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Rena Majori, la spiaggia variopinta della Sardegna

La spiaggia di Rena Majori è uno dei segreti meglio custoditi della Sardegna. Incastonato nell’estremo nord dell’isola, lontano dai circuiti turistici più affollati, questo gioiello naturale di soffice sabbia bianca, acque cristalline e fondali ricchi di vita marina, rappresenta una delle mete più ambite della Gallura da chi cerca un angolo di vero paradiso.

Situata nel comune di Aglientu, Rena Majori fa parte del più ampio sito naturalistico di Monti Russu, e anche la vicina località di Rena Majore, che dà il nome alla spiaggia, è un piccolo angolo di pace immerso in un ambiente naturalistico di rara bellezza. Oltrepassata un’ombrosa pineta e camminando attraverso cespugli di ginepro e macchia mediterranea, il paesaggio si apre rivelando un nastro di sabbia bianca e impalpabile che si tuffa in un mare dalle sfumature mozzafiato, circondato da scogliere e rocce granitiche.

Non c’è da stupirsi che con la sua selvaggia bellezza questa spiaggia sia stata scelta come set per diversi spot pubblicitari. Impossibile non rimanere folgorati dalla meraviglia di questo mare dalle tonalità che spaziano dal celeste al blu intenso, che insinuandosi tra gli scogli crea piccole piscine naturali che sono un richiamo irresistibile per i bambini. Mentre il fondale dolcemente digradante è ideale anche per chi non è un nuotatore esperto.

Meta ideale per gli sport marini

La linea di costa è interrotta dalle foci dei torrenti Cantaru e Ciuchesa, che dividono la spiaggia in tre parti, creando un ambiente davvero suggestivo. Le scogliere brulicanti di vita marina che fiancheggiano la spiaggia e la parte centrale dell’arenile offrono scenari sottomarini affascinanti, che attirano appassionati di diving, snorkeling e in generale chi ama esplorare le meraviglie sommerse.

Una delle peculiarità di Rena Majori è la posizione rivolta verso ovest, quindi al riparo dai venti di levante, che la rende una scelta perfetta per chi cerca una spiaggia tranquilla anche nelle giornate ventose. Mentre invece, quando soffia il maestrale, la spiaggia diventa il terreno di gioco ideale per gli amanti del surf, windsurf e kitesurf, che trovano qui onde perfette per le loro acrobazie. È comunque importante prestare sempre attenzione alle condizioni del vento, che possono variare rapidamente.

Alle spalle di Rena Majori, una vasta pineta offre riparo dal vento e un’oasi d’ombra nelle giornate più calde. I più romantici non possono lasciarsi sfuggire l’occasione di fare una passeggiata lungo il bagnasciuga al tramonto, quando il cielo si tinge di colori spettacolari, creando un’atmosfera magica e rilassante. Per rendere più piacevole la giornata in spiaggia, in zona non mancano servizi per i visitatori, tra cui parcheggi, campeggi e noleggio di attrezzature balneari.

Le meraviglie nei dintorni

Rena Majori si trova a soli otto chilometri da Santa Teresa di Gallura, un’altra perla della costa sarda, famosa per la sua spiaggia Rena Bianca, una cala di 700 metri caratterizzata da sabbia soffice e bianchissima e un mare limpido dai colori brillanti. Non lontano, prima di arrivare a Rena Majori, il promontorio di Capo Testa merita una visita con lo spettacolare scenario della Valle della Luna e le strepitose spiagge di Rena di Ponente (o Taltana) e Rena di Levante. Proseguendo verso Aglientu lungo la litoranea, si incontrano altre gemme nascoste come le calette rocciose di Santa Reparata e l’affascinante spiaggia di Lu Pultiddolu.

Come raggiungere Rena Majori

In auto
Da Santa Teresa di Gallura seguire la SP90 in direzione Castelsardo, dopo il camping La Liccia si scorgono le indicazioni per il parcheggio pubblico di Rena Majori dove lasciare l’auto.

In barca
Arrivando dal mare a bordo di una piccola barca o un gommone, è possibile approdare a Rena Majori utilizzando l’apposito corridoio di lancio presente sulla spiaggia.

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Spiaggia dell’Elefante, una Sardegna che lascia senza fiato

La Sardegna è a tutti gli effetti un’isola che fa sognare con il suo mare e le spiagge da incanto. Molte di queste sono circondate dalla macchia mediterranea, creando un contrasto di colori unico, unito ai profumi che diventano parte della memoria olfattiva e del ricordo che porterete a casa dopo esserci stati. La natura, qui, ha dato il meglio di sé e, in vena di creatività artistica, ha creato anche delle rocce dalle forme animali di cui l’isola è ricca. Dalla roccia dell’orso a Palau alla roccia della tartaruga a Porto San Paolo, sono diversi gli scenari sardi che giocano con la nostra immaginazione, ma quello di cui parleremo in questo articolo lascia davvero senza fiato.

La Spiaggia dell’Elefante, dove dal nome avrete intuito che ospita una roccia la cui forma ricorda un cucciolo di pachiderma (sono riconoscibili perfettamente l’orecchio, il corpo e la proboscide), è un angolo di paradiso incontaminato, amato per le tonalità delle sue acque e per il candore della sua sabbia. Qui scopriamo dove si trova, come arrivare e come visitarla in modo responsabile.

Dove si trova

La Spiaggia dell’Elefante, composta da sabbia fine, è situata nella zona nord-est della Sardegna, in Costa Smeralda. Il suo mare, dalle tonalità turchesi, offre un fondale misto di sabbia e rocce e acque poco profonde. Protetta alle spalle da una rigogliosa vegetazione mediterranea, rappresenta una caletta molto piccola che, grazie alla sua posizione poco accessibile, è riuscita a mantenere intatta la sua bellezza.

Spiaggia dell’Elefante: come raggiungerla

La spiaggia può essere raggiunta sia via terra che via mare. Ecco quali sono le opzioni a vostra disposizione:

Via terra

Se arrivate da Porto Cervo, procedete per Cala di Volpe e Capriccioli fino alla via che conduce alla spiaggia La Celvia, segnalata sulla destra da una roccia. Una volta arrivati, lasciate l’auto nelle apposite aree di sosta e camminate verso la spiaggia La Celvia percorrendo un corridoio di pietre. Qui dovrete semplicemente camminare fino alla fine della spiaggia e salire sugli scogli che vi condurranno alla caletta. Non esiste un sentiero vero e proprio che conduca alla spiaggia, la via che passa dagli scogli è l’unico accesso via terra quindi consigliamo di indossare scarpe comode.

Via mare

Se avete noleggiato una barca per scoprire la Costa Smeralda da un punto di vista privilegiato, potete raggiungere la Spiaggia dell’Elefante fermandovi alla distanza stabilita per le imbarcazioni e arrivare alla caletta a nuoto.

