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Come in un quadro: le montagne che sembrano dipinte da un artista

Sono tante le meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo, e sono le stesse che ogni giorno ci invitano ad andare alla scoperta del nostro pianeta, a muoverci in lungo e in largo per vivere avventure all’insegna della grande bellezza messa in scena da Madre Natura.

È proprio lei, infatti, a creare spettacoli di immensa meraviglia, capolavori visivi che lasciano senza fiato e che sono così straordinari da non sembrare reali.

I luoghi plasmati sapientemente dalla natura, da raggiungere ed esplorare, sono tantissimi e tutti sono destinati a incantare, ma ne esiste uno che, più degli altri, ha catturato la nostra attenzione. Si tratta dei Monti Arcobaleno, così ribattezzati per quelle montagne colorate che sembrano dipinte da un artista.

Il più grande capolavoro visivo della natura si trova in Cina

Il nostro viaggio di oggi, quello che ci conduce alla scoperta di uno dei più grandi capolavori creati da Madre Natura, ci porta direttamente in Cina. Percorrendo le celebri tappe dell’antica Via della Seta, è possibile raggiungere Zhangye, in provincia di Gansu. È proprio qui, nella zona nord ovest della città, che ci si ritrova al cospetto del grandioso Parco geologico nazionale del Danxia cinese, un’area protetta che si snoda per oltre 500 chilometri e che ospita uno degli spettacoli più straordinari del mondo.

Qui, infatti, si innalzano verso il cielo dei massicci montuosi che non assomigliano a niente di tutto ciò che abbiamo visto nella vita fino a questo momento. Le montagne del parco, infatti, brillano sotto il sole mostrando il loro volto più bello, quello caratterizzato da colori cangianti, nitidi e vivaci che sembrano dipinti da un artista. Non si tratta però dell’opera dell’uomo, ma della natura che ha creato uno degli scenari più belli del nostro mondo.

Monti Arcobaleno, Zhangye

Fonte: iStock

Monti Arcobaleno, Zhangye

Le montagne che sembrano dipinte da un artista

Il Parco geologico nazionale del Danxia cinese di Zhangye ha su di sé l’attenzione di persone di tutto il mondo. Non solo turisti, viaggiatori e appassionati della natura, ma anche studiosi e geologi da sempre affascinati dalla peculiarità di queste formazioni rocciose.

Queste montagne, ribattezzate Monti Arcobaleno per via dei colori brillanti che le caratterizzano, si sono create migliaia di anni fa a seguito dell’erosione dell’arenaria rossa. Sono stati il vento, la pioggia e gli altri agenti atmosferici a modellare le forme, mentre il deposito dei materiali ha contribuito a creare dei strati colorati che si sono sovrapposti nei secoli. Appare così, alla vista, uno scenario favolistico che illumina lo sguardo dei viaggiatori, e di chiunque raggiunga questo parco, con mille sfumature di rosso, di viola, di argento e di giallo.

Non sono solo i colori a incantare, ma anche le forme bizzarre che si possono ammirare raggiungendo la sezione del parco denominata BingGou Danxia, proprio lì dove i massicci montuosi assumono forme e lineamenti che rimandano all’immaginario onirico.

Visitare il Parco geologico nazionale del Danxia cinese di Zhangye è una vera e propria esperienza sensoriale ed emozionale, da vivere in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Dall’alba al tramonto, infatti, i Monti Arcobaleno diventano il palcoscenico di uno spettacolo di luci e colori che segue il movimento del sole.

Come visitare il Parco geologico nazionale del Danxia cinese di Zhangye

Il Parco geologico nazionale del Danxia cinese si trova ad appena 30 minuti di auto dalla città di Zhangye. Per esplorarlo è necessario seguire dei sentieri predisposti intervallati da diverse piattaforme panoramiche che permettono di ammirare lo scenario da una posizione privilegiata. A disposizione dei visitatori, inoltre, ci sono delle navette che facilitano gli spostamenti da una parte all’altra del parco.

Monti Arcobaleno, Zhangye

Fonte: iStock

Monti Arcobaleno, Zhangye
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Benvenuti sull’itinerario migliore d’Europa

L’itinerario per trekking, gite in mountain bike o escursioni a cavallo migliore d’Europa si cela nelle Fiandre, nel cuore del Parco Hoge Kempen, l’unico parco nazionale belga, dove la natura si mostra in tutto il suo splendore.

Il Parco, infatti, ha ricevuto, per la prima volta nella storia delle Fiandre, il riconoscimento di “Leading Quality Trail – Best of Europe” per il suo itinerario “National Park Trail”, certificazione assegnata dalla European Ramblers Association (ERA), organizzazione internazionale che rappresenta oltre 60 membri attivi nel settore dell’escursionismo.

L’ambito riconoscimento, che ha una validità di tre anni, viene conferito a seguito di un’attenta valutazione basata su rigorosi criteri di qualità, che ne garantiscono l’eccellenza sia in termini di qualità paesaggistica che di valore esperienziale e di segnaletica.

