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Si Thep, l’antica città della Thailandia che in pochi conoscono

La Thailandia è famosa per le sue spiagge affollate, i suoi vivaci mercati e gli antichi templi dorati. Tuttavia, ciò che spesso sfugge agli occhi dei turisti è la ricchezza di tesori nascosti che questo meraviglioso Paese ha da offrire.

Dai villaggi di montagna alle tranquille isole remote, dai parchi nazionali ai luoghi sacri, questa terra custodisce territori incantevoli pronti a essere scoperti ed esplorati, posti meno conosciuti ma altrettanto affascinanti.

Oggi vi portiamo nella provincia di Phetchabun, più precisamente a circa 340 km a nord di Bangkok, per scoprire le meraviglie del parco archeologico di Si Thep. Il luogo, che comprende l’omonima città, ospita rovine di oltre cento siti antichi, testimoni silenziosi di un’epoca lontana, ed è stato recentemente aggiunto alla prestigiosa lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Camminando tra queste remote reliquie, si può quasi sentire il respiro della storia e l’eco delle antiche civiltà che un tempo abitavano questo luogo.

Le rovine misteriose si estendono dai templi ai palazzi, offrendo un’affascinante prospettiva sulla vita quotidiana locale risalente ai secoli passati. Preparati a scoprire un lato della Thailandia che pochi hanno avuto la fortuna di ammirare, un viaggio indietro nel tempo che ti permette di toccare con mano l’antica cultura e le tradizioni di questa terra incantevole.

Si Thep: un tesoro nascosto nel cuore della Thailandia

Si Thep Thailandia

Fonte: Getty Images

Parco archeologico di Si Thep, Thailandia

Anticamente conosciuto come Mueang Aphai Sali, il parco è un luogo straordinario, ricco di storia e cultura.

Fu costruito durante gli anni di maggior splendore dell’antico impero Khmer, un periodo caratterizzato dall’architettura innovativa e l’arte sofisticata, che rendono Si Thep un autentico tesoro archeologico da non perdere durante un viaggio in Thailandia.

Circondato da un fossato e da un tumulo, il paesaggio è caratterizzato da stagni e paludi che punteggiano l’area, conferendole un aspetto suggestivo e misterioso. Tra le attrazioni principali, si trovano due Centri Informativi che fungono da custodi della storia del parco. Questi espongono una ricca collezione di resti antichi, offrendo ai visitatori la possibilità di immergersi nella storia e nell’archeologia del luogo.

Il Parco di Si Thep si estende su un’ampia area, meticolosamente mantenuta e organizzata per valorizzare al meglio le sue ricchezze storiche. È suddiviso in due zone principali: la città interna, caratterizzata da una forma circolare, che ospita i siti di maggiore interesse, e la città esterna. Questa, invece, offre una panoramica più ampia, con una cinquantina di monumenti minori sparsi nel territorio. Una divisione che permette ai visitatori di esplorare il parco a vari livelli, secondo i propri interessi e il tempo a disposizione.

Cosa vedere nel Parco Archeologico di Si Thep

Il Parco Archeologico di Si Thep è un vero e proprio tesoro di reperti storici e culturali. Uno dei monumenti di rilievo è senza dubbio il Prang Song Phi Nong. Questo edificio, caratterizzato da una torre a guglia, si distingue per la sua architettura in stile Khmer, tipica del periodo di Angkor Wat. Il monumento poggia su una solida base di laterite, che ne enfatizza la grandiosità.

Durante gli scavi archeologici, sono stati trovati diversi reperti di grande interesse, tra cui una scultura raffigurante il dio del sole e un affresco che illustra l’immagine di Parvati Mahesuan. A causa della somiglianza con Angkor Wat, si ritiene che il Prang Song Phi Nong sia stato originariamente costruito come luogo di culto indù, per poi essere convertito in un sito buddista in un secondo momento.

Il Khao Klang Nai Ancient Monument è un altro dei principali monumenti del parco storico, che continua ad attrarre l’attenzione degli archeologi. Situato nella città interna, si distingue per il suo basamento finemente decorato. Le sculture raffigurano figure umane e animali, realizzate in stile Dvaravati, un’arte tipica dell’antica cultura mon che fiorì nella regione dal VI al XI secolo e che riflette la maestria artistica e l’importanza culturale di quel periodo.

Infine, vi suggeriamo di non perdere il Si Thep Prang, un’attrazione di notevole importanza storica e religiosa. La parte superiore di questa torre a guglia è completamente costruita in mattoni. Sul retro, si trova una scultura in pietra della Ruota del Dharma, un simbolo fondamentale nel buddismo che rappresenta il cammino verso l’illuminazione. Un prezioso esempio di architettura antica, che testimonia la profonda influenza religiosa in questa regione della Thailandia.

Si Thep Thailandia

Fonte: Getty Images

Passerella nel Parco archeologico di Si Thep, Thailandia
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Cosa vedere nelle vicinanze di Londra

Il Regno Unito racchiude nel suo territorio splendide città e immense campagne verdi, veri e propri gioielli naturalistici da scoprire tra miti e leggende, luoghi che portano con sé anche migliaia di anni di storia e tradizione giunti fino ai nostri giorni.

Senza dubbio il primo posto sul podio tra le mete imperdibili va all’intramontabile capitale britannica, me sei già stato nella città reale questa volta perché non prenderti del tempo per visitare Londra e dintorni? Ti troverai in pochissimo tempo a visitare cittadine antiche, campagne da sogno e cattedrali fiabesche, tutto con pochissimi chilometri di viaggio.

Tra i numerosi posti da visitare fuori Londra avrai sentito sicuramente parlare delle storiche Oxford e Cambridge, ma anche di luoghi immersi nella brughiera britannica o sulle coste dove gli inglese amano trascorrere le vacanze, come Cotswold, Brighton, l’affascinante Stonehenge.

Continua a leggere questo articolo per scoprire cosa vedere vicino Londra, anche per una comoda gita da fare in giornata.

Oxford e Cambridge

Iniziamo da uno dei luoghi più iconici dei dintorni di Londra, le due cittadine universitarie sinonimo di cultura e dall’architettura unica: naturalmente stiamo parlando di Oxford e Cambridge, situate la prima a un’ora e quindici minuti di treno da Londra, e poco meno di due ore la seconda.

Sia Oxford che Cambridge sono note per le loro antiche università da sogno, quella di Oxford è la più antica del Regno Unito, risale addirittura al 1096. Lo stile architettonico gotico è sopravvissuto agli anni delle guerre e ancora oggi svettano le sfarzose guglie che si protendono verso il cielo.

