Categorie
Guide Pocket Maiorca valli Viaggi

Maiorca: a bordo di un tram per scoprire la valle d’oro

Cosa c’è di bello a Maiorca? Sole, mare e tante splendide spiagge: la risposta sembra fin troppo scontata. Ma in pochi sanno che quest’isola dedita al turismo balneare cela una delle sue perle più incredibili… tra le montagne. È qui, in un paesaggio brullo che sembra lontano mille miglia dalle assolate calette per cui le Baleari sono famose, che possiamo ammirare la valle d’oro. E lo facciamo a bordo di un tram storico.

Soller, la perla dell’isola di Maiorca

Piccola cittadina situata ad appena 3 km dalla costa, Soller sembra appartenere ad un mondo diverso. Nulla a che vedere con il caos estivo che siamo abituati ad immaginare quando si parla di Maiorca. E sebbene il villaggio disti pochissimo – in linea d’aria – dalla splendida Palma di Maiorca, a separarli sono nientemeno che delle montagne. L’entroterra dell’isola è infatti caratterizzato dai rilievi della Sierra de Tramuntana, che per tanto tempo hanno reso Soller pressoché irraggiungibile. Per fortuna oggi non è più così: sono tante le sue bellezze che possiamo finalmente scoprire, partendo proprio dal capoluogo dell’isola.

Palma è infatti collegata a Soller da una ferrovia storica che ci permette di fare un vero e proprio viaggio indietro nel tempo. Il Ferrocarril attraversa vallate e montagne, inerpicandosi tra paesaggi ricchi di meraviglie. Questa è la valle d’oro, chiamata così per il suo colore intenso: è dovuto alle vaste distese di agrumeti che si succedono in un panorama dove la natura regna incontrastata. A bordo di un antico convoglio del 1912, raggiungiamo così il centro del paese, pronti per un’avventura che è appena iniziata.

Treno di Soller

Il treno che collega Palma di Maiorca a Soller

Il tram di Soller, un’esperienza unica

Dal centro di Soller parte un tram dal fascino antico, che conduce i turisti attraverso la cittadina e poi giù per le colline, in direzione del mare. E nonostante il percorso sia breve, è a dir poco meraviglioso. Dapprima possiamo ammirare alcune delle bellezze del paese, come la sua vivace piazza centrale che accoglie piccoli bar e negozietti di artigianato. Qui si staglia, imponente e suggestiva, la Iglesia de San Bartolomé: la sua facciata neogotica risalta enormemente accanto al Municipio e al capolavoro del modernismo che è il Banco de Soller.

Soller

Il centro storico di Soller, attraversato dal tram

Lasciato il centro storico e le sue meraviglie, il tram inizia la sua discesa. Attraverso bellissimi paesaggi dominati ancora una volta dalle mille sfumature dorate degli agrumeti, possiamo pian piano scorgere il mare. Destinazione finale: Port de Soller. Pittoresco quartiere affacciato su una baia protetta in una piccola insenatura, ospita il porto della cittadina e sprigiona un fascino unico. Possiamo concederci una passeggiata lungomare mangiando un buon gelato e aspettando il tramonto, che qui è davvero magico.

Per chi è invece un po’ più avventuroso, non c’è niente di meglio che un’escursione alla scoperta di Torre Picada, imponente fortificazione eretta nei primi anni del ‘600 per difendere la cittadina dagli attacchi dei pirati. Dall’alto della torre, si gode di un panorama incredibile sul Mediterraneo e, alle sue spalle, sulle montagne della Sierra de Tramuntana. Una visione davvero da sogno, che sembra uscita da una cartolina.

Port de Soller

Port de Soller

Categorie
Idee di Viaggio vacanza natura valli Viaggi

La piccola perla incastonata fra le rocce della Val d’Asta

La natura è in grado di regalarci meraviglie uniche, dalla bellezza a dir poco mozzafiato. È il caso della piccola perla incastonata tra le rocce della Val d’Asta, un luogo dove la vegetazione lussureggiante cela una sorpresa incredibile. Il suo fascino è ineguagliabile: ecco di cosa si tratta.

La Cascata del Golfarone, bellezza unica

Nel cuore incontaminato dell’Appennino Reggiano, quasi al confine tra l’Emilia Romagna e la Toscana, si dipana un paesaggio suggestivo dove poter vivere esperienze bellissime a contatto con la natura. Stiamo parlando della Val d’Asta, tra la cui rigogliosa vegetazione scorre placido il torrente Secchiello. Ed è proprio questo a dar vita ad un piccolo spettacolo incredibile, la Cascata del Golfarone. Trovarla è una vera avventura, perché non è segnalata e imbattervisi per puro caso è praticamente impossibile. Ma il piccolo sforzo necessario per arrivare in questo splendido paradiso terrestre è ampiamente ricompensato da un panorama da favola.

