Categorie
Borghi Caraibi fiori litorali mare Sardegna Viaggi

Turri, il borgo dei tulipani

Non soltanto mare caraibico e cristallino e spiagge da sogno: la Sardegna è molto altro ancora, custode di parchi, grotte, preziose testimonianze archeologiche, borghi ricchi di storia e tradizione, e piccole perle “nascoste” che non ti aspetti.

È il caso di Turri e della sua incantevole fioritura dei tulipani, un trionfo di colori a pieno contatto con la natura incontaminata, nel cuore della zona pianeggiante della Marmilla, tra la Giara di Gesturi, famosa per i cavalli selvatici, e la Giara di Siddi, a circa 45 minuti di auto da Cagliari.

Turri, il borgo tra zafferano e tulipani

Poco più di 400 abitanti e il primato della produzione di zafferano, l’oro rosso sardo, insieme a San Gavino Monreale: Turri è il borgo dei panorami variegati che sorge in collina nell’abbraccio dei campi coltivati.

Il centro storico ha conservato la tipica conformazione di un tempo, con le case a corte vegliate da alti muri, caratterizzate da orti familiari alle spalle e ampi cortili sul davanti.

Una passeggiata tra le vie dà modo di osservare gli ampi portali delle abitazioni, la maggior parte del XX secolo ma alcuni risalenti all’Ottocento, e la tardo gotica Chiesa di San Sebastiano, edificata nel Seicento, di impronta aragonese e a navata unica: degni di nota sono l’Altare Maggiore, con il trono di San Sebastiano e una pregevole varietà di marmi, e le quattro cappelle laterali.

Di fronte alla parrocchiale, sorge una costruzione della seconda metà dell’Ottocento, con decorazioni palladiane al di sopra dell’architrave delle finestre: fu sede, per un centinaio di anni, del vecchio Municipio e, ancora prima, del Monte Granatico, ovvero la Banca del Grano.

Da vedere anche la Casa Museo dell’Arte Contadina e il secolare Parco degli Ulivi, in località Molinu, dove svettano autentici monumenti naturali: il Parco include un centro di accoglienza, percorsi guidati e un Museo storico.

I dintorni del paese non sono da meno e rappresentano un territorio abitato fin dalla Preistoria, come testimoniano i due nuraghi complessi di “su Senzu” e “Cabonu” e quelli a torre unica di “Sirissi”, “Turriga” e “Bruncu Monti Ari“.

Tutta la meraviglia dei tulipani di Sardegna

Turri, come accennato, ha il suo fiore all’occhiello nella straordinaria fioritura dei tulipani, meta ottimale per un gita fuori porta tra colori, profumi e incredibile bellezza.

Location d’eccellenza è il Parco “Beranu Froriu”, in un contesto naturalistico esclusivo, custode altresì di un magnifico roseto con oltre 5000 rose e 450 varietà di fiori tra cui peonie, muscari, iris, giacinti, ranuncoli, allium e narcisi.

Parte del circuito dei Grandi Giardini Italiani, il parco di sette ettari è un imperdibile paradiso per chi ama le fioriture primaverili e desidera ammirare gli splendidi tulipani in Sardegna: qui, infatti, sono ben 500.000!

Camminare senza fretta nel cuore del parco, in cui sono numerosi gli spazi dedicati agli animali, fa sentire immersi in un’esplosione di colori rigeneranti, tra ulivi secolari, piccoli ponticelli da attraversare e numerosi sentieri che si intrecciano. Ma non è tutto: i paesaggi e i panorami che si godono da Turri sulle verdi colline tutt’intorno appagano lo sguardo.

Il periodo migliore per scoprire il borgo dello zafferano e dei tulipani è certamente la primavera!

Categorie
Borghi tartarughe Viaggi

La forma di questo borgo ricorda una tartaruga: è in Italia ed è bellissimo

L’Italia è un Paese meraviglioso. Lo sappiamo noi, che ogni giorno partiamo alla scoperta dello Stivale per lasciarci sorprendere da tutte le sue bellezze, svelate e nascoste, e lo sanno anche i viaggiatori del mondo, che giungono qui in massa per scoprire l’immenso patrimonio culturale, storico, artistico e architettonico nostrano.

I motivi per scegliere l’Italia come prossima destinazione di viaggio sono tantissimi: attrazioni iconiche, monumenti celebri, capolavori d’arte e testimonianze antiche di un passato glorioso. Ci sono poi la cultura, e la splendida cucina mediterranea che ha influenzato tutto il mondo e che ancora lo ispira. Ma l’Italia, quella bella, è fatta anche di villaggi e paesini, che si snodano silenziosi all’ombra della grandi città. Sono loro i veri custodi della bellezza delPaese, quella fatta di tradizioni, usanze e storie.

Ed è proprio in uno di questi luoghi che vogliamo portarvi oggi. Un paesino suggestivo e affascinante abbarbicato su una piccola altura che saluta l’Etna. Un borgo che, per la sua forma e la disposizione degli edifici, ricorda il guscio di una tartaruga. Ed è bellissimo. Pronti a partire?

Benvenuti a Gangi, il borgo a forma di tartaruga

Sono appena 6000 le anime che popolano il borgo di Gangi che, come tutti i piccoli paesini, condivide il medesimo destino, quello dello spopolamento. Sono molte le persone che sono andate via, a cercare la fortuna nella vicinissima Palermo, città che dista dal borgo poco più di 100 chilometri. Ma ci sono anche quelli che hanno scelto di restare, gli stessi che ogni giorno preservano la memoria storica e quella culturale di uno dei borghi più belli d’Italia.

