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Il viaggio in treno d’epoca che ti conduce nel bar nella foresta

Esiste un luogo, incastonato nella natura più autentica e selvaggia, dove i sogni diventano realtà. Un posto segreto e sconosciuto che si nasconde tra gli imponenti alberi di una delle foreste più belle della terra e che si palesa in tutta la sua magnificenza davanti allo sguardo di chi osa andare oltre il visibile.

Ci troviamo in California, è qui che è possibile vivere e condividere una delle più incredibili esperienze di viaggio, un’avventura unica e uguale a nessun altro. Quella che invita gli avventurieri a salire a bordo di un treno d’epoca per raggiungere un bar nascosto in una foresta di sequoie. Allacciate le cinture: si parte!

Il treno d’epoca che attraversa la foresta

Il nostro viaggio di oggi ci conduce in una delle destinazioni più affascinanti e suggestive del mondo intero, stiamo parlando della California. Non ci troviamo né a Los Angeles né tanto meno a San Francisco, le mete più conosciute e raggiunte dai viaggiatori del mondo, ma a Mendocino, una contea situata nella California settentrionale che si snoda lungo la costa del Pacifico.

Conosciuta soprattutto per l’omonima città che ha fatto da sfondo alle vicende della fortunata serie tv La signora in giallo, Mendocino è una destinazione fuori dai radar turistici. Eppure è proprio qui che è possibile vivere un’esperienza al di fuori dall’ordinario.

Raggiungendo Fort Bragg, la piccola cittadina conosciuta per la sua glass beach, è possibile raggiungere la stazione di partenza di The Skunk, un treno storico che attraversa binari costruiti nel 1885 che si snodano lungo tutto l’estuario del Pudding Creek. Viaggiando con posto finestrino potrete godere di scenari mozzafiato: da una parte una fitta foresta caratterizzata da sequoie giganti, dall’altra i numerosi esemplari di fauna selvatica che si nascondono dentro a un pausaggio di una bellezza natura e autentica.

Il viaggio a bordo di The Skunk, neanche a dirlo, vale da solo un viaggio fino a Mendocino. In realtà, però, l’avventura non finisce qui perché correndo a ritmo slow sui binari ottocenteschi è possibile raggiungere un bar incastonato nella foresta e accessibile solo ed esclusivamente in treno.

Il treno che attraversa la foresta di sequoie

Fonte: Press Room The Skunk Train

Il treno che attraversa la foresta di sequoie in California

Il bar incastonato nella natura e accessibile solo in treno

Il suo nome è Glen Blair Bar ed è il locale segreto situato nella foresta di sequoie della California. Come abbiamo anticipato, l’unico modo per raggiungerlo è salire a bordo del treno d’epoca e vivere così un’esperienza senza eguali che passa per il viaggio e anche per la destinazione. Il bar ha aperto le sue porte nel 2022, e da quel momento migliaia di persone lo hanno raggiunto per sorseggiare un cocktail nel bel mezzo della natura.

I viaggiatori che desiderano vivere questa esperienza, possono salire al bordo del treno d’epoca in partenza dallo Skunk Train Depot a Fort Bragg, il venerdì e il sabato a partire dalle ore 18.30. Il locale, così come il treno, sono in funzione tutto l’anno, tuttavia il consiglio è quello di lanciarsi in questa avventura durante l’autunno, quando i colori della stagione infiammano l’intero paesaggio.

L’esperienza è riservata solo a chi ha già compiuto 21 anni, mentre i biglietti di di The Skunk sono acquistabili al costo di 49,95 dollari a persona (andata e ritorno). Non vi resta che salire a bordo e scegliere un posto comodo per vivere un’avventura fatata.

Il treno d'epoca che conduce nel bar nella foresta

Fonte: Press Room The Skunk Train

Il treno d’epoca che conduce nel bar nella foresta
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Scoprire l’Occitania in treno, le tappe più belle

L’Occitania, nel Sud della Francia, è una regione ricca di storia e di cultura. Non che il resto del Paese non lo sia, ma qui il patrimonio è davvero sontuoso e variegato e si plasma perfettamente con le sfumature dolci del Mar Mediterraneo i profili aspri dei Pirenei.

Si tratta di un territorio dove si respira un’atmosfera piacevole e particolare, tanto che esiste una parola che esprime la preziosa arte di vivere locale, la convivialità e il senso dell’ospitalità di chi lo popola: l‘Occitalità. Una zona da scoprire a passo lento, con la stessa velocità con cui mutano le stagioni poiché qui, tutte, danno il meglio di loro stesse. E magari proprio a bordo di un treno, mezzo di trasporto che permette di rispettare l’ambiente e che qui corre su numerose linee ferroviarie differenti che conducono alla scoperta di angoli altamente emozionanti.

Del resto parliamo di una terra composta da 13 dipartimenti in cui si sviluppano oltre 220 km di costa e dove sorge il pittoresco Canal du Midi, che collega Tolosa al mare. Poi ci sono i paesaggi montani, quelli dei Pirenei e del Massiccio Centrale, la campagna, i siti patrimonio dell’Unesco, antichi villaggi, misteriose grotte e tante vivaci città.

Occitania in treno

Per scoprire l’Occitania in treno ci sono diverse soluzioni disponibili. Una di queste si chiama Occitania Rail Tour e, con un pass al costo di 10 euro al giorno, i passeggeri viaggiano all’insegna dall’autenticità, semplicità e adrenalina attraverso dei circuiti pieni di fascino, visite insolite e tantissime attività.

Occitania, itinerari

Fonte: iStock

Scoprire l’Occitania in treno

Ci sono poi i percorsi da più giorni e con pernottamento previsto, corse che invece combinano treno e bici su una vecchia strada sterrata, oppure ci sono i convogli turistici, piccoli, che attraversano per intero un’unica città o un determinato sito di interesse. Insomma, ci sono varie modalità per comprendere lo spirito dell’Occitalità e scoprire le mille sfaccettature di questa terra più che eccezionale.

