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Viaggi di lusso nel 2024: ecco cosa cercano i turisti

Il segmento del turismo luxury è in crescita, e le tendenze sono positive anche per il 2024: sempre più italiani decidono di concedersi un’esperienza memorabile, pur a costo di stringere la cinghia e ridurre il budget sulle spese accessorie. Ma quali sono i viaggi più ambiti dai turisti, in fatto di lusso? Scopriamo quali sono i trend per il nuovo anno, in base a quanto è già emerso dalle prenotazioni registrate dai principali network del settore.

Viaggi da soli e in compagnia

Una delle prime tendenze per questo 2024 riguarda i viaggi in solitaria: l’obiettivo è quello di disconnettersi dal resto del mondo, avendo così l’opportunità di trascorrere del tempo di qualità con se stessi, senza pensieri come il lavoro o le preoccupazioni quotidiane. Un servizio che sta andando per la maggiore consiste nell’essere letteralmente “traghettati” dal tour operator verso una destinazione sconosciuta, prevalentemente in mezzo alla natura. È l’occasione ideale per un digital detox, visto che siamo sempre più interconnessi ed è difficile liberarsi anche solo dello smartphone, persino in vacanza.

Se una vacanza da soli vi sembra un po’ “estrema”, appare comunque evidente che un trend in crescita è quello del viaggio in piccoli gruppi, con pochi amici o familiari. Partire diventa dunque un modo per condividere esperienze speciali che diventeranno ricordi bellissimi, proprio perché vissuti con persone di grande importanza. Qualche esempio? Molte persone scelgono viaggi di gruppo privati, spesso optando tra avventure a tema che ricalchino le proprie passioni – ad esempio proiezioni cinematografiche o partecipazione a gare sportive in posizione privilegiata.

Tra avventura, benessere e crociere

Viaggi in famiglia, dunque, ma quali esperienze vivere? Sempre più turisti si tuffano all’avventura, per una vacanza indimenticabile. Spesso, a fare da traino sono i figli: se in età scolastica, un trend particolarmente diffuso è quello di optare per una meta che negli ultimi mesi è stata parte di attività di studio (come può essere l’Egitto per i ragazzini che hanno da poco affrontato l’epoca egizia in storia). Ma anche in età adulta, i giovani fungono da ago della bilancia nell’organizzazione di viaggi-avventura: le loro passioni, come ad esempio qualche attività sportiva, possono diventare l’esperienza di tutta la famiglia.

Quando si parla di lusso, poi, il pensiero vola subito ad una vacanza rilassante: oggi, in effetti, riuscire a rigenerarsi è davvero qualcosa di importante. Dunque, vanno per la maggiore le esperienze legate al wellness, con viaggi “lenti” presso destinazioni che offrano opportunità per dedicarsi a se stessi – e magari anche tempo per l’auto-miglioramento. E per quanto riguarda le crociere? La vera esperienza luxury consiste nel noleggiare uno yacht privato, così di vivere un’avventura più intima, in compagnia di poche persone. E le rotte più popolari sono l’Alaska e l’Antartide, oltre alle crociere fluviali sul Danubio, sul Mekong e sul Nilo.

Per chi vuole fare anche esperienze a terra, ci sono compagnie che offrono servizi davvero molto ricchi: si passa dalla navigazione su yacht a pernottamento in mete fantastiche come il Costa Rica e le isole Galapagos. Infine, un ultimo trend riguarda i viaggi nella memoria: per molte persone, significa semplicemente rievocare splendidi ricordi tornando nei luoghi di villeggiatura dove avevano già trascorso le proprie vacanze, magari con qualcuno di amato, o – se vivono lontane da casa – optare per la propria terra natia.

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Al via i viaggi scontati: tutte le offerte da prenotare ora per partire

Cosa c’è di meglio che organizzare un viaggio o un weekend per staccare dalla routine di tutti i giorni anche adesso che le festività di fine anno sono un ricordo?

E questo è proprio il momento giusto per approfittare dei “saldi” anche nel settore dei trasporti e regalarsi una piacevole pausa scontata e organizzare le prossime fughe del 2024: ecco tutte le offerte da non perdere.

Saldi in partenza con Italo

Italo propone sconti dal -10% al -30%: infatti, acquistando un biglietto entro le ore 18 del 15/01 e inserendo il codice promo SALDI potrete viaggiare dal 20 gennaio al 31 maggio in Smart e Prima.
I posti disponibili sono 900.000 e l’offerta è valida in tariffa Low Cost, soggetta a disponibilità e non cumulabile con altre offerte, applicabile solo per l’acquisto di un titolo di trasporto treno ITALO AV e/o treno ITALO AV + bus ITABUS.

Ma non è tutto.

Se desiderate concedervi una vacanza nella magnifica cornice delle Dolomiti, Italo vi consente di raggiungere Bolzano, Trento e Rovereto a partire da soli 8,90 euro: il prezzo è valido sulla tratta Verona – Bolzano, in tariffa eXtra, ambiente Smart.

Ancora, i viaggiatori dai 14 ai 29 anni, usufruiscono di prezzi vantaggiosi con sconti fino al -70% rispetto al prezzo della tariffa Flex (offerta valida per viaggi in ambiente Smart).

Infine, entrando ora a far parte del mondo Italo Più, il programma dedicato ai clienti Italo, è possibile approfittare delle nuove promozioni:

  • -5% di sconto sul primo viaggio;
  • biglietti premio gratuiti con soli 800 punti, invece di 1.000;
  • bastano ancora meno viaggi per ottenere i benefici esclusivi dei livelli del programma fedeltà come: accesso alle Lounge Italo Club, Upgrade di ambiente, sconti e tanto altro.

Rendez-Vous di Air France: 21 giorni di offerte incredibili

Per festeggiare il 90esimo anniversario, Air France mette in campo 21 giorni di offerte incredibili per trasformare i sogni in realtà: dal 10 al 24 gennaio 2024, avrete l’opportunità di scoprire splendide destinazioni a prezzi irresistibili.

Di quali si tratta? Parigi a 135 euro, New York a 399 euro, Johannesburg a 479 euro, L’Avana e Miami a 499 euro, Los Angeles a 579 euro, Pechino a 599 euro, Lima a 629 euro, Città del Messico a 679 euro e Saint Martin a 799 euro.

