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C’è una villa in Brianza dove sembra di tornare indietro nel tempo

In Brianza, poco a Nord di Milano, c’è una villa dove sembra di tornare indietro nel tempo. Si tratta di Villa Sormani Marzorati Uva e si trova nel Comune di Missaglia.

Ancora oggi, i discendenti della famiglia, il Conte e la Contessa Uva, abitano questa splendida dimora immersa in un parco secolare e i cui cancelli vengono aperti regolarmente al pubblico per visite guidate e tanti eventi, per far rivivere ai visitatori le esperienze di un tempo.

La storia di Villa Sormani Marzorati Uva

La villa ha una storia antichissima. Fu costruita sui resti di un castrum romano, dove venne edificato il palazzo del ‘300. Proprio nella cappella adiacente alla villa, la Chiesa di Santa Croce, durante i lavori di restauro del 1965, dietro una nicchia sono stati trovati i resti di un soldato romano, con tanto di punta di giavellotto, una frombola (una sorta di fionda), una moneta che risale all’anno 22 d.C. e diverse offerte votive.

Villa Sormani Marzorati Uva

Villa Sormani Marzorati Uva e il suo parco

Si dice che il fantasma del soldato si aggiri ancora oggi per il palazzo. Anche sotto le fondamenta della chiesetta è stato rinvenuto un ossario risalente alla grande peste raccontata dal Manzoni. All’interno della villa c’è persino un pozzo profondo 40 metri dove, volendo, ancora oggi si può attingere acqua.

Visitare la villa

Il tour guidato della villa è un viaggio indietro nel tempo che si mescola a racconti, aneddoti personali e misteri mai svelati. La visita dà accesso ad alcune delle stanze aperte al pubblico, ancora arredate come una volta e colme di cimeli storici: la Sala delle uniformi (dove è esposta l’uniforme da Ussaro Imperiale asburgico del Conte Carlo Sormani, primo Conte di Missaglia), la Sala da pranzo, la Sala del tè, la Sala da biliardo, le camere con i letti a baldacchino e la Sala della musica.

Le visite private vengono organizzate tutto l’anno su prenotazione. Durante l’ultima “Visita in villa“, la narrazione della storia attraverso i secoli è stata rappresentata da alcuni figuranti, in splendidi costumi ottocenteschi, che hanno fatto rivivere i personaggi e ciò che accadeva 150 anni fa in quegli ambienti della villa rimasti immutati nel tempo. Al racconto, sono seguiti balli nella Sala da ballo, tra valzer e quadriglia. Il prossimo appuntamento è il 10 aprile.

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Eventi in costume a Villa Sormani Marzorati Uva in Brianza

Musica da camera in villa

È proprio nella Sala della musica che vengono organizzati dei suggestivi concerti da camera, “La grande opera in villa“, con pochi fortunati ospiti e i cantanti in costume d’epoca, realizzati dalla sartoria teatrale Bianchi che fornisce anche La Scala di Milano, che si esibiscono a pochi passi dagli spettatori. Dal “Rigoletto” e “La Traviata” di Verdi alla “Madama Butterfly” e “La Bohème” di Puccini, il calendario è fitto di appuntamenti (i prossimi sono “Madama Butterfly” il 20 marzo, con la soprano giapponese Hiroko Morita che si è esibita nei più importanti teatri del mondo, e il 24 aprile, “La Traviata” il 27/03 e “La Bohème” il 3/04).

A partire dall’11 giugno, per quattro sabati consecutivi, ci sarà un concerto del nuovo e meraviglioso “Festival Vivaldi” che si terrà nella trecentesca cappella di Santa Maria in Villa oppure nel parco, di fronte alla suggestiva Grotta dei giochi d’acqua. Le date successive sono il 18 giugno, quando verrà rappresentato un inedito manoscritto scoperto nella Sächsische Landesbibliothek di Dresda, il 2 e il 9 luglio. Il festival diventerà un evento annuale.

Proprio come accadeva nel ‘700, quando i mecenati invitavano i musicisti a esibirsi per il loro ristretto gruppo di ospiti, magari addirittura in anteprima assoluta, prima di presentare le opere al vasto pubblico, così esclusive sono queste rappresentazioni rivolte a pochi fortunati spettatori. Seduti sulle poltroncine di velluto, circondati da quadri, arazzi e carte da parati ci si sente come dei principi.

Eventi culturali in villa

Tante sono le occasioni per visitare Villa Sormani Marzorati Uva. Ogni anno, a settembre, si tiene “Ville aperte in Brianza“, che offre l’occasione di visitare una ventina di dimore storiche private tra cui anche Villa Sormani Marzorati Uva. E, quest’anno, per la prima volta, oltre all’edizione autunnale, ci sarà anche quella primaverile che si terrà dal 30 aprile al 1° maggio.

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Gli eventi a Villa Sormani Marzorati Uva a Missaglia

D’estate, nel parco viene inscenata una ricostruzione storica con una promenade e un pic-nic degni di un set cinematografico, in cui rivivere gli ambienti e il contesto in cui si viveva la vita nei secoli scorsi.

