L’Australia, dopo due anni di chiusure a causa della pandemia, il 21 febbraio ha finalmente riaperto le sue frontiere ai viaggiatori internazionali vaccinati. Ma ancor più sorprendente è che è la meta più desiderata del momento e che registra un vero e proprio boom di prenotazioni.
Boom di prenotazioni in Australia, lo studio
Secondo i dati di eDreams ODIGEO, dopo l’annuncio della riapertura dei confini ai turisti con doppia dose di vaccino, è stato registrato un balzo in avanti nelle ricerche di voli. Ben l‘87% in più il giorno della comunicazione dell’apertura, e un trend elevato anche nei giorni successivi.
È vero che già prima della pandemia il continente australiano si era caratterizzato per essere al centro dell’interesse di molti abitanti del Belpaese, ma è altrettanto vero che l’Australia era sempre rimasta un sogno per pochi, complici anche gli elevati costi del viaggio. Oggi, il boom di richieste riguarda Sidney seguita da Melbourne e da Brisbane.
Alla base del risultato, una serie di fattori che, di fatto, stanno creando un caso. Innanzi tutto, la riapertura delle frontiere in tempi record: quando addirittura all’interno dell’Europa devono cadere tutte le limitazioni fra gli Stati, l’Australia ha scelto di affidarsi ai vaccini, e non chiedere quarantene o altre forme di sicurezza.
In secondo luogo, anche l’annuncio che dal mese di giugno partirà il primo volo diretto dall’Italia al Paese dei canguri: il volo Qantas da Roma e Sydney con scalo a Perth. 15 ore e 45 minuti di permanenza a bordo con però l’innegabile vantaggio di non doversi preoccupare di scali, attese in aeroporto e coincidenze a rischio.
Altro dettaglio non da poco è che l’Australia è inserita per gli italiani nell’Elenco D, ossia quei Paesi da cui si può far rientro in Italia senza obbligo di quarantena e nei quali si può viaggiare per turismo.
Infine, potrebbe non essere da escludersi anche un “effetto Djokovic”: l’Australia si è mostrata severa nei confronti del giocatore che non ha rispettato le regole. Una garanzia di serietà per chi pensa di trascorrere nel Paese le sue vacanze.
Regole di viaggio per l’Australia
A partire dal 21 febbraio è possibile tornare a viaggiare in queste terra lontana ma dal fascino irresistibile. Per farvi accesso è fondamentale essere completamente vaccinati. Sono necessarie, quindi, due dosi di vaccino effettuate ad almeno 14 giorni di distanza, tra quelli attualmente approvati e riconosciuti nel Paese (ovvero Astrazeneca, Pfizer, Moderna, Sinovac, Bharat, Sinopharm, Sputnik, Novavax e Johnson & Johnson, di cui è sufficiente una sola dose).
Obbligatorio inoltre, avere un test Covid negativo: antigenico rapido eseguito entro le 24 ore dalla partenza, o molecolare entro le 72 ore dal decollo. Tutti coloro che rispettano questi due requisiti, dunque, sono attesi a braccia aperte in terra australiana, senza obbligo di quarantena.
Vi ricordiamo, inoltre, che per viaggiare in Australia è necessario essere in possesso di un visto turistico valido e di compilare una dichiarazione digitale del passeggero entro 72 ore dalla partenza.
Le informazioni sui requisiti d’ingresso vengono aggiornate regolarmente, quindi è importante controllarli prima di partire. I viaggiatori sono anche invitati a visionare i requisiti per le destinazioni di scalo che stanno attraversando. Per le norme specifiche di viaggio nei vari Stati e territori dell’Australia, vi invitiamo visitare il sito web del Dipartimento degli Affari Interni del Governo Australiano | State and Territory Information.
Western Australia, apertura a marzo
Il Wester Australia, invece, riaprirà le sue porte a partire dal 3 marzo. Per farvi accesso sarà necessario essere in possesso di un G2G pass, essere vaccinati con tripla dose, effettuare un test rapido antigenico all’arrivo e segnalare un eventuale esito positivo.
Queste disposizioni sono provvisorie e saranno in vigore per un minimo di due settimane; a seguire saranno soggette a una revisione continua.
Cosa fare al rientro in Italia
Fino al 15 marzo 2022 (fatta salva la possibilità di adottare provvedimenti diversi in questo lasso di tempo), per rientrare in Italia dall’Australia è obbligatorio:
- compilare il formulario on-line di localizzazione, il digital Passenger Locator Form (dPLF), e presentarlo, sul proprio dispositivo mobile o in versione cartacea, al vettore al momento dell’imbarco, e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli;
- presentare alla compagnia aerea, all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia deputato a effettuare i controlli il Green Pass, o certificato equipollente, rilasciato al completamento del ciclo vaccinale;
- presentare al vettore, all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli, un certificato che attesti il risultato negativo di un test molecolare o antigenico, condotto con tampone, effettuato nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Italia (se test molecolare) o 24 ore (se test antigenico), da mostrare a chiunque sia preposto a effettuare questa verifica.
Per chi rientra senza essere vaccinato è obbligatorio, oltre alla compilazione del dPLF:
- sottoporsi a test molecolare nelle 72 ore precedenti l’arrivo o test antigenico nelle 24 ore precedenti il viaggio condotto con tampone e risultato negativo;
- sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria (informando la ASL competente per attivare la sorveglianza) presso l’indirizzo indicato nel dPLF, raggiungibile solo con mezzo privato, per un periodo di 5 giorni.
- effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico, condotto con tampone, al termine dei 5 giorni di isolamento.
Australia, le reazioni alla riapertura
I viaggiatori atterrati all’aeroporto internazionale di Sydney sono stati accolti con un intrattenimento dal vivo, Aussie give-aways e con un banner di 75 metri che riportava la seguente dicitura: “Welcome Back World!” dipinto nell’adiacente pista dove è atterrato il primo volo internazionale.
Simili festeggiamenti sono avvenuti in tutto il Paese, in molti aeroporti è stato allestito un tappeto rosso di benvenuto ai tanto attesi ospiti.
“Noi di Tourism Australia siamo molto felici nell’accogliere nuovamente i viaggiatori internazionali che rappresentano una parte fondamentale dell’economia del Paese,” ha commentato Philippa Harrison, la Managing Director di Tourism Australia. “Sappiamo che l’Australia è una destinazione incredibilmente appetibile per i visitatori internazionali e non vediamo l’ora di condividere ancora una volta tutte le meravigliose esperienze turistiche che abbiamo da offrire.”
“Gli ultimi due anni sono stati molto impegnativi per l’industria del turismo, la ripresa richiederà un po’ di tempo, ma gli operatori non vedono l’ora di dare il benvenuto ai turisti internazionali“, ha concluso Phillipa Harrison.
Insomma, anche l’Australia sembra davvero ritornare alla normalità.