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Ecco “Volare”, il programma di fidelizzazione di ITA

ITA Airways, la neonata compagnia aerea italiana, ha presentato il nuovo programma di fidelizzazione per i suoi clienti. Si chiama “Volare” e prende il posto delle MilleMiglia di Alitalia. Ma come funziona?

Come funziona “Volare” di ITA

ITA ha deciso di creare una società dedicata al programma “Volare”, guidata dall’amministratore unico Emiliana Limosani, direttore commerciale della compagnia. Già parzialmente attivo dal giorno del primo decollo della compagnia, ovvero il 15 ottobre 2021, il programma è ora pienamente operativo e i punti ottenuti possono essere utilizzati per ottenere biglietti premio. Ma come funziona esattamente “Volare”?

Partiamo dal presupposto che l’iscrizione al programma è sempre gratuita. Per farlo basta andare sul sito della compagnia o utilizzare l’applicazione scaricabile presso Apple Store e Play Store, oppure attraverso gli altri canali che di volta in volta saranno comunicati da ITA.

Possono partecipare tutte le persone che abbiano compiuto i sedici anni di età e il cui trasporto per via aerea avvenga a titolo oneroso con ITA. All’atto dell’iscrizione, verrà richiesto al socio di generare le credenziali e di fornire alcuni dati come nome, cognome, data di nascita, numero di telefono etc. Informazioni necessarie per entrare nella propria area personale.

Al primo tentativo di accesso verrà poi richiesto di confermare l’indirizzo e-mail fornito nel momento in cui è stata fatta l’iscrizione e, in caso di esito positivo della verifica, ad ogni persona verrà associato un unico profilo ai fini della partecipazione al programma. Di conseguenza, ogni socio potrà avere un solo portafoglio punti.

Dal 1° marzo 2022 fino alla data di conclusione del Programma (15 ottobre 2024), il socio riceverà il Codice Volare corrispondente al proprio conto. Utilizzandolo nella propria area riservata si potrà:

  • accedere al proprio portafoglio punti;
  • ricevere, non appena tecnicamente possibile, i punti maturati a seguito di ogni volo effettuato e di ogni acquisto che diano diritto all’accumulo di punti;
  • ricevere l’accredito dei punti maturati per i voli ITA Airways effettuati dal 15 ottobre 2021 al 28 febbraio 2022;
  • utilizzare la funzione di recupero punti nella area personale per ricevere l’accredito dei punti connessi ad acquisti precedenti all’ottenimento del Codice Volare, secondo i criteri comunicati di volta in volta comunicate da ITA Airways e ferma restando la necessaria indicazione dei codici che consentano di identificare i beni/servizi acquistati (e.g. codice biglietto).

L’accredito dei punti avverrà automaticamente in ciascuna delle circostanze di seguito elencate:

  • voli con ITA Airways realmente acquistati da, o per conto del, socio ed effettuati dal medesimo soggetto;
  • acquisto e fruizione di beni e/o servizi forniti da ITA Airways (boutique di bordo), non appena tecnicamente disponibili;
  • acquisto dei servizi ancillari disponibili a pagamento sui voli ITA Airways;

L’ammontare dei punti accumulati è calcolato sulla base della spesa del cliente al netto degli importi connessi alle tasse e altri eventuali oneri (tra cui l’IVA), a partire dal modello 1 euro = 10 Punti.

La maturazione dei punti in virtù dell’acquisto di biglietti aerei potrà avvenire anche in base alla tipologia di acquisto effettuato (classe, destinazione, etc.), con possibilità di ricevere punti bonus, secondo modalità che verranno comunicate da ITA Airways di volta in volta.

Ma non è finita qui: i soci che nel periodo compreso tra il 1° marzo e il 31 marzo 2022 (soggetto a possibili proroghe) abbiano acquistato un volo, da effettuarsi nel periodo compreso tra il 1° marzo e il 31 agosto 2022, potranno beneficiare della iniziativa “Doppi Punti” che consentirà di conseguire il doppio dei punti che sarebbero stati ordinariamente attribuiti.

I punti aggiuntivi che verranno riconosciuti nell’ambito di tale iniziativa saranno anche computati ai fini del calcolo delle soglie per l’accesso ai Club Esclusivi e saranno accreditati entro il 31 settembre 2022, a condizione che il socio abbia effettuato i voli acquistati entro la predetta data del 31 agosto 2022.

Come utilizzare i punti ITA

Sempre a partire dal 1° marzo 2022 i soci hanno la possibilità di utilizzare i punti per richiedere i seguenti premi:

  • acquisto dei biglietti aerei ITA Airways;
  • acquisto dei servizi ancillari ITA Airways (in fase di prenotazione e in fase di check-in, non appena tecnicamente disponibili);
  • acquisto di buoni sconto ITA Airways, non appena tecnicamente disponibili.

Per il rimborso di beni/servizi acquistati con l’utilizzo dei punti si applicheranno le policy di rimborso di ITA Airways e, ove ricorrano i relativi presupposti, il rimborso sarà riconosciuto utilizzando lo stesso mezzo di pagamento dell’acquisto originario (punti, denaro o un insieme di punti e denaro, fermo restando che le tasse aeroportuali saranno sempre rimborsate in denaro).

