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Vacanze attive? 6 motivi per scegliere l’Irlanda

Se ti piace stare in movimento e cerchi una meta per le tue vacanze che possa conciliare un enorme patrimonio artistico e culturale, natura incontaminata e un’offerta variegata di tour ed esperienze sportive e all’aria aperta, compra subito il tuo biglietto per l’Irlanda.
L’isola è perfetta per ogni tipo di attività, dagli sport estremi e intensi per i più allenati, ai passatempi più soft per chi vuole rilassarsi godendosi il panorama.

Abbiamo selezionato alcune delle opportunità outdoor da provare nella bella stagione. Pronti al divertimento?

Passeggiate nella natura

Camminare nelle città o lungo i sentieri dell’isola, immersi nella natura e circondati da scogliere e paesaggi unici e affascinanti, è tra i modi migliori per scoprire l’Irlanda. L’offerta di passeggiate, per esperti di hiking o semplici camminatori, è tra le più ricche del continente. Tra gli itinerari brevi troviamo il Lough Key Forest Park (4 km), nella contea di Roscommon, con la sua atmosfera fiabesca, il Cavan Burren Park (2,9 km), nella contea di Cavan, che unisce all’attività fisica un vero e proprio museo all’aria aperta, o la Glencar Hill Walk (7 Km), nella contea di Leitrim, in cui poter ammirare la cascata di Glencar. Per chi cerca i percorsi lunghi, la Royal Canal Greenway (130 km), nella contea di Westmeath, conosciuta come contea dei laghi, e la Wicklow Way (132 km) nella contea di Wicklow, famoso per essere il sentiero più antico d’Irlanda.

L’esperienza da non perdere? Il forest bathing, nei parchi forestali come il Tollymore Forest Park nell’Irlanda del Nord. Si tratta di usanza di origine celtica che consiste nel rigenerarsi grazie alla forza dell’aerosol naturale rilasciato dagli alberi. Un vero toccasana.

Glendalough

Irlanda in bicicletta

Chi ama la bici, amerà l’Irlanda. L’isola è attraversata da numerose Greenway, progettate per ciclisti e pedoni, e grazie alla sua varietà geografica è possibile provare ogni tipo di esperienza in sella, dalla passeggiata in piano alle discese ripide, dai percorsi sterrati alle strade tortuose. Tra i percorsi ciclabili più lunghi c’è la Waterford Greenway, che si estende per 46 km lungo la linea della Great Southern and Western Railway, dalla città di Waterford a Dungarvan, superando viadotti, ponti, e lunghissimi tunnel. La Great Western Greenway, a ovest dell’isola tra Westport e Achill Island, racchiude nei suoi 44 km paesaggi unici, tra cittadine, villaggi, montagne e baie mozzafiato. Seguendo la Beara Way, è possibile attraversare in bici le Heartlands nel cuore dell’isola, piccolo gioiello incontaminato lungo il fiume Shannon, unico nel suo genere per natura e storia.
Chi viaggia senza la propria bici, potrà affittarla in uno dei numerosi ciclonoleggi, che forniscono anche assicurazione, catene, kit di riparazioni e caschi per bambini.

La soluzione perfetta per non stancarsi troppo: prenotare un tour organizzato su una bici elettrica.

Great Western Greenway

Le vie d’acqua

Gli irlandesi vivono in simbiosi con l’acqua e le esperienze da provare, in mare, laghi e fiumi, sono davvero moltissime. Un giro in barca a vela alla scoperta del Belfast Lough, una lezione di yoga sul SUP o una giornata di windsurf a Dublino, un giro in canoa nei laghi del Fermanagh. Sull’Isola di Smeraldo, nella contea di Kerry, a sud-est del paese, puoi prenotare un Night Trip in kayak, in coppia o per famiglie, in cui potrai ammirare tramonti dai colori incredibili e bioluminescenti, immerso in un’atmosfera mistica. Oppure puoi provare l’ebbrezza adrenalinica di tuffarti nelle acque gelide dell’oceano in ogni periodo dell’anno. Gli abitanti dell’isola, infatti, praticano il nuoto libero tutto l’anno (e si dice che faccia benissimo).

Canoeing nel lago di Fermanagh

A cavallo                 

L’Irlanda è una terra di cavalli. Un viaggio nell’isola è l’occasione per provare escursioni in sella a splendidi esemplari, tra passeggiate in campagna o cavalcate sulle spiagge. Esistono esperienze di tutti i tipi, per principianti e amatori, in compagnia di istruttori esperti. Tra i maneggi più amati c’è il Killarney Riding Stables, nella contea di Kerry. Fondato nel 1968, ospita 70 cavalli e organizza escursioni nel vicino Parco Nazionale di Killarney. Nell’Irlanda del Nord c’è il Crindle Stables, maneggio e scuola di equitazione, che offre attività stagionali, pacchetti per famiglie, lezioni per tutte le età e escursioni panoramiche con sosta picnic.

Passeggiate a cavallo

Relax tra le buche

È il momento del golf, in Irlanda! La premiazione del campo nordirlandese Royal County Down di Newcastle come migliore green del mondo da Today’s Golfer, conferma la vocazione golfistica dell’isola. Sono circa 400 i campi presenti, tra signatures e links, tutti inseriti in contesti naturali superlativi. Sono molti gli investimenti e i grandi eventi attesi nei prossimi anni, tra cui il torneo The Open, che tornerà in Irlanda nel 2025 al Royal Portrush Golf Club nella contea di Antrim, e The Ryder Cup 2027, organizzata nell’esclusivo Adare Manor Golf Club, che si trova lungo la celebre Wild Atlantic Way. Pronti a giocare nei campi più incredibili al mondo?