National Park Trail, il percorso migliore in Europa

Nationaal_Park_Hoge_Kempen

Il National Park Trail, accessibile da giugno 2022 e considerato l’itinerario europeo migliore, è una piacevole passeggiata ad anello che si sviluppa su 110 chilometri, suddivisa in 5 tappe di 20 chilometri ciascuna, comodamente percorribile in 4/5 giorni e, quindi, l’ideale per una breve vacanza o un weekend lungo all’aria aperta.

La facilità con cui si raggiunge (dista un’ora e mezza dalla capitale Bruxelles), le ottime condizioni del percorso, la varietà e la bellezza del paesaggio, e la dotazione di infrastrutture quali i pannelli informativi, la segnaletica e i punti di sosta hanno valso al parco fiammingo la certificazione che lo incorona sul podio d’Europa.

La passeggiata ad anello conduce alla scoperta dei luoghi più affascinanti del Parco Nazionale Hogen Kempen e ha in serbo molte sorprese: sette salite, vaste brughiere in fiore, splendide paludi, ampi laghi aperti, sinuose dune di sabbia e boschi profumati.
Ma non solo: è una delle poche zone delle Fiandre dove dimenticare il traffico e la frenesia della vita di tutti i giorni per più di 100 chilometri.

Gli escursionisti possono decidere a loro piacimento il numero di tappe e di chilometri, la direzione, la partenza e il punto di arrivo scegliendo se percorrere l’intero anello di 110 chilometri oppure varianti più brevi.

Inoltre, sia presso ogni cancello d’ingresso del Parco che lungo il percorso, sono disponibili parcheggio, servizi igienici, punti ristoro, pannelli informativi e strutture ricettive per il pernottamento: hotel, campeggi, B&B, villaggi vacanze, pole camping, case vacanza e altro ancora per andare incontro a tutte le esigenze.

Le cinque tappe da non perdere

Cycling couple with childeren near Nete_ Lier _ Sofie Coreynen

Le tappe ideali per ammirare i punti salienti del Parco Hoge Kempen sono cinque, tutte con inizio e arrivo presso un cancello d’ingresso.

Il punto di partenza ufficiale del National Park Trail è Kattevennen che si raggiunge facilmente attraversando il Molenvijver Park e la foresta.

Prima Tappa: KATTEVENNEN – PIETERSHEIM (23,8 chilometri)

Il percorso si snoda principalmente al cospetto di vasti boschi alle pendici meridionali dell’altopiano di Kempen.

Seconda Tappa: PIETERSHEIM – TERHILLS (23,9 chilometri)

Camminando da sud a nord lungo il bordo dell’altopiano di Kempen, si apre il favoloso paesaggio della brughiera e della valle di Ziepbeek.

Sul Mechelse Heide si gode di incredibili viste panoramiche e si intravedono le prime colline.

Terza Tappa: TERHILLS – DUINENGORDEL (22,6 chilometri)

Proprio come la seconda tappa, anche la terza si snoda da sud a nord lungo il bordo dell’altopiano di Kempen.

Il cammino inizia con tre salite e poi prosegue, attraversando la foresta Dilser, fino a Bergerven e Bosbeek.

Quarta Tappa: DUINENGORDEL – THORPARK (26,8 chilometri)

Il percorso inizia con una serie di dune sabbiose e paludi e continua immergendosi tra brughiere e foreste fino a raggiungere le colline minerarie di Thorpark da cui ammirare magnifici panorami.

Quinta Tappa: THORPARK – KATTEVENNEN (11 chilometri)

Infine, camminando lungo la valle Stiemerbeek e l’area forestale si raggiunge di nuovo Kattevennen.

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Love glamping ad alta quota: l’esperienza più romantica si vive in Italia

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi diversi tra loro, eppure tutti sono accomunati dallo stesso desiderio: quello di vivere esperienze straordinarie destinate a regalarci i ricordi più belli di sempre.

E se parliamo di esperienze, ormai lo sappiamo, non possiamo non includere anche gli alloggi. Negli ultimi tempi, infatti, le strutture ricettive di tutto il mondo hanno messo a disposizione servizi sempre più pensati per soddisfare emozioni, sensi, desideri e sogni dei avventurieri con un solo obiettivo: trasformare il viaggio in un’avventura indimenticabile.

Lo sanno bene tutti quelli che, negli anni, hanno raggiunto e prenotato case sull’albero, baite in montagna e glamping immersi nella natura, in ogni parte del mondo, che hanno sorpreso e meravigliato i viaggiatori. Una missione, questa, condivisa anche da un nuovo alloggio situato nel BelPaese, proprio nel cuore delle Alpi. Un love glamping ad alta quota che promette di vivere l’esperienza più romantica e suggestiva di sempre. Pronti a partire?

2 Cuori in Pista

Quando l’inverno arriva, gli amanti della natura sanno bene che è questo il momento di organizzare nuovi viaggi verso tutti quei territori che si trasformano in cartoline di immensa bellezza. Merito della neve, che con il suo candore abbraccia le cime delle montagne, avvolge le strade e gli edifici e dà vita a scenari straordinariamente incantati.

Ed è proprio in uno di questi paesaggi, che per forme e lineamenti sembra uscito da una fiaba, che vogliamo portarvi oggi. Ci troviamo nel cuore delle Alpi, e più precisamente nei pressi del comprensorio Valmalenco Ski Resort, in provincia di Sondrio.

