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Courchevel, viaggio in una delle località sciistiche più famose al mondo

Nel cuore del massiccio della Vannoise, oltre i 2000 metri di altitudine, svetta una delle stazioni sciistiche più rinomate al mondo, con sei paesi nel Comprensorio sciistico delle 3 valli (Les 3 Vallées): si tratta di Courchevel, amatissima meta per gli sport invernali, salita alla ribalta nel 1992 per i Giochi Olimpici di Albertville.

Racchiude in sé tre favolosi comprensori sciistici e vanta ben 600 chilometri di piste, più di 140 rosso-nere e 180 verde-blu: è, così, accessibile agli sciatori di ogni livello che potranno trascorrere giornate di svago e divertimento “sci ai piedi” nell’abbraccio di ghiacciai e massicci innevati.

Alla scoperta dei sei villaggi di Courchevel

Diamo subito uno sguardo ai sei lussuosi e incantevoli villaggi che suddividono la località sciistica, tutti accomunati dall’eccellenza e dall’attenzione al dettaglio.

Il villaggio più apprezzato è Courchevel 1850, realizzato seguendo i canoni del lusso e dell’eleganza, molto chic e dall’atmosfera esclusiva: qui è dove trovare negozi di alta moda, hotel superlusso, bistrot gourmet e ristoranti stellati.

Fiabesco grazie ai suoi chalet in legno e ai vicoli stretti che si inseriscono alla perfezione nel contesto alpino, è poi Courchevel Le Praz, ideale per chi desidera un ambiente tranquillo dove rilassarsi sulle terrazze, nei bar e nei ristoranti dopo una giornata sugli sci o sui trampolini olimpici del salto con gli sci.

In un angolo incontaminato della valle, ecco invece La Tania, la stazione sciistica più recente e moderna, frequentata in particolare da famiglie con bambini che qui trovano attività dedicate e piste da slittino.
Insuperabile è la pista Folyères che si snoda lungo una suggestiva foresta di abeti rossi.

Vanta anche un centro acquatico e benessere, l’Aquamotion, Courchevel Village, altro paradiso per famiglie, dall’atmosfera intima ma dotato di tutti i comfort e servizi: piste da slittino, negozi, hotel family friendly e navetta gratuita per arrivare a Courchevel 1850 in cinque minuti.

Vivace vita serale “dopo sci”, locali e bar per tutti i gusti (dalla discoteca, al pub inglese fino al ristorante di classe) contraddistinguono il villaggio di Courchevel Moriond, adatto a un pubblico più giovane, mentre il villaggio originario, con chiesa barocca e tipici vicoli di montagna, è Saint-Bon, dove fu costruito il primo hotel, Le Lac Blue, nel 1908.

Il sogno delle piste da sci

Come accennato, Courchevel sa andare incontro a tutti gli sciatori grazie alla sua vasta offerta di piste da sci per ogni livello.

Per i principianti, ad esempio, sono 7 le aree Easy Rider, dove sciare in tranquillità su ampie piste con scarsa pendenza e chiuse al flusso degli sciatori: servite da impianti dedicati, sono ottime per chi desidera fare pratica e/o non si sente ancora sicuro sulle piste verdi e blu.

Eccole nel dettaglio:

  • Topolino, su fondo pista con risalita gratuita, e Western Ski Park a Courchevel Moriond
  • Altiporto, con Giardino Alpino e due ascensori dedicati a Courchevel 1850
  • Ler Roys, con tappeto dedicato gratuito a Courchevel Village
  • Grizzly e Brown Bear a Courchevel La Tania

Non manca il Family Park, sulla pista Verdons, per famiglie con bambini e amanti del freestyle. Dispone di molte strutture di base, sia per i principianti che per i rider esperti: kicker, rail, big air, box, air bags e percorso boardercross, fruibili anche la sera.

Ancora, i piccoli possono divertirsi al Western Park, vero e proprio “paese del Far West” con indiani e cowboy, e tutti al Wood Park, con percorso per lo slalom, ed Esay, Medium e Pro Line.

Infine, i sciatori esperti che amano l’adrenalina e il brivido, troveranno ad attenderli la Combe Saulire, la zona Chanrossa e la Grand Couloir di Courchevel, la pista nera più ripida d’Europa.
Ma non solo: il Freeride LAB consente di sperimentare i fuoripista più gettonati e il Roche Grise, con una pista nera e una rossa, promette emozioni pure.

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I mercatini di Natale da raggiungere in treno

La magia dei mercatini di Natale, si sa, incanta grandi e piccini: non c’è niente di più bello che lasciarsi travolgere dall’atmosfera colma di luci, colori e profumi incredibili, che ci ricordano la nostra infanzia. Ma per vivere un’esperienza ancora più speciale, ora alcuni mercatini si possono raggiungere in treno. Il viaggio lento per eccellenza diventa così non soltanto un modo per arrivare a destinazione, ma per iniziare a respirare l’aria magica natalizia ancor prima di scendere dal vagone. Vediamo quali sono gli itinerari imperdibili di questo 2023.

La Ferrovia dei Parchi

Se avete mai sognato di viaggiare sulla Transiberiana d’Italia, alla scoperta dei panorami mozzafiato dell’entroterra tra Abruzzo e Molise, allora questa è l’occasione giusta per regalarsi un viaggio su quella che è la sua alternativa più affascinante, la Ferrovia dei Parchi. A bordo di un treno storico con vagoni anni ’30 e anni ’50, potrete compiere il breve tragitto tra gli Appennini per raggiungere alcuni borghi incantevoli – e magari approfittarne per fare un po’ di sport sulla neve, dal momento che qui si trovano i più importanti impianti sciistici del centro Italia.

