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Laghi di Tristaina, capolavoro della natura

Non molto tempo fa vi avevamo portato a scoprire alcune delle meraviglie di Andorra, un microstato situato nei Pirenei orientali, tra la Francia e la Spagna, che è anche il sesto Paese più piccolo d’Europa. Nel viaggio virtuale fatto insieme vi avevamo parlato di un’incredibile spettacolo della natura che ora andremo ad approfondire: i Laghi di Tristaina.

Laghi di Tristaina, dove si trovano e come arrivare

Quando parliamo di Laghi di Tristaina facciamo riferimento a tre meravigliosi bacini che si trovano nei pressi della parrocchia andorrona di Ordino.

Ordino si distingue per essere il comune più settentrionale del Paese e per questo regala paesaggi che sono davvero un sogno a occhi aperti, come quello che si può ammirare presso i Laghi di Tristaina.

I Laghi di Tristaina prendono vita in una zona particolarmente suggestiva in quanto le mistiche vette dei Pirenei dividono 3 Paesi: Andorra, Spagna e Francia. Si trovano a circa 2300 metri di altitudine e sono raggiungibili esclusivamente a piedi, grazie a un percorso fatto ad anello che si dirama tra le meraviglie della natura.

L’escursione per ammirare i Laghi di Tristaina

L’anello che porta alla scoperta dei Laghi di Tristaina è uno dei sentieri escursionistici più frequentati di Ordino —dichiarata Riserva della Biosfera dall’UNESCO dall’ottobre 2020— e dell’intero Principato di Andorra. La difficoltà del percorso è moderata ed è adatto a camminatori di ogni livello.

Andando più nel dettaglio, la salita fino al primo lago è un tratto abbastanza facile e persino ideale da fare con i bambini. Il tempo di percorrenza necessario è di circa 40 minuti e vi permetterà di avere dinnanzi a voi uno scenario perfetto per una prima esperienza di montagna in famiglia.

L’intero sentiero, invece, ha una lunghezza di 4,4 km e può essere completato in tre ore. Il percorso ha una salita/discesa complessiva di +/- 201 metri con continui saliscendi. La quota massima che si può raggiungere è di 2.330 metri.

Se deciderete di fare questo tragitto in estate, oltre a scoprire natura incontaminata e cime dai profili incredibili, avrete persino la possibilità di fare un bagno nelle acque del Lago di Tristaina situato in cima. Un’avventura da provare almeno una volta nella vita in quanto il percorso si distingue per essere ben segnalato e facilmente accessibile. Ma non solo, esso consente molteplici variazioni in base ai gusti di ogni alpinista, ma il tutto senza dimenticare di prestare la dovuta attenzione.

Cosa ammirare durante l’escursione

Senza ombra di dubbio, le attrazioni principali di questo percorso ad anello sono i 3 diversi Laghi di Tristaina. Il primo, chiamato Estany Primer, è situato a 2250 metri sul livello del mare e vanta superficie di 2,1 ettari. Questo specchio d’acqua si distingue per essere il più piccolino dei tre, ma allo stesso tempo sfoggia anche l’acqua più blu della zona.

Il secondo, denominato Estany del Mig, si trova a 2287 metri sul livello del mare e ha una superficie di 3 ettari. Un bacino che colpirà chiunque lo raggiungerà in quanto è circondato da ghiaioni e colline.

Infine l’Estany de Més Amunt, situato a 2306 metri sul livello del mare e avente una superficie di 12 ettari, che è il più grande. Ha una forma circolare ed è incastonato in una caratteristica cornice glaciale di alta montagna, ai piedi della cima Tristaina. Una zona dove la balneazione in estate è consentita.

Ma le meraviglie di questo percorso non sono finite qui: proprio all’inizio del sentiero avrete l’opportunità di ammirare il monumento Arcalís 91 dello scultore Mauro Staccioli. Consiste in uno spettacolare anello d’acciaio che simboleggia la simbiosi tra leggi naturali e geometriche.

Insomma, il percorso dei Laghi di Tristaina si rivela molto adatto per gli amanti della natura e per coloro che vogliono godersi Andorra da un punto di vista assolutamente autentico.

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Cinque parchi da scoprire tra Italia e Svizzera

Tra l’Italia e la Svizzera c’è una rete di parchi tutti collegati tra loro che si possono scoprire in qualunque stagione dell’anno. Sono uno scrigno di bellezza fatta di boschi, montagne (le cime delle Prealpi), di tanti laghi e di aree umide, oltre che di flora e fauna autoctone.

Il progetto, voluto dall’Unione europea, dal Fondo europeo di sviluppo regionale, dalla Confederazione elvetica e Cantoni che lo hanno finanziato, si chiama Insubriparks e comprende cinque parchi nel territorio tra Nord Italia e Svizzera. Tre dei parchi si trovano in Lombardia mentre gli altri due nel Mendrisiotto e sono rispettivamente il Parco regionale Spina Verde, il Parco regionale Campo dei Fiori, il Parco regionale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate, il Parco del Penz e il Parco delle Gole della Breggia.

I cinque parchi insubrici sono collegati tra loro da sei itinerari tematici. Si possono scoprire bellezze naturali e biodiversità, ma anche fortificazioni, confini e affascinanti informazioni sui modi di abitare nella storia. Ogni itinerario è contrassegnato da un simbolo diverso che accompagna tutte le tappe del percorso, rendendolo così più semplice.

Parco regionale Spina Verde

La forma che si insinua come una “spina”, da Est a Ovest nella fascia collinare di Como, dà il nome al Parco regionale Spina Verde, mille ettari di superficie verde attraversata da ben 80 chilometri di sentieri che costituiscono un museo all’aperto.

