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Paestum e Alto Cilento per la Capitale Italiana della Cultura 2024

L’Unione dei Comuni Paestum e Alto Cilento alla conquista del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2024. Si tratta dell’unica associazione di comuni italiani presente tra i dieci candidati finalisti. La proclamazione del vincitore è attesa per la metà di Marzo, da parte del Ministero della Cultura.

Paestum e Alto Cilento per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2024

I numeri parlano già da soli, per ribadire l’importanza di questi luoghi per il patrimonio culturale italiano: 11 comuni – Capaccio Paestum, Agropoli, Giungano, Cicerale, Ogliastro Cilento, Prignano Cilento, Torchiara, Rutino, Lustra, Laureana Cilento e Perdifumo -si sono uniti e portano al voto un tesoro di meraviglie paesaggistiche, naturali ed architettoniche uniche.

Non solo, in questo lembo di terra cilentana, sono stati riconosciuti ben tre patrimoni UNESCO: il Parco Archeologico di Paestum e Velia (dal 1998), il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (nella rete dei Geoparchi UNESCO nel 2010), e un bene immateriale che dona longevità a chi la osserva, come gli abitanti centenari del Cilento, ossia la Dieta Mediterranea di Ancel Keys, dichiarata Patrimonio UNESCO nel 2010, con i prodotti tipici, presenti nel paniere della dieta mediterranea cilentana, oltre alla bufala DOC, fichi e olio.

Le bellezze di Paestum e Alto Cilento

Un territorio, fra terra e mare, che racchiude storia, arte e natura. Le due città principali sono Capaccio Paestum e Agropoli, note ai viaggiatori di tutto il mondo per la presenza di patrimoni inestimabili come i Templi di Paestum, la più importante testimonianza della Magna Grecia, oppure il Castello Angioino Aragonese di Agropoli a picco sul mare. I piccoli borghi dell’entroterra non sono di certo da meno, e vantano meraviglie tutte da scoprire.

Tra queste, ci sono, ad esempio palazzi e castelli con vedute mozzafiato: Palazzo Baronale de Conciliis a Torchiara, Palazzo de Vargas a Perdifumo, Palazzo de Stefano a Ogliastro Cilento, e il maestoso Castello di Rocca Cilento, dal quale si gode un panorama a 360 gradi incantevole.

Il progetto culturale di Paestum e Alto Cilento

L’unione dei comuni di Paestum e Alto Cilento si candida con sette colonne portanti di proposte culturali, quasi fosse un tempio. Si parte dalla centralità dei piccoli borghi del Cilento, rivalorizzati, e i loro giovani, protagonisti di un cartellone di eventi, convegni, e spettacoli. La lettura sarà un altro punto fondamentale della proposta del territorio che, da due anni a questa parte, ospita anche una delle tappe del Premio Strega, proprio nella splendida cornice dell’area archeologica di Paestum. Non mancherà l’arte contemporanea: i borghi pulluleranno di artisti, mostre, performance e percorsi urbani che richiameranno appassionati e turisti.

Un altro elemento centrale della proposta di Paestum e Alto Cilento per la candidatura a Capitale italiana della Cultura 2024, è rappresentato dalla musica e dal teatro: nella nuova Arena dell’Unione, e nei tanti siti che già ospitano manifestazioni musicali e teatrali, si alterneranno artisti di fama internazionale e grandi Maestri del Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Verdi di Salerno e la Scala di Milano. Una delle principali risorse ed attrattive del territorio rimane sempre l’archeologia. Epoche lontanissime rese attuali, qui, dove l’architettura, l’arte, i riti, la cultura della Grecia antica stupiscono i viaggiatori che verranno coinvolti in percorsi di approfondimento e visita più interattivi.

Parco del Cilento

Il Parco del Cilento

 

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Ivrea è la Capitale italiana del libro 2022

È giunto al suo terzo anno il progetto italiano, sponsorizzato dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, volto a promuovere la cultura e, più in particolare, la lettura: è stato infatti assegnato il titolo di Capitale italiana del libro 2022, e la città vincitrice è Ivrea.

Ivrea, la Capitale italiana del libro 2022

Il concorso per assegnare il titolo di Capitale italiana del libro si è aperto nei mesi scorsi, e ha visto una ricca partecipazione. Ben 16 sono state le candidature pervenute, ma di queste solo 8 città sono riuscite ad arrivare alla selezione finale: Ivrea, Aliano, Barletta, Costa di Rovigo, Nola, Pescara, Pistoia e Pordenone. Dunque è stata una sfida davvero ardua, ma la giuria non ha avuto dubbi nel proclamare vincitrice la cittadina piemontese.

Le motivazioni? Le ha spiegate il presidente della giuria, Marino Sinibaldi: “Tra le altre proposte, tutte di notevole qualità e meritevoli di attenzione, la candidatura di Ivrea si segnala per la capacità di mettere in rete le molteplici energie del territorio, di aprirsi alla dimensione internazionale, di proporsi come luogo dove si immagina il futuro del libro e della lettura”. Il titolo è stato assegnato in diretta streaming dal Ministro della cultura Dario Franceschini.

Immediata la reazione del sindaco, che ha voluto commentare con entusiasmo: “Siamo davvero felici di questo riconoscimento. Ivrea potrà condividere con tutta Italia lo straordinario patrimonio culturale che custodisce ed essere per un anno intero il palcoscenico di tutto ciò che ruota attorno al mondo dei libri”. La città piemontese è la terza a potersi fregiare di questo titolo. Prima di lei, ci sono state Vibo Valentia nel 2021 e Chiari nel 2020.

Ivrea, una perla piemontese

Immersa tra lussureggiante vegetazione e rigogliosi rilievi morenici, la città di Ivrea appartiene territorialmente alla città metropolitana di Torino ed è un luogo ricco di storia e di cultura. È il centro nevralgico del Canavese, attraversato dal fiume Dora Baltea e a poca distanza dal confine con la Valle d’Aosta. Sin dall’antichità, ha rappresentato un importante punto di snodo, un vero e proprio crocevia strategico che le ha permesso di fiorire. E del suo florido passato ci sono numerose testimonianze, che fanno di Ivrea un vero gioiello.

