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Un tour dei Monti Sibillini come non l’avete mai fatto

Il suggestivo profilo dei Monti Sibillini, imponente catena montuosa appenninica che si erge a cavallo tra le Marche e l’Umbria, è uno dei panorami più affascinanti del centro Italia. Qui sorge un bellissimo parco nazionale, che racchiude paesaggi da cartolina e piccoli borghi dove il tempo sembra essersi fermato. E, oggi più che mai, questi luoghi meravigliosi sono tutti da esplorare, con un tour inedito.

Nasce il Distretto Turistico dei Monti Sibillini

La bellezza incontaminata della natura che pervade questa regione affascinante nulla può, senza un impegno costante da parte delle amministrazioni e delle comunità locali. È per questo che, nell’aprile 2022, nasce il Distretto Turistico dei Monti Sibillini: si tratta di un’intesa mirata a valorizzare l’incredibile patrimonio naturalistico, storico e culturale di un territorio che ha fin troppe potenzialità inespresse, meritando finalmente un’attenzione in più. L’idea è quella di portare nelle Marche un turismo incentrato non più solamente sulle splendide mete balneari, ma anche sulle destinazioni montane.

I Monti Sibillini rappresentano, d’altro canto, proprio la regione più adatta per attirare visitatori interessati ad una vacanza nel pieno relax, immersi in una natura selvaggia e rigogliosa, dove respirare l’atmosfera autentica della montagna. Il nuovo progetto porterà alla realizzazione di infrastrutture volte ad accogliere i turisti, ma anche all’ammodernamento dei servizi già presenti, che hanno subito un duro colpo a causa della lunga scia sismica che ha colpito il territorio negli anni passati. E tutto ciò permetterà ai viaggiatori di andare alla scoperta delle bellezze mozzafiato di questa zona così ricca dal punto di vista paesaggistico.

 

Monti Sibillini

Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Alla scoperta dei Monti Sibillini, bellezza unica

È qui, tra le vette più alte degli Appennini, che si snoda il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Meta perfetta per tutti gli amanti dell’avventura, offre splendide escursioni tra le montagne, alla scoperta di un paesaggio incontaminato dalla bellezza unica. Una delle esperienze più affascinanti è senza dubbio il Grande Anello dei Sibillini, itinerario di ben 120 km che percorre tutto il perimetro del parco: è un lungo percorso da affrontare in mountain bike o a piedi, per chi non vuole rinunciare al trekking.

Altra destinazione assolutamente imperdibile, per chi vuole godere di una vera meraviglia della natura, è poi il lago di Pilato. Incastonato tra le cime maestose dei Sibillini, questo piccolo specchio d’acqua turchese è l’unico lago naturale delle Marche e uno dei pochissimi laghi glaciali di tutto l’arco appenninico. Raggiungerlo è piuttosto complicato, dal momento che l’accesso è possibile solamente a piedi, tramite tre sentieri abbastanza impegnativi. Ma lo sforzo è ampiamente ripagato dallo spettacolo che si apre davanti agli occhi una volta raggiunta la meta.

Infine, l’intera area è punteggiata da graziosissimi borghi tutti da esplorare. Uno è il piccolo paesino di Fiastra, conosciuto soprattutto per l’omonimo lago che sorge a poca distanza dal centro abitato. È da qui che si può raggiungere l’incantevole parco delle Lame Rosse, giganteschi calanchi scavati nella roccia di un bellissimo colore rossastro. Ancora, c’è il delizioso borgo di Ussita, che è stato gravemente danneggiato nel corso dei terremoti del 2016 e del 2017. Mentre, abbarbicato sul versante di una montagna, si può ammirare il suggestivo paesino di Castelsantangelo sul Nera e le sue quattro chiese.

Lago di Fiastra

Il lago di Fiastra

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Questa passeggiata, tra le colline e il mare, è un incanto

C’è una passeggiata, molto facile e adatta a tutti, che corre per 4,2 chilometri tra colline e mare. S’immerge nella macchia mediterranea ed è un vero incanto. La si può percorrere in qualunque stagione dell’anno, possibilmente in una giornata di sole.

La passeggiata Europa in Liguria

Sì, perché la Passeggiata Europa (o Lungomare Europa), questo il suo nome, corre lungo la costa del ponente ligure, collegando Cogoleto con Varazze (e viceversa) nel Parco costiero dei Piani d’Ivrea. Un bellissimo itinerario lungomare tra le province di Genova e Savona che ripercorre gran parte della vecchia linea ferroviaria a binario unico tra Genova e Ventimiglia, realizzata tra il 1860 e il 1868 sotto il Regno d’Italia e dismessa nel 1970.