I sentieri si possono percorrere in autonomia facendosi guidare dalla cartellonistica didattica o prendere parte a visite guidate. Si scoprono così siti archeologici dell’era protostorica, monumentali resti medievali, la torre del Castello Baradello e le trincee della Prima Guerra Mondiale.

Il Parco Spina Verde è particolarmente amato dalle famiglie, dai ciclisti e da molti escursionisti per le sue bellezze, per il piacere della scoperta storica che si unisce alla passeggiata a contatto con la natura e per la vicinanza con Como. Il parco offre straordinari punti panoramici e di interesse naturalistico, siti di importanza archeologica, medievale, punti di ristoro, oltre a un ponte tibetano e ad aree attrezzate per percorsi ginnici e per il relax.

Parco regionale Campo dei Fiori

Tantissimi sono i sentieri che attraversano questo parco che si trova in provincia di Varese e che è chiamato proprio “la montagna dei varesini “. Si tratta di un’area naturale protetta che si estende sui territori occupati dal Massiccio del Campo dei Fiori e dal Massiccio del Monte Martica, sulle Prealpi varesine.

Si possono percorrere diversi tipi di sentieri, tematici o meno, con indicazioni e tappe in luoghi che raccontano la storia della zona, comprese alcune fortificazioni costruite lungo il confine italo-svizzero ai tempi della Prima guerra mondiale. Ma il parco è anche attraversato da due dei cammini più importanti d’Europa. Il primo è il Sentiero Europeo “E-1”, un percorso internazionale che parte da Capo Nord in Norvegia e che termina a Capo Passero in Sicilia. Il secondo, invece, è il “Sentiero del Giubileo” che parte al Passo dello Spluga, al confine con il Cantone Grigioni, e che scende lungo le rive del Lago di Como seguendo la vecchia via “Regina” per poi raggiunge la provincia di Varese.

Nel parco ci sono laghi, stagni, torbiere e sorgenti, ma anche alcuni luoghi piuttosto famosi per la loro bellezza naturale. Tra questi, il Masso erratico di Brinzio, un grosso masso in gneiss trasportato e depositato dai ghiacciai nella valle di Intrino, sul versante Nord del Campo dei Fiori, le Marmitte dei giganti del torrente Vellone, la Fontana del Ceppo, una sorgente attiva tutto l’anno, e ben 130 grotte, le Grotte del Campo dei Fiori, con gallerie che si estendono per 30 km sottoterra.

Parco regionale della Pineta di Appiano Gentile

Tanti i sentieri che si possono percorrere in questo grande parco di circa 50 km quadrati a cavallo tra la provincia di Varese e quella di Como. È talmente ampio da comprendere al proprio intero addirittura 15 Comuni, uno dei quali completamente dentro il Parco, Castelnuovo Bozzente. Ed è proprio al suo interno che si trova anche la famosa “Pinetina” dove si allena la squadra dell’Inter. A parte questi luoghi popolati, la maggior parte del parco è fatto di foreste di pini, querce e castagni.

Il parco è attraversato da tanti sentieri escursionistici, molti dei quali anelli nei quali è praticamente impossibile perdere la strada. Alcuni durano poco più di un’altra, altri una giornata intera, ciascuno può scegliere l’itinerario che più gli aggrada.

Parco del Penz

Ci troviamo in Svizzera. Il Parco del Penz, nei pressi di Chiasso, si estende su una superficie di 245 ettari tra pianura e collina attraversata da piccole valli dove scorrono i ruscelli che sfociano nel torrente Faloppia e puntellate da vigneti, attraverso i quali si può passeggiare seguendo alcuni sentieri ben indicati.

Tanti gli itinerari che si possono percorrere a piedi o in bicicletta nel parco svizzero per 25 km, con collegamenti alla rete dei sentieri del Mendrisiotto e del Parco Spina Verde, in Italia. Sicuramente i più belli sono quelli che conducono ad alcuni punti panoramici, come il Dosso Pallanza con la “Terrazza Belvedere” e l’area dell’Oratorio di S. Stefano e S. Lorenzo. Il punto di estremo Sud della Svizzera si trova nel parco segnalato con la pietra di confine 75B, in zona Moreggi.

Parco delle Gole della Breggia

Quest’area naturale protetta svizzera è ubicata all’estremo Sud del Ticino e, come dice il nome, comprende una serie di gole scavate dal torrente Breggia nel coso di 200 milioni di anni. Sono tanti gli itinerari che si possono percorrere in autonomia o in compagnia di guide esperte nel Parco della Breggia.

A partire dall’itinerario geologico per scoprire la diversità delle rocce del parco, quello storico, che tocca i luoghi legati alle attività dell’uomo come il Mulino del Ghitello, la Torre dei Forni della Saceba e alcuni edifici storici e opifici. Si visita anche un’imponente struttura, quella dell’ex cementificio, testimonianza di un passato industriale che oggi può essere approfondito partecipando al Percorso del cemento con la visita delle gallerie di estrazione.

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Quiraing, dove fare l’escursione più bella della Scozia

Famosissima e magica, affascinante e selvaggia: sono tutti aggettivi che servono a descrivere la bellissima Isola di Skye, in Scozia. Non a caso, la più grande delle Ebridi Interne vanta alcuni dei paesaggi più iconici della Scozia, tanto che da queste parti è possibile fare l’escursione più bella di tutto il Paese più settentrionale del Regno Unito: quella in Quiraing.

Quiraing, cosa sapere

Il Quiraing è un imperdibile sentiero escursionistico isolato che si sviluppa nell’omonimo e meraviglioso altopiano e che si snoda attraverso una catena di montagne impetuose dell’Isola di Skye.

