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Apre il più bel giardino di camelie d’Italia (con tanto di castello)

Già il castello che ospita il giardino delle camelie, considerato tra i più pittoreschi d’Italia, è un piccolo gioiello che vale la pena visitare. Quando arriva la primavera, e il parco si colora di una moltitudine di petali di tutte le tonalità di rosa e si diffonde nell’aria un profumo inebriante, questo luogo è pura magia.

Il Castello di Miradolo

Stiamo parlando del Castello di Miradolo, un affascinante esempio di architettura neogotica che sorge all’imbocco della Val Chisone, a una quarantina di chilometri circa da Torino. Residenza nobiliare appartenuta alle famiglie Massel di Caresana e Cacherano di Bricherasio fino al 1950, deve il suo attuale aspetto a Maria Elisabetta Ferrero della Marmora, detta “Babet”, sposa del marchese Maurizio Massel, che negli Anni Venti dell’Ottocento facce apportare diverse modifiche, intervenendo sulla facciata del palazzo, facendo realizzare la citroniera e la torre rotonda e trasformando il giardino all’italiana in un parco paesaggistico di oltre 6 ettari, oggi riconosciuto tra i giardini storici tutelati dalla Regione Piemonte, con esemplari unici per bellezza e importanza storica e botanica.

Questo fino agli Anni ’90, quando il castello venne abbandonato per circa vent’anni, finché non se ne prese cura un gruppo di privati della Fondazione Cosso che riuscì a restituire alla comunità un patrimonio storico, architettonico e naturalistico estremamente prezioso.

Castello di Miradolo

Il giardino del Castello di Miradolo @Archivio Fondazione Cosso

Il giardino delle camelie

Oggi il parco del Castello di Miradolo è un esempio di giardino all’inglese, in cui le linee sinuose e la presenza di piccoli corsi d’acqua sono segni inconfutabili di uno stile romantico, organizzato intorno a un’imponente radura centrale, alberi di diversa dimensione e pregio, tra cui cinque davvero monumentali e, soprattutto, oltre 160 esemplari di camelie, tra le varietà più antiche e rare d’Italia.

Alle camelie ottocentesche introdotte dalla Contessa Sofia Cacherano di Bricherasio, ultima discendente della famiglia e proprietaria della dimora fino al 1950, si affiancano le nuove cultivar, recuperate e salvate dall’abbandono. Il progetto di piantamento diffuso ha preso il via nel 2019 con l’obiettivo di mantenere e far sopravvivere un ingente patrimonio botanico formato per il 50% da esemplari unici in Italia, oltre alle piante madri decisamente vetuste, in alcuni casi a rischio estinzione.

Gli eventi nel parco del castello

A partire dal 2 aprile, prende il via un mese di iniziative, con appuntamenti didattici per famiglie, incontri, visite guidate e degustazioni di tè, per scoprire le camelie, il parco e il bellissimo castello. Quasi tutte le domeniche pomeriggio alle 15 vengono organizzate speciali visite accompagnate da esperti botanici, agronomi o architetti paesaggisti che racconteranno del progetto di recupero, salvaguardia e riscoperta di queste piante simbolo di eleganza e raffinatezza (costo: 6 euro + biglietto di ingresso).

Per i bambini vengono organizzati workshop di pittura di composizioni floreali primaverili (costo: 8 euro per ogni bambino dai 6 anni, 5 euro per il genitore, comprensivo di ingresso al parco). Lunedì 18 aprile, giorno di Pasquetta, viene organizzata a una caccia al tesoro botanico per le famiglie alla scoperta della flora leggendaria (costo: 5 euro, a partire dai 6 anni).

Info utili

Il parco del Castello di Miradolo è aperto il venerdì, sabato, domenica e lunedì dalle 10 alle 18.30 (ultimo ingresso 17.30). L’ ingresso è solo su prenotazione al numero 0121502761 o via mail a prenotazioni@fondazionecosso.it. L’ingresso al parco con audioguida costa 5 euro. Gratuito per i bambini fino a 6 anni. Per garantire la sicurezza di tutti, i visitatori devono essere in possesso di Super Green Pass in corso di validità.

 

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Dormire in un “occhio” sospeso nella foresta

Gli alloggi sono diventati sempre più determinanti per la scelta delle destinazioni di viaggio perché ormai sono parte integrante delle esperienze che desideriamo vivere. Così ecco che, negli ultimi anni, le offerte da parte di hotel e strutture ricettive sono diventate sempre più originali e straordinarie per rispondere alle nostre esigenze.

