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Le QC Terme Pré Saint Didier, cosa sapere per un relax totale

L’eleganza di un palazzo ottocentesco e la vista mozzafiato sulla catena del Monte Bianco, a mollo nelle vasche esterne di acqua termale: le QC Terme Pré Saint Didier sono un luogo unico, tra i più incredibili in Italia, per rigenerarsi in mezzo alla natura. Il calore dell’acqua e del vapore in contrasto con il fresco dell’aria o della neve della montagna sono un’esperienza unica, di relax e benessere per il corpo e per la mente. Cascate tonificanti, idromassaggi, saune e sale tematiche rendono ogni momento un tributo al piacere e alla bellezza naturale.

Come arrivare alle QC Terme Pré Saint Didier

Le QC Terme Pré Saint Didier si trovano in Valle d’Aosta, che vanta diversi importanti centri termali. Per raggiungerle la soluzione più comoda è certamente l’auto. Si prende l’autostrada A5 Torino-Aosta-Monte Bianco per uscire a Morgex, da cui Pré-Saint-Didier dista appena 4 chilometri seguendo la strada statale SS26. In treno, la stazione ferroviaria di Pré-Saint-Didier è collegata a quella di Aosta dal servizio regionale. Dalla stazione le terme sono raggiungibili anche a piedi.

Giorni apertura e orari delle QC Terme Pré Saint Didier

Lo stabilimento termale ai piedi delle montagne è aperto tutti i giorni tutto l’anno. Dal lunedì al giovedì e la domenica, il centro termale è aperto dalle 9 alle 22; mentre il venerdì chiude un’ora dopo, con orario dalle 9 alle 23. Il sabato, gli orari si estendono ulteriormente, permettendo l’accesso allo stabilimento dalle 8 alle 23. Durante le festività, le terme modificano leggermente gli orari: dal 21 al 30 dicembre sono aperte dalle 8 alle 23; il 31 dicembre l’orario è ridotto dalle 8 alle 21. Dal 1° al 5 gennaio 2025 le porte si riaprono dalle 8 alle 23. Il 6 gennaio 2025, per l’Epifania, il centro termale è aperto dalle 9 alle 22.

 QC Terme Pré Saint Didier info pratiche

Fonte: Ufficio stampa

QC Terme Pré Saint Didier, acqua calda e neve per un relax totale

Prezzi delle QC Terme Pré Saint Didier

L’ingresso singolo alle QC Terme Pré Saint Didier include l’accesso ai principali percorsi benessere, complessivamente 40 pratiche. Sono inclusi l’accappatoio, il telo, le ciabatte e un aperitivo serale. L’ingresso giornaliero senza limiti di tempo ha un costo di 64 euro. Gli abbonamenti permettono di risparmiare un po’ e per 5 ingressi il costo è di 324 euro; 612 euro per 10 ingressi. Per chi opta per una permanenza limitata, l’Escape 5h consente una permanenza di 5 ore a partire da 56 euro; l’Ingresso della sera (dalle 17) ha un costo di 52euro; mentre l’opzione Relax sotto le stelle inizia dalle 19.30, a 46 euro.

Se si desidera combinare il benessere con un massaggio, le opzioni Day Spa sono l’ideale. Il Day Spa di Coppia propone un percorso per due persone e un massaggio di coppia a partire da 236 euro. Le altre varianti individuali del Day Spa includono il massaggio e l’accesso illimitato al percorso benessere: Day Spa 25 (massaggio di 25 minuti) a partire da 118 euro, Day Spa 50 (massaggio di 50 minuti) a partire da 162 euro, e Day Spa 75 (massaggio di 75 minuti) a partire da 212 euro.

Ci sono poi diversi pacchetti che comprendono l’ingresso e alcune esperienze sul territorio: il Monte Bianco Benessere include oltre alle terme anche un viaggio in funivia Skyway, ed è disponibile a partire da 98 euro. Un’altra interessante proposta è il Wellness & Culture, che include l’accesso al Forte di Bard e un percorso benessere, a partire da 65 euro.

Trattamenti e servizi delle QC Terme Pré Saint Didier

Le QC Terme Pré Saint Didier offrono una varietà di trattamenti e pratiche pensati per rigenerare corpo e mente. Il percorso benessere del centro termale si sviluppa attraverso oltre 40 pratiche multisensoriali tra interno e esterno, che spaziano da cascate tonificanti e idromassaggi a stanze del sale e percorsi Kneipp, ideali per stimolare la circolazione e favorire il rilassamento.

Un’esperienza da non perdere è la Sauna Chalet, una sauna panoramica, con vista spettacolare sulle cime innevate del Monte Bianco, e arredi d’antan che evocano l’atmosfera delle antiche baite montane. Per completare il rituale di remise en forme, il percorso può includere anche docce Vichy e mette a disposizione dei clienti aree per il relax.

Per un’esperienza davvero rigenerante e esclusiva, il centro termale propone anche trattamenti personalizzati, tra cui massaggi e rituali beauty, che spaziano dai massaggi viso e decontratturanti a quelli per le gambe leggere, energizzanti, antistress o aromasoul, che prevedono l’uso di oli essenziali. Per le coppie, è possibile concedersi un massaggio a due che può essere di diversa durata.

La pausa relax soddisfa proprio tutti i sensi, ed è arricchita da momenti gastronomici, come il Wellness Lunch, con piatti sani e golosi, e lo scenografico aperitivo serale in accappatoio. A rendere ancora più speciale l’esperienza c’è il nuovo Salon de Sapins, un’incredibile rete sospesa per rilassarsi immersi nella natura, per una pausa davvero unica.

QC Terme Pré Saint Didier

Fonte: http://www.qcterme.com

Una delle spettacolari vasche esterne delle QC Terme Pré Saint Didier

Info utili QC Terme Pré Saint Didier

L’accesso al centro termale non è consentito alle donne in gravidanza ed ai minori di 14 anni. La struttura è accessibile a persone con disabilità, e sono presenti spogliatoi attrezzati e ascensori per facilitare gli spostamenti all’interno della struttura.

Per chi arriva in auto, a disposizione dei clienti c’è un ampio parcheggio gratuito nelle vicinanze dell’ingresso.

Indirizzo e contatti

Allee des Thermes – 11010 Pré Saint Didier (AO)

Telefono: +39 0289747204

Mail: info@termedipre.it

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Cosa vedere in East Anglia, tra campagne idilliache, città storiche e coste selvagge

Best in Travel 2025 ha inserito East Anglia tra le destinazioni da non perdere per il prossimo anno e non è difficile capire il perché: affascinante regione dell’Inghilterra orientale, è un mosaico di paesaggi rurali, cittadine ricche di storia e una costa che alterna spiagge selvagge a pittoreschi villaggi di pescatori, quel luogo in cui la tranquillità delle campagne incontra l’eleganza di antiche città universitarie e il fascino incontaminato delle riserve naturali.

Insomma, si tratta di una meta perfetta per immergersi in un’atmosfera autentica, lontana dalla frenesia della vita di tutti i giorni e dal turismo di massa, dove riscoprire il piacere di vivere a contatto con la natura e con le tradizioni. Pronti a scoprire cosa rende l’East Anglia così speciale? Ecco una guida sulle tappe da non perdere in questa straordinaria regione.

Norwich e la maestosa cattedrale gotica

Norwich è una città che custodisce secoli di storia: il suo sorprendente centro, uno dei meglio conservati d’Inghilterra, è un dedalo di stradine acciottolate e piazzette che sembrano cristallizzate in un’altra epoca e su cui si erge la magnifica Cattedrale, capolavoro gotico che vanta una delle guglie più alte del Paese. All’interno, lasciatevi incantare dal soffitto ornato da centinaia di chiavi di volta scolpite, ciascuna con dettagli unici.