Campo da golf di Royal Portrush

 

 

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Chiara Ferragni in vacanza sui luoghi dei Florio

Il recente soggiorno di Chiara Ferragni in Sicilia ha fatto il giro del mondo. La nota influencer da 27milioni di follower (appena raggiunti) ha deciso di festeggiare il suo 35° compleanno in uno dei luoghi più famosi di Palermo: Villa Igiea.

Forse anche la più grande imprenditrice digitale del mondo è una fan sfegatata dei Florio, la cui epopea è stata raccontata da Stefania Auci (qui la nostra intervista) nei suoi due best seller “I leoni di Sicilia” e “L’inverno dei Leoni”?

La storia di Villa Igiea

L’edificio, in stile neogotico, appartenuto all’ammiraglio inglese Sir Cecil Domville, fu acquistato da Ignazio Florio, discendente della famosa famiglia di imprenditori che hanno fatto la storia della Sicilia e dell’Italia, per farne un sanatorio di lusso per malati di tubercolosi. Gli venne dato il nome di Igiea, dalla ninfa greca Hygìeia, dea dell’igiene e protettrice della salute. Il sanatorio, però, non vide mai la luce e divenne fin da subito un hotel di lusso.

Venne inaugurato nel 1900. Sin dall’inizio fu un luogo molto amato sia dai proprietari Ignazio e Franca Florio sia dal bel mondo che lo frequentava assiduamente. I Florio aleggiavano con la loro costante presenza fra i corridoi e le stanze dell’hotel, tant’è che è difficile separare Villa Igiea come albergo, come luogo pubblico, da Villa Igiea dimora privata, la “reggia borghese” di quella che fu come una famiglia reale per la Sicilia degli ultimi bagliori della Belle Époque. A Villa Igiea pubblico e privato si mescolavano e convissero fino alla scomparsa dei Florio a causa della perdita della proprietà della villa.

La Grande Guerra segnò il declino della società palermitana di quell’epoca e le grandi famiglie che la decretarono, tra cui i Florio, uscirono lentamente, ma inesorabilmente di scena.

Ville Igiea oggi

Villa Igiea oggi è uno degli alberghi più lussuosi della Sicilia e appartiene al gruppo Rocco Forte Hotels che comprende 14 alberghi e resort di lusso. Ha riaperto per la stagione turistica lo scorso 17 marzo, dopo alcuni lavori di abbellimento – visto che era già uno dei più begli hotel di Palermo – nella Palazzina Donna Franca, un edificio adiacente al corpo principale della villa che un tempo ospitava il celebre Cercle des Etrangers della famiglia Florio.

Il restauro ha riportato allo splendore originale il Salone Belmonte al piano terra con le sue ampie vetrate affacciate sul Golfo di Palermo, mentre 12 nuove camere e suite hanno sostituito gli uffici precedenti.

La punta di diamante, però, è la Forte Suite intitolata a Donna Franca, 144 metri quadrati che comprendono un salottino e una camera da letto matrimoniale Super King arredati con mobili d’epoca e pezzi d’arte, un grande bagno di marmo e una terrazza privata arredata di 90 metri quadrati.

Un’influencer tira l’altra

Dopo il soggiorno dei Ferragnez – in vacanza insieme a Chiara c’era anche il marito Fedez e i due figli, Leone e Vittoria – e di tutta la banda al seguito, a Palermo si riverserà una truppa di influencer provenienti da tutto il mondo per far conoscere questo aspetto della Sicilia ai quattro angoli della Terra.

Villa_Igiea_a_Palermo

Villa Igiea a Palermo @Wikimedia Commons – Wolfgang Moroder

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Isole Tremiti, una vacanza nel sogno di Lucio Dalla

Le Isole Tremiti non hanno bisogno di presentazioni perché l’immensa bellezza che le caratterizza precede persino la fama che le accompagna da sempre. Le perle dell’Adriatico, le chiamano, perché in effetti quel patrimonio naturalistico straordinario, affiancato da miti, leggende e storie suggestive, le rende davvero gioielli preziosi da preservare e scoprire.

Circondate da meravigliose acque che esplodono nelle sfumature più belle dell’azzurro e del blu, l’arcipelago delle Isole Tremiti, che comprende San Nicola, San Domino, Caprara, gli scogli del Cretaccio e l’isola di Pianosa, è da sempre meta prediletta di viaggiatori, turisti ed escursionisti provenienti da ogni parte del mondo. Merito degli scorci meravigliosi, di quella natura lussureggiante e di quel silenzio remoto che regna tra i sentieri interni e le calette delle isole. Quelle che, secondo la leggenda, sono state create dall’eroe greco Diomede, che di ritorno dalla guerra di Troia ha lanciato dei sassi nel mare blu.

E a guardare questo scenario nel suo insieme è facile comprendere le motivazioni che hanno portato il grande Lucio Dalla a scegliere proprio questo arcipelago delle meraviglie come suo buen retiro, come luogo d’ispirazione e produzione dei suoi più grandi capolavori. Qui, il cantautore, aveva costruito le sue dimore di pace e tranquillità, le stesse che a partire dall’estate 2022 saranno prenotabili per vacanze esclusive e straordinarie.

Lucio Dalla nella sua casa alle Tremiti

Lucio Dalla nella sua casa alle Tremiti

Dormire nella villa di Lucio Dalla a San Domino

È qui che uno dei più grandi artisti della musica italiana veniva a rifugiarsi, a ispirarsi. E non ne ha fatto un segreto dato che proprio a quei panorami incantati che restava a fissare per ore ha dedicato alcuni dei suoi più grandi successi discografici. Luna Matana è stato il suo omaggio che sempre sarà alle amatissime Isole Tremiti, a quel rifugio personale fatto di viste mozzafiato e di tranquillità.

