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Dopo più di 11 anni sta per riaprire la strada più romantica e suggestiva d’Italia

Esiste un posto, nel nostro Paese, dove la vista può perdersi in paesaggi sconfinati e magici, proprio lì dove l’azzurro del mare incontra quello del cielo fino a fondersi con esso. Un luogo incantato, sicuramente mozzafiato, che però negli ultimi anni abbiamo potuto solo ricordare e contemplare attraverso scatti rubati e fotografie del passato.

Stiamo parlando della Via dell’Amore, una strada lastricata che corre a strapiombo sul mare e che unisce le suggestive località di Riomaggiore e Manarola. Un piccolo percorso pedonale, di appena un chilometro, che ha ispirato e incantato viaggiatori di tutto il mondo che proprio qui hanno scelto di passeggiare e di fermarsi per ammirare alcuni dei paesaggi più straordinari delle Cinque Terre.

Una passeggiata mozzafiato che, sin dalla sua inaugurazione, è sempre stata una delle principali attrazioni di questo territorio Patrimonio dell’Umanità e che, purtroppo, nel 2012 è stata investita da una frana che ha costretto alla chiusura. Il sogno di poter ripercorrere la strada più romantica e suggestiva d’Italia, però, è destinato a diventare realtà. I lavori per la messa in sicurezza del percorso, infatti, sono già iniziati e la Via dell’Amore potrebbe essere riaperta già dalla prossima estate.

La Via dell’Amore a picco sul mare

Correva l’anno 1920 quando, per puro caso, nasceva una delle strade più suggestive e panoramiche d’Italia. In occasione dei lavori per la realizzazione dei binari della ferrovia del territorio, infatti, venne creata questa strada con il solo scopo di avere un luogo dove depositare i materiali di cantiere.

Eppure, quel breve sentiero di circa un chilometro, era già stato notato dei cittadini che, subito dopo la fine dei lavori, iniziarono a utilizzare quel tratto per sfruttare il collegamento tra i borghi di Riomaggiore e Manarola. La notorietà del percorso, unito a quella visione mozzafiato sul mare da una parte, e sulla vegetazione della montagna adiacente dall’altra, la rese celebre. Dopo anni qualcuno scelse il nome di Via dell’Amore per identificare quel tratto di strada che ormai era diventato un’attrazione popolare per i cittadini e per i viaggiatori.

A causa di una frana, però, la Via dell’Amore venne chiusa nel 2012. Due anni fa sono cominciati i lavori di riqualificazione della strada che hanno permesso la riapertura di un breve tratto che, anche se di poche centinaia di metri, garantisce una visione straordinaria.

Questo è solo l’inizio, però. Le persone potranno presto tornare a percorrere una delle strade pedonali più suggestive d’Italia. L’obiettivo, infatti, è quello di riaprire la Via dell’Amore, nella sua totalità, a partire dall’estate 2024.

La strada più romantica d’Italia

In attesa del completamento dei lavori, e della successiva inaugurazione prevista per la prossima estate, la Via dell’Amore è stata riaperta parzialmente raccogliendo l’entusiasmo di tantissimi viaggiatori.

Da Riomaggiore, infatti, è possibile già da ora accedere a un piccolo tratto di percorso lungo circa 200 metri, messo in sicurezza grazie a lavori di manutenzione e all’installazione di parapetti in acciaio. Pochi, è vero, ma quelli bastano per avere un accesso privilegiato a una delle viste più belle delle Cinque Terre.

Trattandosi di un’apertura parziale, gli ingressi dal costo di 5 euro sono contingentati e regolati in turni di mezz’ora. Questo tratto di strada resterà aperto per tutta l’estate e fino al 30 settembre del 2023.

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Consigli vacanze romantiche Viaggi

Una fuga romantica nel cuore di Giulianova

Siete alla ricerca di un luogo speciale dove trascorrere una fuga romantica? L’Hotel Bellavista Relax è la scelta ideale.

Situato nei pressi del suggestivo centro storico di Giulianova, lontano dalla frenesia della costa, ma comunque a soli un chilometro dal litorale giuliese, questo boutique hotel è un’oasi di tranquillità che offre una vista panoramica mozzafiato sulla costa adriatica. Le colline circostanti donano un tocco di magia e un’atmosfera romantica, mentre la vicinanza alle montagne abruzzesi permette di esplorare scenari naturali di incomparabile bellezza.

Le sei camere del Bellavista Relax, Perla, Oro, Argento, Ambra, Rubino e la Suite Swarovski, sono autentici gioielli di design.

Dettaglio della stanza Swarovski dell'Hotel Bellavista Relax
Dettaglio della stanza Swarovski dell’Hotel Bellavista Relax

L’arredamento, un mix intrigante di stile barocco moderno e contemporaneo, crea un’atmosfera unica e avvolgente. Ogni camera è dotata di un terrazzo privato, il luogo perfetto per ammirare l’alba, gustare un aperitivo o una cena romantica, o semplicemente rilassarsi di fronte alla vista panoramica.

