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Calafell: perché dovresti visitare questo luogo da sogno

Sole, mare e splendidi monumenti: Calafell è un villaggio spagnolo dal sapore moderno, dove tuttavia non mancano bellissime testimonianze di un longevo e florido passato. Siamo a poca distanza da Barcellona, in una zona turistica spesso affollata – soprattutto durante l’estate. Ecco perché dovremmo proprio andare alla scoperta delle bellezze di questa cittadina costiera.

Calafell, perla della Costa Dorada

La Costa Dorada è una rinomata meta balneare spagnola, che si snoda per chilometri a sud di Barcellona. Qui si trovano molte località turistiche come l’antica città di Tarragona (un vero gioiello dal punto di vista architettonico) e il piccolo borgo marinaro di Altafulla, dove poter ammirare ancora i pescherecci ancorati al porto. Ed è proprio qui che sorge anche una cittadina forse meno conosciuta, ma non per questo meno affascinante. Si tratta di Calafell, che vanta spiagge strepitose e tantissimi locali per trascorrere le proprie serate di vacanza.

In effetti, il villaggio potrebbe diventare un’importante destinazione turistica, ricca di meraviglie da scoprire. È durante il periodo estivo che Calafell si trasforma, lasciando le sembianze di sonnacchioso borgo di provincia per assumere quelle di festaiola città pronta ad accogliere migliaia di visitatori. Vi sono diverse spiagge di sabbia dorata, lambite da acque cristalline che lasciano senza fiato: alcune sono attrezzate, perfette soprattutto per le famiglie, mentre altre sono ad accesso libero. I servizi, d’altronde, non mancano di certo. Ristoranti, bar e hotel sono pressoché ovunque, così da rendere qualsiasi viaggio pieno di confort.

Perché andare a Calafell, perla della Catalogna? Oltre al turismo balneare, l’enogastronomia è un dettaglio irrinunciabile: la cittadina offre moltissime specialità della zona, tra cui buon pesce e vini deliziosi. Se siete amanti dello sport, poi, le attività da praticare sono numerose, dalla vela al paddle – tutto rigorosamente sotto il bollente sole estivo. E una passeggiata nell’antico quartiere dei pescatori vi permetterà di assaporare l’atmosfera più autentica di una regione della Spagna che conserva ancora un fascino magnetico. Ma le sorprese non sono certo finite qui.

Cosa vedere a Calafell

Calafell non è solamente spiagge e locali, bensì anche monumenti e bellissime testimonianze storiche. Proprio nel quartiere dei pescatori, ad esempio, si trova il museo Cofradia de los Pescadores, una suggestiva mostra che racconta la quotidianità di coloro che della pesca hanno fatto il loro mestiere, sin dal XVII secolo per arrivare ai nostri giorni. Sempre a due passi dalla costa, potrete scoprire la meraviglia della Cittadella Iberica di Calafell, un importante sito archeologico emerso negli anni ’80. Si tratta di un antichissimo insediamento risalente al VI secolo, probabilmente sede di una lontana tribù iberica. La sua bellezza consiste nel fatto che, grazie all’opera di archeologia sperimentale, è possibile entrare nelle case e ammirare da vicino i reperti in esse rinvenuti.

Addentrandosi verso la parte alta della città, infine, potrete godere non solo di un panorama mozzafiato, ma anche di un vero monumento medievale: è il Castello di Calafell, un avamposto musulmano conquistato (e quindi trasformato) dai romani. Tra una piccola chiesetta suggestiva e antiche necropoli scavate nella roccia, la fortezza regala anche un gioiello d’architettura che nasconde una vecchia leggenda. Stiamo parlando del Communidor, una specie di campanile a base quadrangolare con quattro finestre ai lati, che avrebbe dovuto allontanare i demoni e purificare l’aria infestata dai miasmi delle streghe.

Calafell

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New York City, cosa c’è di nuovo (e di imperdibile) in città

È tempo di tornare a New York. La metropoli più vivace del mondo vi aspetta. E con tante novità. Se è da prima della pandemia che non ci mettete piede, vi accorgerete che nel frattempo lo skyline è un po’ cambiato. Si sono aggiunti nuovi e incredibili grattacieli già divenuti le nuove attrazioni turistiche.

New York sempre più in alto

Il primo grattacielo su cui salire quando si arriva a New York è sicuramente il One Vanderbilt. Nuovo come edificio (è stato inaugurato lo scorso ottobre) e nuova l’attrazione che ospita, il Summit, è tra i più alti di Manhattan (397 metri, ma 427 con la guglia). La sua punta illuminata di notte è ben visibile tra tutti i grattacieli di Manhattan. Il suo osservatorio è da paura: un enorme ambiente vetrato, interamente ricoperto di specchi, che permette una visione travolgente sull’intera Manhattan.

Nel nuovo quartiere di Hudson Yards ha aperto The Edge, la terrazza panoramica triangolare che si trova al 30 di Hudson Yards e che sporge da un grattacielo di vetro e acciaio che riflette tutto lo skyline del fiume Hudson e degli altri nuovi grattacieli della zona. Con i suoi 335 metri, è l’observation deck all’aperto più alto non solo di New York City ma di tutto l’emisfero occidentale. Per chi ama il brivido, c’è anche la possibilità di arrampicarsi sulle vetrate esterne. Imbracati come per scalare una parete rocciosa, è la passeggiata verticale più audace e adrenalinica del mondo.