Possiamo dormire in campi di lavanda che si perdono all’orizzonte, alloggiare in una casa sugli alberi o in una botte di vino. E poi, ancora, in piccole cabine immerse nella foresta o in rifugi da brivido ad alta quota. E che dire delle stanze d’albergo che ricreano le ambientazioni dei nostri cartoni animati preferiti?

Tra tutti questi stravaganti e sensazionali alloggi, uno più di tutti ci ha colpito. Si tratta di un occhio sospeso nella foresta che consente di vivere un’esperienza impossibile da dimenticare. Chi di voi ha voglia di salire quassù?

Free Spirit Spheres

Free Spirit Spheres

Le sfere sospese nella foresta canadese

Se volete vivere un’avventura al di fuori dall’ordinario a stretto contatto con la natura autentica e selvaggia, allora questi alloggi situati all’interno della foresta pluviale di Nanaimo sono quello che stavate cercando. Ci troviamo sull’isola di Vancouver in Canada, e più precisamente nei pressi del lago di Horne. È qui che sono stati creati tre alloggi di forma sferica sospesi tra gli alberi.

Free Spirit Spheres, è questo il nome di camere straordinarie che sembra annunciare in qualche modo l’esperienza in totale libertà che si andrà a vivere, è un camping che offre tre alloggi di forma sferica caratterizzati da una grande finestra rotonda che affaccia direttamente sulla natura e che diventa la naturale estensione del nostro occhio pronto a osservare la foresta dall’alto per fare il pieno di energie.

Gli alloggi sferici, realizzati in legno, sono fissati agli alberi a svariati metri di altezza e restano sospesi nella natura, tra terra e cielo. È possibile raggiungerli attraverso una passerella che conduce direttamente alla stanza.

Le Free Spirit Spheres sono tre e presentano caratteristiche differenti per dimensioni e arredamento. Tutte, però, garantiscono un contatto ravvicinato con il territorio circostante. Eve è il primo alloggio sferico a essere stato creato ed è immerso in un piccolo bosco di cedri e aceri. Le dimensioni della stanza sono ridotte e la rendono perfetta per viaggiatori solitari o coppie avventurose.

Troviamo poi Eryn, che può accogliere fino a tre persone, ed è dotata anche di un lucernario per ammirare il manto di stelle che illumina la foresta di notte. Infine troviamo Melody, una sistemazione ideale per due o te persone, con un arredamento molto curato e suggestivo.

Free Spirit Spheres

Free Spirit Spheres

Vivere la foresta dall’alto, interni

L’esperienza che si vive all’interno delle Free Spirit Spheres è davvero unica. La posizione degli alloggi, infatti, è straordinaria così come è suggestiva la vista che questi offrono. L’avventura è molto wild, ma non mancano i servizi igienici, che sono posti proprio sotto le camere, e alcune aree comuni come la zona picnic e le docce.

Le strutture sono situate all’interno del bosco sulla Horne Lake Road e sono prenotabili tutto l’anno e in ogni stagione, così da poter contemplare i meravigliosi spettacoli messi in scena dalla natura, dall’inverno all’estate.

Nei pressi di Free Spirit Spheres, inoltre, troviamo Mount Washington, Horne Lake Caves e Georgia Strait, luoghi che ci consentono di fare il pieno di natura e di ricaricare le energie.

Free Spirit Spheres

Free Spirit Spheres

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Come in una fiaba: la grotta delle meraviglie tra la natura italiana

Il mondo che abitiamo non smette mai di stupirci perché è pieno di meraviglie che incantano e sorprendono. E per scoprire la grande bellezza che ha messo in scena Madre Natura, e che poi è stata preservata e valorizzata dall’uomo, non abbiamo bisogno per forza di recarci dall’altra parte del globo, perché alcune di queste sono legate in maniera indissolubile al nostro territorio. Come le Cascate del Varone e quella grotta delle meraviglie che sembra uscita da un libro di fiabe.

Ci troviamo a Tenno, nei pressi di Riva del Garda. È qui che è conservato alla stregua di un tesoro prezioso uno dei luoghi più straordinari, affascinanti e suggestivi di tutto il Trentino Alto Adige. Non è un caso che proprio qui ogni anno giungono migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo per ammirare e attraversare l’incantevole paesaggio che si apre davanti agli occhi.

Tappa imprescindibile di un viaggio in Trentino, nonché principale attrazioni naturale dell’Alto Garda, le cascate sono inserite all’interno del contesto paesaggistico del Parco Grotta Cascata Varone, un luogo intriso di fascino e magia dove è possibile ammirare tutta la grandiosità della natura. Pronti a partire?

