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Pennsylvania, lo Stato più bello dove ammirare il foliage in autunno

Lasciate che i turisti in autunno invadano il Montana o il Vermont, gli Stati americani più celebri per il fall foliage, e puntate verso la Pennsylvania, lo Stato, a due passi da New York City, dove ammirare lo spettacolo più bello della natura che cambia colore tra estate e inverno. Infatti, è scientificamente provato che qui la stagione del foliage dura più che in qualunque altro Stato americano e addirittura come in pochi altri posti al mondo, ma che anche la vaerità di colori è unica.

La città più famosa della Pennsylvania è Philadelphia, anche se pochi sanno che il Capoluogo è Harrisburg, una delle città più vecchie degli Stati Uniti d’America. Forse perché troppo vicina alla Grand Mela e ad altri Stati più turistici che le fanno concorrenza, la Pennsylvania merita di essere scoperta soprattutto nella sua stagione migliore: l’autunno.

Il paesaggio autunnale della Pennsylvania

Il merito della bellezza del foliage in questo Stato è della sua posizione: la Pennsylvania si trova tra la 40° e la 42° latitudine Nord e la sua topografia così varia che cambia dal livello del mare ai circa mille metri di altitudine delle Laurel Highlands fa sì che crescano circa 130 specie di alberi, tra cui arbusti, aceri, noci, vigne ma sopratuttto piante di corniolo, che contribuiscono alla meravigliosa palette di colori che sfoggia a partire dal mese di agosto fino al periodo autunnale. Una vera gioia per gli occhi, insomma. Inoltre, tutto ciò che circonda lo Stato della Pennsylvania contribuisce a rendere il paesaggio autunnale incredibilmente suggestivo. Innanzitutto, il Lago Erie, uno dei principali dei Grandi Laghi dell’America settentrionale al confine tra USA e Canada. Poi il Delaware, altro Stato decisamente poco visitato dai turisti italiani ma che merita un viaggio.

Meta top in autunno per gli americani

Ogni anno, sono migliaia gli americani che si recano tra le foreste della Pennsylvania per ammirare uno dei foliage più spettacolari e duraturi al mondo. Questi osservatori di foglie (in inglese, “leaf peeper”) sanno che c’è qualcosa di davvero speciale in questa luogo. Lo US Forest Service stima che in Pennsylvania si contino all’incirca 7,95 miliardi di alberi, con un rapporto di 613 alberi per abitante dello Stato, molti dei quali si trovano nella regione dei Wilds, un’immensa regione aperta che si estende tra le città di New York e di Chicago. La regione dei PA Wilds (PA sta per Pennsylvania) comprende oltre due milioni di acri di terra pubblica protetta a disposizione di tutti, abitanti e visitatori che ne vogliano godere.

Questa regione conta 29 parchi statali, otto foreste di Stato e ospita la sola foresta nazionale, la Allegheny National Forest, che si trova nella contea di Warren. Qui, ogni specie di albero contribuisce a dare la propria tonalità: gli alberi di Nyssa Sylvatica o gomma nera iniziano a tingersi di rosso già a fine agosto, il corniolo a metà settembre, le foglie di acero passano dall’arancio al rosso tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, le querce e i faggi solitamnete sono le ultime a dare colore all’autunnoe a cadere dai rami trasformando il terreno in un tappeto multicolore.

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Fonte: 123RF

La Allegheny National Forest in autunno

Gli spot più belli dove ammirare il foliage

Sono tantissimi i luoghi dove godere dello spettacolo del folia autunnale in Pennsylvania. Tuttavia, ce ne sono alcuni assolutamente consigliati dove lo spettacolo è garantito. Le colline che anticipano i Monti Appalachi offrono diverse opportunità di ammirare le fitte foreste riccamente colorate dal foliage autunnale. Basta guidare lungo la I-80 Frontier, la zona lungo la frontiera meridionale dello Stato, facilmente raggiungibile dalle città di Philadelphia, Harrisburg e Pittsburgh, per godere dello spettacolo. Strade minori anche chiamate “scenic byways” conducono all’interno di foreste nelle PA Wilds, i cui rami creano veri e propri tunnel naturali da attraversare. Un road trip da queste parti può togliere il fiato. La Elk Scenic Drive, la Bucktail Scenic Byway e la Scenic Route 6, tutte queste strade regalano una vista impagabile in autunno, attraversando anche pittoresche cittadine.

I migliori scenari si possono godere nello Kinzua Bridge State Park e dallo Kinzua Skywalk che guarda sulla Kinzua Gorge nella McKean County. Nella Tioga County a Est della regione delle PA Wilds, i visitatori si danno appuntamento al Leonard Harrison State Park e al Colton Point State Park per ammirare le foglie che cambiano colore nella Pine Creek Valley, meglio conosciuta come PA Grand Canyon.

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Fonte: 123RF

La Pine Creek Valley o PA Grand Canyon
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Cosa vedere a Edmonton, città che sorprende per il suo connubio di cultura e natura

Nel cuore del Canada occidentale, Edmonton brilla come una destinazione vibrante e dinamica, inserita nella Best in Travel 2025 tra i luoghi da non perdere. Grazie a un mix senza eguali di paesaggi naturali, cultura e innovazione, sa unire avventura e relax e andare incontro a ogni preferenza di viaggio, in un contesto dove le tradizioni storiche si fondono con un’anima moderna e cosmopolita per un connubio che incanta.

Esplorare Edmonton significa immergersi in un paesaggio in continua evoluzione, in cui sconfinate aree verdi incontrano quartieri vivaci e centri culturali d’avanguardia. Dalla pace incontaminata dei parchi alla vivace scena artistica, la città dell’Alberta ha davvero tutto ciò che serve per una vacanza emozionante e coinvolgente.

Le attrazioni imperdibili di Edmonton

Qui ogni scorcio è un invito a scoprire qualcosa di unico: dai parchi storici agli edifici moderni, passando per musei e giardini botanici. Che siate amanti della storia, della natura o dell’arte, Edmonton saprà donarvi una scoperta emozionante a ogni tappa.

River Valley Parks: un’oasi verde nel cuore della città

River Valley Parks, Canada

Fonte: iStock

Scorcio del fiume North Saskatchewan a Edmonton

I River Valley Parks rappresentano il cuore verde di Edmonton e sono il rifugio ideale per chi cerca momenti di tranquillità a pieno contatto con la natura. Si tratta di un sistema di parchi che ne comprende oltre 20 interconnessi e dà vita al più grande complesso di parchi urbani del Nord America. Sentieri ombreggiati si snodano lungo il fiume North Saskatchewan, regalando scenari che cambiano colore a ogni stagione: dal verde estivo ai caldi toni dell’autunno, fino alla quieta bellezza del manto invernale.

Vero eden per praticare jogging, ciclismo o passeggiate panoramiche, è habitat d’eccellenza per moltissime specie animali, tra cui cervi e uccelli migratori. Inoltre, non mancano aree picnic e punti panoramici per ammirare lo skyline da una prospettiva inedita.

Durante l’inverno, i River Valley Parks si trasformano altresì nel paradiso degli sport della stagione, con piste per lo sci di fondo e sentieri per le racchette da neve.

Fort Edmonton Park: viaggio nella storia canadese

Il Fort Edmonton Park è molto più di un semplice parco a tema: è un museo a cielo aperto perfetto per conoscere la storia canadese, e in particolare quella di Edmonton, in modo autentico e interattivo. Infatti, sono stati ricostruiti edifici storici che risalgono a diverse epoche, dall’insediamento delle Prime Nazioni fino all’epoca della corsa all’oro e dell’espansione ferroviaria.

Nel corso della visita, ci si ritrova al cospetto di ambienti ricreati con estrema cura, quali antiche botteghe, abitazioni dei pionieri e anche un teatro dell’epoca vittoriana. In più, guide in costume offrono dimostrazioni di attività artigianali e raccontano storie e leggende di quei tempi. Per le famiglie, il parco è un’occasione per coinvolgere i più piccoli in attività educative divertenti, come corsi di ceramica o laboratori di cucina storica.

Art Gallery of Alberta: dove l’arte incontra l’innovazione

Se siete appassionati d’arte, segnate in lista l’Art Gallery of Alberta che, con il design sinuoso e moderno, è già di per sé una scultura imponente che invita a varcare la soglia. Al suo interno, le opere d’arte si alternano tra collezioni permanenti e mostre temporanee che spaziano dall’arte contemporanea a quella della tradizione.