Dal Duomo di Santa Maria Assunta, splendido edificio barocco risalente al IX secolo, al Palazzo del Vescovado, con il suo torrione merlato: il centro storico della città è uno scrigno di tesori preziosissimi. Uno di questi è il Castello di Ivrea, imponente maniero medievale eretto nella seconda metà del ‘300, che vide passare tantissimi personaggi storici di rilievo. Ma non si può certo dire che la città viva solo del suo passato più lontano. Tra progresso industriale e longeve tradizioni, ancora oggi è un luogo d’eccellenza.

È qui che vide i natali la prestigiosa fabbrica di macchine da scrivere Olivetti, che per lungo tempo fu il fulcro dell’economia locale. E tracce di questo importante periodo sono ancora presenti nel tessuto urbano di Ivrea, a partire dal lascito culturale dell’azienda che ha dato vita al Museo a cielo aperto dell’architettura moderna. Per il suo immenso valore storico, artistico e architettonico, la città è entrata a far parte dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO nel 2018.

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Tutti pazzi per Parigi (in treno)

Negli ultimi anni, Parigi ha assistito a un forte calo di arrivi di turisti. Prima del Covid, c’erano stati anche dei motivi di sicurezza dovuti al pericolo di attacchi terroristici che avevano tenuto lontani molti visitatori. Da prima destinazione al mondo a fanalino di coda, insomma.

Ultimamente sembra che stia tornando ad attrarre come prima. Merito sicuramente delle minori restrizioni e della fiducia che i visitatori stanno riconquistando nei confronti dei viaggi in generale e di Parigi in particolare, dalla quale siamo rimasti tutti lontani per troppo tempo.

Parigi in treno (ad alta velocità)

Ma il boost per gli italiani l’ha sicuramente dato l’introduzione di nuovi treni ad alta velocità, che in poche ore collegano le nostre città con Parigi. Il primo Frecciarossa è partito lo scorso 18 dicembre e ha registrato il sold out (anche per le tariffe lancio a partire da 29 euro). Da allora, due treni collegano ogni giorno la stazione di Milano Centrale con la Gare de Lyon a Parigi, con fermate a Torino e a Lione. In 6 ore e mezza si arriva nella ville lumière.

Secondo i dati di Trainline, le prenotazioni per la nuova tratta Milano-Parigi registrati sulla piattaforma sono triplicate dal lancio di Trenitalia, con un picco di +216%. Evidentemente il treno, come mezzo sostenibile, sicuro e confortevole (il 16% dei biglietti acquistati per i servizi di Trenitalia sono in classe Business ed Executive), piace.

E da quando è partito il Frecciarossa italiano, anche il treno “grande vitesse” TGV francese ha rilanciato i collegamenti tra l’Italia e Parigi con offerte low cost.

Cosa c’è di nuovo a Parigi

Parigi è sempre una buona idea, di cose da fare e da vedere ce ne sono un’infinità e sicuramente non le avete ancora viste tutte. Ora, poi, ci sono anche molte novità, quindi la lista di luoghi da visitare si allunga ancor più. Dopo sette anni di restauri, riapre a marzo il Musée de Cluny, interamente dedicato al Medioevo e totalmente modernizzato.
Nel cuore del Quartiere Latino, non solo è ricco di tesori, ma è anche uno degli ultimi monumenti che testimoniano l’architettura civile medievale a Parigi.

Per le fashion addicted, a Parigi, città della moda, ci sono degli appuntamenti imperdibili: la ricorrenza del 60° anniversario della prima sfilata di Yves Saint Laurent viene celebrata in sei musei parigini al 15 maggio, dal Centre Pompidou al Louvre, dal Musée d’Art Moderne al Musée d’Orsay, dal Musée National Picasso-Paris al museo a lui dedicato, Yves Saint Laurent Paris.

Se siete in vena di mostre, da non perdere è sicuramente quella dedicata ai 400 anni dalla nascita di Molière. La mostra “Molière, la fabrique d’une gloire nationale” è allestita all’Espace Richaud di Versailles fino al 17 aprile.

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Animali fantastici e dove avvistarli

Cosa ci spinge a salire sul primo aereo e volare dall’altra parte del mondo? Sono forse le meraviglie costruite dall’uomo in tempi antichi o moderni, le bellezze di Madre Natura o le tradizioni conservate e tramandate dalle popolazioni per generazioni? Sono tanti e differenziati i motivi che ci portano a scegliere una destinazione, piuttosto che un’altra e sono gli stessi che ci emozionano e ci regalano i ricordi indelebili di un viaggio che non si può dimenticare.

Alcuni di noi sono così riconoscenti alla natura, e alle meraviglie del mondo che abitiamo, che scelgono di attraversare l’intero globo pur di lasciarsi stupire da queste. Altri invece sono affascinati dalle creature che popolano questa terra, quelle che abitano i luoghi vicini e remoti, le stesse che valgono da sole il viaggio.

Ed è a loro che oggi dedichiamo questo itinerario, un viaggio alla scoperta degli animali straordinari del mondo che possiamo avvistare durante le nostre avventure. Si parte!

elefanti Tanzania

Elefanti, Tanzania

Tanzania: i Big Five e gli gnu

Sono gli animali più grandi della Tanzania, quelli leggendari, spaventosi e affascinanti. Stiamo parlando dei leoni, dei rinoceronti, degli elefanti, dei leopardi e i bufali del Capo. Un viaggio qui si traduce in un’esperienza unica al mondo accompagnata anche dalla grande migrazione degli gnu che, durante i mesi di giugno e luglio, si spostano dal Serengeti al Masai Mara.

Galapagos: tra tartarughe giganti e pinguini

In questo remoto paradiso terrestre, i viaggiatori sono chiamati a vivere una delle esperienze più straordinarie di una vita intera. L’accesso alla natura più selvaggia e autentica è sempre garantito, ed è proprio qui tra coste rocciose e sabbiose bagnate da acque limpide, che si può fare la conoscenza di due esemplari meravigliosi.

Nell’arcipelago vulcanico dell’Oceano Pacifico, infatti, vivono le tartarughe terrestri più grandi del mondo che possono raggiungere anche i 300 kg. Nuotare con loro è un’emozione unica tutta da vivere. Insieme a loro ci sono anche i pinguini, l‘unica specie tropicale del genere Spheniscus, che si vive sulle coste rocciose e sabbiose.

