Categorie
eventi Notizie Sagre turismo enogastronomico Viaggi

Le più belle sagre italiane del mese di novembre

Se l’autunno porta con sé i primi freddi, le giornate non più così lunghe e un velo di malinconia che si riflette nei colori intensi della natura, è pur vero che ci accompagna verso l’inverno con tanti sapori prelibati. E le sagre sono un ottimo modo per degustarli in compagnia, offrendoci la possibilità di trascorrere ancora qualche pomeriggio all’aria aperta, in luoghi meravigliosi. Ecco allora quali sono le date da segnare in agenda, per non perdere neanche uno degli eventi di novembre in Italia.

Le sagre del Nord Italia

Partiamo dal Nord Italia, dove si tengono tantissimi appuntamenti per gli amanti della cucina tradizionale. In Piemonte, il borgo di Baceno ospita la Sagra MeleMiele: nel weekend del 4 e 5 novembre, le viuzze del paesino omaggiano le specialità tipiche della montagna, con particolare riguardo per le mele e per il miele, prodotto dagli apicoltori locali.

È invece a Cervere che, dall’11 al 26 novembre, va in scena la Fiera del Porro Cervere: la 44esima edizione della manifestazione promette di stupire i visitatori con degustazioni speciali e menù prelibati per cene tutte da assaporare, oltre ad un intrattenimento perfetto per grandi e piccini, con spettacoli musicali in piazza.

Dal 3 al 6 novembre, il piccolo borgo di Costiglione d’Asti, immerso nel panorama magnifico delle Langhe, accoglie la manifestazione Rosso Barbera. Il festival è dedicato ad uno dei vini più pregiati della regione, una rassegna davvero completa che include oltre 200 etichette. Le degustazioni avvengono in una location speciale, all’interno del castello di Costiglione – che per l’occasione è illuminato di rosso.

Torna l’attesissimo appuntamento con il Bagna Cauda Day, che si tiene nei fine settimana del 24, 25 e 26 novembre e dell’1, 2 e 3 dicembre, ad Asti. Ristoranti e cantine di tutto il Piemonte (e non solo!) offrono uno dei piatti tipici della regione, la bagna cauda, al prezzo fisso di 28 euro. E per i più pigri, c’è persino la possibilità di farsi spedire a casa tutti gli ingredienti di questa specialità locale.

In Liguria, il weekend del 3, 4 e 5 novembre si tiene Olioliva, la festa dell’olio nuovo: stand gastronomici si snodano tra le vie di Imperia, dove è possibile assaporare uno dei prodotti tipici del luogo, l’olio prodotto con le olive taggiasche. La manifestazione porta al grande pubblico tutto il sapore mediterraneo di questa eccellenza italiana.

A Genova, e più precisamente nella frazione di Murta, va in scena la Festa della Zucca. L’appuntamento è per il weekend dell’11 e del 12 novembre e per quello del 18 e del 19 novembre: non manca, ovviamente, il concorso che premia le zucche più bizzarre. Ma il punto forte è il ricco menù a base di zucca, con degustazioni di vini freschi di vendemmia.

C’è ancora tempo per visitare il Festival della Mostarda, che ha luogo a Cremona: iniziata lo scorso 6 ottobre, la manifestazione si protrae sino al 19 novembre. Tanti gli espositori che propongono specialità a base di mostarda, e a partire dall’11 novembre la fiera si sovrappone con la Festa del Torrone, un altro prodotto tipico della regione.

Dal 4 al 6 novembre, l’Allianz MiCo-FieraMilanoCity a Milano si anima per Golosaria, un appuntamento attesissimo. Tema di quest’anno è “L’innovazione è tradizione”: tantissimi stand gastronomici offrono la possibilità di assaporare centinaia di prodotti, dal food street ai vini più pregiati. Ma ci sono anche show cooking per apprendere qualche segreto del mestiere, da replicare a casa.

Voglia di lago? I primi tre fine settimana di novembre sono dedicati a SloWeekend, una rassegna itinerante che si svolge presso alcuni dei borghi più belli tra quelli affacciati sul lago di Como, tra cui Bellagio, Menaggio, Tremezzina e Varenna. I visitatori possono assaporare prodotti locali e ammirare nel contempo paesaggi meravigliosi.

L’autunno è intriso di sapori: a Spirano, piccolo borgo in provincia di Bergamo, si tiene la Sagra della Polenta Taragna, una specialità realizzata con il tipico formaggio delle Alpi Orobie. L’appuntamento, che è già andato in scena ad ottobre, torna ancora una volta il 1° novembre e nei weekend del 3, 4 e 5 novembre e del 10, 11 e 12 novembre.

Comazzo, nel Lodigiano, si prepara ad accogliere Sapori d’Autunno: la manifestazione si tiene nei fine settimana del 10, 11 e 12 novembre e del 17, 18 e 19 novembre, con un grande stand riscaldato che ospita i visitatori pronti ad assaporare i piatti tipici della cucina lombarda. Non manca un buon intrattenimento musicale per allietare la serata.

Voliamo ora in Friuli Venezia Giulia: il centro storico di Gemona ospita la Festa del Formaggio, una grande rassegna dedicata al settore caseario, con tanti stand gastronomici che propongono i prodotti tipici del luogo. I più curiosi hanno anche la possibilità di assistere alla lavorazione del latte in un caseificio. Le date da segnare in agenda sono il 10, l’11 e il 12 novembre.

Appassionati di buon vino, l’appuntamento da non perdere è quello con il WineFestival di Merano, ospitato presso il suggestivo borgo del Trentino Alto Adige – e più precisamente all’interno del Kurhaus. La manifestazione, che da anni richiama migliaia di esperti provenienti da tutta Italia, si svolge dal 3 al 7 novembre.

Un altro evento dedicato al formaggio è la manifestazione Formai dal Mont, che si tiene nel paese di Rallo. L’incantevole cornice della Val di Non fa da sfondo ad una lunga serie di degustazioni e di laboratori didattici, perfetti anche per i più piccini, per apprendere tutti i segreti che si celano dietro la produzione del formaggio.

In Veneto, il paesino di Borgoricco ospita la Sagra del Baccalà: nei weekend del 10, 11 e 12 novembre e del 17, 18 e 19 novembre, a pervadere le vie del paese è l’intenso aroma di un prodotto che non ha uguali. Tante le ricette preparate con il baccalà, tra tradizione e sperimentazione. Ma gli stand gastronomici propongono innumerevoli altre prelibatezze, per soddisfare tutti i palati.

Il borgo di Rio San Martino di Scorzé torna ad accogliere la Festa del Radicchio Rosso di Treviso IGP, una delle specialità locali più famose in tutto il mondo. Dal 10 al 26 novembre, una fitta agenda di appuntamenti ci regala la possibilità di assaporare piatti tipici, ma anche di assistere a spettacoli e concerti.

È già tempo del Ferrara Food Festival, l’annuale appuntamento che si tiene nella splendida cittadina emiliana. Dall’1 al 5 novembre, numerosi stand gastronomici offrono tante prelibatezze appartenenti alla cucina tradizionale. E i più curiosi possono partecipare a mostre, convegni e show cooking, per apprendere qualche trucchetto dai professionisti.

Le sagre del Centro Italia

Spostiamoci adesso nel Centro Italia, terra di sapori incredibili e panorami altrettanto suggestivi. In Toscana, nei weekend del 9, 10, 11 e 12 novembre e del 16, 17, 18 e 19 novembre va in scena la Sagra del Cinghiale, che ha come location il grazioso borgo di Chianni. È l’occasione imperdibile per immergersi nel paesaggio delle colline toscane e nelle tradizioni culinarie di una regione meravigliosa.

A non molta distanza, nel borgo di Castelfranco di Sotto, torna la Sagra del Porcino e della Chianina. Segnatevi le date: il 4 e il 5 novembre si conclude questa undicesima edizione, con una cena a base di carne di pregiata razza chianina, impreziosita da un ottimo contorno di funghi porcini. L’ideale per esaltare i sapori toscani.

La Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna è un’ottima occasione per assaporare uno dei prodotti più pregiati delle nostre terre. Si tiene in un piccolo paesino marchigiano, dal 28 ottobre al 12 novembre: numerosi stand gastronomici offrono assaggi di questo prezioso oro bianco, raccolto proprio nei boschi circostanti.

È invece a Serra de’ Conti, sempre nelle Marche, che si svolge la Festa della Cicerchia: è un omaggio ad un prodotto eccellente e ricco di sostanze nutritive preziosissime per l’organismo, conosciuto già da egizi e babilonesi. Sono solamente tre giorni, dal 24 al 26 novembre, non possiamo proprio lasciarcela sfuggire.

In Umbria, tra colline e panorami meravigliosi, va in scena la Festa dell’Olivo e della Bruschetta: l’appuntamento è per il 17, 18 e 19 novembre, nel borgo di Spello. La mostra mercato permette di degustare un ottimo olio extravergine d’oliva, ma anche tanti altri prodotti tipici delle campagne locali.

Anche a Città di Castello si festeggia il pregiato tartufo locale: nel fine settimana del 3, 4 e 5 novembre, le vie del centro storico ospitano il Salone Nazionale del Tartufo Bianco, una delle mostre a tema più importanti in Italia. Ci sono stand gastronomici e laboratori di cucina per raccontare ogni segreto di questo prodotto eccezionale.

