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Viaggio a Taurianova, Capitale italiana del libro 2024

È stata appena decretata la Capitale italiana del libro 2024, ovvero una città designata ogni anno dal Consiglio dei Ministri che, per il periodo di un anno, ha la possibilità di organizzare eventi e manifestazioni finalizzati alla promozione della lettura. Il privilegio di ricoprire questa importante carica è di Taurianova, un bellissimo comune della città metropolitana di Reggio Calabria.

Perché ha vinto

Taurianova è stata scelta dalla Giuria per diversi motivi e più fattori di merito. Come riporta un articolo dell’ANSA, è una località dalle grandi potenzialità e soprattutto con un progetto molto interessante, come l’inaugurazione di una biblioteca monumentale.

Questa località della Calabria si distingue per essere piccola, ma anche per rappresentare un simbolo di rinascita attraverso la realizzazione di infrastrutture culturali, materiali, immateriali e valoriali. Tra gli elementi di merito più rilevanti, come si può leggere su un articolo di Androkonos, c’è quello legato al valore del riscatto di un territorio sulla criminalità.

Cosa aspettarsi

A Turianova c’è gioia e orgoglio e sono tutti già pronti a mettersi al lavoro per vivere al meglio questo anno da Capitale del Libro. Secondo quanto dichiarato dal Sindaco locale ai giornalisti, si sta già lavorando per fare in modo che le manifestazioni partano ufficialmente il 23 aprile, ovvero durante quella che è la Giornata internazionale del libro e del Diritto d’autore, istituita dall’Unesco.

In sostanza, il ricco programma che presenterà Turianova e le tante attività a cui potranno partecipare i visitatori sono ancora in fase di definizione. Quel che è comunque certo, è che chiunque giungerà a Turianova rimarrà sodisfatto del sua bellezza, compresa quella del territorio circostante.

Questa graziosa realtà della Calabria, infatti, sorge su un terrazzo alluvionale ai piedi della dorsale che salda le serre all’Aspromonte. È posta a 210 metri sul livello del mare ed è circondata da un bosco di uliveti secolari, alcuni dei quali superano i 15 metri, e da giardini di aranci.

Una posizione ottimale, la sua, perché è sita a circa 15 chilometri dal mare e a 6 dalla montagna, ma anche una località pregna di beni culturali di notevole interesse.

Cosa vedere

Come accennato, Turianova offre diversi punti di interesse. Uno su tutti è il Duomo di Santa Maria delle Grazie che svetta fiero in Piazza Macrì. La sua è una storia un po’ particolare: venne distrutto dal terremoto del 1736, poi ricostruito e di nuovo demolito da un ulteriore terremoto, ovvero quello del 1908.

A seguito di questi eventi catastrofici venne nuovamente realizzato e oggi si presenta in stile romanico, con influenze gotiche e moresche. Dall’imponente facciata decorata con arcatelle, un rosone e fiancheggiato da due torri campanarie, offre anche diverse opere di rilievo tra cui un pulpito ligneo, un altare in marmo del Sacro Cuore di Gesù con fregio realizzato da Vincenzo Romeo e un altare centrale in marmo

Molto bella è anche la Chiesa del Rosario che è la più antica del paese, così come lo è la Chiesa dell’Immacolata di Radicena che conserva un importante gruppo in marmo di Rinaldo Bonanno raffigurante Maria con il braccio destro, armato di clava, alzato per difendere Gesù in braccio a lei da un mostro.

Da particolare interesse sono anche i palazzi nobiliari del paese. Uno di questo è Villa Zerbi, realizzata nel 1786, in stile barocco siciliano. Offre un portale in granito grigio, sormontato da una finestra messa in evidenza da un gioco di curve, ed è fiancheggiato da lesene. In più, i suoi balconi sono costituiti da mensole impreziosite da maschere di pietra e da lavorazioni di ferro battuto. Da non sottovalutare è anche il giardino, curato secondo lo stile dei giardini nobiliari calabresi.

Infine – ma in realtà Turianova mette a disposizione per i suoi visitatori molto di più di quanto elencato – la Fontana monumentale di Jatrinoli, un’opera in marmo che venne inaugurata il 31 luglio 1853 e realizzata dall’artista Michele Barillari.

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Questo è il ristorante più antico della Francia. Ha ispirato Ratatouille

Parigi, la città dell’amore e della bellezza per eccellenza, è un sogno a occhi aperti che cattura l’anima di chiunque abbia il privilegio di perdersi tra le sue strade lastricate di fascino e storia. Qui, oltre lo splendore iconico della Torre Eiffel e il maestoso profilo di Notre-Dame, nel quinto arrondissement, la Ville Lumière custodisce un locale secolare, amato dai palati raffinati di tutto il mondo: la Tour d’Argent.

Un vero e proprio tempio della gastronomia francese, dove ogni pietanza è una poesia e ogni boccone un viaggio nell’arte dei sapori. Qui, tra le sue mura raffinate, hanno passeggiato Re e Regine, artisti e intellettuali, tutti avvolti dall’irresistibile promessa di un’esperienza culinaria senza eguali.

Dopo una recente ristrutturazione, la Tour d’Argent ha recentemento riaperto le sue porte al mondo con una visione audace e più contemporanea, conservando al contempo la sua storia e il suo spirito più autentico. Un equilibrio delicato tra conservazione e innovazione, dove l’eredità del passato si fonde con la creatività del presente.

La Tour d’Argent: eterna icona della gastronomia francese

Tour d'Argent

Fonte: Getty Images

Tour d’Argent, Parigi

La sua storia risale al lontano 1582, quando sorse come modesta locanda che presto conquistò il cuore dell’aristocrazia parigina. Fin dai suoi primi giorni, la Tour d’Argent ha accolto ospiti illustri, tra cui persino Enrico IV, il Re in persona, il cui amore per la buona cucina era tanto leggendario quanto il suo regno. Da quel momento, il destino del ristorante si intrecciò con quello della Francia stessa, diventando una silenziosa testimone di momenti cruciali della storia del Paese.

