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Le più belle gite di primavera da fare in treno e battello

Il treno è una delle ultime (ri)scoperte che piace sempre più agli italiani. Muoversi senza stress, in modo sostenibile, godendosi il paesaggio dal finestrino o riposandosi prima di arrivare a destinazione risparmiando energie che serviranno quando inizia il vero viaggio.

Ecco perché gli itinerari in treno, specie con l’arrivo della bella stagione, stanno spopolando. Lunghi itinerari, ma anche brevi gite da fare in giornata, non troppo lontano da casa. Il treno, in questi casi, è davvero perfetto. Gli italiani, negli ultimi due anni di pandemia, hanno riscoperto il turismo di prossimità e cosa c’è di meglio se non salire a bordo di un treno speciale che porta il turista alla scoperta di angoli inediti che si nascondevano proprio dietro l’angolo?

Ed ecco perché le ferrovie Trenord in Lombardia organizzano sette (che poi diventeranno otto) “Gite in treno” che porteranno per tutta la bella stagione i turisti verso tantissime nuove mete, alcune delle quali che uniscono treno e navigazione sui laghi lombardi. Dal Lago d’Iseo al Lago di Como, e poi Maggiore, Garda e Lugano, dove si può viaggiare con un unico biglietto  treno+battello.

Tour del Lago di Como

Il treno speciale porta alla scoperta del primo bacino del Lago di Como. Consente di esplorare la sponda comasca del Lario arrivando a Como per poi approfittare della libera navigazione in battello tra le località di Cernobbio, Moltrasio, Blevio e Torno. Il biglietto treno+battello costa 18,50 euro per gli adulti e 9,20 euro per i ragazzi fino ai 13 anni.

Il Bellagio tour

Una delle cittadine più pittoresche affacciate sul Lago di Como merita assolutamente un tour dedicato. Il tour comprende il viaggio di andata e ritorno in treno a Como da tutta la Lombardia e la navigazione da Como a Bellagio, con possibilità di fermata a Tremezzo e alla splendida Villa Carlotta, il giardino botanico che si trova proprio di fronte a Bellagio. Da non perdere una passeggiata tra i vicoli di Bellagio e la visita di alcune delle sue incantevoli ville, celebri in tutto il mondo per il loro sfarzo e per i loro giardini curatissimi, come Villa Serebelloni, con i suoi incantevoli e curatissimi giardini. Il biglietto speciale costa 29,20 euro per gli adulti, 15,90 euro per i ragazzi fino ai 13 anni e 58,40 euro il pacchetto famiglia che comprende due adulti e due ragazzi.

I tesori del Lago di Como

Questo tour arriva, invece, nel delizioso borgo di Varenna, famoso per le sue case color pastello. Da qui ci si può imbarcare sul battello e navigare tra Menaggio, Bellagio, Cadenabbia, Villa Carlotta, Tremezzo e Lenno. Il biglietto speciale costa 14,50 euro per i ragazzi fino ai 13 anni, 26 euro per gli adulti e 52 euro per le famiglie (2 adulti+2 ragazzi),

Lago Maggiore da Laveno

Questo viaggio in treno porta a Laveno – partendo da tutta la Lombardia – e prevede la navigazione del Lago Maggiore verso Intra, Villa Taranto, Pallanza, le Isole Borromee (l’Isola Madre e l’Isola Superiore) e Baveno. Il biglietto speciale è in vendita al costo di 32,80 euro per gli adulti e 18,80 euro per i ragazzi (fino a 13 anni). A breve, l’offerta per i laghi si arricchirà con il tour completo delle Isole Borromee.

Lago di Garda tour

Il tour del Garda include un viaggio in treno verso le stazioni di Desenzano o Peschiera del Garda. Da lì si ha la possibilità di imbarcarsi e navigare liberamente tra gli scali compresi tra Gargnano e Torri del Benaco (Toscolano Maderno, Gardone Riviera, Salò, Porto Portese, Manerba, Moniga, Padenghe, Desenzano, Sirmione, Peschiera, Lazise, Bardolino, Garda). Il biglietto speciale costa 27,40 euro per gli adulti e 19,90 euro per i ragazzi (fino a 13 anni),

Lago d’Iseo – Monte Isola

Questo tour porta alla scoperta di Monte Isola, l’isola lacustre più alta d’Europa. Si arriva a Sale Marasino, Iseo o Sulzano per poi prendere il battello per Monte Isola, la splendida isola che si trova al centro del bacino e che è una tappa imperdibile per il suo borgo magico, fra ulivi e case di pietra, dove il tempo sembra essersi fermato e dove bellezza, natura e storia si fondono creando qualcosa di meraviglioso. Il biglietto speciale costa 15 euro e comprende il viaggio in treno andata e ritorno da tutta la Lombardia.

