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Cosa fare in vacanza in Val di Fiemme

La Val di Fiemme, incastonata tra le Dolomiti trentine, è una destinazione che affascina i visitatori tutto l’anno. Qui, la natura si fonde con tradizione e modernità, offrendo un’esperienza unica a contatto con paesaggi mozzafiato, gastronomia autentica e un’ampia gamma di attività per ogni età.

Che si tratti di escursioni, bicicletta, parchi tematici o relax nei rifugi, la Val di Fiemme incanta i suoi visitatori con un’offerta che celebra la bellezza e la tranquillità della montagna. Ecco cosa fare in questo angolo di Trentino Alto Adige e quali scoperte riserva a ogni stagione la Val di Fiemme.

Val di Fiemme, un paradiso a ogni stagione

La Val di Fiemme è una destinazione che conquista in ogni momento dell’anno, come già detto, adattandosi facilmente quindi alle esigenze e ai desideri di ogni tipo di viaggiatore. In primavera e in estate, i prati in fiore esplodono in un tripudio di colori, mentre i boschi profumati di resina e fiori di montagna offrono un rifugio ideale per chi cerca frescura e tranquillità. Questa stagione è perfetta per escursioni lungo sentieri panoramici, giornate in bicicletta alla scoperta di malghe nascoste o momenti di relax sulle rive dei laghetti alpini.

In autunno, la valle si veste di toni caldi e dorati, con i larici che si tingono d’arancione e i cieli limpidi che regalano tramonti indimenticabili. È il momento ideale per chi desidera immergersi in un’atmosfera intima, tra passeggiate nei boschi e degustazioni di prodotti tipici nei rifugi, come formaggi, speck e miele locale.

Con l’arrivo dell’inverno, la Val di Fiemme si trasforma in un regno incantato. Le montagne innevate attirano sciatori di ogni livello, grazie ai moderni impianti e alle piste perfettamente preparate. Non mancano attività alternative come ciaspolate tra i boschi silenziosi, gite in slittino o romantiche escursioni in carrozza trainata da cavalli. Chi cerca momenti di relax può trovare rifugio nei centri benessere locali o nelle terrazze soleggiate dei rifugi, gustando un vin brulé o una cioccolata calda con vista sulle Dolomiti.

Cosa fare in Val di Fiemme

La Val di Fiemme è un luogo dove la varietà di esperienze è infinita. Dai sentieri panoramici alle attività per famiglie, passando per parchi d’arte e percorsi in bicicletta, ogni angolo di questa valle racconta una storia unica: ecco una guida alle migliori – e imperdibili – attività outdoor.

Val di Fiemme, paesaggio

Fonte: iStock

Il paesaggio verdissimo della Val di Fiemme

Esplorare la natura con i sentieri tematici

Tra le attrazioni più affascinanti, spiccano i sentieri tematici del Latemarium, raggiungibili con gli impianti di risalita di Pampeago e Obereggen. Qui, le guglie del Latemar sono circondate da piattaforme panoramiche e installazioni interattive che permettono di conoscere flora e fauna locali. Ogni percorso è un invito a rallentare, ammirando la maestosità delle Dolomiti, patrimonio Unesco.

Per chi cerca un’esperienza immersiva nella natura, i sentieri del Lagorai offrono un viaggio attraverso laghetti alpini, pascoli fioriti e panorami incontaminati. Questi percorsi sono perfetti sia per escursionisti esperti sia per chi desidera godersi passeggiate rilassanti.

Gustare la cucina tipica nei rifugi

La gastronomia è uno degli elementi più caratteristici della Val di Fiemme. Nei rifugi di montagna, le terrazze panoramiche invitano a degustare piatti autentici come spätzle, canederli, goulash, speck e polenta, accompagnati da vini trentini o Birra di Fiemme.

Non mancano dolci irresistibili come strudel di mele e torte sacher, perfetti per una pausa golosa dopo una giornata di esplorazione. Ogni pasto diventa un’occasione per immergersi nei sapori locali, circondati dalla tranquillità delle montagne.

Scoprire il Parco d’Arte RespirArt

Il Parco d’Arte RespirArt di Pampeago è una tappa imperdibile per gli amanti dell’arte e della natura. Situato a un’altitudine tra i 2.000 e i 2.200 metri, questo parco ospita opere di artisti internazionali che si integrano armoniosamente con il paesaggio. Gli agenti atmosferici non solo rispettano queste creazioni, ma le trasformano, aggiungendo unicità e fascino.

Il parco è facilmente raggiungibile grazie alla seggiovia Agnello, che funziona ogni mercoledì e giovedì, rendendolo accessibile anche alle famiglie.

Vivere l’avventura in bicicletta

Gli amanti della bicicletta troveranno nella Val di Fiemme un vero paradiso. Grazie agli impianti di risalita, è possibile raggiungere sentieri d’alta quota e godere dell’ebbrezza di discese panoramiche.

Il Giro del Latemar, un percorso ad anello tra la Val di Fiemme e l’Alta Val d’Ega, offre panorami spettacolari, tra cui il magnifico anfiteatro del Lago di Carezza. Questo itinerario è adatto a tutti i livelli, soprattutto se si utilizzano le telecabine per ridurre le salite più impegnative.

Divertirsi nei parchi per famiglie

La Montagna Animata del Latemar è un’attrazione perfetta per le famiglie. Qui, i bambini possono diventare piccoli esploratori alla ricerca di draghi, gargolle e dahù, partecipando a missioni tematiche guidate da animatori ed esperti della natura.

Il divertimento continua con la slittovia Alpine Coaster Gardoné, una pista emozionante che sfreccia tra gli alberi, e con la Foresta dei Draghi a Predazzo, dove installazioni e giochi creano un’esperienza unica per i più piccoli.

Dolomiti Supersummer: un’avventura senza confini

Grazie alla Dolomiti Supersummer Card, la Val di Fiemme è parte di un circuito che include 12 valli dolomitiche e 3.000 km² di territorio Unesco. Questa tessera consente di accedere a oltre 100 impianti di risalita, rendendo semplice esplorare ogni angolo di questa regione incantevole.

Con questa card, anche i più piccoli possono vivere momenti indimenticabili: tra telecabine decorate con disegni di bambini e storie di draghi narrate durante la risalita, ogni viaggio diventa un’avventura magica.

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Un Capodanno da sogno in Corsica: due giorni di pura emozione

Il Capodanno è il momento perfetto per regalarsi un’esperienza speciale e quest’anno potete viverlo a bordo di una crociera esclusiva organizzata da Corsica Sardinia Ferries, dal 1968 leader tra le Compagnie di navigazione private per il numero di passeggeri trasportati verso la Corsica. Con una flotta di 13 navi e un’organizzazione impeccabile che cura ogni dettaglio, dalla prenotazione all’accoglienza a bordo, Corsica Sardinia Ferries garantisce un servizio certificato ISO 9001:2015.

Immaginate, allora, di iniziare il nuovo anno in un’atmosfera vibrante, tra brindisi, giochi, animazione, musica e cucina raffinata, mentre la Corsica invernale svela il suo charme autentico e accogliente. Un’occasione per vivere un momento indimenticabile e godersi appieno la magia delle Festività.

Il programma: due giorni di pura emozione

Preparatevi a trascorrere un Capodanno che unisce relax, avventura e divertimento, grazie a un programma ricco di esperienze memorabili. Dalla partenza da Livorno fino al rientro, ogni dettaglio è pensato per regalarvi il massimo comfort e per permettervi di scoprire la magia della Corsica in inverno. Tra momenti di svago a bordo e passeggiate nella colorata città di Bastia, questo viaggio rappresenta il modo perfetto per salutare il 2024 e dare il benvenuto al 2025.

31 Dicembre: Partenza verso la magia del Capodanno

  • Ore 10:30: Imbarco a Livorno e sistemazione in comode cabine doppie interne.
  • Ore 12:30: Partenza per Bastia, la porta d’ingresso alla bellezza corsa.
  • Ore 13:00: Pranzo libero a bordo, con la possibilità di rilassarsi e godere del panorama marittimo.
  • Ore 16:45: Arrivo a Bastia, con l’opportunità di sbarcare per esplorare l’incantevole cittadina, vestita a festa per il periodo natalizio.
  • Ore 20:30: Il momento clou della serata: un Cenone con Veglione, tra musica dal vivo, giochi e un brindisi indimenticabile con Champagne “Laurent Perrier Brut”.

