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Viaggiatori smemorati: gli oggetti più strani dimenticati nei taxi

“Chi vuole viaggiare felice deve viaggiare leggero”, scriveva Antoine de Saint-Exupéry in quella frase che nasconde una delle più grandi verità per gli esseri umani. Un’affermazione, questa, che può conoscere diverse interpretazioni, più metaforiche o letterali. Ma la verità è che ci sono molte persone che proprio non riescono a rinunciare al comfort fornito da tutti quegli oggetti utilizzati nel quotidiano, neanche quando sono in viaggio.

Così, tra borse straripanti di prodotti di varia natura e valigie che a mala pena riescono a chiudersi affrontiamo le nostre avventure. Le stesse che possono diventare frustranti e “drammatiche” quando perdiamo o dimentichiamo qualcosa durante un viaggio: confermate?

E succede molto più spesso di quanto vorremmo, di smarrire qualcosa durante un viaggio intendiamo. Lo confermano le nostre esperienze e anche FREENOW, fornitore di mobilità, che ha stilato la lista dei Paesi e delle città più smemorate d’Europa e l’elenco degli oggetti più strani dimenticati nei taxi. Vediamo quali sono.

Italiani, popolo di viaggiatori smemorati

Tutta colpa della fretta, o della distrazione, quella che ci fa smarrire le cose. Quando siamo in viaggio o, più semplicemente, ci spostiamo da una parte all’altra della città con un taxi. Il momento in cui si è più smemorati, secondo FREENOW, è il lunedì mattina e non fatichiamo a immaginare i motivi. Tra gli oggetti smarriti più frequentemente ci sono i telefoni, le borse e le chiavi. La cosa più strana dimenticata in un taxi? Una piscina gonfiabile.

Succede anche a noi italiani, molto più spesso di quanto crediamo. Secondo la lista dei Paesi più smemorati d’Europa, il Belpaese conquista la quarta posizione seguendo Francia, Grecia e Regno Unito che si piazzano sul podio. I più attenti, invece, sono Spagna, Germania e Polonia, particolarmente propensi a prendersi cura dei loro effetti personali. Al 5° posto, invece, troviamo l’Irlanda.

Diversa è, invece, la classifica delle città più smemorate d’Europa, dove l’Italia è presente solo con una città: Milano. Conquistano il podio, invece, Dublino, Londra e Madrid. Seguite poi da Barcellona, Parigi, Varsavia, Berlino, Atene, Amburgo e Valencia.

Gli oggetti più strani dimenticati in taxi

Cellulare e chiavi, come abbiamo anticipato, sono gli oggetti più dimenticati dai passeggeri nei taxi, ma insieme a questi troviamo tutta una serie di cose davvero particolari. Qualche esempio? Una piscina gonfiabile e un contratto di lavoro.

Secondo le analisi “Lost & Found” di FREENOW non sono poche le cose dimenticate ogni giorno dai passeggeri dei taxi, soprattutto nel mese di dicembre. Massima attenzione, quindi, a chi viaggia con regali di Natale al seguito.

Cellulari, borse e chiavi, dicevamo, conquistano il podio, seguiti poi da auricolari, cuffie e Airpods, portafogli e occhiali da sole e da vista. Alla lista dei più comuni si aggiungono anche i gioielli. Tra gli oggetti più strani dimenticati a bordo di un taxi, invece, troviamo una piscina gonfiabile e l’ecografia di un bambino, un contratto di lavoro e una ferita finta insieme a un tubetto di colla. Seguono Extension per capelli, una scimmia di marmo, panini con parmigiano e pancetta, lampada UV per unghie, un tutore medico per il collo e persino un martelletto neurologico del medico.

Una di queste cose vi è familiare? Niente paura: sul sito e sull’app FREENOW potrete reclamare i vostri oggetti smarriti!

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5 viaggi che devi fare nel 2024 secondo Lonely Planet

Come da tradizione, Lonely Planet ha pubblicato la sua nuova guida di viaggio per il 2024: si tratta di Best In Travel, un elenco di 50 destinazioni ed esperienze da vivere in tutto il mondo, compilato da redattori ed esperti del settore. Ce n’è per tutti i gusti, dalle splendide città d’arte più conosciute alle regioni meno note e molto remote, di cui magari in molti non avevano mai sentito parlare. E visto che proprio quest’anno il turismo ha ripreso il suo pieno vigore, dopo un lungo periodo difficile a causa della pandemia, non c’è occasione migliore per programmare la prossima avventura alla scoperta di luoghi bellissimi e meno conosciuti. Scopriamo insieme quali sono le 5 esperienze da fare assolutamente nel 2024.

Scoprire il Limes danubiano

I paesaggi naturali incantevoli del fiume Danubio ci raccontano una storia che affonda le sue radici indietro di secoli: è il Limes danubiano, l’insieme di fortificazioni costruite lungo la sponda meridionale del corso d’acqua, durante il lungo periodo dell’Impero Romano. Si tratta di un viaggio che attraversa ben otto Paesi, seguendo una delle principali direttrici fluviali dell’Europa centrale e orientale: si parte dalla Germania, per poi superare il confine con l’Austria e attraversare Repubblica Slovacca, Ungheria, Croazia, Serbia, Bulgaria e Romania.

Il tratto più occidentale è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2021, per l’importanza storica rappresentata dalle antiche fortezze e dagli accampamenti di cui ancora oggi si trovano testimonianza lungo il territorio. Tra le tappe più affascinanti di questo cammino indietro nel tempo c’è sicuramente Vienna: il suo Römer Museum espone le rovine di Vindobona, uno dei più importanti accampamenti militari romani dell’epoca – dalle sue ceneri nacque la splendida capitale austriaca. Mentre è in Bulgaria che si può ammirare Baba Vida, un antico castello medievale costruito sui resti della fortezza romana di Bononia.

