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I viaggi in solitaria spopolano sempre di più: è tendenza

Sembrano lontane quelle splendide vacanze in comitiva, tanto attese soprattutto dai più giovani come occasione per godersi la vita e andare alla scoperta del mondo. Ora la tendenza è decisamente cambiata: continuano a crescere i viaggi in solitaria, in particolar modo tra i millennials e tra le donne. E anche le mete più gettonate sono sorprendenti.

Viaggi in solitaria, perché sceglierli

Organizzare un viaggio da soli può sembrare un azzardo o, al massimo, una vera noia. In realtà, si tratta di una grandissima opportunità che tutti dovremmo sperimentare almeno una volta nella vita. L’idea di poter girovagare per il mondo con i nostri ritmi, seguendo solamente quello che ci dice l’istinto, è un’esperienza a dir poco affascinante. E molte persone lo stanno riscoprendo: in questo 2022, i trend rivelano che sono proprio i viaggi in solitaria a spopolare tra i turisti, in particolar modo di determinate fasce d’età.

Perché ora questo trend è in crescita? Non è proprio una novità: negli ultimi due anni, abbiamo riscoperto la bellezza di rispettare i nostri ritmi, anche quando siamo in vacanza. Poi, le abitudini di viaggio sono cambiate con il Covid. Per diversi mesi, l’obbligo di mantenere il distanziamento sociale e di evitare l’affollamento ci ha permesso di apprezzare anche quei luoghi in cui vivere un’esperienza in totale relax, lontani dalle persone. Ma le sorprese in fatto di questa nuova tendenza non finiscono qui.

Chi preferisce viaggiare da solo

Cosa emerge dai dati ricavati dall’analisi di Condor Ferries? Sono i millennials ad apprezzare maggiormente questo tipo di vacanza, lasciandosi alle spalle quello stigma sociale che un po’ ci aveva caratterizzato fino a qualche anno fa (quello stesso stigma che ci metteva in imbarazzo all’idea di mangiare da soli al ristorante). Ben il 55% degli intervistati in questa fascia d’età ha affermato di non aver problemi nel viaggiare da soli. Ed è il 58% dei millennials ad aver già fatto almeno un’esperienza in solitaria – rispetto al 47% dei baby boomers.

Andando un po’ più nel dettaglio, sembra che la tendenza del viaggio in solitaria abbia trovato maggiormente il riscontro delle donne. I motivi? Per il 46% delle intervistate, si tratta di soddisfare un desiderio di indipendenza. Ma non solo: il 22% lo fa per comodità, perché questo è l’unico, vero modo per seguire unicamente le proprie esigenze, senza dover rispondere ai bisogni di qualcun altro. Anche se questo “altro” è il partner, o un’amica di vecchia data. Insomma, l’obiettivo è assolutamente quello di godersi le proprie libertà.

Le mete più gettonate per i viaggi in solitaria

Nella scelta della destinazione, ovviamente dobbiamo ancora fare i conti con la pandemia e le eventuali restrizioni (che vengono via via allentate pressoché ovunque). Al momento, le più richieste sembrano essere luoghi dove è possibile isolarsi dal resto del mondo, come la Lapponia e l’Islanda. Ma c’è anche un’evergreen dei viaggi invernali, le Canarie: qui il clima è sempre mite e si può godere di tutti i comfort, quindi rappresenta l’occasione perfetta per chi non vuole allontanarsi troppo, cercando tuttavia panorami esotici.

L’idea del viaggio in solitaria, comunque, si abbina molto bene anche alla riscoperta di mete meno battute dal turismo, luoghi bellissimi e fin troppo sottovalutati. Questa sarebbe anche la risposta giusta al fenomeno dell’overtourism, con cui moltissime località hanno iniziato a fare i conti già da diversi anni.

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Piccole, ma lussuose: le nuove navi da crociera (solo per pochi)

Ne abbiamo parlato più volte e abbiamo seguito con attenzione tutte le novità. Finalmente ora ci sono anche le prime immagini di quelle che saranno le nuove (piccole) navi di lusso di Explora Journeys, il brand luxury di MSC.

Come saranno le navi

A bordo ci saranno solamente 461 suite, tutte con vista mare e una terrazza privata. I passeggeri potranno deliziarsi tra nove esperienze culinarie esclusive, quattro piscine, cabanas private, spa e intrattenimento.

La prima delle quattro navi di lusso sarà Explora I, la cui costruzione è iniziata a giugno 2021 e la cui “cerimonia della moneta” si è svolta da poco nello stabilimento Fincantieri di Monfalcone. Intanto prosegue la costruzione di Explora II, che ha iniziato a prendere forma lo scorso ottobre nel cantiere di Castellammare di Stabia e che sarà consegnata nell’autunno del 2024 dal cantiere di Sestri Ponente. Le ultime due navi entreranno in servizio nel 2025 e nel 2026.

Quando partono le prime crociere

Le prime crociere partiranno a maggio del 2023, ma si possono già prenotare online. Saranno crociere inaugurali, o Inaugural Journeys Collection. Navigheranno nel Mar Mediterraneo, nell’Europa del Nord, nel Regno Unito, in Islanda e in Groenlandia, ma le navi faranno crociere anche lungo la costa Est degli Stati Uniti e del Canada, nel Mara dei Caraibi, in Sudamerica e alle Hawaii.