Dalle tumultuose giornate della Rivoluzione francese fino agli anni folli degli artisti e dei bohémien di Pigalle, questo monumento gastronomico ha visto passare epoche di cambiamento e trasformazione. Da Marcel Proust a Salvador Dalì, da Ernest Hemingway a Sacha Guitry, generazioni di raffinati intellettuali hanno varcato le sue soglie, lasciando un’impronta indelebile nella sua storia.

Oggi, la Tour d’Argent continua a brillare nel panorama culinario parigino, mantenendo viva la sua tradizione. Ancora oggi il piatto storico per eccellenza è il canard au sang, una creazione magistrale che incarna l’essenza stessa della cucina francese. Realizzato con anatre provenienti dagli allevamenti della famiglia Burgaud a Challans, questo piatto è un omaggio alla tradizione e all’eccellenza, un’esperienza gustativa che lascia un’impronta indelebile nella memoria di chiunque abbia il privilegio di assaggiarlo. Assolutamente sublime è anche il Foie gras del Trois Empereurs, creato per celebrare uno dei più sontuosi pranzi ospitati al 15 di Quai de Tournelle, questo piatto ha una storia altrettanto illustre. Nel lontano 1867, al tavolo della Tour d’Argent, sedevano nientemeno che Alessandro II, Zar di tutte le Russie, Guglielmo I re di Prussia e il Principe di Bismark. In un momento di straordinaria convivialità e raffinatezza, questi tre imperatori condivisero una prelibatezza culinaria che è diventata leggendaria nel corso dei secoli.

La sua fama ha ispirato anche un capolavoro cinematografico d’animazione del 2007, Ratatouille, che ha incantato il pubblico di tutto il mondo con la sua magia. Nel locale è appesa una piccola illustrazione del celebre topolino firmata dal regista Brad Bird.

Un nuovo splendore per la Tour d’Argent

La ristrutturazione della Tour d’Argent è stata affidata a un genio dell’architettura contemporanea: Franklin Azzi. Ogni dettaglio è stato pensato con cura e passione: dalle linee pulite e moderne che rispecchiano lo spirito dinamico della città di Parigi, ai tocchi di lusso e raffinatezza che omaggiano la lunga storia di questo luogo magico.

La terrazza panoramica, ora situata al settimo piano, è un rifugio perfetto per gli innamorati che promette di regalare momenti di assoluta bellezza e romanticismo. Un nuovo soffitto con effetti cinetici cattura lo sguardo e l’immaginazione, danzando leggero come un’illusione ottica nel cielo notturno di Parigi. E sotto i nostri piedi, un prezioso tappeto ondula come le acque della Senna, portando con sé il movimento fluido e incantevole del fiume che attraversa la città.

Ma non è solo l’ambiente che si rinnova. Anche la cucina, guidata dalla maestria e dalla creatività dello chef Yannick Franques, presenta nuove ricette e reinterpretazioni, portando un tocco di freschezza e innovazione alla tavola. Infine, al piano terra, si trova il nuovo Bar des Maillets d’Argent ispirato agli anni ’30, un’oasi di raffinatezza e stile nel cuore di Parigi.

Tour d'Argent

Fonte: Getty Images

Tour d’Argent, Cantina dei vini, Parigi
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luoghi romantici Notizie San Valentino Viaggi viaggiare

San Valentino: regali last minute per gli amanti dei viaggi

Per chi ama viaggiare, ogni occasione è buona per regalarsi un viaggio. Per i ritardatati che non hanno prenotato una vacanza romantica o un’esperienza di coppia, c’è ancora tempo per un cadeau last minute e non presentarsi all’appuntamento del 14 febbraio a mani vuote.

I cofanetti di viaggio sono sempre una buona idea, un regalo intramontabile che fa felici tutti coloro che amano organizzare un weekend fuoriporta o un’esperienza anche solo di qualche ora da trascorrere con la dolce metà. Il vantaggio dei cofanetti è che hanno lunghe scadenze e non devono essere utilizzati nell’immediato. C’è quindi tutto il tempo di studiare le strutture e le attività preferite e prenotare.

I cofanetti Smartbox per San Valentino

Per celebrare al meglio il giorno degli innamorati, Smartbox ha pensato ad attività di diversa natura, perfette per romantici tête-à-tête e avventure speciali. Da un’esclusiva parentesi gourmet, passando per un soggiorno da favola nella natura fino a un adrenalinico e insolito volo in mongolfiera.

Per San Valentino, il cofanetto consigliato è “Con amore”, che prevede ben 12.000 esperienze tra cui scegliere, dalla fuga per due lontana dalla routine a una romantica cena a una splendida pausa benessere o anche attività sportive per gli amanti del brivido e dello sport.

Per chi ha voglia di trascorrere una o due notti fuori casa all’insegna del romanticismo, i sei cofanetti “Mille e una notte” sono perfetti per andare alla scoperta di affascinanti mete italiane ed europee, per un soggiorno all’insegna del benessere, del gusto e del divertimento. Di questi sei, “Mille e una notte di charme”, in particolare, prevede soggiorni in location incantevoli che vanno dagli agriturismi ai bead and breakfast, a ricercati hotel 3 o 4 stelle, residenze e relais, con colazione inclusa e possibilità di cena o pausa benessere.

Per chi non ha tempo di organizzare un viaggio, ma vuole regalarsi una cena romantica indimenticabile – anche per la sera di San Valentino – c’è anche il cofanetto “Sapori Gourmet – Michelin” con 70 ristoranti rinomati a disposizione, selezionati dalla celebre Guida Michelin.

Infine, l’esperienza più romantica è un volo in mongolfiera per ammirare i più bei paesaggi dall’alto. Il cofanetto “Fuga tra le nuvole” comprende un romantico soggiorno di una notte nei b&b più belli e caratteristici d’Italia e un volo in mongolfiera sopra i pittoreschi paesaggi del Veneto o sulle dolci colline del Friuli-Venezia Giulia oppure sui colori straordinari dell’Appennino reggiano o sopra le cime più famose della Valle d’Aosta.

I cofanetti Boscolo per San Valentino

Tante anche le idee proposte dai cofanetti Boscolo Gift, tra visite nelle città più suggestive, esperienze create appositamente per due e location straordinarie. La novità di quest’anno è il cofanetto “Un tè nel deserto”, che comprende un weekend di due notti per due persone nel deserto di Agafay, alle porte di Marrakech. Seduti su comodi cuscini tra tende berbere, si assapora una tazza di tè alla menta preparato dai maestri del tè locali. La cerimonia del tè è un antico rituale marocchino che merita di essere provato dai veri viaggiatori.