Le novità che ci attendono di ITA Airways

A brevissimo per i clienti di ITA Airways sarà possibile accumulare e redimere punti con gli altri partner dell’alleanza SkyTeam. Stando a quanto dichiarato, tra questi partner ci sono Air France, Klm, Delta Air Lines, China Airlines, China Southern, Garuda, Korean Air, Middle East Airlines, Tarom, Aerolineas Argentinas la russa Aeroflot. I voli della compagnia di Mosca (volava a Fiumicino e Malpensa) dal 27 febbraio sono banditi in Italia in seguito alla chiusura dei cieli decisa dall’Unione europea per la guerra della Russia in Ucraina.

Gli aerei dedicati ai campioni dello sport

Inoltre, sono stati battezzati i primi quattro aerei con nuova livrea azzurra e con i nomi di Paolo Rossi, Pietro Mennea, Gino Bartali e Fausto Coppi. Ma non solo. Anche Francesco Totti è stato scelto da ITA Airways nell’ambito del programma “Volare”. Il suo nome compare sulla fiancata dell’aereo, sotto la cabina di pilotaggio.

L’omaggio rientra nell’iniziativa “Naming Azzurri” con cui la nuova compagnia di bandiera ha chiesto sui social di candidare i nomi dei campioni e delle campionesse azzurre non in attività cui verranno dedicati gli aerei con la nuova livrea. In un futuro prossimo gli aerei saranno intitolati, oltre che ai campioni già citati, a Federica Pellegrini, Carmine e Giuseppe Abbagnale, Flavia Pennetta, Roberto Baggio, Enzo Bearzot, Giacomo Agostini, Novella Calligaris, Deborah Compagnoni, Alex Del Piero, Andrea Lucchetta, Adriano Panatta, Gustavo Thoeni, Tazio Nuvolari, Dino Meneghin, Gigi Riva, Valentino Rossi, Marcello Lippi, Sara Simeoni, Marco Simoncelli, Francesca Schiavone, e Alberto Tomba.

Le destinazioni di ITA Airways

Entro giugno ci saranno voli per sette destinazioni intercontinentali: Miami e Boston che sono già decollati, mentre il 2 aprile partirà il Malpensa-New York poiché finora l’unico volo a lungo raggio era il Fiumicino-New York Jfk, decollato in novembre. In giugno cominceranno anche i collegamenti diretti da Roma per Los Angeles, Buenos Aires, San Paolo e Tokyo Haneda. Con il programma estivo ITA dice che ci saranno inoltre 34 destinazioni internazionali (oltre al lungo raggio) e 23 nazionali.

Alfredo Altavilla, presidente di ITA, ha fatto infine sapere che i voli dall’Europa verso l’Asia, che finora accorciavano la rotta sorvolando la Russia, dovranno fare un tragitto più lungo poiché lo spazio aereo russo è chiuso alle compagnie europee che hanno serrato i cieli ai vettori di Mosca.

francesco totti aereo

Airbus A330 di ItA Airways dedicato a Francesco Totti

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Borghi mete storiche Viaggi

Varzi, un tuffo nel medioevo, nel cuore dell’Oltrepò Pavese

È un tuffo nel passato quello che si compie visitando Varzi, raccolto e grazioso borgo dell’Oltrepò Pavese nel cuore della Valle Staffora, incastonata tra Emilia Romagna, Piemonte e Liguria.

Lungo il corso del torrente da cui la valle prende il nome, il quieto borgo collinare è custode di ben otto secoli di storia tra fortificazioni, muri in pietra, architettura medievale ed elementi rinascimentali e barocchi.

A circa un’ora d’auto da Pavia e a 90 chilometri da Milano, è la meta perfetta per lasciarsi alle spalle la caotica città e ritagliarsi del tempo di qualità per riscoprire un contatto autentico con il territorio: qui passa anche l’antica Via del Sale che è percorribile praticando trekking in varie tappe fino a Genova.

varzi vicolo

Centro storico di Varzi

Le meraviglie del centro storico di Varzi

Una visita a Varzi non può prescindere dal pittoresco centro storico cui, in epoca medievale, si accedeva da due porte vegliate da torri: la Torre di Porta Soprana e la Torre di Porta Sottana, costruite a scopo difensivo nel 1275.

Le strette vie e i vicoli lastricati sono fiancheggiati da case in pietra e dai caratteristici portici, tratto distintivo di Varzi, che assomigliano a gallerie: davvero suggestiva è Via del Mercato dalla doppia fila di portici risalenti tra il XIV e il XVI secolo.
Sede in passato del mercato settimanale e via di passaggio delle carovane del sale, oggi ospita negozietti di prodotti tipici tra cui segnalare un’eccellenza locale, il salame Varzi DOP.

Da scoprire sono poi Via Roma, che ospitava il mercato della settimana decenni fa, Via della Maiolica, al confine del muro difensivo, Vico Dietro le Mura, “tunnel” al di sopra del muro di difesa di epoca medievale, e Via di dentro, l’arteria principale da cui partono tutte le vie minori.

Cuore pulsante di Varzi è Piazza della Fiera, su cui si affacciano svariati locali che propongono le bontà della cucina locale e i giardini pubblici dove sostare all’ombra per una pausa rigenerante.

Infine, degne di nota sono la Chiesa dei Rossi con accanto l’ospizio per pellegrini, la Chiesa dei Bianchi del 1646, unica nel suo genere grazie all’interno a forma di quadrifoglio, e la Chiesa dei Cappuccini, edificata alla fine del XII secolo ed esempio di architettura romanica.