Ne sono una testimonianza alcune gallerie che si attraversano a piedi (volendo anche in bicicletta, ma in certi punti il percorso è piuttosto stretto), alcune delle quali conservano ancora “pezzi” di ferrovia. L’itinerario è pianeggiante ed è quindi percorribile da chiunque abbia voglia di isolarsi dal traffico dell’Aurelia e sentire solo il rumore delle onde del mare che s’infrangono sulle pareti rocciose di questo tratto di costa, dove, di tanto in tanto, si scorge una deliziosa caletta dalle acque trasparenti.

Molto più di una semplice passeggiata

La Passeggiata Europa è anche un viaggio nella storia geologica di questo territorio. Percorrendo l’itinerario si possono scoprire alcune delle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del Parco naturale regionale del Beigua, riconosciuto Global Geopark dell’Unesco, uno spettacolare balcone naturale formato da montagne che s’affacciano sul mare. Si possono addirittura notare a occhio nudo i segni degli antichi livelli raggiunti dal mare o dei movimenti tettonici che hanno modellato questo tratto di costa. Lungo la passeggiata, sono diversi i punti in cui si possono identificare i vecchi livelli marini (arrivano fino a 100 metri). Ci troviamo quindi in una delle zone più ricche della Liguria dal punto di vista della biodiversità e della geo diversità.

In direzione di Cogoleto, le scogliere assumono improvvisamente un colore molto scuro, quasi nero (mentre finora le rocce sono perlopiù bianche e sono dette “metagabbri”), a dimostrazione del fatto che il substrato è cambiato ed è caratterizzato da rocce ricche di minerali ferrosi, dette “serpentiniti”.

A un certo punto s’incontra un luogo unico, quasi magico: la grotta Mizar, scolpita dall’erosione marina, i cui segni lasciati dal mare ricordano che qui il livello arrivava a 7 metri sopra quello attuale. Per non parlare, poi, della piccola Baia dei pescatori, una spiaggetta di sassi neri, con uno scoglio che affiora come un’isola dove vivene subito voglia di tuffarsi.

La bellezza di questa passeggiata sta nel fatto che è a picco sul mare. Il paesaggio che si attraversa vi farà innamorare del Lungomare Europa, camminando – o pedalando – tra scogliere, calette e spiagge raggiungibili senz’auto, in un tratto di costa protetto e incredibilmente tranquillo, anche in piena estate.

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La passeggiata Europa in Liguria

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Europa itinerari Slovenia vacanza natura Vacanze natura Viaggi

Nel cuore verde d’Europa c’è una strada tutta da gustare

Immaginate uno splendido itinerario ciclabile immerso nella natura, dove rilassarsi ammirando panorami spettacolari e dando sfogo a tutte le proprie energie sui pedali, per poi fare tappa per andare alla scoperta delle prelibatezze tipiche locali: è così che nasce la Green Gourmet Route, un vero e proprio viaggio sensoriale nel cuore della Slovenia più incontaminata.

La Green Gourmet Route, in Slovenia

In un periodo storico in cui sono sempre più i viaggiatori che sentono l’esigenza di riconnettersi con la natura e di concedersi un’esperienza slow, è ancora la Slovenia ad offrire un’avventura che unisce la bellezza delle giornate trascorse all’aria aperta con la riscoperta di eccellenze gastronomiche tutte da assaporare. La Green Gourmet Route è un lungo viaggio su due ruote che ci sorprende per la meraviglia dei paesaggi attraversati, tra rigogliose foreste e antichi borghi da visitare, ma anche per la ricchezza delle proposte culinarie che è alla base della sua nascita.

L’idea è quella di un percorso che risponde alla sempre più grande richiesta di concentrarsi su un turismo slow, che rispetti ritmi più lenti con l’obiettivo di tutelare non solo l’esperienza dei viaggiatori, ma anche – e soprattutto – l’ambiente naturale in cui è immerso. La Green Gourmet Route è un itinerario di ben 11 giorni che attraversa la Slovenia da un capo all’altro, con numerose tappe gastronomiche progettate appositamente per offrire il meglio della tradizione e dell’innovazione culinaria di un Paese che, nell’anno 2021, ha sostenuto fieramente il titolo di Regione Gastronomica Europea.

Lungo il viaggio, i turisti potranno così concedersi soste gourmet alla scoperta di tantissime pietanze locali, rigorosamente realizzate con prodotti di agricoltura biologica, a filiera corta e stagionali. Il tutto accompagnato da pregiati vini provenienti dai tanti vigneti della regione, una vera full immersion enologica in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. E, a questo proposito, non mancano tappe dedicate ad una cucina gourmet: sono ben 6 i ristoranti stellati Michelin tra cui poter scegliere, per vivere un’esperienza più sofisticata – ma sempre all’insegna della sostenibilità.