Percorrere i sentieri baltici

I Paesi baltici offrono panorami da sogno, e per gli amanti del trekking ci sono davvero tantissime opportunità da vivere. La natura selvaggia di queste regioni fa da sfondo, ad esempio, ai famosi percorsi dei Baltic Trails, una serie di itinerari di quasi 3.000 km che attraversano Estonia, Lettonia e Lituania. Niente montagne o impervi sentieri in salita, bensì escursioni meravigliose tra foreste vergini e coste frastagliate, dove il gelido mar Baltico si infrange spumeggiante tra le scogliere. Ma quali sono i cammini più suggestivi da affrontare?

Sono principalmente due gli itinerari da percorrere: la Forest Route è la più impegnativa, con ben 2141 km di trekking che – per i più esperti – si completano in un centinaio di giorni. Il punto di partenza è la città lituana di Lazdijai, quasi al confine con la Polonia, e dopo una lunghissima avventura tra le repubbliche baltiche si giunge infine a Tallinn, per visitare il suo incantevole centro storico. La Coastal Route, invece, conta “appena” 1419 km ed è un vero spettacolo per chi ama il mare: si snoda da Nida, graziosa città lituana situata lungo la costa, e giunge ancora una volta a Tallinn.

Affrontare il Cammino Portoghese

Il Cammino Portoghese (che, a dispetto del nome, permette di scoprire panorami meravigliosi non solo in Portogallo, ma anche in Spagna) è uno dei tratti più suggestivi del più famoso Cammino di Santiago. Ma è molto di più di una via di pellegrinaggio: è un percorso che offre la possibilità di scoprire paesaggi unici, tradizioni antiche e sapori incredibili, per immergersi completamente in queste regioni da sogno. L’intero itinerario è lungo circa 630 km, con partenza da Lisbona e meta finale, ovviamente, Santiago di Compostela.

Una delle tappe portoghesi più belle è il villaggio di São Pedro de Rates, dove si può ammirare un’antica chiesa romanica diventata monumento nazionale. L’attraversamento in Spagna avviene subito dopo aver lasciato la cittadina di Valença: un antico ponte di ferro solca le impetuose acque del fiume Miño, che segna il confine tra i due Paesi. Mentre in territorio spagnolo merita assolutamente una visita la città di Pontevedra, dove sorge la splendida Chiesa della Madonna Pellegrina: è un edificio barocco a forma di conchiglia, il simbolo dei pellegrini di Santiago.

Dormire in un ecolodge in Sudafrica

Il Sudafrica racchiude in sé un’infinità di panorami meravigliosi e molto diversi tra loro: dalle splendide spiagge affacciate sull’Oceano Atlantico e su quello Indiano, dove spesso si possono trovare intere colonie di pinguini, alle savane rigogliose che ospitano i Big Five (ovvero i cinque grandi animali africani: il leone, il leopardo, il rinoceronte, l’elefante e il bufalo), passando per le distese desertiche che si dipanano fin oltre l’orizzonte. Quale modo migliore per vivere appieno l’atmosfera africana, se non regalarsi un soggiorno in un ecolodge?

Questo tipo di struttura è ormai diventato molto diffuso in Sudafrica: ce ne sono alcuni extra lusso, che offrono tutti i confort persino in mezzo alla foresta, e altri che invece permettono di avere un contatto più autentico con la natura. Uno dei più famosi è il Singita Lebombo Lodge, immerso nel verde rigoglioso del Kruger National Park: ospita tantissimi animali con cui è possibile avere un incontro ravvicinato, ma anche numerose specie di uccelli per chi ama il birdwatching. È un’esperienza che difficilmente si può dimenticare.

Pedalare lungo la Trans Dinarica

Ben 3364 km per scoprire in bici le bellezze dei Balcani occidentali: è la Trans Dinarica, una pista ciclabile che offre uno spaccato incredibile dell’Europa balcanica. L’itinerario, diviso in 80 tappe, verrà inaugurato proprio nel 2024, ed è l’occasione perfetta per visitare panorami incredibili, attraversando Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Albania, Macedonia del Nord, Kosovo e Serbia. Dalle montagne al mare, il percorso ci porta ad ammirare bellezze uniche al mondo, tra cui anche svariati siti UNESCO.

Molte sono le tappe suggestive, assolutamente consigliate. In Croazia, ad esempio, merita davvero una visita il Palazzo di Diocleziano, situato nel cuore di Spalato: fu la dimora dell’imperatore, dove quest’ultimo si ritirò a vita privata. Per quanto riguarda invece i gioielli naturali più belli, al confine tra Albania e Macedonia del Nord c’è il meraviglioso lago di Ocrida. Anch’esso è protetto dall’UNESCO, per via della sua importanza paesaggistica e per il suo record: possiede il maggior numero di specie endemiche al mondo.

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Il lusso di un viaggio da sogno a New York

Scoprire New York City visitando i luoghi più cool e gli indirizzi più esclusivi è una delle esperienze più memorabili che si possano fare. Hotel a cinque stelle, ristoranti stellati, club esclusivi e rooftop panoramici da cui godere della vista più bella del mondo.

In città sono tantissimi i posti da vivere come veri newyorchesi. Ne abbiamo selezionati alcuni imperdibili per ogni momento della giornata, dal brunch domenicale agli apertivi con vista sui grattacieli di Manhattan, dai pranzi stellati alle serate nei club più esclusivi. Ecco dove andare.