Come visitarla in modo responsabile

La Spiaggia dell’Elefante, come tutte le altre spiagge della Sardegna, vanno visitate responsabilmente per contribuire alla loro salvaguardia e preservarne lo splendore. La caletta è ad accesso libero e non ci sono servizi: quello che viene con voi deve andare via, quindi raccogliete la spazzatura e riponetela in una busta o nel vostro zaino per buttarla negli appositi cestini situati nell’area parcheggio o direttamente presso il vostro alloggio. Ricordiamo, inoltre, che in Sardegna è vietato asportare, detenere o vendere anche piccole quantità di sabbia, ciottoli, sassi o conchiglie provenienti dal litorale o dal mare.

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Le più belle gite in bicicletta sulle linee ferroviarie dismesse

Andare in sella alla bicicletta per sentieri immersi nella natura può essere una delle esperienze di viaggio e di vacanza migliori in assoluto: infatti, percorrere sentieri panoramici ed escursionistici in bici è un’attività che mette d’accordo sia i più sportivi, che gli amanti della natura allo stato puro.

Di piste ciclabili l’Europa è piena, ma alcune sono particolarmente suggestive e magari anche meno famose rispetto ad altre, ma assolutamente da non perdere. Un recente studio del sito Buycycle – marketplace leader per bici usate di alta fascia – ha analizzato oltre 167 percorsi ciclabili in tutta l’Europa per offrire ai viaggiatori nuove ispirazioni di viaggio. Sono emerse 10 spettacolari piste ciclabili lungo antiche linee ferroviarie dismesse: vediamo le più belle della top ten. Nei primi posti si sono classificate le piste ciclabili di Germania, Spagna e Francia.

La Europa-Radbahn Kleve – Kranenburg

La pista ciclabile tedesca ha totalizzato il maggior numero di voti ed è balzata al primo posto in classifica: l’Europa-Radbahn Kleve – Kranenburg è un percorso di difficoltà facile, su terreno asfaltato con una lunghezza di 10,8 km.  Questa ex linea ferroviaria si immerge nella natura della riserva naturale di Kranenburger Bruch, regalando panorami e scorci spettacolari. La pista collega la Germania ai Paesi Bassi e permette ai ciclisti di vivere un’esperienza di viaggio slow e sostenibile.

Il Cammino Francese: Pamplona – Puente La Reina

Il tratto del Cammino francese da Pamplona a Puente La Reina è di difficile percorribilità e ha una distanza di ben 23.5 km, su terreno misto. Questo percorso tocca anche una parte del Cammino di Santiago e permette a chi lo percorre di immergersi in paesaggi stupefacenti, ricchi anche di storia e cultura. Scoprirete, qui, l’Alto del Perdón, con le sue affascinanti sculture in ferro dei pellegrini.

L’Itinerario verde Via Alpina

L’itinerario verde di 19,2 km della Via Alpina svizzera va da Grindelwald a Lauterbrunnen: si tratta di un percorso alquanto faticoso e di difficile percorribilità, ma al tempo stesso soddisfacente per le straordinarie viste sul Monte Eiger, sulla Kleine Scheidegg e sul villaggio di Wengen. I paesaggi delle Alpi sono caratterizzati da floride valli e territori con cascate e villaggi montani, tutti da scoprire.

La Wyedale to Coombs Road via Monsal Trail

Ben 15.6 km su terreno sterrato caratterizzano il percorso in Regno Unito, da Wyedale a Coombs Road: qui i ciclisti possono godere della vista sul fiume Wye, attraversando ricchi boschi lungo le antiche gallerie della ferrovia dismessa. Percorrendo questa tratta è possibile anche scoprire le calcaree del Peak District, il viadotto di Monsal Head e altri tunnel ferroviari.

Il Domaine de Saint-Cloud e Bois de Fausses Reposes

Con una distanza di 33,8 km, su terreno misto, questo percorso – di difficoltà moderata – è ideale per chi desidera un mix di cultura, storia e bellezze naturali. Qui scoprirete alcuni luoghi del passato storico del territorio, come il memoriale dell’Escadrille La Fayette, il Domaine de Saint-Cloud con le sue eleganti fontane ornamentali e l’antico palazzo di Saint-Cloud.

Le altre 5 piste ciclabili che chiudono la classifica, invece, sono quelle dell’Anello collinare Börzsöny Kopasz, in Ungheria, l’Arco de Baúlhe – São Gonçalo via Ecopista da Linha do Tâmega (in Portogallo), l’Anillo Verde in Spagna, il Wesport – Mulranny via Great Western Greenway nel cuore della verdissima Irlanda e la Greenway of the lower Scarpe: Douai – Vred, in Francia.

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Siwa, una delle oasi più straordinarie d’Egitto

L’Egitto è una delle destinazioni più popolari del Nord dell’Africa: ha tante attrazioni e paesaggi variegati, che spaziano dalle spiagge dorate lambite dal mare azzurrissimo alle dune di sabbia del deserto dove scoprire le antiche e mistiche Piramidi. Alcuni degli angoli più sorprendenti del paesaggio di questa nazione, però, sono le oasi.

L’Oasi di Siwa, è una vera gemma nascosta nel cuore del deserto occidentale dell’Egitto, un luogo incantevole che ammalia i viaggiatori con la sua bellezza naturale e la sua ricca storia. Situata a circa 50 chilometri dal confine con la Libia, Siwa è un’oasi remota e un po’ difficile da raggiungere, ma che vale la pena di vedere per l’esperienza unica e autentica che offre ai viaggiatori.

Dove si trova l’Oasi di Siwa e come raggiungerla

L’Oasi di Siwa si trova nel Governatorato di Matrouh, nel nord-ovest dell’Egitto, a circa 560 chilometri dal Cairo. Circondata da palmeti lussureggianti e sorgenti d’acqua termale, Siwa è famosa per la sua atmosfera paradisiaca e la sua autenticità.

Il periodo migliore per visitare l’Oasi di Siwa è durante l’autunno e la primavera, quando le temperature sono più miti, poiché durante l’estate il caldo nel deserto egiziano può risultare davvero eccessivo.

Lago salato, Oasi di Siwa

Fonte: iStock

Il lago salato nell’Oasi di Siwa

Ma come raggiungere questa splendida oasi? Il modo ideale per arrivare a Siwa, è prendere un autobus da Il Cairo o Alessandria, oppure optare per un viaggio in auto, in pieno stile on the road. Siwa è anche accessibile tramite voli da Il Cairo all’aeroporto di Marsa Matrouh, da cui è poi possibile prendere un taxi o un autobus diretto all’oasi.

Cosa fare a Siwa e nei dintorni

Posta tra la depressione di Qattara e il Grande Mare di Sabbia, l’oasi di Siwa dista circa 600 km dalla capitale egizia, motivo per cui dirigersi lì in auto richiederà almeno 8-9 ore di guida. Eppure, come già accennato, Siwa è una delle oasi più particolari in Egitto: qui è possibile immergersi nell’atmosfera più autentica del luogo, andando alla scoperta di villaggi beduini e non solo.

