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Tutto quello che c’è da sapere per portare un passeggino in aereo

Quando si viaggia in aereo con un bambino, una delle domande più comuni, specialmente con le compagnie low cost, riguarda il passeggino: è possibile portarlo in aereo? E, se si, come funziona il suo trasporto? Molti genitori si chiedono se sia possibile portarlo fino al gate, se debbano imbarcarlo durante il check-in o di eventuali costi aggiuntivi o bagagli ad hoc. Ecco una guida pratica per capire come organizzarsi quando si deve volare con il passeggino.

Una comodità irrinunciabile

Portare un passeggino in viaggio è una comodità essenziale per molti genitori. Sebbene il marsupio sia un accessorio molto utile per i più piccoli, il passeggino resta un compagno fondamentale, soprattutto per chi viaggia con bambini troppo pesanti da portare tutto il giorno addosso e ancora non sufficientemente autonomi da passare l’intero giorno a camminare. Infatti, oltre a facilitare gli spostamenti, è il luogo dove il bambino può riposare durante le pause, dopo i pasti, permettendo ai genitori di continuare a godere del momento e della visita senza dover fuggire in hotel.

Il passeggino in aereo: si paga?

In generale, il passeggino non è considerato bagaglio da stiva e quindi non viene addebitato un costo aggiuntivo. Solitamente, anche le compagnie low cost permettono di portare a bordo gratuitamente 2 articoli per trasportare neonati/bambini. Non ci sono vincoli particolari: può trattarsi di un passeggino/carrozzina; di un seggiolino per auto se a destinazione si pensa di noleggiare un veicolo; un adattatore o una culla da viaggio. Gli articoli dovranno essere etichettati al banco check-in o al gate di imbarco, a seconda di dimensioni e compattezza. Tuttavia, alcune compagnie potrebbero avere regole specifiche, quindi è sempre consigliato verificare in anticipo le politiche relative al trasporto del passeggino per evitare sorprese in aeroporto.

Passaggio al check-in

Il check-in è sempre necessario. Che si decida di imbarcare il passeggino, di portarlo fino al gate o di sistemarlo nella cappelliera, occorre sempre passare dal banco del check-in. Qui, i genitori dovranno indicare come intendono trasportare il passeggino, se spedirlo in stiva insieme ai bagagli; se portarlo fino al gate, dove verrà imbarcato separatamente; o imbarcarlo come bagaglio a mano, se il modello è compatibile con le dimensioni delle cappelliere. In quest’ultimo caso, è appunto fondamentale che il passeggino sia richiudibile e approvato dalle compagnie aeree per essere trasportato in cabina.

Come imbarcare il passeggino come bagaglio

Se si decide di imbarcare il passeggino come bagaglio a mano, dovrà essere piegato fino a raggiungere le dimensioni consentite; o -se necessario- separato in più pezzi, in modo da poter essere etichettato e trattato come un bagaglio normale. Se il passeggino non ha una copertura specifica, la compagnia aerea fornirà sacchi per proteggerlo. Dopo il check-in, si dovrà seguire le indicazioni per il trasporto del passeggino come bagaglio speciale, che verrà gestito separatamente durante l’imbarco.

Portare il passeggino fino al gate

Quando si porta il passeggino fino al gate, questo verrà etichettato al check-in e dovrà passare attraverso il controllo di sicurezza. A volte, sarà necessario smontarlo parzialmente, ad esempio rimuovendo le ruote, se non passa correttamente attraverso il sistema di scansione. Una volta completati i controlli, il passeggino potrà essere utilizzato fino all’imbarco, quando verrà preso dal personale aeroportuale per essere caricato separatamente nel vano stiva. Nel caso in cui il passeggino venga imbarcato, solitamente lo si troverà subito all’uscita dall’aereo al momento dell’arrivo. Tuttavia, in alcune destinazioni (come in alcune località dell’Europa, Sudafrica e Cuba), il passeggino potrebbe essere consegnato al ritiro bagagli speciale, separato dalle valigie. In questi casi, basta seguire le indicazioni per ritirarlo.

Imbarcare il passeggino in cabina

Alcuni modelli di passeggini possono essere portati in cabina come bagaglio a mano, ma devono rispettare le dimensioni previste dalle compagnie aeree. Se il passeggino è abbastanza compatto da essere sistemato nella cappelliera, sarà possibile portarlo direttamente a bordo, evitando l’attesa al ritiro bagagli. Questa opzione è particolarmente utile nei voli con scalo, dove il passeggino risulta comodo per spostarsi tra i gate e per far riposare il bambino.

I controlli di sicurezza

Ai controlli di sicurezza, il passeggino verrà esaminato come qualsiasi altro oggetto. Se il passeggino è nuovo e compatto, potrebbe passare facilmente attraverso il rullo scanner. In caso di passeggini più grandi o usurati, potrebbe essere necessario sottoporlo a un controllo manuale da parte del personale. Se il bambino si addormenta durante la fila, spesso si dovrà svegliarlo per passarlo ai controlli o prenderlo in braccio, poiché, per motivi di sicurezza, il bambino non può rimanere nel passeggino durante la scansione. È importante togliere o svuotare tutti i comparti e le borse appese al passeggino prima del controllo.

Cosa fare se il passeggino si danneggia?

Sebbene le compagnie aeree facciano del loro meglio per proteggere i bagagli, può capitare che il passeggino venga danneggiato durante il trasporto. Se ciò accade, è fondamentale segnalare immediatamente il danno al personale dell’aeroporto, fare delle foto (i genitori particolarmente attenti e premurosi potrebbero fare le foto anche prima del viaggio a dimostrare le condizioni alla partenza) e avviare la procedura per il risarcimento tramite l’assicurazione viaggio, se disponibile. È sempre una buona idea proteggere il passeggino con una copertura adeguata per evitare danni da urti o sporco.

Come scegliere il passeggino giusto per chi viaggia spesso

Per chi viaggia frequentemente, un passeggino leggero e compatto è fondamentale. Questo importante compagno di viaggio deve essere facile da chiudere e aprire, possibilmente con una sola mano se si ha il bambino in braccio; ma sufficientemente robusto e solido per evitare che si danneggi facilmente durante gli spostamenti. Le ruote multidirezionali sono ideali per manovrare in spazi stretti, in città e nei musei; meglio grandi e resistenti per la montagna e gli sterrati. Una seduta molto reclinabile è più comoda per dormire; sistemi di sicurezza garantiscono il comfort e la protezione del bambino; un cestino capiente per riporre oggetti può quasi sostituire lo zaino per portare gli accessori per il bebè. Sempre, il passeggino dovrebbe essere facile da pulire, soprattutto se durante il viaggio viene caricato su bus o treni. Se si viaggia spesso in aereo, magari facendo la spola tra due città, il modello con dimensioni adatte per la cappelliera è quello più indicato. Nei viaggi molto lunghi in paesi lontani? Un’idea può essere quella di imbarcare un passeggino robusto un po’ datato da lasciare a qualche famiglia sul finale della vacanza.

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Fughe di primavera con i bambini: 10 idee per organizzare un viaggio durante i ponti primaverili

La primavera porta vita e molta voglia di uscire di casa e partire. Con i bambini poi è il momento ideale dell’anno per viaggiare: non fa più freddo ma neanche ancora troppo caldo; le destinazioni non sono affollate; i prezzi sono ancora accessibili (cosa non da poco se si viaggia in tanti) e con pochi giorni di assenza e ferie ci si riesce a ritagliare un bel periodo di vacanza. Insomma, approfittare dei ponti di primavera, tra Pasqua, 25 aprile e 1 maggio è un must per i viaggiatori in famiglia. Ecco 10 idee per una fuga primaverile coi bambini, cercando di non andare eccessivamente lontano senza rinunciare alla sensazione di  vacanza e scoperta.

Marocco, il Nord o il deserto

Il Marocco è una meta piuttosto facile dall’Italia, anche per chi viaggia con bambini. I servizi sono all’altezza di quelli europei, e i principali aeroporti internazionali (Tangeri, Marrakech o Casablanca) si raggiungono in poche ore dalle principali città italiane con voli diretti, di compagnia di bandiera o  low cost. A seconda dei giorni a disposizione si può costruire un itinerario in Marocco baby friendly, fattibile e non stressante anche per i piccoli viaggiatori. Il Nord è ancora poco turistico: dopo un paio di giorni a Tangeri, ci si può affacciare sul  punto di unione tra Mediterraneo e Atlantico; o ancora visitare la città blu di Chefchaouen; Asilah con i suoi murales artistici e la città bianca di Tétouan. Per chi preferisce andare sul classico, Marrakech con escursione nel deserto è una garanzia se si viaggia con i bambini, notte nel deserto e escursione su dromedario inclusi.

marocco bambini

Fonte: AS

Il Marocco è un’ottima destinazione per una vacanza con bambini

Valencia, la citta baby friendly

Valencia è una delle città più a portata di famiglie d’Europa. I grandi Giardini del Turia sono la prima tappa, con la Città delle Arti e delle Scienze, simbolo indiscusso della città, che ospita l’Oceanogràfic, il più grande acquario d’Europa, che offre un’esperienza immersiva sul mondo marino, con 45.000 esemplari appartenenti ad oltre 500 specie marine, e il Museo delle Scienze, con curiosità scentifiche, esposizioni e attività pratiche. Lungo il lungo parco si incontrano diverse aree gioco: imperdibile il Gulliver, l’area gioco di scivoli e corde ispirata alla celebre storia di Gulliver’s Travels, dove arrampicarsi come piccoli lillipuziani. Il centro di Valencia si visita in una giornata e sono organizzati diversi tour a misura di bambini. Da non perdere, una tappa nelle grandi spiagge Las Arenas e Malvarosa con i giochi direttamente sulla sabbia e, per chi ama il genere, il Bioparc che ospita oltre 150 specie diverse e più di 4.000 animali. Con più tempo a disposizione, il Parco Naturale dell’Albufera è un grande lago d’acqua dolce, circondato da paludi e canneti. Qui si può partecipare a giri su barche tradizionali con pranzo a base di paella. Cosa non perdere? Una merenda a base di churros e horchata!

valencia family friendly

Fonte: AS

La Città delle Arti e delle Scienze, uno dei complessi architettonici e culturali più affascinanti e innovativi d’Europa

Parigi e Disneyland

Un weekend lungo a Parigi con tappa a Disneyland è perfetto per un ponte primaverile con i bambini. Il primo giorno si può dedicare al parco, che si trova a soli  30 km dal centro, arrivando presto per godersi le attrazioni principali come il Castello della Bella Addormentata, It’s a Small World e Pirates of the Caribbean. La parata e lo spettacolo serale chiudono la giornata in magia. Il secondo e il terzo giorno sono da dedicare alla città, a cominciare dalla iconica Torre Eiffel, magari con un picnic nei giardini sottostanti, e dal Sacro Cuore. Una crociera sulla Senna è un’opzione per vedere i monumenti senza troppa fatica. Tra i musei più amati dai bambini a Parigi spiccano il Muséum National d’Histoire Naturelle, con la spettacolare parata di animali nella Grande Galerie de l’Évolution; il Musée en Herbe, pensato per avvicinare i più piccoli all’arte attraverso il gioco; il Centre Pompidou, dove la Galerie des Enfants propone attività creative coinvolgenti; e la Cité des Sciences et de l’Industrie, che offre un modo interattivo e stimolante per esplorare il mondo della scienza e della tecnologia.

In Slovenia, tra natura e relax

Raggiungibile anche in automobile, per una partenza last minute, la Slovenia vanta diverse proposte per tutta la famiglia. Tra le tante, Bohinj è certamente una destinazione a misura di  bambini. Qui, immerso nel Parco Nazionale del Triglav, il Zlatorog Fairy Trail conduce i bambini in un percorso fiabesco tra boschi e leggende locali; mentre il Museo dell’Arte Casearia Alpina racconta la tradizione del formaggio di montagna con esposizioni interattive. Per chi ama l’avventura, il lago di Bohinj è il luogo ideale per provare il kayak e il canottaggio, oppure cimentarsi nell’arrampicata, con pareti adatte anche ai principianti. Per una pausa di puro relax e divertimento, le Terme Čatež, sono il più grande parco termale per famiglie dell’Europa centrale, e propongono attrazioni irresistibili come l’Isola dei Pirati e lo Gnomo di Čatež, oltre a un’ampia scelta di piscine, scivoli e giochi d’acqua adatti a tutte le età.

Un’opzione conveniente per visitare la regione è la Julian Alps Card, che offre numerosi vantaggi per le famiglie: per ogni card acquistata da un adulto, un minore di 14 anni ne riceve una gratuitamente (per i bambini sotto i 6 anni è sempre gratis).

Azzorre, nel cuore dell’Atlantico

Se si cerca una destinazione europea, con tutte le garanzie igienico sanitarie del caso, a poca distanza dall’Italia ma completamente diversa come paesaggi, le Azzorre sono la destinazione giusta. Le isole più comode sono certamente São Miguel, la principale, e Terceira, raggiungibili con volo diretto da Milano. L’ideale sarebbe dedicare almeno 5 giorni a ognuna, e con più tempo a disposizione si possono raggiungere altre isole con voli interni o traghetti. Le isole sono diverse tra loro ma tutte molto attive. Qui è possibile avvistare balene e nuotare con i delfini in escursioni guidate adatte anche ai più piccoli. Le spiagge di sabbia nera e le piscine naturali nella roccia lavica garantiscono un bagno sicuro anche in pieno oceano, mentre le fonti termali di São Miguel sono un’esperienza rilassante tutto l’anno, anche per i bambini. Gli amanti della natura possono esplorare sentieri panoramici e crateri vulcanici con trekking adatti a ogni età. Per una pausa golosa, le fattorie di formaggi permettono di conoscere da vicino le mucche al pascolo e assaggiare prodotti tipici.

azzorre coi bambini

Fonte: Visit Azores

Delfini che fanno il bagno nelle acque delle Azzorre

Lanzarote, l’isola nera

Nelle isole Canarie, Lanzarote è un’isola perfetta per i bambini, con paesaggi vulcanici unici. Pur essendo Spagna, le Canarie si trovano molto a Sud, all’altezza del Sahara Occidentale, e questo garantisce un clima piacevole e primaverile tutto l’anno. L’isola si raggiunge con voli diretti anche low cost da diverse città italiane ed è relativamente piccola, per cui noleggiando un’auto si può visitare anche in pochi giorni. Da non perdere con i bambini: il Parco Nazionale di Timanfaya permette di vedere da vicino i vulcani e assistere a esperimenti e dimostrazioni con il calore della terra (il giro in bus all’interno del parco è una buona proposta). Il Giardino dei Cactus ospita oltre 1.200 specie di piante grasse; mentre il  Jameos del Agua è un complesso unico di grotte e tunnel vulcanici assolutamente da visitare. Per il bagno, le piscine naturali di Punta Mujeres e Los Cocoteros che si riempiono di acqua oceanica durante l’alta marea, garantiscono quando la marea si abbassa acque calme e sicure. Per chi preferisce la sabbia, le spiagge di Arrieta e Playa Blanca sono ideali per i più piccoli. Il lago verde di El Golfo è uno spettacolo naturale e di colori e, infine, un’escursione a La Graciosa è un must per vivere un’avventura in una natura incontaminata.

lanzarote

Fonte: 123RF

Lanzarote, meta ideale tutto l’anno

Egitto, in crociera

L’Egitto è una meta affascinante anche per le famiglie, e relativamente vicina e accessibile anche economicamente per i diversi pacchetti proposti tutto l’anno. Una crociera sul Nilo è il modo ideale per scoprirlo senza stress, a bordo di grandi navi super accessoriate per un viaggio tra storia e avventura, e per esplorare da vicino i templi millenari evitando lunghi trasferimenti via terra. Dai vari porti, le escursioni sono pensate per tutte le età, e includono la visita alle maestose piramidi di Giza e ai templi di Luxor e Karnak. Il fascino dell’Aswan High Dam e la navigazione sulle tradizionali feluche sono particolarmente suggestive. A bordo durante il viaggio non mancano spazi e momenti per il relax, l’animazione e il divertimento in piscina. Per rendere il viaggio ancora più speciale, si può concludere con qualche giorno di mare sul Mar Rosso, tra spiagge di sabbia fine e fondali ricchi di pesci colorati, perfetti anche per i piccoli amanti dello snorkeling.

