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Relax e benessere al mare d’inverno: la magia del Falkensteiner hotel & spa Jesolo

La famosa canzone di Loredana Berté diceva: “Il mare d‘inverno è un concetto che il pensiero non considera, è poco moderno, è qualcosa che nessuno mai desidera, alberghi chiusi…”. Brano meraviglioso e testo fantastico, perfetto per il 1983. Quaranta anni dopo, però, le cose sono cambiate ed il mare d’inverno è diventato un’opzione gettonata, anche grazie a strutture che si sono adeguate ai tempi e alle necessità dei viaggiatori più esigenti.

Una di queste è il Falkensteiner Hotel & Spa Jesolo che si trova al Lido della città lagunare e si configura come un esempio di contemporaneità perfettamente riuscito. A rendere favolosa la struttura sono tanti elementi d’eccellenza: le architetture di Richard Meier, il design d’interni di Matteo Thun e un meraviglioso centro benessere che, oltre a tutti i servizi classici di una grande spa di un albergo di lusso, propone una sauna vista mare e un concept wellness hawaiano.

Rigenerarsi in una SPA d’inverno

Luogo di energia riservato e luminoso, che ispira tutti i sensi in ogni stagione e aiuta a rilassarsi, Acquapura Blue.Horizon SPA è aperta anche agli ospiti esterni con una proposta Day Spa che include welcome drink, ingresso a piscina interna ed esterna, area fitness, zone relax, sauna finlandese interna ed esterna vista mare, bio-sauna, hammam & rasul e terrazza panoramica.

Non solo: fra i servizi a disposizione troviamo anche il parcheggio gratuito e una borsa Spa in regalo, a coppia. L’utilizzo dello spogliatoio e il 10% di sconto su tutti i trattamenti estetici e i massaggi prenotati in anticipo. Per i più golosi è possibile anche fermarsi a colazione, mentre chi vuole usufruire appieno della giornata di relax può scegliere di prenotare la camera in Day Use.

Relax e bellezza, i trattamenti da non perdere

I trattamenti sono un concentrato di bellezza e benessere, tutti realizzati con prodotti di altissima qualità ed eseguiti da uno staff qualificato. Da non perdere l’Aloha Spirit Happy Vibes, un trattamento viso abbinato ad un massaggio corpo che sfrutta i potenti benefici dell’aloe vera, per un effetto rivitalizzante ed energizzante per corpo e per mente.

Gli amanti della sauna apprezzeranno il rituale dell’Aufguss, un’esperienza esclusiva eseguita tutti i giorni nella sauna panoramica con vista sul mare di Acquapura Blue.Horizon SPA. Con la certezza di affidarsi a terapisti qualificati e ai migliori Aufgussmeister certificati AISA.

Tra un trattamento Lomi Lomi Nui e un percorso benessere nel nuovissimo hammam, il tempo sembra dilatarsi, regalando un relax senza limiti. Un’esperienza resa ancora più emozionante dalla possibilità di concedersi una passeggiata sulla spiaggia di sabbia dorata più lunga d’Europa e di gustare la cucina italiana nel ristorante dell’hotel, Artigiani Restaurant & Market. Una scelta azzeccatissima per staccare la spina nel periodo autunnale ed invernale, ritrovando l’equilibrio perduto e iniziando il nuovo anno con sprint.

L’hotel infatti propone anche un divertente Capodanno in riva al mare tutto da scoprire sul sito di Falkensteiner Hotel & Spa Jesolo.

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Come viaggeranno gli italiani nel 2023 secondo Volagratis.com

Nel 2023 si prospetta la ripresa completa dei viaggi e un numero sempre crescente di persone tornerà a programmare più liberamente le vacanze. 

L’analisi di Volagratis.com afferma che nel 2023 gli italiani presteranno maggiore attenzione al portafoglio. Si registrerà, poi, un maggiore interesse per le prenotazioni last minute, per mete esotiche raggiungibili con voli a corto o medio raggio, e,. per vacanze all’insegna di eventi musicali, sportivi o culturali.

Vediamo dunque nel dettaglio 4 trend che caratterizzeranno i viaggi del prossimo anno.

Attenzione al budget

Se è vero che riprenderemo a viaggiare liberamente, è altrettanto vero che lo faremo con qualche accorgimento in più, soprattutto per quel che riguarda il budget da destinare alle vacanze, ma senza rinunciare a nulla. Le scelte degli italiani per il 2023 saranno influenzate dalla situazione socio-economica globale e dai rincari sulle bollette, fattori che porteranno a preferire viaggi low cost. 

Per andare incontro alle esigenze dei viaggiatori, Volagratis ha individuato, dunque, le settimane in cui costerà meno volare nel 2023: dal 23 gennaio al 5 febbraio, dal 9 al 15 gennaio e dall’8 al 14 maggio.

Last minute

Gli italiani sceglieranno di prenotare sempre più a ridosso della data di partenza, un trend già emerso sul finire del 2022. Nel mese di ottobre, infatti, il portale ha registrato il 40% dei booking con una finestra di prenotazione che va da un giorno a un massimo di tre settimane prima della partenza, con il 16% delle prenotazioni effettuate entro 7 giorni dal viaggio

Mete esotiche dietro l’angolo

Spese ridotte e prenotazioni last minute non toglieranno però ai viaggiatori la voglia di ricercare l’esotico, magari vicino a casa, concentrandosi quindi su viaggi a corto e medio raggio che, però, consentono di scoprire usi e costumi diversi da quelli europei. Lo dimostrano i dati raccolti da Volagratis.com tra settembre e ottobre 2022 che evidenziano, rispetto ai due mesi precedenti, una crescita a doppia e tripla cifra delle ricerche per mete quali Sharm el Sheikh (+156%), Marrakech (+140%), la capitale giordana Amman (+137%) e Dubai (+39%).

