille sfumature che svolazzano in libertà.

In estate, invece, il rischio è di trovare un flusso non affatto soddisfacente, anche se la bellezza del contesto naturale rimane pressoché immutata. Occorre visitare questo angolo di paradiso naturale indossando abbigliamento sportivo, soprattutto scarpe da trekking.

Inoltre, compresa la passeggiata per raggiungerla, il sito non richiede tantissimo tempo per essere scoperto. Per questo motivo vi invitiamo a raggiungere anche qualche meraviglia nei dintorni o la stessa Corleone, che ha davvero molo da offrire ai suoi ospiti.

La cascata di Corleone

Fonte: iStock

Veduta della Cascata delle Due Rocche

Cosa vedere a Corleone

Corleone è una bellissima cittadina del palermitano che sorge in una zona interna di montagna tra i famosi castelli di Soprano e Sottano. Si tratta quindi di una realtà che si trova immersa in uno splendido paesaggio naturalistico. Purtroppo è nota ai più per il suo passato dalle radici mafiose, ma nei fatti è una località ricca di storia e dove natura e architettura creano degli angoli che sono dei piccoli capolavori.

Tante la cose da vedere, ma la prima che vi consigliamo è la Chiesa Madre che conserva opere notevoli come le tele di Fra Felice da Sambuca, una scultura in marmo che raffigura la Madonna del Soccorso di scuola gaginiana e un’opera di Valsi risalente al XVI. Dedicata a San Martino, si distingue per il suo stile tipicamente musulmano soprattutto nella struttura esterna.

Molto interessante è anche il Castello Soprano che sovrasta fiero il centro cittadino. Trovarselo di fronte è davvero emozionante: si erge a 861 metri dal livello del mare su un maestoso blocco calcareo. Oggi sfortunatamente rimane poco del castello originale, ma ciò non toglie che sappia ancora sorprendere il visitatore.

C’è poi il Castello Sottano che al giorno d’oggi è l’eremo dei Francescani. Fino alla metà del XX secolo fu adibito a carcere, mentre adesso è un importante punto di riferimento per la città in cui ritirarsi in preghiera: è davvero buffo come cambiamo le cose nel tempo.

Il viaggio alla scoperta di Corleone continua per giungere al cospetto di un altro bellissimo edificio religioso: la Chiesa di San Domenico. Si tratta di una struttura suddivisa in tre navate che custodisce moltissimi dipinti commissionati tra il Settecento e l’Ottocento, tra cui una tela raffigurante San Tommaso d’Aquino e una Madonna del Rosario. Altri edifici sacri di notevole importanza sono:

  • Monastero del Ss. Salvatore: un santuario di origini medievali in cui ammirare l’affresco di Filippo Randazzo risalente al 1735, il monocolo di Nicosia e molto altro ancora;
  • Chiesa e convento di Sant’Agostino: con un assetto esteriore dallo stile “musulmano” che conserva un altare barocco e delle splendide pitture;
  • Chiesa di San Leoluca: dove scoprire un’incantevole statua lignea del 1761 che rappresenta l’angelo custode.

Coloro che invece vogliono approfondire una parte del controverso passato di questa bellissima città siciliana devono fare un salto presso il Centro Internazionale di Documentazione sulla Mafia e del Movimento Antimafia che è stato creato proprio per sensibilizzare il pubblico su questa organizzazione criminale.

Insomma, Corleone ha davvero molto da offrire e la sua Cascata delle Due Rocche è un piccolo paradiso naturale che vale la pena conoscere.

Cosa vedere a Corleone

Fonte: iStock

Veduta di Corleone
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Sono sempre più numerosi i turisti “a 4 zampe”

Il turismo è in crescita per tutti, anche per gli amici a quattro zampe: assistiamo, infatti, a un vero e proprio boom degli hotel pet-friendly, un ambito che, secondo un recente studio di Future Market Insights, sfiorerà i 9,7 miliardi di dollari nel 2032, con un incremento del +124% in 10 anni.

Il trend conquista anche l’Italia ed è inarrestabile: basti pensare che la scorsa estate sono stati oltre 8,5 milioni gli italiani che hanno scelto di partire per le vacanze in compagnia del proprio animale domestico, come riportato da un’analisi di Coldiretti/Ixè.

Turismo, boom per le vacanze “a 4 zampe”

Valigie, costumi, accessori, teli mare… e il fedele amico a quattro zampe: aumenta sempre più il numero di persone che, in tutto il mondo, si gode le vacanze con il cane per non rinunciare a godere del loro affetto e amore, diventato sempre più centrale per il benessere durante i difficili anni appena trascorsi, nemmeno durante il periodo delle ferie.

Una tendenza talmente forte che, come accennato, ha visto una tripla crescita del mercato degli hotel pet-friendly che passerà dai 4,3 miliardi di dollari di valore registrati nel 2022 ai quasi 9,7 del 2032, dati davvero significativi che fanno ben comprendere quanto i pets siano ormai “veri e propri turisti”.

Il fenomeno degli hotel “a misura degli amici pelosi” è diventato virale sui social con quasi 750mila post dedicati all’hashtag #doghotel su Instagram e ben 78,7 milioni su TikTok.

Si tratta di strutture ricettive che offrono persino servizi di toelettaturaveterinario 24/7dog sittingspa dog beach, attirando turisti coi loro cani a livello internazionale.

“Bruno Barbieri– 4 Hotel” premia il miglior hotel pet-friendly

A dimostrazione di quanto gli animali siano ormai al centro delle vacanze dei loro umani, un segnale forte è arrivato anche dal celebre format “Bruno Barbieri 4 Hotel” condotto dal noto chef stellato che ha dedicato una puntata della nuova stagione della produzione Sky Original realizzata da Banijay Italia (in onda ogni giovedì su Sky e in streaming su NOW e sempre disponibile on demand) ai viaggi con i cani, premiando la miglior struttura ricettiva pet-friendly della Riviera Romagnola.

A vincere è stato l’hotel “The Box” di Riccione, aperto nel 2018 da Alfredo Bonetti e Marianna Chiaraluce, che ha rivoluzionato i canoni della Riviera: i due dog-lover, infatti, hanno viaggiato per il mondo con il loro cagnolino Miami, star di Instagram con più di 12mila follower, e hanno spesso riscontrato difficoltà.

Hanno spiegato: “Per noi accogliere gli ospiti e farli sentire a proprio agio è la somma di tanti piccoli dettagli fatti di bellezza e comfort, questa per noi è l’essenza dello stare bene che rende il viaggio e la vacanza un’esperienza da condividere e ricordare: proprio per questo uno dei pilastri su cui si basano il nostro lavoro e il successo che ne deriva è il rispetto delle necessità di ognuno, garantendo il massimo livello di benessere sia ai pet-lover che ci raggiungono da ogni parte d’Italia e d’Europa, sia a coloro che viaggiano senza animali“.