Ma ciò che rende questo luogo davvero speciale è l’attenzione dedicata ai suoi ospiti. Il personale cortese e premuroso è sempre pronto a soddisfare ogni richiesta, garantendo servizi personalizzati per offrire un soggiorno unico e indimenticabile. È possibile prenotare un aperitivo di benvenuto, una cena privata sul terrazzo panoramico o addirittura gustare ostriche e champagne nella romantica cornice della Suite Swarovski, completa di vasca idromassaggio in camera.

Dettaglio vista panoramica dell'Hotel Bellavista Relax
Dettaglio vista panoramica dell’Hotel Bellavista Relax

La colazione sarà sempre una piacevole sorpresa, con il servizio in camera che permette agli ospiti di iniziare la giornata nel relax assoluto. Per chi vuole concedersi un momento di puro benessere, è possibile richiedere un massaggio rigenerante direttamente nella propria stanza. La vostra esperienza sarà arricchita anche dalla possibilità di cenare al ristorante Bellavista che vi permetterà di gustare deliziosi piatti preparati con ingredienti freschi e locali.

Bellavista Relax è un luogo perfetto per un weekend romantico anche per la sua posizione strategica. Soggiornando presso l’hotel è possibile esplorare tutte le attrazioni turistiche della zona, come il famoso centro di produzione di ceramiche di Castelli, o raggiungere il mare e le spiagge di Giulianova.

Regalatevi un’esperienza indimenticabile all’insegna del relax e della bellezza, con una vista mozzafiato sul mare che renderà il vostro soggiorno davvero magico.

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Curiosità Europa Germania Idee di Viaggio vacanze romantiche Viaggi

Ulm, tra le mete più romantiche della Germania

Da Berlino a Monaco di Baviera, passando per i paesaggi incontaminati della Foresta Nera e i suoi borghi fantastici: in Germania ci sono moltissime località da esplorare, ma chi davvero vuole vivere un’esperienza diversa non può lasciarsi sfuggire l’opportunità di visitare Ulm, una città romantica e bizzarra situata nel meridione del Paese. Perché questa è una meta così speciale? Scopriamolo insieme.

Ulm, la città “dei geni e dei record”

Chi ama la tipica atmosfera tedesca, rimarrà incantato tra le stradine di Ulm, ammirando i suoi monumenti storici e le tante attrazioni che l’hanno resa famosa. In Germania, è conosciuta come la città dei geni: qui nacquero alcune delle menti più brillanti dei secoli passati, a partire dal celebre fisico Albert Einstein, “papà” della relatività. In effetti, passeggiando per il centro storico è facile imbattersi in una fontana sormontata da una testa bronzea che ha le fattezze del geniale scienziato (con la lingua di fuori, ovviamente). È un memoriale che – non tutti lo sanno – sorge nel punto in cui un tempo si trovava la casa natale di Einstein, distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

Ma il fisico non fu l’unico brillante personaggio famoso che vide la luce ad Ulm: si ricordano anche Max Bentele, ingegnere meccanico che diede un enorme contributo nella realizzazione delle prime turbine aeree, e Albrecht Berblinger, che invece fu il primo uomo a volare su un deltaplano. Al di là delle sue incredibili menti, la città è anche conosciuta per i numerosi primati che accoglie – alcuni decisamente bizzarri. E sono proprio i detentori di tali record i primi luoghi da visitare per poter apprezzare le meraviglie di Ulm, una destinazione tanto romantica quanto curiosa.

Cosa vedere a Ulm

Nel centro storico della città, svetta imponente la Cattedrale Ulmer Münster: la sua costruzione ebbe inizio nel 1377, ma ci vollero ben 500 anni prima di vederla completata. È un capolavoro in stile gotico, una delle chiese più grandi d’Europa – e la seconda della Germania, subito dopo il Duomo di Colonia. Eppure, nonostante la sua grandiosità, a detenere un primato è solamente il suo campanile, che si innalza per ben 161,5 metri, ottenendo il titolo di più alto del mondo. Quasi sulla cima si trova una terrazza panoramica da cui si gode di una vista mozzafiato, il premio offerto ai coraggiosi che osano sfidare gli oltre 700 ripidi scalini necessari per raggiungerla.

La città di Ulm, che sorge sulla confluenza del fiume Blau con il celebre Danubio, ha un bellissimo quartiere di pescatori dove si respira un’atmosfera davvero romantica. Camminando lungo le sponde dei canali, si arriva facilmente a quello che è diventato il simbolo della città: stiamo parlando di Schiefes Haus, che accoglie un hotel di lusso. Le sue pareti pendenti gli hanno permesso di guadagnarsi il primato come albergo più sbilenco del mondo. Impossibile resistere alla tentazione di scattargli una foto.