Non da meno è il Castello fortificato voluto da Guglielmo il Conquistatore tra il 1066 e il 1075, arroccato su una collina, che dona una vista spettacolare sulla città e ospita un museo che ripercorre la storia locale. Concedetevi poi una passeggiata lungo il fiume Wensum, dove vecchi mulini e magazzini convivono con moderni bar e accoglienti caffetterie.

Merita una visita anche Strangers’ Hall, casa del XVI secolo trasformata in museo, che permette di conoscere da vicino la vita quotidiana della Norwich medievale. Passeggiando lungo l’antico quartiere di Tombland troverete pub storici e botteghe artigiane che conservano l’aura di un’epoca passata.

Non dimenticate, poi, il Norwich Market, uno dei più grandi mercati all’aperto d’Europa: potrete acquistare prodotti tipici, dal sidro artigianale alle ceramiche fatte a mano, da circa 200 bancarelle.

Cambridge e il Cambridgeshire: tra college e panorami suggestivi

Cambridge, East Anglia

Fonte: iStock

Veduta del fiume Cam a Cambridge

Senza dubbio Cambridge, dall’eleganza senza tempo, è una città iconica in cui ogni angolo del centro storico narra di geni che hanno cambiato il corso della Storia. I college, tra cui il celebre King’s College, sono vere e proprie opere d’arte architettonica, impreziositi da giardini perfettamente curati. Un’esperienza imperdibile è il punting sul fiume Cam, una gita in barca che permette di ammirare i college da una prospettiva inedita, scivolando sotto ponti storici come il Mathematical Bridge.

Se avete tempo a disposizione, vi attendono il Fitzwilliam Museum, uno dei musei più prestigiosi del Regno Unito, che custodisce collezioni d’arte senza eguali e la Cappella del King’s College, fulgido esempio di architettura tardogotica.

Oltre alla prestigiosa città universitaria, la contea di Cambridgeshire è una terra di grandi contrasti. Da una parte spiccano le Fens, vaste pianure che si estendono fino all’orizzonte, punteggiate da mulini a vento e antiche chiese; dall’altra ecco villaggi come Ely, dove la Cattedrale dell’Ottava Meraviglia si staglia fiera tra i campi, o St Ives, nota per l’insolito ponte che incorpora una cappella sul fiume Great Ouse.

Ancora, da mettere in lista è la Wimpole Estate, sontuosa residenza di campagna abbracciata da un parco progettato da Capability Brown, celebre architetto paesaggista. La tenuta offre rilassanti passeggiate, giardini curati e una fattoria storica.

Holkham Beach e la costa selvaggia

Ampia distesa di sabbia dorata, incorniciata da dune ondeggianti e boschi di pini, è il simbolo della bellezza selvaggia del Norfolk: stiamo parlando di Holkham Beach, parte della riserva naturale di Holkham National Nature Reserve, laddove il mare incontra il cielo in un gioco di infiniti orizzonti, tali da regalare una sensazione di libertà assoluta.

Durante una passeggiata, potreste avvistare stormi di uccelli migratori o branchi di cervi che si aggirano tra le dune. Se amate l’avventura, provate a esplorare le maree e le piscine naturali che si formano sulla sabbia, e andate alla scoperta della ricca biodiversità di un habitat spettacolare. Non a caso, la favolosa spiaggia è stata scelta come location per film come Shakespeare in Love. Camminare sulla soffice sabbia al tramonto, quando il sole cala dietro le dune, è un’esperienza che difficilmente si dimentica.

A pochi passi si trova Holkham Hall, residenza di campagna del XVIII secolo inserita in un grandioso parco. Potete visitare gli interni, ricchi di opere d’arte, oppure esplorare i sentieri che attraversano boschi e prati, dove non è raro incontrare cervi in libertà.

I villaggi di pescatori e le riserve naturali

Blakeney, East Anglia

Fonte: iStock

Il porto di Blakeney nel Norfolk

Lungo la costa del Norfolk non mancano incantevoli villaggi di pescatori che sembrano sospesi nel tempo. Blakeney è uno di questi, famoso per la possibilità di avvistare le foche durante una gita in barca nel cuore della riserva naturale di Blakeney Point, nonché punto di partenza ideale per passeggiate lungo la costa, tra saline e praterie che ospitano moltissimi esemplari di fauna selvatica.

Altri gioielli sono Wells-next-the-Sea, con le casette colorate su palafitte, piccoli pub locali e l’aria salmastra, Cley-next-the-Sea, caratterizzato da un antico mulino a vento che domina il paesaggio e paradiso per il birdwatching grazie alla vicina riserva naturale di Cley Marshes, dove si possono osservare specie rare di uccelli, e la piccola cittadina costiera di Sheringham, con un vivace mercato e una tradizione legata alla pesca che resiste nel tempo.

Infine, salite a bordo della North Norfolk Railway, storica ferrovia che vi porterà al cospetto di paesaggi spettacolari fino a Holt, delizioso villaggio dell’entroterra.

Il Suffolk: borghi e paesaggi da cartolina

Il Suffolk è il cuore rurale di East Anglia, una regione dove il tempo sembra davvero essersi fermato. Tra i borghi più famosi va menzionato Lavenham, villaggio medievale tra i meglio conservati d’Inghilterra: le case a graticcio, dipinte a colori pastello, appartengono a un libro di fiabe, mentre le strette stradine conducono a botteghe artigiane e piacevoli caffetterie.

Altro villaggio da visitare è Clare, famoso per le antiche case in pietra e per i resti di un castello normanno. Nelle vicinanze, il Clare Country Park è un luogo ideale per tranquille passeggiate nel verde.

E che dire, poi, di Bury St Edmunds, cittadina storica che unisce il richiamo del passato con un’atmosfera vivace? Qui troverete le imponenti rovine dell’abbazia medievale e il Theatre Royal, il teatro più antico d’Inghilterra ancora in funzione.

Ma il Suffolk è anche sinonimo di paesaggi idilliaci. Dedham Vale, conosciuta come “Constable Country” per essere stata immortalata nei dipinti di John Constable, dona scorci mozzafiato tra prati, campi fioriti e corsi d’acqua. Percorrere un sentiero a piedi o in bicicletta riconnette con la natura e con sé stessi.

I Broads: una rete di canali e natura incontaminata

Norfolk Broads, East Anglia

Fonte: iStock

Suggestivo paesaggio dei Norfolk Broads

I Norfolk Broads sono una vera meraviglia naturale: una rete di fiumi e laghi navigabili che si estende per chilometri, nell’abbraccio della vegetazione lussureggiante, dove noleggiare una barca per un giorno e lasciarsi trasportare dalla corrente, osservando cigni, aironi e magari una lontra che scivola sull’acqua.

Lungo il percorso vi incanteranno piccoli villaggi come Wroxham, perfetto per una pausa rilassante, e vecchi mulini a vento che aggiungono un tocco romantico al paesaggio. I Broads sono anche il non plus ultra per gli appassionati di fotografia, grazie ai tramonti spettacolari che dipingono il cielo di mille colori.

Per un’esperienza immersiva, raggiungete How Hill Nature Reserve, un’area protetta dove ammirare panorami difficili da descrivere a parole, antiche case con tetto in paglia, e conoscere le tradizioni. La zona propone altresì percorsi in kayak.

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Cinque Terre, riapre la Via del Bastione con una vista mozzafiato

È stato inaugurato un tratto restaurato della Via del Bastione, nel comune di Monterosso al Mare. Un percorso che torna a far emozionare abitanti e turisti, che possono esplorare le Cinque Terre a passo lento, camminando lungo la costa, tra i suoi pittoreschi borghi e nella natura, regalando scorci di incredibile bellezza.