1 Gennaio: inizia il 2025 con stile

  • Ore 07:30: Colazione al Yellow’s self-service, un modo dolce per iniziare il nuovo anno.
  • Mattinata libera per una passeggiata rigenerante tra le vie di Bastia, nel calore delle tradizioni locali.
  • Ore 12:00: Imbarco per il rientro.
  • Ore 13:00: Partenza verso Livorno, con arrivo previsto alle 17:15.

Un cenone gourmet per celebrare il nuovo anno

Il cuore dei festeggiamenti sarà un Cenone di Capodanno che delizierà il palato con sapori ricercati e ingredienti di alta qualità. La cena, accompagnata da una selezione di vini pregiati e da un brindisi con Champagne, sarà un’esperienza culinaria da ricordare. Pensato per sorprendere e conquistare, il menu unisce tradizione e innovazione, rendendo ogni portata un istante di puro piacere.

  • Antipasti: Salmone affumicato con blinis, perle di aringa e salsa yogurt.
  • Primi: Gratin del pescatore con capesante, gamberi e cabillaud; Girasole all’astice con salsa all’arancia.
  • Secondo: Filetto di vitello accompagnato da beignets di patate e una raffinata salsa di spugnole.
  • Tradizione: Cotechino e lenticchie, simbolo di prosperità.
  • Dolcezza Finale: Delizia al cioccolato Oro Puro con gelée di mandarino e mela.

Ad accompagnare la cena, i vini pregiati come il Sicilia DOC Grillo SurSur “Donnafugata”.

Dettagli e Tariffe

Tariffe a partire da €240 per persona (in cabina doppia interna, tasse incluse).
La quota comprende:

  • 1 pernottamento.
  • 1 ricca colazione.
  • Il Cenone con Veglione, bevande incluse (acqua, vino e brindisi).

Trasporto veicoli (diritti portuali inclusi):

  • Auto: €60.
  • Moto: €40.

Perché scegliere la Corsica per il Capodanno?

La Corsica, conosciuta come “l’Isola della Bellezza”, è una meta che incanta tutto l’anno, ma in inverno svela il suo lato più autentico e intimo. Le città, come Bastia, si vestono a festa con suggestivi mercatini natalizi, eventi della tradizione e un’atmosfera vivace tra luci e colori.

A differenza di molte altre destinazioni, la Corsica in questo periodo offre la vera tranquillità. È il momento ideale per esplorarne le bellezze senza fretta e viverla come gli abitanti.

Trascorrere il Capodanno in Corsica significa celebrare l’arrivo del nuovo anno in grande stile, con un tocco di esclusività. La crociera stessa, organizzata con maestria da Corsica Sardinia Ferries, aggiunge un ulteriore tassello di lusso e comodità, con cabine confortevoli, un servizio impeccabile e un programma studiato per rendere prezioso ogni attimo.

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Bielorussia Europa Idee di Viaggio tradizioni turismo enogastronomico Viaggi

Piatti tipici della Bielorussia, le specialità tradizionali tutte da gustare

La cucina della Bielorussia è un connubio di ingredienti semplici e tradizioni profonde, capace di trasformare ogni pasto in un’esperienza autentica e indimenticabile. Ogni piatto racconta una storia, un frammento di cultura che si tramanda di generazione in generazione.

Dai sapori rustici delle draniki e della babka, ai piatti ricchi e avvolgenti come la machanka e la verashchaka, passando per le delicate creazioni come i nalistniki e i sirniki, la tavola bielorussa offre una varietà di proposte che soddisfano ogni palato.

Durante una visita in questo affascinante paese non bisogna lasciarsi sfuggire l’occasione di gustare i più tipici piatti tradizionali per immergersi ancora più a fondo nella sua cultura. Che si scelga un’accogliente caffetteria, una bancarella di street food o un ristorante elegante di Minsk, ogni assaggio avvicina un po’ di più all’anima calorosa e genuina di questo Paese.

Un viaggio in Bielorussia non è completo senza un viaggio tra i suoi sapori. Buon appetito, o come dicono i locali: Smačnaga!

Draniki, le iconiche frittelle di patate

Le draniki sono il piatto simbolo della cucina bielorussa, un’autentica delizia a base di patate grattugiate che conquista al primo assaggio. Queste deliziose frittelle, croccanti fuori e morbide dentro, preparate con patate grattugiate, arricchite con vari ingredienti come carne, funghi, cipolle, formaggio e pancetta, sono una vera esplosione di gusto. Tradizionalmente serviti con panna acida, le draniki si trovano ovunque nel Paese: nei ristoranti, nei caffè, persino nei mercati e, inutile dirlo, sono un must-try per chiunque visiti la Bielorussia.

Zhurek, la zuppa acida e nutriente

Lo zhurek è una zuppa tradizionale dalla lunga storia e dai numerosi benefici per la salute, caratterizzata da un sapore acidulo e un aroma invitante. Il suo gusto unico deriva dalla base di farina di segale fermentata, che le conferisce un gusto aspro e pungente. Per rendere lo zhurek più nutriente, si aggiungono poi vari ingredienti come salsicce, carote, patate, funghi e cipolle. Servito in tutti i chioschi di street food, caffè e ristoranti del Paese, con il suo carattere confortante e il gusto intenso, lo zhurek è un piatto che riscalda anima e corpo.

Nalistniki, le crepes bielorusse

I nalistniki sono sottilissime crêpes tanto versatili da poter essere gustate, sia dolci che salate, in ogni momento della giornata, come colazione, dessert o snack. Preparate con una pastella a base di uova, vengono poi farcite con ripieni che variano in base ai gusti e alle stagioni, dai più classici come formaggio fresco, funghi, carne, patate, ricotta, ai più fantasiosi come frutti di bosco e marmellate, mentre nelle occasioni festive vengono servite persino con caviale rosso o nero e guarnite con panna acida.

Machanka, lo stufato di maiale dal gusto ricco

La machanka è un sostanzioso stufato di maiale che conquista tutti i palati con la sua cremosità e il suo sapore intenso. La ricetta tradizionale è a base di carne, panna acida, farina e brodo, ma l’impasto della carne può includere anche pancetta, salsicce o prosciutto, tutto tagliato a pezzi molto piccoli; mentre lo stufato viene solitamente arricchito con cipolle, funghi e aneto.

Spesso la Machanka viene servita con draniki, le frittelle di patate, che vengono arrotolate e immerse direttamente nella salsa, un rituale che contribuisce a esaltare ulteriormente il sapore di questo piatto robusto e invitante. Ogni famiglia ha la sua ricetta unica, e questo rende ogni assaggio una scoperta.

Kolduny, gustosi pancake ripieni

I kolduny sono una sorta di versione rinforzata delle draniki. Si tratta infatti di pancake di patate con un ripieno di carne saporita al centro, vengono spesso consumati a colazione per un inizio di giornata energizzante o come piatto principale durante i pasti. Il ripieno, delicatamente avvolto nella pasta di patate grattugiate, viene poi dorato in padella, rilasciando tutto il suo sapore aromatico e succulento. Sebbene ricordino i draniki, si distinguono per una maggiore complessità di sapori. Perfetti come comfort food, i kolduny sono una celebrazione della creatività cucina casalinga bielorussa e spesso vengono preparati in occasioni festive.

Sirniki, frittelle di ricotta dal cuore cremoso

I sirniki, o pancake di ricotta, sono una delizia che conquista ogni palato con la loro consistenza ricca e cremosa e il sapore dolce. A base di uova, ricotta, marmellata, uvetta o frutta secca e panna acida, sono perfetti per colazione o come dessert. La loro semplicità e versatilità li rendono un piatto amato in tutta l’Europa orientale.

Karavai, il pane cerimoniale

Il karavai è un pane intrecciato dal sapore dolce e delicato di antiche origini pagane, ricco di simbolismo, immancabile durante matrimoni e altre ricorrenze importanti. L’impasto a base di farina di grano, burro, uova e miele, viene decorato con motivi tradizionali e rappresenta l’ospitalità e l’unione. Più che un semplice alimento, è un simbolo di rispetto e celebrazione, capace di unire le persone intorno alla tavola, infatti viene spesso offerto agli ospiti come segno di rispetto e onore.