Album e brani prodotti proprio su vista mare, nella sala incisione dell’abitazione di Lucio Dalla sulle Isole Tremiti. E ora in quella casa si potrà dormire, alloggiare e vivere una vacanza esclusiva e unica.

A partire dall’estate 2022, infatti, sarà possibile prenotare la villa di Lucio Dalla a San Domino, proprio quella che assomiglia a una terrazza panoramica che affaccia sulle bellezze dell’isola. A renderlo noto è stata l’azienda molisana Sintattica Servizi e Turismo che si occuperà dell’affitto della villa su richiesta degli eredi del grande cantautore.

Ma quello di San Domino non sarà l’unico alloggio in cui rivivere il sogno di Lucio Dalla, la sua musica, la sua arte. Anche la dimora sulla vicina isola di San Nicola, appartenuta all’artista bolognese, sarà aperta alle prenotazioni per vacanze esclusive e al di fuori dell’ordinario.

Isole Tremiti, vista da San Domino

Isole Tremiti, vista da San Domino

Nel sogno di Lucio Dalla

Le ville che Lucio Dalla possedeva alle Isole Tremiti e che aveva trasformato come rifugi di pace, creatività e ispirazioni, diventeranno quindi degli alloggi esclusivi per viaggiatori selezionati che qui potranno vivere esperienze all’insegna di arte e bellezza.

La villa di San Domino, sviluppata su tre livelli e con vista mozzafiato sul mare, conserva tutti gli arredi originali appartenuti al cantautore e ospita la famosa sala d’incisione che ha visto all’opera i più importanti protagonisti del panorama musicale italiano e lo stesso Dalla che qui ha inciso alcuni dei suoi più grandi capolavori.

Sarà questa l’occasione perfetta per scoprire e riscoprire un territorio affascinante e unico ed entrare in punta di piedi nel sogno di Lucio Dalla.

La villa di Lucio Dalla alle isole Tremiti

La villa di Lucio Dalla alle isole Tremiti

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Le vacanze degli italiani saranno più care: di quanto

Questa sarà l’estate della rinascita per il turismo, il momento più atteso da due anni a questa parte: moltissimi italiani sono già pronti per le vacanze, che sognavano ormai da tanto tempo. Tuttavia, se l’emergenza Covid sembra aver allentato la sua morsa, ci sono altre incognite da non sottovalutare. In particolare, si prevede un netto aumento dei prezzi per viaggiare in tutto il mondo. Ecco quali sono le previsioni.

Vacanze più care: gli aumenti previsti

La graduale riapertura delle frontiere in tantissimi Paesi e l’allentamento delle misure di sicurezza stanno spingendo molti italiani ad organizzare le prossime vacanze estive, con una fiducia che finalmente si rinnova dopo due anni di incertezze e timori. Ma c’è ancora un fattore da prendere in considerazione, che potrebbe mettere in crisi tanti viaggiatori. Si tratta della previsione di aumenti notevoli in tutto il comparto turistico, dovuti soprattutto al rincaro dei carburanti e dell’energia elettrica. In che modo tutto ciò influirà sulle vacanze degli italiani?

Secondo un’analisi condotta dal settimanale 7 del Corriere della Sera, un primo aumento dovrebbe riguardare i voli aerei. Le compagnie stanno finalmente riprendendo la loro attività a pieno regime, ma il recente scoppio della guerra in Ucraina ha dettato un importante aumento sulle tariffe del carburante che si riflette inevitabilmente sul costo dei biglietti aerei. Sebbene sia ancora difficile fare una stima esatta di ciò che accadrà nei prossimi mesi, è probabile che in estate si verifichi un incremento dell’8-10% rispetto alle tariffe attuali. Ovvero, dovremmo considerare un aumento tra i 5 e i 10 euro per un volo a corto raggio e tra i 50 e 60 euro per le tratte più lunghe.

Tuttavia, non è solo il settore del trasporto aereo ad aver innalzato i propri prezzi. È il Codacons a denunciare quelli che, per l’organizzazione, sono “aumenti indecenti”. Il rincaro potrebbe portare le famiglie italiane a spendere addirittura il 15% in più rispetto allo scorso anno, per le vacanze estive. Lo rivelano i dati Istat: se per il momento si è già verificato un aumento medio del 9,3%, nei prossimi mesi questa percentuale è destinata a crescere. Così, se nel 2021 una vacanza di 10 giorni costava in media 996 euro a persona, quest’anno toccherà addirittura i 1.145 euro a testa. E il last minute, come svelato da una recente indagine, non è più conveniente.

Come saranno le vacanze estive 2022

L’aumento dei costi di carburante, gas ed energia elettrica potrebbe mettere in crisi molti italiani, spingendoli a rinunciare alle vacanze. Tuttavia, una recente analisi ha evidenziato come siano in tantissimi coloro che questa estate sono disposti a spendere molto più del solito. L’idea generale sembra essere quella di recuperare il tempo perduto negli ultimi due anni, anche a costo di veder lievitare il prezzo finale. Molte persone hanno dichiarato di voler fare almeno due settimane di vacanza, o addirittura di voler fare più viaggi nel corso della stagione.

I trend per l’estate in arrivo parlano chiaro: i viaggiatori hanno voglia di divertirsi e rilassarsi, optando per questo per resort all-inclusive che non richiedono troppa organizzazione. Per l’occasione, inoltre, alcuni si vogliono concedere quella che è la vacanza della vita, un viaggio extra lusso per il quale davvero non si può badare a spese. Ci siamo ormai lasciati alle spalle il periodo più difficile, segnato da restrizioni e chiusure dei confini, quindi è tempo di tornare a sognare.