Ma c’è ancora un record da scoprire: è quello dedicato alla scultura zoomorfa più antica, affidato ad una piccola statuina d’avorio risalente all’Alto Paleolitico, ovvero a ben 30mila anni fa. Rappresenta l’Uomo Leone, ed è esposta presso l’Ulm Museum, una delle istituzioni più importanti della città. Prima di lasciare questo luogo fantastico, ci sono tante altre meraviglie da visitare. Tra le tappe imperdibili ci sono Rathaus, splendido palazzo comunale del ‘300, e – per gli animi più romantici – la passeggiata sulle mura rosse della città.

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Il fascino romantico del lago Balaton, nel cuore dell’Ungheria

Ogni anno, migliaia di persone si riversano sulle sponde del più grande lago dell’Europa centrale. Grazie alla sua splendida varietà paesaggistica e alla vivace vita culturale che lo circonda, il lago Balaton è un’attrazione imperdibile in ogni stagione. Particolarmente in estate, quando si trasforma in una vera e propria meta balneare, tanto da essere stato soprannominato ‘il mare degli ungheresi’. Circondato da dolci colline punteggiate da vigneti, castelli e monasteri in rovina, villaggi rurali e località rinomate, questo gioiello d’acqua dolce offre, oltre a bagni e relax per famiglie, una miriade di paesaggi, cultura e storia da esplorare, ma anche divertimento sfrenato per chi ama la vita notturna.

Dalle spiagge per famiglie e giovani alle escursioni a piedi o in bici

Si può incontrare il Balaton a circa 100 chilometri a sudovest di Budapest, incastonato proprio al centro della regione del Transdanubio. Ha una superficie di quasi 600 chilometri quadrati, le sue acque raggiungono appena i 3 metri di profondità e in estate si scaldano rapidamente, arrivando a toccare e superare i 25 gradi. Ragion per cui le sue rive vengono prese d’assalto da molti bagnanti durante l’alta stagione turistica, che si estende da giugno fino alla fine di agosto.

La sponda meridionale, con le sue spiagge sabbiose, è ideale per le famiglie con bambini, ma anche per i giovani in cerca di divertimento. In particolare, Siófok è considerata la Rimini del Balaton, rinomata per la vivace vita notturna, che si concentra principalmente lungo la Passeggiata Petőfi, dove si affacciano diverse discoteche, bar e night club.

Chi ama andare in barca a vela o fare escursioni, può invece optare per la riva settentrionale, con l’acqua più profonda, colli vulcanici e i tesori naturali del bacino di Káli e del Parco Nazionale delle Alture del Balaton. Tutta la bellezza del lago più grande d’Europa si può esplorare anche in bicicletta, usufruendo del programma BalatonBike365, con mille chilometri di piste ciclabili segnalate, servizi turistici ad hoc, tour tematici, postazioni self service e punti di assistenza ciclistica ben attrezzati, oltre a un sito web con tutte le informazioni per pianificare il viaggio.

Rilassarsi nel lago termale più grande del mondo

All’estremità occidentale del lago Balaton, fin dall’epoca romana si può godere delle proprietà terapeutiche di un altro luogo dove la natura regala benefici esclusivi: l’Hévíz, il lago termale naturale più grande del mondo. Situato a pochi chilometri dalla città costiera di Keszthely, è alimentato da una sorgente contenente zolfo e sostanze minerali, la cui abbondante portata d’acqua fa sì che nell’arco di 72 ore vi sia un completo ricambio. D’inverno, la temperatura oscilla tra i 23 e i 25°C, mentre d’estate raggiunge anche i 33-36°C. Le sue acque sulfuree curative sono, inoltre, in continuo movimento, da sinistra a destra e dal basso verso l’alto, così che si ha la costante sensazione di essere massaggiati mentre si è a mollo.

Sulla costa nord del Balaton, ci si imbatte invece nella elegante cittadina termale di Balatonfüred, rinomata località turistica ungherese, e famoso luogo di cura e relax già dai tempi dell’impero austro-ungarico. Anche questo luogo è conosciuto per le virtù curative della sua acqua, definita “miracolosa”.

Tra vigneti, festival e monumenti eccezionali

Al culmine del breve tragitto in auto di 70 minuti da Budapest, è impossibile non notare i vigneti ondulati delle pendici settentrionali del Balaton. I vini di questa regione possono essere degustati in diverse cantine, molte delle quali offrono una splendida vista sul lago stesso. I panorami più spettacolari si possono ammirare dalla montagna vulcanica Badacsony, il cui vino è una vera leggenda, grazie al terreno che contiene resti di pietra vulcanica, al clima protetto e ai raggi che si specchiano nell’acqua del lago raddoppiando il potere riscaldante del sole.

A Zamárdi, sulle sponde meridionali del lago Balaton, prende invece vita, dal 2007, il Balaton Sound, diventato uno dei più grandi festival di musica elettronica all’aperto d’Europa, che ogni anno, a fine giugno, attira migliaia di spettatori.