Viaggi legati ad eventi

Che siano eventi legati alla musica, allo sport o alla cultura, sempre più italiani viaggeranno per seguire eventi di interesse. Gli spostamenti risentiranno dell’influenza degli appuntamenti più attesi per il 2023, una tendenza già evidenziata negli ultimi mesi dell’anno in corso, quando è stato registrato un boom di prenotazioni verso Londra, per partecipare ai funerali della Regina.

Una delle mete più gettonate sarà Amsterdam, tra le capitali europee della musica internazionale e sede di numerosi concerti. Ci recheremo anche a Londra per la nuova edizione dell’Eurovision Song Contest e i fan dello sport non perderanno la finale della UEFA Champions League a Istanbul. 

Infine, andremo a Bilbao per seguire la partenza del Tour de France ma visiteremo anche le vicine Brescia e Bergamo, Capitali Italiane della Cultura 2023. 

Contenuto offerto da Volagratis.com 

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Cinque vacanze epiche nel Paese dei treni panoramici

Quando si tratta di viaggi in treno, pochi Paesi possono eguagliare la Svizzera: la sua puntualissima rete ferroviaria comprende non soltanto straordinari viaggi in alta quota come il Bernina Express che attraversa le Alpi fino all’Italia o il Glacier Express da Zermatt a St. Moritz ma anche una serie di entusiasmanti itinerari che collegano le splendide città e i laghi scintillanti.

Scopriamo allora cinque vacanze epiche a bordo dei treni panoramici elvetici.

La Riviera Svizzera

Vevey

Fonte: iStock

Funicolare a Vevey in salita al Monte Pelerin

Da Ginevra, fulcro gastronomico e capitale dell’orologeria, i treni seguono la sponda settentrionale del Lago di Ginevra fino a Losanna, gioiello medievale rinomato per la vivace vita notturna.

Subito dopo ecco Vevey, “perla della Riviera Svizzera“, dalla vista meravigliosa sull’arco alpino e il microclima mite, dove si staglia la villa di Charlie Chaplin, Manoir de Ban, che è oggi il centro del Chaplin’s World, un museo incentrato sulla sua vita ed eredità.

Infine, la magia della riviera si svela a Montreux, famosa per il festival jazz estivo: il vicino castello di Chillon, perfettamente conservato, attrae visitatori da quando Lord Byron incise il suo nome sulle pareti del dungeon e compose la poesia “Il prigioniero di Chillon”.

Un’altra tappa obbligatoria da Montreux, viaggiando sui coloratissimi trenini svizzeri, è la graziosa cittadina murata di Gruyeres: qui merita una visita il museo dedicato a H.R. Giger, l’artista d’avanguardia che ha disegnato il mondo unico dei film di Alien, con mobili esoscheletrici, dipinti fantastici e immaginari erotici alieni.

Montagne e mistero

Un itinerario che parte dalla capitale svizzera, Berna, dal caratteristico centro medievale, abbracciata su tre lati dal fiume Aare, dove il Paul Klee Center, progettato da Renzo Piano, è la grande attrazione culturale.

A 45 minuti di treno verso sud imperdibile è Interlaken, tra il Lago di Thun, ampio, tranquillo e blu cobalto, e il Lago di Brienz, lungo, stretto e color acquamarina, dove praticare parapendio, paracadutismo, jetboat, e prendere il treno locale fino alla stazione più alta d’Europa a Jungfraujoch per il panorama mozzafiato sul ghiacciaio dell’Aletsch.

Proseguite poi verso est fino a Meiringen, nota per essere la patria della meringa. È anche porta di accesso alle cascate di Reichenbach, luogo della resa dei conti tra Sherlock Holmes e il professor Moriarty. Una sosta al Museo di Sherlock Holmes è un must per i fan.

Infine, prendete il treno per Lucerna, dalla bellissima architettura medievale, assicurandovi di sedervi sulla sinistra per una vista unica sul Lago di Sarnen e sul Lago di Lungern.

Due Paesi in uno

basilea

Fonte: iStock

Vista di Basilea dal fiume Reno

Basilea, adagiata lungo il Reno, offre una miriade di opportunità ma non perdete l’eccentrico Museo Jean Tinguely, con le incredibili sculture di arte cinetica.

Da qui, dirigetevi a sud verso Soletta (il treno impiega un’ora) per ammirare la sua architettura barocca e l’eccezionale Museo delle Belle Arti, prima del viaggio verso Bienne, città di confine sul Röstigraben, l’invisibile “linea divisoria” tra la Svizzera tedesca e quella francofona. È ufficialmente bilingue, con strade e piazze segnalate in entrambe le lingue.

Procedete infine verso Neuchâtel, dal ricco passato con il castello gotico e i palazzi rinascimentali. Concludete il viaggio con stile a Yverdon-les-Bains, sulle rive del Lago di Neuchâtel, con un bagno al Centre Thermal le cui acque sgorgano da sorgenti termali sotterranee.

Zurigo e il Lago di Costanza

Zurigo, dalla movimentata vita notturna, è una tappa in Svizzera da non lasciarsi sfuggire e da scoprire girovagando lungo i tortuosi vicoli di Niederdorf, passeggiando lungo il fiume e lungolago e facendo shopping nell’esclusiva Bahnhofstrasse.

Prendete il treno per San Gallo dove svetta una delle più belle abbazie barocche della Svizzera, e poi proseguite per Rorschach, pittoresca cittadina sul Lago di Costanza che attira i visitatori con la straordinaria Hundertwasser Hall, le cui cupole a cipolla dorate sono davvero bellissime.

Gli amanti del cicloturismo potranno pedalare lungo la sponda meridionale del lago fino a Costanza, dove inizia il Reno.

Infine, concedetevi una gita in barca a Sciaffusa, dalle suggestive case medievali affrescate e punto di partenza per fare un’escursione alle fragorose cascate del Reno.