Anche l’Università di Cambridge ha avuto tra i suoi studenti gli scrittori inglesi più illustri e ad oggi è una delle università più prestigiose al mondo, oltre ad avere un ateneo dagli edifici antichissimi e meravigliosi dal punto di vista architettonico. Se sei un fan del maghetto più amato al mondo ammirando Oxford e Cambridge potresti riconoscere alcuni luoghi e paesaggi, diventati famosi grazie alle scene girate per il film di Harry Potter.

Se vuoi visitare la sala da pranzo più famosa del mondo puoi recarti al Christ Church College di Oxford, partecipando a un tour guidato con partenza da Londra potrai fermarti nei luoghi più belli di queste antiche cittadine, esplorare i siti principali e avere del tempo libero per passeggiare tra i college.

Un giro in barca lungo il fiume Cam e la visita si può dire completa, in un solo giorno puoi visitare entrambe grazie alla poca distanza che le separa, circa 140 chilometri.

Il fascino di Stonehenge

Tra i dintorni di Londra da esplorare un posto d’onore lo merita senz’altro Stonehenge, il famosissimo circolo neolitico di pietre situato nei pressi di Salisbury. È un sito pieno di fascino, raggiungibile in circa due ore da Londra, e non a caso è una delle visite più amate per chi vuole esplorare i dintorni di Londra: la sua atmosfera unica e surreale circondata dal mistero è davvero irresistibile.

Alcuni lo descrivono come un santuario per venerare il sole, altri come un sito astronomico che veniva utilizzato come indicatore per le stagioni, ma tutti sono d’accordo sulla datazione dei suoi resti più antichi che risalgono addirittura a 40 mila anni fa. Trovarsi in mezzo ad alcune tra le pietre più antiche del pianeta è un’esperienza irripetibile.

Stonehenge è conosciuta proprio per i suoi cerchi di pietra con l’architrave, costruiti nel Neolitico non si sa bene con quale tipo di attrezzatura né modalità. Questo luogo iconico conosciuto in tutto il mondo è visitabile con l’acquisto di un biglietto d’ingresso, che ti permetterà di raggiungere il centro visitatori e iniziare una splendida visita guidata. Puoi prenotarti visitando il sito con un semplice click.

Canterbury e le scogliere di Dover

Tra i tour più gettonati di Londra e dintorni c’è senz’altro la gita nella piccola cittadina di Canterbury divenuta famosa per i racconti omonimi scritti da Chaucer.

Canterbury è un piccolo borgo incantato dalle strade antiche, si trova nel Kent e in un giorno potrai vedere le sue tipiche casette in legno lungo il fiume, la cattedrale Patrimonio dell’Unesco, costruita alla fine degli anni 1000, l’abbazia di Sant’Agostino e altri piccoli tesori che potrai scoprire passeggiando per il centro storico.

A meno di quaranta minuti di treno da Canterbury sono situate le bellissime scogliere di Dover, tanto decantate da scrittori e poeti per la straordinaria bellezza naturalistica unica al mondo. Il miglior mezzo per raggiungerle è sempre il treno.

Puoi visitare Canterbury e le bianche scogliere in un solo giorno partecipando a una visita organizzata della durata di circa dieci ore, comprensiva di transfer di andata e ritorno. Le White Cliffs sono spettacolari e assolutamente da non perdere se vuoi saperne di più su Londra e suoi dintorni.

Gita balneare a Brighton

Brighton, la cittadina inglese irriverente ma tradizionale allo stesso tempo, ti aspetta per un’indimenticabile tour in giornata da Londra, per mostrarti le sue tipiche spiagge ghiaiose che si alternano agli edifici in stile regency.

A Brighton troverai vita notturna, divertimento tra arte, musica e festival di ogni tipo, e i collegamenti da Londra soprattutto con il treno sono rapidi e poco costosi. Proprio per questo gli inglesi amano recarsi qui per i loro weekend di relax e mare, trascorrendo il tempo libero tra il lungo mare e l’iconico Palace Pier, il molo che offre attività ricreative per tutti i gusti. Qui il divertimento è assicurato per adulti e bambini.

Una visita al Brighton Museum Art & Gallery, nell’elegante area del Royal Pavillion, e magari una sosta nei rigogliosi giardini dove gli inglesi amano rifocillarsi all’ombra degli alberi secolari. Per un po’ di shopping il quartiere bohémienne North Laine non ti deluderà!

Le Cotswolds

Visitando Londra e i suoi dintorni ti accorgerai che è ricca di bellezze naturalistiche, e le Cotswold sono al top della classifica. Stiamo parlando di una catena collinare che si trova a sole due ore da Londra, caratterizzata da villaggi rurali, ampie distese verdi e silenziose nel cuore dell’Inghilterra che non potrai non amare.

Visitare le Cotswolds significa prendersi del tempo per godere di ogni piccolo villaggio che ne fa parte, viaggiando tra i cottage degni di un libro di Jane Austin e le leggende storiche tramandate di generazione in generazione.

Questa è la tipica campagna inglese, ma non mancano anche città come Burford, località medievale tra le più belle, e i borghi sul fiume. Prenditi una giornata per partecipare a una gita organizzata con partenza da Londra, con tappe nelle soste più caratteristiche della zona.

La città termale di Bath

A circa 200 km da Londra potrai raggiungere Bath, una cittadina termale situata a sud-ovest dell’Inghilterra, dove potrai trascorrere una piacevole giornata tra gli edifici georgiani del XVIII secolo.

Bath è stata dichiarata Patrimonio dell’Unesco nel 1987 per la sua unicità, tante sono le opere storiche da visitare nel centro. i Romani già nel 70 d.C. vi costruirono il famoso complesso termale ancora oggi amatissimo e rimasto pressoché intatto, e oggi gli inglesi amano trascorrere del tempo in relax all’interno di questo piccolo angolo romano.

L’abbazia di Bath, o Bath Abbey, è un eccezionale edificio architettonico che domina il centro con la sua torre alta ben 49 metri. Sali in cima alla torre e avrai una vista mozzafiato sulla città, dall’ultimo edificio medievale costruito in Inghilterra nel 1616.

E ancora passeggiando per le strade della città incontrerai il ponte Pultney, il The Circus, edificio georgiano dalla forma circolare ispirata al nostro Colosseo, e ancora il Royal Crescent, un altro complesso abitativo costruito come il precedente, da John Wood il Giovane. Una serie di imponenti opere architettoniche che fanno di questa città un gioiello del sud dell’Inghilterra, assolutamente da vedere anche se forse non molto conosciuto dai più.