Ma perfetto per San Valentino è anche il cofanetto “Luoghi d’amore” che prevede due notti per due persone alla scoperta delle città più romantiche d’Italia e d’Europa. Si può scegliere tra i trulli di Alberobello o tra la dolcissima Modica, ma anche Parigi, Praga, Siviglia, Vienna e molte altre mete.

Per un weekend super romantico consigliatissimo è “Camere con vista”, per trascorrere una o due notti con il proprio partner in alcuni dei resort più suggestivi che esistano con le viste più spettacolari sul blu infinito del mare o sulle maestose cime innevate, affacciati sui laghi sullo skyline di una moderna città.

Infine, per chi ama le coccole, il regalo più indicato è “Spa da sogno”, che comprende un weekend per due persone nelle spa più esclusive e lussuose d’Italia. L’ideale per le coppie che non solo amano il relax, ma anche essere circondati dal lusso, in strutture storiche o super moderne, con trattamenti wellness di altissimo livello.

I cofanetti Wonderbox per San Valentino

Altre idee super romantiche si trovano tra i cofanetti di Wonderbox. Quello più indicato per San valentino è “Io & te”, che propone 5300 esperienze per due persone tra cui scegliere e che spaziano tra soggiorni con colazione, cene gourmet, attività sportive, momenti di svago o di relax.

Ma ce n’è un altro perfetto per la festa degli innamorati che si chiama “Love”. Questo cofanetto, che esiste in due versioni, permette di scegliere tra 3.530 o 5.300 esperienze super romantiche per due persone.

Il cofanetto “Infinite emozioni per due” prevede 5.300 attività da fare in coppia, da una notte in un hotel romantico a pranzi o cene indimenticabili, dalla gita a cavallo nella natura agli ingressi nei parchi di divertimenti.

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Cosa vedere a Fasano e dintorni, la Puglia da scoprire anche fuori stagione

È tra le cinque mete della Puglia più amate dai turisti di tutto il mondo, anche fuori stagione, secondo i dati diffusi dall’Osservatorio del Turismo di PugliaPromozione all’ultima Bit, la fiera dedicata al turismo che si è svolta a Milano. Stiamo parlando di Fasano, un luogo ricco di attrattive da scoprire non soltanto d’estate, ma in ogni stagione dell’anno.

Una meta così bella e interessante tanto che il prossimo giugno ospiterà un appuntamento internazionale di enorme rilievo: il G7.

Il territorio di Fasano è ricco di attrattive turistiche, dai borghi ai siti storici, tra masserie, trulli e frantoi, passando per chiese, luoghi sacri e siti preistorici; dai paesaggi naturali fatti di oasi, paludi e dune di sabbia al vicino mare, meta di turismo nella stagione estiva, senza dimenticare le sue eccellenze gastronomiche, naturalmente.

Cosa vedere nel centro di Fasano

Il centro di Fasano, detto U’mbracchie, che significa “ombra”, dovuta alle strette stradine di calce bianca che non permettono al sole di picchiare nelle ore più calde, è un piccolo gioiello da scoprire passo dopo passo. Quasi ogni piazza e piazzetta è dominata da una chiesa, che contribuisce alla scenografia: ce ne sono tantissime, una più affascinante dell’altra. Da non perdere la più antica, Santa Maria della Grazia, è i famosi portici delle Teresiane, ciò che resta di un antico convento del XVII secolo.

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Fonte: 123rf

I portici delle Teresiane a Fasano

Dalle viuzze del centro storico, si può giungere al Torrione delle Fogge, l’unico superstite dell’antica cinta muraria che ne comprendeva altri tre agli angoli delle mura, che nel ‘600 circondava la Vecchia Terra.

La collina di Fasano

Tra terre coltivate, frutteti, uliveti e piccoli vigneti, alle spalle di Fasano c’è un luogo perfetto epr chi ama le attività outdoor. A poche centinaia di metri sul livello del mare e a pochi chilometri dal più animato centro si trova un polmone verde da cui godere di un bellissimo panorama che, attraversando la piana degli ulivi millenari, degrada verso il blu cristallino del Mediterraneo.

In questo paesaggio verde, spicca quella che è chiamata la “Capitale” dei trulli di Fasano, il borgo di Cocolicchio, un antico abitato con un’alta concentrazione di trulli tuttora abitati, magnifiche architetture, masserie e muretti a secco.

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Fonte: 123rf

Il centro storico di Fasano, in Puglia

La piana degli olivi monumentali di Fasano

Tra gli ulivi secolari di questa splendido tratto di Puglia dove l’aria profuma di mare sorgono alcuni bellissimi borghi che hanno ciascuno una loro storia da raccontare. Come Speziale, il cui nome si riferisce all’unico farmacista (“speziale”, appunto) che in origine viveva qui. Oggi sono comunque poche le famiglie che vi abitano in un contesto storico che fonda le sue origini nel Medioevo.

Montalbano è un altro dei piccoli borghi di Fasano. A pochi chilometri dal mare, è immerso in un paesaggio fatto di ulivi e campagne costellate da monumentali masserie fortificate che caratterizzano questa parte di Valle d’Itria. Molti visitatori vengono ad ammirare l’antico dolmen, un monumento megalitico e luogo sacro delle popolazioni che lo edificarono nell’antichità.

A dare il nome al piccolo borgo di qualche migliaio di anime di Pozzo Faceto è l’omonimo santuario, dedicato alla Beata Vergine del pozzo. Leggenda vuole che la sua sacra immagine sia stata rivenuta proprio durante i lavori nel pozzo adesso visibile all’ingresso del santuario.

Nel periodo natalizio, il borgo più famoso di tutti però è Pezze di Greco la cui notorietà è legata uno dei più suggestivi presepi viventi d’Italia.

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Fonte: 123rf

L’antica città di Egnazia in Puglia

Il mare a Fasano

Sono diverse le località di mare nei pressi di Fasano, una più bella dell’altra. C’è Torre Canne, la spiaggia degli abitanti di fasano, molto frequentata anche dai turisti d’estate e perfetta per le famiglie. Questo luogo è noto per le sue terme.  Infatti, oltre il Fiume Grande, in un grande parco di palme, tamerici, salici, pin, da secoli sgorgano dal sottosuolo ben undici falde acquifere. Due di queste hanno anche delle qualità terapeutiche.

Poi c’è Savelletri di Fasano, antico borgo marinaro nei pressi dell’antica Egnazia, oggi straordinaria area archeologica di un’antica città pugliese, che per il suo mare cristallino ha ottenuto la Bandiera Blu. Qui la spiaggia ha la sabbia bianchissima. Un vero paradiso. Ma il luogo più affascinante è sicuramente il Parco naturale delle Dune costiere, un’oasi protetta di biodiversità fatto di canneti e laghetti e di bellissime dune protette e incontaminate, luogo molto amato da chi pratica birdwatching.

Per chi desidera visitare Fasano e i suoi dintorni, il portale turistico Terre di Fasano raggruppa tutta una serie di spunti e di itinerari con consigli di viaggio per esplorare il centro storico cittadino, le colline, la piana degli olivi monumentali e il mare.

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Fonte: 123rf

Il Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere
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La Basilicata è la Regione più accogliente d’Italia

Se l’Italia, secondo uno studio condotto da Demoskopika, ha conquista la vetta della classifica generale della reputazione turistica in Europa, c’è una regione su tutte che primeggia ed è la Basilicata.

Questa Regione ha, infatti, il primato del sistema ricettivo “più apprezzato” d’Italia secondo le valutazioni positive dei turisti su oltre 4.000 strutture rilevate in base al Regional Tourism Reputation Index.

Non è la prima volta che questa Regione ottiene degli importanti riconoscimenti. Già nel 2022 Booking.com aveva assegnato la medaglia d’oro a Matera come città più accogliente del mondo e alla Basilicata come Regione più accogliente d’Italia. Nel 2023, inoltre, la Basilicata si è aggiudicata il primo premio di Travel Appeal come destinazione con la migliore reputazione online e quindi la preferita dai visitatori italiani e internazionali e si è guadagnata il terzo posto come migliore reputazione fra i turisti stranieri, superando regioni italiane ben più famose nel mondo del turismo.

Basilicata, la Regione delle passioni

La Basilicata è sempre più una Regione che dà spazio a luoghi unici, insoliti, lontani dalle rotte del turismo di massa e attento a riscoprire luoghi di autentica bellezza, cultura e tradizione. Dopo i borghi, i paesaggi naturali e i luoghi storici, oggi la Regione ha lanciato un nuovo progetto per promuovere il turismo delle passioni con esperienze insolite da fare.

Perfetta per l’astronomia

Si tratta di ambiti meno conosciuti, ma decisamente non scontati e da scoprire. Primo fra tutti il tema dell’astronomia. La Basilicata, infatti, offre l’ambiente ideale per ammirare chiaramente le stelle di notte nelle campagne, in montagna o nei dintorni dei piccoli borghi arroccati grazie all’assenza in molti luoghi di inquinamento luminoso.

Qui c’è anche uno degli osservatori astronomici più accreditati in Italia per la divulgazione scientifica e astronomica, quello di Anzi (PZ), dove è possibile ammirare circa 4500 stelle del cielo boreale e australe.

Tra fiabe e leggende

Questa Regione misteriosa e ancestrale è anche luogo di fiabe e magia. Un possibile itinerario parte da Rapone, il Paese delle fiabe e da un libro “Lo Cunto de Li Cunti” scritto nel 1600 dal napoletano Giambattista Basile che, ispirato dal territorio lucano, raccoglie e traduce numerosi racconti popolari. Rapone ha dedicato non solo un evento, il “Rapone Fiaba Festival”, ma un progetto di comunità dove, attraverso un percorso artistico-culturale, si dà nuova vita alle fiabe più belle di tutti i tempi. Qui c’è anche il percorso delle cinque fiabe, il museo multimediale “C.E.R.A. una volta” e il “parco avventura” con percorsi dedicati ai personaggi delle fiabe.

Albano di Lucania, invece, è il “Paese della Magia” già al centro degli studi durante le spedizioni in Lucania di Ernesto De Martino negli Anni ’50, con un percorso-rituale “La Rocca del Cappello”, passando per Colobraro, con la coinvolgente iniziativa “Sogno di una notte a quel paese”, per giungere ad Agromonte, il paese degli indovinelli, tra le vette del Parco Nazionale del Pollino, dichiarato nel 2015 patrimonio naturale dell’Unesco. Qui è possibile ammirare il pino loricato definito da molti “fossile vivente” o ancora “dinosauro degli alberi”, protagonista indiscusso di questo scenario magico e fantastico.

Lucania, terra di fiori ed erme aromatiche

Infinte, la Lucania, con la sua incredibile biodiversità, tutelata e protetta da due parchi nazionali, tre parchi regionali e riserve naturali, è il luogo ideale per chi ama la natura, ma anche i fiori e le erbe spontanee. tantissime sono le piante officinali che si possono a scoprire durante le escursioni con gli esperti di “foraging“, argomenti che si possono approfondire visitando il Conservatorio di Etnobotanica ed Hortus Basiliano di Castelluccio Superiore, un giardino di piante officinali che comprende circa 150 specie per lo più autoctone oppure il Parco dei Colori di Castelgrande dedicato al celebre botanico Guglielmo Gasparrini, nato proprio qui, con una Butterfly House o ancora il Giardino Botanico Sanseverino a Grumento Nova e la Casa delle erbe di Pomarico (MT) per attività di riconoscimento delle erbe spontanee.

Tra le esperienze da non perdere, quando è stagione, è ammirare la fioritura dei campi di lavanda a Lavello con il “Bloom essence of nature”.

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L’offerta Ryanair per chi vuole viaggiare spendendo quasi niente

L’ultima offerta lanciata da Ryanair per volare a prezzi bassissimi è un incentivo a viaggiare spendendo davvero poco. I prezzi dei biglietti aerei che partono ufficialmente da 24,99 euro, anche se in realtà ci sono offerte molto più basse, sono soprattutto per trascorrere dei weekend nelle città d’Europa.