Sono molti gli strumenti che si possono adottare, come ad esempio individuare un numero di camere dedicate ai pet, cercare di fare assegnazioni delle stanze in modo adeguato cercando di evitare di mettere due cani in camere vicine, fornire una serie di servizi in linea con le esigenze di chi viaggia con un animale e consegnando una pet-policy, che altro non è che un “galateo canino” di buone maniere, da tenere in considerazione per il relax di tutti gli ospiti e la sicurezza di sia degli umani che degli ospiti a 4 zampe.
Se ogni hotel in Italia adottasse questa filosofia, potremmo garantire alle centinaia di migliaia di turisti che ci scelgono un’esperienza ancora più speciale, ricca e coinvolgente, in maniera estremamente più diffusa e inclusiva. Proprio per questo ciò che ci ha premiato e fatto guadagnare la vittoria di questa puntata è stata la capacità di far convivere in armonia chi viaggia con il proprio amico e chi no, perché crediamo fortemente che il giusto equilibrio e la libertà di tutti gli ospiti debbano essere sempre al primo posto.
Tutto ciò ovviamente deve accadere senza fare a meno di coltivare la bellezza, attraverso il design, la cucina, le idee originali e la capacità di esser unici, tutti ingredienti alla base di un progetto di successo. Ci auguriamo che questa importante e prestigiosa vetrina possa anche rappresentare un volano per il turismo della Riviera dell’estate 2023 appena cominciata: saremo pronti ad accogliervi con o senza cane, sempre nel rispetto delle scelte di ognuno di noi per vivere nel migliore dei modi la stagione più bella dell’anno
“.

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Alentejo, un tour alla scoperta del Portogallo più autentico

Nonostante negli ultimi anni sia stato praticamente preso d’assalto dai turisti di tutto il mondo, il Portogallo conserva gelosamente una zona che si distingue per essere davvero autentica, dove il tempo sembra scorrere più lento di qualsiasi altra regione e dove i panorami invitano al silenzio, quello che ti aiuta a comprendere in maniera più intima il posto in cui ti trovi. Il luogo in questione si chiama Alentejo, una regione meno nota rispetto alle altre del Portogallo, che nei fatti è la più grande del Paese: occupa un terzo di tutto il suo territorio.

Dove si trova l’Alentejo

L’Alentejo, il cui nome significa letteralmente “Oltre il fiume Tago” – quella distesa d’acqua immensa che lambisce la Capitale – è una regione portoghese che si sviluppa tra l’Algarve, la regione di Lisbona e Centro.

Arrivare da queste parti vuol dire ritrovarsi al cospetto di aride pianure dorate, pendii coltivati con vigneti, un litorale frastagliato, paesini che mantengono intatte le loro tradizioni, città di marmo, antichi borghi medievali e curiosi animali, soprattutto le cicogne che qui trovano la loro culla ideale per nidificare.

Suddiviso in Alto Alentejo e Baixo Alentejo, si affaccia sulle dirompenti e fresche acque dell’Oceano Atlantico, tanto da regalare pittoresche località in cui crogiolarsi al sole.

Cosa vedere in Alto Alentejo

La parte più settentrionale di questa regione del Portogallo, comunemente chiamata Alto Alentejo, si distingue per essere una sorta di gioiello medievale dove svettano cittadine fortificate e castelli che sembrano voler toccare il cielo con le loro torri. Da queste parti le attrazioni da visitare sono tantissime, ma facendo una scelta non possiamo che consigliarvi di fare un salto ad Évora.

Se si sceglie di fare un tour dell’Alentejo, ma in realtà del Portogallo in generale, Évora è una di quelle tappe che non deve mancare nell’itinerario: si tratta di una delle città medievali meglio conservate di tutto il Paese. A proteggere il centro c’è un’imponente cinta muraria dove si snodano strette e tortuose stradine che conducono presso maestosi punti di interesse.

Évora, Alentejo

Fonte: iStock

Veduta di Évora e della sua cattedrale

Uno di questi è la sofisticata cattedrale medievale con i suoi bei chiostri che dirigono alle spettacolari colonne del Templo Romano, oppure alla pittoresca Praça do Giraldo con la sua suggestiva fontana di Henriquina risalente al 1570.

Molto bella è anche Elvas, una graziosa città fortificata dalla forma di una stella e ancora pregna di costruzioni difensive come i Fortim de Sao Pedro, de Sao Mamede, da Piedade e de Sao Francisco.

Poi ancora Estremoz, una cittadina che potremmo definire “assopita” ma che in realtà pullula di preziose meraviglie. Situata in una zona ricca di cave di marmo, è divisa in parte alta e bassa e in entrambe è un susseguirsi di attrazioni da visitare.

C’è poi Marvão, una realtà che sorge sulla vetta più alta della Serra de Sao Mamede: la vista da lassù riempie il cuore e l’anima. Tra i suoi punti di interesse imperdibili va menzionato il suo Castello dalle imponenti e indistruttibili fortificazioni.

Non da meno è Castelo de Vide che in realtà è una delle destinazioni più importanti della regione. Anche qui a dominare sull’abitato c’è un sontuoso forte che catapulta direttamente nel Medioevo.

Infine Portalegre che vi stupirà per le sue tipiche case imbiancate a calce impreziosite da curiosi infissi color ocra.

Elvas, Alentejo

Fonte: iStock

Veduta dall’alto di Elvas

Cosa vedere nel Baixo Alentejo

Se l’Alto Alentejo è l’ideale per “fare un salto” nel Medioevo, il Baixo Alentejo è perfetto per dedicarsi a una vera immersione nella storia. Ne è un esempio Mértola che è stata dapprima città romana e poi Capitale del regno arabo. Edificata in una posizione magnifica, è una località da scoprire a passo lento passeggiando tra le tipiche viuzze lastricate ma senza mai perdere di vista il suo tesoro più prezioso: un piccolo ma imponente castello dove si fa spazio anche una chiesa che in origine era una moschea.

Decisamente interessante è anche Beja, una cittadina in cui comprendere a 360 gradi il significato di “calma alentejana”. Oltre al Mastio del Castello, un monumento rilevante per la storia del Portogallo poiché qui ebbero luogo grandi battaglie a difesa dei confini, offre anche diverse e prestigiose rovine romane e visigote.