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Scorcio del centro di Varzi

Il magnifico Castello e le attrattive “fuori le mura”

Non si può lasciare Varzi senza aver ammirato il Castello dei Malaspina e l’annessa Torre delle Streghe che svetta sul borgo dal XIII secolo: dopo una salita di 130 gradini si gode di un panorama straordinario sull’abitato, le antiche mura, le case in pietra e le colline tutt’intorno.

Nella Torre, costruita per volere dei Malaspina, vennero rinchiuse venticinque donne e alcuni uomini accusati di stregoneria durante l’Inquisizione: da qui il soprannome.

In frazione Cella, invece, da non perdere è il Tempio della Fraternità, monumento custode dei cimeli delle varie guerre, edificato per lanciare un messaggio di pace.

Abbracciato da un rilassante paesaggio collinare, il borgo è punto di partenza ideale per passeggiate nella natura come il sentiero, adatto a tutti, che porta alla Casa del Partigiano, arroccata sul promontorio dove il partigiano Primula Rossa prese il comando per liberare Varzi.

Tra boschi di castagni e lungo il corso del torrente Staffora, c’è davvero l’imbarazzo della scelta per immergersi in un clima di serenità e relax.

varzi panorama

Varzi e la sua campagna

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isole Vacanze natura Viaggi

Le isole italiane poco affollate ma straordinarie

Sono tante e non smettono mai di stupirci, stiamo parlando delle meraviglie del mondo che abitiamo, quelle che muovono turisti provenienti da ogni parte del mondo pronti a contemplare e a immortalare, con lo sguardo e con lo smartphone, la grande bellezza.

La verità, però, è che attraversando quelli che sono i sentieri più battuti dal turismo di massa, spesso e volentieri ci ritroviamo a rinunciare alle esperienze più autentiche, quelle che ci permettono di riconnetterci alla natura e alla bellezza più selvaggia di un determinato territorio.

Niente è impossibile, però, perché esistono dei luoghi di straordinaria bellezza che si trovano, per nostra fortuna, lontani dai circuiti del turismo di massa. Destinazioni che sembrano sospese nel tempo e nello spazio, dove la vita scorre lenta e la natura è lasciata a regnare, come una sovrana generosa. Piccoli tesori semi nascosti che si trovano proprio qui, nel nostro Paese.

Le isole meno frequentate d’Italia: piccole oasi di pace

Per vivere esperienze uniche in quelli che sembrano dei veri e propri paradisi naturali, non abbiamo bisogno di raggiungere l’altra parte del globo perché il Paese che abitiamo è un vero e proprio forziere delle meraviglie. All’interno di questo ecco che sono preservate quelle piccole isole italiane che, essendo poco frequentate, conservano tutta la loro perfetta autenticità.

Si tratta di lembi di terra, più o meno grandi, che emergono dal nostro mare e che prendono in prestito dalla natura i colori più belli per vestirsi e incantare. Luoghi dove gli abitanti, anche se pochi, continuano a preservare le tradizioni antiche e a tramandarle, vivendo senza caos e stress, ma seguendo solo i ritmi del tempo scandito dalle onde del mare.

Isola di Pianosa

Isola di Pianosa

Relax in Sicilia

La Sicilia è probabilmente una delle regioni del BelPaese più amata dai turisti e come dargli torto? L’immenso patrimonio artistico e culturale si incontra e si scontra con la storia del territorio e con le meraviglie naturali. Eppure, nonostante questa sia una delle mete più ambite dai vacanzieri, esistono alcune isole che si tengono ben lontane dal turismo di massa.

C’è Linosa, la meravigliosa isola di origine vulcanica che sorge proprio al centro del Mediterraneo. Qui non ci sono discoteche o locali notturni per venire incontro alla voglia di movida, ma ci sono le splendide spiagge selvagge e nere, dovute alla presenza di sabbia vulcanica, e i vulcani spenti da contemplare. Non ci sono aeroporti in questa piccola isola di appena 5,43 chilometri quadrati, ma è facilmente raggiungibile via mare.

E poi c’è Alicudi, la più selvaggia delle isole Eolie. Un vero e proprio paradiso terrestre dove è possibile ammirare le atmosfere mediterranee e i magici contrasti dati dalla terra e dalle acque trasparenti e cristalline del mare. Dimenticate le auto e il traffico, sulla piccola isola ci si muove a piedi o in sella a un mulo.

Alicudi

Alicudi

Pace e relax tra Toscana e Lazio

Ci spostiamo ora al centro nel nostro stivale per scoprire altri due tesori nostrani sospesi tra cielo e mare. Al largo dell’arcipelago Toscano troviamo Pianosa, l’isola pianeggiante facilmente raggiungibile dall’isola d’Elba. Fino al secolo scorso questo lembo di terra è stato la sede di un carcere di massima sicurezza che ha reso per molto tempo inagibile il territorio. Oggi Pianosa conserva uno dei patrimoni naturali più incredibili del nostro Paese, nonché fondali straordinariamente ricchi di tesori da esplorare.

Nel Lazio, invece, troviamo la piccola e selvaggia Palmarola situata a pochi chilometri da Ponza. Questo lembo di terra lungo appena tre chilometri è straordinariamente ricco di grotte, calette, scogliere a picco sul mare e scorci di immensa bellezza. Dormire su quest’isola deserta e selvaggia è un’esperienza davvero unica, ma bisogna prenotare con largo anticipo vista la presenza di un solo e unico affittacamere.