Poi vengono organizzati eventi culturali, tra cui reading, come “Verdi racconta verdi”, interpretato dal drammaturgo, regista e attore Massimiliano Finazzer Flory, che si terrà prossimamente. Infine, ogni quattro anni si svolge il Premio Arte e cultura Villa Sormani, giunto quest’anno alla quinta edizione, che ha visto tra i vincitori lo stesso Finazzer Flory, Pupi Avati, Alberto Zangrillo e molti altri.

Chi desidera rivivere il passato, immergendosi per un giorno in un ambiente fatto di pizzi e crinolina, di pic-nic sull’erba e tè delle cinque, sentendosi come il protagonista di un “costume drama” stile “Downton Abbey” o “Bridgerton” non può quindi perdersi questa esperienza. Se indosserete una mantellina nessuno ci farà caso.

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È Pesaro la Capitale Italiana della Cultura 2024

È stata finalmente annunciata la Capitale Italiana della Cultura 2024, un titolo che viene assegnato per la durata di un anno e per cui la città vincitrice riceverà un milione di euro per la realizzazione del progetto. Sarà Pesaro nella splendida regione Marche, luogo che si aggiudica questo successo “battendo” ben 10 città di cui vi avevamo parlato qui.

Perché ha vinto Pesaro

La città di Pesaro offre al Paese una eccellente candidatura basata su un progetto culturale che, valorizzando un territorio già straordinariamente ricco di testimonianze storiche e preziosità paesaggistico-ambientali, propone azioni concrete attraverso le quali favorire anche l’integrazione, l’innovazione, lo sviluppo socio-economico“.

Viene introdotta così la motivazione che ha portato alla proclamazione di Pesaro Città della Cultura 2024. La giuria presieduta da Silvia Calandrelli ha fatto sapere che: “In questa prospettiva la proposta conferisce il giusto equilibrio a natura, cultura e tecnologia, tre elementi che si fondono in un contesto di azione condivisa tra pubblico e privato. L’enfasi data al valore della cittadinanza come riconoscimento e come pratica attraverso concreti esercizi, oggi più che mai, afferma una direzione che può generare contributi per altre esperienze future. Lo sforzo di coinvolgimento delle giovani generazioni in un programma impegnativo appare particolarmente interessante alla luce delle sfide che l’incertezza dei tempi propone. La valorizzazione del rapporto tra città e territorio con un programma esteso in modo articolato a tutti i comuni della provincia integra voci rendendo corale il conseguimento del titolo di Capitale della Cultura“.

La vittoria dedicata a Kharkhiv

Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, ha festeggiato questo prestigioso riconoscimento salutando con una doppia foglia di Ginkus Biloba, una pianta sopravvissuta alla bomba atomica di Hiroshima, con i colori della bandiera Ucraina e dedicando la vittoria a Kharkiv, città ucraina “musicale” come Pesaro.

Il sindaco ha ringraziato la sua squadra che ha proposto un progetto che ha convinto la giuria, basato sull’identità musicale della città, sede del prestigiosissimo Festival Rossiniano.

Un percorso, inoltre, in cui Pesaro non sarà sola perché è stata attivata una “strategia collettiva” che mira a coinvolgere tutti i 50 Comuni della Provincia di Pesaro e Urbino e il sistema di enti, associazioni e professionisti della cultura con cui la città del Rossini Opera Festival ha intrecciato negli anni rapporti ormai solidi.

Cosa vedere a Pesaro

Pesaro è una delle città più animate e variegate delle Marche, un posto che è in grado di offrire differenti tipi di vacanza che vanno dal mare alla collina, dallo sport alla musica, passando anche per arte e cultura.

La prima cosa da non perdere è certamente Piazzale delle Libertà e “La Sfera Grande di Pomodoro”, un’opera dell’artista Arnaldo Pomodoro datata 1998. Oggi è una delle sue icone, simbolo di unione tra uomo e natura.

Bellissimo anche il Villino Ruggeri, un edificio in stile Liberty edificato da Giuseppe Brega nel 1902. Al suo esterno spiccano i ricchi e fantasiosi stucchi zoomorfi e fitomorfi marini.

Davvero straordinaria è Piazza del Popolo, il cuore vivo di questa affascinante città. Al suo centro svetta una bellissima fontana, “La Pupilla di Pesaro”, che si presenta con un Giglio in pietra d’Istria e marmo veronese con sfumature rosse. Ad arricchirla anche quattro tritoni, quattro delfini e quattro cavalli marini. Da visitare, poi, il Palazzo Ducale, il Palazzo Baviera o Municipale e la Piaggeria.

