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Vince ancora Lisbona, è la City Break Destination 2024

A Lisbona è impossibile annoiarsi: c’è cosi tanto di cui fare esperienza che pianificare il vostro itinerario non sarà per niente facile. Ed è proprio la sua ricca offerta in grado di mixare storia, arte, gastronomia e cultura che le ha valso un ulteriore premio (si, quest’anno ne ha vinti diversi e ve ne parliamo tra poco). Alla 25° edizione degli Star Awards, premio assegnato alla città nel corso di una cerimonia tenutasi a Londra e che ha visto in gara altre destinazioni come Barcellona, Budapest, Cracovia, New York, Praga e Roma, Lisbona ha portato a casa la vittoria nella categoria City Break Destination 2024.

È un riconoscimento che non stupisce e chi è stato nella capitale portoghese sa bene il perché. Lisbona è una destinazione molto amata dai viaggiatori per una fuga nel weekend perché permette di soddisfare la loro voglia di scoperta e curiosità con tante proposte turistiche di grande interesse. Dalle attrazioni storiche, come il meraviglioso Mosteiro dos Jerónimos o la Torre de Belém a quelle moderne come il MAAT (Museo di Arte, Architettura e Tecnologia).

Il premio come migliore City Break Destination

Lo scorso 24 ottobre 2024 si è tenuta la cerimonia annuale dedicata agli Star Awards organizzata da Travel Bulletin, marchio leader del settore turistico del Regno Unito che offre notizie, formazione, incentivi e concorsi alle agenzie di viaggio e ai professionisti del settore. Le categorie compredono migliori destinazioni, compagnie aeree, compagnie di crociera, hotel, agenzie di viaggio e tour operator. La categoria delle destinazioni, a sua volta, si suddivide in migliore destinazione avventura, LGBTQ+, vacanze in famiglia, di lusso e, quella che interessa a noi, migliore destinazione per una fuga in città.

Le mete sono state votate dagli agenti di viaggio e dai professionisti del settore turistico che hanno premiato Lisbona come migliore City Break Destination per il 2024. Perché proprio la capitale portoghese? La città si distingue per la sua offerta diversificata che combina cultura, gastronomia e natura, rappresentando per gli inglesi la città perfetta per una breve fuga. Inoltre, Lisbona si scopre facilmente sia a piedi che con i mezzi pubblici, a partire dall’iconico tram 28, il tram giallo più famoso della città.

Gli altri premi vinti da Lisbona

Questo non è il primo premio vinto dalla capitale del Portogallo. Quest’anno è stata premiata anche come Migliore destinazione culinaria d’Europa ai World Culinary Awards grazie alla sua gastronomia diversificata e di alta qualità. Dai ristoranti tipici e locali con cucina tradizionale a quelli più particolari, fino agli chef stellati e ai mercati, come quello di Time Out, dove poter provare tante specialità diverse in un contesto moderno e vivace.

Un altro premio vinto quest’anno, per la seconda volta consecutiva, è quello come Migliore destinazione Mice d’Europa ai World Mice Awards: in questo caso, Lisbona si è distinta per la sua posizione strategica, per le infrastrutture moderne e versatili e per la variegata offerta culturale tanto da essere considerata una delle principali destinazioni europee per l’organizzazione di eventi.

Se non avete ancora visitato Lisbona, il 2024 (e il 2025 che sta per arrivare) è il momento giusto per rimediare.

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Cosa vedere a Osaka, città giapponese altamente sorprendente

Una delle metropoli più esuberanti del Giappone, Osaka è una città con un’energia contagiosa, una frizzante vita notturna, una scena gastronomica senza pari e una storia millenaria alle spalle. La meta ideale per vivere un’esperienza di autentica scoperta nel paese del Sol Levante, tanto da essere stata inserita nella prestigiosa guida Best in Travel 2025 di Lonely Planet tra le 30 destinazioni che meritano di essere visitate l’anno prossimo. Un tempo cuore pulsante dell’economia e della cultura giapponese, conserva ancora oggi i segni del suo glorioso passato negli antichi templi e nei castelli incastonati tra grattacieli e quartieri futuristici che ospiteranno l’Expo 2025.

Osaka si prepara infatti a brillare ancora di più ospitando l’Esposizione Universale, che porterà ancora più energia e vivacità in questa città già nota per il suo spirito gioioso e la sua passione per la buona tavola. Quale occasione migliore per programmare una visita? Ecco allora una guida ai luoghi da non perdere per immergersi nel ritmo frenetico e farsi conquistare dalle innumerevoli attrazioni di questa straordinaria città nipponica.

Il Castello di Osaka, un simbolo storico e architettonico

Con la sua imponente struttura bianca, il Castello è una delle icone più riconoscibili di Osaka. Sebbene il maestoso complesso che vediamo oggi sia una ricostruzione del 1931, la sua storia risale al XVI secolo. Era il 1583 quando Toyotomi Hideyoshi, un ambizioso signore della guerra, ne iniziò la costruzione per farne il centro del Giappone unificato. Fu il castello più grande del suo tempo, ma la sua gloria fu di breve durata.

Dopo la morte di Hideyoshi, nel 1615, il maniero fu attaccato e distrutto dalle truppe Tokugawa, che in seguito ne avviarono la ricostruzione, ma non fu mai completata durante l’era feudale. Solo nel 1931, con un audace progetto di recupero del patrimonio culturale, la torre principale fu ricostruita con una struttura in ferro-cemento, che resistette miracolosamente ai devastanti bombardamenti aerei della Seconda Guerra Mondiale.

Oggi, il Castello di Osaka è molto più di una semplice attrazione turistica. La torre principale, dotata di un ascensore per facilitare l’accesso, ospita un affascinante museo sulla storia del complesso e di Toyotomi Hideyoshi. Tutt’intorno, oltre a mura di pietra, fossati e torrette che ricreano l’atmosfera medievale, si estende il Nishinomaru Garden, un vasto giardino all’inglese con centinaia di ciliegi. Uno dei luoghi più popolari di Osaka per ammirare l’hanami, la spettacolare fioritura che di solito avviene tra fine marzo e inizio aprile.

Dotonbori, cuore pulsante di Osaka

Uno dei quartieri più vibranti, Dotonbori, è il fulcro della vita notturna e della cultura popolare, e incarna appieno lo spirito della città. Si sviluppa lungo il canale omonimo, frequentato a tutte le ore del giorno e della notte, famoso per le scintillanti insegne luminose giganti, le bancarelle e i ristoranti che offrono specialità locali come il takoyaki (palline di polpo fritte) e l’okonomiyaki (una sorta di pizza salata giapponese), i negozi di souvenir e gli artisti di strada che contribuiscono a creare un’atmosfera festosa. Dotonbori è un luogo ideale per immergersi nella cultura di Osaka, assaggiare le prelibatezze locali e fare shopping, tra negozi tradizionali e moderni. Un’attrazione imperdibile è il famoso Glico Man, la gigantesca figura di un corridore che sovrasta il ponte Ebisubashi, diventato un simbolo di Osaka.

Sumiyoshi Taisha, un’immersione nella spiritualità shintoista

Lontano dal frenetico ritmo cittadino, il Sumiyoshi Taisha offre un’oasi di tranquillità meditativa in uno dei più antichi santuari shintoisti del Giappone. Questo antico santuario, dedicato ai Sumiyoshi Sanjin, divinità protettrici delle navi e del mare, è una meta popolare per i locali che cercano la benedizione degli dei per buona fortuna e viaggi sicuri.

Fondato nel 211, il Sumiyoshi Taisha è il principale di circa 2.300 santuari Sumiyoshi disseminati in tutto il Giappone. Riconoscibile per le sue sale principali in stile Sumiyoshi, con i caratteristici colori rosso e nero, e per l’elegante ponte vermiglio che si inarca su un incantevole stagno, è uno dei luoghi simbolo di Osaka. Passeggiando nei suoi giardini ci si può immergere nelle profonde tradizioni spirituali shintoiste e nelle pratiche devozionali che hanno plasmato questo luogo e il Giappone nel corso dei secoli.

Shitenno-ji, il primo tempio buddista del Giappone

In quanto tempio buddista più antico del Giappone, il Shitenno-ji è un vero e proprio punto di riferimento della storia e della cultura giapponese di Osaka, assolutamente da visitare. Fondato nel 593 dal Principe Shotoku e ricostruito nel corso dei secoli, ha svolto un ruolo fondamentale nell’introduzione del buddismo nel Paese.

All’interno del complesso si possono ammirare una splendida pagoda a cinque piani di colore rosso, nero e bianco, una sala principale con statue buddiste, oltre a un sereno giardino e uno stagno, perfetti per una tranquilla passeggiata. Durante tutto l’anno, nel tempio si svolgono vari eventi e rituali, tra cui il celebre Festival delle Stelle di Tanabata in estate.

Amerika-mura, il quartiere giovane di Osaka

Considerato l’equivalente del quartiere Harajuku di Tokyo, da oltre 40 anni Amerika-mura, letteralmente “Villaggio dell’America”, è il polo della cultura giovanile a Osaka. Tutto ruota attorno al Sankaku Koen Park, luogo di ritrovo popolare dove i giovani si riuniscono per sfoggiare i loro stili unici e scoprire le ultime tendenze negli oltre 2.000 negozi della zona, che vendono moda locale e importata, caffè, ristoranti, bar e club.

Negli anni ’60, l’area era chiamata Sumiyamachi, letteralmente “Città dei negozi di carbone”, ed era principalmente occupata da magazzini e cantieri del legname, fino all’apertura nel 1969 di Loop, un locale che iniziò rapidamente ad attirare giovani artisti, designer e creativi di vario genere. In poco tempo, altri magazzini furono convertiti in negozi di prodotti americani importati, vestiti vintage, jeans, e dischi, trasformando completamente il volto del quartiere.

Dotonbori, Osaka

Fonte: iStock

Le mille luci di Dotonbori, Osaka

Museo di Storia di Osaka, alle origini della città

Situato vicino al lussureggiante Parco del Castello di Osaka e al Parco del Sito del Palazzo di Naniwa, il Museo di Storia di Osaka è stato inaugurato nel 2001 in un moderno edificio progettato da César Pelli e Nihon Sekkei. Distribuita su quattro piani, l’esposizione racconta la storia millenaria della città di Osaka, dall’antichità all’età moderna, fino ai giorni nostri, attraverso una ricca collezione di oltre 100mila oggetti, ricostruzioni a grandezza naturale e in miniatura, video e numerosi documenti originali. La visita inizia dal piano più alto, dedicato all’epoca dell’antico Palazzo di Naniwa, situato nell’area ora occupata dal museo, e si scende verso il basso. Ogni piano è riservato a un diverso periodo della storia di Osaka, coprendo in totale 1.350 anni.

Universal Studios Japan, divertimento per tutte le età

Universal Studios Japan (USJ) è stato il primo parco a tema del celebre marchio americano a essere aperto in Asia. Inaugurato nel 2001 nell’area della baia di Osaka, è stato ampliato nel corso degli anni ed è oggi uno dei parchi di divertimento più visitati del Giappone. Attualmente comprende dieci aree tematiche: Hollywood, New York, San Francisco, Jurassic Park, Waterworld, Amity Village, Universal Wonderland, Minion Park, Il Mondo della Magia di Harry Potter e Super Nintendo World.

Le numerose attrazioni spaziano dalle giostre per bambini ai roller coaster e simulatori basati su film popolari come i Minions, Shrek e Jurassic Park, inoltre ogni giorno vengono organizzati vari spettacoli, tra cui una sfilata notturna con carri illuminati. Proprio fuori dai cancelli del parco si trova Universal Citywalk Osaka, un centro commerciale con numerosi hotel, ristoranti e negozi di merchandise di Universal Studios e di souvenir di Osaka.

Abeno Harukas, il grattacielo che domina la skyline

Con i suoi 300 metri e 62 piani, l’Abeno Harukas è stato, dal suo completamento nel 2014 fino al 2023, il grattacielo più alto del Giappone. L’edificio sorge sopra la stazione Kintetsu Osaka Abenobashi e al suo interno ospita un grande magazzino, un museo d’arte e un hotel. I piani dal 58° al 60° sono occupati dall’Osservatorio Harukas 300.

Circondato da pannelli di vetro a tutta altezza, il 60° piano è una piattaforma di osservazione che offre una vista spettacolare a 360 gradi su Osaka, mentre il 58° piano presenta un atrio con una terrazza in legno, caffetteria, negozio di souvenir e servizi igienici con vista panoramica. Al 16° piano si possono visitare le mostre temporanee del Museo d’arte urbana Abeno Harukas oppure rilassarsi tra le piane del giardino pensile.

I primi 14 piani dell’edificio sono occupati dall’Abeno Harukas Kintetsu Department Store il più vasto grande magazzino del Giappone. Articolato in due edifici, la torre e l’ala, collegati da passaggi interni, si estende su 100mila metri quadrati di spazio commerciale, ospita molti marchi internazionali, oltre a numerosi negozi rivolti a una clientela giovane.

Osaka Aquarium Kaiyukan

Uno degli acquari più grandi al mondo, l’Osaka Aquarium Kaiyukan, ospita 15 grandi vasche che ricreano diversi ambienti marini, dal Mar del Giappone alle coste dell’Antartide, dalla Baia di Monterey al Mar di Tasmania. Una delle principali attrazioni è la vasca dell’Oceano Pacifico, al cui interno si possono vedere gli enormi squali balena, la specie acquatica più grande esistente, insieme ad altre specie interessanti, come lo squalo martello e lo sgombro giapponese. Molto popolare è anche la vasca della Grande Barriera Corallina, habitat di pesci esotici, coralli e delfini bianchi del Pacifico, mentre gli appassionati di meduse possono ammirare la magica bellezza di una delle collezioni più rinomate al mondo di questi affascinanti organismi marini.

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Cracovia a Natale, tutto il meglio di questa meravigliosa città della Polonia

Segnata dagli eventi storici, Cracovia è riuscita, nel corso degli anni, a trasformarsi in una destinazione moderna, vivace e alla moda. Qui la bellezza delle architetture e la scena culturale e gastronomica creano il mix perfetto per chi, da un viaggio in una città europea, cerca un’esperienza completa. Ora, immaginate tutto questo immerso nelle suggestive atmosfere natalizie, dove mercatini, decorazioni, eventi e concerti contribuiranno a rendere il vostro soggiorno in Polonia ancora più indimenticabile.

Ecco i nostri consigli su cosa fare a Cracovia a Natale, cosa vedere e tante informazioni utili per organizzare il vostro viaggio.

Cosa fare a Cracovia a Natale

Natale è il periodo perfetto per fare un salto in Polonia, in particolare nella città di Cracovia famosa per le sue atmosfere arricchite da luci scintillanti e profumi deliziosi. Qui potrete trascorrere le vostre giornate alla scoperta della città, per poi perdervi tra i mercatini allestiti nella Piazza del Mercato, la piazza medievale più grande d’Europa, e al Mercato dei Tessuti. Non mancano tanti eventi e concerti, come il concorso dei presepi cracoviani, riconosciuti Patrimonio UNESCO.

I mercatini di Natale

L’evento più amato del Natale a Cracovia sono i mercatini, aperti dal 29 novembre 2024 al 1 gennaio 2025, dalle 10:00 alle 20:00. È anche il contesto in cui sono inseriti a contribuire alla loro bellezza: gli stand, infatti, sono allestiti nella meravigliosa Piazza del Mercato, luogo tradizionale di scambi commerciali fin dal Medioevo. Le casette in legno, decorate con le classiche luci, non vedono l’ora di aprire per accogliere residenti e turisti con le loro specialità tipiche, dai dolciumi al vin brûlé. Non dimenticate di assaggiare le famose zuppe polacche, i pierogi (ravioli tipici ripieni di carne) e il formaggio affumicato DOP Oscypek, il re dei formaggi polacchi scaldato sul barbecue e servito con marmellata di mirtilli rossi.

Oltre agli stand dedicati al cibo, saranno presenti anche quelli ricchi di idee regalo e souvenir artigianali realizzati a mano come creazioni in legno e pellame, gioielli in ambra, decorazioni natalizie o candele profumate.

Cracovia Natale

Fonte: iStock

Mercatini di Natale Cracovia

Il concorso dei presepi

Una delle tradizioni natalizie più famose di Cracovia è il concorso dei presepi. Ogni anno, il primo giovedì del mese di dicembre (quest’anno sarà il 5 dicembre) gli artigiani locali costruiscono nella Piazza del Mercato dei meravigliosi presepi utilizzando legno e carta stagnola e dando vita a tutta una serie di miniature, dai monumenti storici della città ai personaggi di Betlemme. Si tratta di una tradizione antichissima risalente alla metà del XIX secolo quando falegnami e muratori provenienti da Cracovia e dintorni, spinti dalla necessità di guadagnare denaro durante il periodo invernale, si riunivano nella piazza per vendere i loro presepi.

Oggi sono riconosciuti Patrimonio UNESCO e, se durante l’anno potete vederli all’interno del Museo Storico della città, durante le feste potrete ammirarli ai piedi del monumento di Adam Mickiewicz, dove si terrà il concorso annuale con quelli nuovi creati dagli artigiani.

La pista di pattinaggio

Ogni anno viene allestita anche una pista di pattinaggio. La troverete a pochi passi dal centro storico, vicino alla Porta di Floriana e alla Stazione Dworzec. Questa è l’opportunità per fare un po’ di movimento e scaldarvi, divertendovi a suon di musica natalizia. E, se non vi siete scaldati abbastanza, potete raggiungere il mercatino più vicino per regalarvi una cioccolata calda o un vin brûlé.

Cracovia a Natale, i luoghi più simbolici

Non solo mercatini e concorsi di presepi, visitare Cracovia a Natale significa poter visitare la città e i suoi luoghi più simbolici immersi in un’atmosfera unica.

La Basilica di Santa Maria

Uno dei simboli più importanti di Cracovia è sicuramente la Basilica di Santa Maria, situata proprio nel cuore della città, in Piazza del Mercato. Considerando che passerete qui tantissimo tempo, passeggiando tra i vari mercatini, trovate anche il tempo di visitare i suoi interni. Dell’edificio, realizzato in stile gotico, spiccano subito le due torri, di cui una visitabile da aprile a ottobre.

Al suo interno custodisce incredibili tesori: uno è considerato tra gli altari più belli d’Europa, risalente al 1489 e per il quale ci sono voluti ben 12 anni per essere costruito; l’altro è il soffitto della chiesa, dove vi sembrerà di ammirare un cielo stellato. In realtà si tratta della policromia di Jan Matejko, un’opera realizzata con tonalità d’oro su uno sfondo azzurro che ricorda un cielo con le stelle. La basilica è aperta anche durante i giorni di festa, dal lunedì al sabato dalle 11:30 alle 18:00 e la domenica e i festivi dalle 14:00 alle 18:00. Il biglietto d’ingresso costa 3,45 euro.