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Le piccole ma lussuose navi di Explora Journeys

Queste super crociere andranno alla scoperta di luoghi insoliti rispetto alle altre. Ci saranno anche delle traversate (ben 40), un po’ come si faceva una volta.

Le crociere varieranno dalle sette alle 44 notti, per quello che si chiamerà Grand Journey – una sorta di Grand Tour, quello intrapreso dai ricchi dell’aristocrazia europea, ma questa volta a bordo di una nave – che attraccherà in 132 porti di 40 Paesi.

Tra le nuove tappe coperte dalle rotte delle navi di lusso ci sono anche località inedite, come Kastellorizo, in Grecia, l’isola dove è stato ambientato il film “Mediterraneo”, e Saint-Pierre, in Martinica.

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Come sarà fatta la nave Explora I

“La nostra ambizione è corrispondere ai desideri dei viaggiatori di lusso di oggi e di domani facendo nostro il loro desiderio di esplorazioni improntate all’esclusività”, ha spiegato Michael Ungerer, il CEO di Explora Journeys. Si viaggerà a bordo delle navi da crociera più raffinate percorrendo le rotte più singolari.

Quali saranno gli itinerari

Il Grand Journey nel Mediterraneo toccherà i porti di Barcellona, St Tropez, Calvi (in Corsica), Roma, Fiskardo (a Cefalonia), Istanbul, Atene, Patmos, Bodrum (in Turchia), Kastellorizo, Santorini, Atene, Mykonos, Gozo (Malta) e Ibiza.

Il Grand Journey nell’Europa settentrionale farà tappa a Southampton, Kristiansand (Norvegia), Hellesylt/Geiranger, Ålesund, Molde, Trondheim, il ghiacciaio Svartisen e il Circolo artico, Narvik, Honningsvåg, Tromsø Leknes – le Isole Lofoten, Brønnøysund, Flåm, Bergen, Stavanger, Skagen (Danimarca), Copenhagen, Rønne, Helsinki (in Finlandia), San Pietroburgo, Stoccolma, Visby (Svezia), Riga, Klaipeda (Lituania), Danzica (Polonia), Göteborg, Oslo, Amburgo, Rotterdam e Bruges, nelle Fiandre.

Explora-Piscina

La piscina della nave Explora I

Il viaggio in Islanda e in Groenlandia, da settembre 2023, toccherà i porti di Reykjavik, Akureyri, Isafjordur, Prins Christian Sund Waterway, Paamiut, Nuuk, Qaqortoq, Strait of Belle Island, Sydney, Saint John per concludersi a New York City. Ci sarà anche l’estensione in Canada con le tappe a Newport, Boston, Saint John, Golfo di San Lorenzo e Québec City.

I viaggi inaugurali nei Caraibi (da novembre 2023) andranno a Miami, Key West, Spanish Town, Deshaies, Falmouth Harbour, San Juan. Quelli nelle isole britanniche a San Juan, Gustavia, Basseterre, Samana, Ocean Cay, Miami. Poi ci sarà anche la crociera nel Canale di Panama che passerà da Bridgetown, Kralendijk, Willemstad, Oranjestad, Cartagena, Puerto Limon, Canale di Panama e Panama City.

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Sospese tra cielo e terra: le straordinarie Meteore greche

Il mondo che abitiamo e che esploriamo attraverso i nostri viaggi è pieno di meraviglie. E proprio quando crediamo di aver visto tutto, ecco che trovandoci davanti al cospetto di queste, capiamo che in realtà di questa grande bellezza ne conosciamo solo un po’.

E quando parliamo di meraviglie terrene, che per la loro maestosità sembrano quasi ultraterrene, non possiamo non pensare alle straordinarie Meteore greche sospese tra cielo e terra. Ma non si tratta di stelle no, quanto più della perfetta e straordinaria coesione tra il lavoro di Madre natura e quello fatto dall’uomo.

Benvenuti a Meteora, il luogo in cui volare tra cielo e terra

Meteora è uno dei luoghi più celebri dell’intera Grecia. Situata nella parte nord dell’isola, nella pianura della Tessaglia, questa destinazione è una vera e propria patria di pellegrinaggio e spiritualità, nonché attrazione turistica dall’infinta bellezza, dato che qui si trova uno dei centri più importanti della chiesa ortodossa secondo solo al monte Athos.

Monasteri di Meteora

Monasteri di Meteora

Il nome meteora, in greco Μετέωρα, vuol dire letteralmente sospeso in aria, ed è proprio questo termine che ci introduce alle meravigliose architetture naturali e terreni che contraddistinguono in maniera univoca tutta questa zona. Sono i monasteri, ventiquattro in totale, che si trovano sulle cime di maestose e altissime falesie di arenaria. Di tutti, attualmente, solo sei sono ancora abitati.