Nell’itinerario del Baixo Alentejo è opportuno inserire anche una sosta a Moura, una località abbracciata da mura che risalgono al 1200. Ma non solo: questa è una città operaia che ha avuto anche un passato da centro agricolo ed estrattivo e da località termale alla moda. Pregna di manufatti antichi, sfoggia anche un piccolo dedalo di vie in stile arabo.

Infine São Domingos, una minuta cittadina dove prendono vita schiere di piccoli e desolati cottage di minatori. A seguito della chiusura della miniera negli anni ’60, è divenuta un luogo dal fascino spettrale e misterioso.

Beja, Alentejo

Fonte: iStock – Ph: photooiasson

Veduta del centro storico di Beja

Le migliori spiagge dell’Alentejo

In tutta l’estensione costiera del Portogallo è praticamente impossibile non trovare spiagge in grado di emozionare chiunque vi ci metta piede. Ma forse l’Alentejo ha qualcosa in più: regala arenili spettacolari, sistemi di dune, riserve naturali dove nidificano le cicogne, risaie e foreste di pini.

Per molti questa zona del Paese è una sorta di California Atlantica ma che al contempo si distingue per essere un paradiso di pace perfetto per salire in sella a un cavallo o a bordo di una bicicletta. Tantissime sono le spiagge in cui sembra di stare sulle nuvole per l’atmosfera di cui sono intrise, ma indubbiamente vale la pena rilassarsi presso la Spiaggia di Zambujeira do Mar che si fa spazio all’interno del Parco Naturale della Costa Vicentina.

Tra falesie e sabbia dorata, è lo spot ideale per i surfisti ma anche sede di una delle kermesse musicali più importanti del Portogallo: il Festival do Sudoeste.

Divenuta famosa negli ultimi anni perché meta di molte star internazionali è invece la Spiaggia di Comporta che si rivela ottimale per ogni tipologia di viaggiatore. Piena di baretti per bere in compagnia e di agenzie che organizzano escursioni per l’avvistamento dei delfini nell’estuario del fiume Sado, è una distesa di sabbia fine e morbida lambita da acque fresche ma assolutamente pulite e i cui colori si combinano con il verde intenso della flora tipica della macchia mediterranea che abbraccia il litorale.

Infine la Spiaggia di Samoqueira che è una poetica esplosione di natura: durante la bassa marea è possibile avvistare delle peculiari rocce che a loro volta danno vita a piscine naturali da sogno.

Spiaggia di Samoqueira, Alentejo

Fonte: iStock

Veduta della Spiaggia di Samoqueira con la bassa marea
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Isola di Porquerolles, cosa fare e come organizzare il viaggio

Chiamata anche “l’Isola d’oro”, Porquerolles è un eccezionale fazzoletto di terra che fa parte dell’altrettanto affascinante arcipelago delle Isole di Hyères. Ci troviamo in Europa, ma in un angolo del vecchio continente i cui colori ricordano quelli dei Caraibi, anche se per arrivarci basta una semplice carta d’identità valida per l’espatrio e meno ore di viaggio.

Dove si trova l’Isola di Porquerolles

L’Isola di Porquerolles si torva in Francia e in una regione quasi per niente distante dall’Italia: fa parte della sinuosa e colorata Provenza. Lambita dalle eccezionali e invitanti acque del Mar Mediterraneo, appartiene all’arcipelago di Hyères, nel dipartimento del Var.

Si tratta della più grande delle tre Isole d’Oro e si sviluppa in quello che viene chiamato il Parco Nazionale di Port-Cros, un luogo altamente tutelato per via della sua incredibile biodiversità. Chi decide di visitarla ha la fortuna di ritrovarsi catapultato in un vero e proprio angolo del nostro continente ancora quasi del tutto intatto e dove scovare spiagge di sabbia bianca, insenature selvagge, pinete sempreverdi, una vita marina strabiliante e dei vini che possono deliziare qualsiasi palato.

Cosa visitare

La natura di Porquerolles invita a scoprire il suo territorio a suon di escursioni di diversa difficolta e a inebriarsi del suo scintillante sole in una delle tante spiagge che offre. Ma la verità è che questa isola nasconde anche tanti tesori dai profili più o meno antichi che vale certamente la pena visitare una volta che che la si sceglie come meta di viaggio.

C’è da fare però una piccola premessa: da queste parti ci si può muovere esclusivamente a piedi, o al massimo con l’ausilio di una bicicletta a noleggio. Consapevoli di questo, il primo punto di interesse da non perdere è il suggestivo faro di Porquerolles. Per ammirarlo bisogna raggiungere la sua più estrema punta meridionale, ma una volta approdati il panorama è più che emozionante: sorge a 84 metri sul livello del mare.

Porquerolles è anche un poetico susseguirsi di fortificazioni militari assai rilevanti. Il primo che vi segnaliamo è il Forte di Santa Agatha che è il più antico di tutta l’isola. Proprio qui ogni anno ha luogo il Porquerolles Jazz Festival (per il 2023 le date sono 9-12 luglio) che attira tantissimi turisti. Inoltre, ospita un’interessante mostra permanente sul patrimonio naturalistico e storico dell’isola.

Forte di Santa Agatha a Porquerolles

Fonte: Getty Images – Ph: Gerard SIOEN

Veduta del Forte di Santa Agatha

Vale la pena fare un salto anche presso il Forte de l’Alycastre che, pur essendo attualmente chiuso al pubblico, mette il visitatore di fronte a incantevoli panorami. Ma non solo: questo è un luogo dell’isola particolarmente speciale perché proprio qui nacque la leggenda di Porquerollaise che racconta che un valoroso cavaliere vi naufragò, riuscendo però ad essere soccorso dalla gente del posto. Per ringraziarli di averlo salvato decise di uccidere il mostro che viveva nella baia, nella tana di Alycastre, dalla quale usciva solo per divorare gli abitanti dell’isola.

Classificata come monumento storico e con ingresso totalmente gratuito è la Chiesa di Sainte-Anne de Porquerolles, un edificio particolarmente interessante da visitare poiché al suo interno è custodita una ricostruzione in legno massello di noce delle quattordici stazioni della Via Crucis.

Poi ancora il Mulino du Bonheur, di cui è possibile conoscere la storia grazie a speciali visite guidate, e la Fondazione Carmignac, un antico casale che oggi è un museo pregno di opere di grandi artisti di epoche diverse come Botticelli e Warhol. Affascinante è anche il giardino in cui si sviluppa: è popolato di circa quindici pregevoli sculture.

Vacanze a Porquerolles: a tutta natura

Durante una vacanza a Porquerolles si viene automaticamente catapultati in un’oasi di pace: a dominare sono i canti delle cicale e i profumi della macchia mediterranea che ben si mescolano a quelli prodotti dalle onde del mare. Una sorta di paradiso di natura nella sua forma più pura, tutta da scoprire tramite tante intense escursioni di diversa difficoltà e piste ciclabili ben tenute e segnalate.