Dal momento che questo è stato un autunno abbastanza particolare, ora che è finalmente arrivato novembre possiamo assaporare le tanto amate caldarroste. Ad Anzio, nel weekend del 10, 11 e 12 novembre, si tiene la Sagra della Castagna: degustazioni accompagnate da vino novello e portate tipiche della cucina romana conquistano tutti.

A Palombara Sabina, non molto distante da Roma, il 19 novembre si festeggia il Giorno di Bacco. Di cosa si tratta? È una festa davvero speciale, che raduna migliaia di appassionati di vino pronti ad assaporare un buon calice e tanti prodotti tipici della regione, tra le mura del Castello Savelli e nel suo splendido giardino.

Per due weekend consecutivi, quello del 10, 11 e 12 novembre e quello del 17, 18 e 19 novembre, si tiene la Festa dell’Olio e del Vino Novello. La location è il borgo di Vignanello, il cui centro storico si arricchisce di rievocazioni del passato per portare i visitatori alla scoperta di scorci incantevoli. E naturalmente c’è spazio per degustazioni di ogni tipo.

Le sagre del Sud Italia

Il Sud Italia è da sempre ricco di sapori e di colori, anche in autunno. È ad esempio a Vitulano, piccolo paesino campano, che si svolge la Sagra della Castagna e del Pecorino: un appuntamento da non perdere, che va in scena dall’1 al 5 novembre. Oltre ad assaporare tante specialità locali, c’è l’opportunità per godersi un trekking nei castagneti e vivere così una giornata all’aria aperta.

La Sagra del Fagiolo, che si tiene a Controne, è un evento ormai tradizionale: giunta alla sua 39esima edizione, la festa si svolge il 25 e il 26 novembre, nel centro storico del paese. Protagonisti sono i piatti della tradizione campana, tra cui pasta e fagioli. A tenere compagnia ai visitatori sono il bellissimo falò acceso in piazza e tanta buona musica.

In Puglia, il borgo di Spinazzola torna ad ospitare la Sagra del Fungo Cardoncello: ingrediente di tante prelibate ricette, può essere assaporato nella sua purezza durante l’evento, che si tiene durante il weekend del 4 e 5 novembre. Sono solo due giorni, ma davvero ricchi di appuntamenti, anche musicali, da non perdere.

È poi il borgo di San Ferdinando di Puglia ad accogliere la Fiera Nazionale del Carciofo Mediterraneo, una grande manifestazione dedicata ai prodotti ortofrutticoli della regione, con il focus sui buonissimi carciofi coltivati in quest’area. L’appuntamento è per il 9, 10, 11 e 12 novembre, con stand gastronomici e percorsi sensoriali tutti da vivere.

In Calabria, infine, le date da tenere sott’occhio sono l’1, il 2, il 3, il 4 e il 5 novembre, quando va in scena la Festa d’Autunno. È il tradizionale appuntamento di San Donato di Ninea, piccolo borgo immerso nel Parco Nazionale del Pollino, che ci porta alla scoperta di sapori sensazionali e prodotti unici come olio, vino, funghi, salumi e formaggi.

Le sagre nelle isole italiane

Scopriamo infine quali sono gli eventi imperdibili che vanno in scena a novembre sulle isole italiane. In Sicilia, uno degli appuntamenti più attesi è la Sagra del Suino Nero e del Fungo Porcino: si tiene a Cesarò, nei weekend del 4 e 5 novembre e dell’11 e 12 novembre. Solitamente previsto per ottobre, quest’anno si svolge con un piccolo ritardo.

Il borgo di Agira si prepara ad ospitare la Sagra della Cassatella, una manifestazione che si tiene dal 17 al 19 novembre, tra le vie del centro storico. La cassatella è un dolce tipico della regione, dal sapore intenso e inimitabile: questa è l’occasione giusta per assaporarla in tutte le sue declinazioni, in compagnia di buona musica.

A Palermo, è tempo di rievocare la tradizione dell’opera dei pupi: il Festival di Morgana, in scena dal 3 al 12 novembre, ci catapulta in un mondo fantastico a suon di burattini e marionette, per incantare grandi e piccini. Sono previsti tantissimi spettacoli, ma anche convegni e workshop per avvicinare i bambini a questa arte magica.

Infine, in Sardegna torna l’appuntamento con La Montagna Produce, una manifestazione che si tiene a Desulo dall’1 al 5 novembre, come parte del tour itinerante Autunno in Barbagia. È una vetrina perfetta per scoprire (e assaporare) i prodotti tipici della regione, in un percorso sensoriale accompagnato da musica e mostre d’arte.

Categorie
Notizie Sagre turismo enogastronomico Viaggi

Le sagre imperdibili dove andare nel mese di ottobre

Ottobre è un mese in cui è bellissimo viaggiare in Italia (Isole comprese) andando a caccia di gustose sagre che ci aiutano a scoprire i sapori più autentici del nostro Paese, quelli che in qualche maniera sono la sintesi della tradizione italiana. Per questo motivo, abbiamo deciso di raccogliere per voi le sagre imperdibili di questo periodo.

Le sagre nel Nord Italia

Iniziamo questo viaggio gustoso dalla Valle d’Aosta dove, dal 6 all’8 ottobre, si tiene la Sagra della Castagna a Donnas. In questo caso, il centro della manifestazione è la gara tra i caldarrostai in cui viene messa in palio la “castagna d’oro”.

Sempre in Valle d’Aosta ma questa volta con la Sagra del Miele e dei suoi Derivati di Châtillon, dal 27 al 29 ottobre. Dei magnifici giorni in cui per le vie del borgo si possono degustare e acquistare i mieli direttamente dai produttori.

In Piemonte, e più precisamente da San Pietro Val Lemina in provincia di Torino, il primo giorno del mese – quindi l’1 ottobre – va in scena la 56^ Sagra del Fungo, con un ricco programma di eventi che proseguiranno poi per tutto il mese.

Fino al 2 ottobre a Volpiano, sempre in provincia di Torino, è possibile partecipare alla Sagra della Cucina Piemontese che mette a disposizione diversi piatti tipici, tra cui il fritto misto alla piemontese, fagioli e cotiche, trippa in umido, polenta salsiccia e spezzatino, agnolotti e bolliti misti.

Voliamo ora in Lombardia e nella bellissima cornice di Averara, in provincia di Bergamo, dove la 49^ Sagra della Castagna a Redivo è in programma nei giorni di sabato 7, domenica 8, mercoledì 11, venerdì, 13 sabato 14, domenica 15 ottobre 2023. A disposizione tanti eventi in stretta relazione con il territorio e anche spunti di riflessione per la salvaguardia e lo sviluppo futuro.

Averara, sagre

Fonte: iStock

Un angolo di Averara

Il weekend del 6-7-8 Ottobre 2023 c’è un altro appuntamento da non perdere a Cesano Maderno, in provincia di Monza e della Brianza: la golosa Sagra Brianzola e le tantissime specialità enogastronomiche. Tre giornate di gusto e divertimento tra musica dal vivo, attività per grandi e piccini e molto altro ancora.

Non proprio una sagra ma sicuramente uno degli appuntamenti più golosi che esistano: il Tiramisù World Cup 2023 che si svolge a Treviso dal 5 all’8 ottobre.

Ancora in Veneto ma questa volta per scoprire i prodotti locali, artigianato, ma anche la natura, sport e spettacolo grazie alla Festa dei Marroni di Combai, splendido borgo trevigiano tra le colline del Prosecco, dove questa tradizione si ripete dal 1945, ma ogni anno con tantissime novità.

Dal 6 ottobre fino al 15 si può partecipare alle Sagre da las Masanètes aVillaorba di Basiliano, in provincia di Udine. Calamari, masanette, spiedini di pesce e tante altre prelibatezze allieteranno questo giornate.

A Ghirano, una frazione del comune di Prata di Pordenone, fino al 14 ottobre, si può prendere parte alla Sagra del Baccalà che, oltre alla buona cucina, prevede anche intrattenimenti musicali, balli, informazioni utili sulla salute, sport e tanto altro ancora.

Sagra del Baccalà a Ghirano

Fonte: iStock

La Sagra del Baccalà di Ghirano

Tanto gusto anche in Trentino Alto Adige dove in Val di Cembra, in provincia di Trento, dal 6 al 15 ottobre sono i giorni della prima edizione di DOLO-VINI-MITI: il festival dei vini verticali. Si tratta di una rassegna dedicata ai vini d’alta quota e ai prodotti di montagna che si svolge tra degustazioni e visite in cantina. Il tutto in un contesto davvero eccezionale.

Il  7 e l’8 ottobre è invece il momento giusto per dirigersi presso la Festa della Patata del Lomaso, in provincia di Trento, una sagra dedicata alle Montagnine, le vere patate di montagna che nascono sui monti del Trentino, tra i 600 e 900 metri di altitudine.

Il 7 e l’8 ottobre sono i giorni ideali anche per partecipare alla 37^ Festa del Fungo – Sagra della Ballotta che ha luogo a Gattorna, nella città metropolitana di Genova, dove i partecipanti possono gustare polenta con sugo di funghi, focaccia al formaggio, funghi fritti e frittelle dolci di castagne.

