Categorie
Asia Notizie Turchia vacanze estive Viaggi

La Riviera Turca è la meta dell’estate, ecco perché

SunExpress, joint venture tra Lufthansa e Turkish Airlines, ha lanciato una nuova rotta tra l’aeroporto di Roma Fiumicino e Izmir (Smirne in italiano) con due voli settimanali (martedì e venerdì) a partire dal 4 giugno 2024.

La compagnia aerea, premiata come “Best Leisure Airline in Europe” nell’ultimo sondaggio condotto da Skytrax, offrirà un totale di 7 voli di collegamento tra i suoi aeroporti in Italia e Izmir durante la stagione estiva 2024: i due voli settimanali da Roma Fiumicino per Izmir (martedì e venerdì), tre voli settimanali da Milano Malpensa per Izmir (lunedì, giovedì e sabato) e due voli settimanali da Venezia Marco Polo per Izmir (giovedì e domenica).

Alla scoperta di Smirne, pittoresca città portuale

Situata lungo la costa nordoccidentale della Turchia, Smirne è una pittoresca città portuale sul Mar Egeo moderna e cosmopolita con una forte vocazione turistica. Chi la visita cerca relax, ma anche esperienze culturali di grande spessore sulle tracce di Alessandro Magno e di una ricca storia che si svela nel centro storico, nelle fortificazioni e nel sito di Efeso, Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

A misura d’uomo, si può scoprire passo dopo passo a partire da Piazza Konak, la piazza principale, su cui svetta la Torre dell’Orologio, indiscusso simbolo cittadino: donata al sultano Abdul Hamid I in occasione dei suoi 25 anni di regno dall’imperatore tedesco Guglielmo II agli inizi del Novecento, vanta forme orientaleggianti, pianta ottagonale e un’altezza di 25 metri. In marmo e pietra, sulla cima custodisce quattro orologi e alla base quattro raffinate fontane.

Tra emblematici edifici storici, caffè, bar, ristoranti e negozi, la piazza è da sempre il fulcro della vita sociale, luogo di aggregazione e ritrovo, in particolare alla sera. Al centro, inoltre, degna di nota è la statua del patriota e giornalista Hasan Tahsin, tra i protagonisti della Guerra d’Indipendenza turca.

Ma siamo appena all’inizio: infatti, molti sono i punti di interesse di Smirne quali, ad esempio, la Grande Moschea (Hisar Camii), risalente alla fine del XVI secolo, dall’atmosfera quieta e dagli interni impreziositi da eleganti decorazioni e dallo stile arabo ottomano, il “Kemeralti Çarşısı”, il mercato più antico della città realizzato nel XVII secolo e oggi vasto e vivace bazar con migliaia di botteghe, e il Kadifekale, il “castello di velluto”, edificio costruito da Alessandro Magno su un colle che domina il centro dall’alto: i resti che si possono ammirare oggi appartengono all’epoca medievale anche se sono visibili anche le rovine di cisterne romane e di una piccola moschea conosciuta come la “Moschea della Fortezza”.

Da non perdere sono poi il Museo Archeologico, su due piani con cortile esterno, ciò che rimane dell’antica agorà edificata dai Greci nel IV secolo, distrutta da un terremoto e ricostruita da Alessandro Magno e poi dall’imperatore romano Marco Aurelio, e l’Asansör, ascensore in origine ideato da un cittadino agli inizi del Novecento: oggi, per salire sul colle e ammirare uno splendido tramonto, sono presenti due ascensori, uno che sale e uno che scende.

Le spiagge da sogno lungo la Riviera turca

La Riviera Turca è nota anche come Costa Turchese grazie a un mare che assume ogni sfumatura dell’azzurro fino a culminare con il turchese intenso.

Con una lunghezza di 8300 chilometri, si estende dall’Egeo a ovest, attraversa il Mediterraneo a sud e giunge fino al Mar Nero a nord: le spiagge, dorate e sabbiose, sono un autentico paradiso per chi desidera rilassarsi al sole e le acque cristalline lo sono per chi è alla ricerca di una vacanza balneare attiva all’insegna dello sport tra immersioni, surf, snorkeling, sci nautico.

Qualche esempio? A ovest di Alanya spicca Kleopatra Beach, Bandiera Blu, mentre non lontano da Marmaris incanta la spiaggia di Icmeler e, a sud, nei pressi di Fethiye si trova la Baia delle farfalle, protetta da alte scogliere a picco sul blu.

Oppure, che dire di Lara Beach, a 12 chilometri da Antalya, con scura sabbia e ghiaia, o della spiaggia-laguna di Oludeniz a sud di Fethiye?

Infine, per i surfisti e le famiglie un must è Bitez Beach, a ovest di Bodrum: noleggio attrezzatura, scuole per gli sport acquatici, e parco giochi.

Categorie
Asia Idee di Viaggio itinerari culturali spiagge Turchia vacanze Viaggi

Le spiagge più belle della Turchia

Non solo Istanbul con i suoi iconici monumenti e la vivace vita urbana: la Turchia è una destinazione incredibile per gli amanti delle spiagge e della tintarella, con un’incredibile varietà di coste e litorali affascinanti da esplorare. Il Paese, infatti, è una terra che unisce la ricca storia e la cultura del Medio Oriente con straordinari paesaggi naturali. Tra le numerose meraviglie del Paese, i suoi litorali sono senza dubbio tra i più belli e allettanti al mondo.

In questo articolo vi racconteremo quali sono le spiagge da vedere assolutamente in una vacanza in Turchia e perché si sono guadagnate la fama di essere tra le più spettacolari della nazione dell’Asia Minore.

Spiaggia di Dalyan

Fonte: iStock

La dorata spiaggia di Dalyan

Spiaggia di Dalyan

Situata sulla costa mediterranea, la spiaggia di Dalyan si affaccia su un mare cristallino nella località di Cesme, sulla costa del Mare Egeo. Questa splendida spiaggia è nota per le sue acque cristalline e la sua bellezza naturale incontaminata.