Le perle del Lago di Lugano

Il treno conduce a Porto Ceresio. Da lì si ha la possibilità di imbarcarsi e navigare tra gli scali compresi tra Porto Ceresio e Lugano (Morcote, Melide, Paradiso, Gandria, Brusino). Il biglietto include l’ingresso gratuito al Parco botanico Scherrer di Morcote e al Museo Doganale di Gandria. Il biglietto a tariffa unica costa 25 euro.

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Tour del Lago Maggiore e delle sue isole

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I segreti e le leggende nascoste tra gli edifici della Piazza dei Miracoli

Esiste un luogo di incredibile mistero, di fascino antico e di leggende che affondano le radici in tempi lontanissimi. Un centro culturale e artistico, un punto di snodo tra passato e presente, un capolavoro geniale e visionario dell’uomo. Stiamo parlando di Piazza dei Miracoli, una delle più belle piazze al mondo nonché Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco dal 1982.

Ci troviamo a Pisa, nella Piazza del Duomo ribattezzata da Gabriele d’Annunzio come Campo dei Miracoli per la straordinaria quantità di capolavori che qui sono stati costruiti secoli fa e che ancora oggi vivono e convivono in perfetta armonia con la scena urbana.

Circondate da un prato verde e lussureggiante, queste architetture che svettano verso il cielo, tra cui anche l’iconica torre pendente, raccontano la storia e della città e ne ridefiniscono la sua stessa identità. Quella fatta di antichi splendori mai tramontati, di vittoriose imprese della Repubblica Marinara di Pisa, ma anche di leggende antiche e di misteri mai risolti.

La Piazza del Duomo di Pisa

La Piazza del Duomo di Pisa è uno dei complessi architettonici più celebri del mondo, tutto merito delle straordinarie e maestose opere che qui sono state costruite. Dalla iconica torre pendente che svetta verso il cielo con i suoi 57 metri d’altezza, diventata il simbolo della città e dell’Italia, passando per il duomo, il battistero e il camposanto.

Ed è proprio quando ci si ritrova al cospetto della grande bellezza che caratterizza la Piazza dei Miracoli, che si possono notare alcuni dettagli misteriosi che per secolo hanno animato le leggende popolari e locali. Come quei piccoli fori sul marmo della Cattedrale di Santa Maria Assunta che, dicono, siano stati lasciati dal diavolo o come il fantasma di Galileo Galilei che pare sia stato avvistato più volte proprio sotto la Torre di Pisa.

I Misteri del Prato dei Miracoli

Anche se il nome Prato dei Miracoli fu scelto da Gabriele D’Annunzio in riferimento alla presenza dei monumenti (miracoli) che formano insieme il fulcro della vita religiosa cittadina, è impossibile non lasciarsi suggestionare dallo stesso, soprattutto se andiamo a sviscerare le leggende e i misteri che si nascondono tra gli edifici della piazza.

Il diavolo, dicevamo, sembra essere stato qui. Lo confermerebbero quei piccoli fori disposti sul marmo della Cattedrale di Santa Maria Assunta. Secondo la leggenda, il diavolo aveva posato i suoi artigli sull’edificio durante la costruzione, prima di essere stato cacciato via. Ad alimentare ancora di più la credenza è il fatto che ogni volta che si provano a contare i fori, questi restituiscono sempre un numero differente.

Un’altra leggenda, molto popolare, è quella che riguarda la lucertola a due code scolpita nel bronzo della porta centrale della Cattedrale. Da sempre considerata un portafortuna per gli studenti, da secoli liceali e universitari si recavano qui per toccare le code dell’animale. Per motivi di conservazione questo oggi non è più concesso.

E, ancora, c’è chi giura di aver visto Galileo Galilei, o meglio il suo fantasma, aggirarsi proprio sotto la Torre di Pisa. Le segnalazioni, ancora oggi, sono tante, al punto tale che nel 2014 i membri della National Ghost Uncover, uno dei gruppi europei più importanti di Ghost Hunters, sono arrivati a Piazza dei Miracoli con il loro strani apparecchi per scovare il fantasma dello scienziato.

piazza dei miracoli

piazza dei miracoli

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L’offera di Ryanair per prenotare le vacanze estive (senza svenarsi)

Ryanair ha appena lanciato la sua nuova offerta low cost per volare a prezzi bassissimi. La promozione, che scade oggi a mezzanotte, permette di prenotare biglietti aerei a partire da 19,99 euro a tratta (ma sul sito ci sono anche offerte da 4,99 euro). Si può volare per tutto il mese di giugno, in Italia e in alcune mete europee.

Visto il periodo a cavallo dell’estate, noi vi consigliamo di puntare dritto al mare, dove fare i primi tuffi e prendere la prima tintarella dell’anno. Abbiamo guardato le offerte e fatte le nostre considerazioni. Ecco perché noi faremmo questi viaggi.

Minorca, tra spiagge e tapas

Tra le mete in offerta c’è Minorca, dove si vola a 9,99 euro da Bergamo, Roma Fiumicino, Napoli, Bologna e Venezia. Bellissima isola delle Baleari, perfetta per una vacanza a giugno, quest’anno Minorca è stata eletta regione europea della gastronomia. Ci saranno eventi gastronomici tutto l’anno e a giugno, per dieci giorni, bar e ristoranti offriranno un menu tradizionale speciale, una degustazione di formaggio e olio e dolci tipici. Secondo l’ente del turismo delle Isole Baleari, chi sceglie di trascorrere una vacanza a Minorca è spesso uno sportivo, che ama il trekking e le passeggiate all’aria aperta. Qui ci sono alcuni degli itinerari più belli dell’arcipelago, come lo storico Camí de Cavalls, per esempio. Oltre al paesaggio interno incantevole, Minorca vanta una costa di cale e spiagge paradisiache, come le celebri Cala en Bosch e Cala Macarella.

Cefalonia, tra cale e grotte

Giugno è il mese perfetto per andare in Grecia e la vicina isola di Cefalonia, nello Ionio, è ideale anche per un long weekend. Spiagge ma non solo, l’isola è un territorio roccioso coperto da boschi di pino nero e frastagliato in innumerevoli penisole e promontori che si gettano direttamente sul mare. Proprio tra le rocce si nasconde una delle chicche dell’isola, le grotte di Melissani che celano un incredibile lago sotterraneo dove l’acqua che arriva direttamente dal mare, attraversando i canali carsici del sottosuolo è di un blu intenso. Questo luogo è talmente magico e incantato da aver ospitato, in passato, un tempio dedicato al dio Pan. Alla grotta si accede a piedi oppure in barca a remi.

Ma Cefalonia, essendo la più grande delle isole Ionie, è un vero scrigno di tesori naturalistici. Basti pensare alle calette paradisiache, alle spiagge a perdita d’occhio e al  mare dai mille colori. Da non perdere ci sono certamente una visita alla spiaggia di Myrtos e una alla spiaggia di Antisamos e straordinaria è anche la Xi Beach, con l’arenile rosso-arancio, con il colorato villaggio di pescatori di Assos, tra i più tradizionali ancora esistenti in Grecia.

Grotta Melissani Grecia

La grotta Melissani a Cefalonia

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La magia dei tulipani arriva anche in Puglia: uno spettacolo mozzafiato

La felicità si cela in un mazzolino di fiori coloratissimi e dal profumo inebriante, soprattutto se siamo noi a raccoglierli nella splendida cornice di un prato che si risveglia dopo l’inverno. E nel campo di tulipani più grande della Puglia la magia si rinnova per il secondo anno consecutivo, per la gioia di grandi e piccini che possono tornare ad ammirare uno spettacolo unico al mondo, sotto i tiepidi raggi di un delizioso sole primaverile.

Riapre il campo di tulipani più grande della Puglia

Gialli, rossi, rosa, bianchi, variopinti: sono oltre 100mila i tulipani piantati in una vasta distesa erbosa, dove la natura è ancora padrona indiscussa del panorama. Siamo a pochi passi dal centro di Foggia, tra le dolci colline dell’entroterra pugliese che fanno da sfondo a splendidi prati verdi. Qui si trova Cascina Savino, un’importante azienda agricola florovivaistica che ha deciso di realizzare un’opera magnifica. È così che è nato il bellissimo campo dei Tulipani di Puglia, un luogo che racchiude la magia di questi fiori incantevoli, dalle sfumature delicate.

“Noi un campo di tulipani non lo abbiamo mai visto. Eppure ora per il secondo anno abbiamo il dono di camminarci dentro” – spiega Giuseppe Savino, che con suo fratello Michele ha dato vita a questa meraviglia – “Quello che vedrete è stato pensato a giugno, piantato a novembre, coperto di paglia a fine dicembre, diradato a mano pianta per pianta a febbraio e innaffiato a marzo”. Il risultato? Un prato ricco di colori e profumi buonissimi, dove perdersi in contemplazione della natura al suo massimo splendore.

Gli eventi al campo dei Tulipani di Puglia

Già lo scorso anno, dunque, il campo aveva mostrato tutta la sua bellezza ai turisti incuriositi da questa novità. Dietro la magia si cela un lavoro durissimo: i tulipani richiedono cura e passione, soprattutto quando capita un inverno particolarmente gelido. Ma ogni sacrificio è ampiamente ripagato dallo spettacolo del prato fiorito, che nel mese di aprile vive il suo momento più fulgido – proprio in occasione della Pasqua. Ed è questa l’occasione perfetta per tuffarsi in un tripudio di fiori meravigliosi, scattando qualche foto ricordo di una giornata da vivere con i nostri affetti più cari.

Per visitare il campo dei Tulipani di Puglia, che rimarrà aperto tutti i giorni dall’8 al 25 aprile 2022, occorre prenotare. Una volta sul posto, si potrà passeggiare tra i sentieri del prato e raccogliere alcuni tulipani, ma anche scoprire tutto sul loro mondo così affascinante. E davanti al prato è disponibile un anfiteatro realizzato con balle di paglia, dove poter ascoltare della buona musica. Nei fine settimana, qui suonerà il Conservatorio Umberto Giordano di Foggia. Mentre il 16 aprile ci sarà l’appuntamento imperdibile con il poeta paesologo Franco Arminio, che presenterà il suo ultimo libro.

