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C’è una Piccola Canada in Trentino ed è un sogno

L’Italia è un Paese bellissimo, custode di meraviglie architettoniche, artistiche, storiche e paesaggistiche tutte da scoprire, che non smette mai di stupire. E anche quando crediamo di aver visto tutto, e di conoscere la penisola in ogni sua sfaccettatura, ecco che questa torna a incantarci con nuovi e inediti scenari.

Alcuni di questi, forse i più belli, portano la firma di Madre Natura e si palesano davanti agli occhi di chi guarda come visioni oniriche che sono così incredibili da non sembrare reali.

E questo è il caso di un luogo tanto suggestivo quanto affascinante che sembra un paradiso, che pare trasportare i viaggiatori in posti che sono lontani chilometri, in territori sconosciuti e sconfinati che popolano da sempre le nostre travel wish list, e che invece si trova in Italia. Benvenuti nella piccola Canada del Trentino, benvenuti in Val di Fumo.

Un paradiso naturale italiano tutto da scoprire

Val di Fumo, è questo il nome di uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti del BelPaese. Un territorio selvaggio e incontaminato che sembra un sogno e una cartolina, che sembra essere destinato a diventare la scenografia di una fiaba.

Eppure, nonostante la sua bellezza sia quasi surreale, questo posto esiste davvero ed è spettacolare. Per scoprirlo dobbiamo recarci in Trentino e più precisamente all’interno del Parco Naturale Adamello Brenta. È qui che è possibile immergersi in uno scenario unico e variegato che incanta la vista e che stordisce i sensi e che conduce proprio lì, in quella valle che è un gioiello da scoprire.

Prima di arrivare a destinazione, è necessario percorrere Val di Daone e attraversare rocce, prati, fiori e cascate che si susseguono chilometro dopo chilometro e che non fanno altro che anticipare la grande bellezza che andremo a scoprire con i nostri occhi.

Salendo, la Val di Daone diventa Val di Fumo ed è allora che è possibile ammirare questo luogo di bellezze e di misteri dove è possibile ritrovare quella connessione primoridale e atavica con la natura e con tutti gli esseri viventi che la popolano.

La Piccola Canada del Trentino

La valle, di origine glaciale, è considerata un vero e proprio paradiso naturalistico, ed è raggiunta ogni anno da tutti gli appassionati delle attività outdoor.

Una volta arrivati qui avrete come l’impressione di essere entrati in un mondo nuovo e straordinario che non ha nulla a che vedere con il caos cittadino e con la vita frenetica di tutti i giorni. L’atmosfera sembra sospesa, è la natura qui che decide le leggi, che scandisce i ritmi. Lo fa attraverso il gorgoglio dell’acqua, con il vento che muove le foglie, con i profumi della terra e della vegetazione che proteggono tutto intorno questo gioiello montano.

Il percorso straordinario, e accessibile a chiunque, si snoda attraverso una serie di laghi artificiali, cascate e cascatelle, e poi ancora malghe e praterie sconfinate. Incontrerete poi, lungo la strada, anche mucche al pascolo e cavalli che vivono in totale libertà.

Lo scenario, incorniciato da nuvole bianche che sfiorano le cime montuose e che danno il nome alla valle, è così suggestivo da essere stato ribattezzato la Piccola Canada del Trentino perché è proprio alla natura incontaminata del Paese del Nord America che questo panorama da cartolina sembra rimandare.

Tutto questo camminare vi condurrà a Carè Alto, una cima solitaria e maestosa che segna il confine tra Val di Fumo e Val Rendena. In circa due ore di passeggiata, invece, potrete raggiungere il Rifugio di Val di Fumo situato a un’altezza di 2000 metri. Fermatevi a osservare il panorama che vi circonda: la vista da qui è meravigliosa.

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Anche l’Italia ha i suoi Caraibi e si trovano in Trentino

Il nostro Paese non smette mai di stupirci perché è pieno di meraviglie tutte da scoprire. Non è un caso che viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo scelgano proprio l’Italia come luogo in cui trascorrere esperienze indimenticabili.