Alsazia, come in una favola

E che dire di qualche giorno nel nord-est della Francia? In Alsazia (ci si arriva in auto o volando su Strasburgo), a Colmar, le case a graticcio colorate e i canali della “Piccola Venezia” sembrano usciti da una favola; il Musée du Jouet invece entusiasma i più piccoli con una collezione di giocattoli d’epoca e trenini in miniatura. Da non perdere, Eguisheim è un pittoresco borgo alsaziano, con le stradine acciottolate, case colorate e mulini, che offrono ai bambini un’esperienza affascinante e divertente.

Da segnare anche: il Parco delle Cicogne di Hunawihr, dove i bambini possono scoprire l’animale simbolo dell’Alsazia; e il Castello di Haut-Koenigsbourg, con le sue torri e i passaggi segreti, perfetto per sentirsi piccoli reali. Per un’esperienza più avventurosa, il Parco del Piccolo Principe, ispirato al celebre racconto, ospita giostre, labirinti e mongolfiere che volano sulla campagna alsaziana. Ai più golosi, consigliamo le pasticcerie locali che propongono bretzel e kougelhopf, dolci che conquistano grandi e piccini.

Eguisheim, Alsazia

Fonte: iStock

Il villaggio di Eguisheim in Alsazia

Comacchio, al delta del Po

Se si preferisce optare per qualcosa di meno impegnativo, Comacchio e il Delta del Po sono una meta perfetta per una gita primaverile con i bambini, tra natura, avventura e sport. Qui si può esplorare la laguna a bordo di piccole imbarcazioni, osservando da vicino fenicotteri rosa e aironi che popolano il Parco del Delta. Il Museo del Delta Antico racconta con un linguaggio semplice e coinvolgente la storia della zona, tra antichi relitti e tesori sommersi. Per i più piccoli, il Parco del Capanno di Garibaldi propone passeggiate facili tra boschi e canali; per i più sportivi le Valli di Comacchio sono perfette da esplorare in bicicletta, con percorsi e ciclabili be segnalati, pianeggianti e immersi nella natura. Dopo una giornata all’aria aperta, una pausa sulle spiagge di Lido di Spina o Porto Garibaldi è la meritata conclusione, per rilassarsi e giocare sulla sabbia già tiepida sotto il sole primaverile.

Valli di Comacchio

Fonte: iStock

Le Valli di Comacchio

Puglia, in Valle d’Itria

Per un mix perfetto di cultura e natura, la Valle d’Itria in Puglia rappresenta una meta ideale, specialmente in primavera, quando il clima è mite e piacevole, lontano dal caldo afoso e dalla folla tipica della stagione estiva. Questa zona è famosa per i suoi paesaggi mozzafiato, dominati dai trulli di Alberobello, simbolo dell’architettura tradizionale pugliese, che offrono uno scenario fiabesco per con i bambini. La Valle d’Itria è anche una zona ricca di borghi incantevoli che sembrano usciti da una cartolina, come Locorotondo, con le sue stradine strette e case imbiancate a calce, e Cisternino, noto per il suo centro storico intatto e le piazzette d’altri tempi. Fuori dai centri storici, s possono percorrere sentieri che si snodano tra gli uliveti secolari, da abbinare magari alla visita di qualche masseria o frantoio alla scoperta dei segreti della produzione dell’olio. E proprio la gastronomia è un altro punto di forza: le gastronomie e le trattorie locali offrono piatti tipici della cucina pugliese, con menù ricchi di sapori che piacciono tanto ai grandi quanto ai più piccoli.

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I parchi divertimento stanno per tornare e le novità saranno pazzesche

I parchi divertimento hanno sempre qualcosa per tutti: dalle coppie in cerca di una giornata da trascorrere in modo diverso ai gruppi di amici, fino alle famiglie con bambini desiderose di trascorrere dei momenti magici e divertenti tutti insieme. In Italia, di parchi divertimento ne abbiamo diversi e stanno per riaprire con tante novità pazzesche, pronti a stupirvi con esperienze adrenaliniche, grandi show dal vivo e mondi sotterranei abitati da personaggi straordinari.

Da Gardaland, che quest’anno compie 50 anni, a Cinecittà World, che invece ne festeggia 10, fino a Mirabilandia e Leolandia: qui le date di riapertura dei parchi divertimento più amati d’Italia e le novità incredibili che vi aspettano una volta varcati i loro ingressi.

Gardaland: data di riapertura e novità

Gardaland riaprirà il 5 aprile dando inizio ai festeggiamenti per i suoi 50 anni, anche se il compleanno vero e proprio sarà solo il 19 luglio. Il parco di Prezzemolo accoglierà i visitatori con tante novità, una su tutte l’esperienza immersiva dedicata ad Animal Treasure Island che verrà presentata in anteprima mondiale. Curata dal team creativo Merlin Magic Making, quest’area sotterranea immerge adulti e bambini in un mondo coinvolgente abitato da personaggi unici in cui immedesimarsi, ognuno caratterizzato dalla propria storia. Durante quest’avventura è possibile seguire un percorso attraverso una mappa che vi aiuterà a svelare i segreti dell’isola, mentre in sottofondo risuona una colonna sonora creata su misura per ogni scena.

Un’altra novità è rappresentata da Dragon Empire: qui, dopo aver attraversato il maestoso ingresso adornato da lanterne rosse e ventagli, vi ritroverete a vivere un viaggio attraverso le millenarie tradizioni del mondo orientale, tra colori vibranti e musiche avvolgenti che animeranno tutta la giornata. Tra le attrazioni imperdibili di quest’area tematica ci sono le montagne russe Dragon Rush e la fabbrica di fuochi d’artificio Rocket Factory.

Mirabilandia: data di riapertura e novità

Anche il parco divertimenti Mirabilandia tornerà il 17 aprile con una bella novità dedicata alle famiglie con bambini e ai giovani adulti: Nickelodeon Land. In quest’area sarà possibile divertirsi con attrazioni e servizi a tema dove vivere giornate indimenticabili in compagnia di SpongeBob e Patrick, le Tartarughe NinjaDora l’esploratrice e i PAW Patrol. Non mancheranno eventi esclusivi, nuovi show e le imperdibili attrazioni, molte da Guinness dei primati, come iSpeed, dove nelle curve più vertiginose si arriva a 120 km all’ora, Katun, l’inverted coaster numero uno in Europa con un loop a 360 gradi e un salto da 50 metri, e Divertical, le montagne russe acquatiche più alte del mondo.

Chi è appassionato delle atmosfere da cowboy può andare nella Far West Valley, mentre gli amanti dei motori dovranno semplicemente seguire il rombo delle moto per arrivare a Ducati World. Chi non rinuncia a una sana dose di paura e terrore, troverà The Walking Dead, l’horror house ispirata alla nota serie televisiva, unica in Italia.

Cinecittà World: data di riapertura e novità

Anche Cinecittà World festeggia i suoi primi 10 anni riaprendo il parco venerdì 14 marzo. Per celebrare il suo compleanno ha allestito una mostra esclusiva al Cinetour che permette ai visitatori di fare un viaggio nella memoria attraverso progetti originali, disegni e tavole firmate dallo scenografo tre volte premio Oscar Dante Ferretti, oltre che con cimeli inediti e contenuti video che svelano i segreti della sua creazione e mai svelati al pubblico.

Cinecittà World, dove sono state girate diverse produzioni di successo, di cui l’ultima è la serie Miss Fallaci, mette al centro della sua programmazione la magia cinematografica proponendo lo spettacolo Incanto by No Gravity diretto da Emiliano Pellisari, in una versione speciale per il compleanno di Cinecittà World. I danzatori voleranno sul palco portando in scena le sequenze più famose della storia del cinema, da Star Wars a Spiderman, da Harry Potter a Frozen e Avengers.

Aperture parchi divertimento Italia

Fonte: Ufficio Stampa

Altair, la montagna russa a Cinecittà World

Leolandia: data di riapertura e novità

Tante novità anche a Leolandia, il parco a tema lombardo che aprirà le sue porte il 15 marzo. Qui, i cartoni animati più amati sono i veri protagonisti, da Masha e Orso, alle prese con un entusiasmante giro intorno al mondo tra atmosfere giapponesi e sessioni di samba, ai Superpigiamini, che insegneranno al pubblico i trucchi e le mosse giuste per diventare veri supereroi. I più piccoli potranno incontrare le cagnoline di pastore australiano Bluey e Bingo, Ladybug e Chat Noir, il Trenino Thomas e gli immancabili Bing e Flop, che da quest’anno presenteranno un nuovo mini-show ispirato alle avventure delle loro giornate a Leolandia, tra giochi interattivi e baby dance.

Non mancheranno anche i grandi show come il Drago della Sorgente, un’avventura ispirata agli action movies hollywoodiani, tra musiche inedite, acrobazie mozzafiato, numeri di illusionismo, effetti speciali, proiezioni immersive e incredibili costumi di scena. In estate, invece, sarà possibile divertirsi con tante attrazioni acquatiche come i tronchi di Gold River, le Rapide dei Draghi e i giochi acquatici per i più piccoli.

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Marocco con i bambini: tre itinerari per tutta la famiglia

Il Marocco è una destinazione relativamente comoda e facile per un viaggio in famiglia. Vicino e facilmente raggiungibile anche con volo diretto dall’Italia, il Marocco può essere un’ottima meta anche per chi non ha troppo tempo o un budget limitato a disposizione; o per chi vuole tentare per la prima volta un’avventura con i bambini in un Paese extra europeo. Ecco tre itinerari di massima per scoprire il Marocco con i bambini.

Itinerario 1: Il Nord del Marocco 

Il Nord del Marocco è ancora sottovalutato tra i turisti italiani, che preferiscono volare a Marrakech per visitare il Sud; eppure può essere un’ottima prima esperienza alla scoperta del Paese.

Tangeri, tra Africa e Europa

Il viaggio inizia a Tangeri, aeroporto di arrivo e città portuale che unisce influenze europee e marocchine. Recentemente riqualificata in diverse sue zone, Tangeri è una città che si visita facilmente e senza particolari stress. La prima cosa da fare è perdersi tra i vicoli stretti della Medina e dei suoi mercati, per poi camminare lungo le mura che si aprono in punti panoramici sul mare. La passeggiata lungo l’immensa spiaggia e la Marina sono appena state rifatte e sono uno sfogo perfetto per una pausa con i bambini dopo le visite. A differenza di quanto si possa immaginare, Tangeri è anche molto verde e i suoi parchi sono particolarmente vissuti, specialmente al tramonto.

Cap Spartel e Spiaggia di Achakar

A breve distanza da Tangeri, Cap Spartel segna il punto in cui il Mar Mediterraneo incontra l’Oceano Atlantico. Il faro è visitabile e circondato da un bellissimo giardino a strapiombo sul mare. Per chi ha tempo, la vicina spiaggia di Achakar (si trova proprio tra le grotte di Ercole e Capo Spartel) è ideale per una giornata di relax al mare e per un pranzo di pesce. Sempre sulla costa atlantica, a poca distanza dal faro, la Grotta di Ercole è una grotta oggi piuttosto turistica: si tratta di un vecchio granaio berbero dove, secondo la leggenda, si riposò Ercole dopo le sue dodici fatiche.

cap spartel, cartello

Fonte: AS

A Cap Spartel Mediterraneo e Atlantico si incontrano

Chefchaouen, da non perdere

Tappa imperdibile per chi visita il Nord è Chefchaouen, la celebre “città blu” situata tra le montagne del Rif. Le sue strade pittoresche e ultra fotografate, con le case dipinte in diverse tonalità di blu, sono particolarmente suggestive. L’unico consiglio è quello di perdersi tra le vie della Medina, che si apre nella grande piazza centrale. I bambini si divertiranno a scoprire gli angoli nascosti della città e le botteghe di artigianato locale. Per le famiglie amanti della natura, i dintorni offrono sentieri escursionistici adatti anche ai più piccoli.

Chefchaouen, cosa vedere

Fonte: AS

Scorcio della Medina blu di Chefchaouen

Tétouan, la città bianca del Nord

Situata ai piedi delle montagne del Rif, Tétouan è la città bianca del Nord, meno turistica ma altrettanto affascinante, con una delle medine più autentiche e ben conservate del Marocco, patrimonio dell’UNESCO. Qui, le famiglie possono passeggiare senza l’affollamento di altre città e visitare il Museo Archeologico per scoprire la storia della regione.

Asilah, un museo diffuso all’aria aperta

Sulla costa atlantica, Asilah è una cittadina tranquilla e perfetta per le famiglie. La Medina, tra le mura antiche, è un gioiellino di case e strade dipinte e artistiche, un vero e proprio museo diffuso all’aria aperta, a cui annualmente vengono aggiunti opere d’arte e dipinti. Il centro è quasi completamente pedonale e per questo molto comode in famiglia. Sotto la cittadina, la grande spiaggia consente di correre e rilassarsi senza stress. In estate, il Festival delle Arti di Asilah trasforma la città in una galleria d’arte a cielo aperto, dove si incontrano artisti di fama internazionale per creare nuovi murales e opere d’arte.

marocco bambini

Fonte: AS

La grande spiaggia di Asilah

Consigli pratici

L’itinerario si può costruire in base al tempo a disposizione. Per una fuga di un weekend si può visitare Tangeri e Cap Spartel, organizzando l’escursione con un taxi o un mini bus collettivo. Per le altre tappe meglio avere 5-7 giorni a disposizione e noleggiare una macchina può essere una buona opzione per gli spostamenti. Da Tangeri si può arrivare ad Asilah in treno; mentre Chefchaouen non è collegata con mezzi pubblici.