Proclamato anche borgo dei borghi nel 2014, Gangi si trova in una posizione estremamente affascinante. È, infatti, abbarbicato sul monte Marone ed è situato all’ombra del maestoso Etna che, come un guardiano, sembra proprio vegliare sul paesino e sui suoi abitanti.

Le viuzze del borgo che si intrecciano tra loro e corrono verso l’alto, ospitando case ed edifici medievali, sembrano restituire un disegno ben preciso, quello di un guscio di una tartaruga. La visione, dall’esterno, è estremamente suggestiva, ma è solo entrando nel borgo che è possibile toccare con mano tutta la sua magia.

Centro storico di Gangi

Fonte: iStock

Centro storico di Gangi

Cosa fare e cosa vedere nel borgo gioiello della Sicilia

Entrando nel ventre di quello che da lontano sembra il guscio di una tartaruga è impossibile non restare affascinati. Le strette vie, incorniciate da case ed edifici, si snodano tra loro fino a condurre gli avventurieri ai luoghi della storia. Da visitare, assolutamente, il Palazzo Bongiorno e il duomo di San Nicola di Bari, situato proprio nel cuore pulsante del borgo.

Tutto intorno, il dedalo di strade che si adagia sull’altura, diventa il palcoscenico di mestieri antichi che vengono tramandati da generazione e che sopravvivono nelle piccole botteghe tutte da scoprire. E poi ci sono l’arte, l’artigianato e le tradizioni gastronomiche che affascinano i viaggiatori e li introducono nella meravigliosa quotidianità del borgo.

Non c’è un momento migliore per scoprire il fascino di questo borgo e per ammirare gli scorci incantati che restituiscono visioni fiabesche dell’Etna e del territorio che si snoda tutto intorno. Gangi è bella tutto l’anno e in ogni stagione. Tuttavia è durante le feste e le manifestazioni, come la Sagra della Spiga, che è possibile toccare con mano tutta la bellezza delle tradizioni autentiche in uno scenario naturale e mozzafiato.

Gangi al tramonto

Fonte: iStock

Gangi al tramonto
Categorie
capitali europee Europa Francia Notizie Parigi Viaggi

I ciliegi sono in fiore a Parigi: l’Hanami ha inizio

L’arrivo di marzo, lo sappiamo, è un invito ad accogliere quelle che sono le visioni più belle dell’anno. Tutto merito di Madre Natura che, con il suo risveglio, tinge di meraviglia il mondo che abitiamo e trasforma il pianeta nel palcoscenico di spettacoli mozzafiato, che incantano e sorprendono.

Fioriscono i prati, i boschi e i giardini, anche i viali alberati delle città si colorano di magia trasformandosi nelle scenografie perfette di passeggiate, esperienze e viaggi straordinari. È il miracolo della primavera che esplode intorno a noi, e che ci invita a scoprire e riscoprire le destinazioni che già conosciamo.

È anche il tempo dell’Hanami, la tradizionale usanza giapponese che esorta i cittadini a scendere in strada per ammirare le fioriture dei ciliegi e tra quelle perdersi e immergersi. Ma per ammirare questo grandioso spettacolo non dobbiamo per forza volare dall’altra parte del mondo, perché anche a Parigi i ciliegi sono in fiore e la città, ve lo assicuriamo, non è mai stata così bella.

Parigi in primavera si tinge di rosa

Organizzare un viaggio a Parigi, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea. La capitale della Francia, da sempre in cima alle travel wish list dei viaggiatori, offre tutta una serie di esperienze e di visioni che ogni giorno attirano centinaia e migliaia di turisti che arrivano qui per vivere la magia della Ville Lumière.

Centro mondiale di arte, moda, cultura e gastronomia, la capitale della Francia ospita alcuni dei monumenti europei più celebri del mondo, tra i quali la la Torre Eiffel, il Museo del Louvre e la cattedrale gotica di Notre-Dame. Non sono solo le attrazioni iconiche, però, ad attirare i viaggiatori provenienti da ogni dove, ma lo sono soprattutto i suoi quartieri bohemien, le caffetterie tradizionali, le passeggiate sulle rive della Senna e tra i boulevard in fiore.

Insomma, Parigi è una città che non smette mai di sorprendere con le sue atmosfere senza tempo e con i suoi scorci romantici. È bella in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, ma raggiungerla in primavera vuol dire concedersi un viaggio sensoriale per vivere in prima persona il risveglio della natura.

Sì perché proprio adesso, che la primavera sta per esplodere in tutta la sua meraviglia, i ciliegi sono in fiore a Parigi. Lo sono davanti alla Tour Eiffel e nei Jardin des Tuileries, nei Giardini del Trocadero e a Champ de Mars. Fioriscono anche nel Jardin des Plantes,  il principale orto botanico di Francia, che ospita il più grande ciliegio giapponese della città.

Ciliegi in fiore nella città di Parigi

Fonte: iStock

Ciliegi in fiore nella città di Parigi

I ciliegi sono in fiore: dove praticare l’Hanami a Parigi

Parigi, dicevamo, ci mostra tutta la sua bellezza in primavera, e ci conferma che non abbiamo bisogno di volare dall’altra parte del mondo per ammirare quella che è, con tutta probabilità, la fioritura più suggestiva e affascinante di sempre. L’Hanami ci invita a fare proprio questo: osservare i fiori, godere della bellezza di questi. E quale occasione migliore, se non questa, per tornare a Parigi?

Nella capitale della Francia i ciliegi sono in fiore un po’ ovunque. Vi basterà passeggiare per la città, e raggiungere i luoghi iconici per ammirarli in una veste diversa, colorata e profumata. Tuttavia, se volete festeggiare l’arrivo della primavera, e ammirare il paesaggio in fiore, l’invito è quello di raggiungere il Parco di Sceaux, ad appena 10 chilometri dalla città. È qui che dal 1° aprile una grande festa celebrerà la fioritura dei ciliegi e l’Hanami.