Inaugurato il tratto restaurato della Via del Bastione a Monterosso

È stato inaugurato il 15 novembre, alla presenza del Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Lorenzo Viviani e del
Sindaco di Monterosso, Francesco Sassarini, il percorso restaurato della Via del Bastione di Monterosso al Mare, una delle perle delle Cinque Terre, sito Unesco che ogni anno attira milioni di visitatori.

Si tratta del primo tratto, con una lunghezza di circa 180 metri, del percorso pedonale che collega la frazione di Fegina al Convento dei Frati Cappuccini. Un cammino immerso nella natura nato come alternativa alla strada costiera.

Un intervento, quello realizzato sulla Via del Bastione, realizzato dall’Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre e reso possibile grazie a un investimento di 300.000 euro derivanti dai proventi delle Cinque Terre Card.

I lavori, che hanno permesso di valorizzare il percorso esaltandone l’identità senza alterarne le caratteristiche originali, sono iniziati nel dicembre del 2023 e si sono conclusi con il collaudo avvenuto tra fine ottobre e inizio novembre 2024. Un progetto che restituisce ai cittadini e ai turisti che ogni anni esplorano le Cinque Terre, un’opera in cui passeggiare immersi nelle bellezze naturali e paesaggistiche del territorio, rispettando tutti i requisiti di sicurezza che la legge impone per i percorsi pubblici ad alto affollamento.

“L’amministrazione comunale auspica che questo sia solo il primo lotto di una più articolata opera di riqualificazione di tutti i percorsi pubblici della Collina dei Cappuccini”, ha commentato in occasione dell’inaugurazione il Sindaco di Monterosso, Francesco Sassarini. Presente anche Lorenzo Viviani, Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, che ha dichiarato: “È emozionante essere testimoni oggi di una nuova, importante restituzione al territorio da parte del Parco”, aggiungendo che “riconsegnare alla comunità uno spazio pubblico di valore come la Via del Bastione rappresenta un traguardo significativo, sia per il benessere dei cittadini, che qui ritrovano un ambiente aperto e familiare, sia per i visitatori, che, a pochi passi dagli itinerari più frequentati, possono guadagnarsi visioni inedite sul Mesco, sulla costa delle Cinque Terre e su uno dei luoghi di maggiore interesse storico e spirituale del territorio, il Convento dei Cappuccini”.

Sentiero di Monterosso al Mare, Liguria

Fonte: iStock

Sentiero di Monterosso al Mare, Liguria

Il Sentiero Azzurro: le Cinque Terre a passo lento

La Via del Bastione fa parte del suggestivo percorso pedonale che parte da Monterosso al Mare e arriva a Riomaggiore. Si chiama Sentiero Azzurro, e tocca tutte le cinque terre della Liguria (Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore) in un itinerario lungo 12 chilometri. È suddiviso in diversi tratti, ma non tutti sono aperti al pubblico a causa di lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza a causa di frane, come la Via dell’Amore, il percorso più famoso e nuovamente chiuso per lavori dopo la recente frana che l’ha colpito.

Quello del Sentiero Azzurro delle Cinque Terre è un piacevole saliscendi che si snoda lungo la costa ligure, immerso tra la natura rigogliosa e i pittoreschi borghi dalle casette colorate, ma con un occhio sempre rivolto al mare e ai panorami incredibili sul paesaggio circostante. L’accesso è a pagamento ed è possibile acquistare la Cinque Terre Card per percorrere tratti cumulativi e usufruire di diversi servizi, come l’utilizzo della navetta, l’accesso ai servizi igienici nelle stazioni o la partecipazione a visite guidate e laboratori.

Da Monterosso a Vernazza: itinerario e punti di interesse

Nel tratto più breve del Sentiero Azzurro, da Monterosso a Vernazza, il percorso lungo 3,6 chilometri (e con un dislivello di 217 metri) attraversa luoghi di rilevante interesse storico e culturale, come il convento dei Cappuccini e la Chiesa di San Francesco di Monterosso. Spiccano lungo il pendio del colle di San Cristoforo, a metà strada tra Fegina e Monterosso. Costruiti tra il 1619 e il 1622, conservano opere pittoriche di estremo valore, come la Crocifissione attribuita al celebre pittore fiammingo Antoon van Dyck.

Il percorso raggiunge poi la magnifica scogliera di Punta Corone, dalla quale è si ha una vista panoramica sul borgo vecchio di Monterosso. Proseguendo ci si addentra in un paesaggio caratterizzato da antiche limonaie e vigneti terrazzati e rigogliosa macchia mediterranea, tra diversi saliscendi, per poi giungere alla piazzola panoramica tra gli ulivi di Costa Mesorano e raggiungere infine Vernazza, con la Chiesa di Santa Margherita e il castello Doria, risalente all’epoca medievale.

Vernazza, Liguria

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Vernazza, Liguria
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Brunico: mercatini a Natale tra tradizione, cultura e natura

Quale atmosfera potrebbe essere più natalizia di quella offerta da una deliziosa cittadina di montagna, con la vista sulle cime innevate tutt’attorno? Se l’idea ti attira, la meta che devi scegliere per queste feste, tra una vastissima offerta di mercatini di natale in Italia e Europa, è Brunico, in Alto Adige, dove trascorrere le tue giornate all’insegna del calore delle tradizioni locali, dell’originale mercatino di Natale altoatesino e della splendida natura circostante.

Dove e quando si tiene il mercatino di Natale di Brunico

Il mercatino si tiene in via Bastioni, in Piazza Tschurtschenthaler e in via Ragen di Sopra, dalle 17:00 del 28 novembre fino al giorno dell’Epifania. Questi gli orari di apertura:

  • lunedì – domenica e festivi: ore 10.00–19.00
  • 24 dicembre: ore 10.00–14.00
  • 25 dicembre: chiuso
  • 31 dicembre: ore 10.00–19.00
  • 1 gennaio: ore 10.00–19.00

Le baite dedicate al servizio ristorazione, con le più golose offerte gastronomiche del territorio, osservano questi orari:

  • Domenica – giovedì: ore 10.00–20.00
  • Venerdì, sabato e prefestivi: ore 10.00–21.00

La particolarità del mercatino di Natale di Brunico e in generale di quelli altoatesini, è l’attenzione ai prodotti regionali proposti. Sia che si tratti dell’offerta gastronomica degli stand che propongono le ricette tipiche della cucina del territorio che di quelli dedicati all’artigianato locale con l’offerta di oggetti in legno, prodotti in lana e gioielli originali, troverai tutto ciò che ti aspetti, e anche di più, girando tre le suggestive baite del mercatino. Inoltre, la manifestazione di Brunico ha ottenuto il certificato di Green Events, che segnala gli eventi che seguono criteri di sostenibilità, per l’utilizzo consapevole e attento delle risorse.

mercatino brunico

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Esplora ogni aspetto dei mercatini di Natale altoatesini

Oltre il mercatino: le altre attività

Non solo mercatini! Ci sono diverse attività messe in campo per rendere la tua visita a Brunico, nel periodo delle feste, indimenticabile e adatta ad ogni esigenza. Sono davvero molte e alcune decisamente originali. Tra queste, segnaliamo:

  • Una novità per i piccoli: la pista di biglie in legno al Ragen di Sopra
  • Ammira gli alberi di Natale saranno decorati dalle associazioni sociali di Brunico
  • Il fienile dei profumi: si tratta di un’esperienza sensoriale davvero originale eunica, dove lasciarsi avvolgere dagli aromi speziati, dolci e avvolgenti, tipici della tradizione altoatesina
  • Un regalo davvero particolare per la tua casa? Puoi portare via con te il Profumo di Natale di Brunico, acquistandolo presso l’ufficio informazioni in Piazza Municipio
  • Ami i prodotti tessili altoatesini? Al Fienile Natalizio troverai quelli realizzati dalle ditte locali Ulbrich e Moessmer
  • Presepe vivente e tradizionali corni alpini: li potrai osservare e ascoltare proprio all’interno dei mercatini
  • Il Corteo di San Nicolò: si parte dal Ragen di Sopra, attraverso la via Centrale fino a Piazza Tschurtschenthaler, per seguire e accompagnare il santo

Come raggiungere Brunico

Brunico è comodamente raggiunbile in auto, bus e in treno. Ti suggeriamo caldamente quest’ultima scelta, sia per motivi ambientali che per la facilità di spostamento nella zona che questo mezzo consente. La stazione si trova a due passi dal centro, mentre gli autobus fermano proprio in via Bastioni, esattamente di fronte all’ingresso del mercatino. Inoltre, acquistando la Bruneck Kronplatz Card, puoi utilizzare gratuitamente tutti i mezzi di trasporto pubblico in Alto Adige mentre ricorda che tutti i parcheggi del centro di Brunico sono a pagamento.

La Bruneck Kronplatz Card ti offre inoltre l’entrata gratuita in 70 musei dell’Alto Adige e diversi sconti in molti esercizi commerciali e strutture per il tempo libero. Infine, ricorda che potrai spostarti comodamente, sia in autobus che in treno, e sempre con lo stesso biglietto, tra tutti e 5 i Mercatini di Natale Originali dell’Alto Adige. Ricorda solo che tra il 15 dicembre e il 26 gennaio ci sarà una chiusura parziale della linea ferroviaria della Val Pusteria, con servizio sostitutivo di bus.

Cosa fare a Brunico e dintorni nel periodo delle feste

Il rinomato centro storico di Brunico, con i suoi frontoni, le facciate colorate e lo sfondo il Plan de Corones innevato, è una delle destinazioni più amate durante il periodo di Natale, non solo per il suo celebre mercatino: qui si incontrano natura e cultura, boutique, enoteche e ristoranti eleganti, originali musei e tante opportunità per fare sport. Non limitare quindi la tua visita al solo, affascinante, centro storico medievale.

Tutta Brunico, con le sue casette di legno, durante le feste è un incanto. Già deliziosa di suo, il capoluogo storico, culturale, economico e amministrativo della Val Pusteria si accende nelle settimane dedicate alle tradizioni del periodo dell’Avvento, con ghirlande e luminarie a decorare ogni suo vicolo. E se a un certo punto sentissi il bisogno di rifugiarti nella natura, potrai scegliere tra ogni tipo di esperienza attiva in montagna, come scii alpino e di fondo nei comprensori circostanti, escursioni con e senza le ciaspole, semplici passeggiate.

snowboard plan de corones

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Divertiti sulle piste del comprensorio sciistico di Plan de Corones

Il comprensorio sciistico di Pla de Corones, con le sue 121 km di piste, 31 moderni impianti di risalita e di innevamento, apre ufficialmente i battenti il 30 novembre. Dopo lo sport, potrai rilassarti e regalarti una pausa benessere al Cron 4, tra piscine e un’ampia area per la sauna.

Non ultimo, potrai dedicare del tempo alla buona musica, sfruttando il ricco calendario di eventi proposto dall’ente del turismo locale. I concerti di musica natalizia sono previsti dal mercoledì al sabato sia in forma itinerante che con appuntamenti fissi: ogni mercoledì il concerto si tiene al Ragen di Sopra, ogni giovedì goditi il concerto in Piazza Tschurtschenthaler

Per quanto riguarda le mostre, ti consigliamo senz’altro una visita al museo LUMEN,  in cima a Plan de Corones, dedicata alla storia dei fotografi e della fotografia di montagna di tutto il mondo, e una al Castello di Brunico, per il Messner Mountain Museum Ripa, aperto dal 7 dicembre, dove scoprirai l’affascinante e a volte dura vita dei popoli della montagna, o ancora il MMM Corones, l’edificio progettato da Zaha Hadid in cima al “panettone” di Plan de Corones, a 2.275 mt. di altezza, che offre una vista incredibile sulle Dolomiti.

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L’incredibile vista panoramica offerta dal Messner Mountain Museum Corones

Inoltre, ogni lunedì alle 15:30, è prevista la partenza di una passeggiata non impegnativa e su percorso pianeggiante, alla scoperta della storia e delle particolarità del centro storico di Brunico. Il punto di ritrovo è in piazza Municipio, davanti all’ufficio dell’Associazione Turistica. La visita guidata dura circa un’ora e trenta al costo di 5€, per i possessori della Bruneck Kronplatz Card, 15€ senza. Per parteciparvi, è necessario prenotare.

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Launceston e Tamar Valley, cosa vedere in questi angoli da sogno della Tasmania

Inserite nella Best in Travel 2025, Launceston e la Tamar Valley sono due angoli della Tasmania da visitare assolutamente. Launceston è un vivace centro culturale e gastronomico in cui natura e cultura continuano a svolgere ruoli di primo piano. Una profonda e spettacolare gola si estende quasi fino al centro della città, circondata dai pendii vinicoli della Tamar Valley, dove i rigogliosi terreni vulcanici rossi nutrono alcuni dei migliori prodotti australiani. Per questo Launceston è stata eletta Città della Gastronomia UNESCO nel 2021 e vanta una comunità ricca di coltivatori, distillatori, artisti e viticoltori, oltre a essere una meta molto frequentata dagli amanti della natura.

Sorvegliando la confluenza dei fiumi North Esk, South Esk e Kanamaluka o fiume Tamar, Laucenston è una base privilegiata per esplorare a piedi i celebri spazi aperti della Tasmania poichè è più vicina della capitale Hobart, alla Cradle Mountain e a sole due ore di macchina da Wineglass Bay nel Freycinet National Park. Gli spazi selvaggi si alternano a paesaggi urbani storici e architettonici che miscelano vecchio e nuovo, tradizione e innovazione. La Tamar Valley è un luogo affascinante da esplorare se ti piace visitare case, edifici e giardini storici, con così tante case e tenute ben conservate e uniche non molto distanti tra loro, che offrono una ricca esperienza del vecchio Devon e della Cornovaglia risalente ai tempi dei Tudor.

Launceston Castle

Un castello normanno che in vetta regala una delle viste più straordinarie a Launceston, ex capitale della Cornovaglia. Il castello che dominava la città e la campagna circostante, controllava la principale via d’accesso alla contea. La sua storia millenaria, da una delle grandi roccaforti della Cornovaglia a una tetra prigione e poi un ospedale della seconda guerra mondiale è affascinante. George Fox, il fondatore dei quaccheri, fu notoriamente imprigionato qui nel 1656 e lo descrisse nel suo diario come un “luogo puzzolente e disgustoso”. Una nuova mostra include alcuni oggetti mai visti prima del castello, tra cui un misterioso osso di balena. L’intrigante storia del castello attira molti visitatori che rivivono il suo periodo di massimo splendore medievale e la sua caduta in disgrazia.

George Town Watch House

George Town Watch House è una prigione storica che mostra com’era la vita nel XIX secolo in quella regione della Tasmania settentrionale. Costruita nel 1843, è stata riaperta al pubblico nel 2004 in occasione del bicentenario dell’insediamento europeo di George Town. Un villaggio modello consente ai visitatori di immaginare come fosse la vita all’inizio del XIX secolo e si può visitare anche una mostra sulle detenute che furono imprigionate qui tra il 1824 e il 1834.