Ci sono i borghi, a cui spetta il compito di preservare le tradizioni, le montagne che si trasformano in dolci e freschi rifugi e poi il mare che bagna le lingue di sabbia dorate che splendono al sole. Ultimi, ma non meno importanti, sono i laghi italiani, alcuni dei quali sembrano usciti direttamente da un libro di fiabe.

E questo è sicuramente il caso del Lago di Tovel, un gioiello naturale incastonato nella splendida cornice del Parco Naturale Adamello-Brenta e caratterizzato da scenari mozzafiato. Non è un caso che questo luogo sia stato ribattezzato i Caraibi del Trentino.

Il Lago di Tovel

Il Lago di Tovel non ha bisogno di presentazioni perché la sua bellezza precede il suo nome. Già meta prediletta di viaggiatori ed escursionisti, questo gioiello naturale in provincia di Trento non smette mai di stupire.

Situato nell’omonima valle, sul territorio del comune di Ville d’Anaunia, il lago originato dallo scioglimento dei ghiacciai si trova a un’altezza di oltre mille metri dal livello del mare, motivo per il quale con gli anni è diventato un fresco rifugio nel quale perdersi e ritrovarsi durante le calde giornate d’estate.

Questo bacino naturale di acqua dolce, che è anche il più grande lago naturale di tutto il Trentino, è conosciuto anche con il nome di lago degli orsi perché frequenti sono stati gli avvistamenti di questi esemplari nella valle durante gli anni. Ma è conosciuto anche come il lago rosso in riferimento a quel particolare e suggestivo fenomeno che lo riguarda.

Fino agli anni ’60, e più precisamente fino al 1964, le acque di questo bacino periodicamente si coloravano di un rosso acceso e intenso che trasformava l’intera Val di Tovel in uno scenario surreale, quasi fantascientifico. Un fenomeno, questo, spiegato dalla fioritura dell’alga Tovellia sanguinea nel fondale che ha dato adito a tantissime storie popolari e leggende che ancora oggi rendono questo luogo affascinante e suggestivo.

I Caraibi del Trentino

Quello del lago rosso è un passato che non si può dimenticare, ma che ormai appartiene solo ai ricordi di chi ha assistito a questa particolare trasformazione della Val di Tovel. Anche senza misteri, però, questo gioiello naturale incastonato nel Parco Naturale Adamello Brenta è comunque un luogo intriso di suggestione e meraviglia.

Le acque calme e placide, caratterizzate da meravigliose sfumature di blu e di verde più o meno intense, regalano alla vista un paesaggio da fiaba, lo stesso che ricorda paradisi terrestri e lontani. Non è un caso che il Lago di Tovel sia stato ribattezzato i Caraibi del Trentino.

Sono proprio le infinite sfumature dell’acqua nella quale si specchia la natura lussureggiante che domina il territorio circostante, e che bagnano quei lembi di sabbia caratterizzati dal bianco brillante, a rendere l’atmosfera “caraibica” ed estremamente suggestiva.

Il lago, con una superficie di oltre 350.000 metri quadrati e una profondità di 39 metri, è un’oasi di pace e relax dove rigenerare i sensi in ogni periodo dell’anno. Ma è anche il perfetto punto di partenza per andare alla scoperta della meravigliosa natura circostante attraverso percorsi e sentieri che si snodano tutto intorno.

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Bolzano castelli città itinerari luoghi misteriosi Notizie Trentino Alto Adige Viaggi

Tour dei più bei castelli di Bolzano e dintorni

Avvolti dalla leggenda, questi castelli meritano una visita in qualsiasi periodo dell’anno. Sono i castelli che si trovano nei dintorni di Bolzano, in Alto Adige. Luoghi che raccontano la storia della regione e anche dell’Italia.