Escursioni presso l'isola di Porquerolles

Fonte: iStock

L’incanto della natura presso l’Isola di Porquerolles

Un luogo da assaporare necessariamente a passo lento e al ritmo del canto degli uccelli, melodie che celebrano una biodiversità di straordinaria importanza. Ben 70 chilometri di sentieri conducono tra i favolosi vigneti del rosè Côtes de Provence, pianure coltivate, frutteti, boschi di pino e spiagge che sembrano un sogno a occhi aperti.

Su due ruote (ma ricordiamo esclusivamente quelle della bicicletta) si possono solcare otto circuiti ad anello che dirigono al cospetto della Calanque de L’Indienne, un punto panoramico fatto di scogliere che sono di un’altezza impressionante, e delle Gorges du Loup che, grazie al loro paesaggio dove svettano diverse rocce aguzze, sembrano provenire da un lontanissimo pianeta.

Le spiagge più belle

Cos’è una vacanza a Porquerolles se non ci si va a rilassare sulle sue spiagge più belle? E da queste parti una cosa è certa: c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Non stiamo affatto scherzando perché l’isola possiede due anime completamente diverse tra loro ma assolutamente eccezionali: il lato meridionale è un’esplosione di ripide scogliere e insenature appartate; il lato nord è un paradiso di spiagge dalla sabbia fine lambite da acque turchesi che nulla hanno da invidiare a quelle dei tropici.

Ne è un valido esempio la Spiaggia de la Courtade, la più lunga dell’isola e che ben si presta alle famiglie con i bambini per via dei suoi fondali che degradano dolcemente. Fatta di sabbia e ciottoli, presenta anche alcune calette riparate dal vento di levante e in cui proteggersi dal sole in un delizioso bosco di eucalipti.

Porquerolles, spiagge più belle

Fonte: iStock – Ph: Michael Mulkens

L’affascinante Spiaggia de la Courtade presso l’Isola di Porquerolles

C’è poi la Spiaggia di Notre-Dame, così eccezionale che nel 2015 è stata persino eletta “la spiaggia più bella d’Europa”.  E a dirla tutta non c’è da soprendersi: è composta di sabbia fine accarezzata da un mare più che trasparente. A far innamorare è anche la pineta da cui è abbracciata, alberi sempreverdi che le conferiscono un profilo ancor più magico.

Arriviamo poi alla Spiaggia di Langoustier che si presenta con morbida sabbia bianca. Un po’ complessa da raggiungere, ha le forme di una caletta riparata e dai fondali poco profondi. Un posto in cui arrivare mettendo in conto della fatica che verrà però ampiamente ripagata dalla sua bellezza.

Impossibile non parlare di Plage d’Argent che senza ombra di dubbio conquista il titolo di “una delle spiagge più belle e incantevoli dell’isola”. Il mare è cristallino e poco profondo, mentre la sua sabbia si distingue per essere particolarmente bianca e fine.

Da un arenile in cui sembra di stare sulle nuvole a un angolo di Porquerolles che prende il nome di Spiaggia nera di Langoustier. Come si può intuire, è chiamata così proprio per il colore della sua sabbia che è dovuto alle scorie versate nel XIX secolo da un’antica fabbrica di bibite. Nonostante questo, rimane comunque un angolo dell’isola che merita una visita.

Come arrivare e le regole da seguire

Organizzare il viaggio dall’Italia a Porquerolles non è affatto complicato. Questa angolo di natura genuina, pura e sorprendente è facilmente raggiungibile dal nostro Paese, purché si salga a bordo di uno dei tanti battelli che effettuano più tratte al giorno: essendo uno dei luoghi più salvaguardati del nostro pianeta, qui non ci sono e non ci saranno mai aeroporti, e quindi bisogna necessariamente giungere via mare.

Occorre perciò dirigersi verso il porto di Giens – La Tour Fondue e salire su una delle imbarcazioni che impiegano circa 15 minuti per approdare in questo angolo di meraviglie. Da qui le partenze hanno luogo durante tutto l’anno, mentre da altre città della Costa Azzurra come Tolone, Saint Mandrier, Les Sablettes e La Londe si può salire su un traghetto per l’isola solo durante la bella stagione. In sostanza, d’estate non è affatto complesso organizzare un viaggio verso l’Isola di Porquerolles.

Una volta arrivati in questa isola dei sogni è però importante tenere a mente che ci sono alcune regole che occorre rispettare:

  • prenotare in anticipo perché le strutture in cui alloggiare si esauriscono rapidamente;
  • sono assolutamente vietati tutti i veicoli a motore, quindi anche i motorini;
  • non si può fumare, l’unico posto in cui lo si può fare è il pittoresco villaggio di Porquerolles;
  • i nostri amici a quattro zampe non possono accedere nelle spiagge;
  • non è possibile edificare;
  • non è permesso inquinare;
  • non si può campeggiare;
  • le biciclette sulle spiagge sono assolutamente interdette;
  • bisogna proteggere la vegetazione, i pesci e tutto il fantastico territorio in generale.

Parliamo perciò di divieti molto importanti e che vanno necessariamente rispettati in quanto hanno lo scopo di evitare che si ripeta un terribile episodio accaduto nell’ormai lontano 1897: durante quell’anno, i 2/3 della superficie dell’isola furono distrutti a causa del diffondersi di un terribile incendio.

Per questo motivo, il meraviglioso territorio di Porquerolles è tutto completamente protetto: la fauna, la flora e i fondali marini, che sono attualmente in uno stato di conservazione eccezionale.

Porquerolles è un’isola a poca distanza dall’Italia che vale assolutamente la pena scoprire, un posto in cui ci si sposta senza auto e dove tutto scorre al ritmo del relax: probabilmente la definizione stessa di paradiso.

Plage d'Argent a Porquerolles

Fonte: iStock

L’incantevole Plage d’Argent presso l’isola di Porquerolles
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Perché dovresti organizzare un viaggio in questo paradiso naturale

Il Parco Nazionale della Svizzera Boema è una delle gemme nascoste dell’Europa centrale, un luogo incantevole dove natura e cultura si fondono in modo sublime.

Situato al confine tra la Repubblica Ceca e la Germania, il parco offre una vasta gamma di paesaggi mozzafiato, tra cui foreste lussureggianti, montagne imponenti e laghi cristallini.

Ma non è solo la bellezza del paesaggio che rende questo parco unico: il Parco Nazionale della Svizzera Boema è anche un luogo di grande importanza culturale, con molte città storiche e villaggi pittoreschi da esplorare.