L’offerta scade il prossimo 18 febbraio e consente di viaggiare tra 1° marzo e il 31 maggio 2024.

Abbiamo scelto i voli più convenienti per raggiungere quelle mete dove, anche una volta arrivati, consentiranno di spendere davvero poco. Ecco quali sono le destinazioni più consigliate se volete spendere poco nella vostra prossima vacanza.

Barcellona, giovane e low cost

Se c’è una meta dove trascorrere un weekend non costa un salasso è proprio Barcellona. Una volta approfittato della tariffa aerea low cost, muoversi in città costa davvero poco. L’aeroporto è raggiungibile con bus o metropolitana, le ramblas si girano a piedi, a Barceloneta si va a piedi o noleggiando una bicicletta e, volendo, anche i taxi non sono cari.

barcellona

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Una vista mozzafiato di Barcellona

Barcellona è la città delle tapas, quindi anche sui pasti si risparmia alla grande e, per dormire, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Non mancano alloggi in affitto e piccoli alberghi in zone centrali che non costano molto.

Se poi avete visitato Barcellona in precedenza, potrete anche evitare di tonare a vedere le attrazioni più famose che sono anche la cosa più cara di Barcellona, come gli edifici di Gaudí (Sagrada Família, Casa Batlló ecc) o i musei. Basta passeggiare le strade, stendersi sulla spiaggia se c’è una bella giornata o salire al Tibidabo e godersi la vista panoramica sullo skyline cittadino.

Bratislava, la migliore meta low budget

Anche in questo caso, se il volo costa poco – come accade spesso per Bratislava – la Capitale slovacca è la migliore scelta per chi ha un piccolo budget da spendere. Qui, gli hotel, anche i più belli del centro, costano poco, mangiare al ristorante è molto conveniente (si spende tra i 10 e i 15 euro, bevande incluse) e anche i divertimenti hanno costi davvero abbordabili.

Bratislava

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Bratislava, scrigno di attrazioni imperdibili

Inoltre, Bratislava si gira tutta a piedi a costo zero. Molte delle attrazioni si possono ammirare gratuitamente, come le sculture di bronzo che decorano gli angoli delle strade o il giro delle mura di cinta. L’unico investimento che vi consigliamo di fare è quello per la Bratislava Card che si acquista online e che costa 23 euro per 24 ore o 28 euro per 48 ore e che consente di prendere i mezzi di trasporto pubblico, di entrare nel castello e nei musei.

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Il centro termale più grande d’Europa è un viaggio nel tempo e nella bellezza

Budapest, la “perla del Danubio“, è una delle città più affascinanti e visitate d’Europa, un luogo che abbraccia la sua storia secolare con un’architettura maestosa che richiama l’epoca dell’impero austro-ungarico e la Belle Époque. Questa città è un incantevole scrigno di bellezza, dove gli edifici in stile Art Nouveau richiamano i fasti di un’epoca passata.

Ma c’è un’altra ragione per cui Budapest è ammirata in tutto il mondo. Conosciuta anche come la “Città delle terme“, le sue fondamenta calcaree nascondono un tesoro sotterraneo di ben 118 sorgenti termali naturali, che sgorgano generosamente con una quantità impressionante di 70 milioni di litri di acque terapeutiche ogni giorno. Un luogo unico nel suo genere, che invita le persone a rilassarsi e rigenerarsi immersi nelle sue acque curative, rendendola una delle destinazioni termali più suggestive del pianeta.

Molti dei bagni termali di Budapest racchiudono un passato affascinante ma, al contempo, testimoniano la capacità di questa città di rinnovarsi nel corso dei secoli. Il complesso più popolare è il Széchenyi che, nonostante sia stato inaugurato solo alla fine del XIX secolo, ha rapidamente guadagnato un posto speciale nei cuori dei visitatori. La sua imponente struttura in stile neobarocco e le sue acque calde e terapeutiche attirano ogni anno generazioni di bagnanti in cerca di relax e benessere. È un luogo in cui il fascino del passato si mescola con il presente, creando un’esperienza emozionante e indimenticabile.

Szechenyi: l’oasi termale di Budapest

Bagni Széchenyi

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Bagni Termali Széchenyi, Budapest

Budapest nasconde tesori termali in ogni angolo, ma nessun altro luogo incarna la sua importanza storica come i Bagni Széchenyi. Questo complesso termale, situato in un imponente edificio in stile neogotico, ha aperto le sue porte al pubblico nel 1913 e da allora è diventato una delle attrazioni più iconiche della città.

Le sorgenti prendono il loro nome da István Széchenyi, uno dei più importanti statisti ungheresi del XIX secolo. Progettati dall’architetto Gyozo Czigle verso il 1881, questi bagni hanno visto una continua evoluzione. Nel corso dei decenni, infatti, sono stati oggetto di costanti lavori di espansione e miglioramento, diventando un punto di riferimento per il benessere fisico e mentale. Composti da ben 12 piscine interne e 3 esterne, si ergono come una meraviglia architettonica in mezzo alla splendida cornice della città ungherese.

Ma è l’atmosfera che circonda questo luogo che incanta e affascina al primo sguardo. Lo stile neobarocco che caratterizza le piscine interne è un omaggio all’arte e alla bellezza. Statue, mosaici e volte affrescate decorano con maestria ogni angolo, trasportandoti nella raffinatezza e nel lusso del passato. Un autentico viaggio nel tempo, avvolti dall’arte e dalla storia.

L’apice assoluto di questa esperienza è senza dubbio la piscina esterna, regina indiscussa dei Bagni Széchenyi. Qui, il contrasto tra il calore delle acque termali e la maestosità dell’antico edificio che la circonda è semplicemente magico. È come immergersi in un dipinto vivente, dove la storia si fonde con la contemporaneità in una sinfonia di relax e bellezza. Ma c’è un elemento che la rende diversa dalle altre: i tavoli da scacchi galleggianti. Posizionati al centro della piscina, ti permetteranno di sfidare i tuoi avversari all’insegna del più completo relax. Un’esperienza senza paragoni, una sfida avvincente che si svolge in uno scenario unico al mondo.