New York: da mattina a sera, nei luoghi più cool

Un brunch a New York

Se vi capita di essere a New York nel weekend, il migliore brunch lo si può fare a The Lambs Club, a due passi da Times Square e dai teatri di Broadway, un locale old style che, quando nacque agli inizi del 1900 nello stesso edificio in stile Georgiano (oggi uno dei siti storici di New York), era un club privato fondato da un gruppo di attori e frequentato da gente di Broadway, dove provare ancora oggi i classici americani: hamburger, uova alla Benedict, Caesar Salad e avocado toast.

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Fonte: @Walter Wlodarczyk/NYC & Company

La famosa Times Square a Manhattan

Sedersi sui divanetti di velluto rosso di questo ristorante circondati dai ritratti di tutte le star che lo hanno frequentato è come fare un salto indietro nel tempo. La combinazione perfetta è assistere a uno dei tantissimi show di Broadway, anche pomeridiani, e poi visitare il nuovissimo Museum of Broadway dove sono esposti i costumi e i memorabilia dei più famosi spettacoli, dal mitico Cats a Phantom of the Opera (l’opera di maggior successo in assoluto nella storia dello spettacolo), da Chicago al più recente The Lion King.

Dove andare a pranzo a New York

Per pranzo o cena, l’indirizzo top è il ristorante Cut curato dallo chef Wolfgang Puck del nuovissimo Four Seasons a Downtown Manhattan, a due passi da Ground Zero e dal Memoriale dell’11 settembre, dove provare una delle migliori New York sirloin a base di carne Wagyu della città e dove, forse, incontrare una delle tante celebrity che lo frequentano abitualmente. Chi, poi, ha la fortuna di soggiornare in questo splendido hotel, dalla propria suite con terrazzo può godere di una splendida vista su una delle zone più vibranti del momento. Non a caso si chiamano Oculus Suite (dal nome dell’iconico edificio sorto nel luogo del World Trade Center), Empire Suite, Liberty Suite, Tribeca Suite, proprio per ciò che si può ammirare direttamente dalla camera.

Questa zona è in assoluto na delle più visitate della città per via delle fontane e del Memoriale dell’11 settembre e ora anche del nuovo edificio che ospita il PAC NYC, Performing Arts Center, l’ultimo nato dalla ricostruzione di Ground Zero, un cubo che misura 49×49 metri rivestito di lastre di marmo che, si sera si illumina di un meraviglioso color ambra, impossibile non notarlo.

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Fonte: @Iwan Baan

Il nuovo Performing Arts Center a Ground Zero

Una delle più belle e iconiche viste di New York è quella che si può godere dalla gigantesca vetrata panoramica su Central Park e sul nuovo skyline di Manhattan, con i più recenti e sottilissimi grattacieli (come il 111 West 57th, il più sottile al mondo, la Central Park Tower e la 53W53 progettata da Jean Nouvel) dal ristorante MO Lounge del Mandarin Oriental New York a Columbus Circle. Famoso, qui, è l’Afternoon Tea (a partire da mezzogiorno) con dolci signature assolutamente da non perdere.

Una passeggiata per Central Park non deve mai mancare, per respirare appieno l’atmosfera newyorchese osservato la gente che corre, passeggia, con cani, figli o nonni, che legge un libro nel prato o ascolta un sassofonista che improvvisa un brano. Merita una tappa la nuova ala dell’American Museum of Natural History, il Gilder Center, dall’architettura che ricorda lo stile Gaudí. Perfetto se si viaggia con i bambini, ma meraviglioso anche per gli adulti per il vivaio delle farfalle, la sala dei dinosauri e quella della balena blu, il più grande esemplare esistente al mondo.

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Fonte: @Marley White/NYC & Company

Vista su Central Park dal Mandarin Oriental

Aperitivo con vista su Manhattan

All’ora dell’aperitivo, invece, da provare è il wine bar della lounge, molto raccolta, del nuovo boutique Hotel AKA NoMad by Piero Lissoni sulla Madison Avenue. Qui, il barman propone una degustazione di vini – o di cocktail, a seconda dei gusti – accompagnata da taglieri dei migliori salumi e formaggi. La posizione in cui si trova è strategica, specie se si trascorre il pomeriggio nelle vie dello shopping (tappa obbligata, Tiffany & Co., per rifarsi gli occhi o fare colazione, proprio come nel film, nel bar al quarto piano del palazzo con le finestre color Tiffany).

Chi ha la fortuna di soggiornare in questo lussuoso hotel, può godere di camere con terrazza panoramica con vista sull’Empire State Building e su una delle strade più famose di Manhattan. È l’indirizzo più consigliato dopo aver visitato forse l’attrazione numero uno degli ultimi anni: il SUMMIT One Vanderbilt, tra i piani 57 e 59 del grattacielo inaugurato nel 2020 sopra la Grand Central Station. Si tratta del punto panoramico più alto del centro di New York e luogo ideale da cui contemplare l’imponente skyline di Manhattan.

Summit One Vanderbilt Observation

Fonte: iStock

Il Summit One Vanderbilt a New York

Se si cerca la vista, l’aperitivo migliore è quello che si fa sul rooftop del nuovo The Gansevoort Meatpacking, un art hotel modernissimo, che espone meravigliose opere d’arte di Banksy, Andy Warhol e altri, con enormi loft dove soggiornare, a due passi da Chelsea Market e da West Village, da cui si gode di un bellissimo scorcio sull’Hudson River. L’ultimo piano dell’hotel ospita un bar che è come un giardino d’inverno, completamente all’interno di uno spazio circondato da vetrate, tetto compreso. La terrazza si estende anche all’esterno, per godere ancora meglio della vista, magari dopo un tuffo in piscina.

Cenare a New York

La sera si può cenare a lume di candela alla Locanda Verde, il ristorante Italian style del Greenwich Hotel a Tribeca, il quartiere degli attori americani. Questa taverna, nominata da Esquire Magazine come migliore nuovo ristorante in città, in stile tipico newyorchese, con pareti di mattoni rossi, librerie piene zeppe di volumi e di oggetti di design, farà sentire gli italiani come a casa. È un luogo rustico-chic dove mangiare la migliore pasta fatta in casa di tutta la città.

