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Tutti i colori della primavera: le esplosioni floreali

C’è qualcosa di meraviglioso che accade intorno a noi quando il sole diventa protagonista delle giornate e le temperature sono miti. Dopo mesi di letargo la natura lentamente si sveglia e si prepara alla rinascita. Lo fa attraverso un’esplosione di colori e profumi che ci incantano e ci stupiscono e ci confermano che la primavera, quella fatta di nuovi viaggi, esperienze e avventure, è arrivata.

È la stessa primavera che ci permette di assistere agli spettacoli più belli messi in scena da Madre Natura, quelli delle grandi fioriture in Italia, in Europa e nel mondo, le stesse che ci ricordano che la Terra che abitiamo è un luogo meraviglioso.

Le grandi fioriture di primavera nel mondo

Esistono fioriture straordinarie che, da sole, valgono l’intero viaggio, anche se questo vuol dire spostarsi dall’altra parte del mondo. Ed è il caso di quella dell’Antelope Valley in California. Dal periodo che va da fine marzo a inizio maggio, una distesa coloratissima di papaveri ricopre oltre 5000 chilometri di superficie. Nella riserva, protetta alla stregua di un tesoro prezioso,  quando la primavera arriva la magia ha inizio.

Antelope Valley in California

Antelope Valley, California

Esiste un altro luogo in California dove lasciarsi stupire dalla natura, stiamo parlando di Carrizo Plain, la prateria più grande del Paese. È qui che, tra i mesi di marzo e maggio, la fioritura delle specie selvatiche mette in scena uno spettacolo meraviglioso. Un capolavoro artistico dipinto da Madre Natura con i colori del giallo, dell’arancione e del viola.

In Cina, invece, già da fine febbraio la contea di Luoping si trasforma in un mare giallo. Tutto merito della fioritura della canola che, con la sua nuance accesa e cangiante, illumina i campi pianeggianti del territorio.

Se pensiamo alla primavera nel mondo non possiamo non parlare dell’Hanami e del Giappone, della tradizione millenaria che celebra la bellezza della rinascita quando la primavera arriva. È questo il periodo in cui i cittadini e i viaggiatori del mondo si riuniscono nei viali dei parchi e per le strade della città per ammirare la fioritura dei ciliegi.

Viaggio in Europa e in Italia tra le fioriture più belle

Il periodo primaverile in Europa ci spinge a organizzare nuovi viaggi. Tra le mete predilette di questa stagione troviamo l’Olanda, e come potrebbe essere altrimenti? È qui che la grande bellezza prende forma, in quei sterminati campi multicolore tra i mulini a vento che si perdono all’orizzonte. La stagione dei tulipani – che va da fine marzo a maggio – mette in scena uno spettacolo incredibile che lascia senza fiato.

stagione dei tulipani in olanda

Stagione dei tulipani in Olanda

Nelle Isole Azzorre, invece, durante il mese di maggio una meravigliosa e straordinaria fioritura di ortensie dà spettacolo. Il luogo migliore dove osservarle è l’isola Faial, chiamata anche l’isola blu delle Azzorre. Il motivo è presto detto: durante i mesi più caldi della primavera le ortensie crescono e popolano i prati e le strade colorando di blu l’intero territorio.

Anche l’Italia ha le sue fioriture, quelle da guardare anche a testa in su. Sono gli alberi in fiore a dare spettacolo, come i mandorli di Agrigento che iniziano a fiorire già a febbraio o quelli dei meli in Alto Adige, che trasformano i frutteti in distese eteree di bianco e di rosa.

E poi c’è lei, la più celebre fioritura d’Italia e del mondo intero, quella di Castelluccio di Norcia sui Monti Sibillini in Umbria. Uno spettacolo, questo, che lascia senza fiato ogni anno, un tripudio di colori che trasforma l’altopiano in un mosaico di colori che si incastra perfettamente nella scenografia dei monti circostanti.