Ciliegi in fiore a Parigi

Fonte: iStock/Pascale Gueret

Ciliegi in fiore a Parigi
Categorie
Notizie Viaggi viaggiare

I voli più costosi del mondo in questo 2023

Solo pochi giorni fa vi avevamo accennato che l‘estate del 2023 si preannuncia caotica come quella dell’anno precedente, ma anche a rischio prezzi più bassi dell’anno scorso ma comunque più elevanti rispetto al periodo pre-Covid. Premesse che, seppur continuando a viaggiare perché i mesi di fermo hanno aumentato il desiderio di farlo, non rassicurano di certo i viaggiatori.

Ma oltre alle persone più comuni c’è una fetta di turisti che può avvalersi di un  budget apparentemente senza fondo. Ed è proprio partendo da questo presupposto che la nuova compagnia aerea tedesca ALPEN AI, che offre voli panoramici sulle Alpi, ha pubblicato uno studio sui biglietti aerei di prima classe più costosi del mondo.

È stata perciò effettuata un’analisi su base mondiale relativa ai prezzi dei biglietti per i posti di prima classe e, da tale studio, sono emerse le cinque rotte di andata e ritorno senza scalo con il maggior numero di vantaggi, ma al contempo il prezzo più alto in questo momento. Scopriamo insieme quali sono i cinque voli di prima classe più costosi nel 2023 e di quali compagnie.

La quinta e la quarta tratta più costosa del mondo

Secondo lo studio condotto, al quinto posto di questa classifica risiede il volo transatlantico di oltre 11 ore di Virgin Atlantic dall’aeroporto londinese di Heathrow (LHR) a Los Angeles (LAX). Il volo di prima classe arriverebbe a costare quasi 20.000 euro ma, compresi nel prezzo, ci sono alcuni vantaggi extra come dei veri e propri letti, piatti e pasti à la carte, accesso a spazi di un certo livello come lounge e bar e ingresso alla Clubhouse prima dell’imbarco.

La quarta posizione è invece occupata dal volo Londra (LHR) – Hong Kong (HKG) di Cathay Pacific. I viaggiatori di prima classe ci trascorrono più di mezza giornata (12,5 ore) e per un prezzo a tratta di 20.000 euro (totale 40.000). Tuttavia, pur essendo decisamente costosa i servizi, per i clienti che possono permetterseli, sono più che soddisfacenti: la compagnia promette un letto più morbido del cielo, selezioni di vini da una premiata cantina, un sistema di intrattenimento in volo all’avanguardia e molto altro ancora.

Il podio

Il terzo gradino del podio dei voli più costosi del mondo è occupato da Korean Air che con il suo Airbus A380 vola d New York City (JFK) e Seoul, Corea del Sud (ICN) con biglietti di prima classe che arrivano fino a 30 euro al minuto (e per quasi 16 ore di navigazione, quindi più di 21.000 euro). In volo sono presenti una serie di intrattenimenti, molta privacy e comodi sedili che possono reclinarsi per dormire con il semplice tocco di un pulsante.

Medaglia d’argento per Emirates e per il volo Los Angeles (LAX) Dubai (DXB) e viceversa che ha un costo di quasi 30.000 euro. L’aeromobile, con circa 16 ore nei cieli, include l’accesso a uno speciale bagno termale con saponi e creme esclusivi e una doccia benessere completamente attrezzata. I passeggeri possono persino chiedere al loro assistente di volo di trasformare la suite in cui soggiornano in uno spazio per dormire a tutti gli effetti per assicurarsi che arrivino riposati a destinazione.

Il volo in prima classe più caro del mondo è di Etihad Airways e va da New York City (JFK) ad Abu Dhabi (AHU). 12,5 ore che offrono vantaggi come una suite di 40 metri quadrati sul ponte superiore dell’Airbus A380 con una camera da letto separata con letto queen-size e bagno privato, nonché servizio di autista per l’aeroporto e assistenza permanente da parte di un maggiordomo personale. Il costo? Quasi “appena” 63.000 euro.

Categorie
Destinazioni Firenze itinerari Toscana Viaggi

Itinerario di 10 tappe per visitare Firenze

Firenze è una piccola città incantata, famosa in tutto il mondo come luogo ricco cultura, arte, architettura, buon cibo e paesaggi mozzafiato. Sono migliaia i turisti che si recano ogni anno in questa città meravigliosa per immergersi nella sua bellezza medievale e rinascimentale senza tempo.

Firenze si trova nel cuore della Toscana in una vasta conca attraversata dall’Arno, a pochi passi dalle città di Prato e Pistoia. Il clima mite e l’architettura a misura d’uomo permettono di camminare per ore tra i vicoletti del centro storico, assaporare i profumi della Toscana e ammirare secoli di storia: un’esperienza irripetibile, che tutto il mondo ci invidia. E anche per chi vuole dedicarsi allo shopping e al divertimento non mancano vie piene di negozi, botteghe artigianali, artisti di strada e ristoranti tipici dove poter assaggiare una buona pappa al pomodoro.

Se vuoi visitare Firenze in pochi giorni ecco le 10 tappe fondamentali per il tuo itinerario.

1. Cattedrale di Santa Maria del Fiore

Se vuoi conoscere Firenze sono molte le tappe da non perdere nel centro storico! Avrai sicuramente visto la famosa cupola rossiccia di Santa Maria del Fiore: questa cattedrale rappresenta infatti il simbolo della città, anche conosciuta come il Duomo di Firenze. Con un po’ di pazienza per le lunghe ma scorrevoli file questa cattedrale dall’imponente stile gotico è visitabile gratuitamente. Al suo interno è possibile ammirare la meravigliosa cupola di Filippo Brunelleschi, risalente al XVI secolo. Inoltre se vuoi vedere la città dall’alto non perdere l’occasione di salire fino in cima alla cupola del Duomo: ti troverai davanti al panorama più bello di Firenze, da togliere il fiato!