Come arrivare alla Cascata del Golfarone

La Cascata del Golfarone si trova a circa 60 km da Reggio Emilia, in un’ampia vallata punteggiata da deliziosi borghi. Uno dei più vicini, Villa Minozzo, è il punto di partenza del suggestivo percorso che porta alla scoperta della perla della Val d’Asta. Lungo la strada, quasi nascosto dalle piante, si trova l’imbocco di un sentiero che conduce al torrente Secchiello, nato solo pochi km più a monte. Non è altro che uno stretto passaggio in discesa, che pian piano si fa sempre più ampio e facilmente percorribile, pur tra i boschi.

Una volta arrivati lungo la sponda del fiume, occorre attraversarlo (occhio ad avere buone scarpe, per evitare pericolosi incidenti) e seguirne il corso ancora per qualche centinaio di metri. È a questo punto che, pur non potendo ancora vedere la cascata, inizierete a sentirne il fragore sempre più intenso: solo all’ultimo momento, facendovi largo tra la vegetazione, potrete finalmente ammirare uno spettacolo della natura che vi lascerà senza fiato. L’acqua spumeggiante si tuffa da un salto di 15 metri, infrangendosi tra le rocce e creando un piccolo laghetto naturale immerso nel verde.

Cascata del Golfarone

La Cascata del Golfarone

Cosa vedere nella Val d’Asta

La Cascata del Golfarone è un vero gioiello incastonato nella natura, in un luogo ben nascosto e protetto da sguardi indiscreti – cosa che la rende ancora più affascinante e maestosa. Ma non è certo l’unica bellezza dei dintorni: dopo una bella passeggiata nel verde e un po’ di relax in questo paradiso incontaminato, c’è tempo per visitare ancora qualcosa di unico. I piccoli borghi sparsi tra le colline e le prime montagne dell’Appennino Tosco-Emiliano sono davvero graziosi, con casette in pietra affacciate su strette viuzze. Qui sembra che il tempo si sia fermato.

E se amate la natura, potete concedervi lunghe camminate esplorando una vera oasi di pace. Tanti sentieri si inerpicano tra le montagne, per regalare avventure mozzafiato ai più coraggiosi. Un trekking assolutamente da non perdere è quello che conduce sulla vetta del Monte Prampa, attraversando splendidi boschi e ampi prati verdi – che in autunno, con il foliage, assumono sfumature incredibili. Dall’alto dei suoi quasi 1700 metri, il panorama sull’intera Val d’Asta è a dir poco meraviglioso.

Categorie
mete storiche Notizie panorami treni storici vacanza natura valli Viaggi

Questo treno con la locomotiva a vapore attraversa paesaggi iconici

Il Treno Natura che sta per partire attraversa uno dei paesaggi più iconici d’Italia: la Val d’Orcia. Dal 2014, questa valle toscana è tutelata dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. E un viaggio a bordo di questo treno è un’esperienza unica.

Si viaggia a bordo di un treno a vapore che percorre una suggestiva linea ferroviaria, chiusa all’esercizio ordinario nel 1996 e mantenuta in vita come linea a esclusivo uso turistico fino ai nostri giorni. Oggi, la Ferrovia della Val d’Orcia, con i suoi 51,2 chilometri che collegano le province di Siena (Asciano) e Grosseto (Monte Antico), rappresenta il miglior modo per trascorrere una giornata nel cuore più autentico della Toscana e provare un’esperienza di viaggio “slow”.

Salire a bordo del Treno Natura significa viaggiare all’insegna della storia e delle tradizioni gastronomiche, da Siena attraversando il cuore di questo spettacolare territorio che offre infinite attrattività turistiche, tra incantevoli borghi medievali, luoghi da visitare e percorsi di turismo esperienziale.

val-orcia-treno-natura

L’iconica Val d’Orcia, in Toscana

L’itinerario del Treno Natura

Tante sono le attrattive turistiche in poco più di 50 km. Il percorso a bordo del treno d’epoca ha origine a Siena, “Città del Palio”, a bordo delle antiche carrozze “Centoporte”, trainate da locomotive a vapore finemente restaurate dalla Fondazione FS. La prima stazione che s’incrocia è quella del borgo trecentesco di Buonconvento, da cui è facilmente raggiungibile San Quirico d’Orcia, punto di partenza di una delle tappe più belle e suggestive della Via Francigena, la famosa via di pellegrinaggio che parte a Canterbury e arriva fino a Roma. Siamo immersi tra distese di grano, vigneti e campi di girasoli, in uno scenario di impareggiabile bellezza che si apre a borghi antichi abbarbicati sulle colline e distese pianeggianti dai colori uniformi.