Gli appassionati di letteratura ricorderanno meglio le ambientazioni di alcuni romanzi di Jane Austen, che avendo trascorso molti anni a Bath ce la racconta con lo stile unico che la caratterizza, nel suo romanzo “Persuasione”.

Se vuoi saperne di più su Bath puoi prenotare una visita guidata con un esperto, abbinando al tour della città anche un ingresso alle terme. Prenota in anticipo il tuo tour personalizzato qui.

I posti da visitare vicino Londra che meritano una visita sono tutti a portata di mano, e raggiungibili con il treno o con l’auto a costi contenuti. Sono mete ideali sia per una gita in giornata che per un weekend lungo, sono luoghi pieni di tradizione dove poter approfondire la conoscenza della cultura anglosassone.

La capitale Londinese ogni anno attira moltissimi turisti da tutto il mondo, e le cose da vedere sono molte, ma una gita nei dintorni di Londra è un must. Se ami la campagna avrai l’imbarazzo della scelta, se preferisci una gita urbana puoi scegliere tra le diverse città che circondano la capitale.

Dalle località più antiche a quelle più moderne, ora puoi scegliere i posti da visitare fuori Londra in anticipo e pianificare una visita guidata che comprenda tutto ciò che vuoi esplorare. In un solo weekend avrai un assaggio di alcuni tra i migliori posti da visitare fuori Londra!

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Cueva de los Verdes, la grotta con un misterioso tunnel sottomarino

Situata a nord di Lanzarote, e integrata nel vasto paesaggio vulcanico del Malpaís de la Corona, la Cueva de los Verdes è una delle meraviglie nascoste nelle viscere della più orientale delle Isole Canarie, ammantata di un misterioso e particolare fascino mitologico. La destinazione perfetta per chi desidera provare l’ebrezza di un vero e proprio viaggio al centro della Terra, impreziosita da un incredibile tunnel sottomarino, tra i più estesi di tutto il pianeta, e custode di un segreto che pare lasciare senza fiato chiunque visiti questa attrazione unica.

Cueva de los Verdes, attrazione imperdibile in un viaggio alle Canarie

La Cueva de los Verdes è una delle attrazioni più famose di Lanzarote, situata nel comune di Haría. È lunga circa 7 km – dei quali, solo 1,5 visitabili dal pubblico – ed è costituita da un complesso di gallerie, passaggi con volte suggestive e lagune sotterrane, che si estende dal vulcano Monte Corona alla costa, inabissandosi nel mare per 1500 metri nel cosiddetto Tunnel di Atlantide, uno dei più importanti tunnel di lava del mondo. Insieme ai Jameos del Agua, cui è collegata, la grotta è una parte del tubo vulcanico che si è formato in seguito all’eruzione del Corona, avvenuta all’incirca 4000 anni fa. Al suo interno sorprende un’inaspettata varietà di colori: rosso, dovuto all’ossido di ferro, giallo, per i fosfati, bianco, dato dal carbonato di calcio, nero, conferito dalla roccia basaltica.

Si narra che fosse anticamente utilizzata dalla popolazione locale per rifugiarsi dagli attacchi dei corsari barbareschi che periodicamente devastavano l’isola durante i secoli XVI e XVII, e che abbia preso il nome dalla famiglia Verdes, allevatori di bestiame nella zona circostante. A partire dal XIX secolo, la grotta è diventata una meta obbligata per i viaggiatori europei, gli studiosi e gli scienziati affascinati da questa singolare formazione vulcanica.

La grotta delle meraviglie a Lanzarote, custode di un segreto

Negli anni Sessanta, sotto la supervisione di Jesús Soto, sono stati eseguiti interventi architettonici all’interno della grotta per renderla una delle attrazioni più ambite dell’isola e di tutte le Canarie. Nel rispetto dell’ambiente naturale, la mano dell’artista si è limitata a valorizzare lo straordinario percorso che conduce alla scoperta di questa meraviglia, con l’aggiunta di luci artificiali e suoni ambientali che esaltano le forme capricciose che la lava ha lasciato nel suo devastante passaggio, creando un’atmosfera di poetica bellezza. Il tutto riuscendo nell’impresa di mantenere un perfetto equilibrio tra Madre Natura e ingegno umano, consentendo, a chiunque voglia provare l’incredibile esperienza di scendere nelle viscere della Terra, di godere appieno del sorprendente paesaggio sotterraneo.

Cueva de los Verdes è oggi uno dei sette centri culturali dell’isola di Lanzarote. Il complesso naturale è stato dichiarato ufficialmente completo nel 1977, con l’aggiunta del sorprendente Auditorium, uno spazio unico al mondo, dove assistere a concerti speciali e altre attività culturali in un ambiente intimo e incredibilmente suggestivo. La particolarità della grotta vulcanica, la sua atmosfera, le caratteristiche del suono, la speciale illuminazione e la vicinanza dello spettatore al palco, trasformano ogni spettacolo in un incontro stimolante tra arte e natura. Il tour all’interno della Cueva de los Verdes comprende anche tre affascinanti aree: la Sala de las Estetas, la Garganta de la Muerte e la Puerta Mora.

Si dice, infine, che la grotta sia custode di un sorprendente segreto. Tuttavia, pare che possa essere conosciuto solo da coloro che l’hanno visitata o che la visiteranno, e che si impegnano a non divulgarlo. Non resta, quindi, che andare a vederla di persona per conoscerlo.

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I più bei viaggi in moto dove ammirare il foliage d’autunno

L’Italia è ricca di zone dove poter ammirare il foliage autunnale. Molte sono perfette per una gita in sella a una moto, magari elettrica.

Un’azienda esperta del settore, la Zero Motorcycles, consiglia quali sono le mete italiane da non farsi sfuggire durante l’autunno.

Langhe piemontesi e Panoramica Zegna

Nel cuore del Piemonte, le Langhe Patrimonio Unesco e la Panoramica Zegna sono due mete ideali da visitare in moto per ammirare il foliage. Le Langhe, famose per i loro vigneti e i borghi pittoreschi e che evocano i prodotti autunnali Barolo, Barbaresco, La Morra, ma anche Neive e Grinzane Cavour, si animano in una festa di colori autunnali.

La Panoramica Zegna, un parco naturale situato nelle Alpi Biellesi, è un susseguirsi di viste grandiose sulle montagne e sulle valli circostanti. In sella a una moto elettrica, è possibile esplorare questi scenari mozzafiato in silenzio, vivendo l’atmosfera unica dell’autunno piemontese.