Visto che il Natale si avvicina, la Ferrovia dei Parchi diventa anche un’ottima idea per visitare dei bellissimi mercatini. Nei prossimi fine settimana di dicembre, sono previste partenze speciali da Sulmona, con due destinazioni diverse: il primo itinerario conduce a Roccaraso e a Campo di Giove, mentre il secondo (attivo solamente dal 26 al 30 dicembre 2023 e dal 4 al 7 gennaio 2024) tocca i borghi di Castel di Sangro e di Campo di Giove. Ognuno di questi paesini tra le montagne innevate ha il suo mercatino di Natale, con le tradizionali casette in legno e tante proposte – gastronomiche e artigianali – da acquistare.

Il treno elettrico per i mercatini altoatesini

In Alto Adige, i mercatini di Natale sono una vera tradizione: d’altra parte, l’atmosfera incantata delle Dolomiti imbiancate dalla neve è difficile trovarla altrove. Tuttavia, affrontare il viaggio in auto – soprattutto per chi arriva da un po’ più lontano – non è affatto agevole, per non parlare della necessità di trovare parcheggio. Perché non prendere il treno? Quest’anno, per la prima volta è stato istituito un convoglio Flirt (Fast Light Regional Train), ovvero un elettrotreno che, in occasione del Ponte dell’Immacolata, parte dalla stazione di Milano Centrale e raggiunge alcuni dei più suggestivi mercatini altoatesini.

Il treno è attivo nei giorni dell’8, 9 e 10 dicembre 2023, con partenza da Milano alle ore 7:20 e – per il ritorno – dal Brennero alle ore 16:45. Quali sono le tappe effettuate? Il convoglio ferma a Treviglio, Brescia, Bolzano, Bressanone e Vipiteno: sono dunque moltissime le possibilità per chi vuole regalarsi una giornata alla scoperta dei mercatini natalizi. C’è quello di Bolzano, che si tiene in Piazza Walther ed è uno dei più grandi d’Italia, o quello ricco di fascino a Bressanone, con la cornice del Duomo e della Hofburg, o ancora quello più piccino di Vipiteno, dove la magia è di casa. Da Bolzano, inoltre, si può prendere un comodo treno regionale per raggiungere i mercatini di Merano e di Brunico.

Il treno storico per i mercatini di Trento

I mercatini di Natale di Trento sono una vera istituzione: due sono gli appuntamenti imperdibili, quello in Piazza Fiera (dove spuntano le splendide mura merlate della città) e quello in Piazza Mostra, davanti al famoso Castello del Buonconsiglio. Centinaia di bancarelle, ospitate all’interno delle tradizionali casette di legno, propongono prelibatezze tipiche natalizie, prodotti d’artigianato e tante idee regalo da cui lasciarsi conquistare. Non mancano, poi, la Casa di Babbo Natale per intrattenere i più piccini e il Trenino del Natale, che attraversa il centro storico illuminato con mille festoni colorati.

Quest’anno c’è una possibilità in più per andare alla scoperta dei mercatini di Trento, senza bisogno di spostarsi in auto e perdere tempo a cercare parcheggio: si tratta di un treno storico elettrico in partenza, per una sola data speciale fissata il 17 dicembre 2023, dalla stazione di Milano Centrale. Il convoglio, costituito da carrozze anni ’60 e ’70, fermerà a Milano Lambrate, Bergamo, Palazzolo sull’Oglio, Rovato e Brescia, prima di arrivare alla stazione di Trento. Essendo i posti limitati, è obbligatoria la prenotazione. Al momento, l’orario di partenza da Milano è fissato alle 8:20, mentre il pomeriggio si tornerà a casa da Trento alle ore 16:55.

La Ferrovia Vigezzina-Centovalli

Tra i treni più suggestivi del nord Italia c’è quello che percorre la Ferrovia Vigezzina (chiamata anche la Centovalli): attraversando il confine tra il nostro Paese e la Svizzera, conduce alla scoperta di paesaggi naturali meravigliosi. È durante l’autunno che offre il meglio di sé, tanto da essere conosciuto come il Treno del Foliage. Impossibile non rimanere stupefatti davanti ai meravigliosi colori della natura, che ogni anno riesce a sorprenderci. Ma con l’arrivo dell’inverno e delle prime nevicate il panorama si fa decisamente affascinante e l’atmosfera più magica.

Ecco dunque che il treno assume vesti diverse, e ci porta tra i più bei mercatini natalizi della zona, quelli di Santa Maria Maggiore e di Domodossola. In particolare, dall’8 al 10 dicembre 2023 si può partire da Domodossola o da Locarno (in Svizzera) per raggiungere il piccolo borgo di Santa Maria Maggiore, dove si terrà la 24esima edizione dei mercatini di Natale, con oltre 200 espositori provenienti da ogni angolo della regione. Incastonato nel cuore della Val Vigezzo e cinto dalle montagne, il paesino è un vero gioiello che, in occasione del Natale, si veste a festa e diventa un paradiso per grandi e piccini.

Sabato 16 e domenica 17 dicembre 2023, invece, si partirà da Locarno con destinazione i mercatini natalizi di Domodossola, un appuntamento imperdibile. Nati nel 1997, affollano le vie del centro storico del Borgo della Cultura, con ben 160 casette dal tettuccio rosso che propongono migliaia di articoli e di prodotti enogastronomici da assaporare. Per chi invece volesse vivere un’esperienza fuori dai confini italiani, dal 24 novembre si può partire da Domodossola e raggiungere Locarno, dove va in scena Winterland: ci sono naturalmente i mercatini di Natale, ma anche molto altro. Nella splendida Piazza Grande, a due passi dal lago Maggiore, si possono trovare una bella pista di pattinaggio sul ghiaccio, un divertentissimo ice toboga e tanti spettacoli e concerti da non perdere.

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El Nido: tra i posti più suggestivi del mondo

Fino a qualche anno fa era un luogo lontanissimo, difficile da raggiungere, privo di strutture ad alterare il paesaggio e frequentato da qualche backpacker in cerca di un piccolo paradiso personale a basso costo. Oggi le cose sono un po’ cambiate: in alcuni punti ci sono tantissimi alloggi costruiti a ridosso della spiaggia, bar con happy hour, negozi, ristoranti con cucine provenienti da tutto il mondo e turisti, moltissimi turisti.