2. Basilica di Santa Maria Novella

Anche qui siamo di fronte a un edificio architettonico dal valore artistico e culturale inestimabile, un luogo custode di immense opere d’arte. L’edificio nasce come convento di frati domenicani tra la fine del 1200 e la prima metà del 1300, per poi essere terminato solo cento anni dopo da Leon Battista Alberti.

Al suo interno è possibile ammirare i capolavori di grandi artisti, tra cui la Trinità di Masaccio, il Crocifisso di Giotto, la Natività del Botticelli solo per citarne alcuni. Anche la facciata è tra le opere più importanti al mondo: caratterizzata dai colori rosa, bianco e verde si compone di geometrie che richiamano gli studi scientifici dell’epoca applicati poi all’architettura e alla natura.

3. Battistero di San Giovanni

Il battistero di San Giovanni si trova nel cuore del centro storico ed è il terzo edificio che completa le maestose costruzioni religiose. Posto esattamente di fronte alla chiesa di Santa Maria del Fiore è il celebre “bel San Giovanni” di Dante, che lo nominò nei suoi versi come luogo di ricordi nostalgici. Fu infatti la chiesa in cui per molto tempo vennero battezzati i fiorentini, un simbolo religioso della città. La sua datazione resta incerta, ma è senza dubbio uno dei luoghi più antichi della città.

La particolare struttura ottagonale chiusa da una cupola a spicchi venne pensata per raccogliere un gran numero di persone nei giorni dedicati appunto al battesimo. All’esterno è ricoperta dai marmi bianchi e verdi di Prato e di Carrara, tipici dell’architettura romanica fiorentina, è ricchissimo di decorazione artistiche e scultoree di richiamo religioso di epoche storiche differenti.

4. Palazzo Vecchio in Piazza della Signoria

Il Palazzo Vecchio, un altro dei simboli della città, è un grande edificio a metà tra una fortezza e un palazzo, inconfondibile per la caratteristica torre che svetta verso l’alto.

Venne costruito nel 1300,  probabilmente anche questo su progetto di Arnolfo Di Cambio, per proteggere le figure governative più importanti dai tumulti dell’epoca. Da sempre rappresenta un importante ruolo civico, tanto da essere in passato la sede del Parlamento ai tempi in cui Firenze fu capitale d’Italia nel 1865. Al suo interno è possibile visitare diverse sale da museo, il Salone dei Cinquecento, dove Leonardo e Michelangelo si incontrarono per definire gli affreschi della Sala del Consiglio, e con un tour guidato è possibile vedere Firenze dalla Torre di Arnolfo.

5. Ponte Vecchio

Che dire di Ponte Vecchio? Un altro simbolo senza tempo di questa città, spesso rappresentata con l’immagine di questo ponte al tramonto che scavalca le acque dell’Arno congiungendo due parti di Firenze.

Chiamato così perché fu il primo ponte ad essere costruito e fino al 1218 fu l’unico ponte che attraversava l’Arno. Ha vissuto secoli di storia: soggetto a incendi e numerosi danneggiamenti, venne ricostruito nel 1333 in seguito a una violenta alluvione che lo distrusse completamente. Riuscì a sopravvivere anche ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, risparmiato dalle truppe tedesche perché arteria principale di viabilità.

Oggi è un ponte caratteristico per il panorama unico e le numerose botteghe di orafi,  un tempo macellerie. Ponte Vecchio è il luogo ideale per una passeggiata romantica al tramonto!

6. Galleria degli Uffizi

Ecco uno dei luoghi più conosciuti d’Italia, alla stregua del Louvre di Parigi: la Galleria degli Uffizi rappresenta uno dei musei di Firenze da vedere, oltre che uno dei più visitati al mondo. Con decine di migliaia di visitatori al giorno, le lunghe code che li caratterizzano giustificano l’attesa e aumentano il desiderio di trovarsi davanti ai capolavori di Giotto, Botticelli, Leonardo Da Vinci, Caravaggio, Michelangelo e Raffaello.

Per visitarli è necessario prenotare il biglietto in anticipo, ma ne vale davvero la pena. La Galleria degli Uffizi venne progettata e costruita da Giorgio Vasari nel 1560 per conservare le opere d’arte di Francesco De’ Medici; oggi è un museo di fama mondiale, due piani di collezioni uniche al mondo tra sculture e quadri. Le opere comprendono periodi che vanno dal Medioevo all’epoca moderna.

7. Palazzo Pitti

Un altro imponente edificio rinascimentale da non perdere se vuoi visitare Firenze in pochi giorni è il Palazzo Pitti. Si trova nei pressi del Ponte Vecchio, nella zona dell’Oltrarno, e venne costruito nel 1457 per ordine del suo omonimo proprietario fiorentino, il banchiere Luca Pitti, che volle farne la propria dimora residenziale.

Divenne il più imponente edificio residenziale della città e fu in seguito abitato dalle dinastie più importanti nei secoli: i Medici, gli Asburgo-Lorena e successivamente i Savoia. In seguito divenne poi proprietà dello Stato. A completare l’opera architettonica fu aggiunto sul retro anche il meraviglioso giardino di Boboli, un’altra tappa fondamentale tra le cose da visitare a Firenze.