Le sale espongono capolavori di artisti canadesi e internazionali, con una particolare attenzione agli artisti emergenti della scena locale. La galleria propone inoltre eventi e workshop e la possibilità di partecipare ad attività artistiche ed educative, con corsi di pittura, scultura e fotografia.

Visitare l’Art Gallery of Alberta è un viaggio nel mondo dell’estetica e della creatività, un’esperienza che arricchisce l’anima e stimola l’immaginazione.

Muttart Conservatory: una meraviglia botanica tra le piramidi di vetro

Una delle tappe più iconiche di Edmonton è il Muttart Conservatory, originale struttura composta da quattro piramidi di vetro che ospitano giardini botanici suddivisi in vari ambienti, dai climi tropicali a quelli aridi, tra specie vegetali rare e particolari. Ogni piramide è dedicata a un diverso habitat e permette, così, di viaggiare attraverso continenti e climi senza mai lasciare la città.

Infatti, il Muttart Conservatory è molto più di una semplice esposizione di piante (che cambia durante l’anno per seguire le stagioni): è un luogo dove l’architettura moderna si fonde con la natura in perfetto equilibrio. I visitatori possono usufruire di percorsi guidati, eventi stagionali e mostre temporanee, scoprendo di più sulle specie botaniche che abitano tali ambienti artificiali.

Royal Alberta Museum: tra cultura e natura

Royal Alberta Museum, Edmonton

Fonte: Ph @alarico – iStock

Il Royal Alberta Museum di Edmonton

Il Royal Alberta Museum è un autentico tesoro culturale, con esposizioni che raccontano la storia della regione e dei suoi abitanti, dalla preistoria fino ai giorni nostri. Il museo è suddiviso in sezioni tematiche che indagano vari aspetti della storia naturale e della cultura canadese. Tra le collezioni vi sono scheletri di dinosauri, minerali rari, e una vasta gamma di oggetti etnografici legati alle Prime Nazioni, le popolazioni indigene del territorio.

Un’attrazione imperdibile è la sezione dedicata agli ecosistemi dell’Alberta, dove osservare dettagliate rappresentazioni di ambienti naturali e conoscere le diverse specie animali e vegetali che li abitano. Per i bambini, il museo offre spazi interattivi come la “Childrens’ Gallery”, per avvicinarsi alla scienza e alla natura tramite giochi e attività pratiche.

La visita al Royal Alberta Museum è un percorso che affascina e arricchisce, rendendo onore alla straordinaria varietà del Canada.

West Edmonton Mall: shopping e divertimento senza fine

Infine, il West Edmonton Mall è una meta che unisce shopping, divertimento e spettacolo: con oltre 800 negozi, è il centro commerciale più ampio del Nord America nonché uno dei più grandi al mondo. Ma non è solo per fare acquisti: al suo interno, ospita numerose attrazioni, anche a misura di famiglia.

Qualche esempio? Il Galaxyland, parco divertimenti coperto con giostre mozzafiato, e il World Waterpark, parco acquatico al coperto con onde artificiali e scivoli adrenalinici. Spiccano anche attrazioni particolari come un acquario con leoni marini e una pista di pattinaggio sul ghiaccio.

Edmonton tra arte, cultura e shopping

Oltre alle meraviglie naturalistiche, Edmonton si distingue come un vero e proprio centro culturale, dalla scena artistica dinamica che attrae visitatori da tutto il mondo. I quartieri più creativi pullulano di gallerie, boutique e locali e non mancano festival musicali e mercatini artigianali dove vivere esperienze che non si dimenticano.

Whyte Avenue: il quartiere bohémien

Whyte Avenue è il quartiere degli artisti, dei musicisti e di tutti coloro che amano uno stile di vita alternativo e creativo. Questa strada affascinante è fiancheggiata da edifici storici e negozi indipendenti, dove è possibile trovare articoli vintage, libri rari e opere d’arte.

La sera, Whyte Avenue si anima di una nuova energia, con locali di musica dal vivo e bar che accolgono persone di ogni età. Gli artisti di strada e i mercatini che spesso animano la avenue la rendono una delle tappe preferite sia dai residenti che dai turisti, ideale per immergersi in una vera atmosfera bohémienne.

Elk Island National Park: natura e fauna selvatica

Elk Island National Park, Alberta, Canada

Fonte: Ph @wwing – iStock

Ingresso dell’Elk Island National Park

A breve distanza da Edmonton, l’Elk Island National Park è un paradiso conosciuto per i vasti spazi verdi e una incomparabile biodiversità: si possono avvistare bisonti, cervi, alci e varie specie di uccelli migratori. Sentieri ben segnalati e aree attrezzate per il campeggio offrono agli amanti della natura la possibilità di godersi escursioni in totale libertà.

Ma non è tutto. Il parco si fa apprezzare anche per la straordinaria qualità del cielo notturno: grazie alla quasi totale assenza di inquinamento luminoso, è uno dei migliori luoghi in Canada per osservare le stelle e, con un po’ di fortuna, anche le aurore boreali. Trascorrere una notte in campeggio all’Elk Island National Park è un’esperienza difficile da descrivere a parole, che consente di riconnettersi con la natura in un ambiente di rara bellezza.

Edmonton Folk Music Festival: un evento culturale che unisce musica e comunità

Edmonton è nota anche per i festival artistici e culturali, e uno dei più amati e attesi è senza dubbio l’Edmonton Folk Music Festival: si tiene ogni estate a Gallagher Park e attira artisti e appassionati di musica folk da tutto il mondo. L’atmosfera è accogliente e coinvolgente, con artisti di fama internazionale e talenti locali che si esibiscono su più palchi per un’atmosfera unica e vibrante.

Oltre alla musica, l’Edmonton Folk Music Festival è un’occasione per entrare in contatto con la comunità locale, conoscere nuove persone e apprezzare la varietà della scena artistica canadese. Vi sono numerosi stand gastronomici, bancarelle di artigianato e aree dedicate alla scoperta della cultura folk in un ambiente familiare e accogliente.

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Cosa vedere a Curitiba, meravigliosa Capitale ecologica del Brasile

Nel Sud del Brasile, nello Stato del Paraná, si trova una città considerata un vero e proprio gioiello ecologico. Stiamo parlando di Curitiba, una meta ancora poco battuta dal turismo di massa, ma che vanta un’alta qualità della vita e paesaggi bellissimi dove i viaggiatori possono godersi il mare e la natura. La sua popolazione, composta da residenti non solo di origine brasiliana, ma anche italiana, polacca, ebraica e giapponese, si impegna per contribuire all’obiettivo comune perseguito dagli anni ’70: rendere Curitiba una città sostenibile.

Quello che troverete visitandola, infatti, sarà uno scenario composto da spazi verdi curati, giardini botanici, un centro storico perfettamente conservato e architetture che strizzano l’occhio alle innovazioni del futuro. Le cose da fare e da vedere sono diverse e soddisfano sia chi è interessato alla storia e alla cultura che a tutti coloro che preferiscono un turismo attivo tra surf ed escursioni nei parchi dell’entroterra, raggiungibili facilmente da Curitiba.

Il Jardim Botânico

Vi basterà visitare il Jardim Botânico per capire il perché Lonely Planet abbia scelto di inserire Curitiba nella lista dei Best in Travel 2025. Quest’oasi naturale situata nel cuore della città è uno dei suoi simboli, oltre che uno dei luoghi più visitati. Si tratta di un giardino botanico di 245.000 metri quadrati custode di un’ampia varietà di piante, dagli alberi e fiori alle piante acquatiche e ai cactus, con le bromeliacee come attrazione principale. Il luogo più emblematico del giardino è l’Estufa, una serra realizzata in metallo e vetro che contiene alcune delle piante tropicali più belle. Dietro la serra, invece, troverete uno spazio coperto con un caffè e una mostra di piante.

Gli edifici storici di Largo da Ordem

Curitiba è un mix di storia e modernità. Prima di scoprire le architetture innovative che le hanno valso la nomea di Capitale ecologica del Brasile, fate una passeggiata nel cuore coloniale della città. Uno dei luoghi più emblematici del centro storico è sicuramente Largo da Ordem: un insieme di strade pedonali che ospitano alcuni degli edifici più antichi della città, dalla barocca Igreja da Ordem Terceira de São Francisco das Chagas al centro culturale Curitiba Memorial.

