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Grenoble: cosa vedere della cittadina francese

In Francia si trova una città affascinante e dinamica, ai piedi delle Alpi e nella regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi, dove si incontrano i fiumi Drac e Isère. Si tratta della città di Grenoble, una delle città più pianeggianti d’Europa, ma circondata da maestose montagne che offrono un panorama mozzafiato. È una cittadina ricca di storia, caratterizzata da una vivace scena culturale ed una forte connessione con la natura, che la rendono la destinazione perfetta per chi è alla ricerca di una vacanza che combina cultura, avventura e, soprattutto, relax. Una città che va visitata a piedi e con lentezza, ammirando ogni sua attrazione.

Cosa vedere a Grenoble?

La Bastiglia di Grenoble ed il Téléphérique

Uno dei luoghi più iconici della città francese e che, senza dubbio, rientra fra le prime attrazioni assolutamente da scoprire a Grenoble, è la Bastiglia. Una fortezza del Diciannovesimo secolo, costruita in antichità per proteggere la città ed i suoi cittadini e che si trova su una collina a 476 metri di altezza. Da qui i visitatori possono godere di una delle viste più spettacolari sulla città e sulle montagne circostanti. Per raggiungere la cima di questa collina, è possibile utilizzare la famosa e suggestiva funivia Grenoble-Bastille, che fu inaugurata nel lontano 1934 e che rappresenta la scelta giusta per tutti quei visitatori che vogliono vivere un’esperienza indimenticabile durante la salita, ammirando il paesaggio.

Una volta arrivati a destinazione alla Bastiglia, i turisti possono esplorare la fortezza, ma anche partire alla scoperta di numerosi sentieri escursionistici attraverso boschi e montagne. Gli appassionati di trekking, qui possono trovare percorsi dai vari livelli di difficoltà che consentono di esplorare l’area a piedi, a stretto contatto con la natura.

La famosa funivia Grenoble-Bastille di notte, che dal centro della città porta sulla collina della Bastiglia

Fonte: iStock

La funivia Grenoble-Bastille, attrazione turistica di Grenoble

Arte e cultura: i musei da non perdere

La città francese di Grenoble è una località culturalmente vivace, con una vasta e ampia offerta museale. Il museo di Grenoble è uno fra i più rinomati della Francia, probabilmente meno conosciuto rispetto ai più famosi musei di Parigi, ed ospita al suo interno una ricca collezione che spazia dall’arte antica a quella contemporanea. Per gli appassionati di arte, qui è possibile ammirare opere di famosi artisti di fama mondiale, come Picasso, Matisse e Chagall.

Inoltre, per chi desidera approfondire la storia locale di Grenoble, il museo Stendhal è qualcosa di unico, da non perdere. Il museo è stato dedicato allo scrittore Henry Beyle, noto con il nome di Stendhal, ed è ospitato all’interno della casa del nonno paterno, abitazione della sua infanzia. La visita a questo museo permette di immergersi nella vita di Stendhal e di comprendere tutto il contesto che ha influenzato le sue opere più famose.

Il centro storico di Grenoble

Durante una della città, sicuramente non si può ignorare il centro storico di Grenoble, caratterizzato da strette vie e vicoli pittoreschi e suggestivi, che invitano i visitatori a perdersi e a scoprirne gli angoli più nascosti. Una delle attrazioni principali che è facilmente raggiungibile a piedi è la Cattedrale di Notre Dame di Grenoble, un capolavoro architettonico in stile romanico e gotico. Questa struttura così importante per Grenoble ha la caratteristica di presentare una stratificazione storica ed artistica, grazie a numerosi interventi di ristrutturazione subiti e che raccontano, in un certo senso, la sua storia.

Proseguendo a piedi nel centro storico, ci si trova di fronte ad una delle piazze più eleganti della città, ovvero la piazza Saint-André, dove è possibile ammirare il palazzo del Parlamento del Delfinato, che un tempo ospitava la corte civile della regione, oggi monumento storico. Tra le altre cose, i visitatori non possono assolutamente perdere Rue Jean-Jacques Rousseau, dove si trovano numerose botteghe artigiane, caffetterie storiche e antichi e suggestivi cortili interni nascosti.

Relax nei parchi verdi della città

Durante la visita in questi meravigliosa città ai piedi delle Alpi Francesi non è difficile imbattersi in vasti e numerosi spazi verdi, luoghi dove i visitatori possono rilassarsi e praticare attività all’aperto. Uno fra tutti il Jardin de Ville, che si trova nel cuore della città francese e che rappresenta un’oasi di pace dove gli abitanti di Grenoble si recano per rilassarsi e fare attività all’aperto. Questo parco, circondato da alberi secolari e numerosi fiori colorati, diventa in estate teatro di eventi e concerti all’aperto.

Un altro parco cittadino di grande bellezza è sicuramente il Jardin des Dauphins, un parco che si trova ai piedi della Bastiglia, in collina, e che si estende per oltre 30 ettari, offrendo sentieri panoramici perfetti per una passeggiata in mezzo alla natura e lontano dal caos cittadino. Qui gli amanti della fotografia potranno trovare il luogo adatto per uno scatto incantevole sulla città e sulle montagne circostanti.

Infine, per gli amanti della storia, il parco Paul Mistral rappresenta il luogo ideale. Si tratta di un ampio spazio verde che ospita la Torre Perret, ovvero una torre in cemento armato che venne costruita nel lontano 1925, quando a Grenoble si tenne l’Esposizione Internazionale dell’energia idroelettrica e del turismo, e che oggi rappresenta del patrimonio architettonico della città.

Veduta aerea della città francese di Grenoble, con montagne francesi sullo sfondo

Fonte: iStock

Veduta aerea della città di Grenoble, in Francia

Cosa fare a Grenoble e dintorni?

Grazie alla sua posizione decisamente privilegiata, incastonata fra le montagne, la città di Grenoble rappresenta il punto di partenza per chi ama fare sport ed attività all’aria aperta. Soprattutto durante l’inverno, da qui gli appassionati di sci possono raggiungere facilmente le località sciistiche più famose delle Alpi, come la famosa località Les Deux Alpes o Alpe d’Huez, entrambe non molto lontane da Grenoble, con piste per sciatori di tutti i livelli.

In estate, invece, la città si trasforma in un paradiso per gli amanti di trekking ed hiking. I sentieri che attraversano il parco naturale della Chartreuse, ad esempio, sono cammini molto apprezzati per la loro bellezza paesaggistica. Qui, infatti, è possibili scegliere fra diversi percorsi immersi nella natura, dalle passeggiate più tranquille a quelle più impegnative. Inoltre, Grenoble è attraversata da una fitta rete di piste ciclabili, ben sviluppata, che permette di esplorare la città in modo sostenibile e salutare.

Grenoble è una città che sa sorprendere, ricca di storia, che sa ammaliare i suoi visitatori grazie alle sua attrazioni ed al paesaggio suggestivo che la circonda. Una meta forse lontana dal turismo di massa, ma che rappresenta sicuramente una destinazione da non perdere.

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Ryanair aumenta i costi del bagaglio a mano: è caos

Secondo le ultime notizie Ryanair ha deciso di rivedere le tariffe del bagaglio a mano, in seguito a una modifica del regolamento introdotta di recente. La compagnia aerea numero 1 in Europa ha ottenuto il disappunto di molti viaggiatori abituali che per i prossimi voli dovranno calcolare un costo maggiore per l’imbarco prioritario dopo la prenotazione. La motivazione principale sarebbe il bisogno di adeguare la tariffa ai costi addebitati di solito al momento dell’imbarco dei bagagli al gate, ma non basta per giustificare ai passeggeri l’amara novità.