La Svizzera per gli appassionati di ferrovie

panorama zermatt
Panorama di Zermatt

Da Zurigo salite sul treno per Coira, antica città con reperti romani e un affascinante centro medievale, seguendo le sponde occidentali dei laghi di Zurigo e Obersee, dai panorami spettacolari.

Lasciate poi Coira sulla linea via Landquart per St Moritz, meta vip affacciata sul lago che d’inverno si trasforma in una pista di pattinaggio.

Da qui, a bordo del Glacier Express, uno dei viaggi ferroviari più iconici del mondo, dopo otto ore sarete a Zermatt, villaggio sciistico dalle impareggiabili viste sul Cervino.

Infine, scoprite Sion, l’accogliente capitale del Vallese, dove degustare il vino tipico della regione.

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Le dimore più lussuose dove trascorrono le vacanze le Famiglie Reali

Oltre ai tanti impegni ufficiali ai quali non possono proprio fare a meno di ottemperare, le Famiglie Reali possono godersi qualche privilegio: le loro vacanze, ad esempio, le trascorrono in dimore super lussuose situate in splendide località molto riservate, ben lontane da occhi indiscreti. Scopriamo quali sono le loro residenze meravigliose.

Le dimore delle vacanze della Royal Family

Non possiamo che partire dalla Famiglia Reale inglese e dalle loro splendide residenze estive. La Regina Elisabetta II, che si è spenta lo scorso settembre all’età di 96 anni, amava moltissimo ritirarsi presso la sua dimora a Balmoral, nel Galles. Stiamo parlando di un suggestivo castello costruito a partire dal ‘300, immerso in un rigoglioso parco che si dipana per ben 20mila ettari nelle campagne circostanti. Elisabetta e suo marito Filippo vi hanno trascorso praticamente tutte le estati, ed è proprio qui che Sua Maestà è deceduta, nel luogo che forse più di tutti aveva amato.

Suo figlio, Re Carlo III, che gli è succeduto sul trono inglese, ha invece scelto la tenuta di Llwynywermod come sua residenza per le vacanze in Galles. Acquistata nel 2007, la proprietà include una deliziosa fattoria rimessa a nuovo e tre cottage (due dei quali vengono affittati quando il Re e sua moglie Camilla non soggiornano nella dimora principale). Mentre Kate Middleton e il Principe William preferiscono il mare: le loro vacanze di famiglia hanno come location Villa Antilles, nell’isola caraibica di Mustique. La lussuosissima abitazione viene affittata ogni anno per oltre 31mila euro a settimana, e gode di cinque camere da letto, una piscina a sfioro e una vista mozzafiato.

Prima di lasciare il loro ruolo da membri della Famiglia Reale, anche il Principe Harry e Meghan Markle hanno trascorso vacanze extra lusso. A quanto pare, la Duchessa di Sussex ama profondamente Ibiza, una delle mete turistiche più famose nel Mediterraneo. Nel 2019, lei e suo marito hanno trascorso l’estate in una villa di gran lusso alle Baleari affittata a ben 130mila euro la settimana, una scelta che all’epoca aveva suscitato qualche polemica. Dopo aver lasciato Londra, l’anno successivo, hanno invece passato il Natale in una residenza canadese costata addirittura 12,6 milioni di euro, ovviamente dotata di tutti i confort.

Le vacanze delle altre Famiglie Reali

Dove trascorrono le loro vacanze le altre Famiglie Reali? Re Felipe VI di Spagna e sua moglie Letizia, assieme alle figlie Leonor e Sofia, hanno una splendida residenza a Palma di Maiorca, sull’isola delle Baleari: si tratta di Palazzo Marivent, ricevuto in dono dal governo locale negli anni ’70. Nel corso del tempo, i Reali spagnoli vi hanno accolto molti ospiti illustri, tra cui la Principessa Diana con i suoi figli William e Harry. La Famiglia Reale olandese, invece, ama recarsi in Grecia per le vacanze estive. Qui, nei pressi della città di Kranidi, Re Guglielmo Alessandro ha acquistato una splendida villa extra lusso con piscina, porto turistico privato e spiaggia personale.

C’è chi invece apprezza particolarmente la Francia. È il caso della Famiglia Reale danese, che ha una residenza privata immersa tra i vigneti del sud del Paese: stiamo parlando di Château de Cayx, dove la Regina Margrethe e il suo defunto marito Henrik hanno persino scoperto il piacere della vinificazione. Mentre la Famiglia Reale belga è stata conquistata dalla piccola Île d’Yeu, circondata dall’oceano Atlantico. Qui Re Filippo e sua moglie Mathilde hanno preso in affitto una splendida villa ogni estate, fin quando non hanno deciso di acquistare una lussuosa proprietà.

Ma non c’è bisogno di andare troppo distante per le vacanze. La Famiglia Reale norvegese ha una meravigliosa proprietà a Bygdøy, una vera e propria fattoria un tempo appartenente ad un monastero. Oggi, dopo tante opere di ristrutturazione, è una dimora lussuosa dove si vive comunque in semplicità, a contatto con la natura. Tanto che qui vivono 60 mucche da latte e vari altri animali. Infine, la Famiglia Reale svedese trascorre le sue estati presso il Palazzo di Solliden, tenuta isolana ispirata alla splendida Villa San Michele di Capri. I suoi giardini sono un vero capolavoro.

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Offerta early booking easyJet: prenota ora la prossima estate

easyJet ha annunciato la programmazione estiva del 2023 per iniziare a pensare alle prossime vacanze. Con l’occasione, ha lanciato anche un’offerta low cost con voli a partire da 29,99 euro.

Si potrà volare dal 9 maggio al 30 settembre 2023 dall’Italia verso decine di mete, una più bella dell’altra.

Saranno ben 70 le destinazioni raggiungibili con i collegamenti diretti della compagnia verso 18 Paesi tra Europa, Nord Africa e Medioriente.

