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In Sardegna, lungo le Strade dello zafferano

Chi conosce la Sardegna, sa benissimo che tra i prodotti tipici c’è lo zafferano. E da qualche anno è nato un itinerario turistico che non è solo la scoperta di questa meravigliosa e antica spezia che viene da Oriente, ma quella di un territorio che in alcune stagioni dell’anno è davvero bello visitare.

Lo zafferano, che in Sardegna chiamano “oro rosso” (è considerato tra le spezie più costose del mondo), fiorisce in autunno ed è proprio questo il momento migliore per andare alla scoperta delle Strade dello zafferano che attraversano un territorio ricco di bellezze e di luoghi inaspettati.

Le Strade dello zafferano

Si diramano nel Centro-Sud della Sardegna, in particolare tra i Comuni di Turri, San Gavino Monreale e Villanovafranca. Nel Medio Campidano si coltiva, infatti, oltre il 60% di tutto lo zafferano italiano e questi tre paesi detengono il primato nazionale.

Proprio in questi Comuni, nel mese di novembre si svolgono eventi che hanno lo scopo di promuovere una zona dell’isola che i turisti poco conoscono, specie quando vengono d’estate e all’entroterra preferiscono le splendide spiagge del Sud, da Villasimius a Chia.

Un novembre di eventi

Nei weekend di novembre sono tantissime le iniziative a cui è possibile prendere parte. Visite guidate, musei aperti e degustazioni di prodotti enogastronomici, ma anche passeggiate libere nei Comuni e lungo le Strade dello zafferano.

A San Gavino Monreale l’appuntamento è per il 6 novembre, a Turri per il 13 e a Villanovafranca per il 20.

San Gavino Monreale, uno dei paesi con la maggiore produzione di zafferano, è conosciuto anche per essere il paese dei murales. Si può quindi visitare liberamente facendosi condurre dalle immagini dipinte sulle facciate delle case. In occasione dell’evento, si potrà anche salire a bordo di una mongolfiera per ammirare il paese e il territorio dall’alto.

Il piccolo paese di Turri, invece, è popolato da poco più di 400 abitanti. Il suo delizioso centro storico è fatto di tipiche case a corte, circondate da alti muri, con davanti ampi cortili e alle spalle piccoli orti familiari. Solitamente si affacciano sulle vie con grandi portali, alcuni risalenti all’Ottocento. Perdersi tra i vicoli ammirando le antiche case e la seicentesca Chiesa di San Sebastiano è sicuramente come un balzo indietro nel tempo.

Infine, Villanovafranca, un paese leggermente in collina, famoso anch’esso per lo zafferano. Molti turisti lo conoscono perché nel suo territorio sono stati ritrovati importanti resti di nuraghi, tra cui l’unico altare intatto della prima Età del Ferro ritrovato nel nuraghe Su Mulinu. Il paese ospita infatti il Museo archeologico Su Mulinu.

Laboratori del gusto e del sapere, visite ai campi di zafferano e a suggestive case antiche aperte al pubblico in via del tutto eccezionale completano le attività.

Il treno dello zafferano

In occasione degli eventi lungo le Strade dello zafferano della Sardegna partirà anche un treno storico speciale. Il treno partirà da Cagliari alle 9.05 e arriverà a San Gavino, in occasione della sagra dello zafferano che si tiene il 6 novembre. Il viaggio sarà a bordo di un affascinante treno storico con locomotiva diesel e carrozze degli Anni ’30 “Terrazzini”. Il loro nome è dovuto al fatto di essere caratterizzate da due terrazzini, uno aperto in testa e un altro chiuso in coda al vagone.

Queste carrozze, che un tempo erano di Prima e Terza classe, venivano utilizzate per servizi locali. L’arredamento interno è costituito da sedili di legno nella Terza classe, mentre erano ricoperti in velluto rosso nella Prima.

Giunti a San Gavino, i viaggiatori visiteranno gli stand gastronomici dove potranno gustare piatti a base di zafferano e altri prodotti tipici di San Gavino Monreale.

Per chi viaggia a bordo di questo treno, nel pomeriggio viene organizzata una visita guidata al Museo delle due fonderie situato all’interno degli ex magazzini ferroviari, un tempo snodo per la materia prima che, dalla miniera di Montevecchio, era portata allo stabilimento industriale di San Gavino Monreale per la lavorazione.

Il treno riparte alle 18.15 con arrivo previsto alla stazione di Cagliari alle 19.37.

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In India esistono ponti che vivono e respirano

Meravigliosa è la natura che con le sue creazioni dà vita a quelli che sono gli spettacoli più straordinari del nostro pianeta, gli stessi che ci invitano ad andare alla scoperta del mondo che abitiamo e della grande bellezza che gli appartiene.

Foreste incantate, laghi fiabeschi, sabbie bianche, deserti fioriti e colline dorate: queste sono solo alcune delle attrazioni naturali che si snodano sul nostro pianeta, le stesse che spesso sono in cima alle nostre travel wishlist. Ma c’è qualcosa di ancora più straordinario da raggiungere e toccare con mano, e sono qui capolavori che nascono quando l’uomo incontra la natura.

La più alta e magistrale testimonianza di questo incontro si trova in India dove sono stati creati delle opere architettoniche naturali fuori dall’ordinario. Si tratta di ponti costruiti con radici di alberi che vivono e respirano, e che lasciano senza fiato.

Viaggio in India: alla scoperta dei ponti viventi

È un viaggio unico e straordinario quello che facciamo insieme oggi e che ci conduce direttamente in India. Il vasto Paese dell’Asia Meridionale è da sempre in cima alle destinazioni da raggiungere almeno una volta nella vita e il perché è facilmente intuibile.