Le tappe della Green Gourmet Route

Il lungo percorso della Green Gourmet Route si snoda tra tantissime meraviglie slovene tutte da scoprire. Si parte da Lubiana, la capitale vivace ed elegante che unisce storia, cultura e gastronomia in un bellissimo paesaggio da cartolina, adagiato lungo le sponde del fiume Ljubljanica. Lasciataci la città alle spalle, su due ruote ci dirigiamo verso la Valle dell’Isonzo e i suoi panorami da sogno: incastonata tra le Alpi Giulie, è la meta preferita per chi ama l’avventura outdoor. Ma questa è solo una delle prime tappe di un viaggio che ha ancora molto da offrirci.

Brda, importante regione viticola che si dipana tra mare e montagna, è un capolavoro di natura ed esperienze sensoriali che ci lasceranno a bocca aperta. E per soddisfare il palato non resta che dirigersi verso Nova Gorica e la Valle del Vipara, dove trova luogo la più autentica cucina slovena. Una volta fatto il pieno di prelibatezze locali, è la volta di concentrarsi sugli splendidi paesaggi offerti dalla natura: nella regione del Carso potremo scoprire un mondo sotterraneo ricco di sorprese. L’itinerario prosegue poi verso alcune città affascinanti: è il caso di Sevnica, dove visitare il suo splendido castello, Podčetrtek con le sue rinomate acque termali e Ptuj, il borgo più antico della Slovenia. L’ultima tappa è quella che ci porterà sino a Maribor, una città meravigliosa attraversata dalla Drava.

Green Gourmet Route

La Green Gourmet Route

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isole Vacanze natura Viaggi

Le isole italiane poco affollate ma straordinarie

Sono tante e non smettono mai di stupirci, stiamo parlando delle meraviglie del mondo che abitiamo, quelle che muovono turisti provenienti da ogni parte del mondo pronti a contemplare e a immortalare, con lo sguardo e con lo smartphone, la grande bellezza.

La verità, però, è che attraversando quelli che sono i sentieri più battuti dal turismo di massa, spesso e volentieri ci ritroviamo a rinunciare alle esperienze più autentiche, quelle che ci permettono di riconnetterci alla natura e alla bellezza più selvaggia di un determinato territorio.

Niente è impossibile, però, perché esistono dei luoghi di straordinaria bellezza che si trovano, per nostra fortuna, lontani dai circuiti del turismo di massa. Destinazioni che sembrano sospese nel tempo e nello spazio, dove la vita scorre lenta e la natura è lasciata a regnare, come una sovrana generosa. Piccoli tesori semi nascosti che si trovano proprio qui, nel nostro Paese.

Le isole meno frequentate d’Italia: piccole oasi di pace

Per vivere esperienze uniche in quelli che sembrano dei veri e propri paradisi naturali, non abbiamo bisogno di raggiungere l’altra parte del globo perché il Paese che abitiamo è un vero e proprio forziere delle meraviglie. All’interno di questo ecco che sono preservate quelle piccole isole italiane che, essendo poco frequentate, conservano tutta la loro perfetta autenticità.

Si tratta di lembi di terra, più o meno grandi, che emergono dal nostro mare e che prendono in prestito dalla natura i colori più belli per vestirsi e incantare. Luoghi dove gli abitanti, anche se pochi, continuano a preservare le tradizioni antiche e a tramandarle, vivendo senza caos e stress, ma seguendo solo i ritmi del tempo scandito dalle onde del mare.

Isola di Pianosa

Isola di Pianosa

Relax in Sicilia

La Sicilia è probabilmente una delle regioni del BelPaese più amata dai turisti e come dargli torto? L’immenso patrimonio artistico e culturale si incontra e si scontra con la storia del territorio e con le meraviglie naturali. Eppure, nonostante questa sia una delle mete più ambite dai vacanzieri, esistono alcune isole che si tengono ben lontane dal turismo di massa.

C’è Linosa, la meravigliosa isola di origine vulcanica che sorge proprio al centro del Mediterraneo. Qui non ci sono discoteche o locali notturni per venire incontro alla voglia di movida, ma ci sono le splendide spiagge selvagge e nere, dovute alla presenza di sabbia vulcanica, e i vulcani spenti da contemplare. Non ci sono aeroporti in questa piccola isola di appena 5,43 chilometri quadrati, ma è facilmente raggiungibile via mare.