Chi preferisce fare un viaggio indietro nel tempo, può visitare il Castello di Sümeg, arroccato su una collina solitaria di 270 metri nella parte occidentale dei Monti Bakony, che domina il lago dal suo alto punto di osservazione fin dal XIII secolo. Altrettanto imperdibile è una visita al Palazzo Festetics, gioiello barocco sulla sponda occidentale, a Keszthely, che oggi ospita il Museo Helikon.

Una tappa da non perdere è anche la penisola di Tihany, dove il tempo sembra essersi fermato. Sul promontorio più estremo, al termine di una piacevole passeggiata, si viene accolti da uno dei simboli del Balaton: l’affascinante Abbazia benedettina, perla barocca a due campanili. Una delle maggiori attrazioni storico-artistiche che si possono ammirare sulle sponde di questo lago ricco di sorprese.

L'Abbazia di Tihany sul lago Balaton

Fonte: iStock

L’Abbazia di Tihany, tra le attrazioni sul lago Balaton
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Riapre la passeggiata più romantica d’Italia, un museo a cielo aperto

Chiuso da dieci anni a causa di una frana, sta per riaprire uno degli itinerari più romantici che esistano in Italia: la Via dell’Amore, con la “A” maiuscola. Questa strada a picco sul mare che si percorre a piedi attraversa il Parco Nazionale delle Cinque Terre.

Il percorso non è lungo, supera di poco il chilometro e collega due dei borghi pastello più pittoreschi del Levante ligure, Riomaggiore e Manarola, cuore delle Cinque Terre.

Riapre la Via dell’Amore

La Via dell’Amore riapre al pubblico a maggio, come previsto, almeno in parte. L’intero tratto sarà percorribile solo nel 2024, ma nel frattempo si prevedono grandi flussi di turisti tanto da dover essere controllati (il Parco, per tutelarla, ha introdotto già da qualche anno un ticket d’ingresso).

Famosa in tutto il mondo per la sua bellezza e gli scorci mozzafiato che regala curva dopo curva, la Via dell’Amore è una delle più importanti attrazioni turistiche della zona ed è parte integrante del Parco nazionale delle Cinque Terre e dell’area dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’umanità.

Com’è nata la Via dell’Amore

Tra i sentieri più belli d’Italia, la Via dell’Amore – che ufficialmente si chiama sentiero 592-1 (SVA2) – è sempre stata la destinazione turistica per eccellenza delle Cinque Terre. Il percorso è spettacolare, tra il verde della macchia mediterranea e il mare.

Nata tra gli Anni Venti e Trenta, fu tracciata tra le arenarie dai minatori che lavoravano al raddoppio della linea ferroviaria che collega Genova a La Spezia per ricavare dei depositi sicuri per gli esplosivi. Terminati i lavori e smantellate le polveriere, gli abitanti di Riomaggiore e di Manarola iniziarono a scavare la parete per collegare i primi due tratti: fu poi merito della suggestiva bellezza di questi 850 metri di terra sospesi tra il mare e il verde dei cespugli di finocchio marino, ruta ed euforbia se qualcuno decise di chiamarla “Viaeu de l’Amùu”, con tanto di targa improvvisata.

Le panchine dedicate alle divinità e agli eroi della mitologia greca e romana che s’incontrano lungo il sentiero sono state aggiunte nel corso degli anni, seguite da lavori per la messa in sicurezza, una ringhiera, un sistema di pavimentazione uniforme e di illuminazione a energia solare (discreto ma che funziona anche con la nebbia marina), fino agli ascensori che la collegano direttamente con la stazione ferroviaria di Riomaggiore.

La strada degli innamorati

Il famoso sentiero degli innamorati si sviluppa a strapiombo sul mare ed è letteralmente scavato nella scogliera, permette di godere di un panorama unico, che il mondo ci invidia, e di immergersi in un ecosistema molto vario: le arenarie zonate di Riomaggiore, la vegetazione esotica, la macchia mediterranea, i vigneti terrazzati, un percorso originale e interessante soprattutto dal punto paesaggistico.

Abbandonate le colline terrazzate del pittoresco borgo di Riomaggiore e i suoi ripidi vicoli – le case sono disposte su due file principali, che riprendono il percorso del torrente da cui prende il nome e che oggi è coperto – e imboccata la Via dell’Amore ci vuole circa mezz’ora per tuffarsi nei colori delle case di Manarola che si susseguono lungo la via di Mezzo e nel suo piccolo porto. Con alle spalle i vitigni da cui nasce lo Sciachetrà e gli uliveti, dalla piazzetta panoramica dedicata a Eugenio Montale non si può che volgere lo sguardo all’orizzonte. Una targa ricorda i suoi versi: “Riviere, bastano pochi stocchi d’erbaspada penduli da un ciglione sul delirio del mare”.