Alla fine di Largo da Ordem troverete Praça Garibaldi, insieme ad altre antiche dimore, all’ufficio del turismo e alla Chiesa di Nossa Senhora do Rosario dos Homens Pretos. Da qui, due strade parallele salgono al Belvedere, un edificio modernista che corona il parco con le antiche rovine della chiesa di San Francisco. Se capitate in questa zona la domenica, non perdetevi il vivace mercato: la Feirinha do Largo da Ordem è il luogo perfetto per assaggiare la cucina tradizionale di Curitiba come il pão de queijo (pane al formaggio), il pastel de carne (torta di carne) e la chipa (pane di mais).

Memoriale Curitiba

Fonte: iStock

Il Memoriale di Curitiba nel centro della città

I musei, tra passato e presente

Una volta nel centro storico, prima di lasciarlo per scoprire le altre zone della città, entrate nel Museu Paranense a ingresso gratuito. Fondato nel 1876, rappresenta uno dei musei più antichi del Brasile e ospita una collezione di oltre 500.000 oggetti, che rappresentano la storia naturale e culturale dello stato del Paraná. Le collezioni sono distribuite in due edifici, quello più antico è il Palazzo São Francisco, che conserva arredi storici dei suoi primi abitanti.

Se invece amate le architetture moderniste, non perdetevi il Museu Oscar Niemeyer, progettato e intitolato al famoso architetto che progettò molti degli edifici civici di Brasília negli anni Cinquanta. La particolarità di questo museo, il cui parco circostante viene usato dagli abitanti per i loro momenti di svago e relax, è la torre a forma di occhio dipinto con figure danzanti in nero. Le sale interne ospitano collezioni di design create da artisti brasiliani e internazionali dal 1900 in poi.

Museo modernista Curitiba

Fonte: iStock

La particolare struttura del Museu Oscar Niemeyer

L’Opera House di Arame

Un altro luogo emblematico di Curitiba dal punto di vista architettonico è l’Opera House di Arame. La struttura si contraddistingue per la sua struttura tubolare con tetto trasparente, progettata dall’architetto Domingos Bongestabs e inaugurato nel 1992. Seppur situato fuori dal centro, nel Parque Das Pedreiras, è facilmente raggiungibile con il bus turistico e rappresenta il luogo ideale per trovare un po’ di pace e tranquillità dal trambusto cittadino.

Barigui Park e i suoi animali

Il parco più popolare tra gli abitanti di Curitiba è sicuramente Barigui Park: qui le persone vengono per camminare, andare in bicicletta, correre o fare escursioni intorno al lago con vista sui grattacieli, oltre che per vedere dei curiosi animali. Il parco, infatti, ospita una colonia di capibara, il più grande roditore del mondo. Vivono nelle zone più tranquille intorno al lago e su alcune isole del fiume Barigui. Potrete vederli nuotare, mangiare erba o sdraiati al sole a riposare. Seppur abituati alla presenza umana e quindi facili da avvicinare, restano pur sempre animali selvatici: non toccateli e non date loro da mangiare.

Viaggio sul Serra Verde Express

Da Curitiba vi consigliamo di immergervi nelle bellezze naturali dei suoi dintorni salendo sul treno Serra Verde Express, un mezzo dalle carrozze vintage in stile anni ’30. Si tratta di un’esperienza imperdibile perché i binari attraversano le montagne della Serra do Mar, tra Curitiba e il piccolo centro gastronomico di Morretes. Il viaggio è lungo 70 chilometri: sedetevi sui sedili in pelle (al finestrino, ovviamente) e lasciatevi semplicemente trasportare dal suono del treno e dai paesaggi che scorrono davanti a voi.

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Crociere, navi e itinerari, le novità che ci attendono

Per chi ama la crociera il futuro riserva tantissime novità e grandi emozioni. Per il 2025 e 2026 le maggiori compagnie hanno annunciato rotte aggiuntive e nuove navi per sorprendere i propri clienti ed esplorare il mondo con una nuova prospettiva. Gli ospiti delle crociere previste dal prossimo anno possono prepararsi a godere della bellezza indubbia di alcuni posti lontani, immersi in una natura incontaminata o con un ricco patrimonio artistico e culturale.

Le offerte sono pensate per un pubblico ampio, di diverse età e passioni, da luoghi più freddi a mete più soleggiate e dalla temperatura mite, per un viaggio da ricordare, in coppia, con gli amici o in famiglia. Ma vediamo nel dettaglio quali sono queste novità.

MSC Crociere si spinge all’estremo Nord

MSC Crociere ha annunciato una novità inaspettata da molti: per la prima volta farà delle crociere in direzione Alaska. Il nuovo itinerario MSC Poesia prevede la partenza settimanale dal porto di Seattle, negli Stati Uniti, per raggiungere l’Alaska e il Canada in un tratta della durata di sette notti. L’11 maggio 2026 sarà il primo viaggio di questa nave diretta verso luoghi rigidi, dove i visitatori potranno gustarsi dei paesaggi naturali molto suggestivi, catturando la fauna selvatica e immergendosi in una natura selvaggia che ha molto da dire.

Fiordi, ghiacciai, montagne imponenti accoglieranno i croceristi che in questo itinerario potranno visitare Ketchikan, Icy Strait Hoonah, Tracy Arm, Juneau e Victoria. “Con l’introduzione delle crociere in Alaska stiamo ampliando ulteriormente la nostra offerta globale e dando ai nostri ospiti l’opportunità di apprezzare questa regione imperdibile” ha dichiarato Gianni Onorato, CEO di MSC Crociere.

Crociera Alsaka

Fonte: Getty Images

Crociera in Alaska

L’Eurovision con Royal Caribbean

Se siete appassionati di musica e dell’evento internazionale dell’Eurovision la Royal Carribbean ha avuto un’idea perfetta per voi. In occasione di questa manifestazione musicale molto amata, sono disponibili due crociere speciali per rivivere i momenti più importanti della storia dell’Eurovision Song Contest o godersi la finale a bordo dell’alluce of the Seas. Il viaggiatore può scegliere se salire su Allure o su Independence per visitare alcune mete europee molto richieste, mentre respira il clima dell’Eurovision a bordo e a terra, tra Napoli, Roma, Bruges, e altri luoghi magici del continente.

Si può partire l’11 Maggio 2025 da Barcellona, dal 15 Maggio da Civitavecchia o il 18 Giugno da Southampton. Le prime due crociere prevedono il gran finale dell’Eurovision a bordo, mentre quella che parte dall’Inghilterra propone uno sguardo al passato con l’Eurovision Throwback. La finale sarà in Svizzera, ma la Royal Carribbean ha immaginato tanti party in mare per un viaggio unico e da ricordare. Look eclettici, karaoke, artisti ospiti sul palco, cocktail a tema e tante altre idee per una festa continua e puro intrattenimento.

Le novità di Norwegian

Norwegian dà il benvenuto a due new entry nella flotta, le due nuove navi Aqua e Luna che prenderanno il largo rispettivamente nell’aprile 2025 e 2026. Progettate per offrire nuove esperienze ai croceristi che scelgono questa compagnia, questi due mezzi Prima Plus Class vogliono far divertire gli ospiti e regalargli momenti di relax e comfort, come ha sottolineato David J. Herrera, presidente della Norwegian Cruise Line. “Offriamo ai nostri ospiti più cose da fare, con una varietà di esperienze divertenti, emozionanti ed elevate per ogni tipo di viaggiatore. Le due navi sorelle introdurranno nella flotta un nuovo spazio, l’Aqua and Luna Game Zone, oltre ad altri con un nuovo design e al ritorno di molte delle nostre migliori esperienze, amate dai nostri ospiti e ispirate dai loro commenti”.

Ampi spazi come Bull’s Eye Bar con giochi interattivi, il Tee Time, un minigolf potenziato per giocare su un campo a 12 buche interattive su due ponti, e il Pickelball Court. Per chi vuole godersi relax e coltivare il proprio benessere sarà disponibile la Mandara Spa and Salon con sauna all’argilla, una piscina per la talassoterapia, suite termali e tanti altri servizi innovativi come la stanza del ghiaccio, una sauna al carbone, una piscina salina galleggiante e una stanza del sale. Inoltre il Pulse Fitness Center offrirà l’occasione di allenarsi e tenersi in forma a bordo.

La Norwegian Aqua seguirà da aprile 2025 degli itinerari caraibici di sette giorni, da Port Canaveral, Florida, con scali nelle isole tropicali di Puerto Plata, Repubblica Dominicana, Tortola, Isole Vergini Britanniche, St. Thomas, Isole Vergini Americane, e Great Stirrup Cay. E successivamente effettuerà viaggi di 5 o 7 giorni verso Bermuda partendo da New York da agosto 2025 fino a Ottobre 2025, e dopo fino ad aprile 2026 farà crociere con itinerari caraibici orientali da Miami.