Per il pernottamento, meglio optare per riad o guesthouse a conduzione familiare, più accoglienti per i bambini.

Itinerario 2: Marrakech e il deserto, con tappa a Essaouira

L’itinerario più classico per un viaggio in Marocco prevede l’esperienza nel deserto, partendo da Marrakech.

Si parte da Marrakech

La città di Marrakech è un’esperienza sensoriale unica, a tratti travolgente. La piazza Jemaa el-Fnaa si anima dall’alba al tramonto con artisti di strada, musicisti e venditori ambulanti che non possono che lasciare a bocca aperta i più piccoli. Da non perdere, i Giardini Majorelle con piante esotiche e colori vivaci; e l’iconico Palazzo Bahia.

Escursione nel deserto

Da Marrakech è facile organizzare un’escursione nel deserto di Merzouga o Zagora. Si possono vivere l’esperienza di un’escursione in cammello tra le dune, rotolarsi nella sabbia, assistere a tramonti mozzafiato e addirittura trascorrere la notte in campi tendati sotto un cielo stellato. Se organizzato senza cedere alle esperienze più pacchianamente turistiche, cercando guide locali, può essere un momento davvero indimenticabile e unico per tutta la famiglia. Cosa chiedere e cosa evitare? Per evitare i pacchetti troppo turistici, potrebbe essere utile chiedere se si tratta effettivamente di tende beduine, e non campeggi o glamping creati ad hoc per i turisti. Altra informazione determinante è sapere esattamente in che punto del deserto si arriva: alcuni tour prevedono la sosta proprio alle porte del deserto, insieme a centinaia di altri turisti: va tutto bene, ma meglio esserne consapevoli.

deserto marocco con bambini

Fonte: AS

Escursione in cammello tra le dune del deserto

Essaouira, sulla costa

Con un po’ di tempo a disposizione, si può prevedere una tappa nella città costiera di Essaouira. La sua medina, patrimonio dell’UNESCO, è più tranquilla rispetto a quella di Marrakech, e per questo forse meno stressante per le famiglie. Le spiagge ampie consentono di giocare e rilassarsi praticamente tutto l’anno; il porto con le barchette colorate è d’obbligo per una passeggiata.

Consigli pratici

Le escursioni nel deserto possono avere diversa durata, con un minimo di due giorni per vivere l’esperienza della notte in tenda. In linea di massima, una settimana o più potrebbe essere il giusto tempo per questo itinerario. A Marrakech e Essaouira, meglio scegliere riad con cortili interni dove i bambini possono giocare in tranquillità.

Per raggiungere il deserto, l’opzione migliore è quella di un tour organizzato con guide esperte, che garantiscono sicurezza e comfort, anche per la scelta del campo tendato. Le strade possono essere tortuose, quindi è consigliabile viaggiare durante le ore diurne. Must have: protezioni solari, cappelli e abbigliamento leggero ma coprente per proteggere i bambini dal sole intenso del deserto; abbigliamento più pesante per l’importante escursione termica notturna. Specialmente con il caldo, è importante bere molta acqua per rimanere idrati.

Itinerario 3: le città imperiali del Marocco

Un viaggio attraverso le città imperiali del Marocco è un’immersione nella storia, nell’architettura e nelle tradizioni del Paese. Questo itinerario, forse il più impegnativo per i bambini, tocca quattro delle città più affascinanti: Fez, Meknes, Rabat e Marrakech.

Fez e le concerie

Fez è la città medievale per eccellenza, famosa per la sua medina, una delle più grandi e meglio conservate del mondo arabo. Passeggiare per i suoi vicoli è come fare un salto indietro nel tempo, tra artigiani al lavoro, botteghe e moschee storiche. Con i bambini, può essere utile affidarsi a una guida per non perdersi nel labirinto di strade. Da non perdere: la storica Università di Al Quaraouiyine, la Medersa Bou Inania e le celebri concerie di Chouara (meglio portare un fazzoletto per l’odore intenso non troppo gradevole!).

Fez si trova nel nord-est del Marocco ed è servita dall’Aeroporto Internazionale di Fez-Saïss. Dalla stazione ferroviaria, si possono raggiungere le altre città imperiali con treni comodi e frequenti.

Meknes e le rovine romane

Meno caotica di Fez e Rabat, Meknes concede un’atmosfera più rilassata. La città vanta monumenti storici straordinari e si trova a poca distanza dalle rovine romane di Volubilis, una tappa perfetta per i bambini più grandicelli, che possono esplorare e apprezzare antichi siti archeologici. Per la visita, l’itinerario deve toccare la maestosa Porta Bab Mansour, la piazza El Hedim e il Mausoleo di Moulay Ismail.

Meknes si trova a circa 60 km da Fez ed è facilmente raggiungibile in treno (circa 40 minuti di viaggio) o in taxi, se non si ha un’auto a noleggio.

Rabat, la capitale

La capitale del Marocco è elegante, abbastanza tranquilla e offre un ottimo mix tra storia e modernità. Rispetto ad altre città, è più organizzata, cosmopolita, e ha diversi spazi verdi dove fare una pausa con i bambini. La visita a Rabat deve includere la Kasbah des Oudaias, con i suoi vicoli bianchi e blu e una bellissima vista sull’oceano; la Torre di Hassan e il Mausoleo di Mohammed V. Per i bambini, il Giardino Andaluso è un luogo perfetto per una pausa all’ombra.

Rabat si trova sulla costa atlantica e ha un aeroporto internazionale. I treni la collegano facilmente a Meknes (circa 2 ore) e a Marrakech.

E infine Marrakech

Se non ci si è mai stati, anche questo itinerario deve fare tappa a Marrakech, una delle città più iconiche del Marocco, vivace e affascinante. Può essere caotica per i bambini più piccoli, quindi è bene prevedere qualche sosta e pausa lontano dal delirio continuo della sua piazza Jemaa el-Fna (l clou è nel tardo pomeriggio quando la luce del tramonto la rende ancora più magica). Qualche idea? Il Musée de Marrakech, uno dei migliori esempi di casa tradizionale marocchina, ospita un museo dedicato alla storia e cultura del Marocco, situato nel centro della città. Da non perdere, soprattutto per le famiglie, sono i giardini Majorelle, progettati da Jacques Majorelle e acquistati da Yves Saint Laurent. Questi giardini botanici, ricchi di specie vegetali e tartarughe, includono anche il museo berbero, che esplora le tradizioni delle tribù del deserto. Interessante per gli amanti della musica è anche il Museo della Musica, che ospita concerti di vari generi tradizionali marocchini.

Marrakech si trova nel sud del Marocco ed è raggiungibile in treno da Rabat in circa 4 ore.

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Fonte: 123rf

I giardini Majorelle di Marrakech

Consigli pratici

L’itinerario base (Fes, Meknes e Rabat) richiede circa 5-6 giorni; se si aggiunge Marrakech, meglio prevedere almeno 8-10 giorni. Il treno è il mezzo pubblico più comodo per muoversi tra le città, anche con bambini. Le stazioni sono ben organizzate e i treni sono spaziosi e affidabili. In alternativa si può partecipare a tour organizzati o contattare un driver con cui concordare l’itinerario. Noleggiare un’automobile può agevolare gli spostamenti, garantendo maggiore autonomia e flessibilità, ma guidare potrebbe non essere facilissimo! Per alloggiare nelle città imperiali, i riad sono una scelta perfetta per un’esperienza autentica: meglio optare per strutture con patio interno, ideali per i momenti di svago con i più piccoli. Il periodo migliore per visitare le città imperiali è la primavera e l’autunno, quando il clima è mite e piacevole.

marocco con bambini

Fonte: AS

Il Marocco è una destinazione di viaggio ideale per le famiglie con bambini

Altre info utili

Il Marocco ha fatto un grandissimo salto in avanti rispetto a qualche anno fa e anche in ambito turistico e ricettivo ormai il Paese dispone davvero di qualsiasi servizio, garantendo standard in linea con quelli europei. In generale, è importante comunque prendere alcune precauzioni di base. Innanzitutto, è consigliato evitare l’acqua del rubinetto e optare sempre per acqua in bottiglia per prevenire disturbi intestinali. Per quanto riguarda la cucina, i piatti tipici come il couscous, il tajine e le zuppe sono assolutamente adatti a tutte le età: si può chiedere di evitare i piatti troppo speziati per i più piccoli, se non sono abituati.

Arrivare il Marocco ormai è comodissimo e sono disponibili voli diretti dalle principali città italiane, sia con compagnie low cost che di bandiera, per Marrakech, Tangeri e Casablanca. Come periodo, autunno e primavera sono l’ideale per evitare il caldo. Meglio non viaggiare durante il Ramadan, il periodo di preghiera e digiuno, durante il quale molte attività sono chiuse e sospese e che può influenzare gli orari dei pasti e il ritmo della città, oltre che del viaggio.

Per l’ingresso in Marocco, i turisti italiani non necessitano di visto, ma è necessario il passaporto valido per almeno sei mesi dalla data di arrivo. Non ci sono vaccinazioni obbligatorie, ma è consigliato consultare il medico per una valutazione in base alla durata e alla tipologia del soggiorno.

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Valencia con bambini: guida per un viaggio family friendly

Valencia è una destinazione perfetta per un viaggio in famiglia con bambini; forse la destinazione family friendly per eccellenza nelle vicinanze. La qualità della vita e della visita è altissima, gli spazi sono pensati per accogliere le persone e farle stare bene, anzi benissimo. Non esiste museo o evento che non sia pensato per essere accessibile anche ai più piccoli.

Giardini del Turia: un’oasi verde nel cuore della città

I Giardini del Turia sono uno dei luoghi più piacevoli di Valencia, praticamente tutto l’anno, e raccontano, quasi come un biglietto da visita diffuso e smart, quanto i valenciani vivano lo spazio urbano. Il parco si estende per circa 9 chilometri nel cuore della città. Questo spazio verde è stato creato nel letto del fiume Turia deviato negli anni ’50, ed è diventato un’importante area ricreativa per residenti e turisti. Lungo i Giardini del Turia si alternano una serie di attrazioni per tutte le età, da aree attrezzate per il gioco a spazi per lo sport, skate park e rampe per i pattini; reti su cui arrampicarsi e aree per il picnic.

Una delle attrazioni principali per chi viaggia con i bambini è il Parco Gulliver, un’area giochi davvero unica nel suo genere, sbalorditiva (tanto più se si pensa che è a ingresso gratuito, con sorveglianti e bagni). Questo parco è ispirato alla celebre storia di Gulliver’s Travels e presenta una gigantesca scultura che rappresenta Gulliver, il famoso gigante dei racconti di Jonathan Swift. I bambini possono esplorare questa straordinaria figura, arrampicarsi su scivoli, scale e ponti, e percorrere i vari passaggi che ne seguono le linee sinuose, proprio come dei piccoli lillipuziani. Il parco è progettato per offrire un’esperienza immersiva, dove i piccoli possono dare libero sfogo alla loro immaginazione e acrobazia, giocando in un ambiente sicuro e divertente.

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Fonte: Visit València

Il parco del Gulliver è in assoluto l’attrazione più incredibile per i bambini

Il parco è facilmente raggiungibile dal centro città o dalla spiaggia, sia in bus che in metropolitana, e ha numerosi punti di entrata lungo il suo percorso. Tutto il parco è attraversato da piste ciclabili molto frequentate da turisti e residenti.

giardini del turia valencia

Fonte: Visit València

Giardini del Turia: 9 km di verde nel cuore della città

La Città delle Arti e delle Scienze e l’Oceanogràfic

All’interno dei giardini del Turia, verso il porto, si trova la Città delle Arti e delle Scienze, uno dei complessi architettonici e culturali più affascinanti e innovativi d’Europa, che combina arte, scienza, natura e tecnologia. Progettata dall’architetto Santiago Calatrava, la Città delle Arti e delle Scienze è un vero e proprio simbolo della modernità di Valencia e un’attrazione imperdibile per le famiglie. Già da fuori questo centro nevralgico di specchi d’acqua e architettura futuristica completamente immerso nel verde del giardino è uno spettacolo.

Per la visita con i bambini, si può partire dall’Oceanogràfic, il più grande acquario d’Europa, che offre un’esperienza immersiva sul mondo marino, con 45.000 esemplari appartenenti ad oltre 500 specie marine. Al suo interno, i visitatori possono ammirare un’incredibile varietà di specie marine provenienti da tutto il mondo, come squali, delfini, tartarughe e pesci tropicali. Questo è l’unico luogo al mondo dove si possono vedere quattro belughe insieme: Yulka, Kylu, Plombir e Miranda in un ambiente che simula il loro habitat naturale.

Accanto all’Oceanogràfic, si trova il Museo delle Scienze, un altro punto di riferimento imperdibile della Città delle Arti e delle Scienze. Questo museo interattivo è pensato per stimolare la curiosità scientifica nei più piccoli, e propone un’ampia gamma di esposizioni e attività pratiche. I bambini possono sperimentare la scienza in modo coinvolgente, partecipando a laboratori, esplorando mostre sulla biologia, l’astronomia, l’energia e molto altro. Le installazioni sono progettate per favorire l’apprendimento attraverso il gioco e l’interazione, con simulazioni e esperimenti che permettono di comprendere concetti scientifici complessi in maniera semplice e divertente.

Per la visita, è possibile acquistare i biglietti online, anche cumulativi su più attrazioni. I tempi? Mezza giornata per l’Oceanogràfic, e un paio d’ore per il Museo delle Scienze.

I family tour e i musei

Il centro antico di Valencia è abbastanza circoscritto e una giornata è più che sufficiente per     vederlo, approfittando delle vaste aree pedonali, piazze e strade, che sono state realizzate anche in occasione di Valencia Capitale Verde Europea 2024. Per approfondire un pochino storia e monumenti, sono organizzati dei family tour proprio per chi viaggia con bambini. Il percorso, della durata di due ore, parte dalla Stazione del Nord, uno degli edifici più iconici della città in stile modernista, e si snoda attraverso il centro storico, passando per piazze storiche come quella del Comune, del Mercato, Lope de Vega, della Reina e della Almoina. Durante il tour, una guida esperta racconta storie e aneddoti curiosi sui luoghi visitati, tra giochi e attività.