Dopo le vacanze estive si comincia a fare strada l’idea di partire e prenotare viaggi per l’inverno e le feste di Natale, ma il budget non è sempre elevato. La speranza di trovare prezzi economici rivolgendosi alle compagnie di volo low cost è spesso un incentivo per le famiglie italiane che non vogliono rinunciare ad alcuni giorni di relax e divertimento. Questa novità Ryanair arriva come un fulmine a ciel sereno, creando dubbi e rancori tra i clienti più fedeli.

Ryanair aumenta i prezzi: scoppia la polemica

Nota come compagnia low cost, Ryanair a volte causa malcontento per alcune decisioni che portano all’aumento di prezzi per viaggiare. Tale scelta fa parte di iniziative che aumentano il prezzo finale del biglietto a meno che il viaggiatore non si organizzi per muoversi con bagagli più ridotti. Sarà difficile non alimentare polemiche per la compagnia irlandese dopo queste decisioni che mirano a spingere i clienti a concludere le varie operazioni con il check-in online e velocizzare così le pratiche pre partenza in aeroporto. Questo vuol dire anche ridurre il personale di terra per la compagnia e quindi risparmiare internamente.

Bagagli volo

Fonte: 123RF

Bagaglio su volo Ryanair

Per il bagaglio aggiuntivo da caricare in stiva il prezzo sarà lo stesso se inserito al momento della prenotazione del volo, ma il costo del bagaglio a mano subirà delle variazioni. Fino a oggi era possibile portare un bagaglio a mano di 40x20x25 cm come dimensioni, mentre il bagaglio extra è di 55x40x20 cm e può pesare 10 kg. Portare un secondo bagaglio a mano comporta il pagamento di un supplemento tra i 6 e i 36 euro che dipende dalla tratta scelta e dal giorno in cui si vola. In tutti i casi meglio scegliere prima con quali bagagli viaggiare, perché aggiungerli in un secondo momento rispetto alla prenotazione ha un costo ancora maggiore, dai 20 ai 60 euro.

Il costo maggiore del bagaglio aggiuntivo

Il motivo ufficiale per cui Ryanair ha lanciato questa novità è un bisogno di adeguarsi al costo della modifica post-prenotazione online alle tariffe applicate in aeroporto. Infatti un bagaglio di 10kg aggiunto dopo può costare tra i 24 e i 40 euro, mentre un bagaglio che supera i 20 kg può costare tra i 20 e i 60 euro. Questo tipo di politica non sorprende più di tanto perché fa parte di molte compagnie low cost che propongono un prezzo del biglietto del volo ridotto, ma procedendo con la prenotazione prevedono di aggiungere vari servizi e opzioni che alla fine giungono a una tariffa completa più elevata.

Ulteriori costi extra

Tuttavia i rincari non sembrano limitarsi alle tariffe dei bagagli per Ryanair. Infatti ci sarebbero degli aumenti previsti anche su alcuni servizi base del viaggiatore come la stampa della carta d’imbarco o il check-in in aeroporto. Nello specifico chi non fa il check-in online e preferisce pensarci in aeroporto dovrà pagare 55 euro, mentre stampare il biglietto qualora si fosse perso o dimenticato, costerà 20 euro. Infine chi deve viaggiare portando con sé uno strumento musicale o un’attrezzatura sportiva particolarmente ingombrante dovrà pagare una cifra considerevole se non comunicherà il trasporto in fase di prenotazione. Una bicicletta per esempio potrebbe costare 75 euro invece dei 60 previsti in anticipo.

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Nuovi voli Ryanair per la Lapponia e il Paese di Babbo Natale

Natale si avvicina e molti già stanno programmando le vacanze. Anche Ryanair a quanto pare, poiché ha annunciato da poche ore nuove tratte per la Lapponia con partenza da Milano Bergamo nel corso della stagione invernale 2024. In particolare si potrà viaggiare su tre voli a settimana a partire dal 27 Ottobre per raggiungere il paese di Babbo Natale con i suoi paesaggi suggestivi ricoperti di neve, renne e magici hotel di ghiaccio. Oltre ovviamente alla casa di Babbo Natale per un’esperienza immersiva all’insegna del puro spirito natalizio.

Le feste natalizie sono una buona occasione per staccare qualche giorno dalla quotidianità e partire per esplorare un posto nuovo. Questo particolare periodo dell’anno fa venire voglia solitamente di posti al Nord che potrebbero regalare la giusta atmosfera natalizia con la neve, le luci, buon cibo e tradizioni che avvolgono grandi e piccoli in un abbraccio di malinconia e serenità. E la Lapponia non è un posto qualunque, visto il suo legame speciale con la star della ricorrenza, ovvero Babbo Natale. Ryanair ha pensato bene di invitare i suoi clienti a fare un salto proprio nel cuore del Natale nel periodo giusto.

A casa di Babbo Natale con Ryanair

I voli invernali Ryanair da e per Lapponia-Rovaniemi sono disponibili sul sito della compagnia numero 1 in Europa e l’Head of Communications Italy Fabrizio Francioni ha dichiarato: “Non è mai troppo presto per iniziare a pianificare il Natale, soprattutto quando significa portarsi avanti per assicurarsi le migliori tariffe disponibili: visita Ryanair.com oggi e prenota il tuo viaggio unico nella vita in Lapponia questo inverno“.

La Lapponia è il sogno di ogni bambino (grande e piccolo) con esperienze magiche che ricorderai per sempre con la tua famiglia, tra cui chilometri di neve scintillante, escursioni con renne e husky, battaglie di palle di neve, l’aurora boreale, avventure nei parchi a tema natalizio e, naturalmente, una visita speciale a Babbo Natale in persona e al suo allegro team di elfi.

Aurora boreale Lapponia

Fonte: 123RF

Aurora boreale in Lapponia

Cosa fare in Lapponia

Rovaniemi è la capitale della Lapponia che si trova nel Nord della Finlandia. Oggi è una città moderna nota per essere la città di Babbo Natale, ma durante la Seconda guerra mondiale fu distrutta quasi completamente. Il Santa Park è un parco di divertimenti che propone un’avventura nel mondo degli elfi, sculture di ghiaccio e varie attrazioni legate alle feste. Ma gli amanti della natura possono lasciarsi incantare anche dal fenomeno dell’aurora boreale con le luci del nord che creano un’atmosfera magica e romantica da non perdere.

Rovaniemi brulica di vita e cultura e sono tante le attività disponibili, durante il giorno e di notte. Anche la cucina tradizionale regala prelibatezze come la renna condita con erbe selvatiche, funghi e bacche dolci maturate sotto il sole di mezzanotte, oltre al coregono grigliato e altri sapori originali. Per le famiglie ci sono anche piste da sci e snowboard per divertirsi insieme all’insegna dello sport. Per spostarsi si può girare comodamente a piedi, ma per raggiungere alcune destinazioni fuori città c’è l’autobus locale molto comodo di cui si possono consultare giorni, orari e percorsi online.

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Vacanze low cost? Quali sono le mete dove partire ora

Scegliere una destinazione nota per la sua convenienza può alleviare molto lo stress da viaggio: cosa c’è di meglio che godersi la propria fuga senza preoccuparsi di quanto si spende? Molti viaggiatori appassionati infatti, non possono contare sempre su un budget molto elevato per partire e vivere la propria avventura intorno al mondo. Ma il web viene in soccorso con alcune idee per viaggiare in modo economico e responsabile.