Le acque termali di Széchenyi: un elisir di bellezza e benessere

I Bagni Széchenyi a Budapest sono un luogo di incanto e bellezza, ma la loro vera magia risiede nelle acque termali che li alimentano. Queste rappresentano una delle risorse più preziose della città e sgorgano da due sorgenti d’acqua di fonte artesiana situate a una profondità di circa 1000 metri sottoterra.

Una delle caratteristiche più sorprendenti è la loro temperatura alla fonte, che si aggira intorno ai 76 gradi Celsius. Questo calore naturale è parte integrante del loro potere curativo, ma per garantire il massimo beneficio e comfort, le vasche contengono anche acque a temperature molto più miti, che oscillano tra i 20 e i 38 gradi Celsius. Quest’alternanza tra caldo e freddo stimola la circolazione sanguigna, tonifica il corpo e apporta una sensazione rigenerante.

In sintesi, sono un vero tesoro della natura, ricche di minerali e nutrienti essenziali per la nostra salute. La loro composizione comprende calcio, fluoruro, acido metaborico e solfato, elementi che svolgono un ruolo fondamentale nel trattamento di vari disturbi. Infatti, i minerali presenti nelle acque termali di Széchenyi agiscono come antinfiammatori e alleviano il dolore articolare, permettendo ai visitatori di trovare sollievo e una maggiore mobilità. Inoltre, le loro proprietà terapeutiche si sono dimostrate efficaci anche nel trattamento di numerose malattie degenerative.

Bagni Széchenyi

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Bagni Termali Széchenyi, Budapest
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Fantasanremo e viaggia: la lega per vincere biglietti aerei

Una notizia che farà felici gli appassionati di musica e viaggi: Wizz Air, la compagnia aerea low cost “più verde in Europa”, quest’anno è sponsor di FantaSanremo e, per l’occasione, ha lanciato una propria lega premium con cui è possibile registrarsi e giocare per provare a vincere uno dei tre voucher da 300 euro ciascuno messi a disposizione.

Ecco i dettagli e come partecipare.

Cos’è FantaSanremo, uno degli eventi clou legati al Festival

Innanzitutto, ripassiamo cos’è FantaSanremo, uno degli eventi clou legati al celebre Festival della Canzone Italiana che, quest’anno, ha raggiunto la 74esima edizione.

Si tratta di un popolare (basti pensare che nel 2023 ha attratto più di 4 milioni di squadre e 278mila leghe iscritte) “fantasy game” basato sul famoso festival a cui giocare è facile e divertente: infatti, è sufficiente iscriversi sulla pagina ufficiale entro il 5 febbraio 2024 e creare la propria squadra virtuale composta da cinque artisti o gruppi in gara (è possibile crearne fino a cinque diverse).

A questo punto, occorre decidere con chi giocare: sono disponibili leghe pubbliche oppure leghe private o ancora “segrete”, i “campionati” in cui ogni squadra combatterà per arrivare alla vittoria.

Cuore del gioco è l’assegnazione dei punti che varia in base ai cantanti scelti con bonus (azioni “particolari” da loro compiute che fanno guadagnare punti) e malus (azioni che fanno perdere punteggio).

La lega di Wizz Air e i premi in palio

Come accennato, per questa edizione del FantaSanremo Wizz Air ha creato la propria lega, WIZZ.

Gli iscritti alla lega premium della compagnia area avranno così l’opportunità di partecipare al concorso gratis “WIZZ Prize Draw of FantaSanremo” compilando un breve modulo dove va indicato lo stesso indirizzo mail usato per registrarsi.

I tre vincitori (che verranno estratti entro e non oltre il 29 febbraio 2024 indipendentemente dal piazzamento raggiunto nella classifica della Lega) otterranno ciascuno un voucher Wizz Air del valore di 300 euro valido fino al 28 febbraio 2025 per prenotazioni effettuate tramite il sito ufficiale o l’app del vettore su voli operati da Wizz Air Group e dalle sue filiali: ricordiamo che sono oltre 220 le rotte proposte per quasi un centinaio di destinazioni dall’Italia verso l’Europa, il Medio Oriente e non soltanto.

Se non utilizzato entro la scadenza, il voucher diventa inutilizzabile e non dà diritto al rimborso del credito residuo (neppure in maniera parziale) né è convertibile in denaro.

Le parole di soddisfazione di Wizz Air per la lega targata FantaSanremo

Sono parole di soddisfazione ed entusiasmo quelle che ha condiviso Tamara Nikiforova, Corporate Communication Manager di Wizz Air, in merito alla collaborazione con FantaSanremo 2024.

“Siamo entusiasti di presentare la lega FantaSanremo targata WIZZ, riunendo appassionati di viaggi e musica da tutta Italia e non solo.
Per noi di Wizz Air è importante avere un legame autentico con i nostri passeggeri, condividendo le loro passioni e incoraggiandoli a partire per esplorare il mondo.
L’anno scorso abbiamo portato gli italiani in due viaggi verso l’ignoto, abbiamo assistito insieme alla vittoria della squadra nazionale alle qualificazioni per Euro 2024, abbiamo vissuto un’indimenticabile corsa alla Wizz Air Venicemarathon e, cosa più importante, abbiamo fatto “viaggiare” milioni di italiani verso le loro agognate destinazioni.
Non vediamo l’ora di creare ancora più momenti memorabili insieme nel 2024!”

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All’aeroporto ora si può andare anche in bicicletta

Per gli amanti dei viaggi sostenibili e che non si muovono se non in bicicletta c’è una grande novità, unica in Italia. Ora si può raggiungere l’aeroporto pedalando, lasciano la propria bici in una zona custodita e prendere un aereo per volare verso la propria meta di viaggio.

Accade all’aeroporto lombardo di Bergamo Orio al Serio, dove la società che gestisce lo scalo, la SACBO, ha appena inaugurato il nuovo tratto di anello ciclopedonale, realizzato nell’area Nord-Est del perimetro aeroportuale.

La nuova ciclopedonale di Orio al Serio

La nuova bretella ciclopedonale che porta all’aeroporto di Orio al Serio per il momento si snoda per una lunghezza di 1,8 chilometri, dalla nuova rotatoria sulla via Paderno di Seriate fino all’altezza del sentiero di avvicinamento della testata 28, in congiunzione con la ciclovia del Parco del Serio.