Il territorio, tanto vasto quanto variegato, ospita alcuni dei patrimoni naturali e paesaggistici più incredibili del Pianeta, insieme a una storia che risale a oltre 5000 anni fa. Ecco perché un viaggio in India è destinato a stupire e a incantare ogni volta e a catturare il cuore di tutti i viaggiatori.

L’avventura di oggi ci conduce nello stato del Meghalaya, nell’India nord-orientale, tra l’Assam e il Bangladesh. È qui che è possibile scoprire, osservare e attraversare i ponti viventi, meraviglie architettoniche naturali che nascono dall’incontro dell’uomo e della natura.

Le radici degli arbusti, infatti, sono state utilizzate per costruire dei passaggi che sovrastano fiumi e burroni e che collegano i villaggi che si snodano sul territorio. Oltre a essere strategicamente funzionali, questi ponti creano visioni bellissime e surreali.

Ponti di radici in India

Fonte: iStock

Ponti di radici in India

Le opere architettoniche naturali più straordinarie del pianeta

I ponti viventi in India sono stati creati dagli uomini utilizzando le radici dell’albero della gomma. Queste possono estendersi per una lunghezza di 50 metri e possono sopravvivere per secoli. Le radici sono così robuste al punto tale da poter resistere sia alle intemperie che al peso di centinaia di uomini.

Nel territorio del Meghalaya sono stati individuati e studiati circa 70 ponti e oggi questi passaggi incredibili sono considerati dei veri e proprio capolavori di ingegneristica naturale unici al mondo.

La costruzione dei ponti, che è simbolo del lavoro magistrale svolto dagli indigeni e dalle popolazioni del territorio, avviene piantando l’albero della gomma sulle sponde dei fiumi o sui margini dei precipizi. Quando iniziano a crescere le radici volanti, queste vengono avvolte attorno a strutture in bambù e direzionate verso la riva opposta.

La natura poi fa il suo corso. Le radici si allungano e si espandono formando una struttura sempre più forte, complessa e solida fino a trasformarsi in un passaggio che collega i villaggi e che può essere attraversato da centinaia di uomini contemporaneamente.

Per la nascita di un ponte vivente, ovviamente, possono volerci anni, ma niente è lasciato al caso. Periodicamente gli uomini del villaggio e gli indigeni del luogo si prendono cura di queste strutture affinché possano continuare a vivere.

I ponti viventi del Meghalaya

Fonte: iStock

I ponti viventi del Meghalaya
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In Italia c’è una delle voragini più profonde del mondo

Tutto ciò che porta la firma della natura affascina da sempre gli esseri umani. È lei, infatti, che sapiente e maestosa ha creato quelli che sono i paesaggi più incredibili che caratterizzano il mondo intero, gli stessi che popolano le nostre travel wish list.

Alcune opere create da Madre Natura sono così belle da sembrare dei capolavori dipinti da un artista, altre sono così sorprendenti e straordinarie da non sembrare reali. Altre ancora, invece, sono antichissime e apparentemente inspiegabili, e per questo diventano attrazioni misteriose e affascinanti da scoprire o da evitare.

E questo è il caso di un abisso che sprofonda per oltre 200 metri nella terra. Una voragine incredibile che si apre sull’altopiano dell’Ogliastra, nella Sardegna centro-orientale, e che da sempre attira l’attenzione e la curiosità delle persone. Scopriamola insieme.

La Voragine di Golgo

Il nostro viaggio di oggi ci conduce in Sardegna, in una regione storico-geografica che fa parte delle sette Barbagie e che è conosciuta per i suoi monumenti naturali. È qui, nell’Ogliastra, che esiste un’opera firmata da Madre Natura che affascina e spaventa, che seduce e suggestiona. Un luogo che nel tempo si è trasformato nel simbolo della potenza della natura e al contempo una fonte di storie e leggende.

Il suo nome è Voragine di Golgo, ma i cittadini l’hanno ribattezzata Su Sterru. Come il nome stesso anticipa si tratta di una vera e propria voragine che si apre nella terra e che sprofonda in questa fino a raggiungere gli abissi del nostro pianeta.

Le sue dimensioni sono tanto straordinarie quando spaventose. La Voragine di Golgo, infatti, è considerata uno degli abissi naturali più profondi di tutta l’Europa. Situata a 400 metri dal livello del mare, Su Sterru arriva fino a 270 metri di profondità. La sua apertura, invece, ha un diametro di circa 30 metri.

Storia e misteri dell’abisso sardo

Per raggiungere Su Sterru bisogna arrivare nel Supramonte di Baunei, vicino alla chiesa campestre di San Pietro. È qui che è possibile trovarsi davanti a una delle voragini più profonde a singola campata di tutto il continente europeo.

La cavità è nota fin dall’antichità, e negli anni sono stati tantissimi i tentativi di esplorazione. Nessuno, però, è mai riuscito a raggiungere il fondo fino al 1957, anno in cui gli speleologi del Gruppo Grotte Nuorese, sono riusciti ad arrivare fino al fondo dell’abisso.

In tempi più recenti, con l’obiettivo di scoprire le origini della cavità, e la flora e la fauna che qui vi abitano, alcuni biologi hanno soggiornato all’interno della Voragine di Golgo per studiarne la sua natura.

Se in un primo momento si pensava che Su Sterru fosse la bocca del vulcano, grazie alle spedizioni successive si è arrivato a comprendere che la cavità si è formata a seguito di fenomeni di erosione che hanno fatto crollare le pareti basaltiche che sovrastano la roccia calcarea che caratterizza la parte inferiore.

È stato scoperto anche che qui convivono numerosi esemplari di flora e di fauna, come il geotritone sardo, il ragno Porrohomma e i crostacei terrestri.