Babka, la torta rustica di patate

La babka è una torta di patate rustica che racchiude tutta la semplicità e la bontà della cucina bielorussa. Patate, cipolle, pancetta e spezie sono gli ingredienti base di questa torta salata che viene cotta al forno fino a diventare dorata e croccante. Servita con tè o caffè, la babka unisce tradizione e convivialità ed è quindi perfetta per riunioni familiari o feste, grazie al suo sapore ricco e confortante.

Schavel borscht, la freschezza della zuppa di acetosa

Lo schavel borscht, o zuppa di acetosa, è una delle ricette più autentiche della tradizione culinaria bielorussa. A base di foglie di acetosa, patate, barbabietole, cipolle e carote, offre un mix di sapori ricco e rinfrescante, può essere arricchita con carne per un gusto ancora più intenso. Solitamente servito con panna acida e pane nero, lo schavel borscht rappresenta un legame profondo con la tradizione culturale del paese, un piatto da non perdere per chi vuole immergersi nella cultura culinaria bielorussa.

Verashchaka, il piatto della festa

Una variante della machanka, la verashchaka è uno stufato ricco e saporito, perfetto per le occasioni speciali, a base di salsicce di maiale, pancetta, cipolle, farina e panna, il tutto cotto lentamente in un unico tegame fino a creare una pietanza cremosa e confortante dal sapore irresistibile. Non a caso è un piatto tipico delle feste, come Natale, battesimi e matrimoni, una vera celebrazione dei sapori tradizionali della Bielorussia.

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Nel Quarnero per una fuga mediterranea tutto l’anno

Incastonato tra le acque cristalline del Mar Adriatico, le rigogliose catene montuose e la natura incontaminata di Gorski Kotar, il Quarnero è una destinazione perfetta per tutte le stagioni. Non serve raggiungere mete esotiche lontane dall’Italia per assaporare tutta la bellezza di un viaggio nei luoghi di mare anche nei mesi autunnali e invernali: il clima mite e mediterraneo e il paesaggio variegato di questo angolo di paradiso croato, lo rendono il luogo perfetto per una fuga mediterranea, sia che tu stia cercando delizie gastronomiche, avventure all’aria aperta o esperienze culturali. Dalla raffinata Riviera di Opatija (Abbazia) alle suggestive isole di Krk e Rab, fino alla bellezza selvaggia delle foreste di Gorski Kotar, ogni angolo del Quarnero (in croato Kvarner) offre qualcosa di unico e suggestivo.

L’autunno e l’inverno, qui, hanno un fascino speciale: meno folla, graziosi mercatini festivi e un’atmosfera tranquilla, ideale per rilassarsi ed esplorarne le bellezze. Che tu scelga di passeggiare sul lungomare di Opatija, fare escursioni nei sentieri che si inerpicano tra le oasi verdi dell’entroterra o pedalare attraverso i paesaggi di Lussino, il Quarnero (o Quarnaro) offre esperienze indimenticabili per ogni tipo di viaggiatore non solo in estate, ma durante tutto l’anno.

Riviera di Opatija: esperienze gourmet in riva al mare

La Riviera di Opatija (in italiano chiamata Abbazia), ospita le più eleganti città costiere. Tra queste troviamo Opatija, Lovran (Laurana), Matulji (Mattuglie), Ičići e Mošćenička Draga (Draga di Moschiena). Tutte perle da esplorare non solo per la loro bellezza paesaggistica, ma anche per l’eccezionale scena gastronomica che le anima. Qui, i sapori mediterranei regnano sovrani, con numerose specialità locali come i gustosi scampi del Quarnero, gli asparagi selvatici e le rinomate castagne “maruni di Lovran” (si dice che siano le più buone del mondo). I ristoranti di Opatija uniscono con maestria tradizione e gastronomia moderna, offrendo piatti innovativi, ma fortemente radicati nel patrimonio culinario locale.

Ristoranti e tradizioni enogastronomiche a Opatija (Abbazia)

Fonte: Opatija Tourist Board

Ristoranti e tradizioni enogastronomiche a Opatija (Abbazia)

L’autunno è il momento ideale per gustare queste delizie culinarie, grazie ai festival che mettono in risalto i sapori della regione. Il Festival del Cioccolato, nella città di Abbazia, ogni anno attira numerosi appassionati ed è un tripudio di eventi e attività in cui il protagonista è sempre lui, il cioccolato: fiere e bancarelle incentrate interamente su questo dolce, menu di bar e ristoranti arricchiti con piatti dedicati a questa golosità, e rilassanti trattamenti e massaggi a base di cioccolato nelle spa della città.

La Marunada, a Lovran, celebra invece le amate castagne del territorio, con diverse degustazioni, ricette tradizionali e spettacoli culturali. L’iniziativa Matuljicious di Matulji, infine, presenta una serie di eventi gastronomici che promuovono l’autenticità della cucina locale attraverso degustazioni, attività all’aperto e laboratori educativi, assicurando un’esperienza ricca dedicata al buon cibo e alle eccellenze culinarie.

Festival Cioccolato nel Quarnero: evento imperdibile ad Abbazia

Fonte: Anton Unković

Benessere durante il Festival Cioccolato di Abbazia

L’Anello di Fiume: gastronomia con un tocco di storia

L’Anello di Fiume (in croato Riječki Prsten), territorio che comprende le 8 cittadine che circondano Fiume, offre un affascinante mix di splendidi paesaggi marittimi e montani che hanno influenzano fortemente la cucina locale. La gastronomia, qui, è plasmata da secoli di influenze culturali, dai sapori mediterranei conferiti dal pesce e dall’olio d’oliva, ma anche dai piatti deliziosi ispirati alla cucina italiana, austriaca e ungherese. Questa fusione di profumi e sapori dà vita a un’esperienza culinaria indimenticabile.

L’offerta gastronomica di Fiume è da esplorare attraverso il “Riječke Gastronomske Luke”, un progetto curioso che ormai da anni organizza le esperienze culinarie della città in “Porti Gastronomici” tematici. Tra le decine di ristoranti aderenti, si incontrano quelli specializzati nella cucina di mare o in quella vegana, altri sono luoghi romantici o perfetti per un pasto in famiglia. Ci sono i ristoranti ideali per gli appassionati di vino, o quelli che offrono un menu con piatti esotici internazionali.

Qualunque sia il “porto gastronomico” che si sta cercando, Fiume ha qualcosa per ogni gusto ed esigenza. Ogni locale, infatti, mette in mostra la ricca diversità della cucina della regione, assicurando che ogni pasto sia un’avventura unica di sapori.

Enogastronomia tipica di Fiume, in Croazia

Fonte: Rijeka Tourist Board

La ricca scelta enogastronomica di Fiume, in Croazia

Lussino e Cherso: spirito mediterraneo e avventure all’aperto

Per gli amanti della natura e delle avventure, le isole di Lussino (Lošinj) e Cherso (Cres) sono veri paradisi tutti da esplorare.

Cherso, nota per la sua bellezza incontaminata e la sua ricca storia, ospita oltre 1.400 specie di piante, rendendola una destinazione ideale per escursionisti, ciclisti e appassionati di botanica. I 300 chilometri di sentieri dell’isola attraversano uliveti, antichi villaggi e scogliere, offrendo panorami mozzafiato e un profondo contatto con la natura.

Vista panoramica da Cherso (Cres), in Croazia

Fonte: Marijana Erste

La splendida vista panoramica dal Monte Sis a Cherso (Cres), in Croazia

Lussino, spesso chiamata “Isola della Vitalità”, è rinomata per il suo turismo all’aperto e le attività legate al benessere. Con 16 percorsi ciclabili e 18 sentieri escursionistici, l’isola offre numerose opportunità per esplorare la sua straordinaria bellezza naturale mantenendosi attivi.

Il sentiero Via Apsyrtides, che collega Cherso e Lussino, non solo mette in risalto paesaggi mozzafiato, ma offre anche diverse opportunità per esplorarne la storia e la cultura lungo il percorso, attraversando antichi monumenti e pittoreschi villaggi. Lussino e Cherso hanno qualcosa da offrire a tutti, che si tratti di famiglie in cerca di divertimento all’aperto, di coppie in partenza per una fuga romantica o di viaggiatori solitari interessati al turismo sostenibile.