Circondata da scogliere calcaree, questa spiaggia è un vero paradiso per gli amanti del sole e del relax. I visitatori possono anche avventurarsi in una piccola escursione ed esplorare le rovine della città antica di Caunos, che si affacciano sulla spiaggia.  La spiaggia di Dalyan, inoltre, è raggiungibile facilmente anche dall’Italia via traghetto in partenza da Trieste, Brindisi e Ancona.

La spiaggia di Cleopatra

Considerata una delle spiagge più belle della Turchia, la spiaggia di Cleopatra, sull’isola di Sedir a ovest di Alanya, si distingue per le sue sabbie bianche e finissime e per le sue acque turchesi. La leggenda narra che la regina Cleopatra e Marco Antonio abbiano trascorso qui parte della loro storia d’amore.

Spiaggia di Iztuzu

Situata nella baia di Dalyan, la spiaggia di Iztuzu è un paradiso di sabbia dorata e acque limpide. Questa spiaggia è anche un importante sito di nidificazione per le tartarughe Caretta Caretta e per questo motivo è anche nota come Turtle Beach.

Spiaggia di Kaputas

Incastonata tra scogliere bianche, la spiaggia di Kaputas è un gioiello della costa della Turchia. Con le sue acque turchesi e la sua sabbia fine, questa spiaggia offre uno scenario da cartolina perfetto per rilassarsi e godersi il sole. Per raggiungerla occorre scendere una scalinata molto ripida e il più vicino centro abitato è la pittoresca cittadina di Kalkan.

Spiaggia di Kaputas

Fonte: iStock

Il mare turchese della spiaggia di Kaputas

Spiaggia Ulas Karayollari

Situata nella regione di Bodrum, la spiaggia di Ulas Karayollari è un’oasi di pace e tranquillità. Con la sua sabbia dorata e la sua atmosfera serena, questa spiaggia è l’ideale per chi cerca un po’ di relax lontano dalla folla, posta com’è sulla punta di un capo roccioso e raggiungibile scendendo una serie di gradini. Da segnalare però che questa è una delle poche spiagge a pagamento della Turchia ed è frequentata da piccole imbarcazioni che gettano l’ancora a pochi metri dalla spiaggia.

Olu Deniz

Olu Deniz – nei pressi di Fethiye – è una delle spiagge più iconiche e fotografate della Turchia, famosa per le sue acque cristalline e le scogliere ricoperte da una ricca vegetazione che la circondano. Questo luogo è anche un paradiso per gli appassionati di sport acquatici, ma anche per chi ama sfidare se stesso nel parapendio, con il Monte Babadağ che offre viste mozzafiato sulla costa.

Spiaggia di Olu Deniz

Fonte: iStock

La spettacolare spiaggia di Olu Deniz

Spiaggia Olympos

Immersa in un paesaggio incantevole, la spiaggia di Olympos è un vero gioiello della costa turca, nei dintorni di Antalya. Circondata da rovine antiche e da una rigogliosa vegetazione, questa spiaggia offre un’atmosfera unica e affascinante. Persino secondo il Telegraph, Olympos è una delle spiagge più belle della Turchia e anche per questo è meta di numerosi campeggiatori.

Categorie
Asia Idee di Viaggio Istanbul Turchia Viaggi

Dove si trova Istanbul e cosa vedere nel cuore di Bisanzio

Istanbul, la città che incanta con il suo fascino millenario, è una destinazione affascinante che affonda le sue radici nel glorioso passato dell’Impero Bizantino. Situata strategicamente tra Europa e Asia, sulle rive del Bosforo, questa metropoli vibrante riunisce in sé la maestosità del passato e l’energia del presente.

La più grande città della Turchia è una città frutto dell’incontro tra Oriente e Occidente, tra Asia ed Europa. Istanbul, ben più popolosa della capitale Ankara – con oltre 14 milioni di abitanti nell’area urbana – è una città ponte, non solo in senso figurato. Infatti, si trova tra il Mar di Marmara e il Bosforo, una penisola che si protende sul mare del Corno d’Oro (Haliç in turco, cioè “canale”), dove due ponti collegano i quartieri cittadini situati su sponde diverse dei mari che la bagnano.

La posizione unica di Istanbul, che dunque si estende su due continenti, con la parte europea a ovest e la parte asiatica a est,  per secoli l’ha resa un importante crocevia di culture e commerci, plasmandone il carattere cosmopolita, in un magico intreccio di tradizioni.

Basilica di Santa Sofia a Istanbul

Fonte: iStock

Vista della Basilica di Santa Sofia a Istanbul

Alla scoperta del cuore di Bisanzio

Nel cuore della città, l’eredità bizantina è ancora palpabile. La Basilica di Santa Sofia, capolavoro dell’architettura bizantina, domina maestosa la Piazza Sultan Ahmet. Questo gioiello architettonico, costruito nell’anno 537 d.C., incanta i visitatori con i suoi mosaici dorati e le sue imponenti cupole. Poco distante, il Palazzo Topkapi, un tempo dimora dei sultani ottomani, custodisce tesori inestimabili e offre uno sguardo affascinante sulla vita di corte. Non lontano, il Gran Bazar, uno dei più grandi mercati coperti al mondo, emana l’atmosfera vivace e colorata del commercio di un tempo. Qui, tra le sue 4.000 botteghe, è possibile immergersi nell’antica tradizione degli scambi commerciali e scoprire prodotti artigianali unici.

La visita inizia da Palazzo Topkapı, dove si trova l’edificio da voluto da Maometto II il Conquistatore alla presa della città nel 1453, che fu il cuore del governo dei sultani turchi, centro amministrativo e artistico dell’impero. Da ammirare insieme ai suoi cortili e giardini, agli edifici dell’Harem e alla chiesa bizantina di Hagia Irene. Il Palazzo è sempre aperto eccetto il giovedì; biglietti acquistabili anche on line e ingresso gratuito a disabili. Per arrivare in autobus da altre zone della città, fate riferimento alle fermate di Gülhane e Sultanahmet.