Nonostante le spiegazioni scientifiche, la nascita e l’esistenza stessa dell’abisso sardo hanno creato con gli anni tutta una serie di storie e di leggende popolari. Sono in molti a credere che all’interno di Su Sterru un tempo vivesse un serpente spaventoso che minava la tranquillità degli abitanti del posto. Proprio per placare il suo animo gli venivano offerte della fanciulle. Una storia, questa, che ha reso la Voragine di Golgo un luogo ancora più spaventoso.

Spaventosa è anche la sua profondità che non può essere raggiunta dai turisti. A causa della difficoltà di accesso, infatti, l’ingresso è consentito solo agli esperti.

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Lago Lagorai, immerso nella natura selvaggia

Immaginate un delizioso laghetto dalle acque turchesi, su cui si specchiano imponenti montagne ricoperte da una vegetazione rigogliosa: è questo il panorama incantevole che si apre davanti agli occhi dei turisti che si avvicinano al lago Lagorai, nel cuore del Trentino Alto Adige. Un luogo favoloso che sembra uscire da una cartolina, dove tutto è magia.

Il lago Lagorai, perla del Trentino Alto Adige

In una regione ricca di meraviglie naturali come il Trentino Alto Adige, sono le montagne a farla da padrone. Ed è tra le Dolomiti di Fiemme, quasi a cavallo con il Veneto, che si possono ammirare paesaggi meravigliosi. Qui si innalza la Catena del Lagorai, con le sue vette imponenti che si ergono maestose verso il cielo azzurro: è un luogo quasi incontaminato, dove il turismo di massa non ha lasciato grandi tracce – ad eccezione di qualche impianto di risalita utilizzato da chi ama gli sport invernali. In questa cornice da favola, si aprono panorami bellissimi come quello della Val di Fiemme o quello del Passo Rolle, assolutamente da esplorare.

La regione del Lagorai è caratterizzata non solo da montagne enormi e sentieri di trekking molto apprezzati dai più avventurosi: qui si trovano moltissimi laghi alpini, gran parte dei quali situati ad alta quota, delle vere e proprie oasi di pace. Uno dei più suggestivi è il lago Lagorai, a ben 1.870 metri di altitudine, immerso in un paesaggio selvaggio di rara bellezza. Le sue acque turchesi – ricche di pesci – riflettono le cime più imponenti della catena montuosa, come il Cimon di Cardinello e il Castel di Bombasel.

Secondo una leggenda, in passato l’intera valle era ricoperta da fiori azzurri, che simboleggiavano le anime di soldati morti in battaglia. Dina, una giovane del luogo, decise di innaffiarli nella speranza di far rivivere l’uomo che amava, e che credeva perito in guerra. Colpita dalla maledizione di una vecchia strega, la ragazza visse in preda a ricorrenti attacchi che nessuno poteva placare. E il giorno della sua morte, dalle montagne circostanti scesero migliaia di soldati dagli elmi ricoperti di fiori azzurri, che la condussero con loro sulla cima più alta della valle.

Come arrivare al lago Lagorai

Incastonato tra le Alpi del Trentino Alto Adige e immerso nella natura, il lago Lagorai non è raggiungibile che a piedi, affrontando uno dei lunghi sentieri che si dipanano in questa cornice meravigliosa. Un percorso particolarmente affascinante è quello che inizia da Cavalese, piccolo borgo molto amato dai turisti per la sua posizione tra le montagne. Da qui, c’è una comoda cabinovia che conduce sull’Alpe Cermis, in località Doss dei Laresi, punto di partenza di una bella camminata panoramica.

La salita non è delle più semplici, ma la fatica viene ampiamente ricompensata dall’incredibile paesaggio che si spalanca davanti ai nostri occhi nel momento in cui si arriva al lago, circondato da verdi prati dove riposarsi un po’. Un’alternativa affascinante è quella che conduce sino ai laghi di Bombasel, un altro paradiso terrestre che merita assolutamente un’escursione. Una volta ammirato questo splendido panorama, si prosegue verso la Forcella del Macaco, prima di arrivare finalmente al Lagorai. Un trekking, anche questo, abbastanza impegnativo ma decisamente suggestivo.

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Viaggiare da soli a Praga

Praga è una delle capitali d’Europa meglio collegata con le principali città italiane ed in molti casi è servita da compagnie low cost, questo vi permette di poter organizzare anche una fuga all’ultimo momento per staccare la spina, divertivi e fare nuove amicizie.

Praga per una donna in solitaria

È una città facilmente visitabile per una viaggiatrice solitaria, il centro storico si gira tutto comodamente a piedi, è un ambiente sicuro, sempre piuttosto popolato anche di sera. Se vi doveste spostare in alte aree della città i taxi costano davvero pochissimo, così come gli alloggi. Come ho detto più volte nei miei articoli, per me una soluzione ottimale quando viaggio da sola e ho voglia di fare nuove amicizie è scegliere di dormire in un ostelli, magari in camera privata con bagno, ma prediligo una struttura che abbia dei bei ambienti in comune in modo da mettere in contatto gli ospiti e a Praga ci sono alcuni dei boutique hostel più belli d’Europa. Si incontrano sempre persone interessanti con le quali confrontarsi e magari trascorrere una serata. Un’altra opzione che in città ricche di storia può essere molto utile è unirmi ad un free walking tour, generalmente durano circa 2 ore quindi ti danno la possibilità di avere una visione globale del centro per poi scegliere cosa approfondire, in città molto turistiche come Praga esistono anche in Italiano, ma io vi consiglio di farlo in inglese così incontrerete persone da tutto il mondo. A Praga vale il consiglio universale quando si viaggia in solitaria, qualora vi trovaste in un luogo che vi mette a disagio, che vi sembra angusto, che vi trasmette paura, prendete un taxi e andate via, non proseguite a piedi, ascoltate sempre il vostro sesto senso. Se siete pronte ad una scorpacciata di arte e cultura io vi suggerisco di munirvi della Praga Card, vi farà risparmiare parecchio e anche saltare diverse file. Una chicca per un viaggio in solitaria al femminile a Praga, è regalarvi una beer spa, ossia un trattamento di bellezza in cui verrete immerse in una tinozza di birra, dalla quale si può anche bere. I lieviti e i principi attivi della birra, vi lasceranno una pelle morbidissima, e a seguire vi potrete riposare in un caldo letto di fieno. Un’esperienza da fare se vi piace la birra!