Tutte situazioni che in qualche maniera hanno un po’ modificato l’aspetto originale di El Nido, ma sul quale si sta lavorando duramente al fine di preservare la sua importanza e bellezza. Vi basti pensare che Palawan, la magnifica isola in cui sorge El Nido, è spesso indicata come una delle Capitali mondiali per l’ecoturismo e per i viaggi nella natura.

Nonostante l’aumento del turismo e la costruzione un po’ scellerata di strutture per gli ospiti, questo straordinario luogo delle Filippine riesce ancora a mantenere quella che è la sua natura, ovvero essere uno dei posti più suggestivi del mondo. Un posto da visitare con rispetto, ma che senza ombra di dubbio vale la pena scoprire.

El Nido, informazioni utili

El Nido è una piccola cittadina che sorge all’estremo Nord dell’isola di Palawan e che si affaccia sulle inquantificabili meraviglie dell’arcipelago di Bacuit. Una realtà che a vederla pare quasi dipinta da un pittore, perché si sviluppa tra pittoresche montagne color verde smeraldo che si mescolano a rocce scure a picco sul mare che, a loro volta, si affacciano su un’acqua che è in grado di farci ammirare tutte le possibili sfumature del blu.

El Nido, Filippine

Fonte: iStock

Un angolo di El Nido

Da queste parti vivono circa 30.000 persone e, proprio con lo scopo di preservare la magnifica area in cui si sviluppa, vengono spesso introdotte nuove norme per regolamentare le diverse escursioni possibili. Non vi possiamo perciò dare informazioni precise su questo argomento, perché l’unico vero modo per ottenerle è scoprirlo sul posto. Sappiate, tuttavia, che per le varie gite in bara potrebbe essere previsto un numero massimo di visitatori giornalieri, il non poter visitare due posti nello stesso giorno, e che potrebbe essere necessario pagare anche delle piccole tasse ambientali.

Cosa fare

A El Nido si viene essenzialmente per tre cose: il mare, le spiagge e la natura circostante. Questa cittadina, infatti, deve più essere considerata come un punto di partenza per ammirare le meraviglie della zona, che per fortuna mantengono ancora gran parte della loro bellezza autentica.

Quello che si sviluppa nei dintorni di El Nido è un’ecosistema unico non solo per biodiversità, ma anche per conformazione geografica: sembra un territorio finto per la bellezza da cartolina.

Le spiagge da visitare in autonomia

Nei pressi di El Nido prendono vita delle spiagge meravigliose che si possono vistare in autonomia. Cò non toglie che, visti i cambiamenti di regolamentazione repentini, le cose potrebbero essere diverse nel momento in cui ci arriverete. Straordinarie, per esempio, sono 7 Commando Beach e  Ipil Beach che si possono raggiungere affittando un kayak, oppure partecipando ad un tour con barca privata.

Il tempo per attraccarvi è di circa mezza giornata (in kayak), ma una volta arrivati troverete di fronte a voi una distesa di sabbia bianca come la neve lambita da un’acqua limpidissima, sulla quale si specchia una vera e propria corona di palme.

Noleggiando uno scooter, si possono invece ammirare due bellissime spiagge gemelle: Nacpan e Caitang. La prima è senza ombra di dubbio un incanto: è insolitamente molto ampia e lunga chilometri. Da qui, inoltre, è possibile arrivare senza troppi problemi persino presso le cascate di Pasadena Nagkalit – Kalit. O meglio, ci vogliono circa 45 minuti a piedi nella giungla incontaminata, ma la fatica verrà ripagata da un freschissimo un tuffo nel laghetto creato della cascata.

Nacpan Beach, Filippine

Fonte: iStock

Veduta aerea di Nacpan Beach

I luoghi che si possono visitare con le escursioni organizzate

Le varie (e magnifiche) escursioni organizzate che partono dal El Nido conducono alla scoperta di angoli incontaminati e di pura bellezza. Uno di questi è la Small Lagoon, una piccola laguna che pare protetta da alte pareti di roccia ricoperte da una fitta vegetazione.

C’è poi la Big Lagoon che si può raggiungere attraversando uno stretto canale d’acqua cristallina che si rivela un vero e proprio preziosissimo gioiello di natura.

Un’altra tappa che si può fare con le escursioni organizzate è Entalula Island con la sua spiaggia: è ritenuta la migliore di El Nido e persino di tutto l’arcipelago Bacuit. Ma non c’è da sorprendersi, perché quello che vi ritroverete di fronte è una striscia di sabbia bianca sovrastata da una enorme roccia striata.

Assai suggestivo è anche Pinagbuyutan Island, un gigantesco pinnacolo naturale che fa da guardia a un’altra spiaggia davvero emozionante. Poi ancora Snake Island, così chiamata perché qui, con la bassa marea, emerge una lingua di sabbia a forma di serpente.

I diversi tour in partenza da El Nido portano anche alla scoperta di Hidden Beach che, come dice il nome stesso, è una caletta nascosta e alla quale si può accedere solo dopo essersi calati in acqua. Da qui si attraversa poi un tratto che regala uno degli scenari più suggestivi di El Nido: il passaggio in barca nel canale che separa le isole di Tapiutan e Matinloc, con direzione Star Beach, dove con un pò di fortuna si possono avvistare anche delle tartarughe, e Talisay Beach, sormontata da rocce grandissime e altamente sorprendenti.

Infine Cadlao Island  con le sue preziose spiagge nascoste, forse meno suggestive di altre, ma assolutamente interessanti da esplorare.

Cosa sapere prima di partire

El Nido è caratterizzata da un clima tropicale-equatoriale con temperature che oscillano tra i +25 ed i +40 gradi durante tutto il corso dell’anno con un alto tasso di umidità. La stagione secca va da dicembre ad aprile, mentre quella delle piogge da maggio a novembre.

I cittadini italiani che vogliano soggiornare nel Paese per meno di 30 giorni non necessitano dell’ottenimento di un visto presso le rappresentanza filippine, poiché può essere ottenuto in maniera gratuita una volta arrivati in aeroporto. Infine, sappiate che per entrare nelle Filippine è necessario esibire il biglietto aereo di ritorno in Italia o di uscita dal Paese.