Dei diversi musei di Valencia, quelli più indicati per i bambini sono: il Museo delle Fallas permette di esplorare la storia e l’evoluzione di questa celebre festa valenciana, attraverso una collezione di ninots, le figure in cartapesta salvate ogni anno dal rogo. L’Etno, il museo etnologico, ospitato nel Centro Cultural la Beneficencia, vanta un allestimento coinvolgente e interattivo, premiato anche tra i più bei musei d’Europa, e racconta il passato della città e le sue tradizioni. Nella stessa sede e altrettanto interattivo, c’è il Museo della preistoria. Molto particolare è il Museo dei Soldatini di Piombo, con una straordinaria collezione di miniature storiche, che affascina appassionati di storia e modellismo di tutte le età.

Le spiagge di Valencia e la Marina

A essere onesti, a Valencia il mare non è caraibico, ma le spiagge sono così tanto ampie, attrezzate e vivibili da rendere d’obbligo un salto. Las Arenas è la spiaggia più vicina alla Marina, con un lungomare di bar e negozi e un paio di aree gioco sulla sabbia attrezzate con reti per arrampicarsi e tubi a scivolo. Malvarrosa è la spiaggia subito dopo: anche qui ci sono diversi punti per il gioco, sia sulla sabbia che nella striscia di verde che segue il lungomare. In estate nella spiaggia di Malvarrosa viene attrezzato uno stabilimento pubblico che offre accompagnamento e assistenza alle persone con disabilità e mobilità ridotta. Tutto l’anno ci sono reti per giocare a beach volley e nei mesi di luglio e agosto sono organizzate la mattina e nel tardo pomeriggio attività sportive gratuite. Proseguendo verso Alboraia, dalla parte opposta al porto per intenderci, si trova la Patacona, con qualche bar e ristorante e un bel gioco bimbi sulla sabbia.

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Fonte: AS

La spiaggia Las Arenas a Valencia

La Marina invece, totalmente rifatta per la Coppa America, è una lunga passeggiata pedonale che costeggia il porto turistico con diversi punti di imbarcazione per gite ed escursioni in mare. Per i più grandi, ci sono diverse scuole di surf e vela, aperte tutto l’anno. Sempre alla Marina c’è un bellissimo gioco bimbi realizzato utilizzando copertoni di recupero, con chioschetto al lato per uno snack. Poco più avanti, andando verso Avenida del Puerto e i giardini Turia, si trova un ex sito industriale coperto, ristrutturato e animatissimo per chi pattina, va in skate o per lezioni di ballo e fitness.

Alle spalle della spiaggia Malvarrosa si estende il quartiere Cabanyal, ex barrio di pescatori e portuari, con le sue caratteristiche casette di piastrelle colorate. All’interno di questo quartiere si trova il teatro delle marionette e burattini, il Teatro La Estrella, e un mercato coperto di frutta e verdura, aperto alla mattina. La città organizza spesso visite guidate al quartiere per valorizzare la trasformazione e la riqualificazione che lo ha visto protagonista.

Il Parco Naturale dell’Albufera 

A soli pochi chilometri da Valencia, verso Alicante, il Parco Naturale dell’Albufera è una delle più belle oasi naturali della Spagna. Questo grande lago d’acqua dolce, circondato da paludi e canneti, è il posto perfetto per trascorrere qualche ora immersi nella natura e per far conoscere ai bambini l’importanza della biodiversità.

Una delle esperienze must da fare all’Albufera è senza dubbio il giro in barca. Navigare sulle acque calme del lago permette di ammirare paesaggi lagunari nella natura e di avvicinarsi a una varietà di specie di uccelli che popolano l’area, tra cui cormorani, fenicotteri e aironi. Sono organizzate alcune escursioni su barche tradizionali che a fine giro prevedono un piatto di paella, tipica proprio di questa zona.

L’Albufera è anche un centro di osservazione naturale, dove i visitatori possono esplorare diverse aree del parco tramite sentieri, pannelli informativi e piattaforme di osservazione, ideali per gli amanti del birdwatching ma anche per i bambini. In diversi momenti dell’anno, il parco propone visite guidate gratuite e attività didattiche e educative sulle pratiche di conservazione ambientale, flora e fauna. Per un po’ di romanticismo, il tramonto sull’Albufera è uno dei momenti da non perdere, quando il sole cala dietro le colline e il lago si tinge di colori caldi. Occhio alle temperature, perché in estate potrebbe far molto caldo.

Si può arrivare all’Albufera in bus dalla Città delle Arti e delle Scienze o in bici con una ciclabile che attraversa il parco, lontano dalle automobili. A ridosso della zona paludosa, lungo la costa, si trova la Playa de El Saler, una lunga spiaggia di sabbia dorata circondata da dune e pinete, molto wild e in estate meno caotica delle spiagge cittadine. Sempre all’interno del Parco Naturale dell’Albufera, El Palmar è un piccolo villaggio, famoso per i suoi ristoranti di cucina tradizionale valenciana, in particolare per la paella.

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Fonte: Visit València

Il Parco Naturale dell’Albufera è una delle più belle oasi naturali della Spagna

Bioparc: un viaggio nella natura selvaggia

Per chi ama il genere, il Bioparc è un parco zoologico innovativo che piace molto alle famiglie con bambini. Il parco, raggiungibile con i mezzi pubblici, riproduce fedelmente gli habitat africani, permettendo di osservare gli animali senza barriere visibili. Il parco ospita oltre 150 specie diverse e più di 4.000 animali, tra cui esemplari rari come il leopardo di Zanzibar, il drago di Komodo e l’antilope bongo.

Le Fallas con bambini

Le Fallas sono la celebre festa tradizionale di Valencia, che si svolge ogni anno a marzo, con il momento clou il giorno di San Giuseppe, per celebrare la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera. Bisogna viverla almeno una volta nella vita. Questa festa, famosa per le sue enormi sculture di cartapesta chiamate ninots, i fuochi d’artificio e le mascletà (spettacoli pirotecnici), è uno degli eventi più attesi in città. La festa è molto molto caotica e non particolarmente adatta alle famiglie con bambini piccoli; ma se invece il viaggio coincide con questo periodo, ci sono alcuni accorgimenti che si possono prendere per vivere la festa con i più piccoli a seguito. Intanto è bene stare lontano dalla Plaza del Ayuntamiento durante le mascletà (anche diurne) perché il caos e il rumore potrebbe infastidire i più sensibili. Un’idea potrebbe essere acquistare il bono per visitare le Fallas della Sezione Speciale. Questo biglietto consente di avvicinarsi alle sculture senza dover affrontare la folla, rendendo l’esperienza più piacevole e rilassata per i più piccoli. Inoltre, per chi desidera assistere alla mascletà, ma preferisce evitare la confusione e il rumore eccessivo, sono disponibili balconi con vista privilegiata, ideali per le famiglie con bambini sensibili ai suoni forti (anche se un po’ costosi).

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Fonte: Mike_Water

Le Fallas sono da vedere almeno una volta nella vita @Visit València

Informazioni pratiche

Quando e come andare

Valencia è una meta per famiglie tutto l’anno, con temperature piuttosto miti. L’estate può essere molto calda, ma sempre ventilato, specialmente sulla costa (ad agosto però molte attività e ristoranti possono essere chiusi). È facilmente raggiungibile dall’Italia grazie ai voli diretti dalla maggior parte delle città italiane, sia con compagnie low cost che di bandiera. Dall’aeroporto alla città ci si  sposta comodamente in metropolitana, che arriva addirittura fino alla costa.

Come spostarsi

Il centro della città si gira comodamente a piedi o con i mezzi pubblici, ben organizzati e accessibili. Se l’età dei bambini lo consente o chiedendo un seggiolino per i più piccoli, l’ideale per visitare la città è noleggiare una bici. La rete di ciclabili permette davvero di raggiungere ogni punto, in modo estremamente sicuro e veloce.

Per chi sceglie di spostarsi con i mezzi pubblici: il Comune ha prorogato il grande sconto sugli abbonamenti SUMA da 10 viaggi (valido per metro, tram, autobus EMT e treni a breve distanza), che hanno un costo di 4 euro invece di 8 euro (attenzione perché invece il viaggio singolo pagato sul bus costa 1,50 euro a tratta). Per i turisti che visitano Valencia per pochi giorni, la migliore soluzione per spostarsi in modo economico e avere riduzioni in musei, attività turistiche, ristoranti e negozi è la Valencia Tourist Card  da 24, 48 o 72 ore.

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Fonte: AS

Paella e riso sulle tavole di Valencia

Mangiare e dormire

Per il pernottamento, una delle zone più strategiche per visitare Valencia con i bambini è quella della Marina e Avenida del Puerto, comoda per raggiungere il centro, trascorrere del tempo nei Giardini del Turia e arrivare facilmente alla spiaggia e all’Albufera.

Nessun problema per il cibo! Qualsiasi bar propone tapas con prodotti della campagna e pescato locale (da provare per l’almuerzo, in tarda mattinata, il panino con calamari fritti e alioli), oltre alla famosa tortilla (la spessa frittata di patate) e ai panini con jamón ibérico, il celebre prosciutto. La paella valenciana, preparata con riso, pollo, coniglio, fagioli grandi e verdure, si mangia rigorosamente a pranzo—solo i locali più turistici la propongono anche a cena. Per un’esperienza autentica, il posto migliore per gustarla è l’Albufera o la campagna valenciana.

Per i più piccoli, immancabile un assaggio di churros con cioccolata calda e della horchata, una bevanda vegetale a base di chufa, servita fredda o in versione granita.

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Carnevale tra magia, spettacoli e avventure nei parchi divertimento

Il Carnevale è sinonimo di festa, colori e allegria, e quale posto migliore per viverlo se non nei parchi di divertimento, dove la magia incontra l’adrenalina? Per la festa più pazza dell’anno, i parchi tematici italiani si trasformano in scenari da favola, con parate spettacolari, show dal vivo, laboratori creativi e attrazioni in versione carnevalesca. Da Leolandia a Gardaland SEA LIFE, da Cinecittà World allo Zoomarine, passando per la Città della Scienza e il Luna Park Meneghino tutto è pronto per vivere un Carnevale indimenticabile, tra coriandoli, costumi e avventure emozionanti. Ecco tutti gli eventi speciali in programma nei principali parchi della penisola, dove il divertimento è garantito per grandi e piccini.

Nel mondo incantato di Leolandia

Per Carnevale Leolandia si veste a festa con coriandoli e stelle filanti che danzano nell’aria, accompagnando gli ospiti in un’atmosfera di pura allegria. Nei weekend e nei giorni clou del Carnevale, compreso il rito ambrosiano, Leolandia si trasforma in un mondo incantato fatto di spettacoli coinvolgenti, maschere e sorprese imperdibili, fino alla metà di marzo.

Il Carnevale entra nel cuore delle attrazioni con Sfida in Maschera, un entusiasmante gioco interattivo che anima le giostre più iconiche con avvincenti cacce alla maschera, tra enigmi e indovinelli da risolvere. Immaginate di trovare coraggiosi corsari nascosti nelle botti della Riva dei Pirati, dame e cavalieri intenti in danze eleganti attorno alla Giostra Cavalli, cowboy sfidarsi a duello all’ombra della Ruota dei Pionieri e chef un po’ pazzi alle prese con ricette bizzarre vicino al Caffè Minitalia.

E quale modo migliore per vivere questa festa se non travestendosi? Gli ospiti sono invitati a indossare il proprio costume preferito e scatenarsi tra giostre, spettacoli e baby dance. Per un tocco finale di magia, il Truccabimbi sarà a disposizione per trasformare ogni bambino nel personaggio dei suoi sogni, pronto a sfilare nella grande Parata dei Personaggi, il momento più atteso della giornata. Tra i protagonisti non mancheranno Masha e Orso, Bing e Flop, Bluey e Bingo, i Superpigiamini e l’amatissimo Trenino Thomas, sempre pronto ad accogliere i piccoli passeggeri a bordo delle sue carrozze.

Animazioni di Carnevale a Leolandia

Fonte: Ufficio Stampa

Festeggiamenti di Carnevale a Leolandia

Tra le meraviglie sommerse a Gardaland SEA LIFE Aquarium

Quest’anno, il Carnevale si tinge di magia e avventura a Gardaland SEA LIFE Aquarium, che dal 1° al 5 marzo si anima con spettacoli, giochi e sorprese, trasformandosi in un mondo sottomarino tutto da scoprire. Nella nuova area tematizzata “Gli Illusionisti del Mare”, i visitatori avranno l’opportunità di ammirare affascinanti creature marine esperte nell’arte del mimetismo. Tra colori cangianti e abilità sorprendenti, questa esperienza renderà il Carnevale ancora più coinvolgente.

Alle ore 11, nella suggestiva sala Vista Oceanica, prende vita “Bolle in Maschera”, un divertente gioco interattivo in cui i bambini, con l’aiuto del pubblico, dovranno indovinare il nome di una creatura marina attraverso mimiche e suggerimenti creativi. Al termine, ogni piccolo esploratore riceverà un attestato di Esploratore Marino, oltre a un gadget esclusivo. A rendere il momento ancora più esilarante ci penserà Sharky, la simpatica mascotte dell’acquario, che guiderà il gioco e coinvolgerà i partecipanti con il suo entusiasmo contagioso.

Il divertimento continua dalle 12,30 alle 14 nell’area ristorazione, dove i più piccoli potranno scatenare la loro creatività in un laboratorio artistico, decorando mascherine ispirate al mondo marino, mentre l’area truccabimbi sarà il tocco finale per trasformare ogni bambino in una creatura degli abissi.

A rendere l’atmosfera ancora più magica ci penseranno spettacoli itineranti, con ballerini, maghi e illusionisti che sorprenderanno i visitatori con danze, giochi di prestigio e momenti di magia ravvicinata lungo tutto il percorso dell’acquario. E per concludere in bellezza, Gardaland SEA LIFE Aquarium propone un’offerta speciale: per ogni adulto che acquista un biglietto intero in cassa, fino a due bambini sotto i 10 anni entrano gratuitamente, a patto che siano mascherati.

Carnevale a Gardaland SEA LIFE Aquarium

Fonte: Ufficio Stampa

Gli illusionisti del mare a Gardaland SEA LIFE Aquarium

Luna Park Meneghino cuore del Carnevale Ambrosiano

Fino al 16 marzo 2025, Milano si accende di luci, colori e adrenalina con il Luna Park Meneghino, il parco divertimenti più popolare del Carnevale Ambrosiano. Anche quest’anno il Parco Sempione ospita 62 attrazioni, disposte lungo via Gadio e l’Arena Civica, pronte a regalare gioia ed emozioni tra giostre mozzafiato, attrazioni per famiglie e bambini, e deliziose proposte di street food. Dai brividi delle montagne russe alle tradizionali giostre a cavalli, ogni angolo del Luna Park Meneghino è pensato per far vivere la magia del Carnevale in un’esplosione di divertimento.