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Ci sono più di 600 isole in questo paradiso terreste. Quale scegli per la prossima vacanza?

La verità è che tutti ci meritiamo una vita vista mare, e non abbiamo bisogno delle evidenze scientifiche per capire motivazioni e benefici che si nascondono dietro questo desiderio. E quando questo non può essere realizzato allora ecco che sono i viaggi e le vacanze a far sì che questi sogni prendano vita, a patto che si realizzino proprio lì, tra le spiagge bianche che brillano al sole, tra le distese di acque limpide e cristalline che si perdono all’orizzonte e con quello si fondono, in quei paradisi terrestri che da sempre sono in cima alle nostre travel wish list.

E quando parliamo di paradisi terrestri, non possiamo non pensare alle Bahamas, l’arcipelago corallino circondato dalle splendide acque dell’Oceano Atlantico a nord del resto dei Caraibi. È qui, tra le 690 isole coralline, abitate e disabitate, popolate da resort lussuosi e da villaggi di immensa bellezza, che è possibile vivere quella vacanza da sogno che tutti ci meritiamo almeno una volta nella vita.

Eleuthera, l’isola di Cat e Long Island, e poi ancora San Salvador, Exuma, Crooked Island, queste sono solo alcune delle isole e isolette si snodano nell’oceano ospitando spiagge paradisiache, natura lussureggiante e panorami che incantano la vista e conquistano il cuore. Ma siamo sicuri di saper scegliere quella giusta per il prossimo viaggio?

Bahamas

Bahamas

Bahamas: in viaggio verso il paradiso sospeso tra cielo e mare

Un viaggio alle Bahmas può davvero trasformarsi in un’esperienza unica, una di quelle che rimane nel cuore in maniera indelebile. Un’avventura da vivere tra le grandi meraviglie incontaminate del mondo, proprio lì dove è preservata la grande bellezza del pianeta che abitiamo. Ma scegliere la giusta isola da raggiungere per la prossima vacanza può diventare un affare davvero complicato.

690 isole, dicevamo, di cui però solo una trentina sono abitate. La più famosa, nonché una delle più grandi, è sicuramente Grand Bahama che troviamo a settentrione dell’arcipelago. Poi ci sono le Isole Abaco, mentre a sud est troviamo Eleuthera, l’isola di Cat, Long Island, San Salvador, Exuma, Crooked Island, Acklins, Mayaguana. A sud c’è la Great Inagua, mentre la capitale Nassau si trova sull’isola di New Providence. Le più popolate dai turisti sono soprattutto Grand Bahama e Paradise Island, è qui che si trovano le più celebri strutture ricettive che si dividono in resort, villaggi e hotel di lusso per una vacanza davvero regale.

Gli amanti dello snorkeling e delle attività subacque, invece, probabilmente già conoscono Andros e la sua splendida barriera corallina che si estende per oltre 300 chilometri. Rigogliosa, colorata e straordinaria, è una vera e propria attrazione per tutti coloro che sognano di fare immersioni. Un’altra tappa imperdibile per tutti i viaggiatori affascinati dalle meraviglie che si trovano sott’acqua è Bimini, già rifugio preferito di Hemingway, caratterizzato da barriere coralline, grotte, caverne e relitti da scoprire tra un’immersione e una nuotata.

Impossibile, poi, non menzionare le isole Exuma celebri per quelle acque così intense e brillanti, dalle mille sfumature di blu, che sono visibili anche dallo spazio. È proprio qui che si svolge una delle attività più curiose e bizzarre del mondo: l’immersione con i maiali a Pig Beach.

Se è la solitudine che cercate, per una vacanza all’insegna del relax, allora dovete mettervi alla ricerca delle isole più disabitate dell’arcipelago come Mayaguana, una delle più selvagge di tutte le Bahamas, o St. Andrews, la più grande isola privata di questo territorio caratterizzata da 9 chilometri di spiaggia bianca bagnata da uno dei mari più belli del mondo.

Harbour Island

Harbour Island

Bahamas: la tua prossima destinazione

Come abbiamo visto, ogni isola che compone l’arcipelago è un universo a sé, un microcosmo fatto di flora, fauna, mare e spiagge, di esperienze tutte da vivere. Per affinare ancora di più la scelta, ci siamo affidati alle preferenze dei viaggiatori espresse in occasione del World’s Best Awards di Travel + Leisure. Le isole Bahamas, infatti, sono apparse per ben quattro volte nella lista delle destinazioni migliori al mondo.

La preferita, in assoluto, è Harbour Island nota per le sue spiagge di sabbia rosa e gli edifici contraddistinti dall’architettura georgiana. Seguono poi Eleuthera, le Isole Abacos e Exuma.

Exuma

Exuma

 

 

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I nuovi trend delle vacanze: così viaggeremo d’ora in poi

Dopo lo stop forzato ai viaggi, stiamo iniziando a vedere la luce in fondo al tunnel. Come ha dichiarato anche il nostro ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, in occasione dell’edizione 2022 della BIT, la Borsa internazionale del turismo che si è svolta a Milano “Gli italiani hanno voglia di viaggiare e questo è l’anno della rinascita”.

Benché quasi tutti i Paesi siano già aperti e che quindi non ci sono (quasi) più restrizioni né limiti agli spostamenti, i nostri viaggi saranno un po’ diversi. La pandemia ci ha fatto riflettere e ci ha resi ancor più consapevoli di quanto il nostro Pianeta sia fragile, il nostro benessere conti più di ogni altra cosa al mondo così come la nostra famiglia e tutto ciò che fa parte del nostro entourage. Compreso il territorio in cui viviamo.