HelloSafe ha condotto uno studio per determinare dove si spende meno per una persona in una giornata, e le destinazioni che sono venute fuori sono incredibilmente convenienti. Si parla di posti molto belli, ma alcuni anche molto lontani dall’Italia, pertanto bisogna tener conto del prezzo dei voli andata e ritorno che contribuiscono alle spese di viaggio totali da tenere in considerazione. Tuttavia se si limita a valutare il budget necessario sul posto per il soggiorno e la vita quotidiana questa è la lista che è stata pubblicata di recente.

I paesi più economici da visitare nel 2025

In cima alla lista c’è il Laos, un bellissimo paese sulla rotta degli esploratori nel sud-est asiatico, stretto tra Thailandia e Vietnam. La spesa giornaliera media per un viaggiatore al giorno è di sole £ 10, ovvero circa 12 euro. Al secondo posto c’è il Kazakistan, dove la spesa media al giorno è di £ 14 che corrispondono a 16,82 euro, e al terzo posto c’è il Ruanda, dove la spesa media è di £ 16, ovvero 19,22 euro. Da nessuna parte nell’elenco si spende in media più di 30 sterline al giorno (circa 35 euro), e sono prevalentemente distribuiti tra Africa e Asia. Di seguito la lista completa.

  1. Laos
  2. Kazakistan
  3. Ruanda
  4. Ghana
  5. Mongolia
  6. Armenia
  7. Burkina Faso
  8. Georgia
  9. Mali
  10. Birmania
  11. Haiti
  12. Malawi
  13. India
  14. Nepal
  15. Serbia
Kazakistan

Fonte: 123RF

Lago di montagna Issyk nella regione di Almaty, in Kazakistan

La meraviglia del Laos al primo posto

Il Laos è un paese del Sudest asiatico la cui capitale Vientiane ospita una delle meraviglie storiche e culturali del paese, il Pha That Luang, ovvero una struttura religiosa buddhista alta quasi 50 metri e ricoperta d’oro che richiama molti turisti. Tuttavia se si progetta un viaggio da quelle parti è d’obbligo visitare anche altri bellissimi templi della zona come il Wat That Luang Neua con una scalinata suggestiva che conduce all’interno colorato e prestigioso, e il Wat That Luang Thai, più piccolo ma di un colore bianco-oro che ipnotizza.

La statua del Buddha Dormiente di proporzioni gigantesche si trova accanto al Pha That Luang, mentre l’antico tempio Hawk Phra Kaew è circondato da giardini variopinti che regalano un panorama unico. Chi vuole assaporare le tradizioni della cultura locale ci sono anche molti mercati con prodotti artigianali. La città più frequentata è Luang Prabang, poi c’è anche Pakse o Champsasak, ricordando che anche il Sud del Laos vale la pena di essere visitato. Bellezze naturali, architettoniche e antichi rituali rendono questa una meta affascinante e da scoprire. Si consiglia di viaggiare qui da Novembre a Febbraio con la stagione secca e un caldo moderato.

Il Kazakistan

La città più grande del Kazakistan che si può visitare è Almaty dove si trova il Museo Commemorativo ALZhiR, diversi centri commerciali e una fervida vita notturna. Tra le steppe del Nord, questo paese offre ai viaggiatori avventure uniche come escursioni su sentieri di montagna o passeggiate lungo le valli del Tian Shan per incontrare la fauna selvatica intorno ai laghi. Da non perdere in particolare i laghi di Kolsai di un colore blu intenso, di origine glaciale che si trovano a 110 km a sud-est di Almaty.

Poi a Turkestan si può ammirare un complesso architettonico molto famoso con il mausoleo di Kozha Akhmed Yasaui, costruito alla fine del XVI secolo da Tamerlano. Per gli amanti della natura tappa doverosa è la riserva naturale di Aksu-Zhabagly che si estende per 1319 km quadrati, entrando dal villaggio di Zhagably, insieme al Lago D’Aral e i deserti pietrosi della regione del Mangistau. Gli esperti consigliano di andare in Kazakistan un po’ tutto l’anno anche se le temperature cambiano e quindi meglio controllare il mese migliore a seconda del tipo di vacanza che si vuole fare.

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HeyLight per le prossime vacanze: paga dopo, sorridi ora

Voglia di tornare in vacanza o di organizzare il prossimo entusiasmante weekend fuori porta? Arriva una rivoluzione nel mondo dei viaggi che permette di vivere le prossime esperienze in totale tranquillità acquistando viaggi e servizi con dilazione di pagamento o finanziamento digitale per importi fino a 3.000 euro e fino a 12 rate. Si chiama HeyLight ed è un insieme di soluzioni multicanale di pagamento rateale e di credito offerta da Compass Banca S.p.A, banca specializzata nel settore del credito al consumo appartenente al Gruppo Mediobanca.

Una soluzione che permette a chiunque di partire zaino in spalla per viaggiare senza pensieri e con quel sorriso di chi sa che potrà assaporare pienamente ogni singola emozione durante il viaggio, senza preoccupazioni.

Le soluzioni di pagamento e di credito HeyLight

Ogni momento passato viaggiando arricchisce il diario della nostra vita e ci permette di evadere dalla frenesia della quotidianità per riconnetterci con noi stessi e con quelle passioni che spesso non abbiamo il tempo di coltivare. Ma l’ostacolo è sempre dietro l’angolo: dobbiamo inevitabilmente fare i conti con un budget limitato che riesca a comprendere il costo dell’hotel, dell’appartamento o del campeggio in cui soggiorniamo, i prezzi del trasporto e tutte quelle spese necessarie per trascorrere in serenità alcuni giorni a spasso per l’Italia e per il mondo.

HeyLight promette di farci dimenticare tutte le preoccupazioni legate al pagamento della prossima avventura, perché permette di acquistare viaggi e servizi turistici con dilazione di pagamento oppure con un finanziamento digitale per importi che arrivano fino a 3.000 euro, suddivisibili in un massimo di 12 rate.

Uno strumento, quello promosso da Compass, che risulta estremamente comodo e flessibile: si può scegliere tra l’addebito su carta di credito o di debito, oppure su conto corrente, ma anche la formula con o senza interessi. La procedura è molto rapida e semplice, completamente digitale, sia per pagamenti nelle casse dei negozi, sia al checkout dei siti e-commerce. E la prima rata si paga dopo 30 giorni.

Sono ormai più di 26.000 attività e 1.000 e-commerce che hanno scelto di offrire HeyLight come modalità di pagamento Buy Now Pay Later (BNPL), il cui significato è “acquista ora, paga dopo”. Una formula già comune per una moltitudine di servizi, ma l’ingresso nel mondo travel è una novità che fa brillare gli occhi a molti viaggiatori.

Dove possiamo approfittare del pagamento rateale o dilazionato delle prossime esperienze di viaggio? Essendo uno strumento multi-canale, HeyLight è disponibile sia in realtà fisiche che digitali. Alcuni esempi? Hotel, case vacanze, campeggi, agenzie di viaggio, compagnie aeree e tanti altri fornitori di esperienze e di servizi (negozi fisici ed e-commerce) legati al mondo travel. Per scoprire quali sono tutte le realtà che aderiscono alla piattaforma consigliamo di consultare il sito ufficiale Heylight.com.