Fare serata a New York

Dopo cena, non c’è altro luogo a New York dove concludere al meglio la giornata se non a The Jazz Club dell’hotel Aman, il tempio della musica newyorchese, fatta di un mix di culture come solo qui si trovano, uno speakeasy a Midtown Manhattan dove assistere a una live session, bere i migliori cocktail preparati dai bartender esperti in mixology. Il più costoso, da 250 dollari, è a base di Scotch delle Highland invecchiato 35 anni, Bourbon 10 anni e oro, accompagnati da finger food di altissimo livello, a base di caviale e, anche qui, decorati con foglie d’oro.

La prossima volta che andate a New York, non mancate di provare almeno una di queste incredibili esperienze di lusso, che sono in questa città potrete fare.

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Fonte: @IIaria Santi/SiViaggia

The Jazz Club a New York
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“Viaggio in Italia”: nasce un bollino di qualità ai film

Un tempo fu La dolce vita, splendido film con Anita Ekberg e Marcello Mastroianni, a far conoscere uno spaccato d’Italia in tutto il mondo: la Fontana di Trevi è diventata un vero e proprio simbolo non solo della città di Roma, ma anche del nostro Paese per intero. Oggi, molte altre pellicole hanno portato un pezzetto d’Italia ben oltre i confini nazionali, promuovendo il turismo e valorizzando un territorio ricco di sorprese. Nasce così Viaggio in Italia, il bollino di qualità che verrà assegnato a quei film in grado di far conoscere le nostre bellezze nel mondo.

Viaggio in Italia: l’iniziativa

Nata dalla collaborazione tra Enit e il Ministero del Turismo, il bollino Viaggio in Italia verrà attribuito ad una selezione di film che partecipano alla Festa del Cinema di Roma 2023: naturalmente, verranno scelti quelli che maggiormente riescono a rappresentare il nostro Paese nel mondo, regalando agli spettatori uno scorcio delle nostre infinite meraviglie – e magari incentivando il turismo. Si tratta di un marchio di qualità di cui solo alcune pellicole potranno fregiarsi, quelle che faranno sognare con paesaggi evocativi che parlano “italiano”.

“Un film è sempre l’inizio di un viaggio. Le immagini e i racconti esercitano un grande potere attrattivo ed empatico, e risultano la chiave giusta per promuovere il turismo. Prende, infatti, sempre più piede la tendenza a scegliere come meta delle vacanze una località conosciuta attraverso il piccolo e grande schermo. Ed è anche grazie al cinema che l’Italia, attraverso pellicole come ‘La dolce vita’, è apprezzata in tutto il mondo. Un trend che si sta rivelando molto efficace anche oggi” – ha affermato il ministro Daniela Santanché.

I film più belli girati in Italia

Senza dover andare troppo indietro nel tempo, diverse pellicole recenti sono state girate in Italia, portando le nostre bellezze in giro per il mondo – con un ritorno economico, a livello turistico, davvero notevole. È il caso de La Sirenetta, produzione internazionale diretta da Rob Marshall, e con attori del calibro di Halle Bailey e Melissa McCarthy: il film è stato quasi interamente ambientato in Sardegna, e più precisamente in località splendide come Santa Teresa di Gallura, Aglientu, Castelsardo e Golfo Aranci. Il risultato? Un’impennata di richieste di prenotazioni dall’estero del 216%.

Qualche anno fa, invece, Ferzan Özpetek ha scelto la città partenopea per il suo Napoli Velata, mostrando al resto del mondo alcuni splendidi scorci di questo luogo meraviglioso. A continuare il “lavoro” del regista di origini turche è stato Saverio Costanzo, che con la produzione italo-statunitense L’amica geniale – una delle più famose serie tv arrivate all’estero – ha portato oltre confine località bellissime come Napoli, Ischia, Caserta e Marcianise.

E che dire di The White Lotus, la serie tv americana targata HBO? Dopo alcune riprese ambientate alle Hawaii, il set si è spostato in Sicilia, scegliendo posti incantevoli come location. È così che, in molte scene del serial, si possono ammirare città splendide come Taormina e il suo teatro antico, Cefalù e la sua spiaggia dalle acque cristalline, Fiumefreddo di Sicilia e il suo bellissimo Castello degli Schiavi, Palermo e il famoso Teatro Massimo Vittorio Emanuele. Non mancano poi tante altre località che hanno conquistato il cuore dei turisti, soprattutto inglesi e americani, come Noto, Giardini Naxos e il monte Etna.

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In questa città aumenta la tassa per turisti: è la più alta d’Europa

All’orizzonte un importante rincaro per chi ha in programma di visitare la città dei canali e dei tulipani: infatti, dal 2024, la tassa di soggiorno aumenterà dal 7% al 12,5% diventando, così, la più cara in Europa.

Una misura annunciata dal Comune che riguarderà chi alloggia ad Amsterdam durante la notte (il prezzo finale dipenderà dal costo della camera scelta per il pernottamento) e chi arriva a bordo delle navi da crociera.

A tal proposito, il vicesindaco Hester Van Buren ha dichiarato: “I turisti pagheranno in media 22 euro a notte di tasse invece dei 15 euro di prima, per una stanza che costa 175 euro a notte“.

Una mossa per contrastare l’overtourism

La capitale dei Paesi Bassi si prepara così ad avere il primato della tassa di soggiorno più cara del Vecchio Continente, una manovra volta a combattere l’overtourism, un problema che le mete più gettonate in Italia e nel mondo si trovano ormai ad affrontare in maniera preoccupante: si tratta del turismo di massa, di una sorta di “sovraffollamento turistico” che ha un impatto negativo sulla località, sulla qualità della vita dei cittadini e che anche sull’esperienza dei visitatori.