Mete per l’estate 2023

Per chi conosce già la meta di viaggio della prossima estate, è un’occasione unica per prenotare un biglietto aereo a tariffe assolutamente convenienti. Come la Grecia, per esempio, che è sempre piuttosto costosa, soprattutto man mano che le vacanze estive si avvicinano. easyJet vola verso le isole greche partendo dagli aeroporti di Milano Malpensa, Napoli e Venezia.

il mare in Grecia

Fonte: iStock

Estate a Mykonos

Anche la Croazia sta diventando sempre più gettonata. E anche più costosa. I voli in offerta sono validi anche per mete come Dubrovnik e Spalato raggiungibili da Milano e da Napoli.

E naturalmente ci sono i nostri mari, quelli splendidi della Sardegna, della Puglia, della Calabria e della Sicilia, che non hanno nulla da invidiare ai Caraibi. Anche questi in offerta, per chi ha già in programma un’estate al Sud.

Mete invernali

Senza aspettare la prossima, estate, ci sono posti dove andare anche quest’inverno, tra cui due nuove rotte assolutamente imperdibili. La prima è Madeira, soprannominata il “giardino galleggiante” per la sua natura incontaminata e il clima sempre primaverile. Nel bel mezzo dell’Atlantico, possiamo definirla una meta “esotica”, ideale per chi ama la natura e fare attività all’aria aperta, dal trekking alle spiagge di origine vulcanica. Il primo volo decollerà il 4 dicembre da Malpensa.

L’altra meta, perfetta per le famiglie – ma non solo – è Rovaniemi, il villaggio di Babbo Natale. Un luogo magico che farà felici tutti i bambini che finalmente potranno incontrare il vecchietto che ogni notte di Natale porta loro i doni. Ma sia la cittadina sia tutta questa zona della Lapponia Finlandese è pura magia, e regala esperienze uniche: dalla slitta trainata dalle renne (o dagli Husky) alla pesca nel ghiaccio, dai villaggi Sami alle bubble room da dove ammirare lo spettacolo dell’aurora boreale al calar della sera. I voli per questa meta da sogno sono programmati per tutto il mese di dicembre e di gennaio.

Rovaniemi

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Rovaniemi, la casa di Babbo Natale
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Camper lifestyle: è questo il “mega-trend” dei viaggi

Sono 18 milioni i camperisti che oggi trascorrono le vacanze in Italia e non sono più quelli delle vacanze spartane di una volta. Oggi, chi sceglie questo tipo di soluzione richiede un comfort senza compromessi – tecnologie incluse – per godere al massimo del proprio tempo libero in qualunque momento dell’anno.

La pandemia, e l’esigenza di trascorrere vacanze all’aria aperta e con i propri famigliari, inclusi i propri animali domestici, ha accelerato un processo già in atto da qualche anno, attirando sempre più nuovi camperisti desiderosi di partire anche all’ultimo minuto, “camper in spalla” per un ponte o un weekend senza dover praticamente prenotare nulla se non l’area campeggio.

Ma non è tutto. Proprio la nuova situazione ha dato vita a un boom inaspettato di persone che hanno deciso di avvicinarsi a questo mondo: sono i cosiddetti nomadi digitali, che hanno scoperto un nuovo stile di vita, migliore nella qualità, ma senza dover rinunciare al proprio lavoro. Il camper lifestyle sta diventato così un “mega-trend” non soltanto in Italia, bensì in tutta Europa.

SiViaggia ha intervistato Simone Niccolai, presidente di Associazione Produttori Caravan e Camper (APC), che ha spiegato come sta cambiando il turismo dei camper.

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Fonte: 123rf

Un posto in prima fila

È cresciuto il turismo con il camper in Italia?

“Il turismo in camper in Italia sta crescendo costantemente, ormai da diversi anni, sia per quanto riguarda i camper immatricolati in Italia sia per quanto riguarda i camper provenienti dagli altri Paesi dell’Unione europea. L’andamento delle immatricolazioni di nuovi camper è infatti ormai costante. Il 2020 ha fatto segnare in Italia un aumento del 7,68% delle nuove immatricolazioni rispetto all’anno precedente. Nel 2021 si è registrato un ulteriore aumento dell’11,92% sull’anno precedente. I numeri erano comunque in crescita già dal 2015. E poi c’è il turismo in camper che arriva dagli altri Paesi europei. I camper circolanti in Europa sono oltre 2.600.000 e il parco circolante dei caravan, quelle che una volta si chiamavano roulotte, è di oltre 3.500.000 unità. Parliamo quindi di un volume di turisti itineranti pari a circa 18 milioni di persone. E l’Italia è una destinazione molto appetibile per i camperisti del Nord Europa”.

Quali sono le nuove esigenze di chi fa turismo en plein air?

“Prima di tutto, disporre di un livello di comfort di alto livello: è ormai passato il tempo in cui il turista itinerante si “accontentava” di una sistemazione semi-precaria, pur di muoversi in libertà. Oggi, le esigenze del turista itinerante sono quelle di un comfort di tipo domestico, quindi molto alto. Ad esempio, ogni camper ha il suo bagno completamente attrezzato, spesso con cabina doccia separata, una cucina dotata di tre/quattro fornelli, forno e frigorifero con freezer. I materassi sono ad alto spessore, multizonali, con doghe sottostanti in legno. Insomma, i camperisti di oggi – che sono spesso professionisti e manager – richiedono un comfort senza compromessi. Anche un alto livello di digitalizzazione è entrato nel mondo del camper; un altro esempio: se vuoi partire per il weekend in inverno, un dispositivo elettronico consente da remoto di accendere il riscaldamento in camper alcune ore prima, in modo che – quando si parte – il camper sia già ben riscaldato. Il camper, infatti, non è più solo lo strumento per le classiche vacanze, ma è uno strumento per il tempo libero. Si può decidere di partire anche il venerdì sera, all’ultimo minuto. Il turismo en plein air è caratterizzato da attività destagionalizzate; infatti, i camperisti si muovono tutto l’anno, non solo in estate. Pertanto, l’esigenza fondamentale dei turisti itineranti è quella di trovare approdi per la sosta 365 giorni all’anno”.