Cosa vedere a Praga in un Weekend

  • Il Quartiere ebraico:

È sicuramente un luogo che non dimenticherete facilmente, sia perché ci sono delle sinagoghe meravigliose e riccamente adorante come la Sinagoga Spagnola, che ha uno stile moresco, sia perché questi luoghi raccontano storie e come potete immaginare, sono storie molto tristi, a dire il vero più tristi di come ce le immaginiamo. Basti pensare che durante la shoa ne siano stati ammazzati 76.883 nella sola regione Ceca e Morava, immaginavate un numero così grande? Io no, a dire il vero non riesco ad immaginare neanche al livello visivo quanto siano tutte queste persone. Vi suggerisco una visita alla Sinagoga Pinkas, sui cui muri sono scritti i nomi di tutte le persone uccise nei campi di sterminio, ricoprono l’intera sinagoga, davvero da brividi. Ricordatevi che a seconda di quanti monumenti volete vedere nel quartiere ebraico potete comprare diversi tipi di biglietti, che hanno una settimana, quindi i vari monumenti si possono vedere anche in più giorni.

  • Kostantinum

Un luogo davvero magico, si accede solo tramite visita guidata è un ex monastero diventato una scuola gesuita, ha una delle più belle biblioteche del mondo, conserva manoscritti antichissimi e orologi astronomici di enorme valore. Vi suggerisco anche di salire sulla torre c’è una vista indimenticabile sui tetti di Praga.

  • L’Orologio astronomico

È sicuramente uno dei più belli del mondo ogni ora delle figure animate che rappresentano i 12 apostoli escono da una porticina e tutto si anima. Meraviglioso ma per i miei gusti c’è troppa gente che aspetta il cambio di ora, se avete modo venite la mattina presto o di notte.

 

  • Il Castello di Praga

Il complesso è piuttosto grande, ci sono diversi tipi di biglietti, io vi consiglio quello del circuito B che comprende Cattedrale di San Vito, l’Antico Palazzo Reale, la Basilica di San Giorgio e il Vicolo d’Oro con la Torre di Daliborka, diciamo che vi occorrerà tutta una mattina per vederlo bene. Ho trovato molto carino il vicolo d’oro che è una strada cristallizzata nel tempo, con casa e botteghe come centinaia di anni fa.

  • Il Ponte Carlo

Per me il simbolo di Praga, le sue bellissime statue mi sono rimaste dal mio primo viaggio a Praga quando avevo 12 anni. Oggi è un luogo super turistico, consiglio di percorrerlo la mattina molto presto se non si vuole incontrare gente.

  • Mala Strana

È il famoso quartiere dall’altro lato del ponte, ossia dalla stessa parte del castello. Infatti quello che vi suggerisco è di andare la mattina al castello e poi passeggiare per Mala Strana, magari mangiare in zona e godervi gli angoli di questo quartiere. Non perdetevi il Lennon Wall, un simbolo di lotta e ribellione molto forte a Praga. Dopo la morte di Lennon questo muro venne usato come luogo dove raccontare, gridare, urlare il dissenzo verso il regime comunista, verso le limitazioni di libertà. Ha subito diverse “imbiancate” e quindi cambiamenti, ma ancora oggi è dove chiunque voglia lasciare un messaggio di rottura scrive.

  • Nove Mesto

Letteralmente si traduce “la città nuova” anche se ha più di 600 anni, fu fatta costruire da Carlo IV per contapporsi alla città vecchia che era piena di vicoli e strade anguste, infatti quello che caratterizza questa zona è la vastità degli spazi, dalle piazze ai boulevard. L’architettura predominante che troviamo adesso è sicuramente quella dell’Art Noveau, anche se spiccano edifici più moderni come la famosissima Casa Danzante. Buona parte del quartiere costeggia la Moldava, ci sono tanti caffè anche con deor all’aperto, negozi, centri commerciali. Attraverserete di sicuro Piazza San Vinceslao, la piazza più grande, 750 metri, ma soprattutto più iconica della città. In questa piazza sono iniziati tutti i momenti storici più importanti del paese, dall’indipendenza della Cecoslovacchia, alla Primavera di Praga alla Rivoluzione di Velluto.

Vi suggerisco di non perdere il Museo del Comunismo, a me è piaciuto molto, vale la pena vederlo per capire meglio come era vivere qui quando c’era l’URSS ovviamente nn solo come assetto polico ma soprattutto come privazione di libertà, di espressione, come continua repressione dell’individuo. L’ultima parte molto bella è dedicata alla Rivoluzione di Velluto. Come sempre conoscere la storia serve a non ripetere gli stessi errori, o almeno ci speriamo.

  • Il Quartiere di Zizkov

Siamo in una delle realtà più hipster e alternative della città. Nacque come quartiere operaio, ma negli anni si è evoluto molto fino a diventare il posto più trandy per giovani e per gli artisti che orbitano a Praga. È vicino al centro ma fuori dalla super calca, è local, a buon mercato, autentico e ci sono decine e decine di birrerie. Si dice che nella birreria di U Sadu, dove sono andata e che consiglio moltissimo, si contiuasse a spillare birra durante il coprifuoco imposto dal regime comunista. Io lo consiglio sicuramente per uscire la sera ed immergersi nella vera vita dei praghesi.