Naturalmente si sta già lavorando all’estensione ulteriore del tratto ciclopedonale che sarà realizzato dalla rotatoria sulla via Paderno di Seriate fino a via Cavour nel Comune di Orio al Serio, in corrispondenza dell’Aero Club Taramelli, consentendo la connessione con le ciclovie già esistenti nei Comuni di Seriate e Orio al Serio.

I lavori dell’ulteriore tratto ciclopedonale, per una lunghezza di 1,2 km, sono previsti entro il 2024. L’anello ciclopedonale sarà esteso all’asse di penetrazione viaria da Est all’aeroporto, lungo la via Matteotti nel Comune di Grassobbio.

L’anello ciclopedonale aeroportuale si integra con la ciclovia Bergamo-Brescia e la nuova ciclopedonale che è in fase di realizzazione “MUOVIMI” che collegherà addirittura Monaco di Baviera e Milano.

Per chi atterra a Orio provenendo dall’estero, la nuova pista darà anche la possibilità di visitare i dintorni e alcuni luoghi turistici. Questo progetto, chiamato “My Castle Street”, e sviluppato dai Comuni di Bagnatica, Calcinate, Cavernago e Costa di Mezzate, con il supporto della Regione Lombardia e della Provincia di Bergamo, nasce dall’idea di creare un percorso dolce di collegamento tra i castelli di Malpaga dove visse Bartolomeo Colleoni, Capitano Generale di tutte le milizie della Repubblica di Venezia, con l’antico borgo, il Castello Colleoni Martinengo di Cavernago e il Castello medievale di Costa di Mezzate, tre luoghi meravigliosi e poco noti fuori dalla Lombardia.

La strada ciclopedonale di Orio al Serio è parte dello sviluppo previsto dallo scalo aeroportuale dei prossimi anni, a cui si aggiunge la realizzazione di un tratto ferroviario inizialmente tra la Stazione di Bergamo e il terminal di Orio in soli dieci minuti e che, in futuro, raggiungerà anche Milano.

I futuri treni per Orio al Serio

Il progetto futuro, inserito tra le opere di importanza primaria da realizzare in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, prevede l’attivazione di un servizio ferroviario completo, con un totale di 128 treni diurni e 18 treni notturni. Durante il giorno, saranno previsti treni ogni 30 minuti da Milano, ogni 60 minuti da Lecco e ogni 60 minuti da Ponte San Pietro.

Sono in fase di posa circa 5,3 km di rotaie a doppio binario per i quali sarà scavata anche una galleria che sbucherà proprio davanti all’ingresso dell’aeroporto. La nuova stazione ferroviaria di Orio, invece, sarà già dotata di quattro binari, in modo da prevedere arrivi anche da altre stazioni ferroviarie.

Bergamo, città amica delle due ruote

Del resto, tutta la città di Bergamo è amica delle due ruote e delle buone pratiche di intermodalità. Per un amante del cicloturismo o per chi preferisce questo mezzo per muoversi ora è quindi possibile atterrare in aereo al Milan-Bergamo Airport BGY, scaricare la propria bicicletta e partire in completa sicurezza sulle piste ciclabili che collegano lo scalo al resto della Lombardia e dell’Italia.

Lo scalo bergamasco diventa così l’unico aeroporto bike-friendly d’Italia, dotato anche di una bike room allestita con servizi, mappe e attrezzature per sistemare la propria bicicletta e raggiungere agevolmente i vari nodi strategici della città e non solo.

Sono tantissime le compagnie aeree che fanno scalo a Bergamo Orio al Serio e che volano da e per centinaia di destinazioni, non soltanto europee. Oltra a essere il principale hub di Ryanair che vola in tutta Europa, Nord Africa e nel vicino Medioriente, da questo aeroporto volano altre compagnie low cost come easyJet, Volotea, Eurowings e Wizz Air, ma anche la Air Arabia, che vola in Egitto, Marocco e negli Emirati Arabi, la Cabo Verde Airlines che vola sull’arcipelago di Capoverde, le turche Turkish Airlines e Pegasus, la Flydubai che va a Dubai, l’olandese Transavia, la Georgian Airways e la compagnia Neos che vola sulla Repubblica Dominica e la Giamaica. Da poco, vola anche ITA.

L’aeroporto di Bergamo Orio al Serio è uno dei più trafficati d’Italia, secondo in Lombardia dopo Malpensa, e sia la nuova ciclopedonale sia la ferrovia che arriverà hanno lo scopo di ridurre il traffico e contribuire alla sostenibilità ambientale. Chi ha potuto volare da questo scalo sa che il traffico per arrivarci è sempre piuttosto sostenuto, pertanto il treno sarebbe una grande svolta che potrebbe addirittura metterlo in competizione diretta con l’aeroporto di Milano Malpensa, già da anni raggiungibile con il treno Malpensa Express che parte dalle stazioni Centrale e Cadorna del Capoluogo lombardo. Intanto si può però andare in bicicletta. E questa è una novità assoluta.

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Viaggio a Seoul, una delle Capitali più sorprendenti al mondo

Cercate una Capitale eccentrica, vibrante, in continuo movimento e dove antico e moderno convivono creando un mix davvero speciale? Benissimo, perché abbiamo trovato una destinazione che riesce ad essere tutto quello che vi abbiamo appena elencato e molto altro di più, un città in grado di dettare le tendenze del mondo: Seoul.

Seoul: informazioni utili

Seoul è la Capitale e la città più popolosa della Corea del Sud. Sorge nel Nord-Ovest del Paese ed è una località che potremmo definire “benedetta”: risulta il simbolo visibile di quello che viene chiamato il “miracolo del fiume Han”, riferito agli enormi progressi nel campo dell’economia sudcoreana degli ultimi decenni.

Per secoli “annullata” da due colossi come Cina e Giappone, è da qui che oggi partono tantissime delle tendenze che prendono piede in tutto il pianeta: è il paradiso della creatività, che va dalla moda al cibo, dall’architettura all’arte.