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Il meraviglioso Summit One Vanderbilt a New York

Appena aperta è la nuova attrazione virtuale che offre una vista unica del panorama di New York a volo d’uccello. Si chiama RiseNY e si trova nel Theatre District naturalmente. È un’esperienza interattiva che dà la possibilità di vedere la città mentre si è, virtualmente, sospesi a soli 9 metri d’altezza.

New York sempre più green

Nuovo è anche il delizioso parco sull’Hudson Little Island, un giardino galleggiante dove passeggiare tra piante rare e fiori. È uno degli ultimi esempi di come la metropoli stia cambiando e adattandosi alle nuove esigenze sempre più green. Lo si raggiunge anche con la pista ciclabile, protetta dal traffico delle auto, che ormai corre lungo tutto il fiume.

La sostenibilità è un vero e proprio pilastro della città ormai. Il Javits Center, quel mastodontico palazzo di vetro che si trova davanti al Pier 76 e che è stato da poco ristrutturato, ha ricavato un tetto modernissimo con 2 ettari di verde. La terrazza è divenuta un santuario per gli animali selvatici della zona e ospita una trentina di specie di uccelli, pipistrelli e migliaia di api.

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Little Island, il nuovo parco di Manhattan

New York sempre più cool

Tra i luoghi imperdibili nati di recente c’è anche la prima cantina di New York, la City Winery, dove viene imbottigliato il vino prodotto nei vigneti appena fuori città e servito per degustazioni e durante gli eventi serali che si svolgono nel locale.

Per godersi uno dei migliori aperitivi di New York si può andare anche nel nuovo bar dell’NH Collection New York Madison Avenue, un hotel aperto da pochi mesi all’interno di un bellissimo edificio storico in mattoni rossi tipico newyorchese (dove da settembre aprirà anche il ristorante) a due passi dall’Empire State Building.

Quest’anno per i turisti che vorranno visitare la Grande Mela ci saranno più di 9.000 nuove camere d’hotel oltre agli appartamenti che si possono affittare in tutti i quartieri, per un’esperienza ancora più autentica.

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La hall dell’NH Collection New York Madison Avenue

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Le location della fiction Tv “Più forti del destino”

La fiction televisiva Mediaset “Più forti del destino” è una serie in costume, ispirata a fatti realmente accaduti. Adattamento della serie-evento francese “Le Bazar de la Charité” (disponibile su Netflix con il titolo “Destini in fiamme”), è ambientata nella Sicilia del 1897. A Palermo, in quell’anno, infatti, alla Mostra sulle nuove tecnologie fa il suo debutto il cinematografo ed è famoso per l’uscita dei primi film dei Fratelli Lumière.

Di cosa parla la fiction

Alla mostra, dal proiettore partono delle fiamme, divampa così un incendio che fa molte vittime, quasi tutte donne, e che sconvolge la vita delle protagoniste Arianna (l’attrice Giulia Bevilacqua, Costanza (Dharma Mangia Woods), Rosalia (Laura Chiatti) e Donna Elvira (Loretta Goggi).

Il fatto realmente accaduto

L’incendio intorno a cui ruota la serie è accaduto realmente il 4 maggio 1897, nel corso di una fiera di beneficenza che risaliva all’epoca di Maria Antonietta di Francia. La fiera era organizzata ogni anno dall’aristocrazia cattolica francese e aveva l’obiettivo di raccogliere fondi per le popolazioni più povere.

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Il Palazzo Ducale di San Cesario di Lecce

Le vere location della fiction

Sebbene la serie sia ambientata in Sicilia, il vero set della fiction è stato allestito in Puglia, e in particolare a Lecce.

Le riprese sono state fatte all’interno della Villa Reale anche chiamata Villa Carrelli, una dimora storica ottocentesca nel centro della città. Di questa villa è famoso il bellissimo giardino, polmone verde di Lecce. Il primo impianto della villa risale alla seconda metà dell’Ottocento. L’intera opera ha un sapore prettamente toscano, in quanto i lavori vennero affidati all’allora giovane Pietro Porcinai, il famoso paesaggista del Novecento di origine toscana che mise in atto un progetto di giardino all’italiana, dal raffinato gusto esotico e mediterraneo, tipico dell’epoca.

Villa Carrelli è un vero e proprio pezzetto di Toscana perfettamente incastonato nel paesaggio salentino, formato da tanti piccoli paesaggi in cui il verde intenso dei cipressi si mescola al verde grigio degli ulivi e a quello più cupo dell’alloro.

Altre scene di “Più forti del destino” sono state girate nel Comune di San Cesario di Lecce, in quella parte di Salento centro-settentrionale che fa parte della Valle della Cupa, eletta dall’aristocrazia, fin dal XV secolo, a luogo di villeggiatura, tanto che nel corso dei secoli, tra vigneti e uliveti, furono costruite numerose ville.

A San Cesario sono parecchi gli edifici storici degni di essere visti, come Villa Patarnello, che ha un ingresso che non passa di certo inosservato, con alte colonne al di sopra delle quali sono posti dei vasi con una cornice floreare, o come anche il Palazzo Ducale, ricostruito nella seconda metà del XVII secolo sulle fondamenta di una fortezza cinquecentesca, con un’elaborata facciata ricca di nicchie contenenti statue mitologiche e busti degli antenati dei duchi Marulli e una balconata barocca. All’interno è ospitato il Museo civico d’arte contemporanea.

Una location d’eccezione è infine San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, e in particolare il Castello Dentice di Frasso, in stile medievale, con la torre merlata quadrata che s’affaccia proprio sulla piazza principale del paese. Fu proprio intorno alla torre voluta dai Normanni nel XII secolo che si sviluppò il borgo.