Se per due anni siamo stati costretti a un turismo di prossimità, per via dei confini chiusi, non solo tra diverse Nazioni ma anche tra le nostre stesse regioni, oggi la prossimità la cerchiamo e la vogliamo. Ci siamo accorti che proprio dietro casa c’è un mondo sconosciuto che non avevamo mai preso in considerazione e che merita di essere scoperto.

Ci siamo accorti di avere bisogno di calma, di assaporare ogni momento, di fermarci ad ammirare un fiore o ad ascoltare lo scorrere dell’acqua in un torrente di montagna. Se il ciclo della natura funziona come dovrebbe allora funziona anche tutto ciò che rende il nostro habitat quel luogo perfetto dove vivere serenamente.

Turismo sostenibile

Proprio alla BIT si è confermata la tendenza verso un tipo di turismo sempre più naturale, sostenibile e responsabile, attento anche alla storia e la cultura, in Italia così come all’estero. Del cambiamento di atteggiamento se ne sono accorti gli operatori del turismo che, prontamente, hanno risposto ai nuovi trend con tantissime offerte tra cammini, trekking, itinerari in bicicletta.

E l’estate all’aria aperta sarà superiore a quella precedente, con l’Italia come destinazione principale per gli italiani e la ripresa anche della domanda internazionale. Secondo i dati dell’Osservatorio del turismo outdoor di Human Company in collaborazione con THRENDS, sono previste tra i 48 e 45,4 milioni di presenze – di cui circa il 54% di italiani – e una crescita rispetto al 2021 che va dall’8% dello scenario migliore al 2% di quello peggiore.

Open air

Il turismo all’aria aperta si prepara a confermare il trend positivo registrato nel 2021 (+38% rispetto al 2020), consolidandosi sempre di più negli scenari turistici attuali. Grazie alla tecnologia, oggi le esperienze all’aria aperta sono diventate mainstream: l’universo dell’outdoor non è più considerato come cheap, difficile e per pochi ma è diventato cool, facile e alla portata di chiunque.

Desiderio di benessere (naturale)

È così che l’open air è anche wellness, inteso come benessere naturale che porta a una maggiore cura di sé e al relax. E la natura è green. Se è vero che il concetto di viaggio sostenibile è sulla bocca di tutti, è altrettanto vero che oggi i viaggiatori vogliono trovare soluzioni che siano già sostenibili e che permettano di esserlo a loro volta.

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Tra i trend più recenti dell’outdoor si conta la sharing economy: ne è una riconferma il boom negli ultimi due anni delle piattaforme di sharing economy applicate al turismo all’aria aperta, come Yescapa e Goboony per il noleggio di camper, o Click&Boat per l’affitto di barche.

Lusso naturale

E, tra le ultime tendenze, c’è anche l’ospitalità rinnovata con i glamping di lusso e confortevoli, i luxury bike hotel e le loro spa connesse con lo spazio circostante.

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Un glamping nella natura in Italia @Laghi Nabi

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Estate 2022, è boom di case-vacanza (anche di lusso)

Nel dubbio tra andare in vacanza all’estero o restare a casa, gli italiani scelgono sempre più l’Italia per la loro estate. E sempre più preferiscono trascorrerla in una casa-vacanza.

Da quando è iniziata la pandemia, la domanda per le case-vacanza ha mostrato un forte incremento, confermandosi il tipo di alloggio preferito in assoluto. È la cosiddetta “staycation”, di cui si sente più parlare da almeno due anni, da quando, di fatto, è iniziata la pandemia che ha impedito molti viaggi all’estero.

Secondo un recente studio condotto da Bookiply, l’88% degli italiani, infatti, cerca destinazioni nazionali. Tra le mete predilette, la Sardegna è sempre la preferita (la sceglie il 14% dei nostri connazionali), seguita dalla Sicilia (13%), dalla Toscana (11%), dalla Puglia (10%) e dal Trentino-Alto Adige (8%), unica meta di montagna.

Ma se per la Sardegna non è una grossa sorpresa, lo è per le altre regioni. Basti pensare che, secondo lo studio, le ricerche per Sicilia e Puglia sono più che raddoppiate a febbraio 2022 rispetto a gennaio 2021. Queste due regioni si classificano rispettivamente al secondo e quarto posto tra le destinazioni italiane di viaggio più popolari per l’estate 2022.

Un vero e proprio boom di prenotazioni per la prossima estate, insomma, quasi la metà di tutte le case vacanza in Puglia e Sicilia sono state già prenotate. L’interesse per la Sicilia è aumentato anche tra i turisti stranieri, in particolare tra i viaggiatori tedeschi e olandesi. E questo nonostante i prezzi siano aumentati, e non poco. Risulta infatti che rispetto all’estate 2019, nel 2022 le case-vacanza in Sicilia siano aumentate del 31,90% e in Puglia del 34%.

È interessante notare che l’incremento dei prezzi delle case-vacanze non sembri scoraggiare le prenotazioni. I viaggiatori oggi sono disposti a spendere cifre maggiori per le loro ferie: il volume medio delle prenotazioni per una casa-vacanza in Italia è aumentato del 57% nel 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019. Nello specifico, in Puglia e in Sicilia, la quantità media di prenotazioni è aumentata maggiormente rispetto alla media nazionale, raggiungendo un volume di prenotazioni rispettivamente del 75% e del 57% superiore nel 2021 rispetto al 2019. Quasi il doppio in soli due anni.

Benché, a causa della situazione internazionale, le prenotazioni si siano un po’ ridotte (-31% nella settimana dal 24 febbraio 2022 al 2 marzo 2022 rispetto alla settimana precedente), molti avevano già prenotato in anticipo.