Castelluccio di Norcia

Castelluccio di Norcia

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La foresta di bambù che sembra un dipinto fatato

È nelle favole e nell’immaginario fiabesco che ci rinchiudiamo ogni qualvolta abbiamo bisogno di ispirazioni creative, ma in realtà basta guardare il mondo che abitiamo per scoprire che le meraviglie incantate che appartengono ai cartoni o ai libri che abbiamo letto da bambino esistono, e sono straordinarie.

Come la splendida foresta di bambù di Arashiyama, situata a pochi chilometri da Kyoto, che racconta l’anima più vera e autentica del Giappone. Lì, dove la natura regna incontrastata e splende sotto i raggi del sole.

Arashiyama: la foresta di bambù

Si tratta di uno dei luoghi più celebri di Kyoto, perché è qui che attraversando la foresta, si ha come l’impressione di passeggiare in un luogo che non conosce le leggi del tempo, né quelle dello spazio, ma solo quelle scritte da Madre Natura.

Incastonata tra montagne lussureggianti, che la proteggono da secoli alla stregua di un tesoro prezioso, troviamo la foresta di bambù di Arashiyama. Un luogo che col tempo ha saputo aprirsi al turismo, dato che qui ogni giorno si recano migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo, e che al contempo ha preservato l’anima più autentica del Paese.

E la foresta è bella in ogni momento della giornata, in ogni periodo dell’anno. È straordinaria quando le infinite file di verse brillante svettano verso il cielo e si stagliano sull’azzurro, è incantevole quando in primavera fioriscono i ciliegi e il panorama diventa poetico. Ed è quasi surreale, quando, la neve scende lentamente abbracciando con il suo candido bianco i fusti. Questa è la foresta di bambù, un luogo fatato che sembra dipinto, da visitare almeno una volta nella vita.

Oltre la foresta: il tempio Gio-Ji e il giardino incantato

Di meraviglie, il mondo ne è pieno, e quella di Arashiyama, probabilmente, non è neanche la più grande foresta di bambù che esiste, eppure è unica. Lo è perché grazie al sentiero che è stato creato, e che permette di percorrerla, si ha quasi l’impressione di entrare nel ventre della natura, di far parte di essa.

Sembra che tutti ci inviti a entrare in connessione con Madre Natura, il vento che muove i fusti e avvolge i corpi, il verde che circonda tutto intorno, i suoni, i profumi e i raggi del sole che penetrano tra le fitte file di bambù e riscaldano il viso. L’esperienza è straordinaria perché ci permette di toccare con mano l’immensità della natura.

La foresta di bambù di Arashiyama, come dicevamo, non è molto grande. È possibile percorrerla interamente in pochi minuti e restare tra le perenni legnose per ore se si vuole vivere un’esperienza di rigenerazione totale per corpo e mente. Ma basta una passeggiata di pochi minuti per andare alla scoperta di un altro luogo meraviglioso.

Proprio al confine della foresta, infatti, si erge solitario e quasi mistico il tempio Gio-Ji. Si tratta di uno dei luoghi più straordinari e sacri della città di Kyoto. L’edificio, incorniciato dalla natura rigogliosa e lussureggiante sembra quasi un’estensione della foresta.

Qui, nel sottobosco, è ancora la natura a farla da protagonista e a definire tutto il paesaggio circostante. Il giardino del tempio, conosciuto anche come giardino del muschio per la presenza massiccia di queste piccole piante, ospita felci, alberi di acero e di ciliegio che fioriscono in primavera e che regalano uno spettacolo incantato.

La foresta di bambù di Arashiyama

La foresta di bambù di Arashiyama

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Offline e felice: è questo il viaggio perfetto

Cosa cerchiamo nelle destinazioni che scegliamo per i nostri viaggi? Probabilmente la risposta è comune ed è da ritrovarsi nella voglia del contatto con la natura, per esempio, o in quella di vivere esperienze autentiche e primordiali. Il nostro modo di viaggiare, infatti, è cambiato molto rispetto a qualche anno fa e questo non stupisce.