Palazzo Topkapi a Istanbul

Fonte: iStock

L’interno del Palazzo Topkapi a Istanbul

Il museo di Palazzo Topkapı raccoglie una ricchissima collezione che va dai ritratti dei sultani ottomani agli abiti indossati dai sultani stessi e dai loro familiari oltre a gioielli, tappeti, porcellane, argenteria, ori e oggetti di uso comune che hanno caratterizzato la vita quotidiana del palazzo per secoli, ma anche armi, di pregevole fattura. Piatti, calici, posate provenienti dalle cucine di palazzo fatte fare dai più grandi artigiani d’Europa e d’Asia, a Venezia, in Cina o in Giappone.

Nel biglietto è compresa la visita dell’Harem del Palazzo Topkapı, dove si trova lo spazio intimo e familiare dei sultani ottomani residenti a Istanbul. Qui vivevano la famiglia reale: la regina madre, le mogli del sultano, figli e figlie ma anche fratelli e sorelle con i loro congiunti. La struttura oggi esistente comprende centinaia di stanze, bagni, moschee, aree comuni.

Dirigetevi poi alla basilica di Santa Sofia, capolavoro architettonico, la più grande chiesa dell’Impero romano d’Oriente. Della struttura voluta dall’imperatore Costantino nel IV secolo, la “grande chiesa” (Megale Ekklesia), non rimangono tracce; così come non esiste più la seconda chiesa, fatta costruire dall’imperatorio Teodosio II nel V secolo. L’attuale chiesa fu progettata dagli architetti di corte dell’imperatore Giustiniano e costruita tra il 532 e il 537 d.C. esattamente dove si trovavano le due precedenti basiliche di Istanbul.

Hagia Sofia, l’ottava meraviglia del mondo antico, vi stupirà per la sua grandiosità e la sua bellezza; è uno dei musei e monumenti più visitati al mondo. Dedicata al culto cristiano per quasi mille anni, fu riconvertita in museo dal sultano Maometto II il Conquistatore e nel 1932, per volere del padre della Turchia moderna Atatürk venne trasformata di museo, dove si trova anche una bella collezione di icone e dove vengono ospitate mostre temporanee.

Moschea Blu a Istanbul

Fonte: iStock

La Moschea Blu a Istanbul

I dintorni del complesso monumentale e dell’area storica di Istanbul sono un susseguirsi di strepitosi monumenti, parchi e giardini, palazzi e luoghi di culto di incomparabile bellezza. Visitate i sotterranei della Cisterna Basilica, Yerebatan Sarnıcı, dove si trova il sistema di riserve idriche di Istanbul voluta dall’imperatore Giustiano per alimentare palazzi e fontane della città. Ammirate la Moschea Blu, Sultan Ahmet Camii, e i suoi minareti che svettano maestosi.

Spostatevi poi verso uno dei colli della città vecchia per ammirarla dall’alto nei pressi della moschea di Solimano, Suleymaniyyè, la seconda per dimensioni di Istanbul. Voluta dal sultano Solimano il Magnifico, fu costruita a metà del XVI secolo, con quattro minareti, giardini e fontane che regalano appunto una meravigliosa vista del Corno d’Oro e del Bosforo. Nei dintorni, raggiungete il Bazar Egiziano per chiudere con lo shopping la vostra visita nel cuore della città.

Un’altra attività da fare durante un soggiorno a Istanbul è quella di concedersi una piacevole crociera sul Bosforo, per vivere un’esperienza imperdibile. Ammirare i palazzi, le fortezze e i villaggi che si affacciano sulle rive di questo braccio di mare è uno spettacolo davvero suggestivo.

Cosa mangiare in viaggio a Istanbul

Istanbul è anche un punto di riferimento per tutti i buongustai e il suo carattere eclettico la rende una città perfetta per chi vuole esplorare i sapori locali ma anche il fusion.

Tra le prelibatezze della speziata e aromatica cucina turca, non si può non menzionare il famosissimo kebab. Il kebab è una vera e propria istituzione della cucina turca e a Istanbul è possibile trovare una vasta gamma di varianti, come il classico kebab di agnello, il pollo shish, il doner kebab e il cağ kebabı.

I meze invece sono piccoli piatti di antipasti che vengono serviti all’inizio del pasto. Tra i must-try ci sono anche l’hummus, la babaganoush, le olive marinate, le foglie di vite ripiene e il cacık (yogurt, cetrioli e aglio).

Parlando di dessert, il baklava è un dolce super dolce e irresistibile, fatto di sottili strati di pasta foglia farciti con noci e sciroppo di miele, mentre il lokum, comunemente noto come “delizia turca”, è una delicata caramella gommosa aromatizzata a base di zucchero, farina di riso e aromi come rose, limone o pistacchio.

Visitare il Mercato delle Spezie di Istanbul è un vero e proprio tuffo nell’universo di profumi e sapori dell’Oriente, il luogo perfetto per il vostro tour gastronomico della città. Qui si possono acquistare spezie, tè, frutta secca e altri prodotti tipici ed è possibile assaggiare il classico tè nero turco, servito in caratteristici bicchieri alti e sottili.

Categorie
Asia itinerari culturali Notizie Turchia Viaggi

In Turchia viene alla luce la straordinaria scultura del grande conquistatore

Una nuova scoperta ha appena visto la luce e, come avviene in questi casi, oltre allo stupore e alla meraviglia, porta con sé la grande occasione di comprendere sempre meglio l’antica civiltà cui apparteneva.

Si tratta di una splendida testa di una statua raffigurante il grande conquistatore Alessandro Magno, rinvenuta, ultima in ordine di tempo, durante gli scavi che interessano l’antica città di Konuralp, nella regione di Düzce in Turchia, effettuati con il permesso della Direzione generale dei beni culturali e dei musei, sotto la supervisione della Direzione dei musei di Konuralp e con il sostegno del Comune di Düzce.

Konuralp, scavi straordinari

Gli scavi finora realizzati nell’antica città di Konuralp hanno donato una vera e propria ricchezza di reperti storici in grado di portare ulteriori conoscenze sulla storia di tale località.