Di origine vulcanica, si trova per la precisione nella penisola di Trotternish dove alcune antiche frane avvenute nel tempo ci hanno oggi regalato guglie e torrioni suggestivi che si stagliano verticali sul verde.

Il sentiero si caratterizza per non essere molto lungo. In soli 3 chilometri, da condurre però su una strada tortuosa, avrete modo di passare dalla costa a un paesaggio montano selvaggio. Non da meno è la camminata che dal parcheggio sale fino al Quiraing, un’escursione di media difficoltà che va necessariamente compiuta con condizioni meteo favorevoli.

Quello che vi ritroverete di fronte sarà l’immagine che avete sempre sognato della Scozia: vette scoscese, cascate, vallate verdi e in lontananza l’infinità del mare.

In sostanza, gli amanti delle escursioni e dei paesaggi maestosi non potranno assolutamente rimanere indifferenti mentre compieranno questa esperienza. Due sentieri straordinari di cui uno fa il giro delle falesie, mentre l’altro permette di salire direttamente sull’altopiano regalando, al contempo, una vista mozzafiato sul mare e sui paesaggi circostanti.

Altre meraviglie da vedere sull’Isola di Skye

A detta di molti, il Quiraing è l’escursione più bella da fare in tutta la Scozia, ciò non toglie che questa isola mistica e selvaggia regali altrettanti siti d’interesse spettacolari.

Uno di questi è l’Old Man of Storr, una straordinaria formazione rocciosa che si affaccia sul Sound of Raasay. Alto ben 55 metri, si è formato nei secoli a causa dell’erosione dovuta agli agenti atmosferici. Inoltre, è anche  il punto più alto di tutta Skye.

Da non perdere è anche il Castello di Dunvegan, il più antico della Scozia e che si trova racchiuso in un paesaggio fiabesco: tra il mare e la roccia. Da queste parti è anche custodita la Fairy Flag, un drappo che si dice abbia sempre aiutato il clan MacLeod in battaglia.

Poi ancora il tramonto presso Neist Point, la punta occidentale dell’Isola di Skye. Qui svetta fiero un faro che mostra il suo aspetto più irresistibile proprio al calar del sole.

Infine, vi consigliamo di fare un salto alle meravigliose Fairy Pools, una straordinaria serie di avvallamenti, cascate e piccoli stagni cristallini. Si trovano ai piedi dei Monti Cuillins, vicino alla Glen Brittle Forest e sono davvero mitiche. Raggiungibili a piedi tramite un sentiero di ghiaia in buone condizioni per la maggior parte del tragitto, vi regaleranno alcuni dei ricordi più speciali del vostro viaggio nell’Isola di Skye.

Non resta che organizzare un’avventura in Scozia per scoprire il Quiraing, la sua escursione più bella, e tutte le meraviglie della rinomata Isola di Skye.

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Bryce Canyon, un capolavoro della natura

Non molto tempo fa vi abbiamo parlato di un tour che per molti è il viaggio della vita: un itinerario alla scoperta della Costa Ovest degli Stati Uniti. E c’è una delle tappe che, più di altre, vi lascerà incantati e a bocca aperta: il Bryce Canyon.

Bryce Canyon, cosa sapere

Il Bryce Canyon National Park è uno dei parchi nazionali più sorprendenti di tutti gli Stati Uniti d’America. Al di là della costa, infatti, vale sempre la pena fare una deviazione per questo luogo maestoso che senza ombra di dubbio è uno dei più affascinanti parchi dello Utah.

Visitarlo vuol dire scoprire alcune delle rocce più colorate della Terra. Sono chiamati “hoodoos“ e si distinguono per essere dei pinnacoli del tutto singolari. Inoltre, vi sembrerà di ritrovarvi all’interno di una serie di anfiteatri a forma di cavallo.

Come visitare il Bryce Canyon

La visita al Bryce Canyon può essere fatta sia in una mezza giornata che in più giorni. Sta a voi scegliere quanto dedicarvi in base ai vostri piani e all’interesse per un sito del genere. Ciò che dovete assolutamente considerare, però, è che il punto più alto del parco è a più di 2700 metri sul livello del mare.

In sostanza, salvo in casi eccezionali, le temperature estive raramente superano i 30° C, mentre durante l’inverno non è atipico sfiorare i -10°. Luglio e agosto, oltre a essere mesi caldi, possono anche rivelarsi particolarmente piovosi a causa di temporali che tendono a essere brevi ma piuttosto intensi, soprattutto durante il pomeriggio.

Se a disposizione avete un solo giorno, quello che vi conviene fare è salire a bordo della vostra automobile o sui vari autobus a disposizione che conducono alla scoperta di punti panoramici da sogno:

  • Bryce Point: meraviglioso soprattutto all’alba, ed è uno dei punti più alti che si affaccia lungo il bordo dell’anfiteatro e che consente di ammirare moltissimi hoodoos dalle forme più stravaganti;
  • Inspiration Point: tra i siti più scenografici in quanto le formazioni rocciose si sono naturalmente disposte con una precisione che ha dell’incredibile;
  • Sunset Point: si raggiunge seguendo il sentiero Navajo Loop che scende in una stretta gola ripida fra delle pareti di roccia;
  • Queen’s Garden Trail: una passeggiata che conduce attraverso affascinanti formazioni rocciose e alberi;
  • Natural Bridge: un punto panoramico da cui ammirare un meraviglioso arco naturale di pietra di ben 85 metri di lunghezza e 125 metri di altezza;
  • Agua Canyon: in questa zona potrete scoprire alcuni degli hoodoos più articolati che si mescolano al panorama delle Pink Cliffs e della Navajo Mountain;
  • Rainbow Point: l’ultimo ed emozionante punto panoramico, anche se il consiglio è quello di visitarlo per primo in quanto, per molti, è il meno interessante di tutti.

