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Ripartono le crociere in Lapponia: gli itinerari

La compagnia di navigazione norvegese Hurtigruten ritorna alla programmazione pre-pandemica rispolverando tre gettonati itinerari “tra mare e terra” che percorrono sia il nord della Finlandia che la costa della Norvegia e includono un viaggio per gli appassionati di astronomia.

Si possono definire tranquillamente “viaggi della vita”, esperienze incredibili al cospetto di paesaggi che tolgono il fiato e che svelano appieno tutto il fascino e la magia del “Grande Nord”.

A caccia dell’Aurora Boreale

Il primo tour da sogno si chiama “Segui l’aurora boreale: Land and Sea Tour” e, in quindici giorni, propone un trekking via terra della Finlandia a nord di Helsinki e un viaggio Coastal Express lungo la costa norvegese fino a Bergen, con un percorso via terra da Bergen a Oslo, o viceversa.

Con partenze multiple tra novembre e marzo, gli ospiti possono godersi la Lapponia finlandese nell’incanto delle foreste innevate, sperimentare entusiasmanti safari con husky e renne, approfondire la storia del popolo Sámi, attraversare il circolo polare artico e conoscere da vicino il tradizionale patrimonio di pesca e caccia, con ottime possibilità di assistere al fenomeno sempre emozionante dell’aurora boreale.

La crociera inizia a Kirkenes e punta al di sopra della Norvegia in direzione sud, immergendosi nei maestosi fiordi e prevedendo soste nei tradizionali villaggi di pescatori.
Gli ospiti possono anche godersi musica, escursioni in motoslitta, visitare musei storici e partecipare a tour delle città di Helsinki, Bergen e Oslo.

Follow the Midnight Sun: Land and Sea Tour

Il secondo itinerario porta il nome di “Follow the Midnight Sun: Land and Sea Tour“, ha una durata di quindici giorni ed è programmato per i mesi di giugno e luglio.

Inizia con un viaggio in traghetto da Stoccolma a Helsinki, poi si dirige via terra verso le regioni settentrionali della Finlandia prima di salpare con il viaggio Coastal Express lungo la costa norvegese fino a Bergen: nell’Artico, questo è il periodo del cosiddetto “sole di mezzanotte” con l’astro che non tramonta mai sotto l’orizzonte e offre quasi 24 ore di luce estiva.

Dopo una notte allo Snowhotel, il viaggio per mare riprende il percorso a Kirkenes, dirigendosi verso decine di fiordi norvegesi: gli ospiti rimarranno estasiati dai panorami unici e dalle tipiche comunità di pescatori, visiteranno i pittoreschi arcipelaghi e ammireranno le cime delle montagne e il ghiacciaio più grande d’Europa.

Inoltre, potranno anche partecipare a tour delle città di Stoccolma, Helsinki e Bergen, a gite in slitta con husky e renne, conoscere meglio la cultura Sámi e attraversare il Circolo Polare Artico.

Follow the Stars: Astronomy Voyage

La terza proposta, “Follow the Stars: Astronomy Voyage”, è dedicata in particolare agli amanti dell’astronomia, con partenza e ritorno a Bergen dopo una navigazione della splendida costa norvegese.

Si tratta di un “viaggio astronomico” di 12 giorni, con partenze a gennaio e febbraio, che offre preziose informazioni sul cielo artico notturno: gli astronomi Ian Ridpath, John Mason, Sadie Jones e Tom Kerss terranno coinvolgenti  lezioni e tour guidati dal ponte della nave così che gli ospiti possano scoprire l’aurora boreale, le stelle, i pianeti, le meteore e i miti e le leggende legati alle costellazioni.

L’itinerario prevede anche una visita esclusiva al Planetario dell’aurora boreale a Tromsø.

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Com’è, davvero, mettersi in viaggio senza conoscere la destinazione?

La bellezza di un viaggio non risiede solo nelle destinazioni che esploriamo, ma anche nelle emozioni che proviamo lungo il cammino. C’è qualcosa di profondamente eccitante nell’idea di partire per una destinazione sconosciuta, di abbandonarsi all’ignoto, di lasciare che la curiosità e l’aspettativa guidino ogni passo del tragitto. Questa è l’essenza dei Mystery Flights, una tendenza di viaggio che sta conquistando il mondo.

Le compagnie aeree stanno rivoluzionando l’esperienza di viaggio offrendo pacchetti di breve durata verso destinazioni segrete, per regalare ai loro clienti un’avventura coinvolgente e sorprendente.

Non c’è pianificazione, non c’è una meta prefissata. Si tratta di salire su un aereo senza sapere dove ci condurrà, di lasciarsi sorprendere dal destino e di immergersi in un’avventura totalmente inaspettata, un antidoto perfetto alla monotonia. Perché, in fondo, il viaggio è tanto importante quanto la destinazione e può diventare un’avventura straordinaria se siamo disposti a lasciarci sorprendere.

Mystery Flights: volare verso l’ignoto

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Fonte: iStock

Mistery Flights: viaggio verso l’ignoto

Sei stanco della solita routine di viaggio? Vorresti sperimentare qualcosa di diverso e inaspettato, che ti faccia sentire l’adrenalina scorrere nelle vene? Allora, prenota subito un Mystery Flights e lasciati trasportare in emozionanti avventure che ti terranno con il fiato sospeso.

Questi viaggi misteriosi, la cui destinazione rimane un segreto fino all’ultimo istante, rappresentanoil rimedio perfetto per combattere la monotonia dei viaggi tradizionali.