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Il Castello Dentice di Frasso a San Vito dei Normanni

Intorno alla torre c’è un ampio cortile su cui si affaccia la costruzione cinquecentesca della residenza, con una serie di beccatelli e di eleganti finestre rettangolari. Notevole è la scalinata di pietra che conduce a una veranda. All’interno conserva ancora oggi sale decorate, tele e trofei di caccia e l’Archivio Storico, recentemente restaurato. A oggi il castello è di proprietà privata ed è abitato dai discendenti della famiglia Dentice di Frasso.

A San Vito dei Normanni hanno ambientato anche la miniserie Tv Sky con Claudio Bisio e Stefania Rocca, “Cops – Una banda di poliziotti”.

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Una scena della fiction Mediaset “Più forti del destino”

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Offerta Ryanair, il secondo volo costa la metà

Ryanair ha appena lanciato un’offerta destinata a chi viaggia in coppia. Fidanzati, sposati, amici, genitore e figlio, l’importante è che si viaggi in due. Il secondo biglietto è scontato del 50%. Un’ottima occasione per organizzare quel weekend a cui state pensando da tempo.

L’offerta è valida solo fino alla mezzanotte di oggi 9 marzo e si può partire tra il 21 marzo – primo giorno di Primavera – e il 31 maggio 2022.

Ci sono voli in offerta per tantissime mete. Visto il periodo e l’arrivo della bella stagione, ecco quali sono i nostri consigli di viaggio.

Primavera a Palma di Maiorca

Quale meta migliore delle Baleari per un viaggio a Primavera? Considerata la regina dell’arcipelago, se d’estate è presa d’assalto dai turisti, non è così, per fortuna, in bassa stagione. Ora ci sono voli a partire da 16,99 euro a tratta (e il secondo passeggero paga la metà). Qui i ritmi sono lenti ed è bello passeggiare per il centro storico, tra plaza Mayor e plaza del Sol, il cuore pulsante della città dove godersi un po’ di shopping, fermarsi a bere un caffè o un aperitivo in uno dei tanti bar e locali tradizionali.

Nella parte vecchia della città, meritano una visita anche i Bagni Arabi, testimonianza del glorioso passato e affascinante esempio di architettura moresca. A Maiorca ha trascorso molti anni anche Joan Mirò e la Fundació Pilar i Joan Miró è il museo che raccoglie gran parte della produzione dell’artista catalano, tra cui la stessa casa e lo studio dove ha vissuto gli ultimi anni.

Se decidete di andare verso tarda Primavera, è già tempo di andare in spiaggia. A Palma di Maiorca ce ne sono cinque una più bella dell’altra, tra cui la più grande, St Arenal, lunga quasi 4 chilometri. Le altre spiagge di sabbia bianca e acque cristalline sono Cala Mayor, Cala Estancia, Can Pastilla ed Es Trenç (qui un articolo approfondito su cosa vedere a Palma di Maiorca).

Weekend a Valencia

È stata nominata Capitale Europea del turismo intelligente 2022 (insieme a Bordeaux, in Francia), Capitale mondiale del design sempre per il 2022 e la migliore città dove vivere secondo gli Expat. Il clima è uno degli aspetti più amati della città spagnola: pensate che si contano oltre 300 giorni di sole all’anno. Se si viaggia in compagnia di un figlio o di una figlia, è la città perfetta. Ci sono voli in offerta a partire da 18,99 euro.

Innanzitutto, è sul mare e la spiaggia è già un divertimento a sé. Inoltre, offre un’infinità di spazi verdi, tra cui il famoso Bioparc, di attrazioni per i bambini e si tengono sempre molti eventi. Valencia può essere girata a piedi, con i mezzi pubblici o in bicicletta, è davvero semplice visitarla.

Oltre che per la Città delle scienze, una delle più grandi attrazioni dove si trova anche l’Oceanogràfic, il più grande acquario d’Europa – che offre anche la possibilità di trascorrere una notte fra squali e delfini – che nel 2021 ha festeggiato i vent’anni, Valencia è una città a misura di bambino, ma di un certo spessore, ed è perfetta per una vacanza in famiglia. Fra i primi luoghi dove andare c’è il Centre del Carme con un’area creativa permanente dedicata ai bimbi fino ai 3 anni di età.

Si torna in Irlanda

In questo caso non vi proponiamo una sola meta ma un intero Paese. Sappiamo che siete in molti ad amare l’Irlanda, è nell’offerta Ryanair, che parte da 22 euro a tratta)  sono inclusi voli per Dublino, ma anche per Cork e Knock (qui il nostro articolo). Quest’ultimo villaggio, nel caso non lo sapeste, è famoso in tutto il mondo per un fatto eccezionale: l’apparizione della Vergine, di San Giuseppe e di San Giovanni Evangelista. Il fatto è accaduto nel 1879 e A ricordare l’evento oggi c’è un imponente santuario, uno dei più visitati d’Europa che attira circa un milione e mezzo di pellegrini all’anno.

Ma è anche il punto di partenza per andare alla scoperta del Connacht, la zona Nord Ovest dell’Irlanda. Questa regione è ricca di laghi, fiumi e la costa affacciata sul mare è caratterizzata da alte scogliere a picco sul mare al largo delle quali si contano all’incirca 300 isole. Dalla costa, all’altezza di Newport, parte anche una delle strade più famose d’Irlanda, la Wild Atlantic Way, il più lungo itinerario costiero dell’isola di smeraldo che si estende per 2.500 km e che arriva fin giù a Cork, una deliziosa cittadina del Sud, punto di partenza di un altro bellissimo itinerario, quello del Ring of Kerry, quel tratto di strada celebre in tutto il mondo per gli splendidi paesaggi.

