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La Corsica è l’isola da sogno perfetta per una vacanza con i bambini

Giornate lunghe e soleggiate, brezza leggera e una temperatura mite: la Corsica è l’essenza del clima mediterraneo. In estate il sole abbraccia l’isola, mentre durante l’inverno le temperature scendono ma restano comunque accettabili e piacevoli.

Una vacanza in Corsica con i bambini

Posizionata tra Francia e Italia, la Corsica non si trova molto lontana dal Belpaese. Si raggiunge agilmente in poche ore di navigazione da Savona, Livorno e Genova. Nonostante la vicinanza con la Sardegna e una storia piena di conquiste, l’isola è fieramente francese, ma con un’identità tutta sua. Spicca per grande autenticità, ritmo rilassato e scorci da paradiso: proprio per questo motivo è un’opzione top per una vacanza con i propri figli. Ma cosa fare in Corsica con i bambini durante una vacanza? Le attività sono tante e abbiamo scelto alcune opportunità che desideriamo consigliare.

Riserva Naturale di Scandola in Corsica

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Riserva Naturale di Scandola, visitare la Corsica con i bambini

Le spiagge sono selvagge e incontaminate

Trattandosi di un’isola non possiamo negare che tra le attrattive principali ci sono proprio le spiagge. Il litorale è ampissimo e spazia tra baie facili da raggiungere, come quella di Santa Giulia, e altre più selvagge come Ostriconi. Tra le più belle? Sicuramente Plage de Ghisonaccia diventata famosa per la sua sabbia bianca, i campi da beach volley e gli spazi ricchi di intrattenimenti perfetti per chi si muove con i più piccoli.

La Corsica è un mosaico di spiagge perfette per i bambini. A Bravone, sabbia fine e giochi gonfiabili aspettano i piccoli pirati; ad Algajola troverai un litorale sicuro e servito, raggiungibile anche con il simpatico trenino delle spiagge. A Calvi, la Pinède ti regalerà una lunga passeggiata tra sabbia e pini, con la cittadella che domina l’orizzonte. Ma il modo migliore per vivere l’isola senza stress è salpando: a bordo di una barca a noleggio da Porto Vecchio si possono raggiungere le isole Lavezzi o le grotte marine di Bonifacio, o ancora navigare verso il deserto delle Agriate e quindi rilassarsi sulle spiagge di Saleccia o Lotu.

spiaggia di Palombaggia in Corsica con i bambini

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Tra le spiagge più belle della Corsica c’è la spiaggia di Palombaggia

Avventure nella natura ed escursioni

Oltre al mare, il bello della Corsica orientale è che puoi alternare giornate di puro relax sulla spiaggia a esplorazioni nella natura. A due passi dalla costa si ha accesso alla foresta di Pinia, uno degli ultimi polmoni verdi di pini marittimi d’Europa, e il fiume Fium’Orbu, perfetto per un tuffo fresco e avventuroso lontano dalla folla. La Corsica sta proteggendo il suo ecosistema limitando il turismo di massa. La zona orientale, ancora poco conosciuta, è la scelta ideale se si desidera vivere la vera essenza dell’isola senza stress. Qui ogni giornata è scandita da ritmi lenti, passeggiate in riva al mare e piatti freschi di mare: la ricetta perfetta per una vacanza con i bambini che resterà nei loro (e nei tuoi) ricordi.

Che siano piccoli esploratori o giovani avventurieri, in Corsica c’è un’escursione per ogni tipologia di bimbo. Per chi sogna pareti da scalare, la Via Ferrata nella valle regala emozioni forti in totale sicurezza, se si preferiscono camminate tranquille, suggeriamo i sentieri costieri di Bonifacio, tra scogliere bianchissime e spiagge da cartolina. E per un’esperienza fresca e divertente? Tuffi, scivoli naturali e piscine di roccia ti aspettano lungo il fiume Travo e nelle gole del Tavignano.

Un’avventura imperdibile per tutta la famiglia è la visita alle Calanche di Piana, patrimonio UNESCO. Percorrendo la spettacolare strada D81, tra curve strette e vedute mozzafiato, potrete ammirare le incredibili formazioni rocciose scolpite dal vento e dal tempo. Fermarsi in uno dei tanti belvedere sarà un’esperienza emozionante sia per i grandi che per i più piccoli. Consiglio pratico: andate nel tardo pomeriggio per vedere le rocce tingersi di rosso e arancio con la luce del tramonto – uno spettacolo naturale che incanterà tutti.

Calanche di Piana in Corsica

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Sembra di stare su Marte percorrendo la strada per raggiungere le Calanche di Piana in Corsica

La biodiversità e gli animali da incontrare

In Corsica, ogni strada può trasformarsi in una sorpresa: caprette, asinelli, maialini e pecore si muovono liberi tra i paesaggi montuosi. È come vivere un vero safari a misura di bambino! E se vuoi incontrare tartarughe di tutto il mondo, il parco A Cupulatta, vicino ad Ajaccio, è una tappa imperdibile: un piccolo regno dove imparare e meravigliarsi.

Scoprire la storia della Corsica a misura di bambino

Quando si arriva dall’Italia, il punto di approdo è sempre Bastia: proprio qui infatti si fermano i numerosi traghetti. La città, tra le più antiche, dà modo di scoprire il centro passeggiando per Place Saint-Nicolas, arrivando poi al pittoresco mercato domenicale di Place du Marché. I bambini resteranno incantati dalle piccole stradine che sembrano uscite da una favola, tra cui quelle che conducono al Vieux Port, animato da barche colorate e ristoranti sul mare. Non dimenticate una sosta nella suggestiva Cittadella, alla ricerca del Crocifisso Nero nascosto in uno dei suoi affascinanti oratori rococò.

Un altro pezzo di storia è la visita ad Ajaccio, città natale di Napoleone. Dopo aver passeggiato tra le case pastello e i numerosi bar, ci si può fermare al museo Fesch dove sono custodite collezioni di arte italiana e non solo. E per convincere i bimbi? Dopo l’immersione culturale ci si può concedere un bel giro sulla ruota panoramica al porto.

E se qualcuno volesse regalare ai bambini un’avventura davvero spettacolare consigliamo la visita al sito archeologico di Filitosa. Il museo a cielo aperto, tra ulivi secolari e prati verdi, custodisce menhir e torri risalenti a oltre 8000 anni fa. Qui ci si può divertire a riconoscere i volti dei guerrieri scolpiti nella pietra.

A bordo di trenini e tram alla scoperta della Corsica

Tra Calvi e Ile Rousse corre il Tramway de la Balagne, un comodo tram che permette di saltare da una spiaggia all’altra senza stress; con più di 15 fermate, è perfetto per famiglie che vogliono godersi il mare senza dover combattere con il traffico. E per le visite in città? I simpatici Petit Trains, i trenini turistici, offrono un modo divertente e rilassante per scoprire le attrazioni principali senza stancare troppo i bambini. Per chi cerca un’esperienza davvero unica, il viaggio sulla ferrovia corsa, il mitico Trinichellu, regala panorami straordinari, viadotti sospesi e avventure a tutta natura, percorrendo l’isola fino a toccare i suoi angoli più remoti.

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Fughe di primavera con i bambini: 10 idee per organizzare un viaggio durante i ponti primaverili

La primavera porta vita e molta voglia di uscire di casa e partire. Con i bambini poi è il momento ideale dell’anno per viaggiare: non fa più freddo ma neanche ancora troppo caldo; le destinazioni non sono affollate; i prezzi sono ancora accessibili (cosa non da poco se si viaggia in tanti) e con pochi giorni di assenza e ferie ci si riesce a ritagliare un bel periodo di vacanza. Insomma, approfittare dei ponti di primavera, tra Pasqua, 25 aprile e 1 maggio è un must per i viaggiatori in famiglia. Ecco 10 idee per una fuga primaverile coi bambini, cercando di non andare eccessivamente lontano senza rinunciare alla sensazione di  vacanza e scoperta.

Marocco, il Nord o il deserto

Il Marocco è una meta piuttosto facile dall’Italia, anche per chi viaggia con bambini. I servizi sono all’altezza di quelli europei, e i principali aeroporti internazionali (Tangeri, Marrakech o Casablanca) si raggiungono in poche ore dalle principali città italiane con voli diretti, di compagnia di bandiera o  low cost. A seconda dei giorni a disposizione si può costruire un itinerario in Marocco baby friendly, fattibile e non stressante anche per i piccoli viaggiatori. Il Nord è ancora poco turistico: dopo un paio di giorni a Tangeri, ci si può affacciare sul  punto di unione tra Mediterraneo e Atlantico; o ancora visitare la città blu di Chefchaouen; Asilah con i suoi murales artistici e la città bianca di Tétouan. Per chi preferisce andare sul classico, Marrakech con escursione nel deserto è una garanzia se si viaggia con i bambini, notte nel deserto e escursione su dromedario inclusi.

marocco bambini

Fonte: AS

Il Marocco è un’ottima destinazione per una vacanza con bambini

Valencia, la citta baby friendly

Valencia è una delle città più a portata di famiglie d’Europa. I grandi Giardini del Turia sono la prima tappa, con la Città delle Arti e delle Scienze, simbolo indiscusso della città, che ospita l’Oceanogràfic, il più grande acquario d’Europa, che offre un’esperienza immersiva sul mondo marino, con 45.000 esemplari appartenenti ad oltre 500 specie marine, e il Museo delle Scienze, con curiosità scentifiche, esposizioni e attività pratiche. Lungo il lungo parco si incontrano diverse aree gioco: imperdibile il Gulliver, l’area gioco di scivoli e corde ispirata alla celebre storia di Gulliver’s Travels, dove arrampicarsi come piccoli lillipuziani. Il centro di Valencia si visita in una giornata e sono organizzati diversi tour a misura di bambini. Da non perdere, una tappa nelle grandi spiagge Las Arenas e Malvarosa con i giochi direttamente sulla sabbia e, per chi ama il genere, il Bioparc che ospita oltre 150 specie diverse e più di 4.000 animali. Con più tempo a disposizione, il Parco Naturale dell’Albufera è un grande lago d’acqua dolce, circondato da paludi e canneti. Qui si può partecipare a giri su barche tradizionali con pranzo a base di paella. Cosa non perdere? Una merenda a base di churros e horchata!

valencia family friendly

Fonte: AS

La Città delle Arti e delle Scienze, uno dei complessi architettonici e culturali più affascinanti e innovativi d’Europa

Parigi e Disneyland

Un weekend lungo a Parigi con tappa a Disneyland è perfetto per un ponte primaverile con i bambini. Il primo giorno si può dedicare al parco, che si trova a soli  30 km dal centro, arrivando presto per godersi le attrazioni principali come il Castello della Bella Addormentata, It’s a Small World e Pirates of the Caribbean. La parata e lo spettacolo serale chiudono la giornata in magia. Il secondo e il terzo giorno sono da dedicare alla città, a cominciare dalla iconica Torre Eiffel, magari con un picnic nei giardini sottostanti, e dal Sacro Cuore. Una crociera sulla Senna è un’opzione per vedere i monumenti senza troppa fatica. Tra i musei più amati dai bambini a Parigi spiccano il Muséum National d’Histoire Naturelle, con la spettacolare parata di animali nella Grande Galerie de l’Évolution; il Musée en Herbe, pensato per avvicinare i più piccoli all’arte attraverso il gioco; il Centre Pompidou, dove la Galerie des Enfants propone attività creative coinvolgenti; e la Cité des Sciences et de l’Industrie, che offre un modo interattivo e stimolante per esplorare il mondo della scienza e della tecnologia.

In Slovenia, tra natura e relax

Raggiungibile anche in automobile, per una partenza last minute, la Slovenia vanta diverse proposte per tutta la famiglia. Tra le tante, Bohinj è certamente una destinazione a misura di  bambini. Qui, immerso nel Parco Nazionale del Triglav, il Zlatorog Fairy Trail conduce i bambini in un percorso fiabesco tra boschi e leggende locali; mentre il Museo dell’Arte Casearia Alpina racconta la tradizione del formaggio di montagna con esposizioni interattive. Per chi ama l’avventura, il lago di Bohinj è il luogo ideale per provare il kayak e il canottaggio, oppure cimentarsi nell’arrampicata, con pareti adatte anche ai principianti. Per una pausa di puro relax e divertimento, le Terme Čatež, sono il più grande parco termale per famiglie dell’Europa centrale, e propongono attrazioni irresistibili come l’Isola dei Pirati e lo Gnomo di Čatež, oltre a un’ampia scelta di piscine, scivoli e giochi d’acqua adatti a tutte le età.