Entalula Island, Filippine

Fonte: iStock

Veduta di Entalula Island con la sua spiaggia
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Rethymno: in Grecia per fare un viaggio nella bellezza e nel tempo

È la terza città più grande della splendida isola di Creta, una felice unione tra storia, lusso, turismo e modernità, graziosa, vivace e coloratissima: ecco Rethymno, a metà strada tra Heraklion e Chania, sulla costa settentrionale, un gioiello tutto da scoprire e da vivere plasmato dalla Città vecchia di epoca veneziana, una Fortezza simbolo e spiagge tropicali.

Qui è dove il sogno di una vacanza al mare in un paradiso di bellezza e poesia diventa realtà.

Rethymno, un tuffo mozzafiato nel passato

Il modo migliore per conoscere a fondo l’anima autentica di Rethymno è una passeggiata nel cuore della Città Vecchia dove scoprire, angolo dopo angolo, tutti i suoi tesori, avvolti in un’atmosfera talvolta veneziana oppure ottomana ma, in fondo, davvero cretese.

Gli stretti e suggestivi vicoli profumati dal gelsomino racchiudono infatti caratteristici edifici, mercati tipici, caffè, taverne in cui gustare la deliziosa cucina cretese al suono della musica tradizionale nonché moschee, porte impreziosite da stemmi veneziani e antichi palazzi dalla facciata in legno.

Tra i punti di sicuro interesse spiccano, ad esempio, la Fontana Rimondi con le tre teste di leone, costruita dai veneziani nel 1626 laddove sorgeva un’antica fontana di epoca romana, la Loggia Veneziana, luogo di ritrovo per la nobiltà e i funzionari veneziani le cui pareti, aggiunte nel 1625, presentano archi magnifici, la Chiesa di Agio Frangiskos (Basilica di San Francesco) che oggi ospita il Museo Archeologico, la Moschea di Neratzes (o Gazi Hussein) dal maestoso minareto, ex chiesa veneziana di Santa Maria convertita nel XVII dagli ottomani con l’aggiunta di tre cupole, odierna sede dell’Odeon municipale, e il Museo della Storia e del Folclore, dimora veneziana risalente al XVII secolo, custode di un’importante collezione di arte popolare e artigianato locale.

Ma le sorprese, ovviamente, non finiscono qui.

Che dire del Porto Veneziano, fiore all’occhiello non soltanto della Città Vecchia ma di Rethymno nella sua interezza? Si tratta della meta perfetta per gustare piatti a base di pesce fresco e per lasciarsi incantare dalla vista della celebre Fortezza del XVII secolo, che conserva tutt’ora alcuni dei numerosi edifici che componevano la cittadella all’interno delle sue mura e dona un panorama sulla città e sul blu che assomiglia a una cartolina.

Infine, dalla Fortezza, il tour si conclude con una piacevole camminata sul lungomare Eleftheriou Venizelou, ombreggiato da palme e con pista ciclabile, che conduce al moderno porto turistico: un tavolo vista mare è il top per un aperitivo o una cena golosa, magari proprio al tramonto per un’esperienza ancora più coinvolgente. In più, qui la vita notturna è vivace e offre moltissime occasioni di divertimento.

L’incanto delle spiagge, tra le più belle della Grecia

Il fascino indiscusso delle spiagge di Creta è noto a livello internazionale e la prefettura di Rethymno non è certo da meno: si fregia, infatti, di alcune delle spiagge più belle della Grecia tra cui va menzionata Preveli Beach, una favolosa laguna adornata da oleandri e palme e una spiaggia dove sfocia il fiume Kourtaliotis.

La costa nord è quella delle spiagge immense, molto gettonate e attrezzate, mentre la costa sud, affacciata sul Mar Libico, è disegnata da un paesaggio ancora intatto e “selvaggio”, punteggiato da baie protette, calette isolate e caratteristici villaggi.

Per una vacanza balneare, Rethymno vanta la propria spiaggia cittadina, lunga 10 chilometri e dotata di tutti i servizi: inizia dal centro e si estende nella zona dei grandi alberghi, fino alla località di Scaletta.

A ovest, invece, si trova la spiaggia di Episcopi, vasta, sabbiosa e, come tutte le altre spiagge di questo angolo di paradiso terrestre, accarezzata da acque limpidissime.

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Nell’antico regno dei Faraoni: l’esperienza che ti farà viaggiare nel tempo

Un’esperienza immersiva che porta nel passato, quello lontanissimo dell’antico regno dei Faraoni: siamo a Giza, dove il Grande Museo Egizio (Gem) ospita Tutankhamun – The Immersive Exhibition in collaborazione con Madrid Artes Digitales.

E non solo la mostra è un vero e proprio viaggio nel passato, ma la location merita tantissimo dal momento che non è ancora ufficialmente aperta se non per questi eventi speciali.

A guardare le immagini i visitatori sembrano venire accolti dentro un sogno, in un’ambientazione che li fa letteralmente immergere nella storia. Durerà tre mesi e vale la pena inserirla tra le tappe di un viaggio se si programma una vacanza in Egitto.

La mostra che ti porta nell’antico regno dei Faraoni

Il viaggio del tempo ha inizio, per intraprenderlo bisogna recarsi al Grande Museo Egizio a Giza, in Egitto. Qui, infatti, in questa struttura che non è ancora aperta del tutto se non per eventi come questo, viene ospitata la mostra Tutankhamun – The Immersive Exhibition: un evento imperdibile, come dimostra il grande successo che ha ottenuto in Europa. Basti pensare che in otto mesi è riuscita a catturare l’attenzione di oltre 300mila visitatori e che viene ospitata in alcune grandi città. A partire da Madrid, del resto è stata realizzata proprio da Madrid Artes Digitales (MAD) e si tratta della loro prima produzione interna, come riporta il sito ufficiale. Si può, poi ammirare ad esempio anche a Barcellona e Vienna, ed è attesa in altri luoghi del mondo.

