Il mondo sembra pian piano riaprire (e finalmente) le frontiere ai viaggiatori e spesso esclusivamente ai soli vaccinati. Tuttavia, a noi italiani non è ancora concesso viaggiare in tutti i Paesi del globo. Ma non solo. Anche a causa della comunque delicata condizione sanitaria, in molti di questi è prevista la stipulazione di un’assicurazione di viaggio obbligatoria che copra eventuali spese dovute a un’infezione da Covid-19. Cerchiamo di fare chiarezza a tal proposito.
Dove possono viaggiare gli italiani
Secondo la normativa vigente, e per il momento in vigore fino al 15 marzo 2022, gli italiani possono viaggiare verso i Paesi contenuti nell’Elenco C, D e per le destinazioni comprese nei cosiddetti Corridoi turistici “Covid-free”.
È bene ricordare, però, che in questo momento più che mai qualunque sia la destinazione scelta è sempre consigliato, anche quando non è obbligatorio, stipulare un’assicurazione sanitaria di viaggio. E il motivo è molto semplice: i costi dell’assistenza medica, del trasporto sanitario o di ricovero in molti Paesi sono esorbitanti.
Ma non è finita qui. Alcune mete di viaggio, infatti, potrebbero presentare strutture pubbliche ospedaliere carenti. Una polizza, dunque, permette di far fronte a tutte le spese mediche, anche quelle dovute al Covid. Senza dimenticare che un’assicurazione di viaggio Covid completa prevede anche una garanzia sull’annullamento che consente di recuperare le spese di viaggio nei casi in cui questo dovesse essere annullato per infezione da Covid a ridosso della partenza, o anche per la necessità di un periodo di quarantena.
Viaggiare nei Paesi dell’Elenco C, serve l’assicurazione o no
Per destinazioni contenute nell’Elenco C si intendono tutti i Paesi facenti parte dell’Unione Europea/Area Schengen: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.
Per viaggiare verso queste mete non è obbligatorio stipulare un’assicurazione di viaggio. Tuttavia, in caso di contagio all’estero, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova, spesso con spese a carico del turista.
Si raccomanda, pertanto, di pianificare con massima attenzione ogni aspetto dello spostamento, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all’estero, nonché di dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi a Covid-19.
Viaggi verso i Paesi dell’Elenco D, dove serve l’assicurazione
Dell’Elenco D fanno parte i Paesi extraueropei verso i quali è consentito (fondamentale controllare che la destinazione scelta sia effettivamente aperta al turismo) viaggiare dall’Italia anche per turismo. In questa lista sono contenute le seguenti destinazioni: Argentina, Arabia Saudita, Australia, Bahrein, Canada, Cile, Colombia, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Indonesia, Israele, Kuwait, Nuova Zelanda, Perù, Qatar, Ruanda, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale, basi britanniche nell’isola di Cipro), Repubblica di Corea, Stati Uniti d’America, Uruguay, Taiwan, Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao.
Fermo restando che è sempre bene stipulare un’assicurazione di viaggio per tutte le mete, vediamo in quale di questi è effettivamente obbligatoria al fine di potervi fare ingresso.
Aperta al turismo, compresi gli italiani, è la splendida Argentina. Oltre al rispetto delle regole di ingresso, per poterci viaggiare è necessario stipulare un’assicurazione contro il Covid che includa ricovero o isolamento per l’intera durata di permanenza nel Paese. Obbligatoria l’assicurazione sanitaria anche in Arabia Saudita.
Frontiere aperte anche in Cile dove è fondamentale essere in possesso di un’assicurazione sanitaria che copra spese per Covid per almeno 30.000 dollari US.
Ancora impossibile viaggiare per turismo verso la paradisiaca Indonesia. Tuttavia, la splendida Isola di Bali ha finalmente riaperto le sue frontiere ai viaggiatori vaccinati il giorno 4 febbraio (per maggiori informazioni potete cliccare qui). E anche in questo caso è necessario disporre di un’assicurazione sanitaria con una copertura minima del valore di 25.000 USD, che includa anche l’eventuale contagio da Covid-19. Richiesta una copertura sanitaria anche per viaggiare verso l’Uruguay.
Corridoi turistici “Covid-free” e assicurazioni
Fino al 30 giugno 2022 continuerà la sperimentazione dei Corridoi turistici “Covid-free”, ossia gli itinerari in partenza e in arrivo sul territorio nazionale finalizzati a consentire la realizzazione di viaggi turistici controllati, compresa la permanenza presso strutture ricettive selezionate e secondo specifiche misure di sicurezza sanitaria.
Sono, pertanto, esclusivamente viaggi organizzati e gestiti da operatori turistici che sono tenuti ad assicurare il rispetto delle numerose misure di sicurezza previsti dalla sperimentazione. Questi sono operativi verso:
- Aruba;
- Maldive;
- Mauritius;
- Seychelles;
- Repubblica Dominicana;
- Egitto (limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam);
- Cuba;
- Singapore;
- Turchia;
- Thailandia (limitatamente all’isola di Phuket);
- Oman;
- Polinesia francese.
Possono avvalersi di questi viaggi esclusivamente i passeggeri muniti di certificazione che attesti il completamento del ciclo vaccinale o, in alternativa, certificazione di avvenuta guarigione. In sostanza il Green Pass da vaccinazione o guarigione.
I viaggiatori che rispondono a tali requisiti e sono autorizzati a viaggiare nell’ambito dei Corridoi Turistici “Covid-free” devono obbligatoriamente presentare al vettore all’atto dell’imbarco, e a chiunque è deputato a effettuare i controlli, l’attestazione rilasciata dall’operatore turistico, denominata “travel pass corridoi turistici”, contenente le informazioni relative agli spostamenti, alla permanenza presso le strutture e alla polizza Covid.
In sostanza, l’assicurazione sanitaria deve essere sempre prevista nell’ambito di viaggi organizzati secondo i protocolli stabiliti per i Corridoi turistici “Covid-free”. Per maggiori informazioni sul funzionamento di questi viaggi e sulle regole da seguire vi rimandiamo a questo nostro approfondimento.
In conclusione, a prescindere dai Paesi in cui è obbligatorio stipulare una polizza di viaggio, è bene sapere che l’assicurazione sanitaria è fondamentale per partire in sicurezza poiché tutela da tutti gli imprevisti che possono verificarsi nel corso del soggiorno, anzi, in molti casi lo fanno ancor prima di partire.
Vi ricordiamo, infine, che le regole di viaggio potrebbero cambiare velocemente. Per questo motivo vi invitiamo a visionare sempre i siti istituzionali del Paese di destinazione e la pagina web del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ViaggiareSicuri.