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Il treno giapponese Maglev, tra i più veloci del mondo e senza conducente

I treni ad alta velocità possono rivoluzionare il mondo dei trasporti. Il Giappone ha realizzato un treno Maglev evoluto che ha effettuato il suo viaggio inaugurale il 16 ottobre 2024 nella città di Tsuru, superando i 500 chilometri orari. Secondo i piani, avrebbe dovuto collegare Tokyo con Nagoya nel 2027, ma le proteste ambientaliste e i costi elevati stanno rallentando il progetto che attualmente è stato rimandato al 2034.

Con questi risultati in un prossimo futuro il treno potrebbe competere con l’aereo, come hanno sottolineato i tecnici della CRRC: “Sappiamo che la velocità massima di un “bullet train” è di 350 km/h, mentre con l’aereo si sta tra gli 800 e i 900 orari. Con il Maglev contiamo di inserire un’ulteriore opzione di trasporto che consenta ai passeggeri la scelta che ritengono migliore”. 

Come funzionano i treni Maglev

I treni ad alta velocità maglev funzionano grazie a un sistema di levitazione magnetica che annulla l’effetto di attrito attraverso l’impiego di elettromagneti che gli permettono di fluttuare sopra i binari. Utilizza il principio di attrazione e repulsione tra due campi magnetici, per cui la repulsione permette di far levitare il treno di circa 10 centimetri sulle rotaie, mentre quest’ultimo subisce l’attrazione dei binari per non deragliare ma scivolare delicatamente.

Il treno francese TGV ha raggiunto e superato i 574 chilometri orari registrando un record, tuttavia la sperimentazione sui treni ad alta velocità è sempre attiva e gli esperimenti non finiscono mai di sorprendere. Varie compagnie del settore trasporti investono ingenti quantità di milioni per la ricerca ingegneristica in Europa e in Asia. Un biglietto per un treno Maglev costa circa 6,50 euro per una corsa singola o 10,40 euro per andata e ritorno. Per tratte lunghe ovviamente la spesa aumenta.

treno maglev

Fonte: Getty Images

Treno Maglev in Giappone

L’alta velocità senza conducente

Il primo treno ad alta velocità del mondo, soprannominato il treno a proiettile, è targato Shinkansen e risale al 1964 quando ci furono le Olimpiadi di Tokyo. Questo ha trasformato il trasporto ferroviario in Giappone, riducendo i tempi di viaggio tra varie città del paese. Quest’anno Shinkansen festeggia i suoi 60 anni con i suoi treni che raggiungono 300 km/h.

L’elettrotreno giapponese Shinkansen Serie LO ha raggiunto i 603 km/h, sfruttando sempre la tecnologia magnetica che permette di annullare l’attrito sui binari quasi completamente e viaggiare molto veloce. Se diventasse possibile superare i 600 km/h a bordo di un treno si potrebbe attraversare l’Europa in sole due ore, anche se ci dovrebbe essere una ferrovia a disposizione per collegare in linea retta la Sicilia alle Alpi al confine con l’Austria che attualmente non esiste.

Il muso aerodinamico e gli interni spaziosi dei treni a proiettile Shinkansen, sono ormai un simbolo dell’abilità ingegneristica giapponese e dell’attenzione ai dettagli. Si prevede che questi mezzi senza conducente potrebbero essere operativi dalla metà degli anni 2030.

Proteste ambientaliste e costi elevati

Il progetto del treno maglev ad alta velocità sta subendo forti ritardi per i costi che includono investimenti infrastrutturali per circa 46 miliardi di euro, anche se l’opera porterebbe a più collegamenti interni al posto dei voli attualmente operativi. L’impatto ambientale infatti sarebbe minore rispetto a quello degli aerei, ma gli ambientalisti sono comunque contrari per i numerosi tunnel che dovrebbero attraversare le montagne in un’area ricca di risorse idriche. L’alterazione dei corsi d’acqua preoccupa gli agricoltori e l’approvvigionamento idrico della regione.

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I Borghi più belli d’Italia da raggiungere a bordo di un treno regionale

In Italia, alcuni dei borghi più incantevoli e meno conosciuti possono essere scoperti attraverso un’esperienza di viaggio sostenibile e immersiva: il treno regionale.

Grazie ai treni regionali di Trenitalia e alla partnership con l’associazione I Borghi più belli d’Italia, esplorare questi piccoli gioielli è ancora più semplice, conveniente e accessibile. Con un biglietto unico di 35 euro per viaggiare tre giorni consecutivi, è possibile attraversare la penisola fermandosi nei centri storici e nelle attrazioni culturali più belle che questi borghi hanno da offrire.

Che si tratti di una breve passeggiata per immergersi nelle atmosfere medievali o di una visita più approfondita, ogni borgo ha qualcosa di speciale da raccontare. Ecco alcuni dei borghi più belli da visitare in treno già a partire da questo autunno.

Valle D’Aosta: Bard

Bard è un borgo medievale noto per il Forte di Bard, una maestosa fortezza che si erge sopra il paese, un tempo fondamentale avamposto militare. Oggi è una rinomata sede culturale che ospita mostre temporanee e musei, come il Museo delle Alpi. Dal centro storico, che si snoda tra viuzze acciottolate e case in pietra, è possibile godere di una vista mozzafiato sulla valle circostante. Il borgo si raggiunge facilmente in treno e offre un assaggio autentico della storia valdostana.

Forte di Bard, Valle d'Aosta

Fonte: iStock

Vista sull’imponente Forte di Bard

Piemonte: Mombaldone, Orta San Giulio e Vogogna

In Piemonte, i borghi di Mombaldone, Orta San Giulio e Vogogna rappresentano alcune delle destinazioni più affascinanti per gli amanti del patrimonio artistico e naturale.

  • Mombaldone: un borgo dalle origini medievali, circondato da mura antiche e caratterizzato da strade strette e ciottolate, dove il tempo sembra essersi fermato. La chiesa parrocchiale e le case in pietra testimoniano il fascino senza tempo di questo piccolo centro.
  • Orta San Giulio: situato sulle rive del Lago d’Orta, è celebre per l’atmosfera romantica e i panorami mozzafiato sull’isola di San Giulio. Passeggiando lungo le viuzze del centro storico, è possibile ammirare edifici rinascimentali e giardini fioriti.
  • Vogogna: considerato uno dei borghi più belli del Piemonte, Vogogna si distingue per il suo Castello Visconteo e per la Torre del Pretorio. Un viaggio a Vogogna è un’immersione nella storia medievale, circondata dalle Alpi piemontesi.