Basilica Cracovia

Fonte: iStock

Il soffitto della Basilica di Cracovia

Musei e gallerie d’arte

Gli amanti dell’arte, invece, non possono rinunciare al Museo Czartoryski. Fondato nel 1796, custodisce antichi manufatti, mobili, porcellane e arazzi, anche se l’opera che tutti desiderano vedere dal vivo è una. Stiamo parlando della Dama con l’Ermellino di Leonardo Da Vinci, considerato uno dei massimi tesori artistici della Polonia e quindi immancabile tra le cose da vedere a Natale a Cracovia. Il museo è aperto dal martedì alla domenica, compresi i giorni festivi, dalle 10:00 alle 18:00. Il biglietto d’ingresso costa 8 euro, mentre il martedì si entra gratis.

Se preferite ammirare le collezioni d’arte più moderne, inserite nel vostro itinerario il Museo dell’Arte Contemporanea MOCAK. Si tratta del primo museo aperto dopo la Seconda Guerra Mondiale e il più grande, nell’ambito dell’arte moderna, di tutta la Polonia. Anche questo museo è aperto dal martedì alla domenica, compresi i giorni festivi, dalle 11:00 alle 19:00 e il martedì l’ingresso è gratuito.

Il clima di Cracovia a Natale

Seppur la neve non sia sempre garantita, una cosa è certa: il clima di Cracovia a Natale sarà particolarmente freddo. Un dicembre “mite” a Cracovia è caratterizzato da temperature che si muovono intorno ai 3 gradi durante il giorno, mentre di notte farà più freddo e la temperatura diurna può scendere drasticamente. Ecco perché vi consigliamo di preparare al meglio la vostra valigia con tanti indumenti caldi perché i mercatini sono belli di giorno, ma è la sera che, grazie alle luci, diventano ancora più magici.

Come muoversi a Cracovia a Natale

Il centro storico di Cracovia, dove si trovano le attrazioni principali, è visitabile tranquillamente a piedi. Tuttavia, se aveste bisogno di spostarvi nelle zone limitrofe, consigliamo di utilizzare i mezzi pubblici per non rischiare di incorrere nel traffico e nell’eventualità che alcune strade vengano chiuse a causa dei mercatini o di altre iniziative sparse per la città.

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Perché Santiago di Compostela è la meta top per questo Natale

Non è solo l’ultima tappa di uno dei cammini più famosi ed emozionanti al mondo, il Cammino di Santiago, ma anche una città dalle architetture splendide, come la cattedrale barocca, e da una gastronomia in continua innovazione in grado di conquistare ogni palato. Se non l’avete mai presa in considerazione e state cercando una meta natalizia alternativa, Santiago di Compostela potrebbe fare al caso vostro, soprattutto grazie all’offerta proposta dalla compagnia Vueling.

A partire dal 24 dicembre 2024 fino al 7 gennaio 2025, Vueling, parte del gruppo IAG, riattiverà la sua rotta con voli che collegano Roma Fiumicino a Santiago di Compostela. I biglietti sono già disponibili sul sito ufficiale della compagnia con collegamenti frequenti e tariffe competitive. Ora vi manca solo pianificare l’itinerario perfetto: a questo ci pensiamo noi con qualche consiglio su come trascorrere le vacanze in questa meta top per il Natale.

Santiago di Compostela a Natale

Perché sfruttare l’offerta e scegliere Santiago di Compostela per Natale? Questa città della Spagna, capitale della Galizia, durante il periodo delle feste diventa ancora più magica grazie all’atmosfera creata dalle decorazioni che arricchiscono il centro storico Patrimonio UNESCO. Oltre a passeggiare tra le strade strette e acciottolate, piene di vita in questo mese dell’anno e di botteghe artigiane dove acquistare souvenir e idee regalo davvero speciali, potrete perdervi tra gli stand dei mercatini natalizi.

Il Mercatino Nadal, situato in Plaza de Quintana, offre un’ampia selezione di prodotti artigianali galiziani, dalla ceramica e pelletteria ai tessuti e ai gioielli, oltre che una ricca varietà di spettacoli musicali dal vivo, laboratori e attività per tutte le età. Durante il periodo natalizio, inoltre, Santiago di Compostela ospita una serie di presepi e mostre in tutta la città. Da non perdere è sicuramente il Presepe Monumentale installato in Plaza de Cervantes, dove troverete una ricostruzione su larga scala della Natività circondata da luci e decorazioni natalizie, oppure la mostra dedicata alle decorazioni natalizie tradizionali galiziane.

Atmosfera spirituale e specialità gastronomiche

Santiago di Compostela è famosa soprattutto per il cammino che, ogni anno, attira sempre più pellegrini provenienti da tutto il mondo, armati di zaino, stick e conchiglie. L’atmosfera spirituale, seppur si possa respirare in ogni periodo dell’anno, diventa ancora più profonda durante le feste. La Misa del Gallo (Messa del Pellegrino), una delle tradizioni più radicate nella cultura galiziana, organizzata tutti i giorni alle 12:00, il giorno di Natale viene celebrata a mezzanotte.

A Santiago di Compostela questa messa assume un significato speciale considerata l’importanza religiosa e spirituale che la città riveste per i pellegrini. Assistere alla Messa di Mezzanotte nella Cattedrale di Santiago, quindi, rappresenta un’esperienza unica che vi permetterà di vivere la spiritualità e l’emozione del periodo in un ambiente ricco di storia e simbolismo.

Non solo spiritualità, un viaggio in Galizia non si può dir completo senza aver provato alcune delle sue specialità. Tra i piatti tipici da provare consigliamo il pulpo a la gallega, servito solitamente come tapas, l’empanada, una sorta di torta ripiena con varie farciture, i peperoni Padrón e il lacón con cime di rapa. Infine, accompagnate i vostri pasti festivi con i deliziosi vini galiziani, in particolare l’Albariño.

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La Via Jonica-Land for All, il nuovo itinerario di 215 km tra mare e natura

C’è chi visita i luoghi di fretta, scatta una foto e passa alla prossima destinazione e chi, invece, sceglie di andare piano e di esplorare il territorio con maggiore consapevolezza. È anche a questa seconda categoria di viaggiatori che viene dedicato il nuovo progetto di promozione turistica della Puglia “La Via Jonica-Land for All”, parte di uno dei sette programmi di rete per il turismo accessibile finanziati attraverso il Progetto C.Os.T.A. (Comunità Ospitali per il Turismo Accessibile).

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di creare il primo cammino interamente accessibile d’Italia, permettendo a chiunque di intraprendere i 215 chilometri tra il blu del mare e il verde di vigneti, uliveti, zone umide e macchia mediterranea. A capo del progetto c’è Naturalmente a Sud Aps che, insieme a una rete composta da enti, imprese e associazioni, si impegnerà per promuovere un’idea di vacanze in Puglia senza barriere.

Vacanze accessibili in Puglia con il progetto C.Os.T.A.

Il progetto C.Os.T.A. “La Via Jonica-Land for All” nasce da un desiderio condiviso sia dalla Regione che dai Comuni e dalle attività turistiche e del terzo settore: rendere la Puglia un territorio sempre più accogliente e inclusivo, dove i pugliesi e i turisti possano godere pienamente del mare, dei borghi e dei paesaggi in tutte le stagioni.

Come ha affermato Gianfranco Lopane, Assessore al Turismo Regione Puglia: “La rete non riguarda solo l’accessibilità fisica dei luoghi, privi di barriere architettoniche, ma soprattutto la loro integrazione con il territorio e il tessuto sociale. Le iniziative che abbiamo finanziato con l’avviso C.O.s.T.A., per un valore complessivo di oltre 1,3 milioni di euro, consentiranno di realizzare e qualificare servizi di ospitalità: dall’acquisto di materiali e strumenti tecnologici per l’escursionismo alla creazione di pacchetti turistici ad hoc, con il coinvolgimento diretto delle persone con disabilità in tirocini di inclusione lavorativa”.

Luca Scandale, Direttore generale di Pugliapromozione, ha dichiarato invece: “Turismo accessibile a tutti e per 365 giorni l’anno, questi sono i traguardi che ci proponiamo di raggiungere attraverso il progetto C.Os.T.A. Per chi sceglie la Puglia per le vacanze, e viaggia con persone con disabilità, sarà utile sapere prima di venire qui l’accessibilità degli attrattori. È un lavoro impegnativo di mappatura che metteremo in cantiere”.

Il cammino della Via Jonica

L’iniziativa vede protagonisti i comuni di Taranto, Manduria, Lizzano, Pulsano, Crispiano, Laterza e Ginosa, che insieme compongono la parte ionica del Cammino Materano, riconosciuto come Best Practice Europea nel Progetto Green Pilgrimage. “La Via Jonica-Land for All” rispetta appieno la tradizione storica e culturale del territorio che, da sempre, è incline ad accogliere, ospitare e fare delle differenze un valore di crescita. In generale, la Via Jonica rappresenta il prolungamento lungo il Golfo di Taranto del Cammino Materano lungo 215 chilometri.

Si tratta di una zona d’Italia splendida perché custodisce insieme bellezze paesaggistiche, storiche e archeologiche, da scoprire rigorosamente a passo lento. Il cammino parte da Taranto, la città dei due mari, e arriva a Leuca, la finis terrae d’Italia, luogo sacro della civiltà europea e mediterranea perché considerato come punto d’incontro di popoli e culture, oltre che dei pellegrini diretti a Roma o in Terra Santa.