Australia: terra di canguri e koala

Sono tante, forse troppe, le motivazioni che spingono a organizzare un viaggio in Australia, e forse non c’è neanche bisogno di fare una lista di tutte le bellezze di questo territorio. Quello che invece possiamo dirvi è che la presenza di animali come il canguro e il koala, da sola, basta a spingerci fino a lì. Perché il mondo animale australiano è unico, incredibile e affascinante.

India: il regno della tigre del bengala

L’India è un Paese suggestivo, ricco di storia e cultura, di odori e colori, di luoghi meravigliosi. L’India è anche il regno della tigre del bengala, quella maestosa, potente e spaventosa. Avvistarla non è semplice perché bisogna prima trovarla mentre si aggira nell’impenetrabilità dei boschi e della giungla.

Tigre del bengala

Tigre del bengala

I luoghi migliori dove avvistarla sono i parchi nazionali di Corbett e di Bandhavgarh, quest’ultimo, in particolare, ospita 50 esemplari, proteggendo la più alta densità al mondo di questo animale.

Circolo Polare Artico: la patria dell’orso polare

E poi c’è lui, il grande gigante buono, almeno nelle favole. Questo animale popola l’Alaska, il Canada settentrionale, la Groenlandia, le Svalbard e altri territorio appartenenti al Circolo Polare Artico, anche se la sua presenza sulla nostra terra è a rischio. In Canada, considerata la capitale mondiale dell’orso polare, è possibile osservare l’animale in natura nella regione di Manitoba.

Orso polare

Orso polare

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I romanzi che raccontano il volto più bello dell’Italia

Soprattutto di parole è fatta la nostra immaginazione. Di frasi, racconti e storie che leggiamo e che ascoltiamo, che ci catapultano in universi reali o surreali, in luoghi lontani o vicini che abbiamo già visitato o che non vediamo l’ora di esplorare. Così succede anche per il nostro BelPaese che non smette mai di stupirci per i suoi tesori immensi, per le tradizioni preservate dagli abitanti, per le opere create dall’uomo e quelle che portano la firma di Madre Natura.

Ed è questo, forse, il viaggio più bello che possiamo affrontare, quello che parte dalle parole, prende forma con l’immaginazione e poi diventa reale quando ci mettiamo in cammino. Abbiamo deciso di farlo con voi raccogliendo i romanzi, i libri e i testi che raccontano il volto più bello, magico e suggestivo d’Italia.

Le meraviglie d’Italia da scoprire attraverso i libri

Non solo con le guide possiamo esplorare l’Italia. Sono tanti i testi che ci permettono di scoprire i luoghi che già conosciamo con un’altra prospettiva, come succede nel libro Il giardino dell’arte. Il romanzo di un viaggio fra le meraviglie d’Italia dove il protagonista, un dottorando in Storia dell’arte all’Università di Halifax, percorre in prima persona uno straordinario Grand Tour tra le bellezze del Paese.

O come Guida filosofica dell’Italia, il testo di Giuseppe Pulina, che guarda ai monumenti artistici, storici e culturali rubando lo sguardo ai filosofi, per pensare e ripensare alla grande bellezza che già conosciamo.

Innamorarsi della natura in Valle D’Aosta

“La montagna mi ha visto nascere, mi ha nutrito, insegnato, curato” così recita Il Pastore di Stambecchi. Storia di una vita fuori traccia di Louis Oreiller con Irene Borgna che ci racconta la sua valle, che ci permette di conoscerla in tutta la sua selvaggia unicità. Nel libro sono raccontate le montagne, i boschi, i laghi alpini e i ghiacciai, tutte quelle meraviglie naturali che compongono un paesaggio unico da scoprire e riscoprire, prima attraverso le parole, poi con un viaggio.

Le Langhe di Cesare Pavese

Le Langhe sono da sempre legate al nome di Cesare Pavese e viceversa. Nel suo libro La luna e i falò, dove il protagonista dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale torna a vivere nel territorio piemontese, il dolce, sinuoso e suggestivo paesaggio delle Langhe fa da cornice a questa storia. E sembra proprio di vederle, attraverso le sue parole, quelle colline meravigliose, delicate e poi aspre, i piccoli borghi e il cielo che si perde all’orizzonte.

Riscoprire la superba Genova

Sfogliare La Superba di Ilja Leonard Pfeijffer, permette di guardare l’elegante e monumentale città ligure da un’altra prospettiva, attraverso gli occhi di un uomo del Nord Europa che si perde tra gli enigmi di una città che lo fa sentire a casa.

Lombardia: Una vita vista Lago

È il lago di Como, e tutte le sue naturali meraviglie, l’assoluto protagonista del romanzo di Andrea Vitali Una vita vista Lago, un libro che permette di vivere, attraverso le parole, la bellezza più autentica di un territorio che da sempre ci affascina. Ma per scoprire la Lombardia possiamo affidarci anche a un altro romanzo, il celebre Promessi Sposi di Alessandro Manzoni ambientato nella campagna lombarda e a Milano durante il dominio spagnolo.

Trentino Alto Adige: io resto qui

Resto qui è un romanzo dello scrittore Marco Balzano che incanta già dalla sua copertina nella quale figura l’iconico lago di Resia dal quale emerge dalla superficie il campanile. Ed è proprio qui, davanti a quello che resta di Curon, che si snodano i dubbi e le domande esistenziali degli abitanti altotesini.

La Verona di WIlliam Shakespeare

Quando pensiamo al Veneto non possiamo escludere Verona, quella dell’arena, quella romantica, quella dei Montecchi e i Capuleti. E sono proprio le vie di questa città, dove si snodano le vicende sentimentali e drammatiche Romeo e Giulietta, da scoprire e riscoprire attraverso la narrazione di WIlliam Shakespeare.

La Trieste di Italo Svevo

È una Trieste silenziosa e misteriosa quella che fa da sfondo alle vicende della vita di Zeno Cosino che trascorre le sue giornate tra il porto, il parco e le eleganti vie del centro. È una Trieste, quella a cavallo tra Ottocento e Novecento, che Italo Svevo conosce bene e che racconta ne la sua Coscienza di Zeno.

L’Emilia Romagna di Don Camillo

Sono tanti i riferimenti alla Bassa Emiliana che Giovannino Guareschi, autore di Don Camillo, introduce nel suo libro. E sono altrettanti i luoghi da riscoprire attraverso le vicende di due personaggi emblematici – Don Camillo e Peppone – che si snodano nell’Italia del dopo guerra

Toscana: Camera con vista

Non basterebbe, probabilmente, un solo libro per raccontare le meraviglie della toscana che passano dalle città d’arte, per i borghi, le campagne e le colline. Ma per iniziare possiamo affidarci ai racconti di E.M. Forster, in Camera con Vista, che celebra tutta la bellezza di Firenze e delle sue colline.