Isola di Palmarola

Isola di Palmarola

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turismo enogastronomico Viaggi vini Wanderlust

Puoi visitare queste botti di vino e poi dormirci dentro

I viaggi più belli, quelli che ci permettono di costruire nuovi e indelebili ricordi, passano inevitabilmente per le esperienze emozionali e suggestive, quelle che passano attraverso la stimolazione dei sensi, i sapori di un territorio, i profumi di un luogo e la sua cultura più autentica.

Ne sono un esempio i tour enogastronomici che compiamo nelle regioni a noi vicine, o quelli per i quali siamo disposti ad andare dall’altra parte del mondo. Ma c’è un’esperienza che, più di tutte, ci ha letteralmente conquistati perché unisce la sete di esplorazione con la possibilità di dormire all’interno di alloggi straordinari.

Per viverla dobbiamo recarci in Portogallo, un Paese che con le sue meraviglie continua a stupirci viaggio dopo viaggio. È qui, infatti, tra i vigneti di una delle regioni vinicole più famose del mondo intero, che è possibile visitare enormi botti di vino, fare degustazioni e poi dormirci dentro.

Dormire in una botte

Dormire in una botte di vino, Portogallo

Dormire in una botte di vino in Portogallo

Per iniziare questa esperienza che avvolge e travolge i sensi dobbiamo recarci a Lamego, un importante centro vinicolo incastonato tra le suggestive colline della Beira Alta nella valle del Douro. È qui che esiste un vigneto noto per i suoi eccellenti vini che ogni anno attira numerosi visitatori provenienti da ogni parte del Paese.

Ma qui, tra gli infiniti vigneti dell’azienda Quinta da Pacheca che si perdono a vista d’occhio, l’esperienza va oltre alle passeggiate nella vigna e le degustazioni. Arrivando a Lamego, infatti, noterete delle enormi botti di vino in mezzo alla natura: sono quelli gli alloggi della vostra prossima avventura.

Nei suoi vitigni, che sono i più antichi di tutto il Portogallo con ben 300 anni di storia alle spalle, Quinta da Pacheca ha creato il Wine House Hotel. Dieci suite a forma di botte che prendono il nome dall’uva che qui viene coltivata. Immersi nella natura, con vista sul fiume Douro, questi alloggi speciali sono destinati a far vivere, agli ospiti, una delle esperienze più magiche di sempre. Pronti a partire?

Dormire in una botte

I vigneti di Quinta da Pacheca

Una suite che profuma di vino in mezzo alla natura

Romantico, fiabesco e sognante: è questo il panorama che si gode da Quinta da Pacheca mentre si osservano i vigneti che si perdono all’orizzonte. Uno sguardo, questo, che può essere l’ultimo, prima di andare a dormire e il primo del risveglio, se si sceglie di dormire proprio in una botte di vino immersa nella natura.

Queste suite a forma di Wine Barrels rispondono alle esigenze dei viaggiatori alla ricerca di alloggi unici e straordinari, meglio ancora se a contatto con la natura. Una vacanza rurale che però garantisce agli ospiti tutti i comfort degli hotel di lusso.

Le botti, costruite rigorosamente in legno, misurano circa 30 metri quadrati e sono caratterizzate da una grande letto rotondo e un bagno privato. Non mancano, ovviamente, una grande finestra che affaccia direttamente sulle vigne più antiche del Paese e un lucernario sul soffitto, per ammirare le stelle del cielo del Portogallo.

Le botti di vino in mezzo alla natura si trovano a Lamego, ad appena qualche chilometro dal centro cittadino. Motivo per il quale si configurano come un ottimo punto di partenza per esplorare i dintorni e vivere avventure straordinarie.

Dormire in una botte

Wine Barrels, gli interni delle suite

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Curiosità Viaggi

I passeggeri più noiosi in volo: il nuovo studio

In molti credono che fare l’assistente di volo sia uno dei lavori più belli del mondo. Probabilmente queste persone hanno ragione, ma quando lo dicono non si rendono conto che è comunque un lavoro rivolto al pubblico e che, come tale, presenta qualche grana. Proprio su questa linea è stato condotto un nuovo studio che svela quali sono i passeggeri più noiosi in volo, ma questa volta dal punto di vista dei viaggiatori stessi.

L’identikit dei passeggeri più noiosi in volo

A condurre questa nuova ricerca è stato Only Wanderlust, un sito web di risorse di viaggio, che ha recentemente intervistato più di 1.500 viaggiatori chiedendo loro un’opinione su quali fossero i passeggeri più fastidiosi a bordo di di un aereo. A tal proposito è stata stilata una lista di viaggiatori fastidiosi:

  • il calciatore: colui che prende a calci il tuo sedile;
  • il poco pulito: il passeggero con un cattivo odore corporeo;
  • l’urlatore: i passeggeri che parlano ad alta voce;
  • l’appoggiatore: i viaggiatori che per spostarsi si appoggiano al tuo sedile;
  • il brillo: quelli che bevono un bicchieri di troppo in volo;
  • i bambini o i neonati: ma solo quando piangono;
  • il reclinatore: colui che abbassa il sedile proprio davanti a te;
  • il profumato: il passeggero che ha decisamente esagerato con il profumo;
  • i no mask: i passeggeri che non indossano correttamente le mascherine;
  • il ronfatore: il passeggero che russa;
  • il maleodorante: il passeggero che rimuove calze o scarpe e, ahinoi, non si è lavato i piedi;
  • l’impaziente: i passeggeri in piedi e che prendono i bagagli non appena l’aereo atterra;
  • il pasto BYO: il passeggero che porta con sé e mangia del cibo puzzolente;
  • le vesciche deboli: le persone che si alzano regolarmente dai loro posti;
  • il chiacchierone: il vicino di posto che parla continuamente durante il volo;
  • il ladro di bracciolo: il vicino che, puntualmente, si ruba il tuo bracciolo;
  • il troppo rilassato: il passeggero che mette i piedi sopra o tra il tuo sedile;
  • l’applauditore: i passeggeri che applaudono quando l’aereo atterra;
  • l’occupatore: i passeggeri che non appena si siedono allargano le gambe;
  • il gufo notturno: i viaggiatori con schermi luminosi di telefoni o tablet durante i voli che avvengono di notte.