Oggi questo immenso palazzo racchiude al suo interno una serie di numerose gallerie e musei, tra cui la Galleria Palatina, la Galleria d’Arte Moderna e del Museo della Moda e del Costume, e rappresenta senza dubbio uno dei luoghi più rinomati da visitare a Firenze, sede di eventi mondani internazionali legati alla moda italiana.

8. Giardino di Boboli

Il Giardino di Boboli è una tappa immancabile se si decide di visitare Firenze. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità per la sua bellezza, è situato su una collina alle spalle del Palazzo Pitti e ne completa il progetto iniziale. Comprende più di 45000 metri quadrati di giardini, vasche monumentali, fontane e geometrie architettoniche perfettamente intervallate tra loro grazie al disegno artistico di quattro famosi architetti. È considerato il miglior esempio di giardino rinascimentale per la sua eleganza maestosa, nonché luogo di relax e connessione con la natura locale ed esotica: l’ideale è visitarlo con una guida che racconti tanti dettagli.

9. Piazzale Michelangelo

Il piazzale Michelangelo, una splendida terrazza dell’Ottocento costruita per onorare il famoso scultore, rappresenta un altro punto panoramico di rara bellezza per chiunque abbia la fortuna di passarci. Sulla terrazza è possibile passeggiare avvistando l’orizzonte fiorentino tra numerose bancarelle, e al centro della piazza si fa protagonista una grande riproduzione in bronzo del David di Michelangelo.

Il piazzale è facilmente raggiungibile dal centro storico di Firenze a piedi o in autobus. Una tappa da non perdere, specialmente nelle giornate piene di sole!

10. Mercato Centrale

L’ultima tappa dell’itinerario per visitare Firenze in pochi giorni è il grande Mercato Centrale, un luogo ricco di prodotti culinari e artigianali toscani tutti da scoprire, magari con un tour guidato. Il Mercato Centrale si trova a soli dieci minuti dalla Stazione di Santa Maria Novella, e comprende una parte interna dedicata ai prodotti culinari toscani e una parte esterna, dedicata alla vendita di oggetti di artigianato: dalle borse di pelle, ai souvenir in ceramica, qui puoi sbizzarrirti con gli acquisti di prodotti da assaggiare e da regalare proprio prima di prendere il treno per tornare a casa.

Sono molte le cose da vedere a Firenze, una città che racconta secoli di storia e di cultura come poche altre in Italia. Se hai voglia di trascorrere un weekend in coppia o in compagnia di amici questa città regala momenti indimenticabili e non ci si stanca mai di visitarla. Passeggiando per la città si respira un’aria frizzantina e giocosa, grazie anche alla simpatia dei fiorentini sempre disponibili ad accogliere ogni turista con il tipico accento toscano e un bel sorriso. È difficile scegliere tra le numerose cose da visitare in questa città, ma se vuoi visitare Firenze in pochi giorni queste sono le dieci tappe fondamentali nel tuo itinerario!

Categorie
Notizie Viaggi

L’aurora boreale è in tour: puoi ammirarla in qualsiasi parte del mondo

Esistono visioni che sono così belle da non sembrare reali. Paesaggi che si aprono davanti ai nostri occhi come fossero un miraggio e che ci ricordano quanto è straordinario il mondo che abitiamo. Gli stessi che ci invitano a esplorare il globo in lungo e in largo. Tutto merito della natura che, con i suoi spettacoli, non smette di incantarci e sorprenderci ogni giorno.

Tra gli show più belli, quelli ai quali dovremmo tutti assistere almeno una volta nella vita, c’è sicuramente lei: l’aurora boreale. Si tratta di un particolare fenomeno atmosferico che tinge di meraviglia il cielo, che lo infiamma e lo colora in maniera unica, e che ci invita a restare col fiato sospeso e con gli occhi all’insù. Sono molti i viaggiatori che in determinati periodi dell’anno si mettono in cammino per raggiungere quelli ormai sappiamo essere i luoghi dove si palesa questo incredibile show.

Quello che in molti non sanno, però, è che l’aurora boreale è in tour. Attualmente si trova a Hong Kong, ma può essere ammirata in qualsiasi altra parte del mondo.

L’aurora boreale “on demand” arriva in città

C’è tanta poesia in quel fenomeno ottico dell’atmosfera terrestre che incanta le persone di tutto il mondo da tempi immemori. Pittori, artisti, poeti, scrittori e viaggiatori: nessuno resta immune al fascino dell’aurora boreale.

Proprio lei che, all’improvviso, squarcia il cielo e illumina le stelle con forme inedite e colori cangianti che evocano paesaggi fiabeschi e onirici. L’aurora boreale sembra un incantesimo che non si può spiegare, ma è la scienza a svelarci che lo spettacolo è portato in scena da particelle elettriche, elettroni e protoni, che colpendo l’atmosfera terrestre producono lampi di luce cangianti accompagnati da uno spettacolo sonoro suggestivo e affascinante.

Alaska, Danimarca, Irlanda, Finlandia e Svezia, sono solo alcuni dei luoghi più famosi per avvistare l’aurora boreale, gli stessi che in determinati periodi dell’anno sono raggiunti da viaggiatori provenienti da ogni parte mondo.

Oggi, però, inaspettatamente l’aurora boreale è visibile anche sopra il cielo di Hong Kong. Tutto merito di un uomo, l’artista svizzero Dan Acher, che ha creato un‘installazione strabiliante che permette di avvistare l’aurora boreale nei cieli delle città del mondo, in qualsiasi periodo dell’anno. Il progetto si chiama Borealis e la visione è davvero straordinaria.