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Mercatini di Natale più belli d’Europa: la top 20 del 2024

Probabilmente ti starai chiedendo “quali sono i mercatini di Natale più belli d’Europa?”. Dopo aver già girato alcuni dei più belli in Italia vorrai esplorare la magia delle feste al di fuori dei confini scoprendo le diverse sfaccettature offerte dalle numerose località che durante il periodo intrattengono local e turisti con idee regalo, bancarelle e specialità gastronomiche. A stilare la classifica ci pensa Best European Destination che ha creato una top 20 dei migliori mercatini natalizi in Europa.

Tradizione, atmosfera, superficie, tipologie di bancarelle e prodotti venduti sono tutti elementi che hanno permesso a Best European Destination di stilare la classifica con i 20 migliori Christmas Market in UE. Scopriamoli insieme!

Mercatino di Natale di Salisburgo in Austria

Al ventesimo posto della classifica si trova il mercatino di Natale di Salisburgo in Austria. Non è solo tra i più affascinanti ma è soprattutto tra i più antichi, ti basti sapere che è stato istituito per la prima volta nel 1491. Il mercatino prende forma proprio nella città natale di Mozart e ha un’atmosfera da fiaba favorita dagli addobbi e dalle luci ma soprattutto dalla cattedrale che attira l’attenzione.

Mercatino di Rothenburg Ob Der Tauber in Germania

In Germania, ma più precisamente in Baviera, si trova il diciannovesimo classificato. Si tratta del mercatino natalizio di, che mantiene il suo fascino originale con casette che sembrano uscite dalle fiabe. Anche in questo caso la tradizione è antichissima e risale al XV secolo. La tradizione è mutata di poco e grazie al centro storico caratteristico addobbato lascia tutti (appassionati di Natale e non) a bocca aperta.

I mercatini natalizi di Rothenburg Ob Der Tauber da visitare

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I mercatini natalizi di Rothenburg Ob Der Tauber con un’atmosfera da fiaba

Bruges in Belgio

I collegamenti per Bruges sono sempre molto convenienti e competitivi grazie alle compagnie low cost ma durante il periodo natalizio i prezzi tendono un po’ a salire e il motivo è proprio che qui si svolge uno dei mercatini di Natale più belli d’Europa. Il Belgio ha una grande tradizione di mercatini di Natale ma questa città, con un centro interamente dedicato a banchi e altre idee regalo fa battere il cuore.

I mercatini natalizi di Bruges da visitare

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I mercatini natalizi di Bruges illuminati

Manchester nel Regno Unito

Al diciassettesimo posto della classifica c’è la prima località classificata del Regno Unito. No, non si tratta di Londra. Manchester, la città natale degli Oasis, ha un centro storico caratteristico che durante il periodo si veste a festa ma la caratteristica principale di questi mercatini è di essere disseminati in 10 punti del centro, così da guidare i turisti nello shopping delle feste ma anche all’esplorazione della destinazione.

I mercatini natalizi di Manchester da visitare

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I mercatini natalizi di Manchester illuminati a festa

Dresda in Germania

Non c’è da stupirsi per il numero di mercatini di Natale tedeschi in classifica, quello di Dresda è un’esplosione di luci e prende il nome di Striezelmarkt. Con ben 588 edizioni di successo svolte interamente all’interno della piazza principale, alterna lucine, bancarelle, specialità food e giostre per i bambini, come l’intramontabile  carosello con cavalli dal fascino vintage.

I mercatini natalizi di Dresda da visitare

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I mercatini natalizi di Dresda illuminati

Praga in Repubblica Ceca

Un’altra località da non perdere quella al quindicesimo posto della classifica dei mercatini più belli d’Europa. Si tratta di Praga che organizza il proprio mercatino di Natale all’interno del centro storico e più precisamente nella piazza centrale di Città Vecchia della capitale della Repubblica Ceca. Il fascino vintage degli edifici, le luci e l’atmosfera in generale catapultano indietro nel tempo.

I mercatini natalizi di Praga da visitare

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I mercatini natalizi di Praga illuminati

Tallinn in Estonia

L’Estonia è una meta che sta guadagnando sempre più consensi e non è complicato capire perché; prezzi economici, bellissime città perfette da esplorare in un weekend e tanta storia da raccontare. E durante il periodo festivo? Tallinn è un must, tanto da guadagnare il quattordicesimo gradino della top 20 dei mercatini di Natale più belli. Banchetti tipici, idee regalo, specialità culinarie e ovviamente giostre per i più piccoli rendono la passeggiata indimenticabile.

I mercatini natalizi di Tallin da visitare

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I mercatini natalizi di Tallinn vestiti a festa

Edimburgo in Scozia

La capitale della Scozia mette da parte la magia dedicata a Harry Potter (ma non proprio) e lascia che sia quella del Natale a prendere il sopravvento tanto da ottenere il riconoscimento di uno dei mercatini di Natale più suggestivi del Nord Europa. Dedica un’area alle festività, si tratta dei giardini di East Princes Street: qui tra ruote panoramiche giganti e altre giostre il mercatino di Natale si svolge su più livelli ed è tra i più grandi d’Europa.

I mercatini natalizi di Edimburgo da visitare

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I mercatini natalizi di Edimburgo da scoprire

Treviri in Germania

Siamo quasi al giro di boa della classifica e torniamo nuovamente in Germania con il mercatino di Natale di Treviri che guadagna il dodicesimo posto. Non è solo stato giudicato tra i più belli ma guadagna consensi per l’atmosfera romantica data dalle bancarelle posizionate proprio nella zona medievale in prossimità del duomo. Ci sono più di 100 bancarelle che alternano l’immancabile vin brulè a bretzel, cioccolata calda e altre leccornie.

I mercatini natalizi di Treviri da visitare

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I mercatini natalizi di Treviri tra i più belli d’Europa

Bruxelles in Belgio

Se Bruges guadagna un diciottesimo posto, all’undicesimo si trova un’altra località del Belgio: Bruxelles. Ogni anno sono tantissimi i visitatori che si lasciano incantare dalle luci, dalla pista di pattinaggio e dalle tante bancarelle oltre all’indiscusso fascino del centro storico che durante il periodo acquisisce ancora più attrattiva.

I mercatini natalizi di Bruxelles da visitare

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La bellezza dei mercatini natalizi di Bruxelles

Madrid in Spagna

Chi ha detto che tutti i mercatini di Natale più belli siano al freddo? A metà classifica ci spostiamo in Spagna alla scoperta di Madrid. Il mercatino di Natale di Madrid ha una particolarità: strizza l’occhio al vintage. Non solo le classiche bancarelle ma soprattutto pezzi d’antiquariato e opere d’arte senza dimenticare le proposte da collezione. La vera chicca? Non si parla solo di proposte dagli anni ’60 agli anni ’80 ma sono previsti persino pezzi archeologici!

I mercatini natalizi di Madrid da visitare

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I mercatini natalizi di Madrid da scoprire

Govone in Italia

Abbiamo superato la top 10 e in una nona posizione di tutto rispetto si trova il mercatino di Natale di Govone che non è solo tra i più belli d’Italia ma di tutta Europa. La località ha acquisito popolarità e attira turisti in provincia di Cuneo soprattutto durante questo periodo; il richiamo è sicuramente dato dalle bancarelle di artigianato ma è la meta perfetta per chi viaggia con i bambini grazie allo spettacolo musicale di Babbo Natale che si svolge ogni giorno all’interno del castello sabaudo.

Madeira in Portogallo

Hai mai pensato di visitare i mercatini di Natale in Portogallo? Tra i più belli secondo la classifica c’è quello di Madeira. L’isola, presa d’assalto durante l’estate, acquisisce sempre più fascino anche in inverno con tantissime luci e chioschi dove gustare prodotti tipici o acquistare idee regalo e souvenir. Plus? Non mancano spettacoli pirotecnici e tantissimo folklore.

I mercatini natalizi di Madeira da visitare

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I mercatini natalizi di Madeira da non perdere

Valkenburg nei Paesi Bassi

Premiati anche i Paesi Bassi a due passi dalla top 5; a classificarsi ci pensa la località conosciuta come Valkenburg all’interno della regione di Heuvelland. Trasformandosi in “Kerststad Valkenburg” fa in modo che la magia prenda il sopravvento tra luci e alberi decorati lasciando che l’atmosfera venga effettivamente assaporata da ogni visitatore.

I mercatini natalizi di Valkenburg da visitare

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I mercatini natalizi di Valkenburg illuminati

Essen in Germania

A un soffio dai primi 5 classificati viene premiata Essen come uno dei mercatini più belli d’Europa dopo aver già conquistato il titolo di uno dei mercatini natalizi più belli della Germania. Le luci sono le vere protagoniste e la quantità di banchetti distribuiti in tutto il centro coinvolgendo più piazze è il vero motivo che attira i turisti anche se il vero cuore pulsante è tutto all’interno della Kennedyplatz dove, tra l’altro, è possibile passeggiare sotto una rete di luci che sembra voler ricreare una notte stellata.

Montbéliard in Francia

Si entra ufficialmente tra i mercatini più belli d’Europa c’è una località della Francia: si tratta di Montbéliard che raggiunge il quinto posto. Il mercatino natalizio francese a due passi dalla Svizzera unisce la contaminazione delle due nazioni vestendo a festa il proprio centro storico con tantissime bancarelle, decorazioni e addobbi che incarnano un’atmosfera autentica.