La discussione dei risultati ottenuti

Inutile nasconderlo. A tutti, almeno una volta nella vita, è capitato di interfacciarsi con uno – a volte di più – di questi passeggeri, ma anche di mettere in atto alcuni dei comportamenti sopraelencati.

Infatti, nonostante la lista stilata, molte delle persone intervistate -due persone su tre – hanno giustamente affermato che anche se fastidioso, tutte le persone hanno il diritto di sdraiarsi durante un volo. Per questo motivo la società che ha condotto lo studio ha deciso di contattare diverse compagnie aeree per chiedere il loro contributo.

I vettori presi in considerazione hanno detto tutti essenzialmente la stessa cosa: “non esiste una politica sul diritto di reclinarsi“. Alla luce di tutto questo hanno deciso di dare un piccolo consiglio a tutti i viaggiatori che si ritrovano a bordo il passeggero soprannominato “il reclinatore“: “Se il viaggiatore sdraiato di fronte a voi è davvero problematico, il consiglio è di chiedergli educatamente di alzare il sedile. In caso di nessuna risposta, potreste rivolgervi con gentilezza all’assistente di volo“.

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Posti incredibili Viaggi

Passeggiare sotto un tunnel di glicini in fiore: succede in Italia

Meravigliosa è la primavera che con la sua rinascita ci permette di godere, sotto i tiepidi raggi di sole che vanno via via a intensificarsi, tutte le meraviglie che mette in scena Madre Natura. Inebrianti profumi si librano nell’aria, un’esplosione di colori in ogni dove cattura lo sguardo, lo rapisce e lo incanta.

La straordinaria stagione del risveglio ci ricorda perché il mondo che abitiamo è un luogo meraviglioso. Non è un caso che, proprio in questo periodo, viaggiatori di tutto il mondo si mettono in cammino per ammirare la rinascita della natura attraverso le fioriture più grandiose del globo.

Ma ce n’è una, tra le tante, che più di tutte fa invidia alle storie d’amore più belle, perché è romantica, suggestiva e magica. E si trova in Italia. Stiamo parlando della fioritura di glicini nel Giardino Bardini.

Il giardino delle meraviglie a Firenze

Come un balcone romantico che si affaccia sulla città così è Villa Bardini, conosciuta anche come Villa Belvedere. La sua strategica posizione geografica permette di godere di uno dei panorami più belli di tutta la città di Firenze.

Villa Bardini non ha bisogno di presentazioni in quanto la sua popolarità è secolare. Fin dal Cinquecento, infatti, è sempre stata considerata un’oasi urbana per il riposo e per lo svago, per ammirare con lo sguardo della città e godere della bellezza delle coltivazioni agricole.

Oggi, quella stessa villa, si è trasformata in uno dei giardini più belli del culla del Rinascimento. L’attuale disposizione all’italiana, così come le straordinarie specie floristiche che si possono ammirare, sono dovute al collezionista Stefano Bardini, della quale oggi la villa porta il nome.

Il giardino delle meraviglie di Firenze, che sembra una favola da attraversare a suon di passeggiate, è bellissimo a ogni ora del giorno e a ogni stagione. Non solo per la presenza di quei tre giardini che raccontano le epoche, gli stili e le culture diverse, ma anche per quello spettacolo che lascia senza fiato che viene inscenato quando la primavera arriva.

In questo periodo, infatti, lo splendido pergolato di glicini situato nella zona del parco agricolo raggiunge l’apice della sua bellezza. I giochi di colore, tra chiari, scuri e mille sfumature di glicine, rendono questa galleria in fiore una vera meraviglia per gli occhi.

La fioritura dei glicini (e non solo) a Villa Bardini

Villa Bardini può essere paragonata a uno scrigno prezioso che ha il compito di custodire tutte le meraviglie che Madre Natura ha creato. Ed è calzante questo ruolo per i tre giardini che caratterizzano il parco: il giardino all’italiana, il bosco all’inglese con le sue contaminazioni esotiche, e il parco agricolo che conserva il frutteto e il pergolato di glicini.

In questo polmone verde della città fiorentina, il tunnel fiorato si configura come un vero e proprio fiore all’occhiello, nonché come l’elemento più amato dai visitatori. E come potrebbe essere altrimenti? I grappoli violacei, ora chiari e ora scuri, fanno da cornice a questo viale delle meraviglie che conduce direttamente alla Loggia del Belvedere dalla quale è possibile ammirare tutta Firenze e San Miniato al Monte

I glicini non sono gli unici a regalare una straordinaria fioritura di primavera. Accanto a questi, infatti, le altre collezioni botaniche del Giardino Bardini danno spettacolo. Ci sono le ortensie, gli iris e le rose che regalano esplosioni di colore tra le piante e le aiuole, incorniciate da alberi in fiore.