I borghi imperdibili della Liguria

La Liguria è ricca di borghi pittoreschi e affascinanti, che si susseguono lungo la costa e l’entroterra. Ecco quali sono i più bei borghi da vedere e raggiungere in treno.

  • Moneglia: questo borgo marinaro offre spiagge sabbiose e acque cristalline, perfette per un soggiorno estivo. Il centro storico è caratterizzato da case colorate e strade tranquille.
  • Finalborgo: un gioiello medievale vicino al mare, dove le mura antiche, i palazzi signorili e il Complesso di Santa Caterina raccontano storie di epoche passate.
  • Laigueglia: con i suoi scorci romantici sul mare e le tradizionali case color pastello, Laigueglia è una destinazione ideale per una passeggiata rilassante tra i vicoli e le spiagge.
  • Borgio Verezzi: borgo dalle origini medievali con una vista mozzafiato sul mare, famoso per le sue Grotte di Borgio Verezzi e per il Festival teatrale estivo.
  • Campo Ligure: famoso per l’arte della filigrana d’argento, Campo Ligure offre un centro storico pittoresco con il suo caratteristico castello e l’atmosfera autentica dell’entroterra ligure.
  • Vernazza: uno dei borghi più iconici delle Cinque Terre, Vernazza è un borgo marinaro con una baia naturale, case colorate e una chiesa affacciata sul mare, che offre viste spettacolari.
  • Deiva Marina: un piccolo centro ideale per chi cerca tranquillità e bellezza naturale, con spiagge pulite e sentieri che si snodano verso le colline.
  • Diano Castello: questo borgo medievale, che domina dall’alto il Golfo Dianese, è un piccolo gioiello con chiese affrescate e stradine acciottolate.
Vernazza, Liguria

Fonte: iStock

Vista sul borgo di Vernazza, a picco sul mare

Trentino-Alto Adige: Chiusa, Egna, Vipiteno, Borgo Valsugana

Questi borghi del Trentino-Alto Adige sono circondati da montagne, boschi e vigneti, regalando atmosfere uniche nel cuore del nord Italia.

  • Chiusa: borgo amato dagli artisti e dagli scrittori, Chiusa è noto per la sua Abbazia di Sabiona e per le vedute pittoresche lungo il fiume Isarco.
  • Egna: con i suoi portici medievali e l’architettura tradizionale, Egna è un esempio di borgo tirolese che mantiene il suo fascino antico.
  • Vipiteno: una delle città più settentrionali d’Italia, Vipiteno è famosa per le sue casette colorate e per la Torre delle Dodici. D’inverno, il borgo si trasforma in un luogo incantato grazie ai mercatini di Natale.
  • Borgo Valsugana: caratterizzato dai canali che attraversano il centro storico, Borgo Valsugana è un luogo dall’atmosfera suggestiva, con edifici storici e ponti antichi.

Veneto: Montagnana

Montagnana, in Veneto, è un borgo circondato da mura medievali perfettamente conservate e che custodisce anche il bellissimo Castello di San Zeno,  oltre a racchiudere un centro storico con la Cattedrale di Santa Maria Assunta e una serie di palazzi rinascimentali. Montagnana è anche famosa per il suo prosciutto crudo DOP, una prelibatezza da non perdere.

Castello di San Zeno, Montagnana

Fonte: iStock

Il Castello di San Zeno a Montagnana

Friuli Venezia Giulia: Venzone e Palmanova

In Friuli Venezia Giulia, Venzone e Palmanova sono due borghi di rara bellezza.

  • Venzone: nella provincia di Udine, questo borgo conserva ancora oggi le mura medievali originarie, circondate da bastioni e torri che raccontano la sua antica funzione difensiva. All’interno, il cuore del paese è attraversato da stradine acciottolate e palazzi in pietra che conferiscono a Venzone un’atmosfera incantata.
  • Palmanova: conosciuta anche come la “città fortezza”, è un esempio unico di pianificazione militare e urbanistica rinascimentale. Fondata nel 1593 dalla Repubblica di Venezia per difendere il territorio dalle incursioni nemiche, Palmanova ha la particolarità di avere una pianta perfettamente a forma di stella con nove punte. Questa conformazione geometrica era parte di una strategia difensiva avanzata, dove ogni elemento della città era studiato per massimizzare la protezione e facilitare la sorveglianza.
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Gite in treno, dai laghi alla neve ai Mercatini di Natale

Sono gite da fare in giornata, ma non solo, e in Italia stanno spopolando. Piacciono alle famiglie, agli anziani, agli stranieri che visitano il nostro Paese. Piacciono a tutti, insomma. Consentono di visitare luoghi magnifici e di fare esperienze uniche senza stress, perché qualcuno ha organizzato già tutto per loro, dal trasporto alle visite programmate.

In Lombardia, queste esperienze si stanno moltiplicando a vista d’occhio, grazie anche a un accordo tra il servizio ferroviario regionale di Trenord e Discovera, piattaforma digitale che integra servizi turistici e di mobilità. Nata con l’obiettivo di valorizzare un turismo consapevole e sostenibile, puntando a ridurre le emissioni di Co2 grazie al mezzo pubblico e l’impatto sul territorio in termini di traffico sulle strade, questa partnership è stata presentata in occasione di TTG Travel Experience a Rimini. Ne abbiamo parlato con Pasquale Scoppeliti, uno dei fondatori di Sportit e Discovera durante la più importante fiera dedicata al turismo in Italia.

“Trenord aveva bisogno di far crescere più velocemente il progetto”, ha spiegato Scoppeliti “da qui nasce la collaborazione con noi che da qualche anno realizziamo piattaforme digitali legate al turismo ed è nata Discovera di cui Trenord è main mobility partner e che ha il compito di portare il concetto della gita sostenibile ancor più in là, facendolo crescere non solo sul territorio lombardo ma anche a livello nazionale, aprendo l’integrazione con altri player di mobilità andando a costruire quello che diventerà il tour operator nazionale dedicato ai viaggi sostenibili”.