Cosa fare al Bryce Canyon in più giorni

Se avete la fortuna di avere più giorni per visitare il Bryce Canyon National Park sappiate che le attività da fare sono moltissime. Numerosi, infatti, sono i sentieri di diverse lunghezze e per diversi livelli di preparazione che conducono alla scoperta delle viscere di questo parco fuori dal comune.

Inoltre, a disposizione ci sono diversi programmi che variano a seconda della stagione come la Full Moon Hikes, della camminate al chiar di luna; l’ Astronomy & Night Sky, per osservare il meraviglioso cielo stellato che si apre sopra ai propri occhi; escursioni a cavallo e molto altro ancora.

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Vacanze natura Viaggi

Prima era un carro da pastore, ora è un alloggio bucolico. Ed è bellissimo

I viaggi più belli, quelli unici, indimenticabili e straordinari, sono fatti di esperienze incredibili, che passano per le emozioni e per i sensi. Non sono solo le avventure adrenaliniche, le esplorazioni, i tour e le scoperte naturali e antropiche a caratterizzarle in maniera univoca, ma anche gli alloggi che scegliamo.

Negli ultimi anni, infatti, sempre più strutture ricettive si sono messe all’ascolto delle esigenze dei viaggiatori per trasformare case, baite, chalet e hotel in vere e proprie esperienze immersive, sensoriali e caratterizzanti che superano il concetto del mero riposo notturno. Lo abbiamo visto con le cabine immerse nella natura, con le stanze a tema, con i glamping e con tutte quelle proposte che sembrano realizzare i sogni di una vita.

E se è un sogno a occhi aperti che volete vivere, quel carro da pastore immerso nella natura, appena fuori da Amburgo, che è stato trasformato in un alloggio bucolico e bellissimo esaudirà ogni vostro desiderio, permettendovi di vivere una vacanza all’insegna della bellezza, della pace e del silenzio.

Vanlife: molto più di una vacanza

Negli ultimi anni, la cosiddetta Vanlife si è trasformata in un vero e proprio trend di viaggio. Come il nome stesso suggerisce, si tratta di un cambio radicale della quotidianità che prevede di trascorrere le giornate, o la vita, a bordo di un camper, di una roulotte o di un furgone camperizzato. Può trattarsi di una vacanza breve o di viaggio prolungato, fatto sta che le emozioni che regala questa esperienza sono uniche perché si combinano con l’esigenza di trascorrere il proprio tempo immersi nella natura, in territori selvaggi e incontaminati lontani dal caos cittadino e dal disordine dei giorni.

La natura, infatti, è diventata la destinazione d’eccellenza di tantissimi viaggiatori che sono alla ricerca di luoghi remoti e incontaminati da esplorare, o semplicemente per rilassarsi. Ed è proprio quello che fa questo alloggio straordinario immerso in una lussureggiante proprietà forestale situata alle porte di Amburgo.

Non si tratta di un camper o di una roulotte, come il trend vanlife ci suggerisce, ma di un carro da pastore che è stato trasformato in una deliziosa abitazione bucolica immersa nella natura. Noi non abbiamo dubbi: è questo il luogo perfetto da raggiungere per tutti coloro che cercano un’esperienza all’insegna della pace dei sensi.

Un alloggio bucolico alle porte di Amburgo

Per vivere questa vacanza inedita e straordinaria dobbiamo raggiungere la Germania, e immergerci negli splendidi paesaggi che si snodano intorno alla popolosa Amburgo. Proprio qui, a Neu Wulmstorf, è possibile vivere un’esperienza che sembra un sogno a occhi aperti.

Questo comune della Bassa Sassonia, situato ad appena 20 chilometri dalla città, ospita uno degli alloggi più straordinari e suggestivi del mondo. Si tratta di un carro da pastore che promuove vacanze all’insegna della sostenibilità e della natura e che è prenotabile su Airbnb.

Realizzato completamente in legno, questo carro è stato trasformato in un alloggio situato in una bellissima proprietà forestale che permette di trascorrere il tempo a stretto contatto con la natura. Gli interni sono piccoli e accoglienti, e sono dotati di tutti i comfort. C’è una cucina, un bagno e dei letti a castello, e uno splendido spazio outdoor a disposizione degli ospiti con panchine e amaca, dove è possibile trascorrere giornate a contemplare la meravigliosa natura circostante a ogni ora del giorno e della notte.

Situato in una posizione strategica, questo alloggio dista appena 20 minuti in auto da Amburgo, ma quella distanza basta a garantire un’esperienza lontano dal caos cittadino.

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fondali marini Isole Vergini Vacanze natura Viaggi

In fondo al mar: tra relitti suggestivi e fondali mozzafiato

Esistono alcuni luoghi che sono così belli da sembrare sogni a occhi aperti. Destinazioni che per forme, lineamenti e colori assumono le sembianze di piccoli paradisi terrestri, proprio lì dove sappiamo di poter vivere alcune delle esperienze più indimenticabili di una vita intera.

Le Isole Vergini Britanniche fanno parte di quelli che secondo noi sono i luoghi da raggiungere almeno una volta nella vita e il motivo è facilmente intuibile. Spiagge bianche e dorate caratterizzano le isole principali e quelle minori, e sono bagnate dall’acqua turchese e cristallina del mar dei Caraibi. Sopra la superficie la natura rigogliosa e lussureggiante è assoluta protagonista, tutto intorno, invece, si snoda la meravigliosa barriera corallina, proprio quella che ospita e protegge alcune delle meraviglie più incredibili del territorio.