Tulipani in Italia, una magia unica

Il campo dei Tulipani di Puglia è solo uno dei luoghi in cui poter vivere questa incredibile meraviglia. In tutta Italia ci sono altre splendide fioriture da non perdere. Una è quella di Blufi, piccolo borgo siciliano dove i tulipani crescono spontaneamente ad ogni primavera, regalando uno spettacolo mozzafiato. Mentre nei pressi di Bergamo c’è Tulipania, uno dei primi campi ad aprire nel nostro Paese. Non resta che scegliere il più vicino e andare personalmente a scoprire la bellezza di questi fiori coloratissimi.

Tulipani di Puglia

Tulipani di Puglia

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Anche l’Italia ha il suo castello delle fiabe: lo riconoscete?

A pochi chilometri da Torino, immerso nei boschi e nella natura lussureggiante del piemontese, c’è un borgo magico e suggestivo che sorge sulle rovine dell’antica città romana di Alladium. È in questo contesto straordinario che svetta maestoso verso il cielo il Castello Ducale di Agliè.

Il suo aspetto balza subito all’occhio, lo fa per la sua grandezza e per quel particolare stile architettonico che non assomiglia a nessun altro perché ha raccolto nel corso dei secoli i dettami degli stili che si sono susseguiti nel tempo, dando vita a un edificio eclettico e unico.

E non assomiglia neanche al castello della Walt Disney, quello che ha fatto da sfondo alle vicende di Cenerentola o della Bella e la Bestia. Il Castello Ducale di Agliè non ha le iconiche torri con i tetti a punta, eppure anche le sue stanze conservano le storie di amori, intrighi e passioni che hanno fatto parte dell’immaginario cinematografico e non solo.

Il Castello Ducale di Agliè

A poco più di 30 chilometri da Torino, troviamo il Castello Ducale di Agliè, situato proprio nell’omonimo borgo. L’edificio fa parte delle Residenze Sabaude del Piemonte ed è uno dei castelli più visti dagli italiani, se non dal vivo, sicuramente attraverso lo schermo, perché è proprio nei suoi interni e negli esterni che sono state girate alcune delle serie televisive italiane di maggior successo.

Come abbiamo anticipato, la sua struttura architettonica è molto particolare, perché raccoglie tutti gli stili che si sono seguiti nel tempo. La sua storia, infatti, è iniziata nel medioevo, periodo durante il quale venne costruito il primo nucleo della residenza.

Nel 1600, invece, il castello divenne di proprietà del conte Filippo San Martino d’Agliè, consigliere di Cristina di Francia. Fu lui a commissionare le prime modifiche dell’edificio, a partire dal rifacimento della facciata all’aggiunta di due gallerie e di un cortile.

Nel 1700, invece, la dimora venne acquistata dai Savoia e fu trasformata in una residenza reale alla quale vennero aggiunte nuove sale, adibite a stanze, e una chiesa collegata al palazzo. Un secolo dopo furono ancora i Savoia a ristrutturare gli arredi interni e le parti esterne, creando anche un lago. Nel 1939 il Castello di Agliè fu acquistato dallo stato italiano e aperto al pubblico come testimone di sette secoli di storia d’Italia e d’Europa.

Favole, storie e amori impossibili

Anche non avendolo mai visto dal vivo, vi sembrerà di riconoscere questo castello perché è lui l’assoluto protagonista di alcune delle serie televisive più celebri del nostro Paese. Qui sono state girate Elisa di Rivombrosa, La Bella e la Bestia e Maria José – L’ultima Regina.

Il fascino romantico e quella bellezza unica e senza tempo, lo hanno trasformato nella scenografia perfetta di intrighi, passioni e amori impossibili. Eppure queste storie non appartengono solo all’immaginario televisivo. Le grandi pareti del Castello d’Agliè, infatti, hanno protetto per anno un amore romantico e quasi impossibile, quello di Filippo San Martino e Cristina di Francia.

Il conte aveva rinunciato alla sua brillante carriera militare per restare accanto alla sua amata, perché proteggerla era lo scopo della sua vita. E così lo fece sempre, anche se questo gli costò l’arresto da parte del cardinale Richelieu. Negli anni di prigionia, raccontati attraverso tenere lettere di promesse e sogni, i due non smisero mai di tenersi in contatto, di pensarsi e di amarsi.

Castello di Agliè

Castello Ducale di Agliè

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Vacanze estive: gli italiani non baderanno a spese

È già tempo di qualche previsione sulla prossima estate, la prima (da più di due anni a questa parte) che vedrà davvero una netta ripresa del turismo. L’emergenza sanitaria ha messo un duro freno al settore dei viaggi, ma ora sembra aver allentato la sua morsa e gli italiani stanno tornando ad organizzare le loro vacanze. Le quali, secondo una nuova indagine, saranno assolutamente all’insegna del divertimento e del relax, ma anche piuttosto dispendiose.