Purtroppo non possiamo raccontarvi tutti gli itinerari possibili, ma abbiamo selezionato per voi alcuni dei tour che, secondo noi di SiViaggia, sono assolutamente imperdibili.

In treno da Tolosa a Collioure

Il primo itinerario di cui vi vogliamo parlare conduce da Tolosa a Collioure. Ci sono diverse linee su questa tratta, ma la migliore su cui salire a bordo è quella più lenta, con un numero maggiore di soste, e che in tre giorni – e con la combinazione di più convogli – permette di attraversare città, campagna, montagna, mare, tre dei posti più famosi di questa regione e ben due siti Unesco.

Le emozioni iniziano già dalla città di partenza, Tolosa, che si distingue per essere accogliente, solare, rilassata e conviviale. Sorprendenti edifici romanici e gotici si mescolano a case dai mattoni rosati che al tramonto regalano giochi di colori che difficilmente si dimenticano. E poi ancora la sua anima moderna, quella dedicata all’aviazione e allo spazio.

Continuando il viaggio sui binari francesi, si raggiunge la Grotta di Lombrives, una delle più grandi d’Europa, caratterizzata da immense gallerie, gigantesche stalattiti e stalagmiti e, soprattutto, un placido lago dai colori coinvolgenti.

Intraprendendo questo percorso si ha anche la possibilità di salire a bordo del “Canari” (il soprannome del Treno Giallo) che circola da ben cent’anni e che è persino uno dei più alti d’Europa. Affacciati al finestrino godrete di paesaggi mozzafiato che conducono a Mont-Louis, chiamata anche la “Città del Re Sole”. Situata a 1600 metri di altitudine, nel cuore dei Pirenei Catalani, è la città fortificata più alta di tutta la Francia ed è riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.

Treno Giallo Occitania

Fonte: iStock

Il Treno Giallo nei pressi di Mont-Louis

Tra le tante tappe che permette di fare questo bellissimo viaggio c’è anche Ille-sur-Têt, una località speciale dei Pirenei Orientali con un pittoresco centro storico e un ambiente naturale incontaminato che sembra uscito direttamente da un altro pianeta grazie alla presenza degli Orgues, gioielli minerali dalle forme bizzarre.

Poi ancora Perpignan, antica e vivace città d’arte dall’anima catalana, la cui stazione sarebbe, secondo l’estroso pittore Dalì, “il centro del mondo”. Bellissimo qui è il Palazzo dei Re di Maiorca, una fortezza in stile gotico che fa da guardia al centro medievale cittadino.

Ultima tappa il mare, e più precisamente quello che bagna Collioure, città così bella da essere considerata persino la “Perla della Costa Vermiglia”.

Da Montpellier a Tolosa sulla vecchia strada ferrata

In treno, con combinazione in bici, per cinque giorni da Montpellier a Tolosa per solcare i binari attraverso due dei borghi più belli di Francia, una città episcopale patrimonio Unesco e molto altro ancora, insieme a quattro ciclostrade e vie verdi.

Tra le tappe più belle non possiamo non menzionare Sète, spettacolare cittadina marittima pregna di canali contornati da facciate colorate e tanti, tantissimi, fenicotteri rosa che popolano le sue paludi.

Imperdibile è una sosta a Montpellier, una realtà dinamica, creativa, attraente e dove un patrimonio urbano antico si combina perfettamente con l’architettura contemporanea.

Poi ancora Bédarieux, una curiosa borgata da dove inizia la via verde del Passa Païs. Si tratta di un’antica ferrovia dimessa da solcare in bici attraverso i maestosi percorsi del massiccio del Caroux intagliato dalle impressionanti gole di Héric, per poi arrivare a Olargues, uno dei borghi più belli di Francia, dove natura e architettura medievale si combinano in maniera poetica.

Di nuovo a bordo del convoglio per raggiungere Castres, cittadina puntellata da vecchie case colorate che si affacciano sulle acque del fiume Agout e che per la sua atmosfera è persino soprannominata la “Piccola Venezia della Linguadoca”.

Da qui di nuovo in sella alla propria bici per pedalare su un’altra via verde: il sentiero dei Diritti dell’Uomo. Si tratta di un itinerario di una quarantina di chilometri che passa per Lautrec, un altro dei borghi più belli di Francia, che ha dato i natali alla famiglia Toulouse Lautrec da cui ebbe vita il famoso pittore che è stato una delle le figure più significative dell’arte del tardo Ottocento.

Il viaggio termina a Tolosa dove scoprire la bellissima Place du Capitole, centro nevralgico della città rosa.

Sète, Francia

Fonte: iStock

Veduta aerea di Sète

Le altre meraviglie da vedere in Occitania

Grazie ai tanti itinerari disponibili, è possibile scoprire altre meraviglie dell’Occitania. Tra tutte vi consigliamo di non perdere:

  • Albi: città vescovile e patrimonio Unesco che custodisce un enorme complesso episcopale in mattoni rossi;
  • Nimes: con il suo antichissimo anfiteatro romano, uno dei monumenti antichi meglio conservati nel nostro continente;
  • Pont du Gard: l’unico acquedotto a tre piani ancora oggi perfettamente in piedi;
  • Lourdes: uno dei più grandi luoghi di pellegrinaggio del mondo;
  • Cirque de Gavarnie: una gigantesca parete rocciosa alta 1700 metri e circondata da numerose cime a loro volta alte più di 3.000 metri;
  • Gole del Tarn: formate da scogliere con altezze di anche 500 metri, con brecce, cornicioni e rocce.
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Tornano i treni a vapore sulla Transiberiana d’Italia

Sono trascorsi 126 anni dall’apertura della scenografica Transiberiana d’Italia, la linea ferroviaria Sulmona-Isernia, e per l’occasione, dal 15 al 17 settembre tornano a circolare i treni storici a vapore, una tre giorni a bordo proposta dalla Fondazione FS Italiane e FS Treni Turistici Italiani.

Un’occasione unica per tornare indietro nel tempo a oltre sessant’anni fa, quando, prima dell’avvento della trazione diesel, erano le locomotive a vapore a percorrere i binari dell’Appennino fino alle ripide rampe della Majella.