Camminare tra i vasti pineti, esplorare le profonde valli e ammirare le maestose formazioni rocciose che si ergono come torri, pareti, gole e labirinti, è un’esperienza unica e indimenticabile. L’impero di roccia del parco è un habitat naturale straordinario, ricco di flora e fauna uniche al mondo.

Immergiti nella meraviglia del Parco Nazionale della Svizzera Boema, un luogo dove la natura regna sovrana e i tuoi sensi saranno completamente rapiti dall’affascinante e incontaminata bellezza del paesaggio.

La bellezza selvaggia del Parco Nazionale della Svizzera Boema

Il Parco Nazionale della Svizzera Boema fu istituito nel 2000, con l’obiettivo di preservare la bellezza incontaminata del paesaggio.

il parco copre un’area di oltre 700 chilometri, regalando panorami spettacolari che ti lasceranno senza fiato, con le sue maestose formazioni di arenaria e la straordinaria varietà di flora e di fauna.

Gli amanti della natura non possono perdere l’opportunità di esplorare le bellezze del parco, mentre gli appassionati di cultura potranno visitare le città e i villaggi storici.

Scopriamo insieme quali sono le migliori escursioni e attrazioni nell’incantevole Parco Nazionale della Svizzera Boema.

Le imponenti montagne di arenaria

Le montagne di arenaria sono una delle principali attrazioni del Parco. Queste montagne sono formate da una roccia sedimentaria composta principalmente da sabbia e minerali come il quarzo. Le montagne di arenaria vengono spesso chiamate “montagne di rocce” a causa della loro forma straordinaria, che sembra essere stata scolpita dalla natura stessa.

La terrazza del Belvedér, con la sua vista panoramica sul Canyon dell’Elba, e le suggestive rovine del mulino Dolsky Mlyn del XV secolo rappresentano due delle mete più rinomate dell’intera catena montuosa. Inoltre, gli escursionisti possono anche avventurarsi verso Tiské Skály (Tisa Rocks), un’incredibile rete di pareti di roccia arenaria di 30 metri.

Infine, un complesso di scalinate in pietra guiderà i visitatori più audaci verso le suggestive rovine del castello di Šaunštejn. Costruito nel XIV secolo, offre una vista spettacolare sui Monti Metalliferi che segnano il confine tra la Repubblica Ceca e la Germania.

Le gole e le incantevoli sponde del fiume Kamenic

Hai mai pensato di fare un emozionante giro in barca, immergendoti nella meravigliosa natura incontaminata e sentendo il profumo delle foreste selvagge?

Qui, potrai esplorare il paesaggio tra le acque cristalline le gole o camminare lungo i sentieri panoramici che costeggiano le rive del fiume.

La riva del fiume Kamenice e la gola di Kamnitz rappresentano uno dei luoghi più affascinanti all’interno del parco. Queste gole, come burroni rocciosi, si snodano tra le città di Hrensko e Srbská Kamenice, per poi sfociare nel fiume Elba.

Pravčická brána: l’arco naturale più grande dell’Europa

Pravčická brána

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Pravčická brána, il più grande arco naturale in Europa, Repubblica Ceca

Un luogo affascinante per gli amanti della fotografia. È il più grande arco naturale in Europa, con una forma che sembra essere stata scolpita dalla natura stessa.

Questo arco di arenaria si trova sulla cima di una collina e offre una vista panoramica spettacolare sulla zona circostante.

Per raggiungere questo luogo, ti aspetta un’escursione di una o due ore in salita, a seconda del percorso scelto, attraversando suggestivi sentieri ombreggiati tra formazioni rocciose. Sebbene in passato fosse possibile raggiungere la cima dell’arco, tale pratica è stata vietata dal 1982 per prevenire ulteriori danni alla roccia.

Infine, il maestoso castello di Falcon’s Nest, un tempo dimora del principe Edmund Clary-Aldringen, oggi è un affascinante connubio tra ristorante gourmet e galleria fotografica, pronto a deliziare i visitatori con la sua intramontabile bellezza.

La magia del Ponte Bastei

Il Ponte Bastei è un’attrazione iconica del Parco Nazionale della Svizzera Boema che attrae visitatori da tutto il mondo. Il ponte pedonale in pietra attraversa una gola profonda e offre una vista spettacolare sulla valle dell’Elba, con panorami mozzafiato che si estendono fino ai monti lontani.

Un ristorante con una magnifica vista e una spaziosa piattaforma in cima al ponte regalano panorami mozzafiato, specialmente al momento del tramonto.

Mentre la visita in estate è molto popolare, il ponte rimane aperto tutto l’anno e il parco offre una bellezza particolare durante l’inverno, quando la neve e il ghiaccio adornano gli alberi e le rocce sottostanti.

Alla scoperta del Fiume Elba

Il fiume Elba è un’importante risorsa naturale del Parco Nazionale della Svizzera Boema. Questo fiume attraversa diversi paesi europei, tra cui la Germania, la Repubblica Ceca e la Polonia, e offre uno scenario mozzafiato lungo tutto il suo corso.

Potrai vivere un’esperienza indimenticabile lungo le rive del fiume Elba, con la possibilità di fare escursioni a piedi o in bicicletta, fare picnic sulle rive del fiume e ammirare la bellezza naturale della zona. Il fiume Elba è anche un luogo popolare per fare sport acquatici, come il kayak, il canottaggio e la pesca.

Nel parco nazionale, il maestoso fiume Elba attraversa una valle mozzafiato, circondata da imponenti montagne e incantevoli foreste lussureggianti. Questo fiume è un vero e proprio tesoro di biodiversità, ospitando una vasta gamma di specie di flora e fauna, rendendolo un rifugio ideale per coloro che amano immergersi nella natura.

Ruzovsky Vrch, un tesoro nascosto

Ruzovsky Vrch è una delle montagne più alte del Parco Nazionale della Svizzera Boema, con un’altitudine di 619 metri. Questa montagna offre una vista spettacolare sulla zona circostante, con panorami mozzafiato che si estendono fino all’orizzonte.

La scalata a Ruzovsky Vrch è abbastanza impegnativa, ma ne vale sicuramente la pena. Lungo il sentiero panoramico, i visitatori potranno ammirare le bellezze naturali della zona e respirare l’aria fresca delle montagne. Una volta raggiunta la cima, la vista sarà una delle esperienze più indimenticabili nella zona.

Ruzovsky Vrch è anche il luogo ideale per fare trekking, mountain bike e altre attività all’aperto. I numerosi sentieri escursionistici che circondano la montagna offrono molte opportunità per esplorare la natura e godere della bellezza del paesaggio circostante.