Fioritura dei glicini: quando andare

Per ammirare i glicini in tutto il loro splendore, è necessario organizzare una visita alla Villa Bardini nei mesi tra aprile e maggio. Un’esplosione di mille sfumature che vanno dal lilla al viola, passando per il rosa e l’azzurro malva, tinge di meraviglia l’intero giardino. Lo spettacolo è fruibile anche online, in streaming, grazie alle webcam installate proprio sul pergolato.

Fioritura di glicine ai Giardini Bardini

Fioritura di glicine ai Giardini Bardini

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Borghi castelli Viaggi

Il fascino di Miglionico, tra i borghi più belli d’Italia

In provincia di Matera affascina Miglionico, piccolo borgo dalle antiche origini che si fregia dell’appartenenza al circuito dei Borghi Più Belli d’Italia.

Roccaforte longobarda, passò poi tra i possedimenti del conte normanno di Matera, Alessandro Loffredo, che diede il via alla costruzione del Castello nel 1100, un fulgido esempio di architettura fortificata pre-sveva che, ancora oggi, cattura subito lo sguardo di chi arriva in paese.

Il maniero, che svetta imponente sullo sperone della collina di Cencree a dominio delle valli dei fiumi Basento e Bradano, è l’attrattiva più spettacolare del borgo e lo lega a un evento storico cruciale, quello della Congiura dei Baroni contro Re Ferdinando I di Napoli.

Miglionico

Veduta di Miglionico

Il Castello del Malconsiglio, storia di intrighi, tradimenti e sospetti

Il maestoso castello, con torri circolari e quadrate, è delimitato da un ampio cortile liberamente visitabile dove, al centro, spicca la cisterna che riporta lo stemma nobiliare dei Revertera, i duchi della vicina Salandra, che divennero proprietati del feudo nel 1624.
A loro si deve la trasformazione della fortezza in un elegante palazzo nobiliare con un notevole loggiato che dà accesso al secondo piano.

Ma la storia del Castello di Miglionico è legata a doppio filo alla Congiura dei Baroni delle Terre del Mezzogiorno nel 1485: nella “Sala Stella” si riunirono, infatti, i baroni ribelli capeggiati dai Sanseverino e dai Del Balzo.

La triste fine dei congiurati, uccisi nel 1487 per volere del Re, è valsa al maniero il nome di “Castello del Malconsiglio”.

Oggi tra le sue stanze è possibile seguire un percorso multimediale guidato tramite installazioni e schermi per conoscere meglio la storica vicenda e raggiungere la sala dove si svolse la congiura: qui potrete sedervi tra i manichini alla tavola imbandita di fronte al Re.

Miglionico

Piazza e Castello del Malconsiglio

L’imperdibile Polittico di Cima da Conegliano

Se meta di sicuro interesse è il Castello, da non perdere a Miglionico è anche il Polittico di Cima Da Conegliano all’interno della Chiesa Madre intitolata a Santa Maria Maggiore, in Piazza del Popolo.

Risalente alla metà del XIV secolo e ampliata nel Cinquecento con l’aggiunta delle cappelle laterali, la chiesa conserva pregevoli opere di elevato valore artistico quali, ad esempio, la seicentesca tela raffigurante la Madonna con Bambino e i SS. Bartolomeo e Martino di Pietro Antonio Ferro, la Madonna del Rosario a opera di Girolamo Todisco, la Madonna col Bambino in gloria tra i Santi Eligio e Carlo Borromeo e la Vergine Assunta a firma di Alessandro Fracanzano, e l’organo settecentesco a 312 canne del maestro Rubino da Castellaneta.

Tra tutte, però, spicca il Polittico di Giambattista Cima da Conegliano, realizzato nel 1499 a 18 pannelli in quattro ordini racchiusi in una cornice di legno con suggestivi dipinti a olio su tavola.

Da notare anche il Crocifisso ligneo del Seicento di Padre Eufemio portato in processione il 3 maggio per le vie del centro storico.

Tutta la bellezza del centro storico

Immancabile è una passeggiata lungo le strette stradine del’incantevole borgo dove lasciare vagare lo sguardo sulle facciate degli eleganti palazzi seicenteschi: Palazzo Petito, Palazzo Corleto e Palazzo Ventura-Aspriello.

Ecco poi il Convento di San Francesco, la Chiesa del Purgatorio con la torre del campanile con orologio e la cappella della Madonna delle Grazie con le pareti interne impreziosite dagli affreschi degli allievi di Giovanni Todisco.

Miglionico centro storico

Centro storico

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Caraibi Europa Notizie Viaggi

Finalmente salpa la straordinaria Wonder of the Seas

L’attesa è finita: il 4 marzo ha debuttato la straordinaria nave Wonder of the Seas di Royal Caribbean salpando da Fort Lauderdale direzione Caraibi per poi fare rotta verso Barcellona e Roma.

La nuova ammiraglia, con il suo primo viaggio ufficiale negli Stati Uniti e in Europa, inaugura un nuovo modo di vivere tutta la bellezza di una crociera riservando ai viaggiatori un’esperienza inedita di vacanza e portando a bordo avventure adatte agli ospiti di ogni età.

La Wonder of the Seas splende nei Caraibi e nel Mediterraneo

Avveniristica e da record (è, infatti, la nave più grande del mondo superando la Symphony of the Seas della stessa flotta), la Wonder sorprende i viaggiatori grazie alle sue otto differenti aree, definite “quartieri”, e dona un’incredibile esperienza di navigazione per un vacanza appagante e indimenticabile.