A guardarli nella loro imponente maestosità, questi edifici, sembrano quasi spalancare le porte al paradiso. È facile pensare che si tratti di dimore divine alle quali l’accesso agli esseri umani è negato e, invece, salire sui monasteri delle Meteore è possibile, ed è un’esperienza che lascia senza fiato.

Salire in cima non è semplicissimo, bisogna in fatti percorrere numerosi e ripidi scalini e poi ancora affrontare discese ostiche e vertiginose, ma l’arrivo in cima garantisce uno spettacolo senza eguali. La visione più straordinaria dell’intero territorio da catturare con lo sguardo in ogni sua manifestazione.

Le sue origini, che risalgono all’XI secolo quando i monaci si rifugiarono su queste alture, la bellezza che le contraddistingue ieri come oggi, i monasteri stessi, costruiti con tanti sacrifici, hanno fatto sì che il complesso monastico della Tessaglia fosse inserito nella lista dei Patrimoni mondiali dell’Umanità dell’Unesco nel 1998.

I sei monasteri sospesi

Visitare Meteora è un’esperienza unica e irripetibile da fare almeno una volta nella vita. Si tratta di un’avventura che ci permette di andare oltre ai nostri limiti, di esplorare qualcosa di così antico e maestoso che è stato preservato con gli anni, un’esperienza ai limiti della realtà che ci porta al cospetto della grande bellezza del mondo che abitiamo.

Monastero di Roussanou

Monastero di Roussanou

Le Meteore greche sono maestose viste dal basso, e magiche se esplorate dalla sua cima. Sono sei, in tutto, i monasteri della zona che si possono esplorare. Costruiti intorno al XIV secolo, i complessi spirituali si presentano tutti con una struttura molto simile al centro della quale campeggia la chiesa principale circondata da un cortile.

Eppure anche se simili sono tutti estremamente meravigliosi, affascinanti e suggestivi e meritano, e vale davvero la pena vederli tutti. A partire dal monastero della Trasfigurazione del Signore, fondato da Atanasio intorno al 1340, conosciuto anche con il nome di Gran Meteora. Il complesso si erge su una roccia alta 613 metri ed è il più grande e il più celebre tra i monasteri di Meteora.

Il monastero di Varlaam o di Tutti i Santi, invece, è stato costruito su una roccia alta 370 metri nei primi anni del XIV secolo dall’archimandrita che gli ha dato il nome. Arrampicandosi sulla vetta in solitudine, Varlaam costruì una piccola chiesetta e diverse celle per i monaci.

Suggestivo e spettacolare è il monastero della Santissima Trinità, situato sulla cima di un blocco roccioso che raggiunge un’altezza di 400 metri. Seguono poi il monastero di Roussanou e quello di Santo Stefano, uno dei più ricchi e completi monastero di Meteora.

Ultimo, ma non per importanza, è il piccolo monastero di San Nicola Anapavsas le cui origini sembrano essere antecedenti al 1392. Situato in cima a una formazione rocciosa alta 80 metri, offre una vista mozzafiato da raggiungere percorrendo ripidi scalini e grate scavate nella roccia.

Monastero di San Nicola Anapavsas

Monastero di San Nicola Anapavsas

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Il più grande campo di tulipani d’Italia è alle porte di Verona

A pochi chilometri da Verona, si trova il campo di tulipani più grande d’Italia. Quando arriva la primavera, diventa un vero incanto. Oltre 100mila tulipani di tantissimi colori attirano migliaia di visitatori pronti a perdersi tra i filari alla ricerca dei fiori più belli da cogliere.

Il terreno in cui sono stati piantati i bulbi di tulipani è un’espansione del vivaio Flover che si trova a Bussolengo, in una posizione speciale, tra le colline moreniche dell’entroterra gardesano, in una bellissima terrazza sulla Val d’Adige, con una splendida vista sul Monte Baldo e sui forti di Pastrengo.

Tulipani “you pick”

I visitatori possono scegliere i tulipani e raccoglierli di persona, circondati da una distesa coloratissima di fiori. Durante il percorso si possono raccoglierr tutti i tulipani che si desideano, magari trovando qua e là qualche sorpresa per aggiungere un’esperienza all’esperienza. Un’occasione originale per un’immersione nel verde per tutta la famiglia.

Sono oltre 90 le varietà di tulipani nel campo, precoci e tardive. Questo ampio assortimento di varietà garantisce una fioritura a scalare: trattandosi di bulbi misti, quindi, non fioriscono tutti insieme così, visitando il campo in momenti diversi, è possibile assistere a fioriture differenti e a diverse e meravigliose sfumature di colore.

Gli eventi speciali

Durante il periodo di fioritura, il campo ospiterà anche alcune iniziative. Sabato 2 e domenica 3 aprile, durante tutta la giornata, in compagnia del Coniglio FLO si terrà la “Caccia alle uova in vivaio”, una sorta di grande caccia al tesoro, con tanto di mappa, quiz, animazioni e il laboratorio “Avvicinamento al mondo degli alpaca” (su prenotazione).

Info utili

Il campo di tulipani sarà aperto dal 19 marzo al 17 aprile. La raccolta di 10 tulipani costa 7,90 euro. La visita al campo di tulipani e la partecipazione alla caccia al tesoro saranno gratuite.