E, a riprova di quanto fosse un passaggio suggestivo, gli abitanti del posto ricordano ancora oggi con piacere e nostalgia i convogli del Gruppo 940 che correvano tra le stazioni di Sulmona, Rivisindoli-Pescocostanzo, Roccaraso e Castel di Sangro.

Un evento da non perdere

E così, i prossimi 15, 16 e 17 settembre sarà di nuovo possibile viaggiare sugli iconici treni ammirando lo scenario unico di una tra le tratte ferroviarie più panoramiche del Paese, tra favolosi paesaggi, antichi borghi e la natura incontaminata.

Venerdì 15 settembre la partenza è alle ore 8.45 dalla stazione di Sulmona per arrivare a Castel di Sangro alle 13; da qui la partenza sarà poi alle 17 con ritorno a Sulmona alle 19.30.

Sabato 16 settembre, invece, si parte alle ore 9 dalla stazione di Sulmona per raggiungere, questa volta, Roccaraso alle 13 e ripartire alle 16.30 per tornare a Sulmona alle 18.30.

Infine, domenica 17 settembre, con partenza sempre da Sulmona alle ore 8, l’arrivo a Roccaraso è previsto per le 12. Il ritorno sarà poi alle 16.30 per essere a Sulmona alle 18.30.

A trainare una composizione di pregevoli carrozze Centoporte e Corbellini nonché bagagliai attrezzati per il trasporto delle bici, saranno due locomotive a vapore tra cui Gr.940, realizzata appositamente per la Transiberiana d’Italia e per inerpicarsi lungo le ripide tratte appenniniche.

Ma non è tutto.

Durante le fermate, i passeggeri avranno l’opportunità di assistere alle operazioni per il rifornimento d’acqua dalle colonne idriche, sapientemente restaurate, eseguite dagli addetti di FS Treni Turistici Italiani e Fondazione FS.

I biglietti per la speciale iniziativa (che rientra nel ventaglio di eventi per il Decennale della Fondazione FS e che è promossa con la collaborazione di Pallenium Tourism) si possono acquistare visitando il sito Railbook oppure rivolgendosi direttamente al tour operator Pallenium Tourism.

Il mito della Transiberiana d’Italia

Conosciuta anche come “Ferrovia dei Parchi“, la linea storica che collega l’Abruzzo con il Molise seguendo un indimenticabile e tortuoso itinerario tra gole, il Parco Nazionale della Majella e il Parco Nazionale d’Abruzzo, faggete e stazioni dove il tempo si è davvero fermato, fu inaugurata il 18 settembre 1897, dopo 5 anni di lavori iniziati nel 1892.

Per quel periodo, si trattò di un’opera d’ingegneria assolutamente straordinaria, tenendo anche conto del fatto che, in alcuni tratti, tocca pendenze del 28% e che l’intero tragitto ha una lunghezza di 128 chilometri con la presenza di 58 gallerie (la più lunga, al di sotto del Monte Pagano, è di 3109 metri), viadotti e ponti.

Tra le tappe di settembre, Sulmona è la patria dei confetti, il centro abitato più importante della Valle Peligna mentre Castel di Sangro lo è dell’Alto Sangro, un pittoresco borgo abruzzese medievale perfetto per un soggiorno all’insegna del relax, della storia e della natura.

Roccaraso, invece, è la “montagna d’Abruzzo”, la stazione sciistica più rinomata dell’Italia centro meridionale, un paradiso in tutte le stagioni con emozionanti sentieri per il trekking.

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“Viaggiare in treno in Europa costa il doppio che in aereo”: lo studio

I viaggi in treno in Europa sono in media due volte più cari di quelli in aereo, con una tratta che arriva a costare fino a 30 volte di più. Un nuovo report di Greenpeace Europa centro-orientale (CEE) ha messo in evidenza le storture di un sistema dei trasporti in cui la forma di mobilità più sostenibile risulta essere anche la più costosa. Cosa dice lo studio nel dettaglio.

Treni più cari degli aerei: la situazione in Italia e all’estero

L’analisi ha confrontato i biglietti aerei e ferroviari di 112 diverse tratte europee in 9 diversi periodi di tempo. Ne è emerso che i voli sono più economici dei treni nel 71% dei casi. Nelle 15 tratte analizzate che includono l’Italia – per la maggior parte internazionali – il treno risulta due volte e mezzo più costoso dell’aereo, ponendo il nostro Paese al quinto posto in Europa nella classifica delle nazioni con la maggiore differenza di costo fra le due modalità di trasporto.

Solo per fare qualche esempio che ci riguarda più da vicino, viaggiare tra Roma a Vienna può arrivare a costare 10 volte di più in treno che in aereo. Per andare da Roma a Parigi si trovano biglietti dei voli a partire da 29 euro, mentre per fare lo stesso percorso in treno i prezzi partono da un minimo di 73 euro, arrivando a superare anche i 200 euro.

La tratta da Milano a Lussemburgo in treno costa tre volte in più che in volo, e la situazione non è molto diversa per chi si sposta su rotaia da Venezia a Colonia, pagando 2.2 volte in più rispetto a un viaggio in aereo.

Non va meglio per i viaggiatori che scelgono di viaggiare in treno nel Regno Unito e in Spagna, dove si paga un biglietto che è in media quattro volte più caro di quello aereo, mentre in Francia e Belgio è in media 2,6 volte più costoso.

Perché i viaggi in treno costano di più?

Stando a quanto riporta l’indagine, le compagnie aeree low-cost, che operano sul 79% delle rotte analizzate, sono spesso più economiche del treno grazie a “strategie tariffarie molto aggressive”. A volte offrono voli con scalo più economici rispetto alle compagnie che operano voli diretti, causando in questo modo fino a 10 volte più emissioni di gas serra. I vettori low-cost sfrutterebbero anche i vantaggi che derivano da condizioni di lavoro del personale “ridotte al minimo legale” e dai sussidi che talvolta ricevono dalle autorità locali.