Solo per fare un esempio, la prima Classe Oasis comprende tutti i nuovi servizi e attività come la Suite Neighborhood, il bar a sbalzo The Vue, in posizione panoramica sul ponte della piscina, mozzafiato al tramonto, e la Wonder Playscape, area giochi interattiva all’aperto per i bambini con una vista che lascia senza parole.

Ma non è ovviamente tutto.

Spettacolari sono poi lo scivolo più alto mai realizzato a bordo di una nave, “The Ultimate Abyss“, l’immenso spazio verde del quartiere Central Park e la coinvolgente ed emozionante esperienza del ponte piscina ispirato ai Caraibi.

Gli amanti dell’avventura avranno soltanto l’imbarazzo della scelta e potranno reimmaginare il proprio modo di stare a bordo vivendo emozioni uniche e portando con sé ricordi che non si possono dimenticare.

La nuovissima e incredibile nave Wonder of the Seas mette in evidenza il meglio di Royal Caribbean e rinnova il classico concetto di crociera dando vita a un’idea di vacanza a bordo mai vista prima.

Gli immancabili classici resi ancora più incredibili

Sulla Wonder, il rinomato concetto di “quartiere” della Classe Oasis si mostra arricchito da esperienze inedite e rafforzato dalla presenza di grandi classici resi ancora più incredibili.

Le nuove avventure e i nuovi successi sono ancora più spettacolari a partire dalla Suite Class Neighborhood, l’ottavo quartiere presente solo qui, che offrirà agli ospiti della classe Royal Suite un altissimo Suite Sun Deck in una nuova posizione, dotata di piscina a sfioro, bar, numerosi lettini e angoli per rilassarsi.
Non mancano il ristorante esclusivo Coastal Kitchen, la Suite Lounge e la più grande Ultimate Family Suite per nuclei di 10 persone.

Il Wonder Playscape, l’area di gioco a tema sottomarino, permetterà di vivere un’avventura completamente nuova con scivoli, pareti di arrampicata, giochi, un murale interattivo che si attiva al tatto e puzzle che faranno sbalordire i bambini, e altrettanto incredibile sarà l’esperienza sul ponte della piscina: The Lime &Coconut sarà pervasa da una coinvolgente atmosfera caraibica, con due bar a bordo piscina e musica dal vivo, il trio di scivoli ad alta velocità, The Perfect Storm e il parco acquatico per bambini Splashaway Bay.

Gli itinerari

La nuova nave offrirà differenti formule per vivere la sua straordinaria unicità, grazie a proposte di 7 notti, come quella che da Fort Lauderdale esplorerà i Caraibi orientali e occidentali, facendo tappa in destinazioni quali Cozumel (Messico), Philipsburg (Sint Marteen), San Juan, Porto Rico, per citarne alcune.

A prescindere dall’itinerario caraibico che gli ospiti sceglieranno, ogni percorso di navigazione raggiungerà l’isola privata di Royal Caribbean.

Per crociere di 7 notti nel Mediterraneo, con partenze da Barcellona e da Roma, i passeggeri avranno invece modo di andare alla scoperta di destinazioni iconiche, come, per esempio, Palma di Maiorca e Capri.

Royal Wonder of the Seas

La Royal Wonder of the Seas

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Viaggio a bordo del Tequila Train in Messico

Il treno più amato del Messico regala non solo l’opportunità di ammirare dal finestrino straordinari paesaggi ma anche l’occasione di sorseggiare tequila “all you can drink”.

È il lussuoso Jose Cuervo Express, soprannominato a ragione “Tequila Train”, che attraversa da otto anni la campagna messicana e oggi offre un’esperienza che non capita tutti i giorni.

tequila city

Veduta della città di Tequila

Un viaggio di lusso e un’esperienza inebriante

Il treno in stile vintage, nero e oro, viaggia dalla città di Guadalajara, capitale dello Stato messicano di Jalisco dove sono nati la tequila e i mariachi, fino alla piccola città di Tequila, designata Pueblo Mágico (Città magica) dal Segretariato messicano del turismo.

Il viaggio di 11 ore a bordo del treno Tequila è meraviglioso quanto la destinazione finale: la nuova esperienza Elite, infatti, vede gli ospiti soggiornare in un’elegante carrozza con pannelli in legno chiamata “Elite Wagon”, dotata di finestre dal pavimento al soffitto per una vista “inebriante” quanto i drink e cocktail serviti a bordo.

I viaggiatori hanno anche accesso a due lussuose aree lounge e un open bar premium rifornito con Reserva de la Familia, Maestro Dobel, Gran Centenario e 1800.
Ma non soltanto: a disposizione per degustazioni anche rum, vodka, whisky e un nuova linea di cocktail personalizzati.

La carrozza vanta 2 sale per 10 persone, 2 tavoli per 4 persone e 3 sale con tavolo per 2 persone.

A bordo attende i viaggiatori un trattamento esclusivo

A bordo del Tequila Train, oltre a godere della bellezza del convoglio e del paesaggio, e assaporare la vasta scelta di bevande in un ambiente raffinato, gli ospiti potranno gustare deliziosi spuntini tipici locali per avere un autentico assaggio del Messico e intrattenersi partecipando a una lotteria.

E non finisce qui: durante il tragitto, un maestro tequilier (un sommelier di tequila) accompagnerà i passeggeri in una coinvolgente degustazione a tre bicchieri e, grazie alla sua esperienza e ai suoi racconti, permetterà loro di apprezzare nel modo migliore ciò che stanno sorseggiando.