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Pranzare tra migliaia di tulipani: l’esperienza più romantica di questa primavera

Con l’arrivo della primavera aumenta inevitabilmente il desiderio di organizzare viaggi e avventure e i motivi del perché questo accade sono facilmente intuibili. Il mondo che abitiamo, in questo periodo, indossa il suo abito più bello, quello dipinto sapientemente da Madre Natura che con il suo risveglio crea paesaggi straordinari che incantano la vista e inebriano i sensi.

Protagoniste assolute dei mesi che vanno da marzo a maggio sono le fioriture, quelle che popolano i giardini e i grandi parchi, che tingono di meraviglia i viali alberati delle città e dei quartieri di tutto il mondo. Anche una semplice passeggiata, durante questo periodo, può trasformarsi in un’avventura straordinaria.

Ma se è qualcosa di estremamente magico e suggestivo che volete vivere questa primavera, allora, c’è solo una destinazione da raggiungere. stiamo parlando di Amsterdam. Nella capitale dei Paesi Bassi, infatti, è possibile pranzare in un giardino delle meraviglie circondati da migliaia di tulipani. Noi non abbiamo dubbi: è questa l’esperienza più romantica da vivere in primavera.

Amsterdam è in fiore, ed è bellissima

C’è sempre un buon motivo per visitare Amsterdam, in qualsiasi periodo dell’anno e in tutte le stagioni. La capitale dei Paesi Bassi, infatti, è un vero e proprio scrigno di meraviglie da scoprire a suon di passeggiate e pedalate. Con i musei che ospitano i grandi capolavori dell’arte moderna e contemporanea, i meravigliosi canali e le case strette che si riflettono nell’acqua, la città non smette mai di sorprendere.

Tuttavia, se è il volto più bello e cangiante di Amsterdam che volete osservare, allora il consiglio è quello di raggiungere la città in primavera. Questa stagione, infatti, trasforma la capitale dei Paesi Bassi nel palcoscenico di uno spettacolo colorato e incredibile destinato a lasciare senza fiato.

C’è una vera e propria esplosione di colori e di profumi, in città così come nei suoi dintorni. Ad appena 30 chilometri di distanza da Amsterdam, per esempio, esiste un parco delle meraviglie, un’esperienza da non perdere durante un viaggio nella regione dei bulbi in fiore.

Stiamo parlando del Tulip Experience Amsterdam, un campo di fiori gestito da tre generazioni, che oggi ospita un milione di tulipani e oltre 700 specie. Una visita qui, questo è chiaro, è una tappa obbligata per tutti coloro che raggiungono Amsterdam in primavera.

Oltre a passeggiare, fotografare e ammirare i bulbi in fiore però, potete fare molto di più e concedervi quella che è, con tutta probabilità, l’esperienza più romantica di questa primavera. All’interno del Tulip Experience Amsterdam, infatti, è possibile pranzare su un tappeto fatto da migliaia di tulipani colorati e profumati che si perde all’orizzonte.

Pranzare circondati da un milione ti tulipani: succede ad Amsterdam

Fonte: Anantara Grand Hotel Krasnapolsky Amsterdam

Pranzare circondati da un milione di tulipani: succede ad Amsterdam

Pranzare circondati da un milione di tulipani: l’esperienza incredibile

Se volete vivere e condividere l’esperienza più romantica e suggestiva della primavera con la vostra dolce metà, allora Amsterdam è il luogo giusto da raggiungere. A organizzare questo pranzo delle meraviglie è l’Anantara Grand Hotel Krasnapolsky, una struttura ricettiva situata nel cuore storico della città che ha pensato bene di proporre ai suoi ospiti l’avventura più incantata della stagione.

Chiunque soggiornerà all’interno dell’hotel di lusso cittadino, infatti, potrà approfittare di questo tour privato in limousine che conduce direttamente alla tenuta dei tulipani. Dopo una visita guidata alla scoperta della storia del campo, e dei tulipani, gli ospiti potranno accomodarsi a un tavolo immerso in un caleidoscopio di colori e pranzare tra un milione di fiori colorati.

L'esperienza più romantica di questa primavera

Fonte: Anantara Grand Hotel Krasnapolsky Amsterdam

L’esperienza più romantica di questa primavera
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In bicicletta lungo la strada di Giulietta e Romeo

È uno degli itinerari più romantici da fare, quello in bicicletta sulla strada di Giulietta e Romeo. L’itinerario, lungo 163 chilometri di livello medio, parte da Verona, la città che fa da sfondo alla tragedia shakespeariana, per concludersi a Vicenza.

L’itinerario romantico

La strada super romantica prende il via dalla celebre dimora di Giulietta, sotto il balcone degli innamorati, e si dirige a Sud della città, dove l’Adige si distende nella pianura compiendo ampie divagazioni. La campagna tutt’intorno è sapientemente coltivata a frutta e ortaggi.