L’idea ha avuto origine negli anni ’90, grazie a compagnie aeree innovative come la Australian Airlines (ora Qantas) e la KLM. Il progetto aveva l’obiettivo di risolvere un problema semplice ma persistente: riempire i voli con posti vacanti. Così, i viaggiatori si presentavano all’aeroporto, pronti a decollare, ma senza avere alcuna idea di quale sarebbe stata la loro destinazione finale. Potevano ritrovarsi in qualsiasi luogo raggiunto dalla compagnia aerea, dove avrebbero trascorso un giorno di riposo, prima di fare ritorno a casa. Questa esperienza di viaggio, assolutamente unica nel suo genere, ha offerto a molti l’opportunità di scoprire ed esplorare luoghi che non avrebbero mai considerato prima. Un vero e proprio salto nel vuoto, che ha trasformato la routine del viaggio in un’avventura imprevista e affascinante.

Poi, nel 2021, la compagnia ha deciso di dare nuova vita ai Mystery Flights, aggiungendo destinazioni davvero spettacolari come il porto di Sydney, la Grande Barriera Corallina, il maestoso Uluru e l’incantevole Bondi Beach. Questo ritorno in grande stile ha riscosso un successo immediato e travolgente: i biglietti, infatti, sono andati esauriti in un lampo.

Prepara le valigie: un’avventura sconosciuta ti aspetta

È l’alba di un nuovo giorno, non sapete dove andrete, ma la valigia è pronta. Siete sul punto di imbarcarvi in un’avventura che mescola l’eccitazione del viaggio con il brivido dell’avventura.

Il funzionamento è semplice, anche se ogni compagnia aerea ha le proprie regole. In genere, si sceglie la data del viaggio e i giorni di permanenza nella destinazione misteriosa, dopodiché si prenota attraverso la compagnia aerea prescelta. Tre giorni prima della partenza, la compagnia invia gli orari e i numeri dei voli, insieme a un itinerario sconosciuto fino al giorno del viaggio. Quando vi recate all’aeroporto, salite a bordo del vostro volo e… sorpresa! La destinazione rimane un segreto fino all’ultimo momento.

La compagnia aerea Wizz Air ha recentemente lanciato un concorso unico nel suo genere dedicato ai più intrepidi. Il premio? I viaggiatori fortunati, sotto l’hashtag #GetLostwithWizz, sono partiti dall’aeroporto Marco Polo di Venezia, per atterrare verso una destinazione tenuta segreta fino all’ultimo momento. Alla fine, si sono ritrovati a Riyad, in Arabia Saudita, trasformando un normale viaggio aereo in un’avventura indimenticabile e carica di suspense.

Ma non è l’unica compagnia a offrire questa emozionante esperienza. Anche Lufthansa ha seguito questa tendenza, proponendo voli misteriosi verso destinazioni affascinanti come Dublino, Pamplona, Cracovia, Riga, Varsavia e Tallinn. La compagnia aerea offre inoltre pacchetti speciali per alcune delle città più belle del mondo, tra cui Amsterdam, Parigi, Roma, Venezia e Budapest.

E se vi trovate dall’altra parte del mondo, non temete! Virgin e Qantas in Australia propongono più di 20 destinazioni tra cui Brisbane, Sydney, Melbourne, Gold Coast, Newcastle e Canberra, con alloggio e trasferimento inclusi. Anche la Peach Aviation, una filiale della giapponese All Nippon Airways, offre l’opportunità di scegliere tra 11 destinazioni da Tokyo: Memanbetsu, Kushiro, Sapporo, Osaka, Fukuoka, Oita, Nagasaki, Miyazaki, Amami, Okinawa e Ishigaki. Pronti a fare il salto nel mistero?

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Fonte: iStock

Mistery Flights: pronto a partire?
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Questi aeroporti puntano a farci viaggiare senza passaporto

Ormai appare un trend sempre più chiaro ed evidente e il 2024 è l’anno del debutto: sale di molto il numero degli aeroporti che si stanno organizzando per consentire ai passeggeri di viaggiare senza passaporto eliminando i controlli del documento ai check-in, agli imbarchi e all’immigration grazie agli e-gates che funzionano con la tecnologia biometrica del riconoscimento facciale.

A fare da apripista Dubai a marzo, seguita da Singapore e dal Regno Unito.

Il debutto del riconoscimento facciale

Insomma, il 2024 sarà l’anno dell’addio al passaporto e del debutto del riconoscimento facciale, una soluzione che mira a una maggiore rapidità dell’esperienza dei viaggiatori in aeroporto che non si troveranno a dover sopportare ore di coda in attesa dei controlli: d’ora in avanti, dovranno solamente mostrare il proprio volto per ottenere l’autorizzazione in entrata e in uscita dai Paesi e per l’imbarco sull’aereo.

Ma, dietro l’obiettivo di semplificare e velocizzare le operazioni di controllo, si cela anche una precisa strategia che coinvolge gli scali: meno tempo il passeggero trascorre in aeroporto, minore è il numero di addetti che devono essere a disposizione, soprattutto quando procedure cruciali come il check-in e il controllo dei documenti vengono automatizzate.

Si tratta, in fondo, di una modalità che vede vincenti entrambe le parti in causa, i passeggeri e gli scali, che risparmieranno tempo e denaro.

A Dubai da marzo addio al passaporto

Lo scalo degli Emirati è il primo che, da marzo, consentirà ai viaggiatori di lasciare a casa i documenti.

Addio, quindi, al passaporto ma anche alle lunghe file per la verifica al custom: grazie alla tecnologia biometrica, i passeggeri dovranno semplicemente varcare un cancelletto che si apre in maniera automatica dopo aver effettuato il riconoscimento facciale.

Andranno in pensione i banchi di imbarco all’aeroporto e l’area di attesa al customer per una migliore soddisfazione dei clienti e una riduzione dei tempi.