Come da tradizione, il programma include eventi speciali e iniziative dal forte valore sociale. Sabato 8 marzo, in occasione della Festa della Donna, la mascotte del parco distribuirà mimose a tutte le visitatrici, mentre alcuni operatori offriranno promozioni su attrazioni selezionate.
La tradizionale Festa di Quartiere torna per coinvolgere bambini e famiglie del territorio in una giornata all’insegna della spensieratezza, mentre martedì 4 marzo, invece, sarà la volta della Giornata dedicata alle persone con disabilità, un’iniziativa che lo scorso anno ha accolto 600 partecipanti e che permetterà nuovamente ai visitatori di accedere gratuitamente al parco, garantendo a tutti un’esperienza inclusiva e ricca di emozioni.

Il Villaggio di Carnevale di Cinecittà World

Fino al 9 marzo, Cinecittà World si trasforma in un set cinematografico tutto dedicato al Carnevale, dove il divertimento si intreccia con la magia del grande schermo. La scenografica Cinecittà Street diventa un vivace Villaggio di Carnevale, animato da parate spettacolari, maschere straordinarie, carri tradizionali e una pioggia di coriandoli che avvolgerà i visitatori in un’atmosfera da sogno. Tra show dal vivo, concorsi di costumi, baby dance per i più piccoli e dolci tipici, il parco regalerà un’esperienza indimenticabile a tutta la famiglia.

Il cuore della festa è la Carnival Street, un’esplosione di colori e musica che trasporta gli ospiti in un mondo di fantasia dal sapore cinematografico. Ogni ora, la suggestiva Parata dei Carri del Cinema incanta il pubblico con mezzi spettacolari: big foot, chopper, limousine, auto della polizia, Transformer, personaggi dei cartoni animati, principesse delle fiabe e supereroi del grande schermo.

Ad arricchire il programma, spettacoli dal vivo che animeranno il parco dalle 11 alle 18, accompagnando le attrazioni a tema disponibili per il periodo di Carnevale. I visitatori potranno immergersi in avventure da brivido con Hotel Transilvania, ispirato al celebre film d’animazione, o vivere un’esperienza di realtà virtuale con La Guerra dei Mondi, che li trasporterà direttamente nel set del celebre film di fantascienza. Per i più piccoli, la Sala Giochi e il Truccabimbi di Carnevale offriranno momenti di creatività e trasformazione, mentre gli adulti potranno sfidarsi nel concorso per la miglior maschera, con in palio abbonamenti al parco. Un evento speciale si terrà anche il 4 marzo, con un’apertura straordinaria per festeggiare insieme il Martedì Grasso.

Dalle 17 alle 20 i visitatori potranno lasciarsi incantare da Oriental World – Il Festival delle Luminarie Cinesi, un’esperienza magica che fonde arte, tradizione e luci spettacolari. Oltre 220 opere luminose, alte fino a 8 metri e realizzate a mano da artigiani cinesi, guideranno gli ospiti lungo un suggestivo percorso di oltre popolato da creature mitologiche e installazioni spettacolari come il Palazzo del Dragone, la Fenice e un maestoso Dragone lungo 30 metri. A completare l’esperienza, l’Oriental Food, con autentiche specialità dello street food cinese. Un evento imperdibile sarà il Carnevale dei Cani, in programma per sabato 1° marzo, una sfilata originale in collaborazione con Quattrozampeinfiera.

Cinecittà World

Fonte: Ufficio Stampa

Festeggiamenti di Carnevale a Cinecittà World

Carnevale a ritmo di samba a Zoomarine

Quest’anno, Zoomarine, il parco alle porte di Roma, invita grandi e piccini a immergersi in un’atmosfera colorata e travolgente, ispirata al Carnevale brasiliano. Ogni sabato, i visitatori saranno accolti da un’esplosione di costumi sgargianti, ritmi di samba e capoeira, con la possibilità di partecipare a lezioni di samba per tutte le età e lasciarsi conquistare dalla magia della grande parata finale.

Ben 12 show e dimostrazioni sono inclusi nel biglietto, tra spettacoli unici e incontri ravvicinati con gli animali che renderanno l’esperienza ancora più indimenticabile. E quest’anno c’è un motivo in più per festeggiare: Zoomarine compie 20 anni! Per l’occasione, nel weekend del 1-2 marzo, tutti i bambini potranno entrare gratuitamente prenotando il loro ingresso online e godersi oltre 15 attrazioni, tra cui il viaggio educativo alla scoperta degli animali e il mondo preistorico del Zoorassico.

Domenica 2 marzo, un evento imperdibile attende i più piccoli: il super show di Lucilla, la dolce Fatina del Sole, che insieme alla sua amica Daisy Dot farà cantare e ballare i bambini sulle note delle sue canzoncine.

Esperimenti e supereroi a Città della Scienza

Il 1° e 2 marzo, Città della Scienza a Napoli si trasforma in un incredibile laboratorio a cielo aperto, dove esperimenti interattivi, spettacoli e laboratori creativi coinvolgeranno visitatori di tutte le età in un Carnevale all’insegna della conoscenza e del divertimento.

La giornata di sabato 1° marzo offrirà un programma imperdibile per bambini dai 3 ai 13 anni, con attività coinvolgenti che uniscono scienza e creatività: nei laboratori “Marionette a dita”, “Scanimation” e “Mandala nelle maschere”, i più piccoli potranno esprimere la loro fantasia e scoprire le meraviglie della scienza attraverso il gioco. Il momento clou sarà lo Science Show “Azoto che brividi”, un’esperienza mozzafiato in cui gli esperti di Città della Scienza daranno vita a spettacolari dimostrazioni con l’azoto liquido, tra vapori freddi e reazioni sorprendenti.

Domenica 2 marzo, si svolge la tanto attesa Grande festa di Carnevale – Scienziati con superpoteri! Un evento speciale che unisce scienza e supereroi in una giornata nel segno della meraviglia e della scoperta. Insomma, un Carnevale fuori dagli schemi, dove la scienza diventa spettacolo e i visitatori saranno catapultati in un universo di scoperte, creatività e divertimento senza fine.

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Roma con i bambini: viaggio tra arte, storia e divertimento

La città di Roma offre tante esperienze diverse, per grandi e piccini: la sua offerta di arte, cultura, storia e divertimento è molto interessante e copre una fascia d’età, come si suol dire, dagli 0 ai 99 anni. Visitare la Capitale d’Italia con i bambini non è quindi un problema, anzi: durante le gite in città i bambini non si annoieranno di certo, perché in ogni tappa può essere facilmente inserita una meta adatta per loro. Si passa dall’intrattenimento di una volta con i burattini artigianali alla storia dei videogiochi, ci sono ludoteche per i più piccoli e musei della scienza dedicati ai più grandicelli, senza dimenticare le tante attrazioni che accontentano tutti e che sono infatti chiamate “per famiglie”.

Villa Borghese, nel cuore di Roma un’oasi per grandi e piccoli

Iniziamo con uno dei luoghi più magici di Roma, che piace ai bambini ma che anche i grandi non potranno che apprezzare: il Bioparco. Situato all’interno dello splendido parco di Villa Borghese, è uno dei giardini zoologici più antichi d’Europa: fondato nel 1911, oggi è un moderno parco faunistico che ospita oltre 200 specie di animali provenienti da tutto il mondo, tra cui leoni, elefanti, giraffe, tigri, scimmie e rettili. Vera e propria oasi verde nel cuore della capitale, è perfetto per un’esperienza educativa e divertente: il Bioparco infatti non è solo un luogo di svago, ma un importante centro di conservazione e educazione ambientale. Attraverso percorsi interattivi e laboratori, i bambini possono imparare il valore della biodiversità e scoprire come proteggere le specie a rischio di estinzione. Non mancano aree picnic e aree gioco, così da poter trascorrere una giornata in famiglia senza pensieri.

Sempre a Villa Borghese ci sono diverse altre attività per i piccoli: il Teatro San Carlino, un piccolo teatro molto speciale che offre principalmente spettacoli di burattini, a pochi metri dalla super panoramica Terrazza del Pincio; il Cinema dei Piccoli, un piccolissimo cinema (il più piccolo del mondo!) con una sessantina di posti a sedere, pensato per i bambini sia per la programmazione che per il volume moderato; la Casina di Raffaello, una ludoteca dove vengono organizzati laboratori didattici per bambini e dove c’è anche una piccola biblioteca. Ma non solo: i bambini ameranno il giro in barca al laghetto e anche fare un giro in bici o risciò, oppure ancora sul trenino di Villa Borghese. Le cose da fare per piccoli e piccolissimi, come vedete, non mancano.

Explora – Il Museo dei Bambini, una tappa imperdibile

Una tappa imperdibile per i bambini che visitano Roma è sicuramente Explora – Il Museo dei Bambini di Roma, situato nel quartiere Flaminio a pochi passi da Piazza del Popolo. Explora è uno spazio interattivo pensato per stimolare la curiosità e la creatività dei più piccoli attraverso il gioco e la sperimentazione.

Explora è suddiviso in diverse aree che riproducono ambienti reali in scala ridotta, come un supermercato, una banca o una stazione dei pompieri, dove i bambini possono immedesimarsi in ruoli adulti e scoprire come funziona il mondo. Amatissimo dai bambini il Treno Freccia Rossa, che possono guidare in una vera e propria cabina di pilotaggio, ma anche la grande piscina dove sperimentare le leggi della fisica. Il museo propone anche laboratori creativi, esperimenti scientifici e attività didattiche per tutte le età.

Il quartiere Flaminio, dove si trova Explora, è uno dei più vivaci di Roma e offre numerose attrazioni anche per gli adulti. A pochi minuti di distanza si può visitare il MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, un’icona dell’architettura contemporanea progettata da Zaha Hadid. Per chi ama lo sport e la musica, c’è l’Auditorium Parco della Musica, con eventi, concerti e mostre durante tutto l’anno.

Technotown, a Villa Torlonia l’hub della scienza creativa

Per i più grandicelli, dai 12 anni in su, dentro Villa Torlonia c’è Technotown, l’Hub della Scienza creativa: è un luogo dove scienza, tecnica e tecnologia diventano strumenti per esprimere la creatività, ma anche luogo di incontro, di confronto e di scambio di idee e soluzioni innovative, inclusivo, ecocompatibile e di cooperazione. Con il biglietto d’ingresso è possibile visitare le mostre che al momento sono disponibili all’interno e anche, previa prenotazione, partecipare alle attività laboratoriali, che spaziano dal riciclo alla stampa 3D.

All’interno di Villa Torlonia non mancano poi attività per tutta la famiglia, dalla classica passeggiata tra sculture, fontane e architetture storiche, come la misteriosa Casina delle Civette, una costruzione fiabesca che sembra uscita da una favola, con vetrate colorate e un’atmosfera magica, alle visite guidate che spesso vengono organizzate sotto forma di caccia al tesoro e che permettono di scoprire tutte le meraviglie di questa piccola e affascinante Villa romana.

Il cannone del Gianicolo e i suoi burattini

Chi visita Roma per la prima volta non può fare a meno di sperimentare il fascino del colpo di cannone del Gianicolo, che tutti i giorni si fa sentire forte e chiaro a mezzogiorno. La tradizione risale al 1847, introdotta da Papa Pio IX: l‘obiettivo era quello di sincronizzare le campane delle chiese di Roma, che fino ad allora suonavano l’ora con lievi discrepanze tra loro. Oggi il cannone continua a sparare ed è possibile assistere dal vero alla preparazione e al colpo vero e proprio: un momento che piace moltissimo a grandi e piccoli. Proprio accanto al cannone si trova uno dei teatri di burattini più antichi di Roma: il Teatro dei Burattini del Gianicolo. Questo storico teatro all’aperto porta in scena, da generazioni, gli spettacoli della tradizione italiana, con Pulcinella come protagonista indiscusso. Fondato negli anni ’50, il teatro propone spettacoli con burattini in legno dipinti a mano, riprendendo le classiche avventure di Pulcinella e altri personaggi della Commedia dell’Arte. Non si paga biglietto, ma viene chiesta un’offerta libera per sostenere questa tradizione unica nel suo genere, che viene portata avanti con passione e impegno.

Un museo dedicato ai videgiochi a due passi dalla Stazione Termini

Per gli appassionati di videogiochi un museo imperdibile è il GAMM Game Museum, precedentemente noto come VIGAMUS, il primo museo italiano dedicato interamente al videogioco che si trova in Piazza della Repubblica, a pochi passi dalla Stazione Termini. Il museo offre un’esperienza immersiva nel mondo dei videogiochi e le esposizioni coprono l’evoluzione del videogioco interattivo, con aree tematiche come GAMMDOME, PARC – Path of Arcadia e HIP – Historical Playground. Con circa 700 mq, il GAMM è il tipico posto dove i bambini entrano e non vorrebbero più uscire: oltre a mostrare la storia del videogioco attraverso gli anni, permette anche di giocare con i videogames più famosi e in occasione di eventi speciali mette in piedi veri e propri tornei.

Una “chicca” finale

Infine, una chicca: è molto amata dai bambini che visitano la città di Roma la gita sul bus scoperto attraverso la città: vedere i monumenti dall’alto è sempre un’esperienza elettrizzante e permette di vedere e scoprire tante cose senza stancarsi troppo camminando. Sul bus c’è sempre un audioguida multilingue, che racconta aneddoti e curiosità sui principali siti visitati, dal Vaticano a Piazza Venezia passando per Colosseo e Foro Romano. La primavera è il momento ideale per questo tipo di gita, ma ben coperti si può affrontare anche in inverno oppure in estate, ma di sera. Spesso, durante festività come la Befana o il Carnevale, vengono organizzare gite particolari con merenda a bordo e tanto divertimento extra.

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Diergaarde Blijdorp, il grande zoo di Rotterdam da scoprire

Ci sono luoghi che vanno oltre la semplice attrazione turistica e diventano esperienze da vivere e uno di questi è il Diergaarde Blijdorp, conosciuto con il grande zoo di Rotterdam. La meta consigliata per chi viaggia nei Paesi Bassi con i bambini o è appassionato di natura, ha una missione di conservazione, tutela della biodiversità ed è inserito tra i must to see della città olandese, specialmente per chi viaggia con i propri figli.

Perchè visitare il Diergaarde Blijdorp di Rotterdam

Diergaarde Blijdorp non è solo uno degli zoo più belli d’Europa, ma anche uno dei più antichi. Fondato nel 1857 nel centro di Rotterdam, lo zoo subì un cambiamento drastico durante la Seconda Guerra Mondiale: i bombardamenti che devastarono la città danneggiarono gravemente la struttura originale, portando alla decisione di ricostruire il parco in una nuova area della città. Dal 1940 segue l’inaugurazione di quella che è la sede attuale con il design caratteristico e innovativo per dare agli animali spazi più ampi e un habitat il più similare possibile con quello della propria origine. Ad oggi si distingue come uno degli zoo dalla spiccata modernità e con un occhio alla sostenibilità; qui non mancano progetti di conservazione della fauna selvatica e ha creato un ambiente che non solo protegge gli animali, ma educa i visitatori sulla loro importanza.