Ma, come anticipato, anche gli stranieri stanno ricominciando a tornare in Italia e anche loro preferiscono affittare una casa-vacanza o meglio una villa, magari con piscina, campo da tennis e tutta una serie di comfort di alto livello. Il periodo da loro preferito sembra però essere quello precedente alla classica estate degli italiani – che il più delle volte si concentra nel mese di agosto. Gli stranieri optano, infatti, per i mesi di maggio-giugno.

È quanto risulta dall’Osservatorio Emma Villas, che si occupa di affitti brevi di ville e tenute di pregio. Secondo il suo studio, le prenotazioni per maggio e giugno sono cresciute in maniera esponenziale rispetto agli scorsi anni, addirittura anche al periodo pre-Covid e il 95% delle ville prenotate per questi due mesi sono state prese da turisti stranieri.

Complice soprattutto il fatto che i prezzi in quel periodo sono inferiori, ma anche che c’è minore affollamento sulle spiagge e nelle città d’arte e che il clima è già mite. E poi c’è la questione relativa all’allentamento delle restrizioni per i turisti che arrivano in Italia. A venire in vacanza in Italia quest’anno saranno soprattutto tedeschi, olandesi, anglosassoni e statunitensi, ma, con le frontiere di nuovo aperte, anche australiani e canadesi.

Per il mese di maggio 2022 sono state effettuate già 346 prenotazioni di dimore di pregio Emma Villas, che equivalgono a 416 settimane prenotate. E il trend è in crescita anche nel mese successivo, giugno, dove si contano ben 710 prenotazioni pari a 906 settimane di vacanza. Le prenotazioni di ville di lusso già ricevute per il 2022 – e l‘anno è appena iniziato – sono aumentate del 275% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma anche l’80% in più rispetto al 2019, quando non c’era ancora nessuna restrizione, nessuna pandemia e nessuna guerra.

La regione più gettonata – con 263 settimane già prenotate per maggio e 558 a giugno – è la Toscana, seguita dall’Umbria. Al terzo posto Marche, poi Emilia-Romagna e, complice il clima che in quei mesi è già estivo, la Sicilia.

Da segnalare, poi, il caso dell’Abruzzo che, nonostante un numero limitato di proprietà, fa già registrare il tutto esaurito per l’alta stagione. Forse un po’ a sorpresa troviamo anche la Lombardia, che registra a oggi più settimane prenotate rispetto a regioni con maggiore vocazione turistica come la Liguria, la Sardegna e il Lazio.

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Una casa-vacanza per l’estate 2022 degli italiani

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Gli errori da non commettere quando prenoti una vacanza

Una vacanza è un sogno che si avvera, un modo per evadere dalla routine e dallo stress della vita di tutti i giorni, un regalo, un obiettivo, insomma un’esperienza sicuramente elettrizzante.

Tuttavia, a volte potrebbe anche rivelarsi al di sotto delle aspettative e non soddisfare appieno a causa di alcuni errori e disattenzioni che vanno a compromettere il divertimento, il relax e l’essenza stessa di un viaggio.

Vediamo quali non commettere mai.

Non informarsi sulle regole in vigore per gli spostamenti

Soprattutto in questo particolare periodo storico, il primo errore da non commettere per evitare spiacevoli inconvenienti è quello di non informarsi, prima ancora di organizzare la vacanza, sulle regole di viaggio in vigore al momento della partenza nella destinazione desiderata: quali sono le modalità di accesso? È necessario presentare un tampone negativo? Aver completato il ciclo vaccinale?

Queste sono tutte domande da porsi per decidere la meta e raggiungerla in serenità al riparo da equivoci.

Non informarsi sulle attrazioni da visitare e non essere flessibili

Anche se l’effetto sorpresa può essere molto allettante, quando si parte per una località mai visitata in precedenza è importante stilare un elenco delle principali attrazioni da visitare e reperire informazioni sulla cultura locale e sui piatti tipici: in questo modo, non c’è il rischio di tralasciare i punti d’interesse salienti e di trovarsi impreparati sugli usi e i costumi della zona.

Ovviamente, la lista non deve però diventare “un obbligo”: una deviazione, una decisione last minute, una meta non programmata aggiungeranno adrenalina ed emozione.

Prenotare all’ultimo momento

Attendere gli ultimi giorni per provare a sfruttare un’offerta imperdibile può sembrare un’ottima soluzione ma, nella maggior parte dei casi, ridursi a prenotare all’ultimo momento non è poi così vantaggioso, soprattutto nei periodi di alta stagione: il rischio è quello del “tutto esaurito” o di doversi “accontentare”.

È, quindi, molto meglio muoversi con qualche mese di anticipo e fissare una data entro la quale effettuare la prenotazione (almeno una o due settimane prima di partire).

Non imparare il vocabolario di base

Per i viaggi all’estero, imparare le parole più comuni nella lingua del posto può fare la differenza e agevolare nel sentirsi a proprio agio e nell’entrare in contatto con le persone.

Prima di partire, è utile fare un elenco delle parole di base e riportarle, ad esempio, nella sezione “note” del telefono per averle sempre a portata di mano.

Non darsi abbastanza tempo per preparare i bagagli (e portare con sé più del necessario)

Quando si organizza una vacanza, i preparativi prima della partenza sono uno degli aspetti fondamentali.

Un errore è quello di procrastinare e ritrovarsi alla vigilia con i bagagli ancora da preparare: per ovviare a questo problema, può essere utile fare il bucato alcuni giorni prima e, invece di riporre i vestiti nell’armadio, sistemarli direttamente in valigia.
In questo modo, verrà naturale iniziare a pianificare gli outfit per il viaggio e gli articoli indispensabili da portare con sé.

E qui arriviamo a un altro errore da evitare ovvero quello di portare con sé più di quanto necessario.
Per non viaggiare con bagagli ingombranti colmi di abiti e accessori che non verranno sfruttati, la soluzione è optare per una valigia meno capiente e chiedersi quanto durerà il viaggio e quanti degli abiti potranno essere indossati più volte durante la permanenza.