È tutto pronto per la 12^ Edizione de Il Salto dell’Acciuga che dal 6 all’8 ottobre riporta a Laigueglia, in provincia di Savona, i suoni, i colori e i profumi di ogni terra.

Tanti sapori anche in Emilia-Romagna e più precisamente a Comacchio, in provincia di Ferrara, che nei weekend fino al 15 ottobre manda in scena la 25^ edizione della Sagra dell’Anguilla.

Poi ancora Marola, in provincia di Reggio Emilia, dove le 3 domeniche centrali di ottobre sono i giorni della tradizionale Festa della Castagna che ha lo scopo di far riscoprire e valorizzare un prodotto del bosco.

Le sagre nel Centro Italia

Domenica 8 ottobre Pievebovigliana, in provincia di Macerata, ospita la Sagra della Castagna che prevede un mercatino di prodotti tipici e dell’artigianato, spettacoli, animazioni e imperdibili stand gastronomici.

Sempre della Marche ma questa volta per scoprire Leguminaria, una manifestazione che va in scena il 13, 14 e 15 ottobre ad Appignano, provincia di Macerata. A disposizione ci sono più giorni per gustare i pasti serviti nelle classiche locande del centro storico dai figuranti abbigliati in costume tradizionale.

La Festa delle Salvie e del Giardino è in programma nei giorni  7 e 8 più 14 e 15 ottobre presso il Lavandeto Di Assisi, in provincia di Perugia, con esposizioni e vendita di piante insolite e dell’artigianato locale.

Ottobre è anche il mese dell’Eurochocolate, la kermesse dedicata al cioccolato che va in scena Bastia Umbra, in provincia di Perugia, dal 13 al 22 ottobre.

Bastia Umbra, Sagre

Fonte: iStock

Veduta di Bastia Umbra

Tante golosità anche a Bellegra, la “Città dei Panorami” in provincia di Roma, dove l’1 il 7 e l’8 ottobre sono i giorni della Sagra delle Tacchie ai Funghi Porcini. Si tratta di un appuntamento per celebrare due prodotti gustosi e tipici della cucina e del territorio bellegrano.

Poi ancora Soriano nel Cimino, in provincia di Viterbo, dove nei weekend fino al 15 ottobre si può partecipare alla Sagra delle Castagne, una manifestazione storico rievocativa che rinnova il suo appuntamento da più di 50 anni.

Un ottobre di gusto anche in Toscana, come quello che è pronto a partire ad Asciano, in provincia di Siena, dove dal 6 all’8 si svolge anche quest’anno la tradizionale Festa Contadina e Sagra della Ribollita. Mercatini, visite guidate, intrattenimento musicale e rievocazione degli antichi mestieri renderanno queste giornate indimenticabili.

Voliamo ora a Certaldo, in provincia di Firenze, che nei giorni 5-6-7-8, 13-14-15 e 20-21-22 ottobre vede tornare la Sagra della Bistecca e Fungo Porcino con varie squisitezze tipiche della cucina toscana.

Le sagre del Sud Italia

Fino all’1 ottobre torna a Bisenti, in provincia di Teramo, il Revival Uva e Vino Montonico, vino frizzantino di color paglierino da apprezzare con le e prelibatezze della tradizione culinaria teramana. Si tratta di un grande evento popolare che aggrega cultura, folklore e tradizioni.

Mentre fino all’8 ottobre va in scena Cantine Aperte in Vendemmia. La prima domenica di ottobre giornate di festa a Monteodorisio, in provincia di Chieti, a Tenuta Ferrante a Lanciano e a Tenuta del Priore a Collecorvino. Domenica 8 ottobre da Dora Sarchese a Caldari di Ortona, sempre in provincia di Chieti.

Fino al 15 ottobre torna la Sagra dei Funghi di Cusano Mutri, in provincia di Benevento, con stand gastronomici e intrattenimenti vari a cui partecipare tutte le sere e nelle giornate di sabato e domenica anche dalla mattina.

14 e 15 e poi 20, 21 e 22 ottobre sono invece i giorni della Sagra della Castagna e della Nocciola Avellana che si tiene ad Avella, in provincia di Avelino. Delle magnifiche giornate in cui gustare piatti tipici locali, prodotti della verde Irpinia e partecipare a visite guidate ai siti storici di Avella Città d’Arte.

Tanti appuntamenti all’insegna del gusto anche in Molise e a partire con l’Oktoberfest alla Petrellese che si tiene nei giorni 13 e 14 ottobre a Petrella Tifernina, in provincia di Campobasso, dove la birra nei tradizionali boccali da litro accompagnano i piatti della cucina bavarese.

Oktoberfest in Italia

Fonte: iStock

L’Oktoberfest alla Petrellese

Il 14 e il 15 ottobre un nuovo appuntamento con la Festa della Mela di Castel del Giudice, in provincia di Isernia. Due giorni tra laboratori del gusto, visite guidate, escursioni nella natura, street band e tante attività legate anche ai colori del foliage autunnale.

È tradizione che, la seconda domenica di ottobre, tutta la cittadina di Palmariggi, in provincia di Lecce, raccolga i melograni dagli alberi e per questo dal 6 all’8 di questo mese si può partecipare a Lu Paniri te e Site. Le serate della festa sono piene di stand gastronomici coperti per la degustazione di prodotti tipici locali come carne di maiale lessa e alla griglia, porchetta romana, “Cicore Creste”, pezzetti di cavallo e molto altro ancora.

Torna a Rutigliano, in provincia di Bari, l’attesissimo appuntamento con la Sagra dell’Uva, il 7 e l’8 ottobre. Una nuova edizione tra divertimento e gusto per celebrare il frutto simbolo della stagione con manifestazioni, concorsi, la pesatura dei grappoli più pesanti e molto altro ancora.

Voliamo ora a Castel Lagopesole, in provincia di Potenza, in cui dal 13 al 15 ottobre sono i giorni della Sagra della Strazzata. La protagonista della festa è quindi un morbido pane fatto in casa farcito di pepe, ideale per accompagnare qualsiasi cosa.

Ancora in Basilicata ma questa volta a Melfi, sempre in provincia di Potenza. Qui, sabato 21 e domenica 22 ottobre, sono i giorni della Sagra della Varola che ceelbra i sapori e la bontà del marroncino del Vulture, dal sapore delizioso.

Non manca di certo il gusto in Calabria dove, l’1, il 6,7 e 8 ottobre, va in scena la Festa del Fungo a Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia. Si tratta di un appuntamento fatto di gastronomia, musica, spettacoli e tanto altro.

Poi ancora Camigliatello Silano, in provincia di Cosenza, dove tutti i sabato e domenica dal 7 ottobre al 5 novembre torna l’appuntamento con la Sagra del Fungo e l’Autunno in Festa, ovvero delle manifestazioni storiche dedicate alla promozione e commercializzazione dei prodotti tipici dell’altopiano della Sila. Uno spettacolo di colori, folklore, enogastronomia, ed antiche tradizioni.

Serra San Bruno, sagra

Fonte: iStock

Veduta di Serra San Bruno

Le sagre nelle Isole italiane

Terminiamo questo viaggio di gusto nelle Isole italiane e a partire da Caccamo, in provincia di Palermo, dove l’8 ottobre torna la tradizionale Sagra della Salsiccia. Spettacoli, eventi, arte e cultura si mischiano ai sapori e alle tradizioni di questo suggestivo borgo medievale.

La 32^ edizione della Sagra del Pistacchio a Bronte, in provincia di Catania, si svolge invece nei giorni 13-14-15 e 20-21-22 ottobre 2023. Un evento che celebra l’oro verde DOP che per gusto, bontà e caratteri­stiche è unico al mondo.

Mentre in Sardegna vi segnaliamo che a Monserrato, nella città metropolitana di Cagliari, l’1 ottobre va in scena Sa Fest’e Sa Binnenna. Si tratta di un’antica e consolidata tradizione vitivinicola che si svolge tra mostre mercato, sfilate, spettacoli musicali e rappresentazioni teatrali.

Infine, CASCA’ Festival internazionale del Cous Cous che si tiene il 7 e l’8 ottobre a Carloforte, un comune della provincia del Sud Sardegna. Un appuntamento da non perdere perché è una manifestazione enogastronomica dedicata al piatto principe della zona, il Casca’, e in cui si intervallano show cooking con ospiti internazionali e locali, degustazione di piatti tipici e cuscus, esibizioni, artigianato e mostra mercato.

Categorie
itinerari culturali Notizie Sagre turismo enogastronomico Viaggi

Le più belle sagre di settembre in Italia

Settembre segna la fine dell’estate e l’approssimarsi dell’autunno con la ripresa degli impegni, certo, ma anche con un ricco calendario di appuntamenti per allietare il weekend e per assaporare l’atmosfera, i profumi e i prodotti tipici della terza stagione dell’anno.

Sparsi lungo tutto lo Stivale, gli eventi e le sagre del primo autunno sono una piacevole occasione per staccare dalla routine ormai ripresa a pieno regime e per dedicarsi momenti di puro relax immersi in territori ricchi di storia, arte, tradizione, cultura ed eccellenti produzioni enogastronomiche.