Secondo quanto si legge nel comunicato ufficiale di Greenpeace, mentre le compagnie aeree non pagano né l’imposta sul cherosene né l’IVA sui voli internazionali, beneficiando di sussidi pagati con i soldi dei contribuenti, le ferrovie devono pagare le imposte sull’energia, l’IVA e gli elevati pedaggi ferroviari imposti nella maggior parte dei Paesi.

Come rendere i treni più convenienti degli aerei: la proposta

Per rendere il viaggio in treno più conveniente di quello in aereo, Greenpeace chiede ai governi europei di introdurre i cosiddetti biglietti climatici (climate ticket), ossia biglietti a lungo termine economici e semplici da usare, validi su tutti i mezzi di trasporto pubblico di un Paese o di una certa regione, compresi i treni e i trasporti transfrontalieri. Allo stesso tempo, rimarcano gli ambientalisti, sarebbe necessario porre fine ai sussidi alle compagnie aeree e agli aeroporti, iniziando con l’eliminazione graduale delle esenzioni fiscali per il cherosene.

“È ora che i governi europei, incluso quello italiano, cambino radicalmente il settore dei trasporti, incentivando il treno e i mezzi di trasporto meno inquinanti, e facendo pagare le compagnie aeree per i danni climatici e sociali che producono”, chiosa Federico Spadini, Campaigner Clima e Trasporti di Greenpeace Italia.

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Prima era un treno, ora è un affascinante lodge vista oceano

I viaggi degli ultimi anni ci hanno insegnato che gli alloggi, ormai, non sono più solo i luoghi del riposo e del ristoro, ma sono diventati parte integrante e caratterizzante delle nostre avventure in giro per il mondo. Resort lunari, strutture ricettive a tema cartoon, case sull’albero e baite immerse nella foresta: queste sono solo alcune delle proposte che abbiamo potuto sperimentare girando il globo.

Ci sono alcune strutture, poi, che sono così iconiche da essersi trasformate in vere e proprie attrazioni turistiche che, da sole, valgono un viaggio in capo al mondo, oppure in Sudafrica, come nel nostro caso. Sì perché proprio qui, nella provincia del Capo Occidentale esiste un alloggio davvero speciale che promette di vivere e condividere un’esperienza straordinaria, un treno trasformato in un lodge con vista oceano, situato a 30 metri dalla spiaggia di Mossel Bay. Pronti a partire?

Dormire in un treno in Sud Africa

Il nostro viaggio di oggi ci conduce dall’altra parte del mondo in un luogo tanto affascinante quanto suggestivo. Ci troviamo a Mossel Bay, una città del Sudafrica situata nella provincia del Capo Occidentale. Questo delizioso centro portuale – a metà strada tra Città del Capo e Port Elizabeth – si affaccia direttamente sull’Oceano Indiano e detiene il Guiness dei Primati come luogo con il clima più mite del mondo, dopo le Hawaii.

Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime e tutte sono volte a scoprire l’immenso patrimonio naturalistico della città. Mossel Bay, infatti, è il luogo ideale per osservare cetacei e balene che frequentano la costa da giugno a novembre. La città, inoltre, si trova nella Regione floristica del Capo, un vero e proprio regno delle meraviglie che conserva, protegge e valorizza diverse specie vegetali endemiche.

Non mancano, ovviamente, distese di sabbia dorata bagnate da acque azzurre e cristalline che diventano la meta ideale per vacanze all’insegna del relax e della bellezza.

E se tutto questo non dovesse ancora bastarvi per organizzare un viaggio dall’altra parte del mondo, allora eccovi un altro motivo. A Mossel Bay, infatti, esiste uno degli alloggi più suggestivi del mondo situato sulla spiaggia di Santos Beach. Si tratta di un treno blu, convertito in un lodge, che affaccia direttamente sull’oceano.

Santos Beach, Mossel Bay

Fonte: iStock

Santos Beach, Mossel Bay

Dentro il Santos Express Train Lodge

Il suo nome è Santos Express Train Lodge, anche conosciuto semplicemente come Train. Punto di riferimento per la città, nonché attrazione imprescindibile per i viaggiatori, questo treno è situato su rotaie abbandonate che affacciano direttamente sulla spiaggia di Santos e che distano dalle acque dell’oceano appena 30 metri.

Inaugurata nel lontano 1994, questa struttura è stata realizzata grazie alla ristrutturazione di carrozze dismesse, un tempo appartenenti alle ferrovie sudafricane. Sono sette le sistemazioni offerte: ci sono stanze private con bagno in comune, un dormitorio che ospita 16 letti e due suite dedicate alle coppie che desiderano vivere esperienze romantiche.

La struttura ospita anche un ristorante terrazzato, all’interno del quale è possibile sperimentare e assaporare i piatti tipici e caratteristici della cucina del Sud Africa. Tutto questo, ovviamente, potendo godere della vista sull’Oceano Indiano e di tutta la sua meravigliosa suggestione.

Santos Express Train Lodge

Fonte: Santos Express Train Lodge

Santos Express Train Lodge

 

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Tornano i treni di Porrettana Express

La vera avventura dell’estate 2023 è a bordo di un treno d’epoca: stanno per ripartire i viaggi di Porrettana Express, che ci portano alla scoperta delle bellezze della Transappenninica, una delle ferrovie che hanno fatto la storia. Avremo ben 5 opportunità imperdibili, dedicate sia ai grandi che ai piccini, per tornare ad ammirare panorami mozzafiato e apprendere i segreti che si celano lungo questo tratto ferroviario che attraversa l’Appennino Tosco-Emiliano.

Che cos’è Porrettana Express

Porrettana Express è un progetto di valorizzazione dell’antica ferrovia che congiunge la città di Pistoia all’Emilia Romagna, attraversando gli Appennini. Oggi il percorso è diventato un vero e proprio Ecomuseo diffuso, che mette in mostra le meraviglie del paesaggio montano e i suoi piccoli borghi arrampicati tra le rocce, conducendoci in un lungo viaggio indietro nel tempo alla scoperta di sentieri immersi nel verde e antiche tradizioni, oltre che dei luoghi della Seconda Guerra Mondiale. Non mancano infine dei momenti pensati ai bambini, con la partenza dei treni Kids. Vediamo quali sono i viaggi in programma per l’estate.