Vacanza a rate? Un mondo di vantaggi e possibilità

Paga dopo. Sorridi ora”: è la filosofia su cui si basa la soluzione HeyLight per il prossimo weekend vicino a casa (ma anche un po’ più lontano), per l’immancabile vacanza estiva o, ancora, per quel viaggio dei sogni ancora chiuso lì, in quel cassetto dei desideri. Una formula che negli ultimi anni sta spopolando per l’acquisto di moltissimi beni, ma che oggi rivoluziona anche il mondo travel.

É indubbio: noi italiani amiamo viaggiare e spesso non ci basta la singola vacanza estiva. Più del 39% degli italiani quest’anno, infatti, ha previsto di fare più di un viaggio. In aggiunta, il budget medio è cresciuto nel 2024 del 15% rispetto all’anno precedente, con una media di circa 2.041 euro a persona. Ciò permette, ad esempio, di allungare le vacanze, di farne più di una e di togliersi qualche sfizio in più. É quanto emerge dal report “Holiday Barometer 2024”, condotto da Ipsos ed Europ Assistance.

La voglia di viaggiare resta infatti una delle priorità di spesa per gli italiani e in generale per i Paesi dell’Europa occidentale. Sono le generazioni Millennial e Gen Z a dettare le nuove tendenze di viaggio che puntano alla sostenibilità, al turismo slow e alla ricerca di tutte quelle esperienze autentiche e genuine fuori dalle mete ormai stressate dall’overtourism.

E sono proprio le nuove generazioni, ancora una volta, ad esprimere le emergenti esigenze di pagamento anche per il settore turistico. Secondo le stime di Euromonitor International, nel 2024 oltre un terzo degli acquisti di prenotazioni turistiche (il 37%) avverrà tramite dispositivi mobili, con una previsione che raggiungerà il 44% entro il 2029 grazie alla disponibilità di pagamenti sicuri e protetti, favoriti dal crescente ricorso a strumenti di finanza integrata, proprio come la formula Buy Now Pay Later (BNPL).

Secondo il “Global Payments Report 2024” di Worldpay, ci troviamo “nell’età dell’oro dei pagamenti digitali” e si stima che entro il 2027 i portafogli digitali riguarderanno il 49% di tutti gli acquisti online e nei negozi fisici a livello globale.

Nel Belpaese, nello specifico, il mondo dei pagamenti digitali è in continua crescita e la formula BNPL sta prendendo sempre più piede, con il 14% degli italiani che ha affermato di aver già sfruttato questa tecnologia, secondo quanto rivelato dall’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano.

Sempre più italiani sono interessati al pagamento dilazionato o al finanziamento digitale, fenomeno che si riflette anche nelle abitudini e nelle esigenze di viaggio. Per questo HeyLight è il compagno ideale per la prossima avventura, lunga o breve che sia: l’importante è che venga vissuta pienamente, senza preoccupazioni. Siete pronti per il prossimo sorriso?

 

Disclaimer:
Messaggio pubblicitario. Il marchio HeyLight di Compass Banca S.p.A. identifica diverse soluzioni di pagamento rateale offerte dal venditore ai consumatori: A) La dilazione di pagamento gratuita del prezzo dell’acquisto concessa da venditori con cui Compass abbia stipulato, salvo valutazione, un accordo per la cessione dei crediti pro-soluto. La concessione della dilazione è condizionata all’esito delle verifiche di Compass. Condizioni complete disponibili presso il venditore. Condizioni del contratto di factoring disponibili sul sito compass.it, heylight.com, presso le Filiali Compass o presso gli agenti in attività finanziaria che operano in qualità di intermediari del credito B) Il finanziamento concesso ai consumatori, salvo approvazione, direttamente da Compass. Condizioni del finanziamento disponibili sul sito compass.it , heylight.com e presso i venditori, convenzionati senza o in esclusiva con Compass. In funzione delle soluzioni rateali disponibili presso i venditori, potrebbe essere prevista documentazione aggiuntiva.

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In montagna coi bambini: 10 consigli per una gita senza problemi

Una vacanza in montagna con i bambini può essere un’esperienza memorabile, che unisce natura, avventura e relax, praticamente tutto l’anno. Tuttavia, ci sono aspetti importanti da considerare e non sminuire, come l’altitudine, la protezione dal sole e l’alimentazione. Ecco dieci consigli essenziali per assicurare una vacanza sicura e divertente per tutta la famiglia.

1. Altitudine e bambini: cosa considerare

Il primo fattore da considerare è l’altitudine. Nei neonati e nei bambini sotto i due anni, il sistema respiratorio è ancora in via di sviluppo, e altitudini elevate possono risultare difficili da gestire. In genere, è meglio evitare di portare bambini molto piccoli sopra i 2000 metri. Dai due anni in poi, possono affrontare altitudini moderate, intorno ai 2000-2500 metri, ma è importante procedere gradualmente. Un acclimatamento progressivo riduce il rischio di malesseri. I bambini più grandi, dai 7 anni in su, solitamente si adattano più facilmente, ma è comunque essenziale monitorare eventuali segnali di disagio, come stanchezza e irritabilità.

2. Attenzione alle orecchie

Un altro aspetto spesso trascurato è la pressione che si accumula nelle orecchie durante la salita, soprattutto se si viaggia in auto o funivia. I bambini possono provare dolore o fastidio a causa dei rapidi cambiamenti di quota. Per evitare disagi, è utile incoraggiarli a fare piccoli movimenti che alleviano la pressione, come masticare o bere, e nei neonati l’uso del ciuccio o l’allattamento possono risultare molto efficaci. Per i bambini al di sotto dei tre anni è sconsigliato prendere la seggiovia, poiché questa effettua un cambio di altitudine repentino che potrebbe tappare l’orecchio e addirittura provocare una lesione al timpano. L’altitudine, inoltre, potrebbe acuire i problemi dei bambini che soffrono spesso di otite.

3. Protezione dai raggi solari

In montagna, l’esposizione ai raggi solari è più intensa rispetto alle aree a bassa quota, a causa della minore densità dell’atmosfera. Questo significa che la protezione solare deve essere una priorità. I bambini hanno una pelle particolarmente sensibile, quindi è importante applicare una crema solare con un fattore di protezione elevato, rinnovando l’applicazione regolarmente, soprattutto dopo giochi d’acqua o sudorazione intensa. Un cappellino con visiera e occhiali da sole con lenti adatte alla protezione UV completano la protezione, evitando scottature e danni causati dai raggi ultravioletti.

Se la vacanza si svolge in una località innevata, il rischio di esposizione ai raggi UV aumenta a causa della riflessione della luce sulla neve. Anche nelle giornate nuvolose, il riflesso può essere intenso. È importante ricordare che la protezione solare non deve mai essere trascurata, così come l’uso degli occhiali da sole per proteggere gli occhi dai riflessi, che possono provocare danni anche a lungo termine.

4. Idratazione adeguata

In montagna, l’aria è più secca e i bambini tendono a disidratarsi più velocemente. A questo si aggiunge lo sforzo fisico che richiede una maggiore richiesta di liquidi. È fondamentale assicurarsi che bevano regolarmente, anche se non sentono la sete. Offrire acqua o bevande leggermente zuccherate, calde o fredde a seconda delle temperature, che reintegrano anche i sali minerali persi, aiuta a mantenere un livello di idratazione corretto durante tutta la giornata.