Dolomiti della Paganella

Le Dolomiti della Paganella, nel cuore del Trentino, sono un contesto straordinario per ammirare il foliage in moto. Qui, durante l’autunno, le foreste si tingono di colori caldi e intensi, creando un panorama emozionante per i motociclisti. Le strade panoramiche attraverso queste montagne offrono una vista senza pari, rendendo ogni curva un’opportunità per immergersi nella pura bellezza.

Val Masino

La Val Masino, incastonata tra le maestose Alpi italiane in provincia di Sondrio, è un’altra destinazione imperdibile per ammirare il foliage in sella alla due ruote Durante l’autunno, la valle diventa un paradiso di colori, con i boschi di faggi e larici che assumono sfumature dal vermiglio al dorato. Le strade tortuose che si snodano attraverso la valle attraversano i panorami da cartolina delle montagne e dei boschi colorati. È l’ambiente perfetto per una guida tranquilla e contemplativa, dove il silenzio si fonde con la meraviglia della natura.

Val D’Orcia

La Val d’Orcia, in Toscana, è famosa per i suoi paesaggi collinari, i campi di grano, i cipressi e i vigneti, che d’autunno vivono di colori e luci particolarmente brillanti.

In sella a una moto elettrica, è possibile percorrere le strade panoramiche della Val d’Orcia, passando anche da località ricche di cultura come Pienza, Montalcino e Montepulciano. Il silenzio della moto elettrica permette di immergersi completamente nella tranquillità della campagna toscana e di catturare la bellezza dei colori autunnali che avvolgono questa regione.

Sicilia

Se si desidera raggiungere una destinazione unica, si può considerare un viaggio in moto fino in Sicilia. Si parte da Palermo o da Catania e si percorre la costa Nord orientale dell’isola, ammirando l’Etna, le vigne, che in autunno assumono mille sfumature dal verde al giallo, e i paesaggi lungo la splendida costa. L’autunno in Sicilia è ancora piacevole e presenta una grande varietà di colori sorprendenti.

Liguria

La Liguria offre sia una costa affacciata sul Mar Ligure sia colline ricoperte di vegetazione mediterranea. Si può partire da Genova e percorrere la costa verso le Cinque Terre, con le sue strade panoramiche e i villaggi colorati e pittoreschi, Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, uno più bello dell’altro.

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Viaggio a Capo Verde, dove è sempre estate

Il caldo, il sole, il mare e la luce ci rimettono al mondo. Per questo motivo, è sempre opportuno organizzare a una vacanza in quei magnifici posti del mondo in cui è praticamente sempre estate. Certo, anche in queste località ci sono periodi più indicati di altri per fare dei viaggi, ma a livello generale parliamo di zone paradisiache in cui le temperature sono sempre alte.

Uno di questi è un meraviglioso arcipelago che prende vita al largo della costa nord-occidentale dell’Africa, delle isole di origine vulcanica che si estendono a circa 500 kilometri di distanza dal Senegal: Capo Verde.

Capo Verde: informazioni utili

In totale le isole di Capo Verde sono 10 e sono geograficamente divise in due gruppi: le Barlavento (o Sopravento) a nord, con un clima più arido, ovvero Santo Antão, São Vicente, Santa Luzia, São Nicolau, Ilha do Sal e Boa Vista;​ le Sotavento (o Sottovento) a sud, leggermente più piovose, vale a dire Maio, Santiago, Fogo, Brava.

Scegliere Capo Verde per le proprie vacanze è come fare dieci diversi viaggi in una sola destinazione: ogni isola è differente dall’altra e in più, pur rappresentano l’ultima roccaforte dell’Africa Occidentale, sono caratterizzate da una cultura che è una mescolanza perfetta tra gli usi e i costumi dell’Africa, dell’Europa e persino del Brasile.

Dei posti incredibili, quindi, che sorgono in pieno Oceano Atlantico, e disposti a forma di enorme ferro di cavallo. Luoghi in cui le spiagge sono pressoché infinite, dove il mare è realmente cristallino, la natura ancora pura e incontaminata e la gente è perennemente sorridente e accogliente.

Capo Verde: quando andare

Fonte: iStock

Una spiaggia di Capo Verde

Conoscere le isole capoverdiane

Come vi abbiamo accennato sopra, le isole capoverdiane sono 10 e, pur essendo vicine tra loro, nascondono posti e meraviglie che si differenziano molto l’una dall’altra.

Tuttavia, sono tutte circondate da un mare blu intenso, che alle volte si fonde con foreste verdeggianti, oppure con residui di deserto, così come con i colori scuri dei picchi vulcanici.

Santo Antão, l’isola più verde

Santo Antão fa parte delle isole delle Barlavento ed è anche la seconda più grande dell’arcipelago di Capo Verde. Da molti viaggiatori è considerata persino la più bella, e ciò non sorprende perché è un vero e proprio scrigno di meraviglie.

Attraccare da queste parti consente infatti di perdere lo sguardo e vivere esperienze esaltanti tra pareti rocciose a strapiombo, canyon misteriosi, gole e vallate, un’oasi verde smeraldo in cui c’è spazio per le pinete ma anche per le piante tropicali.

Tra le cose da vedere assolutamente menzioniamo:

  • Ribeira das Fontainhas e Cruzinha da Garça: due micro villaggi abbarbicati che riescono ad emozionare;
  • Ribeira do Paul: la vallalta ideale per fare escursioni e scoprire la natura più autentica e vera;
  • Tarrafal: un’oasi sperduta in mezzo a un deserto color nocciola e situata lungo una spiaggia di sabbia nerissima.
Santo Antão, Capo Verde

Fonte: iStock

Un angolo di Santo Antão

São Vicente, l’isola del Carnevale

Anch’essa parte delle isole di Barlavento, si caratterizza per la presenza di diversi crateri, come quello che va a formare la spettacolare Baia di Mindelo. São Vicente è l’isola ideale per chi è in cerca di divertimento e movida : qui si celebra persino il Mardi Gras, ovvero la versione locale del Carnevale brasiliano.

Tra le meraviglie da non perdere segnaliamo:

  • Mindelo: una sorta di Costa Azzurra capoverdiana grazie alle sue vie acciottolate, agli edifici coloniali e ai tanti yacht;
  • Calhau: dove prendono vita le spiagge migliori dell’isola;
  • Salamansa: un curioso villaggio dei pescatori che offre una spiaggia di sabbia scura.