  • Passeggiare per Vinohrady

Anche questo è un quartiere residenziale poco fuori dal centro, ma a differenza di Zizkov questo è il quartiere più chic della città, anche più caro degli altri, dove ci sono bellssime case e palazzetti liberty. Quando fu creata la zona era una zona vinicola, gli edifici che si trovavano in questa parte della città erano cantine dimore di vinicoltori, nei secoli si è urbanizzato sempre di più, fino alla fine dell’800, inizi del ‘900 dove si è scelto di edificare diversi palazzi e boulevard. Da queste parti è molto piacevole passeggiare, magari entare in qualche giardino comunale e prendere un caffè al sole.

Un weekend a Praga è un ottimo modo per staccare, collegarsi con una nuova cultura, imparare tasselli di storia che fose ci mancano e fare tante nuove amicizie, come in ogni vero viaggio in solitaria.

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Le più belle sagre di novembre in tutta Italia

Benvenuto al mese di novembre e, con lui, anche ai suoi colori, alle sue atmosfere a volte dal calore e dai colori avvolgenti a volte surreali e sospese nel tempo, alle temperature che iniziano a calare e alle giornate che si accorciano. Ma benvenuti anche ai profumi e ai sapori tipici del periodo che stiamo vivendo e alle tradizioni gastronomiche delle regioni e dei luoghi unici da cui nascono e che vale la pena di visitare. E quale modo migliore per farlo se non partecipando a una delle tante sagre ed eventi sparsi lungo tutta la penisola?

Un tour all’insegna del gusto e della voglia di scoprire luoghi dalla bellezza mozzafiato e sapori di cui non potrete che innamorarvi. Occasioni assolutamente da non farsi scappare, quindi, che sanno soddisfare ogni gusto e raggiungibili da ogni parte del nostro Paese, dedicandosi qualche momento di relax, immersi nelle atmosfere, nei colori e nell’energia tipica delle sagre e delle località che le ospitano durante questo mese appena iniziato.

Le sagre di novembre al Nord

Magari partendo dalle regioni settentrionali, luoghi in cui clima si fa già più frizzante, ma dove a far da padrone è il calore delle persone che animano gli eventi dedicati ai sapori e ai profumi dell’autunno e dei paesi da cui nascono. Come quelli che si possono scoprire alla “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba”, in provincia di Cuneo (Piemonte). Un evento unico che fino al 4 dicembre darà la possibilità agli amanti di questo prodotto e a chi ne voglia scoprire le infinite possibilità di utilizzo, di partecipare in prima persona a corsi di cucina, workshop, laboratori, cene, ecc., immersi nella bellezza del luogo e passeggiando tra gli stand dedicati al tartufo bianco.

Spostandosi in Lombardia, a Cremona, fino al 30 novembre è possibile partecipare all’evento più atteso per gli appassionati gourmet e per gli amanti dei sapori lombardi, il “Festival della Mostarda”. Un modo unico per scoprire la bontà e i tanti utilizzi di questo prodotto particolare e assolutamente unico della tradizione regionale.

Sempre in Lombardia, nella magica cornice del lago di Como, per i primi due weekend di novembre è possibile partecipare allo “Slow food Como”, un’esperienza unica per scoprire le delizie dei produttori locali e la tradizione gastronomica lacustre e regionale, in un viaggio tra degustazioni e visite in quattro suggestivi borghi della zona, Menaggio, Tremezzina, Bellagio e Varenna, per un tour che attraversa tutti e cinque i sensi.

Per tutto il mese di novembre, dal 4 al 27, la regione Veneto ospita un evento a tappe, il “November Porc”, che tra i comuni di Roccabianca, Polesine, Zibello e Sissa, darà la possibilità di degustare i migliori prodotti locali e derivati dalla lavorazione del maiale (come il famoso Culatello di Zibello), passeggiando tra gli stand dei mercatini e le atmosfere festaiole tipiche dell’evento stesso.

In Emilia Romagna, e più precisamente a Ferrara, torna la seconda edizione del “Ferrara Food Festival” che dal 4 al 6 novembre darà la possibilità a chi vorrà passare due giorni lontani dalla routine, di scoprire le eccellenze del territorio. Un evento gastronomico-culturale dove assaporare i migliori prodotti del ferrarese e le infinte prelibatezze di questa terra tutta da scoprire.

Novembre e sagre del centro Italia

Ed eccoci arrivare al centro dello stivale direttamente nella capitale. A Roma, infatti, dal 5 al 6 novembre è di scena il “Foodstock- Festival del cibo di strada”, un evento unico dedicato a tutti i food lovers di “strada” che, sulle note rock della musica che avvolgerà le strade della città in zona tiburtina, potranno degustare le tante prelibatezze culinarie proposte e lasciarsi travolgere dall’energia degli artisti di strada e dei tanti eventi collaterali in programma.

In Toscana, nel Mugello, e più precisamente a Vicchio, durante i weekend di novembre fino al venti del mese, si svolgerà la “Festa del tortello”, ma anche della bistecca, delle caldarroste e dei marroni. Un’occasione unica per degustare i sapori autunnali e le specialità tipiche della regione, dai porcini fritti, alle ficattole, dai marroni e i tortelli del Mugello alle caldarroste, fino al vin brulé e al castagnaccio. In un viaggio nel gusto a 360°.

Altro evento dedicato al tartufo è quello che si svolge ad Amandola nelle Marche, patria del tartufo pregiato dei Monti Sibillini che, anche quest’anno, il 5-6-12 e 13 novembre, ripropone un evento tutto dedicato a questo incredibile e pregiatissimo prodotto, “Diamanti a tavola”- Festival del Tartufo Bianco Pregiato dei Sibillini. Un ottimo modo per conoscere questa eccellenza italiana e la meravigliosa terra che lo ospita.