Il campo di tulipani di Bussolengo è stato realizzato per la prima volta nel 2020, per festeggiare i 40 anni di attività del vivavio, famoso anche per un bellissimo mercatino di Natale, ma la pandemia aveva impedito di condividerlo con i visitatori. Nel 2021, invece, l’iniziativa si è potuta finalmente realizzare, con la raccolta diretta dei fiori dal luogo di coltivazione. Un campo di tulipani recente, quindi, ma già da record.

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Il campo di tulipani di Bussolengo

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Perché queste sono le migliori spiagge del mondo per il 2022

Come ogni anno TripAdvisor ha stilato la classifica delle migliori spiagge del mondo. Una lista di ben 25 località da sogno scelte e valutate dagli utenti della piattaforma. Tante le sorprese, ma anche una soddisfazione per il nostro Paese. Scopriamo insieme di cosa stiamo parlando.

Spiaggia dei Conigli, la più bella d’Europa

Unica italiana presente in classifica, ma sopratutto l’unica europea che compare nella top ten della classifica delle spiagge più belle del mondo è la nostra Spiaggia dei Conigli dell’isola di Lampedusa, che si piazza al decimo posto aggiudicandosi il titolo di spiaggia più bella d’Europa. Un vero e proprio gioiello della natura che sorge all’interno di una baia.

Pur essendo il regno del gabbiano reale, il suo nome sarebbe attribuibile, secondo alcuni, all’ammiraglio Smith che nei primi anni dell’Ottocento parlò di Rabit Island. Uno scenario da sogno immerso in un’atmosfera incantata, con una incredibile fauna marina e un’acqua la cui limpidezza e le cui sfumature azzurre fanno innamorare all’istante.

Spiaggia dei conigli lampedusa

La Spiaggia dei Conigli, la più bella d’Europa

Baía dos Golfinhos, il regno dei delfini

Voliamo poi in Brasile per scoprire lo spettacolo che occupa la nona posizione della classifica delle spiagge più belle del mondo: Baía dos Golfinhos, una vera e propria meraviglia adagiata sul litorale dello Stato Rio Grande do Norte che si distingue per essere un autentico balcone sull’Oceano Atlantico.

Ma non solo. Come dice il suo nome (Golfinhos) questo è un vero e proprio regno dei delfini. Diversi curiosi animali, infatti, sono spesso visibili all’orizzonte.

Baía dos Golfinhos brasile

La splendida Baía dos Golfinhos

Trunk Bay Beach, un angolo di paradiso

Spostiamoci questa volta alle Isole Vergini per scoprire l’angolo di paradiso che occupa l’ottava posizione della classifica: Trunk Bay Beach. Si tratta di un vero e proprio luogo idilliaco che fa parte dell’area protetta del Parco Nazionale delle Isole Vergini. Mezzo chilometro di spiaggia le cui e acque offrono buone opportunità per chiunque ami fare snorkeling.

L’attrazione regina per gli appassionati di fauna oceanica, però, è sicuramente il sentiero subacqueo appositamente allestito per consentire incontri ravvicinati con le creature del mare.

 isole vergini Trunk Bay Beach

Un paradiso chiamato Trunk Bay Beach

Baia do Sancho, una lingua di sabbia

Torniamo ancora in Brasile per scoprire la spiaggia che occupa la settima posizione di questa classifica: Baia do Sancho. Si trova sulla spettacolare Isola di Fernando de Noronha ed è uno dei posti migliori al mondo per immergersi, oltre a presentarsi come un’incantevole lingua di sabbia. La terraferma, invece, ospita i luoghi di nidificazione delle tartarughe caretta caretta.

Baia do Sancho brasile

La favolosa Baia do Sancho

Radhanagar Beach e il fenomeno della bioluminescenza

La sesta spiaggia più bella del mondo secondo gli utenti di TripAdivisor è Radhanagar Beach. Una meraviglia situata nell’Isola di Havelock nelle Andamane, a est dell’India. La sua particolarità? Oltre a essere eccezionale, questo è uno dei luoghi ideali in cui ammirare il fenomeno della bioluminescenza, ossia quando gli organismi viventi emanano luce attraverso particolari reazioni chimiche.

Radhanagar Beach india

Radhanagar Beach durante un giornata di sole

Eagle Beach, con i celebri Fofoti tree

In quinta posizioni tornano i Caraibi ma questa volta con Aruba e la sua Eagle Beach, una magnifica spiaggia di sabbia bianca e un mare con spettacolari sfumature turchesi. Questa spiaggia ospita anche una zona rocciosa dove si possono ammirare i piccoli granchi che abitano gli scogli.

Ma non solo. Qua svettano anche i celebri Fofoti tree, alberi tipici che hanno la peculiarità di essere sempre piegati verso sud ovest, a causa dei forti venti che soffiano sull’Isola.

Eagle Beach aruba

Eagle Beach e i suoi alberi

Quarta Praia, tranquillità assoluta

Al quarto posto troviamo ancora il Brasile con Quarta Praia, caratterizzata da acqua calda e sabbia finissima. Si trova nell’Isola Morro de São Paulo e qui regna una tranquillità assoluta con piscine naturali di acque limpida perfette per le immersioni. Il luogo ideale per sdraiare un asciugamano sotto una pianta di cocco e starsene isolati in pace. Ma attenzione al fondale che è ricco di pietre e e coralli.