Nel corso dei millenni, la regione è stata testimone di una lunga storia di sviluppo e di cambiamenti, tuttavia i reperti sepolti nel sottosuolo si sono mantenuti intatti: tra le strutture rinvenute, vanno elencate un antico teatro, acquedotti, mura, mosaici e un ponte romano, fulgidi testimoni di una magnifica epoca passata che, ancora oggi, non smette di affascinare tutti gli appassionati di storia e archeologia.

Uno dei punti chiave degli scavi è, senza dubbio, l’antico teatro risalente al III secolo a.C.
I meticolosi scavi condotti da un team di esperti composto da 50 persone (tra cui 5 archeologi) hanno consentito di ritrovare reperti a dir poco sorprendenti: statue di Medusa nonché figure e maschere grottesche, di circa 2000 anni, collocate nella sezione scenica del Teatro Antico.

Sono reperti che permettono di guardare al passato con ancora più fascino e, in particolare, al periodo Romano durante il quale la città prosperò, e di acquisire ulteriori e dettagliate informazioni sull’arte e la cultura dell’epoca.

La nuova scoperta: la statua raffigurante il grande Conquistatore

Come accennato, gli scavi a Konuralp non cessano di stupire ed emozionare.

Infatti, la scoperta finora più eccezionale è avvenuta soltanto qualche settimana fa: proprio durante i lavori nella parte superiore del teatro, è tornata alla luce la testa di una statua raffigurante il leggendario re macedone Alessandro Magno.

La testa, con un’altezza di 23 centimetri e risalente al II secolo d.C., è stata identificata come un ritratto del grande condottiero.

Ed è con sincero entusiasmo che Koray Erdoğan, archeologo specialista presso la Direzione per gli affari culturali del Comune di Düzce, ha condiviso le nuove scoperte e sottolineato come i lavori proseguano per ampliare ancora di più la zona di ricerca: “Siamo giunti al suolo nella zona mediana del teatro e abbiamo anche determinato i muri di cinta perimetrali. Abbiamo iniziato i lavori di scavo nella parte alta del teatro e ci siamo imbattuti in un terreno misto. Qui abbiamo trovato pezzi di scultura, tra cui la testa di Alessandro Magno, che abbiamo scoperto di recente.”

La testa in marmo della statua dedicata ad Alessandro Magno è stata descritta come “straordinaria”, con bocca leggermente aperta e profondi occhi rivolti verso l’alto.
La lunga acconciatura riccia che richiama la criniera di un leone ha contribuito a far identificare il ritrovamento come ritratto del re macedone.

Gli scavi nella regione continuano con fervore e con l’aspettativa di compiere ulteriori scoperte che andranno ad arricchire il bagaglio di conoscenze della storia millenaria del mitico territorio.

Categorie
Asia Idee di Viaggio luoghi misteriosi Turchia Viaggi

Derinkuyu, la sorprendente città sotterranea della Turchia

Uno dei luoghi più ricchi di fascino della Turchia è una misteriosa città sotterranea che cela ancora tantissimi segreti: si chiama Derinkuyu, ed è un capolavoro di bellezza e genio umano. È stata scoperta quasi per caso, essendo rimasta per secoli letteralmente nascosta agli occhi degli archeologi, ma è ben presto diventata uno dei siti più visitati del Paese. Quali sono le sue incredibili meraviglie? Scopriamolo subito.

Derinkuyu, un’incredibile città sotterranea

Siamo in Turchia, nell’affascinante regione della Cappadocia: è qui che trovano luogo alcuni siti ipogei che da sempre incuriosiscono archeologi e semplici turisti, per l’impressionante estensione che rivelano sottoterra e per la complessità delle strutture che i loro antichissimi abitanti sono riusciti a costruire, con i mezzi dell’epoca. Una delle città sotterranee più misteriose e ricche di sorprese è Derinkuyu, un vero dedalo di cunicoli e cavità di svariate dimensioni che si dipana per ben 18 livelli (in totale, scende sino a 85 metri di profondità).

La sua scoperta, come abbiamo anticipato, è avvenuta per caso: nel 1963, un residente del luogo ha abbattuto un muro nel seminterrato della sua abitazione, per alcuni lavori di ristrutturazione, trovando un tunnel segreto da cui si accedeva ad un’intricata rete sotterranea di stanze gigantesche. Per gli archeologi è stata una vera sorpresa. Quella che è riemersa dalle viscere della terra è nientemeno che una metropoli dell’antichità, sulla cui origine rimane un velo di mistero. Non si sa con esattezza quale popolo possa aver creato un’opera così immensa, ma dagli studi è apparso chiaro che la costruzione di Derinkuyu abbia avuto inizio già nel Paleolitico.

Nel corso del VII secolo a.C., la città si è ampliata per far spazio ad una popolazione continuamente esposta ad invasioni e persecuzioni. Con il passare del tempo, ha continuato a crescere sino a raggiungere la conformazione attuale. Ma c’è di più: gli esperti ritengono che Derinkuyu sia collegata con altre città sotterranee (in Cappadocia ce ne sono moltissime, più che in qualsiasi altro posto del mondo), mediante cunicoli lunghi anche centinaia di km. In passato poteva ospitare sino a 20mila persone, offrendo loro riparo per tutto il tempo necessario, essendo completamente attrezzata.

Come visitare Derinkuyu

I più curiosi possono tuffarsi nelle profondità di Derinkuyu e visitare la città sotterranea – ma attenzione, solo i primi 4 livelli sono accessibili al pubblico, ed è meglio non soffrire di claustrofobia. La si raggiunge facilmente da Goreme, e ci sono diversi tour organizzati per scoprire le meraviglie di questo sito ipogeo. Come già detto, è un vero capolavoro d’ingegneria: un complicato sistema di ruote di pietra, pesanti sino a 200 kg, permetteva di isolare la città dal resto del mondo, proteggendo i suoi abitanti. La ventilazione era assicurata da una serie di aperture davvero ingegnose, mentre l’acqua potabile veniva convogliata nel sottosuolo mediante un ampio pozzo.