Ed è proprio qui, tra fondali profondi, una barriera corallina mozzafiato e i delitti da esplorare, che si nasconde il tesoro più prezioso delle Isole Vergini Britanniche, quello che si trova in fondo al mare.

Nuotando tra le Isole Vergini Britanniche

Ogni viaggio, verso una qualsiasi destinazione, si trasforma in un’esperienza di esplorazione che ci conduce verso tutte quelle bellezze che appartengono al mondo che abitiamo. E se è vero che molte di queste meraviglie sono tracciate negli itinerari più battuti dal turismo di massa, e sono ben visibili e riconoscibili, è altrettanto vero che ne esistono altre che si mostrano solo a chi ha il coraggio di esplorarle e di indagare universi sconosciuti.

Ed è proprio questo quello che accade quando si arriva nelle Isole Vergini Britanniche, quando si sceglie di esplorare tutto ciò che esiste oltre la natura lussureggiante, le spiagge che brillano e l’acqua cristallina che le bagna. In questo paradiso terrestre, infatti, c’è molto di più, un tesoro prezioso e straordinario che si trova proprio in fondo al mare, lo stesso che permette di esplorare gli abissi del mar dei Caraibi e tutte le sue meraviglie.

Relitto del Chikuzen

Fonte: Ufficio Stampa Isole Vergini Britanniche

Relitto del Chikuzen

Un mondo meraviglioso sotto il livello del mare

I fondali profondi che si snodano tra le isole dell’arcipelago, non ospitano solo quella barriera corallina mozzafiato, ma anche relitti affascinanti e suggestivi che rendono questo territorio la meta perfetta per tutti gli amanti dell’immersione.

In fondo al mare, infatti, esistono alcune meraviglie che sono diventate parte integrante del paesaggio marino e che sono raggiungibili con le attrezzature da sub, in solitaria o con l’aiuto di esperti.

Gli abissi delle Isole Vergini Britanniche sono diventati una vera e propria attrazione turistica, al punto tale che il territorio ha scelto di organizzare la BVI Wreck Week, una settimana in cui tutti i tesori marittimi vengono valorizzati.

Tra i siti di immersione più belli e suggestivi di questa destinazione, consigliamo quello che permette di raggiungere la RMS Rhone, una nave affondata nel mare, e situata a circa 20 metri di profondità, che si trasforma in una vera e propria avventura mozzafiato. La maggior parte del relitto, oggi, è ancora intatto, ed è visitabile grazie a diversi tour che permettono ai viaggiatori di immergersi e di vedere da vicino la nave.

A circa 7 chilometri da Tortola, invece, troviamo il relitto del Chikuzen, diventato parte integrante del fondale marino. Proprio qui, infatti, oltre ad ammirare l’imbarcazione è possibile avvistare numerosi esemplari della barriera corallina che si aggirano qui, come barracuda, squali e tartarughe.

Nei pressi di Cooper Island, invece, troviamo il Wreck Alley, un’imbarcazione andata alla deriva nel 2006, e oggi situata nei pressi di Fish Bay. Anche in questo caso, è possibile raggiungere il relitto arenatosi sul fondale e ammirare la grande bellezza della fauna marina che vive qui.

Wreck Alley

Fonte: Ufficio Stampa Isole Vergini Britanniche

Wreck Alley
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Sa Spendula, la cascata più incredibile della Sardegna

Villacidro, nel Medio Campidano, è stato un tempo paese di montagna, rinomato per l’aria salubre, mentre oggi si presenta come una moderna cittadina in cui sopravvivono immutate le tradizioni agropastorali. La sua vera ricchezza è costituita dalle bellezze naturali che lo circondano, una su tutte Sa Spendula, la cascata più suggestiva della Sardegna, il cui fascino conquistò anche Gabriele D’Annunzio.

Sa Spendula, la cascata per eccellenza della Sardegna

È conosciuta in tutta la Sardegna e il suo nome, Sa Spendula, sta proprio per ‘La Cascata’. Del resto, non serve un’altra denominazione per definire quella che in tutto il territorio è considerata la cascata per eccellenza. Monumento naturale che più caratterizza Villacidro e meta imperdibile per chiunque giunga nella cittadina situata a 45 chilometri da Cagliari, è un maestoso salto del torrente Coxinas che ha le sue sorgenti nell’altopiano omonimo, a circa 700 metri sul livello del mare.

Il rio scende verso il Campidano lungo una gola stretta e profonda che si è formata tra il monte Omo e il Monte Margiani, poi a un certo punto compie tre balzi consecutivi, per un’altezza complessiva di 60 metri di dislivello. L’ultimo salto, di circa 30 metri, è proprio Sa Spendula, una lama d’acqua lucente che si infrange su rocce granitiche rosa e grigie, per poi precipitare dentro una gola dominata da una guglia detta Campanas de Sisinni Conti.

Immersa in uno scenario favoloso e circondata da montagne selvagge, questa cascata ha ricevuto nel tempo l’omaggio di viaggiatori e turisti d’eccezione, tra cui Gabriele D’Annunzio. Nel 1882, in occasione di una sua visita a Villacidro in compagnia di Cesare Pascarella ed Edoardo Scarfoglio, D’Annunzio dedicò a Sa Spendula il sonetto  ‘La Spendula’, pubblicato sul giornale letterario ‘Capitan Fracassa’, che diede ancora più prestigio a questa meraviglia naturale.

Come raggiungere la celebre cascata

Per raggiungere Sa Spendula si percorre un breve sentiero che costeggia il torrente e conduce proprio sotto al magnifico salto. Nei periodi di pioggia intensa, l’impetuosità dell’acqua non permette ai visitatori di avvicinarsi troppo, ma offre comunque lo spettacolo di una suggestiva nuvola spumeggiante. Qui vi troverete anche la fitta pineta Campus de Monti, con un’area attrezzata, raggiungibile attraverso un grazioso ponte in legno. Il luogo ideale per scampagnate con tutta la famiglia.