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Il camper è come una casa dotata di tutti i comfort

In quale modo il settore si è evoluto/adeguato?

“Dal punto di vista dei prodotti, il settore è ormai molto evoluto e in continua progressione, grazie anche alla tecnologia e all’innovazione messe in campo dalle case costruttrici. Si può dire che i nuovi camper si sono pienamente adeguati alle richieste di un alto livello di comfort. La sicurezza è sempre garantita, anche grazie ai numerosi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) di cui sono dotate le meccaniche di base, come lo sono anche le auto di ultima generazione.

La richiesta di personalizzazione dei clienti viene pienamente soddisfatta: ogni produttore ha a catalogo centinaia di diverse versioni e chiunque può trovare il camper che si adatta perfettamente alle proprie esigenze familiari e di viaggio: numerose disposizioni interne e lunghezze diverse, dai 5,50 metri in su. La domanda sta prendendo due filoni specifici: chi cerca un veicolo versatile, da utilizzare anche come seconda auto, e quindi si orienta su un camper di non oltre 6 metri e chi cerca un camper versione “luxury”, generalmente un motorhome intorno ai 7 o 8 metri di lunghezza, per godere di altissimo comfort anche in occasione di viaggi lunghi molte settimane”.

Sono cambiate rispetto al periodo pre-Covid?

“Gli italiani, e gli europei in generale, hanno “scoperto” che il camper è un modo per viaggiare sicuri e godere del proprio tempo libero anche quando, come abbiamo visto durante la pandemia, le restrizioni per gli altri tipi di turismo sono state purtroppo importanti. E hanno scoperto che viaggiare in camper non è una forma turistica di “ripiego” ma – anzi – offre opportunità di svago e turismo di primo livello.

Diciamo che le esigenze dei camperisti sono un po’ cambiate rispetto al periodo pre-Covid in quanto, in parte, sono cambiati e stanno cambiando i camperisti. Prima, c’era sostanzialmente uno “zoccolo duro” di appassionati. Con la pandemia, il mondo del camper è stato scoperto da persone che – fino ad allora – non avrebbero forse mai pensato di interessarsi al camper. E sono persone con aspettative di comfort e di performance piuttosto alte”.

È cambiato il modo di fare vacanza degli italiani?

“Certamente. Come in molti altri campi, anche la vacanza ha assunto dei contorni molto meno definiti e direi quasi “liquidi”, tanto che il termine “vacanza” sarebbe ormai da sostituirsi con la locuzione “tempo libero”. Ovvero: vacanza non è più solo il classico periodo di 2 o 3 settimane di vacanza estiva bensì anche i weekend, i ponti, i break autunnali e primaverili sono “vacanza”.

Proprio grazie a questo nuovo concetto di tempo libero, il camper risulta il mezzo perfetto per assolvere al meglio questo compito: non sono necessarie prenotazioni, si parte quando si vuole, anche all’ultimo minuto la sera del venerdì, si cambia meta e percorso quando si vuole. E si può mangiare ciò che si vuole anche in viaggio, ad esempio per chi ha esigenze gastronomiche specifiche, anche legate alla salute, ad esempio nei casi di celiachia.

Il turismo en plein air è decisamente caratterizzato da attività destagionalizzate: i camperisti si muovono tutto l’anno e questo rappresenta anche una grande risorsa per i territori che riescono ad attirarli. E poi, chi fa vacanza in camper normalmente predilige mete “lontano dalla pazza folla”, come i borghi, i parchi naturali, le sagre ed i festival nelle piccole cittadine, spesso portandosi a casa – grazie alla disponibilità di spazio dei camper – quantità ingenti di specialità enogastronomiche locali come vini, formaggi, insaccati, tartufi e olio, da condividere poi con gli amici”.

Qual è l’identikit ideale del camperista?

“Questa è una domanda da un milione di dollari (ride). Un identikit vero e proprio non c’è. Perché il camperista fa parte dei cosiddetti “target trasversali” ovvero i camperisti non si lasciano ricondurre ad una categoria ben definita. Però qualcosa si può certamente dire per provare a crearne un profilo.

In primo luogo, il camperista ha una capacità di spesa medio/alta e alta: chi acquista e viaggia in camper, contrariamente a vecchi luoghi comuni, è una persona che gode di un certo benessere economico. Non si va certo in camper per risparmiare. Anzi, uno studio della più importante rivista europea di settore, la tedesca Promobil, indica che un equipaggio di due persone a bordo di un camper spende in una settimana 1.060 euro, escluso gasolio e pedaggi autostradali: questo significa andare al ristorante, acquistare prodotti locali, visitare musei, ecc.

Come età, si parte da 35 anni e si va fino a oltre 75. Gli equipaggi sono composti sia da coppie che da famiglie con bambini. Si stima che quasi il 40% di chi viaggia in camper, porti con sé il proprio animale domestico. Il camper, infatti, è una soluzione ideale per non lasciare mai a casa Fido e portarlo sempre con sé”.

In cosa è diverso fare vacanze in camper rispetto ad altri modi (hotel, barca, resort, casa-vacanza)?

“La libertà assoluta è il primo elemento di diversità rispetto all’hotel: in camper non ci sono orari, si fa come si vuole. Rispetto alla barca, che ha – ovviamente – il limite di poter essere usata solo per mare o lago, il camper consente viaggi senza frontiere: si arriva dovunque e in qualsiasi stagione. I camperisti, infatti, viaggiano tutto l’anno e anche le amministrazioni locali stanno cominciando a comprendere che la destagionalizzazione del turismo offerta dal turismo itinerante è un elemento che produce sviluppo economico dei territori.