La magia della città di Hřensko

Hrensko è un incantevole villaggio, situato a circa 130 chilometri a nord di Praga, che confina con la Germania. Attraversato dai due fiumi, il Kamenice e Labe, questo gioiello della Cecenia è immerso in una bellezza naturale e paesaggi mozzafiato.

Nonostante abbia solo 275 abitanti, è un rifugio incantevole e un vero tesoro che merita di essere scoperto.

Hrensko è una perla nascosta della Repubblica Ceca, un luogo straordinario da visitare se amate la natura, l’esplorazione, le escursioni, il nuoto e molto altro ancora.

Il Parco Nazionale della Svizzera Boema è un luogo di incredibile bellezza naturale che offre molte opportunità per esplorare la natura e godersi le attività all’aperto.

Un luogo perfetto per una giornata nella natura, per una vacanza all’aria aperta o per una semplice gita fuori porta. La sua bellezza naturale e le attività all’aperto offerte lo rendono uno dei luoghi più popolari della Repubblica Ceca e dell’Europa centrale.

Hrensko

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Villaggio di Hrensko, Parco Nazionale della Svizzera Boema

 

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Dal posto finestrino di questo treno puoi ammirare paesaggi spettacolari

Sei pronto a vivere un’esperienza indimenticabile, un viaggio emozionante attraverso incantevoli paesaggi che ti lasceranno senza fiato? Allora sali a bordo del treno panoramico di Bergen e lasciati conquistare dalla magia della Norvegia, un Paese che sa come incantare e sorprendere i suoi visitatori con la sua bellezza selvaggia e incontaminata.

Il Bergen Railway non è solo un mezzo di trasporto, è un’emozionante esperienza che difficilmente potrai dimenticare.

La linea ferroviaria, inaugurata nel 1909, collega la città di Bergen, sulla costa occidentale della Norvegia, con la capitale Oslo, attraversando montagne, ghiacciai, cascate e vette innevate.

Questo straordinario viaggio in treno ti porterà attraverso alcune delle regioni più affascinanti e incontaminate della Norvegia, regalandoti un’esperienza indimenticabile e un’immersione totale nella bellezza selvaggia di questo Paese nordico.

L’itinerario del Bergen Railway, alla scoperta della Norvegia

Bergen

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Bergen, Norvegia

La nostra avventura comincia alla Stazione Centrale di Oslo, salendo a bordo di un treno con il quale attraverseremo i bellissimi sobborghi di Asker, Bærum e Drammen, fino a immergerci nella maestosa campagna norvegese, alla scoperta delle meraviglie naturali di questa terra magica.

Valle di Hallingdal

Dopo un paio d’ore, faremo tappa alla stazione di Flå nella meravigliosa Valle di Hallingdal, meta ideale per gli amanti dell’avventura. Infatti, a soli 2 chilometri dalla stazione, è possibile visitare il parco Bjørneparken dove potrai incontrare orsi, leopardi dell’Amur, alci, linci e molti altri animali.

Il tour continua attraversando Nesbyen per giungere infine a Gol, da cui potrai facilmente raggiungere Hemsedal, una delle migliori località sciistiche della Norvegia, mentre in estate è uno dei paradisi per gli escursionisti.

Geilo

Il treno prosegue risalendo la maestosa montagna verso Geilo, la rinomata località sciistica che incanta milioni di turisti ogni inverno.

Questo pittoresco villaggio di montagna, situato a metà strada tra Oslo e Bergen, è il regno degli amanti delle attività all’aria aperta. Perfetto sia in inverno, quando le piste di sci diventano il fulcro dell’attività e il paesaggio si trasforma in un’incantevole distesa innevata, sia in estate, quando i prati fioriti e i sentieri escursionistici attirano gli amanti della natura e dell’avventura.

Per i più coraggiosi, suggeriamo di provare il brivido dell’adrenalina facendo rafting o percorrendo le lunghe zipline del Geilo Summer Park. In alternativa, è possibile rilassarsi facendo pesca o equitazione.

E se hai bisogno di una pausa rigenerante dopo tutta questa avventura, concediti un momento di relax in una delle numerose spa che si trovano nel villaggio.

Hardangervidda

Il treno sale poi sull’altopiano di Hardangervidda, regalandoti un’esperienza unica che ti lascerà senza fiato. Rimarrai stupito dalla bellezza della montagna che circonda le stazioni di Ustaoset e di Haugastøl, mentre la tappa finale ti lascerà a bocca aperta. Stiamo parlando di Finse, il villaggio montano che sembra appeso tra cielo e terra.

Finse non è solo uno degli scenari più suggestivi della Norvegia, ma anche una delle sue gemme nascoste. Accessibile soltanto in treno, questo piccolo villaggio offre ai visitatori esperienze uniche in ogni stagione. In estate, puoi pedalare lungo il famoso percorso panoramico Rallarvegen, mentre in inverno potrai provare lo snowkite, con viste mozzafiato sulla valle circostante.

Norvegia dei fiordi

Immergiti in un’esperienza senza pari che ti farà scoprire la bellezza mozzafiato dei fiordi. La linea ferroviaria Flåmsbana ti porterà fino al pittoresco villaggio di Flåm, sulla maestosa Aurlandsfjord.

Potrai ammirare quest’angolo di paradiso nell’itinerario “Norway in a nutshell”, vivendo un’emozionante crociera sul fiordo di Nærøyfjord, patrimonio dell’Unesco.

Voss

Stiamo per giungere a una delle fermate principali: Voss, il fulcro dell’avventura norvegese.

Se sei alla ricerca di un po’ di adrenalina, sei nel posto giusto: potrai scegliere tra una serie di attività come il rafting, il paracadutismo, il ciclismo e l’escursionismo. Inoltre, prendendo la funivia Voss Gondol direttamente dalla stazione ferroviaria fino alla cima del monte Hanguren, potrai ammirare una vista mozzafiato a 820 metri d’altitudine.

Bergen

In solo un’ora di treno raggiungerai la tua destinazione finale: Bergen. Una città incastonata tra montagne e mare risplende come una gemma preziosa sulla costa occidentale della Norvegia.

Questa affascinante località ti accoglie con il suo porto storico, le case colorate di legno che si riflettono nelle acque tranquille e le stradine acciottolate che raccontano storie di un passato epico.

Perdersi tra i vicoli di Bergen significa immergersi in un’atmosfera magica, in cui il tempo sembra essersi fermato e la tradizione norvegese palpita in ogni angolo. Il profumo del mare si mescola con quello delle piogge che bagnano dolcemente la città, mentre le montagne circostanti vegliano su di lei come guardiani silenziosi.