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Lungo la Wild Atlantic Way in Irlanda

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Il rifugio perfetto nel Mediterraneo è una piccola isola colorata

Le destinazioni di viaggio che scegliamo passano inevitabilmente per le esperienze che vogliamo vivere, sempre più autentiche e rilassanti che ci permettono di sfuggire al caos e al disordine dei giorni. Sappiamo quindi che, per soddisfare le nostre esigenze, è necessario andare alla ricerca di tutte quelle realtà poco battute dal turismo di massa.

In questo senso, le isole poco affollate ma straordinarie diventano le perfette mete di una vacanza volta a nutrire i sensi e a recuperare le energie. Ma non c’è bisogno di volare dall’altra parte del mondo per vivere esperienze incredibili perché, nel cuore del Mediterraneo, esiste un’isola incontaminata e bellissima tutta da scoprire. Benvenuti a Linosa.

La vacanza perfetta nel cuore del Mediterraneo

Sorge proprio al centro del Mediterraneo la splendida isola di origine vulcanica che si trasforma, in ogni momento dell’anno, nel rifugio perfetto per chi vuole fuggire dal caos cittadino. Linosa, parte dell’arcipelago delle Pelagie, è situata a nord rispetto a Lampedusa ed è considerata, come le altre isole minori della Sicilia, una vera e propria oasi di pace.

Linosa

Linosa

Le sue origini sono antichissime dato che, la prima menzione di Linosa, risale alla Naturalis Historia di Plinio il Vecchio. Qui non esistono locali notturni e discoteche, non ci sono strade e vie affollate, né traffico con il quale fare i conti. Esistono però case colorate addossate l’una all’altra, botteghe e locali autentici dove poter assaporare la tradizione. Tutto scorre lento qui, assecondando esclusivamente i ritmi scanditi dalle onde.

Sono poco più di 400 gli abitanti dell’isola, molti dei quali si occupano proprio di preservare la meravigliosa e antica storia che il territorio conserva. Questo lembo di terra, sospeso tra cielo e mare, e che misura poco più di 5 km, è stato il rifugio dei Romani durante le Guerre Puniche, poi passato nelle mani degli arabi e dei normanni, fino a quelle degli aragonesi.

Negli anni ’60, grazie anche alla tecnologia, la piccola Linosa è tornata a splendere, complice quell’antica bellezza mai sfiorita. È tornata a essere un rifugio, questa volta di viaggiatori bisognosi di pace, relax e meraviglia.

Linosa

Linosa

Cosa fare a Linosa, tra case colorate e spiagge vulcaniche

Le case colorate di Linosa che si affacciano sulle strade dell’isola, creano un’atmosfera magica e suggestiva, quasi incantata. Sembra davvero di essere in un luogo non assoggettato dalle leggi del tempo e dello spazio.

Per scoprire l’isola non potete sbagliarvi: l’unica e grande strada isolana, che conduce direttamente al mare, fa immergere i visitatori in un’atmosfera fiabesca.

I colori brillanti della zona centrale lasciano il posto a tinte più scure, ma estremamente affascinanti, sono quelli delle spiagge nere, caratterizzate da sabbia vulcanica, che si alternano a rocce suggestive che si affacciano sul mare. Per godere ancora di più di questo lembo incontaminato il consiglio è quello di raggiungere la Cala Pozzolana di Ponente per avvistare le splendide tartarughe Caretta Caretta.

Dalla cima del Monte Vulcano, raggiungibile con un sentiero escursionistico, è possibile invece ammirare la piccola isola dall’alto, le sue meravigliose distese lussureggianti, tipiche della macchia mediterranea, e le affascinanti case colorate.

Monte Vulcano

Monte Vulcano

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Il luogo più romantico del mondo è un tunnel incantato immerso nella natura

Ci sono dei luoghi che sembrano creati appositamente per incantarci, come se fossero delle destinazioni turistiche da raggiungere per celebrare la bellezza, l’amore e il romanticismo. E invece, in molti casi, si tratta di una serie di combinazioni casuali che hanno lasciato sì che la natura regnasse sovrana creando paesaggi di immensa bellezza, come nel caso del Tunnel dell’Amore in Ucraina.

Un luogo che sembra uscito da uno dei film più romantici di sempre o da una fiaba a lieto fine, proprio come quelle che piacciono a noi. Un tunnel, interamente ricoperto da rami, foglie e cespugli che crea un’atmosfera incanta e fiabesca. Un piccolo eden dell’amore che, col tempo, di è trasformata in un luogo dove incontrarsi e scambiarsi promesse di amore eterno.

Ucraina: il Tunnel dell’Amore

Quello che è stato ribattezzato come il Tunnel dell’Amore (Tunel Kokhannya), in realtà, è un vecchio binario dismesso dove un tempo, neanche troppo tempo fa, si muoveva sui binari un treno che trasportava il legno in una fabbrica di Klevan. Con gli anni, la sua funzione originaria, è venuta meno e questo tratto di ferrovia è stato abbandonato.

Lungo circa 5 km, il tunnel oggi è considerato uno dei luoghi più romantici dell’Ucraina e forse del mondo intero. E basta guardare le istantanee immortalate dai fotografi e dai viaggiatori di tutto il mondo per comprendere tutto il fascino che si nasconde dietro a questo luogo suggestivo.