Il lago Trasimeno ne La scelta

È un romanzo storico e intenso che narra la storia di un gruppo di ebrei che si rifugia proprio tra le isole del lago Trasimeno. Quella maggiore farà da sfondo alla resa dei conti tra gli abitanti e la propria coscienza.

Se chiudo gli occhi: riscoprire le Marche

Se chiudo gli occhi è un romanzo di Simona Sparaco che parla di sentimenti e di fratture, di emozioni e di ricordi che si snodano tra i Monti Sibillini e il Conero, tra i splendidi territori marchigiani da riscoprire.

La capitale eterna e fragile di Niccolò Ammaniti

Immaginate la città eterna illuminata dalla sua luce più bella. Provate a pensare i palazzi situati nelle zone più eleganti della città, quelli dove la sera si svolgono le feste e i party e si consumano i vizi e i peccati della Roma per bene. È proprio su questo sfondo che si snodano le vicende dei protagonisti di Che la festa cominci di Niccolò Ammaniti.

L’Abruzzo di Ignazio Silone

Probabilmente i nostri ricordi scolastici ci suggeriscono Ignazio Silone quando pensiamo all’Abruzzo. E in effetti, anche se Fontamara è ambientato nell’omonimo villaggio immaginario, sono molti i riferimenti alla Marsica, alle condizioni di vita e al territorio dell’entroterra abruzzese.

Riscoprire il Molise con Tiro al piccione

Tra i romanzi da leggere per riscoprire le bellezze del nostro Paese, e più precisamente quelle legate al territorio molisano, non possiamo che affidarci al testo di Giose Rimanelli e al suo Tiro al Piccione che racconta le vicende del suo protagonista che ritorna nel suo paese di origine.

I rioni di Napoli delle amiche di Elena Ferrante

Sono molti gli itinerari da seguire per percorrere le tappe de L’Amica Geniale, alcune delle quali si sono concretizzate davanti ai nostri occhi grazie alle serie televisive tratte proprio dagli omonimi romanzi di Elena Ferrante. Ed è con quelli che possiamo riscoprire la parte più autentica di Napoli, quella del mare e dei dialetti, quella delle strade, delle viuzze e delle contraddizioni.

La Puglia rurale di Nicolò Ammaniti

È un thriller rurale, un romanzo intenso e drammatico quello di Niccolò Ammaniti. Sfogliando le pagine di Io non ho paura sembra proprio immaginarle le immense distese di grano dorato della campagna pugliese e i dettagli che ci fanno venire voglia di perderci proprio in quei luoghi.

Cristo si è fermato a Eboli

I borghi e i colori, le contradizioni e i drammi della campagna lucana prendono vita in un capolavoro letterario che ci permette di andare oltre il visibile per scoprire un pezzo di storia di questa terra.

Calabria: Il muro dei muri

La storia raccontata da Carmine Abate ne Il muro dei muri è una vicenda fatta di nostalgia e rimpianti, di nuove scelte e di ripensamenti, di andata e ritorno, dove al centro di tutto c’è la Calabria e la piaga vecchia e moderna dell’emigrazione.

Riscoprire la Sicilia con il Gattopardo

È un viaggio nel tempo che passa per il regime borbonico e per quello del regno d’Italia quello raccontato da Giuseppe Tomasi di Lampedusa ne Il Gattopardo. Un romanzo che non solo arricchisce il bagaglio culturale ma ci permette di scoprire le trasformazioni di una regione meravigliosa.

L’isola di demoniaca tristezza

Il nostro viaggio alla scoperta della nostra meravigliosa Italia, che fa sfondo ad alcuni dei romanzi più iconici della letteratura, si conclude con Il giorno del giudizio di Salvatore Satta che racconta il cambiamento di Nuoro durante l’arrivo della modernità, con visionaria aspettativa e deludente disincanto.

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Viaggi extra Ue: i Paesi dove non serve il tampone

La pandemia sembra attraversare una fase di maggior controllo e, per questo motivo, molti Paesi hanno deciso di riaprire le frontiere ai viaggiatori internazionali. Nel frattempo, alcuni Stati membri dell’Unione Europea (Italia compresa) hanno abolito il tampone all’ingresso per i viaggiatori vaccinati, stessa cosa che sta accadendo anche in molti Paesi extraeuropei. Scopriamo insieme quali.

Tunisia, stop al tampone per i viaggiatori vaccinati

A partire dal 15 febbraio 2022 la Tunisia allenta le sue norme d’ingresso. Il tutto grazie ai progressi in termini di vaccinazione (l’82% delle persone con più di 40 anni, il 67% di quelle con più di 12 anni e il 100% del personale turistico ha completato i propri programmi di vaccinazione), e dell’applicazione del protocollo sanitario del turismo tunisino (PSTT) in tutte le strutture turistiche.

Per questo motivo, l’Ente nazionale tunisino per il turismo ha annunciato che non sono più richiesti i test per le persone vaccinate dai 18 anni in su. Resta obbligatorio presentare all’arrivo un attestato che provi l’avvenuto completamento del ciclo vaccinale contro il Covid-19 o un passaporto vaccinale rilasciato dalle Autorità sanitarie del Paese di residenza.

I bambini maggiori di 6 anni che non hanno completato il ciclo vaccinale possono entrare in Tunisia dietro la presentazione di un test negativo Pcr effettuato entro le 48 ore dalla partenza o antigenico, ma entro le 24 ore precedenti l’arrivo. Infine, l’Ente ha comunicato che potrebbero essere effettuati dei test a campione una volta atterrati in Tunisia alle persone dai 6 anni in su. In caso di risultato positivo, il soggetto deve osservare un periodo di autoisolamento di 5 giorni, e in caso di sintomi, l’autoisolamento è prolungato di due giorni.