A Singapore un token unico di identificazione

Segue Singapore che in data da definire (ma comunque nel 2024) utilizzerà la tecnologia per realizzare un “token unico di autenticazione” che sarà impiegato in vari punti di contatto automatizzati (il deposito bagagli, l’autorizzazione all’immigrazione e l’imbarco) rendendo così superato l’obbligo di presentare i documenti di viaggio quali il passaporto e le carte d’imbarco.

Il “token unico di autenticazione” includerà le informazioni indispensabili per chi viaggia, quali nome e cognome, data e luogo di nascita, la fisionomia del viso e tutti i dati riportati sui passaporti e sulle carte d’identità e che, finora, erano visionati da un addetto ai controlli pre-imbarco: un vero e proprio “salto di qualità” per i passeggeri che potranno dimenticare una fase spesso giudicata “lunga e noiosa”.

Viaggiare nel Regno Unito senza passaporto

Anche il Regno Unito sta pensando di ricorrere al riconoscimento facciale per snellire le code per i controlli che, in seguito all’uscita dall’Unione Europea, sono diventate un neo per i principali aeroporti del Paese.

L’obiettivo è, infatti, quello di velocizzare gli ingressi adesso che anche chi arriva dall’UE necessita del passaporto: sarà sufficiente registrare un “passaporto biometrico” scannerizzandolo in un’app, compilare un questionario e ottenere il via libera già prima di partire.

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La meta più di tendenza dove bisogna andare nel 2024

C’è chi la odia e chi la ama, ma una cosa è certa: l’Arabia Saudita è sempre più sulla bocca di tutti. E sono anche sempre più numerosi i curiosi che hanno inserito nella loro bucket list un viaggio alla scoperta di questo Paese.

Con le sue città avveniristiche, i suoi paesaggi naturali ancora poco sfruttati dal turismo, i suoi siti archeologici non troppo affollati, la sua cultura tutta da scoprire, è una destinazione ancora poco conosciuta e che quindi attira sempre più turisti. Del resto, se ha attirato calciatori, allenatori, sportivi e vip internazionali, (molto) denaro a parte, un motivo ci sarà.

Non a caso sono sempre più numerose le compagnie aeree che hanno inserito nella loro programmazione 2024 almeno un volo per l’Arabia. L’ultima ad avere annunciato ben due rotte è ITA, che volerà da Roma su Riad a partire dal 5 maggio e su Jeddah dal 1° agosto. Da aprile, invece, riprenderanno i voli low cost di Wizz Air inaugurati nel 2023 sia da Milano Malpensa sia da Roma Fiumicino diretti a Riad. Ci sono biglietti a partire da 39,99 euro.

Obiettivo 2030

Entro il 2030, anno in cui Riad ospiterà l’Expo, il Paese è destinato a crescere in modo esponenziale e lo sviluppo è già in atto. Nuovi grattacieli, nuovi quartieri, e anche nuovi itinerari turisti stanno nascendo come funghi. Questa città sembra spuntare come un miraggio in mezzo al deserto, con i suoi enormi grattacieli futuristici, come la Kingdom Tower che, con i suoi 302 metri, è l’edificio più alto, o il Burj Rafal, uno degli hotel più alti al mondo, ma anche le architetture classiche, a partire dalla Fortezza Masmak, costruita con mattoni di fango e argilla e le ben 4.300 moschee.

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Fonte: @Saudi Tourism Authority

Il quartiere antico di Riad

Tra i progetti in fase di realizzazione c’è il Mukaab, un edificio a forma di cubo dall’inconfondibile design mediorientale, grande quanto 20 Empire State Building, ispirato all’architettura Najdi, quella delle tribù beduine che vivono nel deserto. Sorgerà nel nuovo quartiere di New Murabba nella downtown cittadina.

Entro quella data, dovrà sorgere addirittura una nuova città. I Giochi asiatici invernali del 2029 si terranno, infatti, in Arabia Saudita, e più precisamente a Trojena, una città che non è stata ancora costruita. Sarà però una smart city a emissioni zero e alimentata esclusivamente da energia rinnovabile.

Il futuro del deserto saudita

Oltre ai grattacieli futuristici di Riad, testimonianza del mix tra passato e futuro su cui sta giocando l’Arabia Saudita è l’avveniristico cubo di specchi che si trova nel bel mezzo del deserto, tra dune di sabbia, rocce scolpite dal tempo e resti dell’antica civiltà: Maraya, un cubo di specchi realizzato nel 2017, il più grande del mondo, tanto da essere entrato nel libro dei Guinness, che riflette il paesaggio e di cui a malapena si scorge la presenza. È in realtà una sala concerti che ospita anche eventi e spettacoli.

Ma resort avveniristici, completamente integrati nel paesaggio desertico stanno sorgendo e sono/saranno dei capolavori di design, molti dei quali progettati da archistar.

L’ultima novità in fatto di turismo è la vacanza in bicicletta che si potrà fare nella regione storica di AlUla, dove si trova la famosa città nabatea di Hegra, primo Patrimonio Unesco del Paese, in quella valle che è stata crocevia di numerose civiltà del passato.

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Fonte: @Team Jayco AlUla

Ciclisti nel deserto saudita

Il paesaggio di AlUla è l’ambiente ideale dove praticare tante attività sportive, tra cui gli sport estremi, la corsa, il trekking, l’arrampicata, l’escursionismo, le attività equestri e ora anche il ciclismo. Con una varietà di montagne di arenaria, altopiani vulcanici e strade tortuose, ci sono percorsi adatti a tutti i ciclisti.

Tra i siti naturalisti più incredibili che si possano visitare in Arabia Saudita c’è Jebel Fihrayn, meglio conosciuto come The Edge of the World. Il soprannome “confine del mondo” è stato creato per sottolineare l’incredibile paesaggio che si può ammirare e che dà la sensazione di essere davvero su un altro Pianeta.