Una conclusione degna di un viaggio unico

Il comfort di un treno di lusso, un trattamento da prima classe, i sapori della tequila, dei drink e dei cocktail “all you can drink”, degustazioni guidate da un esperto sommelier, piatti regionali: il viaggio a bordo del Jose Cuervo Express è un’esperienza unica per vivere e conoscere più a fondo il Messico e le sue peculiarità e tradizioni.

Ma non è tutto: per concludere, gli ospiti hanno l’opportunità di visitare la più antica distilleria dell’America Latina, la Rojeña di Jose Cuervo, nell’accogliente città di Tequila: dall’agave alla bottiglia, scopriranno così il processo di produzione della tequila (con annessa degustazione).
La piccola distilleria color terracotta è l’attrazione più popolare della cittadina e il negozio interno consente di acquistare i distillati a prezzo di fabbrica.

Infine, se le condizioni meteo lo permettono, la visita si conclude passeggiando tra i campi di agave e assistendo a una dimostrazione di raccolta.

L’esperienza Elite ha un prezzo che si aggira attorno ai 166 dollari a persona e può essere vissuta, a scelta, sia all’alba che al tramonto.

La degustazione con il maestro tequilier e la visita ai campi di agave sono incluse per tutti i passeggeri, anche coloro che non prenotano l’Elite.

treno tequila messico

Jose Cuervo Express

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Esplorare l’anima selvaggia della Sardegna a bordo di un treno

Sono le esperienze, quelle più autentiche e straordinarie, che ci muovono verso quelle destinazioni che già conosciamo o che da tempo sono in cima alle nostre travel wish list. Lasciare da parte i sentieri più battuti del turismo, quelli che passano tra i monumenti iconici e le attrazioni turistiche più conosciute, è ormai una consuetudine per i viaggiatori che sono alla ricerca di avventure che inebriano i sensi, che incantano la vista e che riscaldano il cuore.

Le esperienze, come abbiamo già anticipato, sono al centro di tutto. È da queste che si costruisce il viaggio straordinario verso le meraviglie del mondo. E tra queste non può mancare quello che ci conduce direttamente nelle viscere della Sardegna più autentica e selvaggia, a bordo di un treno.

Non un treno qualunque, intendiamoci, ma quello che prende in prestito i colori dalla natura che attraversa. Il Trenino Verde, infatti, si immerge negli incontaminati paesaggi sardi, percorrendo in lungo e in largo strade che squarciano il territorio, dall’entroterra alla costa, per scoprire e riscoprire la grande bellezza.

A bordo del Trenino Verde

Il Trenino Verde, probabilmente, non ha bisogno di presentazioni perché la sua presenza in terra sarda è trattata alla stregua di un monumento di immenso valore. E in effetti lo è davvero, con la sua storia centenaria, con i suoi record ferroviari, con i suoi itinerari che lasciano ogni volta senza fiato.

Un’esperienza che ogni viaggiatore dovrebbe fare almeno una volta nella vita, ma anche due, o cinque per seguire tutte le rotte che si snodano all’interno dell’anima più autentica della regione di Sardegna, tra la costa e il mare.

La ferrovia del Trenino Verde è la testimonianza di un lavoro antico e fruttuoso condotto per mettere in mostra l’infinita bellezza del territorio. Si tratta della più lunga rete ferroviaria turistica di tutta Europa con i suoi 438 chilometri che creano ben 5 itinerari diversi.

Attivo da oltre un secolo, il Trenino Verde offre agli ospiti a bordo un viaggio nel viaggio che passa tra le rigogliose foreste, tra gli immensi uliveti che si perdono a vista d’occhio. Che attraversa ponti e costruzioni architettoniche, che passa leggiadro su distese pianeggianti fino ad inerpicarsi sulle alture quasi a fatica, come se volesse raggiungere il sole che fa brillare il territorio circostante.

Un viaggio lento nel cuore della Sardegna

È un viaggio lento quello a bordo dei vagoni del Trenino Verde, ma emozionante, suggestivo e magico. Ogni chilometro percorso racconta una storia, ogni paesaggio lascia senza fiato. È come stare nel salotto di casa, mentre fuori il mondo si mette in movimento per far vedere le sue meraviglie.

E sono tante, le bellezze che appaiono agli occhi di chi guarda dal finestrino del Trenino Verde. Ci sono le rive del lago San Sebastiano e le lussureggianti colline di Isli seguite dalle campagne di Nurallao. E poi ci sono i borghi, quello di Mandas e quello di Laconi, e ancora quelli di Orroli, Nurri, Villanova Tulo che caratterizzano la linea che va da Mandas a Sadali. I paesaggi sono modellati dai venti, dal sole e delle stagioni e sono sempre straordinari.

Al viaggiatore è data la possibilità di scegliere l’intensità dell’avventura. Ci sono i viaggi brevi ed estremamente spensierati ( Bosa-Nigolosu Express) adatti a grandi e bambini, e quelli un po’ più lunghi che attraversano i territori più aspri della regione (Mandas-Laconi; Laconi-Mandas; Bosa-Macomer). E poi ci sono quelli impegnativi, durante i quali ci si ritrova seduti per ore sui sedili di un secolo fa, in vagoni che non hanno l’aria condizionata, ma che attraversano un paesaggio estremamente primordiale che ci fa innamorare (Mandas-Seui; Arbatax-Gairo; Palau-Tempio). Pronti a partire?

treno verde sardegna

Treno verde, Sardegna