Cascate del Varone

Cascate del Varone

Le Cascate del Varone

Situate a tre chilometri da Riva del Garda, queste cascate sono delle vere e proprie celebrità in tutta la regione da secoli. Già nel 1800, infatti, scrittori, poeti e uomini illustri amavano visitare questo microcosmo romantico e misterioso fatto di antri scuri e vorticosi zampilli d’acqua e giochi di luci e ombre.

Lo scrittore e saggista tedesco Thomas Mann ha descritto la grande bellezza di questo luogo, visitato durante una vacanza sul Lago di Garda, nel suo libro La montagna incantata durante. Una bellezza che ha incantato anche altri come Gabriele D’Annunzio, il principe Umberto II e Franz Kafka. Perché in effetti, guardando la cascate che irrompono in un paesaggio selvaggio e idilliaco, è impossibile non innamorarsi.

Con una maestosa altezza di 100 metri, le cascate sono originate dal torrente Magnone e alimentate dalle perdite sotterranee del lago di Tenno. Per osservare la discesa dell’acqua, in tutta la sua grandiosità, è possibile addentrarsi nella gola attraversando la passerella inaugurata il 20 giugno del 1874 Re di Sassonia, Giovanni, ed il Principe Nicola di Montenegro.

Cascate del Varone

Cascate del Varone

La grotta delle meraviglie

Quello che oggi è l’ingresso del Parco Grotta Cascata Varone è stato progettato dall’architetto Maroni, lo stesso che ha firmato il progetto del Vittoriale, la villa a Gardone di Gabriele D’Annunzio.

Diventata simbolo e orgoglio dei cittadini del territorio, la grotta delle meraviglie si apre agli occhi di chi guarda con un tripudio di elementi naturali e acquatici. Tra piccoli sentieri e ponticelli che attraversano zone di luce e di ombre, si arriva alla Grotta Inferiore dove si ammira l’ultima parte della cascata che conclude la sua grandiosa caduta.

Salendo i 115 scalini che collegano le diverse parti della grotta, è possibile arrivare alla parte superiore dove tutto ha inizio, dove la cascata fa il suo salto. Per arrivare fin lì occorre addentrarsi nelle viscere della montagna attraversando un tunnel lungo 15 metri che conduce nella zona più suggestiva di tutto il parco.

Tra la Grotta Inferiore e quella Superiore, però, un altro paesaggio idilliaco si apre davanti agli occhi dei visitatori, un Parco Botanico dove le piante mediterranee e gli arbusti di alta montagna convivono insieme a palme, jukke, cipressi e oleandri.

Visitare il Parco Grotta Cascata Varone, quindi, è una vera e propria esperienza straordinaria che permette di entrare in contatto con la natura autentica e vivere il perfetto equilibrio tra acqua, natura e architetture naturali.

Cascate del Varone

Cascate del Varone

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Dormire in una biosfera sospesa in mezzo alla natura

E se vi dicessimo che da questa primavera potrete dormire in un alloggio sospeso tra cielo e terra e completamente immerso nella natura più selvaggia e autentica? Un sogno a occhi aperti, penserete senz’altro voi, che però diventa reale grazie alla nuova stanza d’hotel Biosphere.

Ci troviamo in Svezia, e più precisamente nella Lapponia svedese, nella terra dei grandi spazi che si perdono a vista d’occhio. Un luogo di fascino e suggestione immensa che ci permette di ammirare il sole a mezzanotte, di contemplare le meraviglie create da Madre Natura in tutta la loro autenticità e di vivere esperienze incredibili.

Birdwatching, bagno nella foresta, meditazione, queste sono solo alcune delle attività preferite dai viaggiatori che scelgono di raggiungere questo microcosmo di meraviglie che è la terra svedese. E ora abbiamo un altro motivo per raggiungerla già da questa primavera: una piccola biosfera sospesa tra cielo e terra e immersa completamente nella natura. Pronti a scoprirla?

Biosphere, Treehotel

Biosphere, Treehotel

L’albergo diffuso nella foresta

Appena superato il confine che ci porta tra le terre selvagge della Lapponia svedese, troviamo un luogo fuori dall’ordinario, un albergo diffuso nella foresta. Qui, tra gli alberi che svettano maestosi verso il cielo, diversi alloggi si snodano e si integrano perfettamente con il territorio circostante.

Sono le case sugli alberi del Treehotel, una delle strutture alberghiere più amate del Paese perché è qui che i viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo giungono per trovare quel contatto primordiale con la natura.

Progettato nel 2010 da Kent e Britta Lindvall, questo complesso è un vero e proprio rifugio di pace e armonia dove per ritrovare se stessi contemplando la natura dalle abitazioni sospese sugli alberi. È possibile scegliere tra i diversi alloggi nella foresta, tutti con un particolare design che prende in prestito i colori e le forme dal territorio circostante.