In una quotidianità caratterizzata da tempi sempre più veloci e vorticosi, da stress e disordine, dalle esigenze personali e professionali di restare sempre connessi, il viaggio si configura come un’oasi nel deserto, un piccolo miraggio da vivere per ritrovare le energie e anche se stessi.

Ed è a partire da questa consapevolezza che le nuove tendenze hanno preso piede già da qualche tempo, le stesse che abbiamo accolto con grande entusiasmo. Ad aiutarci in questa impresa ci hanno pensato poi le aziende impegnate nel turismo e le strutture ricettive hanno messo a punto esperienze per rendere migliore le nostre vacanze che, per funzionare, devono essere offline e felici.

Vacanze no wi-fi

Le vacanze, cosiddette digital detox, non sono fatte solo di intenzioni, ma anche di fatti. Già da qualche tempo, nell’hotel di lusso Mandarin Oriental di New York, sono state proposte agli ospiti delle esperienze di totale disconnessione. Dalla possibilità di alloggiare in camere no wi-fi, passando per percorsi SPA appositamente pensati per eliminare tutto lo stress accumulato a causa della tecnologia.

Ma quello di New York non è certo l’unico caso. Le strutture ricettive della catena di lusso Wyndham Grand Hotels hanno proposto interessanti sconti a tutti coloro che hanno scelto di affrontare la permanenza senza smartphone, e non sono state le uniche.

Anche gli Hotel Concordia e al Lac Salin SPA & Mountain Resort hanno proposto una vacanza digital detox offrendo degli sconti a tutti gli ospiti capaci di rinunciare al proprio smartphone. Per non rischiare di cadere in tentazione all’arrivo tutti i viaggiatori sono invitati a riporre i loro telefoni all’interno di una cassaforte.

In vacanza senza smartphone

Vivere senza smartphone, anche per pochi giorni, è possibile. E lo dimostrano proprio i viaggi all’insegna dell’assenza del nostro inseparabile telefono. Questo è quello che succede nell‘Eremito di Parrano, per esempio. In questo eremo laico, nonché eco resort, sono proposti diversi pacchetti silenzio, ai quali si affiancano rituali di benessere e immersioni nella natura. Il wi-fi, ovviamente, è assente.

Anche un viaggio sull’Isola del Giglio può trasformarsi in una vacanza all’insegna della disconnessione. Ad aiutarci nell’impresa non è solo lo splendido panorama che si apre davanti ai nostri occhi, ma anche i corsi digital detox proposti dal Faro di Capel Rosso.

Una vacanza digital detox è possibile anche senza ulteriori aiuti, basta solo un po’ di volontà. Glamping e camping immmersi nella natura ci aiutano a vivere esperienze autentiche e primordiali, come quelle di un tempo. Basta solo mettere da parte l’ossessione dei selfie e dei social network.

Si prestano alla stessa missione anche le vacanze rurali, quelle dove tutte le energie sono ritrovate attraverso esperienze sensoriali semplici e genuine. Infine, ma non meno importanti, sono le destinazioni celebri dell’astroturismo. Qui, dove il firmamento brilla più che mai grazie all’assenza dell’inquinamento doveroso, lasciare lo smartphone spento sembra quasi un obbligo. Siete d’accordo?

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Il sentiero dell’infinito, il trekking mozzafiato della Liguria

La Liguria, oltre al mare e alle spiagge, può essere visitata anche a piedi, attraversando bellezze naturali sorprendenti, con viste e panorami che lasciano senza fiato. Il Sentiero l’Infinito è uno dei percorsi più belli che, in soli 14 chilometri, collega Porto Venere con Riomaggiore, gioiello delle Cinque Terre, passando tra terrazze coltivate, il Parco Nazionale delle Cinque Terre e il santuario di Nostra Madonna di Montenero. Da qui si possono vedere, dall’alto, anche le tre isole di Palmaria, Tino e Tinetto: una vera meraviglia.