Revocato dal 10 febbraio anche il coprifuoco in vigore dal 12 gennaio scorso su tutto il territorio tunisino.

tunisia stop tampone

Antichi resti di Cartagine, Tunisia

L’India riapre ai viaggiatori vaccinati

A partire dal giorno 14 febbraio, i viaggiatori internazionali completamente vaccinati possono entrare liberamente in India senza obbligo di o di sottoporsi al test Pcr all’arrivo in aeroporto. Chiunque entri nel Paese, però, deve caricare il certificato di completa vaccinazione su questo portale. I non vaccinati , invece, hanno l’obbligo di caricare i risultati di un test Pcr negativo effettuato 72 ore prima del viaggio, e compilare il modulo di autodichiarazione con la cronologia dell’itinerario del viaggio.

Infine, solamente il 2% degli arrivi in India, selezionati a campione, è testato in aeroporto per verificare eventuali contagi da Covid-19. I viaggiatori, dal canto loro, devono solamente monitorare la propria salute per un periodo di 14 giorni e segnalare eventuali sintomi legati al Covid-19 alla struttura sanitaria più vicina.

Egitto, le nuove regole d’ingresso

Anche l’Egitto è aperto ai viaggiatori internazionali. Il ministero del Turismo e delle Antichità (MoTA) in coordinamento con il ministero dell’Aviazione civile, il ministero della Salute e della Popolazione (MoH) e la Federazione egiziana del Turismo, in ottemperanza alle linee guida dell’Oms ha, infatti, sviluppato nuove regole d’ingresso.

Prima di recarsi in Egitto, è necessario essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:

  • certificato di vaccinazione completa con codice Qr valido o certificato dall’ambasciata/consolato egiziano del Paese di partenza;
  • il risultato negativo di un test Pcr o antigenico rapido eseguito nel Paese di partenza massimo 72 ore prima del viaggio.

Si ricorda, infine, che gli italiani possono viaggiare in Egitto (limitatamente ai territori di Sharm el-Sheikh e Marsa Alam) esclusivamente tramite i Corridoi turistici “Covid-free“.

egitto regole viaggio

Panorama del Nilo, Egitto

Messico, quasi senza restrizioni

Non vi sono particolari misure restrittive legate al Covid per l’ingresso in Messico per via aerea.  È obbligatorio, però, compilare un questionario di salute a partire dalle 12 ore prima del volo. All’arrivo, le Autorità di migrazione possono chiedere la copia di un biglietto di uscita dal Messico entro 180 giorni e delle prenotazioni alberghiere, riservandosi di negare l’ingresso in caso di mancanza della documentazione prevista. I passeggeri possono, inoltre, essere soggetti a controlli sanitari e, nell’eventualità di sintomi legati al Covid-19, sottoposti a ulteriori controlli e/o quarantena.

Le frontiere via terra e via aerea con Stati Uniti, Guatemala e Belize sono aperte, ma all’entrata può essere richiesta una prova di avvenuta vaccinazione.

El Salvador, Costa Rica e Repubblica Dominicana

L’Aeroporto internazionale di San Salvador è aperto ai voli interni ed internazionali. Gli stranieri o i cittadini salvadoregni che intendono entrare a El Salvador – per via terrestre, aerea o marittima – non devono presentare il documento che certifichi di aver completato il ciclo vaccinale contro il Covid-19 e nemmeno il risultato negativo di un tampone.

Consentito l’ingresso per via aerea, terrestre e marittima anche in Costa Rica. Non sono richiesti né tampone né isolamento fiduciario per entrare nel Paese. È necessario, però, riempire il seguente modulo digitale 48 ore prima dell’imbarco. I non vaccinati, inoltre, devono dotarsi di un’assicurazione di viaggio che copra alloggio in caso di quarantena e spese mediche per il Covid-19.

Gli Italiani possono viaggiare in Repubblica Dominicana esclusivamente tramite i Corridoi turistici “Covid-free” che prevedono diverse norme da rispettare. Tuttavia, il Paese accoglie tutti i viaggiatori provenienti dall’estero senza alcuna restrizione, a condizione che siano titolari di passaporto in corso di validità per tutta la durata del loro soggiorno. Obbligatorio, inoltre, compilare e inviare questo modulo online.

paesi non chiedono tampone

Punta Islita Beach, Guanacaste, Costa Rica

Georgia, niente tampone per i vaccinati

Niente tampone per i viaggiatori vaccinati anche per entrare in Georgia, basta presentare un documento che certifichi lo svolgimento di un ciclo completo di vaccinazione (inclusa la dose di richiamo, laddove prevista) contro il Covid-19.

In assenza di Green Pass – o in presenza di uno incompleto – coloro che viaggiano per via aerea devono presentare un test Pcr negativo effettuato nelle 72 ore precedenti l’ingresso. Sussiste altresì l’obbligo di effettuare un nuovo test Pcr di controllo (a proprie spese) entro tre giorni dall’ingresso in Georgia.

Armenia, destinazione a rischio

La situazione è ancora tesa lungo il confine armeno-azero, in particolare in prossimità della Regione di Syunik, nel sud dell’Armenia, oltre che nelle regioni di Gekharkunik e Vayots Dzor. Per questo, è fortemente sconsigliato recarsi in quelle zone, nonché lungo la frontiera con l’Iran.

Tuttavia, per farvi ingresso basta il Green Pass da vaccinazione o, in alternativa, il risultato negativo di un test Covid-19 Pcr effettuato nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Armenia. La certificazione deve essere presentata in lingua inglese, russa o armena, deve includere i dati anagrafici dell’interessato e il numero del passaporto, stampato su carta intestata del laboratorio che l’ha eseguito e deve contenere il logo, l’indirizzo del laboratorio e i contatti telefonici, email e tutti gli altri dati necessari.

Vi ricordiamo, infine, che tutti Paesi presenti in questo articolo (ad eccezione dell’Egitto con Marsa Alam, Sharm el-Sheikh e della Repubblica Dominicana) non sono raggiungibili per turismo dall’Italia poiché facenti parte dell’Elenco E. Per maggiori informazioni a tal proposito vi rimandiamo a questo sito.

Armenia regole viaggio

Monastero di Hayravank sulle rive del Lago Sevan in Armenia

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Vacanze primavera-estate 2022: le migliori offerte tra Italia, Baleari, Grecia, Mar Rosso e Canarie

Chiunque, almeno una volta, si sia trovato ad organizzare una vacanza low-cost online, sa bene quanto sia difficile destreggiarsi nella sconfinata giungla del web, tra mille siti dalla dubbia affidabilità e recensioni che dicono tutto e il contrario di tutto.