Un’opzione conveniente per visitare la regione è la Julian Alps Card, che offre numerosi vantaggi per le famiglie: per ogni card acquistata da un adulto, un minore di 14 anni ne riceve una gratuitamente (per i bambini sotto i 6 anni è sempre gratis).

Azzorre, nel cuore dell’Atlantico

Se si cerca una destinazione europea, con tutte le garanzie igienico sanitarie del caso, a poca distanza dall’Italia ma completamente diversa come paesaggi, le Azzorre sono la destinazione giusta. Le isole più comode sono certamente São Miguel, la principale, e Terceira, raggiungibili con volo diretto da Milano. L’ideale sarebbe dedicare almeno 5 giorni a ognuna, e con più tempo a disposizione si possono raggiungere altre isole con voli interni o traghetti. Le isole sono diverse tra loro ma tutte molto attive. Qui è possibile avvistare balene e nuotare con i delfini in escursioni guidate adatte anche ai più piccoli. Le spiagge di sabbia nera e le piscine naturali nella roccia lavica garantiscono un bagno sicuro anche in pieno oceano, mentre le fonti termali di São Miguel sono un’esperienza rilassante tutto l’anno, anche per i bambini. Gli amanti della natura possono esplorare sentieri panoramici e crateri vulcanici con trekking adatti a ogni età. Per una pausa golosa, le fattorie di formaggi permettono di conoscere da vicino le mucche al pascolo e assaggiare prodotti tipici.

azzorre coi bambini

Fonte: Visit Azores

Delfini che fanno il bagno nelle acque delle Azzorre

Lanzarote, l’isola nera

Nelle isole Canarie, Lanzarote è un’isola perfetta per i bambini, con paesaggi vulcanici unici. Pur essendo Spagna, le Canarie si trovano molto a Sud, all’altezza del Sahara Occidentale, e questo garantisce un clima piacevole e primaverile tutto l’anno. L’isola si raggiunge con voli diretti anche low cost da diverse città italiane ed è relativamente piccola, per cui noleggiando un’auto si può visitare anche in pochi giorni. Da non perdere con i bambini: il Parco Nazionale di Timanfaya permette di vedere da vicino i vulcani e assistere a esperimenti e dimostrazioni con il calore della terra (il giro in bus all’interno del parco è una buona proposta). Il Giardino dei Cactus ospita oltre 1.200 specie di piante grasse; mentre il  Jameos del Agua è un complesso unico di grotte e tunnel vulcanici assolutamente da visitare. Per il bagno, le piscine naturali di Punta Mujeres e Los Cocoteros che si riempiono di acqua oceanica durante l’alta marea, garantiscono quando la marea si abbassa acque calme e sicure. Per chi preferisce la sabbia, le spiagge di Arrieta e Playa Blanca sono ideali per i più piccoli. Il lago verde di El Golfo è uno spettacolo naturale e di colori e, infine, un’escursione a La Graciosa è un must per vivere un’avventura in una natura incontaminata.

lanzarote

Fonte: 123RF

Lanzarote, meta ideale tutto l’anno

Egitto, in crociera

L’Egitto è una meta affascinante anche per le famiglie, e relativamente vicina e accessibile anche economicamente per i diversi pacchetti proposti tutto l’anno. Una crociera sul Nilo è il modo ideale per scoprirlo senza stress, a bordo di grandi navi super accessoriate per un viaggio tra storia e avventura, e per esplorare da vicino i templi millenari evitando lunghi trasferimenti via terra. Dai vari porti, le escursioni sono pensate per tutte le età, e includono la visita alle maestose piramidi di Giza e ai templi di Luxor e Karnak. Il fascino dell’Aswan High Dam e la navigazione sulle tradizionali feluche sono particolarmente suggestive. A bordo durante il viaggio non mancano spazi e momenti per il relax, l’animazione e il divertimento in piscina. Per rendere il viaggio ancora più speciale, si può concludere con qualche giorno di mare sul Mar Rosso, tra spiagge di sabbia fine e fondali ricchi di pesci colorati, perfetti anche per i piccoli amanti dello snorkeling.

Alsazia, come in una favola

E che dire di qualche giorno nel nord-est della Francia? In Alsazia (ci si arriva in auto o volando su Strasburgo), a Colmar, le case a graticcio colorate e i canali della “Piccola Venezia” sembrano usciti da una favola; il Musée du Jouet invece entusiasma i più piccoli con una collezione di giocattoli d’epoca e trenini in miniatura. Da non perdere, Eguisheim è un pittoresco borgo alsaziano, con le stradine acciottolate, case colorate e mulini, che offrono ai bambini un’esperienza affascinante e divertente.

Da segnare anche: il Parco delle Cicogne di Hunawihr, dove i bambini possono scoprire l’animale simbolo dell’Alsazia; e il Castello di Haut-Koenigsbourg, con le sue torri e i passaggi segreti, perfetto per sentirsi piccoli reali. Per un’esperienza più avventurosa, il Parco del Piccolo Principe, ispirato al celebre racconto, ospita giostre, labirinti e mongolfiere che volano sulla campagna alsaziana. Ai più golosi, consigliamo le pasticcerie locali che propongono bretzel e kougelhopf, dolci che conquistano grandi e piccini.

Eguisheim, Alsazia

Fonte: iStock

Il villaggio di Eguisheim in Alsazia

Comacchio, al delta del Po

Se si preferisce optare per qualcosa di meno impegnativo, Comacchio e il Delta del Po sono una meta perfetta per una gita primaverile con i bambini, tra natura, avventura e sport. Qui si può esplorare la laguna a bordo di piccole imbarcazioni, osservando da vicino fenicotteri rosa e aironi che popolano il Parco del Delta. Il Museo del Delta Antico racconta con un linguaggio semplice e coinvolgente la storia della zona, tra antichi relitti e tesori sommersi. Per i più piccoli, il Parco del Capanno di Garibaldi propone passeggiate facili tra boschi e canali; per i più sportivi le Valli di Comacchio sono perfette da esplorare in bicicletta, con percorsi e ciclabili be segnalati, pianeggianti e immersi nella natura. Dopo una giornata all’aria aperta, una pausa sulle spiagge di Lido di Spina o Porto Garibaldi è la meritata conclusione, per rilassarsi e giocare sulla sabbia già tiepida sotto il sole primaverile.

Valli di Comacchio

Fonte: iStock

Le Valli di Comacchio

Puglia, in Valle d’Itria

Per un mix perfetto di cultura e natura, la Valle d’Itria in Puglia rappresenta una meta ideale, specialmente in primavera, quando il clima è mite e piacevole, lontano dal caldo afoso e dalla folla tipica della stagione estiva. Questa zona è famosa per i suoi paesaggi mozzafiato, dominati dai trulli di Alberobello, simbolo dell’architettura tradizionale pugliese, che offrono uno scenario fiabesco per con i bambini. La Valle d’Itria è anche una zona ricca di borghi incantevoli che sembrano usciti da una cartolina, come Locorotondo, con le sue stradine strette e case imbiancate a calce, e Cisternino, noto per il suo centro storico intatto e le piazzette d’altri tempi. Fuori dai centri storici, s possono percorrere sentieri che si snodano tra gli uliveti secolari, da abbinare magari alla visita di qualche masseria o frantoio alla scoperta dei segreti della produzione dell’olio. E proprio la gastronomia è un altro punto di forza: le gastronomie e le trattorie locali offrono piatti tipici della cucina pugliese, con menù ricchi di sapori che piacciono tanto ai grandi quanto ai più piccoli.

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Marocco con i bambini: tre itinerari per tutta la famiglia

Il Marocco è una destinazione relativamente comoda e facile per un viaggio in famiglia. Vicino e facilmente raggiungibile anche con volo diretto dall’Italia, il Marocco può essere un’ottima meta anche per chi non ha troppo tempo o un budget limitato a disposizione; o per chi vuole tentare per la prima volta un’avventura con i bambini in un Paese extra europeo. Ecco tre itinerari di massima per scoprire il Marocco con i bambini.

Itinerario 1: Il Nord del Marocco 

Il Nord del Marocco è ancora sottovalutato tra i turisti italiani, che preferiscono volare a Marrakech per visitare il Sud; eppure può essere un’ottima prima esperienza alla scoperta del Paese.

Tangeri, tra Africa e Europa

Il viaggio inizia a Tangeri, aeroporto di arrivo e città portuale che unisce influenze europee e marocchine. Recentemente riqualificata in diverse sue zone, Tangeri è una città che si visita facilmente e senza particolari stress. La prima cosa da fare è perdersi tra i vicoli stretti della Medina e dei suoi mercati, per poi camminare lungo le mura che si aprono in punti panoramici sul mare. La passeggiata lungo l’immensa spiaggia e la Marina sono appena state rifatte e sono uno sfogo perfetto per una pausa con i bambini dopo le visite. A differenza di quanto si possa immaginare, Tangeri è anche molto verde e i suoi parchi sono particolarmente vissuti, specialmente al tramonto.

Cap Spartel e Spiaggia di Achakar

A breve distanza da Tangeri, Cap Spartel segna il punto in cui il Mar Mediterraneo incontra l’Oceano Atlantico. Il faro è visitabile e circondato da un bellissimo giardino a strapiombo sul mare. Per chi ha tempo, la vicina spiaggia di Achakar (si trova proprio tra le grotte di Ercole e Capo Spartel) è ideale per una giornata di relax al mare e per un pranzo di pesce. Sempre sulla costa atlantica, a poca distanza dal faro, la Grotta di Ercole è una grotta oggi piuttosto turistica: si tratta di un vecchio granaio berbero dove, secondo la leggenda, si riposò Ercole dopo le sue dodici fatiche.

cap spartel, cartello

Fonte: AS

A Cap Spartel Mediterraneo e Atlantico si incontrano

Chefchaouen, da non perdere

Tappa imperdibile per chi visita il Nord è Chefchaouen, la celebre “città blu” situata tra le montagne del Rif. Le sue strade pittoresche e ultra fotografate, con le case dipinte in diverse tonalità di blu, sono particolarmente suggestive. L’unico consiglio è quello di perdersi tra le vie della Medina, che si apre nella grande piazza centrale. I bambini si divertiranno a scoprire gli angoli nascosti della città e le botteghe di artigianato locale. Per le famiglie amanti della natura, i dintorni offrono sentieri escursionistici adatti anche ai più piccoli.

Chefchaouen, cosa vedere

Fonte: AS

Scorcio della Medina blu di Chefchaouen

Tétouan, la città bianca del Nord

Situata ai piedi delle montagne del Rif, Tétouan è la città bianca del Nord, meno turistica ma altrettanto affascinante, con una delle medine più autentiche e ben conservate del Marocco, patrimonio dell’UNESCO. Qui, le famiglie possono passeggiare senza l’affollamento di altre città e visitare il Museo Archeologico per scoprire la storia della regione.

Asilah, un museo diffuso all’aria aperta

Sulla costa atlantica, Asilah è una cittadina tranquilla e perfetta per le famiglie. La Medina, tra le mura antiche, è un gioiellino di case e strade dipinte e artistiche, un vero e proprio museo diffuso all’aria aperta, a cui annualmente vengono aggiunti opere d’arte e dipinti. Il centro è quasi completamente pedonale e per questo molto comode in famiglia. Sotto la cittadina, la grande spiaggia consente di correre e rilassarsi senza stress. In estate, il Festival delle Arti di Asilah trasforma la città in una galleria d’arte a cielo aperto, dove si incontrano artisti di fama internazionale per creare nuovi murales e opere d’arte.

marocco bambini

Fonte: AS

La grande spiaggia di Asilah

Consigli pratici

L’itinerario si può costruire in base al tempo a disposizione. Per una fuga di un weekend si può visitare Tangeri e Cap Spartel, organizzando l’escursione con un taxi o un mini bus collettivo. Per le altre tappe meglio avere 5-7 giorni a disposizione e noleggiare una macchina può essere una buona opzione per gli spostamenti. Da Tangeri si può arrivare ad Asilah in treno; mentre Chefchaouen non è collegata con mezzi pubblici.