Le altre attrazioni nei dintorni di Villacidro

Tra i sentieri dell’area di grande valore naturalistico, detta Monte Linas-Oridda-Marganai, dove fare escursioni a piedi, in bici e a cavallo, lo spettacolo prosegue con le cascate del rio Linas: Piscina Irgas​, con un salto di 4​5 metri, e Muru Mannu, nel territorio di Gonnosfanadiga, che con il suo salto di 72 metri rappresenta la più alta della Sardegna. Tra le  attrazioni da non perdere ci sono anche la valle di Villascema, con i rinomati ciliegeti, e il Parco di San Sisinnio, con la più importante aggregazione di grandi oleastri della regione.

Villacidro è rinomata anche per i prodotti tipici, come l’eccellente olio d’oliva, i vini da cui deriva una pregiata acquavite, e le ciliegie, cui è dedicata a giugno una celebre sagra. Definita da molti viaggiatori del passato come ‘la piccola Svizzera sarda’, la cittadina nel sud-ovest dell’isola è da sempre uno dei centri più importanti della zona, rimasto saldamente ancorato ai valori del passato, celebrati dallo scrittore Giuseppe Dessì, cui ha dato i natali, al quale è dedicato il Parco Culturale Giuseppe Dessì all’interno del monte Linas.

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Foresta Umbra, vero gioiello del Sud Italia

Il nome potrebbe trarre in inganno, ma la Foresta Umbra è una meravigliosa area protetta che si trova nella parte più interna del Parco Nazionale del Gargano, in Puglia, e più precisamente in provincia di Foggia. Con una una superficie di circa 10.000 ettari, è un vero gioiello del Sud Italia, un angolo del nostro Paese che vale la pena scoprire.

Cosa sapere sulla Foresta Umbra

La prima cosa che c’è da sapere è perché, nonostante prenda vita nel Meridione del nostro Paese, sia soprannominata “Umbra” quasi a rimandare all’altrettanto spettacolare regione del Centro Italia. Stando alle credenze popolari, tale nome deriva da “ombra” a causa dei suoi spazi molto ampi e ombreggiati donati dalla fitta e densa vegetazione. Secondo altri, invece, è così chiamata per via dei primi abitanti che l’hanno popolata, gli “umbri”.

Nel 2017 la Foresta Umbra è stata riconosciuta Patrimonio UNESCO per le sue faggete vetuste, mentre nel più recente 2022 è stata persino inserita nella classifica delle 10 foreste più belle del mondo.

La Foresta Umbra, insieme al Gargano, può definirsi “il regno della biodiversità” e, al contempo, è anche oggetto di continui studi in quanto la vegetazione che la popola è caratterizzata dal fenomeno del macrosomatismo: le piante sono più grandi della norma. Ciò vuol dire che visitandola si incontrano arbusti di dimensioni monumentali.

foresta umbra puglia

Fonte: iStock

Gli alberi monumentali della Foresta Umbra

Ma le cose da sapere sulla Foresta Umbra non sono finite qui. Da queste parti, infatti, vivono oltre 2.000 di specie vegetali, ed essa detiene anche il titolo di più grande foresta italiana di latifoglie con faggi, con altezze di oltre 40 metri e diametri superiori al metro. Non meno importante è la sua fauna popolata da tante specie protette dal WWF, come il capriolo Italicus.

Come visitare la Foresta Umbra

Dopo tutte queste premesse, è chiaro che la Foresta Umbra è un luogo bellissimo e speciale del nostro Paese. Infatti, chi ama la natura da queste parti troverà il suo piccolo paradiso personale: qui si possono fare tantissime attività tra cui Trekking, MTB, E-Bike.

In Foresta ci sono ben 15 percorsi adatti ad ogni livello di preparazione, perfettamente tracciati e senza impattare con la natura. Particolarmente interessante è il tragitto che conduce al cutino di Scaranappe, un piccolo laghetto che mostra il suo “cuore” dopo le giornate di pioggia.

Molto particolare è anche il percorso che porta a scoprire Monte Sant’Angelo e Mattinata, passando per Monte Sacro. Sulla sua cima di quest’ultimo, si conservano alcuni suggestivi resti dall’antica abbazia della Santissima Trinità del Monte Sacro, un antico ma affascinante villaggio monastico.

Optando, invece, per un itinerario che porta da Vico del Gargano a Peschici, si può ammirare il bellissimo ex monastero di Calena o lo stesso centro storico di Vico, tra i più interessanti di tutto il Gargano.

Chi vuole conoscere più a fondo le meraviglie di questo luogo, non deve di certo perdersi il piccolo museo naturalistico dove è possibile trovare informazioni su fauna e flora e dove poter fare amicizia persino con dei dolci daini.

daini foresta umbra

Fonte: iStock

I daini della Foresta Umbra

Oltre la natura: i borghi della Foresta Umbra

La Foresta Umbra si estende nei comuni di Monte Sant’Angelo, Vieste, Vico del Gargano, Carpino e Peschici. Angoli delle Puglia che sono davvero bellissimi e in grado di regalare tantissime attrazioni per i loro visitatori. Scopriamoli insieme uno a uno.

Monte Sant’Angelo, luogo spirituale

Monte Sant’Angelo può vantarsi di essere il centro abitato  più elevato del Gargano grazie ai suoi 843 metri di altitudine. Non a caso è situato in una mirabile posizione panoramica su uno sperone a sud del promontorio, con vista mozzafiato sul Tavoliere delle Puglie sul Golfo di Manfredonia.