Poi c’è anche l’aspetto ambientale. Uno studio della tedesca Dwif, commissionato dalla European Caravan Federation, ha evidenziato come una vacanza in camper produca meno CO2 di quanta ne produca una vacanza in aereo+hotel o auto+hotel o addirittura treno+hotel, proprio perché – una volta in stazionamento – il livello di CO2 prodotto da un camper è bassissimo e compensa ampiamente la CO2 prodotta durante la marcia”.

Cosa ne pensa del fenomeno dei nomadi digitali?

“È un fenomeno molto interessante e certamente in crescita. Molti nomadi digitali vivono in un camper anche molti mesi all’anno. La versatilità di un camper – e il livello di comfort raggiunto dai nuovi camper – consente di godere di una qualità di vita eccellente, lavorando “normalmente” e con il vantaggio di potersi svegliare ogni mattina con un panorama diverso: mare, monti, campagna, borghi, parchi. Sempre un’esperienza diversa che rende molto meno netta la divisione dei tempi lavoro/vita.

Al Salone del Camper, che si svolge ogni anno a Parma in settembre – e che quest’anno è stato visitato da oltre 110.000 persone – abbiamo visto molti nomadi digitali affollare gli stand in cerca del proprio camper ideale. Sono liberi professionisti e manager che hanno deciso di far fare alla propria vita un salto di qualità. Il camper lifestyle si delinea quindi come un mega-trend in tutta Europa”.

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Voli low cost per partire per un viaggio last minute

C’è chi non ha fatto vacanze quest’estate e c’è anche chi ci è andato ma ha già voglia di ripartire. Specie con le offerte di voli low cost che ci sono ora.

La compagnia aerea easyJet sta promuovendo tantissime rotte aeree a prezzi davvero bassissimi.

Pensate che si può andare a Napoli con 12,49 euro (solo andata, naturalmente) o a Milano con 16,99 euro o ancora a Catania con 19,49 euro. E di offerte come queste ce ne sono tantissime.

Chi ha ancora voglia di mare può infatti scegliere una meta del Sud, dove essere abbastanza certi di trovare ancora caldo. Da Napoli, per esempio, si può prendere la Trans vesuviana e arrivare sulla Costiera sorrentina in poco tempo. Da Catania si può arrivare facilmente alla vicina Riviera dei Ciclopi o a Taormina e ai Giardini Naxos o ad altre bellissime spiagge.

Perché andare a Catania

Ma questa è la stagione ideale anche per visitare le città d’arte. Catania è senza dubbio una delle città d’arte più belle della Sicilia, meta ogni anno di migliaia di turisti innamorati e affascinati dalla sua architettura, dai suoi panorami mozzafiato, in bilico tra il bianco che ammanta il vulcano fumante e l’azzurro del Mediterraneo, proprio di fronte.

Catania mete italiane

Fonte: 123rf

Catania, tra vulcano e mare

La città stessa sembra mettere in comunicazione queste due forze della natura, perfettamente opposte e complementari. Lungo le strade, la vita scorre al di sopra e al di sotto della pietra lavica dell’Etna con la quale molti palazzi, storici e no, sono costruiti, nelle rovine greco-romane che testimoniano il passaggio millenario dei popoli in quest’area estremamente ricca; nella Catania Barocca e in quella medievale; nel fermento dei suoi vicoli, dei suoi mercati storici, la sua Piscarìa, da secoli cuore pulsante dei catanesi.

Insieme a Caltagirone, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli, Catania fa parte dei Comuni del Barocco siciliano dichiarati nel 2002 patrimonio dell’umanità dell’Unesco. E anche questo è un tour che varrebbe la pena fare.

Weekend a Napoli

Napoli, invece, offre un’infinità di cose da fare. Solo nel quartiere di Forcella, in una sola occhiata si possono scorgere tre imperdibili monumenti: la Chiesa del Gesù Nuovo, l’Obelisco dell’Immacolata e il Monastero di Santa Chiara.

Tra i luoghi irrinunciabili troviamo il Palazzo Reale dalla lunga facciata e un’opera suggestiva, conosciuta in tutto il mondo, da vedere almeno una volta nella vita, è sicuramente il Cristo Velato, all’interno della Cappella di San Severo. E poi c’è la Cappella che contiene il tesoro di San Gennaro, tra le meraviglie ebanistiche della tradizione napoletana.

galleria borbonica

Fonte: Francesca Di Pietro

La Napoli sotterranea

E che dire della città nella città, quella cioè creata dalla fitta rete di cunicoli sotterranei – l’antica Neapolis -che affascina per la sua imponenza e per il mistero attorno a cui si celano leggende come quella del “munaciello”. Per scoprire di che si tratta bisogna andarci…

Milano, la meta no. 1

Poi vi abbiamo anche consigliato Milano tra le mete di stagione. Questa città non ha bisogno di promuoversi. Proprio di recente l’hanno definita la Capitale culturale d’Italia. Ogni giorno sono decine gli eventi, le inaugurazioni e gli happening socioculturali che si tengono nel Capoluogo lombardo. Proprio in questi giorni è stato inaugurato l’ennesimo museo, la Fondazione Luigi Rovati che raccoglie un’importante collezione di reperti etruschi ma anche opere d’arte contemporanea.

Ma Milano è anche la Capitale italiana del design e della moda. Qualcuno sostiene lo sia anche della gastronomia, non per le sue specialità gastronomiche, intendiamoci, ma per i suoi ristoranti, stellati e d’altissima qualità, dove è possibile provare di tutto. E poi lo è anche dell’intrattenimento con i suoi concerti, gli spettacoli teatrali e le manifestazioni che regolarmente si tengono in città.

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Fonte: IPA

La Fondazione Rovati a Milano
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Italiani in vacanza: il sondaggio che rivela il più grande “epic fail”

Tutti attendiamo le vacanze con la stessa adrenalina con cui i bambini aspettano il loro compleanno. Del resto, è un periodo in cui finalmente ci mettiamo a riposo ed esploriamo luoghi del cuore o a noi sconosciuti. Partire è spesso sinonimo di relax e divertimento, ma ci sono alcune circostanze in cui, sfortunatamente, si verifica l’esatto contrario.