C’è una stanza che imita un nido d’uccelli, una che ricorda il nido d’ape e un cubo di specchi che sembra sparire tra gli alberi e la natura.

Ai sette alloggi già esistenti sul territorio se ne è aggiunto un altro, un’ottava meraviglia sapientemente introdotta nella foresta. Il suo nome è Biosphere ed è una struttura sferica interamente ricoperta di casette per gli uccelli.

Biosphere, Treehotel

Biosphere, Treehotel

Nasce Biosphere, la nuova stanza nella foresta

A partire dal mese di maggio 2022 sarà possibile dormire in questa stanza d’hotel incastonata nella natura della Lapponia svedese.

L’alloggio, sospeso tra gli alberi, presenta una forma sferica che affascina, ma è la presenza di 350 casette per uccelli disposte intorno alla struttura che rende questa stanza unica nel suo genere.

Biosphere è stata progettata da Bjarke Ingels, architetto dello studio BIG, in collaborazione con l’ornitologo Ulf Öhman che si è occupato di disporre all’esterno le case per gli uccelli in modo che queste possano attirare e ospitare diverse specie.

Gli interni dell’alloggio, invece, sono suddivisi in due livelli per un totale di 34 metri quadrati. Gli ospiti, che accedono alla struttura attraverso una passerella sospesa, possono interagire con la natura circostante e praticare birdwatching da ogni prospettiva.

Basterà uno sguardo al pavimento, al soffitto o alle pareti per osservare l’attività degli uccelli e vivere l’esperienza più profonda a contatto con la natura.

Biosphere, Treehotel

Biosphere, Treehotel

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La piccola perla incastonata fra le rocce della Val d’Asta

La natura è in grado di regalarci meraviglie uniche, dalla bellezza a dir poco mozzafiato. È il caso della piccola perla incastonata tra le rocce della Val d’Asta, un luogo dove la vegetazione lussureggiante cela una sorpresa incredibile. Il suo fascino è ineguagliabile: ecco di cosa si tratta.

La Cascata del Golfarone, bellezza unica

Nel cuore incontaminato dell’Appennino Reggiano, quasi al confine tra l’Emilia Romagna e la Toscana, si dipana un paesaggio suggestivo dove poter vivere esperienze bellissime a contatto con la natura. Stiamo parlando della Val d’Asta, tra la cui rigogliosa vegetazione scorre placido il torrente Secchiello. Ed è proprio questo a dar vita ad un piccolo spettacolo incredibile, la Cascata del Golfarone. Trovarla è una vera avventura, perché non è segnalata e imbattervisi per puro caso è praticamente impossibile. Ma il piccolo sforzo necessario per arrivare in questo splendido paradiso terrestre è ampiamente ricompensato da un panorama da favola.

Come arrivare alla Cascata del Golfarone

La Cascata del Golfarone si trova a circa 60 km da Reggio Emilia, in un’ampia vallata punteggiata da deliziosi borghi. Uno dei più vicini, Villa Minozzo, è il punto di partenza del suggestivo percorso che porta alla scoperta della perla della Val d’Asta. Lungo la strada, quasi nascosto dalle piante, si trova l’imbocco di un sentiero che conduce al torrente Secchiello, nato solo pochi km più a monte. Non è altro che uno stretto passaggio in discesa, che pian piano si fa sempre più ampio e facilmente percorribile, pur tra i boschi.

Una volta arrivati lungo la sponda del fiume, occorre attraversarlo (occhio ad avere buone scarpe, per evitare pericolosi incidenti) e seguirne il corso ancora per qualche centinaio di metri. È a questo punto che, pur non potendo ancora vedere la cascata, inizierete a sentirne il fragore sempre più intenso: solo all’ultimo momento, facendovi largo tra la vegetazione, potrete finalmente ammirare uno spettacolo della natura che vi lascerà senza fiato. L’acqua spumeggiante si tuffa da un salto di 15 metri, infrangendosi tra le rocce e creando un piccolo laghetto naturale immerso nel verde.

Cascata del Golfarone

La Cascata del Golfarone

Cosa vedere nella Val d’Asta

La Cascata del Golfarone è un vero gioiello incastonato nella natura, in un luogo ben nascosto e protetto da sguardi indiscreti – cosa che la rende ancora più affascinante e maestosa. Ma non è certo l’unica bellezza dei dintorni: dopo una bella passeggiata nel verde e un po’ di relax in questo paradiso incontaminato, c’è tempo per visitare ancora qualcosa di unico. I piccoli borghi sparsi tra le colline e le prime montagne dell’Appennino Tosco-Emiliano sono davvero graziosi, con casette in pietra affacciate su strette viuzze. Qui sembra che il tempo si sia fermato.