Sali a bordo del Bergen Railway e lasciati conquistare dalla magia della Norvegia, un Paese che ti rapirà con la sua bellezza paesaggistica e la sua autenticità. Per tutte le informazioni e i dettagli sui tour e gli itinerari di viaggio, vi suggeriamo di consultare il sito ufficiale.

Finse, Norvegia

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Finse, Norvegia
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Questa “spiaggia rotta” offre una delle visioni più belle del mondo

Immagina un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, dove le acque cristalline si mescolano con un’atmosfera selvaggia e rigogliosa. Un territorio incontaminato, lontano dal turismo di massa, dove la natura regna sovrana. Benvenuto a Nusa Penida, un’isola indonesiana che ti farà innamorare al primo sguardo, perfetta per coloro che cercano di riconnettersi con la natura e vivere un’esperienza autentica e profondamente emotiva in una terra dal fascino primordiale

Situata a soli 20 chilometri dalla frenetica Bali, Nusa Penida è un’oasi di pace e bellezza, un rifugio per chi cerca una pausa dalla routine quotidiana e un luogo dove passare le vacanze all’insegna del vero relax. Le sue spiagge bianche e incontaminate, le scogliere mozzafiato e i fondali marini sono solo alcune delle meraviglie che vi attendono in questo angolo di paradiso.

Alla scoperta della “spiaggia rotta” dell’Indonesia

La "spiaggia rotta", Indonesia

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La “spiaggia rotta” di Nusa Penida a Bali, Indonesia

Pasih Uug Beach, nota anche come Broken Beach o “spiaggia rotta”, deve il suo nome alla sua particolare conformazione geologica. Nel corso dei millenni, l’erosione causata dalle onde del mare e dai venti ha scavato un’enorme apertura a forma di arco nella roccia calcarea che caratterizza quest’area dell’isola di Nusa Penida.

Questo fenomeno ha portato alla creazione di un anfiteatro naturale che si affaccia sull’Oceano Indiano, dando l’illusione di una spiaggia “rotta” o separata dal resto dell’isola, fatta di sabbia bianca e acque cristalline al suo interno.

Un luogo dove lo sguardo si perde tra i colori e le forme di una natura sorprendente e incontaminata. Il suono delle onde che si infrangono dolcemente sulla sabbia bianca e il profumo dell’oceano si fondono tra loro regalando un’esperienza sensoriale indimenticabile.

Oltre alla sua particolare struttura geologica, Broken Beach è un luogo di grande importanza ecologica. La sua posizione isolata e la relativa inaccessibilità hanno favorito lo sviluppo di un ecosistema fragile e ricco di biodiversità. La barriera corallina che circonda la spiaggia è l’habitat di numerose specie marine, tra cui pesci colorati e tartarughe.

È possibile raggiungere la “spiaggia rotta” prendendo un traghetto da Bali. Una volta lì, il suggerimento è quello di noleggiare uno scooter o un’automobile per esplorare l’isola in autonomia. In alternativa, sono disponibili diversi tour organizzati che includono una visita alla “spiaggia rotta” e ad altri luoghi di interesse sull’isola.

Le spiagge più belle di Nusa Penida

Oltre a Pasih Uug Beach, Nusa Penida vanta una varietà di altre spiagge paradisiache che meritano di essere esplorate. Una delle più emozionanti è senza dubbio Kelingking Beach. Situata sulla costa sud-occidentale dell’isola, questa spiaggia è famosa per la sua imponente formazione rocciosa a forma di T-Rex che si estende verso l’Oceano Indiano. Il panorama offerto da questo capolavoro naturale è davvero unico e affascinante.

Per gli appassionati di snorkeling o diving, un must-see dell’isola è la spiaggia di Crystal Bay. Grazie alla sua posizione privilegiata e all’incredibile barriera corallina che la circonda, questa baia offre un’esperienza subacquea indimenticabile e piena di emozioni.

Circondata da palme e vegetazione rigogliosa, crea un ambiente tropicale idilliaco. Inoltre, le sue acque trasparenti e calde sono l’habitat ideale per un’infinità di specie marine, tra cui tartarughe, murene, pesci e il raro Mola, un gigante gentile che può raggiungere i 3 metri di lunghezza.

Nusa Penida è anche la patria di altre spiagge straordinarie e suggestive, come Atuh Beach e Diamond Beach, entrambe caratterizzate da panorami da sogno e un’atmosfera di pace assoluta.

E infine c’è Suwehan Beach, meno conosciuta ma ugualmente incantevole, un angolo di paradiso nascosto che offre tranquillità e relax senza pari. La spiaggia è circondata da alte scogliere e acque cristalline, ideali per nuotare e rilassarsi.

Se siete alla ricerca di un’esperienza autentica e lontana dal turismo di massa, questa piccola isola indonesiana è il posto che fa per voi. Nusa Penida è un tesoro di bellezze naturali e paesaggi da sogno che attendono solo di essere scoperti.

Kelingking Beach a Nusa Penida, Indonesia

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Kelingking Beach, isola di Nusa Penida, Indonesia
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Perù, in viaggio verso le Islas Ballestas: tra fauna marina e meraviglie della natura

Se tra i tanti desideri che custodite c’è per caso quello di ammirare animali in libertà in contesti naturalistici che tolgono il fato, abbiamo una buona notizia per voi. Esiste, infatti, una maniera per rendere reale questo prezioso sogno che custodite nel vostro cassetto: viaggiare verso le Islas Ballestas.

Dove si trovano le Islas Ballestas

Le incantevoli Islas Ballestas sono un gruppo di piccoli lembi di terra che spuntano al largo della città di Pisco, lungo la costa meridionale del Perù. Seppur minute, sono oggi un importante santuario per la fauna marina, ma anche un luogo dove gli animali hanno scelto di rifugiarsi e vivere in tranquillità.

Niente spiagge che tolgono il fiato e mai avvistata una palma per proteggersi dal sole: questo è semplicemente un posto dove osservare mammiferi – e non solo – nel loro ambiente naturale, senza sbarre e intervento umano. Chiamate scherzosamente le “Galapagos dei poveri“, offrono un’esperienza che vale la pena di essere vissuta, una di quelle che bisogna assolutamente spuntare nella lista dei desideri, sempre che vi piacciano gli animali.

Come visitarle

Non è possibile soggiornare sulle Islas Ballestas. L’unico modo per esplorarle è utilizzare le imbarcazioni offerte dalle agenzie che organizzano questo tipo di escursioni e che si trovano presso Paracas. Per raggiungere queste incredibili formazioni rocciose occorre approssimativamente mezz’ora, mentre l’intero tour ha una durata di circa un paio d’ore.