Halle, Borealis on tour

Fonte: Getty Images

Halle, Borealis on tour

Borealis: l’installazione che colora i cieli del mondo

Se fino a poco tempo fa credevamo che l’aurora boreale si manifestasse solo in determinate destinazioni, e in precisi momenti dell’anno, con il progetto Borealis dobbiamo tutti ricrederci. Quello che sta succedendo adesso nel cielo di Hong Kong, nel West Kowloon Cultural District, ne è la prova.

Com’è possibile che l’aurora boreale sia apparsa nei cieli della Cina lo abbiamo già svelato, tutto merito di un’installazione straordinaria, dal nome Borealis, creata dall’artista svizzero Dan Acher.

Molto più di un’opera d’arte, questa installazione porta in scena una performance immersiva che tinge e colora i cieli di tutto il mondo, regalando la possibilità di richiedere un’aurora boreale on demand ovunque, e in ogni periodo dell’anno.

Nessuna installazione è mai uguale alla precedente. Grazie al colore del cielo, e alle mutevoli condizioni meterologiche, i colori e le forme dell’installazione regalano infinite sfumature e variazioni che, ogni volta, permettono di ammirare un’aurora boreale unica. Artificiale sì, ma comunque suggestiva e magica.

Per scoprire dove apparirà la prossima aurora boreale, vi basterà seguire il calendario di Borealis on tour. Intanto vi anticipiamo che questa apparirà nel Nuovo Galles del Sud la prossima estate.

L'aurora boreale a Hong Kong

Fonte: Getty Images

L’aurora boreale a Hong Kong
Categorie
linee aeree Notizie offerte Viaggi viaggiare

Prima offerta per volare low cost a primavera

Sta per arrivare la primavera e torna la voglia di evadere. Con le nuove offerte low cost di Ryanair la cosa migliore è festeggiare l’arrivo della bella stagione con un bel viaggio. Vicino, poco impegnativo, ma soprattutto economico e appagante.

L’offerta online a partire da 24,99 euro (a tratta) è appena partita ed è valida fino al 6 marzo. Si può viaggiare a partire tra il 1° aprile e il 31 maggio. Il periodo migliore per visitare alcune località che ricominciano a fiorire. Ecco i nostri consigli di viaggio per partire tra aprile e maggio.

Budapest a primavera

Budapest è una città magica, perfetta per essere visitata in un weekend. Rimarrete sicuramente incantati dalle ricchezze di questa città, tra monumenti, luoghi di divertimento e ambienti artistici. In due giorni potete dedicarne uno alla visita di Buda e l’altro a quella di Pest. Le due zone della capitale ungherese sono divise dal mitico Danubio che, in una giornata di sole, è bello navigare per ammirare i monumenti da un punto di vista privilegiato.

Il primo luogo da visitare a Budapest è sicuramente il Castello di Buda, anche noto come Palazzo Reale. Altri due monumenti suggestivi e non lontani dal colle del castello sono l’imponente Bastione dei Pescatori, da cui si può ammirare un panorama mozzafiato sulla Capitale e l’antica chiesa duecentesca di San Mattia.

A Est del grande fiume, attraversando uno dei tanti ponti sul Danubio – quello famoso delle Catene al momento è in fase di ristrutturazione – si raggiunge la Basilica di Santo Stefano, intitolata al primo sovrano d’Ungheria, e poco lontano il famoso Parlamento, la cui cupola è visibile da tutta la città ed è il simbolo di Budapest.

Knock, l’Irlanda più green

Con il riserviglio della natura uno dei viaggi più consigliati è quello in Irlanda, in particolare in una zona meno battuta dal turismo di massa. Detto che gli italiani adorano l’Irlanda, e questo è già uno dei motivi per andarci, una delle mete meno frequentate è la zona di Knock, una cittadina del Nord-Ovest nella Contea di Mayo, punto di partenza per andare alla scoperta del Connacht.

Si tratta di una regione ricca di laghi e fiumi. Tra i più noti, Lough Mask che si trova a ridosso del più celebre Lough Corrib, il lago più grande della Repubblica d’Irlanda sul quale si affaccia il lussuosissimo Castello di Ashford, che ospita un hotel. I due laghi sono collegati tra loro da un piccolo corso d’acqua che attraversa il villaggio di Cong, sede di un’antica abbazia agostiniana di cui sono rimasti in piedi solo alcuni resti.

La costa di questa parte d’Irlanda è caratterizzata da alte scogliere a picco sul mare al largo delle quali si contano all’incirca 300 isole. Ma è da qui, all’altezza di Newport, che parte anche una delle vie più famose d’Irlanda, la Wild Atlantic Way, il più lungo itinerario costiero dell’isola di smeraldo che si estende per 2.500 km e che proprio quest’anno compie dieci anni. La Wild Atlantic Way costeggia altissime scogliere e spiagge nascoste, attraversa vivaci villaggi e cittadine e permette di venire in contatto con le antiche tradizioni gaeliche e con la gente locale famosa per la sua incredibile accoglienza.

 

Categorie
Emilia Romagna forlì itinerari culturali musei Notizie Viaggi

Riapre il Museo dell’Abbandono, ed è bellissimo

A Forlì c’è un museo diffuso unico in Italia, ideato con l’obiettivo di ridare visibilità a quei luoghi, privati e pubblici, ormai dimenticati, per valorizzare il patrimonio culturale del territorio romagnolo. Un museo senza pareti o cancelli, in divenire, spazio di esplorazione e di ricerca che racconta il paesaggio abbandonato, spingendo ad andare sul posto, attraverso una guida alternativa e in continua evoluzione. Si tratta del progetto “IN LOCO. Il museo diffuso dell’abbandono”, nato dall’Associazione Spazi Indecisi, che invita ad esplorare i luoghi in disuso in maniera immersiva e tecnologica.