E se amate la natura, potete concedervi lunghe camminate esplorando una vera oasi di pace. Tanti sentieri si inerpicano tra le montagne, per regalare avventure mozzafiato ai più coraggiosi. Un trekking assolutamente da non perdere è quello che conduce sulla vetta del Monte Prampa, attraversando splendidi boschi e ampi prati verdi – che in autunno, con il foliage, assumono sfumature incredibili. Dall’alto dei suoi quasi 1700 metri, il panorama sull’intera Val d’Asta è a dir poco meraviglioso.

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Riapre il parco di tulipani più bello del mondo. Ed è pura magia

Se i tulipani sono il simbolo dell’Olanda, questo parco ne è il cuore assoluto. E sta per riaprire i cancelli al pubblico, ansioso di tornare ad ammirare milioni di specie di tulipani di ogni forma e colore, dopo due anni di chiusura dovuta alla pandemia. Sì, perché non tutti i tulipani sono uguali. E in questo giardino si possono ammirare proprio tutti, in un tripudio di colori.

Stiamo parlando del parco di Keukenhof, che riapre per la stagione il 24 marzo e sarà visitabile fino al prossimo 15 maggio. Come ogni stagione, anche quella del 2022 ha un tema intorno al quale ruotano le composizioni. Quest’anno sarà “Flower Classics” ovvero il tulipano – ma non solo, poiché nel parco sbocciano anche altre specie di fiori – come elemento classico visto nell’arte, nell’architettura e nel design.

E la collaborazione con il Mauritshuis, il museo che si trova a L’Aia che proprio quest’anno celebra il duecentesimo anniversario e che ospita il famoso capolavoro di Jan VermeerRagazza col turbante” anche detta la “Ragazza con l’orecchino di perla”, ne è un eccellente esempio.

Oltre ai milioni di tulipani, narcisi e giacinti del parco, la mostra floreale all’interno dei padiglioni di Keukenhof si è ingrandita a dismisura ed è divenuta ancora più bella. Più di 600 coltivatori di fiori portano in mostra i loro fiori più belli affinché possano essere ammirati dai visitatori.

“Siamo felici di poter dare di nuovo il benvenuto ai visitatori”, ha commentato il direttore del parco Bart Siemerink. “Non abbiamo potuto aprire al pubblico per due anni, benché il parco fosse comunque fiorito e bellissimo. Lo scorso anno, milioni di persone lo hanno potuto ammirare attraverso i video e seguire le fioriture, ma vederle dal vivo è completamente diverso e nessuno video rende l’idea in quanto non consente di sentirne i profumi e di godere dell’atmosfera che si respira nel parco. I primi godere giacinti e i primi tulipani sono già sbocciati e i visitatori possono già godere dei colori fin dal primo giorno di apertura. In tutta la regione di Bollenstreek (quella dei bulbi) si possono anche ammirare i primi campi fioriti”.

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Il parco di Keukenhof in Olanda

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Isole Scilly, il Regno Unito che non ti aspetti

Gli abitanti chiamano questi luoghi “The last place of England”, letteralmente “L’ultimo posto d’Inghilterra”. Le Isole Scilly sono la destinazione più scenografica e ricca di bellezze naturali del Regno Unito, secondo chiunque le abbia visitate. E a ribadirlo sono ora gli utenti di un sondaggio della piattaforma britannica “Wich?”, che promuove la scelta consapevole del consumatore nell’acquisto di beni e servizi. Tra le gemme più nascoste e selvagge del Paese, formano un arcipelago che brilla al largo della Cornovaglia, un paradiso ambito per i suoi panorami oceanici, spiagge e acque dai colori tropicali, una natura lussureggiante e un suggestivo paesaggio granitico.

Alla scoperta delle Isole Scilly

Le Isole Scilly sono il regno della tranquillità e del relax, circondato dall’Oceano Atlantico. La vita, qui, è ancora molto semplice e scorre con ritmi oramai impensabili in altre parti del Regno Unito, che assecondano il respiro della natura. Su circa 150 isole e isolotti che compongono l’arcipelago delle Scilly, soltanto cinque sono abitate.

St. Mary’s è la maggiore, con con oltre 1.600 residenti. Quasi tutti i traghetti partiti dalla terraferma approdano a Hugh Town, il principale centro abitato, che ospita anche l’Isles of Scilly Museum, al cui interno si può ammirare una ricca collezione di manufatti rinvenuti nei relitti delle navi affondate in queste acque.