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Perché quest’estate la vacanze saranno più care

L’estate 2022 sarà caratterizzata da vacanze tutt’altro che economiche. Bisognerà mettere mano al portafogli e pagare di più. Due le voci di spesa che peseranno maggiormente sul budget da destinare al viaggio: il caro carburante e l’aumento del prezzo dei voli. Tutta colpa dell’inflazione e dell’impennata dei prezzi dell’energia. La situazione attuale in Ucraina, poi, farà lievitare ancora di più le tariffe. Alla lista dei rincari di questo 2022 si aggiungono anche i biglietti aerei di voli nazionali e internazionali. E gli scenari, in un momento di forte instabilità come quello attuale, sono in continuo mutamento.

Perché le vacanze 2022 saranno più costose?

Due fattori principali faranno lievitare i prezzi dei biglietti aerei fino all’estate 2022: il caro carburante (già in crescita, e ancora di più a seguito dello scoppio del conflitto in Ucraina) e l’aumento della domanda di viaggi. Tra gennaio e febbraio il prezzo del carburante per aerei è aumentato di quasi il 4%. Per non parlare del confronto dello stesso periodo, ma del 2021: in un anno il prezzo è salito a 106 dollari al barile, ossia del 57%.

Non solo, stando ad una prima stima (ma il conflitto Russia- Ucraina potrebbe spostare nuovamente tutti i dati), il  calo dei contagi e l’allentarsi delle restrizioni Covid, potrebbero determinare un incremento sostanziale dei viaggi in Europa e Oltreoceano. Più domanda di viaggi, maggior richiesta di carburante. Secondo le prime stime, per via del caro carburante e dell’aumento della richiesta di voli, le tariffe aeree nazionali aumenteranno in media del 6% al mese fino ad agosto, mentre le tariffe internazionali del 4% nello stesso periodo.

Voli e caro carburante

Non c’è solo l’inflazione che già aveva pesato ad avvio 2022 a determinare i prezzi in aumento per i biglietti aerei. A pesare, in questo momento e nel prossimo futuro, è il conflitto bellico tra Russia ed Ucraina. Tra forniture al contagocce, aumento del prezzo del petrolio e spazi aerei delimitati (le cosiddette no fly zone), le compagnie aeree si sono viste costrette, già da oggi, a ridisegnare voli alternativi su determinate rotte. Ciò si traduce inevitabilmente con: tempi dilatati anche di ore, maggiori chilometri da percorrere, e biglietti esorbitanti per i passeggeri.

Per i viaggiatori che partono dagli aeroporti italiani ci sarà un salasso soprattutto per i voli diretti in Asia. Tratte allungate e costi più alti per via dell’aumento esponenziale del carburante. Secondo calcoli sommari, un passeggero potrebbe arrivare a spendere anche 300 euro in più rispetto alla scorso anno sulla medesima tratta, e impiegare fino a 5 ore in più per raggiungere la stessa destinazione.

Alcune compagnie europee hanno inizialmente sospeso i voli per molte destinazioni asiatiche, per via della chiusura dello spazio aereo russo (la Russia ha chiuso lo spazio aereo a 36 paesi, attualmente) che costringe ad allungare le rotte, i tempi di percorrenza e ad aumentare anche i costi. Per fare un esempio pratico: ogni ora in più di volo sui voli intercontinentali costano alla compagnia aerea da un minimo di 8.000 a un massimo di 15.000, il che comporta un incremento minimo di 100 euro a tratta per passeggero, con picchi sino a 300 euro.

Kansai tra i migliori aeroporti del 2021

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Nella neve fresca della Val Venosta, tre luoghi fuori dal tempo

C’è una valle tranquilla, che confina da un lato con l’Austria e da un altro con la Svizzera. È la Val Venosta, un piccolo paradiso delle vacanze, lontano dalle folle di turisti, che, strano a dirsi, regala ancora scorci incontaminati.

Qui, dove nasce il fiume Adige, al Passo di Resia, e dove svettano picchi che sfiorano le nuvole, come l’Ortles, la montagna più alta, 3.906 metri, si dipanano piccole vallate laterali incantevoli, ideali per chi è alla ricerca di una vacanza attiva, ma anche slow. Ce n’è per tutti i gusti.

Ed è in tre delle sue valli che vogliamo portarvi, per farvi scoprire il lato incontaminato e incredibilmente affascinante dei paesaggi che regalano. Valli da scoprire a passo lento, un po’ fuori dal tempo, ciaspolando tra la neve fresca, dove si scorgono ancora intatte le impronte degli animali che sono passati poco prima, attraversando boschi di pini e larici e incontrando piccole malghe dai tetti innevati dove d’estate viene riposto il fieno che servirà per tutto l’inverno.

Valli da attraversare anche velocemente, inforcando gli sci, risalendo fino in cima con le funivie o seggiovie (dove ci sono) oppure a piedi, scivolando sulla neve non battuta. O ancora, da percorrere con lo slittino o la moto da neve.

La selvaggia Vallelunga

Cappella, un villaggio nella parte posteriore della Vallelunga, una valle laterale e ancora poco conosciuta della Val Venosta, è il punto di partenza di una bellissima escursione nella neve da fare a piedi, con le scarpe da trekking o, meglio ancora, i ramponcini da ghiaccio, che rendono il passo più stabile nella neve, specie se c’è anche ghiaccio. La passeggiata, piuttosto facile, è lunga poco più di 4 chilometri con un dislivello di 420 metri. In un’ora e mezza si raggiunge la destinazione. Che regala una bellissima sorpresa.