E Amsterdam è proprio una delle prime città che si è trovata a dover affrontare gli effetti degenerativi dell’assalto dei turisti. Così, dopo anni, ora sta cercando di porre un freno al numero di arrivi e i progetti in cantiere sono molti: oltre all’aumento dell’importo della tassa di soggiorno, infatti, si sta pensando anche a un biglietto d’ingresso per i visitatori in giornata.

Van Burren ha sottolineato come “Sarebbe positivo se l’elevata tassazione aiutasse a combattere il turismo eccessivo” ricordando anche che il contributo che potrebbe derivare dalla nuova tassa di soggiorno (stimato attorno ai sessantacinque milioni di euro) servirà a incrementare i servizi locali come la pulizia delle strade e la risoluzione di problemi urgenti nei vari quartieri.

Quanto verrà a costare la tassa di soggiorno ad Amsterdam?

Facendo esempi pratici, dal prossimo anno i turisti pagheranno in media 21,80 euro a notte tenendo in considerazione una tariffa media di 175 euro a camera, invece della precedente tariffa che si aggirava sui 15,25 euro a notte.

Ma non soltanto: anche la tassa per i passeggeri delle crociere subirà un rincaro passando dagli attuali 8 euro agli 11 euro a persona al giorno.

Tale decisione, oltre al tentativo di limitare il numero di arrivi, è parte di un’iniziativa che vuole evitare il più possibile la pressione sui residenti in questi tempi difficili dal punto di vista finanziario e, quindi, aumenti delle tariffe di parcheggio o delle tasse sulla proprietà.

La città europea con la tassa più elevata

Amsterdam come meta delle vacanze si preannuncia ancora più costosa: come accennato, la tassa praticata sarà la più elevata in Europa.

Infatti, a Parigi i turisti pagano in media 4 euro a notte a persona mentre a Barcellona la media è di 2,25 euro.

A Venezia, invece, la tassa di soggiorno per case vacanza, pensioni, villaggi turistici, campeggi e hotel, attualmente si aggira tra pochi centesimi al giorno per i campeggi e i 5 euro per strutture a cinque stelle durante l’alta stagione.

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Valle dei Templi: torna indietro nel tempo per ammirarla nel suo splendore

Parchi archeologici, resti antichi e monumenti secolari sono da sempre in cima alle travel wish list dei viaggiatori, e i motivi sono piuttosto intuibili. Passeggiare tra le rovine di quei luoghi iconici che raccontano e rappresentano la storia dell’umanità intera è un’esperienza estremamente affascinante che, in qualche modo, ci riporta indietro nel tempo grazie alle tante suggestioni che offrono questi luoghi. E se, invece, fosse possibile viaggiare nel tempo?

Vogliamo rassicurarvi: non si tratta di stregoneria, né tanto meno di una capsula del tempo, anche se il viaggio a ritroso nei secoli è garantito, ma di un nuovo progetto che coinvolge uno degli hotspot più interessanti, dal punto di vista archeologico, storico e paesaggistico, che il nostro Paese ospita.

Ci troviamo nella magica Valle dei Templi, il parco archeologico della Sicilia che conserva, valorizza e celebra alcuni dei più importanti templi del periodo ellenico. Ed è proprio qui, che a partire da questo autunno, è possibile tornare indietro nel tempo e ammirare l’intera area nell’epoca del suo massimo splendore. Ecco come.

C’era una volta la Valle dei Templi

È un percorso immersivo, unico e suggestivo, quello che permetterà ai viaggiatori di scoprire com’era un tempo il Parco Archeologico. Il progetto, che prende il nome di Valle dei Templi 3D e che vede la collaborazione dello stesso parco con CoopCulture e col CNR (Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione), consentirà ai visitatori di tornare indietro nel tempo grazie alle ricostruzioni virtuali dell’area archeologica riportate al periodo del loro massimo splendore: il V secolo a.C.

Passeggiando tra i resti di monumenti iconici e antichi, gli ospiti accompagnati anche dall’audioguida, potranno ammirare i templi dell’antica Akragas ricostruiti virtualmente con estrema fedeltà realistica. Dopo diversi studi, infatti, esperti di settore sono riusciti a realizzare i modelli dei templi sia dal punto di vista delle forme architettoniche, dei materiali e di tutti i dettagli decorativi.

Porta Quinta

Fonte: Krinaphoto/Ufficio Stampa

Porta Quinta

Un viaggio indietro nel tempo

Il Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento è un vero e proprio must see per chi giunge in Sicilia, nonché un’attrazione dal valore storico inestimabile che merita da sola un intero viaggio. Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco dal 1997, l’area è considerata uno dei siti archeologici meglio conservati della civiltà greca classica.

Visitare questo luogo, dicevamo, è qualcosa che tutti dovremmo fare almeno una volta nella vita. Ma farlo adesso permetterà a chiunque di avere un accesso completo e inedito al passato dell’intera valle.

Ma come funziona l’esperienza virtuale? Gli ospiti avranno a disposizione un’applicazione per smartphone, disponibile sia per i dispositivi iOs che Android, che consentirà di accedere alla ricostruzione in 3D di templi e aree sacre. La visione restituita dall’app sarà poi sovrapponibile a quella reale dei monumenti, consentendo così a chiunque di confrontare passato e presente all’istante.

Il percorso dura circa 2 ore. Si parte da Porta Quinta, per poi attraversare il Tempio dei Dioscuri e Santuario delle divinità Ctònie e proseguire lungo la via Sacra fino al Tempio di Giunone. Il costo della visita è di 7,99 euro.