Tra i vari livelli di cui si compone Derinkuyu, si possono vedere ampie stanze adibite a cucine, camere da letto e magazzini per lo stoccaggio del cibo. Inoltre erano presenti una scuola religiosa, una chiesa e una cantina organizzata per la produzione di olio e di vino. Addirittura, visto le permanenze spesso molto lunghe, gli abitanti si erano adoperati per ricavare dei luoghi dove tenere il bestiame, così da soddisfare le necessità alimentare di tutta la popolazione. Interamente scavata nella roccia, la città è senza dubbio ricca di fascino e mistero, e merita assolutamente una visita.

Categorie
Asia Idee di Viaggio luoghi misteriosi Mar Nero Turchia Viaggi

Il paese segreto e sconosciuto di cui ti innamorerai

Nel cuore della Turchia, dove le verdi colline si incontrano con l’azzurro profondo del Mar Nero, sorge Rize.

Questa pittoresca città portuale, cullata tra le maestose montagne e le onde tranquille del mare, è un luogo dove la bellezza mozzafiato della natura si fonde con la vivacità della vita urbana, creando un paesaggio ricco di contrasti e fascino irresistibili.

Rize è una città che ti ruba il cuore. Le sue colline rigogliose di piantagioni di tè sembrano distese di velluto verde e creano un panorama che incanta e affascina.

È un luogo dove la tradizione e la modernità si intrecciano, creando un’atmosfera vibrante e accogliente.

Alla scoperta di Rize: una città ricca di storia

Rize in Turchia

Fonte: iStock

Altopiano di Pokut, Rize, Turchia

Rize, con le sue radici che risalgono all’antichità, è un caleidoscopio vivente di epoche passate, un luogo dove ogni strada, ogni edificio, ogni angolo racconta una storia.

Passeggiando per le sue strade acciottolate, ti imbatterai sulle tracce di antiche civiltà, un luogo dove la storia prende vita, dove ogni pietra ha una storia da raccontare, dove il passato risuona nel presente.

Rize, inoltre, viene definita come un autentico “paradiso verde“. La sua natura rigogliosa e la biodiversità unica affascinano e catturano lo sguardo. Le sue colline e i suoi verdi paesaggi offrono un quadro mozzafiato durante tutto l’anno.

La città ospita anche numerosi parchi naturali e aree protette, ognuno con la sua unicità e bellezza. Un esempio di queste meraviglie è il Parco Nazionale dei Monti Kackar, che offre panorami mozzafiato tra montagne incantevoli, prati alpini lussureggianti e una ricca varietà di flora e di fauna. Un luogo dove la natura selvaggia e incontaminata regna sovrana.

Per gli amanti della storia, invece, il Castello di Zilkale è un’attrazione da non perdere. Questa imponente fortezza medievale, situata nella maestosa valle di Fırtına, tra le montagne del Ponto nella parte nord-orientale della Turchia, è un vero tesoro storico.

Il castello rappresenta uno dei monumenti più significativi della regione. Costruito intorno al XIV secolo, svolgeva un ruolo fondamentale lungo uno degli antichi sentieri del caravanserraglio. Collocato a un’altitudine di circa 380 metri sopra il fondovalle, offre una vista panoramica mozzafiato sui paesaggi circostanti.

Ma il vero cuore di Rize batte nei suoi mercati vivaci, nei caffè allegri e nei festival colorati. Questo vortice di attività è popolato da commercianti che vendono ogni tipo di merce, dalle fragranti spezie ai tradizionali tessuti.

È un luogo dove potrete gustare appieno la vita quotidiana della città e deliziare il palato con le prelibatezze della cucina locale, come il Muhlama (un piatto a base di formaggio, mais e burro) o il Laz Boregi (un dolce a base di pasta sfoglia e noci), apprezzando così l’anima più autentica della città.

Inoltre, meritano una visita anche i festival di Rize, una vera esplosione di colori, suoni e sapori che avvolgono completamente gli spettatori.

Questi eventi celebrano con orgoglio la ricchezza culturale e le tradizioni della città, mentre le danze folcloristiche, insieme alla musica dal vivo, creano un’atmosfera elettrizzante.

Nonostante il suo patrimonio storico e il suggestivo paesaggio rurale, Rize è una città incredibilmente moderna. Negli ultimi anni, ha sperimentato un notevole sviluppo infrastrutturale, con l’arrivo di nuovi edifici, strade e servizi, mantenendo al contempo intatta la sua unicità e il forte legame con la natura.

L’oro verde di Rize

La provincia di Rize è un vero tesoro per tutti gli appassionati del tè. Le verdeggianti piantagioni hanno modellato il suo paesaggio e la sua cultura, rendendola una destinazione unica.

Il legame della città con il tè è profondamente radicato nella cultura turca. Questa bevanda fa parte integrante della vita sociale e viene servita in bicchieri a forma di tulipano su piattini di metallo.

Le piantagioni di tè, spesso definite “l’oro verde” della città, si estendono su ripide pendici montane, creando un affascinante panorama verde che si contrappone magnificamente alle acque blu del Mar Nero. Il clima umido della regione, le abbondanti piogge e il terreno fertile offrono le condizioni ideali per coltivarlo.

Situata a soli 20 minuti a piedi dalle piantagioni di tè, si trova la rinomata fabbrica di Çaykur. Qui, i visitatori possono immergersi in un affascinante viaggio delle foglie di tè, dalla loro raccolta fino alla trasformazione. Inoltre, la fabbrica ospita un museo che svela la ricca storia di questa pianta.

Rize, con la sua bellezza naturale e la tradizione del tè, rimane una destinazione unica e imperdibile nel cuore della Turchia.

Piantagione di tè a Rize

Fonte: iStock

Piantagione di tè, Rize, Turchia
Categorie
Asia Idee di Viaggio itinerari culturali Turchia Viaggi

In questa città scoprirai l’anima più autentica della Turchia

Siete alla ricerca di un’esperienza di viaggio unica e coinvolgente? Senza dubbio Safranbolu è il posto che fa per voi. Una splendida città situata nell’angolo nord-occidentale della Turchia, ricca di meraviglie architettoniche, scenari naturali mozzafiato e affascinanti esperienze culturali.