Riga in Lettonia

C’è da coprirsi bene per visitare il mercatino di Natale di Riga ma nessuno può negare l’atmosfera autentica e natalizia che si vive nella città lettone in questo periodo. Non è raro trovare il centro ricoperto di neve che rende le bancarelle divise tra la piazza dell’Opera, il parco Kronvalda e Bastejkalns ancora più affascinanti.

I mercatini natalizi di Riga da visitare

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I mercatini natalizi di Riga da scoprire

Craiova in Romania

Ma chi si trova in cima alla classifica? Al terzo posto, primo gradino del podio viene conquistato dalla Romania e più precisamente da Craiova, una destinazione meno nota ma che sicuramente ti lascerà a bocca aperta per l’atmosfera. Il cuore dell’evento si trova nella piazza di Mihai Viteazul dove le luci scintillanti e le decorazioni in legno intagliato adornano la meta. Tra le attrazioni principali, ci sono bancarelle che offrono artigianato locale, come decorazioni natalizie in ceramica, tessuti fatti a mano e candele intagliate. Non si può che lasciare il cuore su alcune specialità street food come il cozonac, un dolce natalizio soffice e speziato, o il vin fiert, ovvero la versione local dell’iconico vin brulé.

Danzica in Polonia

Al secondo posto c’è una città della Polonia ma non si tratta di Cracovia e nemmeno di Varsavia: a conquistare tutti ci pensa Danzica che con un fascino senza tempo inaugura il proprio mercatino natalizio ogni anno nella piazza centrale di Targ Węglowy. L’atmosfera da fiaba, le luci e i colori si uniscono a musica e profumi che, soprattutto nelle giornate e serate innevate incarnano alla perfezione l’atmosfera del periodo. Tra i prodotti offerti dalle bancarelle, si trovano splendidi oggetti artigianali come le tipiche decorazioni in vetro e ambra del Mar Baltico, ideali per ornare l’albero di Natale. Per chi ama la cucina tradizionale polacca, è imperdibile un assaggio dei pierogi natalizi, ravioli ripieni con varie combinazioni, accompagnati da zuppe calde come la barszcz a base di barbabietola.

danzica natale

Budapest in Ungheria

Siamo finalmente giunti al primo posto della classifica stilata da Best European Destination. Al primo posto dei più bei mercatini natalizi d’Europa c’è Budapest. La capitale dell’Ungheria non è solo una splendida meta low cost ma durante il periodo festivo trasforma piazza Vörösmarty con bancarelle e luci a due passi dal Danubio. Oltre allo shopping di artigianato ci si può fermare a gustare alcune specialità come il kürtőskalács, un dolce della tradizione arrotolato e cotto sulla brace. Tra i motivi per visitarlo? Il mercatino di Natale tra i più belli dell’est Europa vanta uno spettacolo luminoso 3D proiettato direttamente sulla facciata della basilica di Santo Stefano.

I mercatini natalizi di Budapest da visitare

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I mercatini natalizi di Budapest tra i più belli d’Europa
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Viaggio culinario: i piatti tipici della Papua Nuova Guinea

Anthelme Brillat-Savarin diceva che la scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una nuova stella. E se è vero che il viaggio è la quintessenza della scoperta, allora è anche vero che è proprio partendo per luoghi inesplorati che possiamo scoprire nuovi piatti e nuove tradizioni culinarie, arricchendo così il nostro bagaglio culturale e la nostra conoscenza del mondo. Quando parti per una nuova meta, apriti alle sue particolarità culinarie, non rifiutare un piatto solo perché non ti convince; perché è proprio dai piatti che ti mettono sulla tavola che puoi entrare in profonda sintonia con un popolo e con la sua storia. Con questo articolo, vogliamo accompagnarti in un viaggio culinario, alla scoperta delle tradizioni della tavola che si possono incontrare in una terra misteriosa e ricca di fascino: la Papua Nuova Guinea. Qui, la cucina è profondamente legata non solo agli ingredienti locali ma, soprattutto, alle tradizioni tribali. In quest’isola, infatti, vivono circa 312 tribù diverse, inclusi alcuni popoli isolati che parlano lingue completamente diverse da quelle conosciute nel resto del mondo ed è proprio da queste tribù locali che nascono alcune delle tradizioni culinarie più interessanti di questo Paese. Dalla colazione alla cena, ecco una guida per scoprire i piatti tipici della Papua Nuova Guinea.

Buongiorno in Papua Nuova Guinea: la colazione tipica

Dicono che la colazione sia il pasto più importante, quello che dà il via alla giornata e che ti aiuta a partire con il piede giusto. Come si danno, quindi, il buongiorno gli abitanti della Papua Nuova Guinea? Ecco alcuni piatti o ingredienti tipici:

  • Saksak: una pietanza che si avvicina per consistenza ai nostri budini e che viene preparata con il sago, un amido che si estrae dalla palma. Questa sorta di budino è molto leggero e fresco e, solitamente, è accompagnato da latte di cocco o miele rappresentando una gustosa alternativa per iniziare la giornata con un tocco di dolcezza.
  • Kaukau e Taro bollito o arrosto: due tuberi tipici della zona, il primo è una patata dolce alla base della dieta locale in Papua Nuova Guinea e che viene consumata bollita o cotta alla brace e accompagnata da altri cibi. Il Taro bollito è anch’esso un tubero che viene spesso consumato a colazione insieme a del pesce e frutta fresca come noci di cocco o mango.
  • Banane arrostite: anche questa è una pietanza che si trova facilmente sulle tavole del mattino in Papua Nuova Guinea; si tratta di banane verdi arrostite e accompagnate con miele o cocco fresco.

Piatti tipici della Papua Nuova Guinea: pranzo e cena

Preparazione del Mumu, piatto tipico della Papua Nuova Guinea

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Una famiglia prepara il Mumu: il piatto tipico della Papua Nuova Guinea

A prescindere dal luogo del mondo che stiamo visitando, è nel momento del pranzo e della cena che troviamo il più alto numero di pietanze tipiche di una cultura. È universalmente riconosciuto, infatti, che siano queste due occasioni di consumo a ottenere maggior attenzione e a prendersi più spazio durante una giornata. Ecco quindi una lista di piatti tipici della Papua Nuova Guinea più frequentemente consumati a pranzo e a cena.

  • Saksak: è vero, questo piatto te lo abbiamo presentato tra le pietanze tipiche della colazione in forma di budino. Tuttavia, la versatilità degli ingredienti ne permette diverse applicazioni; infatti il Saksak viene anche preparato sottoforma di gnocchi e fatto bollire nel latte di cocco. In questa modalità viene consumato frequentemente a pranzo o a cena.
  • Mumu: questo è il piatto più rappresentativo della cucina tipica della Papua Nuova Guinea e a catturare maggiormente l’attenzione è la sua preparazione e la sua importanza culturale tra gli abitanti dell’isola. Il mumu, infatti, viene tipicamente preparato in occasioni speciali e la sua preparazione è un vero e proprio rituale che coinvolge tutti i membri della famiglia, dal più giovane al più anziano. Il processo di preparazione è complesso ma affascinante: si scava una buca nel terreno e la si riempie di pietre riscaldate creando una specie di forno sotterraneo; il fondo della buca viene ricoperto da uno strato di foglie di banano in modo da evitare il contatto del cibo con la pietra. Su questo strato vengono adagiati gli ingredienti del Mumu: carne di maiale o di pollo, verdure, tuberi e frutta fresca. Tutto inondato da un’abbondante quantità di latte di cocco e ricoperto nuovamente da foglie di banano che ne garantiscono una cottura uniforme. L’intero processo può durare diverse ore ma il risultato finale ne vale davvero la pena: un piatto ricco e gustoso che riflette il legame ancestrale di questo popolo con la propria terra.
  • Kol pis no rais: a differenza del Mumu, questo è un piatto tipico della Papua Nuova Guinea dalla preparazione molto semplice; si tratta di riso bianco e pesce ai quali si può aggiungere un condimento a piacere fatto di mais, piselli, cipolle, pomodori e spezie come l’adobo.
  • Kokoda: un piatto che si può trovare facilmente in Papua Nuova Guinea ma che è molto diffuso anche in altri arcipelaghi come quello delle Fiji. La pietanza è costituita da pesce marinato in una salsa di cocco e lime che gli conferisce un irresistibile sapore esotico. Spesso viene arricchito con condimenti che lo portano ad assomigliare al chevice. Il Kokoda lo si trova facilmente nei ristoranti tradizionali e in quelli che fanno street food.

Un tocco di dolcezza a fine pasto: i dessert della Papua Nuova Guinea

Che pasto sarebbe senza un dessert che conclude l’esperienza culinaria con un tocco di dolcezza? Come ogni Paese, anche la Papua Nuova Guinea ha la sua rosa di dolci tipici, scopriamone alcuni di tradizionali insieme.

  • Talautu: forse il dolce che meglio esprime la tradizione della Papua Nuova Guinea, consumato principalmente in occasioni di festa che riuniscono tutta la famiglia. Servito all’interno dei gusci delle noci di cocco è un dessert che combina il cocco in tutte le sue forme (grattugiato, a tocchi, in polpa e in latte) e impreziosito da ananas e succo di lime. Il Talautu è un’ottima opzione per chi ama i dessert freschi e rigeneranti.
  • Budino di Sago: protagonista indiscusso della tavola papua lo abbiamo già incontrato come pranzo o come colazione, semplicemente preparato in modo diverso. L’amido di sago viene fatto cuocere fino a ottenere una consistenza gelatinosa e poi servito con una cascata di dolce latte di cocco.
  • Banane al cocco: un’altra pietanza servita come dessert in Papua Nuova Guinea sono le banane gialle cotte con latte di cocco e dolcificate con miele e zucchero.
  • Frutta fresca: infine, questa regione offre un’ampia varietà di frutta fresca tropicale; manghi, banane, papaya, ananas, cocco e chi più ne ha più metta. Dolce e fresca, la frutta viene consumata sia come dessert che come spuntino.