Tempio della Concordia

Fonte: Krinaphoto/Ufficio Stampa

Tempio della Concordia
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Il 2024 è l’anno del turismo delle radici: cos’è

Noi italiani amiamo viaggiare in tutto il mondo e andare alla scoperta di nuove bellezze esotiche, ma cosa ne pensano i nostri conterranei che vivono all’estero? Per molti di loro, poter tornare a “casa” significa fare un tuffo nel passato, o addirittura visitare luoghi che non hanno mai visto – ma di cui hanno magari sentito tanto parlare. Si tratta di turismo delle radici, ed è un trend in crescita per il 2024. Scopriamo qualcosa in più.

Cos’è il turismo delle radici

Nel corso della Fiera del Turismo di Rimini (TTG Travel Experience), c’è stata la possibilità di indagare quali sono i nuovi trend di viaggio che si prospettano per il 2024. Tra di essi, spicca il turismo delle radici, che proprio il prossimo anno dovrebbe avere il suo massimo fulgore. Ma di che cosa si tratta? Come si evince dal nome, è quel tipo di turismo che i viaggiatori praticano per scoprire le proprie origini, ritornando ai luoghi della loro infanzia – o a quelli in cui hanno vissuto i loro antenati. Per gli italiani che vivono all’estero, è un’occasione meravigliosa di apprendere qualcosa in più sul proprio passato.

Una nuova analisi di Confcommercio e SWG stima ben 60 milioni di persone tra italiani emigrati nel mondo e i loro discendenti, distribuiti tra le ampie comunità che vivono in Argentina, Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Regno Unito e USA. Il turismo delle radici potrebbe generare fino a 8 miliardi di euro di indotto per il nostro Paese, nel corso del prossimo anno. Tantissimi italiani, che magari vivono da decenni all’estero o ci sono nati, hanno infatti il desiderio di tornare a visitare (o di vedere per la prima volta) i luoghi legati al loro passato e a quello della loro famiglia.

Turismo delle radici: chi lo pratica

Naturalmente, parlando di turismo delle radici è ovvio che la platea di riferimento è composta da italiani emigrati o da persone che discendono da famiglie italiane. Durante il TTG, sono state presentate le quattro tipologie di viaggiatore che praticherà questa forma di turismo.

C’è il “nostalgico”, l’italiano che ha vissuto nel nostro Paese ed è quindi un emigrante di prima generazione. Da tanti anni all’estero, vuole ora tornare nei luoghi della propria infanzia ai quali è ancora strettamente legato. Non ha problemi di lingua, dal momento che parla ancora l’italiano, e sa benissimo orientarsi da solo in un viaggio in Italia. Questa esperienza è per lui un modo di condividere il proprio passato con la famiglia.

“L’ambassador” è invece una persona che si sente italiana, pur non essendolo davvero, perché frequenta molto il Paese (solitamente per motivi di lavoro). Organizza il suo viaggio in Italia senza alcun problema, sapendo già dove andare e quali luoghi visitare, portando con sé la famiglia e gli amici. Insomma, un vero e proprio testimonial che promuove la nostra cultura e le nostre tradizioni all’estero.

“L’italo-…” è colui che, italiano di seconda generazione, ha radici miste e si definisce dunque sulla base di entrambe le sue origini (è il caso dell’italo-americano, ad esempio). Per lui, venire in Italia significa scoprire – magari per la prima volta – luoghi in cui i suoi antenati sono vissuti e, forse, oggi sono sepolti. Si tratta quindi di un viaggio “nuovo”, che lo porta in città e borghi mai visti prima, e che di conseguenza deve essere organizzato in maniera più dettagliata, facendosi aiutare da chi è più esperto.

Infine, c’è il “curioso”: nato all’estero da genitori italiani, ha finora vissuto la nostra cultura solamente attraverso il filtro dei social, del cinema e della televisione. Ora vuole concedersi un’esperienza di italianità, pur senza bisogno che sia legata al voler scoprire le proprie radici. Ed è per questo che, privo dell’esigenza di visitare i luoghi della sua famiglia, si rivela il profilo più turistico di tutti: probabilmente sceglierà come mete quelle più amate dai visitatori stranieri in generale.

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Migliaia di pecore stanno sfilando in questa città spagnola

Sono circa 2mila, sono bellissime e stanno compiendo un viaggio davvero speciale. Stiamo parlando di pecore, ma ci sono anche delle capre all’interno del gregge, le vere protagoniste di una transumanza che tocca diverse località della Spagna per raggiungere Madrid dove gli ovini sfileranno il 22 ottobre.

I capi sono tantissimi e ammirarli tutti insieme è un’esperienza indimenticabile, sono accompagnati da cani e da ben nove pastori. Tra le tappe quella a Guadarrama, primo comune della Comunità di Madrid da cui è transitata la mandria regalando uno spettacolo indimenticabile.

La transumanza delle pecore

Un viaggio lungo che si ripete e una tradizione del passato che vive ancora oggi: è quello che compiono le pecore e le capre del gregge appartenente alle famiglie del Comune di La Mesta in Spagna e coordinato dall’associazione Transumanza e Natura. Questa realtà dal 1997 lavora per mostrare come la transumanza sia uno: “strumento contro il cambiamento climatico e come alleata della biodiversità”, si legge sul sito della realtà associativa.

I capi viaggiano per circa 32 giorni per raggiungere la capitale spagnola, Madrid, dove sfilano nelle strade prima di prepararsi ad affrontare l’inverno. E nel loro attraversare i territori della spagna toccano anche diverse località, compresa Guadarrama che è anche città amica della transumanza.

Questo rito antico è molto amato e diventa una fantastica occasione per visitare località nuove sia in Italia, sia all’estero. Se si ha in programma una vacanza a Madrid, vedere la città invasa da un grandissimo gregge potrebbe essere un’esperienza davvero indimenticabile.