Per il pernottamento, meglio optare per riad o guesthouse a conduzione familiare, più accoglienti per i bambini.

Itinerario 2: Marrakech e il deserto, con tappa a Essaouira

L’itinerario più classico per un viaggio in Marocco prevede l’esperienza nel deserto, partendo da Marrakech.

Si parte da Marrakech

La città di Marrakech è un’esperienza sensoriale unica, a tratti travolgente. La piazza Jemaa el-Fnaa si anima dall’alba al tramonto con artisti di strada, musicisti e venditori ambulanti che non possono che lasciare a bocca aperta i più piccoli. Da non perdere, i Giardini Majorelle con piante esotiche e colori vivaci; e l’iconico Palazzo Bahia.

Escursione nel deserto

Da Marrakech è facile organizzare un’escursione nel deserto di Merzouga o Zagora. Si possono vivere l’esperienza di un’escursione in cammello tra le dune, rotolarsi nella sabbia, assistere a tramonti mozzafiato e addirittura trascorrere la notte in campi tendati sotto un cielo stellato. Se organizzato senza cedere alle esperienze più pacchianamente turistiche, cercando guide locali, può essere un momento davvero indimenticabile e unico per tutta la famiglia. Cosa chiedere e cosa evitare? Per evitare i pacchetti troppo turistici, potrebbe essere utile chiedere se si tratta effettivamente di tende beduine, e non campeggi o glamping creati ad hoc per i turisti. Altra informazione determinante è sapere esattamente in che punto del deserto si arriva: alcuni tour prevedono la sosta proprio alle porte del deserto, insieme a centinaia di altri turisti: va tutto bene, ma meglio esserne consapevoli.

deserto marocco con bambini

Fonte: AS

Escursione in cammello tra le dune del deserto

Essaouira, sulla costa

Con un po’ di tempo a disposizione, si può prevedere una tappa nella città costiera di Essaouira. La sua medina, patrimonio dell’UNESCO, è più tranquilla rispetto a quella di Marrakech, e per questo forse meno stressante per le famiglie. Le spiagge ampie consentono di giocare e rilassarsi praticamente tutto l’anno; il porto con le barchette colorate è d’obbligo per una passeggiata.

Consigli pratici

Le escursioni nel deserto possono avere diversa durata, con un minimo di due giorni per vivere l’esperienza della notte in tenda. In linea di massima, una settimana o più potrebbe essere il giusto tempo per questo itinerario. A Marrakech e Essaouira, meglio scegliere riad con cortili interni dove i bambini possono giocare in tranquillità.

Per raggiungere il deserto, l’opzione migliore è quella di un tour organizzato con guide esperte, che garantiscono sicurezza e comfort, anche per la scelta del campo tendato. Le strade possono essere tortuose, quindi è consigliabile viaggiare durante le ore diurne. Must have: protezioni solari, cappelli e abbigliamento leggero ma coprente per proteggere i bambini dal sole intenso del deserto; abbigliamento più pesante per l’importante escursione termica notturna. Specialmente con il caldo, è importante bere molta acqua per rimanere idrati.

Itinerario 3: le città imperiali del Marocco

Un viaggio attraverso le città imperiali del Marocco è un’immersione nella storia, nell’architettura e nelle tradizioni del Paese. Questo itinerario, forse il più impegnativo per i bambini, tocca quattro delle città più affascinanti: Fez, Meknes, Rabat e Marrakech.

Fez e le concerie

Fez è la città medievale per eccellenza, famosa per la sua medina, una delle più grandi e meglio conservate del mondo arabo. Passeggiare per i suoi vicoli è come fare un salto indietro nel tempo, tra artigiani al lavoro, botteghe e moschee storiche. Con i bambini, può essere utile affidarsi a una guida per non perdersi nel labirinto di strade. Da non perdere: la storica Università di Al Quaraouiyine, la Medersa Bou Inania e le celebri concerie di Chouara (meglio portare un fazzoletto per l’odore intenso non troppo gradevole!).

Fez si trova nel nord-est del Marocco ed è servita dall’Aeroporto Internazionale di Fez-Saïss. Dalla stazione ferroviaria, si possono raggiungere le altre città imperiali con treni comodi e frequenti.

Meknes e le rovine romane

Meno caotica di Fez e Rabat, Meknes concede un’atmosfera più rilassata. La città vanta monumenti storici straordinari e si trova a poca distanza dalle rovine romane di Volubilis, una tappa perfetta per i bambini più grandicelli, che possono esplorare e apprezzare antichi siti archeologici. Per la visita, l’itinerario deve toccare la maestosa Porta Bab Mansour, la piazza El Hedim e il Mausoleo di Moulay Ismail.

Meknes si trova a circa 60 km da Fez ed è facilmente raggiungibile in treno (circa 40 minuti di viaggio) o in taxi, se non si ha un’auto a noleggio.

Rabat, la capitale

La capitale del Marocco è elegante, abbastanza tranquilla e offre un ottimo mix tra storia e modernità. Rispetto ad altre città, è più organizzata, cosmopolita, e ha diversi spazi verdi dove fare una pausa con i bambini. La visita a Rabat deve includere la Kasbah des Oudaias, con i suoi vicoli bianchi e blu e una bellissima vista sull’oceano; la Torre di Hassan e il Mausoleo di Mohammed V. Per i bambini, il Giardino Andaluso è un luogo perfetto per una pausa all’ombra.

Rabat si trova sulla costa atlantica e ha un aeroporto internazionale. I treni la collegano facilmente a Meknes (circa 2 ore) e a Marrakech.

E infine Marrakech

Se non ci si è mai stati, anche questo itinerario deve fare tappa a Marrakech, una delle città più iconiche del Marocco, vivace e affascinante. Può essere caotica per i bambini più piccoli, quindi è bene prevedere qualche sosta e pausa lontano dal delirio continuo della sua piazza Jemaa el-Fna (l clou è nel tardo pomeriggio quando la luce del tramonto la rende ancora più magica). Qualche idea? Il Musée de Marrakech, uno dei migliori esempi di casa tradizionale marocchina, ospita un museo dedicato alla storia e cultura del Marocco, situato nel centro della città. Da non perdere, soprattutto per le famiglie, sono i giardini Majorelle, progettati da Jacques Majorelle e acquistati da Yves Saint Laurent. Questi giardini botanici, ricchi di specie vegetali e tartarughe, includono anche il museo berbero, che esplora le tradizioni delle tribù del deserto. Interessante per gli amanti della musica è anche il Museo della Musica, che ospita concerti di vari generi tradizionali marocchini.

Marrakech si trova nel sud del Marocco ed è raggiungibile in treno da Rabat in circa 4 ore.

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Fonte: 123rf

I giardini Majorelle di Marrakech

Consigli pratici

L’itinerario base (Fes, Meknes e Rabat) richiede circa 5-6 giorni; se si aggiunge Marrakech, meglio prevedere almeno 8-10 giorni. Il treno è il mezzo pubblico più comodo per muoversi tra le città, anche con bambini. Le stazioni sono ben organizzate e i treni sono spaziosi e affidabili. In alternativa si può partecipare a tour organizzati o contattare un driver con cui concordare l’itinerario. Noleggiare un’automobile può agevolare gli spostamenti, garantendo maggiore autonomia e flessibilità, ma guidare potrebbe non essere facilissimo! Per alloggiare nelle città imperiali, i riad sono una scelta perfetta per un’esperienza autentica: meglio optare per strutture con patio interno, ideali per i momenti di svago con i più piccoli. Il periodo migliore per visitare le città imperiali è la primavera e l’autunno, quando il clima è mite e piacevole.

marocco con bambini

Fonte: AS

Il Marocco è una destinazione di viaggio ideale per le famiglie con bambini

Altre info utili

Il Marocco ha fatto un grandissimo salto in avanti rispetto a qualche anno fa e anche in ambito turistico e ricettivo ormai il Paese dispone davvero di qualsiasi servizio, garantendo standard in linea con quelli europei. In generale, è importante comunque prendere alcune precauzioni di base. Innanzitutto, è consigliato evitare l’acqua del rubinetto e optare sempre per acqua in bottiglia per prevenire disturbi intestinali. Per quanto riguarda la cucina, i piatti tipici come il couscous, il tajine e le zuppe sono assolutamente adatti a tutte le età: si può chiedere di evitare i piatti troppo speziati per i più piccoli, se non sono abituati.

Arrivare il Marocco ormai è comodissimo e sono disponibili voli diretti dalle principali città italiane, sia con compagnie low cost che di bandiera, per Marrakech, Tangeri e Casablanca. Come periodo, autunno e primavera sono l’ideale per evitare il caldo. Meglio non viaggiare durante il Ramadan, il periodo di preghiera e digiuno, durante il quale molte attività sono chiuse e sospese e che può influenzare gli orari dei pasti e il ritmo della città, oltre che del viaggio.

Per l’ingresso in Marocco, i turisti italiani non necessitano di visto, ma è necessario il passaporto valido per almeno sei mesi dalla data di arrivo. Non ci sono vaccinazioni obbligatorie, ma è consigliato consultare il medico per una valutazione in base alla durata e alla tipologia del soggiorno.

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Valencia con bambini: guida per un viaggio family friendly

Valencia è una destinazione perfetta per un viaggio in famiglia con bambini; forse la destinazione family friendly per eccellenza nelle vicinanze. La qualità della vita e della visita è altissima, gli spazi sono pensati per accogliere le persone e farle stare bene, anzi benissimo. Non esiste museo o evento che non sia pensato per essere accessibile anche ai più piccoli.

Giardini del Turia: un’oasi verde nel cuore della città

I Giardini del Turia sono uno dei luoghi più piacevoli di Valencia, praticamente tutto l’anno, e raccontano, quasi come un biglietto da visita diffuso e smart, quanto i valenciani vivano lo spazio urbano. Il parco si estende per circa 9 chilometri nel cuore della città. Questo spazio verde è stato creato nel letto del fiume Turia deviato negli anni ’50, ed è diventato un’importante area ricreativa per residenti e turisti. Lungo i Giardini del Turia si alternano una serie di attrazioni per tutte le età, da aree attrezzate per il gioco a spazi per lo sport, skate park e rampe per i pattini; reti su cui arrampicarsi e aree per il picnic.

Una delle attrazioni principali per chi viaggia con i bambini è il Parco Gulliver, un’area giochi davvero unica nel suo genere, sbalorditiva (tanto più se si pensa che è a ingresso gratuito, con sorveglianti e bagni). Questo parco è ispirato alla celebre storia di Gulliver’s Travels e presenta una gigantesca scultura che rappresenta Gulliver, il famoso gigante dei racconti di Jonathan Swift. I bambini possono esplorare questa straordinaria figura, arrampicarsi su scivoli, scale e ponti, e percorrere i vari passaggi che ne seguono le linee sinuose, proprio come dei piccoli lillipuziani. Il parco è progettato per offrire un’esperienza immersiva, dove i piccoli possono dare libero sfogo alla loro immaginazione e acrobazia, giocando in un ambiente sicuro e divertente.

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Fonte: Visit València

Il parco del Gulliver è in assoluto l’attrazione più incredibile per i bambini

Il parco è facilmente raggiungibile dal centro città o dalla spiaggia, sia in bus che in metropolitana, e ha numerosi punti di entrata lungo il suo percorso. Tutto il parco è attraversato da piste ciclabili molto frequentate da turisti e residenti.

giardini del turia valencia

Fonte: Visit València

Giardini del Turia: 9 km di verde nel cuore della città

La Città delle Arti e delle Scienze e l’Oceanogràfic

All’interno dei giardini del Turia, verso il porto, si trova la Città delle Arti e delle Scienze, uno dei complessi architettonici e culturali più affascinanti e innovativi d’Europa, che combina arte, scienza, natura e tecnologia. Progettata dall’architetto Santiago Calatrava, la Città delle Arti e delle Scienze è un vero e proprio simbolo della modernità di Valencia e un’attrazione imperdibile per le famiglie. Già da fuori questo centro nevralgico di specchi d’acqua e architettura futuristica completamente immerso nel verde del giardino è uno spettacolo.