La Papua Nuova Guinea in un sorso: le bevande della tradizione

Ad accompagnare i pasti ci va sempre una bevanda, meglio ancora se tipica del luogo che stai visitando. Nonostante non ci sia una bevanda nativa della Papua Nuova Guinea come può essere la Guinness per l’Irlanda o la Sangria per la Spagna, ci sono alcune bevande tipiche di quell’area di mondo e che si possono trovare facilmente sulle tavole della Papua Nuova Guinea. Ecco la top 3:

  • Kava: una bevanda tradizionale in molte regioni del pacifico che si ottiene dalle radici della pianta di Kava. Questa bevanda ha un effetto rilassante e di allentamento dello stress e viene spesso consumata in occasioni speciali.
  • Birra di Tapioca: l’equivalente della nostra birra, la birra di tapioca è una bevanda fermentata che si ottiene dalla pianta della tapioca o della manioca. La sua bassa gradazione alcolica la rende un’ottima opzione per accompagnare i pasti nelle stagioni più calde
  • Tè e caffè locali: questa magica terra è famosa per le piantagioni di caffè e di tè che ricoprono le sue montagne, dunque durante il tuo viaggio in Papua Nuova Guinea lasciati avvolgere dal calore di una tazza fumante di tè o di caffè.

Se stai per affrontare un viaggio in Papua Nuova Guinea, nella sua capitale o in qualsiasi altra zona, lasciati coinvolgere dalla sua cucina tradizionale. Non rinunciare al piacere della scoperta solo perché pensi che qualche pietanza possa non essere in linea con i tuoi gusti, apriti alle novità e scopri tutti i piatti tipici della Papua Nuova Guinea; dalla colazione al pranzo, dal dessert alle bevande tipiche. Il tuo viaggio nei sapori può iniziare da una colazione a base di frutta e continuare attraverso un pranzo con il Mumu, può passare per uno snack a base di banane e cocco e concludersi con un dessert dal gusto esotico. Ogni piatto ha una storia che attraversa le montagne, le coste e le foreste dell’isola e che ti racconta l’identità culturale di un popolo e di una terra ricca di fascino e di magia.

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Le sagre imperdibili di novembre 2024 in Italia

A novembre è impossibile annoiarsi perché ogni weekend è ricco di sagre imperdibili nelle diverse regioni d’Italia, da Nord a Sud, fino alle Isole. L’autunno viene celebrato attraverso i prodotti di stagione più deliziosi, come le castagne, i funghi o il tartufo. Tanti borghi hanno annunciato i prossimi eventi in programma, pensati per omaggiare la tradizione del loro territorio e la buona cucina. Noi di SiViaggia abbiamo selezionato le sagre da non perdere per aiutarvi a pianificare le vostre prossime fughe del fine settimana.

Eventi e sagre nel Nord Italia

L’autunno nel Nord Italia è ricco di eventi che celebrano alcuni dei prodotti più amati, come i tartufi e la polenta. Per viaggiare e mangiare bene vi basterà andare nelle sagre che vi consigliamo qui di seguito.

Fiera del Tartufo Bianco d’Alba, Piemonte

Cominciata ad ottobre, la Fiera del Tartufo Bianco d’Alba prosegue anche nel mese di novembre (si concluderà l’8 dicembre). Si tratta di un evento molto rinomato giunto alla 94° edizione. Non solo durante il weekend, ma per tutto il mese è previsto un ricco calendario con cooking show, laboratori, mercati e iniziative speciali pensate per far conoscere ai visitatori le bellezze della città di Alba e del territorio. Chi viaggia in famiglia, inoltre, sarà felice di sapere che in programma ci sono anche tanti eventi per i bambini.

Tartufo bianco

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Tartufo Bianco di Alba

Festa della Noce a Cavastro, Trentino

Novembre è il mese in cui Cavastro, in località Bleggio, celebra le tradizioni contadine del Trentino attraverso la Festa della Noce. Dall’8 al 10, la noce del Bleggio, considerata presidio Slow Food, sarà la protagonista delle tante ricette preparate tra le strade del borgo, dove le case sono trasformate in vere e proprie botteghe del gusto. Per l’occasione potrete provare torte, pagnotte fragranti, il robusto liquore nocino e il raro salame alle noci, oltre che partecipare alle diverse iniziative come la passeggiata lungo il “Sentiero della Noce” a cura dell’Ecomuseo della Judicaria o il teatro dei burattini per i più piccoli.

Sagra della Polenta Taragna a Cologno al Serio, Lombardia

Dal 29 ottobre al 10 novembre, la polenta taragna sarà la protagonista indiscussa della sagra organizzata a Cologno al Serio, in provincia di Bergamo. Si tratta di un appuntamento fisso durante la stagione autunnale, giunto alla sua 10° edizione. Questa è l’occasione perfetta per provare la polenta accompagnata dalle migliori specialità del territorio come il Branzi FTB, tipico formaggio delle valli, o lo spezzatino di carne di bufala. Gli appuntamenti in tutto sono 14, durante i quali non mancheranno anche musica dal vivo, giochi e laboratori per i bambini, sfilate di moda e il mercato dei produttori e degli hobbisti.

November Porc nella Bassa Parmense, Emilia Romagna

Dal 1 al 24 novembre si terrà la staffetta più golosa d’Italia in diversi paesi della Bassa Parmense, in Emilia Romagna. Si tratta di un’iniziativa che, arrivata alla sua 22° edizione, si pone come obiettivo quello di valorizzare e promuovere il territorio attraverso un evento gustoso e divertente dedicato al maiale e ai suoi prodotti. I paesi interessati dalla sagra sono Sissa (1,2,3 novembre), Polesine Parmense (8,9,10 novembre), Zibello (15,16,17 novembre) e, infine, Roccabianca (22, 23, 24 novembre).

Torgnon d’outon a Torgnon, Valle d’Aosta

Incastonata nella Valle del Cervino, la località di Torgnon attira una specifica tipologia di viaggiatore interessato soprattutto al relax, allo sport e alla natura. Qui, dall’1 al 3 novembre, si terrà la sagra gastronomica dedicata alla patata di montagna e al formaggio DOP fontina d’alpeggio. I visitatori, oltre a provare queste deliziose specialità tipiche, potranno passeggiare tra gli stand con prodotti a chilometri zero, divertirsi con la musica dal vivo o far giocare i propri bambini nelle aree a loro dedicate.

Eventi e sagre nel Centro Italia

Anche le regioni del Centro Italia hanno organizzato diverse sagre imperdibili per questo novembre 2024, dove la buona cucina incontra le tradizioni e le storie del territorio.

Festa del Bosco a Montone, Umbria

Dal 31 ottobre al 3 novembre Montone, uno dei Borghi più belli d’Italia, ospita una delle feste più suggestive dell’autunno in Umbria. Qui potrete immergervi nei sapori e nei profumi del bosco e del sottobosco come le castagne, i funghi e i tartufi attraverso degustazioni, eventi e botteghe aperte, ma non solo. La Festa del Bosco è anche un’occasione per dare visibilità agli artigiani locali che metteranno in mostra i loro prodotti unici e fatti a mano con maestria e passione. In aggiunta sono previste in programma anche altre iniziative come visite guidate, passeggiate a piedi e a cavallo nei boschi, mostre fotografiche ed esposizioni personali.

Festa dell’Olio e del Vino Novello a Vignanello, Lazio

Dall’8 al 10 e dal 15 al 17 novembre, il borgo di Vignanello, nella Tuscia viterbese, celebra i sapori e le tradizioni del territorio con l’attesa Festa dell’Olio e del Vino Novello. Durante queste giornate potrete partecipare a deliziosi percorsi del gusto, dove assaporerete le ricette tipiche quali gli gnocchi fatti a mano “co’ a gratacacio”, lo spezzatino con olive nere, i tradizionali “crucchi” e il “pamparito”, un pane locale aromatizzato all’anice. Il tutto accompagnato da un buon calice di vino proveniente dalle cantine del territorio. Ad arricchire il programma ci saranno le rievocazioni degli antichi mestieri, cortei storici e spettacoli musicali.

Vignanello

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Il borgo di Vignanello

Festa della Cicerchia a Serra de’ Conti, Marche

Le mura medievali del suggestivo borgo di Serra de’ Conti, in provincia di Ancona, ospiteranno dal 22 al 24 novembre la Festa della Cicerchia. In un’atmosfera resa speciale dalle decorazioni che illumineranno le vie del paese, come ceri e foconi, 15 cantine proporranno le loro specialità attraverso menù creati ad hoc per l’occasione. Ovviamente, la vera protagonista dell’evento sarà la zuppa di cicerchia in pagnotta, preparata secondo la ricetta tradizionale locale. Non mancheranno cantastorie, trampolieri, artisti e tanti altri eventi pensati per intrattenere adulti e bambini.