Seconda per dimensioni e per numero di visitatori, Tresco è l’unica isola privata dell’arcipelago. La sua attrattiva principale è l’incantevole Tresco Abbey Garden, uno dei più rigogliosi giardini subtropicali al mondo, con ben 20.000 specie di piante e fiori esotici, da Sudafrica, Nuova Zelanda e Sudamerica. Venne inaugurato nel 1834 nel luogo in cui in passato sorgeva un’abbazia benedettina costruita nel X secolo.

St. Martin’s è la più settentrionale delle Isole Scilly, famosa soprattutto per le sue numerose ed incantevoli spiagge, le sue insenature e baie favolose, particolarmente amata anche da Jude Law. Bryher è, invece, l’isola più piccola e incontaminata dell’arcipelago delle Scilly, abitata da appena 70 persone. La sua costa selvaggia è spesso investita da violenti tempeste che alterano le sembianze del litorale, mentre all’interno è un saliscendi di colline, dove si respira un’atmosfera leggiadra.

Per trovare l’isola più remota e affascinante bisogna approdare a St Agnes, l’insediamento più meridionale di tutta l’Inghilterra. Un’oasi di pace e serenità dove trascorrere ore di puro relax, tra insenature pittoresche, una rete di sentieri che si snoda lungo la costa e interessanti siti preistorici.

Tresco

Tresco, l’unica isola privata dell’arcipelago delle Scilly

Il luogo più scenografico del Regno Unito

Le isole Scilly sono state consacrate come luogo di straordinaria bellezza naturale del Regno Unito per il loro paesaggio unico, l’ecologia e il significato storico. Non a caso sono state scelte da William e Kate sia per weekend romantici che vacanze estive in famiglia, con i principini al seguito.

Oltre a offrire paesaggi e spiagge mozzafiato, l’arcipelago delle Scilly, situato a 45 chilometri di distanza dalla punta sud-occidentale della costa dell’Inghilterra, definita “Land’s End”, vanta anche tradizioni di grande fascino. Qui le principali risorse sono la pesca delle aragoste, dei granchi e dei gamberi, la coltura dei fiori, con i narcisi famosi in tutto il mondo, e ovviamente il turismo.

Di recente, l’Earth Observatory della Nasa ha condiviso con il mondo intero una fotografia scattata da un astronauta a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), che mostra come nei periodi di bassa marea si possa camminare sulle acque tra un’isola e l’altra. Un fenomeno staordinario, che porta alla luce periodicamente delle grandi rocce che emergono dall’acqua e sono utilizzate dalle foche grigie per sdraiarsi e crogiolarsi al sole.

Isole Scilly Regno Unito non aspetti

Le Isole Scilly, gemme nascoste del Regno Unito

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I fiori danno spettacolo in città: Madeira non è mai stata così bella

C’è qualcosa di straordinario che accade in alcune parti del mondo quando la primavera arriva. E non parliamo solo di quelle fioriture firmate da Madre Natura che lasciano senza fiato, ma anche di festival e spettacoli che popolano le strade e le piazze delle città che già conosciamo proprio per celebrare il risveglio e la rinascita della natura. Come quelli che si snodano tra le vie di Madeira che, durante il mese di maggio, si trasforma in un palcoscenico di uno show suggestivo e magico.

Nel pieno dello splendore della primavera portoghese, infatti, in città viene organizzato il Festival dei Fiori, una manifestazione che vuole valorizzare le meraviglie di questa stagione, ma che vuole anche mandare un messaggio d’amore  e di rispetto nei confronti della terra che abitiamo.

Ecco che allora, da quasi quarant’anni, la regione autonoma del Portogallo si trasforma in un museo naturale a cielo aperto dove i fiori prendono vita: danzano, si muovono, assumono forme inedite e spettacolari. E meravigliano come solo loro sanno fare.

Il Festival dei Fiori a Madeira

Il Festival dei Fiori a Madeira

Madeira in primavera: la magia ha inizio

Madeira non ha bisogno di presentazioni. L’arcipelago di isole di origine vulcanica situato nell’Oceano Atlantico attira ogni anno, per la sua bellezza, migliaia di visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Ma c’è qualcosa di estremamente magico che accade tra maggio e aprile, proprio quando la primavera si manifesta in tutto il suo splendore.

Per godere di questo spettacolo dobbiamo recarci a Funchal. Nella capitale di Madeira, già nota per i suoi meravigliosi giardini botanici, fioriscono ogni anno centinaia di specie diverse di fiori straordinari. E dato che l’osservazione, da sola, pare non rendere abbastanza giustizia, ecco che viene organizzato uno degli spettacoli più belli del mondo intero.