Molte sono le agenzie di viaggio che promettono e non mantengono, che spiazzano con costi nascosti o che pubblicano foto di posti da cartolina, per poi rifilare tutt’altro. Ma come evitare una spiacevole sorpresa e godersi la tanto meritata vacanza?

Qualità e trasparenza devono essere i primi criteri di scelta di un tour operator fidato. Non è un caso se 30.000 viaggiatori ogni anno scelgono VacanzaPromo.it. Il motivo? Prezzi competitivi, trasparenza e affidabilità sono gli ingredienti principali per chi vuole trascorrere una vacanza indimenticabile.

VacanzaPromo: crea la migliore vacanza della tua vita

Chi desidera risparmiare senza voler scendere a compromessi con la qualità, può trovare in VacanzaPromo un fedele alleato. Grazie a sconti e promozioni last minute, VacanzaPromo può proporre le migliori tariffe del web, con tantissimi servizi pensati per le più disparate tipologie di viaggiatore.

Soprattutto questo periodo, in cui molti pensano che viaggiare sia impossibile, è il momento ideale per approfittare di prezzi ancora più convenienti e pianificare la prossima partenza per la primavera-estate 2022.

Come si spiegano delle tariffe così competitive? Semplice: VacanzaPromo fa a meno dell’intermediario, preferendo il contatto diretto con il cliente. In questo modo sarà possibile evitare le spese di agenzia, e risparmiare qualche soldo da poter spendere in vacanza.

Ma come funziona prenotare con VacanzaPromo? L’intera procedura è molto semplice e intuitiva. Basterà richiedere informazioni sul sito del tour operator, lasciando i propri recapiti per essere ricontattati via WhatsApp o email. Una volta selezionata la propria meta, VacanzaPromo invierà un preventivo senza impegno, in base alle preferenze stabilite dal cliente.

In alternativa, è possibile prenotare in completa autonomia, attraverso il motore di ricerca presente sul sito di VacanzaPromo. Questa soluzione dà modo di poter sfogliare l’intero catalogo con pochi click, e mettere a confronto tariffe e periodi di riferimento. Una volta selezionata la propria meta, VacanzaPromo invierà, tramite email o WhatsApp, il preventivo richiesto.

In entrambi i casi si può contare sull’assistenza gratuita di VacanzaPromo, il fiore all’occhiello dell’azienda.

Dove andare con VacanzaPromo

Con l’asticella del mercurio in ascesa, è chiaro che le mete più gettonate siano quelle incentrate sul binomio sole e mare. E chi non si immagina disteso su una soleggiata spiaggia tropicale, cullato dalla dolce brezza marina, dopo mesi di lavoro e sacrifici?

Chi quest’estate vuole finalmente concedersi la tanto rimandata meta esotica, può approfittare delle offerte di VacanzaPromo: prenotando entro il 15 marzo sarà possibile partire a prezzi stracciati per le Isole Baleari, la Grecia, le Canarie e il Mar Rosso.

Ma anche la nostra penisola non ha nulla da invidiare alle mete tropicali: basti pensare alle spiagge in Puglia, Sardegna, Calabria, Campania, Toscana, sempre più apprezzate anche dalle famiglie, grazie alle tante proposte di VacanzaPromo pensate su misura di bambino. Molti sono infatti i villaggi turistici che offrono servizi e soluzioni ideate per soddisfare ogni componente della famiglia: dalle aree giochi per bambini ai servizi di assistenza all’infanzia, fino all’intrattenimento pensato per tutte le età.

E le occasioni per le famiglie non si limitano al nostro Paese: il Travelloso Village Fuerteventura, sulla bellissima spiaggia di Sotavento, il Travelloso Village Lanzarote, ed il Travelloso Village Gran Canaria offrono più di un’occasione per coinvolgere anche i più piccoli in attività sportive e ricreative.

VacanzaPromo: ad ognuno la sua vacanza ideale

Chi svolge il mestiere di tour operator con competenza e professionalità, sa che non esiste una vacanza perfetta per tutti. Motivo per cui VacanzaPromo adatta i propri pacchetti alle esigenze e ai gusti dei diversi viaggiatori, che si tratti di coppie in cerca di relax e benessere, di sportivi amanti della vita attiva, di gruppi di amici in cerca di divertimento o di famiglie numerose.

In particolare, VacanzaPromo propone due diverse formule: “Sport e Benessere” e “Free Spirit”, quest’ultima dedicata principalmente al pubblico dei giovani che vogliono trascorrere la vacanza estiva a Ibiza, Mykonos o Santorini.

Chi viaggia con la famiglia sa quanto possa essere difficile trovare un villaggio capace di accogliere i bambini, magari vicino ad un litorale sabbioso comodo per la balneazione, con piscina dedicata, miniclub e altre attività su misura. VacanzaPromo viene incontro alle esigenze dei genitori che vogliono trascorrere una vacanza rilassante e dinamica, ma che al contempo desiderano la serenità di poter lasciare i propri bambini a divertirsi negli spazi dedicati.

Proprio nei villaggi disponibili su VacanzaPromo i bambini potranno trascorrere delle giornate felici nei mini club e nelle aree giochi, stimolati dalle attività e dall’intrattenimento proposto dallo staff, competente e formato.

Con i viaggi di VacanzePromo chiunque può iniziare a pianificare il viaggio a lungo sognato. Per preventivi e informazioni rimandiamo alla pagina ufficiale: https://vacanzapromo.it/

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Arabia Saudita Asia Destinazioni Viaggi

Arabia Saudita, sarà questa la meta del futuro

Ai turisti che visiteranno AlUla, in Arabia Saudita, sembrerà di trovarsi catapultati in un film di fantascienza. Nel bel mezzo del deserto, tra dune di sabbia, rocce scolpite dal tempo e resti di un’antica civiltà vedranno spuntare installazioni ultramoderne come Maraya, un cubo di specchi realizzato nel 2017, il più grande del mondo, tanto da essere entrato nel libro dei Guinness, che riflette il paesaggio e di cui a malapena si scorge la presenza. È in realtà una sala concerti, ma che ospiterà anche eventi e spettacoli.

Fa parte, questo progetto, dell’obiettivo che il Paese s’è dato di diventare una delle migliori destinazioni al mondo da visitare entro la fine del 2030. In quanto primo progetto di rilancio dell’Arabia Saudita, è già divenuto un grande successo internazionale.