“Grazie alla partnership con Discovera abbiamo evoluto la nostra proposta delle Gite in treno, prodotti treno+esperienza che registrano un successo in costante crescita, con oltre 56mila biglietti venduti nei primi nove mesi del 2024”, ha spiegato Leonardo Cesarini, Direttore Commerciale di Trenord. “Ci auguriamo di conquistare ancora più viaggiatori in treno nel tempo libero, a beneficio dell’ambiente e del territorio”.

Gite al lago

Il prodotto di punta sono le Gite al lago, che prevedono il viaggio in treno verso i laghi lombardi, in partenza da tutte le stazioni Trenord della Lombardia e che comprendono, oltre al trasporto, anche l’sperienza che può essere una navigazione o l’ingresso a un museo. Questo tipo di escursione piace molto anche agli stranieri, dato che molti turisti atterrano a Malpensa e che grazie, al Malpensa Express, rappresenta uno dei canali di accesso a Milano, alla Lombardia e all’Italia, di fatto. In treno si raggiungono gli splendidi borghi del Lago di Como come Bellagio, Torno, Varenna e Menaggio, o del Lago d’Iseo come Montisola o ancora del Lago di Garda, come Gardone Riviera.

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Fonte: 123RF

Gite in treno sui laghi lombardi

Treni della neve

Anche quest’anno, nella stagione invernale, partiranno i Treni della neve diretti verso le cime lombarde. La formula comprende un biglietto unico treno+skipass e il servizio dedicato di bus-navetta verso gli impianti sciistici, a cui i viaggiatori potranno integrare tutti gli altri servizi che desiderano, per completare l’esperienza di una o più giornate sugli sci, come per esempio il noleggio delle ciaspole o il biglietto della funivia. Organizzati da Trenord insieme a Snowit, società che fa parte di Discovera, i comprensori sciistici collegati dai Treni della neve sono quelli di Aprica-Corteno, Valmalenco, ai quali lo scorso anno si sono aggiunti quelli di Madesimo e dei Piani di Bobbio.

Le novità in arrivo

Quest’anno ci sarà anche un grande novità: una corsa straordinaria verso i Mercatini di Natale, che da Milano raggiungerà direttamente le città di Trento e di Bolzano, dove si svolgono i mercatini più famosi d’Italia. Inoltre, per l’estate, potrebbe partire un Treno del mare, come ci ha anticipato Franco Lucente, Assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile della regione Lombardia durante il weekend Porte aperte alla Squadra Rialzo di Milano Centrale che si è svolto a fine estate, dove erano in mostra i treni storici più belli delle ferrovie italiane. Non si hanno ancora dettagli a riguardo ma, come si suol dire, stay tuned!

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Gli Intercity di Trenitalia cambiano volto: le novità

Intercity di Trenitalia è il treno che collega quotidianamente moltissime piccole, medie e grandi città in Italia e non solo. Un treno confortevole, dotato di diversi livelli di classi e ticket, che permette di raggiungere la propria destinazione senza alcun cambio.

Con il claim “liberi di viaggiare”, Trenitalia ha parlato chiaro: nonostante Intercity sia già ottimamente posizionato sul mercato, con ben 13 milioni di passeggeri che lo hanno utilizzato lo scorso anno, il progetto non si arresta e anzi cambia volto, per svilupparsi e modernizzarsi sempre di più. Vediamo di che si tratta.

L’offerta Intercity di Trenitalia

Nel 2023 sono stati 1,5 milioni i passeggeri sui treni notturni di Intercity, asset che Trenitalia ritiene infatti sempre più strategico. Nell 2024, infatti, è stata stimata una crescita del +5%, così come spiegato durante il TTG Travel Experience di Rimini dallo stesso Massimo Formichella, responsabile commerciale e sales di Intercity e crossborder Trenitalia.

Ad oggi, Intercity assicura 44 collegamenti con Paesi esteri quali Svizzera, Austria e Germania. Il progetto di Trenitalia per Intercity ha un target ben specifico: si rivolge, infatti, maggiormente ai giovani under 30, alle famiglie e ai gruppi. Lo scorso anno, infatti, circa 1,4 milioni di passeggeri hanno viaggiato prenotando i biglietti in nucleo familiare, mentre c’è stato anche un +20% in più di aumento per quanto riguarda chi viaggia in gruppo.

I punti di forza dei treni Intercity

Per la nuova stagione e per il 2025 si punterà totalmente sulla sostenibilità: l’attenzione alle soluzioni green sono all’ordine del giorno, ecco perché già quest’anno in circa 40mila hanno viaggiato sui treni Intercity con la propria bicicletta, grazie ai numerosi alloggiamenti dedicati presenti a bordo delle carrozze. Non solo, Intercity si conferma anche un treno pet-friendly, tanto che il trasporto degli animali domestici è possibile per un bacino di circa 80mila passeggeri nel 2024.

Uno dei punti di forza che ha caratterizzato durante l’estate appena trascorsa i treni Intercity è la linea di prodotti Summer Experience: si tratta dei collegamenti estivi con le più note e gettonate località balneari (linee Roma-Ancona, Reggio Calabria-Taranto) e con i luoghi turistici di montagna (linee Verona-Bolzano e Roma-Bolzano).

Ad arricchire l’offerta, anche i treni dei weekend e i 20 convogli notturni: un totale, insomma, di ben 127 treni  giornalieri, con oltre 50mila posti per i passeggeri a bordo ogni giorno.

Le novità di Intercity per il 2025

Per il 2025, la rete ferroviaria dei treni Intercity si avvarrà di un prolungamento per quanto riguarda l’offerta leisure, particolarmente rilevante dal punto di vista logistico. Il progetto di ampliamento riguarderà le seguenti stazioni: Bardonecchia sulla linea Torino-Genova, di Bari e Lecce sulla linea Reggio Calabria-Taranto, le stazioni di Bolzano sulla Linea Bologna-Lecce, di Savona sulla linea Torino-Genova e di San Benedetto del Tronto sulla linea Roma-Ancona.