Sagra del Cinghiale a Chianni, Toscana

Dal 7 al 10 e dal 14 al 17 novembre, torna la Sagra del Cinghiale a Chianni, in provincia di Pisa. Si tratta di un evento molto sentito, organizzato dal lontano 1976, perché il borgo è legato da una lunga tradizione alla caccia del cinghiale e ama omaggiarla in grande stile. Il programma, quindi, è ricco di eventi, non solo legati al cibo: ci saranno musica e parate per le strade del borgo e fiere di beneficienza.

Eventi e sagre nel Sud Italia

I sapori dell’autunno vengono celebrati anche nel Sud Italia dove ogni regione mostra con orgoglio i propri prodotti tipici e si impegna per far conoscere ai viaggiatori sia le delizie che le bellezze naturali e storiche del territorio.

Novello al Castello a Catignano, Abruzzo

Il borgo di Catignano, in provincia di Pescara, il 15 e il 16 novembre si animerà con Novello al Castello. L’appuntamento dedicato al vino, organizzato tra le vie del centro storico, permetterà ai partecipanti di provare i migliori vini del territorio e di divertirsi con musica dal vivo, stand di street food, trampolieri e spettacoli per adulti e bambini. Molte cantine del borgo verranno riaperte per l’occasione, creando un’atmosfera unica di convivialità e socialità.

Sagra del Fagiolo a Controne, Campania

Tra le specialità cilentane più famose c’è sicuramente il fagiolo di Controne, un fagiolo piccolo, rotondo e bianco particolarmente delizioso e pregiato anche per la sua alta digeribilità e i tempi di cottura molto ridotti. Quest’anno, la sagra dedicata a questo prodotto si terrà il 23 e il 24 novembre e il 30 novembre e 1 di dicembre. Durante l’evento, il fagiolo sarà il protagonista di numerose ricette, dalla classica zuppa ai fagioli e scarole alle lagane e fagioli. Presidio Slow Food, potrete provarlo in tante gustose varianti nelle diverse taverne del borgo: vi basterà scegliere la vostra preferita e buon appetito!

Sagra del fungo cardoncello a Ruvo di Puglia, Puglia

Il viaggio on the road del fungo cardoncello, che nei mesi scorsi ha fatto tappa in altre località pugliesi come Poggiorsini, Minervino Murge e Spinazzola, arriva il 9 e il 10 novembre a Ruvo di Puglia, in provincia di Bari. Organizzato dalla Pro Loco, questo evento attira ogni anno tantissimi visitatori che non vedono l’ora di assaporare il prelibato fungo delle Murge. Durante la sagra, oltre ai percorsi enogastronomici, alla musica dal vivo, ai laboratori, alle mostre e alle esibizioni degli artisti di strada, ci saranno diverse occasioni per scoprire il borgo e il territorio circostante. In programma, infatti, sono previste una serie di visite guidate, come quelle al Museo Jatta o alla Cattedrale con il suo ipogeo.

Cattedrale Ruvo di Puglia

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La Cattedrale a Ruvo di Puglia

Eventi e sagre nelle Isole

Infine arriviamo alle sagre imperdibili organizzate in questo novembre 2024 nelle nostre bellissime Isole, la Sardegna e la Sicilia.

Sagra del Melograno a Masullas, Sardegna

Per il 2 novembre, la Pro Loco di Masullas, borgo situato nel cuore della Marmilla, ha organizzato la Sagra del Melograno. L’evento ha come obiettivo quello di unire questo tipico prodotto autunnale con altri ambiti, come quelli della cultura e delle tradizioni. Il programma prevede l’apertura la mattina dei vari musei, dove i visitatori saranno accompagnati dalle guide per scoprire le diverse sale e i tesori custoditi al loro interno. Il pomeriggio, invece, verranno aperti gli stand dedicati all’artigianato e ai prodotti gastronomici, dove potrete provare specialità molto interessanti preparate con il melograno, come il liquore e lo spritz. Ad arricchire il tutto ci saranno anche i balli a cura del Gruppo Folk di Masullas e del Gruppo Folk Su Sticcau di Mogoro.

Melograno

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Il melograno sarà celebrato in Sardegna

Calici d’Autunno a Sinnai, Sardegna

Rimaniamo in Sardegna per un altro evento: il 10 novembre, nella città di Sinnai, si terrà la prima edizione di Calici d’Autunno. L’iniziativa unisce le eccellenze del territorio a una causa benefica in quanto i ricavati verranno devoluti alle comunità colpite dall’ultima alluvione in Emilia Romagna. Qui avrete l’opportunità di provare una selezione di prodotti tipici sardi come vini, formaggi artigianali, salumi locali, olio d’oliva, miele, pane e castagne. Saranno presenti alcune delle più rinomate cantine vitivinicole della Sardegna, come Argiolas e Audarya. L’intrattenimento musicale, invece, sarà curato dall’Orchestra Popolare Sarda.

Sagra dell’Olio e della Mandorla a Montemaggiore, Sicilia

Passiamo ora alla Sicilia, dove a Montemaggiore, in provincia di Palermo, è in programma la Sagra dell’Olio e della Mandorla. Il 9 e il 10 novembre potrete immergervi in questi prodotti molto importanti per il territorio: da una parte l’olio d’oliva, prodotto da alberi secolari, dall’altra la pregiata mandorla della varietà Pizzuta, dolce e dal profumo intenso. Durante la sagra scoprirete le diverse fasi di produzione, parteciperete a diversi show cooking, proverete tante specialità tipiche come i panettoni a base di mandorle. Inoltre, potrete anche visitare le chiese di Montemaggiore, il museo civico o partecipare alle escursioni nella natura organizzate dalle associazioni locali.

Sagra della Cassatella ad Agira, Sicilia

L’ultima sagra che vi consigliamo per questo novembre 2024 viene organizzata ad Agira ed è dedicata agli amanti dei dolci e della tipica cassatella. Nella città che ha dato i natali a Diodoro Siculo, dal 15 al 17 novembre verrà celebrato questo dolce molto amato attraverso un ricco programma di eventi. La cassatella è un dolce di pastafrolla con ripieno di cacao, farina di ceci, mandorle tritate, zucchero e scorza di limone. Le sue origini sono molto antiche e la ricetta viene tramandata di generazione in generazione. Ecco perché partecipare a questa sagra significa immergervi nei veri sapori di questa specialità, i quali verranno arricchiti da esibizioni di gruppi folk e tanto intrattenimento per tutte le età.

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Ponte del 1° novembre, sagre ed eventi in Italia

Con l’arrivo di novembre, l’Italia si accende di profumi e sapori autunnali, grazie alle numerose sagre e manifestazioni che celebrano le eccellenze gastronomiche del territorio. Dal nord al sud, per il ponte di Ognissanti borghi e città si preparano ad accogliere turisti e appassionati con eventi che fondono tradizione, arte e buon cibo in un’atmosfera unica. Dal tartufo bianco di Alba allo zafferano di Cascia, dalle castagne di Vallerano alla strazzata lucana, ogni angolo del Paese offre occasioni per gite fuori porta alla scoperta dei sapori tipici e della cultura locale. Ecco una selezione delle sagre e degli eventi più attesi del weekend dal 1 al 3 novembre.

Sagra della Ciuìga a San Lorenzo Dorsino (TN)

Dal 31 ottobre al 3 novembre, San Lorenzo Dorsino (TN) ospita la Sagra della Ciuìga, una celebrazione del salame tipico trentino a base di carne suina e rape, oggi presidio Slow Food. Il borgo si anima con stand gastronomici, artigianato locale, degustazioni e passeggiate culturali. Venerdì 1 novembre, la cantina Rotari Mezzacorona aprirà il percorso enologico “Dolomiti Wine Experience”, che accompagnerà i visitatori alla scoperta dei migliori vini della Piana Rotaliana Königsberg. Domenica 3 novembre le degustazioni di Cantina De Vigili chiudono quattro giorni all’insegna dei sapori autentici trentini e dell’eccellenza vinicola.

Sagra della Ciuìga

Fonte: Ufficio Stampa

Sagra della Ciuìga a San Lorenzo Dorsino (TN)

Sagra MeleMiele a Baceno (VB)

Nel pittoresco borgo di Baceno (VB), immerso nei colori autunnali del Verbano Cusio Ossola, si tiene la 32ª edizione della Sagra MeleMiele dall’1 al 3 novembre. L’evento celebra le eccellenze del territorio dell’Alto Piemonte, in particolare mele e miele, prodotti secondo metodi tradizionali e rispettosi dell’ambiente. Centro della manifestazione è un’ampia mostra-mercato all’aperto, dove si potranno degustare non solo frutti e miele, ma anche altri prodotti tipici montani. Un’occasione da non perdere per scoprire la cucina genuina di queste terre, immersi in un contesto naturale di rara bellezza.

RossoBarbera a Costigliole d’Asti (AT)

Dal 1 al 4 novembre, con RossoBarbera il Castello di Costigliole d’Asti si trasforma nel più grande banco d’assaggio dedicato alla Barbera. Con oltre 200 cantine e 400 etichette da scoprire, la manifestazione offre un’esperienza immersiva tra le Langhe, il Roero e il Monferrato, durante la quale gli appassionati potranno partecipare a degustazioni guidate da sommelier di AIS Piemonte e workshop dedicati al vino. Da non perdere il Mercatino della Rocca, la Barbera Academy e la mostra Barbera Forever, che racconta la storia del vitigno attraverso le sue annate più iconiche. Anche la gastronomia sarà protagonista, con abbinamenti gourmet di prodotti locali di alta qualità. Per facilitare l’accesso all’evento RossoBarbera, saranno disponibili pullman con partenze da Torino, Milano e Genova.