Per la visita con i bambini, si può partire dall’Oceanogràfic, il più grande acquario d’Europa, che offre un’esperienza immersiva sul mondo marino, con 45.000 esemplari appartenenti ad oltre 500 specie marine. Al suo interno, i visitatori possono ammirare un’incredibile varietà di specie marine provenienti da tutto il mondo, come squali, delfini, tartarughe e pesci tropicali. Questo è l’unico luogo al mondo dove si possono vedere quattro belughe insieme: Yulka, Kylu, Plombir e Miranda in un ambiente che simula il loro habitat naturale.

Accanto all’Oceanogràfic, si trova il Museo delle Scienze, un altro punto di riferimento imperdibile della Città delle Arti e delle Scienze. Questo museo interattivo è pensato per stimolare la curiosità scientifica nei più piccoli, e propone un’ampia gamma di esposizioni e attività pratiche. I bambini possono sperimentare la scienza in modo coinvolgente, partecipando a laboratori, esplorando mostre sulla biologia, l’astronomia, l’energia e molto altro. Le installazioni sono progettate per favorire l’apprendimento attraverso il gioco e l’interazione, con simulazioni e esperimenti che permettono di comprendere concetti scientifici complessi in maniera semplice e divertente.

Per la visita, è possibile acquistare i biglietti online, anche cumulativi su più attrazioni. I tempi? Mezza giornata per l’Oceanogràfic, e un paio d’ore per il Museo delle Scienze.

I family tour e i musei

Il centro antico di Valencia è abbastanza circoscritto e una giornata è più che sufficiente per     vederlo, approfittando delle vaste aree pedonali, piazze e strade, che sono state realizzate anche in occasione di Valencia Capitale Verde Europea 2024. Per approfondire un pochino storia e monumenti, sono organizzati dei family tour proprio per chi viaggia con bambini. Il percorso, della durata di due ore, parte dalla Stazione del Nord, uno degli edifici più iconici della città in stile modernista, e si snoda attraverso il centro storico, passando per piazze storiche come quella del Comune, del Mercato, Lope de Vega, della Reina e della Almoina. Durante il tour, una guida esperta racconta storie e aneddoti curiosi sui luoghi visitati, tra giochi e attività.

Dei diversi musei di Valencia, quelli più indicati per i bambini sono: il Museo delle Fallas permette di esplorare la storia e l’evoluzione di questa celebre festa valenciana, attraverso una collezione di ninots, le figure in cartapesta salvate ogni anno dal rogo. L’Etno, il museo etnologico, ospitato nel Centro Cultural la Beneficencia, vanta un allestimento coinvolgente e interattivo, premiato anche tra i più bei musei d’Europa, e racconta il passato della città e le sue tradizioni. Nella stessa sede e altrettanto interattivo, c’è il Museo della preistoria. Molto particolare è il Museo dei Soldatini di Piombo, con una straordinaria collezione di miniature storiche, che affascina appassionati di storia e modellismo di tutte le età.

Le spiagge di Valencia e la Marina

A essere onesti, a Valencia il mare non è caraibico, ma le spiagge sono così tanto ampie, attrezzate e vivibili da rendere d’obbligo un salto. Las Arenas è la spiaggia più vicina alla Marina, con un lungomare di bar e negozi e un paio di aree gioco sulla sabbia attrezzate con reti per arrampicarsi e tubi a scivolo. Malvarrosa è la spiaggia subito dopo: anche qui ci sono diversi punti per il gioco, sia sulla sabbia che nella striscia di verde che segue il lungomare. In estate nella spiaggia di Malvarrosa viene attrezzato uno stabilimento pubblico che offre accompagnamento e assistenza alle persone con disabilità e mobilità ridotta. Tutto l’anno ci sono reti per giocare a beach volley e nei mesi di luglio e agosto sono organizzate la mattina e nel tardo pomeriggio attività sportive gratuite. Proseguendo verso Alboraia, dalla parte opposta al porto per intenderci, si trova la Patacona, con qualche bar e ristorante e un bel gioco bimbi sulla sabbia.

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Fonte: AS

La spiaggia Las Arenas a Valencia

La Marina invece, totalmente rifatta per la Coppa America, è una lunga passeggiata pedonale che costeggia il porto turistico con diversi punti di imbarcazione per gite ed escursioni in mare. Per i più grandi, ci sono diverse scuole di surf e vela, aperte tutto l’anno. Sempre alla Marina c’è un bellissimo gioco bimbi realizzato utilizzando copertoni di recupero, con chioschetto al lato per uno snack. Poco più avanti, andando verso Avenida del Puerto e i giardini Turia, si trova un ex sito industriale coperto, ristrutturato e animatissimo per chi pattina, va in skate o per lezioni di ballo e fitness.

Alle spalle della spiaggia Malvarrosa si estende il quartiere Cabanyal, ex barrio di pescatori e portuari, con le sue caratteristiche casette di piastrelle colorate. All’interno di questo quartiere si trova il teatro delle marionette e burattini, il Teatro La Estrella, e un mercato coperto di frutta e verdura, aperto alla mattina. La città organizza spesso visite guidate al quartiere per valorizzare la trasformazione e la riqualificazione che lo ha visto protagonista.

Il Parco Naturale dell’Albufera 

A soli pochi chilometri da Valencia, verso Alicante, il Parco Naturale dell’Albufera è una delle più belle oasi naturali della Spagna. Questo grande lago d’acqua dolce, circondato da paludi e canneti, è il posto perfetto per trascorrere qualche ora immersi nella natura e per far conoscere ai bambini l’importanza della biodiversità.

Una delle esperienze must da fare all’Albufera è senza dubbio il giro in barca. Navigare sulle acque calme del lago permette di ammirare paesaggi lagunari nella natura e di avvicinarsi a una varietà di specie di uccelli che popolano l’area, tra cui cormorani, fenicotteri e aironi. Sono organizzate alcune escursioni su barche tradizionali che a fine giro prevedono un piatto di paella, tipica proprio di questa zona.

L’Albufera è anche un centro di osservazione naturale, dove i visitatori possono esplorare diverse aree del parco tramite sentieri, pannelli informativi e piattaforme di osservazione, ideali per gli amanti del birdwatching ma anche per i bambini. In diversi momenti dell’anno, il parco propone visite guidate gratuite e attività didattiche e educative sulle pratiche di conservazione ambientale, flora e fauna. Per un po’ di romanticismo, il tramonto sull’Albufera è uno dei momenti da non perdere, quando il sole cala dietro le colline e il lago si tinge di colori caldi. Occhio alle temperature, perché in estate potrebbe far molto caldo.

Si può arrivare all’Albufera in bus dalla Città delle Arti e delle Scienze o in bici con una ciclabile che attraversa il parco, lontano dalle automobili. A ridosso della zona paludosa, lungo la costa, si trova la Playa de El Saler, una lunga spiaggia di sabbia dorata circondata da dune e pinete, molto wild e in estate meno caotica delle spiagge cittadine. Sempre all’interno del Parco Naturale dell’Albufera, El Palmar è un piccolo villaggio, famoso per i suoi ristoranti di cucina tradizionale valenciana, in particolare per la paella.

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Fonte: Visit València

Il Parco Naturale dell’Albufera è una delle più belle oasi naturali della Spagna

Bioparc: un viaggio nella natura selvaggia

Per chi ama il genere, il Bioparc è un parco zoologico innovativo che piace molto alle famiglie con bambini. Il parco, raggiungibile con i mezzi pubblici, riproduce fedelmente gli habitat africani, permettendo di osservare gli animali senza barriere visibili. Il parco ospita oltre 150 specie diverse e più di 4.000 animali, tra cui esemplari rari come il leopardo di Zanzibar, il drago di Komodo e l’antilope bongo.

Le Fallas con bambini

Le Fallas sono la celebre festa tradizionale di Valencia, che si svolge ogni anno a marzo, con il momento clou il giorno di San Giuseppe, per celebrare la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera. Bisogna viverla almeno una volta nella vita. Questa festa, famosa per le sue enormi sculture di cartapesta chiamate ninots, i fuochi d’artificio e le mascletà (spettacoli pirotecnici), è uno degli eventi più attesi in città. La festa è molto molto caotica e non particolarmente adatta alle famiglie con bambini piccoli; ma se invece il viaggio coincide con questo periodo, ci sono alcuni accorgimenti che si possono prendere per vivere la festa con i più piccoli a seguito. Intanto è bene stare lontano dalla Plaza del Ayuntamiento durante le mascletà (anche diurne) perché il caos e il rumore potrebbe infastidire i più sensibili. Un’idea potrebbe essere acquistare il bono per visitare le Fallas della Sezione Speciale. Questo biglietto consente di avvicinarsi alle sculture senza dover affrontare la folla, rendendo l’esperienza più piacevole e rilassata per i più piccoli. Inoltre, per chi desidera assistere alla mascletà, ma preferisce evitare la confusione e il rumore eccessivo, sono disponibili balconi con vista privilegiata, ideali per le famiglie con bambini sensibili ai suoni forti (anche se un po’ costosi).

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Fonte: Mike_Water

Le Fallas sono da vedere almeno una volta nella vita @Visit València

Informazioni pratiche

Quando e come andare

Valencia è una meta per famiglie tutto l’anno, con temperature piuttosto miti. L’estate può essere molto calda, ma sempre ventilato, specialmente sulla costa (ad agosto però molte attività e ristoranti possono essere chiusi). È facilmente raggiungibile dall’Italia grazie ai voli diretti dalla maggior parte delle città italiane, sia con compagnie low cost che di bandiera. Dall’aeroporto alla città ci si  sposta comodamente in metropolitana, che arriva addirittura fino alla costa.

Come spostarsi

Il centro della città si gira comodamente a piedi o con i mezzi pubblici, ben organizzati e accessibili. Se l’età dei bambini lo consente o chiedendo un seggiolino per i più piccoli, l’ideale per visitare la città è noleggiare una bici. La rete di ciclabili permette davvero di raggiungere ogni punto, in modo estremamente sicuro e veloce.

Per chi sceglie di spostarsi con i mezzi pubblici: il Comune ha prorogato il grande sconto sugli abbonamenti SUMA da 10 viaggi (valido per metro, tram, autobus EMT e treni a breve distanza), che hanno un costo di 4 euro invece di 8 euro (attenzione perché invece il viaggio singolo pagato sul bus costa 1,50 euro a tratta). Per i turisti che visitano Valencia per pochi giorni, la migliore soluzione per spostarsi in modo economico e avere riduzioni in musei, attività turistiche, ristoranti e negozi è la Valencia Tourist Card  da 24, 48 o 72 ore.

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Fonte: AS

Paella e riso sulle tavole di Valencia

Mangiare e dormire

Per il pernottamento, una delle zone più strategiche per visitare Valencia con i bambini è quella della Marina e Avenida del Puerto, comoda per raggiungere il centro, trascorrere del tempo nei Giardini del Turia e arrivare facilmente alla spiaggia e all’Albufera.

Nessun problema per il cibo! Qualsiasi bar propone tapas con prodotti della campagna e pescato locale (da provare per l’almuerzo, in tarda mattinata, il panino con calamari fritti e alioli), oltre alla famosa tortilla (la spessa frittata di patate) e ai panini con jamón ibérico, il celebre prosciutto. La paella valenciana, preparata con riso, pollo, coniglio, fagioli grandi e verdure, si mangia rigorosamente a pranzo—solo i locali più turistici la propongono anche a cena. Per un’esperienza autentica, il posto migliore per gustarla è l’Albufera o la campagna valenciana.

Per i più piccoli, immancabile un assaggio di churros con cioccolata calda e della horchata, una bevanda vegetale a base di chufa, servita fredda o in versione granita.

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In costa Blanca, alla scoperta di Alicante con i bambini

Alicante, nel sud della Comunidad valenciana in Spagna, è una meta perfetta per un lungo weekend in famiglia o come base per esplorare la Costa Blanca. È comodo arrivarci, piacevole da visitare con i bambini, con un clima mite tutto l’anno e ottimo cibo. Ecco le principali attrazioni della città e alcune gite nei dintorni per un viaggio in famiglia.

A passeggio per Alicante

Alicante è una città che si presta benissimo a essere esplorata a piedi, con il suo centro storico compatto e generoso di spazi pedonali.