Non solo: la novità dell’anno prossimo sarà la fermata di Loreto su alcuni convogli dell’Adriatica, per supportare il continuo turismo religioso, sempre molto attivo durante tutto l’anno.

Per quanto riguarda i livelli di servizio, invece, a bordo si conteranno 52 posti riservati per la classe Plus e 74 posti per la classe Easy, un’area di ristoro con appositi distributori automatici, l’area Bike per i passeggeri che viaggiano con la propria bici e infine anche l’area Family dove i più piccoli potranno intrattenersi con l’uso di alcuni giochi da tavolo messi a disposizione da Trenitalia.

Per gli Intercity notte, invece, gli alloggiamenti prevedono posti a sedere Basic-Easy, cuccette Confort (con 4 posti-letto) e la sistemazione su vagone letto Deluxe-Relax, nonché la confortevole e lussuosa cabina Excelsior-Superior, che conta persino una toilette privata. Nel corso dei viaggi in notturna, invece, la ristorazione prevede carrellini mini-bar a pagamento, piatti caldi, kit di viaggio e colazione compresa inclusa nel ticket.

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Con un’unica prenotazione potrai viaggiare in aereo e in treno

Alcune destinazioni possono essere raggiunte tranquillamente in aereo, altre necessitano di una combo aereo-treno che richiede una pianificazione precisa per non rischiare di perdere tempo e denaro. Questo fino ad oggi: Trenitalia (Gruppo Fs) e SkyTeam hanno unito le forze per semplificare la vita ai viaggiatori con un accordo che trasformerà il momento dell’organizzazione in una passeggiata. In una nota congiunta rilasciata proprio in questi giorni, le compagnie hanno dichiarato di aver firmato un Memorandum of Understanding (MoU) per offrire itinerari combinati “aereo + treno” in un’unica prenotazione.

Non è la prima volta che Trenitalia abbraccia un progetto di questo genere. Già nel 2023 aveva stretto un accordo con ITA Airways creando AccesRail per consentire ai passeggeri di acquistare il biglietto combinato, in particolare dall’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino. Ora, grazie alla nuova alleanza con SkyTeam, Trenitalia pensa in grande e amplia le opportunità offerte ai suoi passeggeri.

L’unione fa la forza: gli itinerari aereo + treno

Da una parte abbiamo SkyTeam, una tra le più importanti alleanze di compagnie aeree al mondo, dall’altra Trenitalia, società del Gruppo Fs, la principale società in Italia per il trasporto ferroviario. Questi i due protagonisti che hanno unito le forze per promuovere una nuova modalità di trasporto intermodale e sostenibile firmando un protocollo che vi permetterà di pianificare il vostro viaggio aereo-treno facendo un’unica prenotazione.

L’idea delle due aziende è molto semplice. Chi arriva in Italia con un volo di una compagnia aerea facente parte di SkyTeam, potrà raggiungere un’ampia gamma di destinazioni in tutto il Paese con i treni ad alta velocità di Trenitalia. Vi facciamo un esempio: i viaggiatori potranno volare da New York-JFK a Roma Fiumicino, ritirare i bagagli, salire a bordo di un Frecciarossa e raggiungere una delle città italiane servite dal treno. Il tutto usufruendo di una sola prenotazione!

Una soluzione valida per trasporti intermodali e sostenibili

L’obiettivo comune di SkyTeam e Trenitalia è quello di offrire ai propri clienti viaggi all’avanguardia che semplificano la vita e forniscono una soluzione sostenibile per spostarsi all’interno del territorio italiano. Le compagnie facenti parte di SkyTeam garantiscono collegamenti per 23 aeroporti inclusi quelli di Roma, Milano, Torino, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Verona, Palermo, Catania, Bari e Cagliari, mentre Trenitalia raggiunge 150 destinazioni. I treni, ovviamente, saranno integrati con gli orari dei voli internazionali, così da aiutare i viaggiatori a organizzare al meglio i propri spostamenti.

Il CEO di SkyTeam si è dichiarato molto soddisfatto dell’accordo, affermando: “L’Italia è un importante mercato globale per i viaggiatori d’affari e leisure e, grazie alla collaborazione con Trenitalia, possiamo offrire ai clienti più opzioni per andare dove vogliono, come vogliono, usufruendo al tempo stesso dei numerosi vantaggi per cui SkyTeam è conosciuta”. Mario Alovisi, invece, Direttore Marketing di Trenitalia e CEO di Italia Loyalty, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di intraprendere un viaggio insieme a SkyTeam in una missione condivisa per rendere i viaggi più intermodali e non vediamo l’ora di accogliere i clienti SkyTeam nel vasto network Frecciarossa in tutta Italia”.

L’accordo inciderà anche sui pacchetti fedeltà di entrambe le compagnie. L’alleanza, infatti, consentirà ai membri frequent flyer di SkyTeam di guadagnare e spendere miglia quando viaggiano su corse Frecciarossa selezionate. I membri di CartaFRECCIA, invece, il programma fedeltà per i viaggiatori di Trenitalia che ha superato i 10 milioni di iscritti, potranno guadagnare e spendere punti viaggiando su voli SkyTeam selezionati.

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Dogu Express, il treno che fa scoprire le bellezze della Turchia

Il Dogu Express, o Eastern Express in inglese, percorre la tratta ferroviaria più lunga della Turchia. Nato come treno pendolare che viaggiava da Ankara a Kars, negli ultimi anni il treno è noto per i suoi paesaggi mozzafiato attraverso l’est, pieni di tesori fuori dai sentieri battuti. In risposta alla crescente domanda, il servizio pendolare è stato trasformato, nel 2019, in un percorso turistico. Il treno percorre una distanza di 1.310 km facendo alcune fermate lungo il percorso, dove vengono organizzate escursioni.

Da Kars al confine turco con la Georgia ci vogliono circa due ore e circa 160 km in macchina verso nord, mentre con questo treno si può esplorare la Turchia orientale attraverso un percorso avventuroso nel Caucaso che altrimenti si potrebbe fare solo volando dalla Gran Bretagna a Tbilisi via Instanbul. Il Dogu Express risale agli anni ’30 e la sua rotta per decenni è stata poco conosciuta, fino a quando alcuni influencer turchi ne hanno cominciato a parlare e oggi i biglietti sono notoriamente difficili da trovare e vanno esauriti in pochi minuti.