Ma non solo. Questo borgo, infatti, è famoso in tutto il mondo per la sua storia religiosa, tanto che santi, imperatori, papi, re o semplici fedeli giungono fin qui per inginocchiarsi davanti all’altare dell’Arcangelo Michele. Secondo la tradizione, proprio nel suo Santuario di San Michele Arcangelo sarebbero avvenute le apparizioni dell’arcangelo in una grotta.

Vieste, come un quadro

Visitare Vieste è come venire catapultati dentro un quadro d’autore. Complici il suo limpido mare, la sua incredibile costa ricca di spiagge lunghissime e bellezze naturali come le meravigliose grotte marine e il Pizzomunno, è una meta amata dai turisti di tutto il mondo.

Ma Vieste è anche storia, soprattutto grazie al suo centro storico fatto di vicoli stretti e casette bianche a strapiombo sul mare, la sua cattedrale, il castello, i trabucchi e molto altro ancora.

Vico del Gargano, il “paese dell’amore”

Scegliere come tappa Vico del Gargano vuol dire scoprire il “paese dell’amore”, ma anche uno dei comuni tra “I Borghi più belli d’Italia”. Dalle origini antichissime, vanta un caratteristico centro storico che è un vero labirinto di stradine e vicoli stretti su cui si affacciano case e palazzi imperdibili.

E poi un piccolo angolo suggestivo: il famoso “vicolo del bacio” che una è stradina, larga non più di 50 centimetri e lunga circa 30 metri, da percorrere con il proprio partner in quanto si è costretti a “sfiorarsi” per potervi passare.

Carpino, famosissimo centro di produzione di fave e di olio

Poi c’è Carpino, un famosissimo centro di produzione di fave e di olio, che sorge lontano dal mare e che conserva tanti luoghi di interesse. Uno di questi è la Chiesa madre di San Nicola di Mira che si trova nella parte più alta del paese e che vanta numerosi elementi in stile barocco pugliese. Non meno particolari sono la Chiesa di Santa Croce e la Chiesa di Sant’Anna: due edifici religiosi rurali che presentano elementi tipici della simbologia sacra del Gargano.

Altro luogo d’interesse all’interno degli itinerari culturali è il Palazzo Baronale, così come sono degni di noti i diversi percorsi naturalistici della zona.

Peschici, mare cristallino e verdi pinete

Terminiamo questo viaggio a Peschici che è un borgo che si sviluppa tra mare cristallino e verdi pinete. A colpirvi, in particolar modo, saranno le sue case: sono aggrappate a una rupe. Il suo principale punto di interesse è senza ombra di dubbio il centro storico che prende vita all’interno di maestose mura medievali intervallate da torrioni.

Spettacolare, però, è anche la sua Marina che è protetta dai venti meridionali e che è circondata da un costone roccioso sul quale è arroccata la cittadina di Peschici.

Insomma, non resta che organizzare un viaggio alla scoperta dei borghi e della natura della Foresta Umbra.

Peschici puglia

Fonte: iStock

Panorama di Peschici
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Puoi dormire in un villaggio incantato, dove tutto profuma di cioccolato

Vagavano per la foresta senza una meta, Hänsel e Gretel, per poi essere catturati, con lo sguardo e con l’olfatto, da quella pittoresca casa realizzata completamente con i dolci, e in particolare di marzapane. Così possiamo fare anche noi, immergendoci nella natura slovena, e raggiungendo uno dei luoghi più suggestivi e favolistici di sempre.

Nessuna strega proverà a mangiarvi, questo possiamo assicurarvelo. Al contrario, sarete voi gli assaggiatori di innumerevoli delizie offerte in quel villaggio che promette di vivere l‘esperienza di viaggio più dolce e originale del mondo.

Sì perché nel cuore della Slovenia nord-orientale, proprio sulla riva del fiume Drava, esiste un villaggio incantato dove tutto profuma di cioccolato. Preparate i bagagli: si parte per l’avventura più deliziosa di sempre.

Una casa sull’albero davvero speciale

Sono molti i motivi che ci spingono a metterci in viaggio ogni giorno, e tutti i giorni. E anche se sono diversi tra loro, hanno tutti in comune il medesimo obiettivo, quello di farci vivere avventure emozionanti, straordinarie e indimenticabili. E quando parliamo di esperienze di viaggio, ormai lo sappiamo, non possiamo escludere gli alloggi.

Sempre di più, infatti, le strutture ricettive si plasmano a immagine e somiglianza delle nostre esigenze per permetterci di vivere esperienze autentiche, per realizzare i sogni d’infanzia o i desideri proibiti. E lo sanno bene tutte le persone che negli ultimi anni hanno scelto proprio di dormire all’interno di alloggi originali, bizzarri, particolari e unici.

Unica è anche quella casa sull’albero situata all’interno del Chocolate village by the river. Non un villaggio qualunque, ma un luogo dove i sogni d’infanzia diventano realtà. Qui, infatti, è possibile dormire sugli alberi e immergersi all’interno di un mondo dolcissimo, fatto esclusivamente di cioccolato.

Un glamping di lusso in Slovenia dove tutto profuma di cioccolato

Fonte: Ufficio Stampa

Un glamping di lusso in Slovenia dove tutto profuma di cioccolato

Il villaggio di cioccolato in Slovenia: l’esperienza dolcissima

Ci troviamo in Slovenia, e più precisamente a Limbuš, un piccolo insediamento situato sulla riva destra del fiume Drava. Qui, a pochi chilometri da Pohorje, meta prediletta di tutti gli amanti degli sport invernali, esiste un resort sorprendente e originale che garantisce un’esperienza sensoriale e dolcissima ai viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.

