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L’Italia è una meta di lusso esclusiva: l’indagine

Arriva una bella notizia per il nostro Paese, o almeno per quanto riguarda il comparto turistico: secondo un’indagine di Enit condotta da Unioncamere con il supporto tecnico di Isnart, l’Italia è meta di lusso esclusiva e anche un Paese particolarmente amato dai viaggiatori di tutto il mondo. Stando allo studio appena citato, oltre il 20% dei turisti stranieri ha scelto le nostre città, coste, borghi, parchi naturali e così via espressamente attratti dallo stile di vita italiano, associando al nostro Paese una “allure” di esclusività.

Lo studio nel dettaglio

L’indagine diretta alle strutture ricettive italiane, e realizzata a metà settembre 2023, conferma le previsioni di fine luglio, ovvero una crescita delle vendite rispetto al 2019. Gli operatori del settore, infatti, hanno segnalato che a fine estate il tasso di occupazione medio delle camere è stato di circa 1 stanza in più ogni 10 rispetto all’anno prima della pandemia: del 75,3% a luglio e dell’85% ad agosto.

I turisti in Italia questa estate hanno scelto maggiormente le strutture delle località balneari (89,4%), ma non hanno di certo sofferto le nostre magnifiche città d’arte (83,3%) e le strutture in montagna (82,7%).

Molto incoraggianti sono stati anche i primi dati di settembre perché è emerso un 60,2% di camere occupate/prenotate già a metà mese, numeri importanti dovuti anche al clima che è stato favorevole per gli ultimi bagni di sole e mare, oltre alle tradizionali visite di fine estate nelle città d’arte (62,8%).

Le vendite più consistenti nel comparto extralberghiero sono state nei mesi di luglio (75,9%) e agosto (86,7%), trainate dai campeggi (82,3% luglio, 94,1% agosto), strutture che appaiono continuare a privilegiare le forme di turismo all’aria aperta, e quindi più a contatto con la natura.

Durante il mese di settembre, invece, è andata meglio all’hôtellerie (61,9%), settore in cui sono gli alberghi di medio-alta categoria ad aver registrato il tasso di occupazione più alto del periodo (67,1% nei 4-5 stelle). A calare leggermente è stato il turismo di prossimità, una mancanza che però è stata compensata dalla crescita dei turisti stranieri rispetto all’estate 2022, in particolare dei viaggiatori provenienti da Germania, Francia, Belgio e Paesi Bassi.

Come andrà l’autunno

Dall’indagine sono emerse anche alcune previsioni che riguardano la stagione autunnale per cui, attualmente, risulta prenotato il 44,8% delle camere offerte per i soggiorni di ottobre, dato già oggi al di sopra del 2019. Per quanto riguarda novembre, si parla già di un 42,8% di stanza riservate, mentre per dicembre del 28,7%, merito anche del favorevole calendario dei ponti festivi. Si tratta di un risultato già superiore a quanto registrato nello stesso periodo dello scorso anno.

Purtroppo anche in questo autunno le tariffe sono più alte di quelle del 2022 per 4 strutture su 10. Una scelta che, insieme ai risultati ottenuti in fatto di vendita già da inizio anno, porta il 45% delle imprese a prevedere di riuscire a conseguire un utile di bilancio a fine anno (dato più del doppio del settembre 2022).

“Le tendenze che emergono dallo studio sono un’ulteriore conferma che l’Italia sta intercettando la ripresa del turismo, con un aumento della domanda da parte dei turisti stranieri, i quali vedono nell’Italia – e a ragione – la destinazione ideale per vivere esperienze esclusive all’insegna dello stile di vita italiano che, al pari del ‘Made in Italy’, rappresenta un vero marchio di eccellenza e qualità. Parliamo perlopiù di turisti con redditi di fascia medio-alta e un’importante propensione alla spesa, il che dà vita a quel turismo di alta gamma, che è essenziale per il benessere economico dell’Italia – e lo conferma la proiezione di bilanci in utile per un’azienda turistica su due – in quanto è un segmento che genera entrate significative, crea posti di lavoro, aumenta la visibilità e l’immagine del brand nazionale, stimola altri settori dell’economia e contribuisce, in sintesi, a essere un traino per il turismo tutto, compreso quello a basso costo” ha commentato il ministro del Turismo Daniela Santanchè.

Come ha influito il caro prezzi

Dall’indagine diretta ai turisti in vacanza in Italia, svolta da ISNART per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo di Unioncamere e delle Camere di commercio nel corso dell’estate 2023, emerge come il caro prezzi abbia influenzato la quantità di soldi spesi dai turisti durante questa estate.

La spesa media giornaliera del visitatore nell’estate 2023 è stata di 71 euro al giorno per l’alloggio, con un aumento di 15 euro per ogni giorno di vacanza rispetto all’estate 2022 (+27%). Un costo che ha portato molti turisti a cercare di risparmiare su altre cose, per esempio i pasti consumati fuori casa, i divertimenti, lo shopping e la cultura.

In sostanza, la spesa media per beni e servizi acquistati sul luogo di vacanza – risultato di 60 euro al giorno a persona – è apparsa ridotta sia rispetto alla scorsa estate (-13%) che a quella del 2019 (-5%). La questione cambia completamente quando si va a considerare la fascia più alto spendente: questa riguarda prevalentemente il turista straniero per il quale la spesa media per l’alloggio è stata di 184 euro al giorno a persona (110 euro in più del turista medio straniero in Italia) e per gli acquisti di beni e servizi sul territorio di 209 euro (ovvero quasi il triplo della spesa media).

In particolare, il 68% dei turisti stranieri ha speso in vacanza comprare moda e abbigliamento (contro la media Italia del 30%) e in acquisti dell’artigianato tipico (25% contro una media Italia del 19%). “Il turismo del lusso inizia a configurarsi come un segmento di mercato in espansione anche per il nostro Paese. La ricerca di “esperienze esclusive” che vedono intrecciarsi il viaggio di lusso, l’alta qualità del “Made in Italy” nelle sue diverse declinazioni ed una forte sensibilità per la sostenibilità dell’offerta, attira crescenti flussi di clientela alto spendente, in particolare internazionale”, ha sottolineato Loretta Credaro, Presidente di Isnart.