Norwegian Luna invece salperà il 4 aprile 2026 da Miami per esplorare i Caraibi con due itinerari occidentali verso l’isola di Roatan in Honduras, Costa Maya e Cozumel in Messico, e Harvest Caye in Belize. Successivamente farà crociere di sette giorni verso i Caraibi orientali con destinazioni come Puetro Plata, Repubblica Domenicana, Isole Vergini Britanniche, Isole Vergini Americane, St. Thomas e Great Stirrup Cay.

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Cosa vedere in Papua Nuova Guinea tra cultura, festival e natura

La Papua Nuova Guinea ha indubbiamente un fascino misterioso: siamo in Oceania, il Continente Nuovissimo, perché è stato scoperto dopo le Americhe. Tanti gli arcipelaghi minori, così come un territorio impossibile da non vedere almeno una volta nella vita: la Papua Nuova Guinea. Ma cosa fare in vacanza? Come strutturare l’itinerario di viaggio e cosa vedere? Da Port Moresby, la Capitale, fino a New Britain, ecco le attrazioni che non potrai mai dimenticare (e i festival da non perdere).

Port Moresby

Non è solo la Capitale, ma è la città più grande della Papua Nuova Guinea: si trova esattamente sulle rive del Golfo di Papua, e ha preso il nome dal Capitano John Moresby, il primo visitatore europeo che ha messo piede in Papua Nuova Guinea. Sicuramente la visita alla città non è noiosa, considerando che è possibile immergersi nella cultura del luogo. Tante le cose da vedere a Port Moresby, come il giardino botanico, il Parlamento Nazionale, il Papua New Guinea National Museum & Art Gallery, o ancora il Santuario Bomana War Cemetery.

Impossibile non fare un salto al Villaggio di Hanuabada: il tradizionale villaggio di palafitte è indubbiamente un’esperienza, un modo per immergersi nella cultura del luogo, per scoprire le tradizioni, per comprenderne lo stile di vita. Una di quelle esperienze autentiche da scoprire in vacanza, soprattutto negli ultimi anni, visto che si sente sempre più spesso parlare di overtourism.

Monte Wilhelm

Visitare le città della Papua Nuova Guinea è sicuramente essenziale per comprendere la sua storia, ma gli appassionati della natura non possono fare a meno di mettersi alla prova con il Monte Wilhelm, alto ben 4.509 metri. Questa è la montagna più alta della Papua Nuova Guinea e fa parte dei monti Bismarck. Negli anni è diventato una delle attrazioni naturalistiche più apprezzate del luogo, ma ovviamente è una di quelle attività che vanno fatte in sicurezza, con tutti gli accorgimenti del caso.

Sono due i percorsi diversi da poter intraprendere, come quello che parte dal villaggio di Keglsugl: in questo caso, puoi salire mediante la foresta pluviale, fino a poter ammirare anche i laghi gemelli. Difficilmente dimenticherai la bellezza di questi panorami. La vetta viene raggiunta all’alba, e lo scenario toglie il fiato, proprio per l’orario, ideale per vedere il sole sorgere e bagnare con i raggi la natura incontaminata. C’è anche un secondo itinerario, che, tuttavia, risulta molto più impegnativo – dura circa quattro giorni – e parte dal villaggio di Ambullua.

Madang

Torniamo in città, in una destinazione turistica abbastanza conosciuta da scoprire: Madang. Il consiglio che diamo è di prenotare un tour, in modo tale da non perdere nulla: puoi visitare le attrazioni naturali e culturali della città, programmare delle immersioni, mangiare le specialità del luogo presso i mercati locali, o persino fare un salto alla fattoria delle farfalle.

Madang, che si trova sulla costa settentrionale della Papua Nuova Guinea, è circondata a dir poco dalle isole: tante le attività di sostentamento del luogo, essendo un importante centro commerciale e anche un porto. Il Madang Town Market è uno dei punti di riferimento, considerando che è possibile provare gli ingredienti freschi locali. Per chi poi vuole movimentare le proprie serate, allora andare allo Yacht Club è un’ottima idea.

Goroka

Lo slogan turistico della Papua Nuova Guinea dovrebbe farci riflettere, perché la verità è che non tutti gli angoli di questo territorio sono conosciuti. Tutt’altro. “Mille viaggi diversi”, e noi turisti, che siamo abituati alle guide di viaggio e agli itinerari approfonditi, possiamo sentirci smarriti all’idea di visitare questa zona. Eppure, Goroka è una delle destinazioni da non perdere: si trova nella provincia di Eastern Highlands ed è collegata con un aeroporto alla Capitale, Port Moresby.

Sono numerose, tuttavia, le soluzioni di alloggio, sia per chi è alla ricerca di opzioni convenienti quanto del lusso estremo. Oltre ai ristoranti degli hotel, ci sono snack bar o fast food locali: non mancano specialità occidentali. Il motivo principale per cui le persone si recano a Goroka, tuttavia, è la possibilità di scoprire la cultura del posto, di vivere un po’ quell’esperienza autentica che abbiamo citato prima: il Festival delle Highlands, l’esibizione delle tribù a Goroka, è un appuntamento che chiama a sé molti turisti. Durante questo evento, tutte le tribù preparano un’esibizione che consiste in danze e canti, indossando gli abiti tradizionali.

Rabaul Mask Festival

Cosa fare in Papua Nuova Guinea? Che domande: fare un salto al Rabaul Mask Festival, alla scoperta della vecchia città di Rabaul, che è stata sepolta sotto la cenere vulcanica nel 1994. L’evento è unico: un festival che ti permette di conoscere davvero a 360° come vive la popolazione, i loro costumi. Le maschere che realizzano, e che naturalmente sono indossate durante le danze rituali, ci rimandano il ritratto di un territorio che è rimasto fedele a se stesso e che, nei secoli, ha forgiato la sua identità.

La cerimonia di apertura è Kinavai, e avviene all’alba, quando gli anziani e i giovani si riuniscono all’arrivo degli spiriti degli antenati, tra canti e tamburi kundu. In New Britain, è prevista invece la Baining Fire Dance dei Tolai: è qui che i giovani si mettono alla prova in una danza che comunica tutta la potenza espressiva e l’umanità del luogo, tra i fuochi ardenti.

Le isole Trobriand

Le isole Trobriand, che prendono il nome dal luogotenente di Entrecasteaux, Denis de Trobriand, ci restituiscono ancora una volta un ritratto intimo di questo angolo di paradiso terrestre. Per la prima volta, un europeo ha scoperto le isole nel 1793: nel corso del tempo, sono state a lungo un punto di sosta per le navi, ma la cultura di questo posto è molto diversa da come la conosciamo tradizionalmente. La società, infatti, è matriarcale: la discendenza e l’eredità avviene per linea materna. I bambini prendono i cognomi delle madri e sono le donne a essere il punto di riferimento sull’isola. Sono anche conosciute come le Isole dell’Amore, e sono composte da quattro isole principali, ovvero Kiriwina, che è la più grande, e Kaileuna, Vakuta e Kitava. A lungo, le isole sono state oggetto di studio da parte degli antropologi.

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La Via Jonica-Land for All, il nuovo itinerario di 215 km tra mare e natura

C’è chi visita i luoghi di fretta, scatta una foto e passa alla prossima destinazione e chi, invece, sceglie di andare piano e di esplorare il territorio con maggiore consapevolezza. È anche a questa seconda categoria di viaggiatori che viene dedicato il nuovo progetto di promozione turistica della Puglia “La Via Jonica-Land for All”, parte di uno dei sette programmi di rete per il turismo accessibile finanziati attraverso il Progetto C.Os.T.A. (Comunità Ospitali per il Turismo Accessibile).

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di creare il primo cammino interamente accessibile d’Italia, permettendo a chiunque di intraprendere i 215 chilometri tra il blu del mare e il verde di vigneti, uliveti, zone umide e macchia mediterranea. A capo del progetto c’è Naturalmente a Sud Aps che, insieme a una rete composta da enti, imprese e associazioni, si impegnerà per promuovere un’idea di vacanze in Puglia senza barriere.

Vacanze accessibili in Puglia con il progetto C.Os.T.A.