Infine, ma le meraviglio di Pesaro non sono finite qui, 7 i chilometri di litorale che si sviluppano dal Monte San Bartolo con le sue spiagge incontaminate e piccole baie, fino a Baia Flaminia, zona che vanta lidi più grandi di sabbia fine e tanti servizi e locali.

capitale italiana cultura 2024

Piazza del Popolo, Pesaro

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Esplorare il bosco in mongolfiera: succede in Italia

Situato tra Roma e Frosinone si snoda un bosco lussureggiante che ogni giorno, soprattutto durante la bella stagione, attira qui centinaia di visitatori alla ricerca di esperienze semplici e autentiche a contatto con la natura. Picnic, escursioni, trekking e poi ancora passeggiate con la famiglia e con gli amici. Stiamo parlando del Bosco di Paliano, un paradiso verdeggiante situato tra Colleferro e Anagni.

Ed è proprio qui, a pochi chilometri dalla capitale italiana, che sta per inaugurare una nuova avventura: un modo straordinario per esplorare il bosco in maniera inedita.

Il 3 aprile, infatti, una colorata mongolfiera si alzerà tra gli alberi dal bosco portando in volo grandi e bambini, e permettendo loro di ammirare le meraviglie di questo luogo da un’altra prospettiva. Un’avventura entusiasmante da provare per sperimentare una nuova esplorazione. Pronti a decollare?

Il bosco a pochi chilometri dalla capitale

Situato a pochi chilometri da Roma, il Bosco di Paliano di snoda per 30 ettari tra Colleferro e Anagni, ospitando infinite querce secolari che formano sentieri ombreggiati e lussureggianti. Si tratta di un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura, per chi vuole stabilire una connessione autentica e primordiale con questa.

Il Bosco è totalmente ecosostenibile, ai visitatori infatti è richiesto di raccogliere in maniera autonoma i rifiuti in maniera differenziata. Non ci sono delle vere e proprie regole da rispettare, quanto più un invito a trattare con amore e gentilezza il meraviglioso ambiente che caratterizza tutto lo spazio.

Un bosco, adatto a grandi e bambini, è il luogo perfetto per ritrovare pace e serenità, per svolgere tantissime attività o per non fare niente. Si può passeggiare, fare jogging, organizzare dei picnic, distendersi sulle amache appese tra i fusti di cerri secolari e aceri campestri, ma anche semplicemente stare in silenzio per ammirare la natura o leggere un libro della Biblioteca nel Bosco.

In volo sul bosco a bordo di una mongolfiera

Per scoprire tutte le meraviglie del Bosco di Palino, vi segnaliamo uno degli eventi più attesi nei dintorni della capitale: il volo in mongolfiera sulla natura lussureggiante di questo territorio.

Un’esperienza eccezionale, questa, che può essere vissuta da grandi e bambini, per ammirare e scoprire dall’alto tutte le meraviglie dell’area verde già inserita nel Monumento Naturale Selva di Paliano e Mola di Piscoli.

L’appuntamento è fissato al 3 aprile, condizioni meteorologiche permettendo, nel giorno della riapertura del parco, direttamente nel Bosco di Paliano in via Palinense. Durante la giornata di inaugurazione, che comincerà ufficialmente alle 12, una mongolfiera porterà in alto chiunque abbia il coraggio e la voglia di salire su un cestello.

L’esperienza permetterà uno sguardo inedito a circa venti metri di altezza, rimanendo comunque ancorati al suolo. Sarà questa l’occasione perfetta per sperimentare il volo in mongolfiera e per scoprire il bosco, i suoi prati e tutte le sue meraviglie.

Se volete diventare i protagonisti di un’esperienza indimenticabile, paragonabile a quella raccontata da Jules Verne nel suo Giro del mondo in 80 giorni, non vi resta che segnare l’appuntamento in agenda e prepararvi a spiccare il volo.

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L’offerta Ryanair da prendere al volo (scade oggi)

In previsione del weekend, Ryanair ha lanciato una super promozione che scade oggi ma che parte già da domani. Si cono tantissimi biglietti aerei a partire da 14,99 euro (in realtà ci sono anche voli da 4,99 euro) a tratta verso molte destinazioni, in Italia e in Europa, da prenotare entro mezzanotte per volare dal 17 marzo fino al 30 aprile.

Per chi desiderasse fare la valigia e partire anche subito, ecco alcuni consigli di viaggio che ci sentiamo di dare, in un momento che, tra pandemia e guerra in Ucraina, non è il più ottimale obiettivamente. Tuttavia, ciò non significa che non ci si possa distrarre visitando una città che ancora non si conosce.

Fuga in Sardegna

Ci sono voli super economici per Alghero, in Sardegna. Questa città non è solamente legata all’idea di estate e di mare, ma proprio perché non si può ancora fare il bagno – forse però si può andare in spiaggia, se il tempo è bello – e non fa troppo caldo per girare merita di essere visitata bene.

La chiamano anche Barceloneta o la piccola Barcellona in quanto in città è diffusa ancora la lingua catalana, parlata da un abitante su cinque, seppur nella variante algherese. La città, che ha un centro storico davvero delizioso, circondato dalle mura di cinta e ricco di interessanti monumenti e di edifici storici. Basta avventurarsi per le strade per rendersi conto dell’eterogeneità degli scenari.