L’ultimo dato riguarda la valutazione complessiva della vacanza in Italia e, anche quest’anno, si è confermato un forte gradimento espresso dai viaggiatori che hanno scelto il nostro Paese come loro destinazione per le ferie: gli italiani hanno dato un voto medio di 8,2, gli stranieri di 8,4.

Ciò che lascia tutti ampiamente soddisfatti è soprattutto la ristorazione, ma particolari apprezzamenti sono stati fatti anche per i prodotti dell’enogastronomia locale ed il nostro risultare accoglienti. Giudizi positivi che i turisti tendono sempre di più a condividere sul web con recensioni, abitudine che riguardava il 39% degli intervistati nell’estate 2022 e che è salita al 47% quest’anno. I social più utilizzati sono Instagram (39,7% dei turisti che postano recensioni), Facebook (35,7%) e TripAdvisor (28,8%), seguiti da Google, Booking e Twitter.

Possiamo quindi concludere che il web e i social media sono attualmente il primo e il più importante veicolo di comunicazione delle eccellenze del Paese, influenzando il 48% dei turisti nella loro scelta della destinazione.

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Viaggi gastronomici a bordo dei treni regionali

Nasce un nuovo modo di viaggiare, per scoprire non solo i paesaggi e le bellezze architettoniche del nostro Paese, ma anche i suoi sapori incredibili: sta per partire “In Regionale con Gusto – Scoperte enogastronomiche a portata di treno”, una serie di itinerari che, da nord a sud, ci raccontano storie emozionanti e ci permettono di degustare tante prelibatezze tipiche. Ad accompagnare questi viaggi, anche una serie di podcast e numerosi video di ricette. Scopriamo qualcosa in più su questa splendida iniziativa.

I nuovi viaggi del gusto

Viaggiare in treno è sempre una bellissima esperienza: non si tratta solamente di un modo per arrivare alla nostra meta, bensì di una vera e propria avventura che inizia nel momento stesso in cui saliamo a bordo. Forse è proprio per questo che sempre più italiani lo scelgono per le loro vacanze – e non solo. Il treno è un mezzo di trasporto comodo, economico e decisamente molto più rispettoso dell’ambiente al confronto di tanti altri (aereo incluso). Non sorprende dunque che sia proprio lui il protagonista dei nuovi itinerari del gusto, nati da una collaborazione speciale.

Trenitalia e Gambero Rosso hanno dato vita a “In Regionale con Gusto – Scoperte enogastronomiche a portata di treno”, un’iniziativa volta a valorizzare il ricco patrimonio di sapori che caratterizza la nostra splendida Italia. Stiamo parlando di una serie di viaggi organizzati a bordo dei treni regionali che collegano grandi e piccole città del nostro Paese. Viaggi che, tuttavia, ora non hanno più l’unico scopo di portare passeggeri da un posto all’altro, ma anche di far scoprire loro le tante prelibatezze locali. È la nuova frontiera del turismo enogastronomico, e le sorprese non sono finite qui.

Gambero Rosso non ha solamente studiato tutti gli itinerari, in modo da coniugare paesaggi bellissimi e ricette tipiche, ma ha anche registrato dei contenuti interessanti per i viaggiatori. In particolare, sono disponibili 19 episodi della serie podcast, ciascuno dedicato ad una regione italiana, con tante informazioni utili e consigli per i turisti. E poi, sul web sono presenti 9 video con tante ricette regionali eseguite da chef famosissimi, i quali mostrano la preparazione dei loro piatti raccontando un po’ di storia.

Gli itinerari in treno regionale

Ma quali sono gli itinerari dei nuovi treni del gusto? Sono ben 37 tratte distribuite in tutta Italia, ciascuna delle quali pronta a raccontarci un percorso enogastronomico particolare. Il viaggio, seppur breve, permette di ammirare panorami meravigliosi dal finestrino, e poi di assaporare le tradizioni culinarie locali. Durante il tragitto, c’è la possibilità di scoprire qualcosa in più sulla storia locale, sui suoi personaggi più importanti e sulle attività da praticare una volta giunti a destinazione. E naturalmente Gambero Rosso offre tante indicazioni sui ristoranti da provare, per vivere a fondo questa esperienza.

I primi itinerari sono quelli che riguardano la Puglia, con due tratte splendide (Bari-Lecce e Bari-Taranto). È proprio quest’ultimo ad essere stato preso come esempio per illustrare le modalità dei viaggi del gusto: i passeggeri scopriranno l’ampia offerta culinaria locale, dalle cozze alla tarantina alle gustosissime tielle, ma nel contempo avranno l’occasione di conoscere anche il patrimonio artistico e architettonico delle città visitate, esplorando zone come il centro storico di Bari Vecchia o le bellezze di Gioia del Colle – sempre senza dimenticare di degustare qualche prelibatezza tipica.

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Koh Phangan, un luogo molto simile al paradiso

Quando l’autunno è inoltrato e i mesi freddi sono sempre più vicini, in molti cominciano a ripensare all’estate, al caldo, ai bagni al mare e alle giornate passate interamente in infradito. Dal momento che durante questa fase dell’anno nella maggior parte dei Paesi europei tutto ciò è pressoché impossibile, la mente inizia a viaggiare verso mete con climi di tipo tropicale e dove la bella stagione è assicurata.

Luoghi eccezionali e che ci rimettono al mondo, ma soprattutto che per i loro colori e le atmosfere sono simili al paradiso. Uno di questi è Koh Phangan, un’isola della Thailandia dalla bellezza immensa e tutta da scoprire.