Le tariffe si intendono a/r, tasse e supplementi inclusi, con partenza da Milano. Le offerte sono soggette a disponibilità e condizioni speciali: le vendite sono aperte fino al 30 gennaio 2024 (eccetto Parigi, fino al 20 gennaio 2024) e i viaggi vanno dal 17 gennaio al 8 luglio e dal 5 settembre al 30 novembre 2024 (eccetto Parigi, dal 10 gennaio al 31 maggio 2024 e Nord America, soggetto a condizioni particolari).

Qatar Airways: fantastici sconti per programmare le fughe del 2024

Qatar Airways lancia fantastici sconti per le fughe del 2024: dall’11 al 15 gennaio 2024, i passeggeri possono approfittare di interessanti sconti fino al 15% su tutte le sue destinazioni sia in Economy che in Business Class.

Chi partirà dagli aeroporti di Milano Malpensa e Roma Fiumicino (e dal 12 giugno anche dall’aeroporto di Venezia) potrà acquistare biglietti a partire da 419 euro per viaggi dal 17 gennaio fino al 31 ottobre 2024 (si applicano date di blackout e termini e condizioni) scegliendo tra le oltre 170 destinazioni del network di Qatar Airways, lasciandosi ispirare dalle top 8 destinazioni più ricercate per l’anno in corso ovvero Sidney, Manila, Doha, le Maldive, Colombo, Phuket, Denpasar Bali e Bangkok.

E, grazie ai pacchetti Discover Qatar, Qatar Airways offre la possibilità di raddoppiare la propria vacanza approfittando di uno stopover a Doha, per un viaggio ancora più indimenticabile tra natura, tradizioni, arte e cultura. A partire dall’11 gennaio, i passeggeri che sceglieranno di volare con Qatar Airways, iscrivendosi al Privilege Club (inserendo il codice PCEUR24) potranno inoltre guadagnare subito 4.000 Avios Bonus.

Risparmiare sulle vacanze e sugli scali a Dubai con Emirates

Emirates ha annunciato una nuova ed entusiasmante offerta per i viaggiatori che intendono visitare Dubai quest’inverno: a partire dal 12 gennaio, chi ha acquistato voli per Dubai o effettuerà uno scalo a Dubai di 8 o più ore, può usufruire di biglietti gratuiti per due delle più grandi attrazioni: il Museo del Futuro, dove vedere con i propri occhi come sarà il mondo fra 50 anni, e l’Atlantis Aquaventure, il parco acquatico più grande del mondo.

L’offerta speciale è valida per i biglietti acquistati tra il 12 gennaio e il 1 febbraio 2024, per viaggi tra il 15 gennaio e il 31 marzo 2024 ed è disponibile per tutte le classi di cabina e per
le prenotazioni effettuate su Emirates.com, call center Emirates, biglietteria Emirates o tramite agenzie di viaggio, e può essere riscattata almeno 96 ore prima del viaggio.

Ma non finisce qui.

Fino al 31 marzo 2024, chi viaggia con la compagnia aerea può approfittare di altre centinaia di offerte a Dubai e negli Emirati Arabi Uniti grazie a My Emirates Pass: sarà sufficiente mostrare la carta d’imbarco Emirates presso i ristoranti, i centri benessere, le attività e altro ancora per accedere a offerte e sconti esclusivi.

I Real Deals di KML

Sono arrivati i “Real Deals” della compagnia area KML Italia per prenotare viaggi indimenticabili e creare ricordi indelebili.

Le vantaggiose offerte, in classe Economy, con esempi di tariffe in partenza da Milano a/r, tasse e supplementi inclusi, sono: Vancouver da 663 euro, Amsterdam da 135 euro, New York da 403 euro, Johannesburg da 479 euro, Hong Kong da 499 euro e Boston da 583 euro.

In Business Class troviamo, invece, Vancouver da 2942 euro, Sain Martin nel Mar dei Caraibi da 2299 euro, Pechino da 2399 euro, Cartagena da 2549 euro e San Francisco da 2793 euro.

Le offerte di Virgin Atlantic

Per chi desidera “fuggire dalle giornate buie e piovose” e concedersi un po’ di relax al sole ai Caraibi, alle Maldive oppure a Cape Town Town o Dubai, la compagnia aerea britannica Virgin Atlantic consente di risparmiare ancora di più sui pacchetti vacanza e di guadagnare punti Virgin doppi con Virgin Atlantic Holidays o Volo + Hotel viaggiando da ora fino al 31 dicembre 2024.

In più, i soci del Flying Club guadagnano punti Virgin e Tier Points per sbloccare vantaggi esclusivi e premi come voli premio, posto nell’esclusiva Upper Class, Check-in premium e accesso alla clubhouse.
I punti non hanno scadenza e possono essere richiesti fino a sei mesi dopo il volo.

Uno sguardo all’estate con Ryanair

La compagnia area low cost Ryanair guarda già alla prossima estate e propone voli a partire da 29,99 euro prenotando entro il 31 gennaio 2024 per viaggiare dal 1 aprile al 30 settembre 2024.

Si applicano termini e condizioni.

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Briançon, la cittadina murata patrimonio Unesco

Patrimonio UNESCO, conosciuta per la “città fortificata di Vauban“, Briançon, a una quindicina di chilometri dall’Italia, è un gioiello architettonico dove una passeggiata si trasforma in un vero e proprio “viaggio nel tempo”: i suoi millenari edifici storici e i maestosi bastioni, i vicoli, le piazze, le fontane e le meridiane incantano chiunque ne varchi la soglia.

Città più alta della Francia, svetta su di un picco roccioso a 1326 metri di altitudine ed è racchiusa da una cinta di fortificazioni progettata dall’architetto militare Vauban nel 1692 e nel 1700 a scopo difensivo per renderla inespugnabile.

La Fortezza Vauban, un centro storico da “viaggio indietro nel tempo”

Il modo migliore per apprezzare il fascino indiscusso di Briançon è percorrere le antiche stradine lastricate su cui si affacciano le pittoresche e colorate case, molte delle quali con pareti impreziosite da meridiane dipinte.