Le sagre di settembre al Nord

Iniziamo dalle regioni del Nord e con i colori e i sapori del miele per scoprire alcuni dei 60 tipi che vengono prodotti in Italia dagli apicoltori locali: in Piemonte, infatti, dal 9 al 10 settembre è il momento di “Tutto Miele” a Bruzolo, Torino, con protagonisti i mieli del Piemonte e in particolare della Val di Susa (il miele d’erica, di tarassaco, di castagno e quelli rari di alta montagna), della Fiera Regionale del Miele a Marentino (sempre provincia di Torino) il 23 e 24 settembre dove sono attesi circa 130 piccoli produttori di miele e prodotti regionali tipici e genuini, e dell’mportante concorso regionale, Ferrere Miele, a Ferrere (Asti) dove vengono selezionati i migliori mieli piemontesi, che si possono naturalmente assaggiare.

E, sempre in Piemonte, Bra celebra invece il formaggio, di cui è capitale mondiale, dal 15 al 18 settembre con “Cheese“, la manifestazione a marchio Slow Food arrivata alla sua XIV edizione: il Sapore dei Prati, il claim 2023, sarà il filo conduttore di degustazioni, laboratori, dibattiti e tanto altro.

In Alto Adige, invece, la Festa dello Speck, dal 30 settembre al 1 ottobre, arriva per la prima volta a Plan de Corones per iniziare l’autunno in modo super goloso: assaggi e degustazioni dello Speck Alto Adige IGP nonché workshop per imparare a utilizzarlo in cucina in mille modi creativi e per sfruttarne appieno le potenzialità.

Ancora in Alto Adige, dal 16 al 24 settembre gli amanti del buon cibo potranno immergersi nella gastronomia e nella cultura della Valle Aurina, gustando una selezione di piatti a base del tipico formaggio Graukäse, Presidio Slow Food dal 2004, a cura degli chef più rinomati della regione.

In Friuli, invece, dal 21 al 24 settembre andrà in scena “Gusti di Frontiera“, la kermesse enogastronomica più grande del Triveneto in cui Gorizia diventa fulcro delle cucine del mondo con centinaia di stand enogastronomici distribuiti tra borghi geografici e percorsi tematici: saranno 320 gli stand e oltre 40 i Paesi presenti.

Tra le prelibatezze varie nella città simbolo per eccellenza dei confini, futura capitale europea della cultura con la slovena Nova Gorica nel 2025, sarà possibile sentirsi in Messico assaporando l’asado o a Bruxelles gustando gli spiedini mitrailette o ancora in Spagna con la paella valenciana accompagnata dalla sangria.

Settembre e le sagre del Centro

Il miele è protagonista anche al Centro con, ad esempio, la Settimana del Miele a Montalcino, Siena, dall’8 al 10 settembre, quello che è noto come il primo appuntamento nazionale dedicato al miele, nato nel 1976: gli appassionati del dolce nettare possono trovare nella sede dei Giardini dell’Impero e del teatro degli Astrusi, una scelta unica della vasta produzione degli apicoltori toscani, come il miele di corbezzolo, di rosmarino e di rododendro.

In Abruzzo, invece, da segnalare la più importante manifestazione apistica della regione Regina di Miele, che il 23 e il 24 settembre coinvolge tutto il centro storico di Tornareccio (Chieti) con stand, degustazioni di miele e dei suoi derivati, visite guidate, concerti e incontri di approfondimento dei mieli del territorio.

Ancora in Toscana, torna da sabato 9 settembre per due fine settimana, l’appuntamento annuale con la storica Sagra della polenta, funghi porcini e cinghiale, giunta ormai alla 35esima edizione, organizzata dal Circolo Arci “A. Naldi” di Poggio alla Malva (Via Buricchi 1) Carmignano (Prato): nei due fine weekend del 9-10 e 16-17 gli stand gastronomici resteranno aperti la sera a cena e la domenica anche a pranzo.

Un salto nelle Marche, in particolare a Potenza Picena in provincia di Macerata, e assistiamo alla tradizionale festa del Grappolo d’Oro, una rassegna ormai immancabile che celebra il rapporto tra la città e la sua anima rurale, sublimato ogni anno dalla sfilata di carri allegorici, un’appassionante sfida tra le diverse contrade.

Dieci giorni pieni di musica, degustazioni, feste e appuntamenti di ogni genere per rievocare insieme le tradizioni della vendemmia.

Infine, approdiamo nel Lazio con l’undicesima edizione di “Mangiare con Gusto” a Terracina nella suggestiva location di Piazza Municipio, manifestazione dedicata alla valorizzazione del patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano e della regione, e con la Sagra del Fungo Porcino a Lariano, iniziata il 7 e che si concluderà il 24 settembre: saranno presenti oltre 150 espositori provenienti da tutta Italia su una superficie di 20.000 metri quadrati e l’evento prevede numerosi eventi collaterali, tra cui convegni, corsi di formazione, mostre, tornei sportivi e spettacoli musicali dal vivo.

Le sagre e gli eventi al Sud e nelle isole

In Campania, a Baiano, provincia di Avellino, uno degli appuntamenti da non perdere a settembre (dal 7 al 10) è la Festa della Nocciola dove i visitatori hanno l’occasione di gustare i prelibati prodotti a base del frutto autunnale, a partire dalla Pasta al Pesto di Nocciola, mentre a Volturara Irpina la Festa del Fagiolo Quarantino della Valle del Dragone è perfetta per omaggiare il prodotto d’eccellenza della Piana.

Il 29 e 30 settembre (e 1 ottobre) in Puglia, a Sammichele di Bari, torna la Sagra della Zampina, del Bocconcino e del Buon Vino, uno degli appuntamenti più attesi e conosciuti dell’enogastronomia pugliese, e in Sicilia, è il turno della Sagra della vendemmia di Pedalino, frazione rurale di Comiso (provincia di Ragusa) in programma dal 22 al 24 settembre che promuove i prodotti più famosi del territorio, l’uva e il vino, e che consente di rivivere le usanze e i gesti del passato con il tradizionale ciclo della vendemmia e il pranzo della domenica sull’aia.

In Sardegna, dall’8 al 10 settembre, da oltre vent’anni ricorre il Festival della Bottarga a Cabras, che ha l’obiettivo di far conoscere e degustare il prodotto tipico preparato sulla base di varie ricette della tradizione locale: per il 2023 si tratta di tre giorni dal respiro mitteleuropeo con la presenza degli chef stellati Francesco Brutto e Alessandro Bellingeri.

Categorie
Destinazioni Langhe panorami Piemonte turismo enogastronomico Viaggi vini

Dove degustare vini nelle Langhe

Questa volta ci immergiamo nel territorio piemontese delle Langhe, alla scoperta di ottime cantine e colorati paesaggi autunnali.

Per chi non la conoscesse, si tratta di una vasta area di ben 70 mila ettari che si estende tra Asti e Cuneo, che offre una straordinaria varietà di vini pregiati tra cui il Nebbiolo, il Barolo, il Dolcetto d’Alba e il Moscato d’Asti sono per nominarne alcuni.

“Tutto è qui, nelle Langhe” diceva Cesare Pavese: il sole, le nuvole, le viti, i sapori e i colori delle stagioni. Cosa c’è di meglio di una gita in questi splendide aree per accogliere l’autunno? Vediamo quali sono le migliori cantine da visitare nelle Langhe per trascorrere un weekend tra degustazioni e borghi antichi immersi nella natura.

Langhe experience a Monforte d’Alba

Il nostro tour di degustazione di vini nelle Langhe inizia a Monforte d’Alba, un piccolo borgo antico nella Langa del Barolo che ad oggi è considerato uno dei più belli d’Italia. Qui le stradine antiche si inerpicano fino ad affacciarsi sui vigneti circostanti, dipingendo uno scenario unico al mondo. Monforte d’Alba si trova in provincia di Cuneo, e insieme ad altri 11 comuni produce il Barolo, uno dei vini pregiati più apprezzati d’Italia.

Per una degustazione di alto livello potrai visitare la Cantina La Rachilana prenotandoti qui, e assaggiare un vino dalle uve pregiatissime insieme a una selezione di ottimi prodotti locali abbinati per l’occorrenza. I sommelier ti aspettano per darti tutte le informazioni sulla storia di una cantina che tramanda i suoi segreti di generazione in generazione.

Degustazione nel cuore di Monferrato

Il territorio del Monferrato è una tappa fondamentale con ottime cantine da scovare tra le colline. Si estende tra le provincie di Asti e Alessandria, in un susseguirsi di paesaggi verde smeraldo e splendidi filari di vigneti dorati a perdita d’occhio.

Il territorio ospita anche alcuni tra i più belli castelli italiani, oltre ovviamente a un’eccezionale coltivazione della vite grazie a un lungo studio delle tecniche di vinificazione, qui dove l’interazione tra uomo e natura ha dato vita a i suoi migliori frutti.