Quarta Praia brasile

Il paradiso di Quarta Praia

Turquoise Bay, con limpide acque vergini

Medaglia di bronzo per una spiaggia australiana: Turquoise Bay. Situata nella nella contea di Exmouth, secondo gli utenti di TripAdvisor è una delle spiagge incontaminate più belle del mondo a due passi dalla barriera corallina. Inoltre, è famosa per le sue limpide acque vergini e anche per le incredibili esperienze di snorkeling che ci si possono fare: coralli colorati, tartarughe, calamari e numerose specie di pesci (oltre 500) di tutti i colori possibili.

Turquoise Bay australia

I colori di Turquoise Bay

Playa de Varadero, dai colori oro e rosa

Secondo gradino del podio per Playa de Varadero a Cuba, una delle più famose dell’Isola e che si distingue per essere una lingua di terra di 30 km di cui 22 costituti soltanto da spiaggia di un colore misto, oro e rosa. Chiamata anche “Playa Azul”, grazie alla sua perenne luce tropicale, la sua esotica e lussureggiante vegetazione e la qualità delle sue acque, è una delle principali attrazioni per i viaggiatori di tutto il mondo.

Varadero cuba

Varadero vista dall’alto

Grace Bay, assolutamente idilliaca

La spiaggia più bella del mondo secondo gli utenti di TripAdvisor è Grace Bay a Providenciales, base di partenza per visitare le Isole Turks e Caicos a sud-est delle Bahamas. Acque calme e poco profonde grazie alla vicina barriera corallina, vanta anche un paesaggio marino idilliaco: chilometri e chilometri di barriere coralline si trovano a pochi passa dalla riva e sono facilmente raggiungibili con una barca.

Grace Bay spiaggia più bella mondo

Grace Bay, la spiaggia più bella del mondo

Le altre 15 spiagge in classifica

Non sono di certo da meno le altre 15 spiagge in classifica. Veri e propri paradisi tropicali da cui lasciarsi incantare almeno una volta nella vita. Eccole in ordine di preferenza da parte degli utenti di TripAdvisor:

  • Cable Beach, Broome, Australia;
  • Praia da Falésia, Olhos de Agua, Portogallo;
  • Hapuna Beach State Recreation Area, Hawaii;
  • Siesta Beach, Siesta Key, Florida;
  • Maho Bay Beach, St John, Isole Vergini;
  • Poipu Beach Park, Hawaii;
  • Playa de Muro Beach, Majorca, Spagna;
  • Playa Manuel Antonio, Manuel Antonio, Costa Rica;
  • Playa Norte, Isla Mujeres, Messico;
  • Nungwi Beach, Zanzibar, Tanzania;
  • Magens Bay, St Thomas, Isole Vergini;
  • Nissi Beach, Ayia Napa, Cipro;
  • Bavaro Beach, Repubblica Dominicana;
  • Balos Lagoon, Crete, Grecia;
  • Yonaha Maehama Beach, Miyakojima, Giappone;

Non resta che organizzare un viaggio per andare alla scoperta di almeno uno di questi Eden in Terra.

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Il festival più colorato del mondo che celebra la rinascita

C’è un preciso momento dell’anno durante il quale un tripudio di colori avvolge le strade, le case e le città. Avvolge le persone e annulla le differenze e le discriminazioni, accorcia ogni distanza. Si tratta dell’Holi, la festa più colorata del mondo di origini induiste che celebra l’umanità, la spiritualità e la rinascita.

Probabilmente avrete già sentito parlare del Festival di Holi, avete visto tutte quelle fotografie nelle quali polvere colorate si librano nell’aria avvolgendo ogni cosa e ogni persona. La festa di impronta religiosa affonda le sue origini in India, ma la sua bellezza, visiva e di intenzioni, ha fatto sì che questa tradizione colorata fosse ereditata ben presto anche dal resto del mondo.

Così, quando le persone scendono in strada a celebrare l’Holi, le città si trasformano in un quadro variopinto, astratto e vivente all’interno del quale le persone mettono in scena le loro vibranti ed effimere pennellate.

Holi Festival

Holi Festival

Le origini del Festival di Holi

Come abbiamo già detto, il Festival di Holi affonda le sue origini antichissime in India. Si tratta di un evento che celebra la rinascita interiore dell’uomo che segue e imita quella della natura. La festa dei colori, infatti, coincide con l’arrivo della primavera, gruppi intere di persone, comunità e popolazioni si raccolgono attorno a un falò per bruciare in maniera simbolica il diavolo.

Il grande fuoco viene acceso il giorno della prima Luna piena del mese di marzo per allontanare e distruggere Holika, un demone femminile della tradizione induista. Dopo il falò, e la sconfitta del male, iniziano le celebrazioni gioiose e colorate dell’Holi, per celebrare la rinascita della Terra e dell’uomo.