La prima tappa è sicuramente quella alla Fortezza di Shali, centro nevralgico dell’antica storia di Siwa: oggi ancora domina il paesaggio, con le sue costruzioni in argilla e sale.

Ma non solo. In questa zona, infatti, è possibile anche fare un’escursione a due grandi laghi salati, il Siwan e il lago El-Zeitoun. Questa zona, inoltre, è particolarmente nota per la presenza del Tempio di Alessandro Magno, anche conosciuto con il nome di Tempio dell’Oracolo.

Fortezza di Shali

Fonte: iStock

La maestosa Fortezza di Shali

L’area che comprende l’oasi è vasta, ha una lunghezza di 80 km e una larghezza di circa 20 km e conta pressappoco 7.000 abitanti: tra questi, vi sono tribù originarie della Libia e della Tunisia, che parlano una lingua locale nota come Amazighi. La vita nell’oasi scorre lenta: la popolazione principalmente si occupa di attività agricole, come la coltura dei datteri e delle olive.

Gli amanti del relax saranno felici di sapere che nell’oasi di Siwa è possibile anche scoprire sorgenti di acqua calda rigenerative: ad esempio, la sorgente di Cleopatra, Bir Wahed e quelle che hanno origine dal monte Dakrour.

Tra le attività più belle da fare nei dintorni dell’oasi c’è quella di andare alla scoperta di Fitnas Island: ammirare il tramonto e i fenicotteri rosa sorseggiando un tè Siwan tradizionale, aromatizzato da foglie di limone, è un’esperienza da non perdere.

Per i più adrenalinici, invece, da non mancare è l’esperienza al Siwa Oasis Desert Safari: salite a bordo di una jeep 4×4 e avventuratevi nel Grande Mare di Sabbia per un po’ di sandboarding sulle dune.

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Estate nei Borghi Sibillini delle Marche, tra sagre, escursioni e notti sotto le stelle

Un fitto calendario di oltre 100 eventi, che spaziano tra sagre, concerti, escursioni e notti stellate, accende l’estate negli antichi Borghi Sibillini, situati tra le province di Ascoli Piceno e Fermo. Da Amandola a Montefortino, passando per Force, Montemonaco e Rotella, è un susseguirsi di appuntamenti che animano le antiche piazze e celebrano tradizioni millenarie. Un’occasione imperdibile per scoprire e immergersi nell’anima di un territorio che unisce storia, cultura e natura.

Il progetto “Borghi Sibillini” nasce dall’iniziativa congiunta dei dieci comuni dell’Unione Montana dei Sibillini – Amadola, Force, Montedinove, Montefalcone, Montefortino, Montelparo, Montemonaco, Rotella, Santa Vittoria, Smerillo, – con l’obiettivo di creare una rete territoriale coordinata che metta in risalto la bellezza e l’identità unica di quest’area. Un territorio che si distingue per un paesaggio di grande fascino, caratterizzato da colline verdeggianti che si estendono tra le maestose montagne appenniniche e il Mar Adriatico.

In particolare, la porzione di territorio che comprende i comuni di Amandola, Montefortino e Montemonaco rappresenta il versante nordorientale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ricoperto da magnifiche faggete, dove si possono trovare specie rare come la stella alpina e la genziana, e non è raro avvistare il lupo, l’astore e l’aquila reale

Ci troviamo in quello che è considerato il “versante magico” del parco, ritenuto nel Medioevo come un regno misterioso, popolato da demoni, negromanti e fate. Tra le numerose leggende che avvolgono questa zona, spiccano quelle legate alla Sibilla, la “Illustre profetessa” che si dice vivesse in una grotta sul monte omonimo, e quella di Ponzio Pilato, secondo cui il corpo senza vita del funzionario romano fu trascinato da bufali fino alle acque rosseggianti del Lago di Pilato, situato nella profonda valle che attraversa il massiccio del Monte Vettore.

Estate nei Borghi Sibillini delle Marche

Ultimamente, i Borghi Sibillini delle Marche si stanno impegnando a promuovere le peculiarità di ciascun borgo, valorizzandone al contempo i tratti comuni. L’iniziativa punta a far conoscere i Monti Sibillini attraverso una narrazione che ne evidenzi le caratteristiche uniche, attraendo un pubblico sempre maggiore. L’obiettivo è trasformare quest’area in una meta turistica di primo piano, con un’offerta culturale e sportiva ricca e variegata, preservando al tempo stesso l’autenticità e l’essenza del territorio.

Ecco alcuni degli eventi in programma ad agosto nei Borghi Sibillini:

Rievocazioni storiche ad Amandola

  • 18 e 19 agosto 2024: Festa di San Ruffino – Una storica fiera mercato con stand gastronomici presso l’Abbazia dei Santi Ruffino e Vitale.
  • 20-25 agosto 2024: Festa del Beato Antonio – Il più importante evento estivo di Amandola, con una settimana ricca di concerti e iniziative che attirano ospiti illustri.
  • 25 agosto 2024: Rievocazione Storica “Processione delle Canestrelle” – Un sentito evento che simboleggia i pellegrinaggi dei proprietari terrieri per portare un’offerta al Beato in segno di ringraziamento per il raccolto; a seguire il Concerto di Paolo Belli Big Band in Piazza Risorgimento.

Antichi sapori a Force

  • 16-18 agosto 2024: Antichi Sapori per le Vie del Borgo – Un festival che anima Force con stand gastronomici e artisti di livello internazionale. Inoltre, fino a settembre 2024, si potrà visitare una Mostra Egizia in onore dell’architetto Ernesto Verrucci Bey nel 150° anniversario della nascita, curata dall’egittologo Maurizio Damiano.

La sagra di Montefortino

  • 31 agosto – 1 settembre 2024: 50^ Sagra della Cucciola – La più antica sagra del paese, dove si celebra un piatto tradizionale con una ricetta unica di Montefortino.

Il festival di Montemonaco

  • 25 agosto 2024: Spensieralto – Festival dei Borghi di Montagna.

Feste religiose a Rotella

  • 13-15 agosto 2024: Festa di Montemisio – Un appuntamento religioso presso il Santuario di Montemisio.
  • 17-18 agosto 2024: Beata Assunta Pallotta – Con il tradizionale Miracolo della Fontana che butta Vino a Castel di Croce.
  • 30-31 agosto 2024: Festa di S. Viviana – La festa più importante di Rotella, con la processione delle spoglie di S. Viviana.
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Piscine termali naturali nel mondo: le 10 migliori

Le piscine termali sono meraviglie naturali che promettono non solo temperature gradevoli, ma anche paesaggi mozzafiato in grado di rendere ogni viaggio ancora più speciale. Immergersi nelle loro acque, riscaldate direttamente dalla Terra, significa regalarsi momenti di puro benessere perché vantano proprietà benefiche, curative ed estetiche positive per il corpo e la mente. In questi scenari, la natura coccola i suoi visitatori e li sprona a rallentare i ritmi della vita moderna circondati da scenari unici.