Tra fontane e pozzi, a testimonianza di quanto l’acqua sia fondamentale per la città, lo sguardo si posa sul noto “Gargoyle di Briançon“, piccolo canale di scolo che consente all’acqua di defluire senza “bagnarsi i piedi”.

Ma siamo appena all’inizio.

Cuore della città fortificata è Place d’Armes, nell’abbraccio di abitazioni dai colori vivaci, abbellita da un pozzo voluto da Vauban, unica fonte di approvvigionamento idrico all’interno della cinta che, in caso d’assedio, si sarebbe rivelato indispensabile per la sopravvivenza degli abitanti: qui, come del resto in tutte le piazze di Briançon, l’atmosfera è allegra e rilassata e non mancano locali per una piacevole sosta.

Di sicuro interesse sono poi la Casa del Tempio, risalente al XVI secolo, oggi sede dell’Ufficio Turistico, la Casa del Papa, ex ospizio in cui Pio VI soggiornò prigioniero per due mesi nel 1799, e il Fort Du Château, edificato nel XIX secolo laddove sorgevano le fondamenta di un castello medievale del XIV secolo: include una caserma, ricoveri sotterranei, piattaforme e una polveriera con contrafforti e volte ed è visitabile con all’incirca un’ora di tempo.
Regala inoltre una vista eccezionale sulle valli del Monginevro e di Serre-Chevalier.

Infine, da non perdere il raccolto Museo delle Miniere, sulla passerella del Fort Du Château, che dal 1990 illustra la storia delle miniere del territorio approfondendo le condizioni di vita e di lavoro dei minatori dell’epoca, e l’Église Notre-Dame et Saint Nicolas de Briançon, la chiesa consacrata nel 1726 che assunse lo status di Collegiata nel 1746.

I suggestivi Forti di Briançon

Se il centro storico è un tripudio di storia e mirabile architettura, l’emozione prosegue con la scoperta dei Forti di Briançon a partire dal Fort des Salettes, raggiungibile con una camminata di circa 25 minuti lungo un sentiero di sassi accompagnati da una guida: progettato da Vauban su un promontorio, vanta la particolarità di un ingresso possibile soltanto da un sotterraneo che inizia dalla torre la quale poteva ospitare fino a cento soldati e tutto il necessario per il loro sostentamento.
Nell’Ottocento, la torre venne trasformata in forte con l’aggiunta di una polveriera da 14 tonnellate, un involucro bastionato e sei casematte di tipo Haxo.

Ancora, ecco il Forte del Randouillet, edificato su tre piattaforme su un promontorio più stretto, il settecentesco Fort Dauphin con il ruolo di avamposto, e l’imponente Forte delle Teste che poteva ospitare fino a 1200 uomini grazie a scuderie, arsenale, polveriere, caserma, due cisterne, panetteria, stalle per 24 cavalli, segrete e caserma.
Gli accessi sono tre: la porta della Durance che permette di entrare dal ponte ad arco di Asfeld, ardita opera tra due ripidi tratti montuosi, il cancello frontale di emergenza a sud, e la porta reale, protetta da un fronte con due bastioni e mezzaluna, fossati e passaggio coperto.

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L’alta velocità arriverà fino alla Slovenia: ecco quando

Nei giorni scorsi, è stato fatto un test per verificare la fattibilità. Un treno ad alta velocità è partito da Milano ed è giunto a Lubiana, in Slovenia, senza alcuna difficoltà. Avendolo superato, quindi, pare proprio che tra qualche mese il viaggio sarà fattibile, per tutti.

Stiamo parlando del primo Frecciarossa che partirà da Milano e che raggiungerà direttamente la Capitale slovena in sette ore di viaggio.

Quando parte il Frecciarossa per Lubiana

“Presto sarà possibile raggiungere Lubiana con il Frecciarossa direttamente da Milano”, ha annunciato Trenitalia in una nota stampa, “grazie a un accordo preliminare siglato dalla capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS e la società ferroviaria slovena, SŽ Passenger Transport”.

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Fonte: 123rf

Lubiana, la Capitale della Slovenia, sarà presto raggiungibile con il treno ad alta velocità

“Il collegamento diretto tramite Frecciarossa avrà notevoli benefici per i turisti dei due Paesi”, scrivono. “I cittadini sloveni, infatti, potranno raggiungere con facilità alcune tra le mete più belle del nostro Paese, come ad esempio Venezia oppure, con appena due ore e mezza di viaggio, Trieste, mentre i passeggeri italiani avranno l’opportunità di visitare, oltre a Lubiana, alcune note destinazioni slovene, come le grotte di Postumia e di San Canziano (nel Comune di Divaccia) e il paese di Lipizza, nel comune di Sesana”.

Le attività di collaborazione tra le due società prevedono l’effettuazione di test sulla rete infrastrutturale slovena, attualmente interessata da lavori di potenziamento che permetteranno ai tempi di viaggio del collegamento tramite Frecciarossa di ridursi ulteriormente. L’obiettivo finale è attivare due collegamenti giornalieri tra Milano e Lubiana.

Lo scorso dicembre, è partito un treno di prova che ha fatto fermate a Portogruaro, Monfalcone, Bivio Aurisina e a Villa Opicina, la stazione di confine dove è salito sul treno il personale delle ferrovie slovene per proseguire fino a Sesana.

Durante il tragitto, sono state effettuate alcune prove di funzionamento del sistema ETCS (European Train Control System), il sistema di controllo della marcia dei treni che è uno standard a livello europeo, del Frecciarossa ETR 700 sulla rete ferroviaria slovena, per verificare che funzionasse come in Italia.

Gli altri Frecciarossa che andranno in Europa

Di recente è stato anche annunciato un accordo preliminare tra Trenitalia e la società ferroviaria tedesca Deutsche Bahn, per far viaggiare il Frecciarossa tra l’Italia e la Germania, entro la fine del 2026. I lavori sono concentrati sulle tratte che collegano Milano e Roma a Monaco di Baviera, ma si sta già valutando ulteriori estensioni del servizio con collegamenti con altre destinazioni tedesche in futuro.