Alghero si trova anche in una posizione ideale per fare escursioni e passeggiate lungo questo tratto di costa sarda, che regala non poche sorprese. Dalle spiagge con sabbia fine e bianchissima alle scogliere con sassi piatti o molto frastagliati, senza tralasciare le immense scogliere a picco sul mare.

Meraviglioso è il promontorio di Capo Caccia, uno dei siti naturalistici principali della zona, dove è stata costituita l’Area naturale marina protetta Capo Caccia – Isola Piana, ricca di grotte ed anfratti, scale lunghissime scavate nella roccia, come la famosa Escala del Cabirol, con i suoi 656 gradini che creano un corridoio da film d’avventura, in una cornice naturalistica paradisiaca. Per gli amanti della spiaggia e delle comodità, tappa quasi obbligata a Stintino è la suggestiva Torre Pelosa che per ora è gratuita, ma d’estate diventa a pagamento.

Weekend a Billund in famiglia

Se volete fare la felicità dei bambini, portateli a Billund, in Danimarca. È famosa in tutto il mondo perché è la città dei Lego. Chi viene qui, viene avvolto nel magico mondo dei mattoncini colorati. Tutta la città ruota intorno a Legoland, il parco dei divertimenti a tema dove sono riprodotti tutti gli oggetti costruiti con i famosi mattoncini e anche i monumenti più celebri d’Europa.

L’altra attrazione in città è il parco acquatico Lalandia, che è al coperto (visto il clima) ed è costruito sotto una grande cupola che garantisce un clima tropicale anche quando fa freddo, all’interno ci sono anche un parco giochi e una pista di pattinaggio.

ma non serve entrare nei parchi Lego per essere immersi nei colori. La stessa Billund è una città molto colorata, basta guardare i suoi edifici, allegri e multicolore come i mattoncini della Lego, che si affacciano sulla riva del fiume.

Billund-Danimarca

La deliziosa cittadina di Billund in Danimarca

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Un vecchio aereo è stato trasformato in un’esclusiva suite d’hotel

Attrazione turistiche, parchi meravigliosi, itinerari gastronomici che inebriano i sensi, e poi ancora percorsi urbani e straordinarie opere firmate da Madre Natura: questi sono solo alcuni dei motivi che ci spingono a scegliere una destinazione di viaggio piuttosto che un’altra. E c’è una cosa che accomuna tutte queste avventure, seppur molto diverse tra loro, ed è il desiderio di vivere nuove esperienze.

Esperienze inedite, autentiche e uniche che ricerchiamo ogni giorno e che passano, invevitabilmente, anche per gli alloggi. Quelli fuori dall’ordinario come piccole capsule negli hotel, bubble room sotto ai cieli stellati, case nel bosco e suite ricavate dagli hotel.

E non c’è bisogno di volare dall’altra parte del mondo per vivere avventure entusiasmanti e originali, perché in Italia, e più precisamente a Bergamo, è stata inaugurata una suite d’hotel all’interno di un vecchio aereo.

Dormire in un aereo: succede in Italia

Probabilmente tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo addormentati in aereo durante un lungo viaggio e sappiamo quanto possano essere scomodi i sedili della classe economy. Ma l’esperienza di cui vi parliamo oggi è ben diversa da quel sonnellino fortuito già sperimentato. Già perché adesso è possibile pernottare all’interno di una carlinga di un aereo per un a vacanza esclusiva.

A Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, è stata inaugurata la Natur Air Suite, un alloggio ricavato all’interno di un aereo postale francese, un Fokker 27 risalente al 1968. Un modo straordinario di fare glamping in mezzo alla natura, ma a due passi dalla città, approfittando dell’opportunità di dormire in una struttura unica nel suo genere.

Quello che era un areo cargo della compagnia di poste francesi, destinato a ospitare fino a 44 persone, ora è una suite d’hotel, la prima in Italia ricavata all’interno di un velivolo. A rendere possibile la realizzazione di questo alloggio straordinario ci ha pensato Naturooms, azienda impegnata a creare un circuito di location extralberghiere esclusive per vivere esperienze uniche a contatto con la natura e con le tradizioni autentiche del territorio.

L’azienda, dopo aver acquistato all’asta l’aereo nel 2020, ha dato vita a un nuovo progetto che è decollato con grande successo. Natur Air Suite può ospitare fino a 4 persone, diventando così l’alloggio ideale per le famiglie, per coppie, per chiunque voglia vivere e condividere un’esperienza unica.

Lusso esclusivo in aereo

Ma l’esperienza non si limita solo all’alloggio fuori dall’ordinario, a disposizione degli ospiti infatti c’è un’area giochi per bambini arricchita dalle sculture in legno a tema realizzate dallo scultore Mario Midali a uso esclusivo degli ospiti. Non mancano poi una SPA privata con sauna a infrarossi, un’area relax con il caminetto, la zona tisare e un idromassaggio riscaldato all’esterno.

È questa l’occasione perfetta per rigenerare i sensi e ricaricare le energie, fuggendo dal caos cittadino. La Natur Air Suite, però, si configura anche come il punto di partenza per scoprire e riscoprire il territorio bergamasco, le città, i borghi e i dintorni, le sue tradizioni, la storia e la cultura senza rinunciare al contatto diretto con la natura. Pronti a decollare?