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Fonte: @Saudi Tourism Authority

Edge of the World in Arabia Saudita

Il Mar Rosso saudita

Un viaggio in Arabia Saudita non può di certo prescindere da una sosta al mare tra le Isole di Farasan. Situate a circa 50 chilometri dalla costa, al largo della città di Jizan, si tratta di un arcipelago che comprende oltre un centinaio di isole, accarezzate dalle acque limpide e ricche di coralli del Mar Rosso.

E, proprio lungo la costa saudita, a Nord di Jeddah, sta sorgendo una nuova meta mare che è destinata a diventare la più gettonata dei prossimi anni con 1,5 milioni di turisti all’anno attesi. Il progetto si chiama The Red Sea e ci si potrà andare a breve, grazie a un nuovo aeroporto internazionale che sarà inaugurato nei prossimi mesi. Sarà la più grande destinazione turistica del mondo completamente alimentata da energie rinnovabili ma il cui obiettivo principale sarà anche la rigenerazione ambientale, attraverso un impatto positivo sul territorio, sulla società e sull’economia. I primi resort di lusso stanno già aprendo.

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Fonte: @The Red Sea

Uno dei resort che sorgerà sul Mar Rosso saudita

Una volta completata nel 2030, questa nuova destinazione comprenderà 50 resort e più di mille proprietà residenziali su 22 isole e sei siti interni. Ci saranno anche porti turistici di lusso, campi da golf, ristoranti e locali e diverse attività per il tempo libero.

L’Arabia Saudita finora era abituata a ricevere solo un tipo di turismo, quello religioso: sono tre milioni i musulmani stranieri che ogni anno compiono il pellegrinaggio verso la Mecca. Tuttavia, entro il 2030 si è posta l’obiettivo di facilitare l’ingresso nel Paese agli stranieri e di aprire nuovi hotel e resort, anche di lusso, per arrivare a ospitare fino a cento milioni di turisti ogni anno.

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Il paradiso sperduto nell’Oceano Indiano è la nuova meta top

Dimenticate tutte le mete che credevate fossero il top del top. Ce n’è una che le supera tutte e che sta per diventare il nuovo place to be. Stiamo parlando di un’isola, sperduta nel bel mezzo dell’Oceano Indiano, lontana dalla folla e dal turismo di massa, non facile da raggiungere – bisogna fare tre scali – ma proprio per tutti questi motivi è il vero paradiso che abbiamo tanto sognato.

L’isola è Rodrigues, al largo di Mauritius di cui fa parte e da cui dista un’ora e mezza di volo, quindi non proprio vicinissima. Sono pochissimi i turisti che ci vanno, ma il suo meraviglioso isolamento non durerà a lungo, visto che stanno aprendo nuovi resort lusso. Il segreto è andarci subito, prima che venga presa d’assalto da coppie in luna di miele, da ricchi e magnati e poi anche dalle famiglie con bambini.

Il turismo a Rodrigues non è ancora l’attività principale. Chi sceglie di trascorrere una vacanza su questa piccola isola si renderà conto che la popolazione vive di pesca, agricoltura e di artigianato. Qui l’atmosfera è quella che si respirava a Mauritius, Seychelles e persino alle Maldive fino a cinquant’anni fa, prima del boom turistico.

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Fonte: 123rf

Il mare di Rodrigues

Perché fare una vacanza a Rodrigues

Questa gemma che emerge nel bel mezzo dell’oceano è davvero piccola: 18 chilometri per 8 ed è circondata da una laguna cristallina dalle mille sfumature di blu che fa sognare. La costa, piuttosto frastagliata, regala baie e anse minuscole dove sembra di stare in paradiso. Sulla punta Est, tre sono favolose: Anse Bouteille, Pointe Coton Beach e soprattutto Trou d’Argent, considerata una delle più belle di tutto l’arcipelago delle Mascarene. Si dice che su questa piccola spiaggia sia sepolto un tesoro dei pirati. Circondata da scogliere, è raggiungibile solo a piedi, dopo un trekking di 45 minuti lungo il sentiero che parte da Pointe Coton.

Ma di spiagge borotalco, all’ombra della fitta vegetazione tropicale ce ne sono tutt’intorno all’isola e anche oltre. Sì, perché al largo di Rodrigues ci sono diversi isolotti raggiungibili in barca che meritano un’escursione in giornata. La più famosa è l’Île aux Crabes, l’isola dei granchi, nella costa Sud-Est in mezzo alla laguna, ma c’è anche l’Île Frégate, Île aux Cocos, Île aux Sables e, a Nord, l’Ile aux Fous, l’isola dei pazzi. E poi tante piccole terre emerse, alcune senza neppure un nome.

Per cercare un po’ di “vita”, bisogna andare a Port Mathurin, sulla costa settentrionale, con il suo coloratissimo e affollatissimo mercato, è il centro amministrativo e commerciale principale di Rodrigues, una sorta di Capitale insomma.

Natura incontaminata

Per gli amanti dei reef è un vero paradiso sommerso. La sua barriera corallina è incontaminata. Inoltre, c’è un ecosistema unico, con delle specie di coralli, di pesci e di crostacei che esistono solo qui. Anche sulla terraferma esistono delle specie autoctone, come il fody di Rodrigues, la cannaiola di Rodrigues e la volpe volante di Rodrigues. e poi c’è una pianta che si pensava fosse estinta e che, invece, hanno scoperto che su quest’isola cresce ancora: la chiamano “café marron”, nome scientifico “Ramosmania rodriguesi” che ha un meraviglioso fiore bianco. Secondo la popolazione locale avrebbe il potere di curare le malattie veneree e i postumi di una sbornia un po’ come il caffè, da cui prende il nome.