Meta prediletta di tutti gli amanti della natura e degli sport invernali, il celebre comprensorio del BelPaese ha pensato di arricchire la sua offerta con una proposta inedita, sorprendente e romantica, che regalerà agli innamorati la possiblità di realizzare un sogno ad alta quota. Proprio qui, infatti, è stato inaugurato 2 Cuori in Pista, un love glamping che affaccia direttamente sulle stupende montagne innevate che fanno da cornice al comprensorio, e che garantiscono un’immersione totale nella natura più incontaminata.

Love glamping, Valmalenco Ski Resort

Fonte: Ufficio Stampa Valmalenco Bernina Ski Resort

Love glamping, Valmalenco Ski Resort

Un love glamping da sogno

L’alloggio proposto da Valmalenco Ski Resort è unico nel suo genere, non solo perché è immerso in uno dei panorami invernali più belli e suggestivi del nostro Paese, ma anche perché la suite degli innamorati, che prende il nome di 2 Cuori in Pista, è stata realizzata all’interno di un gatto delle nevi. Il veicolo a motore cingolato utilizzato per muoversi sulla neve è stato trasformato in un glamping ad alta quota per permettere alle coppie che giungono fin qui di vivere un’esperienza inedita e romantica, a diretto contatto con la natura.

L’alloggio, che si raggiunge esclusivamente in motoslitta, è dotato di tutti i comfort. A disposizione degli ospiti, infatti, c’è un letto matrimoniale, un bagno privato e una vasca per un relax con vista. L’intera suite, inoltre, offre una vista panoramica totale che si affaccia su paesaggi unici.

Chi sceglierà di prenotare l’alloggio, inoltre, avrà a disposizione una colazione servita direttamente in suite, gli skypass per sciare tra le pista del comprensorio, e potrà deliziarsi con le proposte caratteristiche della cucina valtellinese. Pronti a condividere questa esperienza con la vostra dolce metà?

2 Cuori in Pista, l'alloggio costruito nel gatto delle nevi

Fonte: Ufficio Stampa Valmalenco Bernina Ski Resort

2 Cuori in Pista, l’alloggio costruito nel gatto delle nevi
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Puoi dormire in un igloo a 3000 metri di altezza: l’esperienza magica

Le esperienze di viaggio, quelle incredibili, magiche e straordinarie, passano anche per gli alloggi. Le strutture ricettive di tutto il mondo, infatti, hanno ampliato le loro offerte per rispondere sempre di più alle esigenze dei viaggiatori che non si mettono in cammino solo per visitare i monumenti iconici o esplorare nuovi territori, ma anche e soprattutto per vivere avventure mozzafiato.

Case sull’albero, baite solitarie immerse nella natura, alloggi bizzarri e originali e hotel a tema cartoon: tutto è pensato nei minimi dettagli per permettere agli avventurieri di vivere viaggi destinati a creare i ricordi più belli di una vita intera.

E se è un ricordo speciale che volete creare e conservare nel vostro cuore questo inverno, non vi resta che raggiungere al più presto il territorio di Val Senales, nella provincia autonoma di Bolzano. Proprio lì dove è possibile avvicinarsi al cielo, e quasi sfiorarlo, sempre lì dove si può dormire all’interno di un igloo ghiacciato a 3000 metri d’altezza.

L’esperienza magica nel regno di Frozen

Organizzare un viaggio in montagna, in inverno, è sempre un’ottima idea. In questo periodo dell’anno, infatti, le maestose cime innevate fanno da cornice a paesaggi incantati e mozzafiato che per forme, colori e lineamenti ricordano proprio quegli scenari che hanno da sfondo alle favole più belle.

Ed è proprio dentro una fiaba che vogliamo portarvi oggi, in uno dei territori più suggestivi e affascinanti del BelPaese. Ci troviamo a Senales, un comune italiano situato nella provincia autonoma di Bolzano, in Trentino Alto Adige, che si estende su una superficie che raggiunge e supera i 3000 metri di altitudine e che comprende anche l’omonima valle, meta prediletta di tutti gli amanti degli sport invernali.

Proprio qui, nel punto più alto del territorio, si erge un rifugio solitario e silenzioso, un punto di riferimento per tutti i viaggiatori che osano spingersi fin qui. Si tratta del Rifugio Bella Vista, una splendida dimora abbarbicata al ghiacciaio del Giogo Alto, e immersa completamente nella natura.

Avvolta dalla gelida e cristallina aria del ghiacciaio, la struttura permette agli ospiti di ripristinare il contatto più autentico con la natura, a un’altezza dove i confini tra cielo e terra spariscono. Ed è sempre quassù che è possibile vivere una delle esperienze di viaggio più incredibili di sempre, quella di dormire in un igloo per trascorrere una notte di pura magia.

Dormire nell’igloo sopra a un ghiacciaio

Sono diversi gli alloggi messi a disposizione dal Rifugio Bella Vista per tutti gli avventurieri che giungono fin qui, ma uno più di tutti ha catturato la nostra attenzione. Si tratta di un igloo di ghiaccio situato nella parte più alta di Senales dove è possibile vivere un’esperienza gelida e magica.