Natur Air Suite

Natur Air Suite

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L’Europa ha quasi scelto: Green Pass fino al 2023

Mentre i Paesi di tutto il mondo si apprestano a eliminare quasi del tutto, almeno per la stagione estiva, le limitazioni di viaggio legate al Covid, il Consiglio dell’Unione europea (Ue) ha approvato la proroga del Digital Covid Certificate europeo (o Green Pass) per un altro anno, vale a dire fino a giugno 2023.

In cosa consiste la proroga del Green Pass fino al 2023

L’approvazione da parte del Consiglio europeo arriva in seguito alla proposta lanciata a febbraio dalla Commissione europea. Il giorno 3 dello scorso mese, infatti, era stato suggerito di prorogare di un anno, ossia fino al 30 giugno 2023, il regolamento che istituisce il certificato Covid digitale dell’Ue (per un approfondimento cliccate qui).

Erano state introdotte anche altre modifiche mirate per ampliare la gamma dei test antigenici autorizzati e per consentire il rilascio di certificati di vaccinazione anche alle persone, per esempio, che avevano partecipato a sperimentazioni cliniche. Per l’approvazione finale, tuttavia, è necessario attendere il via libera del da parte del Parlamento Ue.

Cosa dice il documento approvato dal Consiglio Ue

Stando a quanto riportato dal documento approvato dal Consiglio Ue, le principali modifiche da attuare rispetto a quelle proposte della Commissione sono le seguenti:

  • obbligo per la Commissione di presentare una relazione dettagliata entro il 1º febbraio 2023 che potrebbe essere accompagnata da proposte legislative utili a valutare la necessità di revocare o prorogare il certificato alla luce dell’evoluzione della situazione sanitaria;
  • gli Stati membri possono richiedere un documento d’identità e un certificato di vaccinazione o guarigione, al fine di poter includere tutte le dosi su un Green Pass, indipendentemente dal luogo di vaccinazione. Un’opzione che faciliterebbe i Paesi facenti parte dell’Ue nel rispettare l’obbligo di rilasciare un certificato di vaccinazione valido;
  • possibilità di rilasciare un certificato di guarigione a seguito di un test antigenico per tener conto sia dell’adozione da parte della Commissione di un atto delegato per il rilascio di un certificato di guarigione a seguito di un test antigenico rapido, sia della nuova possibilità offerta dalla proposta legislativa di utilizzare altri tipi di test antigenici.

L’organismo ha anche sottolineato in una nota che: “Questo strumento ha svolto un ruolo importante nel facilitare la libera circolazione delle persone durante la pandemia. Inoltre, resta applicabile il principio della revoca graduale delle restrizioni di viaggio se la situazione epidemiologica lo consente“.

Quando deve essere approvata la validità per risulta effettive

Il regolamento attualmente vigente che che istituisce il certificato Covid digitale dell’Ue è stato adottato il 14 giugno 2021, si applica dal 1º luglio 2021 e scade il 30 giugno 2022.

Per far sì che la proroga possa essere adottata in tempo utile prima della data di scadenza, il Consiglio e il Parlamento europeo devono raggiungere un accordo prima di tale data.

Green Pass in Italia, a che punto siamo

Il giorno 1 aprile scadrà lo stato di emergenza in Italia. Dalla stessa data il Green Pass inizierà la sua ritirata in concomitanza con la fine dello stato di emergenza, ma si procederà per gradi.

Stando alle prime indiscrezioni, il governo Draghi sta per varare un provvedimento che disegnerà l’attesissima road map per un ritorno alla normalità. Da inizio aprile il Super Green Pass, ovvero il certificato rilasciato a seguito di vaccinazione completa o guarigione, non dovrebbe più essere necessario per le attività all’aperto, per sedersi al bar o al ristorante e per giocare una partita a calcetto.

Per salire su bus e metro, per viaggiare in aereo, treno o nave – fermo restando l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2. dovrebbe bastare il Green Pass base, e quindi quello ricevuto tramite tampone.

Per quanto riguarda gli alberghi, non è ancora del tutto chiaro se già dal 1° aprile vi si potrà soggiornare senza dover mostrare alcun tipo di certificato, o se almeno il Green Pass base continuerà a essere richiesto. Il comparto turistico preme per una riapertura il prima possibile senza certificazione di alcun tipo, ma il vero ritorno alla normalità è in programma dal primo maggio, quando si dovrebbe salutare il Green Pass anche al chiuso.

Sul fronte mascherine, queste non dovrebbero più essere obbligatorie anche sui mezzi di trasporto a partire dal 1° giugno.

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A Gardaland si potrà dormire nelle camere a tema Jumanji

Non solo una nuova e straordinaria attrazione, a Gardaland quest’anno si potrà dormire in una camera d’hotel a tema Jumanji. Con l’inaugurazione della nuova stagione del parco a tema più famoso d’Italia, nel Gardaland Hotel quattro camere saranno interamente tematizzate.