Vacanze estive, gli italiani sono pronti a spendere di più

I più organizzati hanno già prenotato le prossime vacanze estive, chi invece preferisce arrivare a ridosso della partenza sta comunque iniziando a radunare le idee: quest’anno, gli italiani vogliono godersi un viaggio da sogno, complice una serie di coincidenze finalmente favorevoli. A rivelarlo è il rapporto Joy of Travel di Marriott Bonvoy, firmata dal programma fedeltà di Marriott International. L’indagine, condotta su un’ampia selezione di viaggiatori europei e mediorientali, ha coinvolto anche 2mila adulti italiani e ci ha permesso di scoprire qualcosa in più su quelli che saranno i trend della prossima stagione in fatto di viaggi.

Il primo dato che emerge è il desiderio di godersi finalmente una vacanza: il 52% degli intervistati ha affermato di voler viaggiare tra giugno e settembre, senza badare a spese. Dopo tanti sacrifici, il settore turistico torna dunque a vedere la luce. Molti italiani non si concedono infatti un viaggio addirittura da tre anni (ovvero dall’estate 2019, poco prima che scoppiasse la pandemia), ritenendo troppo pericoloso spostarsi in periodo di Covid. E con le frontiere che riaprono, sono tanti coloro che vogliono andare all’estero.

Per quanto riguarda i costi, gli intervistati sembrano propensi a lasciarsi andare: l’88% ha dichiarato di voler spendere più del solito, con una media di 1.177 euro a persona. Cifra che aumenta notevolmente (raggiungendo i 1.553 euro a persona) se si considerano solamente gli under 25. Sebbene siano coloro che hanno la capacità di spesa inferiore – perché studiano ancora o stanno muovendo i primi passi nel mondo del lavoro -, quest’anno vogliono davvero la vacanza dei sogni. Ma non è tutto: l’indagine ha portato alla luce anche altri interessanti trend che caratterizzeranno la prossima estate.

I trend dell’estate 2022: vacanze lunghe e rilassanti

Negli ultimi due anni, chi ha viaggiato si è spesso concesso solamente qualche weekend fuori porta o, al massimo, una settimana senza allontanarsi troppo da casa. Ora è tempo di evadere, e gli italiani vogliono farlo in grande stile. Oltre ad essere intenzionati a viaggiare nuovamente all’estero, molti sono pronti a fare finalmente le due classiche settimane di ferie: ebbene sì, tornano ad allungarsi i tempi dedicati alla vacanza, almeno per quasi la metà degli intervistati (il 48%, per la precisione). In particolare, sono i ragazzi tra i 18 e i 24 anni che preferiscono fare viaggi più lunghi, seguiti a ruota dagli intervistati tra i 25 e i 34 anni.

Inoltre, molti hanno affermato di voler partire ben due volte nel corso dell’estate: il 41% farà più viaggi del solito, nel periodo tra giugno e settembre. Anche in questo caso, la percentuale è nettamente a favore delle fasce più giovani. Infine, qualche curiosità sul tipo di vacanza che gli italiani stanno organizzando. Nel 32% dei casi, si è alla ricerca di un viaggio che sia “il più rilassante possibile”, con una predilezione particolare per i resort all-inclusive dove poter stare in panciolle tutto il giorno. Mentre il 25% di chi si prepara a viaggiare ha intenzione di fare la vera vacanza da sogno, quella che ci si concede solitamente una volta nella vita.

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Le suggestive location della serie Tv “La scogliera dei misteri”

Se la serie Tv “La scogliera dei misteri” appassiona, è sicuramente merito dell’avvincente trama che racconta la storia di Lola Bremond che scopre, a un quarto di secolo di distanza di tempo, la verità su un atroce omicidio e sua madre.

La serie franco-belga, il cui titolo originale è “Jugée coupable”, passa da Bordeaux, dove vive la ragazza, alla spettacolare costa della Bretagna, dove Lola viene chiamata per un colloquio di lavoro. Ed è proprio la location uno degli altri motivi del successo della serie Tv.

Le location di “La scogliera dei misteri”

La scogliera da cui prende il titolo italiano la serie Tv si trova nel golfo di Morbihan, in pieno Oceano Atlantico, la cui città di riferimento è Vannes che, in bretone, significa “città bianca”. È una splendida città medievale, con case a graticcio e mura erette nel XIII secolo, una delle mete forse meno note della regione. E il golfo è una bellissima baia naturale e pittoresca che ripara isole e imbarcazioni che caratterizzano i porticcioli di tutti i villaggi costieri di questa zona al Nord della Francia.