Ci sono i meleti, di Zevio e Belfiore, località attraversate dall’itinerario. Dopo circa 30 km si giunge a Soave, la città murata che vanta origini longobarde. Le caratteristiche medievali di questo borgo sono rese evidenti dai numerosi palazzi storici del centro, dal maestoso castello, dalle mura e dalle torri scaligere che lo abbracciano.

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Fonte: 123rf

La casa di Giulietta a Verona

Circondata da vigneti coltivati per produrre il pregiato vino bianco Soave, la cittadina si fregia della presenza di numerose aziende agricole e vitivinicole ed eleganti osterie dove assaggiare vini e prodotti tipici.

I castelli di Giulietta e Romeo

Riprendendo il viaggio si attraversa Monteforte d’Alpone ai piedi dei Monti Lessini e si entra in territorio vicentino, nella piana che divide le Prealpi dai Colli Berici. Oltrepassato Montebello, svettano, l’uno a poca distanza dall’altro, due castelli conosciuti
come il castello di Giulietta, il Castello della Bellaguardia, e quello di Romeo, Castello della Villa, che si trovano uno di fronte all’altro a Montecchio Maggiore. Proprio in questi luoghi fu ambientata la leggenda che ispirò dapprima Luigi da Porto nella sua “Historia novellamente ritrovata” e poi William Shakespeare a scrivere la celebre tragedia.

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Fonte: 123rf

Il castello della Bellaguardia, anche detto di Giulietta

Dalle colline di Montecchio, e in particolar modo dal Castello di Giulietta, si può godere di una spettacolare vista panoramica a 360 gradi che può giungere, nelle limpide giornate di sole, fino alle Piccole Dolomiti.

Le Ville Venete

Il tratto di itinerario che porta a Vicenza si svolge lungo le strade che portano a Brendola, ai piedi dei Colli Berici. Il paesaggio si arricchisce di Ville Venete, preludio
dei capolavori palladiani custoditi nel capoluogo berico. Emergono isolate su
poggi ameni le ville Pisani Bonetti di Bagnolo di Andrea Palladio, in perfetto stato di conservazione e che si può visitare tutto l’anno, o la Rocca Pisana di Vincenzo Scamozzi, realizzata in stile palladiano sui resti di un’antica fortezza che si trova nei pressi di Lonigo, sopra una collina dalla quale domina la pianura vicentina.

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Fonte: 123rf

Villa Pisani Bonetti, progettata da Andrea Palladio

La strada poco trafficata a questo punto sale di quota fino a circa 200 metri. Questa fatica viene ricompensata da uno degli scorci più belli dell’itinerario: l’ingresso a Vicenza
dall’alto del Monte Berico. Nei pressi del famoso Santuario, si può cogliere una visione d’insieme della città stretta attorno alla Basilica palladiana, un edificio pubblico nato dalla riprogettazione da parte del Palladio del gotico Palazzo della Regione, da lui arricchito con logge in marmo bianco.

Arrivati nel centro storico, l’incanto continua con l’armonia delle proporzioni nelle “contrà”, con le piazze, i palazzi, le chiese e il Teatro Olimpico, il primo e più antico teatro stabile coperto dell’epoca moderna, anch’esso opera del Palladio.

Da Vicenza si può proseguire oltre per visitare altre zone di incredibile bellezza. La Rete escursionistica veneta comprende, infatti, ben 1200 km di ciclovie segnalate lungo le quali è possibile scoprire gli angoli più magici di una terra straordinariamente ricca di natura e di cultura.

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Fonte: 123rf

Panorama di Vicenza, dove spicca la Basilica palladiana
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luoghi romantici Notizie San Valentino vacanze romantiche Viaggi

Il selfie più romantico di San Valentino si scatta su queste panchine

È iniziata la caccia più romantica dell’anno, quella che porta i viaggiatori di tutto il mondo alla scoperta di luoghi suggestivi e affascinanti da scoprire e riscoprire con la propria dolce metà. Del resto, quale occasione migliore se non quella di San Valentino per organizzare un viaggio di coppia?

Le cose da fare, così come i luoghi da raggiungere in occasione della giornata dell’amore sono tantissime. I più tradizionalisti, per esempio, possono approfittare di questa occasione per concedersi una cena per due e rinnovare le promesse d’amore; i più avventurosi possono prenotare un alloggio straordinario da raggiungere dopo un’esperienza adrenalinica; i più romantici, invece, possono andare alla ricerca di paesaggi suggestivi che fanno da sfondo alle istantanee d’amore più belle di sempre.

Se rientrate in questa categoria, allora, sarete felici di sapere che non c’è bisogno di andare dall’altra parte del mondo per immortalare, con una foto, l’amore. Non solo perché l’Italia è un Paese bellissimo, ma anche e soprattutto perché il Distretto del Novese, proprio in occasione di San Valentino, si è trasformato nel territorio più romantico del nostro Stivale. Proprio qui, infatti, sono state istallate diverse panchine pronte a trasformarsi nello sfondo perfetto di un selfie d’amore.