Il progetto C.Os.T.A. “La Via Jonica-Land for All” nasce da un desiderio condiviso sia dalla Regione che dai Comuni e dalle attività turistiche e del terzo settore: rendere la Puglia un territorio sempre più accogliente e inclusivo, dove i pugliesi e i turisti possano godere pienamente del mare, dei borghi e dei paesaggi in tutte le stagioni.

Come ha affermato Gianfranco Lopane, Assessore al Turismo Regione Puglia: “La rete non riguarda solo l’accessibilità fisica dei luoghi, privi di barriere architettoniche, ma soprattutto la loro integrazione con il territorio e il tessuto sociale. Le iniziative che abbiamo finanziato con l’avviso C.O.s.T.A., per un valore complessivo di oltre 1,3 milioni di euro, consentiranno di realizzare e qualificare servizi di ospitalità: dall’acquisto di materiali e strumenti tecnologici per l’escursionismo alla creazione di pacchetti turistici ad hoc, con il coinvolgimento diretto delle persone con disabilità in tirocini di inclusione lavorativa”.

Luca Scandale, Direttore generale di Pugliapromozione, ha dichiarato invece: “Turismo accessibile a tutti e per 365 giorni l’anno, questi sono i traguardi che ci proponiamo di raggiungere attraverso il progetto C.Os.T.A. Per chi sceglie la Puglia per le vacanze, e viaggia con persone con disabilità, sarà utile sapere prima di venire qui l’accessibilità degli attrattori. È un lavoro impegnativo di mappatura che metteremo in cantiere”.

Il cammino della Via Jonica

L’iniziativa vede protagonisti i comuni di Taranto, Manduria, Lizzano, Pulsano, Crispiano, Laterza e Ginosa, che insieme compongono la parte ionica del Cammino Materano, riconosciuto come Best Practice Europea nel Progetto Green Pilgrimage. “La Via Jonica-Land for All” rispetta appieno la tradizione storica e culturale del territorio che, da sempre, è incline ad accogliere, ospitare e fare delle differenze un valore di crescita. In generale, la Via Jonica rappresenta il prolungamento lungo il Golfo di Taranto del Cammino Materano lungo 215 chilometri.

Si tratta di una zona d’Italia splendida perché custodisce insieme bellezze paesaggistiche, storiche e archeologiche, da scoprire rigorosamente a passo lento. Il cammino parte da Taranto, la città dei due mari, e arriva a Leuca, la finis terrae d’Italia, luogo sacro della civiltà europea e mediterranea perché considerato come punto d’incontro di popoli e culture, oltre che dei pellegrini diretti a Roma o in Terra Santa.

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Le spiagge più belle della Papua Nuova Guinea: mare, natura e relax

Chi decide di visitare la Papua Nuova Guinea è mosso, solitamente, da molto amore per l’avventura e la natura. Quell’isola dell’Oceania è regina in quanto a territori selvaggi da esplorare e si racconta, agli occhi di chi decide di conoscerla, con tutto il meglio che questo pianeta possa dare in termini di animali e pianti.

Non solo, però: la Papua Nuova Guinea è una destinazione ideale per soddisfare la voglia di avventura e unirla a qualche giorno di sano relax su delle spiagge paradisiache e capaci di regalare grande meraviglia. Sia fuori che dentro l’acqua. Questo stato insulare, situato nella parte orientale dell’isola di Nuova Guinea, è bagnato da acque cristalline e vanta spiagge decisamente estranee alle rotte del turismo di massa. La maggior parte delle spiagge della Papua Nuova Guinea non sono attrezzate per il turismo e occorre tenerne conto per organizzare al meglio il proprio viaggio. Dove andare in spiaggia in Papua Nuova Guinea, quindi?

Lissenung Island, il luogo per chi ama le immersioni

Lissenung Island è un piccolo gioiello nascosto nella provincia della Nuova Irlanda, famosa per i suoi fondali formati da una moltitudine di coralli variopinti, parte di una grande biodiversità marina. L’isola è molto piccola e tranquilla, anche se in parte è occupata da un resort di alto livello. Le spiagge, però, sono ad accesso libero. Malgrado la presenza del resort, o forse proprio grazie a questo, Lissenung Island resta lontana dal turismo di massa, questa spiaggia è perfetta per chi cerca pace e un contatto intimo con la natura.

Qui potrai trovare spiagge di sabbia bianca che dividono lo spazio con molte palme e acque splendidamente turchesi. Proprio grazie alla presenza di una barriera corallina importante, Lissenung Island è il luogo ideale per gli appassionati di immersioni e attività subacquee in generale. La barriera corallina al largo di quest’isola è, infatti, una delle meglio conservate da ammirare durante un viaggio in Papua Nuova Guinea.  Oltre a questo, qui potrai avvistare molta fauna, tra le quali spiccheranno le tartarughe marine e molti pesci tropicali. Lontana dal turismo di massa, questa spiaggia è perfetta per chi cerca pace e un contatto intimo con la natura.

Spiagge in Papua Nuova Guinea: l'isola di Rabaul

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La terra scura dell’isola di Rabaul, in Papua Nuova Guinea

Isola di Rabaul, tra vulcani e luoghi dove stare da soli

L’isola di Rabaul è parte di un altro dei molti arcipelaghi sotto la giurisdizione politica della Papua Nuova Guinea. Si raggiunge da Port Moresby con un volo di poco meno di due ore. Quest’isola è un luogo ricco di storia e natura selvaggia. L’isola ha, infatti, giocato un ruolo importante per la Papua Nuova Guinea durante il primo e il secondo conflitto mondiale. Ora è particolarmente conosciuta per i suoi vulcani ma è capace di offrire anche delle splendide spiagge, perfette per gli amanti dei luoghi isolati, dove stare in pieno contatto con il luogo che si visita e senza troppa interazione umana.

Rabaul offre anche alcune delle spiagge più belle e nascoste della Papua Nuova Guinea. Kokopo Beach, per esempio, è una spiaggia caratterizzata da sabbia molto scura, data l’origine vulcanica del luogo. Le acque intorno all’isola sono perfette sempre adatte alle immersioni e sono una destinazione particolarmente amata dai sub che vanno in cerca di relitti. Al largo dell’isola ci sono, infatti, dei resti di navi della Seconda Guerra Mondiale.

Tawali e la Baia di Milne, per chi ama le acque tranquille

Le acque attorno a tutto il territorio della Papua Nuova Guinea, piccoli arcipelaghi compresi, è spesso caratterizzata da forti correnti e non sempre è adatta a un bagno rilassante, fatto solamente per spezzare il caldo e godersi un po’ di mare. Le cose sono diverse quando si parla della Baia di Milne, situata sulla penisola di Papua: questa spiaggia è conosciuta per la sua bellezza naturale e per godere quasi sempre di acqua calma e priva di correnti forti.

Tawali è una delle spiagge più suggestive della zona, con sabbia bianca e molte grotte di origine calcarea da esplorare camminando o utilizzando una canoa. Chi raggiunge questa baia lo fa anche per i suoi fondali e per la facilità di gestire le immersioni, vista la tranquillità dell’acqua.

Finschhafen e Cape Cretin, tra spiaggia e giungla.

Per gli amanti dei luoghi remoti e lontani, le spiagge da mettere in lista tra quelle da vedere durante un viaggio in Papua Nuova Guinea sono quelle dell’area di Finschhafen, sulla costa settentrionale dell’isola di Papua. Benché questa località possa essere raggiunta via terra da Port Moresby, la cosa migliore è sempre prendere un volo interno. Le strade della Papua Nuova Guinea sono spesso un’incognita avventurosa.

Finschahafen, il cui nome rivela molto del passato coloniale della zona, ospita spiagge capaci di grande effetto wow. La cosa migliore?  Ancora pochi turisti conoscono questa parte della Papua Nuova Guinea. Cape Cretin è una delle più affascinanti, con la sua sabbia bianca che si estende a perdita d’occhio e dal mare di un colore a dir poco indescrivibile. L’intera area vanta anche fitte foreste tropicali.

Madang, la località di mare più conosciuta

Madang è una delle destinazioni più iconiche e anche più conosciute della Papua Nuova Guinea per quanto riguarda il fatto di trascorrere un po’ di tempo al mare. Con tutta probabilità, qui troverai molti dei viaggiatori che erano con te sul volo per Port Moresby.

Situata sul lato nord-orientale dell’isola, questa zona è famosa per la sua costa e per l’acqua sempre molto limpida. Mandang conta molte spiagge, tra cui quelle Kranget Island e Pig Island, dove coralli e mangrovie regnano sovrani, offrendo agli appassionati di natura di scoperta unica, unita al fatto di trascorrere qualche giorno al mare.