A Giza ha preso il via nel mese di novembre, non a caso proprio quello durante il quale è stata scoperta più di 100 anni fa la tomba di Tutankhamun (oTutankhamon).

L’esperienza dura circa 30 minuti e, grazie a proiezioni digitali, si fa un vero e proprio salto a ritroso del tempo. La location, come viene raccontato su Condé Nast Traveller, è una stanza buia, all’interno della quale le immagini avvolgono i visitatori e vengono proiettate ovunque, pavimento compreso. A fare da narratore proprio Tutankhamon che ripercorre la sua vita e il suo regno, durato circa una decina d’anni. Dalla sua nascita e dalla creazione della città di Heliopolis, fino ai templi e alla scoperta della sua tomba.

Un viaggio nella storia, da quella del passato più antico, fino a quella più recente con la scoperta della tomba del Faraone: il ritrovamento del primo gradino della scala che accompagnava al suo interno è datata 4 novembre 1922.

Il Grande Museo Egizio, quello che c’è da sapere sulla sua apertura

A eccezione di questi eventi speciali, come la Tutankhamun – The Immersive Exhibition, il Grande Museo Egizio (Gem) dovrebbe aprire i battenti a metà del 2024: un luogo che raccoglierà tantisisme opere, compresa la collezione di Tutankhamon che ne conta circa 5400, a esclusione – a quanto pare – della mummia che resterà a Luxor, nella teca climatizzata all’interno della tomba.

Alcune aree del Gem sono già visitabili, come l’atrio, il museo interattivo per i visitatori più piccoli e la grande scalinata, mentre altre verranno svelate alla sua apertura. Apertura che, sul sito informativo creato e gestito da John Navarre, editore di EgyptTravelBlog.com e conduttore dell’Egypt Travel Podcast, viene stimata poter essere nella tarda primavera 2024.

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Riad: cosa vedere nella capitale dell’Arabia Saudita sede di Expo 2030

Anche la nostra splendida Roma era in lizza, ma non ce l’ha fatta: ad aggiudicarsi l’onore di ospitare l’Expo 2030 è stata la città di Riad, capitale dell’Arabia Saudita. Si tratta di un Paese che sempre più, nel corso degli ultimi anni, si sta aprendo al turismo – pur con tutte le sue difficoltà, culturali e non solo. Questa sarà dunque un’occasione importante per rendere ancor più “ufficiale” il suo ingresso tra le mete turistiche più belle del Medio Oriente. Ma cosa vedere? Andiamo alla scoperta delle bellezze di Riad.

Riad, una città nel deserto

Sospesa tra passato e futuro, Riad è una delle città più affascinanti del Medio Oriente, e non ha nulla da invidiare a mete ben più famose – e visitate – come Dubai, Abu Dhabi e simili. Siamo in Arabia Saudita, un Paese aspro e tuttavia meraviglioso, dove a dominare è il deserto: Riad ne è la capitale, sebbene il ruolo di città più importante spetti sicuramente, almeno dal punto di vista culturale e religioso, a La Mecca (qui nacque il profeta Maometto e, con esso, l’islamismo). Proprio per il suo aspetto intrinsecamente legato alla fede, il Paese ha per lungo tempo respinto l’idea di aprirsi al turismo di massa.

Ma ora le cose stanno cambiando, e sempre più viaggiatori provenienti da tutto il mondo si cimentano in un’esperienza ai limiti dell’incredibile, andando alla scoperta delle tante meraviglie dell’Arabia Saudita. La sua capitale, Riad, sorge sull’altopiano del Najd ed è circondata dall’immenso deserto arabico, dal clima arido e dalle difficilissime condizioni di vita. La città sembra spuntare quasi come un miraggio, con i suoi enormi grattacieli futuristici e le architetture classiche (ci sono ben 4.300 moschee!), in un miscuglio di bellezze tutte da visitare.

Cosa vedere a Riad

Riad è servita dal vicino aeroporto internazionale Re Khalid, quindi è facile raggiungerla: il periodo migliore per visitarla è l’inverno, dal momento che negli altri mesi dell’anno le temperature toccano (e superano) facilmente i 40°C durante le ore diurne. Ma cosa possiamo vedere in città? Di certo, i suoi incredibili palazzi dall’aspetto futuristico: è il caso, ad esempio, della Kingdom Tower, che con i suoi 302 metri è l’edificio più alto di Riad. Di notte il suo profilo è illuminato con colori meravigliosi, mentre di giorno si può percorrere la passerella di vetro al 99esimo piano per ammirare un panorama unico.

Non meno affascinante è il Burj Rafal, uno degli hotel più alti al mondo: è costruito su 70 piani e ospita ben 350 camere. Nei quartieri più moderni della città, ci sono numerosi centri commerciali dove fare shopping di lusso. Ma basta addentrarsi tra le viuzze del centro della vecchia Riad per trovare coloratissimi suq, vivaci mercati che offrono spezie profumate, tessuti di mille sfumature e un’infinità di altri prodotti tipici del luogo.

Sempre nel cuore della città si può visitare la Fortezza Masmak, costruita nell’800 in mattoni di fango e argilla, con le sue maestose mura di cinta e le torri che svettano imponenti verso il cielo. Al suo interno è ospitato uno splendido museo che conserva armi antiche e vestiti d’epoca. E a questo proposito, nelle vicinanze c’è il National Museum che ci permette di fare un tuffo indietro nel tempo, andando alla scoperta della storia dell’Arabia Saudita dalla preistoria ad oggi.

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La Gen-Z ha scelto le destinazioni di viaggio più trendy: lasciati ispirare

Come si sceglie una destinazione di viaggio? C’è chi si lascia guidare dall’istinto e dal cuore e chi, invece, cerca ispirazione dai racconti degli altri avventurieri o dai social network che determinano molte delle nostre scelte, anche e soprattutto in fatto di esperienze. E poi c’è chi sceglie di partire per realizzare un sogno e chi lo fa per raggiungere tutti quei luoghi iconici che col tempo sono diventati il simbolo di città e Paesi interi.