Trekking a Cres (Cherso), nella regione del Quarnero in Croazia

Fonte: Robi Sablic

Trekking immersi negli splendidi paesaggi del Quarnero

La tua destinazione tutto l’anno

Il fascino del Quarnero non sbiadisce con il cambiare delle stagioni. In inverno, la regione si anima con mercatini festivi, eventi all’aperto e campeggi accoglienti che rimangono aperti anche durante i mesi più freddi.

E poi c’è la natura incontaminata del Gorski Kotar, regione con le sue foreste rigogliose e un’atmosfera di pace e tranquillità: un paradiso invernale per chi cerca oasi di relax e benessere cimentandosi nelle attività all’aperto, mentre le aree costiere continuano a godere di un clima mite. Proprio come nella Riviera di Crikvenica (in italiano Cinquernizza), chiamata anche la Riviera della salute per l’ottima qualità dell’aria e dell’acqua: uno dei territori più pittoreschi della Croazia, che unisce la verdeggiante valle di Vinodol al mare su cui si specchiano splendide località.

Dalle escursioni tra i sentieri innevati del Gorski Kotar ai pasti gourmet lungo la costa, i paesaggi diversificati del Quarnero offrono qualcosa di speciale per ogni esigenza di viaggio.

Che tu sia un appassionato di gastronomia, un amante della natura o un entusiasta esploratore della cultura, il mix di storia, bellezze naturali e tradizioni culinarie del Quarnero, nominato European Region of Gastronomy for 2026 (Regione Europea della Gastronomia del 2026), sono un’ottima ispirazione per il prossimo viaggio fuori stagione, tra l’autunno e l’inverno.
Con il suo fascino intramontabile in qualsiasi mese dell’anno, il Quarnero promette esperienze indimenticabili che ti faranno desiderare di tornarci, anno dopo anno, scoprendo un tassello in più di quello che è il suo immenso patrimonio paesaggistico e culturale.

Logo Quarnero

logo Croazia Piena di Vita

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Launceston e Tamar Valley, cosa vedere in questi angoli da sogno della Tasmania

Inserite nella Best in Travel 2025, Launceston e la Tamar Valley sono due angoli della Tasmania da visitare assolutamente. Launceston è un vivace centro culturale e gastronomico in cui natura e cultura continuano a svolgere ruoli di primo piano. Una profonda e spettacolare gola si estende quasi fino al centro della città, circondata dai pendii vinicoli della Tamar Valley, dove i rigogliosi terreni vulcanici rossi nutrono alcuni dei migliori prodotti australiani. Per questo Launceston è stata eletta Città della Gastronomia UNESCO nel 2021 e vanta una comunità ricca di coltivatori, distillatori, artisti e viticoltori, oltre a essere una meta molto frequentata dagli amanti della natura.

Sorvegliando la confluenza dei fiumi North Esk, South Esk e Kanamaluka o fiume Tamar, Laucenston è una base privilegiata per esplorare a piedi i celebri spazi aperti della Tasmania poichè è più vicina della capitale Hobart, alla Cradle Mountain e a sole due ore di macchina da Wineglass Bay nel Freycinet National Park. Gli spazi selvaggi si alternano a paesaggi urbani storici e architettonici che miscelano vecchio e nuovo, tradizione e innovazione. La Tamar Valley è un luogo affascinante da esplorare se ti piace visitare case, edifici e giardini storici, con così tante case e tenute ben conservate e uniche non molto distanti tra loro, che offrono una ricca esperienza del vecchio Devon e della Cornovaglia risalente ai tempi dei Tudor.

Launceston Castle

Un castello normanno che in vetta regala una delle viste più straordinarie a Launceston, ex capitale della Cornovaglia. Il castello che dominava la città e la campagna circostante, controllava la principale via d’accesso alla contea. La sua storia millenaria, da una delle grandi roccaforti della Cornovaglia a una tetra prigione e poi un ospedale della seconda guerra mondiale è affascinante. George Fox, il fondatore dei quaccheri, fu notoriamente imprigionato qui nel 1656 e lo descrisse nel suo diario come un “luogo puzzolente e disgustoso”. Una nuova mostra include alcuni oggetti mai visti prima del castello, tra cui un misterioso osso di balena. L’intrigante storia del castello attira molti visitatori che rivivono il suo periodo di massimo splendore medievale e la sua caduta in disgrazia.

George Town Watch House

George Town Watch House è una prigione storica che mostra com’era la vita nel XIX secolo in quella regione della Tasmania settentrionale. Costruita nel 1843, è stata riaperta al pubblico nel 2004 in occasione del bicentenario dell’insediamento europeo di George Town. Un villaggio modello consente ai visitatori di immaginare come fosse la vita all’inizio del XIX secolo e si può visitare anche una mostra sulle detenute che furono imprigionate qui tra il 1824 e il 1834.

La Community History Room contiene molte informazioni locali per gli storici e coloro che cercano i propri antenati, mentre non mancano alcune esposizioni temporanee che celebrano il meglio delle arti e dei mestieri del paese.

Cataract Gorge

Fonte: iStock

La gola di Cataract Gorge in Tasmania

Low Head Pilot Station

Costruita dai detenuti nel 1805 per guidare le navi nel fiume Kanamaluka/River Tamar, questa proprietà ospita il Low Head Lighthouse, la seconda stazione di luce più antica dello stato, una rustica Seafood Shack e il Low Head Pilot Station Maritime Museum. Si può fare una bella passeggiata fino al faro e la sirena da nebbia suona ogni domenica a mezzogiorno e può essere udita da oltre 30 chilometri di distanza, quindi si consiglia di indossare protezioni per l’udito.

Cataract Gorge

Un viaggio a Launceston non è mai completo senza una visita a Cataract Gorge, il cuore verdeggiante della città. È difficile credere che questa incredibile caratteristica naturale sia a pochi minuti dal centro ed è amata sia dalla gente del posto che dai visitatori. Si tratta di uno spettacolare canyon naturale, una gola di 65 milioni di anni che per decine di migliaia di anni è stato un luogo di incontro sacro per le comunità aborigene della Tasmania, dei palawa nello specifico. William Collins, uno dei primi coloni europei nella zona, ha visto Cataract Gorge e restò colpito dalla sua bellezza affermando che nient’altro la supera al mondo. Il Kings Bridge, un ponte costruito nel 1867 è una delle meraviglie del luogo, con la seggiovia di 308 metri che funziona tutto l’anno.

Harvest Market

La comunità è al centro di tutto qui a Launceston e uno dei modi migliori per viverla è una visita all’Harvest Market. In programma ogni sabato mattina questo mercato trasforma un tranquillo parcheggio del centro città in un accogliente spazio comunitario. Qui, gente del posto e visitatori si riuniscono per socializzare e incontrare gli agricoltori e i produttori che creano gli straordinari prodotti e le prelibatezze in offerta.

Queen Victoria Museum and Art

Distribuita in due sedi, la collezione di arte, storia e scienze naturali esposta al Queen Victoria Museum and Art Gallery è in divenire dal 1842. Questo è il più grande museo regionale australiano con un planetario, una collezione d’arte coloniale e una fucina, oltre alla mostra sulla tigre della Tasmania ormai estinta. L’accesso è gratuito e le due sedi sono il Museum at Inveresk dedicato alle scienze naturali e storia, e l’Art Gallery at Royal Park che ospita l’arte tradizionale e contemporanea.

Nella prima si può esplorare una vecchia fucina, perdersi tra le stelle nel planetario e studiare la mappa murale centrale della Tasmania con i territori occupati da 57 clan noti in oltre 30.000 anni di storia precoloniale. Nella seconda invece si può passeggiare tra installazioni interattive, esposizioni d’arte aborigena e mostre fotografiche.

Grotte di Mole Creek

Impossibile resistere al magico e misterioso mondo sotterraneo di Mole Creek Caves. Mole Creek Karst è un parco nazionale nel nord della Tasmania, 168 km a nord ovest della capitale Hobart ed è l’unico parco in Tasmania creato per proteggere le forme carsiche. Spettacolari reti di grotte attraggono turisti ogni anno e in particolare la grotta di Re Salomone e la grotta di Marakoopa sono le più belle da vedere. La prima presenta un’ampia rete di sedimenti e depositi ossei come stalattiti e stalagmiti, mentre la seconda è famosa per l’esposizione di lucciole e due corsi d’acqua sotterranei, caverne ampie, piscine di bordo, riflessi che regalano un vero spettacolo.