Anche se situato al di fuori dei sentieri turistici più battuti, il Tunnel dell’Amore non smette di essere un richiamo per gli innamorati del mondo. Non solo per la sua bellezza, ma anche per le storie e le leggende romantiche che sono state tramante per anni.

Oggi l’usanza è proprio quella di recarsi qui, insieme alla propria dolce metà, per esprimere un desiderio d’amore che poi si avvererà.

Come in una fiaba: tra storie e leggende

Quello che si palesa davanti agli occhi dei visitatori come un bosco incantato, in realtà è un fenomeno botanico che si può spiegare proprio grazie alle origini di questo tunnel. Il passaggio regolare del treno, per molti anni, in questa fitta boscaglia ha creato un un sentiero a forma di arco immerso nel verde.

Se nel primo tratto del Tunnel dell’Amore, questo paesaggio sembra piuttosto lineare, proseguendo si vede come, invece, la natura abbia preso il sopravvento in maniera selvaggia e bellissima.

La versione più romantica e suggestiva della nascita di questo tunnel è fatta risalire alla storia d’amore di due ragazzi che si è consumata nello scorso secolo. Un ingegnere polacco di Orživ, giunto qui per lavoro, si innamorò perdutamente di una ragazza di Klevan, ma il loro grande amore era ostacolato dai genitori di lei che non approvavano la relazione. Così, approfittando delle sue abili doti, il giovane fece costruire una piccola rete ferroviaria che collegasse Orživ e Klevan. Il Tunnel dell’Amore, appunto, che divenne il loro nascondiglio segreto.

L’altra storia, quella reale e meno romantica, anche se non del tutto accreditata, vuole che la costruzione della galleria immersa nella natura sia stata una scelta strategica per nascondere gli spostamenti tra un villaggio e l’altro agli occhi delle basi militari del territorio circostante.

Indipendentemente dalla versione in cui sceglie di credere, il Tunnel dell’Amore resta uno dei luoghi più affascinanti, romantici e suggestivi del mondo intero.

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Tunnel dell’Amore, Ucraina

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Viaggi sostenibili, come farli spendendo poco

Viaggiare in modo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e delle popolazioni delle destinazioni verso cui si è diretti, è diventata un’esigenza sempre più condivisa. Ma è possibile farlo con un budget limitato? La risposta è sì, e questo e non deve necessariamente comportare pernottamenti in tenda, autostop o il rischio di essere mangiati vivi dalle zanzare. Ecco alcuni consigli su come diventare turisti ‘eco-friendly’ senza dover spendere una fortuna.

Scegliere di spostarsi in modo sostenibile

In termini di impatto ambientale, il treno è di sicuro l’opzione più sostenibile rispetto a un viaggio in aereo o in macchina, ed è inoltre più economico rispetto al noleggio di un’auto, anche per famiglie o gruppi di amici, grazie alle offerte proposte da alcune compagnie ferroviarie. Non è, infatti, un segreto che più voliamo più immettiamo anidride carbonica nell’atmosfera.

Tuttavia, alcune compagnie aeree – tra cui la low cost easyJet – si stanno impegnando per compensare le loro emissioni nocive con azioni a favore del clima, supportando progetti che contrastano la deforestazione, promuovendo la piantumazione di alberi o la produzione di energia rinnovabile. Ryanair, ad esempio, ha invitato i propri clienti a raddoppiare il loro contributo volontario di compensazione delle emissioni di CO2 da 1 a 2 euro.

Partire leggeri e restare più a lungo

Sapevate che più pesante è il bagaglio, più carburante è necessario per far volare l’aereo? Anche qualcosa come un computer portatile, moltiplicato per il numero di passeggeri, influisce sul peso totale del velivolo. Pertanto, una delle cose migliori che si possono fare per ridurre le emissioni di anidride carbonica è quella di mettere in valigia il minimo indispensabile. Senza contare che, con un bagaglio più leggero, si può viaggiare con più facilità a bordo dei mezzi pubblici, di sicuro più ecologici e meno dispendiosi di una corsa in taxi, specialmente se si è da soli e non si possono dividere le spese.

Un altro modo di viaggiare in maniera sostenibile spendendo poco è quello di rimanere il più a lungo possibile nella destinazione prescelta. Una vacanza prolungata, rispetto a una visita mordi e fuggi, contribuisce a ridurre l’impatto ambientale e fa anche risparmiare, considerando che molti hotel o servizi di noleggio offrono spesso sconti e tariffe convenienti a chi si ferma più a lungo. Inoltre, si avrebbe l’occasione di scoprire gemme nascoste che possono sfuggire a una sosta fugace, e venire a contatto con la gente del posto e le sue tradizioni.

Optare per i viaggi di prossimità

Una delle opzioni migliori per viaggiare in modo sostenibile senza gravare troppo sulle nostre tasche è quello di scegliere una destinazione del nostro Belpaese, ricco di mete affascinanti, città d’arte e borghi inesplorati che vale la pena scoprire. In Italia, sono tante le destinazioni che stanno aprendo nuovi itinerari e sperimentando forme di turismo sostenibile. Ad esempio, la Sardegna, che ha finanziato progetti volti a far conoscere l’anima più autentica del territorio a passo lento, tra percorsi che svelano interessanti siti archeologici e parchi, monumenti, chiese e un patrimonio che va raccontato e protetto.