E se la prossima destinazione, invece, vi fosse suggerita direttamente dalla Gen-Z? Grazie a una ricerca condotta dagli esperti di Omio, portale di prenotazioni di viaggi online, è stata stilata la classifica delle città più trendy secondo la nuova generazione di giovani viaggiatori.

In questa sono presenti metropoli vibranti e pop, capitali dell’intrattenimento e del gaming, e anche luoghi accoglienti che promuovono la diversità e l’uguaglianza. Pronti a lasciarvi ispirare dalle preferenze della Gen-Z?

Le città più trendy secondo la Gen-Z: la classifica

Quando parliamo di Generazione Z ci riferiamo a tutte quelle persone nate a cavallo del nuovo secolo, e più nello specifico tra la fine degli anni ’90 e il 2010. Da loro arrivano tantissime ispirazioni, diffuse soprattutto grazie al web e ai social network. Tra queste non mancano quelle legate al turismo che in molti casi si trasformano in veri trend di viaggio.

Lo sa bene Omio che ha scelto di analizzare le preferenze dei giovani viaggiatori conducendo una ricerca su un totale di 100 città, in 40 Paesi in tutto il mondo, per arrivare a stilare la classifica delle destinazioni più trendy secondo la Gen-Z.

Dati alla mano, è emerso che le città preferite sono quelle caratterizzate da una fervente scena culturale che offre giochi, sport e intrattenimento, ma non solo. La Gen-Z, infatti, predilige anche tutti quei luoghi che promuovono un‘apertura nei confronti della diversità, l’uguaglianza e la parità di genere.

Altri aspetti importanti riguardano la velocità della connessione a Internet, la presenza di mezzi di trasporto ecologici ed economici e la possibilità di effettuare pagamenti digitali. Anche l’offerta gastronomica è un valore aggiunto per la Generazione Z, a patto che questa includa opzione vegetariane e vegane.

Ultimo, ma non per importanza, è il fattore TikTok. Gli esperti di Omio, infatti, hanno tenuto in considerazione le tendenze e le preferenze dei giovani emerse dai dati raccolti sulla piattaforma più utilizzata dalla Gen-Z.

Ecco perché non ci stupisce che a capeggiare la lista delle città più trendy sia proprio Seul. La capitale della Corea del Sud rappresenta la meta ideale per i viaggiatori della nuova generazione soprattutto per la sua vibrante scena K-Pop. A questa si aggiungono i prezzi convenienti dei mezzi di trasporto e dei fast food. Insomma, la grande metropoli offre ai giovani tutto ciò che desiderano.

Al secondo posto, invece, troviamo Londra. La capitale dell’Inghilterra e del Regno Unito è particolarmente apprezzata tra i giovanissimi per gli eventi culturali e musicali e per le grandi manifestazioni dedicate al gaming. Segue poi Los Angeles, conquistando la terza posizione e diventando la meta prediletta di tutti gli appassionati di eSport.

Nella lista troviamo poi Parigi e Pechino, per i loro ristoranti rinomati, Putan e Barcellona, quest’ultima preferita soprattutto per le manifestazioni artistiche e gli eventi musicali. Chiudono la classifica Singapore, Madrid e New York.

Milano e l’Italia

Nella top ten delle città più trendy per la Gen-Z non c’è l’Italia. Città come Roma, Torino, Firenze e Venezia hanno ottenuto dei risultati scarsi non soddisfacendo, quindi, le preferenze dei giovani viaggiatori. Tuttavia Milano merita un discorso a parte, dato che su TikTok è una vera e propria celebrità.

Dai dati raccolti è emerso che il capoluogo lombardo è la città italiana più popolare sulla piattaforma social vantando 12 miliardi di visualizzazione all’anno.

Non è nella classifica, ma Milano piace ai giovani. È considerata, infatti, una città attraente sia dal punto di vista dell‘innovazione che della creatività. Inoltre si tratta del luogo perfetto per scoprire le nuove tendenze in fatto di moda nel Bel Paese.

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La nuova frontiera del turismo è la “mental wellness”

Esistono tantissimi tipi di turismo: c’è chi preferisce andare all’avventura e chi organizzare anche i minimi dettagli, chi proprio fermo non sa stare e si dedica a mille attività e chi invece ne approfitta per concedersi un po’ di relax. Ma in un mondo ormai completamente digitale, il vero traguardo di una vacanza rigenerante consiste nel disconnettersi. Nasce così un nuovo trend turistico, quello legato alla “mental wellness” – ovvero al benessere non solo fisico, ma anche mentale.

Che cos’è la “mental wellness”

Ai nostri giorni, è praticamente impossibile non essere connessi. La digitalizzazione ha cambiato quasi tutte le nostre abitudini, anche in fatto di viaggi. Basti pensare che, se un tempo si partiva armati di cartina, ormai tutti usano lo smartphone per individuare la propria posizione e calcolare il tragitto da percorrere. E potremmo fare mille altri esempi: il virtuale ha decisamente preso il sopravvento sul reale. Le conseguenze non sono sempre positive, a partire dallo stress che l’iperconnessione ci ha “regalato”.

Per questo, moltissime persone cercano – almeno in vacanza – di disconnettersi dal digitale e riconnettersi solo con se stessi e con l’ambiente circostante. Un nuovo ramo del turismo si sta dunque specializzando nella “mental wellness”, offrendo esperienze che permettano di rinunciare almeno per un po’ ai device elettronici e di vivere la realtà. Si tratta di una vacanza sconnessa, e se ne è parlato ampiamente nel corso dell’Ecoluxury Fair, la sesta edizione della fiera internazionale sul mondo del lusso e della sostenibilità.