Nella Cantina Bussi Piero puoi fermarti a degustare tutto quello che questo territorio offre, in circa 12 ettari di vigneti. Ben 9 vini diversi ti aspettano, insieme a un tour del vigneto e a una guida esperta. Puoi prenotare una visita comodamente online, e scegliere il giorno che preferisci per una degustazione senza precedenti tra panorami incantevoli a stretto contatto con la natura.

In alternativa puoi anche dirigerti verso Agliano Terme, sempre nel cuore del Monferrato, per un’esperienza ancora più immersa nel verde: un bellissimo picnic nei vigneti comprensivo di degustazioni e tour. Se vuoi vivere questa giornata indimenticabile puoi verificare la disponibilità e prenotarti qui.

Neive: la pittoresca cittadina tra le migliori aree vinicole al mondo

Durante il tuo tour di degustazione di vini nelle Langhe non può mancare una sosta nel piccolo gioiello medievale di Neive, in provincia di Cuneo. Situata nelle Langhe occidentali tra Barbaresco e Castiglione delle Lanze, a soli 10 km da Alba, è chiamata anche la terra dei quattro vini: Barbaresco, Barbera, Moscato e Dolcetto sono prodotti in questa località, tra le più importanti per il turismo enogastronomico.

Avvicinandoti a Neive noterai l’inconfondibile paesaggio che si tinge dei colori dell’autunno, dal verde al giallo, al marroncino, e potrai immergerti a passo lento tra le cantine migliori d’Italia e del mondo.

Ideale per passeggiate meditative, yoga e attività di bici e trekking e per gli amanti dell’essenza antica delle cose, Neive nasconde i suoi tesori nelle cantine a conduzione familiare e nelle enoteche sparse nel paesino. Con un tour organizzato per te in una piccola enoteca potrai assaggiare fino a 5 vini della regione, insieme a una scelta di formaggi e salumi tipici per una degustazione doc a un piccolo prezzo. Assolutamente da non perdere!

Queste sono alcune tra le migliori cantine da visitare nelle Langhe, per un weekend di degustazione di vini pregiatissimi e prodotti enogastronomici di alto livello. In un’atmosfera senza tempo potrai perderti tra i profumi dell’uva e i sapori del vino rosso e bianco di alta qualità, frutto di anni di tradizione e di tecniche di produzione tra le migliori al mondo.

La stagione autunnale è alle porte e il miglior momento per visitare questi territori sta per arrivare, non perderti l’occasione per una vacanza indimenticabile da veri intenditori!

Categorie
crociere Notizie turismo enogastronomico Viaggi viaggiare

Nasce la crociera dedicata al cioccolato

Viaggiare in crociera significa vivere un’esperienza unica e memorabile. L’incanto del mare, la scoperta di nuovi luoghi e culture, il piacere di rilassarsi e divertirsi a bordo di una nave di lusso: tutto questo fa parte del suo fascino. Che si tratti di una visita in una città storica, un tuffo in acque cristalline o una cena gourmet accompagnata da un calice di vino mentre si ammira il tramonto sul mare, ogni giorno offre qualcosa di stimolante e sorprendente.

Quest’anno, però, c’è un motivo in più per scegliere questa tipologia di vacanza. Infatti, Costa Crociere ha lanciato la “ChocoCruise“, un viaggio dedicato agli amanti del cioccolato, che unisce la passione per questa delizia gastronomica con l’amore per i viaggi.

Laboratori di cucina, visite a cioccolaterie locali e molto altro ancora. Un’esperienza sensoriale che soddisferà sia il tuo spirito avventuroso sia il tuo palato.

ChocoCruise: una crociera all’insegna dell’eccellenza

È tempo di intraprendere un viaggio delizioso e indimenticabile, che promette di deliziare i chocoholic di tutto il mondo. Dal 17 al 24 novembre, potrai partecipare alla straordinaria crociera che ti condurrà in un’avventura gastronomica tra i meravigliosi paesaggi del Mediterraneo.

La ChocoCruise, realizzata in collaborazione con Barry Callebaut, uno dei principali produttori mondiali di cioccolato di altissima qualità, è interamente dedicata a questo meraviglioso mondo e vedrà la partecipazione di cinque maestri pasticceri.

Il viaggio di una settimana toccherà porti splendidi come Genova, Marsiglia e Barcellona. Ma non è tutto. I passeggeri avranno la possibilità di frequentare corsi di perfezionamento, workshop, degustazioni e una miriade di altre attività legate a questa prelibatezza.

Durante il viaggio, gli ospiti potranno assaggiare i deliziosi piatti a base di cioccolato, dalla colazione alla cena, sperimentando sapori sorprendenti e abbinamenti unici. Inoltre, sarà possibile esplorare tutte le sfumature e i segreti di questo straordinario alimento nelle diverse mete visitate durante il viaggio a bordo della nave.

Una crociera d’autore al sapore di cioccolato

Durante la settimana della ChocoCruise, gli ospiti avranno l’opportunità unica di immergersi nel mondo del cioccolato come mai prima d’ora.

I professionisti gastronomici, insieme a Riccardo Bellaera, guideranno una serie di incontri ed emozionanti spettacoli culinari. Racconteranno le loro storie personali, condivideranno i segreti in cucina e illustreranno la preparazione del piatto del giorno a base di cioccolato.

Il cioccolato sarà il protagonista assoluto, non solo nei piatti ma anche nei bicchieri. Grazie alla collaborazione con Bacardi, due rinomati barman italiani, entrambi ambasciatori europei del marchio, creeranno cocktail speciali e unici, utilizzando il cioccolato come ingrediente principale.

Inoltre, gli ospiti avranno la possibilità di gustare un delizioso “Destination Dish“, un piatto unico preparato con ingredienti legati alla magnifica meta che visiteranno il giorno successivo. Specialità create da tre chef di fama mondiale, partner di Costa: Bruno Barbieri, Ángel León ed Hélène Darroze. Ciascuno di loro ha usato la propria esperienza e creatività per ideare un piatto che rappresenta l’essenza di ciascuna destinazione, offrendo agli ospiti la possibilità di gustare i sapori locali prima ancora di mettere piede a terra.

Preparati a esplorare una sinfonia di sapori irresistibili e vivere un’esperienza sensoriale unica nel suo genere.

ChocoCruise

Fonte: iStock

La ChocoCruise attraverserà i paesaggi del Mediterraneo dal 17 al 24 novembre
Categorie
Borghi castelli cicloturismo itinerari turismo enogastronomico Vacanze natura Viaggi vini

Chianti in bicicletta, tra vigneti, castelli e borghi incantevoli

Se c’è una regione votata al cicloturismo, quella è la Toscana. In particolar modo la rinomata area collinare del Chianti, compresa tra Firenze, Siena e Arezzo, straordinariamente ricca dal punto di vista naturalistico, preziosa sotto il profilo storico-artistico e molto generosa a livello enogastronomico. Qui si pedala tra paesaggi talmente onirici che sembrano acquerelli, borghi medievali impreziositi da castelli e abbazie, profumati vigneti e boschi di querce, castagne lecci, fattorie e punti incredibilmente panoramici. Un viaggio a due ruote che resta nel cuore e nella mente.

Chianti, i percorsi in bicicletta nel cuore della Toscana

Il Chianti è il luogo ideale sia per le escursioni più semplici, adatte ai principianti o con i bambini, sia per quelle più impegnative, perfette per la preparazione atletica dei ciclisti. Questo grazie a una fitta rete di strade bianche che si possono attraversare tenendo una bassa velocità, così da gustarsi davvero ogni scorcio di madre natura e tutte le meraviglie create dall’ingegno umano nel corso dei secoli, che fanno capolino lungo i percorsi. Senza dimenticarsi di fare tappa nelle varie cantine o agriturismi, dove degustare i prodotti tipici della tradizione toscana e, ovviamente, uno dei vini più famosi d’Italia.

A questo punto, vi starete probabilmente chiedendo quale bicicletta è più adatta per dare inizio a quella che si rivelerà una esperienza magica. Assecondando la morfologia del territorio, il mezzo ideale è senza ombra di dubbio una mountain bike o una buona bici da trekking. In alternativa, anche una bici da corsa può andar bene. Non ci resta, quindi, che scoprire quali sorprese ci riserbano gli itinerari cicloturistici del Chianti: seguiteci.

Tour del Chianti Classico, tra paesaggi e borghi pittoreschi

Il giro del Chianti Classico è tra i preferiti dai cicloturisti di tutto il mondo. Il motivo è facilmente intuibile: questo itinerario, lungo 185 km, abbraccia borghi caratteristici, abbazie e castelli che dominano le colline sospendendo il tempo.
Si parte da Firenze, che regala gite fuori porta sorprendenti, e dai Colli Fiorentini, e si raggiunge il borgo di Tavarnelle Val di Pesa, graziosa cittadina incastonata tra la Val di Pesa e la Val d’Elsa, nel cuore del Chianti Classico, e circondata da graziosi borghi, come quello di San Donato in Poggio. Tra le attrazioni da segnalare, la Badia di Passignano, antico monastero noto anche per l’eccellente produzione vinicola, la Pieve di San Pietro a Bossolo, che ospita il Museo di Arte Sacra, e la Villa di Poggio Petroio.