Il tragitto continua piegando verso Sud-Ovest dove, da Monte Antico, inizia il viaggio lungo la ferrovia storica e, costeggiando la linea del fiume Ombrone, si giunge a Monte Amiata. A pochi chilometri dalla stazione, si trova la splendida Abbazia di Sant’Antimo, un complesso monastico il cui primo nucleo risale all’VIII secolo, uno degli esempi più importanti del romanico toscano. Proseguendo per alcuni chilometri, attraversando i vigneti del rinomato Brunello, è possibile raggiungere in bus Montalcino, piccolo gioiello medievale che s’affaccia sul panorama spettacolare delle crete senesi e delle colline maremmane.

Montalcino

Panorama di Montalcino

Risalendo verso Siena, s’incrocia la stazione di Torrenieri, anch’essa collegata da bus di linea a San Quirico d’Orcia, ma dalla quale sono anche facilmente raggiungibili altre meraviglie toscane, come il complesso termale della frazione Bagno Vignoni, con la sua vasca rettangolare di origine cinquecentesca, e Castiglione d’Orcia, il cui centro abitato sorge ai piedi della suggestiva Rocca degli Aldobrandeschi.

Da Torrenieri a Trequanda si risale la valle del torrente Asso, per rimmergersi in un panorama che, tra gallerie e viadotti, attraversa calanchi e paesaggi collinari aspri e arriva ad Asciano, l’antico borgo di origini etrusche, dove termina il tratto lungo la ferrovia storica.

La piazza termale di Bagno Vignoni

La famosa piazza termale di Bagno Vignoni

Quando parte il Treno Natura

Il Treno Natura della Toscana percorre diversi itinerari a seconda della data di partenza. Quello del 27 marzo è il “Treno Natura: il tartufo marzolo” che, da Siena, arriva a S. Giovanni d’Asso, attraversando la Valle dell’Arbia e la valle dell’Ombrone. Dopo aver attraversato il Parco della Val d’Orcia, le zone del Brunello di Montalcino e le Crete Senesi, il convoglio sosterà alla stazione di San Giovanni d’Asso. I viaggiatori potranno fare visita al castello, dove per l’occasione si svolgerà la mostra “Mercato del Tartufo”. Nelle vie del paese saranno allestiti dei mercatini con prodotti tipici dell’artigianato locale accompagnati da spettacoli itineranti.

Il 18 aprile partirà il “Treno Natura: fiera regionale antiquaria” che, sempre da Siena, arriva a Buonconvento. Dopo aver attraversato le Crete Senesi, il Parco della Val d’Orcia e le zone del Brunello di Montalcino, il convoglio sosterà alla stazione di Buonconvento, un piccolo paese fortificato che sorge lungo l’antica Via Francigena. Sarà possibile visitare la Fiera regionale dell’antiquariato, attraverso le vie del borgo, ma anche i musei cittadini. In alternativa, su prenotazione, i viaggiatori potranno partecipare a un trekking.

Il 23 aprile si potrà salire a bordo del “Treno Natura: festa del vino” che giunge a Torrenieri e a S. Quirico d’Orcia, dove i passeggeri del treno storico potranno partecipare alla festa dedicata al nettare degli dèi.

Invece, il 25 aprile partirà il “Treno Natura: primavera in Val d’Orcia” alla volta di Torrenieri e poi, in pullman, di Castiglione d’Orcia. Nel centro cittadino sarà possibile gustare i prodotti tipici della gastronomia locale e visitare il mercatino di prodotti locali e intrattenersi con la musica degli artisti di strada.

Castiglione-Orcia-toscana-fortezza

La fortezza di Castiglione d’Orcia

Cosa sapere prima di partire

Per viaggiare a bordo dei treni storici è obbligatorio essere il possesso di Green Pass Rafforzato valido, a esclusione dei minori di 12 anni e dei soggetti esenti. È obbligatorio indossare la mascherina di tipo FFP2 o superiore per la protezione del naso e della bocca. La violazione di tali obblighi comporta l’intervento delle forze dell’ordine e l’interruzione del servizio alla prima stazione utile.

A seguito delle disposizioni emanate dalle autorità competenti, al fine di massimizzare la tutela della salute di viaggiatori e dipendenti, la Fondazione FS ha attivato misure e iniziative in materia di prevenzione della diffusione del Coronavirus. In particolare, sono state potenziate le attività di sanificazione e disinfezione dei treni, sono stati installati a bordo dei treni dispenser di disinfettante per le mani ed è stato introdotto un nuovo criterio di prenotazione dei posti a bordo che garantisce il rispetto delle distanze di sicurezza prescritte dalle autorità sanitarie.