Per arrivare alla struttura occorre raggiungere la funivia a Maso Corto per poi salire a 3000 metri di quota. Qui, dopo essere stati accolti da una bevanda calda, gli ospiti vengono accompagnati all’interno dell’igloo e dotati di un sacco a pelo per trascorrere la notte: è allora che comincia la magia.

All’interno dell’igloo c’è un letto matrimoniale ricoperto da pelli di pecora che isolano il freddo. L’atmosfera, invece, è resa ancora più incantata dalle candele che illuminando il ghiaccio delle pareti creano suggestivi giochi di luci e ombre. Tutto intorno, invece, ci sono i suoni della natura e della montagna che si trasformano in una dolce melodia.

Appena fuori, invece, è possibile accedere alla sauna finlandese più alta d’Europa, per vivere un’esperienza di puro relax con vista su un panorama mozzafiato.

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cascate Idee di Viaggio Liguria parchi naturali vacanza natura Viaggi

La Cascata del Serpente, oasi paradisiaca in Liguria

La Liguria, con le sue splendide spiagge bagnate da un mare cristallino e i piccoli borghi colorati arrampicati tra le rocce, è una regione meravigliosa. Sono moltissimi i turisti che la scelgono per le loro vacanze estive o anche semplicemente per una gita fuori porta. Ma il suo entroterra nasconde alcune piccole perle che in pochi conoscono: come la Cascata del Serpente, un incantevole angolo di paradiso immerso nella natura incontaminata, assolutamente da scoprire.

La bellezza della Cascata del Serpente

Le impetuose acque turchesi del rio Masone, che si scava il suo intricato percorso attraverso una valle ripida e incassata, si tuffano tra le rocce dando vita ad uno spettacolo della natura: questa è la Cascata del Serpente, un gioiello da ammirare nella sua selvaggia bellezza. In realtà, qui si trovano ben 5 piccole cascate, una più suggestiva dell’altra, ed ognuna di esse si getta in un piccolo laghetto. Ma è la più alta, con i suoi 12 metri di tuffo, a regalarci il paesaggio più affascinante di tutti, una vera cartolina.

La Cascata del Serpente, immersa nel cuore lussureggiante del Parco Naturale Regionale del Beigua, è la meta ideale per una bella camminata nella natura ancora incontaminata, praticamente in ogni stagione dell’anno. La primavera, ricca di colori e profumi incredibili, accoglie i primi visitatori conducendoli alla scoperta di questa oasi meravigliosa, mentre l’estate è il momento giusto per chi vuole farsi un tuffo rinfrescante nelle acque trasparenti del piccolo specchio che i locali, ormai da tanti anni, chiamano il Laghetto del Serpente.

Ma le sorprese non finiscono certo qui: il breve percorso che porta verso le cascate è esso stesso una vera bellezza, lungo il quale si possono ammirare alcune vecchie strutture che testimoniano l’importanza del rio Masone e delle sue acque, tra cui un grosso mulino e i ruderi di un’antica cartiera. E per i più avventurosi, il corso d’acqua e le sue cascate offrono l’occasione per praticare escursioni e torrentismo lungo la via ferrata attrezzata.

La Cascata del Serpente, dove si trova

Arrivare alla Cascata del Serpente non è affatto difficile: il punto di partenza ideale è il centro abitato di Masone, piccolo borgo ricco di storia e natura. Dopo aver attraversato il grazioso ponte che conduce alla piazza principale del paese, non resta che seguire le indicazioni. Il percorso, completamente immerso nella vegetazione, dura appena un chilometro ed è adatto a tutti, anche ai più piccini. Una volta arrivati, il panorama si apre davanti agli occhi dei turisti ed è semplicemente meraviglioso. Sembra davvero un’oasi di pace, dove rilassarsi per qualche ora.

Per chi ama la natura, d’altra parte, questo è un paradiso: siamo nel Parco del Beigua, una delle aree verdi più lussureggianti dell’intera regione, dove potersi concedere lunghe escursioni all’aria aperta. Qui vi sono infatti tantissimi sentieri perfetti per una semplice camminata o per un trekking più impegnativo, arrampicandosi sulle vette più alte dell’Appennino Ligure. Oltre alla Cascata del Serpente, vi sono altre bellezze naturalistiche da esplorare: una è il Lago dell’Antenna, bacino artificiale realizzato per sopperire all’esigenza di una centrale idroelettrica e oggi meta di tantissimi amanti della pesca.

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La spettacolare foresta galleggiante degli abeti d’acqua

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, spesso per andare alla scoperta di tutti quei paesaggi plasmati sapientemente da Madre Natura, proprio lì dove la terra diventa il palcoscenico degli spettacoli più straordinari del mondo. E lo facciamo non solo per assistere alla grande bellezza di questi show, ma anche per rigenerare i sensi e le energie, per ritrovare noi stessi e per stabilire un contatto primordiale con la natura più autentica e selvaggia.