Cosa aspettarsi

Probabilmente il nome Koh Phangan risulterà familiare a molti di voi: diverse immagini dell’isola vengono utilizzate per scopi promozionali da tour operator e agenzie di viaggi. In più, qui una volta al mese decine di migliaia di occidentali arrivano da tutto il mondo per bere e ballare sulla spiaggia fino al mattino, perché Koh Phangan è la patria dei famosissimi Full Moon Party, feste che avvengono durante il plenilunio e che richiamano partecipanti e famosi DJ internazionali.

Ma la verità è che Koh Phangan possiede anche un volto decisamente più intimo e autentico. Probabilmente il mare – seppur eccezionale – non è all’altezza di quello di Phi Phi o di Krabi, ma ciò non toglie che qui ci siano più spiagge che in qualsiasi altra destinazione balneare in Thailandia, e che la natura sia assolutamente sorprendente.

Koh Phangan: informazioni utili

Fonte: iStock

Un angolo di Koh Phangan

Informazioni utili

Koh Phangan è situata a più o meno a 50 chilometri di distanza dalla terraferma. Per la precisione, si trova a 15 da Koh Samui e 35 a sud da Koh Tao. Non c’è un aeroporto e quindi occorre necessariamente arrivarci in traghetto. L’estate è perenne, ma il miglior periodo in cui andare è quello che va da febbraio a settembre, soprattutto per le condizioni del mare. Tra gennaio e marzo, invece, è il momento più adatto per chi vuole evitare a tutti i costi la pioggia.

Quest’isola speciale non è solo un paradiso per via del suo mare e della natura raggiante, ma anche perché ci sono poche strade che spesso rendono il traffico completamente inesistente.

La natura dell’isola

L’isola di Koh Phangan è sicuramente mare e spiagge incredibili, e anche un lembo di terra pregno di foreste incontaminate e montagne. I viaggiatori possono effettuare escursioni, visitare cascate e fare trekking.

Le cascate dell’isola in totale sono sei e sono una più emozionante dell’altra. Tra le più affascinanti ci sono, senza ombra di dubbio, le cascate di Phaeng che sono completamente immerse nella giungla e che regalano un punto panoramico altamente suggestivo.

Molto interessanti sono anche le cascate di Than Sadet che sgorgano tra grossi blocchi di granito che ne delineano il percorso. Magnifici flussi d’acqua che danno anche il nome a un Parco Nazionale, istituito alla fine del 1983, che protegge un’area complessiva di 66 chilometri quadrati.

Le cascate di Koh Phangan

Fonte: iStock

Una delle cascate di Koh Phangan

Il lato spirituale dell’isola

È strano pensare che nell’isola dove si celebrano i Full Moon Party ci possa essere persino qualcosa di spirituale. E invece è così: Koh Phangan è piena di luoghi dediti alla meditazione e allo yoga, e in cui esistono anche diverse scuole per frequentate corsi tenuti da insegnanti altamente qualificati.

Inoltre, immersi in un paesaggio che mette in totale connessione con la natura, ci sono anche dei bellissimi templi buddhisti da scoprire.

Uno di questi è il Wat Pho, nella zona sud-ovest di Koh Phangan, dove potersi rilassare facendo una tradizionale sauna alle erbe, servizio offerto dai monaci che custodiscono il tempio. Un’attività da non sottovalutare perché, secondo le persone del posto, offre vantaggi eccezionali per la nostra pelle e per ridurre il livello di colesterolo nel sangue.

In sostanza, quindi, a Koh Phangan si può persino andare alle terme e sottoporsi a un tipico massaggio thailandese, utile a rilassare il corpo e la mente.

L’altro tempio che vi consigliamo di visitare è il Wat Phu Khao Noi, il più antico dell’isola. Pregno di statue del Buddha e peculiari decorazioni, è aperto alle visite esclusivamente nel pomeriggio perché di mattina è occupato dai monaci buddisti che svolgono attività religiose.

Le spiagge da non perdere

Non diciamo bugie: se si organizza un viaggio in Thailandia è soprattutto per scoprire le sue spiagge meravigliose, quelle che per la loro bellezza finirebbero direttamente sulle facciate delle cartoline.

Eccezionale, per esempio, è Haad Salad Beach che si fa amare per la sua sabbia bianca e le sue acque cristalline. Lunga circa 600 metri, oltre alla sabbia candida presenta anche del corallo morto che dimostra che è parte di un sistema ecologico che supporta una vicina barriera corallina.

Decisamente grandiosa è Bottle Beach, una delle più belle dell’isola ma anche una delle più scenografiche di tutta la Thailandia. Ci si può arrivare sia via terra che via mare ed accoglie con un’aria tropicale rilassata, fatta di sabbia bianca e fine e soprattutto con poche persone ad affollarla.

L’immagine da cartolina è impreziosita dalla presenza di palme sullo sfondo, dalle scogliere che chiudono la baia sui lati e dalla totale assenza di costruzione in vista.

Voliamo ora a Thong Nai Pan Bay, la più grande delle baie di Koh Phangan, che essendo ben protetta dalle onde offre molto spesso un mare meraviglioso e particolarmente calmo. In questa baia il visitatore potrà rilassarsi in due spiagge: Thong Nai Pan Noi e Thong Nai Pan Yai, entrambe con sabbia bianca e fine.

Chi è in cerca del lato “trasgressivo” dell’isola deve dirigersi verso Haad Rin Nok, il luogo in cui durante le notti di luna piena vengono organizzati i Full Moon Party, una vera e propria discoteca a cielo aperto. Di giorno, tuttavia, anche Haad Rin Nok è uno spot paradisiaco in cui fare un indimenticabile bagno.

Infine, vi consigliamo di fare un salto alla piccola – è lunga circa 70 metri – Thaan Sadet Beach che, nonostante le sue minute dimensioni, fa diventare i sogni realtà. Questa spiaggia, infatti, è splendida, particolarmente selvaggia e piuttosto isolata: la giungla è proprio alle spalle del mare, e la baia è incastonata tra grandi e incredibili rocce.