L’oceanium

Uno dei punti preferiti dai turisti? L’Oceanium. Si tratta di un gigantesco acquario che ti dà modo di esplorare le profondità marine camminando attraverso un tunnel trasparente mentre squali e razze nuotano sopra la tua testa è un’esperienza indimenticabile. L’effetto wow è assicurato e qui si scopre quella che è la ricchezza degli ecosistemi oceanici, ammirare coralli variopinti e incontrare animali affascinanti come pinguini e tartarughe marine. L’Oceanium non si limita a presentare la fauna marina, ma sensibilizza i visitatori sulla necessità di proteggere gli oceani. Pannelli informativi e video interattivi raccontano le minacce che affliggono i mari, come l’inquinamento da plastica e il cambiamento climatico. Per chi desidera approfondire, ci sono anche momenti educativi con esperti che spiegano il comportamento delle specie marine.

Oceanium di Rotterdam Diergaarde Blijdorp

Fonte: Getty Images

Scoprire l’Oceanium all’interno del Diergaarde Blijdorp, lo zoo di Rotterdam

La savana africana

L’area dedicata alla savana africana è una delle più spettacolari. Qui si possono ammirare maestose giraffe che si muovono con eleganza, elefanti che si rinfrescano nelle pozze d’acqua e rinoceronti che vagano indisturbati. La ricostruzione dell’habitat è sorprendentemente realistica e permette di osservare gli animali in un ambiente che rispecchia quello naturale. Non manca un’attenzione speciale alla conservazione delle specie. Gli elefanti asiatici, per esempio, fanno parte di un programma di riproduzione che punta a preservare la loro popolazione. I visitatori possono assistere ai momenti di alimentazione e interagire con i guardiani dello zoo, che raccontano aneddoti e informazioni sul comportamento degli animali.

Il giardino delle farfalle

Tra gli angoli più suggestivi suggeriamo la visita del giardino delle farfalle; la serra dà modo di scoprire da vicine oltre un centinaio di specie di farfalle tropicali dai colori variopinti che fanno sembrare il viaggiatore all’interno di un libro di fiabe. Il giardino è anche un’occasione per imparare di più sulla vita di questi insetti, sul loro ciclo vitale e sull’importanza della biodiversità. Grazie a serre climatizzate, si osserva ogni fase della metamorfosi, dall’uovo al bruco, fino alla splendida metamorfosi adulta.

La foresta asiatica

Un’altra area di grande fascino per lo zoo dei Paesi Bassi è la foresta asiatica, dedicata alla vegetazione lussureggiante con un progetto speciale dedicato alla salvaguardia della tigre di Sumatra, una specie a rischio critico di estinzione. I visitatori possono scoprire come vengono monitorati e curati questi magnifici felini e contribuire alle iniziative di conservazione attraverso donazioni e programmi di adozione simbolica.

Gli animali da scoprire allo zoo di Rotterdam

Fonte: iStock

Passeggiare all’interno dello zoo di Rotterdam con i bambini

Esperienze per famiglie e laboratori interattivi

Diergaarde Blijdorp è pensato anche per le famiglie, con numerose attività educative e aree gioco per i più piccoli. Non è solo un posto dove osservare gli animali, ma anche un luogo dove interagire con la natura. Gli incontri con i guardiani non sono l’unica esperienza interattiva, i bambini possono partecipare ad attività per poter avvicinarsi di più alla biodiversità. Per i più piccoli sono in più strutturate aree di gioco con percorsi avventura. Durante le vacanze scolastiche vengono organizzati eventi speciali come cacce al tesoro tematiche e spettacoli didattici, rendendo la visita ancora più coinvolgente.

Info utili per la visita

Lo zoo di Diergaarde Blijdorp si trova nella zona nord della città e rientra tra le cose importanti da vedere a Rotterdam; per raggiungerlo si possono usare i mezzi pubblici come l’autobus 33 e il 40 oppure diverse linee di tram. Non meno comoda la stazione che dista giusto 15 minuti a piedi dall’ingresso principale.

Il periodo migliore per visitarlo è quello dalla primavera all’estate, quando gli spazi all’aperto sono più piacevoli da esplorare. Il parco offre diverse aree ristoro con cibo di qualità e opzioni vegetariane. Se vuoi goderti l’esperienza senza fretta, dedica almeno mezza giornata alla visita. Un consiglio utile è quello di visitare lo zoo la mattina presto o nel tardo pomeriggio, quando gli animali sono più attivi e il flusso di visitatori è minore. L’acquisto dei biglietti online consente di evitare lunghe code all’ingresso. Lo zoo offre diversi punti ristoro, con caffetterie e ristoranti che servono piatti locali e internazionali. Sono disponibili opzioni vegetariane e vegane, oltre a snack pensati per i più piccoli. Per chi vuole portare a casa un ricordo della visita, ci sono negozi di souvenir con peluche, libri e gadget legati agli animali.

Visitare Diergaarde Blijdorp significa immergersi in un mondo fatto di natura, emozioni e scoperta, questo zoo saprà sorprenderti. Il luogo ha una mission: proteggere il pianeta tutelando alcune specie in via d’estinzione; dunque se sei a Rotterdam non perdere l’occasione di visitare uno dei più belli zoo d’Europa dove il rispetto per la natura diventa un’avventura indimenticabile apprezzata anche dai bimbi più curiosi e amanti degli animali. Come sarà chiaro, questo è una delle attività da non perdere per chi ha in programma un viaggio a Rotterdam con i bambini.

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India con i bambini, consigli utili per un viaggio senza stress

Un viaggio in India con i bambini spaventa moltissime famiglie, anche tra i viaggiatori più accaniti. Si ha paura dell’igiene; di una cultura così tanto diversa dalla nostra che senza problemi si relaziona con morte, spiritualità e povertà; del cibo sempre speziato a cui i bambini non sempre sono abituati. Eppure, un viaggio in India coi bambini si può fare! Ecco alcuni accorgimenti che possono essere decisivi sulla riuscita della vacanza.

Cosa vedere in India con i bambini e come scegliere la zona giusta

La prima cosa a cui pensare è la zona dell’India da visitare in versione family. L’India è un paese immenso e molto diverso tra Nord e Sud. Il Nord è infinitamente più caotico del Sud, con una quantità di gente che a tratti pare di stare in un videogioco (forse troppo se si viaggia con bambini). Il Sud, invece, volendo generalizzare un po’, è molto più arioso, di spiagge ampie e vegetazioni lussureggianti; sicuramente meno stressante.

Triangolo d’Oro: Delhi, Agra e Jaipur

Il Triangolo d’Oro include Delhi, Agra e Jaipur, ed è senza dubbio uno dei principali itinerari per chi viaggia in India. In realtà non è una zona particolarmente baby friendly perché iper caotica H24, con difficili spazi di tregua e silenzio. Per chi non ci vuole rinunciare, Delhi è una città dalle mille anime, dove induisti e musulmani convivono. Un ottimo punto di partenza per visitare Delhi è Chandni Chowk, uno dei mercati più antichi e affollati, vicino alla moschea Jama Masjid e al Red Fort, ex residenza imperiale moghul. Spostandosi in tuk tuk, si possono visitare il Raj Ghat, memoriale di Gandhi, e il Gurudwara Bangla Sahib, tempio sikh con una grande piscina sacra. L’India Gate è simbolo moderno della capitale, e la Tomba di Humayun un mausoleo moghul Patrimonio UNESCO. Fuori dal centro, meritano una visita il Tempio del Loto e il Qutb Minar. Per lo shopping e il pernottamento, il quartiere di Paharganj offre hotel economici, negozi di artigianato e ristoranti frequentati dai viaggiatori.

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Delhi, il Gurudwara Bangla Sahib, tempio sikh con una grande piscina sacra

Agra è sinonimo di Taj Mahal, un luogo iconico che colpisce anche i più piccoli con la sua storia d’amore (assolutamente da raccontare loro!). Nei dintorni, il Forte di Agra e Fatehpur Sikri sono un viaggio nel viaggio, tra cortili, mura e torri affascinanti.

Jaipur, capitale del Rajasthan, è nota come la “città rosa” per il colore dell’arenaria usata nelle costruzioni del centro storico. Tra i luoghi simbolo spicca l’Hawa Mahal, il Palazzo dei Venti, con la sua facciata a nido d’ape e le 953 finestre che permettevano alle donne di corte di osservare la città senza essere viste. Il City Palace, cuore storico e politico, ospita cortili, padiglioni e musei; mentre fuori città si trova l’Amber Fort, l’antica residenza dei maharaja, circondato da mura imponenti e patrimonio UNESCO. Un altro punto iconico è il Jal Mahal, il Palazzo dell’Acqua, che sembra galleggiare sul lago Man Sagar. Tra i templi più significativi, il Birla Mandir, in marmo bianco, e il Moti Dungri, dedicato a Ganesha. A mezz’ora da Jaipur, il Monkey Temple è immerso nella natura e abitato da numerose scimmie. Le sue vasche sacre, alimentate da una sorgente, vengono utilizzate per rituali di purificazione, regalando un’esperienza unica.

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Il forte di Jaipur

India Spirituale: il fascino di Varanasi, Allahabad e Vrindavan

Per un’esperienza nella spiritualità indiana, ci sono tre luoghi da cui non si può prescindere, ma assolutamente da evitare con bambini durante feste e pellegrinaggi, perché così tanto intasate da risultare quasi pericolose. Varanasi non ha bisogno di presentazioni, tra le città più affascinanti e essenziali dell’India. Da non perdere, il giro in barca sul Gange all’alba e le spettacolari cerimonie del Ganga Aarti sui ghat al tramonto. Ma Varanasi è da vivere perdendosi tra i vicoli, passeggiando lungo i ghat più remoti, per provare a vivere momenti ordinari, senza essere troppo invasivi. Le cremazioni sono esplicite, non ci sono dubbi, e nulla è lasciato all’immaginazione; ma gli indiani vivono il momento della morte e del saluto in modo così tanto naturale che anche i bambini possono assistere. Certamente, nel caso si decidesse di portarli, vanno accompagnati nella comprensione del rito, con la stessa serenità con cui la vivono loro. I bambini hanno molte meno infrastrutture mentali di noi adulti e riescono a vedere oltre, senza giudizio e traumi.

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Bagni nel Gange a Varanasi

Ad Allahabad (Prayagraj), il Triveni Sangam è uno dei punti più sacri del paese, simbolico e potente, dove si incontrano Gange, Yamuna e Saraswati. È da evitare durante le feste e i pellegrinaggi perché viene letteralmente preso d’assalto.

Vrindavan, nello stato di Uttar Pradesh lungo le rive del fiume Yamuna, è una delle città più antiche e sacre dell’India, meta di pellegrinaggio per migliaia di fedeli, poiché qui Lord Krishna visse la sua infanzia. Oggi, l’antico villaggio è diventato una città grande e caotica, che ospita circa seimila templi e numerosi ashram per i pellegrini. Il lungo fiume è un luogo dalle sfumature incredibili, specialmente al tramonto durante la cerimonia dell’Aarti. Per chi desidera una pausa dal trambusto cittadino, è possibile prendere un tuk-tuk e attraversare il fiume per raggiungere i tranquilli villaggi di Belvan e Bhandirvan, con casette basse, templi silenziosi e tanti bambini che giocano per le strade sterrate.

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Tempio induista a Vrindavan

India Centrale: natura, templi e tigri

Gwalior, Orchha e Khajuraho sono tre tappe nel Madhya Pradesh per un’esperienza di viaggio più tranquilla ma altrettanto autentica.

Gwalior è una città ricca di storia, famosa per il suo imponente forte, uno dei più grandi dell’India. Situato su una collina, il forte offre una vista spettacolare sulla città e ospita il Palazzo Man Singh, decorato con piastrelle smaltate blu e gialle. Ogni sera, lo spettacolo di luci e suoni racconta la storia di Gwalior. Scendendo dal forte, si incontrano le giganti statue monolitiche dei santi Jainisti nella Valle di Urwahi. Queste imponenti sculture, scolpite nella roccia, sono di una bellezza straordinaria, a testimonianza dell’importanza della religione jainista nella zona.

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Le giganti statue monolitiche dei santi Jainisti a Gwailor

Orchha, una città fondata nel XVI secolo, è famosa per la sua architettura medievale ben conservata. Il complesso fortificato comprende il Jahangir Mahal, un palazzo magnifico che simboleggia l’architettura islamica dell’epoca, e il Raja Mahal, con torri e dipinti murali. Tra i templi meritano una visita il Ram Raja Temple che un tempo era un palazzo; e il Chaturbhuj Temple, con una vista panoramica dalla sua cima. Lungo il fiume Betwa, si trovano i chhatris, cenotafi dei maharaja, che al tramonto si riflettono sull’acqua, creando un’atmosfera magica. Coi bambini c’è una tappa che vale più di altre: Orchha ospita uno dei tre baobab dell’India, un albero sacro dove i locali pregano. A qualunque ora del giorno c’è qualcuno che vende il filo rosso di cotone (Mouli o Kalawa) da legare intorno a tronco, in offerta per la divinità secondo l’usanza induista.

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Il baobab di Orchha

Infine, Khajuraho è un piccolo villaggio famoso per i suoi templi UNESCO, conosciuti anche come templi del Kamasutra, per le sculture erotiche che li decorano. Costruiti tra il X e l’XI secolo, i templi sono suddivisi in diversi gruppi (il più importante è il gruppo occidentale) e all’interno de parchi c’è molto spazio per passeggiare e correre. Oltre alla visita dei templi, vale la pena esplorare le cascate di Raneh.

Per chi cerca avventura e natura, i Parchi Nazionali di Kanha e Bandhavgarh sono tra i migliori luoghi per avvistare tigri e altri animali selvatici. I safari in jeep sono emozionanti e sicuri anche per le famiglie.

Sud dell’India: spiagge, templi e natura tropicale

Il Sud dell’India è una delle regioni più rilassanti e adatte a un viaggio con bambini. Il Kerala è in assoluto una meta ideale per le famiglie: le backwaters di Alleppey, una rete di canali, laghi e fiumi circondati da una lussureggiante vegetazione tropicale, sono esplorabili a bordo di una houseboat, le tradizionali imbarcazioni. Il Parco Nazionale di Periyar, nella zona montuosa del Kerala, è perfetto per avvistare elefanti, scimmie e una varietà di fauna selvatica; mentre le spiagge di Varkala e Kovalam sono ampie distese di sabbia dorata dove giocare.

A Nord del Kerala, il Karnataka ospita due destinazioni da vedere. Hampi, patrimonio dell’umanità UNESCO, è famosa per le sue rovine antiche, come il Tempio di Virupaksha e il Vittala Temple, che includono templi e palazzi immersi in un paesaggio roccioso surreale. Gokarna è una cittadina costiera meno affollata rispetto a Goa, con spiagge grandi e selvagge come Om Beach e Kudle Beach. La città è anche famosa per il tempio di Mahabaleshwar, uno dei luoghi sacri più importanti per gli induisti.