Altre volte, invece, ci mettiamo in cammino per raggiungere tutti quei capolavori creati dall’uomo. Opere, monumenti o strutture architettoniche che con gli anni si sono trasformati nel simbolo di città e Paesi interi. Ma è quando la mano dell’uomo incontra e accarezza tutta la potenza della natura che nascono quelle che sono le visioni più belle e straordinarie di sempre.

Come quella spettacolare foresta galleggiante caratterizzata da centinaia di abeti d’acqua, che è così bella da non sembrare vera. E invece e reale e per questo ancora più magica.

La magica foresta galleggiante di Fish Tail Park

Il nostro viaggio di oggi ci conduce dall’altra parte del mondo, e ci porta alla scoperta di un luogo incantato, che per forme e lineamenti rimanda a un immaginario onirico e favolistico. Ci troviamo in Cina, e più precisamente nella città di Nanchang, capoluogo della provincia dello Jiangxi nel sud est del Paese.

Situata sulla sponda occidentale del lago dolce Poyang, il più grande della Cina, la città ospita quello che è uno dei progetti di riqualificazione urbana più belli di sempre. Proprio in questa zona, colpita frequentemente da inondazioni urbane durante la stagione dei monsoni, è stata costruita una foresta galleggiante popolata da centinaia di abeti d’acqua. Arrivando nei pressi della High-Tech Zone si apre davanti agli occhi dei viaggiatori uno spettacolo mozzafiato che cambia i suoi colori a ogni stagione e che incanta ogni giorno dell’anno.

Questa inedita e straordinaria area naturale è il frutto di una riqualificazione messa a punto dallo studio di architettura Turenscape, che ha trasformato un paesaggio dismesso e maltrattato in una foresta galleggiante da sogno, che non solo assorbe l’acqua piovana, ma è diventato anche l’habitat di numerosi esemplari di fauna selvatica, oltre ad aver ridisegnato in maniera univoca e strabiliante il panorama urbano della città.

Fish Tail Park, Nanchang

Fonte: IPA

Fish Tail Park, Nanchang

Una passeggiata urbana nella natura

La foresta, che circonda il quartiere più tecnologico della città, permette alle persone di sperimentare un nuovo e inedito modo per connettersi in maniera univoca con la natura circostante, consentendogli di vivere un’esperienza sensoriale e visiva unica.

Ispirato dal paesaggio palustre originario del lago Poyang, lo studio di architettura ha creato un paesaggio in grado di sopravvivere e adattarsi alle inondazioni monsoniche grazie alla presenza di numerosi esemplari di Metasequoia glyptostroboides, conosciuti anche con il nome di abete d’acqua grazie alla loro capacità di sopravvivere in terreni ricchi di acqua o paludosi.

Per esplorare l’area è possibile attraversare tutta una serie di percorsi e piattaforme pedonali che circondano il lago e che forniscono l’accesso alle zone boschive, offrendo così ai visitatori la possibilità di esplorare un microcosmo naturale e bellissimo. È possibile anche passeggiare sopra la foresta galleggiante grazie alla presenza di passerelle sospese tra cielo e acqua, e che sono percorribili sia a piedi che in bicicletta.

Fish Tail Park, Nanchang

Fonte: IPA

Fish Tail Park, Nanchang
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Seneghe, dove la tradizione e la natura della Sardegna si incontrano

Seneghe è il bellissimo borgo della Sardegna centro-orientale, incastonato tra mare e natura selvaggia. Custodisce la tradizione dell’olio extravergine di oliva, che ancora oggi valorizza e tutela. Inoltre, si trova a due passi dalle più belle località della costa ed è immerso tra boschi, nuraghi e altri monumenti archeologici.

Vincitore del Bando per l’attrattività dei Borghi promosso dal Ministero della Cultura, Seneghe è un luogo magico, ideale per chi vuole scoprire il lato più affascinante e nascosto dell’isola, sia durante l’estate, che in inverno.

Seneghe, la città dell’Olio

Nessun viaggio può iniziare a stomaco vuoto, ed è per questo che Seneghe accoglie i suoi visitatori con il suo prodotto d’eccellenza: l’olio extravergine di oliva.

Conosciuta anche come Città dell’Olio, ospita annualmente il Concorso Montiferru, premio nazionale dedicato all’olio extravergine di oliva. Il Concorso è suddiviso in due sessioni, la prima a marzo e la seconda a dicembre, quando si decretano gli oli migliori dell’anno.

Il Premio Montiferru, che nel 2022 si tiene dal 16 al 18 dicembre, coinvolge tutto il Paese, e si trasforma in una vera festa tutta da vivere e… gustare. È un’occasione per perdersi tra i sapori tipici, visitare punti ristoro, frantoi, mostre e tanto altro.

Fonte: Comune di Seneghe (OR)

Comune di Seneghe (OR)

Il territorio di Seneghe, tra spiagge bianche e scogliere selvagge

Incastonato tra boschi e rocce basaltiche, Seneghe si affaccia sul monte Sos Paris, sul versante orientale del Montiferru, zona che prende il nome dall’omonimo massiccio vulcanico, che si staglia e decora tutta la zona.

Basta spostarsi a pochi chilometri dal centro abitato per immergersi nei tipici boschi di leccio e sughero e passeggiare tra i profumi inebrianti della macchia mediterranea. Facendo attenzione si possono notare i terreni basaltici che si estendono fino alla costa.