Low Head Penguin

La Tasmania ospita diverse colonie di piccoli pinguini alti appena 40 cm, la specie di pinguino più piccola al mondo. Puoi avvistarli durante un tour al tramonto per piccoli gruppi di Low Head, che include trasferimenti in autobus prenotabili da Launceston. Questi tour aiutano le persone a incontrare i pinguini dal 1996. Le loro esperienze intime e in piccoli gruppi significano che tutti i visitatori hanno un’esperienza indimenticabile, garantendo al contempo che l’habitat naturale dei pinguini rimanga intatto.

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Le sagre e gli eventi del weekend del 16 e 17 novembre 2024

Se non hai ancora programmi per il weekend del 15 e 17 novembre 2024 ti consigliamo alcune sagre ed eventi in Italia da non perdere, soprattutto se sei goloso e affascinato dalla tradizione. Musica, storia, intrattenimento, ma soprattutto degustazioni di prelibatezze vi aspettano da nord a sud, oltre a mercatini dell’artigianato e prodotti locali. Il cioccolato, il tartufo, lo zafferano, ma anche il buon vino, sono solo alcune delle star gastronomiche che occuperanno queste due giornate di novembre per regalare alle famiglie, alle coppie o ai singoli visitatori una pausa dalla vita quotidiana per poi ripartire con una nuova settimana più carichi e rilassati.

Mercato della Terra

Il 17 novembre avrà luogo l’atteso Mercato della Terra che invita i visitatori a partecipare a varie attività come la scuola di cucina con Lorenzo Econimo dell’Alleanza dei cuochi Slow Food, o l’incontro con Luca Nieddu, autore di “Diari senza spina”. I Mercati della Terra sono luoghi dove poter acquistare prodotti tipici genuini e intanto creare una comunità, formare e incoraggiare il dialogo tra esperti e appassionati di cucina e prodotti del territorio. Dalle 9.30 alle 18 il Castello di Padernello, in provincia di Brescia, ospiterà diverse attività e iniziative con ingresso gratuito.

Eurochocolate Perugia 2024

Giunto ormai alla 30° edizione, l’Eurochocolate è un appuntamento molto atteso dagli amanti del cioccolato. Fino al 24 novembre a Perugia tanti stand, laboratori, attività a tema celebrano questo delizioso alimento che seduce grandi e piccoli da sempre. Dopo il press tour inaugurale previsto per il 15 novembre, l’Eurochocolate aprirà ufficialmente le porte al pubblico con un ricco programma e itinerario goloso che offre ai visitatori l’opportunità di gustare prelibatezze con vari tipi di cioccolato, partecipare a qualche attività interessante e spassosa, e fare ovviamente acquisti per portare a casa un bottino dolce e di qualità.

Domenica 17 Novembre sarà ospite anche lo chef Damiano Carrara che alle 15 presenterà il sul ultimo ricettario di pasticceria moderna intitolato “Naturalmente”, mentre il Choc Lab sarà spazio a tanti maestri cioccolatieri ed esperti della materia per tutta la durata dell’evento. Tra il 16 e 17 novembre si potrà assaggiare il cioccolato del Perù, del Nicaragua, Costa d’Avorio, Madagascar, Palo Santo e altri paesi del Centro Sud-America. Il calendario fitto dell’Eurochocolate si può consultare online sul sito ufficiale.

Euro chocolate 2024

Fonte: Ufficio stampa

Euro chocolate 2024

Festival Strade dello Zafferano di Sardegna DOP 2024

Il 16 e 17 novembre a Turri si svolge la terza giornata del Festival delle Strade dello Zafferano di Sardegna DOP 2024 per festeggiare l’oro rosso utilizzato per pietanze gustose e raffinate. Il festival è iniziato tra tre settimane e questo weekend sarà la chiusura dell’evento con tante iniziative e visitatori pronti a partecipare e divertirsi all’insegna della storia e del gusto. Sabato 16 alle 15.00 inizierà il prefestival con alcuni stand in Piazza Martiri, seguito poi da un concorso di pittura estemporanea e uno spettacolo di fisarmonica nella Biblioteca Casa Ortensia.

Musica itinerante animerà il pomeriggio del centro storico e alle 17.30 ci sarà un laboratorio incentrato sull’uso dello zafferano nella cucina tradizionale. Domenica 17 invece gli stand apriranno alle 9.30 di mattina con tanti prodotti tipici e locali, si potrà visitare una mostra bibliografica alla Biblioteca Casa Ortensia, e per i bambini ci sarà anche una divertente caccia al tesoro. Tante attività in calendario da poter consultare online, ma a conclusione della giornata non perdete alle 17 lo spettacolo che ripercorrerà le vie del centro storico di Turri coinvolgendo i presenti come una grande festa del popolo.

Festa della Pitinia

In Friuli Venezia Giulia a Tramonti di Sopra, sabato e domenica ci sarà la nuova edizione della Festa della Pitinia, un evento dedicato alla tradizionale polpetta affumicata del posto, riconosciuta IGP. Nel borgo della Val Tramontina questo evento richiama molti appassionati dei prodotti locali e viene allestito un Mercato della Terra con oltre 40 produttori locali e internazionali. Ai visitatori vengono offerti alcuni assaggi e una cucina all’aperto ospita alcuni chef dell’Alleanza Slow Food e altri locali per preparare specialità e piatti tradizionali.

Monza Wine Experience

Monza Wine Experience è giusta alla sesta edizione ed è un evento che permette agli avventori di immergersi nell’eccellenza vitivinicola italiana dal 15 al 17 Novembre. Villa Reale, una storica location di Monza, è teatro di questa iniziativa elegante e ricercata con una degustazione esclusiva di prodotti di produttori che hanno una storia. In via Bergamo si celebra il vino con “Calici sotto le stelle” e in conclusione è prevista una masterclass all’Hotel de la Ville e la Cena d’Autore, ovvero una cena gourmet il cui ricavato va in beneficienza.

BeerCatania

Dal 2015 a Catania si svolge un evento per gli amanti della birra artigianale noto come BeerCatania. Si tratta del festival più grande del Sud Italia ed è nato grazie alla collaborazione dell’associazione BeerSicilia e l’agenzia Scirocco. Ogni anno da Maggio a Novembre questo evento chiama molti estimatori della birra e anche coloro che semplicemente amano gustarne un bicchiere ogni tanto, magari accompagnandolo con un buon piatto della cucina italiana tradizionale.

BeerCatania richiama professionisti del settore, curiosi, e appassionati che non vedono l’ora di partecipare a degustazioni, laboratori, workshop e un assaggio doveroso ai prodotti tipici siciliani. Dal 15 al 17 Novembre è possibile tuffarsi in questa avventura.

Festival zafferano

Fonte: Ufficio stampa

Il Festival dello Zafferano

Sagra del Tartufo

Dall’8 al 24 novembre a Sant’Agostino, in provincia di Ferrara, si svolge una sagra del tartufo con una lunga tradizione. Nel comune di Terre del Reno si celebra il tartufo con degustazioni tutte le sere dalle 19.30 e la domenica solo a pranzo. I visitatori potranno assaggiare tantissimi piatti a tema come lasagne, tortellini, sformati, la faraona cotta in crosta di pane, per citarne alcuni.

In particolare la star di questi giorni di festa è il tartufo bianco detto “Magnatum Pico” che si raccoglie nel mese di Novembre e deve il suo nome a Vittorio Pico, un medico di Torino che nel 1788 lo chiamò “Tuber Magnatum” in onore di alcuni personaggi eminenti e ai signori della società. Persino il compositore Giocahino Rossini era un fan di questo tartufo che chiamata “Il Mozart dei funghi“. Dal 2009 Sant’Agostino ha un legame profondo con questo alimento che impreziosisce molti piatti della cucina italiana e questo evento è l’occasione giusta per gustarlo nel modo giusto e apprezzarlo nel suo carattere e gusto.

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Il viaggio al tempo dei cibi virali su TikTok

In un mondo in cui i social media sono diventati una delle più potenti fonti d’ispirazione per i viaggi, non c’è da stupirsi se il fenomeno dei cibi virali su TikTok sia all’origine di una delle ultime tendenze del turismo gastronomico. Un fenomeno ormai di portata mondiale, secondo quanto riporta Euronews, che trasforma cibi iconici in tappe imperdibili per foodies e curiosi, pronti ad attraversare oceani solo per un assaggio.