A guidarlo Marity González, che ricopre per la prima volta questo ruolo: si tratta di una giovane allevatrice nominata primo pastore nel 2018.

E Madrid si appresta a festeggiare l’arrivo del gregge, un’occasione unica per rivivere una tradizione che dal passato è giunta sino a noi e per vederla lungo le strade della capitale spagnola.

La transumanza attraversa diverse località della Spagna prima di raggiungere Madrid

Fonte: Europa Press/ABACA / IPA

La transumanza del grande gregge di pecore e capre attraversa diverse località della Spagna prima di raggiungere Madrid

La transumanza a Madrid

La data da segnare in agenda è quella del 22 ottobre 2023 quando, a partire dalle 10,30 e fino alle 14, per le strade di Madrid si potrà ammirare sfilare un gregge di pecore e capre composto da circa 2mila capi.

Le tappe sono le seguenti: la partenza è dalla Casa de Campo attraverso il Puente del Rey, si raggiunge la Catedral dell’Almudena e Calle Mayor, passaggio successivo da Puerta del Sol per arrivare a plaza de Colon. Alle 13,30 è prevista una cerimonia presso il municipio. Poi il gregge ripercorrerà le stesse strade per tornare alla Casa de Campo.

Un momento davvero speciale, ma anche una buona occasione per ammirare le bellezze di Madrid: la capitale spagnola infatti è una città ricca di storia, arte e luoghi dal fascino senza tempo.

Cosa vedere a Madrid durante la transumanza

Alcune delle tappe del percorso compiuto dal gregge sono tra le location, della capitale spagnola, che vanno inserite in un’ideale itinerario di viaggio. Come la Puerta del Sol, la piazza più grande della città, ma anche uno dei luoghi più antichi: basti sapere – infatti – che risale al XV secolo.

La Catedral dell’Almudena, poi, si trova in un’altra piazza centralissima, vale la pena visitarla così come una tappa imperdibile è il Palazzo Reale che si trova lì vicino. Il gregge attraversa anche Calle Mayor tra le più importanti strade della città, la sua realizzazione viene datata nel Medioevo.

Le tappe della transumanza in programma a Madrid il 22 ottobre 2023 toccano alcuni dei luoghi più affascinanti della città,  che in questa occasione si potrenno ammirare invasi dal gigantesco gregge di pecore e capre.

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Le colline Patrimonio UNESCO trionfano agli Oscar del Turismo

Si è svolta l’11 ottobre la consegna dei premi “Italia Destinazione Digitale”, gli Oscar del turismo assegnati da The Data Appeal Company – Gruppo Almawave nell’ambito del TTG Travel Experience a Rimini, la manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale.

Si tratta di un premio, ideato nel 2016, che viene assegnato alle regioni e alle località turistiche che si sono distinte nella percezione sul web agli occhi dei turisti e dei visitatori con particolare attenzione alla qualità dei servizi, dell’esperienza, dell’ospitalità e all’offerta complessiva.

Le classifiche per ogni premio sono stilate in base ai dati, ai commenti e alle recensioni raccolte online e analizzate dagli algoritmi e dall’Intelligenza Artificiale di The Data Appeal Company – Gruppo Almawave, nonché sugli indici proprietari dell’azienda.

In questo caso, è stato preso in considerazione il periodo che va dal 1° settembre 2022 al 31 agosto 2023 con ben 40 milioni di tracce digitali che hanno permesso di esaminare 876mila punti di interesse storico, culturale e turistico oltre a strutture ricettive, attività ristorative, locali e affitti brevi.

Tra le 9 categorie premiate, dedicate a vari  ambiti del turismo, l’Oscar per la “Destinazione con la migliore offerta enogastronomica” è andato alle Langhe Monferrato Roero in Piemonte, da sempre celebri per i rinomati vini di fama mondiale e non soltanto.

Langhe Monferrato Roero, eden del “buon cibo e del buon bere”

Patrimonio UNESCO dal 2014, i paesaggi vitivinicoli delle Langhe Monferrato Roero comprendono sei zone vocate a produrre vini d’eccellenza: le colline del Barbaresco, la Langa del Barolo, il Castello di Grinzane Cavour, Canelli con l‘Asti Spumante e il Moscato d’Asti, Nizza Monferrato con il Barbera e il Monferrato degli Infernot, le antiche e profonde cantine scavate nella roccia simile al tufo.
Non possono mancare poi il Dolcetto d’Alba, vino DOC che nasce tra le province di Asti e Cuneo, e il Nebbiolo d’Alba, ottenuto da uve Nebbiolo in purezza coltivate tra Langhe e Roero.

Si tratta di un paesaggio unico al mondo, plasmato da borghi medievali, casali e cantine secolari, vigneti a perdita d’occhio dove riscoprire il ritmo lento a contatto con la natura e assaporare gusti e sapori autentici e introvabili altrove: il tartufo bianco, diamante di Alba, patria di Slow Food, i numerosi formaggi DOP, la pasta fresca e la Nocciola Piemonte IGP.

Le parole di soddisfazione per l’ambito riconoscimento

A ritirare il Premio, sul palco del TTG Travel Experience, il presidente di Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Mariano Rabino che ha così commentato l’ambito riconoscimento: “Il nostro territorio da sempre godeva di successi, di cui però abbiamo spesso solo potuto dare riferimenti spannometrici. The Data Appeal Company ci consente di capire il perché di questo successo, di misurarlo, di individuare quali sono i punti di forza e di debolezza. Sapevamo di essere il posto dove si mangia e si beve meglio e l’impegno che abbiamo assunto a partire proprio dai dati è una pianificazione strategica e partecipata con gli operatori, che sono i veri destinatari di questo premio. Da parte nostra, ribadiamo l’impegno a non sentirci appagati, ma a continuare a lavorare con serietà, mantenendo anche l’aspetto del rapporto qualità-prezzo tra i temi più rilevanti e attuali per il dibattito sul turismo, in ottica di sostenibilità”.