Le spiagge di Koh Phangan

Fonte: iStock

Una delle spiagge di Koh Phangan
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La luce diventa arte: Berlino si accende di magia

C’è qualcosa di magico che sta succedendo adesso in una delle città più affascinanti d’Europa. Proprio ora che, con il suo ultimo grande show prima del lungo letargo, Madre Natura sta invitando i viaggiatori di tutto il mondo a organizzare grandi e nuovi viaggi per toccare con mano l’immensa bellezza di questa stagione.

Mentre le foglie si tingono di rosso, di giallo e arancione e i viali alberati incorniciano esperienze affascinanti e suggestive, la capitale della Germania si è trasformata nel palcoscenico di uno spettacolo emozionante e scintillante, un evento che ha reso la città una gigantesca installazione interattiva en plein air che invita a perdersi e a immergersi in un universo fiabesco e futuristico.

Sì perché dal 6 al 15 ottobre, la città tedesca ospita il Festival of Lights, una manifestazione in cui la luce diventa arte. Così Berlino si accende di magia, illuminando il cuore e lo sguardo di cittadini e viaggiatori. Non vi resta che raggiungere la capitale e mettervi comodi: lo show è già iniziato.

Berlino si illumina e si accende di magia

C’è sempre un buon motivo per raggiungere Berlino, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. La capitale della Germania, infatti, ospita un patrimonio storico, culturale e artistico che merita di essere scoperto a partire dall’emozionante Memoriale dell’Olocausto passando per i resti del Muro di Berlino che raccontano il difficile passato della città.

Ai luoghi simbolo della capitale, poi, si aggiunge una fervente scena artistica che da anni attira i viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo incorniciata da un’urbanistica estremamente suggestiva fatta di moderne architetture ed edifici storici.

Per questo, e per tantissimi altri motivi, organizzare un viaggio a Berlino è sempre un’ottima idea. Ma raggiungere la capitale tedesca adesso permetterà a chiunque arrivi qui di ammirare uno spettacolo unico e mozzafiato. A ottobre, infatti, la città ospita il Festival of Lights che, come il nome stesso suggerisce, è una manifestazione che celebra la luce, che la trasforma in arte, e che accende di magia le strade, i quartieri e le piazze dei luoghi iconici cittadini.

Festival delle luci, Berlino. Le date

Fonte: iStock/Peter Jesche

Festival delle Luci, Berlino. Le date

Festival of Lights: date e appuntamenti imperdibili

Se avete in mente di organizzare un viaggio in autunno, o se stavate pensando già da un po’ di raggiungere la Germania, allora una sosta a Berlino è quasi obbligatoria. A partire dal 6 ottobre, e fino al 15 del mese, la capitale tedesca ospita il Festival of Light, uno degli appuntamenti più suggestivi dell’anno che, per visioni e atmosfere, è secondo solo al Natale.

Durante questi giorni le facciate degli edifici della città si trasformano in tele inedite sulle quali vengono proiettate spettacolari immagini che luccicano quando il sole tramonta. A essere coinvolti sono stati oltre 50 musei e luoghi simbolo della capitale, tra i quali la porta di Brandenburgo, la Cattedrale e la Torre della TV.

Vi basterà passeggiare per le strade della città per essere catturati da illuminazioni, proiezioni e giochi di luce che coinvolgono ogni angolo della capitale. Durante il festival, inoltre, verranno organizzati diversi eventi culturali a tema luce. Se volete ammirare la magia che avvolge tutta la città, vi consigliamo di salire a bordo del Light-Liner, un autobus che durante i giorni della manifestazione permetterà di visitare le scintillanti attrazioni attraverso un tour speciale.

È iniziato il Festival delle Luci a Berlino

Fonte: iStock/hanohiki

È iniziato il Festival delle Luci a Berlino
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Torna il Treno Natura, per un viaggio da sogno in Toscana

Viaggiare in treno alla scoperta di angoli speciali del nostro Paese, soprattutto in autunno, è un’esperienza sostenibile e particolarmente appagante. E c’è una regione – che a dirla tutta è splendida in qualsiasi momento dell’anno – che in questa stagione è più bella che mai, soprattutto se scoperta a bordo di vagoni a vapore. Parliamo della Toscana, che in questi giorni vede ricormparire sui suoi binari il bellissimo Treno Natura.

Il Treno Natura in Toscana

Il Treno Natura in Toscana permette di andare alla scoperta di alcuni dei territori più affascinanti e suggestivi di tutto il nostro Paese: la Val D’Orcia, i vigneti del Brunello di Montalcino e le Crete Senesi. Il tutto a bordo di carrozze a vapore risalenti agli anni Trenta e Cinquanta.

Con un’estensione di 51,2 km che collegano le province di Siena (Asciano) e Grosseto (Monte Antico), quest’antica ferrovia è il modo più opportuno per trascorrere una giornata nel cuore più autentico della Toscana, andando a passo lento verso alcuni dei borghi più belli della regione e per partecipare a eventi speciali, come sagre e feste di paese, per poi fare escursioni all’insegna della storia, delle tradizioni gastronomiche e della natura autunnale.

E gli appuntamenti di questo ottobre e novembre sono, oltre che gustossissimi, davvero imperdibili.

Gli appuntamenti da non perdere

Il primo spettacolare appuntamento a cui partecipare a bordo del Treno Natura è domenica 8 ottobre e si tratta di Sapori e profumi dei boschi amiatini. Con partenza da Siena, l’antico treno si dirige alla volta di Vivo d’Orcia, dove va in scena la Sagra del Fungo Porcino. I più avventurosi potranno partecipare anche al percorso trekking di sei chilometri per andare alla scoperta della sorgente del fiume Vivo, oppure si potrà prendere parte a una più semplice passeggiata guidata nel bosco.