Pensiamo a mete come gli Stati Uniti o l’Italia, dove la tradizione gastronomica è parte integrante dell’esperienza turistica. Nessuno va negli USA senza provare pancake e pretzel, o in Italia senza gustare pizza e pasta. Ma oggi, i viaggiatori non sono più attratti solo dalle cucine tradizionali. Sempre più persone viaggiano per assaporare un’unica, specifica leccornia diventata virale sui social. E così, tra barrette di cioccolato al pistacchio a Dubai e panini con cetrioli a New York, il food tourism ha trovato nuovi, a volte sorprendenti, protagonisti.

Dubai e il cioccolato più virale di TikTok

Dubai ha fatto parlare di sé questa estate grazie a una creazione al cioccolato che è rapidamente diventata un vero must tra gli utenti di TikTok. Un negozio della città ha lanciato una barretta di cioccolato ripiena di crema al pistacchio, pasta di tahina e Knafeh, un dolce tradizionale mediorientale. Ricoperta di cioccolato al latte svizzero, questa delizia ha conquistato il web quando la food influencer Maria Vehera ha condiviso un video in cui la assaggiava in macchina, totalizzando milioni di visualizzazioni. In un lampo, il dolcetto è diventato un souvenir irrinunciabile per chi visita gli Emirati, al costo non proprio economico di circa 68,25 AED (circa 17 euro).

Il panino con i cetrioli a New York

Da una parte all’altra del globo, anche New York ha trovato il suo “food craze” con il celebre panino al cetriolo. Come suggerisce il nome, si tratta di un sandwich che sostituisce il pane con due cetrioli sottaceto svuotati, farciti con salumi o formaggi. Questo spuntino particolare ha attirato visitatori da tutto il nord-est degli Stati Uniti, ma anche turisti internazionali, tutti curiosi di provare la creazione salata di un deli della Grande Mela che non fa mistero di vendere più di 200 di queste specialità al giorno.

La patata al forno più amata dagli australiani

Stranamente, un altro piatto virale è una semplice patata al forno venduta da un food truck a Preston, nel Regno Unito, che stando a Euronews ha attirato australiani a frotte. Ben contenti di sorbirsi 23 ore di volo per gustare una jacket potato farcita con fagioli al chili o burro all’aglio. Non c’è che dire, questo “comfort food” britannico ha dimostrato di poter viaggiare ben oltre i suoi confini originari.

A Parigi per il burro più famoso del mondo

Nella capitale francese, una delle prelibatezze che attira i turisti grazie a TikTok non è una baguette e nemmeno un croissant, ma una semplice confezione di burro di qualità superiore. Le Beurre Bordier, prodotto a mano e aromatizzato con ingredienti come alghe o pepe, ha conquistato schiere di visitatori che affollano le botteghe parigine dove è in vendita pur di portarsi a casa questo tesoro del gusto.

L’iconico panino di Firenze

Firenze è sulla mappa dei viaggiatori gastronomici da ben prima dell’avvento dei social, ma è anche grazie a TikTok se i panini farciti di All’Antico Vinaio sono conosciuti ai quattro angoli del globo. Tanto che questo storico locale è arrivato a vendere fino a 10.000 panini al giorno farciti con ingredienti raffinati come salame al tartufo, crema di pistacchio e formaggio stracciatella.

La leche frita in Spagna

In Spagna, un dessert semplice e tradizionale ha catturato l’immaginazione degli utenti di TikTok: la “leche frita”. Questo dolce, simile a una croccante torrija, è un trionfo di sapori dolci e consistenze morbide, nato dall’impasto di latte e zucchero fritto in pastella. Ispirati da migliaia di video che hanno reso famoso questo dolce sui social, sono sempre più i turisti che si riversano nelle pasticcerie spagnole per gustare una versione autentica di questa delizia.

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The Britannic Explorer, il nuovo treno di lusso che attraversa terre da sogno

Belmond continua a ridefinire gli standard del viaggio di lusso con il lancio di The Britannic Explorer, A Belmond Train, il primo treno di lusso che opererà attraverso l’Inghilterra e il Galles. Con il debutto previsto per luglio 2025, questa innovativa esperienza su rotaia si propone di coniugare la tradizione ferroviaria britannica con elementi contemporanei di stile, gastronomia e cultura.

Un viaggio unico tra eleganza e scoperta

The Britannic Explorer promette un’esperienza di viaggio senza precedenti, seguendo tre affascinanti percorsi che attraversano paesaggi naturali di rara bellezza nel Regno Unito: la Cornovaglia, il Distretto dei Laghi e il Galles. I viaggiatori partiranno da Londra per un itinerario di tre notti, durante il quale avranno l’opportunità di esplorare due regioni per ogni viaggio. Gli itinerari saranno programmati da venerdì a lunedì per la rotta Cornovaglia-Distretto dei Laghi, e da lunedì a giovedì per la tratta gallese.

A bordo del Britannic Explorer, gli ospiti potranno partecipare a escursioni guidate per scoprire la storia e la cultura delle destinazioni. Le serate offriranno momenti di relax e socializzazione nel bar panoramico, cuore pulsante della vita a bordo, ispirato alla botanica.

Il costo sarà a partire da 11.000 sterline (circa 13.000 euro) per una cabina doppia e includerà itinerari di tre notti, escursioni, pasti, vino e altre bevande alcoliche. Per ulteriori dettagli e prenotazioni, è possibile consultare il sito ufficiale di Belmond.

Design e comfort di alto livello

Il design del Britannic Explorer porta la firma del prestigioso studio londinese Albion Nord, celebre per il suo stile raffinato. Gli interni del treno evocano l’essenza dei paesaggi inglesi, con una palette cromatica che richiama la bellezza naturale che si staglia fuori dai finestrini. Le 18 cabine, tra cui tre Grand Suite e 15 suite, sono realizzate con materiali di alta qualità e con un’attenzione particolare ai dettagli, per garantire ai viaggiatori un’esperienza di viaggio che unisce lusso ed eleganza.

Britannic Explorer, suite

Fonte: Belmond

Le splendide suite del Britannic Explorer

Gli ospiti avranno l’opportunità di rilassarsi nella privacy delle loro cabine, oppure di usufruire della suite benessere a bordo, dotata di trattamenti rivitalizzanti. Ogni momento a bordo è studiato per far vivere il viaggio come un’esperienza immersiva e memorabile.

L’offerta gastronomica firmata Simon Rogan

L’esperienza culinaria a bordo del Britannic Explorer è affidata a Simon Rogan, chef rinomato per la sua filosofia “Farm to fork”, basata sull’uso di ingredienti stagionali e sostenibili. Il suo approccio valorizza prodotti locali di altissima qualità, provenienti spesso da coltivazioni di proprietà o da fornitori selezionati. I menu offerti durante i viaggi sono personalizzati per ciascun percorso e celebrano le specialità gastronomiche britanniche attraverso il tè pomeridiano, pranzi e cene.

Britannic Explorer, vagone ristorante

Fonte: Belmond

Il vagone ristorante di lusso del Britannic Explorer

Rogan ha commentato: “Per me, il vero lusso nasce da ingredienti modesti, coltivati con cura, nel rispetto dell’ambiente. L’approccio che propongo permette ai viaggiatori di assaporare piatti che riflettono il legame profondo tra ingredienti e territorio”. Il bar del treno, ispirato alle farmacie dell’epoca vittoriana, offrirà cocktail originali e una selezione di gin e birre artigianali, omaggiando le eccellenze delle distillerie e birrerie locali.

Esperienze e paesaggi incomparabili

Ogni itinerario del Britannic Explorer è concepito per offrire un accesso esclusivo a tesori nascosti e iconiche destinazioni inglesi e gallesi. Tra le esperienze proposte, vi sono visite private a gallerie d’arte di fama internazionale, come la Hauser & Wirth Somerset, con cene a seguire, e tour dei Tremenheere Sculpture Gardens in Cornovaglia. I passeggeri potranno anche immergersi nella natura con nuotate nei laghi del Distretto dei Laghi e esplorazioni guidate delle montagne e delle coste gallesi.

Gary Franklin, Vicepresidente Treni e Crociere di Belmond, ha sottolineato: “Il Britannic Explorer rappresenta un’evoluzione significativa nel nostro portafoglio di esperienze di viaggio di lusso. Offriamo ai nostri ospiti la possibilità di ammirare le coste frastagliate della Cornovaglia, la natura incontaminata del Parco Nazionale di Snowdonia e i paesaggi del Distretto dei Laghi da una prospettiva unica.”