Cosa vedere in centro

La Calle de las Setas è una delle vie più originali di Alicante, un luogo che attira l’attenzione di tutti, specialmente dei più piccoli. La sua peculiarità? Una serie di funghi giganti, realizzati in legno e metallo, spuntano nel centro della via pedonale con sguardi dispettosi e indispettiti. I bambini possono entrare all’interno di queste enormi strutture a forma di fungo, per scattare divertenti foto in un contesto che sembra uscito da una fiaba.

alicante con bambini

Fonte: iStock

Calle de las Setas, Alicante

Ma il centro di Alicante offre anche altri spazi pubblici molto vivibili, che rendono la città ancora più piacevole. Le piazze storiche, come la Plaza del Ayuntamiento e la Plaza de los Luceros, sono luoghi perfetti per una passeggiata o una sosta. Qui, oltre ai palazzi storici, si trovano chioschi che vendono churros con cioccolata, dolci e gelati, all’ombra degli alberi. I viali verdi pedonali, che si snodano lungo la città e arrivano fino al mare, sono comodi per camminare lasciando i bambini liberi di muoversi e scatenarsi in sicurezza.

Il Barrio de Santa Cruz, con le sue strette viuzze e le case colorate, si trova ai piedi del castello. Qui, tra i vicoli e le piazzette, il consiglio è quello di camminare e perdersi buttando lo sguardo sulle facciate delle case, spesso adornate di fiori e tipiche piastrelle.

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Fonte: iStock

Barrio de Santa Cruz, Alicante

Explanada de España, lungomare

Una passeggiata lungo il lungomare di Alicante è un must per le famiglie. L’Explanada de España è un viale iconico costeggiato da palme, con un pavimento di mosaico che simula le onde del mare, composto da oltre sei milioni di tessere colorate. È il luogo perfetto per una passeggiata, per godere dell’ombra e della brezza marina, fare una sosta nei bar all’aperto o assistere agli spettacoli degli artisti di strada che spesso si esibiscono. Lungo il viale, alcune aree allestite per il gioco lo rendono ancora più adatto ai piccoli.

Alicante con bambini

Fonte: Stock

Explanada de España, Alicante

Fino al Castello di Santa Bárbara

Non si può visitare Alicante senza fare un salto al Castello di Santa Bárbara, una delle attrazioni principali della città. Questo imponente castello medievale sorge sulla cima del Monte Benacantil e offre una vista spettacolare su Alicante e sul mare. È un luogo ricco di storia, ma anche di spazi dove i bambini possono correre e esplorare. Una volta arrivati, si possono visitare le antiche mura, le torri di guardia e le mostre che raccontano la storia della città. Non dimenticate di fermarvi sulla terrazza panoramica per ammirare la vista mozzafiato su Alicante e la baia. Per arrivare al castello, ci sono tre opzioni: a piedi, lungo un sentiero che porta fino in cima (pendente ma non troppo e assolutamente fattibile dai 6 anni); in navetta da Puerta del Mar; oppure in ascensore, che parte dalla spiaggia di Postiguet e rende l’accesso ancora più facile per le famiglie con bambini piccoli. Un’idea può essere quella di salire in ascensore o navetta e scendere a piedi, per non stancare troppo i viaggiatori junior.

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Fonte: iStock

Vista sulla costa di Alicante dal Castello

I musei di Alicante

Alicante ospita diversi musei interessanti per i bambini. Questi musei, come quasi sempre in Spagna, sono pensati per coinvolgere anche i più piccoli con esposizioni interattive, attività didattiche e percorsi tematici (ad un costo davvero accessibile).

Museo Ocean Race

Il Museo Ocean Race è perfetto per i bambini appassionati di avventura e mare e racconta, unico al mondo, la storia della regata più dura che esista. Le esposizioni interattive che raccontano oltre 45 anni di storia della Round the World Race e i suoi progressi nella tecnologia nautica, e le barche in mostra permettono ai bambini di immergersi nel mondo delle competizioni veliche. Il percorso didattico li coinvolge in attività che stimolano la loro curiosità e creatività, con una spiccata attenzione verso la sostenibilità: la mostra vuole ispirare azioni per proteggere l’oceano e aumentare la consapevolezza sulla salute degli oceani. L’ingresso al The Ocean Race Museum è gratuito per tutti i visitatori e sono proposte visite guidate e esperienze immersive.

Museo di Fogueres

Un altro museo particolare è il Museo di Fogueres, dedicato alle celebrazioni delle Hogueras de San Juan, la festa più importante di Alicante, riconosciuta Bene di Interesse Culturale Immateriale nel 2013. Qui i bambini possono scoprire l’arte dei giganteschi ninots (le statue di cartapesta) che vengono bruciate durante i festeggiamenti e ammirare  i Ninots Indultats, donati nel corso degli anni dai rispettivi Hogueras e salvati dall’incendio grazie al voto popolare per la loro valenza artistica. Il museo, a ingresso gratuito, organizza anche laboratori e attività per imparare a creare le proprie opere d’arte.

Museo de Belenes

Il Museo de Belenes è un incantevole museo per i bambini, che raccoglie centinaia di presepi provenienti da tutto il mondo. Le scenografie in miniatura, le luci e i dettagli affascinano i più piccoli, rendendo la visita un’esperienza magica.

Museo dell’Acqua e Pozzo di Garrigós

Le esposizioni del Museo dell’Acqua e Pozzo di Garrigós ripercorrono un viaggio atipico nel passato della città, raccontando la storia del suo approvvigionamento idrico. I bambini possono esplorare le antiche cisterne sotterranee e scoprire come veniva estratta e conservata l’acqua, attraverso installazioni didattiche e attività interattive. L’entrata è gratuita ed è possibile prenotare visite guidate sul sito ufficiale.

Museo Arqueológico de Alicante (MARQ)

Infine, il Museo Archeologico di Alicante (MARQ) è uno dei più importanti della città. Questo museo offre una vasta gamma di reperti archeologici che vanno dalla preistoria all’epoca romana. Le sezioni interattive sono particolarmente adatte ai bambini, con attività didattiche che permettono loro di “scoprire” gli oggetti antichi attraverso il gioco e la sperimentazione.

Relax sulle spiagge di Alicante

Alicante è famosa per il mare pulito e le sue bellissime spiagge, perfette per una giornata di relax in famiglia. La Playa del Postiguet, nel centro della città proprio sotto il castello, è una delle più frequentate e adatte ai bambini, grazie alla sua sabbia fine e all’acqua poco profonda. Sulla spiaggia ci sono diversi bar e aree attrezzate con giochi sulla sabbia. Poco più lontano dal centro, la Playa de San Juan è meno affollata ma altrettanto servita, con ampi spazi e una serie di servizi che la rendono perfetta per una giornata di gioco al mare con i bambini.

Il Parco El Palmeral

A pochi minuti dal centro di Alicante, il Parco El Palmeral è una vera oasi di verde. Con i suoi laghetti, le palme e le ampie aree per picnic, è il luogo ideale per trascorrere qualche ora di tranquillità, lontano dal trambusto cittadino (che ad Alicante tanto trambusto non è!). I bambini possono divertirsi a esplorare il parco, correre tra i viali alberati e giocare nei parchi giochi.

Idee per gite fuori porta

Con un po’ di tempo extra, ci sono diverse gite interessanti nei dintorni di Alicante. Ecco le più adatte con i bambini.

Una delle escursioni possibile è quella all’Isola di Tabarca, un piccolo paradiso a breve distanza dalla costa di Alicante, e l’unica isola abitata della Comunità valenciana. La gita in barca è divertente per i bambini, che in estate potranno anche fare snorkeling lungo la costa dell’isola. Inoltre, per soddisfare il palato, nel piccolo villaggio di pescatori si trovano una serie di ristoranti dove gustare piatti a base di pesce fresco.

A circa 40 minuti da Alicante, il Museo Del Juguete di Ibi è molto curioso per i bambini. Il museo si trova all’interno della vecchia e celebre produzione di giochi della provincia ed espone giocattoli di tutte le epoche, da quelli tradizionali a quelli più “moderni”. Un viaggio nel mondo dell’infanzia attraverso giochi che alcuni genitori riconosceranno, ma vetusti agli occhi dei bambini.

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Fonte: AS

Il Museo Del Juguete di Ibi

Una visita al Palmeto di Elche, patrimonio dell’umanità UNESCO, è assolutamente da non perdere. Questo giardino storico è il più grande bosco di palme d’Europa. Pur risalendo all’epoca preistorica, raggiunse il massimo splendore durante il periodo musulmano, quando fu trasformato in un giardino e la coltivazione delle palme fu sviluppata al massimo. Il Palmeto Storico comprende oltre 200.000 palme ed è stato riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità. Sono diversi i punti di interesse da visitare: il Parco Municipale, con edifici di ispirazione neo-araba e fontane; l’Huerto del Cura, un giardino dichiarato Giardino Artistico Nazionale; il Museo del Palmeto, situato nell’Huerto de San Plácido. Il Percorso del Palmeto consente di esplorare giardini di palme tradizionali e il Parco delle palme del Filet de Fora, per un’esperienza immersiva.

Informazioni pratiche

Il clima di Alicante è generalmente mite tutto l’anno, ma i periodi migliori per visitarla con i bambini sono la primavera e l’autunno, quando le temperature sono più piacevoli e c’è meno affollamento.

Alicante è facilmente raggiungibile in aereo dalle principali città italiane, sia con compagnie di bandiera che low cost. L’Aeroporto di Alicante-Elche si trova a soli 9 km dal centro città. Da lì, è possibile prendere un taxi, un autobus o noleggiare un’auto se si prevedono visite nei dintorni. Il tragitto in tutti i casi dura 2 minuti circa.

Alicante è una città molto pedonale e, per gran parte delle attrazioni, è possibile muoversi comodamente a piedi. La rete di mezzi pubblici è capillare; ed esistono abbonamenti di 24, 48 o 72 ore. Per le escursioni fuori dal centro e più lontane, si può noleggiare una bici, usufruire dei mezzi pubblici (tram e autobus), o noleggiare un’auto per esplorare le zone circostanti con maggiore flessibilità.

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India con i bambini, consigli utili per un viaggio senza stress

Un viaggio in India con i bambini spaventa moltissime famiglie, anche tra i viaggiatori più accaniti. Si ha paura dell’igiene; di una cultura così tanto diversa dalla nostra che senza problemi si relaziona con morte, spiritualità e povertà; del cibo sempre speziato a cui i bambini non sempre sono abituati. Eppure, un viaggio in India coi bambini si può fare! Ecco alcuni accorgimenti che possono essere decisivi sulla riuscita della vacanza.

Cosa vedere in India con i bambini e come scegliere la zona giusta

La prima cosa a cui pensare è la zona dell’India da visitare in versione family. L’India è un paese immenso e molto diverso tra Nord e Sud. Il Nord è infinitamente più caotico del Sud, con una quantità di gente che a tratti pare di stare in un videogioco (forse troppo se si viaggia con bambini). Il Sud, invece, volendo generalizzare un po’, è molto più arioso, di spiagge ampie e vegetazioni lussureggianti; sicuramente meno stressante.

Triangolo d’Oro: Delhi, Agra e Jaipur

Il Triangolo d’Oro include Delhi, Agra e Jaipur, ed è senza dubbio uno dei principali itinerari per chi viaggia in India. In realtà non è una zona particolarmente baby friendly perché iper caotica H24, con difficili spazi di tregua e silenzio. Per chi non ci vuole rinunciare, Delhi è una città dalle mille anime, dove induisti e musulmani convivono. Un ottimo punto di partenza per visitare Delhi è Chandni Chowk, uno dei mercati più antichi e affollati, vicino alla moschea Jama Masjid e al Red Fort, ex residenza imperiale moghul. Spostandosi in tuk tuk, si possono visitare il Raj Ghat, memoriale di Gandhi, e il Gurudwara Bangla Sahib, tempio sikh con una grande piscina sacra. L’India Gate è simbolo moderno della capitale, e la Tomba di Humayun un mausoleo moghul Patrimonio UNESCO. Fuori dal centro, meritano una visita il Tempio del Loto e il Qutb Minar. Per lo shopping e il pernottamento, il quartiere di Paharganj offre hotel economici, negozi di artigianato e ristoranti frequentati dai viaggiatori.

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Fonte: AS

Delhi, il Gurudwara Bangla Sahib, tempio sikh con una grande piscina sacra

Agra è sinonimo di Taj Mahal, un luogo iconico che colpisce anche i più piccoli con la sua storia d’amore (assolutamente da raccontare loro!). Nei dintorni, il Forte di Agra e Fatehpur Sikri sono un viaggio nel viaggio, tra cortili, mura e torri affascinanti.