Si tratta del Chocolate Village by the river, un lussuoso glamping completamente immerso in un parco naturale vicino al fiume, dove tutto ruota intorno al cioccolato: colazioni al cioccolato, laboratori di cioccolato, cosmetici al cioccolato e massaggi al cioccolato. E questo è solo l’inizio. A pochi passi dagli alloggi, infatti, esiste anche una fabbrica di cioccolato all’interno della quale è possibile degustare tantissime prelibatezze.

Anche il benessere è all’insegna del cioccolato. I trattamenti, così come i massaggi e i bagni, sono a base di cioccolato. L’unica richiesta, in questo specifico caso, è di non mangiarlo!

Le case che si snodano nel parco naturale, poi, sono tutte pensati nei minimi dettagli per garantire una vacanza di puro relax. Tantissimi i riferimenti al cacao, dai nomi degli alloggi, al design interno ed esterno. Non manca tra le proposte, come abbiamo anticipato, una casa sull’albero, pronta a esaudire tutti i sogni d’infanzia. Il suo nome è Criollo, e fa riferimento proprio al cacao più raro e pregiato presente in circolazione.

Il Chocolate Village by the river è glamping di lusso dotato di ogni confort. La casa sull’albero, per esempio, è composta da una zona giorno con cucina, una camera da letto e un bagno. Completa l’offerta una grande vetrata che offre viste panoramiche spettacolari sulla natura che si snoda intorno. Il resto, invece, profuma di cioccolato.

C’è solo una regola da rispettare per alloggiare in questo glamping: concedersi un peccato di gola senza pensare alle calorie.

Chocolate Village by the River

Fonte: Ufficio Stampa

Chocolate Village by the River
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Love glamping ad alta quota: l’esperienza più romantica si vive in Italia

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi diversi tra loro, eppure tutti sono accomunati dallo stesso desiderio: quello di vivere esperienze straordinarie destinate a regalarci i ricordi più belli di sempre.

E se parliamo di esperienze, ormai lo sappiamo, non possiamo non includere anche gli alloggi. Negli ultimi tempi, infatti, le strutture ricettive di tutto il mondo hanno messo a disposizione servizi sempre più pensati per soddisfare emozioni, sensi, desideri e sogni dei avventurieri con un solo obiettivo: trasformare il viaggio in un’avventura indimenticabile.

Lo sanno bene tutti quelli che, negli anni, hanno raggiunto e prenotato case sull’albero, baite in montagna e glamping immersi nella natura, in ogni parte del mondo, che hanno sorpreso e meravigliato i viaggiatori. Una missione, questa, condivisa anche da un nuovo alloggio situato nel BelPaese, proprio nel cuore delle Alpi. Un love glamping ad alta quota che promette di vivere l’esperienza più romantica e suggestiva di sempre. Pronti a partire?

2 Cuori in Pista

Quando l’inverno arriva, gli amanti della natura sanno bene che è questo il momento di organizzare nuovi viaggi verso tutti quei territori che si trasformano in cartoline di immensa bellezza. Merito della neve, che con il suo candore abbraccia le cime delle montagne, avvolge le strade e gli edifici e dà vita a scenari straordinariamente incantati.

Ed è proprio in uno di questi paesaggi, che per forme e lineamenti sembra uscito da una fiaba, che vogliamo portarvi oggi. Ci troviamo nel cuore delle Alpi, e più precisamente nei pressi del comprensorio Valmalenco Ski Resort, in provincia di Sondrio.

Meta prediletta di tutti gli amanti della natura e degli sport invernali, il celebre comprensorio del BelPaese ha pensato di arricchire la sua offerta con una proposta inedita, sorprendente e romantica, che regalerà agli innamorati la possiblità di realizzare un sogno ad alta quota. Proprio qui, infatti, è stato inaugurato 2 Cuori in Pista, un love glamping che affaccia direttamente sulle stupende montagne innevate che fanno da cornice al comprensorio, e che garantiscono un’immersione totale nella natura più incontaminata.

Love glamping, Valmalenco Ski Resort

Fonte: Ufficio Stampa Valmalenco Bernina Ski Resort

Love glamping, Valmalenco Ski Resort

Un love glamping da sogno

L’alloggio proposto da Valmalenco Ski Resort è unico nel suo genere, non solo perché è immerso in uno dei panorami invernali più belli e suggestivi del nostro Paese, ma anche perché la suite degli innamorati, che prende il nome di 2 Cuori in Pista, è stata realizzata all’interno di un gatto delle nevi. Il veicolo a motore cingolato utilizzato per muoversi sulla neve è stato trasformato in un glamping ad alta quota per permettere alle coppie che giungono fin qui di vivere un’esperienza inedita e romantica, a diretto contatto con la natura.

L’alloggio, che si raggiunge esclusivamente in motoslitta, è dotato di tutti i comfort. A disposizione degli ospiti, infatti, c’è un letto matrimoniale, un bagno privato e una vasca per un relax con vista. L’intera suite, inoltre, offre una vista panoramica totale che si affaccia su paesaggi unici.

Chi sceglierà di prenotare l’alloggio, inoltre, avrà a disposizione una colazione servita direttamente in suite, gli skypass per sciare tra le pista del comprensorio, e potrà deliziarsi con le proposte caratteristiche della cucina valtellinese. Pronti a condividere questa esperienza con la vostra dolce metà?

2 Cuori in Pista, l'alloggio costruito nel gatto delle nevi

Fonte: Ufficio Stampa Valmalenco Bernina Ski Resort

2 Cuori in Pista, l’alloggio costruito nel gatto delle nevi