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La Maraya Concert Hall di AlUla, un edificio da Guinness

Arte nel deserto

Sulla scia della buona riuscita di Maraya, proprio il deserto è divenuto un museo a cielo aperto, ospitando 15 opere installazioni come parte dell’edizione 2022 di Desert X AlUla, la versione saudita del tradizionale Desert X che ogni due anni viene ospitato nella Coachella Valley in California. Quindici artisti internazionali hanno presentato le loro opere imitando le formazioni rocciose, i miraggi e le oasi del deserto e le antiche leggende locali.

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L’opera di Jim Denevan per Desert X 2022 ad AlUla

Resort eco-sostenibili

Vere opere architettoniche in perfetta simbiosi con l’ambiente sono anche i primi resort che stanno sorgendo nella zona. Come il meraviglioso Habitas AlUla, inaugurato a novembre 2021, un hotel di lusso sostenibile perfettamente integrato nel sito, dove gli ospiti possono letteralmente toccare con mano le pietre del sito. Ed è solo il primo di una serie di meravigliosi alberghi che apriranno nei prossimi mesi per ospitare tutti i turisti che ben presto visiteranno AlUla e l’Arabia Saudita. Tra i più attesi, quello progettato da Jean Nouvel, Sharaan, già considerato un “capolavoro” di design, costruito direttamente nelle montagne della Sharaan Nature Reserve di AlUla, integrandosi perfettamente nel paesaggio.

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Il nuovo resort progettato da Jean Nouvel ad AlUla

Trasporti a zero emissioni

Per sentirsi come nella Tatooine di “Guerre stellari” mancano solo le automobiline elettriche. Che arriveranno a breve. È in progetto, infatti, l’introduzione di piccoli “pod” con guida autonoma che, silenziosi, sostenibili e a zero emissioni, si muoveranno nel deserto portando i visitatori (22 alla volta su ciascun pod) avanti e indietro dagli hotel alla scoperta del sito di AlUla e della città vecchia e, nei prossimi anni, anche degli altri luoghi turistici della zona, come l’antica città di Dadan, il sito Unesco di Hegra o (Mada’in Saleh), la seconda città del grande regno nabateo di Petra, in Giordania, e il villaggio di Al Jadidah.
Non solo tra le destinazioni top del mondo ma sarà anche una delle più “eco”, quindi.

Meta da vip

Intanto, è partita una grande promozione per iniziare ad attirare visitatori in questa parte di mondo ancora piuttosto inesplorata. Innanzitutto, bisogna far parlare del luogo.
E l’Arabia Saudita l’ha fatto con alcuni grandi eventi che hanno attirato l’attenzione dei più curiosi, come il mega concerto di Andrea Bocelli che si è tenuto nel 2021 proprio qui, nel sito Unesco di Hegra o quello di Alicia Keys e di Seal o ancora la recente sfilata di Dolce&Gabbana, che si è svolta nell’area di Jabal Ikmah, la più grande biblioteca a cielo aperto dell’Arabia Saudita, dove le iscrizioni in aramaico, dadanitico, thamudico, minaico e nabateo sopravvivono da migliaia di anni impresse nelle rocce.
Inoltre, le celebrity che stanno iniziando a trascorrevi le vacanze, come Lapo Elkann che ci è andato in luna di miele, e molti altri.

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La sfilata di Dolce&Gabbana ad AlUla

Primi voli diretti

Poi bisogna portare i turisti. Da fine gennaio è partito il primo volo diretto da Parigi ad AlUla della compagnia di bandiera Saudia Airlines. Questa nuova rotta in partenza dall’Europa offre l’opportunità ai viaggiatori francesi ma anche a quelli dei Paesi limitrofi di essere tra i primi a visitare questa straordinaria regione. Dopo un volo di cinque ore, si atterra al nuovo aeroporto di AlUla.

L’Arabia Saudita è un Paese in pieno sviluppo, insomma. Se non fosse stata colpita, come tutti, dalla pandemia di Covid forse avrebbe anche già spalancato le porte da molto tempo ai turisti senza troppe restrizioni.

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Il sito di Mada’in Salehin Arabia Saudita

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Etna Notizie Viaggi vulcani

Etna e Stromboli: lo streaming in diretta sulle terre di fuoco

Da una parte lo storico e instancabile vulcano attivo da migliaia di anni, dall’altra il gigante buono, quello diventato il simbolo di una regione intera: stiamo parlando dell’Etna e dello Stromboli, i due vulcani siciliani che da oggi entrano direttamente nelle case dei cittadini di tutto il mondo.

Etna e Stromboli: la visione dei vulcani in diretta streaming

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha da poco realizzato i canali tv dei due vulcani siciliani dai quali è possibile ammirare i due giganti e le loro attività. Grazie alle telecamere di sorveglianza che sono state installate rispettivamente sull’Etna e sulle Isole Eolie, l’accesso alla visione dei due vulcani ora è stata garantita a tutti.

Attraverso un servizio in video streaming, sul portale l’Osservatorio Etneo dell’INGV, sarà possibile guardare in diretta tutto ciò che succede sia sull’Etna che sulle isole eoliche attraverso riprese ambientali e termiche che arrivano direttamente dalle telecamere installate nelle località La Montagnola, Nicolosi e Monte Cagliato.

Stromboli

Stromboli

Una sorta di finestra aperta su questi due vulcani che, seppur spaventosi, da sempre sono celebrati alla stregua di un tesoro prezioso, simboli dell’identità territoriale riconosciuta in tutto il mondo.

I vulcani spaventosi che non fanno paura

I due vulcani in questione sono ancora attivi, un motivo questo per renderli temutissimi. Eppure sono migliaia i visitatori provenienti da tutto il mondo che raggiungono queste terre del fuoco per ammirare questi due giganti, gli stessi che sono celebrati dalle popolazioni siciliane.

Il motivo è perché, nonostante le eruzioni e le allerte, un po’ ci si sente al sicuro al cospetto di questi giganti buoni che dopo aver fatto rumore, tornano silenti a definire l’intero paesaggio con la loro bellezza.