La Community History Room contiene molte informazioni locali per gli storici e coloro che cercano i propri antenati, mentre non mancano alcune esposizioni temporanee che celebrano il meglio delle arti e dei mestieri del paese.

Cataract Gorge

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La gola di Cataract Gorge in Tasmania

Low Head Pilot Station

Costruita dai detenuti nel 1805 per guidare le navi nel fiume Kanamaluka/River Tamar, questa proprietà ospita il Low Head Lighthouse, la seconda stazione di luce più antica dello stato, una rustica Seafood Shack e il Low Head Pilot Station Maritime Museum. Si può fare una bella passeggiata fino al faro e la sirena da nebbia suona ogni domenica a mezzogiorno e può essere udita da oltre 30 chilometri di distanza, quindi si consiglia di indossare protezioni per l’udito.

Cataract Gorge

Un viaggio a Launceston non è mai completo senza una visita a Cataract Gorge, il cuore verdeggiante della città. È difficile credere che questa incredibile caratteristica naturale sia a pochi minuti dal centro ed è amata sia dalla gente del posto che dai visitatori. Si tratta di uno spettacolare canyon naturale, una gola di 65 milioni di anni che per decine di migliaia di anni è stato un luogo di incontro sacro per le comunità aborigene della Tasmania, dei palawa nello specifico. William Collins, uno dei primi coloni europei nella zona, ha visto Cataract Gorge e restò colpito dalla sua bellezza affermando che nient’altro la supera al mondo. Il Kings Bridge, un ponte costruito nel 1867 è una delle meraviglie del luogo, con la seggiovia di 308 metri che funziona tutto l’anno.

Harvest Market

La comunità è al centro di tutto qui a Launceston e uno dei modi migliori per viverla è una visita all’Harvest Market. In programma ogni sabato mattina questo mercato trasforma un tranquillo parcheggio del centro città in un accogliente spazio comunitario. Qui, gente del posto e visitatori si riuniscono per socializzare e incontrare gli agricoltori e i produttori che creano gli straordinari prodotti e le prelibatezze in offerta.

Queen Victoria Museum and Art

Distribuita in due sedi, la collezione di arte, storia e scienze naturali esposta al Queen Victoria Museum and Art Gallery è in divenire dal 1842. Questo è il più grande museo regionale australiano con un planetario, una collezione d’arte coloniale e una fucina, oltre alla mostra sulla tigre della Tasmania ormai estinta. L’accesso è gratuito e le due sedi sono il Museum at Inveresk dedicato alle scienze naturali e storia, e l’Art Gallery at Royal Park che ospita l’arte tradizionale e contemporanea.

Nella prima si può esplorare una vecchia fucina, perdersi tra le stelle nel planetario e studiare la mappa murale centrale della Tasmania con i territori occupati da 57 clan noti in oltre 30.000 anni di storia precoloniale. Nella seconda invece si può passeggiare tra installazioni interattive, esposizioni d’arte aborigena e mostre fotografiche.

Grotte di Mole Creek

Impossibile resistere al magico e misterioso mondo sotterraneo di Mole Creek Caves. Mole Creek Karst è un parco nazionale nel nord della Tasmania, 168 km a nord ovest della capitale Hobart ed è l’unico parco in Tasmania creato per proteggere le forme carsiche. Spettacolari reti di grotte attraggono turisti ogni anno e in particolare la grotta di Re Salomone e la grotta di Marakoopa sono le più belle da vedere. La prima presenta un’ampia rete di sedimenti e depositi ossei come stalattiti e stalagmiti, mentre la seconda è famosa per l’esposizione di lucciole e due corsi d’acqua sotterranei, caverne ampie, piscine di bordo, riflessi che regalano un vero spettacolo.

Low Head Penguin

La Tasmania ospita diverse colonie di piccoli pinguini alti appena 40 cm, la specie di pinguino più piccola al mondo. Puoi avvistarli durante un tour al tramonto per piccoli gruppi di Low Head, che include trasferimenti in autobus prenotabili da Launceston. Questi tour aiutano le persone a incontrare i pinguini dal 1996. Le loro esperienze intime e in piccoli gruppi significano che tutti i visitatori hanno un’esperienza indimenticabile, garantendo al contempo che l’habitat naturale dei pinguini rimanga intatto.

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In bici tra Inghilterra e Scozia lungo il Great North Trail

In Europa esiste una delle avventure ciclistiche più affascinanti d’Europa, un percorso che si snoda per circa 1300 chilometri, tra sentieri, mulattiere e strade a bassa densità di traffico: il Great North Trail. Questo itinerario è stato ideato dall’associazione Cycling UK, che continua a promuovere l’uso della bicicletta come mezzo sostenibile, sicuro e adatto a tutti, con un’attenzione particolare alla sicurezza e alla tutela ambientale, così da creare un’alternativa alle rotte ciclabili alquanto limitate del Regno Unito e collega l’Inghilterra alla Scozia. Si tratta di un percorso adatto a chi desidera immergersi a stretto contatto con la natura, così da scoprire territori incontaminati e vivere un’esperienza fuori dal comune.

Un viaggio epico tra natura e storia

Il Great North Trail si sviluppa prevalentemente lungo strade rurali e sterrate. Si parla di un lungo sentiero in grado di offrire ai ciclisti un ambiente molto sicuro, lontano dal traffico cittadino o delle strade più trafficate. Il percorso inizia nel Peak District, nel cuore dell”Inghilterra, e si estende fino ad alcune zone remote della Scozia, con destinazione Capo Wrath, a John o’Groats, luogo famoso per essere uno dei punti più settentrionali dell’intera isola del Regno Unito.

Il trail attraversa ben quattro parchi nazionali: il Peak District National Park, le Yorkshire Dales, il Northumberland National Park ed il Loch Lomond & The Trossachs National Park, dove si trova anche il famoso lago omonimo Loch Lomond. Si tratta di luoghi dal fascino unico e dai panorami differenti.

Ogni tratto ed ogni pedalata di questa fantastica avventura riuscirà a portare gli esploratori attraverso le vaste brughiere del Peak District, una vasta area montuosa di oltre 1400 chilometri quadrati che venne dichiarata come prima zona protetta del Regno Unito, caratterizzata dalle ampie vallate verdi dello Yorkshire, passando per le foreste della Kielder Forest, proseguendo fino alle bellissime montagne e famosi laghi scozzesi, come, ad esempio, il mitologico lago di Loch Ness. Il Great North Trail permette di esplorare la ricchezza naturale e culturale di buona parte del territorio del Regno Unito.

Capo Wrath in Scozia, destinazione finale della Great North Trail, con vista sul mare

Fonte: iStock

Cape Wrath, destinazione finale del Great North Trail

Pianificazione del viaggio: tappe e consigli utili

Il percorso è suddiviso in diverse tappe, che possono essere percorse in base alle proprie abilità fisiche ed al tempo a disposizione. Sebbene, infatti, sia possibile affrontare l’intero itinerario in un’unica lunga escursione, molti ciclisti scelgono di completare alcuni tratti specifici o, comunque, sezioni più brevi, ognuna con le proprie peculiarità.