Le sagre e gli eventi al Sud e nelle isole

In provincia di Cosenza, in Calabria, durante il secondo weekend di novembre torna la consueta “Sagra della Castagna a Sant’Agata di Esaro”. Un evento tanto atteso quanto ricco di prelibatezze, per una tre giorni dedicata al gusto e al sapore tipico delle castagne e dei tanti prodotti derivati, tra degustazioni, eventi e spettacoli di gruppi itineranti.

In Puglia, a Sannicandro di Bari, Sabato 12, Domenica 13 e Lunedì 14 Novembre 2022, torna la terza edizione di “Vini Selvaggi – Fiera Indipendente dei Vini Naturali”, la sagra dedicata al vino locale e non. Un evento che permetterà la degustazione dei migliori vini italiani e non solo, tra assaggi liberi e la possibilità di acquistare i prodotti direttamente dagli stand.

Altro evento dedicato al vino e ai suoi appassionati, è il “Salone vinicolo Wine&Life”, in programma a Sassari, nella meravigliosa Sardegna, dal 17 al 19 novembre. Un’esperienza unica, che vi porterà tra le vie del centro, offrendovi la possibilità di degustare e scegliere tra oltre 300 vini di qualità, circondati dalla bellezza della città e del territorio sardo.

Infine, sempre in Sardegna, dal 6 al 20 novembre torna l’evento “Strade dello Zafferano di Sardegna DOP”. Tre weekend di festa e di convivialità, in un tour che toccherà diversi comuni della Regione (San Gavino Monreale, Turri e Villanovafranca), per portarvi alla scoperta dell’oro rosso, lo zafferano. Donandovi la possibilità di conoscerne le sue infinite qualità e i tantissimi utilizzi in ambito gastronomico, tra degustazioni, visite guidate e le bellezze uniche di una terra meravigliosa.

Non vi resta che scegliere la sagra o l’evento che fa per voi, regalandovi qualche giorno di relax e un’esperienza nei sapori e nelle eccellenze del nostro Paese.

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È questa la destinazione migliore per un viaggio in solitaria

Ogni giorno migliaia di persone si mettono in viaggio per esplorare le meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo. Lo fanno per vivere esperienze autentiche e sensazionali destinate a cambiare la vita.

Ma se fino a qualche tempo fa le grandi avventure di viaggio venivano sempre organizzate con gli amici, con la famiglia o con il partner, negli ultimi anni le cose sono cambiate e sono sempre di più le persone che scelgono di affrontare viaggi in solitaria.

Il motivo è presto detto, si tratta di una grandissima opportunità che tutti ci meritiamo, un’esperienza che ci permette di andare oltre i nostri stessi limiti, di fare quello che più ci piace e per scoprire il mondo a modo nostro. Ma quali sono le destinazioni migliori da raggiungere per un viaggio in solitaria? Ne abbiamo individuata una e vi stupirà.

Bentornati in Brasile: la destinazione perfetta per chi viaggia da solo

È il Brasile la destinazione migliore per un viaggio in solitaria. A confermarlo sono le stesse scelte dei viaggiatori che hanno raggiunto il vasto Paese sudamericano per le più belle esperienze di sempre. A rivelarlo è stato il rapporto annuale di US News & World Report secondo il quale negli ultimi tre anni, prima dell’emergenza sanitaria, il numero di viaggiatori solitari che ha raggiunto il Brasile è aumentato in maniera importante.

Lo stesso rapporto, basato su un’indagine che ha coinvolto 17000 persone provenienti da ogni parte del mondo, ha stilato una lista dei migliori Paesi per chi viaggia in solitaria mettendo il Brasile al nono posto della classifica.

Sono più di 30000 le persone che, ogni anno, scelgono di visitare il vasto Paese sudamericano e la notizia non dovrebbe sorprenderci poi molto. Il vastissimo e variegato territorio che caratterizza il Brasile, infatti, è straordinariamente unico e comprende alcune delle meraviglie naturali e paesaggistiche più belle del nostro pianeta.

Parchi, spiagge paradisiache, foreste tropicali e cascate maestose: sono tantissime le attrazioni naturali nel Paese, alle quali si aggiunge l’esuberante cultura brasiliana che da sempre affascina e incanta. Ma quali sono i luoghi assolutamente da non perdere in un viaggio in solitaria in Brasile? A svelarli è stato proprio l’Ente Brasiliano per il Turismo. Scopriamoli!

Brasile: destinazioni imperdibili per un viaggio da sogno

Tra le mete imprescindibili da raggiungere, durante un viaggio in solitaria, troviamo Brotas, città dello Stato di San Paolo. Si tratta di una destinazione tanto popolare quanto apprezzata dagli amanti della natura, proprio per la sua offerta di turismo responsabile e sostenibile. Sono tante le avventure da vivere qui, dalle più adrenaliniche a quelle silenziose e rilassanti che prevedono una totale immersione nella natura. Assolutamente da non perdere è il Rio Jacaré Pepira, uno dei pochi fiumi al mondo che ancora non presenta alcun livello di inquinamento.

Un’altra destinazione da raggiungere è la Chapada dos Veadeiros, un’area naturale protetta situata nello Stato del Goiás, a 250 chilometri da Brasilia. Si tratta di un microcosmo di meraviglie all’interno del quale perdersi e immergersi per scoprire l’incredibile natura che lo caratterizza e tutti gli animali che qui vivono. Il parco nazionale si snoda su una superficie di 65.515 ettari ed è ricco di grandi paesaggi, splendide cascate e laghi meravigliosi.