Il territorio più romantico d’Italia

A partire dal 14 febbraio, e fino al 5 marzo, i comuni del Distretto del Novese celebrano l’amore, e lo fanno con una missione condivisa: trasformare il Basso Piemonte nel territorio più romantico del BelPaese.

Proprio in occasione della giornata dedicata all’amore, sul territorio, sono state installate le Panchine di San Valentino. Luoghi perfetti dove gli innamorati possono trascorrere del tempo, rinnovare le promesse e suggellarle con un selfie romantico godendo dello sfondo di alcuni degli scorci più belli del territorio.

Le Panchine di San Valentino non solo celebrano l’amore, ma invitano anche i viaggiatori del mondo a scoprire gli angoli nascosti e meno noti del Distretto del Novese. Le installazioni, infatti, si trovano nei pressi di scorci caratteristici che rivelano castelli, dimore storiche, paesaggi viticoli, un sito archeologico e il paese degli Spaventapasseri.

Le Panchine di San Valentino

Dopo il successo dello scorso anno, torna l’edizione delle Panchine di San Valentino, per offrire un’esperienza suggestiva, romantica e inedita a tutte le persone che viaggiano in coppia. A partire dal 14 febbraio, infatti, l’invito del Distretto del Novese è quello di andare alla scoperta delle 44 panchine installate nei luoghi più affascinanti del territorio dai comuni, dalle associazioni, dalle cantine e dai privati.

I comuni coinvolti in questa iniziativa sono 28. I viaggiatori troveranno 5 panchina ad Arquata Scrivia, 2 a Basaluzzo, 2 a Francavilla Bisio, 3 a Gavi e 4 a Novi Ligure. Completano questo circuito romantico anche le panchine installate a Borghetto Borbera, Bosco Marengo, Bosio, Capriata d’Orba, Carrosio, Casaleggio Boiro, Cassano Spinola,  Fresonara, Lerma, Montaldeo, Mornese, Parodi Ligure, Pasturana, Predosa, San Cristoforo, Sardigliano, Serravalle Scrivia, Stazzano, Tassarolo, Vignole Borbera, Villalvernia, Voltaggio e Vendersi.

Molto più di comode sedute, queste panchine di San Valentino sono il luogo perfetto per celebrare l’amore, e per scoprire le meraviglie di questi territori attraverso passeggiate condivise.

Le coordinate per raggiungere le postazioni, e per seguire questo sentiero romantico, saranno disponibili a partire dal 14 febbraio sul sito del Distretto del Novese e sull’omonima App, disponibile sia per iOs che per Android. Non vi resta che organizzare il vostro itinerario con smartphone alla mano e scattarvi il selfie più romantico di San Valentino.

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La città di cui innamorarsi: Orvieto

In occasione della Festa degli Innamorati, una romantica luna torna a calarsi nel suggestivo Pozzo di San Patrizio a Orvieto, per celebrare l’amore in tutte le sue sfaccettature.

Dall’11 al 14 febbraio, la magica Città nascosta nel cuore della Rupe sarà l’incantevole scenario della quarta edizione di “Innamorati di Orvieto – Ti amo dal profondo!”, l’iniziativa promossa dal Comune di Orvieto – Assessorato al Turismo in collaborazione con i siti ipogei della città, Sistema Museo, Consorzio Orvieto Doc, Carta Unica, Scuola comunale di musica “A. Casasole”, Associazione MusicAlt, Comitato cittadino dei Quartieri e cooperativa Mir.

4 giorni per innamorarsi

Storia, musica, teatro, enogastronomia sono gli ingredienti dell’attesa manifestazione che torna quest’anno a proporre gli appuntamenti che avevano decretato il successo della prima edizione.

Si parte con l’esclusivo evento di sabato 11 febbraio dalle ore 18 alle ore 20, “La Luna nel Pozzo“: nel Pozzo di San Patrizio verrà calata un’affascinante luna e 72 coppie, tante quante i finestroni che lasciano filtrare la luce nel pozzo, scenderanno i 248 scalini per darsi il “bacio più profondo del mondo”.

Ad accogliere gli innamorati, tra coinvolgenti giochi di luce, le rime dedicate del “Giullar Cortese”, l’attore Gianluca Foresi, una speciale serenata e una degustazione di vino Orvieto Doc.

Inoltre, come buon auspicio, a ogni coppia sarà consegnata la riproduzione in terracotta del “denaro orvietano”, coniato autonomamente dal Comune di Orvieto tra il 1256 e il 1268, moneta portafortuna da gettare in fondo al pozzo.

Durante la stessa sera, dalle 22.30 alle 23.30, il viaggio delle coppie potrà continuare con una straordinaria visita in notturna nelle misteriose cavità di Orvieto Underground.