C’è poi l’alternativa più green ed economica di tutte, ossia quella di viaggiare in bicicletta o a piedi. E anche in questo caso, nel nostro Paese si è accontentati da Nord a Sud, tra Cammini di incredibile bellezza e percorsi cicloturistici memorabili. Il turismo di prossimità resta, ad ogni modo, in pole position, e sono tantissimi i viaggiatori che nel 2022 continueranno ad andare alla scoperta delle bellezze tutte italiane. Una scelta che fa bene sia alla salute dell’ambiente che a quella delle nostre finanze.

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Arabia Saudita Asia Notizie Viaggi

L’Arabia Saudita apre a tutti: stop anche al Green Pass

È la meta rivelazione di quest’anno, ma anche una delle destinazioni del futuro a cui il turismo mondiale guarda con maggiore interesse. Parliamo dell’Arabia Saudita, un Paese che conserva un patrimonio artistico immenso che si mescola ad autentici paradisi naturali, siti archeologici e una storia unica al mondo. Ma le buone notizie non sono finite qui: l’Arabia Saudita apre veramente a tutti, senza necessità di Green Pass e nemmeno di tampone.

Le nuove regole per viaggiare in Arabia Saudita

L’Arabia Saudita apre ufficialmente le porte ai turisti di tutto il mondo eliminando le restrizioni legate al Covid. Niente più bisogno di mostrare un certificato di vaccinazione e nemmeno il risultato negativo di un tampone. Saranno rimosse, tra l’altro, anche le norme relative alla quarantena e sarà consentito l’accesso a tutti i viaggiatori che provengono dai Paesi attualmente inseriti nella “zona rossa”.

AlUla arabia saudita

Roccia di Elefante, Arabia Saudita

Non è finita qui: a essere revocate completamente saranno anche le misure di distanziamento sociale. L’unico obbligo che rimarrà sarà quello di indossare una mascherina protettiva all’interno dei luoghi pubblici chiusi. Infine, nelle tariffe per i visti sarà compresa persino una quota per l’assicurazione medica Covid-19.

Cosa vedere assolutamente in Arabia Saudita

Grazie alla sua notevole estensione, i suoi scenari naturali che lasciano senza fiato, la sua storia plurimillenaria e le sue antiche tradizioni, l’Arabia Saudita è un Paese che ha davvero molto da offrire e che merita certamente il viaggio. Diventa davvero difficile selezionare le attrazioni da non perdere, ma noi ci abbiamo provato.

Innanzi tutto è obbligatorio fare una sosta a Jeddah, una città che si trova in una posizione stupenda: adagiata sulle sponde del Mar Rosso. Qui potreste lasciarvi incantare da uno splendido lungomare su cui sorgono gli edifici più moderni, ma anche più belli della città. Tra questi svetta la King Fahd, ovvero la fontana più alta del mondo. Infine, è d’obbligo un salto ad Al Balad, il centro storico dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco in cui passeggiare tra case tipiche dall’aspetto peculiare, fino ad arrivare alla Moschea Ali Shaf, un vero e proprio capolavoro.

Jeddah arabia saudita

Una splendida vista della città di Jeddah in Arabia Saudita

Imprescindibile da un viaggio in Arabia Saudita è il Jebel Fihrayn conosciuto come “Confine del Mondo” o Edge of the World. Un luogo che vi metterà davanti a un paesaggio immenso dove, tra una pianura arida e dolci colline dai colori caldi, spicca un’imponente formazione rocciosa alta circa 300 metri.

Un altro posto da non lasciarsi scappare è Mada’in Saleh, un complesso di rovine nabatee che possiamo definire la “Petra dell’Arabia Saudita”. Del resto fu il secondo centro per importanza dei Nabatei, dopo Petra.

Una visita da queste parti vi consentirà di perdervi tra ben 130 monumenti scavati nella roccia e, soprattutto, tutti splendidamente conservati. Non a caso Mada’in Saleh è stato il primo sito saudita a essere stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità.

Mada'in Saleh come petra

Mada’in Saleh, la “Petra dell’Arabia Saudita”

Meravigliosa anche AlUla, uno spettacolo dalle origini antichissime e che  si trova incastonato tra le Montagne dell’Hijaz, in uno scenario completamente desertico. Qui un susseguirsi di rocce granitiche che affiorano dal terreno sabbioso sono la dimora di numerosi petroglifi e segni di arte rupestre risalenti a migliaia di anni fa. Bellissimo anche il sito archeologico di Dadan con la sua straordinaria Necropoli dei Leoni.

Di certo non potete perdervi il posto sacro più famoso dell’Arabia Saudita: La Mecca. Luogo di nascita del Profeta Maometto, è da sempre una meta di pellegrinaggio molto popolare tra i turisti di religione musulmana. Subito dopo potreste dirigervi verso Medina, città dove il Profeta Maometto visse per un periodo della sua vita diffondendo i principi della religione musulmana.

città di AlUla

La città di AlUla

E poi il Deserto di Rub al Khali, un’ immensa distesa di sabbia che occupa una grande parte della superficie del Paese. In fondo, vi ritroverete a visitare quello che è il secondo deserto più grande al mondo. Trascorrere una giornata da queste parti vuol dire poter vivere esperienze che vanno da escursioni in cammello, fino a salire a bordo di un 4×4 sfrecciando tra le dune di sabbia e ammirando paesaggi che rimangono impressi nel cuore.

Infine – ma per modo di dire perché le cose da vedere in Arabia Saudita sono pressoché infinite – vi consigliamo di rilassarvi in un vero e proprio paradiso terreste: Umluj e Al Wajh.