Santa Luzia, un’isola disabitata

Parte delle Barlavento è anche Santa Luzia ma, a differenza delle altre, è un’isola disabitata. Caratterizzata da una zona piatta puntella da alte dune di sabbia, e un’altra area con coste alte e montagne maestose, colpisce perché è piena di contrasti: il deserto si mescola agli scorci neri vulcanici, che poi si vanno a confondere con spiagge bianchissime e dune di sabbia. Il tutto, come è possibile immaginare, incorniciato da un mare limpidissimo.

São Nicolau, per gli amanti del turismo attivo.

São Nicolau si presenta al viaggiatore come un territorio brullo e desolato, ma in realtà è la culla di valli verdissime e cime elevatissime, tra cui l’imponente Monte Gordo (1312 metri di altitudine).

Il posto ideale per gli amanti della natura e del turismo attivo, anche perché le zone costiere, seppur splendide, sono molto difficili da raggiungere.

Alcune delle bellezze dell’isola da visitare sono:

  • Ribeira Brava: capoluogo dell’isola dove si diramano strette viuzze in cui si affacciano tetti coperti di tegole;
  • Tarrafal de São Nicolau: con tantissimi paesaggi mozzafiato e caratterizzata da un mix di montagne, valli verdi e spiagge incontaminate.

Ilha do Sal, tra surf e spiagge paradisiache

Oltre a essere la più facile da raggiungere partendo dall’Italia, l’Ilha do Sal è anche quella in cui si trovano i maggiori servizi di tutto l’arcipelago. Pur essendo di dimensioni contenute, presenta una peculiare morfologia fatta di zone pianeggianti e sabbiose che si mescolano ad aree rocciose ma con rilievi di modesta altitudine. Ah, è uno spot ideale per chi è in vena di fare sport acquatici come il surf.

Tante le bellezze da esplorare, tra cui:

  • Saline di Pedra de Lume: dove lo strato di sale assume colori diversi e tutti particolarmente suggestivi;
  • La spiaggia e il paesino di Santa Maria: completamente bianca e con il vento sempre perfetto per praticare surf, kitesurf e windsurf;
  • Piscina naturale di Buracona: profonde grotte e fessure tra le rocce dove si insinuano le limpide acque del mare.
Ilha do Sal, Capo Verde

Fonte: iStock

Un anglo dell’Ilha do Sal

Boa Vista, l’isola più sabbiosa

Insieme a Sal, Boa Vista è l’isola in cui il visitatore può trovare tutti i servizi che desidera. Inoltre, è una delle isole più grandi dell’arcipelago e persino la più sabbiosa. Tra paesaggi indimenticabili, natura incontaminata e una fauna senza pericoli, qui il tempo scorre all’insegna della bellezza e del relax.

Tra i siti da visitare segnaliamo:

  • Deserto di Viana: una specie di pezzo di Sahara in mezzo all’Atlantico. Si caratterizza per una sabbia particolarmente bianca e per la presenza di dune;
  • Praia de Atalanta: dove riposa il relitto della nave Cabo Santa Maria, naufragata nel 1968;
  • Praia de Santa Monica: grazie alle sue dune di sabbia e alle acque cristalline, è considerata una delle spiagge più belle dell’arcipelago.

Maio, la più sottovalutata

Maio è probabilmente l’isola più sottovalutata di Capo Verde. Eppure, qui si trovano enormi distese di spiaggia dorata: è persino l’isola con il rapporto spiagge/estensione più elevato dell’arcipelago.

Altrettanto affascinante è anche lo strepitoso entroterra punteggiato di acacie e dove si sviluppano tredici graziosi centri abitati.

Santiago, la più grande di tutte

La noia non esiste a Santiago: è l’isola più grande di tutto Capo Verde. Si tratta di un magnifico lembo di terra in cui si alternano spiagge sabbiose, pianure desertiche, valli verdeggianti e un entroterra montuoso. In sostanza c’è tutto, uno di quei posti a cui non si potrebbe chiedere di più,

Alcune delle tappe da non perdere sono:

  • Praia: Capitale di Capo Verde e con un centro che sorge su un altopiano, una sorta di fortezza che pare proteggere l’Oceano;
  • Aguas Verdes: un’oasi verde con immensi baobab in cui passeggiare e creare una connessione con la natura;
  • Spiaggia Baixo: dalla sabbia dorata, è lambita da un mare cristallino ed è persino l’ideale per lo snorkeling e le immersioni.

Fogo, dai paesaggi lunari

Come dice il suo stesso nome, Fogo, si tratta di un’isola talmente tanto vulcanica che a farle da cornice ci sono paesaggi lunari e impervi disseminati da formazioni laviche. Il terreno più indicato per chi ama praticare trekking ed escursionismo. In più, da queste parti bisogna assolutamente assaggiare il Manecom, un gustoso vino che viene esportato anche all’estero.

Tra le meraviglie da visitare assolutamente ci sono:

  • Pico do Fogo: il vulcano (ancora attivo) la cui sagoma domina tutta l’isola e con una caldera larga ben 9 chilometri;
  • São Filipe: la città principale che conserva eleganti case coloniali e un suggestivo punto panoramico;
  • Fonte de Vila: con una spiaggia di sabbia nerissima.

Brava, per fare un viaggio indietro nel tempo

Infine, ma non per importanza e bellezza, Brava. Si tratta di un’isola in cui il tempo pare essersi fermato al XIX secolo. Pregna di colline terrazzate, qui la vita scorre a un ritmo sonnolento. Nonostante il suo incredibile entroterra montuoso e un litorale che per la sua bellezza lascia senza parole, è l’isola meno frequentata dai turisti stranieri.

Tra le tappe da non perdere ci sono:

  • Nova Sintra(Vila): il minuscolo capoluogo che prende vita su un piccolo altopiano costantemente circondato da una corona di nuvole;
  • Fajã d’Agua: un pittoresco paesino che sorge in una splendida posizione tra una cala rocciosa e alte scogliere.
Fogo Capo Verde

Fonte: iStock

Fogo con il suo vulcano

Cosa sapere prima del viaggio

Come si è potuto intuire dalle righe precedente, l’arcipelago di Capo Verde ha qualcosa di bello per tutti i gusti. Tuttavia, prima di organizzare il viaggio è bene sapere che per raggiungere le isole il visto turistico (se si viaggia per piacere) non serve, ma è comunque essenziale possedere il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi.

Per quanto riguarda il periodo migliore in cui andare, la realtà dei fatti è che il clima è buono praticamente tutto l’anno, ma che da novembre a giugno il tempo è piacevole e ventilato, mentre da luglio a settembre il clima è caldo, umido e con possibili piogge, seppur sporadiche. Infine, sappiate che la stupefacente potenza dell’Oceano non sempre consente di fare bagni nelle sue acque limpide.