I nuovi viaggi sulla Transappenninica

Ripartono i treni di Porrettana Express, antichi convogli d’epoca che da Pistoia affrontano le impervie salite dell’Appennino Tosco-Emiliano, in un viaggio caratterizzato da panorami incredibili. L’estate 2023 vedrà ben 5 itinerari imperdibili, ciascuno di essi preceduto da un’interessante visita guidata presso il Deposito Officina Rotabili Storici, dove Fondazione FS continua ancora oggi ad effettuare manutenzione di locomotive moderne e storiche, tutte perfettamente funzionanti. Come anticipato, due viaggi sono dedicati alle famiglie con bambini, e si svolgeranno il 9 luglio e il 10 settembre.

Entrambi i treni Kids, in partenza da Pistoia, prevedono una sosta a Castagno: si tratta di un antico borgo toscano incastonato tra le montagne a circa 500 metri di quota, ormai diventato un vero e proprio museo a cielo aperto. È qui che si tengono alcuni curiosi laboratori ludico-espressivi sul tema della ferrovia, grazie alla partecipazione della cooperativa Intrecci, mentre mamme e papà potranno dedicarsi ad una visita immersiva alle antiche abitazioni della borgata e alle sue atmosfere uniche al mondo. L’itinerario prosegue poi verso Pracchia, da cui si prosegue in pullman visitando alcuni poli dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese.

Il 16 luglio parte invece il treno riservato agli amanti delle avventure outdoor, e più precisamente del trekking e della mountain bike. Si parte sempre da Pistoia, con prima tappa a Piteccio per visitare il museo fermodellistico situato presso la piccola stazione locale. A Castagno, poi, i trekkers possono scendere dal convoglio per tornare indietro a piedi, attraversando boschi rigogliosi e seguendo antichi tracciati ferroviari. La sosta a Pracchia permette invece ai ciclisti di iniziare il loro bike tour, che può concludersi a Piteccio (dove il treno torna a prendere i trekkers) o direttamente a Pistoia.

Niente camminate o pedalate estenuanti, nel viaggio del 22 luglio: stavolta il tema è quello della musica. La prima tappa è la rampa di salvamento di Valdibrana, cimelio di un’epoca in cui i treni a vapore avevano bisogno di un ausilio per prendere velocità e superare la salita. Il viaggio termina a Porretta Terme, piccola cittadina emiliana dove si tiene il Porretta Soul Festival: i passeggeri possono godersi il concerto e fare un giro per il centro storico, prima di salire di nuovo a bordo del treno in direzione di Pistoia.

Infine, l’ultimo viaggio è quello che si svolge il 6 agosto, sulle orme di un passato non troppo lontano. Dopo una sosta a Piteccio per visitare il museo fermodellistico, il treno prosegue verso Pracchia: da qui, una navetta conduce al Museo SMI di Campo Tizzoro, dove si trovano un’importante fabbrica di munizioni in funzione durante la Seconda Guerra Mondiale e dei rifugi antiaerei sotterranei. Inoltre, proprio in queste zone passa la Linea Gotica, di cui si possono ammirare numerose tracce. Il rientro a Pistoia è previsto alla fine della giornata.

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Tutti a bordo del treno che porta alla fine del mondo

Esiste un treno che ha una destinazione davvero singolare e inaspettata: infatti, alla velocità di 10 chilometri orari e su binari larghi 50 centimetri, il convoglio ferma “alla fine del mondo“.

In un paesaggio sconfinato, tra gli sbuffi del vapore e il silenzio della natura selvaggia, si tratta di un viaggio assolutamente mozzafiato.

“Stazione Fine del Mondo”, il luogo più a sud del mondo

Siamo a Ushuaia, nel linguaggio locale “Baia che penetra a Ovest”, capitale della Terra del Fuoco, la città più a sud del mondo, su quel tratto della costa meridionale dell’Argentina dove il Pacifico e l’Atlantico si incontrano.

Ed è proprio qui che si ha l’incredibile e irripetibile opportunità di salire a bordo del “Treno della Fine del Mondo“, o “Ferrovia Australe Fegina“, suggestiva ferrovia a vapore a 3094 chilometri da Buenos Aires e alle porte dell’Antartide, in un panorama plasmato dal fiume Pipo, dai boschi con colori cangianti e dalla Cascata Macarena.

La storia di questo trenino e della stazione ha inizio nel 1909 quando il direttore della colonia penale attiva in città informò il governo della necessità di potenziare la linea ferroviaria: infatti, fino a quel momento, i materiali necessari per la costruzione delle varie opere tra cui il carcere (a opera degli stessi detenuti) avveniva mediante una xilovia, ovvero un treno che circolava su rotaie di legno trainato da buoi.

Così, tra la fine del 1909 e l’inizio del 1910, si decise di realizzare una tradizionale ferrovia a scartamento ridotto: in vent’anni, la struttura ferroviaria si fa strada sul pendio orientale del Monte Susanna e, quando le locomotive all’epoca non riuscivano a risalirne le aree più ripide, si continuava lungo la strada ferrata attraversando la valle del fiume Pipo, oggi Parco Nazionale.

Il nuovo treno divenne di fondamentale importanza per terminare la costruzione del carcere e per assicurare il rifornimento di legna da ardere per il riscaldamento e la cucina.

Nel Museo del Carcere di Ushuaia è possibile ammirare una serie di fotografie originali che testimoniano quanto fu impegnativa la realizzazione della ferrovia.

In più, siccome le locomotive sono diventate parte integrante della storia del paese più a sud, presso l’ex Presidio è custodita una delle locomotive dell’epoca.

Ferrovia Australe Fegina, un grande successo turistico

Oggi, i viaggiatori hanno l’occasione di percorrere 7 chilometri del tratto di 25 chilometri della linea originaria.