Da inserire nella travel wish list dei viaggi in solitaria anche Jericoacoara, un piccolo villaggio di pescatori, mecca del windsurf e del kitesurf nel Ceará. Situato a circa 300 km da Fortaleza, il villaggio incanta e stupisce per la sua atmosfera sospesa, ma anche per tutte le bellezze naturali che conserva. Una sosta d’obbligo è quella conduce direttamente sulla spiaggia dorata, che si è guadagnata la fama internazionale tra quelle più belle del mondo. Jericoacoara è un piccolo paradiso terrestre dove l’inquinamento luminoso non è arrivato: quando il sole tramonta lasciatevi guidare dalla luce delle stelle per andare alla scoperta del suo immenso patrimonio.

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Giordania, la terra che ha conquistato anche Chiara Ferragni

Terra ospitale fin dai tempi antichissimi, la Giordania racchiude monumenti spettacolari che da sempre attirano viaggiatori da tutto il mondo. Non stupisce, quindi, che il suo fascino abbia stregato anche Chiara Ferragni, che ha approfittato del ponte dei morti per la sua prima vacanza nella perla del Medio Oriente insieme agli amici. Per l’occasione, la nota influencer ha scelto di soggiornare nel cuore di Amman, al Ritz-Carlton, iconico hotel di lusso situato in posizione centrale nel quinto circolo della città, che spicca con eleganza nello skyline occidentale della capitale. L’inizio perfetto di un’esperienza da mille e una notte.

Amman, cosa vedere nella capitale della Giordania

La Giordania è una destinazione appagante anche per un viaggio breve, grazie alle sue dimensioni relativamente ridotte. Il miglior punto di partenza per conoscerne la storia è sicuramente Amman, una città ricca di contrasti di cui ci si innamora al primo sguardo. Situata in una zona collinare tra il deserto e la fertile Valle del Giordano, sorprende con il suo incomparabile mix di antico e moderno.

Nel suo cuore commerciale, lo sguardo si perde tra edifici ultra contemporanei, alberghi e ristoranti eleganti, boutique e gallerie d’arte che si affiancano a piccole botteghe artigiane e caffè tradizionali. Sulla sommità della sua collina più alta (Al Qala’a), invece, svela la sua anima più antica con la Cittadella, uno dei luoghi più seducenti della capitale, non a caso la prima attrazione visitata da Chiara Ferragni.

Il sito archeologico è situato a 850 metri sul livello del mare e custodisce i resti dell’antica Rabbat-Ammon. Le sue origini risalgono all’Età del Bronzo, ed è famoso per l’incredibile concentrazione di reperti risalenti a diverse civiltà e per monumenti straordinari come il Tempio di Ercole, di epoca romana, il complesso del Palazzo Omayyadi e i resti della Basilica Bizantina. Una delle magie imperdibili è il panorama dell’Anfiteatro Romano che sorge ai piedi della collina, dall’alto dell’acropoli: la veduta è ancora più emozionante al tramonto.

La capitale giordana è anche la meta preferita dagli appassionati dei Souk. Dal mercato di frutta, verdura e spezie nel centro storico della città a quello dei vestiti vintage, passando per prodotti di artigianato locale, tappeti, pop-up cafè, cibo di strada e spettacoli dal vivo di bande e musicisti locali. Un tripudio di sapori, profumi, colori, voci che porta alla scoperta di veri tesori.

Le meraviglie imperdibili della Giordania

Se volete sorprendervi ancora di più, c’è il magnifico sito archeologico di Petra, a circa 250 km a sud della capitale Amman, uno dei tesori nazionali della Giordania, Conosciuta come la ‘Città Rosa’ o la ‘Città Perduta’, è l’eredità dei Nabatei, un popolo arabo che si stabilì nel sud dell Paese più di 2.000 anni fa. Ammirata un tempo per l’architettura massiccia e l’ingegnoso complesso di dighe e canali d’acqua, è Patrimonio dell’umanità UNESCO e una delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno.

Se amate le escursioni, un altro luogo senza tempo da visitare è il deserto roccioso Wadi Rum, dove il tempo e i venti hanno scolpito gli imponenti e maestosi grattacieli di roccia. Una destinazione perfetta per il benessere della mente e del corpo, con le sorgenti di Lawrence d’Arabia e la montagna dei “Sette Pilastri della Saggezza”. Lo scrittore gallese ed ufficiale Thomas Edward Lawrence, che qui stabilì la sua base operativa per guidare la rivolta araba nel 1917-18, definì questo luogo meraviglioso “immenso, echeggiante, simile ad una divinità”. Un influencer di altri tempi.

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Puoi dormire sott’acqua immerso nella Grande barriera corallina

Ci sono viaggi che tutti meritiamo di fare almeno una volta nella vita. Sono grandi e straordinari, sensoriali ed emozionali, e tutti sono destinati a regalarci esperienze che lasciano senza fiato.

Alcuni ci conducono al cospetto delle grandi città, quelle che pullulano di creazioni architettoniche e di capolavori storico-artistici che da sempre attirano i viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Altri, invece, ci conducono direttamente al cospetto delle meraviglie firmate da Madre Natura e che ci ricordano quanto è bello il pianeta che abitiamo.

A fare la differenza quando viaggiamo, però, sono le esperienze che viviamo, quelle straordinarie, incredibili e irripetibili. Quelle che a volte passano anche per gli alloggi. E se è un’avventura mozzafiato che volete vivere, allora, non vi resta che prenotare questa camera immersa nell’acqua con vista sulla Grande barriera corallina.