E a proposito, non si può parlare di Sardegna senza accennare al suo mare. Ma chi conosce solo il lato “mondano” dell’isola, rimarrà stupito dallo scrigno di tesori offerti dalla costa più vicina a Seneghe, quella del territorio di Oristano e del Sinis.

La prima meta imperdibile uscendo da Seneghe è S’Archittu, che si trova a circa 19 km dal paese. Il nome prende origine dalla lunga scogliera bianca che attraversa il breve tratto di costa su cui si apre un arco naturale spettacolare, nato dall’erosione delle rocce calcaree. La scogliera abbraccia una piccola ma deliziosa spiaggia, da cui si raggiunge a nuoto la scogliera per arrampicarsi e divertirsi con i tuffi. Basta andare in una qualsiasi bella giornata estiva per ammirare decine di persone che si divertono a fare tuffi dalla cima di S’Archittu. Ad ogni tuffo scoppia l’applauso del pubblico. Ma S’Archittu è l’ideale anche per chi vuol fare una passeggiata: in alcuni punti della scogliera sembra di camminare sulla luna. Il momento del giorno ideale? Il tramonto, per godersi il sole che si tuffa dentro il mare incorniciato dall’arco.

Chi, invece, predilige le spiagge caratterizzate da sabbia fine e bianca, può trascorrere una giornata nelle varie aree balneari, come Putzu Idu (23 km da Seneghe) o Sa Mesa Longa (25 km da Seneghe), ma anche Santa Caterina di Pittinurri (22 km) o S’Arena Scoada (24 km).

Infine, a 29 km da Seneghe spicca Is Arutas, una delle spiagge più famose della costa, caratterizzata da chicchi di quarzo bianchi e rosa pallido.

Fonte: Comune di Seneghe (OR)

Spiaggia di Sa Rocca Tunda – Provincia di Oristano

Seneghe, alla scoperta di nuraghi e tombe dei giganti

Per chiudere il meraviglioso soggiorno nel territorio del Montiferru non può mancare una visita ai tanti nuraghi e alle tombe dei giganti sparsi nelle vicinanze.

Tra i più belli da scoprire spicca Mesu Maiore, un maestoso nuraghe dominato da una torre centrale e quattro torri perimetrali. Poco distante, ci si può fermare al nuraghe Oppianu, una torre ben conservata che conserva anche uno spazio scala sul lato sinistro della struttura. Ma le mete per gli amanti dell’archeologia sono infinite: dal nuraghe ‘e Pruma al nuraghe Narba, fino alla tomba dei giganti S’Omo de sas Zanas, quasi totalmente integra.

Insomma, il territorio di Seneghe, tra buon cibo, mare e archeologia offre attrazioni per tutti i gusti e le passioni. Non rimane che programmare il prossimo soggiorno in questa perla nascosta della Sardegna.

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Il Parco della Calma che celebra il silenzio e la natura selvaggia

Ci mettiamo in viaggio per diversi motivi. A volte lo facciamo per andare alla scoperta di tutti quei capolavori creati dall’uomo, gli stessi che si sono trasformati in attrazioni turistiche e in simboli di città e Paesi interi, altre volte lo facciamo per assistere ai grandi spettacoli messi in scena da Madre Natura. Lo facciamo anche per vivere esperienze sensazionali che inebriano e stordiscono i sensi e che ci permettono di toccare con mano la grande bellezza che appartiene al mondo che abitiamo.

Altre volte, invece, è l’esigenza di ritrovare se stessi, che ci spinge a metterci in viaggio per raggiungere quei luoghi immersi nella natura, e lontani dal caos e dal disordine che caratterizzano la nostra quotidianità.

E se è un’esperienza del genere che volete vivere, per rigenerare i sensi, ricaricare le energie e ritrovare voi stessi, allora, c’è solo un posto che dovreste raggiungere il prima possibile. Si tratta del Parco Nazionale dei Ghiacciai eletto Wilderness Quiet Park. Un Parco della Calma che celebra il silenzio e la natura.

Un’avventura indimenticabile nel Parco Nazionale dei Ghiacciai

Il suo nome è Glacier National Park, ed è uno dei parchi più affascinanti di tutti gli Stati Uniti. Situata nel Montana, ai confini con Alberta e la Columbia britannica, l’area naturale ospita uno scenario straordinario caratterizzato da 26 ghiacciai, 200 laghi, migliaia di fiumi e cascate maestose e imponenti, incorniciate da cime affascinanti e suggestive.

Anche se forse è meno conosciuto rispetto agli altri parchi americani, è un luogo incredibile da scoprire e da esplorare almeno una volta nella vita, soprattutto da tutti coloro che amano i paesaggi di montagna e gli scenari naturali incontaminati, sterminati e selvaggi.

Basti pensare che l’area del Parco Nazionale si estende per oltre 4000 chilometri quadrati, un microcosmo incredibile che è considerato il cuore dell’ecosistema di tutto il continente, dato che proprio qui hanno trovato casa e riparo migliaia e centinaia di esemplari di flora e fauna. Tra questi ci sono i grandi mammiferi come l’orso grizzly, la capra delle nevi e l’alce, oltre a tutta una serie di specie rare e in pericolo.