La prima fermata è alla stazione Macarena, il luogo dove solitamente si fermava il “Treno dei Prigionieri” per riempire i serbatoi della locomotiva a vapore con l’acqua della sorgente naturale chiamata “Cascata della Macarena”: oggi, i passeggeri possono vedere la ricostruzione di un tipico insediamento di una famiglia Yámana, uno dei popoli nativi di queste terre.

Lungo il tragitto, da entrambi i lati, dal finestrino si osservano i resti degli alberi tagliati dai carcerati all’inizio del secolo scorso, non più ricresciuti a causa del sottile strato di terra al di sopra della roccia: vi sono, tuttora, anche numerosi tronchi mai trasportati via, concreta prova della presenza di quegli uomini sul territorio, e la torbiera.

Il capolinea è la Stazione Parco, nel cuore del Parco Nazionale Terra del Fuoco.

L’intero tragitto è di rara suggestione: si attraversa il Canyon del Toro e si incontra il Rio Pipo al di sopra del Ponte Bruciato, dove sotto le nuove vie resiste l’antico ponte di legno.

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Dal posto finestrino di questo treno puoi ammirare paesaggi spettacolari

Sei pronto a vivere un’esperienza indimenticabile, un viaggio emozionante attraverso incantevoli paesaggi che ti lasceranno senza fiato? Allora sali a bordo del treno panoramico di Bergen e lasciati conquistare dalla magia della Norvegia, un Paese che sa come incantare e sorprendere i suoi visitatori con la sua bellezza selvaggia e incontaminata.

Il Bergen Railway non è solo un mezzo di trasporto, è un’emozionante esperienza che difficilmente potrai dimenticare.

La linea ferroviaria, inaugurata nel 1909, collega la città di Bergen, sulla costa occidentale della Norvegia, con la capitale Oslo, attraversando montagne, ghiacciai, cascate e vette innevate.

Questo straordinario viaggio in treno ti porterà attraverso alcune delle regioni più affascinanti e incontaminate della Norvegia, regalandoti un’esperienza indimenticabile e un’immersione totale nella bellezza selvaggia di questo Paese nordico.

L’itinerario del Bergen Railway, alla scoperta della Norvegia

Bergen

Fonte: iStock

Bergen, Norvegia

La nostra avventura comincia alla Stazione Centrale di Oslo, salendo a bordo di un treno con il quale attraverseremo i bellissimi sobborghi di Asker, Bærum e Drammen, fino a immergerci nella maestosa campagna norvegese, alla scoperta delle meraviglie naturali di questa terra magica.

Valle di Hallingdal

Dopo un paio d’ore, faremo tappa alla stazione di Flå nella meravigliosa Valle di Hallingdal, meta ideale per gli amanti dell’avventura. Infatti, a soli 2 chilometri dalla stazione, è possibile visitare il parco Bjørneparken dove potrai incontrare orsi, leopardi dell’Amur, alci, linci e molti altri animali.

Il tour continua attraversando Nesbyen per giungere infine a Gol, da cui potrai facilmente raggiungere Hemsedal, una delle migliori località sciistiche della Norvegia, mentre in estate è uno dei paradisi per gli escursionisti.

Geilo

Il treno prosegue risalendo la maestosa montagna verso Geilo, la rinomata località sciistica che incanta milioni di turisti ogni inverno.

Questo pittoresco villaggio di montagna, situato a metà strada tra Oslo e Bergen, è il regno degli amanti delle attività all’aria aperta. Perfetto sia in inverno, quando le piste di sci diventano il fulcro dell’attività e il paesaggio si trasforma in un’incantevole distesa innevata, sia in estate, quando i prati fioriti e i sentieri escursionistici attirano gli amanti della natura e dell’avventura.

Per i più coraggiosi, suggeriamo di provare il brivido dell’adrenalina facendo rafting o percorrendo le lunghe zipline del Geilo Summer Park. In alternativa, è possibile rilassarsi facendo pesca o equitazione.

E se hai bisogno di una pausa rigenerante dopo tutta questa avventura, concediti un momento di relax in una delle numerose spa che si trovano nel villaggio.

Hardangervidda

Il treno sale poi sull’altopiano di Hardangervidda, regalandoti un’esperienza unica che ti lascerà senza fiato. Rimarrai stupito dalla bellezza della montagna che circonda le stazioni di Ustaoset e di Haugastøl, mentre la tappa finale ti lascerà a bocca aperta. Stiamo parlando di Finse, il villaggio montano che sembra appeso tra cielo e terra.

Finse non è solo uno degli scenari più suggestivi della Norvegia, ma anche una delle sue gemme nascoste. Accessibile soltanto in treno, questo piccolo villaggio offre ai visitatori esperienze uniche in ogni stagione. In estate, puoi pedalare lungo il famoso percorso panoramico Rallarvegen, mentre in inverno potrai provare lo snowkite, con viste mozzafiato sulla valle circostante.

Norvegia dei fiordi

Immergiti in un’esperienza senza pari che ti farà scoprire la bellezza mozzafiato dei fiordi. La linea ferroviaria Flåmsbana ti porterà fino al pittoresco villaggio di Flåm, sulla maestosa Aurlandsfjord.

Potrai ammirare quest’angolo di paradiso nell’itinerario “Norway in a nutshell”, vivendo un’emozionante crociera sul fiordo di Nærøyfjord, patrimonio dell’Unesco.

Voss

Stiamo per giungere a una delle fermate principali: Voss, il fulcro dell’avventura norvegese.

Se sei alla ricerca di un po’ di adrenalina, sei nel posto giusto: potrai scegliere tra una serie di attività come il rafting, il paracadutismo, il ciclismo e l’escursionismo. Inoltre, prendendo la funivia Voss Gondol direttamente dalla stazione ferroviaria fino alla cima del monte Hanguren, potrai ammirare una vista mozzafiato a 820 metri d’altitudine.

Bergen

In solo un’ora di treno raggiungerai la tua destinazione finale: Bergen. Una città incastonata tra montagne e mare risplende come una gemma preziosa sulla costa occidentale della Norvegia.

Questa affascinante località ti accoglie con il suo porto storico, le case colorate di legno che si riflettono nelle acque tranquille e le stradine acciottolate che raccontano storie di un passato epico.