A bordo del Dogu Express: si parte

Il Dogu Express parte tre volte a settimana solo da dicembre a marzo, verso sera e, mentre si allontana dalla stazione ferroviaria art déco di Ankara, la vista dal finestrino si trasforma rapidamente. Dalla frenesia e le luci di una metropoli gli occhi si posano su panorami sconfinati. Le cabine letto sono dotate di due letti singoli a castello che possono essere riconvertiti in sedili durante il giorno, e ogni passeggero può usufruire di un minifrigo e un lavandino. I viaggiatori spesso decorano i loro scompartimenti con lucine, sciarpe, candele ed effetti personali. Il fiume Eufrate fa compagnia lungo la tratta, fiancheggiato da colline innevate, scorrendo verso sud fino alla Siria e all’Iraq.

Dogu Express Turchia

Fonte: Getty Images

Il treno Dogu Express

Prima di partire: cosa vedere ad Ankara

Prima di partire con il Dogu Express si può approfittare per visitare la città di Ankara che non ha niente da invidiare a Instanbul anche se è meno turistica. I siti principali includono il mausoleo di Ataturk, l’ultima dimora del padre fondatore della Turchia moderna, Mustafa Kemal Atatürk. Poi ci sono il Peace Park con una bandiera turca composta da ciottoli circondata da un’aiuola, e la Ceremonial Plaza che conduce alla Hall of Honor che ospita la tomba di Ataturk. Sebbene Ankara abbia intrapreso un rapido ritmo di sviluppo dopo essere diventata la nuova capitale del paese nel 1923, conserva ancora un certo fascino storico nei suoi vecchi quartieri.

Ulus è il quartiere vecchio della città dove ci sono rovine romane, passaggi conservati e persino un vecchio castello, arroccato su una collina che offre ampie viste panoramiche sullo scenario circostante. All’interno di Ulus si trova Sanat Sokağı, o Arts Street, un tratto di case ottomane restaurate che sono state convertite in caffè con cortili pieni di bancarelle che vendono artigianato e souvenir dell’era ottomana. Per un’esperienza più contemporanea, si può visitare CemModern, una nuova galleria d’arte che ospita mostre internazionali in un deposito ferroviario restaurato. Gli eventi culturali qui sono vari, che vanno dalle proiezioni di film alle sessioni di yoga di gruppo e ai mercati del design.

Il viaggio continua

La mattina presto successiva, il treno arriva a Ilic, un piccolo villaggio la cui attrazione principale è la vicinanza a Karanalik, o Dark Canyon. Il Canyon ospita la bellissima Stone Road che si aggrappa al canyon quando non si tuffa in uno dei suoi 38 tunnel o non affronta curve terrificanti. Nonostante la reputazione di essere pericolosa, la strada attira regolarmente i turisti con i suoi paesaggi mozzafiato come scogliere spettacolari e gole scoscese, mentre l’Eufrate scorre sotto. Il treno poi scende più a est, nel cuore dell’Anatolia.

Ankara

Fonte: 123RF

La città di Ankara

Tappa finale

Al calar della sera il Dogu Express raggiunge Erzurum, città che ospita molti diversi tipi di cucina locale, il più famoso dei quali è il Cag Kebab. L’agnello viene marinato per circa 12 ore in cipolle, sale e pepe, per poi essere infilzato su uno spiedo e cotto su un fuoco di legna prima di essere avvolto in un caldo pane azzimo o mangiato direttamente dallo spiedo.

Dopo Erzurum, dopo poche ore si arriva alla destinazione finale, Kars, famosa per il suo paesaggio invernale da favola. Il suo nome deriva dalla parola turca che significa neve e la città è nota per la sua architettura unica che risale ai tempi in cui faceva parte dell’Impero russo. A breve distanza in auto da Kars, si possono visitare maestose rovine risalenti a 1.600 anni fa sono aperte ai turisti. Vaste mura e chiese ben conservate, tutte con vista su un profondo burrone, offrono ai visitatori un viaggio indietro nel tempo. Sebbene le regioni orientali della Turchia attraggano meno turisti, la gente del posto è spesso desiderosa di accogliere i visitatori con la tradizionale ospitalità turca.

Come trovare i biglietti

Acquistare i biglietti per viaggiare con il Dogu Express non è facile, ma è utile sapere che vengono rilasciati con un mese di anticipo solitamente e le agenzie di viaggio li prendono in grandi quantità per poi rivenderli. Per questo a volte il treno sembra riempirsi in breve tempo rispetto al momento in cui si aprono le vendite. Uomini e donne non possono condividere la stessa cabina, a meno che non siano familiari, mentre chi viaggia da solo paga di più perchè deve acquistare l’intera cabina.

I tipi di biglietti, tuttavia, sono quello turistico che si ferma in alcune città per poterle visitare con calma, e quello locale che in 24h va da Ankara a Kars per chi ha bisogno. Tenete presente che le cuccette nel treno locale hanno quattro letti, mentre il treno turistico ne ha solo due ma con aria condizionata e lenzuola pulite in concessione. I biglietti si possono quindi comprare online sul sito della compagnia dei treni TCDD o sull’app in inglese. Sul web consigliano di controllare la disponibilità almeno 40 giorni prima dell’eventuale partenza. Poi ci vuole un pizzico di fortuna e si può vivere l’avventura da raccontare poi al ritorno a casa.

 

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Viaggi in treno, questi sono i più belli da fare quest’anno

Anche oggi che siamo sempre tutti di corsa e la tecnologia offre l’opportunità di muoversi più veloce in tutto il mondo, i viaggi in treno mantengono il loro fascino. Attraversare un paese guardando fuori dal finestrino, senza avere la responsabilità e lo stress di guidare, è ancora preferito da molte persone che vogliono scoprire un angolo di mondo. Se poi si parla di treni di lusso, preparatevi a sentirvi protagonisti di un film di Poirot o di Indiana Jones con meno pericoli e qualche coccola in più.