Domenica 15 ottobre l’appuntamento da non perdere è la Festa d’Autunno a Abbadia San Salvatore. Si tratta di una giornata gustosissima perché è dedicata ai prodotti agroalimentari di questa stagione, a partire da un prodotto del bosco davvero eccezionale: le castagne.

I visitatori potranno ovviamente approfittare di questa occasione per dirigersi presso la suggestiva Abbazia di San Salvatore, la galleria sotterranea del Museo della Miniera e molto altro ancora.

Un altro gustoso appuntamento si terrà domenica 22 ottobre, giorno in cui il Treno Natura partirà da Siena con destinazione borgo di Trequanda: qui avrà luogo la Festa dell’Olio Novo, l’occasione perfetta per visitare gli stand degli espositori e imparare a degustare l’oro verde. Non mancheranno canti e balli folcloristici e un concerto di violino e pianoforte presso la Chiesa dei SS. Pietro e Andrea.

Quella stessa domenica sarà possibile anche salire a bordo dell’antico convoglio per andare alla Sagra del Tordo a Montalcino, la culla del buonissimo vino Brunello, in cui si potrà assistere alla sfilata in costume storico e partecipare alla visita guidata del borgo.

Infine gli appuntamenti di novembre: domenica 12 e domenica 19, tutti a bordo del Treno Natura per andare alla Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi a San Giovanni d’Asso. Da queste parti si avrà l’opportunità di visitare il castello dove si svolgerà la manifestazione, passeggiare per le vie del borgo e del parco sculture Bosco della Ragnaia, e gustare tutti i prodotti tipici della zona.

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In queste valli italiane puoi passeggiare nel foliage. E fare cromoterapia

La stagione dei colori mozzafiato dalle sfumature del fuoco, degli odori frizzanti e dei frutti della terra è ormai cominciata. È tempo, dunque, di organizzare nuovi e straordinari viaggi alla scoperta di tutte quelle destinazioni che in autunno indossano il loro abito più bello.

Passeggiate nel bosco, caccia alle foglie e ai tartufi, trekking delle meraviglie e visioni di incredibile bellezza: queste sono solo alcune delle esperienze che invitano i viaggiatori a girare il globo in lungo e in largo in questo periodo. Ma per perdersi e immergersi in tutta la magia dell’autunno, non c’è bisogno di volare per forza dall’altra parte del mondo. Anche il Bel Paese, infatti, ospita tutta una serie di paesaggi naturali che sorprendono a ogni passo compiuto.

Incantano, per esempio, la Valle di Fraele e la Val Viola, situate entrambe nell’Alta Valtellina. Due destinazioni che, in questo periodo, si trasformano nel palcoscenico dello spettacolo più bello di Madre Natura, l’ultimo prima del lungo letargo. Proprio qui, infatti, è possibile passeggiare nel foliage e fare cromoterapia. Pronti a questa passeggiata delle meraviglie?

Nelle valli italiane per ammirare il foliage

Trascorrere del tempo a stretto contatto con la natura è un piacere per l’anima e per il corpo. I benefici, infatti, sono tantissimi e sono confermati dalla scienza e dalle nostre stesse esperienze. Basta una semplice passeggiata per rigenerare i sensi e ricaricare le energie. Farlo in autunno, poi, permette di vivere un’esperienza sensoriale senza eguali che passa per i colori accesi, i profumi pungenti, i suoni della natura, le sensazioni tattili e gli scorci che lasciano senza fiato.

Sono tante e diverse le destinazioni del mondo che in questo periodo mostrano il loro volto più bello. Tra queste anche i luoghi di montagna dove Madre Natura ha portato in scena la grande bellezza. Tra i posti più imperdibili da raggiungere, per chi vuole fare incetta di foliage, c’è sicuramente il Parco Nazionale dello Stelvio. Situato nel cuore delle Alpi, questo ospita un dedalo di sentieri che conduce a paesaggi che lasciano senza fiato.

E poi ci sono le valli, quella di Fraele e la Val Viola, destinazioni dove il foliage diventa un’emozione imperdibile, per gli occhi e per il cuore. La prima ospita contrasti di immensa bellezza, quelli caratterizzati dal color zaffiro dei laghi e il rosso dei larici. La seconda, invece, è un gioiello silenzioso dove il caos e il disordine dei giorni non possono entrare e che in autunno, grazie ai numerosi abeti, si tinge di mille sfumature di arancione.

È proprio qui che, passeggiando tra territori incontaminati, è possibile accedere a tutti i benefici della cromoterapia dove il colore, che fa da padrone, diventa un vero e proprio trattamento di benessere.

Le passeggiate nel foliage

Fonte: Ufficio Stampa Bormio

Le passeggiate nel foliage

Foliage e cervi in amore: un’esperienza romantica e unica

Se la magia dei paesaggi ancora non dovesse bastarvi, c’è un altro motivo per raggiungere le sterminate vallate del Parco Nazionale dello Stelvio. Il foliage autunnale fa da cornice a uno degli appuntamenti più romantici della fauna selvatica del territorio.

In Val Zebrù, infatti, è cominciata la stagione dell’amore dei cervi. In questo periodo gli animali, che vivono in consistenti popolazioni, danno il via all’annuale rito di riproduzione. Per farsi notare dalle femmine, e per allontanare altri pretendenti, i cervi mettono in scena un corteggiamento fatto di forti bramiti che risuonano in tutta la valle a ogni ora del giorno e della notte dando vita a un’esperienza sensoriale affascinante e unica. Tutto intorno, poi si snodano abeti rossi, larici e pini che assumono le caratteristiche sfumature autunnale rendendo l’atmosfera mistica.

Il bramito dei cervi

Fonte: Ufficio Stampa Bormio

Il bramito dei cervi
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Il viaggio in treno d’epoca che ti conduce nel bar nella foresta

Esiste un luogo, incastonato nella natura più autentica e selvaggia, dove i sogni diventano realtà. Un posto segreto e sconosciuto che si nasconde tra gli imponenti alberi di una delle foreste più belle della terra e che si palesa in tutta la sua magnificenza davanti allo sguardo di chi osa andare oltre il visibile.