Nel mondo sono davvero tante le piscine termali naturali, dalle più note come quelle di Saturnia in Toscana e la Blue Lagoon in Islanda alle meno conosciute, da inserire nel vostro itinerario di viaggio per arricchirlo con un’esperienza di benessere e relax speciale. Preparatevi ad abbandonare pensieri e distrazioni e lasciatevi coccolare dalle 10 migliori piscine termali naturali presenti nel mondo.

Takaragawa Onsen, Giappone

Facilmente raggiungibile da Tokyo, la località termale di Takaragawa Onsen è considerata una delle più celebri in Giappone. Immersa tra le foreste di Gunma, con in sottofondo lo scrosciare incessante del fiume, offre lo scenario ideale dove rilassarsi e riconnettersi con se stessi e la natura. Qui è presente un Ryokan tradizionale con edifici in legno, pavimenti in tatami, stanze affacciate sul fiume e un ponte che lo attraversa: un luogo incantato dove immergersi nelle acque termali e godere dei loro benefici. Il Takaragawa Onsen è uno dei più visitati perché, a differenza di altre località, qui le vasche sono miste e accessibili sia agli uomini che alle donne.

Banjar Hot Springs, Indonesia

Bali è famosa non solo per le sue spiagge e per il surf, ma anche per le Banjar Hot Springs, una località termale di origine vulcanica dove le acque terapeutiche possiedono un contenuto di zolfo del 26% che garantiscono numerosi benefici alla pelle. Le sorgenti secolari, situate sulle colline a Nord di Bali, offrono uno scenario unico e particolare perché le acque smeraldo scorrono dentro piscine decorate con statue tipiche della religione e della mitologia indonesiana, uno su tutti il naga a forma di drago. Il complesso termale comprende tre piscine di diverse dimensioni circondate da un giardino tropicale e in quella centrale, la più spaziosa, potrete fare una pausa dal relax per assaporare le specialità tipiche balinesi.

Piscine termali Indonesia

Fonte: iStock

Le piscine termali con sculture a forma di drago delle Banjar Hot Springs

Terme di Uunartoq, Groenlandia

Quando l’aria è gelida, non c’è cosa migliore da fare che immergersi dentro acque termali immerse in scenari pazzeschi. Situate in un’isola disabitata nel sud della Groenlandia, quelle di Uunartoq sono considerate le terme naturali gratuite più belle del mondo. Qui potete immergervi nelle acque riscaldate dalla terra all’interno di una piscina termale a cielo aperto con vista sugli iceberg e le balene. Niente male, vero? Le acque che sgorgano dal sottosuolo sono il risultato di fenomeni geotermici che garantiscono una gradevole temperatura di 38 gradi. Le sorgenti termali sono calde tutto l’anno, godono di una posizione isolata e si possono raggiungere con un tour privato in barca.

Chena Hot Springs, Alaska

Restando in luoghi poco ospitali, anche l’Alaska possiede piscine termali bellissime che offrono sollievo dalle basse temperature degli inverni artici. Stiamo parlando delle Chena Hot Springs la cui storia, seppur la documentazione ufficiale risalga agli inizi del 1900, è strettamente collegata con quella delle popolazioni indigene. Qui potete immergervi nelle acque termali, visitare il museo del ghiaccio, concedervi un massaggio rilassante o godervi l’aurora boreale che, proprio dalle Chena Hot Springs, offre uno dei suoi spettacoli migliori.

Blue Lagoon, Islanda

Una delle mete più gettonate per i turisti che visitano l’Islanda è sicuramente la Blue Lagoon. Questa è un’area geotermale situata sulla penisola Reykjanes, nei pressi di Grindavík, a circa 39 chilometri dalla capitale Reykjavík. L’acqua della piscina all’aperto, caratterizzata da una temperatura di circa 37-39 gradi, è ricca di silicio e zolfo. La silice della laguna, in particolare, viene utilizzata in uno dei trattamenti scrub per il viso offerti all’interno del complesso termale, oltre ad altre maschere a base di alghe o lava. All’interno dello stabilimento, oltre alle piscine, troverete anche bagni di vapore, una sauna finlandese, una cascata artificiale e un bar nell’acqua.

Blue Lagoon Islanda

Fonte: iStock

La famosa Blue Lagoon in Islanda

Hot Water Beach, Nuova Zelanda

Sapevate che in Nuova Zelanda è possibile scavare nella sabbia per creare la propria piscina termale? Proprio così: sulla costa orientale della Penisola di Coromandel troverete la Hot Water Beach, la spiaggia dell’acqua calda. Qui le acque sgorgano dalla sabbia, creando pozze sul bagnasciuga: l’attività preferita dai turisti è quella di bagnarsi sdraiandosi sulla spiaggia e godere dei benefici della sorgente d’acqua calda che affiora in superficie a una temperatura in grado di raggiungere i 64 °C. Non preoccupatevi se non avete la pala per scavare, potete noleggiarla tranquillamente all’entrata!

Pamukkale, Turchia

Pamukkale è un piccolo villaggio diventato famoso per il suo “Castello di cotone“: pamuk, in turco, significa cotone e rimanda alle bianche piattaforme di calcite invase dalle calde acque ricche di minerali provenienti dalla montagna sovrastante. L’acqua termale, che sgorga dalla fonte a una temperatura di 35-36°C, contiene un’alta percentuale di idrocarbonato di calcio, che sedimenta a strati nelle vasche e nelle terrazze creando questo paesaggio unico al mondo. Qui potrete visitare anche l’antico centro termale romano e successivamente bizantino di Hierapolis, incluso nel prezzo del biglietto.

Saturnia, Toscana

Impossibile parlare delle migliori piscine termali naturali al mondo e non citare quelle di Saturnia in Toscana. La sua acqua benefica, i cui vantaggi per il corpo sono riconosciuti fin dai tempi degli etruschi e dei romani, sgorga incessantemente dal cuore della terra alla temperatura di 37 gradi. Potete godere del benessere offerto da questa sorgente plurimillenaria sia alle Cascate del Mulino e alle Cascate del Gorello che all’interno dello stabilimento termale di Saturnia, un hotel a 5 stelle molto rinomato tra gli amanti del lusso.

Terme Saturnia Toscana

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Vista aerea delle terme di Saturnia

Tabacón Aguas Termales, Costa Rica

In Costa Rica, invece, a offrire un’esperienza termale unica sono quelle di Tabacón Aguas Termales, situate nella regione di La Fortuna. Le acque sono riscaldate naturalmente dal vulcano Arenal e sono immerse in uno scenario unico rappresentato da una riserva tropicale di 300 ettari dove, insieme alle piscine termali, si trovano anche delle cascate. In questa località termale, l’acqua piovana penetra nel terreno e il magma la riscalda fino a quando risale in superficie, portando con sé i minerali che si trovano negli strati sotterranei della roccia e mescolandosi a microrganismi presenti in superficie. La temperatura dell’acqua varia tra i 24° e i 40° e offre un’ottima esperienza di idroterapia e relax.