Grazie a queste caratteristiche, il trail si presenta come un percorso ciclabile adatto a diverse tipologie di ciclisti, dagli appassionati delle lunghe distanza agli amatori, che vogliono esplorare solo una parte del tracciato. Nello specifico le sezioni principali sono:

  • il Peak District e le Yorkshire Dales: un primo tratto meno impegnativo, ma in grado di regalare splendidi panorami collinari e vallate. Pedalando in queste zone si ha la possibilità di attraversare villaggi pittoreschi ed antiche chiese, tutte strutture che rendono la zona ideale per chi è alla ricerca di un’esperienza rilassante a stretto contatto con la natura.
  • la Kielder Forest ed il Northumberland: è la sezione centrale del Great North Trail, probabilmente la più spettacolare di tutto il percorso, con fitte foreste e viste panoramiche uniche sui laghi della zona. La Kielder Forest, inoltre, offre ampi terreni sterrati, lontano dal centro abitato.
  • Scozia Settentrionale: è una parte del trail particolarmente adatta ai ciclisti più esperti, in quanto si alternano terreni montuosi a parti di percorso più impegnative. La sfida del Great North Trail termina attraversi il Corrieyairack Pass, un antico sentiero di montagna della Scozia che regala una vista spettacolare sul panorama, fino ad arrivare alla costa nord del Paese.

Preparazione e consigli pratici

Per affrontare nel migliore dei modi il Great North Trail è consigliabile avere un buon livello di preparazione fisica, specialmente per chi desidera affrontare l’intero percorso fino alla fine. Inoltre, alcune sezioni del trail richiedono una mountain bike robusta, in quanto i terreni possono variare da sentieri sterrati a mulattiere di montagna, ovvero delle strade rurali a fondo naturale molto ampie, che vengono spesso usate per il pascolo di grandi greggi. Allo stesso tempo, potrebbe essere idonea ad affrontare il percorso anche una gravel bike: una bicicletta più leggera rispetto le tradizionali mountain bike, ed ideata per affrontare sterrati, strade bianche e sterrati

Per quanto riguarda l’abbigliamento si consiglia di sceglierne uno adatto ad affrontare il clima molto variabile della Gran Bretagna. Quindi, sicuramente optare per un tipo di vestiario a strati ed impermeabile è fondamentale, così come protezioni per il vento ed un buon paio di guanti da ciclismo, così da poter affrontare pioggia, vento e freddo. Non bisogna dimenticarsi dell’equipaggiamento: casco, kit di pronto soccorso ed un sistema di GPS sono elementi essenziali, soprattutto se si attraversano le zone più remote.

Infine, per quanto riguarda gli alloggi si consiglia vivamente di prenotare con molto anticipo i propri pernottamenti. Lungo il percorso, infatti, sono presenti numerosi campeggi, ostelli, Bed & Breakfast e cottage di campagna, che però tendono a riempirsi velocemente durante il periodo di alta stagione.

Sentieri lungo le valle del Northumberland in Inghilterra, lungo il Great North Trail

Fonte: iStock

Sentieri lungo le valle del Northumberland, nel Great North Trail

Qual è il periodo migliore per percorrere il Great North Trail?

Il periodo ideale per affrontare il Great North Trail è quello compreso tra il mese di Maggio ed il mese di Settembre. Questo, infatti, è il momento dell’anno in cui il clima è generalmente più mite e le giornate più lunghe sono in grado di offrire più ore di luce, così da permettersi anche di pedalare più a lungo.

Tuttavia scegliere di affrontare questo percorso anche in periodi primaverili o autunnali consente di ammirare i colori della natura, particolarmente suggestivi e visibili soprattutto nei tratti con fitte foreste e boschi. Chiaramente, si sconsiglia in periodo invernale, dove, soprattutto nel territorio delle Highland scozzesi, si verificano notevoli e frequenti nevicate.

Il Great North Trail è un progetto estremamente importante per il Regno Unito, che dimostra come sia possibile esplorare il Paese su due ruote, lontano dalle aree urbane ed in piena armonia e vicinanza con la natura. È l’alternativa ideale per tutti quei ciclisti che desiderano vivere un’avventura autentica e, a tratti, impegnativa. Questo percorso offre la possibilità di mettersi alla prova, esplorando paesaggi spettacolari e contribuendo ad un modello di turismo sostenibile.

Affrontare il Great North Trail è un’esperienza che non si dimentica, che, grazie alle sue caratteristiche, va ad aggiungersi ai percorsi più belli da fare in Europa in mountain bike, scoprendo territori naturali fantastici, unici e ricchi di storia.

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Bodø, la panchina con vista sull’aurora boreale è un sogno. Come raggiungerla

L’aurora boreale è tornata a dare spettacolo infiammando i cieli dei Paesi del nord Europa e non solo. Tra le destinazioni più magiche da raggiungere in questo periodo c’è sicuramente Bodø, la “capitale” del Nordland norvegese che deve la sua fama anche e soprattutto alla fervente scena culturale.

Questa città, situata a nord del Circolo Polare Artico, è infatti una delle mete più affascinanti e attraenti per chi giunge in Norvegia. Non solo perché è il perfetto punto di partenza per chi vuole esplorare la natura selvaggia del territorio, ma anche perché è una destinazione in continua evoluzione, soprattutto dal punto di vista artistico e culturale, come dimostra il titolo di Capitale Europea della Cultura del 2024.

Insomma, i motivi per raggiungere la città sono tantissimi e, a questi, se ne aggiunge uno davvero magico. Sulla spiaggia di Ausvika infatti, ad appena 10 minuti da Bodø, sono state installate delle panchine con vista sull’aurora boreale. La visione è un sogno a occhi aperti.

Osservando l’aurora boreale in Norvegia: il posto più bello

Organizzare un viaggio in Norvegia, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea, lo è perché il Paese scandinavo offre tutta una serie di paesaggi mozzafiato che si snodano tra le montagne, i ghiacciai e i profondi fiori lungo la costa. Farlo adesso, però, permette ai viaggiatori di vivere esperienze davvero uniche che lasciano senza fiato.

Questo, infatti, è il periodo perfetto per andare a caccia di aurora boreale, dato che l’attività di questo fenomeno è intensa come non mai. Gli spettacoli del cielo sono più frequenti e vivaci, e lo saranno fino al 2026, registrando un picco importante che si verifica ogni 11 anni circa.

I luoghi da raggiungere per contemplare lo show della natura a testa in su sono tantissimi, tra questi spicca la Norvegia settentrionale che, con i suoi cieli tersi e l’inquinamento luminoso ridotto al minimo, si candida a destinazione perfetta per ammirare l’aurora boreale.

E se è vero che a guardare la lista dei luoghi da raggiungere non c’è che l’imbarazzo della scelta, è altrettanto vero che c’è un posto che, più degli altri, regalerà agli avventurieri un’esperienza unica e irripetibile.

Sulla spiaggia di Ausvika – una delle più suggestive e affascinanti del Paese – sono state infatti installate delle panchine che affacciano direttamente sull’aurora boreale. Qui, ad appena dieci minuti da Bodø, il designer Sander Kommedahl ha voluto regalare un sogno a cittadini e viaggiatori di tutto il mondo.

Le sedute, progettate con l’obiettivo di permettere di godere lo show nel migliore dei modi, si affacciano sul mare e sul cielo, e possono essere utilizzate da chiunque in maniera gratuita.

Panchina sull'aurora boreale, Norvegia

Fonte: Nadia Nordskott/visitnorway.com

Le panchine con vista sull’aurora boreale in Norvegia progettate dal designer Sander Kommedahl

Come avvistare l’aurora boreale: consigli utili

Bodø, e più in generale la Norvegia del nord, è la destinazione perfetta da raggiungere in questo periodo. Come abbiamo anticipato, infatti, il fenomeno dell’aurora boreale è ora nel suo picco massimo. Questo vuol dire che le probabilità di avvistare quella danza dalle infinite sfumature che infiamma il cielo sono più alte che mai.