Per ammirare la natura primordiale che esiste ancora sull’isola da non perdere è la riserva naturale François Leguat, dal nome dell’esploratore e naturalista francese del Seicento che venne qui per la prima volta ed ebbe la fortuna di scoprire alcune specie ormai scomparse, come il Dodo. Era scomparsa anche la testuggine gigante, ma nella riserva è stato avviato un progetto di ripopolamento per riuscire a ricreare lo stesso habitat dell’Eden descritto nei giornali di bordo dei primi esploratori. Il progetto ha già dato risultati molto soddisfacenti, tanto che oggi ospita centinaia di testuggini.

All’interno della François Leguat Reserve ci sono anche delle grotte che si possono esplorare, accompagnati da guide specializzate che raccontano la storia dell’isola anche dal punto di vista geologico.

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Fonte: 123rf

La natura di Rodrigues

Soggiornare a Rodrigues

Nella zona costiera più bella dell’isola sorge anche uno dei resort più lussuosi di Rodrigues, il Constance Tekoma Rodrigues – Lodge che è stato completamente rinnovato di recente in stile creolo. Ci sono solo 32 camere con vista mare, ciascuna con terrazza privata e vasca o doccia all’aperto. All’interno c’è un ristorante panoramico, un bar e, per chi non si accontenta del mare, anche una piscina. Non serve altro in un paradiso come questo, se non, magari, un trattamento spa privato ed esclusivo. E c’è anche questo.

Sulla costa Sud gli alloggi sono un po’ di più, ma sono soprattutto lodge. Appena rinnovato è, invece, il C Rodrigues – Mourouk che ha 65 camere e due ville ed è perfetto per chi ama gli sport acquatici, tanto da offrire un kite club e, per le famiglie con un beach club.

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Fonte: @jba

Il resort di Lusso Constance Tekoma a Rodrigues

Come arrivare a Rodrigues

Come anticipato, per raggiungere l’isola sperduta di Rodrigues, in mezzo all’Oceano Indiano, partendo dall’Italia è necessario fare tre scali. L’isola, che ha un piccolo aeroporto, quello di Plaine Corail, è collegata all’aeroporto internazionale Sir Seewoosagur Ramgoolam di Mauritius da un volo che dura un’ora e mezza ed è l’unico modo per arrivarci.

Per raggiungere Mauritius si può fare scalo a Dubai. La tratta è più breve ma si atterra nell’Emirato di notte e si attende qualche ora prima del volo per Mauritius. Poi ci sono anche collegamenti da Parigi con orari più “umani”, ma il volo dura un paio d’ore in più.

Quando andare a Rodrigues

Detto che il clima qui è sempre estivo, come in tutti i Paesi tropicali ci sono dei mesi più o meno consigliati per andare a Rodrigues. Tra ottobre e dicembre il clima è ottimale, con belle giornate serene e acque limpide e mare molto calmo con temperature sopra i 28°C. Il periodo è consigliato anche per la possibilità di avvistare le balene. A gennaio e febbraio le condizioni sono simili, ma c’è il rischio che arrivino dei cicloni. Da marzo a settembre, invece, soffiano venti più forti e la temperatura dell’acqua potrebbe scendere fino a 23°C, tra dicembre e aprile, inoltre, il clima è molto più piovoso.

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Fonte: @jba

La spiaggia del C Rodrigues Mourouk
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Qui si paga la tassa “sulla resilienza climatica” al posto di quella di soggiorno

Considerata una delle più suggestive mete del bacino mediterraneo, la Grecia attira ogni anno milioni di turisti, in particolar modo nel periodo estivo: le sue spiagge sono tra le più belle – e frequentate – d’Europa. Quest’anno, il governo ha deciso di sfruttare il potente motore economico alimentato dal turismo per aiutare tutti coloro che sono rimasti vittima di disastri naturali. È così che nasce la nuova imposta “sulla resilienza climatica”, destinata a sostituire la tassa di soggiorno solitamente richiesta ai viaggiatori.

Cos’è la tassa “sulla resilienza climatica”

Il cambiamento climatico è una realtà, e le sue conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: non solo estati sempre più lunghe e bollenti, ma anche calamità naturali che si abbattono in tutto il mondo, devastando città e mettendo in ginocchio intere popolazioni. La Grecia, negli scorsi mesi, ha dovuto affrontare incendi boschivi disastrosi e pesanti alluvioni, cui hanno fatto seguito inondazioni che hanno distrutto ampie zone abitate. Il governo ha messo in piedi numerose iniziative per finanziare gli sforzi di ricostruzione in tutto il Paese, individuando una nuova fonte di denaro.

Si tratta del turismo: d’altra parte, la Grecia è da sempre una meta tra le più ambite dai viaggiatori provenienti da tutta Europa (e non solo). E dopo il periodo nero del Covid, il settore sta vivendo una grandissima ripresa – si stima che, nel 2024, il Paese supererà il record di 33 milioni di visitatori dell’anno appena passato. Nasce così l’idea di sostituire la tassa di soggiorno con un’imposta “sulla resilienza climatica”, volta ad aiutare la ricostruzione post-disastro. Potrebbe rivelarsi anche un ottimo metodo per arginare gli effetti – spesso devastanti – dell’overtourism, un fenomeno che mette a rischio le risorse naturali delle più affollate destinazioni in tutto il mondo.

Cosa cambia per i turisti

Niente più tassa di soggiorno, dunque, per i viaggiatori che quest’anno si recheranno in Grecia. La nuova imposta sul clima, tuttavia, è un po’ più onerosa rispetto alla precedente. Le tariffe sono individuate in base al periodo dell’anno in cui si va in vacanza e all’alloggio scelto per il proprio soggiorno. In alta stagione, da marzo a ottobre, le fasce di prezzo sono più elevate: per soggiornare in hotel a 1 o 2 stelle si pagherà 1,50 euro a notte, mentre la precedente tassa di soggiorno ammontava appena a 0,50 euro. Si sale nel caso in cui si pernotti in un albergo a 3 stelle (3 euro a notte, contro i precedenti 1,50 euro), in un albergo a 4 stelle (7 euro a notte, contro i precedenti 3 euro) o in un albergo a 5 stelle (10 euro a notte, contro i precedenti 4 euro).