Madang è la località marittima più sviluppata, dal punto di vista turistico, della Papua Nuova Guinea: qui non sarà difficile trovare alloggi di ogni genere e cogliere anche l’opportunità di assistere a spettacoli di danza tradizionale o fare acquisti nei mercatini locali.

Dove andare in spiaggia in Papua Nuova Guinea: Isola di Tufi

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I fiordi tropicali dell’Isola di Tufi

Isola di Tufi, dove trovare i fiordi tropicali

Anche la fascia tra di due tropici ha i propri fiordi e questi si trovano proprio in Papua Nuova Guinea. Il territorio da esplorare è quello di Tufi dove, per l’appunto, si trovano i fiordi tropicali. Cosa sono? Si tratta un fenomeno naturale unico per la latitudine in cui queste insenature profonde e strette si sono create ere geologiche fa. Le spiagge di questa zona sono tra le più spettacolari del paese, con sabbia bianca finissima e acque che variano dal blu intenso al verde smeraldo. Le acque profonde, qui, sono molto più vicine alla costa rispetto ad altre aree.

La zona di Tufi è conosciuta proprio per l’opportunità, colta da molti sub, di esplorare il fiordo anche in profondità. Quei luoghi così profondi sono casa per molte specie, animali e vegetali, diverse dal resto della Papua Nuova Guinea. Oltre a questo, Tufi è un posto perfetto anche per gli amanti del trekking: perché non trascorrere una giornata a camminare, per poi tuffarsi nell’acqua più blu della nazione?

Isola di Bougainville, tra fiori e spiagge più comode

Bougainville è una delle isole più grandi e meno esplorate della Papua Nuova Guinea. Si trova nel Mare delle Salomone e si raggiunge con poco più di due ore di volo da Port Moresby. Questo luogo è conosciuto anche per la sua una vegetazione lussureggiante. Non a caso, questo territorio è il luogo di origine di una pianta che tutti noi conosciamo e che si chiama esattamente con l’isola. Entrambe – isola e pianta – prendono il nome dall’esploratore francese che qui arrivò per la prima volta nel 1768.

Una delle spiagge più celebri di Bouganville Island è quella di Buka, situata vicino all’omonima città. Si tratta della spiaggia perfetta per unire accessibilità e luoghi paradisiaci. Non sempre, infatti, le spiagge della Papua Nuova Guinea sono di facile accesso. Non è il caso di Buka che, anzi, è adatta a tutti e offre un gran panorama che non tradisce di certo la bellezza di tutta la nazione. La spiaggia è chiara ed è lambita da acque chiare e cristalline. Le spiagge di Bouganville, benché di più facile accesso, sono sempre da considerare fuori dai sentieri maggiormente battuti dal turismo di massa.

In spiaggia in Papua Nuova Guinea: Isola di Kiriwina

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L’isola di Kiriwina

Isola di Kiriwina, l’isola degli antropologi

Kiriwina è la più grande delle isole che compongono l’arcipelago di Trobriand. Questo luogo è conosciuto sempre la bellezza delle sue spiagge e del suo mare ma anche uno di quei posti in cui maggiormente si riesce a incontrare la cultura della Papua Nuova Guinea.

Le spiagge qui incontrano l’immaginario tipico di un litorale tropicale, dove la sabbia è bianca, l’acquan è tranquilla e la vegetazione fa da contorno a tutto. L’isola di Kiriwina è ideale per chi ama praticare snorkeling.  Oltre a questo, il mare attorno all’isola ospita una moltitudine di specie marine, tra le quali abbondano coralli di ogni colore.29

L’isola è anche conosciuta per la sua affascinante e peculiare storia e per le forti e radicate tradizioni. L’isola è una meta tra le più sognate da parte di chi studia antropologia, visto che lo studio della sua popolazione – che osserva un sistema di discendenza matrilineare unico al mondo – è stato oggetto di uno degli studi più importanti di questa disciplina. Oltre a questo, l’arcipelago di cui fa parte giocò un ruolo strategico importante durante la Seconda Guerra Mondiale.

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Cosa vedere nel Vanuatu, arcipelago con isole da sogno

Se ci si ferma a guardare alcune foto di Vanuatu sul web si pensa subito a un posto da sogno, dove fermare i pensieri e lasciarsi andare a un ritmo di vita lento con giornate assolate tra spiagge deserte, mare e natura incontaminata. Vanuatu è un arcipelago di origine vulcanica nell’Oceano Pacifico meridionale a est dell’Australia, composto da ben 83 isole denominate le Nuove Ebridi. Le principali sono tre: Espiritu Santo, la più grande dell’Arcipelago, Efate, la più popolata e Tanna, tra le più visitate in assoluto.

Le prime tracce degli esseri umani risalgono al 4000 a.C. anche se solo verso il 1300 c.C. alcune popolazioni melanesiane hanno cominciato a colonizzare la zona. La tranquillità e i pochi rapporti con il resto del mondo rendono questo arcipelago a nord della Nuova Zelanda un luogo ideale per una vacanza rilassante, inserito nella Best in travel 2025.

Visitare la capitale Port Vila

Sull’isola di Efate si trova Port Vila, la capitale del Paese che offre alcune attrazioni da non perdere come il National Museum of Vanuatu dove è possibile vedere una collezione di manufatti del posto, l’Indipendence Park e il Palazzo del Parlamento. Per chi ama il mare è da vedere la spiaggia White Sands Beach a est della città, ideale per fare snorkeling, nuotare o fare immersioni.

Port Vila

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Port Vila sull’isola di Efate

Le cascate di Mele-Maat

A pochi km da Port Vila, nel sud dell’isola di Efate, si possono ammirare le suggestive cascate di Mele-Maat nel cuore della foresta tropicale. Con la loro acqua limpida che scorre in un laghetto blu cobalto le cascate sono costeggiate da Secret Gardens, una riserva naturale dove vivono tantissimi animali esotici.

La Grotta del Santo

Sull’isola di Espiritu Santo si consiglia di visitare questa grotta d’acqua dolce che le forze alleate hanno usato durante la Seconda Guerra Mondiale come base militare. La sua acqua limpida e chiara l’ha resa una meta turistica imperdibile e avventurarsi al suo interno è un’esperienza unica per i turisti da tutto il mondo. Stalattiti e stalagmiti si uniscono ai mille riflessi sull’acqua per regalare uno spettacolo visivo da ricordare.

Il Santuario degli Uccelli di Vanuatu

Chi ama gli uccelli non può fare a meno di visitare il Santuario degli Uccelli di Vanuatu sull’isola di Espiritu Santo, uno dei più grandi centri per la conservazione degli uccelli in Oceania. Svariate specie si possono ammirare nei loro colori, dimensioni e dettagli incantevoli, come il famoso uccello fregata, la grande aquila di mare che sorvola l’Oceano Pacifico e il raro petrello di Vanuatu.

Il villaggio di Yakel e la spiaggia nera

Sulla punta nord est dell’isola di Tanna si può visitare il villaggio di Yakel dove vive l’omonima tribù che mantiene le tradizioni e la cultura locali da tanti anni. Se si passa da queste parti si possono assaggiare i piatti locali, ballare sulle note della musica tradizionale e ascoltare leggende tramandate da generazioni. Se siete a Tanna potete approfittarne anche per passeggiare sul Monte Yasur, uno dei vulcani più accessibili al mondo e passare del tempo sulla spiaggia nera di Sulphur Bay.

La spiaggia di Champagne

La spiaggia di Champagne a Espiritu Santo prende il nome dalle piccole bolle d’aria che fuoriescono dal fondo dell’oceano e producono il suono di una bottiglia di champagne appena aperta. I turisti possono rilassarsi prendendo il sole e facendo il bagno in un’acqua cristallina in quella specifica area del Pacifico. A sud est dell’isola si può fare un salto anche a Luganville, una città con il parco nazionale Vathhe Conversation Area dove si possono ammirare orchidee molto rare e relitti sottomarini al largo delle coste, oltre ai suggestivi alberi kauri tra i più alti di tutto il Pacifico.

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Viaggio in Papua Nuova Guinea: 8 luoghi da non perdere a Port Moresby, la capitale

Cosa ci sarà mai da vedere e da fare in Papua Nuova Guinea? Questa isola dell’Oceania, a cavallo però del sud-est asiatico data la sua posizione geografica e il fatto di dividere metà del territorio con l’Indonesia, rappresenta una scelta poco usuale per molti viaggiatori. Di sicuro è una delle mete predilette da chi ama il giusto equilibrio tra vita cittadina e possibilità di perdersi per giorni nella natura, senza che il proprio cellulare dia segni di vita.