Il cammino, in buona parte a picco sul mare, è uno dei più affascinanti d’Italia. Qualcuno è convinto che sia anche uno dei più belli al mondo. E come dargli torto. Il sentiero ripercorre antichi tratti senza tempo, motivo per cui gli è stato dato il nome di “Sentiero dell’Infinito”.

L’itinerario pittoresco

Il sentiero s’immerge nella macchia mediterranea, tra boschi, terrazzamenti, ulivi e vigneti, senza perdere mai di vista il mare che gli fa da sfondo. E poi ci sono i borghi, dalle case color pastello, cartoline di un’Italia talmente pittoresca da avere ispirato in passato scrittori e oggi anche registi, come il recente film d’animazione “Luca” targato Disney-Pixar.

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Lungo il Sentiero dell’Infinito della Liguria

La maggior parte del sentiero è in salita ed è facilmente percorribile in quanto è interamente segnato dai colori rosso-bianco del CAI. Lo si può percorrere tutto l’anno in quanto è aperto a tutti ed è gratuito. il dislivello tra su e giù è di circa mille metri, pertanto bisogna contare una giornata di cammino per percorrerlo tutto.

I borghi lungo il Sentiero dell’Infinito

Tra i paesi attraversati dal Sentiero dell’Infinito oltre a Riomaggiore, che è il punto di partenza (o di arrivo, a seconda della direzione che scegliete), ci sono anche Monesteroli e Campiglia, dove ci si può fermare per una sosta.

Monesteroli è uno degli angoli più incredibili della Liguria. Un luogo dimenticato dal tempo e che pochissimi conoscono. Gli abitanti della zona che hanno costituito un comitato lo hanno candidato tra “I Luoghi del Cuore” del FAI. Si raggiunge attraverso una scalinata di quasi duemila gradini che scendono dalla collina, passando tra boschi e vigneti per poi aprirsi in una discesa mozzafiato. Un borgo unico al mondo che domina il mare azzurro, ai confini tra realtà e fantasia. Il borgo conta pochissime case, molte delle quali abbandonate. Un tempo erano delle cantine, nelle quali si vinificava l’uva. Oggi, alcune di esse sono state lasciate così com’erano, mentre altre sono state trasformate in deliziose case di villeggiatura (leggi l’articolo di approfondimento a questo link).

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Il borgo di Monesteroli in Liguria

Entrata nel 2021 nell’associazione dei Borghi più belli d’Italia, Campiglia Marittima sorge su un colle in Val di Cornia, rivolto verso il Mar Tirreno e la campagna. La sua storia è segnata dalla presenza di giacimenti minerari dai quali, a partire dagli Etruschi, vennero estratti minerali e metalli. Affascinante è la Rocca che domina il paese, eretta nel X secolo e ampliata nel corso degli anni. Oggi ospita un museo.

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Il borgo di Campiglia Marittima in Liguria

Uno scenario assolutamente imperdibile di Riomaggiore è quello che regala il suo bel porticciolo. Di giorno sembra una fiaba tra i colori delle barche tipiche e delle acque cristalline, al tramonto diventa un sogno e la sera, quando si accendono le luci, si trasforma in una piccola bomboniera.

Il paese di Porto Venere, infine, sorge all’estremità meridionale di una penisola che, staccandosi dalla frastagliata linea di costa della Riviera Ligure di Levante, va a formare la sponda occidentale del Golfo di La Spezia, detto anche “Golfo dei Poeti”.

cinque terre

Riomaggiore alle Cinque Terre

Scorci pittoreschi

Lungo il sentiero s’incontrano alcuni punti davvero unici. Uno fra tutti, appena saliti da Riomaggiore, è il Santuario della Madonna di Montenero, da dove si possono ammirare le isole di Palmaria, Tino e Tinetto. Proseguendo, si raggiunge il Colle del Telegrafo. Siamo a poco più di 500 metri sul livello del mare. Il tratto che va da Campiglia a Porto Venere è forse il più bello: da una cresta si può ammirare il Mar Ligure da una parte e il Golfo di La Spezia dall’altro. Da qui si scorgono persino le Alpi Apuane.