Ci troviamo in California, è qui che è possibile vivere e condividere una delle più incredibili esperienze di viaggio, un’avventura unica e uguale a nessun altro. Quella che invita gli avventurieri a salire a bordo di un treno d’epoca per raggiungere un bar nascosto in una foresta di sequoie. Allacciate le cinture: si parte!

Il treno d’epoca che attraversa la foresta

Il nostro viaggio di oggi ci conduce in una delle destinazioni più affascinanti e suggestive del mondo intero, stiamo parlando della California. Non ci troviamo né a Los Angeles né tanto meno a San Francisco, le mete più conosciute e raggiunte dai viaggiatori del mondo, ma a Mendocino, una contea situata nella California settentrionale che si snoda lungo la costa del Pacifico.

Conosciuta soprattutto per l’omonima città che ha fatto da sfondo alle vicende della fortunata serie tv La signora in giallo, Mendocino è una destinazione fuori dai radar turistici. Eppure è proprio qui che è possibile vivere un’esperienza al di fuori dall’ordinario.

Raggiungendo Fort Bragg, la piccola cittadina conosciuta per la sua glass beach, è possibile raggiungere la stazione di partenza di The Skunk, un treno storico che attraversa binari costruiti nel 1885 che si snodano lungo tutto l’estuario del Pudding Creek. Viaggiando con posto finestrino potrete godere di scenari mozzafiato: da una parte una fitta foresta caratterizzata da sequoie giganti, dall’altra i numerosi esemplari di fauna selvatica che si nascondono dentro a un pausaggio di una bellezza natura e autentica.

Il viaggio a bordo di The Skunk, neanche a dirlo, vale da solo un viaggio fino a Mendocino. In realtà, però, l’avventura non finisce qui perché correndo a ritmo slow sui binari ottocenteschi è possibile raggiungere un bar incastonato nella foresta e accessibile solo ed esclusivamente in treno.

Il treno che attraversa la foresta di sequoie

Fonte: Press Room The Skunk Train

Il treno che attraversa la foresta di sequoie in California

Il bar incastonato nella natura e accessibile solo in treno

Il suo nome è Glen Blair Bar ed è il locale segreto situato nella foresta di sequoie della California. Come abbiamo anticipato, l’unico modo per raggiungerlo è salire a bordo del treno d’epoca e vivere così un’esperienza senza eguali che passa per il viaggio e anche per la destinazione. Il bar ha aperto le sue porte nel 2022, e da quel momento migliaia di persone lo hanno raggiunto per sorseggiare un cocktail nel bel mezzo della natura.

I viaggiatori che desiderano vivere questa esperienza, possono salire al bordo del treno d’epoca in partenza dallo Skunk Train Depot a Fort Bragg, il venerdì e il sabato a partire dalle ore 18.30. Il locale, così come il treno, sono in funzione tutto l’anno, tuttavia il consiglio è quello di lanciarsi in questa avventura durante l’autunno, quando i colori della stagione infiammano l’intero paesaggio.

L’esperienza è riservata solo a chi ha già compiuto 21 anni, mentre i biglietti di di The Skunk sono acquistabili al costo di 49,95 dollari a persona (andata e ritorno). Non vi resta che salire a bordo e scegliere un posto comodo per vivere un’avventura fatata.

Il treno d'epoca che conduce nel bar nella foresta

Fonte: Press Room The Skunk Train

Il treno d’epoca che conduce nel bar nella foresta
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Perché dovresti organizzare un viaggio in Alabama in autunno

L’autunno è una stagione bellissima e caratterizzati da colori caldi: finita l’estate, questo periodo dell’anno comincia a prepararsi all’inverno ma mescolando, con le sue tantissime tonalità, l’allegria dei mesi estivi con la rigidezza del freddo. Una stagione in cui comincia a nascere un sentimento di nostalgia, ma che allo stesso tempo non molla la vitalità che più di ogni altra cosa caratterizza l’estate.

E sparsi per il nostro pianeta ci luoghi che in questo periodo riescono a dare il meglio di loro, Paesi in cui l’autunno è un’esplosione di magia e di eventi che rendono la stagione davvero unica nel suo genere. Un esempio di tutto ciò è senza ombra di dubbio l’Alabama.

Alabama in autunno

L’Alabama è una Stato che fa parte della Federazione degli Stati Uniti d’America e che si caratterizza per possedere un territorio abbastanza variegato geograficamente: ci sono impressionanti catene montuose, valli pianeggianti a perdita d’occhio, le cosiddette Black Belt con le terre nere particolarmente fertili, e poi splendide spiagge bianche che catapultano in paradiso.

In Alabama ogni chilometro regala qualcosa di diverso, pare quasi di fare mille viaggi in uno, e in più c’è un clima assai piacevole durante tutto l’anno. Insomma, è uno dei Paesi ideali da raggiungere in autunno anche per le tante possibile esperienze che offre.

Il meglio della natura autunnale

Iniziamo questo viaggio in Alabama scoprendo tutto il meglio della sua natura autunnale. E come tutti sappiamo, questa magica stagione fa rima con foliage, e per questo la prima cosa da fare è raggiungere un luogo dove questo fenomeno è un sogno a occhi aperti.

Autunno in Alabama

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I colori dell’autunno di Alabama

Parliamo del Dismals Canyon, un’eccezionale gola di arenaria nella contea di Franklin, dove svettano alberi maestosi, scorrono cascate fragorose e in un cui le foglie colorate creano paesaggi non facili da trovare altrove. Ma il punto forte di questa meraviglie della natura avviene di notte, quando le dismalites, graziose lucciole che si possono trovare qui e in pochi altri posti del mondo, illuminano l’ambiente dando vita a un’atmosfera magica.

Di giorno, in quindi, è il posto perfetto per vedere il foliage all’interno di un canyon incantato, mentre quando il sole se ne va è il momento top per partecipare ai tour notturni guidati che conducono alla scoperta di queste creature bioluminescenti.