Il parco, che nelle sue origini era abitato dai nativi americani, è stato istituito l’11 maggio 1910 ed è entrato a far parte dell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Suggestivo, strabiliante e mozzafiato, il Glacier National Park è bello ogni giorno dell’anno e in tutte le stagioni.

Perché oggi vi parliamo di questo luogo è presto detto. Non solo perché si tratta di un parco da vedere assolutamente almeno una volta nella vita, dove la natura è stata lasciata libera di mettere in scena i suoi spettacoli più belli, ma anche perché nel mese di luglio del 2022, il Glacier National Park è stato insignito del titolo Wilderness Quiet Park diventando così un Parco della Calma selvaggio che celebra il silenzio e i meravigliosi suoni della natura.

Glacier National Park

Fonte: iStock

Glacier National Park

Il Parco selvaggio della Calma

Il Glacier National Park è entrato così a far parte dei Quiet Parks, quel progetto che raccoglie e premia tutti quei luoghi della calma e del silenzio dove le persone sono invitate a connettersi in maniera primordiale con la natura circostante dentro e fuori dalle città.

L’esperienza che si vive all’interno del Parco Nazionale dei Ghiacciai è unica. Le melodie naturali, che caratterizzano il paesaggio sonoro, danno l’opportunità ai viaggiatori di tutto il mondo di toccare con mano l’ecosistema che caratterizza l’area e la sua anima più autentica e selvaggia.

Circondati da foreste incontaminate da una parte, e da imponenti ghiacciai dall’altra, si snodano percorsi straordinari che possono essere scoperti all’insegna della quiete, la stessa che invita a riscoprire se stessi, e a connettersi con una pace interiore che riflette quella esteriore. Il Glacier National Park, inoltre, è stato insignito del premio Dark Sky Park, grazie all’assenza di inquinamento luminoso.

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Il borgo da fiaba italiano che in pochi conoscono

Esistono luoghi che sembrano appartenere a un libro di fiabe, immersi in uno scenario incantevole plasmato da limpidi corsi d’acqua, fitti e verdi boschi, vette maestose e solitarie, fragorose cascate: è il caso della soleggiata Valle Aurina e del suo grazioso borgo di Selva dei Molini, in Alto Adige.

Meta idilliaca vegliata dalle imponenti Alpi della Zillertal, sa come far battere il cuore degli escursionisti, dei trekker e degli amanti della natura e condurli in un autentico sogno a occhi aperti.

Tutto il fascino di Selva dei Molini, tra il profumo dei boschi e la forza dell’acqua

villaggio selva dei molini

Fonte: iStock

Selva dei Molini

Il silenzio della natura, la pace della montagna, il relax di un paesaggio favoloso abbracciato da vette che sfiorano e superano i tremila metri: tutto questo e anche di più caratterizza il borgo di Selva dei Molini, una magica realtà perfetta per allontanarsi dalla frenetica e caotica routine quotidiana e ritrovare sé stessi.

È il paradiso degli alpinisti, di chi desidera vivere appieno la montagna, assaporarne i profumi e la bellezza, percorrere i sentieri e lasciare vagare lo sguardo estasiato tra le cime innevate e gli impetuosi corsi dei torrenti.

L’acqua, infatti, è assoluta protagonista del magnifico territorio di Selva dei Molini, la cosiddetta “Valle dell’Acqua“, dove spiccano vari mulini, laghi e ruscelli: il sentiero tematico “Forza dell’Acqua” è assolutamente imperdibile per l’armonia di corpo e spirito.

Durante l’estate la raccolta e suggestiva località vacanziera attrae escursionisti di tutte le età mentre in inverno le aree sciistiche sono la gioia degli sciatori: le piste da sci, le piste da fondo, le briose discese per slittino, il pattinaggio sul ghiaccio e le ciaspolate rendono una vacanza da queste parti davvero indimenticabile.

Cosa fare nella splendida cornice del borgo da fiaba

selva dei molini

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Scorcio del paesaggio di Selva dei Molini

Pace, relax e attività all’aria aperta: ecco l’offerta imperdibile di Selva dei Molini e della spettacolare valle in cui è inserito.

Fiore all’occhiello è, senza dubbio, il sentiero la “Forza dell’Acqua“, un insieme di vari percorsi a tema che parte dal laghetto artificiale di Selva, raggiunge Selva di Dentro con l’itinerario “Acqua e ruota” alla scoperta dell’affascinante mondo dei mulini, attraversa la Gola di Lappago e si conclude presso il Museo “Magia dell’Acqua” istituito nel 2010 presso la Canonica di Lappago per conoscere il bene più prezioso in tutte le sue caratteristiche, anche dal punto di vista artistico.

Altrettanto imperdibile è il Lago artificiale alpino di Neves, incastonato in un panorama incontaminato, che si raggiunge con una passeggiata non impegnativa di circa un’ora con partenza dai 1430 metri di Lappago seguendo un sentiero di 5 chilometri percorribile anche in auto. Da qui, gli escursionisti più esperti potranno proseguire per il Passo Ponte di Ghiaccio e il Rifugio Gran Pilastro per poi avventurarsi alla volta della cima del Gran Pilastro a 3510 metri.