Per quanto riguarda il treno ad alta velocità per Parigi, interrotto per via di una frana avvenuta lo scorso 27 agosto a Saint-Andrè en Savoie, appena oltre il confine italiano e del tunnel del Frejus, benché la compagnia ferroviaria francese TGV INOUI abbia ripreso il 10 gennaio a percorrere la tratta tra Milano e Parigi in parte in treno e, in parte, bus, nel tratto ancora interrotto alla circolazione ferroviaria, quello tra Oulx e Saint-Jean de Maurienne, Trenitalia non ha ancora stabilito una data certa per la ripresa del servizio. “Attualmente il servizio è sospeso”, spiegano in una nota che ci hanno inviato.

Insomma, dopo Parigi (anche se in stand-by), che dall’inaugurazione avvenuta nel 2021 ha riscosso un enorme successo, registrando fin da subito il sold out (anche per via delle tariffe di lancio che partivano da 29 euro) con prenotazioni triplicate secondo i dati riportati allora da Trainline, si potrà presto andare con l’alta velocità in una nuova Capitale europea. Lubiana.  E poi anche in Germania. E la speranza di molti viaggiatori è che questo sia il primo passo per un’ulteriore spinta a Est.

Sono molti a sperare che l’alta velocità possa un giorno raggiungere in modo più comodo, più economico e, perché no, più sostenibile rispetto all’aereo, molti altri Paesi dell’Europa orientale, come l’Austria, la Croazia o l’Ungheria, Paesi che stanno registrano una forte crescita turistica.

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Viaggiare senza ritardi: sono queste le compagnie più puntuali

Viaggiare, alle volte, è più complicato di quanto si possa immaginare. Sì, perché basta un leggero ritardo che ci ritroviamo costretti a cambiare tutti i programmi e gli itinerari che avevamo fatto. Probabilmente non si troverà mai e poi mai una soluzione ai possibili ritardi, per il semplice fatto che sono davvero tantissime le variabili che possono entrare in gioco.

Tuttavia, il mondo dell’aviazione lavora sempre con lo scopo di migliorarsi il più possibile anche da questo punto di vista. Nell’anno appena terminato, secondo quanto si apprende dal Cirium On-Time Performance 2023 Annual Review, la puntualità delle compagnie aeree e degli aeroporti è riuscita a mantenersi su scala globale fra l’80,57% e il 92,40%.

Un risultato soddisfacente

Mike Malik, chief marketing officer Cirium, ha definito quanto raggiunto “un risultato soddisfacente” ma che allo stesso tempo è anche indice di sensibili e differenti velocità di ripresa post-pandemia nei vari continenti.

Il motivo è anche da ritrovare nelle varie e attuali criticità, come la deviazione delle rotte rispetto ai cieli russi, ritardi nelle consegne di nuovi aerei, oscillazioni nei costi energetici e persistenti problemi nelle singole supply chain.

Come è stato condotto lo studio

L’analisi per evidenziare quali sono state le compagnie più puntuali del mondo nel 2023 è stata effettuata, dalla società leader nell’aviation analytics, consultando mese dopo mese oltre 600 fonti. Le aviolinee prese in considerazione per decretare le più puntuali del pianeta sono quelle che effettuano una rete di collegamenti globale.

In totale sono state monitorate le prestazioni di circa 35 milioni di voli tramite la metodologia A14, che prevede un ritardo massimo di arrivo di 14 minuti e 59 secondi rispetto all’atterraggio previsto.

Le compagnie più puntuali del pianeta

Al decimo posto della classifica relativa alle compagnie aeree più puntuali del mondo troviamo la statunitense American Airlines con un tasso di puntualità dell’80,61%. La segue la Saudia, il cui nome completo è Saudi Arabian Airlines, con un tasso di puntualità dell’81,29%.

L’ottava posizione è di Japan Airlines (82,58%), seguita al settimo posto da un’altra compagnia giapponese: la All Nippon Airways. con un tasso di puntualità dell’82,75%.

Sesta posizione per la cilena Latam (84%), mentre il quinto posto è di una compagnia europea: la spagnola Iberia con un tasso di puntualità dell’84,38%.

Voliamo ora alla quarta posizione che è occupata dalla statunitense Delta Air Lines, con un buon 84,72%.

L’ultimo gradino del podio è occupato da Qatar Airways, uno dei vettori più importanti del Golfo Persico, con l’85,11% dei voli conclusi nei tempi programmati. La medaglia d’argento è invece di Azul, compagnia aerea del Brasile, che con il suo 85,51% degli aerei arrivati in orario stacca di un soffio la prima in classifica.

Con poco meno di nove voli su dieci che sono atterrati tecnicamente in orario, la compagnia aerea più puntuale del mondo è la colombiana Avianca, che ha raggiunto un tasso di puntualità pari all 85,73%.

Le altre compagnie

Allargando lo sguardo anche sulle compagnie aeree che fanno viaggi non necessariamente intercontinentali, si scopre che nel 2023 la compagnia più puntuale è stata Oman Air con il 92,53% dei voli atterrati in orario.

Non potendo essere considerata aviolinea globale, la compagnia dell’Oman ha vinto lo scettro di società più puntuale del gruppo Medio Oriente-Africa. Lo stesso è stato applicato anche a  Copa, basata a Panama, che ha chiuso con l’89,46% di viaggi in orario ed è prima in America Latina. In Europa il premio va a Iberia Express (84,58%), che vola solo all’interno del nostro continente.

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Anno bisestile: per chi ama viaggiare, è una bella notizia

Il 2024 che è appena iniziato è un anno bisestile, il che significa che, anziché 365 giorni, ne avremo 366. L’anno bisestile, calcolato secondo il calendario solare, serve a colmare un gap temporale nel mutare delle stagioni.

Infatti, la Terra impiega 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi a completare un’orbita intorno al Sole, pertanto, onde evitare lo sfasamento, si è deciso che ogni, quattro anni uno, avrebbe avuto un giorno in più: il 29 febbraio (visto che il mese di febbraio ha solo 28 giorni è sembrato il più fattibile).