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Arezzo, i mercatini di Natale sono pura magia. Dove si trovano e come raggiungerli

Aguzzate la vista, mettetevi all’ascolto e affidatevi all’olfatto: i vostri sensi vi guideranno alla scoperta di un sogno che si realizza proprio nel centro del Bel Paese. È proprio qui, nel cuore della Toscana, che a partire da novembre la magia dell’Avvento prende vita tra strade, piazze e paesaggi mozzafiato che fanno da cornice ai mercatini di Natale di Arezzo, tra i più belli d’Italia.

Bancarelle e chalet di legno, stand gastronomici e prelibatezze e poi, ancora, prodotti caratteristici e il meglio della produzione artigianale d’Europa. Tutto questo, e molto altro, vi aspetta nella città toscana che in queste settimane si agghinda a festa indossando il suo abito più bello e prendendo in prestito luci, forme e colori dalla stagione più suggestiva dell’anno.

Cosa aspettarsi da un viaggio qui, tra novembre e dicembre, è presto detto: luci scintillanti, decorazioni sfavillanti e profumi inebrianti, ma anche un’inaspettata sorpresa. È ad Arezzo, che si è candidata al titolo di città del Natale italiana, che durante questo periodo viene inaugurato anche il Villaggio Tirolese, il mercatino di Natale ispirato al Tirolo più grande del Paese.

Mercatini di Natale ad Arezzo: dove si svolgono

Il nostro viaggio di oggi ci conduce ad Arezzo, la suggestiva città toscana che ospita tutta una serie di meraviglie da scoprire e riscoprire. La Cattedrale cittadina per esempio, che si erge sul colle che domina la città, la Basilica di San Francesco e l’imponente Fortezza Medicea sono solo alcuni dei luoghi da raggiungere e da scoprire per chi arriva fin qui. A questi poi si aggiungono le piazze e le strade, gli affreschi di alcuni dei più celebri esponenti del Rinascimento italiano come Piero della Francesca, e tutte quelle meraviglie architettoniche e artistiche che raccontano il passato e il presente della città.

Visitare Arezzo è sempre un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, ma farlo adesso permette di vivere un’esperienza davvero incredibile. A partire dalla metà di novembre e per tutto il mese di dicembre, infatti, la città ospita uno degli eventi più entusiasmanti per gli amanti del Natale che proprio qui potranno vivere una favola incantata che prende vita attraverso tutta una serie di eventi imperdibili, da vivere e condividere in coppia, con la famiglia e con gli amici.

Ma anche grazie ai mercatini di Natale che, come molti altri, rappresentano un appuntamento imperdibile per chi vuole fare shopping immergendosi nelle atmosfere suggestive della stagione in corso.

Perché quelli di Arezzo sono speciali, e assolutamente da non perdere, è presto detto. Durante il periodo dell’Avvento, infatti, ad animare le giornate in città ci sarà il Villaggio Tirolese più grande d’Italia immerso nella suggestiva cornice di Piazza Grande. Qui sarà possibile passeggiare tra baite e chalet, seguire il profumo del vin brulé e della cannella e fare acquisti speciali per se stessi e per gli altri. Spazio al gusto che, ovviamente, vuole la sua parte: spatzle, polenta, canederli e brezel farciti preparati nelle Baite del Gusto allieteranno i palati di tutti coloro che vogliono immergersi con i sensi nelle tradizioni tirolesi.

Villaggio Tirolese, Arezzo

Fonte: iStock/Crisfotolux

Il Villaggio Tirolese più grande d’Italia si trova ad Arezzo

E se a Piazza Grande è possibile perdersi e immergersi nel Natale tirolese, basta spostarsi di qualche metro per abbracciare la tradizione dal sapore local. Il Prato, il parco cittadino che domina sulla città con la Fortezza Medicea, ospita infatti il Mercato di Natale delle Arti. Sotto la grande e maestosa ruota panoramica sarà possibile districarsi tra le suggestioni di un villaggio incantato puntellato da caratteristiche casette di legno. Anche qui sarà possibile fare incetta di creazioni artigianali, regali natalizi e prodotti tipici e deliziare il palato con street food e prelibatezze del territorio.

I mercatini di Natale di Arezzo, poi, animano anche il centro storico e le vie dello shopping. Imperdibili sono quelli di Piazza San Jacopo e Piazza Risorgimento. Prendetevi un po’ di tempo per osservare le meraviglie esposte sui banchi delle casette di legno e fare shopping tra oggettistica e prodotti gastronomici del territorio immersi nella perfetta atmosfera natalizia.

Mercatini di Natale di Arezzo: orari e giorni d’apertura

Ad Arezzo, come abbiamo visto, possiamo visitare alcuni dei mercatini di Natale più belli d’Italia e d’Europa, assolutamente imperdibili per tutti coloro che amano questo periodo e che si spostano in coppia, con gli amici o con la famiglia. Ma quali sono gli orari e i giorni d’apertura?

  • Il Villaggio Tirolese in Piazza Grande resterà aperto dal giovedì alla domenica dalle 10.00 alle 21.00 dal 16 novembre al 29 dicembre 2024. Dal 19 dicembre, e fino al 29 del mese, sarà aperto tutti i giorni.
  • I mercatini di Piazza San Jacopo e Piazza Risorgimento, invece, resteranno aperti tutti i giorni dal 18 novembre al 7 gennaio, dalle ore 9.00 alle ore 20.00.
  • Il mercato di Natale delle Arti, situato nel Parco Il Prato, sarà visitabile tutti i weekend, dal 16 novembre al 6 gennaio, dalle ore 10.00 alle ore 21.00 con aperture straordinarie il mercoledì e il giovedì dalle 15.00 alle 20.00. Dal 23 dicembre, invece, sarà aperto tutti i giorni.

Come raggiungere Arezzo e i suoi mercatini

Visitare i mercatini di Natale di Arezzo è davvero semplicissimo, grazie anche e soprattutto alla loro collocazione strategica. È possibile raggiungere la città toscana in auto, in treno, in autobus o in aereo atterrando all’aeroporto di Firenze.

La stazione ferroviaria, che si trova lungo la tratta Firenze-Roma, è servita tutti i giorni da numerosi collegamenti da e per le principali città italiane. Inoltre la stazione dista dai mercatini di Natale, e dagli altri luoghi di riferimento della città, poche centinaia di metri.

È possibile arrivare in città anche in autobus grazie ai collegamenti con Valdichiana, Valtiberina, Casentino e Valdarno. Per chi viaggia in aereo, invece, consigliamo di atterrare all’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze o a quello di Pisa.

Se avete in mente di raggiungere Arezzo con la vostra auto potrete contare su diversi parcheggi situati a circa 15 minuti a piedi dal centro storico. In alternativa è possibile lasciare l’automobile presso l’area di sosta “Arezzo Fiere e Congressi” e usufruire del servizio di navetta attivo dalle ore 9.00 alle ore 22.00 durante l’ultimo weekend di novembre e il primo di dicembre.

Arezzo città del Natale e mercatini: informazioni utili

A partire da metà novembre, e fino a gennaio, Arezzo si trasforma nella città del Natale. Non solo mercatini caratteristici, ma anche un calendario fitto di appuntamento da vivere e condividere per attendere l’arrivo del periodo più magico dell’anno.

Oltre al Villaggio Tirolese, l’attrazione principale di questa stagione, sarà possibile salire sulla grande ruota panoramica, pattinare sul ghiaccio e ammirare l’albero magico di Natale. I bambini potranno divertirsi sulla giostra dei cavalli mentre diversi show di luci, suoni e colori animeranno il centro cittadino. Non mancherà, ovviamente, Babbo Natale che per l’occasione trasformerà la Fortezza Medicea nella sua casa.

Le sorprese non finiscono qui però, perché il Natale ad Arezzo, quest’anno, oltre a essere magico sarà anche dolcissimo. A dicembre, infatti, in città approderà anche l’Eurochocolate, l’iconico festival dedicato al cioccolato.