A rivelarci quanto appena detto è un sondaggio condotto da Volagratis.com, il pioniere dei motori di ricerca per voli, che in base alla sua indagine – svolta nel periodo gennaio-febbraio 2022 su 5.000 persone provenienti da Regno Unito, Spagna, Italia, Germania e Francia – ha evidenziato che 1 italiano su 3, almeno una volta nella vita, si è trovato in situazioni che hanno compromesso la sua vacanza.

I maggiori “epic fail” degli italiani in vacanza

Voli cancellati? Bonifici mai arrivati? Strutture che si sono rivelate fatiscenti rispetto a quelle che si erano prenotate? Niente di tutto questo! Il più grande “epic fail” degli italiani in vacanza, o almeno per il 32% degli intervistati, è litigare con il gruppo di amici con cui si è partiti o con il proprio partner.

Ma non è finita qui perché la ricerca ha svelato anche altre situazioni spiacevoli: il 30,50% delle persone che hanno partecipato al sondaggio si è rovinato le ferie perché si è ammalato il primo giorno. Per il 15,50% di loro, invece, la causa è stata il fallimento di un flirt estivo. Infine, il 14,30% ha dichiarato di essersi guastato le vacanze perdendo il proprio volo, l’8%
dimenticando il passaporto, mentre il 7% perdendo parenti e amici in aeroporto o una volta giunti a destinazione.

Per noi italiani, quindi, i più grandi problemi legati ai viaggi sembrerebbero riguardare soprattutto i propri compagni o i possibili incontri romantici, mentre per il resto dei cittadini europei non è esattamente così.

Per gli inglesi l’errore più grande è quello di non aver messo in valigia abbastanza crema solare (16%), mentre per francesi, spagnoli e tedeschi la vacanza ha preso una brutta piega ammalandosi il primo giorno di viaggio (rispettivamente nel 33%, 32% e 31% dei casi).

Gli spagnoli, tra le altre cose, più di tutti a livello europeo (17%) si sono rovinati le vacanze perdendo il proprio volo, mentre ai precisissimi tedeschi spetta il record per lo smarrimento del passaporto (12,50%).

Le altre variabili indagate

La ricerca, tuttavia, è andata più a fondo e ha scoperto che le cose possono non andare per il verso giusto anche una volta in volo. Sono state prese in considerazioni, infatti, le insofferenze dei viaggiatori a bordo di un aereo.

Stando ai risultati, i nostri concittadini hanno poca tolleranza quando si tratta di sedersi vicino a un bambino che piange (29,40%), accanto a una persona che russa (17,30%) e di fianco a chi ha un profumo troppo forte (16,60%).

Ma a livello generale i meno tolleranti verso i bambini in lacrime sono gli inglesi (43%) e i meno socievoli, sorprendentemente, sono gli spagnoli che più di altri non sopportano di sedersi a lato di quel tipo di viaggiatore che non smette mai di parlare (18%).

Incubi a parte, gli italiani si confermano amanti della compagnia quando si parla di felicità in viaggio: più del 43% degli intervistati ammette che trascorrere del tempo con le persone care è l’aspetto più bello della vacanza.

Della stessa opinione sono gli inglesi, mentre stando ai dati il resto d’Europa non è d’accordo. Per gli spagnoli la massima felicità in viaggio è la scoperta di posti nuovi (48%), mentre per francesi e tedeschi è la possibilità di ritagliarsi un momento di relax (rispettivamente 50% e 53%).

C’è una cosa, però, che mette d’accordo tutti: la cucina, con percentuali che tra i vari Paesi oscillano tra il 34% e il 36%. In sostanza, scoprire la tradizione enogastronomica locale è uno degli aspetti preferiti da tutti i viaggiatori, qualsiasi sia il loro luogo di provenienza.

Contenuto offerto da Volagratis.com

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In vacanza a casa della Regina Elisabetta d’Inghilterra

Ogni anno, nei mesi di gennaio e febbraio, la Regina Elisabetta d’Inghilterra si rifugia nella sua casa di Sandringham, una splendida residenza di campagna nella Contea di Norfolk.

Quando non c’è, però, la casa è aperta al pubblico e può essere visitata. All’interno ci sono splendide stanze riccamente decorate con mobili d’epoca e opere d’are appartenenti alla famiglia reale britannica.

Ora qualche fortunato che riuscirà ad aggiudicarsi per tempo la prenotazione potrà anche soggiornare a Sandringham, vivendo un’esperienza davvero regale.

Soggiornare a Sandringham

La Regina ha infatti deciso di affittare per un breve periodo un cottage all’interno della proprietà attraverso Airbnb. Si tratta del villino destinato al giardiniere della Regina, ma a vederlo sembra proprio una piccola reggia.

Il cottage di Sandringham potrà essere affittato il prossimo febbraio per un soggiorno minimo di tre motti alla modica cifra di 354 sterline a notte, pari a circa 410 euro (meno di una suite in un moderno hotel a cinque stelle).

Sul sito di Airbnb la casa del giardiniere è descritta come “un delizioso nascondiglio, appartenente a Sua Maestà la Regina, nascosto nel cuore della sua tanto amata tenuta di campagna di Sandringham e l’edificio più vicino alla stessa Sandringham House”.

Il cottage offre “una struttura ricettiva deliziosa e rilassante” che può ospitare fino a otto persone su due livelli. “Arredata in modo eclettico con una collezione reale, tutti i mobili e i quadri un tempo si trovavano all’interno di una delle residenze reali”.

Anche il giardino non è da meno. È descritto come un luogo di “pura delizia e uno splendido ambiente per questa dimora idilliaca di cui gli ospiti possono godere”. Sono ammessi anche i cani, ça va sans dire, essendo Sua Maestà una grande amante dei suoi corgi che possiede fin dall’età di 18 anni.