Essenziali sono un cappello e una giacca a vento. Il primo per proteggersi dal guano, mentre il secondo perché fa sempre comodo quando si parla di gite in barca, anche perché i motoscafi sono tutti piccoli e scoperti. No, non avrete la possibilità di avventurarvi a piedi sulle isole, ma avrete comunque modo di vedere da vicino tantissimi animali diversi, alcuni dei quali non è possibile trovare nel nostro Paese.

Cosa aspettarsi

Partecipando a un tour organizzato che conduce presso le Islas Ballestas, vi catapulterete in un vero e proprio incontro ravvicinato con animali di qualsiasi tipo. Creature che non possono essere trattenute in nessun modo dall’uomo. Parliamo di leoni marini, crostacei giganti e uccelli di ogni specie.

E poi ancora decine di migliaia di pellicani e, se particolarmente fortunati, persino cetacei come balene e delfini. Un vero e proprio spettacolo della natura che, attraverso i suoi esseri viventi, sembra volerci parlare e chiedere rispetto.

E poi, anche se pare brutto dirlo, strati e strati di guano (quindi cacca) che per il Perù è una risorsa eccezionale in quanto ha un potere fertilizzante 30 volte superiore allo sterco di vacca. Vi basti sapere che i guardiani delle isole hanno anche il compito di raschiare e raccoglierlo, almeno per 6 mesi consecutivi.

E durante il viaggio di andata una misteriosa meraviglia: il Candelabro, vale a dire un geoglifo peruviano gigantesco che rappresenta una figura a 3 braccia, alta più di 150 metri e larga 50. Se vi state chiedendo dove, la risposta è molto semplice: è scolpito nella sabbia sulla costa, sulle pareti di un’imponente collina.

Per molti, infatti, sembrerebbe avere un collegamento con le ben più famose Linee di Nazca, ma la verità è che al momento non si ha alcuna informazione certa.

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Questa estate puoi alloggiare in un villaggio inaccessibile: l’esperienza è unica

Esistono luoghi, nel mondo, che sono così straordinari che non possono essere raccontati a parole. Posti che popolano da sempre le travel wish list dei viaggiatori ma che, spesso e purtroppo, sono destinati a restare un sogno proibito. Alcune destinazioni, infatti, sono diventate inaccessibili, o quasi, per i più svariati motivi. Tra queste rientra anche il villaggio di Suganuma.

Situato sulle rive del fiume Sho e circondato da alte montagne che incorniciano uno scenario mozzafiato, questo villaggio che è Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco dal 1995 è un concentrato di meraviglie che è difficile trovare in altri luoghi del pianeta. Si tratta, infatti, di uno dei posti più suggestivi e affascinanti del Giappone, nonché di uno dei segreti meglio custoditi del Paese.

Popolato da pochissime famiglie, il villaggio di Suganuma ospita solo nove abitazioni, e da oltre 20 anni è inaccessibile ai viaggiatori e ai non residenti. Un sogno, apparentemente irrealizzabile data la sua condizione, che però questa estate può trasformarsi in realtà per due fortunatissimi viaggiatori. Airbnb, infatti, ha deciso di mettere a disposizione degli avventurieri un soggiorno di due notti presso un alloggio straordinario: una tradizionale casa secolare appartenente a una delle famiglie del territorio.

Dormire nel villaggio Patrimonio dell’Umanità

Non sono molte le persone che conoscono questo villaggio giapponese. Da decenni, infatti, gli abitanti di Suganuma proteggono il territorio alla stregua di un tesoro prezioso. E basta guardare le fotografie, e tutte le meraviglie che appartengono a questo luogo, per intuire l’urgenza di proteggere e preservare questa bellezza terrestre.

Situato nella regione di Shirakawa-go, a soli 15 chilometri da Ogimachi, il villaggio di Suganuma è immerso completamente in una natura lussureggiante e rigogliosa, la stessa che crea un’ambientazione da fiaba. Come abbiamo anticipato, sono pochissimi i fortunati viaggiatori che, nel corso degli anni, hanno potuto ammirare la bellezza di questo luogo a causa dell’inaccessibilità ai non residenti.

A questi, però, si aggiungeranno presto due avventurieri che non solo potranno esplorare il villaggio, ma avranno anche la possibilità di dormire all’interno dell’abitazione della famiglia Nakashima. Grazie a questo soggiorno, prenotabile su Airbnb, le persone avranno l’opportunità di scoprire un luogo che non conosce le leggi del tempo, un villaggio nascosto dove non esistono traffico, caos, grattacieli o strutture turistiche.

A caratterizzare il territorio, infatti, sono solo le abitazioni Gassho-zukuri, case tipiche della regione che si contraddistinguono per i tetti spioventi realizzati in paglia. Una tradizione, questa, che si tramanda da generazioni e che viene perpetuata dalla comunità locale in nome dello yui, lo spirito del supporto reciproco da cui dipendono proprio la sopravvivenza del villaggio e la sua conservazione.

Gli interni dell'alloggio Gassho

Fonte: Airbnb/Satoshi Nagare

Gli interni dell’alloggio Gassho

Come prenotare il soggiorno nel villaggio di Suganuma

Se visitare uno dei luoghi più segreti e remoti al mondo è un sogno che volete realizzare, allora non vi resta che provare a prenotare il soggiorno nel villaggio di Suganuma. La famiglia Nakashima, proprietaria dell’alloggio, accoglierà due ospiti che potranno immergersi completamente nella cultura e nelle tradizioni locali in maniera gratuita.

Il soggiorno prenotabile su Airbnb, infatti, è totalmente gratuito e prevede il pernottamento all’interno della tradizionale casa Gassho dal 17 al 19 luglio del 2023. In questi due giorni gli ospiti potranno assaggiare piatti caratteristici, sperimentare in prima persona le attività locali e toccare con mano le tradizioni tramandate da secoli. Saranno invitati, inoltre, a partecipare a un laboratorio per la realizzazione dei tetti di paglia, e non mancherà uno splendido show di luci accompagnato da canti popolari.

Inoltre, per facilitare la disconnessione dal resto del mondo, e immergersi completamente nella natura, gli ospiti riceveranno il “Disconnect to Connect”, un kit comprendente carta, macchina fotografica istantanea e prodotti di aromaterapia.

Per provare a diventare i fortunati viaggiatori che entreranno all’interno del villaggio di Suganuma non vi resta che connettervi alla piattaforma Airbnb, a partire da venerdì 30 giugno alle 2:00, per inviare la richiesta di prenotazione. In bocca al lupo a tutti!

Una casa Gassho nel villaggio

Fonte: Airbnb/Satoshi Nagare

Una casa Gassho nel villaggio