Ma qual è il momento migliore per avvistare l’aurora boreale? I mesi ideali per ammirare il fenomeno sono quelli che vanno da ottobre a fine marzo. Per godere dello spettacolo in tutta la sua bellezza è consigliabile scegliere un luogo buio, lontano quindi dalle luci cittadine e da qualsiasi altra fonte luminosa, e volgere lo sguardo verso nord. Prima di partire per la caccia consigliamo, inoltre, di controllare le previsioni: la visione appare in tutto il suo splendore quando il cielo è terso e privo di nuvole.

La panchina con vista sull'aurora boreale a Bodø

Fonte: Nadia Nordskott/visitnorway.com

Spiaggia di Ausvika, Bodø
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Cosa vedere nello Chiriquí, una delle province più affascinanti di Panama

Montagne ricoperte di foreste e piantagioni di caffè d’eccellenza, spiagge idilliache popolate da varie specie marine, parchi nazionali dove vivere avventurose esperienze. Sono solo alcune delle innumerevoli attrattive del Chiriquí, regione panamense dai paesaggi spettacolari e ricca di biodiversità, inserita nella prestigiosa guida Best in Travel 2025 di Lonely Planet.

Un territorio ancora tutto da scoprire, che unisce natura, avventura e cultura, con un’attenzione particolare alla conservazione ambientale e alle tradizioni locali. Vediamo, quindi, le principali tappe da non perdere durante un viaggio in questa splendida destinazione che si è da poco affacciata al turismo internazionale.

Volcán Barú, il regno dell’avventura

Tra le attrazioni più note del Chiriquí spicca il Parco Nazionale del Volcán Barú. Con i suoi 3.474 metri, il Barú è la vetta più alta di Panama e il dodicesimo picco più elevato dell’America Centrale, che racchiude ben cinque ecosistemi, dai suggestivi altipiani pluviali alle foreste tropicali. Una delle esperienze più straordinarie che offre è la possibilità di vedere dalla sua cima l’Oceano Pacifico da un lato e l’Atlantico dall’altro.

Circondato da sette crateri, il vulcano è accessibile tramite sentieri di vario grado di difficoltà. Per chi desidera cimentarsi in quest’avventura, un percorso impegnativo parte dal paese di Volcán e richiede fino a otto ore per essere completato, tra andata e ritorno. Un’altra opzione è salire alla cima da Boquete, da dove attraverso un percorso più agevole permette di raggiungere la vetta in circa 90 minuti con un veicolo 4×4. La vista al tramonto è uno spettacolo indimenticabile, e per i più avventurosi, c’è la possibilità di campeggiare in cima per osservare le stelle.

Boquete, il cuore dell’ecoturismo

Situato nella valle ai piedi del Barú, Boquete è una meta frequentata dagli amanti della natura e dell’ecoturismo. Il paesino, incorniciato da montagne e attraversato dal fiume Caldera, si presta a passeggiate rilassanti tra giardini fioriti e paesaggi nebbiosi. Un luogo unico, dove la natura incontra l’avventura offrendo numerose attività, dalle escursioni verso cascate e punti panoramici, all’arrampicata su roccia, rafting, zip-lining e molto altro.

Il Parco Internazionale La Amistad

Proclamato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO nel 1983, il Parco Internazionale La Amistad è la riserva naturale più vasta e remota del Centro America, con un’area di 400.000 ettari protetti sia da Panama sia dal Costa Rica e ricoperti da un’estesa foresta tropicale, celebre per la sua biodiversità, habitat di numerose specie animali rare, tra cui il quetzal, l’uccello considerato sacro dagli antichi Maya e Aztechi.

Un’ampia rete di sentieri attraversano fitte foreste dove si possono avvistare anche felini come giaguari e puma, bradipi, scimmie e tapiri, oltre a 600 specie di uccelli. Vista la complessità del territorio, si consiglia di visitare il parco con una guida esperta per vivere un’avventura sicura e indimenticabile.

Il circuito del caffè tra le piantagioni di Geisha

Grazie al terreno vulcanico e all’altitudine elevata della regione, Chiriquí è conosciuta anche come culla del prestigioso caffè Geisha, una delle varietà più ricercate e costose al mondo. Le piantagioni di Boquete e Tierras Altas fanno parte di un circuito del caffè che consente ai visitatori di esplorare da vicino ogni fase del processo produttivo: dalla coltivazione alla raccolta, dalla tostatura fino alla degustazione delle pregiate varietà locali. L’esperienza è particolarmente consigliata agli appassionati di caffè che desiderano apprezzarne l’aroma inconfondibile e conoscerne la storia.

La costa e il golfo di Chiriquí

Il golfo di Chiriquí è un’oasi di spiagge e isole perfette per rilassarsi, fare snorkeling e godersi la natura. Qui, ogni spiaggia ha una personalità unica, con sabbie nere, bianche o dorate, e acque cristalline che offrono numerose possibilità di esplorazione. Tra le principali destinazioni del golfo ci sono l’Isola Parida, famosa per la sua avifauna; l’Isola Coco, che ospita una vasta colonia di fregate; e Boca Brava, dove è possibile osservare oltre 50 specie di uccelli in una sola giornata.

Durante i mesi di luglio e ottobre, nel golfo è possibile avvistare le megattere, mentre sulle spiagge le tartarughe marine vengono a nidificare e deporre le uova. Un suggestivo spettacolo naturale al quale tutti i visitatori possono assistere liberamente e che rende ancora più emozionate un viaggio nel Chiriquí.

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È stato scoperto un mondo nascosto sotto i ghiacci dell’Antartide

Ci sono posti del mondo che lasciano senza fiato con la loro bellezza selvaggia: uno di questi è l’Antartide, con i suoi ghiacciai, il freddo che penetra nelle ossa e una natura che leva il fiato. È qui che – qualche anno fa – è stata fatta una scoperta eccezionale: sotto lo strato di ghiaccio è stato trovato un mondo affascinante e straordinario, valli subglaciali e catene montuose nell’Antartide occidentale.

A portare avanti queste importantissime esplorazioni è stato il progetto PolarGap dell’Agenzia spaziale europea, con un gruppo di lavoro guidato dalla Northumbria University.

Le tre vallate sotto l’Antartide potrebbero essere importanti nel futuro, come suggeriva lo studio, poiché si legge sul sito della Northumbria University: “Aiutano a incanalare il flusso di ghiaccio dal centro del continente verso la costa” e questo serve anche in previsione di un eventuale assottigliamento della calotta glaciale a causa del cambiamento climatico. Tutto quello che c’è da sapere.

Antartide, il mondo nascosto sotto il giaccio

Il mondo è ancora un luogo tutto da scoprire che rivela soprese a ogni studio ed esplorazione, mostrando come sia ricco di bellezze e di tesori, preziosi e di fondamentale importanza per tutti noi. Come il mondo nascosto che – tempo fa – era stato scovato sotto l’Antartide grazie a uno studio portato avanti dall’Esa.

Un mondo fatto di montagne e vallate, meraviglioso e affascinante, scovato proprio grazie a un progetto di mappatura del Polo Sud, porzione di terra che rimaneva scoperta dai satelliti.

Ed è così che sono state trovate le tre enormi vallate, di dimensioni davvero notevoli. La più grande è la Foundation Trough: la sua lunghezza supera i 350 chilometri ed è larga 35, per renderci conto della vastità di questa area basti sapere che la lunghezza equivale a quella che vi è tra Londra e Manchester, mentre la larghezza è una volta e mezza l’isola di Manhattan. davvero impressionate.

Ve ne sono altre due di poco più piccole: la depressione Patuxent si snoda per oltre di 300 km e la sua larghezza ammonta a più di 15 km, mentre l’Offset Rift Basin è lunga 150 km e larga 30 km.