Visitare Port Moresby, la capitale della Papua Nuova Guinea è, senza dubbio, qualcosa da mettere nella propria to do list di viaggio. Le cose da fare e da vedere in città sono varie e tutte diverse, capaci di offrire un’esperienza eterogenea di questo luogo così distante dall’Italia e così affascinante. Controlla bene meteo e temperatura di Port Moresby prima della tua partenza: la tua esperienza di viaggio potrebbe essere molto diversa a seconda del periodo in cui ti troverai in Papua Nuova Guinea.

Port Moresby Nature Park: per un assaggio di natura

Quale miglior modo per iniziare la conoscenza di Port Moresby che attraverso l’esplorazione di un vero e proprio giardino botanico? La natura, si fa, fa sempre da padrona in un viaggio in Papua Nuova Guinea. Il Port Moresby Nature Park è un parco tematico e giardino botanico che rappresenta una vera e propria gemma verde all’interno della città e offre ai visitatori l’opportunità di scoprire la biodiversità unica della Papua Nuova Guinea.

Il parco ospita centinaia di specie di piante esotiche, tutte endemiche di quest’isola, tra le quali troverai e ammirerai orchidee rare. Oltre a questo, dove c’è la natura non possono mancare di certo gli animali. In questo parto vive molta fauna selvatica locale. Gli animali della Papua Nuova Guinea sono quanto di più esotico si possa incontrare nel proprio cammino in viaggio: si inizia con gli uccelli del paradiso per arrivare ai canguri arboricoli e casuari. Visitare il Port Moresby Nature Park ti darà un assaggio di tutto quello che questa nazione ti potrà regalare.

Hanuabada: il villaggio di palafitte

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Le palafitte di Hanuabada

Il Villaggio di Hanuabada: il villaggio di palafitte

La Papua Nuova Guinea è abitata da molte etnie diverse, ognuna con le proprie radici, usanze e tradizioni. Non a caso questa nazione è, ancora oggi, un vero e proprio paradiso per chi studia antropologia. Uno dei migliori modi per incontrare la cultura locale è visitare il villaggio di Hanuabada. Si tratta di una vera e propria esperienza autentica in cui i viaggiatori e turisti vengono accolti, prendendo vita a una vera e propria esperienza autentica di incontro culturale. Questo villaggio di palafitte si trova non lontano dal centro città ed è abitato dal popolo Motu, i cui antenati furono i primi abitanti della zona.

A Hanuabada potrai osservare come vivono le famiglie locali nelle tradizionali case di legno costruite sull’acqua. Nonostante la modernizzazione della città, questo villaggio sembra fermo nel tempo. Lo è in tutto ciò che noterai: dal modo di vivere a quello di cucinare o di vivere l’intera giornata. Sei curioso di assaggiare la vera cucina papuana? Questo probabilmente potrebbe essere il luogo ideale per chiedere quali possano essere i piatti tipici della Papua Nuova Guinea e, magari, avere l’ardore di assaggiali.

Il Parlamento Nazionale: architettura e storia della capitale

Ti piace l’architettura e sei sempre in cerca di nuovi luoghi da vedere? Bene. Il Parlamento Nazionale di Port Moresby è uno degli edifici stilisticamente più interessanti da vedere in Papua Nuova Guinea. Costruito nello stile tradizionale della casa degli spiriti (ovvero quella che viene chiamata una “haus tambaran”) tipica delle tribù Sepik, questo edificio rappresenta l’unione perfetta tra elementi tradizionali e modernità. Questo edificio venne progettato e costruito nel 1964, dopo che la Papua Nuova Guinea divenne indipendente, rimanendo comunque parte del Commowealth legato alla Corona Inglese.

Il parlamento è aperto al pubblico ma si può visitare solo accompagni dalle guide. Questo ti sarà molto utile perché ti racconteranno molto sulla storia recente di questo paese dell’Oceania e ti spiegheranno quale sia il sistema politico del paese. Lungo i corridoi del Parlamento sono appese anche delle opere d’arte e manufatti che raccontano i diversi gruppi etnici e le molte tradizioni della Papua Nuova Guinea. Le etnie presenti sul territorio papuano sono oltre un centinaio, alle quali si aggiungono gli abitanti di discendenza europea.

Cosa fare a Port Moresby: ammirare l'arte tribale

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Arte tribale della Papua Nuova Guinea

Papua New Guinea National Museum & Art Gallery: l’arte tra due continenti

Restano in tema artistico, uno dei luoghi da vedere a Port Moresby è anche uno dei punti di riferimento culturali di quest’area del mondo. Si tratta del Papua New Guinea National Museum & Art Gallery. Questo museo ti permetterà di immergerti nell’arte nata in questo paese e di esplorare i diversi linguaggi di espressione che gli artisti della Papua Nuova Guinea utilizzano per creare arte. Qui, infatti, è possibile ammirare manufatti tradizionali, maschere tribali, strumenti musicali, oggetti d’arte sacra e persino canoe utilizzate dalle varie popolazioni indigene, sia per la pesca che per la guerra o con funzione rituale.

Il museo si concentra anche sulla storia coloniale del paese e sull’impatto che l’arrivo degli Europei ha avuto su quest’area del mondo. Oltre a questo, non manca un’area per raccontare la Seconda Guerra Mondiale, un periodo cruciale per la Papua Nuova Guinea.

Santuario Bomana War Cemetery: dove trovare ricordo e riflessione

A tal proposito, a circa 20 minuti dal centro città, potrai visitare il Bomana War Cemetery: un sito storico di grande importanza, dedicato ai soldati caduti durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare nella campagna del Kokoda Track, lungo il quale i soldati australiani difesero l’isola dall’invasione dei giapponesi. Solitamente, a scuola si studia maggiormente l’impatto che quella guerra ebbe sul Vecchio Continente ma vennero coinvolti territori apparentemente molto estranei all’idea di Guerra Mondiale tipica. Come la Papua Nuova Guinea, per esempio.  Questo luogo, ben curato e tranquillo, rappresenta un posto per riflettere e per ricordare i caduti.

Il mercato di Koki a Post Moresby

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I colori del Mercato di Koki

Mercato di Koki: colori, sapori e profumi della Papua Nuova Guinera

Dopo tanta arte e storia, un salto al mercato è quello che ci vuole, soprattutto per avere un assaggio della vita quotidiana di Port Moresby. Una visita al Mercato di Koki è proprio un’attività da considerare perché nulla come i mercati dà la visione della normalità di un luogo. Questo mercato colorato si trova vicino al lato costiero della capitale e qui potrai trovare di tutto: dalla frutta tropicale da mangiare, fino al pesce fresco (che viene spesso cucinato anche in loco), fino all’artigianato e i tessuti.

Il Mercato di Koki a Port Moresby è un altro luogo fondamentale dove entrare in contatto con il cibo tipico della Papua Nuova Guinea. Alcune cose da assaggiare? Inizia con un po’ di Salsak, un dolce tradizionale che viene prodotto l’amido di una palma locale. Se ami la carne, non lasciarti sfuggire il Mumu. Troverai alcuni venditori intenti a cucinare della carne in una buca nel terreno: si stanno occupando proprio di questa pietanza. Non andare via senza avere assaggiato il Taro e lo Yam, tuberi molto popolari in Papua Nuova Guinea, che troverai i vendita sia crudi che cotti.

Il mercato di Koki è un luogo molto importante per gli abitanti di Port Moresby e, benché sia sempre più apprezzato anche dai turisti, non smette di essere un luogo autentico e vero.

Il Varirata National Park: per passeggiare nella giungla

Alzi la mano chi ha voglia di aggiungere alle esperienze da fare a Port Moresby anche il fatto di poter godere del migliore panorama sulla città e il golfo circostante! Il luogo da raggiungere per poter scattare foto grandiose è il Varirata National Park. Situato su una collina a circa un’ora da Port Moresby, questo parco nazionale e zona protetta la possibilità di poter passeggiare e fare trekking, completamente immersi nella giungla tropicale ma in presenza di sentieri ben attrezzati e segnalati. Una delle attività maggiormente proposte nel parco è il birdwatching: con un po’ di fortuna, si può avvistare anche qualche esemplare di uccello del paradiso, il simbolo della Papua Nuova Guinea.