Ma non è tutto: altra piacevole escursione è il “Sentiero delle Malghe di Selva dei Molini” dove, a 2000 metri di altezza, è difficile credere alla fortuna di poter ammirare uno spettacolo simile tra rigogliosi prati, paesaggi montani e il vasto orizzonte.
Il percorso inizia presso la stazione del comprensorio sciistico ed escursionistico del Monte Spicco con l’impianto di risalita che conduce alla stazione a monte della seggiovia Sonnklar, a 2400 metri: da qui, l’apposita segnaletica indica la giusta direzione da seguire per addentrarsi tra malghe e una vista mozzafiato sulla Valle della Selva dei Molini, le Dolomiti e le Tre Cime di Lavaredo.

Ancora, per un pomeriggio sulla neve di puro svago, il Snow&fun familypark Tamarix a 1140 metri presso il Lago di Meggima è il parco giochi ideale per tutta la famiglia: scivoli, gommoni, slittini, monosci, snowboard, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta per divertirsi senza sosta.

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La bellissima cascata che si getta direttamente nell’oceano

Una delle località più visitate delle Isole Faroe è il piccolo villaggio di Gásadalur, sull’isola di Vágar, talmente remoto che fino a non molto tempo fa ci si poteva arrivare soltanto a piedi, con un’escursione piuttosto impegnativa attraverso impervie montagne. Il motivo per venire fin qui è vedere la cascata Múlafossur, uno spettacolo della natura emozionante e unico al mondo.

Gásadalur, un villaggio remoto nella natura selvaggia

Gásadalur è uno dei villaggi più piccoli delle Isole Faroe, con circa una dozzina di abitanti. Un tempo il paesino rischiava di trasformarsi in una città fantasma, a causa della sua posizione inaccessibile, incastrato tra due montagne in un angolo remoto di Vágar. Fino al 2006 il villaggio, situato a circa 11 km dall’aeroporto di Vágar, si poteva raggiungere soltanto a piedi, con un’escursione di circa 4 km attraverso un ripido sentiero montano, o in alternativa in barca o in elicottero. Per fortuna, la situazione è migliorata con la costruzione di un tunnel che collega Gásadalur alla rete stradale di Vágar, per cui oggi i visitatori possono facilmente raggiungere questo piccolo paesino in macchina.

Questo manipolo di case è circondato da due montagne che superano entrambe i 700 metri, a est l’Eysturtindur (“il picco a est”) che raggiunge i 715 metri sul livello del mare, a nord l’Árnafjall che si eleva a 722 metri. Una volta qui vi troverete anche un caffè che serve piatti tipici e torte fatte in casa. La particolarità di questo punto di ristoro è che viene trasformato in un mattatoio per una settimana all’anno, in autunno. La carne viene servita al caffè, per cui è un prodotto veramente locale. Oltre alla natura selvaggia, non c’è molto, ma vale la pena visitarlo per l’attrazione più incredibile di questi luoghi: la splendida cascata Múlafossur.

La spettacolare cascata Múlafossur

La maggior parte dei visitatori si dirige direttamente al punto panoramico di Múlafossur per osservare la spettacolare cascata. Dalla strada principale, bisogna prendere una strada di ghiaia lunga 300 metri. L’emozionante cascata di Múlafossur si può raggiungere in 5 minuti a piedi dal parcheggio del villaggio.

Il getto della cascata viene spostato dal vento, riversandosi nell’Oceano Atlantico sottostante. In estate il paesaggio è di un verde brillante, mentre in autunno assume sfumature gialle, arancioni e marroni. A fare da sfondo, le poche case del paesino all’ombra dell’imponente montagna a nord, che contribuiscono a rendere lo scenario ancora più pittoresco.

Tantissimi i viaggiatori che si avventurano qui per scattare la foto perfetta della cascata che si tuffa nell’oceano. Per avere la visuale migliore, bisogna proseguire fino alla fine della strada, dove una stretta scala scende verso l’acqua. Scendere le scale per ammirare la cascata dal basso, però, è molto rischioso, poiché i gradini sono molto scivolosi e il corrimano è instabile (c’è infatti un divieto, ignorato però da diversi visitatori). Se, invece, avete voglia di camminare, c’è un sentiero con un’ottima vista sull‘isola di Mykines. Inizia prima del cancello sulla strada per il punto panoramico di Múlafossur. Il sentiero attraversa il torrente della cascata su un piccolo ponte e passa per Gásadalur, seguendo il bordo della scogliera.

Oggi, con la costruzione del tunnel, è facile raggiungere Gásadalur. Da Tórshavn è un’ora di macchina, mentre dall’aeroporto di Vágar sono solo 15-20 minuti. Una volta arrivati al villaggio, Múlafossur è la più accessibile di tutte le principali attrazioni delle Isole Faroe. Si tratta di una passeggiata pianeggiante dal parcheggio, senza bisogno di camminare su terreni scoscesi con il vento e la pioggia che vi sferzano il viso. Un viaggio fin qui è sicuramente un’esperienza incredibile.