Un’altra novità riguarda gli affitti brevi, che prima erano esclusi dal pagamento della tassa di soggiorno: chi deciderà di prenotare una casa vacanza in Grecia dovrà versare l’imposta sulla resilienza climatica. A quanto ammonta? Se si alloggia in un appartamento, la tariffa sarà di 1,50 euro a notte, mentre per le case unifamiliari e le ville di lusso si salirà a 10 euro a notte. In bassa stagione, ovvero nel periodo compreso tra novembre e febbraio, l’importo dell’imposta sul clima rimarrà uguale a quello della tassa di soggiorno, ovvero tra i 0,50 e i 4 euro a notte (a seconda della sistemazione scelta).

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Occasione imperdibile per andare nella terra del ghiaccio e del fuoco

Se avete sempre sognato di ammirare il cielo del Nord illuminato dall’aurora boreale, se siete fan del “Trono di spade” e vi siete immaginati di camminare sulla spiaggia nero pece vista in Tv o se da bambini avete letto tutti i romanzi di Jules Verne e non vi siete mai tolti la voglia di esplorare un vulcano, il momento di esaudire tutti i vostri desideri è arrivato.

Visitare l’Islanda – terra di tutte queste esperienze – non è poi così difficile. Basta prenotare un volo e organizzare il viaggio che avete sempre sognato. Un viaggio in Islanda non è regalato, bisogna dirlo, quindi, se si può approfittare di qualche offerte per risparmiare è un buon punto di partenza.

L’offerta per volare in Islanda a prezzi contenuti

Se volete organizzare un viaggio in Islanda dovete iniziare a pensare al volo il prima possibile. Non ci sono tante compagnie aeree che volano su Reykjavík e, man mano che s’avvicina l’estate, i prezzi lievitano. Ecco perché l’offerta appena lanciata dalla compagnia di bandiera Icelandair è da cogliere al volo. I prezzi con partenza da Roma Fiumicino partono da 199 euro. L’offerta è valida fino al 28 gennaio e il periodo di viaggio deve essere compreso tra il 1° febbraio e il 31 maggio 2024.

Durante l’anno ci vola anche easyJet con partenza da Milano Malpensa e anche la compagnia low costa ha offerte in corso con sconti del 20% sulla tariffa. Man mano che si avvicina la stagione estiva poi vengono aggiornati gli operativi dei vettori, tra cui la low cost islandese Play che vola da Bologna, Venezia e Verona.

Islanda, terra del ghiaccio e del fuoco

I contrasti che si possono ammirare in Islanda non esistono in nessun altro luogo al mondo. In occasione dell’uscita della quarta stagione della serie Tv “True Detective”, che è stata girata proprio in Islanda, la film commission ha tenuto a sottolineare come qualunque tipo di set cinematografico si cerchi per rappresentare un mondo primordiale, futuro o apocalittico, lo si trovi proprio in questa terra, anche detta “del ghiaccio e del fuoco”, due elementi così contrastanti e così terrificanti, ma al contempo così affascinanti, da attirare molti viaggiatori curiosi.

In Islanda, ci sono centinaia di vulcani, alcuni ancora molto attivi – come dimostrano i recenti fatti del vulcano nei pressi della città di Grindavik – che si possono visitare. La loro lava ha dato vita, nel corso di milioni di anni, a incredibili formazioni rocciose, a spiagge di sabbia nera, a grotte di ghiaccio.

I fenomeni che avvengono sotto la superficie terrestre di quest’isola danno vita a geyser, a piscine naturali di acqua calda – che deve essere raffreddata per consentire alle persone di immergervisi – e a eventi estremi.

Il freddo e gelo che d’inverno ghiaccia tutto, nella bella stagione lascia il posto ad altrettanti fenomeni meravigliosi. Nel corso dei secoli ha scavato canyon, dato origine a corsi d’acqua e a imponenti cascate, paesaggi naturali meravigliosi che d’estate sono immersi nella spettacolare fioritura dei lupini che colorano tutti i prati di lilla.

Kirkjufell

Fonte: iStock

L’aurora boreale a Kirkjufell, la montagna più fotografata d’Islanda

Per non parlare, poi, dei fenomeni celesti, che non sono solo tipici dell’Islanda, bensì di tutto il Nord Europa. D’inverno, a queste latitudini, lo spettacolo più emozionante il fenomeno dell’aurora boreale. Poiché il buio arriva presto, la si può ammirare in un qualunque pomeriggio invernale.

L’Islanda ha il vantaggio, rispetto ad altri paesi nordici, di avere pochissimo inquinamento luminoso, essendo un’isola poco popolata. La maggior parte della popolazione vive a Reykjavík, il resto è sparso qua è là nei villaggi costieri. Quindi è molto più facile assistere al fenomeno dell’aurora boreale che c’è praticamente tutti i giorni. E ogni volta è diversa. La “danza degli dei” può essere verde, rossa, gialla e l’emozione è sempre grandissima.

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L’ultima offerta di Ryanair da prenotare al volo

Ryanair ha lanciato una nuova offerta low cost da prenotare entro la mezzanotte di oggi, per viaggiare a partire da domani stesso e fino al prossimo 30 aprile.

Tante le mete da raggiungere, ufficialmente a partire da 19,99 euro a tratta, ma in realtà a prezzi anche più bassi. Ci sono infatti biglietti aerei che costano 12,99 euro davvero da non farsi sfuggire.