Su tutto il territorio altoatesino se ne contano ben 400, alcuni ancora tali e quali a com’erano un tempo, altri sono solo dei ruderi che richiedono una buona dose d’immaginazione. Molti di questi castelli sono oggi visitabili, altri sono privati. Tutti fanno parte del patrimonio della conca bolzanina e sono importanti testimonianze medievali.

Visitare questi meravigliosi manieri non è solo l’occasione per respirare la cultura e la storia del luogo, ma anche quella di potersi concedere passeggiate all’aria aperta circondati dal silenzio e dai profumi della natura.

Castel-Mareccio

Lo scenografico Castel Mareccio, immerso in un vigneto

I castelli nei dintorni di Bolzano

Tra i castelli da non perdere c’è sicuramente Castel Roncolo detto anche “il maniero illustrato”, in quanto conserva un meraviglioso ciclo di affreschi medievali a soggetto profano. Situato a Nord della città, lo si può raggiungere a piedi percorrendo la verde passeggiata del Lungotalvera oppure in bicicletta, lungo la pista ciclabile.

Tra i castelli meglio conservati c’è anche Castel Mareccio, a ridosso del centro storico e immerso in un vigneto di pregiate uve Lagrein, con un’incantevole vista sul Catinaccio-Rosengarten.

Castel-Roncolo

Castel Roncolo, anche detto “il maniero illustrato”

Arroccato su un promontorio roccioso da cui si gode di un bellissimo panorama sulla piana dell’Adige e sui tetti di Bolzano è Castel Flavon, oggi divenuto un famoso ristorante.

Castello ma anche museo e anche il Castel Firmiano, considerato uno degli emblemi dell’Alto Adige, all’interno del quale è nato l’MMM Messner Mountain Museum Firmian, uno dei sei musei dedicati alla montagna voluti da Reinhold Messner.

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Castel Firmiano ospita l’MMM Messner Museum

Il tour dei castelli

Dal 4 al 6 giugno, per tre giorni si possono visitare i castelli in occasione del tradizionale Castelronda, che prevede un programma di eventi per rivivere le atmosfere del Medioevo. Gruppi altoatesini e provenienti dal resto d’Italia e dall’estero accoglieranno i visitatori in costumi d’epoca e proporranno diverse attività, dai duelli tra cavalieri all’artigianato d’altri tempi, dagli spettacoli col fuoco a quelli dei giullari, dal tradizionale mercato all’investitura dei cavalieri.

Castel-Flavon

Castel Flavon, sui tetti di Bolzano

Ma soprattutto sono previste visite guidate per scoprire segreti e curiosità. Le tappe di Castelronda 2022 toccheranno Castel Roncolo, il castello icona di Bolzano all’ingresso della Val Sarentino, unico castello completamente integro e ufficialmente visitabile; le rovine di Castel Rafenstein, che sovrasta Bolzano in direzione di San Genesio; le tre antiche residenze aristocratiche nell’Oltradige presso Appiano, ovvero Castel d’Appiano, Castel Boymont e le rovine di Castel Festenstein e infine Castel Trostburg, sopra Ponte Gardena, in Valle Isarco.

Il trekking dei castelli

Castelronda è anche il nome di un itinerario storico lungo 20 chilometri che collega Bolzano, San Genesio e Terlano, lungo una via panoramica ricca di manieri e rovine che si snoda sulle pendici attorno alla città.

Castel-Rafenstein

Le rovine di Castel Rafenstein, noto anche come Castel Sarentino

Comprende sei ore e mezza di cammino (l’intero sentiero è consigliato ad escursionisti allenati, mentre è comunque possibile percorrere solo alcuni tratti a scelta), immersi nel vasto patrimonio culturale del territorio. Un percorso unico e affascinante che abbraccia Bolzano e i suoi dintorni.

Sono cinque i castelli attraversati da questo cammino: Castel Roncolo, Castel Rafenstein o Castel Sarentino, Castel Greifenstein, noto anche come “Castel del Porco” (perché si dice che da qui sia stato lanciato un maiale durante un assedio), le rovine di Helfenberg e Castel Casanova di Terlano.