5. Alimentazione equilibrata

In montagna, l’attività fisica aumenta e, con essa, il fabbisogno energetico. Tuttavia, è importante mantenere un’alimentazione leggera ma nutriente. I pasti devono includere carboidrati complessi per dare energia a lungo termine e proteine magre per supportare l’attività muscolare. Frutta e verdura fresche forniscono vitamine essenziali, mentre gli spuntini dovrebbero essere facilmente digeribili e pratici da trasportare, come frutta secca o barrette di cereali.

6. Vestirsi a strati

In montagna, il tempo può cambiare rapidamente e le temperature variano notevolmente tra giorno e notte, sia in inverno che in estate. Per questo motivo, vestirsi a strati è la soluzione ideale per adattarsi facilmente ai cambiamenti climatici. Un primo strato traspirante, uno strato isolante come un pile, e un’ultima protezione impermeabile e antivento offrono la giusta combinazione per mantenere il corpo caldo e asciutto. Anche guanti, cappelli e sciarpe sono essenziali per proteggere dal freddo, specialmente in alta quota e durante la stagione invernale. In ogni caso e sempre, ma in montagna più che altrove e specialmente con la neve: ricordare sempre un cambio completo, mutande e calzini inclusi, perché è un attimo che una palla di neve…!

7. Piedini santi

Un dettaglio spesso sottovalutato, ma essenziale, è la scelta delle scarpe. In montagna, il terreno può essere irregolare, scivoloso o fangoso, e i bambini hanno bisogno di calzature che offrano stabilità e protezione. È importante optare per scarpe da trekking impermeabili e con una buona suola antiscivolo, in grado di sostenere bene il piede durante le escursioni. Scarpe leggere ma resistenti permettono ai più piccoli di camminare comodamente e in sicurezza, riducendo il rischio di cadute o distorsioni. Inoltre, assicurarsi che siano ben allacciate e della giusta misura eviterà fastidi o vesciche durante le passeggiate. In estate? Via libera ai sandali che abbiano i laccetti per tenere ferma la caviglia e permettere il movimento libero ma protetto.

8. Prevenire mal di montagna e altre problematiche

Alcuni bambini possono essere più sensibili agli effetti dell’altitudine, manifestando sintomi come mal di testa, nausea o difficoltà respiratorie. In caso di mal di montagna, è consigliabile scendere a quote più basse e permettere al corpo di acclimatarsi. Oltre al mal di montagna, è importante essere consapevoli che l’aria fredda e secca può aggravare alcune condizioni di salute, come l’asma o problemi respiratori. In questi casi, consultare il pediatra prima di partire è sempre una buona idea.

9. Quando evitare la montagna

Ci sono alcune situazioni in cui è meglio evitare la montagna, soprattutto se i bambini soffrono di determinate patologie. Per esempio, l’aria fredda e secca può aggravare i sintomi dell’asma o di bronchiti frequenti. I bambini con problemi cardiaci o respiratori possono trovare difficoltà a respirare in alta quota, poiché l’ossigeno disponibile diminuisce man mano che si sale. Anche con l’otite è meglio evitare la montagna. In questi casi, comunque, è sempre importante consultare il pediatra prima di pianificare una vacanza in montagna.

10. Kit di farmaci da viaggio: cosa portare

Quando si viaggia in montagna con i bambini, è sempre prudente avere con sé un piccolo kit di pronto soccorso. La montagna può riservare imprevisti, e avere i farmaci giusti a portata di mano può fare la differenza. Un kit di base dovrebbe includere antipiretici e antidolorifici per febbre e dolori, cerotti e disinfettante per eventuali tagli o abrasioni, una crema per punture di insetti e un prodotto lenitivo contro le scottature solari. Se il bambino soffre di mal d’auto o mal di montagna, è utile portare farmaci specifici, dopo aver consultato il pediatra. Anche soluzioni saline per il naso e farmaci per eventuali allergie possono essere utili, soprattutto per affrontare l’aria secca e gli allergeni presenti in montagna. Infine, non dimenticare di portare con sé qualsiasi farmaco prescritto per condizioni particolari, soprattutto se ci sono patologie croniche come l’asma.

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Piste d’atterraggio spettacolari: viaggio intorno al mondo alla scoperta delle più belle

Piste d’atterraggio spettacolari, che levano il fiato, estreme, oppure che regalano scorci impagabili: qualche anno fa Skyscanner aveva stilato una lista dei luoghi in cui atterrare è veramente un’emozione adrenalinica, oltre che un sogno per chi viaggia. Le piste restano le stesse di allora e si trovano sparse per tutto il mondo: tra i freddi ghiacciai e i paradisi terrestri, tra le montagne più alte o vicinissime al mare. Una cosa è certa: per chi ama volare sono un’esperienza da provare almeno una volta nella vita.

Se a questo, poi, si aggiunge che si trovano tutte nei pressi di località che vale la pena visitare, allora la prossima meta delle vacanze potrebbe essere organizzata proprio pensando di vivere le tante emozioni che regala l’arrivo in uno di questi scali aerei.

Ma attenzione: se siete tra coloro che farebbero di tutto pur di non salire su un aereo, potrebbero non fare per voi, perché in questi aeroporti l’adrenalina è assicurata.

Barra, la pista d’atterraggio nelle Ebridi Esterne

Il nostro viaggio alla scoperta delle piste d’atterraggio più spettacolari parte da Barra, un’isola che fa parte dell’arcipelago delle Ebridi Esterne, che fa parte della Scozia. Le sue dimensioni sono davvero ridotte (si estende su circa 60 chilometri quadrati), ma la bellezza di questo luogo è impareggiabile grazie a un aspetto variegato che vede spiagge sabbiose ma anche scogliere rocciose. Arrivarci, poi, regala un’emozione impareggiabile, perché si atterra direttamente sulla spiaggia Traigh Mhor: 3 chilometri con tre piste che, quando non sono in funzione, diventano meta di tutto coloro che raccolgono molluschi. Dettaglio non trascurabile: a quanto pare la spiaggia finisce sott’acqua quando c’è l’alta marea.

Barra: la pista d'atterraggio sulla spiaggia

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Barra: la pista d’atterraggio si trova sulla spiaggia

Cape Town, la pista d’atterraggio in Sudafrica

Lo sguardo spazia e ci mostra alcune delle bellezze che potremo vedere da vicino, un preludio di quella che sarà la vacanza: siamo in aereo e stiamo arrivando a Cape Town in Sudafrica. L’emozione unica è data dalla possibilità di vedere con i propri occhi e dall’alto alcuni scorci di grande bellezza. Atterrati, poi, ci sarà una città vivace e ricca di cose da fare e da scoprire come visitare la zona dell’ex porto o ammirare la Table Mountain, visitare i musei e scoprire tutti i monumenti più interessanti. Insomma vivere un luogo in cui si respira un mix di culture.

Atterraggio a Città del Capo: la vista

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La vista durante l’atterraggio a Città del Capo

Gibilterra, la pista dove atterrano i voli

Dalla spiaggia, alle viste mozzafiato, fino all’adrenalina di atterrare su una strada. Succede o meglio, succedeva a Gibilterra dove la pista d’atterraggio era attraversata da una strada e non una a caso, ma tra le più importanti di tutta la città: la Winston Churchill Avenue. Le macchine venivano fermate da un impianto semaforico per permettere agli aerei di passare Dal 2023, grazie a un collegamento sotterraneo, non accade più, ma l’emozione resta. Poi si può visitare Gibilterra, il punto in cui il Mar Mediterraneo incontra l’Oceano e con la sua celebre rocca.