Dal prossimo 2 aprile, quando riaprirà ufficialmente Gardaland per la nuova stagione primavera-estate, gli ospiti del parco troveranno la nuova attrazione ispirata alla saga cinematografia Jumanji, chiamata Jumanji The Adventure, la prima al mondo tematizzata.

Con le quattro nuove camere a tema, Gardaland Resort – che comprende anche Gardaland Adventure Hotel e Gardaland Magic Hotel – potrà così offrire ai piccoli ospiti ben 261 camere interamente tematizzate su un totale di 475.

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Una delle quattro camere di Gardaland a tema Jumanji

Le camere a tema Jumanji

Nelle nuove camere a tema Jumanji si potrà continuare a vivere, anche dopo l’orario di chiusura del parco, una straordinaria avventura nella giungla come quella del celebre film. Non appena entrati nella stanza, le pareti del corridoio simulano un fascio di luce verde, la stessa che nei film trasporta i protagonisti nel gioco. Poi si viene catapultati in una misteriosa ambientazione: un tempio con rami e piante 3D che percorrono tutto il soffitto crescendo tra le pietre. Ma niente paura, una gigantesca testa di giaguaro, simbolo della giungla da proteggere, fare da guardiano alla stanza, difendendola da mandrilli, ippopotami e cobra che spuntano dalle pareti.

Nessun dettaglio è lasciato al caso. Sulla scrivania si trovano tutti gli strumenti necessari ad affrontare l’avventura in pieno stile Jumanji, come il cannocchiale e le cartine geografiche, un porta valigie realizzato con delle antiche casse in legno fino ai tanti richiami ai protagonisti della serie cinematografica.

Jumanji The Adventure, la nuova attrazione

“Jumanji” sorgerà proprio nel cuore di Gardaland e sarà una “dark ride” ossia un’attrazione al buio, per avventurieri di ogni età, con una storia coinvolgente ed emozionante. I visitatori affronteranno la giungla di Jumanji a bordo di un veicolo a forma di jeep 4×4 e si faranno strada tra pericolosi animali, ostacoli di ogni tipo e un potente gigante di pietra, che cercherà in ogni modo di fermarli attraverso 12 diverse ambientazioni.

Jumanji Gardaland

La nuova attrazione di Gardaland “Jumanji The Adventure”

Ma soprattutto, dovranno affrontare gli “animatronics“, grossi robot come il possente ippopotamo, che coglie tutti di sorpresa emergendo da una palude, o i pericolosi ragni, che si calano dall’alto sopra il veicolo in corsa o ancora lo spaventoso gigante di pietra che, ruggendo, esce da una caverna e con la mano blocca il passaggio.

Sarà una vera e propria gara contro il tempo, con l’obiettivo di riportare al leggendario tempio la sacra gemma preziosa e salvare il mondo di Jumanji.

Le aperture anticipate

Senza attendere il 2 aprile, giorno dell’apertura ufficiale del parco, a Gardaland si può andare anche prima. Sono state anticipate alcune aperture speciali nei weekend di marzo: 12 e 13, 19 e 20, 26 e 27 marzo con orario 10-17. Nel biglietto d’ingresso all’anteprima Gardaland 2022 è compresa anche la visita alla Miniland di Legoland Water Park, il primo parco targato Lego d’Italia aperto lo scorso giugno, e a Gardaland SEA LIFE Aquarium, l’acquario interamente tematizzato che ospita oltre 5.000 creature marine e che, proprio il primo giorno di apertura, il 12 marzo, ospiterà l’incontro con una delle creature mitologiche più sognate: la sirena.

In occasione della Festa del Papà, il 19 marzo, al SEA LIFE Aquarium, dalle 11 alle 12 e dalle 14 alle 15, viene organizzato un incontro con due papà social con i quali affrontare temi legati al mondo sottomarino, dall’importanza al rispetto di questo ambiente fino al ruolo di genitore e di influencer.

Il biglietto intero combinato dell’apertura speciale Anteprima Gardaland 2022 costa 25 euro e 22 euro il ridotto. A partire dal 2 aprile, invece, il biglietto intero costerà 44 euro, ridotto 40. Combinato con il SEA LIFE costerà rispettivamente 47 e 43 euro.

Si ricorda che per accedere a Gardaland Resort (parco, hotel, acquario ecc.) tutti gli ospiti dai 12 anni in su hanno l’obbligo di presentare il Green Pass rafforzato.

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Riparte l’Hogwarts Express italiano, per scoprire il Parco dell’Antola

C’è un treno, in Italia, dedicato ad Harry Potter. È l’Hogwarts Express che parte da Genova e che va alla scoperta del Parco dell’Antola, nell’immediato entroterra ligure. Il trenino del maghetto non è una novità, ma nuovo è l’itinerario che partirà il 26 marzo e che sarà in versione “green”.

Il Trenino di Harry Potter andrà infatti alla scoperta dei Patronus che vivono nell’Antola e delle piante di Pomona con un corso di erbologia di montagna.