Se questa avventura non vi basta, sappiate che a disposizioni ci sono tanti sentieri per le escursioni e che fanno scoprire i mille volti dell’Alabama. Uno di questo è il Pinhoti Trail, un sentiero di circa 540 km tra l’Alabama e la Georgia, grazie a cui inebriarsi di tutti i colori e i profumi dell’autunno.

L’Alabama conta anche 22 parchi nazionali che davvero in questo periodo sono un capolavoro naturale. Tra quelli da non perdere vi segnaliamo la Riserva Nazionale di Little River Canyon, a Fort Payne, che protegge uno dei canyon più profondi a est del Mississippi. Molto affascinante è anche il Canyon Rim Parkway dove in autunno gli alberi brillano di mille diversi colori. Infine, vi consigliamo Il Natchez Trace Parkway, uno storico sentiero forestale che conduce  a ruscelli, cascate e punti panoramici.

Sapevate che in Alabama ottobre è un mese particolarmente speciale? Sì, perché in questo periodo si raccolgono il cotone e le peanuts, la mitica nocciolina americana che fiorisce lungo tutta la costa e nella zona della cittadina di Mobile. Dirigendovi verso il sud del Paese, potrete scoprire scenografici campi bianchi pregni di batuffoli di cotone: questa è la zona della Sweet Home Alabama, ovvero il Cotton State.

Tante soddisfazioni le avranno anche gli amanti del birdwatching che durante l’autunno potranno avvistare il piovanello semipalmato, predatori come falchi pellegrini e aquile presso Dauphin Island, alla foce della Baia di Mobile, riserva ornitologica di Audubon.

Coltivazioni in Alabama

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Il cotone dell’Alabama

Gli eventi da non perdere

L’autunno, in Alabama, è ricco di eventi speciali che rendono il viaggio ancor più unico e interessante. In onore della leggendaria (e buonissima) nocciolina americana che cresce in terreni sabbiosi, durante i mesi autunnali vengono organizzate diverse celebrazioni.

Alla fine di ogni raccolto, che avviene a novembre nella città di Dothan che è considerata anche la Peanut Capitol of the World, va in scena il mese del Peanut Butter Lover’s. In più, sono anche i giorni del National Peanut Festival, il più grande degli Stati Uniti che quest’anno si terrà dal 3 al 12 novembre.

Da non perdere è anche la kermesse del il 14 ottobre che andrà in porto a Oneonta, un comune situato nella contea di Blount, che ospiterà il Cover Bridge Festival in cui fare un tour dei ponti coperti e vedere una sfilata di quilt e una competizione di cucina.

Le attività più adrenaline

Natura allo stato puro, eventi eccezionali, ma anche tante attività adreanaliniche che rendono il soggiorno in Alabama durante l’autunno davvero speciale. Tra le varie opzioni disponibili, potreste scegliere di percorrere il Circle of Colours Trail che attraversa il più grande parco dell’Alabama, Oak Mountain, che offre tantissime attività da fare all’aria aperta.

Oppure, potreste correre a visitare le Martha’s Falls presso la Riserva nazionale del Little River Canyon. Sono dei bellissimi flussi d’acqua molto ampi da raggiungere tramite un’escursione che attraversa paesaggi davvero emozionanti.

Molto interessanti sono anche i Walls of Jericho, delle zone affascinanti e famose per la loro significativa diversità biologica: ospitano diversi habitat, piante e animali unici.

La contea di Madison e Blount è invece nota anche con il soprannome di “Capitale dei ponti coperti dell’Alabama”. Misteriose location, magari dove raccontarsi storie di attrazioni infestate da fantasmi – soprattutto ad Halloween che capita proprio in autunno -, che fanno innamorare chiunque. Sono tre in totale i ponti, Horton Mill, Swann e Easley.

Il primo è stato costruito nel 1934 ed è il ponte storico coperto più alto degli Stati Uniti con i suoi circa 21 metri; l’Easley Covered Bridge è ancora più antico, costruito nel 1927, è invece il più piccolo; il 1933 è stato l’anno delle Swann Covered Bridge che con i suoi 100 metri di lunghezza detiene il titolo di ponte più esteso dello Stato.

Infine, raggiungete gli alberi del Lake Guntersville State Park dove si sviluppa un percorso di zip-line, Screaming Eagle, che è persino entrato nel Guinness dei primati per la lunghezza combinata maggiore del mondo: quasi 12 km.

Lake Guntersville State Park, Alabama

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Il Lake Guntersville State Park
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Londra diventa il Regno di Frozen: la città è di ghiaccio

Organizzare un viaggio a Londra è sempre un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. La cosmopolita capitale dell’Inghilterra e del Regno Unito, infatti, è una città che non smette mai di stupire, per il suo passato e per il presente che convivono alla perfezione tra le strade che si snodano intorno a monumenti e luoghi simbolo.

L’imponente Palazzo del Parlamento, l’iconica torre dell’orologio e l’abbazia di Westminster, dove i sovrani vengono incoronati, e poi, ancora, il Tamigi e la sua ruota panoramica, il distretto culturale del South Bank e le vie dello shopping: le cose da fare e da vedere nella capitale sono così tante che non basta un viaggio solo per scoprirle tutte.

A queste, poi, si aggiungono numerose e inedite attrazioni che spuntano tra le strade da un momento all’altro, proprio come sta succedendo adesso. I cittadini e i viaggiatori giunti nella capitale, infatti, ieri si sono risvegliati con una straordinaria sorpresa: Londra è diventata il Regno di Frozen e adesso la città è di ghiaccio.