Aeroporto di Gibilterra

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Vista dell’aeroporto di Gibilterra

Saint Barthélemy, la pista nelle Antille Francesi

Un paradiso terrestre, su una piccola isola ricca di tesori: spiagge da sogno, acque dai colori spettacolari, ma anche un luogo in cui stare a contatto con una natura sorprendente. Siamo a Saint Barthelemy nelle Antille Francesi. Per arrivarci si deve atterrare all’aeroporto Gustaf III, che regala una pista d’atterraggio davvero emozionante: si trova dietro una collina, con la pista che sembra terminare in mare. Più spettacolare di così non si può.

Aereo atterra a Saint Barthélemy

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L’atterraggio a Saint Barthélemy

Velana International Airport: atterrare alle Maldive

Un altro luogo di incomparabile bellezza e un altro scalo che regala la sensazione di planare direttamente in un sogno, fatto con i colori vividi e splendenti delle Maldive: il Velana International Airport, che prima era noto come Aeroporto Internazionale di Malé “Ibrahim Nasir”, si trova sull’isola di Hulhulé. La vista spazia sul territorio circostante, mentre l’aereo si avvicina a una pista che sembra trovarsi sospesa tra cielo e mare.

Velana International Airport: atterraggio alle Maldive

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L’atterraggio alle Maldive: il Velana International Airport

Narsarsuaq, arrivare in aereo in Groenlandia

La vista cambia, perché qui si possono ammirare alti pendii innevati, natura selvaggia e il mare freddissimo della Groenlandia: è questa l’emozione di atterrare all’aeroporto di Narsarsuaq, dove sembra di planare in acqua, ma in realtà poi si vede la pista incastonata tra le montagne. Arrivati a destinazione si può scoprire il villaggio, importante fin dai tempi dei Vichinghi, e poi partire alla scoperta di questa terra poco popolosa ma affascinante.

Narsarsuaq dove atterrare in Groenlandia

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Narsarsuaq, atterraggio spettacolare in Groenlandia

Aeroporto Princess Juliana, St. Maarten: vicinissimo alla spiaggia

Mentre si arriva alla pista di atterraggio dell’aeroporto Princess Juliana a St. Maarten la sensazione è quella di essere vicinissimi alle persone sulla spiaggia. La verità è che non si tratta di una sensazione, ma davvero gli aerei sono costretti a passare a bassissima quota su Maho Beach, a causa della lunghezza molto scarsa della pista d’atterraggio. Intanto sulla spiaggia i curiosi provano il brivido di stare accanto a un aereo in volo. Arrivati a St. Maarten ci aspetta il mare dei Caraibi e si può scegliere tre le sue tantissime spiagge, molto diversificate, tra sabbia bianca o dorata.

Atterraggio a Princess Juliana St. Maarten: l'aereo vicino alla spiaggia

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Atterraggio spettacolare a Princess Juliana St. Maarten

Queenstown, atterrare in Nuova Zelanda

Siamo poco distanti (circa 8 chilometri) da Queenstown, cittadina in Nuova Zelanda e qui si trova un altro aeroporto che toglie il fiato perché – mentre ci si avvicina alla pista d’atterraggio – si può godere di una vista davvero favolosa sul territorio circostante. Inoltre, sembra davvero di essere vicinissimi alle case con le montagne che fanno da contorno. Questo luogo nel passato è stato una meta prediletta dei cercatori d’oro, poi in anni recenti è stato set di Il Signore degli Anelli.

Vista dell'aeroporto di Queenstown, Nuova Zelanda

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Aeroporto di Queenstown, Nuova Zelanda

Lukla, l’arrivo in Nepal è da brividi

Concludiamo il nostro viaggio tra le piste d’atterraggio più spettacolari arrivando in Nepal. Qui, nei pressi della città di Lukla, si trova l’aeroporto di Tenzing-Hillary che è stato anche classificato tra i più pericolosi al mondo. E il perché è evidente: gli aerei devono atterrare e decollare da un’unica pista che si trova tra pendii ripidi nelle immediate vicinanze. Ragioni per cui – a quanto pare – solo i piloti più esperti possono arrivare sin qui. E il luogo è indubbiamente meta prediletta per tutti coloro che sentono il potente richiamo della montagna e delle vette più estreme: siamo a oltre 2800 metri di altitudine Lukla è tappa obbligata per coloro che vogliono dirigersi verso le montagne, compreso l’Everest.

Aeroporto di Tenzing-Hillary, Nepal

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Aeroporto di Tenzing-Hillary, Nepal: atterraggi da brividi
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Quanto costa andare alle terme in Italia?

Andare alle terme in Italia è un’esperienza che combina aspetti importanti come relax, benessere e, in moltissimi casi, anche la bellezza naturale e culturale del territorio. Ma quanto costa realmente una giornata alle terme? Non c’è una risposta precisa, in quanto l’importo può variare a seconda di diversi fattori, che influenzano, quindi, il prezzo finale. Ecco una lista di quelli che sono gli elementi che determinano il costo di una giornata alle terme in Italia, così da capire come ottimizzare l’esperienza in base al budget.

Tipologia di stabilimento termale

Uno dei fattori che incide maggiormente sul costo finale di una giornata alle terme è sicuramente il tipo di struttura scelto. In Italia, come anche nel resto del mondo, sono presenti stabilimenti di lusso con servizi esclusivi oppure centri termali più semplici, che offrono servizi differenti, ma comunque efficaci.

Ad esempio, stabilimenti come nei pressi delle terme di Saturnia o nei diversi centri termali di Bormio, che offrono un’esperienza premium ed il cui costo può andare dai 50 ai 100 euro e oltre per una giornata di accesso. Questi centri includo nel prezzo di ingresso piscine termali, saune, bagni turchi, hammam ed una vasta gamma di trattamenti benessere tra cui scegliere, alcuni dei quali da pagare separatamente.

Ci sono anche le terme più economiche. Si tratta di strutture meno prestigiose e con offerte sicuramente più semplici. L’ingresso a questi stabilimenti può variare dai 20 ai 40 euro, ma nonostante ciò, è garantito l’ingresso alle piscine termali, spesso anche a saune e bagni turchi, ma con servizi e strutture sicuramente più limitate.

Infine, in alcune zone d’Italia sono molto famose le terme libere. Si tratta di luoghi come le splendide terme di Saturnia oppure delle terme di San Filippo, entrambe situate in Toscana, e che sono sorgenti termali naturali completamente gratuite. Queste rappresentano sicuramente l’opzione più economica, ma allo stesso tempo necessitano di un po’ di adattamento, in quanto non sono presenti strutture ricettive ed organizzative.

Servizi inclusi nel prezzo d’ingresso

Il secondo elemento che incide sul costo di una giornata alle teme è quello dei servizi inclusi nel biglietto d’ingresso. In molti casi, soprattutto negli stabilimenti termali di un livello superiore, oltre all’accesso alle piscine termali, l’ingresso comprende una serie di servizi. Come già accennato in precedenza in questi centri è possibile accedere a saune e bagni turchi, ma anche grotte di sale, docce con cromoterapia ed aromaterapia e vari percorsi benessere.

In alcuni stabilimenti è possibile anche godere di un trattamento che può essere incluso nel prezzo del biglietto, come ad esempio un breve massaggio rilassante o, in alternativa, una seduta di fangoterapia. Sicuramente un buon modo per vivere l’esperienza di una giornata alle terme nella maniera più completa, senza dover affrontare un ulteriore spesa extra.