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Le montagne dell’Alto Adice si infiammano: l’appuntamento è a giugno

Un viaggio in Alto Adige, durante il mese di giugno, può trasformarsi in un’esperienza mistica, suggestiva e spirituale. Perché è proprio in questo territorio, caratterizzato da splendide cime che svettano verso il cielo, da laghi alpini, natura lussureggiante e tradizioni secolari, che quando inizia l’estate grandi falò infiammano i monti per onorare la promessa solenne fatta al Sacro Cuore di Gesù, per ricordare il Tirolo unito.

Cuori, croci e fiamme si palesano davanti agli occhi di cittadini, turisti e viaggiatori che ammirano lo spettacolo che prende vita sulle cime delle montagne del Tirolo storico, che comprende quello austriaco e le province autonome di Trento e Bolzano) e che si può osservare dai rifugi ad alta quota, dalle terrazze panoramiche o dalle vallate.

Una tradizione, questa, che viene perpetuata da secoli, che fonde le usanze pagane legate al solstizio d’estate con la storia del territorio e la credenza religiosa. Ecco quando e dove vivere il fuoco del Sacro Cuore di Gesù.

fuoco del Sacro Cuore di Gesù

Fuoco del Sacro Cuore di Gesù

Alto Adige: le montagne illuminate dai falò

Tutti conosciamo la tradizione dei falò che si accendono durante il solstizio d’estate, quella che poi si è trasformata nei Fuochi di San Giovanni Battista, di cui si hanno testimonianze già dal XII secolo.

Questa sentita usanza nel XVIII secolo fu presa e convertita in Tirolo. Preoccupato per una possibile invasione da parte dell’esercito francese di Napoleone, l’abate di Stams ripose tutta la sua fede in Dio affidando tutto il Tirolo al Sacro Cuore di Gesù.

Dopo la vittoria delle truppe tirolesi diversi fuochi vennero accesi sulle cime delle montagne e l’abate rinnovò questo voto per proteggere l’intero territorio.

Nel 1809, il condottiero e paladino del Tirolo Andreas Hofer, rinnovò nuovamente la promessa fatta al Sacro Cuore di Gesù prima di condurre la battaglia del Monte Isel dal quale uscì vittorioso insieme ai tirolesi. Da quel momento, quella di accendere il fuoco del Sacro Cuore di Gesù divenne una tradizione da celebrare la terza domenica dopo la Pentecoste.

Un’usanza ancora vivida nelle vallate della regione e nei paesi del Tirolo orientale, settentrionale e meridionale.

fuoco del Sacro Cuore di Gesù

Fuoco del Sacro Cuore di Gesù

Quando e come ammirare il fuoco del Sacro Cuore di Gesù

Le montagne si tingono di rosso mentre le fiamme ondeggiano e si innalzano maestose, sulle vette compaiono simboli religiosi che ardono e incantano.

Una tradizione, quella del fuoco del Sacro Cuore di Gesù, perpetuata da secoli e che è celebrata in Alto Adige con il rito di accendere i falò sui versanti delle montagne dando vita a uno spettacolo magico e mistico.

Dalle terrazze panoramiche, dalle vallate e dai paesi che si snodano lungo il territorio, è possibile ammirare le luci delle fiamme che brillano da lontano. Durante la stessa sera dell’accensione, viene anche celebrata una messa solenne con la processione. Non mancano cori, danze folcloristiche e concerti.

L’appuntamento per la celebrazione del fuoco del Sacro Cuore di Gesù in Alto Adige è previsto per il 26 giugno 2022. È quello il giorno in cui i tirolesi ricordano il giuramento fatto, le vittorie di un popolo unito in battaglia. Dall’oscurità guizzano le fiamme e illuminano tutto il territorio circostante. I falò sono visibili da tutto il Tirolo, da Merano, da Bolzano e anche dal Lago di Caldaro.