Questo mondo sotto il ghiaccio non è solo molto affascinante ma è anche una scoperta importante, come aveva spiegato Kate Winter della Northumbria University: “Ora sappiamo che la regione montuosa impedisce al ghiaccio dell’Antartide orientale di scorrere attraverso l’Antartide occidentale verso la costa – si legge sul sito dell’Università -. Inoltre, abbiamo scoperto tre valli subglaciali nell’Antartide occidentale che potrebbero essere importanti in futuro. Se la calotta glaciale si assottiglia o si ritira, questi corridoi controllati topograficamente potrebbero facilitare un flusso di ghiaccio più avanzato verso l’entroterra e potrebbero portare allo spostamento della spartiacque glaciale dell’Antartide occidentale. Ciò, a sua volta, aumenterebbe la velocità con cui il ghiaccio scorre dal centro dell’Antartide verso i suoi bordi, portando a un aumento dei livelli globali del mare”.

Un mondo sommerso affascinante e straordinario, ma soprattutto fondamentale per comprendere anche il futuro.

Antartide, tutti i suoi segreti

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Antartide, tutti i segreti di questa terra meravigliosa

La nuova scoperta sull’Antartide

Di recente è stata fatta una nuova scoperta in merito all’Antartide e ha a che fare con un tempo talmente lontano da essere difficile da misurare. Infatti, a quanto pare, la glaciazione di questo luogo ha preso il via circa 34 milioni di anni fa, ma non ha coperto tutto il continente e non lo ha fatto subito. Nell’Antartide occidentale, infatti, ci sono voluti quasi sette milioni di anni prima che il clima cambiasse arrivando alla formazione delle calotte glaciali.

Il team di ricerca, formato dall’Alfred Wegener Institute, dal Centro Helmholtz per la ricerca polare e marina (AWI) in Germania, con il coinvolgimento dei ricercatori del British Antarctic Survey, dell’Università di Heidelberg e del MARUM Center for Marine Environmental Sciences presso l’Università di Brema, ha scoperto anche come era il paesaggio.

Come riportato nella newsroom della Northumbria University, uno dei professori ha affermato: “Il polline e le spore conservati nei sedimenti rivelano un quadro dettagliato del passato paesaggio dell’Antartide occidentale, simile all’attuale Patagonia, con foreste e boschi ricchi di faggi meridionali e clima temperato-freddo”.

Difficile immaginarlo così ora, quando i nostri occhi possono vedere paesaggi bianchi, in cui ghiaccio e neve sembrano essere tutt’uno con il mare e il cielo. Un mondo affascinante e prezioso, delicato e da tutelare.

Antartide, un mondo tutto da scoprire

L’Antartide è un mondo tutto da scoprire, di impareggiabile bellezza, un posto in cui la natura regala scenari che levano il fiato tra immense distese di ghiaccio e neve, mare e animali fantastici. Qui si possono incontrare pinguini, orche, foche e alcuni giganti dell’acqua come balene e megattere.

Viaggi in Antartide, quello che devi sapere

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Quello che devi sapere sui viaggi in Antartide

Un posto da esplorare ad esempio grazie ad apposite crociere, pensate per far ammirare ai visitatori alcuni dei luoghi più spettacolari. E se negli ultimi anni questa zona della terra ha visto un boom di turisti, grazie a prezzi più accessibili – infatti pare che nel 2024 ci siano state oltre 122 mila persona secondo dati riportati dal Corriere della Sera – è anche vero che questo può avere un impatto non propriamente positivo sull’ambiente. Una ricerca pubblicata su Nature, si legge su Donna Moderna, ha sottolineato che la neve si sta sciogliendo più velocemente anche per il numero di visitatori che raggiungono questa terra.

Chi, comunque, visita questi luoghi riceve delle informazioni molto puntuali su cosa non deve portare con sé e su quali sono i comportamenti da non adottare.

Oltre alle navi si può raggiungere il Polo Sud con gli aerei. I viaggi in questo luogo possono durare da una settimana circa, fino ad arrivare a un mese. Ci sono viaggi che permettono di fare delle escursioni e altri che consentono la visita solamente a bordo delle imbarcazioni.

Una cosa è certa questo luogo selvaggio, e in cui la natura ha cesellato un paesaggio favoloso, è una grande attrattiva per molti, anche per i tesori che ancora nasconde e possono essere svelati. Proprio come le grandi vallate sotto il ghiaccio, una ricchezza che non è solo fantastica da immaginare, ma che ha anche importanti conseguenze scientifiche.

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L’ESA immortala dallo spazio il foliage sull’Appennino tosco-emiliano

Lo spettacolo che la natura regala nel periodo autunnale non può essere riprodotto da nessun dipinto, neppure dal pennello dei più grandi Maestri dell’arte. Ma una fotografia è in grado di rendere l’immagine nella sua realtà più vera, specie se viene scattata da una prospettiva insolita come ha fatto l’ESA, l’Agenzia spaziale europea, che ha immortalato il foliage autunnale dallo spazio grazie alla missione spaziale Copernicus Sentinel-2.

Cos’è Sentinel-2

Sentinel-2 è una missione sviluppata dall’ESA (European Space Agency) nell’ambito del programma Copernicus, che ha lo scopo di monitorare le aree verdi del nostro Pianeta e di fornire supporto nella gestione di eventuali disastri naturali fornendo, così, un prezioso supporto in caso di necessità. Comprende due satelliti identici, Sentinel-2A e Sentinel-2B, che operano simultaneamente sulla stessa orbita eliosincrona a 786 chilometri d’altezza sfalsati di 180°. La missione deve acquisire immagini multispettro in 13 bande del visibile e infrarosso e sorvolare uno stesso punto sulla superficie terrestre con lo stesso angolo di visuale ogni 5 giorni. Il programma Sentinel-2 è in grado di monitorare lo sviluppo delle piante in ambito agricolo o forestale, valutando le variazioni nei livelli di clorofilla e contenuti di acqua. Ecco perché, quindi, ha potuto scattare la fotografia più bella dell’autunno che sta facendo il giro del web.

La foto eccezionale del foliage

Solo da una grande distanza è possibile riprendere un’immagine così ampia di una vasta area come quella immortalata lo scorso 29 ottobre dai satelliti Copernicus Sentinel-2 dell’ESA. Le temperature che stanno scendendo velocemente e la minore intensità di luce in questi ultimi giorni hanno contribuito a colorare le foglie dei boschi dell’Appennino tosco-emiliano di rosso, giallo e marrone, specie a quote alte. Come specifica anche l’ESA sul proprio sito, i colori dipendono dal meteo locale, dall’altitudine e dall’orientamento delle valli oltre che dall’insieme delle specie di alberi che vi crescono.

Nell’immagine diffusa sia sul sito sia sul profilo Instagram dell’ESA, viene mostrata in particolare la zona tra la Riserva naturale Guadine Pradaccio, un’area naturale protetta che occupa una superficie di 240,00 ettari in provincia di Parma, e il Parco dei Cento Laghi o parco regionale delle Valli del Cedra e del Parma, un’area naturale protetta che si trova nell’alto Appennino parmense, fino al Monte Cimone (2.165 metri), il maggiore rilievo dell’Appennino settentrionale e dell’Emilia-Romagna.

Nell’immagine diffusa, si vede persino la città portuale di La Spezia, mentre più a Sud c’è Carrara, a due passi dalle Alpi Apuane. Dalla foto in alta risoluzione si può scorgere il bianco del marmo che viene ricavato dalle cave di queste montagne, in contrasto con la vegetazione che le circonda. Un vero spettacolo della natura.