“È Autunno, è Taragna!” a Spirano (BG)

Anche nel weekend di Ognissanti, Spirano (BG) festeggia l’autunno con la polenta Taragna, protagonista assoluta al Palaspirà. La gustosa pietanza, a base di farina di mais e grano saraceno, viene preparata con maestria e servita con spezzatini e brasati. L’evento prevede inoltre serate musicali, mercatini di prodotti locali e tante attività per i più piccoli. Special guest di questa 10ª edizione sarà “Il Tagliere delle Orobie”, una selezione di formaggi delle valli bergamasche. L’edizione 2024 avrà anche uno scopo solidale con il sostegno alla Cooperativa Agreo, che promuove l’inserimento lavorativo di persone in situazioni di fragilità.

Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba (CN)

Com’è tradizione da decenni, da ottobre a dicembre Alba (CN) uno degli eventi gastronomici più prestigiosi d’Italia: la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco. E anche il weekend del 1-3 novembre sarà dedicato alla celebrazione del prezioso Tuber magnatum Pico, con il Mercato Mondiale del Tartufo, dove si potranno acquistare esemplari di alta qualità. La manifestazione prevede inoltre cooking show con chef di fama internazionale, seminari e degustazioni di vini pregiati. Un’esperienza imperdibile per gli amanti del tartufo e della cucina d’eccellenza, immersi nel suggestivo paesaggio delle Langhe.

Volterragusto a Volterra (PI)

A Volterra (PI), uno dei gioielli della Toscana, dall’1 al 3 novembre va in scena Volterragusto, che unisce cultura, storia e gastronomia. In concomitanza con la Mostra Mercato del Tartufo Bianco e dei prodotti tipici dell’Alta Val di Cecina, il borgo toscano diventa la meta ideale per gli amanti del buon cibo. Oltre alla possibilità di assaggiare eccellenze locali come formaggi, salumi e vini, i visitatori potranno assistere al tradizionale Palio dei Caci, una competizione che mescola tradizione e divertimento. Tra cortili storici e piazze medievali, Volterragusto offre un’esperienza unica, tra sapori autentici e spettacoli folkloristici.

XXII Festa della Castagna a Vallerano (VT)

Il suggestivo borgo di Vallerano (VT), nel cuore della Tuscia viterbese, si vivacizza il 2 e 3 novembre per la XXII Festa della Castagna, che celebra la regina dell’autunno con un programma ricco di eventi per grandi e piccini. Visite guidate nei boschi e al borgo, giochi popolari, colazioni contadine e pigiature dell’uva sono solo alcune delle attività che renderanno speciale questa edizione. Immancabili caldarroste e un bicchiere di vino caldo per riscaldare l’atmosfera tra le antiche vie del paese. La festa è un omaggio alla tradizione agricola locale, con degustazioni nelle cantine aperte e piatti pensati appositamente per esaltare la castagna di Vallerano.

castagne arrosto

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Castagne arrosto sul fuoco

Sibillini in Rosa a Montedinove (AP)

Il 2 e 3 novembre, Montedinove (AP), nel cuore dell’entroterra ascolano, celebra la 14ª edizione di “Sibillini in Rosa”, un evento imperdibile per gli amanti dei prodotti tipici e della gastronomia locale. Protagonista assoluta è la mela rosa, presidio Slow Food, con le sue proprietà nutrizionali e una grande versatilità in cucina. Sabato 2 novembre, un incontro al mattino presso il Museo della Mela Rosa approfondirà le qualità uniche di questo frutto antico. La festa culminerà domenica pomeriggio con l’esibizione degli sbandieratori della Quintana di Ascoli Piceno e uno show cooking dei fratelli Orso. Stand gastronomici e spettacoli di artisti di strada animeranno il centro storico, offrendo ai visitatori la possibilità di gustare piatti tipici stagionali.

XXIII Mostra Mercato dello Zafferano di Cascia (PG)

Dal 31 ottobre al 3 novembre, il borgo umbro di Cascia (PG) ospita la XXIII Mostra Mercato dello Zafferano, dedicata all’”oro rosso”, che vede il centro storico trasformarsi in un palcoscenico di sapori e profumi. I numerosi stand propongono in vendita lo zafferano locale, coltivato con cura e passione. Mentre tra degustazioni, showcooking e laboratori, i visitatori potranno scoprire le numerose applicazioni culinarie di questa preziosa spezia. Non mancheranno momenti di intrattenimento con musica e spettacoli.

Sagra della Castagna a Sante Marie (AQ)

Dal 1 al 3 novembre, l’antico borgo abruzzese di Sante Marie (AQ) accoglie la 51ª edizione della Sagra della Castagna, evento tra i più longevi d’Abruzzo con un ricco programma di degustazioni, spettacoli e passeggiate. Le antiche cantine del paese si trasformeranno in osterie dove sarà possibile assaporare piatti tipici come arrosticini e polenta, accompagnati da vin brulé e dolci tradizionali a base di castagne, per un viaggio tra i sapori locali, con momenti di intrattenimento pensati per tutta la famiglia.

Sagra della Strazzata a Castel Lagopesole di Avigliano (PZ)

Dal 1 al 3 novembre, Castel Lagopesole (PZ) ospita la rinomata Sagra della Strazzata, dedicata alla focaccia lucana con il pepe nell’impasto, farcita con salumi, formaggi e altre prelibatezze. Tra spettacoli di falconeria, mercatini artigianali e musica dal vivo, il borgo si riempie di vita. Gli stand gastronomici proporranno piatti tipici come il provolone impiccato e il baccalà con peperoni cruschi, ma la vera protagonista sarà comunque la Strazzata. Ogni giornata sarà arricchita da passeggiate nei boschi di Federico II, concerti ed esibizioni di artisti di strada, per un weekend all’insegna del gusto e del divertimento.

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Inverno al sole del Mediterraneo, la crociera novità di MSC Sinfonia

Con una serie di crociere nel Mediterraneo che beneficiano di un clima mite e soleggiato anche in autunno inoltrato, MSC Crociere propone di prolungare la stagione delle vacanze fino in prossimità delle festività natalizie e oltre. Grande novità per quest’inverno è il nuovo itinerario di MSC Sinfonia, che per la prima volta navigherà per tutta la stagione invernale verso il Mediterraneo Orientale, toccando Grecia e Turchia, con partenza da Bari.

L’itinerario di 7 notti si preannuncia decisamente affascinante, con tappe al Pireo (Atene), nelle isole greche di Corfù e Mykonos, oltre a Izmir e Istanbul, in Turchia. L’ideale per chi desidera unire relax e scoperta culturale, approfittando di temperature gradevoli, perfette per esplorare le ricchezze storiche, artistiche e gastronomiche di ogni destinazione, ma senza il caldo opprimente e le folle di turisti dei mesi estivi. Le mete del viaggio, infatti, offrono non solo magnifici paesaggi, ma anche un patrimonio culturale millenario da scoprire con calma e tradizioni enogastronomiche di altissima qualità tutte da gustare.

Alla scoperta dei tesori della Turchia

Fra i vari scali in programma, Izmir, affacciata sulla costa della Turchia, spicca con una media di 295 ore di sole a ottobre e temperature che raggiungono i 25 gradi. Immersa tra colline verdeggianti con una splendida vista sul mare Egeo, è un mix perfetto di natura e cultura. È infatti famosa per il suo legame con l’antica Efeso, una delle sette meraviglie del mondo antico, e offre un tuffo nella storia con straordinari monumenti come il Teatro e la Biblioteca di Celso. Izmir è anche celebre per la sua cucina locale a base di pesce fresco, con specialità tipiche come il balık ekmek, un gustoso panino con pesce fritto, e il kumpir, una patata cotta al forno farcita con ingredienti vari.

Crocevia tra Oriente e Occidente, Istanbul è una delle tappe di punta della crociera con le sue meraviglie architettoniche, tra cui la maestosa Hagia Sophia e la stupenda Moschea Blu. Durante lo scalo ci si può immergere nel caleidoscopico Gran Bazar, uno dei mercati coperti più grandi del mondo, dove acquistare spezie, artigianato locale, e lasciarsi tentare dalla stuzzicante gastronomia locale, che spazia dai piatti più semplici, come i meze e il kebab, ai dolci più elaborati, come il baklava.

Il fascino intramontabile dell’antica Grecia

Con giornate autunnali piacevolmente soleggiate, Atene offre ai viaggiatori l’opportunità di visitare i suoi celebri siti storici, come l’Acropoli, il Tempio di Zeus e l’Agorà, con il clima ideale per apprezzare a fondo questi monumenti che raccontano storie della grandiosa civiltà che ha influenzato profondamente il pensiero e l’arte occidentale. Da non perdere una passeggiata tra i quartieri di Plaka e Monastiraki dove immergersi nell’atmosfera vibrante della città moderna, tra mercati, boutique e ristoranti che servono piatti tipici come la moussaka e il souvlaki.

Le isole greche di Corfù e Mykonos, con il loro fascino naturale, sono il perfetto coronamento dell’itinerario. Corfù conquista i visitatori con colline verdeggianti, spiagge dalle acque cristalline e l’architettura in stile veneziano che riflette il suo passato sotto il dominio della Serenissima. Mentre Mykonos, la più vivace delle Isole Cicladi, fuori stagione appare in tutta la sua abbagliante bellezza, ulteriore conferma che questa crociera invernale a bordo di MSC Sinfonia è un’occasione unica per esplorare il Mediterraneo in un periodo dell’anno più tranquillo, godendo di ogni destinazione a un ritmo rilassato e autentico.