La Via Chiantigiana è una delle più seducenti di quest’area. Qui ci si imbatte nel tranquillo centro di villeggiatura di Panzano in Chianti, frazione di Greve in Chianti, posto a 498 metri di altitudine. Due i punti di accesso al borgo e, di conseguenza, due le direzioni per esplorarlo: il primo lo si vede venendo da Firenze o Greve in Chianti, da dove si può scorgere immediatamente la piazza moderna Gastone Bucciarelli con le botteghe che, insieme ai ristoranti, ne delineano le stradine. L’entrata alternativa è, invece, dal parcheggio pubblico gratuito, che introduce direttamente al centro storico, con il suo caratteristico fascino medievale. Ad appena un chilometro dalla cittadina, troverete un vero gioiello: la Pieve di San Leolino, dell’XI secolo, considerata il miglior esempio di architettura romanica di questo territorio.

Continuando a pedalare, ci si immerge nelle colline del Chianti senese, dove si inserisce magnificamente il borgo fortificato di Volpaia, irradiato di percorsi escursionistici, perfetti per chi vuole fare una immersione completa in un contesto paesaggistico ricco di peculiarità.

L’antico castello di impatto medievale, è una frazione di Radda in Chianti, punto strategico e teatro delle secolari lotte tra la repubblica fiorentina e quella senese, quando, insieme a Gaiole e Castellina, costituiva la lega militare fiorentina con l’emblema del Gallo Nero. Il simbolo venne poi preso in prestito dal consorzio del Chianti Classico ed è oggi utilizzato come marchio del pregiato vino famoso in tutto il mondo, da degustare presso il Castello di Volpaia, che si affaccia nella graziosa piazzetta principale del borgo – il cui Chianti Classico Riserva è stato classificato da Wine Spectator come il 3° vino migliore del mondo – o in una delle cantine della zona.

Oltre alla sua rinomata arte enogastronomica, Volpaia custodisce molte testimonianze del proprio passato, fra cui perle sacre come la commenda di Sant’Eufrosino, risalente al Quattrocento, considerata il più importante esempio di architettura rinascimentale nel Chianti.

Da qui in poi si incontrano le strade bianche del celebre percorso de L’Eroica, che portano ad altre attrazioni imperdibili.

Greve in Chianti

Fonte: iStock

Il borgo di Greve in Chianti

Da Greve in Chianti a Firenze

L’ultima tappa del tour attraverso la panoramica Via Chiantigiana porta i ciclisti a visitare il paese di Greve in Chianti,  l’unico comune della provincia di Firenze a rientrare interamente nella zona del Chianti. Tante le attrazioni che regala questa perla immersa nel profumo dei vigneti. Piazza Matteotti, con la sua particolare forma triangolare, che ne è il cuore, circondata da suggestive logge ad arco, animate da negozi, botteghe e osterie in cui è possibile gustare e acquistare i prodotti tipici locali.  La chiesa di Santa Croce, che custodisce opere di pregio, e il convento di San Francesco, che ospita il Museo di Arte Sacra, con una incredibile collezione di dipinti, sculture e arredi datati fra il XIV e XIX secolo. Da non perdere anche il Museo del Vino, un percorso tra storia, cultura e tradizione del Chianti, prodotto qui da secoli.

Il suggestivo giro in bicicletta nel Chianti Classico si conclude a Firenze, sempre seguendo strade secondarie, poco trafficate e immerse nella meravigliosa natura toscana.

L’Eroica: informazioni generali

L’Eroica è nata nel 1997 a Gaiole in Chianti, piccolo borgo nella provincia di Siena. Si tratta di un evento ciclistico magico, ispirato al ciclismo classico, per riscoprire le radici autentiche di uno sport straordinario, che ogni anno combina in modo unico percorsi impegnativi, paesaggi magnifici e ristori indimenticabili.

I percorsi de L’Eroica

L’Eroica prevede 5 percorsi differenziati:

  1. Lungo L’Eroica 209 km: previsto uso del casco omologato obbligatorio
  2. Medio Crete Senesi, 135 km: previsto uso del casco omologato obbligatorio
  3. Cento Val d’Arbia 106 km
  4. Medio Gallo Nero 81 km
  5. Corto Valle del Chianti 46 km

Ogni partecipante ha la facoltà di scegliere il percorso a lui più adatto e la scelta deve essere indicata al momento dell’iscrizione. I minori, dai 13 ai 18 anni, possono partecipare al percorso di 46 km. Per i minori, oltre alla presentazione del certificato di idoneità alla pratica sportiva e della tessera sportiva per il ciclismo, è necessario che sia fornita l’autorizzazione dei genitori o di chi ne esercita la patria potestà, compilando l’apposito modulo di autorizzazione.

I percorsi saranno segnalati con frecce, ma ognuno dovrà fare affidamento al “Road Book” alla “Mappa Eroica”. Gli itinerari e le tracce GPS sono consultabili e scaricabili dal sito della manifestazione.

Passeggiata Valle del Chianti

Questo percorso, lungo 46 km, richiede circa tre ore e regala suggestioni incredibili. È caratterizzato dal suggestivo passaggio dal Castello di Brolio, a pochi chilometri da Gaiole, dai vigneti del Chianti Classico incastonati nella tipica macchia toscana, dalla dolce discesa verso Pianella con il panorama di Siena sullo sfondo, e dal caratteristico “Leccione”: due lecci che sembrano uno solo e fanno da cornice a un panorama mozzafiato.

Percorso Corto Gallo Nero

È la “porta d’accesso” al mito de L’Eroica. In circa quattro ore, oltre alle bellezze che abbiamo visto nella Passeggiata Valle del Chianti, si aggiungono altre attrazioni imperdibili. Tra queste spicca Radda in Chianti, il borgo delle vigne, che merita una lunga sosta al ristoro ufficiale e una visita al borgo antico, tra monumenti e negozi.

Proprio qui ha sede il Consorzio del Chianti Classico, fondato nel 1924. Situato in una posizione privilegiata, al confine tra la val d’Arbia e la val di Pesa, Radda in Chianti è protetta, almeno in parte, dalle sue mura difensive. Il territorio è percorso da alcuni corsi d’acqua a carattere torrentizio che danno nome alle valli circostanti. Nascono qui il Pesa, dalle pendici del Pian d’Albola, e il Greve, che origina dal Monte Querciabella, entrambi affluenti dell’Arno, mentre L’Arbia scorre solo ai margini del paese per gettarsi poco oltre nell’Ombrone.

Dei castelli del territorio raddese soltanto Volpaia ha avuto un certo sviluppo, con un ampio giro di mura con torri e un cassero ancora in gran parte conservato, mentre altri manieri sono giunti a noi molto frammentati, come Albola e Monterinaldi, oppure trasformati in ville, come Castelvecchi, o in case coloniche, come Castiglione, il Trebbio e Paternò. Ci sono, poi, altre dimore rurali che conservano le strutture a torre delle “case da signore” medievali, come Borraccoli, Camporempoli, Casa Vecchia, Montevertine, il Palazzo Pornano, le Ripe e il Fornale. Fra gli edifici signorili, spicca la splendida casa padronale Le Marangole, poco lontano dal nucleo del paese. Durante iI tour in bicicletta, non perdete una sosta al Ristoro di Lamole, dove si può degustare la celeberrima Ribollita, salumi tipici locali e l’ottimo Chianti Classico.

Percorso Cento Val d’Arbia

Agli itinerari de L’Eroica di Gaiole in Chianti, si è aggiunto un nuovo e inedito percorso che passa attraverso le Crete Senesi. Si tratta di un itinerario è impegnativo ma comunque alla portata di molti, grazie a una lunghezza e un dislivello non esagerato.

Il percorso misura 106 chilometri e ha il pregio di unire il Chianti, le Crete Senesi e la Val d’Arbia. Si pedala per lo il percorso Lungo fino a Radi, raggiungendo Monteroni, San Martino in Grania sullo stesso percorso dei professionisti, Presciano Arbia. Si torna poi sul percorso Corto per la strada bianca utilizzata dai professionisti alla prima edizione dell’Eroica Pro. Infine, si rientra a Gaiole da Pianella e Dievole.

Percorso Medio – Crete Senesi

Con questo percorso, alla portata di molti ciclisti, siamo già nel mito de L’Eroica. Considerate che i tempi di percorrenza possono arrivare anche a 10 – 12 ore e più. L’itinerario porta ad attraversare e scoprire Buonconvento, uno tra i “Borghi più belli d’Italia”. Incantevole scrigno di tesori dalle atmosfere medievali, a una trentina di chilometri da Siena, racchiude un piccolo ma affascinante centro storico, dove si trova la chiesa, il Palazzo Comunale e due musei. Il centro di questo paesino pittoresco merita una visita per ammirarne la tipica architettura in mattoni rossi e i tanti scorci magici da fotografare.

Per recuperare le energie, si può fare una sosta presso i ristori di Castelnuovo Berardenga, considerato una meta ideale per una giornata da trascorrere alla scoperta del meraviglioso paesaggio rurale che caratterizza la parte meridionale del Chianti. Andando alla scoperta di questa piccola località, infatti, si svela allo sguardo un ricco patrimonio storico-culturale, con chiese che risalgono addirittura all’anno 600 e nobili famiglie che hanno costruito maestose ville con giardini fiabeschi.
La vera sfida sui pedali del percorso Medio inizia con la famosissima salita di Monte Sante Marie, tra Asciano e Torre a Castello, con forti pendenze e panorami da cartolina.