Jaipur, capitale del Rajasthan, è nota come la “città rosa” per il colore dell’arenaria usata nelle costruzioni del centro storico. Tra i luoghi simbolo spicca l’Hawa Mahal, il Palazzo dei Venti, con la sua facciata a nido d’ape e le 953 finestre che permettevano alle donne di corte di osservare la città senza essere viste. Il City Palace, cuore storico e politico, ospita cortili, padiglioni e musei; mentre fuori città si trova l’Amber Fort, l’antica residenza dei maharaja, circondato da mura imponenti e patrimonio UNESCO. Un altro punto iconico è il Jal Mahal, il Palazzo dell’Acqua, che sembra galleggiare sul lago Man Sagar. Tra i templi più significativi, il Birla Mandir, in marmo bianco, e il Moti Dungri, dedicato a Ganesha. A mezz’ora da Jaipur, il Monkey Temple è immerso nella natura e abitato da numerose scimmie. Le sue vasche sacre, alimentate da una sorgente, vengono utilizzate per rituali di purificazione, regalando un’esperienza unica.

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Il forte di Jaipur

India Spirituale: il fascino di Varanasi, Allahabad e Vrindavan

Per un’esperienza nella spiritualità indiana, ci sono tre luoghi da cui non si può prescindere, ma assolutamente da evitare con bambini durante feste e pellegrinaggi, perché così tanto intasate da risultare quasi pericolose. Varanasi non ha bisogno di presentazioni, tra le città più affascinanti e essenziali dell’India. Da non perdere, il giro in barca sul Gange all’alba e le spettacolari cerimonie del Ganga Aarti sui ghat al tramonto. Ma Varanasi è da vivere perdendosi tra i vicoli, passeggiando lungo i ghat più remoti, per provare a vivere momenti ordinari, senza essere troppo invasivi. Le cremazioni sono esplicite, non ci sono dubbi, e nulla è lasciato all’immaginazione; ma gli indiani vivono il momento della morte e del saluto in modo così tanto naturale che anche i bambini possono assistere. Certamente, nel caso si decidesse di portarli, vanno accompagnati nella comprensione del rito, con la stessa serenità con cui la vivono loro. I bambini hanno molte meno infrastrutture mentali di noi adulti e riescono a vedere oltre, senza giudizio e traumi.

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Fonte: AS

Bagni nel Gange a Varanasi

Ad Allahabad (Prayagraj), il Triveni Sangam è uno dei punti più sacri del paese, simbolico e potente, dove si incontrano Gange, Yamuna e Saraswati. È da evitare durante le feste e i pellegrinaggi perché viene letteralmente preso d’assalto.

Vrindavan, nello stato di Uttar Pradesh lungo le rive del fiume Yamuna, è una delle città più antiche e sacre dell’India, meta di pellegrinaggio per migliaia di fedeli, poiché qui Lord Krishna visse la sua infanzia. Oggi, l’antico villaggio è diventato una città grande e caotica, che ospita circa seimila templi e numerosi ashram per i pellegrini. Il lungo fiume è un luogo dalle sfumature incredibili, specialmente al tramonto durante la cerimonia dell’Aarti. Per chi desidera una pausa dal trambusto cittadino, è possibile prendere un tuk-tuk e attraversare il fiume per raggiungere i tranquilli villaggi di Belvan e Bhandirvan, con casette basse, templi silenziosi e tanti bambini che giocano per le strade sterrate.

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Tempio induista a Vrindavan

India Centrale: natura, templi e tigri

Gwalior, Orchha e Khajuraho sono tre tappe nel Madhya Pradesh per un’esperienza di viaggio più tranquilla ma altrettanto autentica.

Gwalior è una città ricca di storia, famosa per il suo imponente forte, uno dei più grandi dell’India. Situato su una collina, il forte offre una vista spettacolare sulla città e ospita il Palazzo Man Singh, decorato con piastrelle smaltate blu e gialle. Ogni sera, lo spettacolo di luci e suoni racconta la storia di Gwalior. Scendendo dal forte, si incontrano le giganti statue monolitiche dei santi Jainisti nella Valle di Urwahi. Queste imponenti sculture, scolpite nella roccia, sono di una bellezza straordinaria, a testimonianza dell’importanza della religione jainista nella zona.

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Le giganti statue monolitiche dei santi Jainisti a Gwailor

Orchha, una città fondata nel XVI secolo, è famosa per la sua architettura medievale ben conservata. Il complesso fortificato comprende il Jahangir Mahal, un palazzo magnifico che simboleggia l’architettura islamica dell’epoca, e il Raja Mahal, con torri e dipinti murali. Tra i templi meritano una visita il Ram Raja Temple che un tempo era un palazzo; e il Chaturbhuj Temple, con una vista panoramica dalla sua cima. Lungo il fiume Betwa, si trovano i chhatris, cenotafi dei maharaja, che al tramonto si riflettono sull’acqua, creando un’atmosfera magica. Coi bambini c’è una tappa che vale più di altre: Orchha ospita uno dei tre baobab dell’India, un albero sacro dove i locali pregano. A qualunque ora del giorno c’è qualcuno che vende il filo rosso di cotone (Mouli o Kalawa) da legare intorno a tronco, in offerta per la divinità secondo l’usanza induista.

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Fonte: AS

Il baobab di Orchha

Infine, Khajuraho è un piccolo villaggio famoso per i suoi templi UNESCO, conosciuti anche come templi del Kamasutra, per le sculture erotiche che li decorano. Costruiti tra il X e l’XI secolo, i templi sono suddivisi in diversi gruppi (il più importante è il gruppo occidentale) e all’interno de parchi c’è molto spazio per passeggiare e correre. Oltre alla visita dei templi, vale la pena esplorare le cascate di Raneh.

Per chi cerca avventura e natura, i Parchi Nazionali di Kanha e Bandhavgarh sono tra i migliori luoghi per avvistare tigri e altri animali selvatici. I safari in jeep sono emozionanti e sicuri anche per le famiglie.

Sud dell’India: spiagge, templi e natura tropicale

Il Sud dell’India è una delle regioni più rilassanti e adatte a un viaggio con bambini. Il Kerala è in assoluto una meta ideale per le famiglie: le backwaters di Alleppey, una rete di canali, laghi e fiumi circondati da una lussureggiante vegetazione tropicale, sono esplorabili a bordo di una houseboat, le tradizionali imbarcazioni. Il Parco Nazionale di Periyar, nella zona montuosa del Kerala, è perfetto per avvistare elefanti, scimmie e una varietà di fauna selvatica; mentre le spiagge di Varkala e Kovalam sono ampie distese di sabbia dorata dove giocare.

A Nord del Kerala, il Karnataka ospita due destinazioni da vedere. Hampi, patrimonio dell’umanità UNESCO, è famosa per le sue rovine antiche, come il Tempio di Virupaksha e il Vittala Temple, che includono templi e palazzi immersi in un paesaggio roccioso surreale. Gokarna è una cittadina costiera meno affollata rispetto a Goa, con spiagge grandi e selvagge come Om Beach e Kudle Beach. La città è anche famosa per il tempio di Mahabaleshwar, uno dei luoghi sacri più importanti per gli induisti.

Goa, purtroppo ormai troppo turistica, continua a essere una meta amata dalle famiglie. Le spiagge di Palolem e Agonda, più tranquille rispetto ad altre, sono piacevoli per i bambini. Oltre a locali e scuole di yoga, ci sono molti mercati, negozi e le storiche chiese coloniali.

Infine, le isole Laccadive e Andamane si trovano rispettivamente al largo della costa del Kerala e del Bengala, e sono veri e propri paradisi tropicali. Le acque cristalline, i fondali ricchi di pesci colorati e le spiagge incontaminate rendono queste isole l’ideale per una fuga rilassante alla fine di un viaggio intenso, lontano dal caos delle città. Prima di prenotare è bene verificare le condizioni di accesso all’isola.

Tra le montagne dell’Himalaya Indiano

Chi cerca un’India più verde può dirigersi verso le montagne dell’Himalaya. Manali, una delle destinazioni più popolari, è la base perfetta per esplorare la regione. Immersa in un paesaggio montano mozzafiato, la cittadina è circondata da fiumi impetuosi e fitte foreste di conifere, ideali per passeggiate e piccole escursioni, per rafting, trekking e ciclismo, da adattare all’età. A Dharamshala, immerso in paesaggi montani spettacolari, si trova il monastero del Dalai Lama, un luogo sacro che offre l’opportunità di esplorare la spiritualità tibetana e la vita dei monaci

Più a est, sulla riva del fiume Gange, Rishikesh è famosa per il suo ambiente mistico e spirituale, con i ponti sospesi che attraversano il Gange, centri di yoga e meditazione per tutte le età. Infine, Nainital è una deliziosa cittadina collinare e il suo lago è navigabile con pedalò o barche a remi e circondato da panorami sbalorditivi.

Il periodo migliore per andare in India

Il periodo migliore per visitare l’India dipende molto dalla regione che si desidera esplorare. In generale, il clima del paese è caratterizzato da tre stagioni principali: l’estate, la stagione dei monsoni e la stagione invernale.

L’inverno (novembre – febbraio) è senza dubbio il momento ideale per viaggiare in gran parte dell’India. Le temperature sono più miti e piacevoli, soprattutto nelle regioni settentrionali e centrali. Anche il Rajasthan, Delhi, Agra, e le città lungo il Gange sono più godibili durante questo periodo, che però è di alta stagione turistica, quindi è consigliato prenotare con anticipo.

L’estate (marzo – giugno) è la stagione più calda in India, con temperature che possono superare i 40°C in molte zone, come nel Rajasthan, Gujarat e nelle pianure del nord. Questo è un buon momento per visitare le regioni montane come l’Himalaya e le spiagge del sud, dove la temperatura è più sopportabile e le acque sono tranquille.

Il periodo di monsoni (giugno – settembre) porta piogge abbondanti in gran parte del paese. Sebbene il paesaggio diventi lussureggiante e verde, i forti temporali possono portare ad importanti allagamenti e rendere difficili le escursioni e le visite ai siti turistici. Durante il periodo dei monsoni il livello del Gange si alza molto, fino a coprire la maggior parte dei ghat di Varanasi, impedendone la navigazione. Anche i trasporti sono più complicati durante questa stagione, proprio a causa degli allagamenti.

Coinvolgere i più piccoli

Il viaggio in India può essere più complicato di altre mete, ma il segreto è quello di coinvolgere i bambini e renderli esploratori attivi e protagonisti, senza timore. Questo significa che prima di partire si possono leggere libri illustrati sulla religione induista e sulle divinità, o guardare documentari adatti sulla vita in India. Durante le visite ai templi, i bambini possono copiare gli adulti nei loro riti, dalla posizione delle mani alle offerte, provando a partecipare in modo immersivo. Ai bambini va spiegato che si tolgono le scarpe prima di entrare nei templi, ma anche nei negozi e nelle case, per non portare dentro lo sporco e le impurità di fuori. Vedere mucche ovunque, persino davanti casa o in autostrada, può essere divertente; ma capire il motivo di tanto rispetto è importante.

inda con bambini

Fonte: AS

Il segreto per un viaggio in India con i bambini è coinvolgerli

Se le catene di hotel internazionali sono una garanzia rispetto a igiene e cibo, l’esperienza del dormire in una casa non ha valore: qui ci saranno quasi sicuramente altri bambini pronti a giocare e condividere. A Orchha, il progetto Homes of India ha aiutato alcune famiglie a sistemare una stanza della casa per metterla a disposizione dei turisti. Magari alternare le notti in casa e in hotel può essere una buona soluzione. Altro suggerimento è quello di cercare progetti sociali e di cooperazione per visitare realtà meno turistiche. A Vrindavan l’associazione Food For Life mette a disposizione alcune camere vicino alle due scuole finanziate dal progetto che ospitano oltre 1400 bambine e ragazze felici di presentarsi a chi arriva.

India con bambini

Fonte: AS

La scuola del progetto Food for life a Vrindavan

Consigli utili per un viaggio in India con i bambini

Nell’organizzazione del viaggio in India con bambini ci sono alcune cose da tenere in considerazione per facilitare la vacanza.