Per farlo vengono utilizzate delle polveri colorate, caratterizzate da nuance brillanti e cangianti. Si librano nell’aria, avvolgendo case, cose e persone. Tutti ora sono liberi, pronti per rinascere.

Holi Festival

Holi Festival

Quando e dove celebrare l’Holi Festival

Il Festival di Holi comincia la notte, attorno al falò che viene istituito per allontanare le forze del male e per salutare definitivamente il buio e freddo inverno. Il giorno successivo, invece, le persone si dirigono nelle strade o nelle piazze per iniziare i festeggiamenti.

Non solo colori, però. Ci sono musiche, canti e balli, ci sono le persone che scendono tra le strade delle città e dei villaggi e tutto si trasforma come per magia.

A colorare tutto quanto sono i gulal, le polvere dai mille colori che ricoprono ogni cosa che incontrano. Una festa che celebra la rinascita, ma anche l’amore. Un occasione per annullare tutte le distanze e i confini tra le persone, un appuntamento per condividere la gioia che si può ritrovare anche nelle cose più semplici.

Il Festival di Holi, come da tradizione, viene celebrato ogni anno durante la prima Luna piena del mese di marzo. Tuttavia, in Europa e nel resto del mondo, le date possono variare, ma la bellezza più autentica dell’evento resta la stessa.

Ogni città e ogni villaggio dell’India celebra il Festival dei Colori con proprie tradizioni, tuttavia è soprattutto nelle città del Rajasthan, tra Delhi, Jaipur e Agra che questo evento è particolarmente sentito. I festeggiamenti, qui, sono più intensi e scenografici, allegri e spensierati. Nella parte meridionale del Paese, invece, l’Holi cerca di preservare il suo aspetto più spirituale, ma l’esperienza è comunque straordinaria.

Il Festival dei Colori negli ultimi anni ha preso piede anche in Europa, i cittadini del Paese hanno scelto di ereditare questa tradizione per celebrare la rinascita. Berlino, Monaco, Dresda, ma anche Roma, queste sono solo alcune delle città che si sono unite alla festa più colorata e gioiosa del mondo.

Holi Festival

Holi Festival

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DiscoverEU, sei nuovi Paesi aggiunti alla lista delle mete

Dare l’opportunità a tantissimi giovani di scoprire l’Europa in treno, tra paesaggi mozzafiato, borghi e città di sorprendente bellezza. È l’obiettivo del programma DiscoverEU, che quest’anno ha aggiunto altri 10mila biglietti ferroviari – che passano così da 60mila a 70mila, coinvolgendo altri sei Paesi, finora non inclusi nel progetto.

Cos’è DiscoverEU e come si ottengono i pass

DiscoverEU è un’iniziativa dell’Ue che offre ai cittadini europei diciottenni l’opportunità di scoprire l’Europa attraverso esperienze di apprendimento. In via del tutto eccezionale, nel 2021 hanno potuto candidarsi i giovani tra i 18 e i 20 anni, dato che le due tornate previste per il 2020 erano state annullate a causa della pandemia. La prossime candidature partiranno ad aprile.

Si viaggia principalmente in treno – ma sono previste eccezioni, come traghetti, autobus o aerei, per coloro che vivono su isole o in zone remote – alla volta dei posti più belli del Vecchio Continente. I candidati selezionati sono premiati con un pass di viaggio, che offre loro la possibilità di apprezzare il patrimonio storico, artistico e culturale di destinazioni ricche di fascino e storia, e di entrare in contatto con persone, usi, costumi e tradizioni. Inoltre, l’iniziativa permette di sviluppare competenze preziose per il futuro, ad esempio l’indipendenza, la fiducia e l’apertura verso altre culture.
Per poter partecipare e vincere il biglietto gratuito, è necessario:

  • essere nato tra il 1° luglio 2001 (incluso) e il 31 dicembre 2003 (incluso);
  • avere la cittadinanza di uno dei 27 Stati membri dell’Unione europea al momento della decisione di aggiudicazione;
  • rispondere a un quiz di 5 domande a risposta multipla riguardanti la conoscenza generale dell’Unione europea e altre iniziative dell’Ue rivolte ai giovani.

I candidati selezionati potranno viaggiare per un periodo compreso fra almeno un giorno e un massimo di 30 giorni, tra il 1º marzo 2022 e il 28 febbraio 2023. Potranno muoversi in solitaria oppure in un gruppo composto al massimo da cinque persone. Quest’anno, la possibilità di partecipare si estende anche a ragazze e ragazzi provenienti da Islanda, Norvegia (luogo top per un viaggio sostenibile), Liechtenstein, Serbia, Macedonia del Nord e Turchia.

Aumentano i biglietti gratuiti per viaggiare

Lo scorso anno, la Commissione europea aveva annunciato che avrebbe messo a disposizione del programma DiscoverEU 60.000 biglietti gratuiti da usare nel 2022. A questi, però, se ne sono aggiunti altri 10.000, come ha annunciato di Mariya Gabriel, commissaria Ue per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù.

In totale, quindi, saranno 70.000 i giovani, tra i 18 e i 20 anni, che potranno godere dei pass ferroviari per scoprire le bellezze d’Europa. L’intento è quello di spingere i partecipanti a scegliere destinazioni meno note dei 27 Paesi membri, coinvolgendoli in una serie di incontri pre-partenza e attività nelle diverse tappe che toccheranno.