Ecco quali sono le offerte più economiche che secondo noi dovreste prenotare subito.

Barcellona val sempre un viaggio

Sappiate che è tra le mete più prenotate dagli italiani per i prossimi mesi, ma a Barcellona c’è posto per tutti, quindi anche per voi. Barcellona si conferma una delle mete più ambite dai nostri connazionali anche durante l’inverno. Il capoluogo della Catalogna incanta con le sue attrazioni, non solo la Sagrada Familia, ma anche Parc Güell, una delle opere di Gaudì più apprezzate della città, e tutti gli altri edifici da lui progettati.

barcellona

Fonte: iStock

Una vista mozzafiato di Barcellona

Nel 2024, però, si celebra il centenario di un altro artista catalano meno conosciuto, Antoni Tàpies, con tantissimi eventi e mostre. A febbraio si tiene la Barcelona Wine Week, mentre il 23 aprile, in tutta la Catalunya, si festeggia il patrono Sant Jordi, a cui è strettamente connessa anche la festa degli innamorati (che qui non si festeggia il 14 febbraio). Vi abbiamo convinti?

Meta fuori rotta: Bratislava

Se siete alla ricerca di una meta economica dove trascorrere un bellissimo weekend, Bratislava è la scelta migliore che possiate fare. Gli hotel, anche i più belli del centro, costano poco, mangiare al ristorante è molto conveniente e anche i divertimenti hanno costi davvero abbordabili. Con un budget ridotto, avrete modo di visitare una città fuori dalle solite rotte, ricca di storia e di contrasti (ricordiamo che la Slovacchia apparteneva al blocco comunista), di bellezze e di edifici di pregio.

Il centro storico di Bratislava è piccolo, ma delizioso lo si gira tutto a piedi. Sembra una piccola Praga, specie se la si ammira dall’alto e lo sguardo si perde tra i tetti rossi delle case. Oltre al castello e agli antichi edifici, passeggiando tra le stradine del centro è impossibile non imbattersi nelle tante sculture che decorano gli angoli delle strade. Anche andare alla scoperta di queste attrazioni moderne è un’idea di itinerario. E poi, ricordatevi che la città s’affaccia sul Danubio e che con un traghetto si può arrivare fino a Vienna!

Bratislava

Fonte: Caldana Europe Travel

Il centro storico di Bratislava

Voglia di primavera a Tolosa

Ci sono voli in offerta anche per la deliziosa cittadina del Sud della Francia. Tolosa è chiamata “la città rosa” per via dei suoi palazzi di mattoni che, all’ora del tramonto, si colorano di rosa. E, solo per questo, ve la consigliamo come meta più romantica dove dovreste andare, magari organizzandovi per il weekend di San Valentino.

Le vie del centro storico sono sempre piene di vita e ricche di bistrot e boutique, luogo di ritrovo non solo per gli abitanti di Tolosa, ma anche per la vasta comunità di studenti universitari che vive in città, oltre che per i numerosi turisti. Ma la cosa più romantica da fare è senza dubbio una minicrociera lungo il Canal du Midi o una gita in bicicletta sulla ciclabile che corre lungo la riva, magari fermandosi in una delle tante peniches, le chiatte abitate che accolgono ristorantini e negozi. La sua maestosità e le sue dighe hanno valso al Canal du Midi l’iscrizione nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità nel 1996.

Tolosa

Fonte: iStock

Vista di Tolosa, la “città rosa”
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Affitti brevi: l’Italia è una delle mete più richieste

Probabilmente una delle ragioni principali è l’aumento generale del costo della vita in quasi tutto il mondo, ma negli ultimi tempi gli affitti brevi sono formule di viaggio particolarmente ricercate. Ma quali sono le mete più gettonate per questo tipo di vacanza? A rispondere a questa domanda è un’analisi condotta dalla Commissione Europea su alcune piattaforme utili alle prenotazioni (come Airbnb, Booking, Expedia Group e TripAdvisor).

Perché è boom di affitti brevi

Sì, uno dei motivi per cui si cercano sempre di più gli affitti brevi sono certamente i costi, ma dietro questo vero e proprio boom vacanziero c’è anche altro.

L’anno che è appena terminato è stato davvero un successo per quanto riguarda il turismo europeo. Ciò vuol dire che oggi i dati degli anni pandemici sono solo un brutto ricordo, ma il modo e la voglia di viaggiare hanno subito dei cambiamenti importanti, come del resto anche altre situazioni che riguardano la vita di tutti noi. Il merito del successo degli affitti brevi, inoltre, è anche del numero sempre maggiore di piattaforme online a cui rivolgersi per dedicarsi a vacanze di questo tipo.

Secondo il monitoraggio effettuato dalla Commissione Europea e riportato dal Sole 24 Ore, nel nostro continente, solo nella prima metà del 2023, gli ospiti hanno trascorso circa 237 milioni di notti in alloggi in affitto a breve termine prenotati tramite piattaforme online Airbnb, Booking, Expedia Group o TripAdvisor.

Un vero e proprio boom rispetto al 2022, quando le notti prenotate erano 199 milioni, ma anche ai 193 milioni di pernottamenti del 2019. Il dato interessante è che di tutti questi soggiorni più di 34 milioni sono stati trascorsi in Italia.

Le destinazioni top

La destinazione più ricercata per gli affitti brevi è la Francia che, nel 2023, ha registrato ben 57 milioni di notti prenotate. Il secondo gradino del podio è dalla Spagna, che lo scorso anno ha registrato quasi 47 milioni di notti trascorse in affitti brevi. La medaglia di bronzo, invece, è dell’Italia.

È importante sottolineare, tuttavia, che questo fenomeno degli affitti brevi necessita di essere destagionalizzato. Guardando più a fondo l’intera classifica, infatti, si scopre che le mete più ricercate sono caratterizzate da un maggior flusso di turismo estivo.