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Hotel Alte Mühle: un viaggio gustoso nella Valle Aurina

Se siete alla ricerca di una vacanza che soddisfi i vostri desideri di relax, natura e buon cibo, l’Hotel Alte Mühle è la scelta perfetta per voi. Questa splendida struttura, gestita amorevolmente dai titolari Sepp e Beatrice, vi accoglierà in un’atmosfera calda e familiare, offrendovi un soggiorno indimenticabile.

Un viaggio culinario

Uno degli aspetti più pregiati di questa esperienza è l’attenzione dedicata all’esperienza enogastronomica. Il programma gourmet settimanale proposto è un viaggio culinario attraverso i sapori autentici della tradizione locale e mediterranea, accompagnati da selezionati vini. Ogni piatto è una delizia per il palato, preparato con ingredienti a chilometro zero e una cura artigianale.

Il team di cucina, guidato personalmente da Sepp, è straordinario nel creare prelibatezze che vi faranno leccare i baffi. Ogni giorno, il pane fresco fatto in casa, le marmellate e la pasta all’uovo rigorosamente fatta da loro con ingredienti locali, raccontano una storia di tradizione e passione che risuona ancora ai nostri tempi.

Hotel Alte Mühle

Dal 2019, l’Hotel Alte Mühle ha avviato il progetto “Taufrisch“, un’iniziativa che porta sulla tavola degli ospiti verdure e insalate coltivate direttamente nel loro campo. L’uso di varietà antiche e rare, insieme agli ortaggi coltivati in modo 100% naturale, rende ogni piatto un’esperienza gustativa unica e autentica.

La possibilità di raccogliere insieme le erbe fresche per il menu serale aggiunge un tocco di magia a questa esperienza enogastronomica. Beatrice, con le sue marmellate fatte in casa, e Sepp, con il profumo del pane appena sfornato dalle macine del “vecchio mulino” dell’hotel, creano un’atmosfera di calore e genuinità.

Menu per tutti i vostri desideri

Il menu a sei portate a lume di candela, preparato con passione da Sepp, Fritz e Benno, offre un mix irresistibile di piatti tradizionali della cucina locale e prelibatezze mediterranee. Il buffet di insalate e verdure fresche, i piatti senza lattosio e senza glutine, le opzioni vegetariane e le specialità tematiche come la cena di gala della domenica o il buffet di antipasti mediterranei del venerdì, soddisferanno ogni gusto e desiderio trascinandovi in un’esperienza enogastronomica unica.

Inoltre, non mancheranno delizie dolci per gli amanti dei dessert e la disponibilità di mele dell’Alto Adige a disposizione tutto il giorno.

Il soggiorno all’Hotel Alte Mühle nella Valle Aurina è un’esperienza enogastronomica imperdibile
che vi sorprenderà anche grazie all’attenzione amorevole del personale e dei titolari lasciando
un ricordo indelebile nel cuore di ogni ospite. Venite a scoprire il fascino di questo luogo incantato. Buon viaggio e buon appetito!

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Vacanze di lusso in Australia: le novità di quest’anno

L’Australia si presenta sempre più come la destinazione ideale per i viaggi luxury del 2023: infatti, durante questi mesi, ha visto l’apertura di innumerevoli strutture di alto e di altissimo livello, inaugurate in varie zone del Paese, e molte altre seguiranno ancora entro l’anno.

Ecco di quali si tratta.

Capella Sidney, il lusso della città simbolo

Le novità del lusso 2023 in Australia hanno avuto inizio a Marzo, con l’apertura a Sidney, la città simbolo australiana, dell’atteso Capella Sidney, nell’antico edificio del Dipartimento dell’Istruzione in Bridge Street, rimasto silenzioso per anni.

Vanta 192 camere e suite distribuite su otto livelli, sofisticati arredi, oggetti d’arte, ristoranti esclusivi, sei spazi per riunioni ed eventi adatti a gruppi da 10 a 80 ospiti e strutture termali di livello mondiale.

Jabiru Retreat, il campo tendato luxury

A maggio, invece, è stata la volta del Jaburu Retreat, a The Top End, North Territory, un lussuoso campo tendato con piscine e bungalow in stile safari.

In particolare, i bungalow dispongono di bagno privato, area salotto all’aperto, letti matrimoniali king-size e sono collegati con una passerella rialzata che conduce alla piscina riservata agli ospiti.

Ma non solo: il favoloso retreat propone safari ope-top, safari giornalieri nella natura, esperienze in airboat nonché tour guidati tra cui spicca quello nel cuore del Parco Nazionale di Kakadu, terra degli aborigeni da oltre 65.000 anni.

The Brooklet, il benessere esclusivo

A Byron Bay nel New South Wales, a giugno è stato inaugurato The Brooklet, magnifica struttura ricettiva con sei ville di lusso, eleganti ambienti per il benessere e “The Bar”, in grado di offrire un’esperienza culinaria raffinata e intima nella suggestiva cornice di un cantina ampia con caminetto a legna.

Si tratta del perfetto mix tra vita di campagna e costiera con eleganti spazi in una cornice mozzafiato, laddove il lusso incontra la natura, una “casa lontano da casa”.

Soggiornare in un ex carcere riconvertito

Ancora, dal mese di luglio, gli ospiti possono provare l’ebbrezza di soggiornare in un ex carcere riconvertito in hotel di lusso: ecco The Interlude, il primo retreat urbano collocato in quella che fu la prigione di Pentridge, nell’area di Melbourne/Narrm.

Le 19 suite sono state ricavate sfondando le spesse pareti di pietra blu per unire quattro o cinque celle: ciascuna ha soffitti a volta, muri in pietra e tutte le finiture e gli accessori contemporanei che ci si aspetta di trovare in un hotel moderno.

The Sun Ranch, nostalgia della California

Sempre nell’area di Byron Bay nel New South Wales, fa bella mostra di sé The Sun Ranch, che fonde insieme le influenze spagnole e la nostalgia della California degli anni Settanta.

È progettato su misura per ispirare e stupire appassionati di musica e di cucina, creativi, amanti del benessere e chiunque desideri trascorrere momenti unici in un fascino rilassato e all’avanguardia che rende omaggio alle iconiche case ranch californiane.

Il ritorno del Southern Ocean Lodge e una chicca

Tre anni dopo i devastanti incendi che hanno sconvolto Kangaroo Island nel South Australia, torna il Southern Ocean Lodge di Baillie Lodges.