La regola di base è che ciascun candidato selezionato ha diritto a un pass di un valore pari a 258 euro. Gli spostamenti saranno effettuati solo in seconda classe o classe economica. Tuttavia, questo importo può essere superiore in casi specifici, ossia:

  • per i candidati selezionati che partono dalle regioni ultraperiferiche (Guadalupa, Guyana francese, Martinica, la Réunion, Mayotte, Saint-Martin, Madeira, Azzorre e isole Canarie) per recarsi nel continente europeo;
  • per i candidati selezionati provenienti da altre regioni che devono prendere l’aereo per raggiungere l’Europa continentale;
  • in determinate situazioni specifiche che devono essere valutate caso per caso (ad es. i candidati selezionati che risiedono in altre isole dell’UE) può essere coperto un viaggio supplementare in treno/traghetto/autobus;
  • per i candidati selezionati a mobilità ridotta e/o con esigenze particolari: le spese di assistenza speciale (persona di accompagnamento, cane per ipovedenti candidati ipovedenti selezionati ecc.) potrebbero essere coperte, sulla base della documentazione adeguata per giustificare le loro esigenze particolari, come prescritto ai sensi del diritto nazionale del Paese di residenza.

Agli assegnatari verrà distribuita anche una card che dà diritto a sconti di vario genere.

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Scoperta sensazionale in Giordania: rinvenuto un sito antichissimo

Potrebbe essere una delle strutture create dall’uomo più antiche del mondo quella che è stata appena rinvenuta nel deserto della Giordania. Un ritrovamento che risale a 9mila anni fa. Si tratta di un luogo di caccia rituale dell’età della pietra, risalente al 7000 a.C.

Le strutture scoperte dagli archeologi che stavano scavando in quella zona mostrano che gli umani stavano radunando e cacciando gazzelle molto prima di quanto si pensasse. La scoperta è ritenuta così eccezionale in quanto non si pensava che gli uomini conoscessero tecniche di caccia tanto evolute in quel periodo dell’età della pietra.

Cosa è stato scoperto

Il team formato da esperti francesi e giordani ha anche trovato nel sito oltre 250 reperti, comprese alcune figurine di animali, che ritiene siano state utilizzate nei rituali per invocare forze soprannaturali per battute di caccia di successo.

Gli oggetti, che includono due stele con sagome umane, di cui una alta 1,12 metri, sono alcuni dei più antichi pezzi artistici mai trovati in Medioriente. “Questo è un sito unico”, ha commentato Wael Abu Azizeh, il co-direttore della squadra archeologica francese “in cui grandi quantità di gazzelle sono state cacciate in complessi rituali. Non ha rivali al mondo dall’età della pietra”.

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Le stele dalle sembianze umane rinvenute in Giordania

Gli esperti hanno trovato mura di pietra convergenti, lunghi diversi chilometri, che servivano per intrappolare le gazzelle in un’area ristretta dove potevano essere cacciate più facilmente.

Una scoperta eccezionale

Sebbene tali trappole, dette ‘aquiloni del deserto‘, possano essere trovate anche altrove nei paesaggi aridi del Medioriente e del Sud-Ovest asiatico, dall’Arabia Saudita alla Siria, Turchia e Kazakhstan, si ritiene che quelle giordane siano le più antiche, meglio conservate e più grandi, hanno affermato gli esperti.

“Attestano l’ascesa di strategie di caccia di massa estremamente sofisticate, inaspettate in un lasso di tempo così precoce”, afferma una dichiarazione del Progetto archeologico della Badia sudorientale (SEBAP) che lavora sul sito dal 2013.

Le abitazioni circolari dell’insediamento a forma di capanna e le grandi quantità di resti di gazzelle mostrano che gli abitanti non stavano solo cacciando per i loro bisogni, ma anche per effettuare scambi con gli insediamenti vicini.

La valenza storica (e turistica)

Il ministro del Turismo giordano, Nayef al Fayez, ha dichiarato che le scoperte sono un’aggiunta spettacolare alle gemme archeologiche della Giordania, tra cui spiccano già la città di Petra, scavata nella roccia del deserto, la città romana di Jerash e i castelli del deserto. “I siti archeologici in Giordania”, ha commetato “hanno un grande valore sociale, culturale ed economico a livello nazionale e internazionale, in quanto sono parte integrante della storia, della civiltà e dell’identità oltre ad essere attrazioni turistiche”.

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Il sito scoperto in Giordania

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Sta per salpare la (nuova) nave più grande del mondo

Manca poco al viaggio inaugurale della nuova nave da crociera più grande del mondo, la Wonder of the Seas. L’ammiraglia di Royal Caribbean salperà il prossimo 4 marzo da Fort Lauderdale, in Florida. Si aggiudicherà il primato che finora era di un’altra nave da record, la Symphony of the Seas, della stessa compagnia.

Costruita nel 2018 nei Chantiers de l’Atlantique di Saint-Nazaire, in Francia, è la quinta nave della classe Oasis di Royal Caribbean.