Scelta dei trattamenti aggiuntivi

Uno degli aspetti che incide maggiormente sul costo finale di una giornata alle terme è anche la scelta di trattamenti aggiuntivi. I centri termali offrono una vasta gamma di trattamenti di bellezza e benessere. Tra i trattamenti extra più comuni ci sono:

  • Massaggi: i prezzi per un massaggio, generalmente, cambiano a seconda della durata e della tipologia, con un costo che va dai 50 ai 120 euro. Possono essere massaggi rilassanti, che possono durare anche solo 30 minuti e possono avere un costo che si aggira intorno ai 60 euro, oppure si può scegliere di godere di trattamenti più complessi, come, ad esempio, massaggi drenanti o ayurvedici, che possono arrivare anche a 120 euro per un’ora. C’è da sottolineare anche il fatto che il prezzo varia in base alle strutture presso le quali si decide di passare l’esperienza termale.
  • Fangoterapia: molti stabilimenti termali italiani sono famosi per la fangoterapia. Questo trattamento, che ha benefici sulla pelle e sul sistema muscolare, ha il costo che si aggira fra i 40 ed i 60 euro, ma può essere incluso all’interno di pacchetti benessere spesso offerti dalle strutture, che combinano più trattamenti.
  • Trattamenti estetici: fra i servizi extra è possibile anche scegliere di beneficiare di alcuni trattamenti estetici. Fra i più famosi e frequenti si trovano sicuramente le maschere facciali o per capelli, peeling e scrub corpo. In genere si tratta di trattamenti svolti da professionisti del settore e con prodotti generalmente naturali e di alta qualità. Motivo per cui, scegliere alcuni di questi servizi, potrebbe far aumentare il prezzo di una giornata alle terme dai 30 ai 100 euro, a seconda del tipo di trattamento scelto, della durata e, come espresso in precedenza, anche della struttura.
Un uomo riceve un massaggio alla schiena alle terme, sdraiato su un lettino

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Uno dei trattamenti più diffusi alle terme: massaggio rilassante

Periodo dell’anno e posizione geografica

Possono sembrare due elementi quasi scontati, ma in realtà sono fattori da valutare attentamente, soprattutto per tutti coloro che vogliono passare una giornata alle terme, ma rispettando un determinato budget. Per quanto riguarda il periodo dell’anno, c’è da considerare il fatto che spesso, se si sceglie di visitare gli stabilimenti balneari in stagioni come autunno e primavera, escludendo le festività, molte delle strutture italiane offrono tariffe scontate e/o pacchetti promozionali per incentivare le visite. Al contrario, durante l’alta stagione, quindi estate o in concomitanza con eventi festivi particolari, i prezzi possono essere maggiorati anche del 20/30%.

Per chi decide di passare una giornata alle terme, ad incidere sul prezzo c’è da tenere in considerazione anche la posizione geografica degli stabilimenti. Infatti, per raggiungere alcune delle località più famose, la maggior parte presenti in Toscana e Trentino-Alto Adige, potrebbero avere prezzi più elevati rispetto ad alcune zone d’Italia meno frequentate. Oltre al fatto che, se vicine a città d’arte e mete turistiche, le strutture potrebbero sfruttare la propria posizione per offrire pacchetti benessere di lusso.

In relazione sempre alla posizione geografica, in aggiunta, vanno aggiunti anche i costi relativi a trasporto e soggiorno. Alcune località termali, come quelle in zone montane, richiedono anche il pernottamento, in quanto una giornata potrebbe non essere sufficiente. Molti hotel termali, infatti, offrono pacchetti che comprendono sia l’ingresso alle terme che la stanza d’albergo, e ciò permette di risparmiare, in alcuni casi, su costi del soggiorno e dei trattamenti.

Piscina termale con acqua calda all'aperto immersa in un paesaggio innevato, con vapore che proviene dall'acqua

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Piscina termale all’aperto in pieno inverno

Durata del soggiorno

Infine, un ultimo elemento che va ad incidere sul costo di una giornata alle terme, è quello della durata del soggiorno. In genere, l’ingresso giornaliero dura dalle quattro alle otto ore al giorno, ma esiste la possibilità anche di acquistare ingressi serali o per mezza giornata, che permettono di risparmiare. Ad esempio, un ingresso serale può costare anche circa il 30% in meno rispetto al prezzo di una giornata intera, offrendo comunque la possibilità di rilassarsi dopo una giornata lavorativa o passata ad esplorare i dintorni delle località termali.

Quindi, il costo di una giornata alle terme in Italia può variare in base ad una serie di fattori, ed il prezzo finale è tra i 30 ed i 150 euro. Con un’attenta pianificazione e la scelta di offerte speciali o periodi di bassa stagione, sarà possibile vivere un’esperienza termale di alta qualità senza spendere una fortuna.

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I dati dell’Osservatorio di TTG Travel Experience sull’estate 2024

Cosa aspettarci nei prossimi mesi dipende anche un po’ da come sono andate le ultime vacanze. Dove sono stati, cos’hanno fatto, che tipo di vacanza hanno preferito i viaggiatori sono un indice di cui tenere sicuramente conto per fare il punto e sistemare ciò che non è andato. Secondo TTG Monitor, l’Osservatorio di TTG Travel Experience, mare, località termali e città d’arte sono state le prime scelte non soltanto degli italiani, ma anche degli stranieri che hanno trascorso le ferie in Italia. E queste continueranno a essere le mete preferite per le vacanze fino alla fine del 2024. Laghi e montagne, invece, sono molto più apprezzati dagli stranieri. Aumenta, inoltre, la richiesta di esperienze esclusive e private, come per esempio visitare ambienti naturali (parchi e giardini) fuori dagli orari d’apertura oppure entrare nei musei di notte, come vorrebbe il 34% degli stranieri.

È questa la nuova tendenza del travel lover. “In un mondo sempre più iperconnesso e digitale”, ha spiegato Gloria Armiri a capo di Travel Experience Group “ad attrarre il turista è una modalità di viaggio coinvolgente e improntata all’interazione con l’identità di un luogo: in altre parole la ricerca dell’autenticità o della Veritas, filo conduttore della 61ª edizione della nostra TTG”.

Nuovi trend: sostenibilità

L’Osservatorio di TTG Monitor racconta l’attenzione dei turisti verso la sostenibilità sociale legata al viaggio. Il 40% degli italiani e il 47% degli stranieri giudicano favorevolmente proposte ed esperienze a sostegno del lavoro delle comunità locali e delle produzioni artigiane e agroalimentari. Per questo motivo sempre più richieste sono le mete meno battute dal turismo di massa, un tipo di viaggio che è anche un antidoto all’overtourism, un fenomeno che preoccupa il 63% degli stranieri, che cercano sempre più il contatto con la terra e il soggiorno in ambienti primordiali e selvaggi come i glamping ricavati dalla roccia. Cresce anche l’attenzione al wellness con le attività maggiormente svolte nella destinazione turistica celta: ricreazione fisica (sport, +4,7%), soft hiking (escursioni e camminate, +5,1%) e sport acquatici.

Ottime performance, infine, per il cosiddetto Turismo delle radici: l’87% dei visitatori di origini italiane consiglia un viaggio nel Belpaese. I turisti delle radici si rivelano veri e propri ambassador della destinazione Italia e del Made in Italy. Al rientro dalla vacanza italiana, portano con loro prodotti enogastronomici, artigianali, di moda e libri. Non si fermano alla visita delle terre d’origine ma dedicano il 55% del tempo alla visita di altri luoghi italiani e spendono in media 3.100 euro a persona per la permanenza di 2 settimane (fonte: Confcommercio).