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Le case a graticcio di Vannes, in Bretagna

Sempre affacciata sul mare è la cittadina di La Trinité-sur-Mer, dove sono state ambientate alcune scene, specie quelle nella gendarmeria che, in realtà, è la sede del Municipio. È famosa per il porto e per le sue spiagge, raggiungibili lungo un delizioso sentiero detto Sentier des douaniers, una passeggiata di otto chilometri circa che porta fino alla Pointe de Kerbihan e alle spiagge della baia del Quiberon. Di fronte alla spiaggia di Kervillen ci sono delle saline, rinnovate proprio di recente dopo 50 anni di abbandono.

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La costa bretone di Morbihan

Il Quiberon è una penisola fatta di spiagge di sabbia fine ma anche di natura selvaggia. Qui siamo nella Bretagna più iconica, quella che vediamo sulle cartoline, fatta di irte scogliere frastagliate, gli rocce scavate dalle acque dell’oceano a mo’ di grotte e di onde che roboanti s’infrangono sulle rocce scure. Per i francesi – ma non solo – è uno dei luoghi più belli dove praticare surf in Bretagna. Chi è meno spericolato, può invece percorrere il sentiero della Grande Randonnée che fa il giro della penisola offrendo un meraviglioso spettacolo.

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La città fortificata di Hennebont in Bretagna

Sembrano tutti uguali ma non è così. Un’altra cittadina dove sono state girate alcune scene di “La scogliera dei misteri” è Hennebont, a una cinquantina di chilometri a Nord di Vannes, una città che ha saputo conservare la sua stupenda eredità medievale. Vi si accede attraverso quelle che erano le porte fortificate – restaurate dopo la Seconda guerra mondiale – che sorreggono altrettante torri, dalla cui cima si gode della migliore vista della città, oltre che dal cammino di ronda e lungo la parte restaurata delle mura.

Così come case a graticcio, strade lastricate e ponti di pietra ha il centro storico medievale di Aurey Saint-Goustan, due città che ne formano una. Qui sbarcò Benjamin Franklin nel 1776 per incontrare re Luigi XVI. Nelle vicinanze c’è la città-santuario Sainte-Anne d’Auray, il primo sito di pellegrinaggio cattolico in Bretagna.

Naturalmente non potevano non girare alcune scene nel sito più famoso di questa zona della Bretagna: Carnac. Gli allineamenti di Carnac sono tra i complessi megalitici più estesi al mondo. Comprendono circa 3.000 monoliti, eretti 6.000 anni fa, disseminati nella campagna bretone. Il sito comprende anche il più grande menhir preistorico attualmente conosciuto, lungo 20 metri e del peso di 300 tonnellate.

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Gli allineamenti di Carnac, tra i complessi megalitici più estesi al mondo

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Cosa fare/vedere a Procida nell’anno della Capitale della Cultura

È Procida la Capitale Italiana della Cultura di questo 2022, un’isola che non è un’isola e che è anche un’icona esemplare di dinamiche relazionali, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni naturali. Ma quali sono gli eventi che si terranno in questo luogo straordinario del nostro Paese?

I 150 eventi di Procida

Saranno ben 150 gli eventi che avranno luogo a Procida, e tutti distribuiti in 300 giorni di programmazione. Verranno coinvolti anche 350 artisti di 45 Paesi differenti. Le parole chiave che ispireranno il programma saranno: legami, co-creazione, dimensione internazionale, inclusione ed ecosostenibilità e con la logica delle 6 “i”: Procida include, insegna, impara, ispira, inventa, innova.

Tra gli eventi da non perdere ci saranno laboratori, concerti, mostre, itinerari e percorsi, scuole per bambini e adulti, fino a un Festival letterario, Festival di Teatro e arti performative, un laboratorio di citizen science, installazione sonore, uscite in barca a vela, battute di pesca e anche una mostra del maestro Mimmo Jodice.

Tutti gli eventi di Procida 2022 saranno organizzati col presupposto del coinvolgimento della popolazione locale e per generare un progetto di sviluppo a base culturale in grado di produrre effetti anche dopo il 31 dicembre di quest’anno attirando attenzioni su un luogo che custodisce tantissime ricchezze” ha dichiarato Agostino Riitano, direttore di Procida 2022.

Il cartellone delle iniziative entra nel vivo il 15 aprile, con l’arrivo della Settimana Santa.

Come arrivare a Procida

Per celebrare l’anno di Procida come Capitale Italiana della Cultura, Trenitalia conferma l’impegno del Gruppo FS a favore della cultura e del turismo accanto a grandi istituzioni e manifestazioni.

Acquistando un unico biglietto combinato Trenitalia + SNAV, si può raggiungere Napoli partendo dalle principali stazioni italiane a bordo di Frecce, Intercity, Intercity Notte e treni regionali per poi imbarcarsi sui traghetti veloci verso l’isola.

Un viaggio intermodale che è garantito anche dalle soluzioni treno più bus fino al molo di Napoli Beverello realizzate in collaborazione con Alibus.