Safranbolu offre un’esperienza autentica, fuori dagli schemi convenzionali. Con le sue strade strette e acciottolate, la città è un luogo straordinario da visitare, le tradizionali case ottomane in legno sono testimoni di un passato storico e culturale complesso, tanto da essere state iscritte dall’Unesco tra i Patrimoni dell’Umanità.

Safranbolu è stata recentemente al centro dell’attenzione per i suoi eco-progetti innovativi. Questa cittadina secolare, infatti, ha abbracciato attivamente le tecniche di eco-design per preservare la sua splendida architettura ottomana, modernizzando al contempo le sue infrastrutture e combinando lo sviluppo sostenibile con la conservazione del patrimonio culturale.

Safranbolu, un museo a cielo aperto

Safranbolu, Turchia

Fonte: iStock

Area della città vecchia di Safranbolu, Turchia

Le case di Safranbolu (gli antichi Konak) sono un simbolo della cultura turca e rappresentano la storia della città. Grazie all’impegno costante delle autorità locali nel preservare e restaurare il patrimonio architettonico della città, i visitatori possono ammirare oggi una vasta gamma di edifici storici, tra cui case tradizionali in legno, un caravanserraglio, bagni turchi e moschee.

Le case in legno di stile ottomano, le moschee, i caravanserragli e gli hammam sono stati mantenuti in perfette condizioni nel corso dei secoli, creando un’atmosfera scenografica senza pari che testimonia la creatività e la maestria dell’architettura ottomana. Sia che si tratti di design, di materiali utilizzati per la costruzione o di decorazioni interne dettagliate, le sue dimore sono senza dubbio pezzi d’arte conservati impeccabilmente a distanza di secoli.

Viuzze, ponticelli ad arco e dimore antiche. Non manca nulla, neanche l’odore del mais appena raccolto e dei carretti che lo trasportano. La vita di un tempo si respira ancora nelle botteghe artigiane, dove gesti semplici si ripetono giorno dopo giorno. E c’è ancora spazio per gli animali, con basti per asini e cavalli pronti a essere cavalcate. Sembra che qui il tempo si sia fermato.

Esplorando i suoi vicoli e ammirando gli intricati dettagli dell’architettura in legno, Safranbolu ha dimostrato di essere un vero gioiello culturale turco e i suoi progetti ecosostenibili sono un esempio perfetto di come sia possibile preservare la bellezza naturale di un luogo, riducendo l’impatto ambientale dell’umanità.

Safranbolu: la perla ottomana della Turchia

Safranbolu è una piccola cittadina caratteristica dalla Turchia che vale davvero la pena visitare. Dalla bellezza del suo patrimonio architettonico al suo paesaggio naturale mozzafiato, è una località intrisa di leggende e sicuramente uno dei luoghi più fotogenici del pianeta.

Nonostante le sue dimensioni relativamente ridotte, Safranbolu è una città affascinante e ricca di storia, perfetta per immergersi nella cultura turca e apprezzare le sue tradizioni. È il luogo ideale in Turchia per rilassarsi e godersi l’atmosfera: un must-see per i vostri viaggi.

Lungo le stradine acciottolate potrete ammirare dimore dalle caratteristiche finestre a croce, edifici religiosi, ponti e antiche strutture che portano indietro nel tempo. Nel cuore di questa città ci sono negozi tradizionali dove potrete scoprire le tecniche artigianali locali, insieme a tante delizie della zona tutte da provare.

Molte antiche dimore di commercianti e mercanti ora sono boutique hotel e ristoranti impeccabilmente restaurati. Inoltre, vi consigliamo di visitare il Kaymaklamlar Evi, una casa tipica trasformata in museo etnografico, dove ogni stanza è dedicata a diorami che raffigurano scene tipiche della vita quotidiana di quell’epoca. Un luogo che vi farà viaggiare nel tempo e scoprire l’affascinante cultura turca.

Visitare Safranbolu significa entrare in contatto con il mondo di una volta, sicuramente una destinazione imperdibile che vi consigliamo di raggiungere al più presto.

Safranbolu in Turchia

Fonte: iStock

Safranbolu, Turchia
Categorie
Asia Istanbul itinerari culturali musei Notizie Turchia Viaggi

Il museo di Renzo Piano è stato inaugurato: è un sogno

Le acque scintillanti, le squame dei pesci che riflettono la luce e la storia che sembra riecheggiare nelle forme che ricordano le navi: sono alcune delle suggestioni che regala l’edificio realizzato da Renzo Piano Building Workshop a Istanbul, che ora è diventato uno spazio museale da sogno.

Il nuovo Istanbul Modern si sviluppa su oltre 10.500 metri quadrati ed è pensato per ospitare mostre temporanee, programmi educativi interdisciplinari, proiezioni di film e una vasta collezione d’arte accessibile al pubblico.

Istanbul Modern, riempirsi di meraviglia nello spazio di Renzo Piano

Realizzato nel 2004, l’Istanbul Modern ha cambiato casa e l’ha trovata in uno spazio che colma gli occhi di meraviglia e che porta la firma di uno degli architetti più noti al mondo: Renzo Piano. Una struttura che, come accade spesso con quelle dell’architetto genovese, riesce a inserirsi naturalmente nel contesto e a raccontarlo in maniera straordinaria.

Infatti, se si guarda l’edificio, non possono sfuggire le suggestioni del luogo in cui è stato costruito. Il design prende ispirazione dalle acque del Bosforo, restituendo un gioco di luce che ammalia i visitatori già dall’esterno, mentre il profilo ricorda le navi che per millenni hanno attraccato in questo luogo di confine tra Asia ed Europa. E infine la facciata, che restituisce alla vista il scintillio delle squame dei pesci quando riflettono la luce solare.