Anno bisesto, anno funesto? Non per chi ama viaggiare

Nella tradizione popolare, si dice che l’anno bisestile sia considerato un anno di sventura. E, se pensiamo all’ultimo anno bisestile prima del 2024, ovvero il 2020, quello della pandemia di Covid, potremmo convincerci che sia proprio così. Tuttavia, non è stato un anno sfortunato quello precedente, il 2016, e neppure quelli prima. Anzi, per chi pensa che ci sia troppo poco tempo per fare tutto quello che si vuole un giorno in più nell’anno non può che fare piacere. A partire da coloro che, come noi, amano viaggiare.

Quindi, quest’anno non solo c’è un giorno in più per viaggiare, ma il 29 febbraio 2024 cade anche di giovedì ed è un’ottima occasione per organizzare un ponte scaramantico.

Le mete portafortuna in Italia

Detto che un long weekend è perfetto per qualunque meta italiana o per un corto raggio anche all’estero, per chi desidera organizzare una breve vacanza portafortuna, nel nostro Paese ci sono diverti luoghi scaramantici, perfetti per trascorrere il ponte di fine febbraio sotto una buona sorte.

A Roma, città che merita sempre un viaggio, il luogo più fortunato di tutti è naturalmente la Fontana di Trevi. Gettare una monetina nella fontana, lanciandola di spalle, significa che si tornerà ancora nella Città Eterna. Gettandone due, invece, significa trovare l’amore. Ma se se ne gettano tre, ci si sposerà proprio a Roma.

Se Napoli è stata la meta top dello scorso anno, nel 2024 non sarà da meno. Tra le tappe di un tour partenopeo quest’anno è d’obbligo anche quella al Cimitero delle Fontanelle, dove sono sepolte le vittime delle tante pandemie che hanno colpito la città anche prima del Covid. Si dice, infatti, che i defunti possano fare miracoli. Basta fare una breve visita tenendo in mano un corno rosso per avere fortuna. E si sa che la scaramanzia a Napoli è nel suo DNA.

A Firenze, oltre ai monumenti, ai musei e, perché no, agli ottimi ristoranti, c’è un luogo portafortuna da visitare: si tratta della statua del Porcellino (che in realtà sarebbe un cinghiale) che si trova nel pieno centro, vicino alla Loggia del Mercato Nuovo. La fortuna arriva se si strofina con una moneta il muso della statua esprimendo un desiderio. Dopodiché, bisogna baciare la moneta e farla cadere. Se cade nella griglia sottostante, il desiderio si avvera. Attenzione, però, questo rituale va eseguito non più di tre volte.

Fontana del Porcellino a Firenze

Fonte: 123rf

La celebre Fontana del Porcellino nel cuore storico di Firenze

A Torino, in piazza Castello, si trova un medaglione di bronzo raffigurante Cristoforo Colombo che regge un mappamondo. Chi vuole invocare la buona sorte, deve sfregare il mignolo che è messo in bella mostra e che ha ormai cambiato colore per le continue carezze.

A Verona, la città dell’amore, per la vicenda di Giulietta e Romeo narrata da Shakespeare, c’è la famosa statua di Giulietta che, al contrario di quanto si possa pensare, non è solo legata alla fortuna in amore. La scultura si trova in quella che, secondo la credenza, sarebbe stata la casa della giovane, nel pieno centro storico cittadino. Se si tocca il seno destro della statua di bronzo di Giulietta, che si trova proprio sotto l’iconico balcone, si avrà fortuna in qualunque cosa si faccia.

Statue portafortuna: Giulietta

Fonte: 123rf

La statua di Giulietta a Verona

Qualcosa di simile c’è anche a Treviso: si tratta di una fontana che rappresenta un mezzo busto di donna dai cui seni sgorga l’acqua. Un tempo, però, vi sgorgava il vino. Nel XVI secolo, il podestà di Treviso, Alvise Da Ponte, fece costruire questa singolare statua in seguito a una forte siccità che aveva colpito tutto il territorio. Durante tutta l’epoca veneziana, la statua era collocata all’interno del palazzo pretorio e, ogni anno, per celebrare l’elezione dei podestà, per tre giorni veniva fatto sgorgare da uno seno vino bianco e dall’altro vino rosso, che tutti i cittadini potevano bere liberamente. In epoca napoleonica la statua fu danneggiata e quella che c’è ora e che si trova nel cortile di Palazzo Zignoli è una copia ricostruita nel 1989 dallo scultore peruviano Miguel Miranda Quinones. Si dice che toccare entrambi i seni porti fortuna.

Chi desidera convolare a nozze, invece, quest’anno deve andare a Ravenna. Oltre a visitare i meravigliosi mosaici e i luoghi danteschi, tappa obbligata è il Museo d’arte dove viene ospitata la statua di Guidarello Guidarelli, un condottiero al servizio di Cesare Borgia, che aspetta solo che le ragazze gli bacino le labbra per esaudire il loro desiderio entro l’anno.

Per quanto riguarda Milano, tutti sanno che al centro della Galleria Vittorio Emanuele II c’è un mosaico raffigurante un toro che, se calpestato, porta fortuna. Bisogna farlo nel modo giusto, però: toccare con il tallone destro le “parti basse” dell’animale e compiere un giro di 360°. Perché sia valido bisognerebbe farlo tra il 24 e il 31 dicembre, ma il 29 febbraio non può di certo fare male.

milano toro

Fonte: Ph anshar73 – iStock

Il mosaico del toro nella Galleria Vittorio Emanuele II di Milano

Una cosa simile si fa anche nella cittadina di Gubbio, ma bisogna essere già un po’ fortunati di partenza. Infatti, per avere fortuna bisogna fare tre volte il giro della Fontana del Bargello, ma in compagnia di un cittadino. Iniziate a pensare a come convincerlo.

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Questi sono i biscotti più famosi del web: ecco dove puoi mangiarli

I social network hanno cambiato ogni cosa, sicuramente hanno influenzato il nostro modo di viaggiare. Ne sono un esempio i feed di Instagram, che negli ultimi anni si sono trasformati in una delle più grandi fonti di ispirazione per chi è sempre alla ricerca di esperienze incredibili e di luoghi straordinari da raggiungere.

Non solo monumenti artistici, capolavori architettonici e sculture naturali, i social network sono capaci di dettare dei veri e propri trend, alcuni dei quali vale davvero la pena di seguire, soprattutto perché capaci di regalarci avventure sensoriali uniche.