Domenica 12 febbraio, invece, sarà il momento di un doppio tour guidato (ore 10 e ore 15), “Nel Cuore della Rupe“, che avrà come filo conduttore la storia d’amore tra Giovanna Monaldeschi della Cervara e Pietro Antonio Monaldeschi della Vipera le cui nozze, nel 1464, segnarono la pacificazione di Orvieto dopo un secolo di sanguinosi scontri tra Beffati e Malcorini, i due rami della casata orvietana dei Monaldeschi.
Al mattino, la visita comprende Orvieto Underground, Pozzo di San Patrizio, Labirinto di Adriano e Pozzo della Cava mentre, al pomeriggio, sarà possibile visitare anche i sotterranei della Chiesa di Sant’Andrea.

Ancora domenica, dalle 16 alle 20, i balconi delle case del centro si trasformeranno in speciali palchi per la musica delle band orvietane che si esibiranno in una serenata dedicata alla città, realizzata in collaborazione con l’associazione MusicAlt e la Scuola comunale di musica “A. Casasole”.

Infine, lunedì 13 e martedì 14 febbraio, le coppie che giungeranno a Orvieto potranno entrare a prezzo ridotto in tutti i siti della Città nascosta componendo in autonomia il loro itinerario nei sotterranei “Esprimi un desiderio”. Solo martedì 14 febbraio, invece, ingresso gratuito al Pozzo di San Patrizio per i residenti nel Comune di Orvieto per poter ammirare “La Luna nel Pozzo”.

La storia dell’Umbria dal profondo

Il Pozzo di San Patrizio a Orvieto è uno dei siti storici e turistici più significativi dell’Umbria e d’Italia: il 31 gennaio 2023, presso la Sala consiliare del Comune, è stato presentato il progetto di promozione e valorizzazione reciproca del Pozzo di San Patrizio, Narni Sotterranea e delle Cisterne romane di Amelia, un percorso fra i sotterranei di tre città per scoprire la storia dell’Umbria nel profondo.

I tre siti sono le principali mete turistiche underground della provincia di Terni con un elevato numero di visitatori provenienti da ogni parte del mondo grazie all’immenso valore artistico, culturale e storico che esprimono.

L’accordo intende avviare una proficua collaborazione per accrescerne la visibilità e ha l’obiettivo di realizzare percorsi turistici tematici e integrati e di favorire la permanenza dei turisti interessati a visitare città d’arte e piccoli borghi della zona sud occidentale dell’Umbria.

Oltre alla presenza nei tre siti del materiale informativo e alla promozione condivisa sui canali web e social di iniziative ed eventi, si partirà subito con una reciproca scontistica sui biglietti di ingresso: con il ticket del Pozzo di San Patrizio si potrà dunque accedere a prezzo ridotto a Narni Sotterranea e alle Cisterne di Amelia e viceversa.

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Nel Trentino, al chiaro di luna per San Valentino

Cosa c’è di più romantico che fare una passeggiata al chiaro di luna, mano nella mano scambiandosi gesti affettuosi, magari ammirando un panorama che toglie il fiato?

È la più bella esperienza che si possa fare per San Valentino, anche se in realtà la si può fare fino al mese di marzo, purché ci sia la luna piena. E possibilmente che ci sia anche la neve, perché l’escursione si fa con gli scarponcini da trekking, le ciaspole o gli sci ai piedi a seconda del meteo, ma anche di ciò che si preferisce fare.

Passeggiata con la luna piena

Si cammina nella natura sui sentieri di montagna del Trentino con vista sul Lago di Garda, illuminati solo dalla luce naturale della luna piena. A volte si possono incontrare camosci, caprioli, lepri o marmotte che escono di sera quando si sentono più tranquilli.

Si sale fino ai 2mila metri del Monte Stivo, sulle Prealpi Bresciane e Gardesane, tra Arco e Rovereto. Qui, sulla sommità, appena al di sotto della vetta, si trova un meraviglioso punto panoramico a 360 gradi dal quale si possono ammirare, oltre alle maggiori montagne delle Alpi orientali come la meravigliosa Marmolada, l’Adamello, la Presanella e altre vette meno note come Piz Boè e Gran Pilastro, anche scorci sul bacino benacense e, nelle notti più terse, fin sulla pianura veneta e addirittura sulle luci di Venezia. Non c’è nulla di più romantico.

E poiché la passeggiata è piuttosto impegnativa (sembra che il nome della montagna Stivo venga dal tedesco “stief” che, non c’è bisogno di tradurlo, ma comunque significa “ripido”), visto che tra andata e ritorno si percorrono ben 10 km con un dislivello di 800 metri, dopo aver ammirato il panorama mozzafiato ed essersi scambiati un bacio ci si rifocilla con una romanticissima cena gourmet nel rifugio in quota.

Certo, bisogna essere un minimo allenati e partire con il giusto abbigliamento, magari non così romantico ed elegante. Lasciate a casa i tacchi a spillo che però potrete mettere nello zainetto e indossarli per la cena nel rifugio.

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Fonte: 123rf

Panorama di Arco con il famoso castello e del Lago di Garda