In occasione dei Condé Nast Traveller Readers’ Choice Awards ai lettori è stato chiesto di votare per alcune categorie di viaggio, tra cui i migliori viaggi in treno al mondo. Il primo posto è ​​andato al British Pullman, un treno targato Belmond che parte da London Victoria e viaggia verso destinazioni storiche come il castello di Sissinghurst, Bath e i Cotswolds.

Il British Pullman

Il British Pullman offre l’opportunità di fare un viaggio senza tempo attraverso la Gran Bretagna in un ambiente elegante e confortevole con carrozze restaurate dove gustare tè o champagne e sentirsi immersi in un’epoca passata. Mezzo di trasporto della famiglia reale, questo mezzo di trasporto esclusivo ha un’anima anni ’20 che non lascia indifferenti e le carrozze hanno nomi curiosi come Vera, Minerva, Audrey che custodiscono storie uniche. Intagli, luci e rivestimenti riportano senza dubbio a quel periodo storico, insieme al buon cibo, al vino e agli eventi in programma per intrattenere gli ospiti.

I treni Belmond promettono un’esperienza unica

In realtà ben tre treni Belmond sono apparsi nella lista, con l’Eastern and Oriental Express nel sud-est asiatico, l’Andean Explorer in Perù, l’Hiram Bingham a Machu Picchu e il Royal Scotsman.

Treno Perù

Fonte: Getty Images

Treno in Perù in viaggio tra Cuzco e Machu Picchu

L’Hiram Bingham, dedicato all’esploratore che ha scoperto la cittadella Inca, accompagna in un viaggio nel cuore dell’impero Inca da Cuzco a Machu Picchu con carrozze in stile anni ’20 impreziosite da pannelli in legno lucido e dettagli in ottone. Se avete un animo romantico la carrozza panoramica permette di godere del tramonto o di un cielo notturno pieno di stelle, mentre a bordo si può assaggiare la cucina tradizionale sudamericana tra canti e balli caratteristici.

Il Royal Scotman invece assicura un’avventura emozionante attraverso le highlands a bordo di un treno raffinato ed elegante con rivestimenti in mogano e un mix di arredi in tweed e lana che richiamano l’irresistibile stile scozzese. Dai giardini ai castelli, fino alle isole e alcuni grand tour della Bretagna, questo viaggio promette uno spettacolo per gli occhi e la mente tra Inghilterra, Galles e Scozia.

L’Andean Explorer è il primo treno di lusso del Sud America con cabine private per i viaggiatori. Si parte da Cuzco per raggiungere la città bianca di Arequita esplorando le magiche ed evocative pianure andine. Viaggiando si possono ammirare le bellezze naturali della regione come il Canyon del Colca e il lago Titicaca a bordo di carrozze ricche di dettagli artigianali.

Se L’Oriente è la vostra meta preferite potete provare l’Eastern and Oriental Express, un treno con carrozze verdi e oro impreziosite da pannellature in ciliegio, sete e ricami malesi. L’atmosfera raffinata e rilassante accoglie gli ospiti che lungo il tragitto possono esplorare giungle, templi antichi e villaggi caratteristici per un tour avventuroso e ricco di sorprese.

Il treno di lusso oltreoceano

Al secondo posto c’è il Rocky Mountaineer, che ha quattro tratte ferroviarie attraverso la British Columbia, l’Alberta, il Colorado e lo Utah ed è stato recentemente nominato il migliore in assoluto da un altro studio. La sua fama è pari all’Orient Express o al treno per Darjeling, ma questo mezzo regala tour di una durata minima di 2 giorni fino a un massimo di due settimane alla scoperta del Canada e le Montagne Rocciose.

Le carrozze hanno tutti i comfort con un soffitto panoramico in vetro e le tratte da scegliere sono 4, costruite oltre 100 anni fa. Vancouver, Jasper, Banff, Whistler e il nord della British Columbia regalano vallate incantante, ponti sospesi, foreste fitte, laghi, canyon e cime innevate per tutti i gusti. Alcuni scenari mozzafiato e siti archeologici da non perdere si possono esplorare nelle varie fermate, per poi tornare a bordo e rilassarsi con stile.

Colorado

Fonte: 123RF

Un treno in Colorado

I migliori viaggi in treno al mondo

Di seguito potete consultare la lista con i 15 migliori viaggi in treno che si possono fare in tutto il mondo. In Europa, negli Stati Uniti, ma anche in Asia e in Africa ci sono molti posti da vivere e catturare con foto e video da custodire poi per sempre una volta tornati a casa.

  • British Pullman, un treno Belmond, Inghilterra
  • Rocky Mountaineer, Nord America
  • Eastern & Oriental Express, un treno Belmond, Sud-est asiatico
  • Andean Explorer, un treno Belmond, Perù
  • Glacier Express, Svizzera
  • Hiram Bingham, un treno Belmond, Machu Picchu
  • Golden Eagle Danube Express, Europa
  • Venice Simplon-Orient-Express, un treno Belmond
  • Northern Belle, Europa
  • Royal Scotsman, un treno Belmond, Scozia
  • Golden Eagle, Asia centrale
  • Rovos Rail, Africa
  • The Canadian, Canada
  • Bernina Express, Alpi europee
  • Maharajas Express, India

Il Maharajas Express è un modo unico per esplorare l’India in tutto il suo splendore. New Delhi, Jaipur, Agra e alcuni dei posti più belli di questo mondo incantevole sono toccati dall’itinerario previsto di questo treno inaugurato nel 2010. Oltre a visite doverose come il celebre Taj Mahal, le tigri del parco Ranthambore e il Rajasthan, si possono vivere attività come giocare a polo con gli elefanti, assistere a balli tipici e assaggiare specialità culinarie del posto nel deserto o nelle fortezze.

Il Glacier Express offre un viaggio di otto ore tra le località montane di Zermatt e St. Moritz in Svizzera. Ponti, gallerie e paesaggi spettacolari accompagnano i viaggiatori a bordo di carrozze panoramiche. Alla scoperta delle Alpi, questo treno porta alla Gola del Reno, al distretto di Goms fino a raggiungere come punto più alto il Passo dell’Oberalp che si trova a 2033 metri.