Concedersi un driver

A volte i viaggiatori rifiutano a priori l’idea del driver privato per girare, ma in India questo può svoltare l’itinerario, specialmente con i più piccoli e soprattutto in estate, quando bus e treni possono subire ritardi o cancellazioni a causa degli allagamenti. Avere un’auto con driver a disposizione consente di personalizzare l’itinerario o fare modifiche e tappe a seconda delle esigenze. Vuol dire togliersi dal caos delle stazioni e degli autobus, e godersi momenti di silenzio. Una sola raccomandazione: definire l’itinerario, contrattare il prezzo prima, e chiarire da subito di evitare negozi e ristoranti di amici e conoscenti.

Gli spostamenti interni

Un viaggio in treno in India è da fare! Meglio evitare le tratte brevi su treni regionali, che possono subire ritardi e de quali con difficoltà si riesce a capire la reale durata del viaggio. Per i tragitti lunghi, i treni notturni sono una valida alternativa. È consigliabile scegliere almeno la seconda classe con aria condizionata (2AC o 3AC), che garantisce posti letto con lenzuola pulite fornite alla partenza, maggiore sicurezza e un viaggio più tranquillo rispetto alle classi inferiori.

Un’opzione più comoda per coprire lunghe distanze è con voli interni: numerose compagnie low cost collegano le principali città indiane e prenotando in anticipo si possono trovare tariffe vantaggiose, spesso competitive rispetto ai treni.

Per muoversi tra le città e nei dintorni, ci sono anche gli autobus, sia quelli governativi più spartani che quelli privati con sedili reclinabili e aria condizionata. All’interno delle città, assolutamente i tuk-tuk (rickshaw a tre ruote) sono il mezzo più pratico e diffuso. È fondamentale contrattare il prezzo prima di salire. Nelle grandi città come Delhi e Mumbai (qui i rickshaw sono principalmente elettrici) lo spostamento in tuk-tuk tra mucche, biciclette e pedoni può sembrare adrenalinico come un videogioco!

India con bambini

Fonte: AS

Spostamento in tuk-tuk

Prevedere qualche pausa

Viaggiare in India con i bambini significa adattare il ritmo alle loro esigenze. Meglio rinunciare a qualche tappa e prendersi il tempo per godersi ogni esperienza con calma, evitando stress e stanchezza. Le grandi città, in particolare, possono essere caotiche e affollate, quindi è utile pianificare pause regolari per riposarsi. Rientrare in hotel nel primo pomeriggio per una pausa, magari in una struttura con piscina, può essere un ottimo modo per ricaricarsi. Anche fermarsi in un ristorante tranquillo permette di spezzare la giornata senza sovraccaricare i più piccoli. In visita alle città più grandi può essere necessaria una pausa nei parchi pubblici o giardini; anche nei templi e nei palazzi, spesso ci sono cortili ombreggiati dove fermarsi un momento prima di riprendere la visita.

Cosa mangiare in India con i bambini

Il cibo indiano è ricco di spezie e sapori piuttosto intensi. Nel Nord prevalgono piatti a base di pane e curry più densi, mentre a Sud si trovano preparazioni a base di riso, come il dosa (una sorta di crêpe croccante) con verdure o il riso con latte di cocco. Il thali è il pasto più tipico: un vassoio con porzioni di riso, verdure, lenticchie e pane locale, come chapati o naan. Per i bambini può essere una buona soluzione, scegliendo le versioni meno speziate. È sempre utile specificare “no spicy, no pepper” quando si ordina, anche se un po’ di piccante sarà inevitabile. Nelle città sacre la cucina è prevalentemente vegetariana, mentre a Delhi e nelle aree musulmane si trovano piatti di carne. In ogni caso, è consigliabile fare scorta di pane locale (chapati), che è neutro e piace ai bambini. La frutta fresca e secca sono ottime per le merende. Per una pausa dalle spezie, i ristoranti di hotel internazionali propongono opzioni più semplici come pasta, uova o omelette.

India con bambini

Fonte: AS

Dormire in famiglia è un modo per conoscere altri bambini

Medicine, assicurazione e documenti

Non ci sono vaccinazioni obbligatorie per viaggiare in India, ma alcune sono raccomandate, specialmente per le aree rurali. Secondo le indicazioni di Viaggiare Sicuri, è consigliabile essere in regola con le vaccinazioni di routine (tetano, epatite A e B, febbre tifoide) e valutare la profilassi antimalarica per alcune zone. È sempre opportuno consultare un medico prima della partenza. Un’assicurazione sanitaria è altamente consigliata, poiché le strutture mediche pubbliche possono essere inadeguate e quelle private, di buon livello nelle grandi città, hanno costi elevati. In generale, conviene portare qualcosa per la diarrea, fermenti lattici e medicinali per il primo soccorso, oltre a detergenti per le mani (visto che non si usano posate). Per la frutta, scegliere solo quella con la buccia, come banane e mango, per evitare problemi intestinali. È fondamentale bere solo acqua in bottiglia e evitare ghiaccio e verdure crude. Occhio alle scimmie, perché sono davvero agguerrite e farebbero qualsiasi cosa per rubare del cibo.

Per entrare in India è necessario un visto turistico, che va richiesto online. L’e-Visa può essere richiesto non prima di 20 giorni dalla partenza: si riceve l’ETA (Electronic Travel Authorization), che permette, entro 30 giorni, di attivare il visto all’arrivo in aeroporto.

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Azzorre con i bambini: tutto quello che c’è da sapere per una vacanza in pieno oceano

Sono diverse le cose da considerare quando si vuole organizzare un viaggio in famiglia con i bambini. La meta della vacanza non deve essere troppo distante; ma neanche così tanto vicina da far perdere la dimensione del viaggio. Deve essere comoda; ma anche sufficientemente diversa da quello a cui siamo abituati. Ecco, le Azzorre sono esattamente tutto questo: un arcipelago di nove isole in mezzo all’Oceano Atlantico ma terra portoghese, parte in tutto e per tutto dell’Europa. Un piccolo paradiso verde e diffuso, fatto di paesaggi vulcanici, pascoli infiniti e scogliere a picco sul mare.

Le esperienze in famiglia nell’arcipelago

Pur essendo solo a circa quattro ore di volo dall’Italia, queste isole rappresentano un’esperienza completamente diversa da quelle a cui siamo abituati. Ovunque qui il tempo scorre lento, la natura è protagonista assoluta e i colori sono intensi e vivi. Ogni isola ha qualcosa di speciale, ed è difficile generalizzare; ma ecco le attività più adatte alle famiglie che viaggiano alle Azzorre.

Occhio alle balene

Imperdibile, specialmente se si viaggia con i bambini, è l’osservazione di balene e il bagno con i delfini nelle acque blu dell’Atlantico. Le Azzorre sono uno dei migliori luoghi al mondo per avvistare cetacei e numerose compagnie su tutte le isole offrono escursioni adatte anche ai più piccoli, con guide esperte che spiegano curiosità sugli animali.

azzorre coi bambini

Fonte: Visit Azores

Delfini che fanno il bagno nelle acque delle Azzorre

Bagno alle Azzorre

Per chi viaggia in estate e non vuole rinunciare al bagno, alle Azzorre non mancano spiagge e calette (rigorosamente di sabbia nera) protette che rendono l’oceano più facilmente accessibile e meno pericoloso. Tipiche, molto suggestive e altrettanto comode per il bagno, sono le piscine naturali scavate nella roccia lavica e alimentate dalle onde dell’oceano, dove il mare è più calmo e sicuro anche per i più piccoli. São Miguel è l’unica isola con fonti termali, perfette tutto l’anno per rilassarsi in un’acqua naturalmente calda, circondati da una natura incontaminata. Su tutte le isole ci sono laghetti di acqua dolce, tra cascate e boschi rigogliosi, per un tuffo e una piacevole pausa.

We love trekking

Le Azzorre sono il luogo perfetto per viaggiare alla scoperta delle terre vulcaniche. Le isole sono rinomate per il trekking, ma ci sono anche sentieri semplici e panoramici che permettono di esplorare crateri vulcanici, foreste e laghi senza troppa fatica; anche solo percorrendo alcuni brevi tratti. Ogni isola dispone di itinerari a seconda di età e allenamento. Le famiglie con bambini più grandi possono esplorare i tunnel di lava: grotte formate dalle eruzioni vulcaniche e cuore geologico delle Azzorre. Oltre al trekking, alle Azzorre si possono praticare un sacco di altri sport, come lo snorkeling, il canyoning, il surf o l’arrampicata.

I prodotti della terra

Quasi come in India, le mucche alle Azzorre sono sacre, e non è raro trovare code per strada in automobile perché le vacas si stanno spostando. Ovunque si vedono mucche al pascolo; ma per una pausa divertente e golosa, si può visitare una delle tante fattorie di formaggi (specialmente a São Jorge, Terceira e Pico), dove i bambini possono vedere da vicino gli animali, assistere alla produzione e assaggiare prodotti locali.

Quali isole scegliere?

Le isole sono tutte bellissime, ma per evitare che il viaggio diventi troppo frenetico e stressante, c’è bisogno di molto tempo a disposizione per visitarle tutte. Gli spostamenti tra le isole non sono facilissimi e regolari, specialmente fuori stagione, per cui se la vacanza è breve, meglio concentrarsi su São Miguel, l’isola principale, che offre un po’ di tutto: laghi vulcanici, spiagge, piscine termali e villaggi pittoreschi. Da qui, volendo, si può aggiungere una tappa a Terceira, facilmente raggiungibile con un volo interno. Per un’esperienza più autentica e rilassante? Pico con la sua montagna o São Jorge possono essere le mete più adatte (verificando prima bene l’itinerario per arrivarci).

São Miguel con i bambini

São Miguel è la più grande dell’arcipelago e appartiene al gruppo orientale insieme a Santa Maria. Un’isola sorprendente per tutta la famiglia, che offre molte attrattive senza perdere la sua identità.

Le Lagoas, i laghi vulcanici

I laghi vulcanici di São Miguel si sono formati all’interno di antichi crateri e hanno creato scenari unici. La Lagoa das Furnas è tra le più affascinanti, grazie alle sue fumarole e sorgenti termali che sprigionano vapore dal suolo, da fontanelle e tombini. Una curiosità: alle Caldeiras da Lagoa durante tutto il giorno si assiste al via vai di furgoncini che portano grandi pentole da interrare per cucinare il tradizionale cozido, un piatto che cuoce lentamente sfruttando il calore naturale della terra. La Lagoa do Fogo, immersa in una riserva naturale, è la più selvaggia e intatta; mentre Sete Cidades, con i suoi due laghi gemelli, uno verde e uno azzurro, è forse il luogo più iconico dell’isola. Tutti i laghi sono facilmente raggiungibili in auto; ma con un pizzico di buona volontà si possono percorrere tratti di sentieri e trekking adatti a tutti, anche ai più piccoli. Non si fa fatica a trovare agenzie e guide per organizzare il trekking.

Spiagge e piscine naturali

São Miguel vanta spiagge di sabbia nera (una ventina circa) perfette per un bagno in sicurezza. Praia das Milícias, Praia do Fogo e Praia das Milicias si trovano vicino a Ponta Delgada; poi ci sono ancora quelle di Porto Formoso; diMosteiros, nella punta Ovest, e di Agua d’Alto, con la spiaggia grande e una più piccola. Per chi preferisce le piscine naturali, l’isola offre meravigliose vasche di roccia lavica colme di acqua marina. Porto da Caloura è una delle più adatte ai bambini, con acque calme e riparate.

Ilhéu de Vila Franca do Campo: un cratere da esplorare

Questo piccolo isolotto, a pochi minuti dalla costa, è una riserva naturale accessibile solo in estate in traghetto dalla costa. Al suo interno si trova una spettacolare piscina naturale, perfettamente riparata dalle onde, ideale per un bagno sicuro. Gli appassionati di snorkeling possono esplorare i suoi fondali; e anche i più piccoli, con una semplice maschera, rimarranno incantati dai pesci in acqua.

Le piante esotiche del Parco Terra Nostra

Nella valle di Furnas, il Parco Terra Nostra è perfetto per una visita in famiglia. I bambini possono muoversi tra laghetti, piante tropicali e statue di animali in pietra nascoste tra gli alberi. Al centro del parco si trova una grande piscina termale dalle acque calde e ferruginose, dove tutta la famiglia può rilassarsi e giocare. L’ingresso al parco è a pagamento, ma sono previste tariffe ridotte per i più piccoli e pacchetti per l’ingresso in famiglia.