Tolantongo, Messico

Una delle piscine termali più viste sui social media grazie alla sua indiscutibile bellezza è quella di Tolantongo in Messico. Si tratta di una stretta gola situata vicino alla città di Ixmiquilpan, a 170 chilometri da Città del Messico. Questa insolita e straordinaria serie di grotte e sorgenti naturali è immersa in un maestoso canyon attraversato da un fiume di acqua calda, la cui entrata si nasconde sotto le cascate. Si tratta di un luogo magico solitamente visitabile con un tour organizzato che vi permetterà di scoprire un mondo fatto non solo di acque termali, ma anche di stalattiti e stalagmiti millenarie.

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Le 5 spiagge più belle di Lampedusa, capolavori della natura

Lampedusa è un vero paradiso in Terra che sorge al largo della costa siciliana e non molto prima di quella africana. Si tratta di un luogo eccezionale e che si rivela una meta ideale per coloro che sono alla ricerca del sole (anche piuttosto caldo), della possibilità di fare immersioni, di godere di natura selvaggia e di scoprire spiagge paradisiache. Terra di confine tra due continenti, al punto da possedere caratteristiche ambientali sia africane che europee, è un susseguirsi di spiagge e calette da sogno e per questo, noi di SiViaggia, abbiamo deciso di selezionare per voi le migliori 5 spiagge di tutta l’isola.

La Spiaggia dei Conigli, un capolavoro

Non si può parlare di Lampedusa e non menzionare la Spiaggia dei Conigli, una meraviglia reale anche perché si sviluppa in una delle zone più incontaminate dell’isola. Sorge, infatti, al cospetto di un omonimo isolotto che è anche la culla del gabbiano reale, e persino un’area naturale protetta in cui le tartarughe caretta caretta depongono le loro uova.

A numero chiuso e con prenotazione obbligatoria, offre una sabbia bianchissima e un mare purissimo, tanto che all’arrivo il visitatore crede di sognare a occhi aperti. A dispetto del nome, la Spiaggia dei Conigli non si chiama così perché ci sono tantissimi animali di questo tipo, ma a causa di una traduzione impropria di “Rabit Island”, il nome che gli diede l’ammiraglio William Smith, nel 1894. Sembrerebbe, infatti, che il signor Smith non volesse parlare di conigli, perché il nome “Rabit” potrebbe riferirsi al termine arabo rabit, che può essere spiegato con “legame” o “collegamento”, probabilmente in riferimento all’istmo che compare durante la bassa marea.

Cala Pulcino, una delle più belle

Non troppo distante dalla Spiaggia dei Conigli, sorge Cala Pulcino, da molti ritenuta la più bella di tutta l’isola. Dalla forma stretta e profonda, offre fondali piuttosto bassi e una sabbia (mista a ciottoli) di un bianco abbagliante, che a sua volta è lambita da un mare di uno splendido colore turchese.

Cala Pulcino, Lampedusa

Fonte: 123RF

Tutta la bellezza di Cala Pulcino

Per raggiungerla occorre fare una passeggiata nella pineta e nella macchia mediterranea, oppure si può scegliere una gita in barca. Qualsiasi sia la vostra decisione, una volta arrivati (oltre a innamorarsene) si possono visitare anche grotte ed anfratti che rendono il paesaggio ancor più emozionante.

Vai alla scoperta delle meraviglie di Lampedusa, spiagge comprese, con un’indimenticabile gita in barca

Cala Croce, mare dalle tonalità cangianti

L’affascinante Cala Croce sorge lungo la costa meridionale di Lampedusa e si distingue per essere piccola, attrezzata, dotata di tutti i comfort necessari ma assolutamente suggestiva: è incorniciata da un numero indefinito di arbusti e agavi spinose.

Nella realtà dei fatti, Cala Croce si compone di due insenature di sabbia bianca, una più grande e una più piccolina e riservata, che mettono a disposizione dei visitatori un arenile di morbida sabbia bianca (e una parte anche rocciosa), costantemente accarezzato da un mare dalle tonalità cangianti. Alcune informazioni in più: è ben protetta dai venti e questo le consente di offrire un mare quasi sempre calmo; a causa delle minute dimensioni e dei numerosi servizi che offre, è spesso molto affolata.

Cala Croce, Lampedusa

Fonte: Getty Images

Veduta della suggestiva Cala Croce

Cala Greca, che sembra un piccolo fiordo

Cala Greca è davvero unica nel suo genere: chi la vede per la prima volta può credere di essere arrivato su un fiordo roccioso per via della sua peculiare conformazione. Non a caso, è conosciuta anche come Cala Stretta. Si tratta di una minuta spiaggetta di sabbia bianca come la neve mista ad alghe e piccoli ciottoli, protetta da suggestive scogliere modellate, nel corso dei millenni, dal vento e dal mare.

L’acqua manco a dirlo, riesce a presentare tutte le sfumature del turchese, donando anche una trasparenza che ha dello straordinario. Situata sulla Costa Sud di Lampedusa, è facilmente raggiungibile a piedi.

Cala Greca, Lampedusa

Fonte: 123RF

Tutti gli incredibili colori di Cala Greca

Spiaggia di Mare Morto, acque calme e limpide

Il nome Mare Morto potrebbe far sembrare che questa spiaggia non prometta bene, ma nei fatti non è assolutamente così: si chiama in questa maniera perché si trova in un punto dell’isola molto riparata dal vento, offrendo costantemente acque molto calme e limpide.

Soprannominata anche Cala Calandra, ha un aspetto piuttosto selvaggio grazie alla presenza di scogli e rocce, che sembrano catapultare il visitatore in un paesaggio marziano, incredibilmente bagnato da un mare limpidissimo e turchese. Ottime soddisfazioni le possono avere anche gli amanti dello snorkeling, che possono scoprire i fondali colorati e ricchi di vita marina di Lampedusa.

Ma non è tutto, perché non essendo di facile accesso, la Spiaggia di Mare Morto è quasi sempre poco affollata, mettendo i suoi visitatori nella condizione di godere del suo splendido paesaggio, fatto di grotte e promontori, rocce ideali per i tuffi e uno scenografico e spettacolare arco naturale, in tutta tranquillità. Per trovarla occorre raggiungere la costa nord orientale di Lampedusa, ma siamo sicuri che varrà assolutamente la pena.