Il Genova Hogwarts Express edizione Antola Experience

I maghetti che partecipano al viaggio avranno il compito di realizzare delle foto speciali per raccontare la giornata, che andranno pubblicate su Instagram. Le tre foto che riceveranno più like vinceranno dei premi speciali e saranno pubblicate sulla pagina Facebook di Avventure Cittadine Genova e su Potterandmore.com il sito dedicato al mondo di J.K Rowlings.

Il trenino partirà dal binario 9 e 3/4 della stazione di Manin di Genova per arrivare a Casella, con uno spettacolo straordinario insieme a tutti i personaggi della scuola di magia più famosa di sempre. Ad accogliere i maghetti ci saranno la mitica professoressa di erbologia, Pomona Sprite, il Professor Piton e naturalmente la cattivissima Bellatrix Lestrange.

Ma la squadra è ricchissima di personaggi. Non mancheranno Sibilla Cooman, una strega veggente, nonché professoressa di Divinazione alla Scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, Ninfadora Tonks, una strega Mezzosangue e metamorfomagus, Priscilla Corvonero, la strega rinomata per la sua bellezza, Rita Skeeter, la strega-giornalista della Gazzetta del Profeta, Olympe Maxime, una strega Mezzogigante e preside dell’Accademia della magia di Beauxbatons, e naturalmente Harry Potter.

Tutti i viaggiatori potranno degustare i canestrelli magici e portare a casa una foto-ricordo. L’edizione speciale “green” chiamata Antola Experience è stata organizzata in collaborazione con il Parco Regionale dell’Antola, sull’Appennino ligure, allo scopo di conoscere luoghi inesplorati e gusti mai provati.

Il Parco naturale regionale dell’Antola

Il parco, grande quasi 5mila ettari, è un’area naturale protetta dominata dal Monte Antola, alto 1.597 metri, che fa da spartiacque tra le valli principali. Qui la natura è selvaggia e incontaminata, fatta di boschi di faggi, pioppi, castagni e piante da frutto selvatiche. I prati e i sottoboschi del parco regalano un’enorme ricchezza di fiori che, proprio con l’arrivo della Primavera, trasformano il paesaggio in uno spettacolo di colori. Distese di primule, campanellini, genziane, narcisi e di gigli rossi sono una vera gioia per gli occhi.

I mammiferi che abitano il parco sono sicuramente gli animali di maggior richiamo turistico. Tra tutti, quello di più grande pregio è il lupo – che, per fortuna, non è così facile incontrare -, ma ci sono anche splendidi daini e caprioli, volpi, lepri e tanti scoiattoli.

Info utili

È obbligatoria la prenotazione inviando un messaggio via WhatsApp al numero 3404910024, indicando il nome dell’evento (Genova Hogwarts Express edizione Antola Experience) e il numero di partecipanti.

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Il Genova Hogwarts Express edizione Antola Experience

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Borghi Lombardia Viaggi

Il borgo semi abbandonato della Lombardia che sta per rinascere

Siamo abituati a trovarli nel Meridione d’Italia, quei borghi storici che, a un certo punto, venivano abbandonati dai propri abitanti che erano costretti a trasferirsi altrove, il più delle volte al Nord, per andare alla ricerca di un lavoro, nella speranza di fare fortuna.

Anche nel Settentrione, però, non sempre le cose andavano bene e di borghi svuotati nel tempo ce ne sono stati anche qui. Ce un borgo in provincia di Brescia, però, che sta per rinascere. Si chiama Livemmo e si trova nel Comune di Pertica Alta, a una quarantina di chilometri da Brescia e circa 130 dalla metropoli di Milano.

Il progetto di rinascita di Livemmo

Questo borgo, che oggi conta all’incirca 500 abitanti, sparsi su un territorio diffuso in Valle Sabbia, è stato individuato dalla Regione Lombardia per un progetto pilota del valore di 20 milioni di euro che ha lo scopo di rigenerarlo dal punto di vista culturale, sociale ed economico.

Il progetto prevede in particolare la riqualificazione degli spazi pubblici, la ristrutturazione di un immobile abbandonato che diventerà un’area per attività culturali e turistiche, la creazione di alcune piste ciclopedonali e degli interventi sull’antico forno fusorio, rinvenuto solo nel 2004 grazie ad alcuni scavi guidati da un team di archeologi dell’Università di Padova che ha riportato alla luce la struttura che, dai documenti, risulta essere stata utilizzata partire dalla fine del 1500 e fino alla metà dell’800 e che ha portato benessere al paese per secoli.

Questo sistema economico nel XIX secolo però entrò in crisi e la lavorazione del ferro si spostò principalmente nelle fucine del fondo valle, così le zone montane furono abbandonate.

Il borgo di Livemmo

Ancora oggi sono ben visibili gli edifici dell’antico abitato, fatto di case grandi e signorili, con portali di pietra lavorata, fregi e sottotetti decorati da affreschi.