L'Uccello del Paradiso, simbolo della Papua Nuova Guinea

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L’Uccello del Paradiso, simbolo della Papua Nuova Guinea

Ela Beach: la spiaggia della città

Non ci potrebbe essere modo migliore per terminare l’esplorazione di Port Moresby e della zona circostante che godersi qualche ora su una delle spiagge vicine alla città. Una vacanza in Papua Nuova Guinea non è completa senza qualche ora al mare. Una delle spiagge più comode da raggiungere da Port Moresby Ela Beach. Non si tratta di una spiaggia selvaggia, ma di un luogo naturale dove sono stati effettuati interventi umani per attrezzare l’area in modo che possa essere più vivibile.

A ogni modo, questa spiaggia offre il giusto mix tra natura e luogo cittadino. È molto amata dai locali e rappresenta uno dei migliori luoghi di Port Moresby dove fare una bella passeggiata alla sera. Anzi, meglio una passeggiata al tramonto perché si dice che Ela Beach sia una delle migliori per godersi il tramonto sul golfo antistante Port Moresby. Per quanto riguarda le attività giornaliere, Ela Beach è molto gettonata dalle famiglie che vivono a Port Moresby e, durante i fine settimana, si riempie spesso, anche se non in modo spropositato. Solitamente è balneabile ma, molto spesso, è soggetta a correnti forti: fai attenzione alle indicazioni presenti in loco, nel caso tu volessi fare il bagno.

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Cosa vedere in Paraguay, la meta perfetta per chi ama l’avventura

Il Paraguay è stato di recente inserito nella prestigiosa lista Best in Travel 2025, una selezione delle destinazioni più affascinanti al mondo, ancora tutte da scoprire.

Si tratta di una scelta che mette in luce un Paese ricco di sorprese, dai paesaggi incontaminati, un patrimonio culturale eccezionale e un’autenticità rara, una terra dove la natura rigogliosa si fonde con tradizioni antiche, città vivaci e angoli di storia inaspettati.

Ogni scorcio racconta una storia e promette esperienze irripetibili, dalla vitalità di Asunción fino ai luoghi mistici delle missioni gesuitiche. Che siate amanti della natura, appassionati di storia o viaggiatori in cerca di emozioni autentiche, il Paraguay saprà accogliervi e farvi vivere un’avventura indimenticabile.

Asunción, la vibrante capitale del Paraguay

La capitale Asunción riesce a sorprendere per la vitalità e il mix di tradizione e modernità. Cuore pulsante, è una vibrante realtà in cui storia, cultura e arte si incontrano e offrono ai visitatori un assaggio indimenticabile del Paese. Passeggiando tra le sue vie, si può infatti percepire l’anima genuina di una città che, pur evolvendosi, rimane saldamente legata alle sue radici.

Tra i luoghi da non perdere spicca il Museo del Barro, vero tempio dell’arte che ospita un’affascinante collezione di opere di artisti locali nonché di arte popolare e indigena: qui la cultura paraguaiana si racconta tramite dipinti, sculture e manufatti che riportano in vita secoli di tradizioni.

Un’altra tappa da segnare è il Paseo La Galería, moderno centro commerciale e spazio di ritrovo ideale per chi vuole godersi una serata tra negozi, ristoranti e bar, ascoltando il battito contemporaneo della capitale.

Insomma, Asunción accoglie e affascina con la sua autenticità ed energia, e rappresenta il punto di partenza perfetto per scoprire il meglio del Paraguay.

Encarnación e le spiagge sul Paraná

Encarnación è la città che porta il Paraguay a contatto con le rive del maestoso fiume Paraná, regalando uno scenario sublime plasmato da spiagge, eventi colorati e un’atmosfera gioiosa. Conosciuta come la “Perla del Sud”, è la meta irrinunciabile per chi vuole scoprire un Paraguay differente, tra relax e divertimento.

La Spiaggia di San José è una delle attrazioni principali, una spiaggia urbana che nulla ha da invidiare a quelle più famose del continente, dove rilassarsi al sole, fare un bagno rinfrescante o concedersi una passeggiata lungo il fiume per godere della bellezza del paesaggio tutt’intorno.

Ma è soprattutto durante il famoso Carnevale di Encarnación che la città si trasforma in un’esplosione di colori e musica. Considerato uno dei più importanti del Sud America, il grandioso evento attrae turisti da ogni dove, desiderosi di ammirare le sfilate di carri allegorici, i costumi sgargianti e la brillante atmosfera festiva.
Partecipare al carnevale è un’esperienza irripetibile che permette di immergersi appieno nella cultura e nella gioia di vivere dei paraguaiani.

Missioni Gesuitiche di Trinidad e Jesús

Missione di Jesús de Tavarangue

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Missione di Jesús de Tavarangue, Paraguay

Nel cuore del Paraguay si trova uno dei siti storici più affascinanti e mistici del Paese: le Missioni Gesuitiche di Trinidad e Jesús, dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, antiche rovine che rappresentano uno dei capitoli più significativi della storia coloniale del Sud America, in cui i missionari gesuiti tentarono di creare un mondo ideale insieme alle popolazioni indigene guaraní.

Trinidad è la missione meglio conservata e anche la più vasta. Al suo cospetto, ci si ritrova immersi in una dimensione senza tempo, tra i resti di chiese imponenti, cortili in pietra e intricati dettagli scolpiti, un luogo dove arte, fede e architettura si fondono per dare vita a un ambiente di rara bellezza. Inoltre, le rovine sono particolarmente suggestive al tramonto, quando la luce dorata del sole cala sulle antiche pietre e dà vita a uno spettacolo emozionante.

A pochi chilometri di distanza, la

dona un’altra esperienza mistica. Anche se meno estesa rispetto a Trinidad, Jesús colpisce per la chiesa incompleta ma straordinaria, che sprigiona un senso di maestosità e spiritualità, invita alla riflessione e permette di comprendere a fondo le radici spirituali e culturali del Paraguay.

Natura selvaggia e paesaggi mozzafiato

Il Paraguay non può lasciare indifferenti: la natura è incontaminata e i paesaggi sembrano parte di un quadro, tra foreste, cascate e riserve naturali che invitano a ritrovare una forte connessione con l’ambiente e con sé stessi.

Uno dei luoghi più iconici è, senza dubbio, Salto Cristal, spettacolare cascata incastonata nella foresta, raggiungibile solo dopo un breve trekking. L’avventura nel bel mezzo della vegetazione lussureggiante conduce a un salto d’acqua cristallina che cade in una piscina naturale, dove rinfrescarsi e godere di un momento di pace in un ambiente che lascia senza fiato, il non plus ultra per sentirsi lontani dal mondo, in piena armonia con la natura.

Un’altra gemma è il Parco Nazionale Ybycuí, area protetta che si estende per ettari di foreste, cascate e sentieri nascosti, perfetto per l’ecoturismo, con entusiasmanti percorsi che conducono a piccole cascate nascoste nel verde.

Ybycuí è anche famoso per la ricchissima biodiversità e offre l’occasione di avvistare diverse specie di uccelli e animali autoctoni. È un paradiso terrestre che suggerisce di rallentare, respirare e riscoprire il fascino della natura selvaggia.

Gli scenari del Paraguay equivalgono a momenti di pura meraviglia, distanti dal turismo di massa.

Il percorso spirituale e paesaggistico del Cammino di San Ignacio

Cammino di San Ignacio, Paraguay

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Il Cammino spirituale di San Ignacio

Infine, il Cammino di San Ignacio è una delle esperienze più toccanti e suggestive, un itinerario che coniuga bellezza naturale e introspezione e che ripercorre i passi degli antichi missionari gesuiti che, secoli fa, attraversarono queste terre per diffondere il messaggio cristiano tra le popolazioni locali.

Lungo il Cammino, i paesaggi trasudano rara bellezza: verdi colline, fitti boschi e piccoli villaggi dove il tempo sembra davvero essersi fermato. Ogni tappa è un incontro con la storia e con la cultura guaraní, ancora viva nei canti, nelle tradizioni e nell’accoglienza calorosa degli abitanti. L’itinerario passa anche accanto a ruderi di missioni gesuitiche, piccole chiese e santuari nascosti, testimonianze silenziose del passato.

Di particolare significato è l’arrivo al Santuario di San Ignacio Guazú, luogo di culto carico di misticismo, dove i pellegrini possono fermarsi per pregare, riflettere e trovare un momento di introspezione nel silenzio e nella pace.