La chiamavano l’estate della ripartenza, ma per i viaggiatori sembra essersi trasformata in una roulette russa: per chi ha in programma un volo aereo, il rischio è quello di subire ritardi infiniti o, addirittura, di vedersi cancellata la partenza all’ultimo momento, rimanendo a piedi. Una nuova indagine ha cercato di fare il punto della situazione, individuando quali sono le rotte più colpite dalla crisi.
Caos voli, le rotte con più cancellazioni
Già un paio di mesi fa, gli esperti mettevano in guardia da quelli che sarebbero stati i disguidi dell’estate per i passeggeri: la tanto attesa ripartenza del turismo, dopo due anni di blocco quasi totale, ha in effetti messo in seria difficoltà aeroporti e compagnie aeree di tutto il mondo. Sono molti i viaggiatori che, finalmente pronti a tornare in vacanza, hanno dovuto affrontare numerose difficoltà per partire – e alcuni non ce l’hanno fatta, vedendosi cancellare il proprio volo. Ma il peggio potrebbe dover ancora arrivare, con il mese di agosto ancora una volta il più affollato per quanto riguarda le partenze.
Che cosa sta succedendo? La piattaforma spagnola Mabrian Travel Intelligence ha elaborato un’accurata analisi per conto di FTO (Federazione Turismo Organizzato), portando alla luce dati abbastanza allarmanti. Nel corso dell’indagine, sono stati presi in considerazione i voli che lo scorso 28 giugno erano previsti per il periodo compreso tra il 15 luglio e il 31 agosto. Quindi questi dati sono stati confrontati con i voli che, al 12 luglio, erano ancora in programma sempre per lo stesso periodo. In questo modo, si è potuto verificare l’effettivo tasso di cancellazione delle partenze.
Quello che è emerso non può che suscitare preoccupazione. Innanzitutto si sono individuate le rotte più colpite dalle cancellazioni. In merito alle tratte europee con arrivo in Italia, il primato in negativo va alla Francoforte-Roma che ha visto ben 51 voli cancellati (18%), e a seguire la Londra Heathrow-Milano che ha una percentuale di viaggi soppressi del 23%. Problemi anche per la Minorca-Milano (con il 21% di cancellazioni), per la Monaco-Venezia (con 30 voli in meno) e per la Madrid-Roma (con 22 voli in meno). A livello nazionale, il maggior problema riguarda il collegamento con le grandi isole: Roma-Catania ha ben 35 voli soppressi, mentre Milano-Catania e Roma-Palermo “solo” 32. Anche la tratta Cagliari-Milano ha visto un taglio di 24 voli.
Le compagnie aeree più a rischio
Insomma, volare in queste settimane è una vera incognita. Se l’indagine ha messo in evidenza quali sono le tratte più colpite, ha altresì individuato quali sono le compagnie aeree più a rischio. Il più alto numero di cancellazioni è avvenuto per opera di easyJet, che ha perso ben 568 voli. A seguire, troviamo WizzAir (205 voli soppressi), Lufthansa (202 voli soppressi), Ryanair (170 voli soppressi) e la neonata Ita Airways (160 voli soppressi). Tutto questo, naturalmente, senza prendere in considerazione gli altri disagi come i ritardi infiniti in aeroporto e il rischio di overbooking.
Come mai aeroporti e vettori sono in così grande difficoltà? Nei due anni passati, a causa della pandemia, il settore del turismo ha vissuto una crisi di proporzioni incredibili, con il quasi totale azzeramento delle partenza per motivi di svago. Per sopravvivere, scali e compagnie aeree hanno effettuato grandi tagli nel personale. E ora che l’attesa ripartenza è finalmente arrivata, l’esiguo numero di operatori di terra e di bordo non riesce a sostenere l’enorme carico di lavoro, con conseguenze facilmente prevedibili.