Le altre dimore reali dove soggiornare

Sandringham non è l’unica dimora reale dove è possibile soggiornare. La Regina Elisabetta, infatti, affitta alloggi anche nella proprietà di Balmoral, una delle più famose dimore reali della Gran Bretagna, dove si trova ora Sua Maestà. Per far fronte alla crisi economica, proprio di recente ha addirittura deciso di rivedere vero il basso le tariffe, tanto che i prezzi partono da 15 sterline, circa 17 euro. Da non crederci.

I cottage più economici, Colt Cottage, infatti, solitamente hanno prezzi che partono da 555 sterline (650 euro) alla settimana, ma possono arrivare fino a 1.650 sterline, circa 1.900 euro, e possono ospitare fino a cinque persone il che significa che ogni notte costa 79 sterline (circa 92 euro) e quindi 15,80 sterline a persona per notte.

I cottage sono due e sono separati tra loro. Sul sito di Balmoral vengono descritti come “situati nei pressi del castello, vicini agli uffici e alle stalle della proprietà. Vi si accede attraverso la strada pubblica che porta a Balmoral e poi tramite una strada privata”.

Il più costoso è il Rhebreck Lodge che può ospitare fino a sei persone e si trova sul lato Est della residenza reale, ma gode di una vista spettacolare sulla vallata e sul campo da golf. Si affitta tutto l’anno, tranne durante le cosiddette “Royal Visit”. Dentro ha camere con caminetti, salone e sala da pranzo oltre alla cucina abitabile.

Chi fosse interessato può già prenotare per soggirnaravi tra i mesi di gennaio e marzo 2023. Nessuno dei cottage è disponibile quando a Balmoral è presente la Regina, per ragioni di sicurezza.

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La terra del benessere e delle vacanze outdoor: benvenuti in Valsugana

C’è uno splendido angolo d’Italia, situato nel Trentino sud-orientale, che è una terra perfetta per chi è in cerca di vacanze all’aria aperta e, soprattutto, all’insegna del benessere: la Valsugana.

Una zona che è un sogno a occhi aperti e che si distingue per essere un vero e proprio scrigno di freschezza incorniciato dal verde delle Alpi: la meta ideale per una vacanza spensierata.

Famosa soprattutto per i laghi di Caldonazzo e Levico e per la pista ciclabile che attraversa il Brenta, è anche la patria per eccellenza delle terme e di chi ama regalarsi rigeneranti passeggiate nella natura.

Cosa non perdere assolutamente in Valsugana

La Valsugana è quella che potremmo definire la “Valle del Benessere”. Visitarla vuol dire fare un viaggio in cui prendersi cura della propria mente, del corpo e anche dell’anima. No, non vi stiamo prendendo in giro. Da queste parti, infatti, tutto è legato alla natura.

Vi basti pensare che qui sgorgano delle acque termali arsenicali-ferruginose che hanno permesso la creazione di trattamenti adatti ad alleviare lo stress e a consentire il recupero di energie vitali, fisiche e psichiche.

Ma non solo. La natura che caratterizza questo territorio consente di fare camminate indimenticabili che aiutano a liberare la mente da ogni pensiero. Una zona ottimale, tra le altre cose, anche per praticare yoga, meditazione e fare esercizi di respirazione a contatto con la natura.

Inoltre, in Valsugana si mangia sano e bene grazie alle mani sapienti di chi sa lavorare le materie prime. Cosa fare, quindi, in questa valle incantata dove il benessere è assicurato?

Innanzitutto, qui potrete scoprire il piacere di camminare in montagna, un’attività in grado di generare effetti benefici che sono immediatamente tangibili sul nostro organismo.

Giuliano Mauri- Ph Giacomo Bianchi – Copyright Arte Sella

Del resto, passeggiare tra i boschi permette di respirare a pieni polmoni e immagazzinare tantissima vitamina D. Tra tragitti nelle malghe, sentieri di media montagna e trekking panoramici che mozzano il fiato, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Un esempio? La semplice passeggiata che conduce al Monte Lefre che regala una vista che non ha eguali.

In secondo luogo, l’ambiente naturale della Valsugana, che tra le altre cose è anche la prima destinazione certificata per il turismo sostenibile, può fungere da rimedio naturale per il fisico.

Immergersi, contemplare e respirare sulle rive dei laghi, in montagna e nei boschi, aiuta ad abbassare i livelli di stress. Tra le varie attività che possono accompagnarci in questa missione ci sono le escursioni in bicicletta e mountainbike (o ebike per chi vuole iniziare con calma), ma anche diversi sport acquatici come canoa, vela o semplicemente il nuoto. In sostanza, la Valsugana è una vera e propria palestra naturale, impreziosita persino dagli effetti curativi delle terme presenti sul territorio.

Per questo motivo, se volete fare un vero bagno di salute non potete resistere al richiamo delle rinomate Terme di Levico e Roncegno che vantano acque uniche in Italia e rare in Europa.

Infine, regalarsi una vacanza in Valsugana è sinonimo di voler bene a se stessi e ritrovare la sintonia con il mondo che ci circonda. In quale maniera? Questa valle da sogno ci consente di riappropriarci del legame profondo che ognuno di noi ha con l’ambiente.

I boschi, per esempio, sono perfetti per respirare il profumo degli alberi, sentire il calore dei sassi al sole e ascoltare i suoni della natura. I diversi punti panoramici, dal canto loro, sono ottimi per ammirare sia l’alba che il tramonto, quei momenti della giornata che riempiono il cuore di meraviglia. E poi lo yoga, la meditazione, la possibilità di camminare a piedi nudi e di concentrarsi sul respiro. Tutto quello che serve per prendersi cura delle proprie emozioni.

Insomma, in Valsugana il benessere può essere vissuto e scoperto a 360°. Non resta che organizzarsi per regalarsi questa esperienza di pura bellezza.

Trekking Pizzo di Levico – Federico Modica