Procida, cosa vedere oltre agli eventi

Il 2022 è quindi l’anno perfetto per visitare Procida e suoi mille colori. Da non perdere è certamente Marina Grande, un insieme di casette ricche di sfumature pastello e dominate dalla cornice merlata del Palazzo Montefusco, edificato nel XII secolo.

Lungo Via Roma ci sono negozi, boutique e botteghe di artigianato, ma anche testimonianze storiche ed edifici religiosi come la Chiesa della Pietà che vanta un inconfondibile campanile Barocco, e il crocifisso ligneo del 1845, in Piazza Sancio Cattolico.

Da non perdere anche Casale Vascello, un insieme di abitazioni racchiuse in una corte interna creati a Procida a partire dal ‘500 al di fuori del nucleo storico. Il tutto con lo scopo di proteggersi dalle incursioni saracene.

Incredibile anche Marina della Corricella, un borgo affacciato sul mare che si distingue per essere il più antico di Procida, oltre che per aver ospitato il set cinematografico del film “Il Postino” con Massimo Troisi. Impossibile non innamorarsi delle sue case dei pescatori con i tipici “Vefi”, i balconi coperti da archi di origine araba.

Poi le spiagge, di cui Procida è ricca. La maggior parte di essere si raggiungono a piedi o in autobus, mentre alcune si scoprono via mare. La Spiaggia di Chiaia, per esempio, è una delle più belle dell’Isola. Non da meno è la spiaggia di Ciraccio, la più lunga di Procida e molto frequentata per via dei campeggi vicini.

Infine, ma di certo le esperienze da fare a Procida non sono finite qui, vale la pena fare un salto a Vivara e l’Area Marina protetta di Procida. Qui, oltre ad ammirare una zona straordinaria, è possibile fare una serie di attività come il Whale Watching, visite guidate in barca, immersioni ed escursioni alla scoperta di bellezze uniche tra cui la colonia di delfini più importante del Mediterraneo e i reperti archeologici disseminati sui fondali di Procida.

Insomma, Procida ci aspetta a braccia aperte, tra bellezze uniche al mondo e un programma ricco di eventi (che potete visionare qui).

Procida eventi 2022

Procida vista dall’alto

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Celebrare il capodanno thailandese a Phuket in una dimora da sogno

Nel Paese delle foreste lussureggianti, delle praterie che si perdono all’orizzonte, dei loti e delle ninfee c’è un grande fermento. I preparativi per il Songkran, il capodanno thailandese, sono ufficialmente iniziati. E mentre una grande battaglia d’acqua si appresta a snodarsi per le strade delle città del Paese, la sontuosa e barocca residenza del Governatore apre le sue porte ai viaggiatori.

Ad annunciarlo è stata Airbnb, la celebre piattaforma di affitti brevi, che ha aperto ufficialmente le prenotazioni per soggiornare all’interno della casa del Governatore della Thailandia situata sull’isola tropicale di Phuket.

Tra spiagge incontaminate, tradizioni gastronomiche tramandate da generazioni e un immenso patrimonio culturale incredibile, sarà possibile, per quattro fortunati viaggiatori, vivere un’esperienza da sogno dormendo all’interno di uno dei più grandi capolavori architettonici dell’isola.

residenza del Governatore della Thailandia

Residenza del Governatore della Thailandia

Celebrare il nuovo anno a Phuket

Se l’inizio del nuovo anno non vi ha pienamente soddisfatto e avete ancora una lunga lista di buoni propositi da realizzare allora l’arrivo del capodanno thailandese può diventare un nuovo modo per ricominciare, e per farlo in grande stile. Proprio in occasione del Songkran, che viene celebrato dal 14 al 15 aprile, la sontuosa residenza del Governatore della Thailandia situata sull’isola tropicale di Phuket, apre le sue porte ai viaggiatori di Airbnb.

Il palazzo in questione è un omaggio al patrimonio architettonico di tutto il Paese, un’icona dell’architettura barocca sino-portoghese che invade anche la Thalang Road, la strada principale della Città Vecchia.

Interni ed esterni sono una vera delizia per gli occhi che permetteranno a chiunque soggiorni qui di vivere un’esperienza immersiva della storia, nella cultura e nel design locale.

residenza del Governatore della Thailandia

Residenza del Governatore della Thailandia

Il palazzo storico di Phuket

I viaggiatori che voleranno in Thailandia in occasione del capodanno avranno la possibilità di dormire all’interno di un palazzo costruito più di un secolo fa dopo la fine dell’impero di Re Rama V. La maestosa residenza, con gli anni, è diventata l’emblema del patrimonio culturale di Phuket e di tutto il Paese.

Situata nella città vecchia dell’isola, è stata recentemente restaurata e portata ai suoi antichi splendori riflettendo però il contesto moderno grazie all’intervento del designer Saran Yen Panya che ha aggiunto agli elementi architettonici originali pezzi del design contemporaneo locale.