Londra come il Regno di Frozen

Le fotografie del nuovo volto di Londra si rincorrono sui social attirando l’entusiasmo e la curiosità dei naviganti sul web. Cos’è successo alla capitale? Alcune parti della città, da ieri, sono state ricoperte da strati di ghiaccio che hanno avvolto candidamente le cabine telefoniche, la strada e i monumenti urbani più celebri. Considerando che le temperature sono ancora miti possiamo confermarvi che non c’è stata nessuna abbondante nevicata. Si tratta forse di un incantesimo?

La magia c’entra eccome, anche se non direttamente, perché il nuovo abito ghiacciato della capitale è un omaggio a Elsa e al meraviglioso mondo di Frozen. In occasione del decimo compleanno del film di animazione prodotto da Walt Disney, infatti, la città ha pensato bene di festeggiare ricreando un ambientazione fatata nella quale cittadini e viaggiatori si sono subito immersi, immortalando con selfie e fotografie questo momento.

La città di ghiaccio

Sono già passati dieci anni da quando la principessa Elsa, dotata di poteri magici che le permettevano di manipolare il ghiaccio e la neve, è entrata nel cuore di migliaia di bambini. Non è un caso, infatti, che Frozen sia il film d’animazione con il più alto incasso nella storia del cinema, superato poi solo dal suo stesso sequel. Acclamata dalla critica e dal pubblico, la pellicola ha ricevuto 2 premi Oscar, per miglior film d’animazione e per migliore canzone, un Golden Globe, un Bafta e un’Annie Award.

Proprio per celebrare la pellicola, e il grande successo ottenuto e mantenuto negli anni, la Disney ha deciso di festeggiare in tutto il mondo il decimo compleanno di Frozen con proiezioni, musical ed eventi ghiacciati. È stata coinvolta così anche Londra che si è risvegliata ieri mattina avvolta da fiocchi di neve cristallizzati e si è trasformata in una cartolina invernale e fatata.

Se siete in città, quindi, aguzzate bene lo sguardo. Potreste vedere l’iconico taxi nero, ricoperto di ghiaccio, in sosta davanti a Picadilly Circus o trovare una delle tradizionali cabine telefoniche rosse a Leicester Square candidamente innevata.

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Uno studio ci svela i viaggi dell’Età del Ferro tra Italia e Africa

Come funzionavano i viaggi e gli spostamenti tra Italia e Africa durante l’Età del Ferro? Grazie a uno studio pubblicato sulla rivista Nature Ecology & Evolution, ora siamo in grado di rispondere a questa particolare e interessante domanda. È stata infatti effettuata una profonda analisi che ci rivela delle soluzioni su un periodo storico caratterizzato dall’espansione delle colonie greche e fenicie, e in cui Cartagine è diventata una potenza marittima del Mediterraneo.

In cosa consiste lo studio

Questo rilevante studio è stato condotto dall’Università americana di Stanford, con la collaborazione della Sapienza di Roma, Museo delle Civiltà di Roma, Museo Nazionale Etrusco di Tarquinia e Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro.

Un lavoro a più mani e internazionale, quindi, che è andato a indagare quel periodo storico che va dalla fine del II millennio a tutto il I millennio a.C, ovvero un momento particolarmente dinamico del nostro passato. Se vi state chiedendo come sia possibile aver ottenuto risposte su un’epoca così lontana da quella attuale, la risposta è da ritrovare nel Dna.

Lo studio racconta infatti che la storia dei viaggi e degli spostamenti avvenuti nell’Età del Ferro nel Mediterraneo centrale, in particolare tra l’Africa e l’Italia che conosciamo oggi, è praticamente impresso nel genoma di 30 individui che abitavano le città di Sant’Imbenia in Sardegna, di Tarquinia, attuale provincia di Viterbo e di Kerkouane in Tunisia.

Cosa è emerso

L’Età del Ferro era caratterizzata da una maggiore facilità dei viaggi a lunga distanza grazie ai progressi della navigazione a vela che a quel tempo avevano favorito gli spostamenti e creato nuove reti per il commercio, così come per la colonizzazione e i conflitti.

E i risultati ottenuti da questo approfondimento sono davvero eccezionali, perché evidenziano una profonda interconnessione delle popolazioni che abitavano sulle sponde del Mar Mediterraneo. In particolare, l’alto numero di individui con ascendenze Nord-africane nell’Italia centrale sembrerebbe riflettere gli stretti legami tra Cartagine e la regione abitata dagli etruschi.

Allo stesso modo, la presenza a Kerkouane di diversi individui simili a popolazioni italiane e greche potrebbe invece dimostrare un movimento in entrambi i versi all’interno del Mediterraneo.

Ma il dato più interessante è che, sia a Kerkouane che a Tarquinia, sono state riportate alla luce le spoglie di esseri umani che erano stati sepolti insieme, ma che al contempo avevano antenati diversi e geograficamente distanti: una condizione che, a quanto pare, non ha comportato un trattamento differenziato nelle celebrazioni funerarie, che per i popoli antichi erano assai rilevanti e sacre.

Le dichiarazioni degli addetti ai lavori

Per mezzo di Comunicato Stampa, Michaela Lucci della Sapienza, uno dei primo co-autori della ricerca, ha fatto sapere che: “La possibilità di analizzare dati di siti limitrofi dell’Età del Bronzo di Sardegna ed Italia centrale ci ha permesso di avere una precisa indicazione sul modello del popolamento di queste due aree”.

Al contrario, le informazioni sulle comunità nordafricane dell’Età del Ferro sono molto limitate. Il motivo è da ritrovare nel fatto che il materiale genetico mitocondriale di un individuo proveniente da Cartagine è attualmente l’unico dato esistente sul Dna antico della regione che ha permesso di ricostruire i vari spostamenti.

A tal proposito Alfredo Coppa della Sapienza, senior author dell’articolo, ha spiegato che: “L’ascendenza subsahariana che osserviamo a Kerkouane può derivare da un contatto diretto o indiretto con le popolazioni nomadi del Sahara. L’Età del Ferro potrebbe essere stata un periodo chiave anche per il flusso genetico attraverso il Sahara, e questo sembra essere uno scenario di grande attualità”.