Fuoco del Sacro Cuore di Gesù

Fuoco del Sacro Cuore di Gesù

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Nel cuore di questo ghiacciaio esiste un palazzo incantato

Esistono luoghi, in ogni parte del globo, che ci ricordano che il mondo che abitiamo è un posto meraviglioso. Sono le opere architettoniche e quelle scultoree costruite dall’uomo alle quali si affiancano anche tutti quei capolavori che portano la firma di Madre Natura. Come quel ghiacciaio in Tirolo che nasconde nelle viscere della terra il suo tesoro più prezioso.

Ci troviamo nella conosciuta e suggestiva Zillertal, la più grande delle valli della Inntal nel Tirolo Austriaco. È qui che, immerso in cento sfumature di un blu quasi surreale che fanno da contrasto alle bianche trasparenze del ghiaccio, si trova un regno incantato. Un palazzo di 15 metri che si nasconde all’interno di un ghiacciaio.

Tirolo: il regno di Frozen in un ghiacciaio

Il Natur Eis Palast, letteralmente Palazzo naturale di ghiaccio, si trova all’interno del ghiacciaio dell’Hintertux, già meta prediletta di tutti gli amanti degli sport invernali. La porta di accesso per questo viaggio straordinario si trova a 3.250 metri di altitudine, da qui è possibile entrare all’interno di una grotta e attraversare questo magico e suggestivo universo di ghiaccio.

Viaggio all'interno del ghiacciaio di Hintertux

Viaggio all’interno del ghiacciaio di Hintertux

Un palazzo che è un vero e proprio capolavoro unico al mondo e porta la firma di Madre Natura. Si è formato a seguito di una profonda crepa all’interno del ghiacciaio Hintertux, la stessa che oggi ci permette di entrare nel suo ventre. Un labirinto che si snoda a una profondità di circa 25 metri sotto le piste da scii presenti sul territorio e che offre delle visioni straordinarie e idilliache.

Ci sono le camere di cristallo che, come il nome stesso suggerisce, sono contraddistinte dalla presenza di cristalli di ghiaccio che sono in eterna mutazione, c’è la camera del vestibolo glaciale, il fiume, i laghi e le cascate ghiacciate. Tutto qui sotto assume i contorni favolistici di una realtà surreale, quella di un regno gelato tutto da scoprire.

Natur Eis Palast: tutte le attività

Entrare all’interno del Palazzo naturale di ghiaccio nel Tirolo austriaco è un’esperienza straordinaria da fare almeno una volta nella vita in solitudine, in coppia o con la famiglia. Questo regno magico è aperto tutto l’anno e consente di vivere un’esperienza al di fuori dall’ordinario.

Viaggio all'interno del ghiacciaio di Hintertux

Viaggio all’interno del ghiacciaio di Hintertux

La visita si svolge in totale sicurezza con tanto di casco e cintura e inizia attraversando una sala d’ingresso immersa in questo azzurro quasi mistico. Dopo di che si prosegue per le sale di ghiaccio, il laghetto e una cappella illuminata da luci rosse fino ad arrivare al cuore di questo regno: palazzo alto 15 metri.

Si può scegliere di visitare il ventre di ghiacciaio a piedi, seguendo il percorso e attraversando i cunicoli tra incanti giochi di ombre e luci, oppure vivere un’avventura al di fuori dall’ordinario. Il palazzo, infatti, è visitabile anche con un gommone che naviga sul piccolo fiume che attraversa gli interni di Hintertux, in alternativa – e per i più allenati – è possibile anche remare sul corso d’acqua sopra uno Stand Up Paddle.

I più temerari, infine, possono scegliere di attraversare il crepaccio a nuoto e provare il brivido di fare il bagno in un ghiacciaio. La temperatura è da brividi, raggiunge infatti i -0,2 gradi sotto lo zero. Ma se avete una certa preparazione sportiva, tanta audacia e un pizzico di follia, una visita nel palazzo naturale di ghiaccio può trasformarsi in un’avventura indimenticabile.

Viaggio all'interno del ghiacciaio di Hintertux

Viaggio all’interno del ghiacciaio di Hintertux