E questo è il caso dei golosissimi cookies al cioccolato prodotti da Van Stapele, una piccola pasticceria situata nel cuore di Amsterdam diventata celebre proprio per la sua produzione. I suoi biscotti, infatti, sono diventati famosi in tutto il web, e virali su TikTok. Il motivo? Sono strepitosi!

Da TikTok a Instagram: i biscotti virali che devi assaggiare anche tu

Organizzare un viaggio ad Amsterdam è sempre una buona idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. La capitale dei Paesi Bassi, infatti, è un concentrato di meraviglie artistiche, architettoniche e paesaggistiche tutte da esplorare.

Il Quartiere dei Musei, che ospita il Rijksmuseum e quello dedicato a Van Gogh, le case strette con facciate a capanna, i suggestivi canali dai quali godere di tramonti mozzafiato e poi, ancora, il mercato galleggiante e il Palazzo Reale: questi sono solo alcuni dei motivi che vi faranno amare Amsterdam.

Ma c’è un’altra ragione per fare visita alla capitale dei Paesi Bassi e ha a che fare direttamente con l’unico peccato capitale concesso: quello della gola. Ad Amsterdam, infatti, esiste una piccola pasticceria di quartiere che produce un unico prodotto: un biscotto al cioccolato che è diventato virale sui social network.

Video, foto e reels mostrano viaggiatori entusiasti che, morso dopo morso, allietano il palato con gli iconici cookies. Chi li ha provati li ha definiti “Strepitosi”, un’autentica esperienza di gusto che, da sola, vale l’intero viaggio. Curiosi di provarli?

I biscotti più famosi del web

Fonte: Van Stapele Koekmakerij

I biscotti più famosi del web

Dove mangiare i biscotti più famosi dei social network

Cos’hanno di tanto speciale i biscotti prodotti ad Amsterdam ve lo sveliamo subito. I cookies Van Stapele sono realizzati con un impasto di cioccolato fondente che conserva, al suo interno, un ripieno di cioccolato bianco. Sono stati realizzati per la prima volta nel febbraio del 2013 da Vera van Stapele all’interno della sua cucina domestica.

Entusiasta di quella ricetta, la donna ha deciso di condividere la sua creazione con il mondo intero e il 1° dicembre dello stesso anno ha aperto le porte del suo accogliente negozio in un vicolo di Amsterdam.

I biscotti vengono preparati ogni giorno e serviti caldi. Per assaggiarli dovrete prepararvi ad affrontare lunghe file d’attesa (non è un caso se sono considerati i biscotti più famosi del web) che, però, valgono l’esperienza di gusto.

Trovate la pasticceria Van Stapele a Heisteeg 4, ad appena 650 metri a piedi dalla celebre Piazza Dam. Il negozio è aperto tutti i giorni dalle 10.00 fino alla vendita dell’ultimo biscotto.

I biscotti di Van Stapele sono virali sui social network: ecco dove mangiarli

Fonte: Van Stapele Koekmakerij

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Sulle orme dei Re Magi: le tappe del loro viaggio biblico

Da oltre duemila anni, i Re Magi giungono alla grotta di Betlemme, in Palestina, dove è nato Gesù per depositare oro, argento e mirra davanti alla mangiatoia. Puntualmente, ogni anno, il 6 gennaio si celebra l’Epifania, la festa che commemora la visita dei tre Magi, Gaspare, Baldassarre e Melchiorre, al bambino nella culla.

Tuttavia, dei Re Magi poco si sa: chi erano, da dove venivano e il viaggio che hanno fatto per giungere da chissà dove fino a qui. Alcuni studiosi sono risaliti alla loro storia e ne hanno ricostruito il percorso, un itinerario che è possibile ripercorrere anche ai giorni nostri.

Secondo la tradizione, alcuni (tre ma anche 12, le ipotesi sono tante) nobili uomini provenienti da lontano giunsero nella Giudea ebraica dominata dai Romani, per rendere omaggio al “figlio della luce”, guidati da una stella rivelatrice.

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Fonte: @prof. Marcello Fidanzio, Facoltà Teologica di Lugano, Università della Svizzera Italiana

Cielo stellato nel deserto della Giudea, vicino a Qumran

Lo studioso della Bibbia, Brent Landau, ritiene di aver trovato almeno una risposta a queste antiche domande. Uno dei testi da lui tradotti è la cosiddetta “Rivelazione dei Magi”, un racconto apocrifo della tradizionale storia di Natale che si presume sia stata scritta dagli stessi Magi.

La storia dei Magi appare solo una volta, nel Vangelo di Matteo (2,1-12), dove sono descritti come misteriosi visitatori che giungono a Gerusalemme in cerca del bambino di cui hanno osservato la stella “al suo sorgere”. Non si dice, invece, che i Magi erano tre né che erano Re (forse erano degli astronomi) né tanto meno si fanno i loro nomi.

Il viaggio dei Re Magi: l’itinerario

Pellegrini per eccellenza, simbolo dell’incontro tra Oriente ed Occidente, i Re Magi sono stati tra i primi a percorrere una via di pellegrinaggio, religioso ma anche semplicemente turistico.

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Fonte: 123rf

La Chiesa della Natività a Betlemme

I Re Magi arrivavano molto probabilmente da una località non ben definita della Persia, oggi Iran, e, secondo alcuni studiosi, per giungere fino a Gerusalemme a dorso di dromedario, il viaggio sarebbe durato 13 giorni (c’è chi parla anche di nove mesi), motivo per cui si sente spesso dire che arrivavano dal “lontano Oriente”.

Oggi, in linea retta, Google Maps ci dice che ci vogliono tre settimane a piedi, mentre in auto poco più di un giorno, ma ai tempi dei Magi non c’erano strade asfaltate né gallerie che attraversavano montagne né ponti sui fiumi.

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Fonte: 123rf

Il sito archeologico di Pasargade, Patrimonio Unesco dell’Iran

L’itinerario verso Occidente parte quindi dall’Iran, presumibilmente dalla Capitale Teheran, e attraversa l’Iraq, la Siria e la Giordania per concludersi in Israele. Circa 2.000 chilometri attraverso catene montuose, deserti, città e diversi interessantissimi siti archeologici.