Perdersi tra i vicoli di Bergen significa immergersi in un’atmosfera magica, in cui il tempo sembra essersi fermato e la tradizione norvegese palpita in ogni angolo. Il profumo del mare si mescola con quello delle piogge che bagnano dolcemente la città, mentre le montagne circostanti vegliano su di lei come guardiani silenziosi.

Sali a bordo del Bergen Railway e lasciati conquistare dalla magia della Norvegia, un Paese che ti rapirà con la sua bellezza paesaggistica e la sua autenticità. Per tutte le informazioni e i dettagli sui tour e gli itinerari di viaggio, vi suggeriamo di consultare il sito ufficiale.

Finse, Norvegia

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Finse, Norvegia
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I treni più bizzarri del mondo, avventure incredibili

I viaggi in treno sono tornati di gran moda: che si tratti solo di un mezzo di trasporto per raggiungere il luogo di villeggiatura o una vera e propria esperienza (come quella a bordo del celebre Orient Express), è comunque un’avventura da vivere. Alcuni tragitti ferroviari sono tuttavia particolari, o meglio ancora bizzarri. Dai treni super tecnologici a quelli che affrontano salite ripidissime, ce n’è davvero per tutti i gusti. Ecco quali sono quelli da provare assolutamente.

I treni più bizzarri del mondo

Negli ultimi anni, il treno è tornato ad essere una delle principali tendenze di viaggio: non è soltanto un modo più sostenibile di spostarsi, soprattutto in confronto all’aereo, ma è anche una bellissima avventura che sempre più turisti decidono di godersi istante per istante. Ma quali sono i viaggi in treno più bizzarri del mondo? Ce ne sono alcuni famosissimi, come la Mae Klong Railway in Thailandia: si tratta di una ferrovia che, in centro città, attraversa il mercato Talad Rom Hoop, costringendo i venditori a raccogliere in tutta fretta le loro merci e a chiudere le tende. Altri itinerari sono meno conosciuti, eppure possono regalare un’emozione mozzafiato. Scopriamo alcuni dei più curiosi.

La monorotaia di Chongqing

Monorotaia di Chongqing

Fonte: iStock | Ph. ymgerman

La monorotaia di Chongqing

Il primo treno bizzarro che vogliamo scoprire è la monorotaia di Chongqing, una grande città della Cina sud-occidentale che sorge sulla confluenza dei fiumi Azzurro e Jialing. I paesaggi impervi, caratterizzati da montagne e ampie vallate, così come gli enormi grattacieli e una popolazione numerosissima, hanno spinto le autorità cinesi a trovare un’alternativa al normale servizio metropolitano attivo in tutte le principali aree urbane. È nata così la monorotaia in questione, un vero capolavoro d’ingegneria. È la più lunga – e la più trafficata – al mondo, costituita da due linee che percorrono in tutto ben 100 km.

Ma non è finita qui: con 70 stazioni, alcune sotterranee e altre sopraelevate, questo viaggio sembra quasi un giro sulle montagne russe. C’è persino un breve tratto che attraversa un condominio altissimo, tagliandolo in due – con una fermata al suo interno, ovviamente. Non è difficile immaginare la meraviglia che i turisti possono provare durante la loro prima corsa, mentre il paesaggio urbano si snoda sotto i loro occhi. Ecco perché merita assolutamente un viaggio: se capitate da quelle parti, ricordatevi di provare la monorotaia.

La funicolare Stoosbahn

Non è un vero e proprio treno, ma è sicuramente degno di comparire tra i viaggi più bizzarri di tutti i tempi: la funicolare Stoosbahn è stata inaugurata soltanto nel 2017, eppure è già diventata un’attrazione turistica che attira curiosi da ogni angolo del mondo. Siamo in Svizzera, tra le montagne che cingono alle spalle il Lago dei Quattro Cantoni, dove la natura regna ancora incontrastata. La funicolare nasce per servire il minuscolo villaggio di Stoos, che si trova ad alta quota ed è del tutto privo di traffico automobilistico.

Funicolare Stoosbahn

Fonte: iStock

La funicolare Stoosbahn

La sua peculiarità? È la più ripida del mondo: in appena 1,7 km di percorso, sale fino alla quota di 744 metri, affrontando un dislivello incredibile. Vi è una pendenza che raggiunge addirittura il 110%, ma niente paura: la funivia ha delle cabine rotanti, che rimangono quindi quasi completamente in piano. Sebbene il viaggio duri appena 5 minuti, si può ben dire che è una vera avventura da mozzare il fiato. Di sicuro ha permesso al piccolo borgo di Stoos di diventare un’importante meta turistica per gli amanti dello sci.

L’Hythe Pier Railway

Probabilmente non lo si può chiamare “viaggio”, ma percorrere quelle poche centinaia di metri a bordo di antichissimi vagoni è un’esperienza unica al mondo: protagonista d’eccezione è l’Hythe Pier Railway, che si trova in Gran Bretagna. È una ferrovia del molo, la quale si dipana dal sobborgo di Hythe allungandosi sulle acque del Southampton Water, il grande estuario che si tuffa poi nel Canale della Manica. Come anticipato, è lunga appena 640 metri e funge da collegamento tra il villaggio costiero e la piattaforma da cui partono i traghetti per la città di Southampton.

Il molo è stato costruito sul finire dell’800, e il breve percorso ferroviario è servito da due locomotive elettriche dei primi anni del ‘900. È come fare un tuffo nel passato: camminare a pelo d’acqua sulle rotaie sino a raggiungere il traghetto è davvero emozionante. Purtroppo, più volte la ferrovia ha rischiato la chiusura, e non è assolutamente certo che questo non avvenga in un futuro non troppo lontano. Per questo motivo è meglio affrettarsi e volare a Southampton per ammirare questo capolavoro storico: non vorrete perdervelo per sempre, vero?