Ognuno di questi itinerari porta a scoprire un posto affascinante, ricco di natura e storia. I treni menzionati offrono un’esperienza completa di comfort a bordo, assicurando la serietà e competenza del personale che assiste il viaggiatore in ogni momento. Scegliere un viaggio in treno tra questi può essere un modo diverso e bellissimo di visitare un paese vicino o lontano nel corso di quest’anno, da soli, in famiglia o in coppia.

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Trenitalia lancia Regionale, il nuovo volto del trasporto locale

Trenitalia inaugura una nuova era per il trasporto ferroviario locale con il lancio di Regionale, un brand rinnovato e pensato per pendolari, studenti, lavoratori ma anche turisti che si spostano nelle proprie città o regioni. Non si tratta solo di un nuovo marchio, ma di un segno tangibile dell’impegno del Gruppo FS verso la sostenibilità, l’accessibilità e l’innovazione, con un’attenzione particolare alle esigenze dei passeggeri. Il trasporto regionale, infatti, è stato protagonista di una vera rivoluzione negli ultimi 15 anni, grazie all’introduzione di nuovi treni e servizi che hanno migliorato l’esperienza di viaggio per milioni di persone.

La trasformazione del trasporto regionale

Il percorso di evoluzione del trasporto regionale di Trenitalia è stato segnato da importanti traguardi, non solo per l’introduzione di treni moderni, ma anche per la qualità dei servizi offerti. Tra questi, l’intermodalità gioca un ruolo chiave, consentendo ai passeggeri di combinare diversi mezzi di trasporto, mentre il comfort a bordo è stato riconosciuto positivamente dagli utenti. Questo successo è il risultato di un impegno costante e di una stretta collaborazione tra Trenitalia e le Regioni italiane, che ha portato alla stipula di Contratti di Servizio di lunga durata.

Un aspetto fondamentale di questo rinnovamento è stata la consegna di 500 nuovi treni regionali, l’ultimo dei quali è entrato in servizio proprio in questi giorni. Con l’arrivo di ulteriori 226 treni nei prossimi anni, entro il 2027 la flotta sarà composta da oltre 700 nuovi treni, tra cui convogli elettrici a doppio piano, monopiano e ibridi, rinnovando così l’80% del parco mezzi totale. Un progetto ambizioso, che prevede un investimento complessivo di oltre 7 miliardi di euro, ai quali si aggiungono 3 miliardi destinati all’implementazione di tecnologie e alla manutenzione avanzata.

Le innovazioni digitali

La digitalizzazione dei servizi è un altro pilastro della trasformazione di Trenitalia. A partire da gennaio 2024, la puntualità dei treni regionali ha raggiunto il 92%, un risultato che riflette l’impegno dell’azienda nel migliorare la qualità del servizio. L’introduzione del biglietto digitale, che dal 21 settembre si valida automaticamente senza bisogno di check-in, rappresenta un’innovazione fondamentale nella semplificazione dell’esperienza di viaggio. Inoltre, il nuovo sistema di pagamento Tap&Tap, che permette di pagare il biglietto in modo rapido e intuitivo, ha reso i viaggi più immediati e sostenibili.

Un nuovo brand per una mobilità sostenibile

Il nuovo brand Regionale, presentato dall’amministratore delegato di Trenitalia Luigi Corradi, con il suo design semplice e orientato alla sostenibilità, è destinato a diventare un simbolo riconoscibile per chiunque viaggi in treno, rafforzando il legame tra le comunità locali e i territori. Il colore verde e le linee morbide delle nuove livree dei treni esprimono i valori fondamentali di un servizio che punta a essere non solo efficiente, ma anche rispettoso dell’ambiente.

Il lancio di Regionale non vuole essere un semplice restyling estetico, ma rappresenta una vera rivoluzione nella visione del trasporto locale. L’interconnessione con altre modalità di trasporto, come bus e navi, è fondamentale per offrire una mobilità capillare in tutta Italia. Con oltre 6.000 corse giornaliere e più di 400 milioni di passeggeri trasportati ogni anno, Regionale è una realtà che abbraccia l’intero Paese. Grazie a 180 soluzioni intermodali, tra cui il servizio Link che combina treno e altri mezzi di trasporto, anche le destinazioni più remote sono facilmente raggiungibili.

Il futuro del trasporto regionale

L’innovazione e la sostenibilità sono al centro delle strategie future di Trenitalia. Regionale si prepara ad affrontare le sfide del futuro con un piano ambizioso che guarda alla sostenibilità non solo in termini ambientali, ma anche economici e sociali. Il progetto non si limita al rinnovamento della flotta, ma propone una vera e propria rivoluzione nel modo di concepire i trasporti, intercettando le esigenze delle nuove generazioni di viaggiatori, sempre più attenti all’ambiente e alle nuove modalità di viaggio.

Per celebrare questo importante traguardo, Trenitalia ha organizzato il Rebel Revolution Fest, un evento che si terrà il 4 e 5 ottobre al Parco Schuster di Roma, in collaborazione con RTL 102.5 e Radio Zeta. Un’occasione di festa tra musica e spettacolo per celebrare il futuro del trasporto regionale in Italia.

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In arrivo entro il 2025, il nuovo Frecciarossa 1000, green e smart

Il Frecciarossa è il treno di alta velocità di Trenitalia nel nostro Paese: la novità in arrivo è che alla entro il prossimo anno ci sarà in circolazione un nuovo modello di vettura, il Frecciarossa 1000, che sarà tecnologicamente più avanzato e più veloce di adesso. Ecco i dettagli su questo nuovo modello di treno presentato oggi a Berlino.

Cos’è il Frecciarossa 1000

Il Frecciarossa 1000, in grado di raggiungere una velocità massima di 300 km/h (con omologazione fino a 360 km/h), è il primo treno ad alta velocità al mondo a ottenere la certificazione di impatto ambientale (Epd) grazie a un’accurata Analisi del Ciclo di Vita (LCA). Ogni aspetto, dalle leghe leggere utilizzate nella costruzione ai motori elettrici avanzati, è stato infatti studiato per minimizzare il consumo energetico. Tra le innovazioni di questa nuova generazione di treni, spicca un tasso di riciclabilità del 97,1%, superiore del 2,7% rispetto ai modelli precedenti, insieme a una maggiore affidabilità grazie all’efficienza migliorata del sistema di trazione e a una riduzione del consumo energetico.