Nei mesi invernali, da gennaio a marzo, l’Italia è rimasta indietro. Nel periodo più freddo, infatti, il podio è andato alla regione croata di Jadranska Hrvatska, seguita da Francia e Spagna che vedono quattro destinazioni in classifica a testa: per la Spagna l’Andalusia, Catalogna, Canarie e Comunità Valenciana; per la Francia: la Provenza, Ile de France, Rodano-Alpi, Aquitania.

La prima regione italiana a comparire nella lista è la magnifica Toscana, ma solo al nono posto. Va comunque specificato che nelle prime 20 regioni più popolari in Europa per gli affitti brevi si trovano altre quattro italiane: Lazio, Lombardia, Sicilia e Veneto. Le regioni tradizionalmente alpine, invece, sono rimaste indietro. Il motivo di di tutto questo? Probabilmente il boom dei prezzi per le vacanze in montagna.

È la stagionalità, quindi, a guidare il fenomeno degli affitti brevi. E lo dimostrano ben 15 regioni, tra Bulgaria, Grecia, Francia, Croazia, Italia, Romania e Svezia, dove più di cinque pernottamenti turistici su dieci sono stati effettuati nei mesi di luglio o agosto.

Le cinque regioni con la più alta stagionalità (dati 2022) includono le due principali regioni turistiche della Bulgaria, Yugoiztochen (64,3 % di tutte le notti concentrate in luglio e agosto) e Severoiztochen (60,9 %), la regione costiera della Romania, Sud-Est (64,5%) e la regione croata Jadranska Hrvatska (60,2 %), che è anche la seconda regione dell’Ue per numero di pernottamenti durante l’intero anno.

La regione europea con il più alto livello di stagionalità è invece la nostra magnifica Calabria, con il 64,8% di tutte le notti prenotate e concentrate nei mesi di luglio e agosto.

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Viaggiare in treno nel 2024: tutte le novità che ci attendono

Il nuovo trend di viaggio? Spostarsi in treno: si tratta di un mezzo di trasporto molto più sostenibile, che sempre più turisti scelgono per poter vivere un’esperienza diversa. Viaggiare su rotaia è infatti essa stessa un’avventura che fa già parte della vacanza, ancor prima di giungere a destinazione. Visto il successo degli itinerari in treno, per il 2024 ci attendono numerose novità: ecco alcune delle principali.

Viaggiare in treno, il nuovo trend

Perché scegliere il treno per viaggiare? I dati parlano chiaro: sono ormai moltissimi i turisti che rinunciano all’aereo, almeno per gli spostamenti a breve e media percorrenza. Optare per un mezzo di trasporto lento è dunque diventato un vero e proprio trend, per iniziare a godersi l’esperienza ben prima di arrivare a destinazione. E il treno, da questo punto di vista, è proprio il top: consente di ammirare splendidi paesaggi e persino di fare tappe intermedie, se lo si desidera. I costi, d’altra parte, sono nettamente inferiori e, pur “perdendo” qualche ora di viaggio in più, si fa anche del bene all’ambiente.

Viaggi in treno: le novità del 2024

Insomma, viaggiare in treno sarà ancora una delle esperienze più scelte dai turisti nel 2024. Ma quali sono le novità che ci attendono? Per quanto riguarda l’Italia, c’è sicuramente grande fermento per la prima partenza dell’Orient Express-La Dolce Vita: il nuovo treno extra lusso, che richiama gli antichi fasti dell’originale Orient Express, dovrebbe accogliere i primi passeggeri alla fine dell’anno. A bordo di iconici vagoni d’epoca, sarà possibile scegliere tra sei diversi itinerari che affronteranno alcuni dei paesaggi più belli d’Italia, dal nord al sud.

Questa non è invece una novità, ma una splendida conferma: dopo la sperimentazione avvenuta negli scorsi mesi, Trenitalia ha deciso di proseguire con il suo collegamento settimanale ad alta velocità tra Roma e Pompei, a bordo del Frecciarossa. Si tratta, per moltissimi turisti (soprattutto provenienti dall’estero), di un’opportunità imperdibile per aggiungere alla propria vacanza nella Città Eterna una breve tappa presso quello che è uno dei più importanti siti archeologici italiani, alla scoperta delle rovine di un’intera popolazione sepolta sotto cenere e lapilli da quasi due millenni.

Ma lasciamo i confini italiani, per addentrarci verso le nuove esperienze in treno da vivere in Europa. Grande successo stanno riscuotendo i viaggi notturni, che anche nel 2024 saranno davvero numerosi: una delle principali novità riguarda l’European Sleeper, che aggiunge un nuovo itinerario alla sua rete, con il treno che collegherà Dresda e Praga. Mentre è la compagnia austriaca ÖBB a tornare sulla tratta Parigi-Berlino con il suo itinerario notturno tri-settimanale. Nel frattempo, la SNCF si sta preparando ad un treno diurno ad alta velocità sullo stesso tragitto.

NightJet sta per ampliare la sua rete in Europa, con un altro treno notturno che collegherà Roma e Barcellona – un’ottima notizia per i tanti viaggiatori italiani che amano la Spagna. Inoltre, entro la fine del 2024 dovrebbe essere attivo il nuovo collegamento Frecciarossa tra Madrid e Parigi. Infine, diamo un’occhiata al resto del mondo: ci sono due novità davvero molto interessanti. La prima è il giro del mondo di Railbookers, ben 80 giorni di viaggio su alcuni treni iconici che hanno fatto la storia del trasporto su rotaia. Mentre la seconda è l’Eastern & Oriental Express che, dopo una lunga pausa, tornerà operativo in Malesia, tra Singapore e Kuala Lumpur.