Ecco, di nuovo, 25 suite extra lusso lungo la costa e una novità: la suite ultra-premium Ocean Pavilion di 640 metri quadri, con piscina privata e quattro camere da letto.

Infine, per novembre, è attesa Pelorus Private Island, parte della Northern Escape Collection: si tratta di un’isola privata per otto ospiti raggiungibile con un viaggio in superyatch privato da Townsville oppure con un volo in elicottero di mezz’ora.

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Sidroturismo: alla scoperta dell’anima della Spagna verde

C’è qualcosa di magico nell’aria quando si parla di Spagna, una terra che incanta con il suo calore e la sua vitalità. Ma mentre le città più conosciute come Madrid e Barcellona attirano l’attenzione della maggior parte dei turisti, nella parte settentrionale c’è una località meno nota che aspetta solo di essere scoperta: la regione delle Asturie.

Circondata da montagne maestose e immersa nella rigogliosa bellezza delle vallate, è senza dubbio un luogo in cui la natura regna sovrana. Conosciuta come la “Spagna verde“, si distingue per i suoi paesaggi lussureggianti e i pittoreschi villaggi. Una regione incantevole con una ricca cultura tutta da scoprire.

Inoltre, questa terra è il cuore pulsante della produzione di sidro, una deliziosa bevanda ottenuta dalle mele che affonda le sue radici nel folklore locale. Negli ultimi anni, è diventata una meta sempre più popolare. Visitatori provenienti da tutto il mondo si recano qui per immergersi nell’atmosfera caratteristica dei frutteti di mele, scoprire l’antico processo di produzione del sidro e deliziarsi con il prodotto finale nelle accoglienti sidrerie locali.

Il sidroturismo: un’avventura nella tradizione del sidro asturiano

Case di sidro nelle Asturie

Fonte: iStock

Case di sidro di Aviles nella città vecchia, Asturie, Spagna

Le Asturie, conosciute anche come la “Comarca de la Sidra“, racchiudono una storia e una cultura legate strettamente a questa bevanda. Il sidro asturiano gode di grande rispetto non solo all’interno di questa regione, ma in tutta la Spagna e anche oltre i suoi confini. La produzione ha un impatto rilevante sull’economia locale, contribuendo all’occupazione e al turismo regionale, un vero e proprio tesoro che caratterizza il territorio.

Il sidroturismo è una forma emergente di turismo enogastronomico che si concentra sulla produzione e l’assaggio della bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione del succo di mela. Molte sidrerie offrono anche degustazioni guidate, durante le quali è possibile assaggiare diversi tipi di sidro e imparare a riconoscerne le diverse caratteristiche.

Una tradizione millenaria che ha radici profonde risalenti al X secolo, ha resistito alla prova del tempo e tutt’oggi fa parte della vita quotidiana degli abitanti locali. Una caratteristica distintiva è il modo in cui la bevanda viene servita. In un rituale chiamato “escanciado“, il sidro viene versato da una bottiglia tenuta ad alta distanza nel bicchiere, un gesto che serve a ossigenare e a liberare i suoi aromi e sapori unici. Questa pratica richiede abilità e precisione ed è spesso eseguita con grande spettacolarità, aggiungendo un elemento scenografico alla degustazione.

L’arte di versare il sidro non è solo un rituale, ma un autentico simbolo della cultura asturiana. Un’occasione imperdibile per ammirare questa tradizione è il Festival de la Sidra Natural a Nava, uno degli eventi più significativi del territorio.

Dichiarato di interesse Turistico Regionale, celebra la bevanda più iconica della regione con un programma ricco di attività coinvolgenti. Uno degli eventi più attesi è il concorso di escanciado, in cui tutti i partecipanti versano simultaneamente il sidro dall’alto, creando uno spettacolo impressionante.

I luoghi imperdibili per gustare il miglior sidro in Spagna

Il sidro è un prodotto davvero sorprendente, amato anche per le sue diverse sfaccettature. Durante il periodo natalizio, rappresenta una deliziosa alternativa allo spumante, regalando un gusto fruttato e rinfrescante che si sposa perfettamente con i sapori ricchi e speziati dei piatti tipici delle feste. Ma c’è di più: per gli appassionati, il sidro è una vera e propria prelibatezza, un prodotto artigianale che racchiude in sé secoli di tradizione e l’arte della fermentazione.

Nel nord della Spagna ci sono tantissimi posti dove si può gustare questa bevanda, offrendo un’ampia varietà di esperienze, tutte da provare. Tra questi si trova Astigarraga, considerata la “capitale del sidro” della regione. Qui, numerose sidrerie (o sagardotegi, come si chiamano in basco) ne producono con passione milioni di litri ogni anno.

La Cantabria, situata nella zona nord della Spagna, è un’altra località che sta guadagnando riconoscimento per la sua produzione di sidro. Infine, negli ultimi anni, l’industria del sidro ha visto una crescita significativa anche in Galizia. Questo è dovuto a vari fattori, tra cui un crescente interesse per le bevande artigianali, la qualità delle mele galiziane e la lunga tradizione di produzione di sidro nella regione.

Escanciador di sidro, Spagna

Fonte: iStock

Escanciador: versatore di sidro per le strade di Oviedo, Asuturias, Spagna
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I viaggi senza vestiti sono una tendenza: aumentano le proposte

Partire senza doversi preoccupare di cosa mettere in valigia, rischiando di portarsi dietro bagagli stracarichi di vestiti e di dover pagare anche salati supplementi extra. L’alternativa? Volare solo con lo stretto necessario, noleggiare gli abiti di cui avete bisogno e riceverli nella struttura in cui avete scelto di alloggiare all’arrivo, oppure raggiungere località sciistiche lasciando l’attrezzatura a casa e prenotandola presso il resort. I viaggi diventano sempre più leggeri, grazie a diverse iniziative che strizzano l’occhio a un turismo più sostenibile.

Viaggiare senza vestiti: il progetto di Japan Airlines

Japan Airlines ha avviato una sperimentazione di un anno di un servizio che consente a chi vola in Giappone di noleggiare un set di abiti – che coprono diversi stili sartoriali e stagioni – e di riceverlo una volta arrivati in hotel. Al termine del soggiorno, i capi d’abbigliamento vengono restituiti per essere lavati, stirati e reinseriti nel sistema.