La monorotaia Schwebebahn

Monorotaia Schwebebahn

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La monorotaia Schwebebahn

Andiamo ora in Germania, e più precisamente tra i bellissimi panorami che si incontrano lungo il corso del fiume Wupper, nella regione del Nord Reno-Westfalia. È qui che possiamo salire a bordo della monorotaia sospesa Schwebebahn, che viaggia a qualche metro di distanza dalla terraferma. Vene costruita all’inizio del ‘900 per collegare le principali città industriali della zona, favorendo così lo sviluppo economico di tutta la regione. Oggi, quei villaggi sono cresciuti rapidamente e sono confluiti in un’unica grande città, quella di Wuppertal.

Per gli abitanti del luogo, prendere la monorotaia significa semplicemente sorvolare il traffico congestionato delle ore di punta, ma per i turisti è una sorpresa incredibile. La linea si snoda per poco più di 13 km ed è fornita di 20 stazioni: i moderni convogli che la percorrono possono raggiungere i 60 km/h di velocità, che a quell’altezza (in alcuni punti la ferrovia è sospesa a ben 12 metri dal suolo) non sono certo pochi. E sebbene attualmente sia in fase di restauro, probabilmente dall’anno prossimo sarà possibile viaggiare su una replica della carrozza d’epoca del Kaiser Guglielmo II.

Il Ferrobus

Infine, ecco un treno… che non è un treno. Si chiama Ferrobus, un mezzo di trasporto improvvisato nato nelle regioni montuose del Sud America, dove spostarsi può essere davvero difficile. Nonostante l’aspetto un po’ traballante, queste locomotive costituite da vecchi autobus montati su ruote ferroviarie sono una vera e propria ancora di salvezza per gli abitanti di villaggi remoti. I turisti, d’altra parte, ne sono completamente affascinati: uno dei luoghi migliori dove provare questa esperienza è la Bolivia, che ne vanta un gran numero.

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Il treno lento che attraversa il Patrimonio dell’Unesco

Viaggiare lentamente, riprendersi i propri tempi, imparare nuovamente a godere del tragitto e non solo della meta. Perché viviamo in un’epoca troppo veloce, in cui tutto è efficienza e velocità, in cui lo sguardo è più proiettato verso il telefono e meno verso il mondo che ci circonda.

Accade da noi, ma anche in Giappone dove i mezzi sono velocissimi e permettono di spostarsi da un luogo all’altro nel più breve tempo possibile. Ma non con il Resort Shirakami Train, un treno lento che ci fa scoprire luoghi di grande bellezza e fascino con la sua andatura senza fretta, attraverso le meraviglie del paese. E più precisamente dalla prefettura di Aomori alla prefettura di Akita. La velocità spesso tocca una media di soli 10 km orari e il treno impegna cinque ore per compiere tutto il tragitto. Nulla a che vedere, dunque, con i tanto celebri treni giapponesi che viaggiano anche a 320 km orari. Altro dettaglio non da poco? Durante il viaggio si attraversa una meravigliosa foresta Patrimonio dell’Unesco.

Viaggiare con lentezza: il Resort Shirakami Train in Giappone

Ammirare gli spazi, godere di una vista impareggiabile, scoprire il mondo dedicando tempo al viaggio: spesso siamo portati a voler raggiungere i luoghi nel minor tempo possibile immaginando che, una volta arrivati, si possa dare il via alla vacanza. Ma se, invece, dessimo valore anche al tragitto? In Giappone, patria dei treni ad alta velocità, c’è la possibilità di viaggiare con lentezza grazie a un mezzo che è stato progettato proprio con l’idea di godersi il viaggio: si tratta del Resort Shirakami Train. Si snoda lungo la Gono Line e permette di ammirare un paesaggio unico e mozzafiato, grazie alle ampie finestre – progettate appositamente – e al fatto che nei punti di maggiore interesse la velocità diminuisce ulteriormente per permettere di osservare l’ambiente circostante.

Viaggiare con lentezza con il Resort Shirakami Train in Giappone

Fonte: iStockPhoto – Foto di Cheng Feng Chiang

Il Resort Shirakami Train in Giappone per viaggiare con lentezza

Infatti, il treno viaggia lungo la costa giapponese e restituisce una visuale autentica del paese, ma offre anche un modo inusuale di vivere il percorso, più rilassato, meno frenetico, che guarda un con un pizzico di nostalgia ai tempi passati e che valorizza l’esperienza in sé, invece della destinazione finale.

E la visuale di questi luoghi è pazzesca: chi viaggia sul treno ha la possibilità di ammirare la natura, il mare, le sue tante favolose sfumature, per un tragitto che colma lo sguardo di bellezza. Non da poco anche il fato che il Resort Shirakami Train attraversi anche la foresta Patrimonio Unesco.

Shirakami Sanchi, la foresta Patrimonio dell’Unesco

La Shirakami Sanchi è una foresta vergine che si estende lungo un’ampia area nel nord dell’isola di Honshū in Giappone, zona all’interno delle prefetture di Akita e Aomori. Un’ampia parte di questa foresta è diventata nel 1993 Patrimonio dell’Unesco. Un ambiente intatto, che regala allo sguardo di chi lo visita la natura nella sua forma più affascinante e genuina. Faggi, ma non solo, sono tra le piante che si possono ammirare in tutta la loro bellezza, così come gli animali che abitano questa zona del Giappone dal sapore antico e autentico.

Treni turistici in Giappone, un’esperienza di viaggio indimenticabile

Un modo per ammirare il Giappone da un punto di vista diverso: viaggiare sui treni turistici, che ci sono nel paese permette, di avere una visuale nuova e alternativa alle normali mete di vacanza. Come il Sagano Romantic Train, che sembra portare indietro nel passato e che si snoda lungo il fiume Hozugawa tra Arashiyama e Kameoka. Da non perdere anche il 36+3, che è stato inaugurato nel 2020 e che regala ai viaggiatori un’esperienza di lusso.

Ma ce ne sono anche altri e offrono esperienze indimenticabili a chi viaggia. Anche più lente e immersive, proprio come il Resort Shirakami Train.

La stazione di Juniko una delle tappe del treno lento in Giappone

Fonte: iStockPhoto – Foto di Cheng Feng Chiang

La stazione di Juniko in Giappone