Dormire nella Grande barriera corallina: un sogno che si avvera

Lo abbiamo già detto: gli alloggi sono diventati parte integrante delle nostre avventure di viaggio. Sempre più strutture ricettive, infatti, hanno scelto di offrire esperienze incredibili ai turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Oggi abbiamo a disposizione una grande rosa di camere e strutture in ogni angolo del pianeta. Ci sono le case sugli alberi, le ville immerse nella foresta, gli hotel a tema cartoons e poi, ancora, alberghi con viste mozzafiato. E poi c’è lei, la camera che non solo affaccia sulla Grande barriera corallina, ma ci è immersa dentro.

Situata nell’Australia nord-orientale, al largo della costa del Queensland, la Grande barriera corallina è considerata il più grande organismo vivente del nostro Pianeta. Visibile anche dallo spazio, questo gigantesco universo marino, si estende per oltre 2000 chilometri di lunghezza e comprende migliaia di barriere coralline che si snodano tra isole e isolotti. Qui vivono centinaia di specie di flora e fauna marina tra cui pesci coloratissimi, tartarughe, delfini e squali, stelle marini e coralli.

Considerata una meraviglia del mondo, e inclusa nella lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 1981, la Grande barriera corallina rappresenta per molte persone la destinazione del viaggio della vita.

Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime, così come sono molti gli incontri ravvicinati che possiamo avere con le creature più belle del pianeta. Ma oltre a nuotare, fare snorkeling e immersioni, è possibile vivere la Grande barriera corallina in un modo unico, inedito e straordinario: dormirci dentro.

Reefworld

Fonte: Ufficio Stampa Journey Beyond

Reefworld

Una suite subacquea con vista privilegiata

Per vivere questa esperienza magica dobbiamo recarci tra le isole Whitsundays, 74 lembi di terra immersi e circondati dalle acque del mar dei Coralli. Si tratta di isole quasi completamente disabitante e popolate da fitte foreste tropicali e lingue di sabbia bianca, raggiungibili grazie a crociere giornaliere che permettono ai viaggiatori di immergersi proprio nella natura straordinaria della Grande Barriera Corallina.

Queste portano anche al Reefworld, una struttura galleggiante che permette ogni giorno alle persone di esplorare le meraviglie del mar dei Coralli, grazie a immersioni, escursioni tra le isole e tour sotto marini. Non c’è bisogno, però, di tornare sulla terra ferma perché a bordo delle imbarcazioni ci sono due suite sottomarine con vista sulla Grande Barriera Corallina.

La struttura galleggiante del Reefworld è ormeggiata nei pressi di Hardy Reef ed è dotata di una parte completamente immersa nell’acqua che permette alle persone di osservare da vicino ciò che succede nella Grande Barriera Corallina.

Per rendere quella che è un’esperienza grandiosa ancora più straordinaria, il Reefworld ha creato due suite subacquee situate a quattro metri di profondità e che possono ospitare due persone alla volta. Dotati di ogni comfort, gli alloggi sono caratterizzati da grande vetrate situate in ogni ambiente che permettono di ammirare la vita marina, e quella di tutte le creature che la popolano, a ogni ora del giorno e della notte.

Chi, invece, non è immune dal fascino del cielo stellato, può prenotare un posto nel camping allestito sopra il pontile che consente agli ospiti di dormire sotto le stelle mentre si è cullati dalla dolce melodia delle onde del mare.

Dormire sotto le stelle nel Reefworld

Fonte: Ufficio Stampa Journey Beyond

Dormire sotto le stelle nel Reefworld
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È partito il treno passeggeri più lungo del mondo

Ha lasciato tutti a bocca aperta il treno passeggeri che è passato in Svizzera e che ha stabilito un record mondiale. Il convoglio lungo 1,9 chilometri della Rhaetian Railway è il più lungo del mondo.

Cento carrozze rosse di 25 unità multiple Capricorn hanno superato le Alpi Retiche attraversando ponti, montagne e verdi prati.

L’occasione era il festeggiamento del 175° anniversario delle ferrovie svizzere, che cade proprio nel 2022, ma sul profilo Instagram hanno spiegato così l’originale iniziativa: “A seguito del duro colpo subìto dovuto alla pandemia, la Rhaetian Railway spera che questo evento ricordi a tutti la bellezza dei viaggi in treno”. Ora che è entrata nel Guinness dei primati i turisti non mancheranno di certo.

Il viaggio del super treno

Il treno ha percorso 25 km sulle Alpi svizzere nella tratta tra Preda (1.789 metri), ai piedi dell’Albulapass e all’ingresso della galleria ferroviaria dell’Albula che porta in Engadina, e Alvaneu, nei Grigioni, su un itinerario di montagna inserito nel patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

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Fonte: @Getty Images

Un treno di cento carrozze ha stabilito il record mondiale

Il viaggio del treno da Guinness è stato molto impegnativo. Ha dovuto attraversare due tunnel elicoidali e il famosissimo Viadotto Landwasser, uno spettacolare ponte a sei archi fatto di pietra che passa sopra una profonda gola dove scorre il torrente Landwasser, da cui prende il nome.

Gli aspetti tecnici

Il cento vagoni e la locomotiva che li ha trainato pesavano la bellezza di 3.000 tonnellate. Alla guida del super treno sono stati necessari addirittura sette macchinisti, ma a bordo si trovavano anche 21 tecnici, oltre a 150 fortunatissimi ospiti che si sono potuti godere il meraviglioso viaggio in mezzo alla natura svizzera e ai colori del foliage autunnale.

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Quasi due km di serpentone rosso sono passati silenziosamente sotto gli ogghi di migliaia di persone, tra cui anche moltissimi turisti, accorsi dalle zone limitrofe e dall’estero per ammirare e fotografare la lunga scia del super treno.

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Fonte: @Getty Images

Il serpentone rosso passa sotto gli occhi dei turisti