Una festa che coinvolge tutti i cittadini del Portogallo e che attira qui numerosi viaggiatori provenienti da ogni parte del globo. Le strade di Funchal, nel mese di aprile o di maggio, sono letteralmente invase di fiori. Vengono creati sapientemente  maestosi e imponenti carri allegorici che sfilano tra le strade, accompagnati da danze e spettacoli organizzati da donne, uomini e bambini che indossano i colori e le forme di Madre Natura.

Non mancano poi esposizioni di tappeti e quadri di fiori, veri e propri capolavori d’arte che vengono disposti in tutta la città.

Il Festival dei Fiori a Madeira

Il Festival dei Fiori a Madeira

Il Festival dei Fiori a Madeira

Quello del Festival dei Fiori è un appuntamento imperdibile, tanto atteso quanto sentito per i cittadini della regione portoghese che si trasforma in un palcoscenico naturale pronto a mettere in scena la natura, con i suoi colori e profumi. L’evento, che si svolge dopo quattro settimane dall’arrivo di Pasqua, prevede il coinvolgimento di tutti gli abitanti della città di Funchal e del Paese intero.

I bambini iniziano a sfilare nella Praca do Municipio e sono invitati a creare la loro personale opera d’arte: un murales di fiori che inneggia alla speranza e che inaugura il grande festival. L’evento prosegue poi con la imponente sfilata di carri allegorici sapientemente addobbati con la flora dell’isola.

Nei giorni successivi, fino a fine mese, tra le strade e le piazze della capitale si tengono una serie di concerti, balli e spettacoli che trasformano il centro cittadino in caleidoscopio di colori. Il profumo dei fiori si libra nell’aria inebriando i sensi, e lo sguardo si perde nell’ammirazione delle composizioni floreali che invadono la città.

La Festa dei Fiori si svolge nei mesi di aprile o di maggio, quattro settimane dopo Pasqua, da 40 anni. Una tradizione che rende la città più bella di quanto non lo sia mai stata.

Marciapiedi ricoperti di fiori, muri che raccontano la bellezza e la speranza, donne e uomini che imitano la natura, mercati ed esposizioni totalmente dedicati alla flora: questo è il Festival dei Fiori di Funchal ed è meraviglioso.

Il Festival dei Fiori a Madeira

Il Festival dei Fiori a Madeira

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Esplorare il bosco in mongolfiera: succede in Italia

Situato tra Roma e Frosinone si snoda un bosco lussureggiante che ogni giorno, soprattutto durante la bella stagione, attira qui centinaia di visitatori alla ricerca di esperienze semplici e autentiche a contatto con la natura. Picnic, escursioni, trekking e poi ancora passeggiate con la famiglia e con gli amici. Stiamo parlando del Bosco di Paliano, un paradiso verdeggiante situato tra Colleferro e Anagni.

Ed è proprio qui, a pochi chilometri dalla capitale italiana, che sta per inaugurare una nuova avventura: un modo straordinario per esplorare il bosco in maniera inedita.

Il 3 aprile, infatti, una colorata mongolfiera si alzerà tra gli alberi dal bosco portando in volo grandi e bambini, e permettendo loro di ammirare le meraviglie di questo luogo da un’altra prospettiva. Un’avventura entusiasmante da provare per sperimentare una nuova esplorazione. Pronti a decollare?

Il bosco a pochi chilometri dalla capitale

Situato a pochi chilometri da Roma, il Bosco di Paliano di snoda per 30 ettari tra Colleferro e Anagni, ospitando infinite querce secolari che formano sentieri ombreggiati e lussureggianti. Si tratta di un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura, per chi vuole stabilire una connessione autentica e primordiale con questa.

Il Bosco è totalmente ecosostenibile, ai visitatori infatti è richiesto di raccogliere in maniera autonoma i rifiuti in maniera differenziata. Non ci sono delle vere e proprie regole da rispettare, quanto più un invito a trattare con amore e gentilezza il meraviglioso ambiente che caratterizza tutto lo spazio.

Un bosco, adatto a grandi e bambini, è il luogo perfetto per ritrovare pace e serenità, per svolgere tantissime attività o per non fare niente. Si può passeggiare, fare jogging, organizzare dei picnic, distendersi sulle amache appese tra i fusti di cerri secolari e aceri campestri, ma anche semplicemente stare in silenzio per ammirare la natura o leggere un libro della Biblioteca nel Bosco.

In volo sul bosco a bordo di una mongolfiera

Per scoprire tutte le meraviglie del Bosco di Palino, vi segnaliamo uno degli eventi più attesi nei dintorni della capitale: il volo in mongolfiera sulla natura lussureggiante di questo territorio.