Luigi Corradi, Amministratore Delegato di Trenitalia, durante la presentazione del nuovo Frecciarossa 1000 all’evento InnoTrans, ha sottolineato l’importanza della sostenibilità per i treni che operano per oltre 25 anni. “La riciclabilità dei materiali è ormai un criterio fondamentale nelle gare per l’acquisto dei treni, come già fatto con gli Intercity, dove abbiamo introdotto sedili realizzati con plastiche riciclate recuperate dal mare. Questo, insieme alle nuove tecnologie per il convertitore, ci permette di ridurre i consumi del 5-10%, un impatto significativo considerando che ogni treno percorre oltre 500.000 km all’anno.

Il Frecciarossa 1000 è stato progettato non solo per viaggiare in Italia, dove collega 120 destinazioni con oltre 270 corse giornaliere, ma anche per operare su sette importanti reti ferroviarie europee, tra cui Francia, Germania, Spagna, Austria, Svizzera, Paesi Bassi e Belgio. Oltre a servire il mercato italiano, ha già avuto grande successo in Spagna e Francia, e Corradi ha annunciato un piano di espansione europea, anticipando che questo treno sarà sempre più presente sui binari del continente, pur non potendo svelare ulteriori dettagli.

Le novità del Frecciarossa 1000

Perché il Frecciarossa 1000 che sarà attivo entro il prossimo anno sarà più tecnologico e più sostenibile?

Dei nuovi treni si contano 36 vetture, per un investimento di circa 1.3 miliardi di euro. Trenitalia ha commissionato a Hitachi questi 36 treni ETR1000, con un’opzione di riserva per altri 10 convogli, per un totale di 46 treni. Le prime consegne arriveranno fino al 2028, al ritmo di circa otto treni l’anno che potranno entrare in servizio.

Oltre alla velocità massima di 300 km/h che raggiunge il Frecciarossa 1000, questo treno ha anche visto un notevole restyling del design degli interni: in area Executive, ad esempio, sono state introdotte 4 nuove sedute che vedono integrate funzionalità come la porta laptop e il pulsante chiamata, mentre invece è stata eliminata l’area meeting. Per l’area Business le novità riguardano prettamente gli interni e in area bistrot è stata ampliata l’area di preparazione dei cibi e sono stati ottimizzati gli spazi dediti al deposito dei trolley del servizio di catering. In area Standard, invece, si aggiungono 8 nuove bagagliere, mantenendo lo stesso numero di posti, ovvero 300, nonché sono state incrementate le cappelliere. Inoltre, sono stati inseriti anche ulteriori pittogrammi per la fruibilità delle persone ipovedenti e non vedenti.

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Il nuovo piano per collegare con l’Alta Velocità tutte le capitali Ue

Ormai è risaputo che viaggiare in treno possiede molteplici vantaggi, soprattutto dal punto di vista ambientale. In un periodo storico in cui è sempre più evidente che auto, navi e aerei provochino la più alta percentuale di emissioni di gas a effetto serra, si rendono necessarie soluzioni concrete che permettano ai viaggiatori di muoversi in Europa con facilità e sostenibilità.

Il treno rappresenta sicuramente un alleato ideale in questo contesto: la stessa Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), considera l’industria ferroviaria la modalità di trasporto motorizzato di passeggeri più rispettosa dell’ambiente, in termini di emissioni di gas a effetto serra e rispetto agli spostamenti in automobile o in aereo.

Questo lo sanno bene anche a Budapest dove, durante la riunione informale dei ministri dei trasporti, è stato discusso un piano da 550 miliardi di euro che, collegando con l’Alta Velocità tutte le capitali europee, ridurrebbe il traffico aereo e stradale e creerebbe 1,5 milioni di posti di lavoro.

La proposta: potenziare i treni ad alta velocità in Europa

Alcune simulazioni sul nuovo piano per collegare con l’Alta Velocità tutte le capitali Ue hanno evidenziato alcuni possibili scenari: sette ore di treno per andare da Roma a Parigi, tre ore da Lisbona a Madrid. Il piano, da attuare entro il 2050, è stato affidato da Von der Leyen al prossimo commissario ai trasporti, Apostolos Tzitzikostas, il quale dovrà portare a termine questo ambizioso progetto per realizzare una rete ferroviaria europea in grado di connettere tutte le capitali Ue.

L’obiettivo del piano è duplice: da una parte generare benefici economici, circa 750 miliardi di euro entro il 2070, e dall’altra offrire una soluzione ai problemi ambientali attuali. Durante le discussioni sul piano, si è parlato di una riduzione del traffico aereo e stradale per un risparmio di oltre 100 milioni di tonnellate di CO2 l’anno. Inoltre, tra i vantaggi messi in evidenza, c’è anche la creazione di 1,5 milioni di posti di lavoro.

L’esempio della Cina e il problema degli investimenti

Fonte d’ispirazione in questo contesto è la Cina, menzionata come esempio di successo non solo per la sua rete ferroviaria, la più grande e utilizzata al mondo con i suoi 45.000 kilometri di rotaie e un rendimento annuo degli investimenti pari al 6.5%. La Cina, infatti, trae vantaggio anche dalla minore dipendenza dal petrolio e dalle importazioni grazie alle proprie ferrovie.

Alberto Mazzola, direttore esecutivo della Comunità delle imprese ferroviarie e di infrastruttura europee (Cer), ha dichiarato: “La quota di mercato ferroviaria sul traffico a lunga percorrenza salirebbe al 50%. L’alta velocità ferroviaria è fondamentale per la fornitura di servizi di qualità e confortevoli, ma anche per ridurre la dipendenza dal petrolio e favorire la decarbonizzazione”.

Lo stesso Mazzola ha messo però in evidenza un problema: gli investimenti necessari per la riuscita del piano. Questi non sono attualmente sufficienti per garantire spostamenti equi e sostenibili in Europa tramite l’uso dell’Alta Velocità. Nei mesi scorsi anche Enrico Letta aveva proposto il potenziamento dell’alta velocità con un report, sottolineando che l’alta velocità esiste all’interno dei singoli Paesi, ma è inesistente sulle tratte internazionali, mentre Draghi aveva evidenziato la questione nel suo report sulla competitività.