Percorso Lungo

È considerato L’Eroica più autentica, con oltre 3700 metri di dislivello. La pedalata dura almeno 15 ore. Ciò significa che gli ultimi ciclisti tornano a Gaiole in Chianti anche dopo le ore 22.00. Qui si vive lo spirito più estremo e affascinante del territorio della provincia di Siena, caratterizzato da bellezze paesaggistiche che non hanno eguali. Tante le emozioni che si vivono pedalando lungo questi itinerari, come il passaggio notturno al Castello di Brolio illuminato dalle fiaccole.

Il maniero troneggia al centro dei terreni dell’azienda Ricasoli, la più estesa della zona del Chianti Classico, con 1.200 ettari totali, di cui 240 di vigneto e 26 coltivati a ulivo, nel comune di Gaiole in Chianti. Più volte ricostruito e modificato, porta i segni delle più diverse epoche che lo hanno attravrsato, dai bastioni fortificati di stampo Medievale, agli inserimenti del Romanico e del Neogotico, sino alle specificità dell’Ottocento toscano.

Percorso permanente: pedalare lungo L’Eroica tutto l’anno

Il percorso permanente si sviluppa per 209 km complessivi nel cuore delle Terre di Siena, attraversando il Chianti, le Crete Senesi e la Val d’Orcia e compiendo un viaggio nell’essenza del leggendario paesaggio toscano. Le caratteristiche tecniche di questo itinerario – perfettamente segnalato e praticabile tutto l’anno – lo rendono una grande opportunità per gli appassionati di cicloturismo.

A seconda della propria preparazione e del tempo che si vuole dedicare al paesaggio che lo circonda, si può percorrere da uno a cinque giorni. Il percorso si caratterizza per il continuo movimento su strade asfaltate e sterrate e presenta un dislivello totale di circa 3.800 metri. La buona notizia è che è adatto a qualsiasi tipo di bicicletta.

Categorie
ariccia Borghi itinerari culturali Lazio Monumenti panorami turismo enogastronomico Viaggi

Ariccia, il borgo delle meraviglie storiche e del cibo imperdibile

Abbarbicato su uno sperone roccioso da cui si gode della vista di un panorama pazzesco, il borgo di Ariccia è uno dei luoghi più suggestivi e ricchi di storia dei Castelli Romani: tra splendidi monumenti antichi, paesaggi naturali meravigliosi e tanto buon cibo, è una meta imperdibile per i turisti. Ma cosa c’è da vedere in questo paesino così affascinante? Andiamo alla scoperta delle sue infinite bellezze.

Ariccia, tra storia e buon cibo

Siamo nel cuore dei Castelli Romani, una regione ricca di bellezze naturali e di suggestivi borghi dove il tempo sembra essersi fermato. È qui, a poca distanza dalla capitale e dal suo traffico, che possiamo ammirare un luogo quasi magico: il paesino di Ariccia è un vero gioiello, incastonato nel panorama dei Colli Albani dove la natura la fa ancora da padrona. La sua è una storia antichissima, che risale ad un’epoca molto lontana nel tempo. Pare che il primo insediamento sia nato ben prima di Roma, attorno al 2.700 a.C., e sulla sua fondazione hanno avuto origine tantissime leggende interessanti.

Del suo ricchissimo passato, Ariccia porta ancora splendide testimonianze tra monumenti storici e tradizioni affascinanti. Il borgo è uno scrigno di cultura, arte e buon cibo tra cui tuffarsi: celebre è la porchetta di Ariccia, un piatto a base di carne di maiale cotta che vanta una produzione millenaria e che, da qualche anno, ha ottenuto il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP). Tra le tante pietanze tipiche della cucina romana da assaporare tra le viuzze del borgo, questa è assolutamente imperdibile. Ma cos’altro si può fare ad Ariccia?

Cosa vedere ad Ariccia

Il borgo è piccolo e abbarbicato su uno sperone di tufo, per visitare il suo centro storico bastano poche ore: sarà una visita breve, ma ricca di sorprese. Una delle tappe principali non può che essere il suo ponte monumentale, un viadotto costruito nell’800 per collegare il paese con Albano Laziale, facendo di Ariccia una delle mete toccate dall’antica Via Appia. Il ponte si affaccia su Piazza di Corte, su cui (nel ‘600) intervennero Bernini e Fontana: è qui che sorgono alcuni dei monumenti più belli del centro storico, come la Collegiata di Santa Maria Assunta, che trae ispirazione dal Pantheon di Roma, e Palazzo Chigi.

Quest’ultimo, che oggi ospita il Museo del Barocco Romano, è molto conosciuto per aver fatto da sfondo a Il Gattopardo, capolavoro cinematografico di Luchino Visconti. Alle spalle del palazzo, si apre un enorme giardino: si tratta di Parco Chigi, nato nel ‘500 e in seguito restaurato dalla famiglia Chigi, grazie all’intervento (ancora una volta) del Bernini. Oltre ad essere una delle aree verdi più importanti dei Castelli Romani, grazie alla presenza di antiche querce e di un pluricentenario acero campestre, il parco conserva ancora splendide architetture seicentesche e alcuni reperti archeologici romani.

Accanto a Palazzo Chigi, infine, si può ammirare la Porta Napoletana: fu, in antichità, uno dei due soli accessi al paese, assieme alla Porta Romana (che venne murata nel ‘600 e riaperta solo due secoli più tardi). Un’ultima tappa da visitare è poi il Piazzale Mazzini, dove spunta un’alta colonna di travertino che custodisce il busto di Giuseppe Mazzini. Da qui si può godere di un panorama meraviglioso su tutta la Vallericcia, e nelle giornate più limpide lo sguardo si spinge addirittura sino alla città di Roma e al mare.

Categorie
Alsazia Europa Francia itinerari Notizie turismo enogastronomico Viaggi vini

Sulla Strada del vino in Alsazia: l’itinerario

Per celebrare il 70esimo anniversario della Strada del Vino in Alsazia, il CIVA (Conseil Interprofessionnel des Vins d’Alsace) e i viticoltori del territorio hanno ideato una serie di eventi senza precedenti che si svolgeranno ogni domenica dal 23 aprile al 30 luglio 2023.

Si tratta di “ALSACE ROCKS! La Tournée des Terroirs“, un’occasione unica nel cuore dei vigneti e dei grandi terroir alsaziani rivolta a tutti, neofiti ed esperti.

L’ambiziosa e originale iniziativa promette di essere un connubio di festival e mostra itinerante, capace di mettere in luce l’eccezionale diversità e tipicità dei terroir sotto la guida dei produttori stessi.

Vivere e scoprire la Strada del Vino d’Alsazia

Ogni domenica, dalle 10 alle 19, sarà proposto un evento, di volta in volta differente, al cospetto dei vigneti.

Si parte da Thann a Bergbieten per poi passare a Kaysersberg e Dambach-la-Ville, in 15 tappe, 8 nell’Haut-Rhin e 7 nel Bas-Rhin.

Sono quasi 150 le cantine e le aziende vinicole del territorio che si uniscono per mettere in luce la ricchezza dei terroir alsaziani e il loro ruolo chiave nella valorizzazione dei grandi vini d’Alsazia.

In ogni tappa, il pubblico troverà uno spazio in cui degustare la gamma dei vini alsaziani e assaggiare i piatti tipici in un’atmosfera musicale grazie a un collettivo di DJ e a un’area chill & lounge: tutti i siti possono ospitare tra le 300 e le 500 persone per ciascun appuntamento.

I suggestivi eventi itineranti si rivolgono a intenditori, neofiti e professionisti, locali e turisti nazionali o internazionali, per far loro scoprire (o riscoprire) i grandi terroir che sono vanto della regione, un mosaico e una diversità unici al mondo, una varietà di terreni ed esposizioni che conferiscono ai vini alsaziani tutto il loro carattere rendendoli fini ed eleganti.

“ALSACE ROCKS! La Tournée des Terroirs”, grazie al suo approccio educativo ed esperienziale sul territorio, permette ai visitatori di comprendere meglio il legame tra la vite, l’uomo e il vino, il tutto in un’atmosfera rilassata.

L’Alsazia, destinazione gastronomica

L’Alsazia è la destinazione perfetta per i viaggiatori che amano il buon cibo e il buon vino, emblema della gastronomia francese riconosciuta a livello internazionale: dalle tavole stellate, ai piatti tipici regionali fino ai giovani chef di talento impegnati nell’eccellenza.

Ogni appuntamento di “ALSACE ROCKS! La Tournée des Terroirs”, all’insegna della sostenibilità ambientale, metterà in risalto la gastronomia della Regione grazie alla partecipazione di vari chef e ristoratori locali, dallo street food ai piatti più elaborati.