Le tappe più significative sono: l’antica città persiana di Pasargade, la città di Ciro il Grande, Patrimonio Unesco; Bagdad, culla della civiltà, immortalata per il suo fascino e splendore nei racconti di “Le Mille e una Notte”; Persepoli, in Iran, le cui rovine sono oggi uno dei siti archeologici più importanti del Paese, e il vicino sito di Naksh’e Rostam dove, su una parete rocciosa, sono state scavate le tombe dei Re Dario I, Serse I, Artaserse I, Dario II e dario III, sconfitto da Alessandro Magno nella celebre battaglia avvenuta tra 40.000 fanti macedoni e 400.000 persiani tra il fiume Tigri e i monti Zagros, nell’Iraq Nord-orientale; Damasco, una delle più antiche città del mondo, fondata, secondo gli storici, nel terzo millennio prima della nascita di Cristo e il cui centro storico è Patrimonio dell’Umanità, e, infine, prima di arrivare a Gerusalemme, Amman, la Capitale giordana sorta su sette colli come Roma, una città che conta ben 5.000 anni di storia.

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Fonte: 123rf

Le tombe dei Re persiani nel sito archeologico di Naksh’e Rostam in Iran

Arrivati a Gerusalemme, i Re Magi chiesero ai Giudei il luogo della nascita di Gesù poiché, secondo la profezia, “essi conoscevano il tempo ma non il luogo”. Dopo l’incontro con Re Erode il Grande, che finse di voler adorare il bambino appena nato, ma che, in realtà, progettava di eliminarlo, i tre seguirono ancora la stella che li condusse alla grotta di Betlemme, circa due ore a piedi da Gerusalemme, dove trovarono Gesù insieme a Giuseppe e Maria.

Lì, si inginocchiarono e lo adorarono, presentandogli i loro doni. Poi, senza fare rapporto a Erode il Grande, chiuso nel Palazzo d’inverno, in Giudea, ripartirono verso casa, prendendo, però, una strada diversa.

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Fonte: @Noam Chen – IMOT

Modello della Gerusalemme erodiana conservato nel Museo d’Israele di Gerusalemme

I Magi, da Gerusalemme a Milano e Colonia

Il viaggio dei tre Re Magi non si sarebbe interrotto con il ritorno al loro Paese d’origine “per un’altra strada”, come scrive Matteo. Sarebbe, invece, proseguito anche dopo la loro morte, avvenuta, secondo una leggenda, a Gerusalemme, dove sarebbero tornati per testimoniare la fede.

Le loro spoglie sarebbero poi state ritrovate da Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, trasportate a Costantinopoli, l’attuale Istanbul, nella chiesa di S. Sofia e, in seguito, donate a Eustorgio, vescovo di Milano dal 343 al 355 circa, che le fece traslare nella sua città. In loro onore, il vescovo fece erigere una basilica (Sant’Eustorgio, appunto) dove fece deporre le loro reliquie nella Cappella dei Magi nella Basilica milanese di Sant’Eustorgio, aperta tutto l’anno, ma particolarmente significativo è visitarla il giorno dell’Epifania.

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Fonte: 123rf

La Basilica di Sant’Eustorgio a Milano

Vi rimasero fino al 1164, quando Federico Barbarossa, dopo aver sconfitto i milanesi, se le portò a Colonia, in Germania, nella cui cattedrale, dietro l’altare maggiore, sono tuttora custodite, lasciando a Sant’Eustorgio solo il sarcofago con cui le spoglie dei Magi sarebbero state traslate.

Durante la Seconda guerra mondiale, però, il reliquiario fu danneggiato e venne restaurato nel 1973. Fu proprio in quell’anno che l’arcivescovo di Colonia restituì un frammento dei Magi alla chiesa di Sant’Eustorgio di Milano.

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Fonte: 123rf

Colonia e la sua Cattedrale dove sono custodite le reliquie dei Re Magi
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Il viaggio da non perdere nel 2024: la crociera culinaria

Solitamente, durante una vacanza in crociera c’è l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda i pasti: l’ampia offerta della ristorazione è in grado di soddisfare tutti. Ma per i palati più esigenti, che non si accontentano di una cucina qualsiasi, nasce ora un’esperienza che merita assolutamente di essere vissuta. Si tratta della crociera culinaria, che unisce il piacere dell’avventura in mare aperto con quello della scoperta di nuovi sapori – ovviamente con pietanze preparate da grandi chef. Ecco quali sono i viaggi da non perdere.

La Legendary Winter

La compagnia di navigazione Windstar ha in serbo ben tre nuove crociere culinarie in partenza nel 2024, esperienze destinate ai palati più sopraffini (e non solo). La prima è la Legendary Winter, considerata anche una delle migliori crociere dell’inverno: è un itinerario di 7 giorni nel Mediterraneo, a bordo dello yacht Star Legend. La nave salperà da Roma il 4 febbraio, per toccare città come Livorno, Nizza e Marsiglia, prima di attraccare a Barcellona.

Il viaggio vedrà come protagonista lo chef americano palestinese-egiziano Omar Anani, fondatore di un camioncino itinerante di cibo halal nel Michigan. Durante la crociera, i passeggeri potranno assaporare una cena preparata da Omar e concedersi altre esperienze come una degustazione di vini, due dimostrazioni culinarie (con tanto di ricette da portare a casa) e un giro in uno dei mercati locali in compagnia dello chef.

La Cuisines & Cultures of Spain, Portugal and France

Il 28 maggio, a bordo dello Star Legend, prenderà il via la crociera che, da Lisbona, ci porterà nientemeno che alla volta di Dublino, per un viaggio esclusivo di 9 giorni. A tenere compagnia agli ospiti sarà la chef Tanya Holland, proprietaria della catena di ristoranti Brown Sugar nella Baia di San Francisco. Sarà un’occasione speciale per scoprire tante prelibatezze appartenenti alle cucine spagnola, portoghese e francese.