In questa struttura, la prima che l’architetto genovese ha realizzato in Türkiye, ha trovato casa l’Istanbul Modern il primo museo di arte moderna e contemporanea del Paese: la sua vasta collezione d’arte copre il periodo che va dal 1945 a oggi grazie a opere di artisti internazionali che riflettono la creatività artistica di Türkiye e hanno svolto un ruolo attivo nella trasformazione globale dell’arte.

Gli esterni muse di Renzo Piano

Fonte: Istanbul Modern, foto Cemal Emden

Il muse di Renzo Piano visto dall’esterno

Il museo di Renzo Piano, alla scoperta degli spazi

Spazi dedicati all’arte, all’incontro, agli eventi: questo è il museo di Renzo Piano. Dopo la meraviglia che regalano gli esterni dell’edificio, che si collocano alla perfezione nel contesto circostante, muoversi al suo interno restituisce la vera vocazione dell’edificio, inteso come spazio polivalente aperto ad arte e incontro.

Al piano terra, che sembra far parte del lungomare grazie alla vista diretta sull’esterno, si trovano la biblioteca del museo, spazi educativi ed eventi, touchscreen digitali, una caffetteria e un negozio. Ad accogliere i visitatori c’è il False Ceiling di Richard Wentworth, una delle iconiche installazioni permanenti dell’ex edificio. E nella scalinata centrale si può ammirare l’installazione site specific in tre parti di Olafur Eliasson: Il tuo viaggio inaspettato.

Al primo piano si trovano la galleria fotografica, la galleria pop-up, gli spazi per eventi, le aule didattiche e il ristorante dell’Istanbul Modern. Da una terrazza all’aperto si può godere di una vista spettacolare sul Bosforo e sulla Penisola Storica.

Al secondo piano, invece, trova la sua collocazione la galleria della collezione permanente del museo e la principale galleria di mostre temporanee. A completare gli spazi un auditorium da 156 posti e una terrazza panoramica che regala ai visitatori una scenografia impareggiabile grazie alla vista a 360 gradi del Bosforo e della città.

La vista dalla terrazza del muse di Renzo Piano

Fonte: Istanbul Modern, foto Cemal Emden

La vista dal muse di Renzo Piano

Il museo di Renzo Piano, dove si trova

La posizione dell’edificio è sensazionale ed è la stessa del suo predecessore: si trova a Karaköy, uno dei quartieri più storici di Istanbul, dove il Bosforo incontra il Corno d’oro. Si affaccia verso il mare, sul Bosforo e sulla Penisola Storica, in quel luogo che per migliaia di anni è stato un crocevia fondamentale che ha unito Istanbul con altri centri di commercio e cultura in tutto il mondo.

Nei pressi dell’edificio si trovano altri punti di interesse, che vale la pena visitare in occasione di una vacanza a Istanbul: la Torre dell’Orologio di Tophane, per esempio, il Complesso Kılıç Ali Paşa di Mimar Sinan, la Fontana di Tophane, la Moschea di Nusretiye e il Padiglione di Tophane.

Categorie
Asia Istanbul itinerari culturali musei Notizie Turchia Viaggi

Istanbul: il nuovo museo firmato da Renzo Piano è uno spettacolo

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio a Istanbul. La città che si estende lungo lo stretto del Bosforo, infatti, ospita un patrimonio storico, artistico, culturale e architettonico di immenso valore.

Dalla città vecchia, caratterizzata dalle influenze degli imperi che qui hanno governato, al quartiere Sultanahmet, dove sorgeva l’Ippodromo di Costantinopoli che sopravvive ancora oggi grazie alle testimonianze dei frammenti della struttura che sono sopravvissuti, passando per Hagia Sophia, uno dei luoghi di culto più celebri del Paese nonché emblema straordinario dell’architettura bizantina.

Di cose da fare, e da vedere, ce ne sono tantissime a Istanbul, e tutte sono destinate a lasciare senza fiato. Ma c’è un motivo in più, oggi, per raggiungere l’antica Costantinopoli, ed è il nuovo museo moderno progettato da Renzo Piano che verrà inaugurato proprio lì, sulle rive del Bosforo.

Bentornati a Istanbul

Il viaggio di oggi ci conduce in una città di immensa bellezza, che incanta e stupisce a ogni passo. Ed è proprio in questo luogo, concentrato di culture, tradizioni e storie grandiose, che sta per essere inaugurato uno dei musei più sensazionali e attesi di sempre.

Ci troviamo nel quartiere medievale di Galata, uno dei più antichi di tutta la città, nonché area portuale sin dai tempi dell’Impero bizantino. Crocevia di incontri, culture e popolazioni, questo luogo oggi, esattamente come ieri, costituisce uno dei nuclei più popolati di Istanbul, nonché un’importante zona commerciale.

Qui è nato anche l’Istanbul Modern Museum, ed è qui che sta per tornare con un nuovo e incredibile aspetto. Un edificio moderno che porta la firma dell’architetto Renzo Piano e che è destinato a ridefinire il volto urbano di questo quartiere.

Benvenuti nell’Istanbul Modern Museum

Quello che aprirà nel quartiere di Galata, è uno dei musei più attesi di sempre. Non solo perché i lavori per la sua realizzazione, che vanno avanti da 4 anni, hanno suscitato molta curiosità nei cittadini e nei viaggiatori, ma anche perché l’Istituzione in sé rappresenta il simbolo di un dialogo continuo tra l’identità culturale della città, e del Paese intero, con la scena artistica nazionale e internazionale.

L’Istanbul Modern Museum non è un museo qualsiasi, ma è un luogo che fin dalla sua fondazione ha ospitato milioni di persone di ogni età. Ed è questa la missione, quella di continuare a rendere accessibile l’arte con un edificio grandioso sulle rive del Bosforo.

A progettarlo è stato Renzo Piano, in collaborazione con lo studio Arup. Il nuovo edificio sostituisce quello già esistente, per proseguire quel dialogo tra passato e futuro, e ospiterà un’area verde e una nuova piazza, dalla quale sarà possibile raggiungere alcuni dei monumenti più celebri della città.