Gli altri eventi imperdibili in città

Mercatini, spettacoli, giostre e magia: questi sono solo alcuni degli eventi in città che permetteranno a chiunque arrivi ad Arezzo di vivere e condividere esperienze indimenticabili. Tra i più imperdibili e suggestivi segnaliamo il video mapping che illuminerà di meraviglia Piazza Grande e i principali monumenti della città di Arezzo. L’appuntamento è previsto ogni giorno, dopo il tramonto, dal 16 novembre al 6 gennaio.

Un altro evento imperdibile, in città, per grandi e bambini è quello che vede l’arrivo di Babbo Natale ad Arezzo. Santa Claus, infatti, si trasferirà qui, all’interno della suggestiva Fortezza Medicea, fino al 24 dicembre. Sempre all’interno dell’edificio, poi, sarà possibile esplorare un villaggio incantato di oltre 10.000 metri. L’esperienza, che prende il nome di Fortezza delle Meraviglie, vedrà il susseguirsi di giochi di luce, coreografie e attrazioni imperdibili per i viaggiatori di tutte le età.

All’interno del Palazzo di Fraternita in Piazza Grande, nel cuore pulsante di Arezzo città del Natale, sarà possibile invece entrare nella Lego Brick House. All’interno della Casa dei Mattoncini, dal 16 novembre al 29 dicembre, sarà possibile ammirare da vicino opere d’arte, installazioni di diverse dimensioni e mosaici realizzati con gli iconici mattoncini.

Tra gli appuntamenti imperdibili segnaliamo anche il Bosco delle Emozioni, un percorso immersivo e sensoriale che si snoda nel cuore verde della città. Dal 16 novembre al 6 gennaio, infatti, il Prato ospita tutta una serie di installazioni dove la luce è assoluta protagonista. Tra i luoghi più belli da vivere troviamo anche la Piazzetta del Vischio, un rifugio magico per gli innamorati di tutte le età.

L’ultimo appuntamento ad Arezzo, ma non per importanza, è anche il più dolce di questo Natale. In concomitanza con i mercatini e con gli altri eventi in città quest’anno sarà possibile prendere parte all’Eurochocolate, l’iconica kermesse dedicata al cioccolato che arriva per la prima volta in questo luogo. L’appuntamento è previsto dal 5 novembre al 29 dicembre in Piazza della Libertà, tutti i giorni, dalle 10.00 alle 19.30. Ma chi arriverà qui prima di questa data potrà vivere una golosa anteprima che prenderà vita all’interno del Chiostro della Biblioteca dal 16 al 24 novembre.

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Mount Hood e Columbia River Gorge: cosa vedere nel paradiso dell’outdoor

Al mondo esistono luoghi in cui fuggire nella natura significa ritrovarsi, circondarsi di bellezza e ricaricare le energie. Chi vive a Portland, nello stato dell’Oregon, e desidera staccare dalla frenesia urbana, sa che questo luogo si trova a poca distanza dalla città, a soli 40 minuti di auto. Stiamo parlando di Mount Hood e Columbia River Gorge, dove la combinazione tra paesaggi naturali mozzafiato, attività all’aperto, patrimonio culturale e una ricca scena enogastronomica offre un’opportunità di viaggio unica.

Questa, infatti, è la destinazione ideale per gli amanti dell’avventura e del buon cibo. Sciatori, escursionisti e snowboarder possono dedicarsi alla propria passione sportiva, mentre i vigneti e i frutteti offrono lo scenario perfetto a chi ama fare passeggiate sorseggiando vini naturali e bevande di qualità. Qui, inoltre, si respira cultura e tradizione perché la Columbia River Gorge è stata la casa dei popoli indigeni fin dai tempi immemori.

Scopriamo insieme cosa fare e cosa vedere in questo paradiso dell’outdoor.

Multnomah Falls, la cascata più alta dell’Oregon

Una delle zone più sceniche della Columbia River Gorge, oltre che uno dei motivi per cui quest’area è stata inserita nella Best in Travel 2025 di Lonely Planet, è quella delle Multnomah Falls. La cascata più alta dell’Oregon (189 metri) attrae oltre 2 milioni di turisti ogni anno grazie alla sua bellezza, magnificenza e accessibilità. Situata sulla Columbia River Highway, infatti, può essere visitata da chiunque data la presenza di sentieri pavimentati e passerelle panoramiche.

I più preparati e avventurosi, invece, possono percorrere i sentieri escursionistici più impegnativi come il Larch Mountain Trail #441. Alimentata dalle acque piovane e dallo scioglimento della neve, la cascata scorre tutto l’anno, ma i periodi ideali per ammirarla, considerato il massimo volume d’acqua, sono l’inverno (a volte si ghiaccia parzialmente creando scenari fiabeschi) e la primavera. Vi ricordiamo che per visitarla nei mesi compresi tra maggio e settembre è necessario acquistare un permesso online sul sito ufficiale.

Multnomah Falls

Fonte: iStock

Le cascate Multnomah Falls, le più alte di tutto lo Stato

Belvedere Crown Point Vista House

Uno dei gioielli della Columbia River Gorge è il belvedere offerto dal Crown Point Vista House. Posizionato sulla cima di un promontorio roccioso, offre una vista a 360 gradi della gola e del fiume Columbia dall’alto. Aperto nel 1918 e dichiarato Monumento Storico Nazionale nel 2000, rappresenta un osservatorio centenario e custodisce un museo, un negozio di souvenir e un bar. L’entrata è totalmente gratuita, quindi vi consigliamo di non perderla come tappa se amate godere di viste panoramiche pazzesche.

Sport acquatici e trekking a Hood River

Questa città è nota come la capitale mondiale del windsurf e attira tantissimi appassionati di questo sport. Qui potete noleggiare l’attrezzatura necessaria o partecipare a un corso con istruttori qualificati presenti in sede. In alternativa potete richiedere a noleggio anche un SUP, così da trascorrere qualche ora in acqua senza affaticarvi troppo. Se invece preferite camminare, potete percorrere una parte dell’Hood River Fruit Loop, un percorso panoramico di 56 chilometri che attraversa campi di lavanda, bancarelle di frutta e frutteti, alcuni dei quali risalgono al XIX secolo. Le stesse strade di Hood River sono perfette per passeggiare, con molti negozi e gallerie che meritano sicuramente una visita.

Frutteti Hood River

Fonte: iStock

Frutteti intorno a Hood River con vista sul Mount Hood

Escursione sul Mount Hood

Un eden per gli amanti della natura e dell’escursionismo, il Mount Hood è il picco innevato che, durante le giornate limpide, vedrete da ogni punto della Columbia River Gorge. La cima più alta dello Stato è considerata una delle meraviglie imperdibili per chi visita questa zona degli Stati Uniti d’America. Alto 3429 metri e perennemente innevato, ospita 11 ghiacciai attivi e per tutto l’anno è meta di sciatori e appassionati di sport invernali.

Avete diverse opzioni per ammirare la sua imponenza. In auto potete percorrere il Mount Hood Loop Scenic Byway, la strada panoramica che offre la possibilità di vedere paesaggi diversi, dai boschi di conifere ai laghi e ghiacciai. A piedi, invece, potete fare diverse escursioni: le più famose sono il percorso per raggiungere le cascate Ramona Falls o il Lolo Pass Trailhead che conduce alle Bald Mountains.

Degustazione di vini naturali

La Columbia River Gorge, che segna il confine tra Oregon e Washington State, non è una meta ambita solo dagli amanti delle attività all’aria aperta. Questa zona, infatti, si è fatta conoscere a partire dagli anni ’70 anche come destinazione vinicola. Grazie alle condizioni climatiche e geologiche, ideali per la produzione di vini di alta qualità, il territorio conta poco più di 500 ettari vitati per una cinquantina di aziende, la maggior parte delle quali è di piccole o minuscole dimensioni, a disposizione dei visitatori per offrire tour e degustazioni.

Lonely Planet, all’interno del suo Best in Travel 2025, ha citato nel dettaglio Hiyu Wine Farm, una fattoria vinicola e ristorante che propone vini naturali realizzati con la tecnica dei “field blends”: si tratta di un metodo che, invece di separare i grappoli di diversi vitigni prima della vinificazione, vinifica insieme tutti i grappoli presenti in un vigneto. Questo significa che in un unico vino si ritrovano le caratteristiche di più varietà d’uva, coltivate insieme e raccolte nello stesso momento. Se siete curiosi di provarlo non vi resta che prenotare un viaggio nella Columbia River Gorge!