Azzorre bambini

Fonte: AS

I sentieri del Parco Terra Nostra riservano molte sorprese

Terme per tutte le età

Le acque termali di São Miguel sono un’esperienza da non perdere, anche con i bambini. Oltre alla grande piscina nel Parco Terra Nostra, le più piccole piscine naturali di Caldeira Velha immerse nella foresta sono spettacolari. Le vasche sono attrezzate solo con bagni e spogliatoi all’aperto; e proprio di fronte c’è il centro di interpretazione per comprendere l’isola e la sua natura. Anche a Poça da Dona Beija si trova una suggestiva piscina termale, con scalette che facilitano l’accesso. Nessuna paura per la temperatura dell’acqua (un timore tutto italiano a dire il vero): i benefici sono riconosciuti anche per i bambini; basta scegliere le aree meno calde, più distanti dalle sorgenti.

Avvistare balene e delfini a São Miguel

São Miguel è una delle migliori destinazioni al mondo per l’avvistamento di cetacei, con maggiore probabilità nei mesi primaverili. L’isola si trova sulla rotta migratoria di oltre 25 specie, tra cui capodogli e balene azzurre. Le escursioni in barca, organizzate da diverse compagnie locali, permettono di osservare questi giganti del mare da vicino ma in sicurezza. Per chi preferisce rimanere sulla terraferma, ci sono punti panoramici perfetti per il whale watching, come Ponta do Cintrão ad esempio. Tutto l’anno ma specialmente in estate, alcune agenzie propongono il bagno con i delfini, sempre accompagnati da guide esperte che garantiscono il rispetto degli animali e dell’ambiente marino.

azzorre coi bambini

Fonte: Visit Azores

Escursione per l’avvistamento dei delfini

Tra i filari della piantagione più antica d’Europa

A São Miguel si trova la più antica piantagione di tè d’Europa, la Gorreana Tea Plantation. La visita può essere molto interessante per i bambini più grandi e permette di scoprire il processo di lavorazione delle foglie di tè e i segreti della preparazione. L’esperienza più bella però è passeggiare tra i filari ordinatissimi e regolari, per scattare qualche foto.

Terceira con i bambini

Curatissima e piena zeppa di parchi gioco, l’isola di Terceira è una destinazione perfetta per chi viaggia con bambini.

Angra do Heroísmo e Monte Brasil

Angra do Heroísmo è la capitale di Terceira e sito UNESCO, un luogo ricco di fascino e storia. Passeggiare per il suo centro colorato è un’esperienza piacevole e “rallentato”.

Per una pausa in pieno centro, il giardino botanico, aperto da mattina a tardo pomeriggio a seconda della stagione, ospita una ricca collezione di piante esotiche e locali coloratissime, con installazioni e fontane. Sempre partendo dalla cittadina, una passeggiata sul Monte Brasil è comoda anche per i bambini e permette di scoprire questo antico vulcano spento, oggi riserva naturale che ospita la Fortezza di São João Baptista, con le sue antiche mura e cannoni.  Si può scegliere tra una camminata breve di circa 45 minuti o un percorso più lungo di circa due ore, che si apre in diversi punti panoramici. La cima è comunque raggiungibile anche in macchina. Sul Monte Brasil si trovano aree picnic, parchi gioco e diverse voliere con volatili autoctoni. Ai piedi del monte, verso il porto, un grande parco giochi costeggia la baia, con tanti scivoli e corde di svariate forme e dimensioni.

Spiagge e piscine naturali: relax in famiglia

Per un bagno con i bambini, l’ideale è optare per una delle piscine naturali di origine vulcanica. Stupende sono le Piscinas Naturais de Biscoitos sulla costa nord: le vasche sono di diversa dimensione e attrezzate con scale e discese per facilitare l’accesso all’acqua. La migliore per i bambini è certamente la prima perché quella verso l’oceano aperto è meno protetta e l’acqua non sempre calma. Altre piscine sull’oceano si trovano e Porto Martins, non troppo distanti da Angra do Heroísmo, a Salgueiros, Silveira, Negrito, Quatro Ribeiras.

dove fare il bagno a Terceira

Fonte: AS

Le piscine naturali di Biscoitos sono uno dei luoghi più affascinanti dell’isola di Terceira

In alternativa, per un bagno con i bambini, a Praia da Vitória si trova una delle poche spiagge sabbiose dell’isola: oltre a quella centrale, costeggiando il sentiero lungo mare, si trovano altre calette di sabbia riparate.

Esplorare le grotte per un viaggio nel sottosuolo

Un’esperienza per tutta la famiglia con bambini più grandicelli è la visita alla Gruta do Natal, una grotta lavica con passaggi sotterranei che sembrano un vero e proprio labirinto. Il percorso è sicuro e facilmente percorribile anche dai bambini più piccoli. L’Algar do Carvão invece è un antico camino vulcanico che permette di scendere letteralmente a centro della terra. La visita è breve, ma suggestiva, specialmente quando si arriva alla piccola laguna sotterranea.

Trekking facile

Passeggiare in mezzo alla natura è davvero un must have alle Azzorre. Oltre al Monte Brasil, il sentiero della Serra do Cume è perfetto per una breve escursione con vista mozzafiato sui campi verdi dell’isola. Il percorso è breve e privo di difficoltà, ideale anche per i passeggini robusti da trekking.

Le altre isole

São Jorge, sport e formaggio

A São Jorge, il Parco Naturale Florestal da Silveira è un’oasi verde con sentieri facili da percorrere, ponticelli su cascate e ruscelli, un’area gioco e una attrezzata per il pic-nic. In estate, la piscina naturale nella Fajã do Ouvidor è imperdibile per un bagno in mezzo alle pietre laviche; mentre proprio vicino all’aeroporto c’è l’unica spiaggia di sabbia nera dell’isola (Faja de Santo Amaro). Bellissimo il faro di Topo, con vista unica sull’isola di Topo, e su cui si può salire chiedendo prima autorizzazione. Suggestivo quello abbandonato a Ponta dos Rosais, all’estremità occidentale dell’isola, raggiungibile da un’unica strada non troppo larga e con l’unico punto di avvistamento delle balene. La Casa do parque de São Jorge, a nord, spiega la natura dell’isola; mentre a sud, vicino a Velas (la città più grande), ci sono diversi mulini non più in uso. Tantissimi gli sport e le attività proposte, dal surf alla canoa, al bagno coi delfini; e ancora la visita alle aziende che producono il famoso formaggio di São Jorge o al Café da Fajã dos vimes, dove la famiglia Nunes con grande passione racconta la produzione di caffè completamente artigianale. Una curiosità? L’isola è conosciuta anche come Dragon island perché ricorda il corpo di un drago sdraiato sul mare.

Pico, l’isola-motagna

Pico è l’isola-montagna delle Azzorre, con il Monte Pico che è il punto più alto delle Azzorre e del Portogallo, a 2.351 m sul livello del mare. Una visita ai lajidos, i vigneti protetti da muretti di pietra lavica, può essere divertente e permette di scoprire le tradizioni agricole locali uniche. La Gruta das Torres è un emozionante percorso sotterraneo tra antichi tunnel di lava, accessibile anche ai bambini più grandi con una guida esperta. Anche qui, non può mancare un’uscita in mare per il whale watching: osservare le balene e i delfini da vicino sarà indimenticabile. E mentre i genitori degustano il famoso vino dell’isola, i bambini possono guardare le mucche da vicino o provare a costruire i muretti a secco con le pietre vulcaniche!

Faial con i bambini

Faial è l’isola delle storie di mare, perfetta per stimolare la curiosità e a fantasia dei bambini. A Horta, i murales dipinti dai navigatori nella Marina raccontano avventure di viaggi e tempeste, da lasciare a bocca aperta. Il vulcano do Capelinhos con il suo paesaggio lunare e il centro di interpretazione geologica è l’ideale per chi cerca un’esperienza educativa e suggestiva. Per il relax? Da non perdere il bagno alle piscine di Varadouro.

Flores con i bambini

Flores è natura incontaminata, dove i bambini possono esplorare grotte come la Gruta do Galo e lasciarsi incantare dalle spettacolari cascate Poço do Bacalhau e Ribeira Grande. Le piscine naturali di Santa Cruz das Flores offrono un’opzione sicura per nuotare, mentre le baie tranquille dell’isola sono perfette per osservare la fauna marina con maschera e boccaglio.

Santa Maria, Graciosa e Corvo

Santa Maria, la “isola del sole”, è perfetta per chi cerca spiagge di sabbia chiara e mare calmo, ideali per i bambini. Caratteristici, i Barreiros sono terreni dal colore rossastro e arancione vivo, aridi e argillosi. Graciosa offre sentieri panoramici adatti anche ai più piccoli e un patrimonio architettonico molto affascinante. Corvo, la più piccola delle Azzorre, è l’ideale per chi vuole far vivere ai bambini un’esperienza autentica, wild e molto rallentata! La spiaggia di Portinho da Areia, con i suoi sassolini bianchi e le rocce che proteggono dai venti, è un angolo perfetto per una giornata di mare in famiglia.

Consigli pratici

Quando andare

Da maggio a settembre il clima è più stabile, le temperature più alte, ci sono meno piogge e l’acqua è più calda per il bagno. Maggio è il mese più indicato per l’avvistamento delle balene. In un mondo ideale, la cosa migliore sarebbe andare tra maggio e giugno o settembre, quando c’è meno turismo e anche i prezzi sono più bassi: soprattutto a São Miguel i mesi di luglio e agosto possono essere molto affollati; nelle isole minori si può addirittura fare fatica a trovare l’auto da noleggiare. In ogni caso, se si viaggia in piena estate conviene muoversi per tempo per prenotare da dormire, l’auto e le escursioni. Da quest’anno a São Miguel è introdotta una tassa di soggiorno di due euro.

Il clima delle Azzorre

Tutto l’anno il meteo è molto variabile, tanto da dire che in un’ora si possono vivere quattro stagioni con pioggia, vento, sole e poi ancora rapide piogge. È necessario quindi vestirsi a strati e portare sempre una giacca impermeabile e per il vento e un foulard. In valigia anche scarpe comode per camminare, costume (sia per le piscine naturali che per le terme) e occhialini.

Spostamenti

Gli spostamenti alle Azzorre sono facili ma non facilissimi. Certamente le isole più comode da raggiungere sono quelle di São Miguel e Terceira, collegate con voli diretti da Lisbona e Porto. L’isola di São Miguel è raggiungibile anche con voli diretti da Milano a Ponta Delgada, specialmente in alta stagione. Per girare tra le isole sono disponibili voli interni, di durata da 20 a 40 minuti a seconda della distanza, e collegamenti marittimi che uniscono i gruppi di isole centrali (Faial, Pico e São Jorge tutto l’anno) e occidentali (Flores e Corvo). Gli aeroporti delle isole minori sono piuttosto piccoli e non è necessario troppo anticipo rispetto all’orario di partenza, ma i voli interni spesso subiscono cancellazioni o ritardi, cosa da tenere in considerazione se si viaggia con i bambini per evitare che il viaggio diventi troppo stressante.

Per gli spostamenti interni invece è consigliabile noleggiare un’auto (in alcune isole non esiste proprio un’alternativa), per muoversi in autonomia e con maggiore flessibilità. Conviene informarsi e prenotare con un certo anticipo in alta stagione perché nelle isole più piccole non ci sono troppe auto adisposizione. Con poco tempo a disposizione, per comprendere bene le isole conviene cercare un tour con guida, e in loco esistono diversi tour operator anche per escursioni e attività.

Cosa si mangia

Alle Azzorre si mangia benissimo. La cucina locale è molto saporita e condita ma di prodotti genuini e adatta ai più piccoli: pesce fresco, carne Km0, formaggi locali e piatti a base di patate dolci e riso sono nei menù di ristoranti e bar. Ogni isola ha piatti tipici ma non si fa difficoltà a trovare qualcosa per tutti i gusti. Cipolla e aglio sono usati abbondantemente, quindi conviene chiedere se i bambini non apprezzano. Per gli adulti, il vino di Pico è molto buono, ottimo accompagnato da un buon formaggio locale.