Il vero lusso, infatti, consiste oggi nell’essere offline e concedersi un po’ di relax lontani dalla tecnologia. Nel 2020, il mercato del benessere valeva ben 720 bilioni di dollari: si stima che nel 2025 questa cifra raggiungerà un valore di oltre 1,3 trilioni di dollari. Per contrastare lo stress e il burnout, sempre più turisti si concederanno un viaggio all’insegna del digital detox. Secondo i dati raccolti dagli esperti, nei prossimi anni il trend vedrà primeggiare i soggiorni spirituali (44%), il benessere sperimentale (36%) e i riti del silenzio (40%).

Le mete ideali in Italia

Cosa fare e dove andare per regalarsi una vacanza all’insegna della “mental wellness”? In Italia, le proposte continuano rapidamente ad aumentare, proprio per far fronte ad un’esigenza sempre più condivisa tra i turisti. Le attività a cui dedicarsi sono tantissime, e riguardano tutte la sconnessione dalla tecnologia, oltre che una riconnessione con se stessi e con la natura. Ci si può immergere in lunghe camminate all’aria aperta, oppure fare sessioni di yoga o di pilates in mezzo ad un bosco, con vista sulle acque placide di un lago o persino in alta montagna.

Vanno per la maggiore anche le attività manuali che permettono di liberare la mente e, al tempo stesso, di fare qualcosa di “fisico”, quasi come a purificarsi: via libera dunque al piccolo artigianato, al decoupage, alla pittura e a tutto ciò che più incontra i nostri interessi. Per quanto riguarda le mete, c’è solo l’imbarazzo della scelta. È possibile trovare il proprio digital detox in montagna, nella cornice delle splendide Dolomiti, così come al mare – una bella meditazione all’alba su una spiaggia siciliana sembra davvero un sogno. E poi spazio alla natura, tra le colline toscane o quelle piemontesi, tra i boschi del Pollino o le campagne pugliesi. Insomma, da nord a sud ci sono tantissime destinazioni tutte da scoprire, con la mente finalmente disconnessa.

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Agropoli: viaggio alla scoperta della perla del Cilento

Il solo nome, in qualche modo, evoca bellezza: Agropoli deriva dal greco e significa “città alta”, e non a caso è proprio così che si mostra questo affascinante borgo del Cilento, con il suo centro antico posto su una zona montuosa, che a sua volta sembra tuffarsi nel limpido mare. Sì, Agropoli è una meta molto amata per il turismo balneare, ma in realtà è così bella e ricca di storia che vale la pena visitarla durante tutto l’anno. Anzi, forse in bassa stagione è ancora meglio, perché è più facile comprendere la sua anima colorata e capirne l’autenticità.

Cosa aspettarsi

A prima vista Agropoli pare quasi finta: c’è il verde scintillante del monte su cui sorge il suo centro storico, il blu del mare che incanta all’instante e i colori pastello delle casette antiche che dominano il Golfo di Salerno. La classica immagine da cartolina che in molti potrebbero pensare che sia il frutto di tanti filtri, e invece no, Agropoli è proprio suggestiva di natura.

E poi c’è la storia, tantissima, al punto che passeggiando tra le sue viette si possono scorgere i segni delle varie dominazioni che si sono susseguite, dall’epoca greco-romana, passando per i bizantini, i saraceni fino al potere vescovile. Chiunque sia passato di qua ha avvertito la stessa necessità: Agropoli doveva essere protetta dagli attacchi dei nemici, e per questo vi fu prima costruita una roccaforte, mentre in seguito divenne una cittadella fortificata.

Ma la sua storia non è di certo finita qui, perché dall’Ottocento in poi cominciò ad espandersi al di là del perimetro delle mura medievali. Nonostante questo, però, il suo centro antico è rimasto tale e quale a come era un tempo, e anche una buona parte della cinta muraria.

Situata nel cuore del magnifico Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, offre un mare cristallino in cui sventola fiera la Bandiera Blu, ma anche una gustosissima tradizione enogastronomica.

Cosa vedere

Il viaggio ad Agropoli non può che cominciare dal suo pittoresco centro antico dove si viene subito accolti da una vera peculiarità: occorre percorrere la Salita degli Scaloni, uno dei pochi esempi di salita a gradoni perfettamente conservati, che conduce ad attraversare un maestoso portone seicentesco.

Ci si ritrova poi nel bel mezzo del piccolo borgo che è pregno di vicoli fioriti, scalinate e scorci che, nelle giornate serene, permettono di ammirare persino Capri e Punta della Campanella. Impossibile non notare anche il grazioso porto turistico, specialmente in estate, perché diventa la dimora di tantissime imbarcazioni.

Agropoli, Cilento

Fonte: iStock

Veduta di Agropoli

Tra le attrazioni da non perdere c’è senza ombra di dubbio il Castello di Agropoli che svetta nei cieli dal punto più alto della città. Dalla pianta triangolare e con tre torri circolari, tra le sue mura protegge diversi edifici e una piazza che oggi si trasforma nella sede di interessanti esibizioni teatrali.

Nel corso dei secoli vi passarono personaggi di un certo calibro, come Giuseppe Ungaretti, per esempio, che parlò del borgo di Agropoli nel volume “Mezzogiorno”.

Molto interessante è anche il Palazzo Civico delle Arti, noto anche come Palazzo Cirota. Fu inizialmente costruito e utilizzato come residenza estiva, per poi diventare la sede del museo archeologico cittadino. Oggi, quindi, è il posto ideale per conoscere la ricca storia di Agropoli.

Passeggiando lungo la sinuosa costa di Agropoli, è possibile notare anche alcune torri di avvistamento. Un tempo il loro scopo era quello di difendere il territorio da eventuali attacchi dei nemici, mentre oggi colpiscono per la loro posizione e possente struttura: la Torre di San Marco è di forma circolare e sorge tra il Castello e la torre di Paestum; La Torre di San Francesco è invece quadrangolare e si fa spazio su un promontorio a picco sul mare.

Ci sono poi gli edifici religiosi, come la Chiesa della Madonna di Costantinopoli che sorge su un’altura che si affaccia sul colorato porto turistico. Decisamente interessante è anche la visita al suo interno che porta al cospetto di un bellissimo organo, il pulpito, l’altare, il presbiterio in marmo e una statua della Madonna.