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Viaggio in America: ecco i consigli dei local per prepararti al meglio

Negli Stati Uniti, ogni singola regione racchiude in sé un universo di esperienze che attendono solo di essere vissute. Da est a ovest, da nord a sud, questa terra vasta e variegata tesse una tela di possibilità infinite, una promessa di avventure che risvegliano l’anima e lasciano un’impronta indelebile nel cuore.

Tuttavia, anche durante i viaggi più elettrizzanti e autentici, possono celarsi insidie inaspettate e momenti di disagio. Una vacanza idilliaca può trasformarsi in un labirinto di incertezze. Proprio per questo motivo, abbiamo raccolto i consigli più preziosi di coloro che conoscono queste terre come il palmo della loro mano, gli americani.

Preparatevi a vivere, quindi, il vostro sogno a stelle e strisce in tutta la sua autenticità, ma con la sicurezza di chi sa di essere sulla strada giusta.

Tutto quello che devi sapere per viaggiare in America

Ogni esperienza negli Stati Uniti è unica, proprio come le persone che vi abitano. Quindi, viaggia con la mente aperta e assapora ogni momento. Ecco una lista di suggerimenti utili per un viaggio ricco di divertimento, ma in totale sicurezza.

Rispettare le etichette

Gli americani attribuiscono un’enorme importanza alle buone maniere e al rispetto delle norme sociali. Nell’ambito della ristorazione, dare la mancia rappresenta un elemento chiave dell’etichetta americana. È un gesto di cortesia che riflette la consuetudine locale e dimostra gratitudine per il servizio ricevuto. Di solito, si consiglia di lasciare una mancia di almeno il 20% del totale del conto. In questo modo, si crea un’atmosfera di riconoscenza reciproca e si supporta il personale che lavora sodo per rendere l’esperienza del cliente piacevole e soddisfacente.

Non salutare con il bacio sulla guancia

Nelle interazioni sociali, è importante essere consapevoli delle differenze culturali. Negli Stati Uniti, il saluto con un bacio sulla guancia generalmente non è praticato o apprezzato come in altre culture. Gli americani tendono a preferire un certo livello di spazio personale, e sono più propensi a stringere la mano o a fare un breve abbraccio come forma di saluto. Perciò, è consigliabile adattarsi a questo costume per evitare potenziali incomprensioni o imbarazzi.

Noleggiare un’auto

Le grandi metropoli, come New York ad esempio, sono veri e propri giganti di cemento e acciaio, con distanze che possono sembrare davvero sconfinate. Non stiamo parlando di un semplice quartiere da esplorare a piedi in un pomeriggio, ma di un vasto labirinto di strade, grattacieli e ponti che si estende per chilometri e chilometri. Perciò, noleggiare un’auto è essenziale per spostarsi in modo efficiente e senza stress. Avendo un veicolo a disposizione, potrete facilmente raggiungere le diverse attrazioni e avrete la flessibilità di muovervi secondo i vostri ritmi e programmi.

New York America

Fonte: iStock

New York, Stati Uniti

Essere un ospite gentile e rispettoso

Uno degli aspetti fondamentali da tenere a mente quando interagisci con gli altri, che sia un incontro casuale o un invito formale, è l’importanza di essere un ospite rispettoso. Questo comporta una serie di atteggiamenti, di cui il più importante è evitare di essere maleducato. Quando qualcuno ti invita a casa sua o ti offre del cibo, è essenziale accettare con gratitudine. Rifiutare o comportarsi in modo sgarbato può essere interpretato come mancanza di rispetto o apprezzamento per l’ospitalità offerta.

Evitare zone pericolose

Gli Stati Uniti, come qualsiasi altro Paese, presentano zone di vario livello di sicurezza. In generale, è un luogo sicuro per i turisti, a patto di adottare la dovuta cautela e il buon senso. Infatti, ci sono aree, spesso indicate come “ghetti“, che possono essere meno tranquille a causa di fattori sociali ed economici. È importante fare ricerche adeguate sulla destinazione prima di recarsi in una nuova area, evitando i quartieri notoriamente problematici.

Interagire con la polizia solo in caso di necessità

Nel contesto delle interazioni con le forze dell’ordine, è importante tenere un approccio riservato, rispettoso e collaborativo. È prudente interagire con la polizia solo quando è strettamente necessario. Se vi trovate in una situazione che richiede l’intervento di un poliziotto, mantenete la calma, siate gentili e cercate di comunicare in modo chiaro senza gesticolare in modo eccessivo.

Evitare argomenti controversi

Sottrarsi a discussioni su argomenti delicati come politica e religione con persone che non conosci bene può rivelarsi una strategia vincente. Nonostante la libertà di espressione sia un valore fondamentale negli Stati Uniti, è bene considerare che questi argomenti possono facilmente generare disaccordi o tensioni. Anche nel caso in cui qualcuno sollevi tali temi, potrebbe risultare più saggio mantenere una posizione neutrale o cambiare argomento di conversazione.

Acquistare un’assicurazione sanitaria

Se state pianificando un viaggio negli Stati Uniti, è fondamentale prendere in considerazione l’acquisto di un’assicurazione sanitaria. Il sistema sanitario americano è notoriamente costoso e senza una copertura adeguata, le spese mediche possono diventare davvero notevoli. Proteggete voi stessi e proteggete il vostro portafoglio!

Consigli viaggio in America

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Casa Bianca, Washington, Stati Uniti