Conosciute anche come le “Maldive dell’Arabia Saudita”, vi sta per prendere vita un nuovo complesso turistico che comprenderà un arcipelago di oltre 90 isole incontaminate, spettacolari paesaggi di montagna, un vasto deserto e persino un aeroporto ad uso esclusivo. Umluj Beach, in particolare, è senza ombra di dubbio una delle più belle spiagge dell’Arabia Saudita. Nota per le sue acque limpide, turchesi e la sabbia bianca e fine, è ancora un vero e proprio gioiello della natura che entra dritto nel cuore.

Deserto Rub al Khali

Le dune del Deserto di Rub al Khali

Cosa fare al rientro in Italia dall’Arabia Saudita

Per rientrare in Italia dall’Arabia Saudita, in assenza di sintomi compatibili al Covid-19, è necessario presentare alla compagnia aerea al momento dell’imbarco, e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli, il formulario digitale di localizzazione del passeggero (digital Passenger Locator Form o dPLF).

Inoltre, è obbligatorio mostrare una delle seguenti certificazioni:

  • vaccinazione completa con vaccino autorizzato dall’EMA, effettuata da meno di 9 mesi (Green Pass o certificazione equivalente per le autorità italiane);
  • vaccinazione completa con vaccino autorizzato dall’EMA più dose di richiamo in formato Green Pass o certificazione equivalente per le autorità italiane;
  • guarigione da Covid-19 da meno di 6 mesi (formato Green Pass o certificazione equivalente per le autorità italiane;
  • risultato negativo di un test molecolare condotto con tampone nelle 72 ore prima dell’ingresso in Italia, o test antigenico effettuato tramite tampone 48 ore prima dell’ingresso nel nostro Paese.

In caso di mancata presentazione delle certificazioni richieste, l’ingresso in Italia è possibile ma esclusivamente con obbligo di quarantena presso l’indirizzo indicato nel dPLF e per un periodo di 5 giorni. Alla fine dell’isolamento è obbligatorio sottoporsi a un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone

I minori al di sotto dei 6 anni di età possono entrare in Italia senza ulteriori formalità e sono sempre esentati dall’obbligo di test molecolare o antigenico.

Vi ricordiamo, infine, che le norme di viaggio sono in continuo mutamento. Per questo motivo è sempre buona norma visitare i siti istituzionali dei Paesi di destinazione e la pagina web del Ministero degli Affari Esteri e dalla Cooperazione Internazionale ViaggiareSicuri.

 mar rosso arabia saudita

Il Mar Rosso in Arabia Saudita

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Cannero Riviera, il borgo degli agrumi sul Lago Maggiore

Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?”. Forse Johann Wolfgang Goethe si ispirò a Cannero Riviera quando compose questi versi. Per scoprirlo, basta visitare i giardini più settentrionali d’Italia dove crescono gli agrumi in questo borgo dell’Alto Lago Maggiore.

Questa zona del Nord Italia è molto amata dai turisti stranieri, in special modo per l’incontro tra natura e cultura, ed è giunto il momento che la scopriamo anche noi.

La primavera è sicuramente la stagione migliore per assaporare le peculiarità uniche di questa porzione di lago, costellata di borghi storici e di giardini incantati, grazie anche alle spettacolari fioriture che si possono ammirare dall’insolita prospettiva di una romantica crociera.

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Uno scorcio dal Lago Maggiore di Cannero Riviera @Mila Ulchenko

Da sempre vocata alla coltivazione di essenze pregiate di camelie, questa porzione del Verbano ha anche saputo riscoprire e valorizzare lo straordinario patrimonio degli agrumi, coltivati fin dal XIX secolo, grazie a un microclima ideale che ha permesso la nascita di una varietà autoctona chiamata “canarone”. Insomma, qui, sull’Alto Lago Maggiore, è un po’ come essere sulla Costiera Amalfitana.

Il borgo di Cannero Riviera

Durante i mesi primaverili, Cannero Riviera regala scorci di incredibile bellezza. Macchie gialle che paiono frutto di pennellate divisioniste costellano questo borgo Bandiera Arancione del Touring Club e lo trasformano in un inaspettato angolo di Mediterraneo, tra mandarini, arance e cedri, ai piedi delle Alpi e a pochi chilometri dal confine svizzero.

Quando si giunge a Cannero, lo sguardo è subito attratto dall’inusuale spettacolo di giardini e terrazzamenti coltivati ad agrumi che, alla fine dell’inverno, colorano il piccolo
centro affacciato sulle acque del Lago Maggiore. Arance dolci e amare, pompelmi gialli e rosa, limoni, cedri, mandarini, mandaranci e l’autoctono canarone, appunto: un trionfo di delicati effluvi a tinte vivaci, che ogni anno richiama appassionati e curiosi, anche grazie a un evento molto amato.

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Il borgo di Cannero Riviera @Archivio Fotografico Distretto Turistico dei Laghi – Marco Benedetto Cerini

Le fioriture primaverili di camelie, essenze tipiche del Lago Maggiore, sono ammirabili oltre che negli spazi verdi del borgo anche nell’annuale “Mostra della Camelia”. Eleganti ville, luoghi di culto, il curioso Museo etnografico e della spazzola e gli affascinanti (e misteriosi) Castelli di Cannero (che fanno parte in realtà del territorio di Cannobio e che diventeranno un museo multimediale al termine di un lungo e prezioso lavoro di restauro attualmente in corso) completano l’offerta di questo piccolo centro lacustre, da sempre apprezzato anche per l’alta qualità delle proposte gastronomiche.