A 620 metri di quota, sulla sponda del torrente Tovere, i resti del Forno Fusorio sono raggiungibili attraverso una mulattiera che scende da Livemmo. L’impianto, anticamente adibito alla prima lavorazione del ferro estratto nella Val Trompia, riveste oggi grande rilevanza per l’archeologia industriale ed è visitabile liberamente e in autonomia grazie a una segnaletica che ne descrive storia e funzione. Questa attività era così florida perché la Valle Sabbia era ricca di boschi che fornivano il combustibile del carbone di legna.

Le Valli Resilienti bresciane

La Valle Sabbia (o Valsabbia) è una valle della Lombardia poco esplorata ma che merita di essere considerata come meta di vacanza in media montagna, in una dimensione intima. Insieme alla vicina Valle Trompia, sulle Prealpi bresciane, fa parte delle cosiddette Valli Resilienti, che comprendono 25 Comuni e che offrono l’opportunità di trascorrere del tempo in un paesaggio immerso nella natura, lontana dal clamore della città e immersa nel verde, scoprendo al tempo stesso itinerari insoliti e ancora poco battuti e un’offerta gastronomica autentica e genuina.

Queste valli incontaminate danno l’occasione di vivere l’alta montagna, stando però a due passi dalla città, di fare esperienze nella natura, passeggiare e degustare prodotti tipici, fare trekking a passo d’asino o pedalare in sella a una bicicletta. Proprio un paio di anni fa è stata inaugurata anche la Greenway delle Valli Resilienti, un bellissimo itinerario da percorrere in bicicletta che collega Brescia con la Valle Trompia e che ha lo scopo di promuovere un turismo slow ed ecosostenibile in una zona poco conosciuta e anche poco turistica.

Livemmo

Il borgo di Livemmo in provincia di Brescia

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Cerchi sempre il sole? Ecco le città più luminose d’Europa

Vivere e viaggiare inseguendo il sole non è un’utopia, né un’impresa impossibile soprattutto se si sceglie di raggiungere determinate destinazioni. Quello che vi proponiamo oggi è un vero e proprio itinerario della felicità che inizia e finisce nelle città più soleggiate d’Europa.

Sono numerose le evidenze scientifiche che confermano che il sole è, probabilmente, la più potente medicina naturale che abbiamo a nostra disposizione. Fin dall’antichità, infatti, i raggi della stella del sistema solare venivano “utilizzati” contro numerose patologie del corpo e dell’anima.

Se anche voi utilizzate il sole come rimedio naturale contro la noia e lo stress di una quotidianità sempre più caotica, allora non vi resta che organizzare viaggi e vacanze in quelli che sono i fortunati luoghi baciati dal sole in Europa e anche in Italia. Scopriamoli insieme.

Alicante

Le città più soleggiate d’Europa

Uno studio condotto dal portale Holidu ha messo sul podio delle città più soleggiate d’Europa Alicante, l’anima della Costa Blanca. La deliziosa città portuale, preziosa testimone di incontri tra culture, storie e civiltà, vanta una media di 349 ore di sole al mese con una temperatura vicina ai 20 gradi.

Eppure la città spagnola deve fare i conti con delle concorrenti agguerrite, stiamo parlando delle Isole Canarie, descritte come le isole con il clima migliore del mondo. Le giornate nell’arcipelago spagnolo al largo della costa nord-occidentale dell’Africa sono infatti molto lunghe e soleggiate con temperature miti durante tutto l’anno, che oscillano tra i 19º e i 24º. Con oltre 3000 ore di sole, le Isole Canarie sono considerate il territorio più soleggiato in tutta Europa. Se desiderate vivere una tiepida primavera tutto l’anno questo è il luogo giusto per organizzare una vacanza in ogni stagione.

Ultima, ma non per luce, s’intende, è Lisbona. “Non ci sono per me fiori che siano pari al cromatismo di Lisbona sotto il sole” aveva detto il poeta e scrittore Fernando Pessoa parlando della terra che gli ha dato i natali. La capitale del Portogallo, infatti, è stata ribattezzata la città della luce perché durante i mesi più caldi è inondata letteralmente dai raggi del sole che brillano sulle strade e sugli edifici esaltando i suoi mille colori.

Lisbona

Lisbona

Città che brillano al sole in Italia

Ci spostiamo ora in Italia, nel Paese conosciuto come la terra del mare, del sole e del buon cibo. L’appellativo di città del sole va a Napoli, anche se non è del capoluogo campano il primato. È la Sicilia, invece, la regione più luminosa del nostro stivale vantando diversi paesi in provincia di Siracusa e Ragusa che possono garantire un altissimo numero di ore di sole. Non è un caso che, proprio questi territori, si trovano nella parte meridionale più vicina all’equatore.

Ma c’è una città deliziosa, bagnata dai due mari Mediterraneo e Ionio, che detiene il primato assoluto. Stiamo parlando di Pachino che, secondo l’Enea, negli scorsi anni ha registrato valori di radiazione solare che superano i 6000 Megajoule. Se avete in mente di raggiungere la cittadina siciliana non dimenticate di portare con voi la protezione solare.

Pachino

Pachino