L’obiettivo del progetto è quello di fornire un’esperienza di viaggio con un bagaglio minimo offrendo il noleggio di abbigliamento a destinazione, creando così un valore ambientale. Il servizio, chiamato ‘Any Wear, Anywhere’, e iniziato questa estate è attivo fino al 31 agosto 2024 e, secondo la compagnia aerea di bandiera del Giappone, potrebbe tagliare le emissioni di carbonio riducendo il peso trasportato dai suoi aerei. Stando, infatti, alle stime della Sumitomo, la società giapponese che si occupa delle prenotazioni, delle consegne e del lavaggio degli abiti, circa 10 kg di bagaglio in meno equivalgono a circa 7,5 kg di emissioni in meno, l’equivalente di un asciugacapelli acceso 10 minuti al giorno per 78 giorni. L’iniziativa intende assecondare il desiderio dei viaggiatori di orientarsi verso scelte sempre più sostenibili, riguardo le destinazioni, gli alloggi, i mezzi di trasporto e così via.

Chi deciderà di usufruire del servizio potrà scegliere il suo stile a seconda del motivo del viaggio, da comunicare al momento dell’acquisto del biglietto. Si può infatti scegliere tra diversi outfit, suddivisi in smart, smart casual e misto, che si possono prenotare sul sito web della compagnia fino a un mese prima del viaggio. Naturalmente, si potranno selezionare anche le taglie. Un set costa tra i 25 e i 44 euro, il prezzo dipende anche dal numero dei capi prenotati, e si possono noleggiare otto cambi d’abito per un massimo di due settimane. Alla fine del proprio soggiorno non si dovrà fare altro che riporre gli indumenti nell’apposita custodia e depositarli alla reception dell’hotel. Tutti i set, specifica la compagnia, provengono da giacenze di magazzino o sono di seconda mano, proprio per evitare sprechi.

Viaggiare leggeri: le iniziative in Europa e nei safari

Sulla scia del progetto pilota della compagnia aerea giapponese che invita a lasciare a casa i vestiti, stanno spuntando altre iniziative che spingono a viaggiare leggeri. Stando a quanto riporta la BBC, anche gli sciatori stanno cercando di ridurre le loro impronte di carbonio. In particolare, una nuova idea sta emergendo nelle località sciistiche di Francia, AustriaSvizzera, dove si può lasciare l’attrezzatura a casa e noleggiarla presso il resort.

L’Ufficio del Turismo di Dubrovnik ha, invece, preso provvedimenti contro l’uso dei bagagli a rotelle, con tanto di video guida sul galateo dei visitatori, ai quali si raccomanda di non disturbare la quiete delle storiche strade acciottolate della città croata, preferendo bagagli più leggeri da portare in spalla e rinunciando alle ruote.

Anche nei safari lodge nei parchi nazionali di Kenya, Tanzania e Uganda si promuovono soluzioni di viaggio leggere. Qui sono, infatti, in vigore alcune restrizioni e da tempo si fa una sorta di battaglia ai bagagli pesanti, che ha portato gli operatori turistici a preferire borse  morbide, mentre i bagagli con le ruote o le valigie rigide spesso non riescono a superare il terminal degli aeroporti e a raggiungere la pista di decollo.

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Il nuovo fenomeno di quest’anno: acquistare un volo in aeroporto

C’è chi ama programmare le vacanze con dovizia di particolari, iniziando ad organizzare tutto con mesi di anticipo, mentre sul versante opposto ci sono i viaggiatori dell’ultimo minuto: mai come quest’anno sono davvero tantissimi coloro che hanno deciso di pensare al biglietto aereo solo in procinto della partenza, spesso addirittura il giorno stesso. Nasce così una nuova tendenza di viaggio, lo “spontaneity travel”.

La nuova ricerca sui trend di viaggio 2023

A rivelarci i nuovi trend di viaggio per il 2023 è un’indagine condotta da Skyscanner, motore di ricerca di voli da/per ogni angolo del mondo: secondo i dati raccolti, sono ormai molti gli italiani che decidono di partire all’ultimo momento, scegliendo la destinazione del loro viaggio nelle ore immediatamente precedenti il decollo. Il 15% degli intervistati ha rivelato di aver rimandato la prenotazione del biglietto fino al giorno prima della partenza, mentre addirittura il 18% ha acquistato il biglietto mentre si recava in aeroporto o presso il terminal stesso.

Torna dunque in voga il last minute, dopo un paio d’anni trascorsi a pianificare nel dettaglio ogni viaggio – forse anche a causa del Covid, che ovviamente imponeva un’organizzazione molto più accurata per chi voleva andare all’estero. Naturalmente, ci sono pro e contro: scegliere la destinazione della propria vacanza all’ultimo momento consente di risparmiare, soprattutto se si è disposti a tenere sotto controllo le offerte per qualche settimana ed eventualmente a partire subito, non appena si trova la tariffa perfetta per le proprie tasche. Tuttavia, occorre fare i conti con la disponibilità delle ferie e con l’organizzazione familiare.

Lo “spontaneity travel”

Dalla ricerca di Skyscanner emerge un nuovo trend, lo “spontaneity travel”: partire all’improvviso, spesso con destinazione sconosciuta sino alla fine, è un’emozione che sempre più viaggiatori decidono di sperimentare. Il 32% degli intervistati ha ammesso di aver già provato l’esperienza, acquistando almeno una volta un biglietto aereo verso una meta ignota. Nella maggior parte dei casi, la prenotazione è avvenuta tra i due e i sette giorni prima della partenza. E il 35% ha invece ricevuto in regalo un viaggio a sorpresa, anche questa un’idea davvero originale.

Non tutti hanno ancora avuto il coraggio di lanciarsi in quest’avventura, ma il pensiero c’è: per il 28% dei partecipanti all’indagine, l’idea di rinunciare all’organizzazione del viaggio e agire d’istinto è molto allettante. Forse anche per via delle numerose testimonianze positive di tantissimi turisti che hanno compiuto un salto nel buio e ne sono rimasti entusiasti. Naturalmente, abbiamo già visto alcuni dei lati negativi di questo nuovo trend: per il 29% degli intervistati, la mancanza di ferie – o la difficoltà nel prenderle all’ultimo momento – è un ostacolo alla partenza improvvisa.

Per chi volesse finalmente provare questa esperienza, non resta che seguire qualche semplice consiglio. Innanzitutto, occorre essere aperti a molteplici destinazioni: iniziando a cercare i prezzi dei biglietti aerei per tutto il mondo, è molto più facile trovare qualcosa che rientri anche in un budget piuttosto risicato. Ed è molto importante scegliere bene la compagnia con cui viaggiare, visto che il viaggio al buio è già di per sé un evento adrenalinico: il 49% dei partecipanti sceglierebbe il proprio partner, il 20% partirebbe con la famiglia e il 19% con gli amici.