I lavori sono ancora in corso, in attesa di essere ultimati. Intanto quello che sappiamo del nuovo edificio è che si snoda su una superficie di 15000 metri quadrati, con ben 5 piani (3 fuori terra e 2 interrati) e che si sta preparando a diventare uno spazio pubblico nel quartiere di Galata all’insegna dell’arte, della cultura e della bellezza. I suoi spazi interni, inoltre, ospiteranno collezioni di arte moderna e contemporanea che appartengono già al museo.

La facciata del piano terra è stata realizzata in vetro, mentre quelle dei piani superiori in metallo lucido. Una scelta, questa, pensata per creare un inedito spettacolo di luci e ombre tra le acque del Bosforo, il sole e l’edificio.

La data dell”inaugurazione non è ancora stata resa nota, ma il nuovo Istanbul Modern Museum dovrebbe accogliere i visitatori nel nuovo edificio entro la fine del 2022.

Categorie
Asia Idee di Viaggio itinerari culturali Turchia Viaggi

La città dominata da un gigantesco mausoleo

Un viaggio in Turchia regala sempre suggestioni incredibili, per la straordinaria ricchezza di paesaggi, la storia millenaria raccontata attraverso le sue caratteristiche architetture, le tradizioni, i sapori e i profumi di una terra che sa sorprendere ed emozionare i visitatori di tutto il mondo. E tante sono le gemme nascoste che vale la pena scoprire. Tra queste, l’antico villaggio di Belevi, nella provincia di Smirne, situato a pochi chilometri a nord-est di Efeso. Un luogo dal fascino particolare, non a caso scelto tra le tappe di “Pechino Express”, nella terza puntata dedicata alla “Rotta dei Sultani”. Nei suoi dintorni immediati si trovano importanti cave di marmo e un affascinante mausoleo del primo ellenismo.

Storia di un mausoleo mai portato a termine

Il mausoleo di Belevi è una tomba monumentale di epoca ellenistica che si trova nei pressi del villaggio da cui prende il nome, vicino al distretto di Selçuk. Rappresenta il secondo più grande mausoleo antico in Anatolia, leggermente più piccolo del più famoso edificio di questo tipo, ovvero il mausoleo di Alicarnasso, benché sia addirittura meglio conservato di quella che è considerata una delle sette meraviglie del mondo antico.

La decorazione dell’edificio, con il fregio ricurvo e i capitelli corinzi, rinvia al periodo di passaggio tra IV e III sec. a.C., e molto probabilmente il mausoleo fu in origine progettato per Lisimaco, il nuovo fondatore di Efeso. Tuttavia, dopo la sconfitta di Curopedio del 281 a.C., Seleuco I divenne re della regione e la costruzione restò incompiuta. Il secondo periodo andrebbe ricondotto al sovrano seleucide Antioco II, morto a Efeso nel 246 a.C. Durante la reggenza della moglie Laodice, che forse lo aveva fatto avvelenare, sarebbe stato realizzato il coperchio del sarcofago dove il re venne inumato. Tuttavia, non ci fu tempo sufficiente per completare la costruzione, perché il territorio di Efeso (perfetto per una gita archeologica) ben presto passò sotto i Tolemei. La costruzione del mausoleo di Belevi non fu, quindi, mai terminata.

Visita al mausoleo di Belevi

Il mausoleo di Belevi è stato conosciuto solo a partire dagli anni ’30, quando divenne oggetto di ricerche da parte dell’Istituto Archeologico Austriaco. I materiali utilizzati per la sua costruzione provenivano, con molta probabilità, dalle cave di marmo situate nei pressi del villaggio, con cui è stata eretta gran parte degli edifici antichi di Efeso.

Il tumulo è posto proprio a sud delle cave, sul lato opposto della valle, i tre vani sono accessibili da nord tramite un corridoio (dromos). I resti di ceramica, ritrovati insieme a ossa di animali, sembrano andare dal V sec. a.C. al IV d.C., e costituiscono le offerte per un arco di circa 800-900 anni. Ciò avvalorerebbe l’ipotesi secondo la quale Pixodaros sarebbe il probabile destinatario della costruzione funeraria.

Questa era alta originariamente 24 metri e si innalzava su una superficie quadrata, al di sopra della sporgenza di una rupe ricavata artificialmente. La parte inferiore era costituita dalla stessa sporgenza di roccia e ricoperta di conci in pietra. Dall’esterno, la roccia che oscurava il mausoleo era coperta da lastre di marmo. C’era, poi, un secondo livello, circondato da 28 colonne: probabilmente avrebbe avuto la forma di una piramide, e l’intera struttura avrebbe raggiunto i 35 metri di altezza.

Il soffitto mostra rilievi figurati, come nel mausoleo di Alicarnasso, rappresentazioni di giochi funerari con una cerimonia di vittoria al centro e lotte di centauri. Anche le sculture sul tetto ricordano i leoni disposti in maniera analoga nel più famoso mausoleo. La camera funeraria con volta a botte, nascosta nel podio e accessibile tramite un piccolo atrio, conteneva il sarcofago del committente, la cui cassa è simile a un sarcofago macedone, con un fregio di sirene musicanti e un poggiapiedi. Sul coperchio appare il defunto disteso su un materasso e su cuscini, con una coppa nella mano, al modo delle figure principali sui rilievi con banchetto.

Nel sarcofago sono stati trovati due denti che dovevano appartenere a un uomo di 40-45 anni. Inoltre, nella stanza si trovava una statua raffigurante un individuo vestito come i servitori rappresentati nell’arte persiana e greco-persiana, che accompagnano un personaggio di rango elevato. Le sculture e il sarcofago fanno ora parte delle collezioni del Museo archeologico di Efeso a Selçuk, mentre altri elementi decorativi sono esposti nel Museo Archeologico di Izmir, altra meta perfetta per una vacanza tra spiagge e rovine. Il mausoleo resta una delle attrazioni principali del villaggio di Belevi, un luogo ricco di fascino tutto da scoprire.

Città dominata gigantesco mausoleo

Il mausoleo di Belevi, in Turchia