Palmaria, rinasce l'isola gioiello della Liguria

Palmaria, l’isola gioiello della Liguria

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Il cinema all’aperto che proietta lo spettacolo della natura

Inverno, primavera, estate e autunno: non esiste un periodo dell’anno durante il quale Madre Natura smette di deliziarci con i suoi spettacoli più belli. Che si tratti di candida neve che splende al sole, di tramonti che infuocano il mare, di fioriture inebrianti e suggestive o di una danza magica delle foglie, lei sa sempre come stupirci, e come ricordarci che il mondo che abitiamo è un luogo meraviglioso.

E se vi dicessimo che esiste un posto, in Italia, dove la natura diventa protagonista, sceneggiatrice e regista di un film muto che lascia senza fiato? Un sogno che diventa realtà sul porfido rosso del Monte Rotstein Knott perché è qui che è stato creato il cinema all’aperto più magico e suggestivo del nostro Paese.

Knottnkino: il film muto che proietta le immagini più belle della natura

Per vivere questa esperienza straordinaria dobbiamo spostarci in Alto Adige, e più precisamente tra Verano e Avelengo. È qui che sul celebre masso rosso possiamo scoprire quello che è un vero monumento naturale che è stato valorizzato dall’artista altoatesino Franz Messner: un cinema all’aperto che proietta un solo film, che però cambia ogni ora, ogni giorno e ogni mese dell’anno, e che vede protagonista la Valle dell’Adige e le sue continue trasformazioni.

Il nome di questo cinema all’aperto, che rientra tra i più straordinari del nostro Paese, è Knottnkino che, tradotto, vuol dire cinema sulla roccia. Si tratta di una terrazza panoramica che offre una delle visioni più incredibili e spettacolari su tutto il territorio. Un belvedere da raggiungere per contemplare la natura circostante, per abbracciarla in uno sguardo e incorniciarla nella memoria.

Ed è proprio qui che Messner ha progettato un cinema. Sono 30, in tutto, i posti a sedere per osservare il film creato dalla natura. Gli ospiti, accomodati su sedie in legno e in metallo, possono ammirare le vette del Gruppo di Tessa, la terrazza del Monte Penegal, Val Venosta, Val d’Ultimo, Val Passiria, il Corno Bianco e tutta la Valle dell’Adige.

Il film muto cambia in continuazione. Lo fa con le ore, con il sole e i tramonti, lo fa con le stagioni. E niente appare uguale all’attimo precedente. Tutto si trasforma lentamente e poi velocemente. E non ci sono orari di programmazione, né fine, né inizio, c’è l’eternità della natura che muta, mentre silenziosamente la si contempla.

Knottnkino: come raggiungere il cinema all’aperto

Il percorso per raggiungere il cinema panoramico all’aperto è esso stesso un’esperienza. Per salire sulla cima della roccia rossa si può seguire il sentiero escursionistico numero 16 fino alla malga Leadner Alm per poi procedere verso il maso Weberhof. Una volta superato il laghetto Bruggen, il sentiero 14 porta direttamente fino al Knottnkino che si trova a un’altezza di 1417 metri.

È possibile raggiungere il cinema all’aperto anche in auto e con i trasporti pubblici scendendo alla fermata Eggerhof. Da qui si raggiunge quello che è uno dei luoghi più panoramici e suggestivi dell’Alto Adige, nonché del nostro Paese. Una volta arrivati non vi resta che accomodarvi e godervi lo spettacolo.

Knottnkino

Knottnkino, il cinema naturale in Alto Adige