Spiaggia di Mare Morto, Lampedusa

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Spiaggia di Mare Morto, incanto di Lampedusa
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Esplora l’antico Freycinet National Park della Tasmania

In tutto il mondo, i parchi nazionali sono stati creati per preservare luoghi davvero unici, e non c’è dubbio che il Freycinet National Park, in Tasmania, abbia una magia tutta sua, da preservare con cura. Freycinet è un luogo iconico, memorabile e mozzafiato. Il parco è noto soprattutto per l’incredibile bellezza di Wineglass Bay: le sue acque cristalline e la sua spiaggia bianca e sinuosa sono uno dei panorami più famosi dell’isola a sud dell’Australia.

Scopri la magia del Freycinet National Park

Sulla mite costa est della Tasmania, l’isola al largo dell’Australia meridionale, la frastagliata e bellissima penisola di Freycinet si protende nell’oceano. Il Freycinet National Park, costituito da montagne di granito circondate da baie azzurre e spiagge di sabbia bianca, è l’habitat perfetto di un’eccezionale varietà di piante e animali. La bellezza paesaggistica dell’area attira ogni anno molti visitatori, interessati alla splendida gamma di attività possibili ed è un luogo popolare per campeggiare, soprattutto nei mesi estivi.

Il corpo principale del parco nazionale copre la punta meridionale della penisola di Freycinet, ma si estende anche lungo la costa orientale della penisola, comprendendo le Friendly Beaches e arrivando fino alla città costiera di Bicheno. Con il Monte Field, Freycinet è il più antico parco nazionale della Tasmania. Oltre a Wineglass Bay, a Freycinet però c’è molto altro da scoprire. La diversità del paesaggio costiero è impressionante, con insenature rocciose e onde impetuose dietro ogni angolo, baie riparate e spiagge sabbiose. Durante l’esplorazione del parco, gli Hazard – una spettacolare catena montuosa di granito che si erge a protezione delle baie riparate e turchesi – forniscono uno sfondo mozzafiato ad ogni sguardo. Sebbene sia uno dei parchi nazionali più popolari della Tasmania, è ancora possibile trovare il proprio angolo di pace nella varietà di esperienze che ti puoi aspettare di vivere al Freycinet National Park.

wineglass bay

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Goditi una giornata sulla spettacolare spiaggia di Wineglass

Nel parco si può camminare fino al passo che domina la Wineglass Bay, percorrere l’intera penisola di Freycinet con una camminata di tre giorni, andare in kayak fino a spiagge isolate o provare attività meno faticose come le passeggiate sulla spiaggia, il nuoto, la pesca, il birdwatching o l’avvistamento della fauna selvatica.

Separate dalla sezione principale del parco sono le Friendly Beaches, a cui si accede tramite una deviazione segnalata sulla Coles Bay Road. Le Friendly Beaches offrono viste spettacolari e chilometri di sabbia bianca incontaminata e sono state aggiunte al Parco Nazionale nel 1992.

Cosa vedere al Freycinet National Park

Baia di Wineglass

La spiaggia più famosa della Tasmania forma una curva bianca perfetta sotto le montagne Hazard ed è di gran lunga la destinazione naturale più popolare e fotogenica del parco.

Le Hazard

Questa serie di picchi di granito forma una spettacolare barriera lungo il parco nazionale. Il Wineglass Bay Lookout si trova in uno dei passaggi tra i picchi.

scogliere granito

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Le imponenti scogliere di granito del Freycinet National Park

Friendly Beaches

Questa lunga spiaggia che costeggia la costa orientale della penisola è un sorprendente contrasto di sabbia bianca e mare blu.

Capo Tourville

Questo promontorio, sormontato da un faro e circondato da una passerella, offre un facile scorcio sulla Wineglass Bay e la possibilità di avvistare la fauna marina, comprese le balene in transito di fronte alla costa.

Fare trekking al Freycinet National Park

Belvedere di Wineglass Bay

Un sentiero ben curato si arrampica attraverso gli Hazard fino alla piattaforma panoramica posta sopra Wineglass Bay. Ci vogliono circa 60-90 minuti a passo svelto per percorrere i 2,6 km del tracciato, che è una delle 60 Great Short Walk della Tasmania.

Baia di Wineglass e spiaggia di Hazards

Prosegui oltre il belvedere e scendi sulla sabbia di Wineglass Bay. Torna indietro attraversando l’istmo fino a Hazards Beach e aggirando la costa sotto gli Hazard. Anche questo circuito (4-5 ore, 11 km) è una delle 60 Great Short Walk del Paese.

Monte Amos

Scala le alture degli Hazard per godere di una straordinaria vista sulla Wineglass Bay e su gran parte della penisola di Freycinet. Si tratta di un percorso impegnativo (3 ore andata e ritorno, 3,6 km) su ripide lastre di granito, che richiede una buona esperienza e attrezzatura adeguata per arrampicarsi in alcuni tratti. Evita questo percorso nei giorni di pioggia o in quelli immediatamente seguenti, quando la roccia è bagnata.

Circuito di Freycinet

Per avere una prospettiva completa della penisola e del parco nazionale, si può percorrere un trekking ad anello di due o tre giorni, che comprende Hazards Beach e Cooks Beach prima di attraversare il Monte Graham e raggiungere Wineglass Bay. Ci sono campeggi per escursionisti a Hazards Beach, Cooks Beach e Wineglass Bay.

Le altre attività possibili al Freycinet National Park

Crociere nella baia di Wineglass

Puoi salpare da Coles Bay per un tour in catamarano o in barca a vela. Verrà doppiata la punta della penisola e si navigerà fino a Wineglass Bay per pranzare con la vista della costa.

kayak fraycinet

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Prova un’escursione in kayak al Freycinet National Park

Avventure a Freycinet

Il parco è un paradiso per gli amanti delle escursioni in kayak. Ci sono diversi operatori che organizzano tour e permettono di noleggiare l’attrezzatura. Il percorso più popolare è quello che ti porterà a pagaiare per circa tre ore con la vista delle cime degli Hazard sempre sullo sfondo fino alla splendida Honeymoon Bay.

Il campeggio

Un’altra popolare esperienza che è possibile fare all’intero del Freycinet National Park è quella del campeggio sulla spiaggia, in particolare a Richardsons Beach, Honeymoon Bay, Ranger Creek e alle Friendly Beach ma per evitare il sovraffollamento nei periodi di alta stagione, come durante le vacanze scolastiche estive e a Pasqua, i posti nei campeggi vengono sorteggiati. L’estrazione avviene ogni anno nel mese di agosto. A Coles Bay, ai margini del parco, si trovano comunque numerose strutture ricettive dove è possibile soggiornare in caso non si riuscisse ad ottenere un permesso di campeggio all’interno del Freycinet National Park.

Informazioni generali

Il Freycinet National Park si trova a 2 ore e 30 minuti di auto (195 km) a nord-est della capitale Hobart e a 2 ore di auto (175 km) a sud-est di Launceston. All’ingresso del parco, il Freycinet Visitor Centre rilascia pass e informazioni sul parco e vende attrezzature per l’outdoor, abbigliamento e libri di storia naturale. Ricorda che per entrare nei parchi nazionali della Tasmania è necessario richiedere uno specifico pass.