Dopo la pausa invernale, il Centro Visite del museo riparte con l’iniziativa “Sabato al Centro Visite” e una bella novità: durante le aperture, saranno organizzati piccoli eventi collegati al museo come passeggiate, esplorazioni, giochi urbani e incontri. Sarà, così, un punto di partenza ideale per intraprendere un viaggio alla scoperta del museo diffuso e dei luoghi in abbandono di Forlì e della Romagna, che ora punta sul turismo attivo, ma anche per guardare con occhi nuovi la città viva.

Gli eventi che portano a una scoperta inedita di Forlì e della Romagna

Quest’anno, il Museo dell’Abbandono fa un ulteriore passo per diventare un luogo di riflessione e ricerca sul paesaggio romagnolo urbano e non. Si parte sabato 4 marzo con la passeggiata “Manicula”, una camminata che porta a indagare i fenomeni acustici e visivi nel centro storico di Forlì, a cura di Enrico Malatesta, esperto di sound design, e Chiara Pavolucci, fotografa. Una singolare caccia al tesoro che invita i partecipanti a scoprire la relazione tra suono e spazio attraverso l’utilizzo del proprio corpo, e a osservare i fenomeni visivi collegati al movimento della luce e la sua interazione con le superfici della città.

Gli appuntamenti proseguiranno nei mesi successivi, fino a giugno, per riprendere poi da settembre, in compagnia di storici, naturisti e operatori culturali, con passeggiate dedicate alla scoperta del passato industriale di Forlì, alla ricerca del verde spontaneo che nasce in città. E ancora, pedalate verso l’ex acquedotto Spinadello, esperimenti urbani di derive psicogeografiche, incontri e tanto altro. Situato nell’ex Deposito delle Corriere SITA, il Centro Visite comprende approfondimenti storici, riproduzioni 3D, la presentazione degli itinerari e un assaggio dei contenuti speciali fruibili in loco.

Gli itinerari del Museo dell’Abbandono

Dopo la tappa al Centro Visite e all’ex deposito delle Corriere, i viaggiatori ed esploratori urbani sono invitati a scoprire il museo diffuso che, partendo da Forlì, abbraccia e racconta la Romagna (terra di Rocche incredibili). Sono sette gli itinerari tematici di viaggio che collegano gli oltre 60 luoghi in abbandono del museo: dai luoghi di lavoro del ‘900, a quelli del divertimento estivo romagnolo, dalle colonie razionaliste della Riviera agli edifici istituzionali dell’entroterra.

L’insieme degli itinerari dà vita a una guida turistica, alternativa e in continua evoluzione, che permette ai visitatori di continuare l’esplorazione e rende disponibili contenuti multimediali creati ad hoc fruibili solamente in loco, attraverso la App dedicata. Il progetto si pone l’obiettivo di tramandare la memoria di questi luoghi, diventando uno strumento di conoscenza, conservazione e valorizzazione del patrimonio di un territorio estremamente variegato e delle sue evoluzioni sociali, culturali ed economiche. Non mancherà un itinerario escursionistico dedicato alle vecchie case in pietra della Romagna appenninica, testimonianza di mestieri e vite che, dal dopoguerra in avanti, iniziarono a trasformarsi profondamente.

Ronco del Cianco

Fonte: Ufficio Stampa – Ph: Stefano Belacchi

Ronco del Cianco, tra le tappe del museo diffuso
Categorie
Viaggi Wanderlust

Puoi mangiare in una carrozza regale del XIX secolo: succede in Italia

Sono le esperienze, quelle inedite, straordinarie e indimenticabili, a rendere unici i nostri viaggi, indipendentemente dalle destinazioni raggiunte e dai chilometri percorsi. Possono essere avventure adrenaliniche, destinate solo ai cuori impavidi, o romantiche, per tutti coloro che amano viaggiare insieme alla propria dolce metà. Oppure, ancora, sensoriali, per scoprire e riscoprire il mondo che abitiamo da prospettive diverse, oltre quella visiva.

Ed è proprio di un’esperienza così che oggi vogliamo parlarvi. Di un viaggio nel tempo che passa per la bellezza dei fasti antichi e per il gusto delle tradizioni territoriali nostrane.

Si perché in Italia, da oggi, è possibile pranzare o cenare all’interno di un treno reale, in una carrozza d’epoca risalente al 1921, inserita in un contesto straordinario che parla di storia, di bellezza, di natura e di benessere. Pronti a partire?

Lusso tra i colli bolognesi

Il viaggio di oggi ci conduce a pochi chilometri da Bologna, e più precisamente tra gli straordinari e lussureggianti paesaggi che si snodano tra i suoi colli. È qui che, incastonato nella natura, si erge un edificio bellissimo è affascinante le cui origini risalgono al 1705. Si tratta del Palazzo di Varignana, una struttura ricettiva immersa in 30 ettari di parco privato, dove gli ospiti sono invitati a vivere esperienze di puro relax.

Tra spazi verdi, parchi, fontane e scorci mozzafiato, si snodano camere, suite e lussuose residenze completamente immerse nel verde. Il cuore della struttura è il Palazzo Bargellini Bentivoglio, un castello di campagna secolare che è simbolo della storia del territorio e della sua riqualificazione. Un vero e proprio gioiello da scoprire e riscoprire per vivere momenti di pace e serenità al cospetto della grande bellezza naturale della zona del bolognese.

Quella che si vive all’interno del Palazzo di Varignana, però, è un’esperienza che passa anche per i sensi, e che è stata arricchita dall’inaugurazione di un nuovo ristorante che, vi anticipiamo, non ha nulla a che vedere con tutti i locali che abbiamo frequentato fino a questo momento.