Un’esperienza eccezionale, questa, che può essere vissuta da grandi e bambini, per ammirare e scoprire dall’alto tutte le meraviglie dell’area verde già inserita nel Monumento Naturale Selva di Paliano e Mola di Piscoli.

L’appuntamento è fissato al 3 aprile, condizioni meteorologiche permettendo, nel giorno della riapertura del parco, direttamente nel Bosco di Paliano in via Palinense. Durante la giornata di inaugurazione, che comincerà ufficialmente alle 12, una mongolfiera porterà in alto chiunque abbia il coraggio e la voglia di salire su un cestello.

L’esperienza permetterà uno sguardo inedito a circa venti metri di altezza, rimanendo comunque ancorati al suolo. Sarà questa l’occasione perfetta per sperimentare il volo in mongolfiera e per scoprire il bosco, i suoi prati e tutte le sue meraviglie.

Se volete diventare i protagonisti di un’esperienza indimenticabile, paragonabile a quella raccontata da Jules Verne nel suo Giro del mondo in 80 giorni, non vi resta che segnare l’appuntamento in agenda e prepararvi a spiccare il volo.

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Riparte l’Hogwarts Express italiano, per scoprire il Parco dell’Antola

C’è un treno, in Italia, dedicato ad Harry Potter. È l’Hogwarts Express che parte da Genova e che va alla scoperta del Parco dell’Antola, nell’immediato entroterra ligure. Il trenino del maghetto non è una novità, ma nuovo è l’itinerario che partirà il 26 marzo e che sarà in versione “green”.

Il Trenino di Harry Potter andrà infatti alla scoperta dei Patronus che vivono nell’Antola e delle piante di Pomona con un corso di erbologia di montagna.

Il Genova Hogwarts Express edizione Antola Experience

I maghetti che partecipano al viaggio avranno il compito di realizzare delle foto speciali per raccontare la giornata, che andranno pubblicate su Instagram. Le tre foto che riceveranno più like vinceranno dei premi speciali e saranno pubblicate sulla pagina Facebook di Avventure Cittadine Genova e su Potterandmore.com il sito dedicato al mondo di J.K Rowlings.

Il trenino partirà dal binario 9 e 3/4 della stazione di Manin di Genova per arrivare a Casella, con uno spettacolo straordinario insieme a tutti i personaggi della scuola di magia più famosa di sempre. Ad accogliere i maghetti ci saranno la mitica professoressa di erbologia, Pomona Sprite, il Professor Piton e naturalmente la cattivissima Bellatrix Lestrange.

Ma la squadra è ricchissima di personaggi. Non mancheranno Sibilla Cooman, una strega veggente, nonché professoressa di Divinazione alla Scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, Ninfadora Tonks, una strega Mezzosangue e metamorfomagus, Priscilla Corvonero, la strega rinomata per la sua bellezza, Rita Skeeter, la strega-giornalista della Gazzetta del Profeta, Olympe Maxime, una strega Mezzogigante e preside dell’Accademia della magia di Beauxbatons, e naturalmente Harry Potter.

Tutti i viaggiatori potranno degustare i canestrelli magici e portare a casa una foto-ricordo. L’edizione speciale “green” chiamata Antola Experience è stata organizzata in collaborazione con il Parco Regionale dell’Antola, sull’Appennino ligure, allo scopo di conoscere luoghi inesplorati e gusti mai provati.

Il Parco naturale regionale dell’Antola

Il parco, grande quasi 5mila ettari, è un’area naturale protetta dominata dal Monte Antola, alto 1.597 metri, che fa da spartiacque tra le valli principali. Qui la natura è selvaggia e incontaminata, fatta di boschi di faggi, pioppi, castagni e piante da frutto selvatiche. I prati e i sottoboschi del parco regalano un’enorme ricchezza di fiori che, proprio con l’arrivo della Primavera, trasformano il paesaggio in uno spettacolo di colori. Distese di primule, campanellini, genziane, narcisi e di gigli rossi sono una vera gioia per gli occhi.

I mammiferi che abitano il parco sono sicuramente gli animali di maggior richiamo turistico. Tra tutti, quello di più grande pregio è il lupo – che, per fortuna, non è così facile incontrare -, ma ci sono anche splendidi daini e caprioli, volpi, lepri e tanti scoiattoli.

Info utili

È obbligatoria la prenotazione inviando un messaggio via WhatsApp al numero 3404910024, indicando il nome dell’evento (Genova Hogwarts Express edizione Antola Experience) e il numero di partecipanti.

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Il Genova Hogwarts Express edizione Antola Experience