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Sul Lago di Como, nei luoghi più amati dai vip d’oltreoceano

È una vera e propria perla del nord Italia, un gioello blu incastonato tra il verde delle montagne, punteggiato di paesi spettacolari e da ville e residenze esclusive. Stiamo parlando del Lago di Como, amatissimo anche dai vip oltreoceano: tanti luoghi che si specchiano sulle sue acque sono stati scelti come residenza per una vacanza o per acquistare casa, da tanti celeb.

Perché Hollywood ha casa qui, tra la natura lussureggiante e panorami che tolgono il fiato: i luoghi più amati dai vip oltreoceano (ma anche nostrani) sul Lago di Como.

Laglio, un luogo amato dai vip oltreoceano

In Italia c’è un posto che è amatissimo dalle star: è il lago di Como dove hanno comprato casa numerosi personaggi famosi. E un viaggio alla scoperta dei luoghi più amati dai vip oltreoceano sul lago di Como non può che partire da Laglio. Il perché è presto detto, qui ha trovato casa (due volte) uno degli attori più amati di Hollywood: George Clooney. In principio è stata Villa Oleandra, che ha acquistato dalla famiglia Heinz, alla quale poi si è aggiunta Villa Margerita, le due sono collegate da un ponticello.

Si era parlato di una possibile vendita del primo immobile, ma l’attore aveva smentito categoricamente tramite il proprio portavoce scrivendo a People. Addirittura, sarebbe proprio qui che Clooney ha incontrato colei che poi è divenuta sua moglie, Amal, avvocata e giurista libanese e mamma dei due gemelli. La coppia ospita spesso amici vip.

A quanto pare, lì vicino ha acquistato casa anche lo sceneggiatore Anthony McCarten (solo per citare qualche pellicola I due papi e Bohemian Rapsody).

Laglio, quindi, è il punto di partenza perfetto ed è un paesino bellissimo, immerso tra il verde delle montagne e il blu del cielo e del lago. Qui ci sono alcune meraviglie architettoniche da vedere, che si aggiungono alla suggestione che regala il paesaggio. Dalla chiesa di San Giorgio datata verso la metà del 1600, all’oratorio a essa collegato, senza dimenticare le tante ville eleganti e affascinanti che si possono incontrare. Inoltre, si può raggiungere il Buco dell’Orso dove sono stati trovati resti dell’orso delle caverne vissuto nel Pleistocene.

Menaggio, amato dalle star

Un’altra tappa imperdibile è a Menaggio dove pare abbia acquistato una villa qualche anno fa l’attore inglese Robert Pattinson, una magione che si sviluppa su 800 metro quadrati, dotata anche di un grande giardino.

Posto in una posizione particolarmente centrale, questo comune è il luogo ideale per trascorrere una vacanza sul Lago di Como e andare alla scoperta delle tante località, ma anche delle montagne intorno. Ci sono tanti appuntamenti da non perdere, ma anche numerose attività da fare e architetture da cui lasciarsi affascinare. Basta passeggiare per il pase per intercettare scorci magnifici e opere del passato in cui riecheggia la storia.

Menaggio sul Lago di Como amata dalle star

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Menaggio è una località molto apprezzata dalle star

Pognana Lario, la meta dei famosi nostrani

Anche i vip nostrani hanno scelto il lago di Como per acquistare una proprietà. È il caso di Chiara Ferragni e Fedez che avevano comprato villa Matilda, una splendida dimora a Pognana Lario. A quanto pare, però, dopo la recente separazione della coppia, sarebbe già stata messa in vendita.

Il borgo è davvero suggestivo e anche questo è un piccolo gioello che spicca sulle sponde del  lago.

Le location più amate dai vip oltreoceano sul lago di Como

Non solo case e ville, ma anche ristoranti e hotel di lusso, il lago di Como è una meta raffinata, tranquilla, in cui il relax la fa da padrone mentre gli occhi si colmano di bellezza.

Oltre alle tante dimore vip, vi sono locali e hotel di lusso in cui nel tempo sono stati visti passare numerosi personaggi famosi. Come il Grand Hotel Tremezzo, luogo di grande eleganza in cui la bellezza del passato si mescola alla comodità del presente. Qui, ad esempio, ha soggiornato Greta Garbo ed è la location perfetta per sentirsi una star. E qui sono stati visti Jennifer Lopez e Ben Affleck freschi sposini prima di raggiungere casa di Clooney.

Grand Hotel Tremezzo location amata dalle star oltreoceano

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Grand Hotel Tremezzo è uno luogo molto amato dalle star oltreoceano

Alcune ville sono state scelte come set di film, è il caso di Villa del Balbianello che si può ammirare in 007 Casino Royale. Oppure Villa Erba a Cernobbio, paese che è un’altra meta top, che si può riconoscere in alcune scene di Ocean’s Twelve e anche di Murder Mystery con Jennifer Aniston e Adam Sandler. Mentre Alan Howard ha scelt,o per festeggiare le sue nozze con Caroline Byron, Villa Olmo a Como, qui era presente anche Lady Gaga.

Dal lago di Como è passata anche Paris Hilton, che sui suoi profili social ha pubblicato diversi scatti in alcune location diverse. Qualche anno fa, invece, ha soggiornato in una villa della zona (poco distante da Clooney) Mariah Carey.

Cernobbio, gli indirizzi delle star

Vi sono numerosi indirizzi amati dalle star, tra questi a Cernobbio si può ricordare il ristorante Il Gatto Nero dove transitano diversi vip anche oltreoceano, pare siano passati di qui come Angelina Jolie a Roberto De Niro.

A Cernobbio vi è anche Villa d’Este, uno splendido hotel: tra gli ultimi vip che sono stati visti qui si deve citare Valery Kaufman, top model e angelo di Victoria’s Secret, che l’ha scelta come sito per le nozze con Dimitri Varsano. Questa splendida struttura è un magnifico hotel cinque stelle dotato di un parco favoloso. Location perfetta per giurarsi amore eterno.

Bellagio, tra le località più apprezzate

Nel viaggio alla scoperta delle location amate dai vip oltreoceano sul Lago di Como, come non citare Bellagio? Ad esempio, un indirizzo da star è il ristorante Bilacus, basti pensare che qualche anno fa qui sono stati avvistati Kurt Russell, Goldie Hawn e Paul Young.

Bellagio sul Lago di Como tra i luoghi amati dai Vip Oltreoceano

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Lago di Como, Bellagio tra i luoghi che piacciono ai vip Oltreoceano

Oppure si deve assolutamente citare la meravigliosa Villa Serbelloni, luxury hotel cinque stelle. Mentre Eva Longoria pare essere stata nel ristorante Le Darsene di Loppia, che si trova sempre a Bellagio.