Un occhio alla spesa di viaggio

Cambia così anche l’orientamento della spesa: nel 2024, secondo l’Osservatorio, l’88% degli europei sceglierà di acquistare esperienze in luogo di beni materiali. Sul fronte ospitalità aumentano gli stranieri che scelgono l’hotel anche in base alla presenza di frutta e verdura di stagione e all’attenzione a ridurre lo spreco alimentare. Tra le nuove leve che spingono alla scelta di una struttura alberghiera, infatti, si fa sempre più strada la proposta della colazione offerta, puntando anche su prodotti locali, sempre più originali e autoctoni e su menu tematici. Spesso e volentieri chi va a consumare il breakfast in un hotel non è neppure cliente ma sceglie di andare proprio per la qualità dell’offerta.

Vacanze sempre più “rosa”

Il mondo del turismo sta assistendo anche a una interessante tendenza tutta al femminile. Le donne sono molto più intraprendenti: il 71% delle prenotazioni per i “solo-travel” sono organizzate proprio per le viaggiatrici. La novità emerge da TTG Italia in base a un’indagine condotta da Virtuoso, il circuito di circa 20mila agenti sparsi per il mondo, specializzati nella confezione di esperienze uniche. E le donne viaggiatrici saranno una delle tematiche di Book&Go, la sezione di TTG Travel Experience alla Fiera di Rimini dedicata alla cultura di viaggio e orientata al racconto delle nuove tendenze. “Partendo dalle esperienze vissute e raccontate nei loro libri, tre viaggiatrici in solitaria – Ilaria Bonfante, Marta Pellegrini e Anna Pernice – affronteranno e smonteranno timori e cliché associati all’universo delle solo-traveller”, ha spiegato la Armiri. “Le donne sono più intraprendenti e il dato di Virtuoso a testimoniarlo mi fa particolarmente piacere. Dalle ultime tendenze possiamo inoltre dire che sarà un trend destinato a crescere ancora”.

Il lusso non va mai in crisi

Sempre secondo le stime di Virtuoso, se nella prima parte dell’anno vacanze come safari, crociere, mete esotiche (specie Maldive e Fiji) l’hanno fatta da padrona, in autunno il turismo si sposterà più verso Est. La Cina ha registrato un vero e proprio boom di interesse con un +146% e prosegue il trend positivo del Giappone (verso cui stanno per partire nuovi voli diretti dall’Italia), mentre destano curiosità Islanda e Polinesia. Spostandosi più avanti, inevitabilmente cresce l’attenzione per le destinazioni calde come Caraibi, Anguilla e Costa Rica.

Viaggi “tailor made”

Dai dati occorre infine segnalare il successo del turismo personalizzato, il cosiddetto “tailor made”, cucito su misura: le richieste per i consulenti di viaggio di Virtuoso sono aumentate del 76% nel primo semestre del 2024, un trend destinato a confermarsi anche nella seconda parte dell´anno. “Le stime sembrano evidenziare sia a livello italiano sia globale un divario sempre maggiore tra la fascia media e il turismo luxury”, ha segnalato Armiri.” A causa della spinta inflattiva e dei rincari spesso fuori controllo in Italia, i viaggiatori tendono sempre di più a ridurre il periodo di soggiorno, a frazionare le vacanze in mini-spostamenti anche nei mesi di spalla e a scegliere mete di prossimità, mentre la fascia alta non solo non conosce crisi, ma fa registrare aumenti a doppia cifra e una volontà ancora maggiore di esclusività”.

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Roma, Sardegna e Sud Tirolo, i luoghi top d’Italia in autunno per gli americani

Secondo Travel + Leisure, il noto magazine statunitense con sede a New York, gli americani iniziano ad apprezzare le vacanze in Europa in particolare durante l’autunno, tralasciando un po’ il periodo estivo, sempre più caratterizzato da ondate di calore, mancanza di aria condizionata in svariati luoghi e l’implacabile folla dei turisti, tutti aspetti che concorrono a rendere il viaggio “scomodo e disagevole”.

Così, emerge la tendenza a pianificare i voli transatlantici nei mesi autunnali, quando le temperature scendono ma si rivelano ancora dolci e miti e le prime nevicate sono ancora lontane. In più, difficile non apprezzare le mete prescelte avvolte nei magici colori dorati del foliage e di una luce inconfondibile.

E poi, l’Europa offre davvero l’imbarazzo della scelta, sia per chi pianifica una visita nelle maggiori città e capitali, sia per chi, invece, opta per la montagna o il mare. Le destinazioni predilette dagli americani? Londra, Parigi, Ibiza, Madeira, Copenaghen, le Highlands scozzesi, la Grecia, la Norvegia, la costa francese ma anche l’Italia e, in questo caso, tre vincono su tutte le altre.

Ecco di quali si tratta.

Roma, il fascino che non tramonta

L’atmosfera millenaria che si respira passeggiando per la Città Eterna non smette mai di far innamorare e i turisti statunitensi non fanno eccezione.

Nella speciale classifica di Travel + Leisure per le località da scoprire in autunno, Roma è al primo posto della Top Ten, magnifica in tutte le stagioni e ideale per l’autunno.

Qualche consiglio per un’avventura romana di stile? Iniziare il tour da Galleria Borghese, una delle gallerie d’arte più prestigiose della città, e poi esplorare l’Orto Botanico, rigoglioso giardino ricco di sentieri tortuosi, fontane nascoste e alberi secolari.

Dopo aver fatto tappa al cospetto degli iconici punti di interesse della capitale, dal Colosseo al Vaticano, da Trastevere a Piazza Navona (e la lista potrebbe continuare all’infinito), non può mancare una golosa sosta all’Antico Forno Roscioli, storica panetteria la cui pizza al taglio è una “rivelazione”, e un buon gelato presso una delle innumerevoli gelaterie sparse per il centro.

In Sardegna, finalmente lontano dal caldo torrido

Barumini, Barbagia

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Nuraghe di Barumini

Terza classificata la Sardegna che, in autunno, diventa la scelta perfetta per andare in bici, fare escursioni e concedersi un’entusiasmante gita in barca: infatti, se in estate il caldo è torrido, settembre, ottobre e la prima settimana di novembre sorprendono piacevolmente.

Oltre a godere appieno della bellezza unica dell’isola, i turisti hanno l’occasione di partecipare agli eventi culturali di “Autunno in Barbagia“, celebrati in una trentina di villaggi della regione montuosa della Barbagia fino alla metà di dicembre.

Ma non è tutto: l’autunno sardo significa degustazioni di vino, tranquille visite ai siti archeologici e rigeneranti nuotate nelle limpide acque dello splendido mare, ancora caldo dopo i mesi estivi.

Sud Tirolo, natura spettacolare

Infine, all’ottavo posto delle mete predilette dagli americani per l’autunno in Europa, spicca il Sud Tirolo, considerato il top per vacanze attive all’aria aperta, per conoscere da vicino e assaporare la tradizione vitivinicola locale e concedersi un soggiorno in uno dei molti resort con centri benessere.

In più, i boschi si tingono di meravigliose tinte pastello e al tramonto le cime e i pinnacoli appaiono arancioni, rosa, rossi o viola, dando vita al cosiddetto “bagliore delle Dolomiti“.