Sì perché il nuovo ristorante della struttura è stato creato all’interno di una carrozza reale del XIX secolo, restaurata e impreziosita, che permette di vivere ai viaggiatori un’esperienza senza tempo.

Il ristorante all'interno della carrozza reale, Palazzo di Varignana

Fonte: Ufficio Stampa Nemo Monti

Il ristorante all’interno della carrozza reale, Palazzo di Varignana

Mangiare all’interno di una carrozza del 1921: l’esperienza senza tempo

Molto più di un’esperienza gastronomica, quello che si vive nel Treno Reale, tra i colli bolognesi, è un vero e proprio viaggio nel tempo che trasporta gli ospiti tra le bellezze di un’epoca antica e mai dimenticata.

Protagonista di questa avventura è un’autentica carrozza d’epoca risalente al 1921. Un prototipo di un treno reale che, dopo anni di abbandono, è stata restaurata e portata nel resort immerso nei colli bolognesi. Grazie alla collaborazione tra artigiani, architetti, scenografi e studiosi, sono state ricreate, con la massima attenzione ai dettagli, ambientazioni minuziose che ricalcano i fasti e l’opulenza di un tempo.

Un luogo unico all’interno del quale è possibile vivere un’esperienza senza tempo che passa per la vista, allietata dalla bellezza dell’ambiente, ma anche dal gusto. Il ristorante, infatti, propone un viaggio culinario che trasporta i viaggiatori tra i sapori antichi del Treno Reale ed gli ingredienti genuini del territorio.

Il Treno Reale è aperto tutti i sabati, e può ospitare fino a 22 coperti. Pronti a fare un tuffo nel passato?

Il ristorante all'interno della carrozza reale, Palazzo di Varignana

Fonte: Ufficio Stampa Nemo Monti

Il ristorante all’interno della carrozza reale, Palazzo di Varignana
Categorie
Africa Egitto itinerari culturali luoghi misteriosi mete storiche Monumenti Notizie siti archeologici Viaggi

Scoperta sensazionale in Egitto: dove conduce il passaggio segreto

L’Egitto è patria di splendide testimonianze archeologiche, monumenti incredibili che sono conosciuti in tutto il mondo – e che ogni anno attirano milioni di turisti. Ma alcuni di essi celano ancora dei segreti davvero suggestivi: è il caso del misterioso tunnel scoperto all’interno della Piramide di Cheope, che ha per lungo tempo ossessionato gli archeologi. Dopo anni di studi, finalmente sappiamo cosa c’è al suo interno.

Piramide di Cheope, il cunicolo segreto

Facciamo un passo indietro: la Piramide di Cheope è la più antica delle tre rinvenute all’interno della necropoli di Giza, uno dei più famosi siti archeologici d’Egitto. È un vero capolavoro d’ingegno, nonché l’unica delle sette meraviglie dell’antichità ancora in perfetto stato di conservazione. Costruita circa 4.500 anni fa, è stata a lungo studiata ed esplorata dagli scienziati, ma è ancora ricca di misteri tutti da scoprire. Come ad esempio il tunnel segreto che è stato rinvenuto al suo interno: dove conduce, e qual è la sua funzione?

La presenza del cunicolo è stata ipotizzata nel 2016, quando alcuni archeologi avevano individuato uno spazio vuoto dietro l’entrata principale della piramide. Per evitare di danneggiare questa immensa opera architettonica, gli studiosi hanno messo in piedi un progetto durato diversi anni. Dapprima hanno utilizzato la radiografia muonica, una tecnica non invasiva sviluppata presso l’Università di Nagoya, in Giappone, per poi spingersi attraverso il passaggio segreto con una specie di endoscopio, una minuscola telecamera introdotta attraverso una fessura di pochi millimetri. Così, finalmente dli scienziati hanno potuto esplorare questo tunnel.

Lungo circa 9 metri, con una larghezza pari a 2,10 metri e un’altezza di 2,3 metri, è un cunicolo non rifinito caratterizzato da monoliti che formano un soffitto spiovente. Secondo quanto affermato da Mostafa Waziri, direttore del Consiglio Supremo delle Antichità d’Egitto, è possibile che sia stato costruito per alleviare il peso della piramide sull’ingresso principale e ridistribuirlo su tutta la struttura. Ma ci sono ancora molte domande in attesa di una risposta. Potrebbero infatti esserci dei segreti ancora da scoprire, come una camera non ancora individuata che potrebbe trovarsi al di sotto del tunnel.

Il tunnel segreto all'interno della Piramide di Cheope

Fonte: ANSA Foto

Il tunnel segreto all’interno della Piramide di Cheope

Dove porta il passaggio segreto

Ci sono davvero altri misteri da svelare, attorno a questo cunicolo segreto? Secondo gli esperti, le sorprese potrebbero essere ancora molte. “Continueremo la nostra scansione, per capire cosa possiamo scoprire al di sotto del cunicolo o alla fine di esso” – ha dichiarato Waziri. Cosa si aspettano di trovare all’interno della Piramide di Cheope, in un luogo rimasto ben nascosto per migliaia di anni? Qualche dettaglio in più lo ha svelato l’archeologo egiziano Zahi Hawass, presente alla conferenza stampa con cui è stata annunciata la scoperta.

“Crediamo che qualcosa sia nascosto sotto il tunnel” – ha ammesso Hawass. E quel qualcosa potrebbe essere la camera in cui giace il sepolcro di Cheope, faraone della IV dinastia d’Egitto, che nonostante le lunghe ricerche non è mai stato ritrovato. Sarebbe dunque una scoperta epocale, addirittura la più importante del secolo. Ci vorranno però ancora molte indagini per poter capire se davvero c’è un’altra stanza segreta da individuare, e se al suo interno ci sono altri segreti meravigliosi da riportare alla luce.