Cannero-riviera-spiaggia

Il porticciolo di Canneto Riviera @Mila Ulchenko

A Cannero, infatti, sorseggiare un aperitivo o una tisana nei locali affacciati sul lago si trasforma in un’esperienza esclusiva: d’obbligo l’assaggio di un Gin Major o di un fumante Bercencione, che valorizzano i profumi inconfondibili degli agrumi canneresi. E per chi è attento al tema della sostenibilità, Cannero offre anche l’opportunità di ammirare i castelli e il piccolo borgo dal lago a bordo di un catamarano alimentato a energia solare.

Gli eventi primaverili a Cannero Riviera

Nei due fine settimana centrali di marzo, il 12-13 e il 19-20, Cannero Riviera ospiterà la quindicesima edizione di “Gli agrumi di Cannero Riviera”, una manifestazione che torna sulle rive del Verbano dopo due anni di stop forzato. Questa edizione sarà dedicata, in particolare, al limone, protagonista di un’originale produzione di parole e musica, messa in scena domenica 13 marzo, dell’esposizione botanica e di quella di ceramiche di
Vietri.

Inoltre, il 26 e 27 marzo si terrà la nuova edizione di “Camelie in mostra”, un tributo al fiore tipico del Lago Maggiore. L’evento offrirà un’esposizione di oltre 200 varietà di camelie,
installazioni nel centro storico, escursioni guidate al bosco delle camelie e al vicino borgo di Oggiogno, concerti, mostre e un mercatino di prodotti a km zero.

Cannero-Agrumi

Per le vie di Cannero Riviera @Susy Mezzanotte

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Fioriscono i peschi: la passeggiata nel viale rosa lascia senza fiato

C’è qualcosa di magico ed estremamente suggestivo che sta succedendo proprio adesso, sotto ai nostri occhi, ora che la primavera è arrivata. La stagione più straordinaria dell’anno si prepara al risveglio della natura ci regala atmosfere fiabesche paragonabili solo alle più grandi opere d’arte. I quartieri e i parchi delle città sono sotto l’incantesimo di un’esplosione di nuance brillanti e cangianti che colora tutto intorno mentre nell’aria un’inebriante profumo si diffonde.

È questo il momento per organizzare una fuga primaverile, per raggiungere quei luoghi meravigliosi del mondo che permettono a Madre Natura di mettere in scena i suoi spettacoli più belli. Deserti aridi che miracolosamente fioriscono, sakura che incantano viaggiatori da tutto il mondo e poi ancora distese in fiore che si perdono all’orizzonte.

Ma se è vero che conosciamo bene tutta la suggestione delle fioriture dei tulipani in Olanda, e quella dell’Hanami in Giappone o a Washington, è vero anche che ci sono alcuni spettacoli meno conosciuti, ma altrettanto grandiosi, nascosti alla stregua di un tesoro prezioso come l’incantevole viale di peschi ad Aitona.

La meravigliosa fioritura ad Aitona

La meravigliosa fioritura ad Aitona

In catalogna a passeggiare tra i peschi in fiore

Meno conosciuto delle altre fioriture del mondo, il paesaggio di Aitona appare davanti agli occhi di chi lo guarda come un capolavoro d’arte all’interno del quale perdersi e immergersi. Per vivere questa esperienza, che stordisce e inebria tutti i sensi, dobbiamo recarci in Catalogna in questo comune spagnolo che ospita poco più di duemila abitanti.

È qui che nel mese di marzo la natura splende come non ha fatto mai tingendo le campagne dei colori più belli che gli appartengono. Ad Aitona gli alberi da frutto crescono nei campi delle campagne che ospitano diverse coltivazioni da oltre un secolo.

Negli anni ’20 del 1900, però, al fianco dei tradizionali campi di cereali e dei vigneti, sono iniziate a diffondersi le piantagioni di alberi da frutto che adesso ricoprono più di 800 ettari di terreno. E quando arriva la primavera, e questi fioriscono, lo spettacolo che si crea davanti agli occhi di chi guarda è meraviglioso.

La meravigliosa fioritura ad Aitona

La meravigliosa fioritura ad Aitona

Il viale rosa che incanta il mondo

Sono gli alberi di peschi che, con quelle sfumature che vanno dal rosa intenso al rosso porpora, brillano sotto i raggi del sole. La maggior parte delle coltivazioni riguarda le pesche nettarine, quelle paraguiane e quelle rosse.

La fioritura, in realtà, è breve ma intensa. Gli alberi da frutto esplodono in tutta la loro bellezza a marzo, mantenendo questo spettacolo per circa due settimane. Il periodo migliore per ammirare la fioritura e passeggiare tra i viali rosa è il mese di marzo anche se, in base alle condizioni climatiche, questa potrebbe ritardare di qualche settimana.

Per entrare all’interno di questo quadro che porta la firma di Madre Natura, sono stati messi a disposizione dei viaggiatori due percorsi escursionistici che portano direttamente all’interno dell’idilliaco passaggio. Il primo consente a tutti di attraversare le piantagioni delle campagne nei pressi della città. Il secondo, invece, conduce all’Eremo di San Juan de Carretalá situato su una collina che domina Aitona. Da qui è possibile godere di una vista suggestiva e romantica su tutti i peschi in fiore.

La meravigliosa fioritura ad Aitona

La meravigliosa fioritura ad Aitona