Come celebrare il capodanno thailandese

Tra spiagge da sogno e cultura locale, Phuket è diventata con gli anni la meta prediletta dei viaggiatori di tutto il mondo, pur conservando la sua perfetta autenticità. E sembra essere questo il luogo migliore per celebrare l’arrivo del nuovo anno che si traduce nel Paese nella più grande battaglia d’acqua di sempre.

In occasione del Songkran, infatti, si tiene il Water Festival. Persone di ogni età scendono in strada e nelle piazze per una battaglia gentile a suon di gavettoni d’acqua per purificare la terra e l’aria ed eliminare le energie negative in vista del nuovo anno.

Proprio per prendere parte a tutto questo, Airbnb ha aperto la possibilità a quattro viaggiatori di soggiornare all’interno della residenza del governatore. Gli ospiti che riusciranno a prenotare il soggiorno saranno accolti da un host d’eccezione, la modella e attrice Patricia Tanchanok Good. Insieme a lei anche lo chef e ambasciatore della cucina thailandese nel mondo Nooror Somany Steppe.

Tantissime, poi, le esperienze destinate a far sognare gli ospiti, come lo snorkeling tra le acque cristalline e un’attività sociale per la salvaguardia del gibbone. Il soggiorno ha un costo di soli 50 dollari per due notti ed è prenotabile qui.

residenza del Governatore della Thailandia

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I nomadi digitali scelgono (ancora) il south working

Non è solo una tendenza, quella del lavoro agile, quanto più un fenomeno volto a trasformare forse per sempre il nostro modo di lavorare. E ora i dati ci confermano che la tribù dei nomadi digitali è destinata a crescere, e ha le idee sempre più chiare.

Del resto, lo abbiamo detto più volte, la possibilità di operare in modalità smart working ha aperto tutta una serie di opportunità per i professionisti di tutto il mondo, prima fra tutte quella di poter viaggiare senza smettere di lavorare e viceversa.

Ma chi sono, oggi, i nomadi digitali? E quali sono le loro destinazioni preferite? A fornire l’identikit di chi lavora da remoto ci ha pensato il Secondo Rapporto sul Nomadismo Digitale in Italia e vi anticipiamo che si torna a parlare si south working.

South working

C’era una volta lo smart working che poi si è trasformato in south working, un termine che sta ad indicare lo spostamento dei flussi di lavoro, e più precisamente dei lavoratori, che si sono trasferiti dal Nord al Sud.

Abbiamo già assistito a questa sorta di pellegrinaggio, proprio durante il pieno dell’emergenza sanitaria. Grazie all’attivazione dello smart working, infatti, moltissime persone hanno scelto di ritornare nelle loro città di origine e riabbracciare la famiglia. Ma c’è anche chi ha approfittato di questa possibilità per vedere nuovi luoghi e per vivere sotto il caldo sole del sud Italia.

Si è parlato di rivincita del meridione, di ridefinizione di flussi di lavoro e del turismo, fatto sta che era intuibile che il lavoro agile stava cambiando ogni cosa, e così ha fatto.

Il sud Italia non è stato scelto solo in quell’occasione come un rifugio affettivo, oggi infatti è diventato il luogo ideale dove vivere per brevi o lunghi periodi. Tutto merito del mare, del sole e della natura, dei paesaggi incontaminati e di un ritmo di vita lento che attirano i lavoratori verso le isole e la punta dello stivale.

I nomadi digitali scelgono il Sud

La conferma di quanto il fenomeno stia interessando soprattutto la parte meridionale del BelPaese arriva dal Secondo Rapporto sul Nomadismo Digitale in Italia, uno studio condotto dall’Associazione Italiana Nomadi Digitali e da Airbnb e presentato in occasione di Bit 2022.

Sono emersi dati molto interessanti che ci permettono di delineare l’identikit del nomade digitale, e anche le sue preferenze. Innanzitutto scardiamo lo stereotipo che aleggia nell’immaginario collettivo: i nomadi digitali non sono solo i giovani ragazzi single che, laptop alla mano, vanno a vivere dall’altra parte del globo.

Il rapporto conferma che a preferire il lavoro da remoto sono soprattutto le donne e che l’età varia dai 25 ai 44 anni. Le regioni del Sud, come abbiamo anticipato, rappresentano le destinazioni ideali per il 76% degli intervistati. Il motivo? La voglia di conoscere il territorio, stare a contatto con la natura, vivere in prima persona le tradizioni culturali ed enogastronomiche, condividere esperienze con la comunità, sempre dopo il lavoro s’intende.

Tuttavia ci sono altri fattori imprescindibili nella scelta della destinazioni e che riguardano, ovviamente, la connessione a internet e i costi della vita. Riusciranno le città e i borghi del sud Italia a rispondere alla chiamata dei nomadi digitali?  Crediamo (e speriamo) di sì, soprattutto in considerazione del fatto che proprio di recente il nostro Paese ha riconosciuto la figura del nomade digitale per per attirare qui talenti e professionisti.