Goa, purtroppo ormai troppo turistica, continua a essere una meta amata dalle famiglie. Le spiagge di Palolem e Agonda, più tranquille rispetto ad altre, sono piacevoli per i bambini. Oltre a locali e scuole di yoga, ci sono molti mercati, negozi e le storiche chiese coloniali.

Infine, le isole Laccadive e Andamane si trovano rispettivamente al largo della costa del Kerala e del Bengala, e sono veri e propri paradisi tropicali. Le acque cristalline, i fondali ricchi di pesci colorati e le spiagge incontaminate rendono queste isole l’ideale per una fuga rilassante alla fine di un viaggio intenso, lontano dal caos delle città. Prima di prenotare è bene verificare le condizioni di accesso all’isola.

Tra le montagne dell’Himalaya Indiano

Chi cerca un’India più verde può dirigersi verso le montagne dell’Himalaya. Manali, una delle destinazioni più popolari, è la base perfetta per esplorare la regione. Immersa in un paesaggio montano mozzafiato, la cittadina è circondata da fiumi impetuosi e fitte foreste di conifere, ideali per passeggiate e piccole escursioni, per rafting, trekking e ciclismo, da adattare all’età. A Dharamshala, immerso in paesaggi montani spettacolari, si trova il monastero del Dalai Lama, un luogo sacro che offre l’opportunità di esplorare la spiritualità tibetana e la vita dei monaci

Più a est, sulla riva del fiume Gange, Rishikesh è famosa per il suo ambiente mistico e spirituale, con i ponti sospesi che attraversano il Gange, centri di yoga e meditazione per tutte le età. Infine, Nainital è una deliziosa cittadina collinare e il suo lago è navigabile con pedalò o barche a remi e circondato da panorami sbalorditivi.

Il periodo migliore per andare in India

Il periodo migliore per visitare l’India dipende molto dalla regione che si desidera esplorare. In generale, il clima del paese è caratterizzato da tre stagioni principali: l’estate, la stagione dei monsoni e la stagione invernale.

L’inverno (novembre – febbraio) è senza dubbio il momento ideale per viaggiare in gran parte dell’India. Le temperature sono più miti e piacevoli, soprattutto nelle regioni settentrionali e centrali. Anche il Rajasthan, Delhi, Agra, e le città lungo il Gange sono più godibili durante questo periodo, che però è di alta stagione turistica, quindi è consigliato prenotare con anticipo.

L’estate (marzo – giugno) è la stagione più calda in India, con temperature che possono superare i 40°C in molte zone, come nel Rajasthan, Gujarat e nelle pianure del nord. Questo è un buon momento per visitare le regioni montane come l’Himalaya e le spiagge del sud, dove la temperatura è più sopportabile e le acque sono tranquille.

Il periodo di monsoni (giugno – settembre) porta piogge abbondanti in gran parte del paese. Sebbene il paesaggio diventi lussureggiante e verde, i forti temporali possono portare ad importanti allagamenti e rendere difficili le escursioni e le visite ai siti turistici. Durante il periodo dei monsoni il livello del Gange si alza molto, fino a coprire la maggior parte dei ghat di Varanasi, impedendone la navigazione. Anche i trasporti sono più complicati durante questa stagione, proprio a causa degli allagamenti.

Coinvolgere i più piccoli

Il viaggio in India può essere più complicato di altre mete, ma il segreto è quello di coinvolgere i bambini e renderli esploratori attivi e protagonisti, senza timore. Questo significa che prima di partire si possono leggere libri illustrati sulla religione induista e sulle divinità, o guardare documentari adatti sulla vita in India. Durante le visite ai templi, i bambini possono copiare gli adulti nei loro riti, dalla posizione delle mani alle offerte, provando a partecipare in modo immersivo. Ai bambini va spiegato che si tolgono le scarpe prima di entrare nei templi, ma anche nei negozi e nelle case, per non portare dentro lo sporco e le impurità di fuori. Vedere mucche ovunque, persino davanti casa o in autostrada, può essere divertente; ma capire il motivo di tanto rispetto è importante.

inda con bambini

Fonte: AS

Il segreto per un viaggio in India con i bambini è coinvolgerli

Se le catene di hotel internazionali sono una garanzia rispetto a igiene e cibo, l’esperienza del dormire in una casa non ha valore: qui ci saranno quasi sicuramente altri bambini pronti a giocare e condividere. A Orchha, il progetto Homes of India ha aiutato alcune famiglie a sistemare una stanza della casa per metterla a disposizione dei turisti. Magari alternare le notti in casa e in hotel può essere una buona soluzione. Altro suggerimento è quello di cercare progetti sociali e di cooperazione per visitare realtà meno turistiche. A Vrindavan l’associazione Food For Life mette a disposizione alcune camere vicino alle due scuole finanziate dal progetto che ospitano oltre 1400 bambine e ragazze felici di presentarsi a chi arriva.

India con bambini

Fonte: AS

La scuola del progetto Food for life a Vrindavan

Consigli utili per un viaggio in India con i bambini

Nell’organizzazione del viaggio in India con bambini ci sono alcune cose da tenere in considerazione per facilitare la vacanza.

Concedersi un driver

A volte i viaggiatori rifiutano a priori l’idea del driver privato per girare, ma in India questo può svoltare l’itinerario, specialmente con i più piccoli e soprattutto in estate, quando bus e treni possono subire ritardi o cancellazioni a causa degli allagamenti. Avere un’auto con driver a disposizione consente di personalizzare l’itinerario o fare modifiche e tappe a seconda delle esigenze. Vuol dire togliersi dal caos delle stazioni e degli autobus, e godersi momenti di silenzio. Una sola raccomandazione: definire l’itinerario, contrattare il prezzo prima, e chiarire da subito di evitare negozi e ristoranti di amici e conoscenti.

Gli spostamenti interni

Un viaggio in treno in India è da fare! Meglio evitare le tratte brevi su treni regionali, che possono subire ritardi e de quali con difficoltà si riesce a capire la reale durata del viaggio. Per i tragitti lunghi, i treni notturni sono una valida alternativa. È consigliabile scegliere almeno la seconda classe con aria condizionata (2AC o 3AC), che garantisce posti letto con lenzuola pulite fornite alla partenza, maggiore sicurezza e un viaggio più tranquillo rispetto alle classi inferiori.

Un’opzione più comoda per coprire lunghe distanze è con voli interni: numerose compagnie low cost collegano le principali città indiane e prenotando in anticipo si possono trovare tariffe vantaggiose, spesso competitive rispetto ai treni.

Per muoversi tra le città e nei dintorni, ci sono anche gli autobus, sia quelli governativi più spartani che quelli privati con sedili reclinabili e aria condizionata. All’interno delle città, assolutamente i tuk-tuk (rickshaw a tre ruote) sono il mezzo più pratico e diffuso. È fondamentale contrattare il prezzo prima di salire. Nelle grandi città come Delhi e Mumbai (qui i rickshaw sono principalmente elettrici) lo spostamento in tuk-tuk tra mucche, biciclette e pedoni può sembrare adrenalinico come un videogioco!

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Fonte: AS

Spostamento in tuk-tuk

Prevedere qualche pausa

Viaggiare in India con i bambini significa adattare il ritmo alle loro esigenze. Meglio rinunciare a qualche tappa e prendersi il tempo per godersi ogni esperienza con calma, evitando stress e stanchezza. Le grandi città, in particolare, possono essere caotiche e affollate, quindi è utile pianificare pause regolari per riposarsi. Rientrare in hotel nel primo pomeriggio per una pausa, magari in una struttura con piscina, può essere un ottimo modo per ricaricarsi. Anche fermarsi in un ristorante tranquillo permette di spezzare la giornata senza sovraccaricare i più piccoli. In visita alle città più grandi può essere necessaria una pausa nei parchi pubblici o giardini; anche nei templi e nei palazzi, spesso ci sono cortili ombreggiati dove fermarsi un momento prima di riprendere la visita.

Cosa mangiare in India con i bambini

Il cibo indiano è ricco di spezie e sapori piuttosto intensi. Nel Nord prevalgono piatti a base di pane e curry più densi, mentre a Sud si trovano preparazioni a base di riso, come il dosa (una sorta di crêpe croccante) con verdure o il riso con latte di cocco. Il thali è il pasto più tipico: un vassoio con porzioni di riso, verdure, lenticchie e pane locale, come chapati o naan. Per i bambini può essere una buona soluzione, scegliendo le versioni meno speziate. È sempre utile specificare “no spicy, no pepper” quando si ordina, anche se un po’ di piccante sarà inevitabile. Nelle città sacre la cucina è prevalentemente vegetariana, mentre a Delhi e nelle aree musulmane si trovano piatti di carne. In ogni caso, è consigliabile fare scorta di pane locale (chapati), che è neutro e piace ai bambini. La frutta fresca e secca sono ottime per le merende. Per una pausa dalle spezie, i ristoranti di hotel internazionali propongono opzioni più semplici come pasta, uova o omelette.

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Dormire in famiglia è un modo per conoscere altri bambini

Medicine, assicurazione e documenti

Non ci sono vaccinazioni obbligatorie per viaggiare in India, ma alcune sono raccomandate, specialmente per le aree rurali. Secondo le indicazioni di Viaggiare Sicuri, è consigliabile essere in regola con le vaccinazioni di routine (tetano, epatite A e B, febbre tifoide) e valutare la profilassi antimalarica per alcune zone. È sempre opportuno consultare un medico prima della partenza. Un’assicurazione sanitaria è altamente consigliata, poiché le strutture mediche pubbliche possono essere inadeguate e quelle private, di buon livello nelle grandi città, hanno costi elevati. In generale, conviene portare qualcosa per la diarrea, fermenti lattici e medicinali per il primo soccorso, oltre a detergenti per le mani (visto che non si usano posate). Per la frutta, scegliere solo quella con la buccia, come banane e mango, per evitare problemi intestinali. È fondamentale bere solo acqua in bottiglia e evitare ghiaccio e verdure crude. Occhio alle scimmie, perché sono davvero agguerrite e farebbero qualsiasi cosa per rubare del cibo.

Per entrare in India è necessario un visto turistico, che va richiesto online. L’e-Visa può essere richiesto non prima di 20 giorni dalla partenza: si riceve l’ETA (Electronic Travel Authorization), che permette, entro 30 giorni, di attivare il visto all’arrivo in aeroporto.

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Azzorre con i bambini: tutto quello che c’è da sapere per una vacanza in pieno oceano

Sono diverse le cose da considerare quando si vuole organizzare un viaggio in famiglia con i bambini. La meta della vacanza non deve essere troppo distante; ma neanche così tanto vicina da far perdere la dimensione del viaggio. Deve essere comoda; ma anche sufficientemente diversa da quello a cui siamo abituati. Ecco, le Azzorre sono esattamente tutto questo: un arcipelago di nove isole in mezzo all’Oceano Atlantico ma terra portoghese, parte in tutto e per tutto dell’Europa. Un piccolo paradiso verde e diffuso, fatto di paesaggi vulcanici, pascoli infiniti e scogliere a picco sul mare.

Le esperienze in famiglia nell’arcipelago

Pur essendo solo a circa quattro ore di volo dall’Italia, queste isole rappresentano un’esperienza completamente diversa da quelle a cui siamo abituati. Ovunque qui il tempo scorre lento, la natura è protagonista assoluta e i colori sono intensi e vivi. Ogni isola ha qualcosa di speciale, ed è difficile generalizzare; ma ecco le attività più adatte alle famiglie che viaggiano alle Azzorre.

Occhio alle balene

Imperdibile, specialmente se si viaggia con i bambini, è l’osservazione di balene e il bagno con i delfini nelle acque blu dell’Atlantico. Le Azzorre sono uno dei migliori luoghi al mondo per avvistare cetacei e numerose compagnie su tutte le isole offrono escursioni adatte anche ai più piccoli, con guide esperte che spiegano curiosità sugli animali.

azzorre coi bambini

Fonte: Visit Azores

Delfini che fanno il bagno nelle acque delle Azzorre

Bagno alle Azzorre

Per chi viaggia in estate e non vuole rinunciare al bagno, alle Azzorre non mancano spiagge e calette (rigorosamente di sabbia nera) protette che rendono l’oceano più facilmente accessibile e meno pericoloso. Tipiche, molto suggestive e altrettanto comode per il bagno, sono le piscine naturali scavate nella roccia lavica e alimentate dalle onde dell’oceano, dove il mare è più calmo e sicuro anche per i più piccoli. São Miguel è l’unica isola con fonti termali, perfette tutto l’anno per rilassarsi in un’acqua naturalmente calda, circondati da una natura incontaminata. Su tutte le isole ci sono laghetti di acqua dolce, tra cascate e boschi rigogliosi, per un tuffo e una piacevole pausa.

We love trekking

Le Azzorre sono il luogo perfetto per viaggiare alla scoperta delle terre vulcaniche. Le isole sono rinomate per il trekking, ma ci sono anche sentieri semplici e panoramici che permettono di esplorare crateri vulcanici, foreste e laghi senza troppa fatica; anche solo percorrendo alcuni brevi tratti. Ogni isola dispone di itinerari a seconda di età e allenamento. Le famiglie con bambini più grandi possono esplorare i tunnel di lava: grotte formate dalle eruzioni vulcaniche e cuore geologico delle Azzorre. Oltre al trekking, alle Azzorre si possono praticare un sacco di altri sport, come lo snorkeling, il canyoning, il surf o l’arrampicata.

I prodotti della terra

Quasi come in India, le mucche alle Azzorre sono sacre, e non è raro trovare code per strada in automobile perché le vacas si stanno spostando. Ovunque si vedono mucche al pascolo; ma per una pausa divertente e golosa, si può visitare una delle tante fattorie di formaggi (specialmente a São Jorge, Terceira e Pico), dove i bambini possono vedere da vicino gli animali, assistere alla produzione e assaggiare prodotti locali.

Quali isole scegliere?

Le isole sono tutte bellissime, ma per evitare che il viaggio diventi troppo frenetico e stressante, c’è bisogno di molto tempo a disposizione per visitarle tutte. Gli spostamenti tra le isole non sono facilissimi e regolari, specialmente fuori stagione, per cui se la vacanza è breve, meglio concentrarsi su São Miguel, l’isola principale, che offre un po’ di tutto: laghi vulcanici, spiagge, piscine termali e villaggi pittoreschi. Da qui, volendo, si può aggiungere una tappa a Terceira, facilmente raggiungibile con un volo interno. Per un’esperienza più autentica e rilassante? Pico con la sua montagna o São Jorge possono essere le mete più adatte (verificando prima bene l’itinerario per arrivarci).