Cosa aspettarsi

Un vortice, Seoul è una città in grado di assorbirti completamente e che regala tutte le emozioni possibili. Non vi sorprenderà sapere, infatti, che è una delle mete di viaggio più amate dai giovani di oggi. Il futuro si percepisce in ogni angolo, ma con armonia perché il moderno non toglie affatto lo spazio al suo caratteristico passato.

Templi e grattacieli convivono, mentre milioni di abitanti si muovono freneticamente in quella che è una città incredibilmente ordinata, civile e vivibile. E poi ci sono le distese di campi di riso, le foreste verdi e i locali alla moda che fanno spazio alle case tradizionali costruite con mattoni di fango.

Viaggio a Seoul

Fonte: iStock

Un angolo di Seoul

La città dei contrasti che stanno bene insieme e che sono uno dei tantissimi punti di forza di questa magnetica località asiatica: Seoul è racchiusa da diciotto chilometri di fortezze volute dall’antica dinastia Joseon, tutte ancora ben conservate, alle quali si alternano centri commerciali giganteschi, alcuni dei quali aperti 24 ore su 24.

Seoul antica: cosa vedere

Non si può dire di conoscere a fondo un luogo finché non si scopre il suo passato, e per questo è molto importante visitare la Seoul antica. Purtroppo molte vestigia della sua città vecchia sono andate perdute per sempre a causa della ricostruzione avvenuta negli anni Cinquanta, ma tante di loro sono ancora presenti, in particolar modo a Nord del fiume Han e nel distretto storico di Jongno-gu.

Ne è un esempio il Namdaemun, la colossale porta della città costruita nel XIV secolo e dichiarata tesoro nazionale nel 1962.

C’è poi il Gyeongbokgung, uno dei cinque magnifici palazzi reali di Seoul edificati in epoca medievale dalla dinastia Joseon, il cui nome significa “palazzo della civiltà splendente”. L’interno riserva diverse stanze di particolare interesse, come la sala del trono, conosciuta come Geunjungjeon, l’ufficio del Re e diverse stanze private. Bellissimi sono anche i giardini Amisan e il Tempio Gyeonghoeru, situato in un incantevole laghetto artificiale incorniciato dai Monti Bukaksan.

Una vera immersione nel passato si può fare presso il Bukchon Hanok Village, caratteristico quartiere puntellato di tradizionali casette coreane, che si rivela il posto più indicato per conoscere alcune delle più interessanti tradizioni locali. Vi basti sapere che sono ben 900 le case che lo compongono.

Bukchon Hanok Village, Seoul

Fonte: iStock

Un angolo del Bukchon Hanok Village

Straordinario e patrimonio Unesco è il Palazzo Changdeokgung, il cui nome significa “palazzo della prospera virtù”. Più piccolo del precedente, era il favorito di molti sovrani coreani del Medioevo e vanta la peculiare caratteristica di armonizzarsi nell’ambiente in cui si trova invece di imporsi.

Composto da 13 edifici e oltre 28 padiglioni, offre anche il cosiddetto Biwon, il giardino segreto, che è ricco di una grande quantità di specie vegetali rare e alberi di oltre 300 anni.

Gli altri palazzi storici a cui vale la pena dare uno sguardo sono il Deoksugung, collocato al fianco di una serie di edifici in stile occidentale; Changgyeonggung, originariamente costruito per essere la residenza estiva dell’imperatore di Goryeo; Gyeonghuigung, per anni considerato il secondo palazzo del Re nel quale si recava nei momenti di emergenza.

Di estrema importanza sono anche i templi, come il Jogyesa che è il centro del Buddismo Zen in Corea. Abbracciato da una raggiante vegetazione, sfoggia un edificio principale che conta ben 500 anni.

Poi ancora il Bongeunsa che è stato fondato nel 794. Visitarlo fa vivere una stranissima sensazione: si percepisce il sacro, l’antico ma anche il moderno e il futuro, perché è circondato da tante recenti costruzioni. Composto da una ventina di edifici, ognuno con il proprio ruolo, offre una statua del Buddha alta 23 metri, la più grande di tutta la Corea.

Tempio Bongeunsa di Seoul

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La statua del Tempio Bongeunsa

Il lato moderno

Il lato moderno di Seoul è altamente sorprendente: colori vividi, che passano anche dai meravigliosi e grandissimi parchi cittadini, impreziosiscono i tantissimi murales che abbelliscono le pareti degli edifici. E poi ci sono i pressoché infiniti grattacieli (alcuni dei quali sono ancora oggi tra i più alti del mondo) che si affacciano sul fiume Hangang, dove si possono praticare anche vari sport acquatici.

Tante attività di vario tipo si possono fare pure presso il Skygarden Seoullo 7017, un’aerea per il relax dove passato, presente e futuro si incontrano.

Il motto di Seoul è: “lavora sodo, divertiti ancora di più”. Non sorprende sapere, quindi, che al termine della propria giornata lavorativa i cittadini si dirigono verso Gangnam, Hongdae e Itaewon. Gangnam (ve la ricordate la canzone del 2012 del rapper sudcoreano Psy che ha venduto oltre 9,7 milioni di copie?) è la culla delle tombe delle dinastie Seolleung e Jeongneung, annoverate nei Patrimoni dell’umanità dall’Unesco, ma anche una sorta di Beverly Hills sudcoreana in cui si fanno spazio prestigiosi marchi internazionali del lusso, locali notturni e ristoranti costosi.

Hongdae è un’altra area cittadina molto popolare tra i giovani che qui trovano tutto quello che desiderano per lo svago e il divertimento, mentre Itaewon è un quartiere dall’anima cosmopolita dove si mescolano cucine e culture di tutto il mondo.

Tra le attrazioni da non perdere ci sono il Leeum, Samsung Museum of Art, che è composto da una zona che ospita l’arte tradizionale coreana, e un altra che è la culla dell’arte contemporanea, e la Moschea di Itaewon, la prima moschea permanente della Corea, nonché l’unica moschea di Seoul.

Per descrivere l’anima, lo sviluppo e la crescita di Seoul ci vorrebbe un libro, ma anche per raccontare le sue attrazioni. In questo piccolo articolo mancano i musei, i mercati caratteristici e molto altro ancora: l’unica grande verità è che occorre volare a Seoul il prima possibile.

Gangnam, Seoul

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