In particolare, ai passeggeri saranno servite pietanze e liquori tipici di Spagna e Francia, oltre a frutti di mare di provenienza europea. A Porto ci sarà la possibilità di assaporare un bel buffet di dolci, mentre a La Rochelle si farà un assaggio di cognac e a Bruxelles una degustazione di vini. La chef Tanya offrirà poi la sua presenza per una cena con gli ospiti e per fare un giro dei mercati locali. Infine, saranno organizzate tue dimostrazioni culinarie e due seminari enologici con degustazione.

La Adriatic Archipelagos & Greek Goddesses

L’ultima crociera culinaria è quella in partenza il 28 agosto da Venezia, a bordo dello yacht Wind Surf. Il viaggio, della durata di 8 giorni, avrà come destinazione Atene: l’ospite speciale sarà la chef Loryn Nalic, accompagnata da suo marito Edo. Avete già sentito questo nome? Si tratta della proprietaria di Balkan Treat Box, camioncino itinerante che propone cucina di ispirazione balcanica.

Avrete dunque capito il tema della crociera: mentre gli ospiti ammireranno paesaggi meravigliosi, la chef offrirà una cena a bordo e organizzerà due seminari enologici, con inclusa una degustazione di vini provenienti dalla Cantina Louis M. Martini. Infine, ci sarà la possibilità di scendere a terra in compagnia di Loryn, per andare alla scoperta dei mercati locali e degli incredibili prodotti gastronomici tipici della zona.

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Tutte le cose che non devi mai fare se viaggi in Italia (anche se sei italiano)

Ammettiamolo: il nostro è un Paese meraviglioso, fatto di capolavori artistici e architettonici unici, paesaggi naturali di infinita bellezza e tradizioni incredibili che vengono tramandate da generazioni. Non è un caso che proprio qui, tra le città e i borghi nostrani, ogni anno migliaia di turisti provenienti da ogni dove si riuniscono per toccare con mano la grande bellezza.

Lo facciamo anche noi, ma mai troppo spesso. Rinunciamo a quei voli interminabili per salire su treni e automobili e raggiungere luoghi lontani e vicini per scoprire e riscoprire tutte le peculiarità del nostro stivale indossando i panni di forestieri.

Eppure, proprio come i viaggiatori stranieri, anche noi ci ritroviamo a commettere degli errori “imperdonabili”, quelli che mai dovremmo fare se viaggiamo in Italia. Sai già quali sono?

Gli errori da non fare se viaggi in Italia (anche se sei italiano)

Ammettiamolo: a tutti è successo di guardare, con un certo occhio critico, un viaggiatore straniero che accompagna la pizza con il cappuccino o un altro in coda davanti alle file interminabili per visitare gli Uffizi. Si tratta di “errori da principianti” che però possiamo commettere anche noi quando siamo in visita in un Paese straniero e non solo, perché spesso li perpetuiamo anche quando visitiamo per la prima volta un territorio dello Stivale.

Se vogliamo diventare un buon esempio, e indossare i panni del local consigliere, allora dobbiamo memorizzare questa lista e diffondere il verbo affinché nessuno faccia mai queste cose quando viaggia in Italia. Scopriamole insieme.

Mangiare solo in ristoranti turistici

Mangiare con vista sulle piazze più belle d’Italia e sui monumenti che sono diventati il simbolo di città e Paesi interi ha un fascino incredibile, impossibile non cedere. Tuttavia dobbiamo dirvelo: se volete gustare le prelibatezze locali dovrete fare qualche ricerca in più, ma ne varrà la pena. Il nostro Paese pullula di trattorie e ristoranti caratteristici che vi conquisteranno a ogni morso. Vi basterà allontanarvi dalle strade più battute dal turismo di massa per scoprire delle vere e proprie chicche.

La panna sulla carbonara

Se avete voglia di gustare il cibo italiano, quello famoso in tutto il mondo, ricordatevi che mai e per nessuna ragione al mondo dovreste accettare un piatto di carbonara condito con la panna. È vero: de gustibus non disputandum, ma questo non vale per il piatto romano che è diventato celebre in tutto il mondo. Né per gli stranieri, né tanto meno per gli italiani.

Visitare i musei più celebri senza aver prenotato il biglietto

L’Italia pullula di musei, gallerie d’arte e palazzi antichi tutti da visitare. Alcuni sono così celebri nel mondo che valgono da soli un intero viaggio. Gli Uffizi a Firenze, per esempio, o i Musei Vaticani ne sono un esempio. Si tratta di luoghi che, ogni giorno, sono letteralmente invasi da turisti provenienti da ogni dove desiderosi di fare il pieno di bellezza. C’è un rischio, però, ed è reale: se non volete trascorrere la giornata tra code interminabili, infatti, dovete acquistare anticipatamente i biglietti.

Visitare solo i luoghi più celebri

La soddisfazione di poter spuntare dalla propria travel wish list i centri storici, le piazze e i monumenti iconici italiani è davvero immensa. Ma il Belpaese non è fatto solo di questo. Prendevi del tempo per esplorare anche i quartieri lontani dal centro e i borghi fuori città: sono proprio loro a proteggere e conservare le più belle tradizioni nostrane.

Non tutti gli italiani parlano inglese

Questo è un errore che i turisti stranieri commettono molto spesso. Anche se l’inglese è una lingua universale non tutti lo parlano, non tutti lo comprendono, e questo è vero anche negli altri Paesi del mondo. Il consiglio? Tenete sempre a portata di mano un vocabolario o, ancora meglio, un’app per la traduzione e non date mai nulla per scontato.

Souvenir sbagliati

Avete voglia di portare a casa un ricordo di questa bellissima vacanza? Fate attenzione ai souvenir. Le grandi città, così come quelle piccole, sono piene di negozi che vengono ogni cosa, anche quella sbagliata. Se volete portare con voi qualcosa di davvero speciale, allora, il consiglio è quello di acquistare prodotti locali e caratteristici.

Gli orari di chiusura

Ultimo errore, ma non per importanza, è quello degli orari di chiusura che, molto spesso, non vengono presi in considerazione. Se è vero che nelle zone centrali raramente troverete negozi e ristoranti chiusi, è altrettanto vero che se volete visitare un determinato luogo – o mangiare in uno specifico locale – dovrete pianificare tutto al meglio indagando anche sugli orari di apertura e di chiusura.