E poi c’è Alicudi, la più selvaggia delle isole Eolie. Un vero e proprio paradiso terrestre dove è possibile ammirare le atmosfere mediterranee e i magici contrasti dati dalla terra e dalle acque trasparenti e cristalline del mare. Dimenticate le auto e il traffico, sulla piccola isola ci si muove a piedi o in sella a un mulo.

Alicudi

Alicudi

Pace e relax tra Toscana e Lazio

Ci spostiamo ora al centro nel nostro stivale per scoprire altri due tesori nostrani sospesi tra cielo e mare. Al largo dell’arcipelago Toscano troviamo Pianosa, l’isola pianeggiante facilmente raggiungibile dall’isola d’Elba. Fino al secolo scorso questo lembo di terra è stato la sede di un carcere di massima sicurezza che ha reso per molto tempo inagibile il territorio. Oggi Pianosa conserva uno dei patrimoni naturali più incredibili del nostro Paese, nonché fondali straordinariamente ricchi di tesori da esplorare.

Nel Lazio, invece, troviamo la piccola e selvaggia Palmarola situata a pochi chilometri da Ponza. Questo lembo di terra lungo appena tre chilometri è straordinariamente ricco di grotte, calette, scogliere a picco sul mare e scorci di immensa bellezza. Dormire su quest’isola deserta e selvaggia è un’esperienza davvero unica, ma bisogna prenotare con largo anticipo vista la presenza di un solo e unico affittacamere.

Isola di Palmarola

Isola di Palmarola

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lago Vacanze natura Viaggi

Il belvedere mozzafiato che è una meraviglia

Vale la pena salire fin quassù per il belvedere mozzafiato da quale ammirare una splendida vista sulla punta del ramo lecchese del Lago di Como, del piccolo lago di Annone (che da lontano ha la forma di un cuore) e sul fiume Adda che scorre sotto i piedi. L’effetto “wow” è assicurato.

Il belvedere dei Resinelli

Siamo ai Piani dei Resinelli, sulle Prealpi lombarde, a pochi chilometri da Milano. Qui, a circa 1300 metri di quota, si trova una delle terrazze panoramiche più belle. Ci si arriva attraversando il Parco del Valentino, un’area di circa 185 ettari a Nord del monte Coltignone, intitolato all’industriale lecchese Valentino Gerosa Crotta che, negli Anni ’60 del Novecento, lo lasciò in eredità al Touring Club Italiano. Tra queste cime, ricordano gli esperti, ha mosso i primi passi l’alpinista ed esploratore Walter Bonatti (a cui è stato intitolato un rifugio in valle d’Aosta).

Tuttavia, non è necessario essere super allenati per percorrere il sentiero lungo la via Escursionisti che arriva al belvedere, una passerella d’acciaio sospesa nel vuoto. Da brividi. La passeggiata, un percorso ad anello, è, infatti, molto tranquilla, adatta alle famiglie e anche a chi non è abituato a camminare. In mezz’ora, massimo un’ora, per chi se la prende comoda, si arriva a destinazione.

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Il belvedere dei Piani di Resinelli

Il sentiero è ampio e agevole, in leggera salita, a tratti immerso nel bosco di frassini e faggi, e conduce all’ingresso del Parco del Valentino. Durante il periodo estivo è facile vedere anche pecore e capre al pascolo.

Il Parco del Valentino

Quando è aperto, merita una visita anche il Museo Casa Villa Gerosa, che racconta la storia del Gruppo delle Grigne, il massiccio montuoso alpino più famoso della zona che supera i 2400 metri, dei loro sentieri e dei bivacchi e che propone diverse iniziative interessanti anche per i più piccoli.

All’interno del Parco del Valentino si trovano molti altri edifici, testimoni della storia dei Piani dei Resinelli. Vi si trovano diverse costruzioni, come la stazione della teleferica che collegava i Piani con Lecco passando nella Val Calolden e che, fino all’apertura della carrozzabile, a metà degli Anni ‘30, consentì di trasportare i materiali per la costruzione e il primo sviluppo, come Villa Gerosa, un tipico esempio di villa montana padronale.

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Il belvedere a strapiombo

Poco più a monte, i rustici testimoniano la vocazione al pascolo tipica di questa località, già da quand’era chiamata Alpe di Mandello. E, infine, un “roccolo”, una postazione di caccia, posto sulla cresta che arriva al belvedere e che attesta la diffusione di questo metodo di caccia con le reti, diffusosi nel territorio intorno alla metà del XIX secolo.