Poi ancora la Chiesa dei S.S. Pietro e Paolo che negli anni è stata sottoposta a numerosi lavori di restauro, che hanno riportato alla luce colonne e reperti d’epoca greco-romana e di età medievale che si possono ammirare anche oggi.

Infine, vale la pena concludere la visita di Agropoli concedendosi una bella passeggiata sul suo prezioso lungomare dedicato a San Marco: è la zona più vivace di tutta la città.

Le spiagge di Agropoli

Se il tempo lo permette, vale assolutamente la pena scoprire anche le spiagge di Agropoli. La prima che vi consigliamo è proprio Spiaggia San Marco, la più grande di tutta la città. Il posto ideale per chi alla bellezza del mare cilentano vuole unire anche un po’ di meritato relax: è una spiaggia morbida perché composta di sabbia, ed anche un lido con diversi stabilimenti balneari e strutture ricreative per bambini. Non mancano hotel, bar, e ristoranti, così come una serie di locali per il divertimento.

Voliamo ora presso la Spiaggia di San Francesco Agropoli, che è collocata subito dopo il bellissimo porto turistico. Le sue caratteristiche sono davvero interessanti: è rocciosa, piccola e uno spot ideale per dimenticarsi del caos cittadino; la si raggiunge solcando un piccolo sentiero che parte dalla Chiesa di San Francesco; vi sorge un peculiare scoglio, dedicato anch’esso a San Francesco, in cui secondo la leggenda un devoto dedicò al frate di Assisi una croce nel bel mezzo del mare, che ancora oggi è proprio lì, mai sovrastata dal mare anche quando ci sono forti mareggiate.

Senza ombra di dubbio, davvero straordinaria è la Baia di Trentova, una piccola isoletta connessa alla costa tramite uno stretto lembo di terra, accarezzata da acque limpide e con fondali bassi e sabbiosi. Isolata dalla città, è un oasi di relax immersa nella natura.

Per ultimo, ma non per bellezza e importanza, la Grotta dell’Elefante, un vero e proprio miracolo della natura che sorge all’estremità della città e raggiungibile solo via mare.

Agropoli, la perla del Cilento

Fonte: Getty Images – Ph: Frank Bienewald

Tutta la bellezza della città di Agropoli
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A bordo di un treno storico per raggiungere i Krampus

Viaggiare è un’arte che arricchisce l’anima e la mente, spingendole a esplorare territori e orizzonti sconosciuti. Ogni viaggio è un’avventura che incanta con panorami mozzafiato, sapori inediti e profumi avvolgenti.

Ma viaggiare è anche, e soprattutto, un’esperienza che ci permette di fare un salto nel passato, immergendoci nel tessuto storico e culturale di un luogo. Una delle tradizioni più affascinanti e misteriose del nostro Paese si trova in Friuli-Venezia Giulia, al confine con Austria e Slovenia: la sfilata dei Krampus di Tarvisio.

Quest’antica usanza, di origine germanica, vede come protagonisti i Krampus appunto, figure demoniache che, nella notte del 5 dicembre, in occasione della festa di San Nicolò, scendono dalle montagne per punire i bambini “monelli”. La sfilata, con i suoi costumi e maschere terrificanti, rappresenta uno spettacolo imperdibile che attira visitatori provenienti da tutto il mondo.

Quest’anno avrai l’opportunità di ammirarla a bordo di un treno d’epoca degli anni ’30. Un’esperienza unica che combina il fascino della storia con l’emozione di un passato millenario.

Il fascino ancestrale dei Krampus

Krampus

Fonte: iStock

Maschere dei Krampus, Tarvisio

È nella notte, quando il silenzio avvolge le strade e le luci della città si affievoliscono, che la tradizione prende vita nelle valli di Tarvisio. Un suono lontano, un brivido nell’aria, e poi l’apparizione: i Krampus, figure mitiche e spaventose si materializzano dal buio per invadere le vie del centro.

Accompagnando San Nicolò, figura di bontà e saggezza, nelle sue visite di casa in casa, i Krampus non sono lì per incutere paura, ma per preservare la tradizione e il rispetto. Mentre San Nicolò porta amore e gioia ai bambini con dolcetti e piccoli regali, le maschere creano un’atmosfera di mistero e meraviglia, muovendosi all’unisono.

Ma quando il sole tramonta completamente, San Nicolò scompare misteriosamente, lasciando i Krampus senza controllo. A questo punto, la parata prende una piega differente. I personaggi esprimono liberamente la loro natura selvaggia, creando uno spettacolo di suoni e colori che affascina e spaventa allo stesso tempo. Questo antico rito, ricco di simbolismi e mistero, segna la transizione dal giorno alla notte, dal bene al male.

Il mattino seguente, però, al momento del risveglio, i bimbi si trovano sul davanzale di una finestra un delizioso Krampus di pane dolce.

È un gesto simbolico, un ricordo tangibile dell’avventura della notte precedente. Ma è anche un promemoria per i più piccoli: un invito a riflettere sulle loro azioni, a cercare di essere buoni e rispettosi, proprio come San Nicolò.

Il treno dei Krampus: un viaggio emozionante tra Trieste e Tarvisio

Per giungere alla suggestiva località della Valcanale, i visitatori avranno l’opportunità unica di vivere un’esperienza imperdibile viaggiando a bordo di un treno storico.

Il 5 dicembre, il Treno dei Krampus parte dalla stazione di Trieste alle 11.45. Durante il tragitto, il convoglio fa tappa a Monfalcone, Gorizia, Udine, offrendo ai passeggeri la possibilità di ammirare le meraviglie del Friuli-Venezia Giulia. Il costo del biglietto? Solo 5€ per gli adulti e 2,5€ per i ragazzi dai 4 ai 12 anni.

Non perdere l’opportunità di salire a bordo. Per ulteriori informazioni, ti suggeriamo di visitare il sito ufficiale.

Tarvisio

Fonte: iStock

Paesaggio notturno di Tarvisio