Ecco il calendario dei prossimi appuntamenti:

  • 30 aprile 2023: Wintzenheim e il suo Grand Cru Hengst onoreranno il Pinot-Noir, un nuovo vitigno riconosciuto nella denominazione Grand Cru dal 2022;
  • 07 maggio 2023: Dambach-la-Ville e il suo Grand Cru Frankstein offriranno un ricco programma intorno alla Chapelle St Sebastian;
  • 14 maggio 2023: il grazioso paesino di Nothalten accoglie in un ambiente idilliaco, sulle alture del Grand Cru Muenchberg e della località chiamata Zellberg;
  • 21 maggio 2023: Orschwihr e la cappella Bollenberg doneranno un ambiente bucolico e vista mozzafiato sui dintorni;
  • 28 maggio 2023: Sigolsheim e il suo Grand Cru Marckrain vantano uno dei panorami più incantevoli della Tournée des Terroirs;
  • 04 giugno 2023: Molsheim e il suo Grand Cru Bruderthal da cui, in lontananza, si vede persino la Cattedrale di Strasburgo;
  • 11 giugno 2023: Ribeauvillé, la capitale dei menetriers dell’Alsazia, con il Grand Cru Kirchberg de Ribeauvillé;
  • 18 giugno 2023: Wuenheim con il Grand Cru Ollwiller, a due passi dallo Château Ollwiller, la seconda tenuta vinicola più antica di Francia;
  • 25 giugno 2023: Kaysersberg, città imperiale fortificata con il castello, e il suo Grand Cru Schlossberg;
  • 02 luglio 2023: Bernardvillé sul sito di Schieferberg, vigneto collinare che mette in risalto i terreni scistosi della zona;
  • 09 luglio 2023: Thann con il Grand Cru Rangen, uno dei vigneti più ripidi dell’Alsazia e in uno dei rari terreni di origine vulcanica;
  • 16 luglio 2023: Orschwiller, la roccaforte dell’Haut-Koenigsbourg, con il Grand Cru Praelatenberg;
  • 23 luglio 2023: Ammerschwihr dà il benvenuto nel cuore del suo Grand Cru Kaefferkopf;
  • 30 luglio 2023: Bergbieten accoglie sul Grand Cru Altenberg de Bergbieten, con una splendida vista a 360 gradi sui vigneti circostanti.
Categorie
Italia itinerari culturali mare turismo enogastronomico vacanza natura Viaggi

Va’ dove ti porta il vento: natura, cultura, mare e gastronomia

Bibione e Lignano sono il luogo giusto dove vivere una vacanza in piena libertà.

L’Europa Tourist Group guarda oltre i confini del mare e offre una vacanza variegata e ricca di stimoli da vivere tutto l’anno. L’ampia gamma di alloggi accontenta tutti, famiglie, coppie, amanti della natura o della cultura. L’Europa Tourist Group è versatile come i suoi ospiti e offre l’alloggio giusto che si adatta a ogni tipo di esigenza. Ed è proprio la versatilità la sua carta vincente. Il territorio non potrebbe essere più ricco: mare cristallino, spiagge dorate, pinete lussureggianti, lagune incantate, città d’arte, borghi pittoreschi, attività sportive e centri termali.

Liberi come il vento

Il gruppo comprende 17.000 posti letto che possono essere prenotati online, per telefono o in loco per dodici mesi all’anno. I resort, i villaggi turistici, gli hotel e gli appartamenti dell’Europa Tourist Group si contraddistinguono per la qualità e l’esclusività dei servizi offerti, la comodità e i prezzi vantaggiosi, la posizione direttamente sul mare, la vasta gamma di attività offerte e la cucina rinomata. Questo mix esplosivo rende l’Europa Tourist Group la destinazione ideale per chiunque voglia vivere una vacanza in totale libertà.

All’Europa Tourist Group ogni direzione è quella giusta

Chi vuole unire una vacanza al mare con una visita culturale, amerà le regioni del Veneto e del Friuli.

Oltre alle famose città d’arte come Verona o Venezia, ci sono tante cittadine pittoresche che meritano di essere visitate, come ad esempio Portogruaro, famosa per i suoi antichi mulini ad acqua del XII secolo e il campanile pendente.

All’estremità opposta del Golfo di Trieste si trova l’omonima città. Trieste è un crocevia di culture, popoli e lingue e affascina per il suo carattere cosmopolita.

Naturalmente, nulla vi impedisce di fare una gita di un giorno in quella che è probabilmente la città più romantica del mondo: Venezia, con tutti i suoi tesori, merita una visita in qualsiasi periodo dell’anno.

Ogni giorno avrete l’imbarazzo della scelta: un giro a Portogruaro o una visita alla Residenza dei Dogi? Un tuffo nel mare o una passeggiata nella natura? Non serve scegliere, vi basterà seguire la direzione del vento e scoprire dove vi condurrà.

Una vacanza al mare tutto l’anno

Chi l’ha detto che il mare è bello solo d’estate? Una vacanza nei restanti mesi dell’anno permette di assaporare al meglio la bellezza sia del mare, sia della natura circostante. Il fervore e la vitalità lasciano il posto alla quiete e alla tranquillità, e sulla calura estiva prevale un clima mite e gradevole. Qualunque sia la stagione, a Bibione e Lignano apprezzerete il fascino del mare in tutte le sue varianti e avrete l’opportunità di diversificare la vostra vacanza con visite culturali, escursioni nella natura, attività ricreative di ogni sorta e momenti di benessere termale. Partite con il vento in poppa!

Categorie
Albania Europa Idee di Viaggio itinerari turismo enogastronomico Viaggi vini

In Albania tra vigne e cantine, l’itinerario da scoprire

Sapevate che in Albania il vino scorre come l’acqua? Un Paese che, seppur poco noto da questo punto di vista, vanta una lunga tradizione di vinificazione, ma al contempo una breve storia di vino come industria. E se fino al 1991, a causa di vicissitudini storiche, gli ettari di vigne piantate erano solo 2000, oggi la situazione è decisamente migliorata: si raggiungono i 26.000 ettari.

I migliori vigneti in Albania

L’Albania è una terra splendida che si sviluppa tra mare e monti, un Paese del nostro continente dove il clima è mite tutto l’anno permette di produrre dei vini che non sono affatto da sottovalutare.

A livello generale, il territorio albanese dal punto di vista vitivinicolo si suddivide in quattro macro regioni che vengono classificate sulla base del criterio dell’altitudine:

  • le pianure costiere: raggiungono i 300 metri e circondano le città di Tirana, Kavajë, Durazzo, Scutari, Lezhë, Lushnje, Fier, Valona, Pukë e Delvinë;
  • le colline centrali: l’altitudine varia da 300 a 600 metri e sono ubicate nei pressi di Elbasan, Krujë, Gramsh, Berat, Përmet, Librazhd e Mirditë;
  • le zone orientali sub-montane: tra i 600 e gli 800 metri nei dintorni di Pogradec, Korçë, Leskovik e Peshkopi;
  • le aree montuose; la vite viene coltivata fino ai 1000 metri.

Anche se, ad essere onesti, la maggior parte dei vigneti sono concentrati prevalentemente nelle zone collinari, in particolare nei dintorni di Berat, Korçë (Corizza), Pogradec, Përmet, Leskovik, Vlorë (Valona), Lezhë (Alessio), Shkodër (Scutari).

Tra vini e vigneti

In Albania i vitigni internazionali più coltivati sono Merlot, Sangiovese, Barbera, Chardonnay, Primitivo, Tempranillo, Montepulciano, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Moscato, Alicante Bouschet, Tokai, Trebbiano. Ci sono poi vini  autoctoni ampiamente diffusi, alcuni dei quali andremo a scoprire insieme.

Il villaggio di Shesh con il suo vino

Shesh è un piccolo e delizioso villaggio che si trova a più o meno 9 chilometri di distanza dalla Capitale, Tirana. Situato a circa 460 metri sul livello del mare, è famoso per la coltivazione di un’uva chiamata Sheshi Bardhë e Sheshi i Zi (in italiano Sheshi Bianco e Sheshi Nero) che regala al consumatore un vino di alta qualità.

Va sottolineato, però, che Shesh permette anche di ammirare un bellissimo panorama naturale.

Kallmet con il suo vitigno dotato di potenzialità

Kallmet è una deliziosa frazione del comune di Alessio e proprio qui prende vita un vitigno dotato di grandissime potenzialità. Questo tipo di vitigno è presente  in circa il 20% della superficie e si distingue per essere a bacca rossa e con una ottima base polifenolica.

Pulës, ancora sottovalutato

Nel circondario di Berat, splendida città millenaria e patrimonio mondiale dell’UNESCO, viene invece prodotto il Pulës, un vino ancora sottovalutato ma che vanta un ottimo bouquet e un retrogusto persistente, che richiama il profumo del ginestro.

Al giorno d’oggi il grandi aziende conosciute del Paese che producono vino sono più di 30, anche se, nei prossimi anni, si stima una crescita del settore. Cantine che, in alcuni casi, hanno iniziato a farsi conoscere anche a livello internazionale, partecipando a concorsi e a fiere di settore.

Possiamo perciò affermare che in Albania, grazie a diverse politiche di sostegno della Comunità europea e all’intraprendenza di una trentina di produttori, il settore vinicolo è in espansione e che la superficie di terra destinata alla vite sta aumentando. Dai vitigni internazionali a quelli autoctoni, infatti, comincia ad esserci l’imbarazzo della scelta.