I numeri della Wonder of the Seas

La nave da 236.857 tonnellate potrà ospitare fino a 6.988 passeggeri oltre a 2.300 membri di equipaggio. Lunga 362 metri (30 metri più lunga della famosa portaerei Nimiz), si svilupperà su 18 ponti, 16 dei quali destinati agli ospiti con otto diversi ambienti. A bordo, 20 ristoranti a quattro piscine.

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La Wonder of the Seas, la nave più grande del mondo

Divertimenti a bordo

La Wonder of the Seas avrà alcune chicche uniche che la renderanno speciale. A partire da Central Park, un vero e proprio parco galleggiante con 20mila piante vere, la zip-line che attraversa ben dieci ponti e The Ultimate Abyss, lo scivolo più alto in assoluto su una nave da crociera.

I ragazzi potranno divertirsi nel water park, sul campo da basket o sulla pista di pattinaggio sul ghiaccio o con il simulatore di surf o ancora con la parete di arrampicata alta 13 metri. Per i bambini ci sarà il Wonder Playscape, un’area giochi interattiva all’aperto.

Per la sera, a bordo ci sarà un teatro al chiuso da 1400 posti e uno acquatico all’aperto.

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Le piscine a bordo della Wonder of the Seas

Le crociere della Wonder of the Seas

La nave da record effettuerà crociere di sette notti nel Mar dei Caraibi, con tappa fissa sull’isola privata di Royal Caribbean, CocoCay alle Bahamas. Poi quest’estate, a partire da maggio, farà rotta verso il Mar Mediterraneo e toccherà i porti Europei di Barcellona e, udite udite, di Civitavecchia, per tornare a svenare nei mari caldi caraibici a partire da novembre.

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Tanti divertimenti a bordo della nave dei record

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A caccia di fiori e colori nella Città della Luce

C’è qualcosa di magico che pervade l’atmosfera in primavera. Sono i colori che esplodono e i profumi che si librano delicatamente nell’aria, sono le luci che cambiano perché illuminate dal sole che diventa il protagonista assoluto di una quotidianità rinnovata.

Sono le stesse città a rinnovarsi, a mettere in scena la loro rinascita che va di pari passo con il risveglio della natura. Come succede a Lisbona che, in fiore, diventa una poesia visiva che incanta gli occhi e riscalda il cuore.

Meravigliosa è la primavera a Lisbona

Di mille e una meraviglia è fatta Lisbona. La città dalle affascinanti architetture ricoperte di brillanti azulejos splende di nuove luci durante la stagione della rinascita. È in primavera, infatti, che le cromie che da sempre la caratterizzano si accendono e brillano mettendo in mostra il volto più bello e incantato della capitale portoghese.

Lisbona

Lisbona

È questa l’occasione migliore per volare a Lisbona, per conoscere le storie, le leggende, l’arte e la cultura dell’affascinante città a partire dagli itinerari turistici più battuti fino a spingersi e perdersi in quelli meno conosciuti dove è possibile scoprire il volto più autentico della città del Fado.

Da visitare a bordo dell’iconico tram eléctrico numero 28 con tanto di vista straordinaria sul Bairro Alto. Per fermarsi al Chiado, meta prediletta di artisti e intellettuali, di fervore culturale al quale fanno da sfondo le abitazioni ricoperte di azulejos.

Sembra persino più bella, in primavera, la Torre di Belém, il cui stile architettonico manuelino risplende sotto i raggi del sole e più buoni i pastéis, i dolci tradizionali della città sfornati a ogni ora del giorno e della sera che allietano le tiepide giornate.

A caccia di fiori e colori in città

Ed è attraverso i luoghi iconici della città, che già conosciamo e che amiamo, che possiamo tracciare un nuovo itinerario a caccia di fiori e colori a Lisbona, proprio durante la stagione primaverile. Le parole degli scrittori e degli artisti, che di essa si sono innamorati, diventano una guida per scoprire la sua bellezza più autentica.

Lisbona

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“Non ci sono fiori che siano pari al cromatismo di Lisbona sotto il sole” scriveva Fernando Pessoa per raccontare la sua città, per provare a descrivere, agli occhi di chi non l’aveva ancora vista, quanta magia e quando fascino essa avesse.

Ed eccola la Città della Luce, quella che durante le giornate di sole è totalmente inondata dalla luce che esalta i suoi colori. Quella che in primavera si trasforma in un meraviglioso dipinto fatti di emozioni e sensazioni. Di cromie prese dai tram, dalle case e dagli edifici, dagli azulejos, dal mare e dal cielo. Non solo un’emozione visiva, però, ma sensoriale che passa anche per il profumo di eucalipti e pini che crescono all’interno del Parque Florestal de Monsanto, il parco cittadino nel quale rifugiarsi per ammirare il risveglio della natura.

Lo stesso che avviene tra le strade principali della città, quando chiome alte e colorate svettano verso il cielo, arrivando a raggiungere anche le altezze dei piani più alti delle case. E no, non si tratta di magia, ma della natura e dei suoi jacaranda, gli enormi alberi di Lisbona dai fiori viola.

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