Etna: il gigante buono

Parlare della Sicilia vuol dire necessariamente parlare anche di lui, della sua maestosa bellezza, del cuore ardente che pulsa da secoli, ma che non fa male a nessuno. L’Etna è il gigante buono della Sicilia. È passionale e verace, è scenografico quando accende il paesaggio circostante con il manto di fuoco che sgorga dal cratere. Ma è anche spaventoso, quando la magia della visione lascia spazio al rumore, alla cenere e ai lapilli. Eppure non fa paura. Eppure l’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, continua a restare impresso nell’immaginario collettivo come un gigante dal cuore vivo e buono.

Etna

Etna

Stromboli: il fascino delle leggende antiche

160.000 anni e non sentirli: l’età anagrafica dello Stromboli e le numerose leggende che ruotano al suo cospetto, non hanno fatto altro che creare un’allure sempre più leggendaria attorno a uno dei vulcani al mondo che registra un’intensa e ininterrotta attività.

Eppure qui, secondo le leggende antiche, Eolo aveva costruito proprio la sua dimora. Sempre qui il dio dei venti, dal quale l’arcipelago siciliano prende il nome, poteva prevedere il tempo solo attraverso l’osservazione delle nubi di vapore che emanava il vulcano. Non una magia, s’intende, dato che la forma di queste è condizionata dalla pressione atmosferica dalla quale è condizionata.

Così eccola Stromboli, il Faro del mediterraneo, l’isola dal quale era possibile ammirare uno spettacolo maestoso e suggestivo, e a tratti spaventoso, quello dell’eruzione, anche a lunghe distanze. Di tempi ne sono passati dalla sua nascita eppure nuove storie, miti e leggende si sono sovrapposte affascinando cittadini e viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Fa paura? Certo, eppure il suo fascino non cessa di esistere.

Stromboli, eruzione

Stromboli, eruzione 1 agosto 2019

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Le pittoresche location del film “Maledetto il giorno che t’ho incontrato”

Da vent’anni è un film “cult” che ha divertito intere generazioni. Protagonisti di “Maledetto il giorno che t’ho incontrato”, uscito nel 1992, un buffissimo – come sempre – Carlo Verdone e una depressa Margherita Buy. Lui, Bernardo “Bernie” Arbusti, giornalista, decide di indagare sulla vera causa di morte di nientemeno che Jimi Hendrix, che sarebbe stato assassinato e non deceduto per overdose, cercando lo scoop. Lei, Camilla “Billa” Landolfi, donna estremamente complessata e preda dei tranquillanti, cosa che di fatto li accomuna. Così come le indagini che decidono di svolgere insieme e che li portano sui luoghi frequentati dal noto cantante e chitarrista americano.

Oltre alla Roma di lui e alla Milano di lei, i due volano in Gran Bretagna, dove fu trovato il corpo esanime di Hendrix quel 18 settembre del 1970.

Prima tappa: Londra

Jimi Hendrix fu trovato morto nell’appartamento che aveva affittato al Samarkand Hotel di Londra, al 22 di Lansdowne Crescent, nel famoso quartiere di Notting Hill (divenuto celebre qualche anno dopo grazie a un altro famosissimo film). Ed è qui che Billa e Bernie si dirigono come prima tappa e raccogliere informazioni per il reportage sugli ultimi giorni di vita del cantante. In realtà, la scena è stata girata a pochi metri da quell’hotel. Il Samarkand non era infatti disponibile per girare la scena del film, così fu spostata di 200 metri in un edificio molto simile, dove è stata affissa l’insegna del Samarcand (con la “C” anziché con la “K”) sul Portobello Hotel di Stanley Gardens, che ha come civico sempre il 22.

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Il quartiere di Notting Hill a Londra

Il Samarkand Hotel esiste ancora ed è lì sin dagli Anni ’60. È famoso per offrire appartamenti di lusso con servizio di hotel soprattutto a uomini d’affari. Così come c’è ancora il Portobello, un bellissimo boutique hotel nel tipico stile inglese, con moquette e carte da parati floreali alle pareti all’interno di un edificio Vittoriano.

Le casette multicolore, le bancarelle di Portobello, le stradine animate ad ogni ora del giorno e della notte, il DNA caraibico e un film che ha fatto sognare almeno un paio di generazioni di romantici: tutto questo e molto altro rende Notting Hill una tappa irrinunciabile per chi decide di vistare Londra.

Il quartiere è, ormai da anni, letteralmente preso d’assalto dai turisti. Non solo per passeggiare tra le sue palazzine colorate, facendosi sorprendere dagli scorci inaspettati e curiosando nei negozietti vintage. Questa zona londinese è infatti considerata la meta più “instagrammabile” della città e uno dei posti più social d’Europa, specie durante il suo famoso Carnevale.

Seconda tappa: la Cornovaglia

Le tracce di Hendrix portano Bernardo e Camilla fino alla splendida Cornovaglia. I due protagonisti soggiornano in un bellissimo albergo, il Lands’ End Hotel a Lands’ End. La posizione di questo hotel è meravigliosa, con affaccio diretto sulla spiaggia. Ci troviamo nel punto più occidentale dell’Inghilterra, al largo del quale spunta un gruppo di isolotti rocciosi, le Longships. È uno degli angoli più famosi del Paese per le sue location gli scenari paesaggistici, con le classiche scogliere, i fari e la natura incontaminata. È proprio da Lands’ End che nel 2012 è partita la staffetta della torcia olimpica dei Giochi della XXX Olimpiade di Londra.

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Il Lands’ End Hotel in Cornovaglia

A pochi chilometri di distanza, Camilla si reca nella cittadina costiera di Penzance, un luogo frequentato sin dall’antichità nella penisola di Penwith. Ed è da un antiquario, la Tony Sunders Gallery & Antiques al 14 di Chapel Street, a cui Camilla vende il proprio anello per aiutare Bernardo a recuperare il denaro che gli manca per pagare un testimone della morte di Jimi Hendrix.

Infine, quando Bernando viene arrestato, Camilla va a pagare la cauzione al posto di polizia locale che si trova nella pittoresca Porthleven, la cittadina portuale più a Sud della Gran Bretagna. Se capitate da quelle parti, in Harbour Road l’edificio ha cambiato facciata ma è rimasto ancora lì ed è una casa privata. La storia di Porthleven è da sempre legata al suo porto, alla costruzione di imbarcazioni e al commercio via mare. È un luogo dall’atmosfera friendly, con ottimi ristoranti e belle spiagge.

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La cittadina portuale di Penzance in Cornovaglia