Gli edifici sono collegati tra loro da strade sterrate, costruite per facilitare il trasporto del legname. Il bosco che ricopre gran parte del parco si è sviluppato solo negli ultimi anni in quanto, fino a non molti anni, fa ospitava dei pascoli che arrivavano fino a Cima Paradiso (o Cima Calolden) e del Coltignone. Quassù sono ancora visibili i ruderi di alcuni giacigli impiegati dai pastori come ricovero o come deposito per il latte.

Ormai sono quasi del tutto cancellate dalla vegetazione, invece, le tracce delle antiche miniere, delle piste da sci, utilizzate fino agli Anni ’80, e del trampolino, intitolato al canottiere e sciatore lecchese Nino Castelli, che fu per alcuni anni, fra i primi dell’arco alpino.

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Il lago di Lecco sotto i piedi e, in lontananza, il lago di Annone

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La stazione sciistica che sembra un paese delle meraviglie sospeso nel tempo

Ci sono dei luoghi che fanno parte della nostra memoria, anche se non li abbiamo mai visti di persona, che sono frutto dell’immaginario suggestivo che abbiamo ricreato nella nostra mente davanti a film di animazione o a immagini scandite sui libri delle favole.

Si tratta di paesini che sono immuni alle leggi del tempo e dello spazio, caratterizzati da un fascino autentico e incontaminato. Quelli dove non esistono automobili e traffico, dove è possibile trascorrere le giornate all’interno del confortevole calore degli chalet di legno, mentre fuori tutto è avvolto dal candido abbraccio delle neve.

Chi ha sognato di rifugiarsi in un posto del genere, per staccare da tutto e da tutti, almeno una volta nella vita? Probabilmente lo abbiamo fatto tutti. Quello che invece ancora in molti non hanno fatto è recarsi a Morzine, in Francia, dove quel paese delle meraviglie è reale. Ed è bellissimo.

Avoriaz

Avoriaz

Avoriaz, le case in legno, la neve e la magia

Un paese in cui le giornate sono scandite dalla tranquillità e dalle visioni del panorama circostante non poteva che nascere da un sogno. La storia di Avoriaz non ha un passato di lunghe e antiche tradizioni alle spalle, né testimonianze di un passato remoto, eppure il suo fascino e la sua bellezza sono indiscussi.

Del resto questo paesino è nato proprio da un sogno, quello di creare un centro abitato ad alta quota sospeso nel tempo e nello spazio. Così Jean Vuarnet, ex campione di sci, ha inaugurato questo paesino che sembra uscito da una fiaba.

Il complesso, che si innalza per 1800 metri di altezza, è caratterizzato da casette, baite e chalet in legno e si integra perfettamente con la montagna circostante. Ma non si tratta di un centro urbano tradizionale no, perché Avoriaz è una stazione sciistica che esaudisce i desideri di tutti gli amanti degli sport invernali.

Non un complesso sciistico qualunque, intendiamoci. Perché qui ci sono residenze caratteristiche rivestite in legno, aree benessere, la funivia e quel moderno parco divertimenti acquatico in montagna, unico nel suo genere. Ma soprattutto qui non ci sono automobili. Nel periodo invernale e in quello estivo, infatti, la stazione sciistica si trasforma in un’area completamente pedonale all’interno della quale gli ospiti possono muoversi con le slitte trainate da pony.

Avoriaz

Avoriaz

Avoriaz, cosa fare nel complesso sciistico

Situata sulla sommità dell’altopiano di Morzine, Avoriaz domina tutta la valle circostante offrendo un panorama sublime. Dalle finestre delle case e degli appartamenti è possibile ammirare la grande stazione sciistica che si snoda per circa 650 chilometri di piste, di cui questo villaggio ne è il nucleo pulsante.

Sia di giorno che di notte, il complesso offre una visione eterea. Qui il tempo si è fermato e le giornate sono scandite soltanto dalle luci del sole che illuminano la neve e quelle della notte che regalano incantante prospettive. Il legno, che riveste ogni residenza, contribuisce a creare un’atmosfera intima e accogliente, mentre gli abeti, i laghi e la fauna circostante fanno tutto il resto.

In un complesso sciistico, ovviamente, ci si reca per sciare. Ma Avoriaz offre molto di più di questo, sono tantissime infatti le attività sportive e ricreative adatte a tutta la famiglia, tra cui anche Aquariuz, un parco acquatico a tema tropicale incastonato sull’altopiano.

Da Morzine è possibile raggiungere Avoriaz in funivia e pregustare così la magia che vi aspetta una volta giunti sul posto. In alternativa è possibile lasciare la macchina all’ingresso del paese, nelle aree attrezzate, e raggiungere il centro in slitta.

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