São Miguel con i bambini

São Miguel è la più grande dell’arcipelago e appartiene al gruppo orientale insieme a Santa Maria. Un’isola sorprendente per tutta la famiglia, che offre molte attrattive senza perdere la sua identità.

Le Lagoas, i laghi vulcanici

I laghi vulcanici di São Miguel si sono formati all’interno di antichi crateri e hanno creato scenari unici. La Lagoa das Furnas è tra le più affascinanti, grazie alle sue fumarole e sorgenti termali che sprigionano vapore dal suolo, da fontanelle e tombini. Una curiosità: alle Caldeiras da Lagoa durante tutto il giorno si assiste al via vai di furgoncini che portano grandi pentole da interrare per cucinare il tradizionale cozido, un piatto che cuoce lentamente sfruttando il calore naturale della terra. La Lagoa do Fogo, immersa in una riserva naturale, è la più selvaggia e intatta; mentre Sete Cidades, con i suoi due laghi gemelli, uno verde e uno azzurro, è forse il luogo più iconico dell’isola. Tutti i laghi sono facilmente raggiungibili in auto; ma con un pizzico di buona volontà si possono percorrere tratti di sentieri e trekking adatti a tutti, anche ai più piccoli. Non si fa fatica a trovare agenzie e guide per organizzare il trekking.

Spiagge e piscine naturali

São Miguel vanta spiagge di sabbia nera (una ventina circa) perfette per un bagno in sicurezza. Praia das Milícias, Praia do Fogo e Praia das Milicias si trovano vicino a Ponta Delgada; poi ci sono ancora quelle di Porto Formoso; diMosteiros, nella punta Ovest, e di Agua d’Alto, con la spiaggia grande e una più piccola. Per chi preferisce le piscine naturali, l’isola offre meravigliose vasche di roccia lavica colme di acqua marina. Porto da Caloura è una delle più adatte ai bambini, con acque calme e riparate.

Ilhéu de Vila Franca do Campo: un cratere da esplorare

Questo piccolo isolotto, a pochi minuti dalla costa, è una riserva naturale accessibile solo in estate in traghetto dalla costa. Al suo interno si trova una spettacolare piscina naturale, perfettamente riparata dalle onde, ideale per un bagno sicuro. Gli appassionati di snorkeling possono esplorare i suoi fondali; e anche i più piccoli, con una semplice maschera, rimarranno incantati dai pesci in acqua.

Le piante esotiche del Parco Terra Nostra

Nella valle di Furnas, il Parco Terra Nostra è perfetto per una visita in famiglia. I bambini possono muoversi tra laghetti, piante tropicali e statue di animali in pietra nascoste tra gli alberi. Al centro del parco si trova una grande piscina termale dalle acque calde e ferruginose, dove tutta la famiglia può rilassarsi e giocare. L’ingresso al parco è a pagamento, ma sono previste tariffe ridotte per i più piccoli e pacchetti per l’ingresso in famiglia.

Azzorre bambini

Fonte: AS

I sentieri del Parco Terra Nostra riservano molte sorprese

Terme per tutte le età

Le acque termali di São Miguel sono un’esperienza da non perdere, anche con i bambini. Oltre alla grande piscina nel Parco Terra Nostra, le più piccole piscine naturali di Caldeira Velha immerse nella foresta sono spettacolari. Le vasche sono attrezzate solo con bagni e spogliatoi all’aperto; e proprio di fronte c’è il centro di interpretazione per comprendere l’isola e la sua natura. Anche a Poça da Dona Beija si trova una suggestiva piscina termale, con scalette che facilitano l’accesso. Nessuna paura per la temperatura dell’acqua (un timore tutto italiano a dire il vero): i benefici sono riconosciuti anche per i bambini; basta scegliere le aree meno calde, più distanti dalle sorgenti.

Avvistare balene e delfini a São Miguel

São Miguel è una delle migliori destinazioni al mondo per l’avvistamento di cetacei, con maggiore probabilità nei mesi primaverili. L’isola si trova sulla rotta migratoria di oltre 25 specie, tra cui capodogli e balene azzurre. Le escursioni in barca, organizzate da diverse compagnie locali, permettono di osservare questi giganti del mare da vicino ma in sicurezza. Per chi preferisce rimanere sulla terraferma, ci sono punti panoramici perfetti per il whale watching, come Ponta do Cintrão ad esempio. Tutto l’anno ma specialmente in estate, alcune agenzie propongono il bagno con i delfini, sempre accompagnati da guide esperte che garantiscono il rispetto degli animali e dell’ambiente marino.

azzorre coi bambini

Fonte: Visit Azores

Escursione per l’avvistamento dei delfini

Tra i filari della piantagione più antica d’Europa

A São Miguel si trova la più antica piantagione di tè d’Europa, la Gorreana Tea Plantation. La visita può essere molto interessante per i bambini più grandi e permette di scoprire il processo di lavorazione delle foglie di tè e i segreti della preparazione. L’esperienza più bella però è passeggiare tra i filari ordinatissimi e regolari, per scattare qualche foto.

Terceira con i bambini

Curatissima e piena zeppa di parchi gioco, l’isola di Terceira è una destinazione perfetta per chi viaggia con bambini.

Angra do Heroísmo e Monte Brasil

Angra do Heroísmo è la capitale di Terceira e sito UNESCO, un luogo ricco di fascino e storia. Passeggiare per il suo centro colorato è un’esperienza piacevole e “rallentato”.

Per una pausa in pieno centro, il giardino botanico, aperto da mattina a tardo pomeriggio a seconda della stagione, ospita una ricca collezione di piante esotiche e locali coloratissime, con installazioni e fontane. Sempre partendo dalla cittadina, una passeggiata sul Monte Brasil è comoda anche per i bambini e permette di scoprire questo antico vulcano spento, oggi riserva naturale che ospita la Fortezza di São João Baptista, con le sue antiche mura e cannoni.  Si può scegliere tra una camminata breve di circa 45 minuti o un percorso più lungo di circa due ore, che si apre in diversi punti panoramici. La cima è comunque raggiungibile anche in macchina. Sul Monte Brasil si trovano aree picnic, parchi gioco e diverse voliere con volatili autoctoni. Ai piedi del monte, verso il porto, un grande parco giochi costeggia la baia, con tanti scivoli e corde di svariate forme e dimensioni.

Spiagge e piscine naturali: relax in famiglia

Per un bagno con i bambini, l’ideale è optare per una delle piscine naturali di origine vulcanica. Stupende sono le Piscinas Naturais de Biscoitos sulla costa nord: le vasche sono di diversa dimensione e attrezzate con scale e discese per facilitare l’accesso all’acqua. La migliore per i bambini è certamente la prima perché quella verso l’oceano aperto è meno protetta e l’acqua non sempre calma. Altre piscine sull’oceano si trovano e Porto Martins, non troppo distanti da Angra do Heroísmo, a Salgueiros, Silveira, Negrito, Quatro Ribeiras.

dove fare il bagno a Terceira

Fonte: AS

Le piscine naturali di Biscoitos sono uno dei luoghi più affascinanti dell’isola di Terceira

In alternativa, per un bagno con i bambini, a Praia da Vitória si trova una delle poche spiagge sabbiose dell’isola: oltre a quella centrale, costeggiando il sentiero lungo mare, si trovano altre calette di sabbia riparate.

Esplorare le grotte per un viaggio nel sottosuolo

Un’esperienza per tutta la famiglia con bambini più grandicelli è la visita alla Gruta do Natal, una grotta lavica con passaggi sotterranei che sembrano un vero e proprio labirinto. Il percorso è sicuro e facilmente percorribile anche dai bambini più piccoli. L’Algar do Carvão invece è un antico camino vulcanico che permette di scendere letteralmente a centro della terra. La visita è breve, ma suggestiva, specialmente quando si arriva alla piccola laguna sotterranea.

Trekking facile

Passeggiare in mezzo alla natura è davvero un must have alle Azzorre. Oltre al Monte Brasil, il sentiero della Serra do Cume è perfetto per una breve escursione con vista mozzafiato sui campi verdi dell’isola. Il percorso è breve e privo di difficoltà, ideale anche per i passeggini robusti da trekking.

Le altre isole

São Jorge, sport e formaggio

A São Jorge, il Parco Naturale Florestal da Silveira è un’oasi verde con sentieri facili da percorrere, ponticelli su cascate e ruscelli, un’area gioco e una attrezzata per il pic-nic. In estate, la piscina naturale nella Fajã do Ouvidor è imperdibile per un bagno in mezzo alle pietre laviche; mentre proprio vicino all’aeroporto c’è l’unica spiaggia di sabbia nera dell’isola (Faja de Santo Amaro). Bellissimo il faro di Topo, con vista unica sull’isola di Topo, e su cui si può salire chiedendo prima autorizzazione. Suggestivo quello abbandonato a Ponta dos Rosais, all’estremità occidentale dell’isola, raggiungibile da un’unica strada non troppo larga e con l’unico punto di avvistamento delle balene. La Casa do parque de São Jorge, a nord, spiega la natura dell’isola; mentre a sud, vicino a Velas (la città più grande), ci sono diversi mulini non più in uso. Tantissimi gli sport e le attività proposte, dal surf alla canoa, al bagno coi delfini; e ancora la visita alle aziende che producono il famoso formaggio di São Jorge o al Café da Fajã dos vimes, dove la famiglia Nunes con grande passione racconta la produzione di caffè completamente artigianale. Una curiosità? L’isola è conosciuta anche come Dragon island perché ricorda il corpo di un drago sdraiato sul mare.

Pico, l’isola-motagna

Pico è l’isola-montagna delle Azzorre, con il Monte Pico che è il punto più alto delle Azzorre e del Portogallo, a 2.351 m sul livello del mare. Una visita ai lajidos, i vigneti protetti da muretti di pietra lavica, può essere divertente e permette di scoprire le tradizioni agricole locali uniche. La Gruta das Torres è un emozionante percorso sotterraneo tra antichi tunnel di lava, accessibile anche ai bambini più grandi con una guida esperta. Anche qui, non può mancare un’uscita in mare per il whale watching: osservare le balene e i delfini da vicino sarà indimenticabile. E mentre i genitori degustano il famoso vino dell’isola, i bambini possono guardare le mucche da vicino o provare a costruire i muretti a secco con le pietre vulcaniche!

Faial con i bambini

Faial è l’isola delle storie di mare, perfetta per stimolare la curiosità e a fantasia dei bambini. A Horta, i murales dipinti dai navigatori nella Marina raccontano avventure di viaggi e tempeste, da lasciare a bocca aperta. Il vulcano do Capelinhos con il suo paesaggio lunare e il centro di interpretazione geologica è l’ideale per chi cerca un’esperienza educativa e suggestiva. Per il relax? Da non perdere il bagno alle piscine di Varadouro.

Flores con i bambini

Flores è natura incontaminata, dove i bambini possono esplorare grotte come la Gruta do Galo e lasciarsi incantare dalle spettacolari cascate Poço do Bacalhau e Ribeira Grande. Le piscine naturali di Santa Cruz das Flores offrono un’opzione sicura per nuotare, mentre le baie tranquille dell’isola sono perfette per osservare la fauna marina con maschera e boccaglio.

Santa Maria, Graciosa e Corvo

Santa Maria, la “isola del sole”, è perfetta per chi cerca spiagge di sabbia chiara e mare calmo, ideali per i bambini. Caratteristici, i Barreiros sono terreni dal colore rossastro e arancione vivo, aridi e argillosi. Graciosa offre sentieri panoramici adatti anche ai più piccoli e un patrimonio architettonico molto affascinante. Corvo, la più piccola delle Azzorre, è l’ideale per chi vuole far vivere ai bambini un’esperienza autentica, wild e molto rallentata! La spiaggia di Portinho da Areia, con i suoi sassolini bianchi e le rocce che proteggono dai venti, è un angolo perfetto per una giornata di mare in famiglia.

Consigli pratici

Quando andare

Da maggio a settembre il clima è più stabile, le temperature più alte, ci sono meno piogge e l’acqua è più calda per il bagno. Maggio è il mese più indicato per l’avvistamento delle balene. In un mondo ideale, la cosa migliore sarebbe andare tra maggio e giugno o settembre, quando c’è meno turismo e anche i prezzi sono più bassi: soprattutto a São Miguel i mesi di luglio e agosto possono essere molto affollati; nelle isole minori si può addirittura fare fatica a trovare l’auto da noleggiare. In ogni caso, se si viaggia in piena estate conviene muoversi per tempo per prenotare da dormire, l’auto e le escursioni. Da quest’anno a São Miguel è introdotta una tassa di soggiorno di due euro.

Il clima delle Azzorre

Tutto l’anno il meteo è molto variabile, tanto da dire che in un’ora si possono vivere quattro stagioni con pioggia, vento, sole e poi ancora rapide piogge. È necessario quindi vestirsi a strati e portare sempre una giacca impermeabile e per il vento e un foulard. In valigia anche scarpe comode per camminare, costume (sia per le piscine naturali che per le terme) e occhialini.

Spostamenti

Gli spostamenti alle Azzorre sono facili ma non facilissimi. Certamente le isole più comode da raggiungere sono quelle di São Miguel e Terceira, collegate con voli diretti da Lisbona e Porto. L’isola di São Miguel è raggiungibile anche con voli diretti da Milano a Ponta Delgada, specialmente in alta stagione. Per girare tra le isole sono disponibili voli interni, di durata da 20 a 40 minuti a seconda della distanza, e collegamenti marittimi che uniscono i gruppi di isole centrali (Faial, Pico e São Jorge tutto l’anno) e occidentali (Flores e Corvo). Gli aeroporti delle isole minori sono piuttosto piccoli e non è necessario troppo anticipo rispetto all’orario di partenza, ma i voli interni spesso subiscono cancellazioni o ritardi, cosa da tenere in considerazione se si viaggia con i bambini per evitare che il viaggio diventi troppo stressante.

Per gli spostamenti interni invece è consigliabile noleggiare un’auto (in alcune isole non esiste proprio un’alternativa), per muoversi in autonomia e con maggiore flessibilità. Conviene informarsi e prenotare con un certo anticipo in alta stagione perché nelle isole più piccole non ci sono troppe auto adisposizione. Con poco tempo a disposizione, per comprendere bene le isole conviene cercare un tour con guida, e in loco esistono diversi tour operator anche per escursioni e attività.

Cosa si mangia

Alle Azzorre si mangia benissimo. La cucina locale è molto saporita e condita ma di prodotti genuini e adatta ai più piccoli: pesce fresco, carne Km0, formaggi locali e piatti a base di patate dolci e riso sono nei menù di ristoranti e bar. Ogni isola ha piatti tipici ma non si fa difficoltà a trovare qualcosa per tutti i gusti. Cipolla e aglio sono usati abbondantemente, quindi conviene chiedere se i bambini non apprezzano. Per gli adulti, il vino di Pico è molto buono, ottimo accompagnato da un buon formaggio locale.