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In cima alla malga Maseben e al suo osservatorio

Dal parcheggio si cammina fino alla vecchia stazione a valle di Maseben, si attraversa il fiume Carlino, si sale sulla vecchia pista da sci fino al sentiero nel bosco e si segue il sentiero n° 15 sulla sinistra per circa 600 metri. Poi, si prosegue a destra sul sentiero n° 19. Si sale attraverso il bosco, si passa dalla vecchia stazione intermedia e dalla malga di Maseben finché non si raggiunge il rifugio Maseben. Una volta arrivati al rifugio, a 2.267 metri di altitudine, si gode di una splendida vista sull’ambiente alpino circostante. Ma la sorpresa non è questa. Il proprietario del rifugio, Alessandro Secci, lo ha aperto quasi dieci anni fa. Qui ci si può fermare a mangiare un tagliere di formaggi e salumi altoatesini con pane di segale o piatti caldi dal menu, provare una delle sue ottime grappe prodotte dalla distilleria in Alta Val Venosta (suo nonno sardo gli ha insegnato come fare a distillare) e dormire nelle comode camere, tutte con bagno privato, passando la notte in cima alla montagna dove l’aria è frizzantina e tutt’intorno non c’è anima viva, se non qualche lepre notturna.

È per l’assenza quasi totale di inquinamento luminoso che il rifugio è stato scelto per installarvi due telescopi (uno per osservare il Sole) fissati direttamente alla malga, creando un vero e proprio osservatorio astronomico, aperto tutto l’anno. Ed è questa la vera grande sorpresa di questa passeggiata. Gli esperti, Wolfgang Thöni e Siegfried Patscheider, ogni giovedì, salgono al rifugio di sera per mostrare, agli ospiti o a chi ha voglia di partecipare alla lezione di astronomia, le costellazioni, che sono sempre diverse, in base alla stagione o semplicemente alle condizioni meteo. Un’esperienza entusiasmante organizzata insieme all’Associazione turistica Passo Resia, non soltanto per gli astrofili, ma per tutti. I bambini e i ragazzi la adoreranno. Per tornare indietro si può noleggiare uno slittino o farsi accompagnare con la motoslitta.

Prato allo Stelvio, ai piedi del parco nazionale

Questa escursione porta proprio nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, che
conduce dalla riserva dei cervi di Fragges, appena sopra il borgo di Stelvio – un paese che conta poche centinaia di abitanti ma che ha dato il nome a un Passo che è il più alto valico automobilistico d’Italia e persino a un parco nazionale – fino al rifugio Forcola, passando per la malga di Prato. Qui, ci si addentra nei boschi e il dislivello, se ci si vuole avventurare nella neve fresca con le ciaspole, è superiore ai 400 metri. Per arrivare al rifugio il percorso è lungo circa 3 chilometri e il tempo di percorrenza è di un’ora e mezza/due, a seconda dell’allenamento (la guida Hubert Wegmann che porta gli escursionisti di ogni livello tra queste vette ci mette poco più di mezz’ora!). Anche in questo caso, la vera sorpresa è alla fine del cammino.

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La vista mozzafiato dal rifugio Forcola a Prato allo Stelvio

Di tanto in tanto, lungo il sentiero battuto s’incontra qualche altro escursionista, ma a tratti pare di essere lì, soli con la montagna. Qui la natura è incontaminata e non è raro incrociare il cammino di qualche animale, specie se si decide di abbandonare il sentiero segnato per immergersi tra le conifere. Una volta giunti al rifugio, ecco la grande sorpresa: una vista panoramica che lascia a bocca aperta. Una cornice di montagne innevate, tra cui spicca la più alta di tutte, l’Ortles, circonda la terrazza del rifugio da cui non si vorrebbe mai venire via. Per tornare indietro si può percorrere il sentiero a ritroso o scendere con la seggiovia da Trafoi.

L’idilliaca Val Roia

Questa piccola valle prende il nome da un microscopico borgo, Roia, che conta poche decine di abitanti e che è uno degli insediamenti più alti dell’Alto Adige (1968 metri sul livello del mare). Si estende verso Nord fino a raggiungere il meraviglioso e famoso Lago di Resia, quello con il campanile che spunta dalle acque, che dista pochi chilometri e che, forse, è l’attrazione più famosa della Val Venosta.

Tra malghe, fienili e ruscelli, in questa valle si snoda un bellissimo – e piuttosto facile – itinerario ad anello che inizia dal parcheggio di Roia e prosegue sui pascoli di montagna in direzione della fine della valle. Il percorso passa da splendidi prati di montagna, che d’inverno sono ricoperti di neve non battuta, ma segnata solo dal passaggio di altri escursionisti, e costeggia, in parte, il Rio Val Roia fino ad arrivare a una pianura. Dopo aver superato il torrente su un ponticello di legno, il sentiero sul lato destro della valle attraversa una pineta in direzione della baita Rojen. La posizione idilliaca e il paesaggio incontaminato rendono la Val Roia un angolo davvero magico dove ciaspolare d’inverno in un silenzio quasi surreale.

Questa è anche una zona sciistica. Per chi volesse inforcare gli sci, infatti, ci sono le piste che partono dal comprensorio di Belpiano, tra le stazioni più popolari di tutta la Val Venosta, con sette impianti di risalita e neve che dura fino a primavera inoltrata. Con lo skipass due-Paesi, poi, si può anche sciare su 52 impianti di risalita e 211 splendidi chilometri di piste attraverso le sei aree sciistiche di Nauders, Belpiano, Malga San Valentino, Solda, Trafoi e Ortler che fanno parte della skiarena della Val Venosta. Ma questo è un altro viaggio.

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La Val Roia, tra malghe e paesaggi incontaminati