Ma una cosa è certa: ovunque ci si giri sul lago di Como si viene travolti dalla bellezza di un luogo meraviglioso, in cui lo scenario realizzato della natura è stato impreziosito dalla mano dell’uomo che qui ha creato veri e propri capolavori. Tanto da attirare vip da tutto il mondo.

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Le mitiche isole del Dodecaneso in Grecia

L’arcipelago del Dodecaneso è un luogo affascinante situato nel Mar Egeo, un punto di incontro unico dove trovare esempi antichi di cultura, storia e bellezze naturali. Queste isole hanno una posizione strategica tra Grecia e Turchia e rappresentano un vero e proprio tesoro nascosto, destinazione adatta per i viaggiatori alla ricerca di avventure indimenticabili e panorami mozzafiato.

Storia e cultura del Dodecaneso

Dodecaneso significa letteralmente “dodici isole”, anche se in realtà è composto da più isole e numerosi isolotti. La storia di questo arcipelago è molto ricca e complessa, dalle influenze che derivano dall’antica Grecia e dall’Impero Romano, ma anche dai Cavalieri di San Giovanni e dall’Impero Ottomano, fino alla recente storia greca e italiana.

Queste fantastiche isole, abitate fin dal periodo antico, comprendono non solo le più famose Rodi e Kos, quest’ultima conosciuta anche per essere stata la patria di Ippocrate, ma anche altri bellissimi luoghi come Patmos e Karpathos. Le tracce di questi antichi splendori oggi sono ancora visibili sotto forma di rovine archeologiche, tra templi e antiche città.

Ecco quali sono le principali isole del Dodecaneso

Rodi, patrimonio dell’umanità

Rodi è l’isola più grande e popolosa dell’intero arcipelago del Dodecaneso. La città medievale di Rodi, inoltre, è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e offre un affascinante mix di storia e cultura dell’antica Grecia e modernità. Da non perdere una visita al Palazzo del Gran Maestro, oltre che le mura medievali e la via dei Cavalieri. Inoltre, per chi è alla ricerca di una vacanza all’insegna del relax e del divertimento, soprattutto per rinfrescarsi e godere del fantastico mare greco, si consigliano le spiagge di Elli e Faliraki.

Qui il sole splende trecento giorni l’anno ed è la più turistica fra tutte quelle che compongono questo arcipelago. Sull’isola di Rodi, conosciuta anche come “isola delle Rose”, oltre a spiagge bellissime e cultura millenaria, è possibile trovare una ricca e intensa vita notturna.

L’isola di Kos

Kos è tra le isole più famose dell’intera Grecia, destinazione scelta da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo per un viaggio tra spiagge, villaggi e storia. Si trova di fronte a Bodrum, famosa località della riviera turca e distante circa 4 chilometri dalla costa.

Questa isola è famosa per l’ottimo clima che la caratterizza, ma anche per le testimonianze storiche e le bellezze naturali che si possono visitare come, ad esempio, l’Asklepeion dell’omonimo capoluogo dell’isola, uno dei santuari più frequentati dell’antichità.

La città di Kos offre anche una vivace vita notturna, oltre a numerosi ristoranti, bar e caffetterie da vivere sul lungo lungomare greco.

La montuosa isola di Kalymnos

L’isola di Kalymnos è famosa per la sua tradizione di pesca delle spugne, note anche come porifere, e per essere una meta ideale per gli appassionati di arrampicata. Kalymnos, infatti, è un’isola montuosa e brulla, con pareti rocciose e panorami mozzafiato, e rappresenta un vero e proprio piccolo paradiso per gli appassionati della disciplina.

Il capoluogo è una città moderna ed elegante con case colorate che fanno da cornice al porto, in contrasto con i caratteristici paesini sparsi tra le valli profumate di limoni e dove è possibile venire a contatto con la vera cultura popolare locale.

L’isola di Leros

Leros è un’isola tranquilla e pittoresca, con incantevoli villaggi, belle spiagge e una storia interessante. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Leros fu una base navale italiana e tedesca, e ancora oggi si possono vedere i resti delle fortificazioni militari. La capitale, Platanos, con le sue case tradizionali e le strette vie, merita una visita.

L’isola di Symi

L’isola di Symi è conosciuta per le sue colorate case neoclassiche, che si affacciano sul porto di Gialos, ed è caratterizzata da una natura selvaggia. È un’isola prevalentemente rocciosa e alcune spiagge, spesso raggiungibili solamente in barca, sono a dir poco bellissime. Tra queste Agios Georgios, alta ben 300 metri, e Aghios Nikolaos, spiaggia di sabbia che si può facilmente raggiungere a piedi o attraverso il servizio di taxi boat. Quest’isola è la destinazione ideale per gli amanti della fotografia, alla caccia di foto e panorami perfetti.

Gli amanti della natura scelgono Karpathos

Karpathos è l’isola ideale per chi è alla ricerca di esperienza nella natura, ma stando comunque a stretto contatto con le tradizioni locali. Infatti, qui è possibile visitare gli storici villaggi di Olympos e Menetes, che conservano ancora antiche usanze del popolo locale, per un assaggio autentico della vita greca, fra le piccole vie che si snodano in mezzo alle case bianche e quadrate. Sono presenti anche spiagge molto belle, come Amoopi, Lefkos e Kira Panagia.

Nei pressi di quest’ultima spiaggia c’è una piccola campana presso una chiesa dal tetto rosso, che è possibile raggiungere lasciandosi alle spalle la spiaggia e le piccole casette, che secondo la leggenda, se suonata, riporterà i visitatori sull’isola ancora una volta nella vita.

Vista della baia di Scarpanto sull'isola di Karpathos in Grecia, con case tipiche sullo sfondo

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Baia di Scarpanto sull’isola di Karpathos

L’isola farfalla di Astypalea

Astypalea è una bellissima isola a forma di farfalla, con bellissime coste a strapiombo sul mare. Grazie alla sua forma questa piccola isola del Dodecaneso è unica nel suo genere, formata da due isole gemelle unite da un lembo di terra lungo appena 150 metri.

È un’isola montuosa con bellissime coste a strapiombo sul mare. L’omonimo capoluogo sembra un anfiteatro adagiato su un colle. Le piccole case bianche hanno porte e finestre colorate. Il paese è dominato un imponente castello veneziano: i veneziani la chiamavano Astropalia e a distanza di secoli sono ancora evidenti e vivi i segni del veneto passaggio tanto che non è raro incontrare persone, specie anziani, che volentieri parlano la nostra lingua.

Queste sono solo alcune delle isole del Dodecaneso, mete ideali per scoprire questo angolo di paradiso nel mar della Grecia. Si trovano qui anche Nisyros, famosa per il suo vulcano ancora attivo, ma anche Chalki, lontana dal turismo di massa. Destinazioni ideali per gli appassionati di storia, ma anche per gli amanti della natura, per chi è in cerca di relax e per chi vuole immergersi a pieno nella cultura locale, perfette per tutti.